Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.21 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Citazioni errate 0 938 1217875 1216815 2022-07-19T14:16:48Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki {{Raccolta}} Raccolta di citazioni generalmente ritenute corrette, ma in realtà '''<u>errate</u>'''. {{Indice}} ==0–9== [[File:Delphi-temple-to-appolo1.jpg|miniatura|upright=1.4|Rovine del tempio di Apollo a Delfi, dove era scritta l'esortazione «conosci te stesso» (γνῶθι σαυτόν), poi erroneamente attribuita a [[Talete]], [[Solone]], [[Chilone]] e [[Socrate]]]] *640K dovrebbero essere sufficienti per chiunque. ([[Bill Gates]]) ::{{spiegazione|La citazione risalirebbe al 1981, ma contesto e occasione sono sconosciuti e lo stesso Gates ha più volte negato di averla pronunciata.}} ==A== *A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina. ([[Giulio Andreotti]]) ::{{spiegazione|La citazione viene solitamente ed erroneamente attribuita ad Andreotti, ma appartiene a Pio XI, che la espresse nella forma: «A pensar male del prossimo si fa peccato ma si indovina». Lo stesso Andreotti, nel suo libro ''Il potere logora...'', riferisce di averla ascoltata dal Vicario di Roma, cardinal Marchetti Selvaggiani, nel 1939, durante gli studi di Giurisprudenza all'Università Lateranense.}} *A volte un [[tabagismo|sigaro]] è solo un sigaro. ([[Sigmund Freud]]) ::{{spiegazione|Questa citazione viene classicamente attribuita a Freud, tuttavia la prima attribuzione allo psicoanalista austriaco sembrerebbe risalire ad un articolo del 1950, undici anni dopo la sua morte. Inoltre diverse fonti hanno confermato che si tratta di una citazione apocrifa.}} *Ahi ahi ahi, signora Longari: mi è caduta sull'uccello. ([[Mike Bongiorno]]) ::{{spiegazione|Il conduttore si sarebbe rivolto con questa frase alla signora Giuliana Longari, concorrente del quiz televisivo ''Rischiatutto'', che stava rispondendo a domande sulla storia romana. Sebbene molti ricordino il dialogo in questione, la circostanza è sempre stata smentita dagli interessati e non sono mai state rinvenute registrazioni della frase citata.}} *Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le [[tasse]]. ([[Benjamin Franklin]]) ::{{spiegazione|La frase, in genere, viene erroneamente attribuita a Franklin. La citazione corretta però è «[...] è impossibile essere sicuri di qualcosa se non della morte e delle tasse [...]» ed è tratta da ''The Cobler of Preston'' (1716) di [[Christopher Bullock]].}} *[[Auschwitz]] inizia ogni volta che qualcuno guarda a un [[mattatoio]] e pensa: sono soltanto [[animale|animali]]. ([[Theodor Adorno]]) ::{{spiegazione|Benché Adorno sia noto, insieme a [[Max Horkheimer|Horkheimer]], anche per aver dato un «contributo ineludibile» al «tema dell'oppressione animale e del suo ruolo nelle strutture del dominio sociale» (cfr. [[Annamaria Rivera]]), la frase sopra riportata — citata per la prima volta nel libro ''Un'eterna Treblinka'' (''Eternal Treblinka'', 2002) di C. Patterson e ripresa dall'organizzazione animalista PETA in apertura del proprio sito — risulta errata, dato che l'unico passaggio simile negli scritti di Adorno esprime un concetto più ampio: «Le atrocità sollevano un'indignazione minore, quanto più le vittime sono dissimili dai normali lettori, quanto più sono "more", "sudice", ''dago''. Questo fatto illumina le atrocità non meno che le reazioni degli spettatori. Forse lo schema sociale della percezione presso gli antisemiti è fatto in modo che essi non ''vedono'' gli ebrei come uomini. L'affermazione ricorrente che i selvaggi, i negri, i giapponesi, somigliano ad animali, o a scimmie, contiene già la chiave del ''pogrom''. Della cui possibilità si decide nell'istante in cui l'occhio di un animale ferito a morte colpisce l'uomo. L'ostinazione con cui egli devia da sé quello sguardo – "non è che un animale" – si ripete incessantemente nelle crudeltà commesse sugli uomini, in cui gli esecutori devono sempre di nuovo confermare a se stessi il "non è che un animale", a cui non riuscivano a credere neppure nel caso dell'animale». (da ''[[Theodor Adorno#Minima moralia|Minima moralia]]'')}} ==B== *Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra. ([[Piero Angela]]) ::{{spiegazione|La paternità di questo celebre aforisma è incerta: è stato attribuito a varie personalità, specie di ambito scientifico, prima che a Piero Angela, il quale lo attribuisce a [[James Randi]]. Lo si può considerare un proverbio inglese.}} ==C== *C'è qualcosa nell'esteriorità di un cavallo che si attaglia all'interiorità di un uomo. ([[Winston Churchill]]) ::{{spiegazione|Secondo ''The quote verifier: who said what, where, and when'', Keyes, Macmillan, 2006, p. 91 ISBN 0312340044, ha citato questa frase riferita a Churchill, ma risale al diciannovesimo secolo, ed è stata di volta in volta attribuita tra gli altri ad [[Henry Ward Beecher]], [[Oliver Wendell Holmes]], [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Jefferson]], [[Will Rogers]] e Lord Palmerston. Risulta un uso documentato in George William Erskine Russell, ''Social Silhouettes'', 1906, p. 218, in cui la frase è attribuita a Lord Palmerston. *Ché se tu fiderai nelli [[Italia|italiani]], sempre aurai delusione. ([[Francesco Guicciardini]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene attribuita da [[Gianni Brera]] a Guicciardini, che in realtà non pronunciò né scrisse mai queste parole. Brera utilizzò questa citazione in varie opere di natura storica e in vari articoli. Il giornalista ammise di essersi inventato la citazione in questo pezzo tratto da un suo articolo: «Il ragazzino Campanella crotonese come Milone! consola il cronista di ogni sconsiderata nequizia commessa in pedata e lo esime per una volta dal parafrasare ser Francesco Guicciardini, al quale ha fatto dire ormai da molti anni: Che se tu fiderai nelli italiani, sempre aurai delusione.»}} *Chi mangia carne di Papa, ne muore. ([[Alessandro VI]]) ::{{spiegazione|La frase è stata attribuita a Louis-Adolphe Thiers.}} *Chi non ha tenuto con sé un [[cane]], non sa cosa sia amare ed essere amato. ([[Arthur Schopenhauer]]) ::{{spiegazione|La citazione viene spesso attribuita a Schopenhauer, tuttavia quando il filosofo riporta la frase nell'opera ''Parerga e paralipomena'' cita esplicitamente lo scrittore spagnolo [[Mariano José de Larra]] e, in particolar modo, l'opera ''El doncel de Don Enrique el doliente''.}} *Chi non [[lettura|legge]], a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro. ([[Umberto Eco]]) ::{{spiegazione|Diffusasi nei social network all'indomani della morte di Eco, la citazione appare falsa. Un brano simile, nelle opere di Eco, è il seguente da ''La bustina di Minerva'': «Non ce ne rendiamo conto, ma la nostra ricchezza rispetto all'analfabeta (o di chi, alfabeta, non legge) è che lui sta vivendo e vivrà solo la sua vita e noi ne abbiamo vissuto moltissime. Ricordiamo, insieme ai nostri giochi d'infanzia, quelli di Proust, abbiamo spasimato per il nostro amore ma anche per quello di Piramo e Tisbe, abbiamo assimilato qualcosa della saggezza di Solone, abbiamo rabbrividito per certe notti di vento a Sant'Elena e ci ripetiamo, insieme alla fiaba che ci ha raccontato la nonna, quella che aveva raccontato Sheherazade».}} *Ci siamo rotti i coglioni dei giovani del Mezzogiorno, che vadano a fanculo i giovani del Mezzogiorno! Al Sud non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera. Al di là di tutto, sono bellissimi paesaggi al Sud, il problema è la gente che ci abita. Sono così, loro ce l'hanno proprio dentro il culto di non fare un cazzo dalla mattina alla sera, mentre noi siamo abituati a lavorare dalla mattina alla sera e ci tira un po' il culo. ([[Matteo Salvini]]) ::{{spiegazione|Molte fonti sostengono che Salvini abbia pronunciato questo discorso durante il congresso Giovani Padani del 2013. In realtà la prima parte della citazione è stata pronunciata da Luca Salvetti, dei Giovani padani Valle Camonica, mentre la seconda parte è stata pronunciata da Michael Quercia, dei Giovani padani della Romagna. Entrambi gli interventi risalgono allo stesso congresso del 2013 precedentemente menzionato.}} *Ci sono decenni in cui non succede nulla e ci sono settimane in cui sembrano passati decenni. ([[Lenin]]) ::{{spiegazione|Forse ispirata da questo passaggio del ''Compito principale dei nostri giorni'' (11 marzo 1918): «In pochi giorni noi abbiamo distrutto una delle monarchie più antiche, più potenti, più barbare e più feroci. In pochi mesi abbiamo attraversato una serie di tappe dalla politica di conciliazione con la borghesia al superamento delle illusioni piccolo-borghesi, compiendo un percorso per il quale altri paesi hanno speso decenni.»}} *Clamoroso al Cibali! ([[Sandro Ciotti]]) ::{{spiegazione|In realtà non esistono prove che Ciotti abbia effettivamente proferito tale frase. Più recenti ricostruzioni la attribuiscono ad altri giornalisti, quali [[Ezio Luzzi]], Nuccio Puleo, Niccolò Carosio o Luigi Prestinenza, oppure sostengono che non sia mai stata pronunciata da nessun cronista di ''Tutto il calcio minuto per minuto''.}} *Colpire tutto ciò che si muove a pelo d'erba. Se è il pallone, meglio. ([[Nereo Rocco]]) ::{{spiegazione|Nel libro ''Nereo Rocco: la leggenda del paròn'' si legge che tra le tante frasi storiche attribuite al paròn una, indimenticabile, va cancellata e il riferimento è proprio a questa citazione. Nello stesso libro [[Gianni Rivera|Rivera]] inoltre aggiunge: «Una frase come questa Rocco non l'avrebbe detta nemmeno da ubriaco [...] Io l'ho sentito un'infinità di volte raccomandare una marcatura stretta, asfissiante. Non gli ho mai sentito dire di far male a qualcuno. Sono certo che non gli è mai venuto in mente.» Aurelio Scagnellato (capitano del Padova) parla di frase attribuita che è diventata poi una leggenda metropolitana.}} *Come capo scientifico, datemi [[Robert Falcon Scott|Scott]]; per un rapido ed efficiente viaggio polare, [[Roald Amundsen|Amundsen]]; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per [[Ernest Henry Shackleton|Shackleton]]. ([[Raymond Priestley]]) ::{{Spiegazione|L'attribuzione originale di questa citazione è spesso erroneamente attribuita a Priestley, il quale sta però citando [[Apsley Cherry-Garrard]] che nel suo libro ''Il peggior viaggio del mondo'' scrisse: «Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi Scott; per un viaggio d'inverno, [[Edward Adrian Wilson|Wilson]]; per una capatina al Polo e nient'altro, Amundsen; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi Shackleton tutte le volte.»}} *Con la forza della verità, in vita, ho conquistato l'universo. ::{{spiegazione|In originale: ''Vi Veri Veniversum Vivus Vici'' (''V.V.V.V.V.''). Nel film ''[[V per Vendetta]]'' il protagonista [[V (personaggio)|V]] attribuisce questa citazione al ''Faust''. L'attribuzione è certamente errata in quanto la citazione non è presente né nell'opera teatrale ''[[Christopher_Marlowe#La_tragica_storia_del_Dottor_Faust|La tragica storia del Dottor Faust]]'' di [[Christopher Marlowe]] né tanto meno nel ''[[Johann Wolfgang von Goethe#Faust|Faust]]'' di [[Johann Wolfgang von Goethe]], per approfondire vedi [[w:en:Vi veri universum vivus vici|qui]].}} *Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio per cambiare quelle che posso e la saggezza per riconoscerne la differenza. ([[Francesco d'Assisi]]) ::{{spiegazione|Citazione attribuita erroneamente a San Francesco da [[Alexander Dubcek]], talvolta attribuita anche ad [[Agostino d'Ippona]] e [[Aristotele]]. La citazione è tratta invece dalla ''Serenity Prayer'' di [[Reinhold Niebuhr]].}} *Conosci te stesso. ::{{spiegazione|La citazione è stata attribuita a [[Talete]], [[Solone]], [[Chilone]], [[Femonoe]] e all'oracolo di Apollo. Qualcuno attribuisce la frase a [[Socrate]], vissuto tuttavia in un periodo storico successivo; tale massima può comunque considerarsi uno dei fondamenti della sua filosofia. Stando a quanto narrano [[Platone]] nel ''Protagora'', [[Marco Tullio Cicerone]] nel ''De oratore'', [[Senofonte]] nei ''Detti memorabili di Socrate'', [[Pausania il Periegeta|Pausania]] e [[Plutarco]], un giorno i [[sette savi]] si sarebbero riuniti a Delfi e avrebbero scritto a lettere d'oro nel tempio di Apollo tale motto: Γνω̃θι σαυτόν in greco antico (''Nosce te ipsum'' in latino). Tuttavia, stando a quanto riporta [[Giuseppe Fumagalli]], sembrerebbe che il reale significato della frase fosse stato frainteso. Tale frase infatti faceva parte di due versi che indicavano le norme etiche da rispettare nel tempio di Apollo. Questo verso, in particolare, invitava semplicemente i visitatori a chiarirsi bene le idee sulla domanda da porre all'oracolo, prima di interrogarlo. Tuttavia già nel IV secolo a.C. i versi non erano più interpretati in tal modo.<br />[[Diogene Laerzio]] in ''Vite dei filosofi'' attribuisce la frase a Talete e afferma, tra l'altro, che «conoscere se stessi» sarebbe stata la risposta del filosofo a chi lo interrogava su cosa fosse realmente difficile. [[Antistene di Rodi]] nelle ''Successioni dei filosofi'' attribuisce il motto a Femonoe e afferma che successivamente se ne appropriò Chilone. Vedi anche [[w:Conosci te stesso|qui]].}} *[[Credere|Credo]] perché è [[assurdo]]. ([[Tertulliano]]) ::{{spiegazione|Frase attribuita erroneamente a Tertulliano, non appare in nessuno dei testi originali conosciuti. <u>Citazione corretta</u>: «È credibile perché è sciocco». La citazione viene attribuita erroneamente anche ad [[Agostino d'Ippona]].}} ==D== *Dal [[sublime]] al [[ridicolo]] vi è appena un passo. ([[Napoleone Bonaparte]]) ::{{spiegazione|La prima traccia di questa citazione risale al 1777 ed è una raccolta di pensieri filosofici intitolata ''Pensées Nouvelles et Philosophiques''. In questa raccolta la frase viene attribuita a [[Bernard le Bovier de Fontenelle]] ma la fonte è abbastanza debole perché risale a venti anni dopo la morte dello scrittore. Presumibilmente la citazione è opera di un [[anonimo]]. La frase viene spesso attribuita a Napoleone che probabilmente invece la citò soltanto. Anche [[Mark Twain]] e [[James Joyce]], successivamente, hanno citato questa frase e talvolta la citazione è attribuita erroneamente a uno di loro.}} *Dall'albero del silenzio pende per frutto la tranquillità. ([[Arthur Schopenhauer]]) ::{{spiegazione|In realtà come l'autore stesso sottolinea in ''Aforismi sulla saggezza del vivere'', si tratta di una «massima araba molto efficace e poco nota».}} *[[Dio]] è morto, [[Karl Marx|Marx]] pure, e anche io non mi sento molto bene. ([[Woody Allen]]) ::{{spiegazione|In realtà l'autore originale della citazione risulta essere [[Eugène Ionesco]].}} ==E== *E coloro che sono stati visti danzare erano ritenuti pazzi da coloro che non potevano ascoltare la musica. ([[Friedrich Nietzsche]]) ::{{spiegazione|La frase viene spesso attribuita a Nietzsche sia in lingua italiana che in lingua inglese, tuttavia non vi è alcuna evidenza che la citazione appartenga realmente al filosofo tedesco. La prima attribuzione nota a Nietzsche risale infatti solo al 2003, più di cento anni dopo la sua morte. Una delle prime tracce di questa citazione risale al 1927, quando venne riportata in una versione molto simile dal giornale londinese ''The Times''. In quell'articolo la citazione era stata etichettata come "vecchio proverbio" ("''old proverb'')".}} *E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni. ([[Cristoforo Colombo]]) ::{{spiegazione|La citazione è stata inventata di sana pianta da Larry Ferguson, sceneggiatore del film ''[[Caccia a Ottobre Rosso]]'' (1990). Ferguson ha poi attribuito la citazione a Colombo.}} *È meglio rimanere in [[silenzio]] ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio. ::{{spiegazione|La citazione viene erroneamente attribuita ad [[Abraham Lincoln]] (prima traccia nel ''Golden book magazine'' del novembre 1931), [[Mark Twain]] (prima traccia in un articolo di un giornale canadese del 1953) e in misura minore a [[Confucio]], [[John Maynard Keynes]] e [[Arthur Burns]]. Inoltre diversi proverbi esprimono un concetto simile, tra questi ne va ricordato uno incluso nel [[Libro dei Proverbi]] della [[Bibbia]]: «''Anche lo stolto, se tace, passa per saggio <nowiki>|</nowiki> e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.''». In realtà la citazione sembrerebbe appartenere a [[Maurice Switzer]], infatti una prima traccia di questa frase si ritrova proprio nel suo libro, ''Mrs. Goose, Her Book'' del 1907.}} *È molto difficile fare previsioni, specialmente riguardo al futuro. ([[Niels Bohr]]) ::{{spiegazione|L'autore della citazione è sconosciuto. La prima apparizione nota della frase è in lingua danese, nel libro ''Farvel og Tak'' (1948) di K. K. Steincke. La prima attribuzione a Bohr risale al 1971 (ben nove anni dopo la morte dello scienziato, nel 1962), nel ''Bulletin of the Atomic Scientists''. È possibile che Bohr abbia citato la frase, ma è alquanto improbabile che sia stato lui a coniarla.}} *Elementare, Watson! ([[Sherlock Holmes]]) ::{{spiegazione|Sherlock Holmes non ha mai pronunciato questa frase, [[Arthur Conan Doyle]] non l'ha mai scritta. Tuttavia in una pagina de ''Il caso dell'uomo deforme'' c'è uno scambio di battute che potrebbe aver generato la leggenda: Watson, dopo aver ascoltato una delle proverbiali deduzioni di Holmes, dice: «''Semplice!''». E Holmes risponde: «''Elementare!''».}} *Entro cinquant'anni l'Europa sarà [[repubblicanesimo|repubblicana]] o cosacca. ([[Napoleone Bonaparte]]) ::{{spiegazione|Nonostante il testo riportato da Las Cases nel ''Memoriale di Sant'Elena'' fosse differente, si diffuse in forma orale la versione sopra citata, «dovuta certamente a qualche bonapartista che volendo conservare la riputazione di profeta al suo idolo, pensò di rimandare di quarant'anni il giorno fissato per il compimento di una delle sue più notevoli predizioni politiche», come spiega [[Giuseppe Fumagalli]]. <u>Citazione corretta</u>: «Prima che passino dieci anni, tutta l'Europa può essere cosacca, o tutta avere la forma repubblicana».}} *Eppur si muove! ([[Galileo Galilei]]) ::{{spiegazione|La frase, che molti ritengono pronunciata da Galileo Galilei al tribunale dell'Inquisizione al termine dell'abiura dell'eliocentrismo, in realtà non si trova in alcun documento del XVII secolo. Il primo scrittore ad aver menzionato la frase è stato il giornalista [[Giuseppe Baretti]], che aveva ricostruito la vicenda per il pubblico inglese in un'antologia pubblicata a Londra nel 1757, ''Italian Library''.}} ==F== *Fatta l'[[Italia]], bisogna fare gli italiani. :L'Italia è fatta, gl'italiani sono ancora da farsi. ::L'Italia è fatta, gli Italiani sono da farsi. ::{{spiegazione|La frase viene spesso attribuita a [[Massimo d'Azeglio]] in diverse forme. In realtà essa rappresenta una sintesi non completamente fedele di un pensiero espresso dallo stesso d'Azeglio ne ''I miei ricordi'' (1867): «[...] il primo bisogno d'Italia è che si formino Italiani dotati d'alti e forti caratteri. E pur troppo si va ogni giorno più verso il polo opposto: pur troppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gl'Italiani.» Molte fonti riportano che il primo a citare la frase di d'Azeglio in questa forma fosse stato [[Ferdinando Martini]] nel 1896 e per questo motivo qualcuno arriva ad attribuire questa versione della frase allo stesso Martini. In realtà le prime attribuzioni a d'Azeglio di questa versione (o comunque di versioni molto simili) della frase risalgono a ben prima del 1896: ''Rivista sicula di scienze, letteratura ed arti'' (1870), conferenze di [[Francesco De Sanctis]] a Napoli (1872-1873), ''L'Italia vivente'' di Leone Carpi (1878). Ne deriva che l'attribuzione a Martini è indubbiamente erronea.}} *Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini. ([[Leonardo da Vinci]]) ::{{spiegazione|Benché il vegetarianismo di Leonardo sia attestato da una lettera del navigatore [[Andrea Corsali]] a Giuliano de' Medici, e [[Giorgio Vasari]] abbia descritto la compassione di Leonardo per gli animali, queste esatte parole non sono di Leonardo. Scrive in proposito Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci: «La fonte di questa erronea attribuzione è da ascriversi alla peraltro eccellente antologia di articoli di scrittori, filosofi, scienziati e altri personaggi illustri intitolata ''The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights'' (1985) di [[Jon Wynne-Tyson]]. Tale citazione a sua volta era stata tratta da un romanzo (che aveva riportato anche alcune citazioni reali di Leonardo) di Dimitri Merejkowski intitolato ''The Romance of Leonardo da Vinci'' (tradotto dal russo nel 1928)».}} *[[Follia]] è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi. ::{{spiegazione|La citazione viene spesso attribuita erroneamente ad [[Albert Einstein|Einstein]] e talvolta anche a [[Benjamin Franklin]] e [[Mark Twain]]. In realtà essa proviene da un documento del 1981 dei [[w:Narcotici Anonimi|Narcotici Anonimi]]. Molte fonti attribuiscono la citazione a [[Rita Mae Brown]], ma ella cita solamente la frase nel suo libro ''Sudden Death''.}} ==G== *[[Genova]], aria senza uccelli, mare senza pesci, monti senza legna, uomini senza onore e donne senza pudore. ([[Dante Alighieri]]) ::{{spiegazione|La paternità di questo proverbio è ignota.}} *Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore. ([[Ennio Flaiano]]) ::{{spiegazione|Riportando le parole dello stesso Flaiano: "[[Bruno Barilli]] scrisse: «L'italiano vola in soccorso del vincitore»". Si veda anche l'articolo ''Cagliostro'' apparso su ''Il Mondo'' il 4 giugno 1949: "La verità è che molti italiani sono soltanto degli ottimi e incondizionati ammiratori: e questa loro tendenza è aggravata da quell'altra tendenza mirabilmente intuita da Bruno Barilli con queste parole che ricaviamo da un Suo vecchio scritto: «Gli italiani volano in soccorso del vincitore»." Una frase simile è presente ne ''Il paese del melodramma'' di Barilli: "Voi volate sempre in soccorso del vincitore".}} *Gli [[scautismo|scout]] sono dei bambini vestiti da cretini, guidati da cretini vestiti da bambini. ([[George Bernard Shaw]]) ::{{spiegazione|La citazione spesso viene erroneamente attribuita a George Bernard Shaw. In realtà la citazione originale «''A scout troop consists of twelve little kids dressed like schmucks following a big schmuck dressed like a kid.''» («Un reparto scout è formato da dodici piccoli bambini vestiti da cretini che seguono un grande cretino vestito da bambino.») fu pronunciata da [[Jack Benny]]. Il comico infatti ironizzava spesso sugli scout nei suoi spettacoli radiofonici e televisivi, come molti altri comici negli anni '60.}} ==H== *Hai una pistola in tasca o sei semplicemente felice di vedermi? ([[Mae West]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene spesso indicata come una battuta di Mae West nel film ''[[Lady Lou - La donna fatale]]'' del 1933. Tuttavia Fred R. Shapiro nel suo libro ''The Yale Book of Quotations'' asserisce che tale battuta non è presente né in questo né in altri film della West realizzati prima del 1967. Nel corso dell'opera teatrale ''Catherine was great'' messa in scena a Broadway nel 1944, Mae West improvvisando pronuncia la battuta: «''Is that your sword or are you just glad to see me?''» («È la tua spada o sei semplicemente felice di vedermi?»). Nella pagina delle citazioni del libro ''The Wit and Wisdom of Mae West'' del 1967 alla West viene attribuita la frase «''Is that a gun...''» ma non viene indicata alcuna fonte a sostegno. Solo nel film ''[[Sextette]]'' del 1978 Mae West pronuncia inequivocabilmente la famosa battuta. La frase ha avuto fortuna nel corso degli anni ed è stata anche riportata in [[Hai una pistola in tasca o sei semplicemente felice di vedermi?|diverse varianti]].}} *Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare. (''[[Blade Runner]]'') ::{{spiegazione|<u>Citazione corretta</u>: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.» La citazione, parte del celebre monologo del personaggio Roy Batty, viene riportata spesso in maniera errata: nelle varianti ''non potreste immaginare'', ''non potreste neanche immaginarvi'', ''non potreste neanche immaginare'', o omettendo una o entrambe delle due parole iniziali, ''Io ne''. Il doppiaggio italiano non è comunque del tutto fedele all'originale, poiché una traduzione letterale sarebbe ''io ne ho viste cose che voi altri'' (e non "voi umani") ''non potreste immaginarvi''; in lingua inglese, l'espressione "you people" è utilizzata per descrivere un gruppo di persone al quale non si appartiene (diversa razza, abitudini, ecc.), ed è considerata sostanzialmente dispregiativa. Per approfondire, vedi [[w:Ho visto cose che voi umani|qui]].}} *Houston, abbiamo un problema. ([[Jim Lovell]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene spesso attribuita erroneamente a Jim Lovell. Nella sua versione originale la citazione infatti era "''Okay, Houston, we've had a problem here.''" ("Okay, Houston, abbiamo avuto un problema qui") ed era stato [[Jack Swigert]], un altro astronauta della missione spaziale ''[[Apollo 13]]'', a pronunciarla per primo, come si può verificare dalla cronologia ufficiale dei messaggi. La frase errata è divenuta celebre grazie al film ''[[Apollo 13 (film)|Apollo 13]]'', nel quale viene pronunciata proprio dal comandante Lovell, interpretato da [[Tom Hanks]].}} ==I== *I buoni artisti copiano, i grandi rubano. ([[Pablo Picasso]]) ::{{spiegazione|La citazione viene spesso erroneamente attribuita a Picasso, soprattutto da [[Steve Jobs]] che riprese più volte la frase. In realtà non ci sono evidenze a supporto di tale attribuzione. Una prima frase simile risale al 1892, [[William Henry Davenport Adams]] in quell'occasione però si riferì ai poeti e non agli artisti in senso lato: «i grandi poeti imitano e migliorano, mentre quelli piccoli rubano e si rovinano.» Poi nel 1920 [[Thomas Stearns Eliot]] scrisse (riferendosi sempre ai poeti): «I poeti immaturi imitano; i maturi rubano.» Nel 1959 comparve per la prima volta una frase simile in cui si faceva riferimento agli artisti e non ai poeti nello specifico: «Gli artisti immaturi prendono in prestito; gli artisti maturi rubano.» Versioni leggermente diverse di questa citazione sono state in seguito erroneamente attribuite anche a [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] (1967) e [[William Faulkner]] (1974).}} *Il buon cristiano dovrebbe stare attento ai matematici e a tutti i falsi profeti. C'è il pericolo che i matematici abbiano stretto un patto col diavolo per annebbiare lo spirito, e mandare l'uomo all'inferno. ([[Agostino d'Ippona]]) ::{{spiegazione|Una traduzione corretta della citazione potrebbe essere: «Ecco perché un buon [[cristiano (religione)|cristiano]] deve guardarsi non solo dagli ''astrologhi'' ma anche da qualsiasi indovino che usi mezzi contrari alla religione, soprattutto quando dicono il vero, per evitare che ingannino l'anima mettendola in rapporto con i demoni e la irretiscano in una specie di patto d'alleanza con loro.» La traduzione errata, diffusasi largamente nel corso del tempo, è dovuta soprattutto all'interpretazione della parola "''mathematici''". Come testimoniano l'''Historia Augusta'', un'opera contemporanea o successiva a Sant'Agostino e altre opere di Agostino come ''De diversis quaestionibus octoginta tribus'' (45.2) e ''De Doctrina Christiana'' (II, 21, 32), la parola "''mathematici''" a quei tempi non voleva indicare tanto i cultori della matematica, quanto gli indovini e gli astrologi. Questo appare particolarmente evidente nel ''De diversis quaestionibus octoginta tribus'', dove si legge: «Ma contro coloro che oggi si chiamano ''matematici'', che pretendono di sottomettere le nostre azioni ai corpi celesti, di venderci alle stelle e di riscuotere da noi il prezzo stesso col quale siamo venduti, non si può dire nulla più esattamente e brevemente di questo: non rispondono se non dopo aver consultato le costellazioni.» Infine nelle sue opere, come ad esempio in ''De Doctrina Christiana'' (II, 38), Agostino d'Ippona parla della "scienza dei numeri" in modo tutt'altro che negativo.}} *Il [[diritto internazionale]] esiste soltanto nei manuali di diritto internazionale. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|La citazione, spesso attribuita ad Einstein, venne pronunciata in realtà da [[Ashley Montagu]] mentre intervistava lo scienziato.}} *Il [[scopo|fine]] giustifica i mezzi. ([[Niccolò Machiavelli]]) ::{{spiegazione|Questa citazione tradizionalmente attribuita a Machiavelli, non è attestata in nessuna delle opere machiavelliane. Nel capitolo XVIII del ''Principe'' tuttavia è presente una citazione simile e il famoso motto potrebbe essere considerato una sintesi di questa citazione: «[...] nelle azioni di tutti gli uomini, e massime de' Principi, dove non è giudizio a chi reclamare, si guarda al fine. Facci adunque un Principe conto di vivere e mantenere lo Stato; i mezzi saranno sempre giudicati onorevoli, e da ciascuno lodati [...]».}} *Il [[golf]] è rovinare una bella passeggiata. ([[Mark Twain]]) ::{{spiegazione|Questa citazione viene attribuita in genere a Mark Twain (''Reader's Digest'' nel 1948 e ''Peter's Quotations'' nel 1977), ma nessuna fonte diretta sembra confermare questa attribuzione. L'aforisma è apparso per la prima volta nel 1913 su un giornale statunitense, ma in forma anonima. La citazione è stata attribuita anche a [[George Bernard Shaw]], [[W. C. Fields]] e a [[Winston Churchill]] (nel film ''[[Lock & Stock - Pazzi scatenati]]''). Non è ancora chiaro chi sia il vero autore della citazione.}} *Il paradiso per il clima, l'inferno per la compagnia. ([[Mark Twain]]) ::{{spiegazione|La paternità della citazione viene spesso attribuita a Twain, che durante un discorso politico nel 1901 enunciava in questo modo i vantaggi di entrambi i posti dove andare una volta morto. Tuttavia il primo a dire una citazione del tutto simile a questa fu il politico [[Benjamin Wade]]: «Penso, da tutto quello che posso sapere, che il paradiso ha il miglior clima, ma l'inferno ha la miglior compagnia.»}} *Il più bel chilometro d'Italia. ([[Gabriele D'Annunzio]]) ::{{spiegazione|Il 27 marzo 1955, in occasione del Giro ciclistico della Provincia, durante la radiocronaca, [[Nando Martellini]] pronunciò la frase in riferimento al [[w:Lungomare Falcomatà|Lungomare Falcomatà]] di [[Reggio Calabria]], attribuendola a Gabriele D'Annunzio. Secondo lo storico [[Agazio Trombetta]] tuttavia la citazione non appartiene a D'Annunzio, che non era mai stato a Reggio Calabria e non aveva mai scritto nulla a tal proposito, come confermato anche dalla Biblioteca Dannunziana.}} *Il [[risentimento]] è come bere veleno sperando che un altro muoia. ::{{spiegazione|La massima esiste anche in altre varianti (in alcune ad esempio si parla di [[odio]] e non di risentimento) e viene attribuita erroneamente a [[Gautama Buddha]], [[Nelson Mandela]], [[Agostino d'Ippona]] (nel film ''[[Affari di famiglia (film 2014)|Affari di famiglia]]'') ed altri. A quanto pare, questo concetto venne espresso per la prima volta da [[Emmet Fox]] in ''The Sermon on the Mount'' (1938), un testo molto famoso tra gli Alcolisti Anonimi: «Un cristiano non può considerare "giustificabili" l'odio o l'esecrazione in nessuna occasione e qualunque sia la tua opinione in merito non ci sono dubbi sulle conseguenze pratiche che la cosa avrebbe su di te. Potresti ingoiare una dose di acido prussico in due sorsi e pensare di proteggerti dicendo: "Questo è per Robespierre, quest'altro è per l'assassino di Bristol", ma sarà difficile avere dubbi su chi beneficerà del veleno.» La massima, nelle sue diverse varianti, pare essersi diffusa successivamente.}} *Il [[sesso]]: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva. ([[Philip Stanhope, IV conte di Chesterfield]]) ::{{spiegazione|Potrebbe essere un adattamento da un dialogo del libro di [[George Berkeley]] ''Alciphron, or the Minute Philosopher'' (1732), mentre la "posizione ridicola" è un'aggiunta postuma (Harry R. Sargent, ''Pensieri per lo sport'', 1894).}} *Il [[successo]] è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere il tuo entusiasmo. ([[Winston Churchill]]) ::{{spiegazione|Come viene sostenuto in Richard M. Langworth (a cura di), ''Churchill by Himself: {{small|The Definitive Collection of Quotations}}'' la citazione non appartiene a Churchill. Sembrerebbe essere comparsa la prima volta in David Guy Powers, ''How to Say a Few Words'' (1953).}} *Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti. ([[Winston Churchill]]) ::{{spiegazione|Attribuita a Winston Churchill da Ken Abraham and Daniel Hart in ''The Prodigal Project. Book I: Genesis'', 2003, p. 224, e altrove sebbene non sia indicata alcuna fonte. In realtà la frase nasce da una campagna pubblicitaria per la Budweiser alla fine degli anni '30.}} *Il [[superfluo]] è una cosa necessarissima. ([[Alphonse Karr]]) ::{{spiegazione|Qualcuno attribuisce la frase a Karr. In realtà la citazione è di [[Voltaire]] ed è tratta dall'opera ''Le Mondain'' (1736). Karr, in ''Nouvelles guêpes'' (1853), ha ripetuto e sviluppato lo stesso concetto: «Il superfluo è diventato cosi necessario che molte persone, per procurarselo, considerano il necessario come superfluo».}} *Il tuo manoscritto è sia bello che originale, ma le parti belle non sono originali, e quelle originali non sono belle. ([[Samuel Johnson]]) ::{{spiegazione|Questa citazione viene spesso attribuita a Johnson ma non trova alcun riscontro nelle opere o nelle lettere dello scrittore, né tanto meno nelle biografie di Johnson scritte dai suoi contemporanei.}} *Io non temo [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] in sé, temo Berlusconi in me. ([[Giorgio Gaber]]) :{{spiegazione|La citazione è in realtà di [[Gian Piero Alloisio]]. Infatti, nonostante Gaber abbia sempre espressamente attribuito la citazione ad Alloisio, la frase è stata spesso erroneamente attribuita allo stesso Gaber. È lo stesso Alloisio ad ammetterlo nel libro ''Il mio amico Giorgio Gaber'': «Malgrado Gaber abbia rispettato il mio "diritto di proprietà intellettuale", [la frase] quasi sempre è stata attribuita a lui. Perché? Perché funziona di più.»}} ==L== *L'Anticristo sarà un [[vegetarianismo|vegetariano]] e un difensore dei [[diritti animali]]. ([[Giacomo Biffi]]) ::{{spiegazione|La frase, citata dal filosofo animalista [[Tom Regan]] in epigrafe all'edizione italiana di un proprio libro, risulta decontestualizzata da un discorso tenuto dal cardinal Biffi cinque anni prima, in un convegno dedicato a [[Vladimir Sergeevič Solov'ëv|Solov'ëv]], nel periodo in cui ricorreva il centenario della morte del filosofo russo. Condividendo il pensiero di Solov'ëv, Biffi sottolineò come i valori «nuovi», anche se positivi, possano rappresentare un pericolo per la Chiesa nella misura in cui siano slegati dalla fede: «In lui {{NDR|l'Anticristo}}, come qui {{NDR|da Solov'ëv}} è presentato, non è difficile ravvisare l'emblema, quasi l'ipostatizzazione, della religiosità confusa e ambigua di questi nostri anni; egli sarà un "convinto spiritualista", un ammirevole filantropo, un pacifista impegnato e solerte, un vegetariano osservante, un animalista determinato e attivo».}} *L'importante non è vincere, ma partecipare. ([[Pierre de Coubertin]]) ::{{spiegazione|La citazione tradizionalmente attribuita a de Coubertin, appartiene in realtà ad un vescovo della Pennsylvania, [[Ethelbert Talbot]]. Lo stesso de Coubertin, quando la pronunciò, ne citò la fonte: la predica del vescovo durante le [[Olimpiadi]] del 1908.}} *L'[[inferno]] esiste, ma è vuoto. ([[Hans Urs von Balthasar]]) ::{{spiegazione|Questa frase, attribuita al teologo svizzero dalla stampa, dopo un convegno tenuto a Roma nel 1984 sulla figura di [[Adrienne von Speyr]], è stata in seguito ripresa da altri autori e attribuita anche a [[Giovanni Paolo II]]. Nel saggio ''Sperare per tutti'' (1986), rispondendo alle critiche mossegli, Balthasar ha precisato: «ecco sorgere la questione se si possa, come cristiani, stando ''sotto'' il giudizio, sperare per tutti gli uomini. Io ho osato affermarlo [...]. In una conferenza stampa tenuta a Roma, tempestato di domande sulla questione dell'inferno, avevo manifestato il mio parere, il che ha portato a fin troppo grossolane deformazioni sui giornali ("L'inferno è vuoto") [...]. Ma io non ho mai parlato di certezza, bensì di speranza», aggiungendo: «L'occhio dell'inquisizione resta puntato su di me [...]. Lo stupore manifestato [...] dimostra che non hanno mai preso conoscenza delle mie opere maggiori, nelle quali da un bel pezzo si sarebbe potuta trovare abbondante legna per il mio rogo». Nella parte conclusiva della sua ''TeoDrammatica'' (tomo V, 1983), influenzata dalle visioni di Adrienne von Speyr, Balthasar aveva difatti già sostenuto la «dilatazione della speranza», avanzando l'idea che «il peccato, il male, dev'essere limitato e ''finito'', e che troverà pure la sua fine nell'amore che lo abbraccia». Va rilevato a margine come il teologo [[Elio Guerriero]], curatore delle edizioni italiane delle opere di Balthasar, consideri l'espressione «vuoto», in relazione all'inferno, concretamente in linea col pensiero balthasariano, fatto salvo che si tratta di una speranza: «se l'inferno è talmente reale da provocare dolore e sofferenza (è dunque assurdo parlare di inesistenza) è anche vero che, avendolo Cristo attraversato e sconfitto con la sua morte obbediente, possiamo fondatamente sperare che esso sia vuoto. È questa la parola forte di von Balthasar, l'annuncio che egli cercò di trasmettere con un'opera sinfonica ma anche profondamente unitaria».}} *L'inverno più freddo che ricordi è stato un'estate a [[San Francisco]]. ([[Mark Twain]]) ::{{spiegazione|La citazione non compare in nessuno degli scritti, delle lettere private o di altre pubblicazioni di Mark Twain.}} *L'istruzione è ciò che rimane dopo che si è dimenticato tutto ciò che si era imparato a scuola. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|Sebbene la citazione venga talvolta attribuita allo scienziato, Einstein nel suo saggio ''Sull'istruzione'' riporta la citazione attribuendola apertamente ad un anonimo, una persona «arguta» non meglio precisata.}} *L'obiettivo della mia vita è stato annientare il comunismo. [...] Per raggiungere tale finalità ho approfittato della mia posizione nel Partito e nel Paese. [...] Quando El'cin ha distrutto l'URSS, ho lasciato il Cremlino, e qualche giornalista ha immaginato che piangessi per questo. Ma non ho affatto pianto, perché sono stato io a farla finita con il comunismo in Europa. ([[Michail Gorbačëv]]) ::{{spiegazione|La citazione non datata è apparentemente apparsa per la prima volta nella rivista slovacca ''Uzvit'' n° 24 e presa da un discorso tenuto nell'"università statunitense in Turchia", di cui non ci sono segnalazioni.}} *L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] sa che è vero. ([[Robert Oppenheimer]]) ::{{spiegazione|Questa citazione è in realtà è di [[James Branch Cabell]], autore satirico americano. La frase originaria, contenuta nell'opera ''Lo stallone d'argento'' (1926) è «L'ottimista afferma che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero» («''The optimist proclaims that we live in the best of all possible worlds; and the pessimist fears this is true''»). Oppenheimer ha ripreso la frase molto tempo dopo, nei primi anni Cinquanta.}} *La [[bigamia]] è avere una moglie di troppo. La [[monogamia]] anche. ([[Oscar Wilde]]) ::{{spiegazione|Nonostante la citazione venga spesso attribuita a Wilde, non vi sono evidenze a sostegno di tale attribuzione. La citazione è apparsa in varie forme, sempre in maniera anonima tra fine Ottocento e inizio Novecento, le più simili a quella riportata appaiono nel libro ''Light Interviews with Shades'' (1922) e in ''The Literary Digest'' di New York (1929). [[Erica Jong]] nel suo libro ''Paura di volare'' del 1973 ha proposto una variante della citazione sostituendo la parola "marito" a "moglie" e ha probabilmente contribuito alla diffusione dell'aforisma.}} *La franchezza è la gemma più splendente della critica. ([[Benjamin Disraeli]]) ::{{spiegazione|Si tratta di una citazione del padre, Isaac D'Israeli, tratta da ''The Curiosities of Literature'', in "Literary Journals".}} *La grandezza di una [[nazione]] e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi [[Animale|animali]]. ([[Mahatma Gandhi]]) ::{{spiegazione|Benché Gandhi abbia scritto altre frasi non meno animaliste (ad es. «per me la vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano» ne ''[[Mahatma Gandhi#La mia vita per la libertà|La mia vita per la libertà]]''), questa sopra riportata, spesso attribuitagli, non risulta nelle sue opere. Ne ''L'antica e la nuova fede'' (1872) di [[David Friedrich Strauß]] è presente una frase molto simile: «Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa».}} *La malattia mentale non esiste. ([[Franco Basaglia]]) ::{{spiegazione|Si tratta invece di una teoria di [[Thomas Szasz]].}} *La morte risolve tutti i problemi: niente uomini, niente problemi. ([[Stalin]]) ::{{spiegazione|Questa citazione, erroneamente attribuita a Iosif Stalin, in realtà deriva dal romanzo ''I bambini di Arbat'' (1987) di Anatoly Rybakov. L'autore stesso ha poi ammesso di essersela inventata nel suo successivo romanzo, ''Romanzo-ricordo'' pubblicato nel 1997.}} *La musica di [[Richard Wagner|Wagner]] è molto migliore di quello che si potrebbe pensare ascoltandola. ([[Mark Twain]]) ::{{spiegazione|Molti la attribuiscono a Twain, ma la citazione è di [[Edgar Wilson Nye]]. Mark Twain menziona più volte la frase citando esplicitamente Edgar Wilson Nye.}} *La [[parola]] all'uomo è stata data per nascondere il pensiero. ::{{spiegazione|La citazione viene erroneamente attribuita a [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord]] e [[Joseph Fouché]]. Più probabilmente la citazione appartiene a [[Voltaire]] che scrisse nei ''Dialogues'': «''Ils [les hommes] ne se servent de la pensée que pour autoriser leurs injustices, et n'emploient les parles que pour déguiser leurs pensées''» («Gli uomini usano il pensiero per giustificare le proprie ingiustizie, e il discorso solo per nascondere i loro pensieri»).}} *"La Rivoluzione" si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello. ([[Paolo Borsellino]]) ::{{spiegazione|La citazione è in realtà del direttore responsabile di ''Siracusanews.it'' Giangiacomo Farina, dall'articolo ''"Forconi": L'alba dell'ultimo giorno. La rabbia della "Rivoluzione" ma la forza è nel voto. Siracusa al collasso'' del 20 gennaio 2012.}} *La storia ha insegnato quanto quella favola riguardo a [[Cristo]] ci abbia giovato. ([[Papa Leone X]]) ::{{spiegazione|Secondo quanto riporta [[John Bale]] nella sua opera ''The Pageant of Popes'', il papa Leone X avrebbe scritto questa frase in una lettera al cardinale Bembo. Sembra che il primo a narrare tale episodio sia stato proprio Bale nella sua opera. La citazione fu poi riportata da centinaia di scrittori che la estrapolarono proprio dal ''The Pageant of Popes''. Dal momento che Bale era in guerra aperta contro il Papa e la Chiesa Romana, è ragionevole pensare che l'episodio e la citazione riportati da Bale siano in realtà falsi.}} *La [[vita]] è la più bella delle [[avventura|avventure]] ma solo l'avventuriero lo scopre. ([[Gilbert Keith Chesterton]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene attribuita a Chesterton ma non è presente nei suoi scritti. Molti la collegano ad ''Eretici'', ma nel libro questa frase non compare. La frase sembra essere una liberissima sintesi di alcune idee di Chesterton e sembra provenire da un saggio dal titolo ''La visione della Chiesa in G. K. Chesterton'' inserto in un numero di ''Vita e pensiero'' (la rivista dell'Università Cattolica) del 1956.}} *[[Lazzaro di Betania|Lazzaro]], alzati e cammina! ([[Gesù]]) ::{{spiegazione|Nell'episodio della risurrezione di Lazzaro, la cui salma era stata deposta in una grotta, Gesù pronuncia queste parole: «Lazzaro, vieni fuori!» (''[[Vangelo secondo Giovanni]]'', 11, 43). La frase viene talvolta confusa con: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina», rivolta da Gesù a un uomo che era malato da trentotto anni (''[[Vangelo secondo Giovanni]]'', 5, 8).}} *Le [[coincidenza|coincidenze]] sono il modo di Dio per rendersi anonimo. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|Le prime attribuzioni note di questa citazione allo scienziato risalgono al 2000, molti anni dopo la sua morte, e non vi è alcuna evidenza che la citazione sia stata ideata da lui.}} *Le [[mente|menti]] sono come i paracadute: funzionano solo quando sono aperte. ::{{spiegazione|La paternità di questa citazione è incerta: alcune fonti la attribuiscono a [[Thomas Dewar]], altre a [[James Dewar]]. Probabilmente l'ambiguità nasce dal fatto che i due hanno lo stesso cognome e sono vissuti in un periodo storico molto simile. La citazione è stata erroneamente attribuita anche ad [[Albert Einstein]] e a [[Frank Zappa]], che appartengono ad un periodo storico successivo e hanno con tutta probabilità solamente citato la frase.}} ==M== *[[Marina Cicogna]] è l’unico uomo che mi fa paura. ([[Gianni Agnelli]]) ::{{spiegazione|La diretta interessata ha smentito che Agnelli possa essersi espresso sul suo conto in modo così rude: «Forse proprio quella frase non l’ha detta, ma di sicuro mi ha detto: “Mozzoni, io vorrei clonarti”».}} *''Mèrde!'' ([[Pierre Cambronne]]) ::{{spiegazione|La frase appare per la prima volta in un resoconto pubblicato sul ''Journal Général de France'' il 24 giugno 1815, cioè sei giorni dopo la battaglia di Waterloo. Léon Brunschvicg esclude che sia mai stata pronunciata; l'esclamazione è invece attribuita al giornalista Michel-Nicolas Balisson de Rougemont, dell<nowiki>'</nowiki>''Indépendant'', o ad Alphonse Martainville, redattore del ''Journal de Paris''.}} *Mi scuso con voi ma non posso smettere di fare quel che faccio perché sono Roger Federer e sono nato per dare alla racchetta istruzioni che lei credeva di non poter eseguire. ([[Roger Federer]]) ::{{spiegazione|Questa è la frase conclusiva di un articolo scritto da un giornalista di ''Ubitennis.com'' ed impostato come se fosse una lettera di Federer ai suoi fan. In seguito molte fonti hanno parlato della lettera attribuendola direttamente a Federer (che l'avrebbe scritta dopo la sconfitta nelle ATP World Tour Finals 2015), citando questa o altre frasi tratte dalla lettera.}} *Mostratemi un giovane conservatore e io vi mostrerò qualcuno senza cuore. Mostratemi un vecchio liberale e vi mostrerò qualcuno senza cervello. ([[Winston Churchill]]) ::{{spiegazione|La frase, al contrario di quanti molti riferiscono, non appartiene a Churchill.}} *Muore lentamente chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. ([[Pablo Neruda]]) ::{{spiegazione|Questo è il primo verso di una poesia dal titolo ''¿Quién muere?'' diffusasi via posta elettronica e riportata su molti siti web. La poesia viene attribuita erroneamente a Pablo Neruda, come confermano la ''Fundación Pablo Neruda'' e Stefano Passigli, presidente della Passigli editori, editore delle opere di Neruda in Italia. Lo stesso Passigli ha infatti precisato: «Chi conosce la sua poesia si accorge all'istante che quei versi banali e vagamente new-age non possono certo essere opera di uno dei più grandi poeti del Novecento». La poesia appartiene in realtà alla scrittrice e poetessa brasiliana [[Martha Medeiros]], giornalista e scrittrice brasiliana nata nel 1961.}} ==N== *Nel lungo termine siamo tutti morti. ([[John Kenneth Galbraith]]) ::{{spiegazione|La frase viene spesso attribuita a Galbraith, in realtà essa appartiene a [[John Maynard Keynes]] e la citazione completa è: «Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti.»}} *Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. ([[George Orwell]]) ::{{spiegazione|La citazione viene spesso attribuita ad Orwell e in molti credono che tale frase sia tratta dal suo famoso libro, ''[[1984]]''. In realtà questa citazione non è presente né in questa né in altre opere di Orwell e la prima attribuzione della frase ad Orwell sembrerebbe risalire al 1982 (più di trent'anni dopo la pubblicazione del libro e la morte dello scrittore) nel libro australiano ''Partners in Ecocide''. Una frase simile si ritrova nell'articolo di [[Antonio Gramsci]], ''Democrazia operaia'' del 21 giugno 1919 sul periodico ''L'Ordine Nuovo'': «Dire la verità, arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria.»}} [[File:Vegetarische Warte.jpg|thumb|La rivista ''Vegetarische Warte'', a volte citata erroneamente come ''Vegetarian Watch-Tower'']] *Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|Secondo la IVU (International Vegetarian Union), la frase inglese «''Nothing will'' [...] ''increase chances for survival of life on Earth as much as the evolution to a vegetarian diet''» risulta «completamente non verificata» e «sembra una cattiva traduzione dal tedesco» della frase di Einstein correttamente tradotta in inglese come «''a vegetarian manner of living by its purely physical effect on the human temperament would most beneficially influence the lot of mankind''» (da una lettera del 27 dicembre 1930 a Hermann Huth, editore della rivista ''Vegetarische Warte'', che avrebbe pubblicato la frase originale). <u>Citazione corretta</u>: «Uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità».}} *Non avevo idea che l'amore potesse fare così tanto ed ho capito che ogni donna è il riflesso del proprio uomo, se l'ami alla follia, lei impersonerà il sentimento. ([[Brad Pitt]]) ::{{spiegazione|Questa è la frase conclusiva di una lettera che Brad Pitt avrebbe dedicato alla compagna [[Angelina Jolie]]. Secondo ''Snopes.com'' la lettera sarebbe in realtà il riadattamento di un testo che girava sul web già da molto tempo e avrebbe sfruttato la doppia mastectomia preventiva cui si era sottoposta la Jolie nel 2013 (visto il riferimento ad una "malattia" presente nel testo). Tale lettera falsa si è poi diffusa tramite i social network ed è stata pubblicata da un blog di gossip e celebrità nigeriano chiamato ''Couples & Co'', dalla rivista egiziana di moda ''Identity Magazine'' e da tanti altri blog.}} *Non c'è bisogno di inasprire le pene per [[bigamia]], un bigamo ha due suocere e come punizione mi pare che basti. ([[Winston Churchill]]) ::{{spiegazione|La citazione viene spesso attribuita a Churchill ma fu in realtà [[Charles Russell (barone Russell di Killowen)|Charles Russell]] a rispondere per primo «Due suocere» alla domanda «Qual è la massima pena per la bigamia?»}} *Non correre mai dietro un bus, una donna o una teoria cosmologica. Ce ne sarà sempre un'altra nel giro di pochi minuti. ([[John Archibald Wheeler]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene spesso attribuita a Wheeler ma in realtà appartiene a un professore di storia francese dell'Università di Yale.}} *Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento. ([[Charles Darwin]]) ::{{spiegazione|Questa frase è tradizionalmente attribuita a Darwin e in genere si ritiene che tale citazione sia tratta dal libro ''L'origine della specie'' (''Origin of Species''). In realtà tale citazione non è presente in nessuno degli scritti di Darwin, come confermato anche dallo storico [[John van Wyhe]]. Con ogni probabilità la citazione è da attribuire a Leon C. Megginson, professore universitario e saggista statunitense. Questa citazione è tuttora riportata sul pavimento di pietra della ''California Academy of Sciences'', ma l'attribuzione a Darwin è stata rimossa.<br /> L. C. Megginson in ''Lessons from Europe for American Business'' (1963) scrive: «Secondo ''L'origine delle specie'' di Darwin, non è la più intelligente delle specie a sopravvivere; non è nemmeno la più forte; la specie che sopravvive è quella in grado di adattarsi meglio ai cambiamenti dell'ambiente in cui si trova.» («''According to Darwin's "Origin of Species", it is not the most intellectual of the species that survives; it is not the strongest that survives; but the species that survives is the one that is able best to adapt and adjust to the changing environment in which it finds itself.''»). Lo stesso Megginson in ''Key to Competition is Management'' (1964): «Non è la più intelligente delle specie quella che sopravvive; non è nemmeno la più forte; la specie che sopravvive è quella che è in grado di adattarsi e di adeguarsi meglio ai cambiamenti dell'ambiente in cui si trova. [...] così dice Charles Darwin nel suo ''Origine delle specie''.» («''It is not the most intellectual of the species that survives; it is not the strongest that survives; but the species that survives is the one that is able to adapt to and to adjust best to the changing environment in which it finds itself. [...] so says Charles Darwin in his "Origin of Species".''») Il fatto che queste frasi siano associate alla teoria darwiniana e in particolare al libro ''L'origine della specie'' potrebbe giustificare in parte l'origine della falsa attribuzione.}} *Non seguite la moltitudine. ([[Agostino d'Ippona]]) ::{{spiegazione|Questa citazione è attribuita ad Agostino, ma queste parole non sono presenti nei suoi scritti. Tuttavia nelle ''Esposizioni sui Salmi'', XXXIX, 6 si legge un passo dal quale emerge un concetto simile: «Ma se sei giusto, non voler contare il numero ma pesane il valore: usa una bilancia giusta, non ingannatrice, dato che sei stato chiamato giusto: Vedranno i giusti e avranno timore, è stato detto di te. Non contare dunque le folle degli uomini che procedono sulla via larga, che domani riempiranno il circo celebrando con grida il natale della città, disonorando la città stessa con la loro vita malvagia. Non badare a questi: sono molti e chi li conterà? Pochi invece procedono per la via stretta. Prendi, ripeto, una bilancia, e pesa: vedi quanta paglia metterai sul piatto contro pochissimo grano. Questo facciano i giusti fedeli che seguono.»}} *Non so con quali armi si combatterà la [[Terza guerra mondiale]], ma posso dirvi cosa useranno nella quarta: pietre! ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|La citazione, attribuita talvolta anche a [[Omar Bradley]], apparve per la prima volta nel settembre del 1946 in un articolo di [[Walter Winchell]]. In tale articolo venivano riportate le parole di un tenente, che interrogato sulle possibili armi di una futura guerra mondiale, rispose: «''I dunno, but in the war after the next war, sure as Hell, they'll be using spears!''» («Non lo so, ma nella guerra dopo la prossima, sicuro come l'inferno, useranno le lance!»). La frase venne citata in diversi contesti, talvolta con qualche variazione, soprattutto in merito al tipo di arma utilizzata in un'ipotetica quarta guerra mondiale. Ad esempio [[Dean Arthur L. Beeley]], direttore dell'University of Utah's Institute of World Affairs, nel giugno 1947 affermò che probabilmente una quarta guerra mondiale si sarebbe combattuta con «archi e frecce» («''Unless the free people of the earth unite to avert World War III, it is probable — as some sage recently prophesied — that World War IV will be fought with bows and arrows.''»). Nel giugno del 1948, due anni dopo la prima apparizione della citazione, in un articolo su Einstein pubblicato su ''The Rotarian'' si affermava che lo scienziato, interrogato sulle armi potenzialmente utilizzabili nella Terza guerra mondiale, avesse risposto: «''I don't know. But I can tell you what they'll use in the fourth. They'll use rocks!''» («Non lo so, ma posso dirvi cosa useranno nella quarta. Useranno le pietre!»). Anche nell'articolo ''Einstein at 70'', pubblicato sul periodico ''Liberal Judaism'' nel'aprile 1949 venne attribuita ad Einstein una citazione molto simile a quella riportata su ''The Rotarian''.}} *Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. ([[Voltaire]]) ::{{spiegazione|Tale citazione viene solitamente attribuita, anche in altre formulazioni, al filosofo e scrittore francese, ma trova in realtà riscontro soltanto in un testo di [[Evelyn Beatrice Hall]], saggista conosciuta anche con lo pseudonimo di Stephen G. Tallentyre, precisamente in una biografia del filosofo del 1906: ''The Friends of Voltaire'' (''Gli amici di Voltaire''). La citazione così formulata non ha riscontro in alcuna opera di Voltaire, tuttavia secondo alcuni autori la frase sarebbe stata estrapolata dal ''Trattato della tolleranza'' del 1763 e rappresenterebbe realmente una citazione dello scrittore francese. In tale ''Trattato'' infatti si trovano alcune frasi simili. Inoltre esiste anche un'altra frase di Voltaire piuttosto simile che potrebbe aver ispirato l'aforisma: «Mi piaceva l'autore de ''L'Esprit'' {{NDR|Helvétius}}. Quest'uomo era meglio di tutti i suoi nemici messi assieme; ma <u>non ho mai approvato né gli errori del suo libro, né le verità banali che afferma con enfasi. Però ho preso fortemente le sue difese, quando uomini assurdi lo hanno condannato</u>...» (da ''Questioni sull'Enciclopedia'')}} *Non ti curar di loro, ma guarda e passa. ([[Dante Alighieri]]) ::{{spiegazione|<u>Citazione corretta</u>: Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.}} *Non tutto quel che conta può essere contato e non tutto quello che può essere contato conta. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|La citazione, spesso attribuita ad Einstein, appare per la prima volta nel testo di William Bruce Cameron del 1963, ''Informal Sociology: A Casual Introduction to Sociological Thinking''. Anche se probabilmente una delle due parti della citazione esisteva già in qualche forma differente, Cameron è stato il primo a mettere insieme le due frasi e sembra aver coniato almeno una delle due. Il primo riferimento ad Einstein risale invece al 1986, più di trent'anni dopo la morte dello scienziato, nel libro di business, ''Peak Performance''. In tale libro si affermava che Einstein avesse scritto tale citazione sulla lavagna del suo ufficio all'Institute for Advanced Studies di Princeton. Nello stesso libro, del resto, la citazione veniva attribuita a [[George Pickering]].}} ==O== *''O Signore, fa' di me uno strumento della tua pace. | Dove è odio, fa' che io porti l'amore. | Dove è offesa, che io porti il perdono. | Dove è discordia, che io porti l'unione. | Dove è dubbio, che io porti la fede. | Dove è errore, che io porti la verità. | Dove è disperazione, che io porti la speranza. | Dove è tristezza, che io porti la gioia. | Dove sono le tenebre, che io porti la luce. | O Signore fa' che io | non cerchi tanto di essere consolato | quanto di consolare; | di essere compreso, quanto di comprendere; | di essere amato, quanto di amare. | Poiché donando, si riceve; | perdonando, si è perdonati; | morendo, si resuscita alla vita eterna. | Amen'' ([[Francesco d'Assisi]]) ::{{spiegazione|Questa preghiera viene attribuita a san Francesco da diverse fonti. Tuttavia questi versi vennero pubblicati per la prima volta nel 1912, da una piccola rivista francese, ''La Clochette''. Nel 1915 [[Papa Benedetto XV]] entrò in possesso di questa preghiera e la apprezzò particolarmente tanto da volerne la pubblicazione su ''L'Osservatore Romano''. La preghiera di lì in poi ebbe una diffusione mondiale, tanto che nei decenni successivi venne citata da [[Madre Teresa di Calcutta]], [[Margaret Thatcher]] e [[Bill Clinton]]. Restano tuttora ignoti sia l'origine della falsa attribuzione a San Francesco, sia il reale autore della preghiera. Vedi anche [[w:Preghiera semplice|qui]].}} *Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato. ([[Lenin]]) ::{{spiegazione|La citazione corretta è «Non siamo degli utopisti. Sappiamo che una cuoca o un manovale qualunque non sono in grado di partecipare subito all'amministrazione dello Stato. In questo siamo d'accordo con i cadetti, con la Bresckovskaia, con Tsereteli. Ma ci differenziamo da questi cittadini in quanto esigiamo la rottura immediata dal pregiudizio che solo dei funzionari ricchi o provenienti da famiglia ricca possano governare lo Stato, adempiere il lavoro correte, giornaliero di amministrazione. Noi esigiamo che gli operai e i soldati coscienti facciano il tirocinio nell'amministrazione dello Stato e che questo studio sia iniziato subito o, in altre parole, che si cominci subito a far partecipare tutti i lavoratori, tutti i poveri a tale tirocinio.»}} *Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre. ([[Carlo Mazzacurati]]) ::{{spiegazione|Questa citazione viene spesso attribuita a Mazzacurati, soprattutto in seguito alla sua dipartita, ma in realtà egli sembra averla semplicemente citata durante un'intervista. La citazione originale («''Be kind, for everyone you meet is fighting a hard battle.''») è tratta infatti dal libro ''Beside the Bonnie Briar Bush'' di [[Ian Maclaren]] (1890 circa) e viene talvolta attribuita a [[Platone]] e [[Filone di Alessandria]].}} ==P== *Pace per Israele significa sicurezza, e dobbiamo con tutti i nostri mezzi proteggere il suo diritto a esistere. Israele è uno degli importanti avamposti della democrazia nel mondo, è un meraviglioso esempio di come una terra arida può essere trasformata in un'oasi di fratellanza e di democrazia. Pace per Israele significa sicurezza, e la sicurezza deve essere reale. ([[Martin Luther King]]) ::{{spiegazione|Questa frase è tratta da ''Lettera ad un amico antisionista'', una lettera aperta erroneamente attribuita a Martin Luther King. Per approfondire vedi [[w:en:Letter to an Anti-Zionist Friend|qui]]}} *Penso che ci sia un mercato mondiale per, forse, cinque computer. ([[Thomas J. Watson]]) ::{{spiegazione|Si suppone che il presidente della IBM abbia pronunciato questa citazione nel 1943. Tale citazione venne resa popolare da ''The Expert Speak'', tuttavia essa non trova riscontri nei discorsi e negli scritti di Watson, né tanto meno negli archivi della IBM. Secondo il biografo [[Kevin Maney]], il figlio e successore di Thomas, Thomas Watson Jr. in un discorso del 1953 dichiarò che negli anni Quaranta l'IBM aveva previsto di ottenere cinque ordini per uno dei primi computer sviluppati. La citazione attribuita a Thomas J. Watson, potrebbe derivare da una frase molto simile di [[Howard Aiken]], progettista della macchina calcolatrice ''Mark I''. Secondo Aiken, quattro o cinque computer sarebbero stati sufficienti per l'intero Regno Unito. Un'altra citazione di questo tipo fu pronunciata dal fisico britannico [[Douglas Hartree]] nel 1951.}} *Perdonare i terroristi spetta a Dio, a me spetta mandarceli. ([[Vladimir Vladimirovič Putin]]) ::{{spiegazione|La citazione si è diffusa sul web nel novembre 2015, soprattutto quando [[Remi Maalouf]], una giornalista russa, ha riportato in un tweet la citazione, attribuendola a Putin. In seguito la giornalista, dopo aver appurato che la citazione era falsa, si è scusata per aver contribuito a diffonderla. Una frase simile veniva detta comunemente durante l'addestramento dei soldati del [[w:en:Reserve Officers' Training Corps|ROTC]] negli anni '80: «''Your enemy's duty is to die in defense of his country. Your duty is to see that your enemy does his duty.''» («Il compito del vostro nemico è quello di morire in difesa della propria patria. La vostra missione è quella di assicurarvi che il vostro nemico porti a termine il suo compito.»). Inoltre nel film ''[[Man on Fire - Il fuoco della vendetta]]'' (2004), il personaggio John W. Creasy, interpretato da [[Denzel Washington]], pronuncia una battuta alquanto simile: «Il perdono è una cosa tra loro e Dio, io provvedo ad organizzare l'incontro.»}} *Più sono grossi, più fanno rumore quando cadono. ([[Barbados Joe Walcott]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene spesso attribuita a Walcott, ma venne in realtà pronunciata per la prima volta da [[Bob Fitzsimmons]] prima di un combattimento all'incirca nel 1900.}} ==Q== *Qualsiasi uomo che guida in maniera sicura mentre bacia una bella ragazza è un uomo che non sta dando al bacio l'attenzione che merita. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|La citazione venne attribuita per la prima volta ad Einstein nel 2002 nel libro ''More Sex Talk'', quasi cinquant'anni dopo la morte dello scienziato, si può quindi affermare con ragionevole certezza che tale attribuzione è erronea. La citazione era apparsa per la prima volta nel 1923 in un articolo di un giornale statunitense.}} *Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio, potere e magia. (Incomincia adesso.) ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) ::{{spiegazione|La frase viene spesso attribuita a Goethe in inglese e anche in italiano, ma non esiste una corrispondente versione in lingua originale (tedesco) per questa citazione, in nessuna opera di Goethe. La frase sembrerebbe provenire da una traduzione molto libera del ''Faust'' dal tedesco all'inglese di [[John Anster]]. È stato poi [[William Hutchinson Murray]] in ''The Scottish Himalayan Expedition'' (1951) a citare questa frase affermando di ammirare tale distico di Goethe e contribuendo probabilmente alla diffusione della falsa citazione.}} *Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche. ([[Toro Seduto]]) ::{{spiegazione|La frase viene abitualmente attribuita a Toro Seduto, tuttavia la sua origine per quanto incerta è recente.}} *Quando cambiano i fatti, [[cambio di opinione|cambiano le mie opinioni]]. ([[John Maynard Keynes]]) ::{{spiegazione|La frase erroneamente attribuita a Keynes sarebbe frutto, secondo [[Samuel Brittan]], di un banale errore di attribuzione. La citazione originale probabilmente fu: «Quando cambio idea io lo dico; e voi?»}} *Quando hai un limone, fai una limonata. ([[Dale Carnegie]]) ::{{spiegazione|Sebbene qualcuno attribuisca direttamente la citazione a Carniege, egli nel suo ''How to Stop Worrying and Start Living'' (1948) scrive chiaramente che la citazione gli era stata riferita da [[Maynard Hutchins]], che a sua volta l'aveva attribuita a [[Julius Rosenwald]]. In ogni caso la frase deriva, molto probabilmente, da una citazione di [[Elbert Hubbard]] (1915): «Era una confutazione vivente del dogma ''Mens sana in corpore sano''. Era una mente sana in un corpo malato. Ha dimostrato il paradosso eterno delle cose. Ha approfittato delle sue disabilità. Ha raccolto i limoni che il destino gli aveva mandato e ha aperto un chiosco di limonate.» Spesso questa citazione di Hubbard viene riportata anche in una forma più semplice: «Un genio è un uomo che prende i limoni che il destino gli ha dato e apre un chiosco di limonate con essi.»<br />Nel 1917 si era diffusa anche un'altra versione della citazione, ma l'autore in questo caso non è noto: «Se la vita ti porge un limone utilizza dei bicchieri colorati di rosa e inizia a vendere limonata rosa.»}} *Quando i [[missionario|missionari]] vennero in Africa loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Dissero: "Preghiamo". Chiudemmo i nostri occhi. Quando li riaprimmo, noi avevamo la Bibbia e loro avevano la terra. ([[Desmond Tutu]]) ::{{spiegazione|La citazione viene erroneamente attribuita a Desmond Tutu che in realtà ha solamente citato l'aneddoto durante un discorso al [[Waldorf-Astoria Hotel]] di New York, poco prima di ricevere il premio Nobel nel 1984. In realtà, la prima traccia della citazione è in ''The Deputy'', libro di [[Rolf Hochhuth]], nel quale la frase viene attribuita a [[Jomo Kenyatta]] senza alcun riferimento temporale o di altro genere.}} *Quando la gente smette di credere in Dio, non è vero che non crede in niente, perché crede in tutto. ([[Gilbert Keith Chesterton]]) ::{{spiegazione|Questa citazione attribuita a Chesterton non trova alcun riscontro nei suoi scritti. Sembra risalire piuttosto a [[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]], «''On est bien près de tout croire quand on ne croit rien''», da ''Génie du Christianisme'', parte III, libro V, cap. VI.}} *Quando la rivoluzione scoppiò in Germania, come amante della libertà, mi aspettavo che le università la difendessero, dato che avevano sempre vantato il loro attaccamento alla causa della verità. Ma no, le università vennero subito ridotte al silenzio. Poi rivolsi le mie attese ai grandi direttori dei giornali, che in passato avevano proclamato nei loro ardenti editoriali l'amore per la libertà. Ma anch'essi, come le università, nel giro di poche settimane furono ridotti al silenzio. Infine guardai agli scrittori che, come guide intellettuali della Germania, spesso avevano scritto del ruolo della libertà nella vita moderna e constatai che essi pure tacevano.<br />Soltanto la Chiesa si oppose decisamente alla campagna di Hitler per sopprimere la verità. Non mi ero mai interessato alla Chiesa prima di allora, ma adesso provo ammirazione e stima per la Chiesa, poiché sola ebbe il coraggio e la perseveranza di difendere la verità intellettuale e la libertà morale. Sono costretto ad ammettere che quel che una volta disprezzavo ora ammiro incondizionatamente. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|Questa citazione venne riportata nell'articolo ''Religion: German Martyrs'', pubblicato sul ''Time Magazine'' del 23 dicembre 1940. La citazione ebbe una grande diffusione e più scrittori la interpretarono in modo diverso. In una lettera dello scienziato del 1943 indirizzata a un ministro presbiteriano, che aveva chiesto una conferma in merito alle parole riportate da ''Time Magazine'', Einstein confermò di aver dichiarato approssimativamente qualcosa del genere, ma precisò che le dichiarazioni risalivano ai primi anni del regime nazista (ben prima del 1940) e erano state più «moderate» rispetto a quelle riportate successivamente dal ''Time Magazine'' («''It is true that I made a statement which corresponds approximately with the text you quoted. I made this statement during the first years of the Nazi-Regime — much earlier than 1940 — and my expressions were a little more moderate.''»). Secondo lo scienziato [[William C. Waterhouse]] lo stralcio riportato dal ''Time Magazine'' sarebbe stato estrapolato da un commento casuale rilasciato dallo scienziato ad un giornalista, durante il periodo in cui Einstein viveva ancora in Germania. L'opinione di Waterhouse trova conferma in una lettera successiva dello scienziato, risalente al 14 novembre 1950.<br />Si tratta di una lettera di risposta ad una missiva invitagli da un pastore di una chiesa di Brooklyn, l'11 novembre 1950. Nella lettera il pastore ricordò che dopo l'avvento di Hitler, Einstein aveva rilasciato tale dichiarazione (una copia venne allegata alla lettera) e chiese gentilmente ad Einstein di inviargli una copia manoscritta di quel brano. Einstein rispose così: «Sono colpito dal tono generoso e leale della Sua lettera dell'11 novembre. Sono tuttavia un po' imbarazzato. Le parole che Lei cita non sono mie. Poco dopo l'ascesa al potere da parte di Hitler, ebbi un colloquio con un giornalista su questi argomenti. Da allora le mie osservazioni sono state rielaborate ed esagerate: non le riconosco più. Non posso trascrivere in buona fede il brano che Lei mi manda, credendolo mio. L'argomento è ancora più imbarazzante per me perché, come Lei, sono estremamente critico nei confronti degli atteggiamenti e soprattutto delle attività politiche del clero ufficiale nel corso della storia. Quindi il brano, anche se potessi trascriverlo con le mie parole originali (che non ricordo particolareggiatamente) dà un'impressione sbagliata del mio pensiero a riguardo.»}} *Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato via anche con mazze e pietre. ([[Sandro Pertini]]) ::{{spiegazione|La citazione riportata da blog, siti web, giornali e radio ed attribuita generalmente a Pertini, in realtà non è stata mai pronunciata dall'ex Presidente della Repubblica, come confermato dalla ''Fondazione Sandro Pertini''.}} ==R== *Ridere, lottare, mangiare! Ecco i tre elementi indispensabili al mondo del ragazzo. [...] Un ragazzo non è un animale da tavolino, e non è fatto per restare seduto. E non è neanche un pacifista, o un seguace del detto "prudenza innanzitutto", o un topo di biblioteca, o un filosofo. È un ragazzo, Dio lo benedica, pieno di allegria, di combattività, di appetito, di audace monelleria, di rumorosità, di spirito di osservazione, di agitazione, fino a traboccarne. Se no, è un anormale. ([[Robert Baden-Powell]]) ::{{spiegazione|Questa citazione è spesso attribuita al fondatore dello [[scautismo]] Robert Baden-Powell, estrapolandone il contenuto e omettendo la citazione del vero autore (Mr. Casson). Baden-Powell tuttavia nel suo ''Il libro dei capi'' aveva riportato tale frase citando esplicitamente Mr. Casson.}} *Ridere spesso e di gusto; ottenere il rispetto di persone intelligenti e l'affetto dei bambini; prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici; apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli aspetti positivi; lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un'aiuola o del riscatto da una condizione sociale; sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito. Ecco, questo è avere [[successo]]. ([[Ralph Waldo Emerson]]) ::{{spiegazione|Una forma differente di questa citazione risale al 1905 e appartiene in realtà a [[Bessie Anderson Stanley]]. La prima attribuzione nota ad Emerson risale invece al 1951 e sembra non avere alcun fondamento. La citazione di Bessie A. Stanley è: «Ha avuto successo colui che ha vissuto bene, ha riso spesso e amato molto; chi si è guadagnato il rispetto di persone intelligenti e l'amore dei bambini piccoli; chi ha trovato il suo posto e ha portato a termine il suo compito; chi ha lasciato il mondo meglio di come l'ha trovato, grazie a un papavero coltivato, a una poesia perfetta o a un'anima salvata; chi ha saputo apprezzare la bellezza della Terra e non ha mai mancato occasione di esprimerla; chi ha cercato sempre il meglio negli altri e ha dato loro il meglio di sé; colui la cui vita è stata una fonte di ispirazione, il cui ricordo è una benedizione.»}} *Roma ha parlato, la causa è finita. ([[Agostino d'Ippona]]) ::{{spiegazione|Questa citazione è attribuita ad Agostino, ma queste parole non sono presenti nei suoi scritti. Tale estrapolazione deriva con ogni probabilità dai ''Discorsi'' 131, 10: ''Iam enim de hac causa duo concilia missa sunt ad Sedem Apostolicam: inde etiam rescripta venerunt. Causa finita est: utinam aliquando finiatur error!'' («Appunto a proposito di questa causa, sono già stati inviati alla Sede Apostolica gli Atti di due Concili; ne abbiamo avuto di ritorno anche i rescritti. La causa è finita: voglia il cielo che una buona volta finisca anche l'errore.»).}} ==S== *''Scripta volant, verba manent!'' ([[Ennio De Giorgi]]) ::{{spiegazione|In italiano, «gli scritti volano, le parole rimangono». Tale citazione non è certamente originale (è presente, ad esempio, in Jean Ajalbert, Clémenceau, Parigi, Gallimard, 1931), ma è un'espressione che utilizzava sovente. Essa deriva dalla locuzione latina «''verba volant, scripta manent''», che trae origine da un discorso di Caio Tito al senato romano. «La sua scrivania era stracolma di articoli e lettere: lui rispondeva con quella strana espressione a chi gli chiedeva quando sarebbe riuscito a leggere quella montagna di messaggi di ogni genere. Sorridente, quasi sornione, nel pronunciarla mimava con la mano il volo di tutte quelle carte piene di matematica – provenienti da tutte le parti del mondo – verso la finestra del suo studio, che si affacciava sulla bellissima Piazza dei Cavalieri. Chi la sentiva rimaneva divertito, senza magari accorgersi immediatamente che dietro a quel motto si muoveva una fondamentale questione di linguaggio. Insomma, ''leggerò'' quando ''ascolterò''».}} *Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se muoio vendicatemi. ([[Benito Mussolini]]) ::{{spiegazione|Questa frase è comunemente attribuita a Mussolini, che pronunciò realmente la citazione al termine di un discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista, citando il «vecchio combattitore». In realtà, la frase appartiene a [[Henri de la Rochejaquelein]] ed è stata pronunciata dopo la vittoria nella battaglia di Les Aubiers il 25 aprile 1793.}} *Se l'[[ape]] scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|Non esiste una fonte originale per questa citazione attribuita a Einstein, essa non viene menzionata in nessun documento prima del 1994. In quell'anno, la frase venne citata per la prima volta su un volantino distribuito a Bruxelles dall'Unione Nazionale Apicoltori francesi, in rivolta a causa della concorrenza del miele d'importazione. È quindi probabile che la citazione sia stata creata ''ad hoc'' per avvalorare la protesta.}} *Se non hanno pane, che mangino brioches! ([[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena]]) ::{{spiegazione|Questa citazione è tradizionalmente attribuita a Maria Antonietta, che l'avrebbe pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane. In realtà la frase è stata scritta da [[Jean-Jacques Rousseau]] nelle ''Confessioni'', in riferimento ad un evento del 1741, quando Maria Antonietta non era ancora nata.}} *Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore. ([[Peppino Impastato]]) ::{{spiegazione|La citazione viene attribuita da molte fonti a Peppino Impastato ed è stata in parte inserita anche su un murale a lui dedicato a Genova. In realtà la citazione è stata utilizzata come slogan in uno spot per pubblicizzare una marca di occhiali ed è stata ricavata da una rielaborazione di un dialogo del film del 2000, ''[[I cento passi]]'', ispirato alla vita e all'omicidio di Peppino Impastato. La frase quindi non è in alcun modo attribuibile all'attivista.}} *Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale {{sic|champions'}} forse vero amore, ma non vero uomo. ([[Vujadin Boškov]]) ::{{spiegazione|La frase in realtà è stata pubblicata da un account twitter falso dedicato all'allenatore. Il tweet risale infatti al 2 luglio 2013 e prima di questa data non c'è alcuna traccia della citazione sul web, successivamente invece la frase è stata attribuita al tecnico serbo, in particolar modo dopo la sua dipartita.}} *Si cercano uomini per un viaggio pericoloso. Salario modesto, freddo intenso, lunghi mesi di completa oscurità, pericolo costante, ritorno sani e salvi non garantito. Onori e riconoscimenti in caso di successo. ::{{spiegazione|Si tratta di un presunto annuncio che Shackleton avrebbe fatto pubblicare sul ''Times'' per cercare uomini per la sua famosa Spedizione Endurance del 1914. Tuttavia, non ci sono prove a sostegno dell'esistenza di tale annuncio, tanto che alcuni storici hanno offerto una ricompensa a chi fosse in grado di fornire il documento originale.}} *Si ottiene di più con una parola gentile e una pistola in mano che solo con una parola gentile. ([[Al Capone]]) ::{{spiegazione|La frase, tradizionalmente attribuita ad Al Capone (anche in forme leggermente diverse), sembra essere del comico [[Irwin Corey]]. Questi infatti nel 1953 durante un monologo disse: «La mia filosofia è che si può ottenere di più con una parola gentile e una pistola che solo con una parola gentile.» Successivamente nel luglio 1969 venne pubblicata su ''Parade Magazine'' una raccolta di frasi umoristiche dello stesso Corey, in una di queste fu lo stesso comico ad attribuire la citazione ad Al Capone, probabilmente solo per aumentare l'effetto comico. Successivamente l'attribuzione della frase ad Al Capone si è diffusa anche grazie a film come ''[[The Untouchables - Gli intoccabili]]'' (1987) in cui [[Robert De Niro]] (che interpreta Al Capone) pronuncia una frase molto simile.}} *Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.<br />Ma accetta il consiglio... per questa volta. ([[Kurt Vonnegut]]) ::{{spiegazione|Questa è l'ultima parte del monologo finale del film ''[[The Big Kahuna]]'' (2000). Il brano è anche conosciuto come ''Wear sunscreen'' ed è apparso per la prima volta sul web nel giugno 1997 sotto forma di catena di Sant'Antonio: il testo veniva indicato come un discorso ai laureati del Mit (Massachusetts Institute of Technology) pronunciato da Kurt Vonnegut. Lo stesso Vonnegut tuttavia affermò di non essere mai stato al Mit e di non aver mai pronunciato tale discorso. Il vero autore del testo, infatti, è [[Mary Schmich]], una giornalista del ''Chicago Tribune'' che il 1º giugno 1997 pubblicò questo articolo (''Advice, like youth, probably just wasted on the young'') come una sorta di "Guida alla vita per i neolaureati". Nel film ''The Big Kahuna'' il monologo finale viene letto dalla voce fuori campo di [[Danny DeVito]] in lingua inglese (sia nel doppiaggio originale sia in quello italiano) che scandisce il testo al ritmo di un sottofondo musicale. Nel frattempo scorrono le immagini finali del film e la parte iniziale dei titoli di coda e vengono mostrati man mano anche i sottotitoli in italiano per le parole pronunciate da Danny DeVito. [[Baz Luhrmann]] nel 1998 realizzò un singolo musicale partendo da questo testo, ''Everybody's free to wear sunscreen''. Dopo aver visto il film [[Linus (deejay)|Linus]], nel 2002, rimase colpito dal monologo finale e decise di realizzarne una versione in italiano, ''Accetta il consiglio'', utilizzando il testo italiano dei sottotitoli del film e lo stesso sottofondo musicale. Tale brano viene recitato da [[Giorgio Lopez]], il quale aveva doppiato [[Danny DeVito]] in molti film ma non in ''The Big Kahuna''.}} *Smettere di [[tabagismo|fumare]] è facile. Io l'ho fatto centinaia di volte. ([[Mark Twain]]) ::{{spiegazione|La frase non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain.}} *Solo i morti hanno visto la fine della guerra. ([[Platone]]) ::{{spiegazione|Attribuita a Platone nel film ''[[Black Hawk Down]]'', non trova riscontri nelle sue opere. È in realtà una frase di [[George Santayana]], tratta da ''Soliliquies in England'' (1924).}} *Soltanto chi mette a prova l'[[assurdo]] è capace di conquistar l'impossibile. ::{{spiegazione|Spesso questa citazione viene attribuita, in forme simili, a [[Albert Einstein]] e [[Maurits Cornelis Escher]], in realtà le prime attribuzioni ai due sono tardive rispetto alla data della loro morte (1997 per Einstein, morto nel 1955 e 2007 per Escher, morto nel 1971). La citazione appartiene in realtà a [[Miguel de Unamuno]] ed è tratta dal suo libro ''Vida de Don Quijote y Sancho'' (1905): «Soltanto chi mette a prova l'assurdo è capace di conquistar l'impossibile.»}} *Suonala ancora Sam. (''[[Casablanca]]'') ::{{spiegazione|Una delle battute più famose del film ''Casablanca'' viene spesso ricordata in maniera errata. Nell'immaginario collettivo infatti Rick (interpretato da [[Humphrey Bogart]]) rivolge tali parole a Sam, il pianista del night club. Nel doppiaggio originale la citazione comunemente ricordata è «''Play it again, Sam''», titolo tra l'altro di un [[Provaci ancora, Sam|film]] di [[Woody Allen]]. In realtà a pronunciare una frase molto simile a questa è Ilsa (interpretata da [[Ingrid Bergman]]). Nel doppiaggio italiano tale citazione è «Suonala Sam. Suona "Mentre il tempo passa"» mentre in quello originale è «''Play it, Sam. Play "As Time Goes By"''».}} ==T== *Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti. ([[Albert Einstein]]) ::{{spiegazione|La frase sul web viene spesso citata e attribuita ad Einstein sia in lingua italiana che in lingua inglese, soprattutto in relazione al crescente utilizzo dei cellulari e degli smartphone e al loro impatto sulle relazioni sociali. In realtà la frase non appare in nessuno scritto di Einstein, né tanto meno nella raccolta ''The Ultimate Quotable Einstein'' (''Pensieri di un uomo curioso''). Inoltre non vi è alcuna evidenza che Einstein abbia mai fatto una dichiarazione del genere. La frase è stata probabilmente creata ad hoc e risale probabilmente al 2012.}} *Tutto ciò che è necessario per il trionfo del diavolo è che gli uomini [[Bontà|buoni]] non facciano nulla. ([[Edmund Burke]]) ::{{spiegazione|La frase comunemente attribuita a Burke, non è presente in nessuna delle opere dello statista. La falsa attribuzione potrebbe essere nata da un celebre libro di citazioni, il ''Bartlett's Familiar Quotations'' uscito nel 1905. La citazione potrebbe derivare da una frase simile di [[John Stuart Mill]]: «Gli uomini malvagi non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi, cioè che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla». Mill sembrerebbe essersi ispirato a una citazione dello stesso Burke, contenuta in ''Pensieri sulle cause dell'attuale malcontento'' (1770): «Quando i malvagi si uniscono, i buoni devono associarsi. Altrimenti cadranno uno ad uno, un sacrificio spietato in una lotta disprezzabile». La citazione è talvolta attribuita anche a [[John Fitzgerald Kennedy]] e [[Charles F. Aked]].}} *Tutto ciò che si può inventare è già stato inventato. ([[Charles Holland Duell]]) ::{{spiegazione|Questa frase viene spesso attribuita all'impiegato dell'[[w:United States Patent and Trademark Office|ufficio brevetti statunitense]], Charles Duell. Secondo il bibliotecario Samuel Sass tuttavia la frase sarebbe un falso, anche perché Duell aveva spesso dichiarato l'esatto contario. Nel 1902 ad esempio disse: «A mio parere, tutti i precedenti progressi che si sono avuti con le varie invenzioni, appariranno del tutto trascurabili rispetto a quelli di cui sarà testimone questo secolo. Desidererei quasi poter vivere la mia vita di nuovo per vedere quali meraviglie sono alle soglie.»}} *Tutto scorre. ([[Eraclito]]) ::{{spiegazione|La citazione non è presente nei frammenti della sua opera a noi pervenuti. Si tratta, molto probabilmente, di una formula con la quale si è voluto condensare il pensiero del filosofo sul perenne divenire delle cose, e la fonte principale di questa attribuzione risalirebbe a [[Platone]], che nel suo ''Cratilo'' scrive: «Dice Eraclito "che tutto si muove e nulla sta fermo" e confrontando gli esseri alla corrente di un fiume, dice che "non potresti entrare due volte nello stesso fiume"». Il riferimento è al frammento 91DK, dove si può constatare che l'espressione "tutto scorre" non è presente: il [[divenire]] è simboleggiato dallo scorrere dell'acqua nel fiume, che rende impossibile bagnarsi nella stessa acqua più di una volta. Per approfondire vedi [[w:Panta rei|qui]].}} ==U== *Un [[matematico]] è una macchina che converte [[caffè]] in teoremi. ([[Paul Erdős]]) ::{{spiegazione|La citazione è in realtà di [[Alfréd Rényi]], anche se viene spesso erroneamente attribuita a Paul Erdős. Probabilmente l'errata attribuzione deriva dal fatto che Erdős ripeteva spesso la frase citando Rényi e dal fatto che molti matematici, tra i quali lo stesso Erdős, frequentavano regolarmente le ''coffeehouse'' a Budapest, Praga e Parigi.}} *Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l'istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere. ([[Italo Calvino]]) ::{{spiegazione|La citazione è di Gabriella Giudici, apparso sul suo ''blog'', sul "declino della scuola pubblica e sul particolare accanimento mostrato dai governi degli ultimi vent'anni nel portare a compimento l'opera di decostituzionalizzazione della pubblica istruzione", nel quale veniva richiamato l'articolo di Calvino ''Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti'', apparso su "La Repubblica" del 15 marzo 1980.}} *Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione. ([[Alcide De Gasperi]]) ::{{spiegazione|La frase è spesso attribuita a De Gasperi, ma molto probabilmente egli la riprese da [[James Freeman Clarke]], predicatore e politico statunitense.}} *Un taxi vuoto si è fermato davanti al n. 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee. ([[Winston Churchill]]) ::{{spiegazione|Questa battuta sui giri di [[Clement Attlee]] dopo la seconda guerra mondiale venne erroneamente attribuita a Churchill, che smentì riferendo a John Colville che «Attlee è un gentiluomo onorevole e prode, e un fedele collega che ha servito bene il suo Paese nel momento del massimo bisogno. Le sarei obbligato se chiarisse, alla prima occasione, che non avrei mai fatto una simile osservazione su di lui, e disapprovo fortemente chiunque lo faccia».}} *Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica. ([[Stalin]]) ::{{spiegazione|Questa citazione viene classicamente attribuita a Stalin. Nel 1958 in un articolo del ''New York Times'' la massima «''A single death is a tragedy, a million deaths is a statistic.''» viene attribuita a Stalin. Nel 1965 [[John le Carré]] cita nel romanzo ''The Spy Who Came in from the Cold'' la frase «''Half a million liquidated is a statistic, but one man killed in a traffic accident is a national tragedy.''», attribuendola a Stalin. Tuttavia in questi ed altri casi simili, non viene mai indicata una fonte. Inoltre la citazione non è presente in alcuna biografia credibile di Stalin, né tanto meno nelle sue lettere. Per questo si può concludere con ragionevole sicurezza che tali parole siano state messe in bocca a Stalin.}} ==V== *Vedi cose che esistono e ti chiedi "[[perché]]?" Ma io sogno cose non ancora esistite e chiedo "[[perché no]]?" ([[Robert Kennedy]]) ::{{spiegazione|La citazione è tratta in realtà da ''Torniamo a Matusalemme'' di [[George Bernard Shaw]]. [[John F. Kennedy]] citò poi queste parole in un discorso rivolto al Parlamento irlandese a Dublino il 28 giugno 1963. Successivamente, nel 1968, Robert Kennedy durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali usò una citazione molto simile: «Alcuni uomini vedono le cose come sono e chiedono: perché? Io sogno cose non ancora esistite e chiedo: perché no?» («''Some men see things as they are and say, why; I dream things that never were and say, why not.''»). In quello stesso anno Robert morì e [[Ted Kennedy]] citò questa frase del fratello durante il suo elogio funebre.}} *Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai. ::{{spiegazione|La citazione appartiene in realtà a [[Julius Evola]], ma viene erroneamente attribuita anche a [[Giorgio Almirante]] e [[Moana Pozzi]]. Almirante aveva fatto apporre la frase su un poster destinato alle sedi dell'MSI e l'aveva utilizzata come frase conclusiva del suo libro ''Autobiografia di un fucilatore''. Moana Pozzi invece amava ripetere questa frase nel periodo in cui si occupava dell'edizione di un giornale erotico, poco prima di morire. Una frase simile è di [[Martin Lutero]]: «Bisogna lavorare come se si volesse vivere in eterno, ma vivere come se dovessimo morire adesso».}} [[Categoria:Fraseologia]] [[Categoria:Raccolte]] 26jl8wlxqvul1qw0ga9rtqrft5inicz Francesco Guicciardini 0 1677 1217887 1217406 2022-07-19T14:57:54Z Udiki 86035 /* Opere */ cat., defaultsort wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Ritratto di francesco guicciardini.jpg|thumb|Ritratto di Francesco Guicciardini]] '''Francesco Guicciardini''' (1483 – 1540), filosofo, politico e scrittore italiano. ==Citazioni di Francesco Guicciardini== *E ricordatevi che gli è maggiore difficultà venire di un grado basso a uno mediocre, che non è da uno mediocre venire a uno sommo. (da ''Discorsi politici'') *Non si potendo ottenere le cose grande senza qualche pericolo, si debbono le imprese accettare ogni volta che la speranza è maggiore che la paura. (da ''Se 'l Gran Capitano debbe accettare la impresa di Italia'', in ''Discorsi politici'') ===Attribuite=== *Ché se tu fiderai nelli italiani, sempre aurai delusione. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase viene attribuita da [[Gianni Brera]] a Francesco Guicciardini, che in realtà non pronunciò né scrisse mai queste parole. Brera utilizzò questa citazione in varie opere di natura storica e in vari articoli.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/08/01/nella-dannata-piscina-picchia-solo-moby-dick.html Nella dannata piscina picchia solo Moby Dick]'', ''la Repubblica'', 1º agosto 1984.</ref><ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/11/21/la-mascotte-diviso-tre.html La mascotte diviso tre]'', ''la Repubblica'', 21 novembre 1986.</ref> Il giornalista ammise di essersi inventato la citazione in questo pezzo tratto da un suo articolo: «Il ragazzino Campanella crotonese come Milone! consola il cronista di ogni sconsiderata nequizia commessa in pedata e lo esime per una volta dal parafrasare ser Francesco Guicciardini, al quale ha fatto dire ormai da molti anni: Che se tu fiderai nelli italiani, sempre aurai delusione.»<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/09/20/quelle-omeriche-risate.html Quelle omeriche risate]'', ''la Repubblica'', 20 settembre 1988, p. 3.</ref> ==''Ricordi''== ===[[Incipit]]=== 1. Quelli cittadini che appetiscono onore e gloria nella cittá sono laudabili e utili, pure che non la cerchino per via di sètte e di usurpazione, ma con lo ingegnarsi di essere tenuti buoni e prudenti, e fare buone opere per la patria; e Dio volessi che la republica nostra fussi prima di questa ambizione. Ma perniziosi sono quelli che appetiscono per fine suo la grandezza, perché chi la piglia per idolo non ha freno alcuno, né di giustizia, né di onestá, e farebbe uno piano di ogni cosa per condurvisi. ===Citazioni=== ====Serie prima==== *14. Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte; ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna; uno vivere di [[repubblica]] bene ordinato nella cittá nostra, [[Italia]] liberata da tutti e' Barbari, e liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati [[preti]]. *18. È da desiderare piú l'onore e la riputazione che le [[ricchezza|ricchezze]]. *31. Non combattete mai con la [[religione]], né con le cose che pare che dependono da Dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi. *34 [...] La [[felicità|felicitá]] grande consiste in questo: ma maggiore ancora è la gloria in usare tanta fortuna laudabilmente, cioè essere clemente e perdonare; cosa propria degli animi generosi e eccelsi. *35. Quanto è diversa la [[Teoria e pratica|pratica]] dalla [[Teoria e pratica|teorica]]! quanti sono che intendono le cose bene, che o non si ricordano o non sanno metterle in atto! Ed a chi fa così, questa intelligenzia è inutile; perché è come avere uno tesoro in una arca con obbligo di non potere mai trarlo fuora. *41. Piú tengono a memoria gli uomini le ingiurie che e' benefici; [...] *44. Ingegnatevi avere degli [[amicizia|amici]], perché sono buoni in tempi, luoghi e casi che tu non penseresti; [...] *56. Non disegnate in su quello che non avete, né spendete in su' guadagni futuri, perché molte volte non succedono. *66. Non si può biasimare lo appetito di avere [[figlio|figliuoli]], perché è naturale, ma dico bene che è spezie di felicitá el non ne avere; perché eziandio chi gli ha buoni e savi, ha sanza dubio molto piú dispiacere da loro che consolazione. *76. Quando ti viene la occasione di cosa tu [[desiderio|desideri]], pigliala sanza perdere tempo; perché le cose del mondo si variano tanto spesso che non si può dire d'avere la cosa insino non l'hai in mano. *79. El medesimo [[Publio Cornelio Tacito|Cornelio Tacito]], a chi bene lo considera, insegna per eccellenzia, come s'ha a governare chi vive sotto e' tiranni. *90. Credono molti che uno [[saggezza|savio]], perché vede tutti e' pericoli, non possa essere animoso; io sono di opinione contraria, che non possa essere savio chi è timido, perché giá manca di giudicio chi stima el pericolo piú che non si debbe. *91. Erra chi dice che le [[letteratura|lettere]] guastano e' cervelli degli uomini, perché è forse vero in chi l'ha debole; ma dove lo truovano buono, lo fanno perfetto; perché el buono naturale congiunto col buono accidentale fa nobilissima composizione. *114. Le cose [[passato|passate]] fanno lume alle future, perché el mondo fu sempre di una medesima sorte; e tutto quello che è e sará, è stato in altro tempo, e le cose medesime ritornano, ma sotto diversi nomi e colori; però ognuno non le ricognosce, ma solo chi è savio, e le osserva e considera diligentemente. *126. La natura delle cose del mondo è in modo che è quasi impossibile trovarne alcuna che in ogni parte non vi sia qualche disordine e inconveniente; bisogna risolversi a torle come sono e pigliare per buono quello che ha in sé manco male. *139. Non ha maggiore inimico l'[[uomo]] che sé medesimo; perché quasi tutti e' mali, pericoli e travagli superflui che ha, non procedono da altro che dalla sua troppa cupiditá. *156. Le inclinazione e deliberazione de' populi sono tanto fallace, e menate piú spesso dal [[caso]] che dalla ragione, che chi regola el traino del vivere suo non in altro che in sulla speranza d'avere a essere grande col popolo, ha poco giudicio; perché a opporsi è piú ventura che senno. *164. Diceva mio padre, che piú onore ti fa uno ducato che tu hai in borsa, che dieci che n'hai spesi; parola molto da notare, non per diventare sordido, né per mancare nelle cose onorevole e ragionevole, ma perché ti sia freno a fuggire le spese superflue. *175. Tanto piú si cade in quello estremo che tu fuggi, quanto piú per discostartene ti ritiri in verso l'altro estremo, non ti sapendo fermare in sul mezzo; [...] ====Serie seconda==== *1. Quello che dicono le persone spirituali, che chi ha fede conduce cose grandi e, come dice lo Evangelio, chi ha fede può comandare a' monti ecc., procede perché la fede da ostinazione. [[Fede]] non è altro che credere con openione ferma, e quasi certezza le cose che non sono ragionevole, o, se sono ragionevole, crederle con più resoluzione che non persuadono le ragione. Chi adunche ha fede diventa ostinato in quello che crede, e procede al cammino suo intrepido e resoluto, sprezzando le difficultà e pericoli, e mettendosi a soportare ogni estremità: donde nasce che, essendo le cose del mondo sottoposte a mille casi e accidenti, può nascere per molti versi nella lunghezza del tempo aiuto insperato a chi ha preseverato nella ostinazione, la quale essendo causata dalla fede, si dice meritamente: chi ha fede ecc.<ref>Questo paragrafo risulta essere l'Incipit nell'edizione: ''Ricordi'', introduzione di Mario Fubini, premessa al testo e bibliografia di Ettore Barelli, breve glossario ideologico di Carlo Pedretti, Fabbri Editori, 2001.</ref> *23. Lasciare uno bene presente per paura di uno male futuro è el piú delle volte pazzia. *56. Non consiste tanto la prudenzia della [[risparmio|economica]] in sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie, quanto in sapere spendere con vantaggio, cioè uno grosso per 24 quattrini. *79 [...] Quando sei in partiti difficili, o in cose che ti sono moleste, allunga e aspetta [[tempo]] quanto puoi, perché quello spesso ti illumina o ti libera. *104 [...] Ma perché non si può negare che la non sia bella, io loderei chi ordinariamente avessi el traino suo del vivere libero e schietto, usando la [[simulazione]] solamente in qualche cosa molto importante, le quali accaggiono rare volte. Cosí acquisteresti nome di essere libero e reale, e ti tireresti drieto quella grazia che ha chi è tenuto di tale natura: e nondimeno nelle cose che importassino piú, caveresti utilitá della simulazione, e tanto maggiore quanto, avendo fama di non essere simulatore, sarebbe piú facilmente creduto alle arti tue. *133. È grandissima prudenzia e da molti poca osservata, sapere [[Dissimulazione|dissimulare]] le [[Risentimento|male satisfazione]] che hai di altri, quando el fare cosí non sia con tuo danno ed infamia; perché accade spesso che in futuro viene occasione di averti a valere di quello. Il che difficilmente ti riesce, se lui già sa che tu sia male satisfatto di lui. Ed a me è intervenuto molte volte che io ho avuto a ricercare persone, contro alle quali ero malissimo disposto; e loro credendo el contrario, o almeno non si persuadendo questo, m'hanno servito prontissimamente. *164. La buona [[fortuna]] degli uomini è spesso el maggiore inimico che abbino, perché gli fa diventare spesso cattivi, leggieri, insolenti; però è maggiore paragone di uno uomo el resistere a questa che alle avversitá. *168. Che mi rilieva me, che colui che mi offende lo facci per ignoranzia e non per [[malignità]]? Anzi, è spesso molto peggio, perché la malignità ha e' fini suoi determinati e procede con le sue regole, e però non sempre offende quanto può; ma la [[ignoranza|ignoranzia]] non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dá mazzate da ciechi. *176. Pregate Dio sempre di trovarvi dove si vince, perché vi è data laude di quelle cose ancora di che non avete parte alcuna; come per el contrario chi si truova dove si perde, è imputato di infinite cose delle quali è inculpabilissimo. *207. Della [[astrologia]], cioè di quella che giudica le cose future, è pazzia parlare; o la scienza non è vera, o tutte le cose necessarie a quella non si possono sapere, o la capacitá degli uomini non vi arriva; ma la conclusione è, che pensare di sapere el futuro per quella via è uno sogno. Non sanno gli astrologi quello dicono, non si appongono se non a caso; in modo che se tu pigli uno pronostico di qualunque astrologo, e di uno di un altro uomo fatto a ventura, non si verificherá manco di questo che di quello. ==''Storia d'Italia''== [[File:Guicciardini M Francesco La Historia dItalia.jpg|thumb|''Storia d'Italia'']] ===[[Incipit]]=== Io ho deliberato di scrivere le cose accadute alla memoria nostra in Italia, dappoi che l'armi de' franzesi, chiamate da' nostri prìncipi medesimi, cominciorono con grandissimo movimento a perturbarla: materia, per la varietà e grandezza loro, molto memorabile e piena di atrocissimi accidenti; avendo patito tanti anni Italia tutte quelle calamità con le quali sogliono i miseri mortali, ora per l'ira giusta d'Iddio ora dalla empietà e sceleratezze degli altri uomini, essere vessati. ===Citazioni=== *[...] è certamente cosa verissima che non sempre gli uomini [[Saggezza|savi]] discernono o giudicano perfettamente: bisogna che spesso si dimostrino segni della debolezza dello intelletto umano. (lib. I, cap. III) *[...] non sempre per il rimuovere delle [[Causa ed effetto|cagioni]] si rimuovono gli [[Causa ed effetto|effetti]] i quali da quelle hanno avuto la prima origine. (lib. I, cap. III) *[...] le deliberazioni fatte per timore paiono, a chi teme, inferiori al pericolo [...]. (lib. I, cap. III) *[...] alle deliberazioni precipitose si conduce non meno agevolmente il timido per la disperazione che si conduca il temerario per la inconsiderazione [...]. (lib. I, cap. V) *[...] è senza dubbio molto pericoloso il governarsi con gli [[Esempio|esempli]] se non concorrono, non solo in generale ma in tutti i particolari, le medesime ragioni, se le cose non sono regolate con la medesima prudenza, e se, oltre a tutti gli altri fondamenti, non v'ha la parte sua la medesima fortuna. (lib. I, cap. XIV) *[...] gli uomini, quando si approssimano i loro infortuni, perdono principalmente la prudenza, con la quale arebbono potuto impedire le cose destinate [...]. (lib. I, cap. XV) *Niuna cosa è certamente più necessaria nelle deliberazioni ardue, niuna da altra parte più pericolosa, che 'l domandare [[consiglio]]; né è dubbio che manco è necessario agli uomini prudenti il consiglio che agli imprudenti; e nondimeno, che molto più utilità riportano i savi del consigliarsi. Perché chi è quello di prudenza tanto perfetta che consideri sempre e conosca ogni cosa da se stesso? e nelle ragioni contrarie discerna sempre la migliore parte? Ma che certezza ha chi domanda il consiglio d'essere fedelmente consigliato? Perché chi dà il consiglio, se non è molto fedele o affezionato a chi 'l domanda, non solo mosso da notabile interesse ma per ogni suo piccolo comodo, per ogni leggiera sodisfazione, dirizza spesso il consiglio a quel fine che più gli torna a proposito o di che più si compiace; e essendo questi fini il più delle volte incogniti a chi cerca d'essere consigliato, non s'accorge, se non è prudente, della infedeltà del consiglio. (lib. I, cap. XVI) *[...] il regnare depende spesso dalla fortuna ma l'essere [[re]] che si proponga per unico fine la salute e la felicità de' popoli suoi depende solamente da se medesimo e dalla propria virtù. (lib. I, cap. XIX) *[...] come da uno giudice incapace e imperito non si possono aspettare sentenze rette così da uno [[popolo]] che è pieno di confusione e di ignoranza non si può aspettare, se non per caso, elezione o deliberazione prudente o ragionevole. (lib. II, cap. II) *[...] persuadendoci che di ragione tutti, in tutte le cose, dobbiamo essere [[Uguaglianza|eguali]], si confonderanno, quando sarà in facoltà della moltitudine, i luoghi della virtù e del valore; e questa cupidità {{NDR|degli onori}} distesa nella maggiore parte farà potere più quegli che manco sapranno o manco meriteranno, perché essendo molto più numero aranno più possanza, in uno stato ordinato in modo che i pareri s'annoverino non si pesino. (lib. II, cap. II) *[...] è natura degli uomini, quando si partono da uno estremo nel quale sono stati tenuti violentemente, correre volonterosamente, senza fermarsi nel mezzo, all'altro estremo. Così chi esce da una tirannide, se non è ritenuto, si precipita a una sfrenata licenza; la quale anche si può giustamente chiamare tirannide, perché e un popolo è simile a un tiranno quando dà a chi non merita, quando toglie a chi merita, quando confonde i gradi e le distinzioni delle persone; ed è forse tanto più pestifera la sua tirannide quanto è più pericolosa l'ignoranza, perché non ha né peso né misura né legge che la malignità, che pure si regge con qualche regola con qualche freno con qualche termine. (lib. II, cap. II) *[...] è grandissima (come ognuno sa) in tutte l'azioni umane la potestà della fortuna, maggiore nelle cose militari che in qualunque altra, ma inestimabile immensa infinita ne' fatti d'arme; dove uno comandamento male inteso, dove una ordinazione male eseguita, dove una temerità, una voce vana, insino d'uno piccolo soldato, traporta spesso la vittoria a coloro che già parevano vinti; dove improvisamente nascono innumerabili accidenti i quali è impossibile che siano antiveduti o governati con consiglio del capitano. (lib. II, cap. IX) *[...] facilmente da' prìncipi sono riputati savi quegli consigli che si conformano più alla loro inclinazione. (lib. II, cap. XII) *[...] nell'antiche e gravi [[Nemico|inimicizie]] è difficile stabilire fedele reconciliazione, perché è impedita o dal sospetto o dalla cupidità della vendetta [...]. (lib. III, cap. XI) *[...] sono inutili i consigli diligenti e prudenti quando l'esecuzione procede con negligenza e imprudenza. (lib. IV, cap. IV) *[...] poco si aspetta sincerità o opere fedeli da chi è venuto in concetto degli uomini di essere solito a governarsi con [[Doppiezza|duplicità]] e con artifici. (lib. IV, cap. VII) *[...] l'esperienza dimostra essere verissimo che rare volte succede quel che è desiderato da molti; perché dipendendo comunemente gli effetti delle azioni umane dalla volontà di pochi, ed essendo l'intenzioni e i fini di questi quasi sempre molto diversi dall'intenzioni e da' fini de' molti, possono difficilmente succedere le cose altrimenti che secondo la intenzione di coloro che danno loro il moto. (lib. V, cap. X) *[...] con disavvantaggio grande si fa la [[guerra]] con chi non ha che perdere. (lib. V, cap. XIV) *[...] sono vani e fallaci i pensieri degli uomini [...]. (lib. VI, cap. IV) *[...] niuno più facilmente [[Inganno|inganna]] gli altri che chi è solito e ha fama di mai non gli ingannare [...]. (lib. VI, cap. V) *[...] come alla sostentazione di uno corpo non basta solamente il bene essere del capo ma è necessario che gli altri membri faccino lo ufficio suo, così non basta che il principe sia senza colpa delle cose se ne' ministri suoi non è proporzionatamente la debita diligenza e virtù. (lib. VI, cap. VII) *[...] l'imitazione del [[Bene e male|male]] supera sempre l'esempio come per il contrario l'imitazione del [[Bene e male|bene]] è sempre inferiore [...]. (lib. VI, cap. X) *[È] più difficile, senza comparazione, conservare, eziandio da' minori pericoli, quel che rimane, a chi ha cominciato a declinare che non è a chi, sforzandosi di conservare la degnità e il grado suo, si volge prontamente, senza fare segno alcuno di volere cedere, contra chi cerca di opprimerlo. (lib. VIII, cap. I) *[...] nelle cose che dopo lungo [[desiderio]] s'ottengono non truovano quasi mai gli uomini né la giocondità né la felicità che prima s'aveano immaginata [...]. (lib. VIII, cap. IX) *[...] la [[difesa]] è, secondo la legge della natura, comune a tutti gli uomini e approvata dal sommo Iddio e dal consentimento di tutte le nazioni; nata insieme col mondo e duratura quanto il mondo, e alla quale non possono derogare né le leggi civili né le canoniche fondate in su la volontà degli uomini, e le quali, scritte in sulle carte, non possono derogare a una legge non fatta dagli uomini ma dalla stessa natura, e scritta scolpita e infissa ne' petti e negli animi di tutta la generazione umana. (lib. X, cap. VI) *[...] la [[neutralità]] nelle guerre degli altri essere cosa laudabile, e per la quale si fuggono molte molestie e spese, quando non sono sì deboli le forze che tu abbia da temere la vittoria di ciascuna delle parti; perché allora ti arreca sicurtà, e bene spesso, la stracchezza loro, facoltà di accrescere il tuo stato. Né essere sicuro fondamento il non avere offeso alcuno, il non avere data giusta cagione di querelarsi; perché rarissime volte, e forse non mai, si raffrena dalla giustizia o dalle discrete considerazioni l'insolenza del vincitore; né reputarsi, per queste ragioni, meno ingiuriati i prìncipi grandi quando è negato loro quel che desiderano, anzi sdegnarsi contro a ciascuno che non séguita la volontà loro e che con la fortuna di essi non accompagna la fortuna propria. (lib. X, cap. VIII) *[...] non è male alcuno nelle cose umane che non abbia congiunto seco qualche bene [...]. (lib. XII, cap. VII) *[...] accade quasi sempre, per il giudicio corrotto degli uomini, che ne' re è più lodata la prodigalità, benché a quella sia annessa la rapacità, che la parsimonia congiunta con la astinenza della roba di altri. (lib. XII, cap. XIX) *[...] non hanno gli uomini maggiore inimico che la troppa [[prosperità]], perché gli fa impotenti di se medesimi, licenziosi e arditi al male e cupidi di turbare il bene proprio con cose nuove. (lib. XIV, cap. I) *[...] è considerato comunemente dagli uomini l'[[evento]] delle cose; per il quale, ora con laude ora con infamia, secondo che è o felice o avverso, si attribuisce sempre a consiglio quel che spesso è proceduto dalla fortuna. (lib. XIV, cap. IX) *{{NDR|La [[pace]]}} è desiderabile e santa, quando assicura da' sospetti, quando non augumenta il pericolo, quando induce gli uomini a potersi riposare e alleggierirsi dalle spese; ma quando partorisse gli effetti contrari è, sotto nome insidioso di pace, perniciosa guerra; è, sotto nome di medicina salutifera, pestifero veleno. (lib. XV, cap. II) *[...] i savi medici [...], quando i rimedi che si fanno per sanare la indisposizione degli altri membri accrescono la infermità del capo o del cuore, posposto ogni pensiero de' mali più leggieri e che aspettano tempo, attendono con ogni diligenza a quello che è più importante e più necessario alla salute dello infermo. (lib. XVI, cap. III) *[...] più facilmente si induce a perdonare chi è offeso che a [[Restituzione|restituire]] chi possiede [...]. (lib. XVI, cap. III) *[...] gli uomini si persuadono spesso che se si fusse fatta o non fatta una cosa tale sarebbe succeduto certo effetto, che se si potesse vederne la esperienza si troverebbeno molte volte fallaci simili giudizi. (lib. XVIII, cap. VIII) *[...] è più presente la ingratitudine e la calunnia che la rimunerazione e la laude alle [[Buona azione|buone opere]] [...]. (lib. XVIII, cap. VII) ===Citazioni sulla ''Storia d'Italia''=== *Guicciardini è il primo vero storico che sciolga la storia dal collegamento con un determinato stato. Per la prima volta dà un quadro esatto della politica internazionale, non solo perché la conobbe e la comprese per pratica, ma perché non ne comunicò semplici frammenti come è inevitabile che accada in una storia territoriale. La reciproca dipendenza degli stati, il nesso della politica interna con quella estera, l'influenza delle operazioni militari su quelle politiche e viceversa – tutti questi tipici tratti della politica, specialmente di quella europea, il Guicciardini li ha fissati con mano sicura nelle linee imperiture della sua Storia d'Italia. ([[Eduard Fueter]]) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio''=== Nel primo Discorso è vera la distinzione che tutte le cittá sono edificate o da forestieri o da uomini nativi del luogo, ed in questo secondo membro cade Vinegia ed Atene; cadeci ancora Roma, ma diversamente da Atene e da Vinegia, perché queste furono edificate dagli incoli per necessitá di avere o uno ricetto sicuro o uno reggimento commune, ma Roma, sanza alcuna di queste necessitá, fu piú presto edificata come colonia di Alba, cioè da uomini o albani o sudditi allo imperio di Alba, per amore di quelli luoghi dove erano nutriti, o per ambizione di reggersi per sé stessi; né può Roma per rispetto di Enea applicarsi al membro de' forestieri, perché è uno cercare le origine troppo da lontano, le quali non s'hanno a referire a' primi antecessori di chi ha edificato. ===''Consolatoria, Accusatoria, Defensoria''=== ====''Consolatoria''==== <div align=right>Fatta di settembre 1527 a Finocchieto<br>tempore pestis.</div> Io non mi maraviglio, Francesco, benché io ti cognosca di animo fermo e virile, che tu ti truovi ripieno di grandissimo dispiacere, perché sono concorsi in uno tempo medesimo troppi accidenti a perturbarti; né è solo la roba in che tu patisci, ma di più la grandezza, la degnità, e quello che io credo che ti pesi sopra tutte le cose, l'onore. Hai per la ruina del pontefice perduto la presidenzia di Romagna, luogo che ti dava grandissima utilità e tanta riputazione, che ogni uomo grande e nato in maggiore grado che privato, se ne sarebbe onorato; hai perduto uno pontefice che t'aveva singulare affezione, ma molto maggiore confidenzia, e che voleva che ordinariamente tu stessi apresso a lui e consigliassi e trattassi tutte le faccende importante e segrete dello stato, e ne' tempi della guerra t'aveva proposto a eserciti con tanta autorità che maggiore non aveva riservata a sé. ====''Oratio accusatoria''==== Non si doveva pregare più Dio di cosa alcuna, giudici, nessuna in questo tempo poteva essere più a proposito della republica, che esserci data occasione che questa nuova legge dell'accusare, ordinata con quello ardore che voi sapete di coloro che favoriscono la nostra libertà, fussi ne' suoi princìpi confermata con qualche notabile esempio; la quale poi che si è offerta più opportuna ancora e maggiore che non aremo saputo immaginare, non può essere dubio a persona che non consiglio ed opera alcuna di uomini, ma la divina voluntà e disposizione ce l'ha mandata. ====''Defensoria contra precedentem''==== Cognosco non essere conveniente, giudici, che chi si sente innocente e con la conscienzia purgata, tema o si perturbi per le accusazione false, perché debbe sperare che Dio giustissimo giudice sia suo protettore e defensore, né comporti che la verità sia suffocata dalle calunnie. Nondimeno queste cose insolite che mi si presentano innanzi agli occhi mi commuovono non mediocremente l'animo, vedendomi qui in mezzo di tanta multitudine, la quale tutta guarda me solo ed è testimone delle mie molestie; e che doppo una legge nuova, una nuova forma di cognoscere la causa ed udire le parte publicamente, io sia el primo chiamato in giudicio e riguardato da tutti quasi per esemplo, pieno di travagli abbia in pericolo tutto quello bene che ha e possa avere uno cittadino; e dove pochi mesi innanzi pareva che io avessi tanta felicità che fussi quasi invidioso agli amici, ora mi truovi sì afflitto che sia nonché altro, miserabile agli inimici. ===''Diario del viaggio in Spagna''=== Noi ci partimo di Firenze a dì 29 di gennaio 1511 e la sera andamo a Pistoia a casa Gualtieri Panciatichi, dove come fussimo trattati non accade riferire, perché el principio fu di qualità che se e' mezzi e gli effetti corrispondessino meriteremo troppa invidia.<br> Da Pistoia ne venimo a dì 30 a Lucca discosto a Pistoia venti miglia, delle qualità della quale non possiamo molto parlare perché ne vedemo più fuora che drento, conciosiaché giunti per la via di Pescia alle mura, l'avemo a girare più che mezza innanzi che trovassimo la porta; nondimeno la terra ci parve maninconica, che è in piano ma molto sotto a' monti; el contado verso Pisa e Pescia è poco; distendesi verso Pietrasanta ed è buono e bene cultivato, e benché da quella banda fussi la pace di Ottaviano, pure vi si stette con poco riposo, perché tutta la notte sentimo campane e gridi di guardie non altrimenti che se fussimo in mezzo la guerra. A Dio piaccia ridurgli in termini che e' non abbino a pensare più alla guardia della terra; e la dichiarazione di queste parole si stenda a senno del savio nostro. ===''Discorsi politici''=== Massimiano re de' romani, innanzi che fussi fatta la lega di Cambrai, nella dieta di Costanza, sotto titulo di rimettere Massimiano Sforza, ricercava e' viniziani di lega per venire in Italia per la corona dello imperio ed a' danni de' franzesi, allora signori di Milano, offerendo loro partiti grandi. Trattavasi nel senato suo ''quid agendum''; fu parlato da uno senatore per la parte affermativa in questo modo:<br> Tutta la difficultá di questa consulta, onorevoli senatori, consiste in considerare se el re de' romani si unirá co' franzesi in caso che noi rifiutiamo le dimande sue; perché avendo noi ora pace piacevole ed onorevole ed anche assai sicura, nessuna ragione può essere bastante a farci pigliare una guerra di travaglio e spesa assai, ogni volta che noi non dubitiamo che loro si unischino. ===''Memorie di famiglia''=== L'avere notizia de' maggiori suoi e massime quando e' sono stati valenti, buoni ed onorati cittadini, non può essere se non utile a' descendenti, perché è uno stimulo continuo di portarsi in modo che le laude loro non abbino a essere suo vituperio; e per questo rispetto io ho disposto fare qualche memoria delle qualità de' progenitori nostri, non tanto per ricordo mio, quanto ''etiam'' per coloro che hanno a venire; e faccendolo non per pompa ma per utilità, dirò la verità delle cose che mi sono venute a notizia, ''etiam'' de' difetti ed errori loro, acciò che chi leggerà s'accenda non solo a imitare le virtù che hanno avute, ma ''etiam'' a sapere fuggire e' vizi. ===''Scritti minori''=== Lorenzo de' Medici morí lo anno 1492 a' dí... di aprile essendo di etá di anni 43 vel circa. Cosimo avolo suo, uomo di singulare prudenzia e di grandissima ricchezza, ebbe tanta autoritá nel governo della republica fiorentina, quanta possi avere uno cittadino in una cittá libera. Morto lui, rimase Piero suo figliolo e padre di Lorenzo nella medesima grandezza, el quale fu uomo claro per bontá di natura e per essere clementissimo. ===''Storie Fiorentine dal 1378 al 1509''=== Nel 1378 sendo gonfaloniere di giustizia Luigi di messer Piero Guicciardini successe la novità de' Ciompi, di che furno autori gli otto della guerra, e' quali per essere stati raffermati piú volte in magistrato, s'avevano recata adosso grande invidia e grande contradizione da' cittadini potenti, e per questo si erano rivolti a' favori della moltitudine; e però procurorono questo tumulto, non perché e' Ciompi avessino a essere signori della città ma acciò che col mezzo di quegli, sbattuti e' potenti ed inimici sua loro rimanessino padroni del governo. ==Citazioni su Francesco Guicciardini== *È storiografo diligente e dal quale, a mio parere, con più esattezza che da qualsiasi altro, si può apprendere la verità sugli affari del suo tempo: del resto nella maggior parte di essi è stato attore lui stesso, e in posizione onorevole. Non c'è alcun indizio che per odio, adulazione o vanità, abbia travisato le cose: e di ciò fanno fede i liberi giudizi che dà dei grandi, e specialmente di coloro dai quali era stato portato avanti e rivestito di cariche, come del papa Clemente VII. Quanto alla parte di cui sembra voler farsi più forte, cioè le digressioni e i ragionamenti, ce ne sono di buoni, e ricchi di bei tratti; ma se n'è troppo compiaciuto. Di fatto, per non voler tralasciare nulla, avendo in mano un argomento così ricco ed ampio, e quasi infinito, diventa prolisso e sa un po' di chiacchiera scolastica. Ho notato anche questo, che di tanti animi e di tanti fatti che giudica, di tanti impulsi e disegni, non ne attribuisce mai neppure uno alla virtù, allo scrupolo e alla coscienza, come se tali qualità fossero completamente estinte nel mondo; e di tutte le azioni, per quanto belle appaiano in se stesse, ne rimanda la causa a qualche movente vizioso o a qualche mira d'interesse. È impossibile immaginare che nell'infinito numero di azioni che giudica, non ve ne sia stata qualcuna compiuta per un giusto motivo. Nessuna corruzione può aver soggiogato gli uomini tanto universalmente che qualcuno non sfugga al contagio; questo mi fa temere che ci sia qui un po' del vizio del suo temperamento; e può essere accaduto che egli abbia giudicato gli altri secondo se stesso. ([[Michel de Montaigne]]) *Francesco Guicciardini [...] nello storiare pochi ebbe eguali, superiore nessuno. Egli con ragione reputar si può lo Zenofonte Fiorentino, per aver descritte con somma maestria quelle cose, nel governo delle quali ebbe gran parte. Comeché vivesse in tempi dissoluti e tirannici insieme, pure concepì la nobile idea di censurare non solo i privati cittadini, ma anche i Principi, assolvendo questo, quell'altro dannando, colle laudi esaltando le virtù de' pochi inorrotti animi, e in abbominio ponendo la fellonesca depravazione dell'universale. ([[Francesco Lomonaco]]) *Il Guicciardini è forse il solo storico tra i moderni, che abbia e conosciuti molto gli uomini, e filosofato circa gli avvenimenti attenendosi alla cognizione della natura umana, e non piuttosto a una certa scienza politica, separata dalla scienza dell’uomo, e per lo più chimerica, della quale si sono serviti comunemente quegli storici, massime oltramontani ed oltramarini, che hanno voluto pur discorrere intorno ai fatti, non contentandosi, come la maggior parte, di narrarli per ordine, senza pensare più avanti. ([[Giacomo Leopardi]]) *In Guicciardini è costante il timore di quel teorizzare che per essere troppo generale scivola nell'astrattezza e non riesce più a connettere la realtà con i {{sic|principî}}. [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], nonostante il suo richiamo alla «realtà effettuale» aveva troppo amato la generalizzazione astratta; Guicciardini è preoccupato di conservare l'umiltà di fronte ai fatti, che sono gli unici a noi cogniti e rappresentano per noi l'unico mezzo di orientamento. ([[Eugenio Garin]]) *Le profonde somiglianze del pensiero del Guicciardini con quello del Machiavelli sono state rilevate così di frequente che vana sarebbe ogni insistenza in proposito: non inutile, invece, notare quanto il consueto paragone fra i due nuoccia piuttosto che giovare alla comprensione dell'atteggiamento guicciardiniano, a proposito del quale troppo si è insistito sulla valutazione del «particulare» quasi segno di mentalità analitica e scarsamente costruttiva. ([[Eugenio Garin]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/considerazioni_intorno_ai_discorsi_etc/pdf/consid_p.pdf Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio]'', ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/discorsi_politici/pdf/discor_p.pdf Discorsi politici]'', ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/memorie_di_famiglia/pdf/memori_p.pdf Memorie di famiglia]'', in ''Opere'', a cura di Roberto Palmarocchi, G. Laterza Editore, Bari, 1933. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/consolatoria_accusatoria_e_defensoria/pdf/consol_p.pdf Consolatoria, Accusatoria, Defensoria]'', in ''Autodifesa di un politico'', Laterza, tratte dall'edizione Palmarocchi in F. Guicciardini "Scritti autobiografici e non", Laterza, Bari, 1936, pp 164-281. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/diario_del_viaggio_in_spagna/pdf/diario_p.zip.pdf Diario del viaggio in Spagna]'', Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1993. ISBN 8876924272 *Francesco Guicciardini, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/guicciardini/index.htm Discorsi politici]'', ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/memorie_di_famiglia/pdf/memori_p.pdf Memorie di famiglia]'', in ''Opere'', cit. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/ricordi/pdf/ricord_p.pdf Ricordi]'', in ''Opere'', cit. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/scritti_minori/pdf/scritt_p.pdf Scritti minori]'', in ''Opere'', cit. *Francesco Guicciardini, ''[http://www.bibliotecaitaliana.it/testo/bibit000136 Storia d'Italia]'', a cura di Silvana Seidel Menchi, Giulio Einaudi editore, Torino, 1971. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/storie_fiorentine_dal_1378_al_1509/pdf/guicciardini_storie_fiorentine.pdf Storie Fiorentine dal 1378 al 1509]'', Edizioni Edipem, Novara, 1974. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Francesco Guicciardini|s=Autore:Francesco Guicciardini}} ===Opere=== {{Pedia|Considerazioni sui Discorsi del Machiavelli}} {{Pedia|Ricordi politici e civili}} {{Pedia|Storia d'Italia (Guicciardini)|''Storia d'Italia''}} {{Pedia|Storie fiorentine}} {{DEFAULTSORT:Guicciardini, Francesco}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Filosofi italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 2ewncydakkqlz811tqubd1a8kdatib4 1217906 1217887 2022-07-19T17:52:53Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Ritratto di francesco guicciardini.jpg|thumb|Ritratto di Francesco Guicciardini]] '''Francesco Guicciardini''' (1483 – 1540), filosofo, politico e scrittore italiano. ==Citazioni di Francesco Guicciardini== *E ricordatevi che gli è maggiore difficultà venire di un grado basso a uno mediocre, che non è da uno mediocre venire a uno sommo. (da ''Discorsi politici'') *Non si potendo ottenere le cose grande senza qualche pericolo, si debbono le imprese accettare ogni volta che la speranza è maggiore che la paura. (da ''Se 'l Gran Capitano debbe accettare la impresa di Italia'', in ''Discorsi politici'') ===Attribuite=== *Ché se tu fiderai nelli italiani, sempre aurai delusione. :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase viene attribuita da [[Gianni Brera]] a Francesco Guicciardini, che in realtà non pronunciò né scrisse mai queste parole. Brera utilizzò questa citazione in varie opere di natura storica e in vari articoli.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/08/01/nella-dannata-piscina-picchia-solo-moby-dick.html Nella dannata piscina picchia solo Moby Dick]'', ''la Repubblica'', 1º agosto 1984.</ref><ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/11/21/la-mascotte-diviso-tre.html La mascotte diviso tre]'', ''la Repubblica'', 21 novembre 1986.</ref> Il giornalista ammise di essersi inventato la citazione in questo pezzo tratto da un suo articolo: «Il ragazzino Campanella crotonese come Milone! consola il cronista di ogni sconsiderata nequizia commessa in pedata e lo esime per una volta dal parafrasare ser Francesco Guicciardini, al quale ha fatto dire ormai da molti anni: Che se tu fiderai nelli italiani, sempre aurai delusione.»<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/09/20/quelle-omeriche-risate.html Quelle omeriche risate]'', ''la Repubblica'', 20 settembre 1988, p. 3.</ref> ==''Ricordi''== ===[[Incipit]]=== 1. Quelli cittadini che appetiscono onore e gloria nella cittá sono laudabili e utili, pure che non la cerchino per via di sètte e di usurpazione, ma con lo ingegnarsi di essere tenuti buoni e prudenti, e fare buone opere per la patria; e Dio volessi che la republica nostra fussi prima di questa ambizione. Ma perniziosi sono quelli che appetiscono per fine suo la grandezza, perché chi la piglia per idolo non ha freno alcuno, né di giustizia, né di onestá, e farebbe uno piano di ogni cosa per condurvisi. ===Citazioni=== ====Serie prima==== *14. Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte; ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna; uno vivere di [[repubblica]] bene ordinato nella cittá nostra, [[Italia]] liberata da tutti e' Barbari, e liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati [[preti]]. *18. È da desiderare piú l'onore e la riputazione che le [[ricchezza|ricchezze]]. *31. Non combattete mai con la [[religione]], né con le cose che pare che dependono da Dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi. *34 [...] La [[felicità|felicitá]] grande consiste in questo: ma maggiore ancora è la gloria in usare tanta fortuna laudabilmente, cioè essere clemente e perdonare; cosa propria degli animi generosi e eccelsi. *35. Quanto è diversa la [[Teoria e pratica|pratica]] dalla [[Teoria e pratica|teorica]]! quanti sono che intendono le cose bene, che o non si ricordano o non sanno metterle in atto! Ed a chi fa così, questa intelligenzia è inutile; perché è come avere uno tesoro in una arca con obbligo di non potere mai trarlo fuora. *41. Piú tengono a memoria gli uomini le ingiurie che e' benefici; [...] *44. Ingegnatevi avere degli [[amicizia|amici]], perché sono buoni in tempi, luoghi e casi che tu non penseresti; [...] *56. Non disegnate in su quello che non avete, né spendete in su' guadagni futuri, perché molte volte non succedono. *66. Non si può biasimare lo appetito di avere [[figlio|figliuoli]], perché è naturale, ma dico bene che è spezie di felicitá el non ne avere; perché eziandio chi gli ha buoni e savi, ha sanza dubio molto piú dispiacere da loro che consolazione. *76. Quando ti viene la occasione di cosa tu [[desiderio|desideri]], pigliala sanza perdere tempo; perché le cose del mondo si variano tanto spesso che non si può dire d'avere la cosa insino non l'hai in mano. *79. El medesimo [[Publio Cornelio Tacito|Cornelio Tacito]], a chi bene lo considera, insegna per eccellenzia, come s'ha a governare chi vive sotto e' tiranni. *90. Credono molti che uno [[saggezza|savio]], perché vede tutti e' pericoli, non possa essere animoso; io sono di opinione contraria, che non possa essere savio chi è timido, perché giá manca di giudicio chi stima el pericolo piú che non si debbe. *91. Erra chi dice che le [[letteratura|lettere]] guastano e' cervelli degli uomini, perché è forse vero in chi l'ha debole; ma dove lo truovano buono, lo fanno perfetto; perché el buono naturale congiunto col buono accidentale fa nobilissima composizione. *114. Le cose [[passato|passate]] fanno lume alle future, perché el mondo fu sempre di una medesima sorte; e tutto quello che è e sará, è stato in altro tempo, e le cose medesime ritornano, ma sotto diversi nomi e colori; però ognuno non le ricognosce, ma solo chi è savio, e le osserva e considera diligentemente. *126. La natura delle cose del mondo è in modo che è quasi impossibile trovarne alcuna che in ogni parte non vi sia qualche disordine e inconveniente; bisogna risolversi a torle come sono e pigliare per buono quello che ha in sé manco male. *139. Non ha maggiore inimico l'[[uomo]] che sé medesimo; perché quasi tutti e' mali, pericoli e travagli superflui che ha, non procedono da altro che dalla sua troppa cupiditá. *156. Le inclinazione e deliberazione de' populi sono tanto fallace, e menate piú spesso dal [[caso]] che dalla ragione, che chi regola el traino del vivere suo non in altro che in sulla speranza d'avere a essere grande col popolo, ha poco giudicio; perché a opporsi è piú ventura che senno. *164. Diceva mio padre, che piú onore ti fa uno ducato che tu hai in borsa, che dieci che n'hai spesi; parola molto da notare, non per diventare sordido, né per mancare nelle cose onorevole e ragionevole, ma perché ti sia freno a fuggire le spese superflue. *175. Tanto piú si cade in quello estremo che tu fuggi, quanto piú per discostartene ti ritiri in verso l'altro estremo, non ti sapendo fermare in sul mezzo; [...] ====Serie seconda==== *1. Quello che dicono le persone spirituali, che chi ha fede conduce cose grandi e, come dice lo Evangelio, chi ha fede può comandare a' monti ecc., procede perché la fede da ostinazione. [[Fede]] non è altro che credere con openione ferma, e quasi certezza le cose che non sono ragionevole, o, se sono ragionevole, crederle con più resoluzione che non persuadono le ragione. Chi adunche ha fede diventa ostinato in quello che crede, e procede al cammino suo intrepido e resoluto, sprezzando le difficultà e pericoli, e mettendosi a soportare ogni estremità: donde nasce che, essendo le cose del mondo sottoposte a mille casi e accidenti, può nascere per molti versi nella lunghezza del tempo aiuto insperato a chi ha preseverato nella ostinazione, la quale essendo causata dalla fede, si dice meritamente: chi ha fede ecc.<ref>Questo paragrafo risulta essere l'Incipit nell'edizione: ''Ricordi'', introduzione di Mario Fubini, premessa al testo e bibliografia di Ettore Barelli, breve glossario ideologico di Carlo Pedretti, Fabbri Editori, 2001.</ref> *23. Lasciare uno bene presente per paura di uno male futuro è el piú delle volte pazzia. *56. Non consiste tanto la prudenzia della [[risparmio|economica]] in sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie, quanto in sapere spendere con vantaggio, cioè uno grosso per 24 quattrini. *79 [...] Quando sei in partiti difficili, o in cose che ti sono moleste, allunga e aspetta [[tempo]] quanto puoi, perché quello spesso ti illumina o ti libera. *104 [...] Ma perché non si può negare che la non sia bella, io loderei chi ordinariamente avessi el traino suo del vivere libero e schietto, usando la [[simulazione]] solamente in qualche cosa molto importante, le quali accaggiono rare volte. Cosí acquisteresti nome di essere libero e reale, e ti tireresti drieto quella grazia che ha chi è tenuto di tale natura: e nondimeno nelle cose che importassino piú, caveresti utilitá della simulazione, e tanto maggiore quanto, avendo fama di non essere simulatore, sarebbe piú facilmente creduto alle arti tue. *133. È grandissima prudenzia e da molti poca osservata, sapere [[Dissimulazione|dissimulare]] le [[Risentimento|male satisfazione]] che hai di altri, quando el fare cosí non sia con tuo danno ed infamia; perché accade spesso che in futuro viene occasione di averti a valere di quello. Il che difficilmente ti riesce, se lui già sa che tu sia male satisfatto di lui. Ed a me è intervenuto molte volte che io ho avuto a ricercare persone, contro alle quali ero malissimo disposto; e loro credendo el contrario, o almeno non si persuadendo questo, m'hanno servito prontissimamente. *164. La buona [[fortuna]] degli uomini è spesso el maggiore inimico che abbino, perché gli fa diventare spesso cattivi, leggieri, insolenti; però è maggiore paragone di uno uomo el resistere a questa che alle avversitá. *168. Che mi rilieva me, che colui che mi offende lo facci per ignoranzia e non per [[malignità]]? Anzi, è spesso molto peggio, perché la malignità ha e' fini suoi determinati e procede con le sue regole, e però non sempre offende quanto può; ma la [[ignoranza|ignoranzia]] non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dá mazzate da ciechi. *176. Pregate Dio sempre di trovarvi dove si vince, perché vi è data laude di quelle cose ancora di che non avete parte alcuna; come per el contrario chi si truova dove si perde, è imputato di infinite cose delle quali è inculpabilissimo. *207. Della [[astrologia]], cioè di quella che giudica le cose future, è pazzia parlare; o la scienza non è vera, o tutte le cose necessarie a quella non si possono sapere, o la capacitá degli uomini non vi arriva; ma la conclusione è, che pensare di sapere el futuro per quella via è uno sogno. Non sanno gli astrologi quello dicono, non si appongono se non a caso; in modo che se tu pigli uno pronostico di qualunque astrologo, e di uno di un altro uomo fatto a ventura, non si verificherá manco di questo che di quello. ==''Storia d'Italia''== [[File:Guicciardini M Francesco La Historia dItalia.jpg|thumb|''Storia d'Italia'']] ===[[Incipit]]=== Io ho deliberato di scrivere le cose accadute alla memoria nostra in Italia, dappoi che l'armi de' franzesi, chiamate da' nostri prìncipi medesimi, cominciorono con grandissimo movimento a perturbarla: materia, per la varietà e grandezza loro, molto memorabile e piena di atrocissimi accidenti; avendo patito tanti anni Italia tutte quelle calamità con le quali sogliono i miseri mortali, ora per l'ira giusta d'Iddio ora dalla empietà e sceleratezze degli altri uomini, essere vessati. ===Citazioni=== *[...] è certamente cosa verissima che non sempre gli uomini [[Saggezza|savi]] discernono o giudicano perfettamente: bisogna che spesso si dimostrino segni della debolezza dello intelletto umano. (lib. I, cap. III) *[...] non sempre per il rimuovere delle [[Causa ed effetto|cagioni]] si rimuovono gli [[Causa ed effetto|effetti]] i quali da quelle hanno avuto la prima origine. (lib. I, cap. III) *[...] le deliberazioni fatte per timore paiono, a chi teme, inferiori al pericolo [...]. (lib. I, cap. III) *[...] alle deliberazioni precipitose si conduce non meno agevolmente il timido per la disperazione che si conduca il temerario per la inconsiderazione [...]. (lib. I, cap. V) *[...] è senza dubbio molto pericoloso il governarsi con gli [[Esempio|esempli]] se non concorrono, non solo in generale ma in tutti i particolari, le medesime ragioni, se le cose non sono regolate con la medesima prudenza, e se, oltre a tutti gli altri fondamenti, non v'ha la parte sua la medesima fortuna. (lib. I, cap. XIV) *[...] gli uomini, quando si approssimano i loro infortuni, perdono principalmente la prudenza, con la quale arebbono potuto impedire le cose destinate [...]. (lib. I, cap. XV) *Niuna cosa è certamente più necessaria nelle deliberazioni ardue, niuna da altra parte più pericolosa, che 'l domandare [[consiglio]]; né è dubbio che manco è necessario agli uomini prudenti il consiglio che agli imprudenti; e nondimeno, che molto più utilità riportano i savi del consigliarsi. Perché chi è quello di prudenza tanto perfetta che consideri sempre e conosca ogni cosa da se stesso? e nelle ragioni contrarie discerna sempre la migliore parte? Ma che certezza ha chi domanda il consiglio d'essere fedelmente consigliato? Perché chi dà il consiglio, se non è molto fedele o affezionato a chi 'l domanda, non solo mosso da notabile interesse ma per ogni suo piccolo comodo, per ogni leggiera sodisfazione, dirizza spesso il consiglio a quel fine che più gli torna a proposito o di che più si compiace; e essendo questi fini il più delle volte incogniti a chi cerca d'essere consigliato, non s'accorge, se non è prudente, della infedeltà del consiglio. (lib. I, cap. XVI) *[...] il regnare depende spesso dalla fortuna ma l'essere [[re]] che si proponga per unico fine la salute e la felicità de' popoli suoi depende solamente da se medesimo e dalla propria virtù. (lib. I, cap. XIX) *[...] come da uno giudice incapace e imperito non si possono aspettare sentenze rette così da uno [[popolo]] che è pieno di confusione e di ignoranza non si può aspettare, se non per caso, elezione o deliberazione prudente o ragionevole. (lib. II, cap. II) *[...] persuadendoci che di ragione tutti, in tutte le cose, dobbiamo essere [[Uguaglianza|eguali]], si confonderanno, quando sarà in facoltà della moltitudine, i luoghi della virtù e del valore; e questa cupidità {{NDR|degli onori}} distesa nella maggiore parte farà potere più quegli che manco sapranno o manco meriteranno, perché essendo molto più numero aranno più possanza, in uno stato ordinato in modo che i pareri s'annoverino non si pesino. (lib. II, cap. II) *[...] è natura degli uomini, quando si partono da uno estremo nel quale sono stati tenuti violentemente, correre volonterosamente, senza fermarsi nel mezzo, all'altro estremo. Così chi esce da una tirannide, se non è ritenuto, si precipita a una sfrenata licenza; la quale anche si può giustamente chiamare tirannide, perché e un popolo è simile a un tiranno quando dà a chi non merita, quando toglie a chi merita, quando confonde i gradi e le distinzioni delle persone; ed è forse tanto più pestifera la sua tirannide quanto è più pericolosa l'ignoranza, perché non ha né peso né misura né legge che la malignità, che pure si regge con qualche regola con qualche freno con qualche termine. (lib. II, cap. II) *[...] è grandissima (come ognuno sa) in tutte l'azioni umane la potestà della fortuna, maggiore nelle cose militari che in qualunque altra, ma inestimabile immensa infinita ne' fatti d'arme; dove uno comandamento male inteso, dove una ordinazione male eseguita, dove una temerità, una voce vana, insino d'uno piccolo soldato, traporta spesso la vittoria a coloro che già parevano vinti; dove improvisamente nascono innumerabili accidenti i quali è impossibile che siano antiveduti o governati con consiglio del capitano. (lib. II, cap. IX) *[...] facilmente da' prìncipi sono riputati savi quegli consigli che si conformano più alla loro inclinazione. (lib. II, cap. XII) *[...] nell'antiche e gravi [[Nemico|inimicizie]] è difficile stabilire fedele reconciliazione, perché è impedita o dal sospetto o dalla cupidità della vendetta [...]. (lib. III, cap. XI) *[...] sono inutili i consigli diligenti e prudenti quando l'esecuzione procede con negligenza e imprudenza. (lib. IV, cap. IV) *[...] poco si aspetta sincerità o opere fedeli da chi è venuto in concetto degli uomini di essere solito a governarsi con [[Doppiezza|duplicità]] e con artifici. (lib. IV, cap. VII) *[...] l'esperienza dimostra essere verissimo che rare volte succede quel che è desiderato da molti; perché dipendendo comunemente gli effetti delle azioni umane dalla volontà di pochi, ed essendo l'intenzioni e i fini di questi quasi sempre molto diversi dall'intenzioni e da' fini de' molti, possono difficilmente succedere le cose altrimenti che secondo la intenzione di coloro che danno loro il moto. (lib. V, cap. X) *[...] con disavvantaggio grande si fa la [[guerra]] con chi non ha che perdere. (lib. V, cap. XIV) *[...] sono vani e fallaci i pensieri degli uomini [...]. (lib. VI, cap. IV) *[...] niuno più facilmente [[Inganno|inganna]] gli altri che chi è solito e ha fama di mai non gli ingannare [...]. (lib. VI, cap. V) *[...] come alla sostentazione di uno corpo non basta solamente il bene essere del capo ma è necessario che gli altri membri faccino lo ufficio suo, così non basta che il principe sia senza colpa delle cose se ne' ministri suoi non è proporzionatamente la debita diligenza e virtù. (lib. VI, cap. VII) *[...] l'imitazione del [[Bene e male|male]] supera sempre l'esempio come per il contrario l'imitazione del [[Bene e male|bene]] è sempre inferiore [...]. (lib. VI, cap. X) *[È] più difficile, senza comparazione, conservare, eziandio da' minori pericoli, quel che rimane, a chi ha cominciato a declinare che non è a chi, sforzandosi di conservare la degnità e il grado suo, si volge prontamente, senza fare segno alcuno di volere cedere, contra chi cerca di opprimerlo. (lib. VIII, cap. I) *[...] nelle cose che dopo lungo [[desiderio]] s'ottengono non truovano quasi mai gli uomini né la giocondità né la felicità che prima s'aveano immaginata [...]. (lib. VIII, cap. IX) *[...] la [[difesa]] è, secondo la legge della natura, comune a tutti gli uomini e approvata dal sommo Iddio e dal consentimento di tutte le nazioni; nata insieme col mondo e duratura quanto il mondo, e alla quale non possono derogare né le leggi civili né le canoniche fondate in su la volontà degli uomini, e le quali, scritte in sulle carte, non possono derogare a una legge non fatta dagli uomini ma dalla stessa natura, e scritta scolpita e infissa ne' petti e negli animi di tutta la generazione umana. (lib. X, cap. VI) *[...] la [[neutralità]] nelle guerre degli altri essere cosa laudabile, e per la quale si fuggono molte molestie e spese, quando non sono sì deboli le forze che tu abbia da temere la vittoria di ciascuna delle parti; perché allora ti arreca sicurtà, e bene spesso, la stracchezza loro, facoltà di accrescere il tuo stato. Né essere sicuro fondamento il non avere offeso alcuno, il non avere data giusta cagione di querelarsi; perché rarissime volte, e forse non mai, si raffrena dalla giustizia o dalle discrete considerazioni l'insolenza del vincitore; né reputarsi, per queste ragioni, meno ingiuriati i prìncipi grandi quando è negato loro quel che desiderano, anzi sdegnarsi contro a ciascuno che non séguita la volontà loro e che con la fortuna di essi non accompagna la fortuna propria. (lib. X, cap. VIII) *[...] non è male alcuno nelle cose umane che non abbia congiunto seco qualche bene [...]. (lib. XII, cap. VII) *[...] accade quasi sempre, per il giudicio corrotto degli uomini, che ne' re è più lodata la prodigalità, benché a quella sia annessa la rapacità, che la parsimonia congiunta con la astinenza della roba di altri. (lib. XII, cap. XIX) *[...] non hanno gli uomini maggiore inimico che la troppa [[prosperità]], perché gli fa impotenti di se medesimi, licenziosi e arditi al male e cupidi di turbare il bene proprio con cose nuove. (lib. XIV, cap. I) *[...] è considerato comunemente dagli uomini l'[[evento]] delle cose; per il quale, ora con laude ora con infamia, secondo che è o felice o avverso, si attribuisce sempre a consiglio quel che spesso è proceduto dalla fortuna. (lib. XIV, cap. IX) *{{NDR|La [[pace]]}} è desiderabile e santa, quando assicura da' sospetti, quando non augumenta il pericolo, quando induce gli uomini a potersi riposare e alleggierirsi dalle spese; ma quando partorisse gli effetti contrari è, sotto nome insidioso di pace, perniciosa guerra; è, sotto nome di medicina salutifera, pestifero veleno. (lib. XV, cap. II) *[...] i savi medici [...], quando i rimedi che si fanno per sanare la indisposizione degli altri membri accrescono la infermità del capo o del cuore, posposto ogni pensiero de' mali più leggieri e che aspettano tempo, attendono con ogni diligenza a quello che è più importante e più necessario alla salute dello infermo. (lib. XVI, cap. III) *[...] più facilmente si induce a perdonare chi è offeso che a [[Restituzione|restituire]] chi possiede [...]. (lib. XVI, cap. III) *[...] gli uomini si persuadono spesso che se si fusse fatta o non fatta una cosa tale sarebbe succeduto certo effetto, che se si potesse vederne la esperienza si troverebbeno molte volte fallaci simili giudizi. (lib. XVIII, cap. VIII) *[...] è più presente la ingratitudine e la calunnia che la rimunerazione e la laude alle [[Buona azione|buone opere]] [...]. (lib. XVIII, cap. VII) ===Citazioni sulla ''Storia d'Italia''=== *Guicciardini è il primo vero storico che sciolga la storia dal collegamento con un determinato stato. Per la prima volta dà un quadro esatto della politica internazionale, non solo perché la conobbe e la comprese per pratica, ma perché non ne comunicò semplici frammenti come è inevitabile che accada in una storia territoriale. La reciproca dipendenza degli stati, il nesso della politica interna con quella estera, l'influenza delle operazioni militari su quelle politiche e viceversa – tutti questi tipici tratti della politica, specialmente di quella europea, il Guicciardini li ha fissati con mano sicura nelle linee imperiture della sua Storia d'Italia. ([[Eduard Fueter]]) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio''=== Nel primo Discorso è vera la distinzione che tutte le cittá sono edificate o da forestieri o da uomini nativi del luogo, ed in questo secondo membro cade Vinegia ed Atene; cadeci ancora Roma, ma diversamente da Atene e da Vinegia, perché queste furono edificate dagli incoli per necessitá di avere o uno ricetto sicuro o uno reggimento commune, ma Roma, sanza alcuna di queste necessitá, fu piú presto edificata come colonia di Alba, cioè da uomini o albani o sudditi allo imperio di Alba, per amore di quelli luoghi dove erano nutriti, o per ambizione di reggersi per sé stessi; né può Roma per rispetto di Enea applicarsi al membro de' forestieri, perché è uno cercare le origine troppo da lontano, le quali non s'hanno a referire a' primi antecessori di chi ha edificato. ===''Consolatoria, Accusatoria, Defensoria''=== ====''Consolatoria''==== <div align=right>Fatta di settembre 1527 a Finocchieto<br>tempore pestis.</div> Io non mi maraviglio, Francesco, benché io ti cognosca di animo fermo e virile, che tu ti truovi ripieno di grandissimo dispiacere, perché sono concorsi in uno tempo medesimo troppi accidenti a perturbarti; né è solo la roba in che tu patisci, ma di più la grandezza, la degnità, e quello che io credo che ti pesi sopra tutte le cose, l'onore. Hai per la ruina del pontefice perduto la presidenzia di Romagna, luogo che ti dava grandissima utilità e tanta riputazione, che ogni uomo grande e nato in maggiore grado che privato, se ne sarebbe onorato; hai perduto uno pontefice che t'aveva singulare affezione, ma molto maggiore confidenzia, e che voleva che ordinariamente tu stessi apresso a lui e consigliassi e trattassi tutte le faccende importante e segrete dello stato, e ne' tempi della guerra t'aveva proposto a eserciti con tanta autorità che maggiore non aveva riservata a sé. ====''Oratio accusatoria''==== Non si doveva pregare più Dio di cosa alcuna, giudici, nessuna in questo tempo poteva essere più a proposito della republica, che esserci data occasione che questa nuova legge dell'accusare, ordinata con quello ardore che voi sapete di coloro che favoriscono la nostra libertà, fussi ne' suoi princìpi confermata con qualche notabile esempio; la quale poi che si è offerta più opportuna ancora e maggiore che non aremo saputo immaginare, non può essere dubio a persona che non consiglio ed opera alcuna di uomini, ma la divina voluntà e disposizione ce l'ha mandata. ====''Defensoria contra precedentem''==== Cognosco non essere conveniente, giudici, che chi si sente innocente e con la conscienzia purgata, tema o si perturbi per le accusazione false, perché debbe sperare che Dio giustissimo giudice sia suo protettore e defensore, né comporti che la verità sia suffocata dalle calunnie. Nondimeno queste cose insolite che mi si presentano innanzi agli occhi mi commuovono non mediocremente l'animo, vedendomi qui in mezzo di tanta multitudine, la quale tutta guarda me solo ed è testimone delle mie molestie; e che doppo una legge nuova, una nuova forma di cognoscere la causa ed udire le parte publicamente, io sia el primo chiamato in giudicio e riguardato da tutti quasi per esemplo, pieno di travagli abbia in pericolo tutto quello bene che ha e possa avere uno cittadino; e dove pochi mesi innanzi pareva che io avessi tanta felicità che fussi quasi invidioso agli amici, ora mi truovi sì afflitto che sia nonché altro, miserabile agli inimici. ===''Diario del viaggio in Spagna''=== Noi ci partimo di Firenze a dì 29 di gennaio 1511 e la sera andamo a Pistoia a casa Gualtieri Panciatichi, dove come fussimo trattati non accade riferire, perché el principio fu di qualità che se e' mezzi e gli effetti corrispondessino meriteremo troppa invidia.<br> Da Pistoia ne venimo a dì 30 a Lucca discosto a Pistoia venti miglia, delle qualità della quale non possiamo molto parlare perché ne vedemo più fuora che drento, conciosiaché giunti per la via di Pescia alle mura, l'avemo a girare più che mezza innanzi che trovassimo la porta; nondimeno la terra ci parve maninconica, che è in piano ma molto sotto a' monti; el contado verso Pisa e Pescia è poco; distendesi verso Pietrasanta ed è buono e bene cultivato, e benché da quella banda fussi la pace di Ottaviano, pure vi si stette con poco riposo, perché tutta la notte sentimo campane e gridi di guardie non altrimenti che se fussimo in mezzo la guerra. A Dio piaccia ridurgli in termini che e' non abbino a pensare più alla guardia della terra; e la dichiarazione di queste parole si stenda a senno del savio nostro. ===''Discorsi politici''=== Massimiano re de' romani, innanzi che fussi fatta la lega di Cambrai, nella dieta di Costanza, sotto titulo di rimettere Massimiano Sforza, ricercava e' viniziani di lega per venire in Italia per la corona dello imperio ed a' danni de' franzesi, allora signori di Milano, offerendo loro partiti grandi. Trattavasi nel senato suo ''quid agendum''; fu parlato da uno senatore per la parte affermativa in questo modo:<br> Tutta la difficultá di questa consulta, onorevoli senatori, consiste in considerare se el re de' romani si unirá co' franzesi in caso che noi rifiutiamo le dimande sue; perché avendo noi ora pace piacevole ed onorevole ed anche assai sicura, nessuna ragione può essere bastante a farci pigliare una guerra di travaglio e spesa assai, ogni volta che noi non dubitiamo che loro si unischino. ===''Memorie di famiglia''=== L'avere notizia de' maggiori suoi e massime quando e' sono stati valenti, buoni ed onorati cittadini, non può essere se non utile a' descendenti, perché è uno stimulo continuo di portarsi in modo che le laude loro non abbino a essere suo vituperio; e per questo rispetto io ho disposto fare qualche memoria delle qualità de' progenitori nostri, non tanto per ricordo mio, quanto ''etiam'' per coloro che hanno a venire; e faccendolo non per pompa ma per utilità, dirò la verità delle cose che mi sono venute a notizia, ''etiam'' de' difetti ed errori loro, acciò che chi leggerà s'accenda non solo a imitare le virtù che hanno avute, ma ''etiam'' a sapere fuggire e' vizi. ===''Scritti minori''=== Lorenzo de' Medici morí lo anno 1492 a' dí... di aprile essendo di etá di anni 43 vel circa. Cosimo avolo suo, uomo di singulare prudenzia e di grandissima ricchezza, ebbe tanta autoritá nel governo della republica fiorentina, quanta possi avere uno cittadino in una cittá libera. Morto lui, rimase Piero suo figliolo e padre di Lorenzo nella medesima grandezza, el quale fu uomo claro per bontá di natura e per essere clementissimo. ===''Storie Fiorentine dal 1378 al 1509''=== Nel 1378 sendo gonfaloniere di giustizia Luigi di messer Piero Guicciardini successe la novità de' Ciompi, di che furno autori gli otto della guerra, e' quali per essere stati raffermati piú volte in magistrato, s'avevano recata adosso grande invidia e grande contradizione da' cittadini potenti, e per questo si erano rivolti a' favori della moltitudine; e però procurorono questo tumulto, non perché e' Ciompi avessino a essere signori della città ma acciò che col mezzo di quegli, sbattuti e' potenti ed inimici sua loro rimanessino padroni del governo. ==Citazioni su Francesco Guicciardini== *È storiografo diligente e dal quale, a mio parere, con più esattezza che da qualsiasi altro, si può apprendere la verità sugli affari del suo tempo: del resto nella maggior parte di essi è stato attore lui stesso, e in posizione onorevole. Non c'è alcun indizio che per odio, adulazione o vanità, abbia travisato le cose: e di ciò fanno fede i liberi giudizi che dà dei grandi, e specialmente di coloro dai quali era stato portato avanti e rivestito di cariche, come del papa Clemente VII. Quanto alla parte di cui sembra voler farsi più forte, cioè le digressioni e i ragionamenti, ce ne sono di buoni, e ricchi di bei tratti; ma se n'è troppo compiaciuto. Di fatto, per non voler tralasciare nulla, avendo in mano un argomento così ricco ed ampio, e quasi infinito, diventa prolisso e sa un po' di chiacchiera scolastica. Ho notato anche questo, che di tanti animi e di tanti fatti che giudica, di tanti impulsi e disegni, non ne attribuisce mai neppure uno alla virtù, allo scrupolo e alla coscienza, come se tali qualità fossero completamente estinte nel mondo; e di tutte le azioni, per quanto belle appaiano in se stesse, ne rimanda la causa a qualche movente vizioso o a qualche mira d'interesse. È impossibile immaginare che nell'infinito numero di azioni che giudica, non ve ne sia stata qualcuna compiuta per un giusto motivo. Nessuna corruzione può aver soggiogato gli uomini tanto universalmente che qualcuno non sfugga al contagio; questo mi fa temere che ci sia qui un po' del vizio del suo temperamento; e può essere accaduto che egli abbia giudicato gli altri secondo se stesso. ([[Michel de Montaigne]]) *Francesco Guicciardini [...] nello storiare pochi ebbe eguali, superiore nessuno. Egli con ragione reputar si può lo Zenofonte Fiorentino, per aver descritte con somma maestria quelle cose, nel governo delle quali ebbe gran parte. Comeché vivesse in tempi dissoluti e tirannici insieme, pure concepì la nobile idea di censurare non solo i privati cittadini, ma anche i Principi, assolvendo questo, quell'altro dannando, colle laudi esaltando le virtù de' pochi inorrotti animi, e in abbominio ponendo la fellonesca depravazione dell'universale. ([[Francesco Lomonaco]]) *Il Guicciardini è forse il solo storico tra i moderni, che abbia e conosciuti molto gli uomini, e filosofato circa gli avvenimenti attenendosi alla cognizione della natura umana, e non piuttosto a una certa scienza politica, separata dalla scienza dell’uomo, e per lo più chimerica, della quale si sono serviti comunemente quegli storici, massime oltramontani ed oltramarini, che hanno voluto pur discorrere intorno ai fatti, non contentandosi, come la maggior parte, di narrarli per ordine, senza pensare più avanti. ([[Giacomo Leopardi]]) *In Guicciardini è costante il timore di quel teorizzare che per essere troppo generale scivola nell'astrattezza e non riesce più a connettere la realtà con i {{sic|principî}}. [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], nonostante il suo richiamo alla «realtà effettuale» aveva troppo amato la generalizzazione astratta; Guicciardini è preoccupato di conservare l'umiltà di fronte ai fatti, che sono gli unici a noi cogniti e rappresentano per noi l'unico mezzo di orientamento. ([[Eugenio Garin]]) *Le profonde somiglianze del pensiero del Guicciardini con quello del Machiavelli sono state rilevate così di frequente che vana sarebbe ogni insistenza in proposito: non inutile, invece, notare quanto il consueto paragone fra i due nuoccia piuttosto che giovare alla comprensione dell'atteggiamento guicciardiniano, a proposito del quale troppo si è insistito sulla valutazione del «particulare» quasi segno di mentalità analitica e scarsamente costruttiva. ([[Eugenio Garin]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/considerazioni_intorno_ai_discorsi_etc/pdf/consid_p.pdf Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio]'', ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/discorsi_politici/pdf/discor_p.pdf Discorsi politici]'', ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/memorie_di_famiglia/pdf/memori_p.pdf Memorie di famiglia]'', in ''Opere'', a cura di Roberto Palmarocchi, G. Laterza Editore, Bari, 1933. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/consolatoria_accusatoria_e_defensoria/pdf/consol_p.pdf Consolatoria, Accusatoria, Defensoria]'', in ''Autodifesa di un politico'', Laterza, tratte dall'edizione Palmarocchi in F. Guicciardini "Scritti autobiografici e non", Laterza, Bari, 1936, pp 164-281. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/diario_del_viaggio_in_spagna/pdf/diario_p.zip.pdf Diario del viaggio in Spagna]'', Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1993. ISBN 8876924272 *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/discorsi_politici/pdf/discor_p.pdf Discorsi politici]'', ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/memorie_di_famiglia/pdf/memori_p.pdf Memorie di famiglia]'', in ''Opere'', cit. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/ricordi/pdf/ricord_p.pdf Ricordi]'', in ''Opere'', cit. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/scritti_minori/pdf/scritt_p.pdf Scritti minori]'', in ''Opere'', cit. *Francesco Guicciardini, ''[http://www.bibliotecaitaliana.it/testo/bibit000136 Storia d'Italia]'', a cura di Silvana Seidel Menchi, Giulio Einaudi editore, Torino, 1971. *Francesco Guicciardini, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/guicciardini/storie_fiorentine_dal_1378_al_1509/pdf/guicciardini_storie_fiorentine.pdf Storie Fiorentine dal 1378 al 1509]'', Edizioni Edipem, Novara, 1974. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Considerazioni sui Discorsi del Machiavelli}} {{Pedia|Ricordi politici e civili}} {{Pedia|Storia d'Italia (Guicciardini)|''Storia d'Italia''}} {{Pedia|Storie fiorentine}} {{DEFAULTSORT:Guicciardini, Francesco}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Filosofi italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] g7x599h4p21mvifxxfx1cvdaizivrxn Benedetto Croce 0 1714 1217911 1217547 2022-07-19T18:53:06Z Sun-crops 10277 /* Un paradiso abitato da diavoli */ +2 wikitext text/x-wiki [[Immagine:B.Croce.jpg|thumb|Benedetto Croce]] {{indicedx}} '''Benedetto Croce''' (1866 – 1952), filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano. ==Citazioni di Benedetto Croce== *A [[Napoli]] ho svolto la mia attività di uomo di studio, tra compagni carissimi e giovani che mi si son fatti spontanei discepoli. Eppure io ho tenuto sempre viva la coscienza di qualcosa che nel mio temperamento non è napoletano. Quando l'acuta chiaroveggenza di quella popolazione si cangia in scetticismo e in gaia indifferenza, quando c'è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persistenza e resistenza, io mi son detto spesso a bassa voce, tra me e me, e qualche volta l'ho detto anche a voce alta: - Tu non sei napoletano, sei [[Abruzzo|abruzzese]]! - e in questo ricordo ho trovato un po' d'orgoglio e molta forza.<ref> Dal discorso tenuto nell'agosto del 1910, affacciandosi dal balcone di Palazzo Sipari,pronunciò il "Discorso di Pescasseroli".</ref> *A questi poveri e fallaci teorizzamenti si deve l'origine dell'erronea credenza che liberalismo sia individualismo utilitario (o, come lo si definisce, riecheggiando Hegel, «atomismo»), e che abbassi lo Stato a strumento dell'edonismo dei singoli.<ref>Da ''La religione della libertà'', a cura di Girolamo Cotroneo, Rubbettino, Catanzaro, 2002, p. 115.</ref> *Abbiamo deciso di dare il voto di fiducia. Ma, intendiamoci, fiducia condizionata. Nell'ordine del giorno che abbiamo redatto è detto esplicitamente che il Senato si aspetta che il Governo restauri la legalità e la giustizia, come del resto [[Benito Mussolini|Mussolini]] ha promesso nel suo discorso. A questo modo noi lo teniamo prigioniero, pronti a negargli la fiducia se non tiene fede alla parola data. Vedete: il [[fascismo]] è stato un bene; adesso è divenuto un male, e bisogna che se ne vada. Ma deve andarsene senza scosse, nel momento opportuno, e questo momento potremo sceglierlo noi, giacché la permanenza di Mussolini al potere è condizionata al nostro beneplacito.<ref>Giugno 1924; citato in G. Levi Della Vida, ''Fantasmi ritrovati'', Venezia, 1966.</ref> *Accanto o di fronte agli uomini che stimano Parigi valer bene una messa, sono altri pei quali l'ascoltare o no una messa è cosa che vale infinitamente più di Parigi perché è affare di coscienza. Guai alla società, alla storia umana, se uomini che così diversamente sentono, le fossero mancati o le mancassero.<ref>Dal ''Discorso contro l'approvazione del concordato'', 1929. Citato in Raffaele Carcano, Adele Orioli, ''Uscire dal gregge'', Luca Sossella editore, 2008, p. 243. ISBN 9788889829646</ref> *Malinconica e triste che possa sembrare la morte, sono troppo filosofo per non vedere chiaramente che il terribile sarebbe che l'uomo non potesse morire mai, chiuso nel carcere che è la vita, a ripetere sempre lo stesso ritmo vitale che egli come individuo possiede solo nei confronti della sua individualità a cui è assegnato un compito che si esaurisce.<br>Ma altri crede che in un tempo della vita questo pensiero della [[morte]] debba regolare quel che rimane della vita, che diventa così una preparazione alla morte. Ora, la vita intera è preparazione alla morte, e non c'è da fare altro sino alla fine che continuarla, attendendo con zelo e devozione a tutti i doveri che ci spettano. La morte sopravverrà a metterci a riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può far altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.<br>Vero è che questa preparazione alla morte è intesa da taluni come un necessario raccoglimento della nostra anima in Dio; ma anche qui occorre osservare che con Dio siamo e dobbiamo essere a contatto tutta la vita e niente di straordinario ora accade che ci imponga una pratica inconsueta. Le anime pie di solito non la pensano così e si affannano a propiziarsi Dio con una serie di atti che dovrebbero correggere l'ordinario egoismo della loro vita precedente e che invece sono l'espressione intima di questo egoismo.<ref>Da ''Soliloquio'', citato in [[Francesco Flora]], ''Il Flora, Storia della letteratura italiana, cinque volumi,'' Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, vol. V, p. 626.</ref> *[[Carmine Crocco]], che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti.<ref>Da ''Uomini e cose della vecchia Italia'', Laterza, 1927, p. 337.</ref> *Che cosa sta facendo, che cosa sta facendo l'esercito italiano, che combatte sotto la guida energica e sapiente del [[Luigi Cadorna|Cadorna]]? Nientedimeno che questo: sta redimendo in modo definitivo il popolo italiano da una taccia quindici volte secolare. Sta provando cioè col fatto che il popolo italiano ha raggiunto ormai la compattezza nazionale e politica, la cui espressione è la forza dell'esercito.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 667.</ref> *Chi ha ricercato le storie d'Italia senza appagarsi della superficiale e convenzionale cognizione che se ne somministra nelle scuole, non ignora che una delle taccie più antiche e persistenti, anzi la principale e quasi unica taccia, data agli Italiani dagli altri popoli d'Europa, e specie dai francesi e dai tedeschi, era quella d'"imbelli". Questo giudizio si formò sopratutto sul cadere del secolo decimoquinto, per effetto della resistenza nulla o fiacca opposta agli stranieri, nelle loro calate nel nostro paese, che divenne il loro campo di battaglia; ma se ne trovano i segni precursori nel medioevo, quando, tra l'altro, era divulgato in Europa l'apologo del "Lombardo e la lumaca", e i duri e ferrei feudatari d'oltr'Alpe spregiavano gli italiani borghesi, "che cinsero pur ieri – Ai lor mal pingui ventri l'acciar de' cavalieri". Né esso poteva essere cancellato dallo spettacolo che generalmente offrirono gli Italiani nella nuova calata francese, non più regia ma repubblicana, sul finire del settecento e nelle vicende della restaurazione; e di poco fu modificato dalle guerre, non sempre concordi, tenaci o fortunate, del nostro Risorgimento.<ref>Da ''La guerra italiana, l'esercito e il socialismo'', in ''Pagine della guerra'', Napoli, 1919, p. 220-229.</ref> *{{NDR|Su [[Francesco Mazzarella Farao]]}} Ciascuno ha i suoi passatempi, e, il tuo, erano le cattive etimologie.<ref>Da ''Un paradiso abitato da diavoli'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2006, p. 89. ISBN 88-459-2036-4</ref> *{{NDR|[[Gotthold Ephraim Lessing]]}} Con le sue polemiche ha strappato a un meritatissimo oblio più di un nome. Egli ha avviluppato, per così dire, molti minuscoli scrittorelli in una rete di spiritosi motteggi, di prezioso umorismo, e ora essi si conservano in eterno nelle opere di Lessing come insetti rimasti chiusi in un pezzo d'ambra.<ref>Citato in [[Paolo Chiarini]], ''Parola e immagini'', introduzione a Heinrich Heine, ''Dalle memorie del Signor von Schnabelewopski'', Marsilio Editori, Venezia 1991. ISBN 88-317-5548-X</ref> *Credo che, a guerra finita, si giudicherà che il suolo d'Europa, non solo ha tremato per più mesi o per più anni sotto il peso delle armi, ma anche sotto quello degli spropositi. E Francesi, Inglesi, Tedeschi e Italiani si vergogneranno e chiederanno venia poi giudizi che hanno pronunciati, e diranno che non erano giudizi ma espressioni di affetti. E anche più arrossiremo noi, neutrali, che molto spesso abbiamo parlato, come di cosa evidente, della "barbarie germanica". Fra tutti gli spropositi, frutti di stagione, questo otterrà il primato, perché certo è il più grandioso.<ref>Da ''Giudizi passionali e nostro dovere'', in ''L'Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra'', Laterza, Bari 1950, pp. 11-12.</ref> *Da mia parte, non provo il rossore di cui altri sentirebbe inondato il volto nel dire che mi piacciono e giudico condotti con grande brio e spigliatezza i ''[[Alexandre Dumas (padre)#I tre moschettieri|Trois mousquetaires]]'' di Alessandro Dumas padre. Ancora molti li leggono e li godono senza nessun'offesa della poesia, ma nascondono in seno il loro compiacimento come si fa per gli illeciti diletti; ed è bene incoraggiarli a deporre la falsa vergogna e il congiunto imbarazzo.<ref>Da ''[https://ojs.uniroma1.it/index.php/lacritica/article/view/8646/8628 La poesia e la letteratura]'', in ''La Critica'', vol. XXXIII, Laterza, 1935, p. 447.</ref> *È appunto l'opposizione che [[ringiovanimento|ringiovanisce]]. Se fossi rimasto senatore, avrei avuto una vita troppo comoda, sarei da un pezzo diventato di mente pigra ed inconseguente. Nulla è di danno all'intelletto quanto la mancanza di opposizione; solo da quando sono solo e non ho più giovani intorno a me, mi sento costretto a ringiovanire io stesso.<ref>Citato in [[Stefan Zweig]], ''Il mondo di ieri'', traduzione di Lavinia Mazzuchetti, Mondadori, p. 292.</ref> *È stato detto che il ''[[Giordano Bruno#Candelaio|Candelaio]]'' è una fosca rappresentazione pessimistica; ma né il [[Giordano Bruno|Bruno]] in quanto filosofo può dirsi pessimista, né in questa sua commedia c'è la poesia del pessimismo. E sebbene si usi ora discorrerne come di una possente creazione d'arte, il giudizio del [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]] [...] mi pare che, se non in ogni deduzione, nella sua conclusione, debba rimaner saldo, per quel che concerne il ''Candelaio'': un uomo come il Bruno (egli dice) «era destinato a speculare sull'uno e sul medesimo, non certo a fare un'opera d'arte».<ref>Da ''Poesia popolare e poesia d'arte'', Laterza, Bari, 1933; citato in ''Giudizi critici'', in Giordano Bruno, ''Candelaio'', BUR, Milano, 2002, p. 96. ISBN 88-17-12104-5</ref> *E stimo un tal grande beneficio la cura a cui il [[fascismo]] ha sottoposto l'Italia che mi do pensiero piuttosto che la convalescente non si levi troppo presto dal letto a rischio di qualche grave ricaduta.<ref>Citato in [[Denis Mack Smith]], ''Storia d'Italia dal 1861 al 1997'', Laterza, Bari, 1997, p. 415.</ref> *Eliminando le [[casa di tolleranza|case chiuse]] non si distruggerebbe il male che rappresentano, ma si distruggerebbe il bene con il quale è contenuto, accerchiato e attenuato quel male.<ref>Citato in Armando Torno, [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/maggio/18/Cavour_alla_Merlin_prostitute_strada_co_7_070518002.shtml ''Da Cavour alla Merlin. Le prostitute in strada? Regole, non moralismi''], ''Corriere della Sera'', 18 maggio 2007.</ref> *{{NDR|[[Raimondo di Sangro]] fu}} enciclopedico, misterioso, sempre intento a esperienze di chimica, sempre annunziatore di suoi ritrovati mirabili che nessuno vide mai in atto, o che in ogni caso non ebbero capacità di sopravvivere al loro inventore, un po' fantastico e appassionato e un po' altresì divertentesi a canzonare il prossimo [...].<ref>Da ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', p. 329.</ref> *{{NDR|[[Paul Valéry]]}} Fa a volte bei versi, ma li fabbrica con la macchina dell'intelletto... Ma anche l'intelletto suo è disorganico, frammentario. È un dilettante dell'intelligenza.<ref>Citato in [[Giovanni Titta Rosa]], ''Una visita di Croce'', ''La Fiera Letteraria'', n. 5, 14 marzo 1971.</ref> *{{NDR|Subito dopo la Liberazione}} Gli uomini nuovi verranno. Bisogna non lasciarsi scoraggiare dal feticismo delle competenze. Gli uomini onesti assumano con coraggio i posti di responsabilità, e attraverso l'esperienza gli adatti non tarderanno a rivelarsi.<ref>Citato da [[Piero Calamandrei]] nel discorso tenuto il 28 febbraio 1954 al Teatro Lirico di Milano, alla presenza di Ferruccio Parri.</ref> *{{NDR|[[Antonio Capece Minutolo]]}} Il Don Chisciotte della reazione italiana.<ref>Citato in [[Vittorio Gleijeses]], ''Napoli dentro e... Napoli fuori'', Adriano Gallina Editore, Napoli, stampa 1990, p. 112.</ref> *I teatri di [[Napoli]] (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia.<ref>Da ''I teatri di Napoli'', Bari, 1926; citato in ''Il San Carlo e i Teatri della Campania'', ''(Monumenti e Miti della campania Felix, Il Mattino)'', 1997, Pierro, p. 10.</ref> *I versi, che [[Isabella di Morra]] scrisse, sono di carattere assai personale e privato, e non erano tali da circolare tra letterati e accademie [...] Sparsene le copie in Napoli, furono letti con pietà e ammirazione [...] Il nome d'Isabella di Morra rimase oscuramente raccomandato che nessuno dei contemporanei (salvo, nel secolo seguente, il nipote nella storia della famiglia) scrisse un ricordo di lei [...] Il carattere personale dei versi della Morra e il non vedervisi segno alcuno di esercitazione o bellurie letteraria formano la loro prima attrattiva. L'autrice possedeva certamente buoni studi, aveva letto poesie classiche e aveva pratica del verseggiare e della forma italiana; ma mise in opera questa abilità, acquistata con l'educazione e con la scuola, all'unico fine di dare qualche placamento o mitigazione al suo affanno e travaglio, e a questo fine la piegò e asservì del tutto.<ref>Da ''La Critica, Volume 27'', Laterza, 1929, p. 30-31.</ref> *Il bisogno pratico, che è nel fondo di ogni giudizio storico, conferisce a ogni [[storia]] il carattere di "storia contemporanea", perché, per remoti e remotissimi che sembrino cronologicamente i fatti che vi entrano, essa è, in realtà, storia sempre riferita al bisogno e alla situazione presente, nella quale quei fatti propagano le loro vibrazioni.<ref name=storia>Da ''La storia come pensiero e come azione'', Laterza.</ref> *Il [[filosofo]], oggi, deve non già fare il puro filosofo, ma esercitare un qualche mestiere, e in primo luogo, il mestiere dell'uomo.<ref>Da ''Lettere a Vittorio Enzo Alfieri (1925-1952)'', premessa, pagg. X-XI, Edizioni Spes, 1976.</ref> *Il monumento parlato del buon senso si trova nella stessa letteratura popolare, e sono i [[proverbio|proverbi]], la sapienza (come la chiamano) di tutte le età, la sapienza del mondo di cui tante volte è stata lodata l'incrollabile saldezza; e tuttavia nessuno, pur ridicendoli con assenso, li scambierà mai con la serie delle opere della critica, della scienza e della filosofia, con le indagini, le discussioni, i trattati e i sistemi. Molte indagini filosofiche si possono conchiudere con la formola di qualche antico e comune detto o proverbio; ma questo proverbio, fungendo da conclusione di un'indagine, non è più l'antico e comune.<ref>Citato in Giovanni Battista Bronzini, ''Cultura popolare, {{small|Dialettica e contestualità}}'', Dedalo Libri, 1980, [https://books.google.it/books?id=SPewvtQsm_UC&lpg=PP1&dq=Giovanni%20Battista%20Bronzini&hl=it&pg=PA102#v=onepage&q&f=false p. 102].</ref> *Il [[Giuseppe Salvatore Pianell|Pianell]] era, dopo il vecchio principe di Satriano Fialangieri, la maggiore capacità militare dell'ex-Reame di Napoli, nei tempi dell'ultimo Borbone: distintosi già nella campagna di Sicilia del 1848-9, aveva adempiuto con intelligenza e ferma volontà parecchi incarichi gravi e difficili.<ref>Da ''[https://archive.org/details/agd5398.0003.001.umich.edu/page/n6/mode/1up Pagine sparse]'', Raccolte da G. Castellano, Serie terza, Riccardo Ricciardi editore, Napoli, 1920, ''Appunti storici'', p. 217.</ref> *[...] il [[Raimondo di Sangro|principe di Sansevero]], o il «Principe» per antonomasia, che cosa è altro in [[Napoli]], per il popolino delle strade che attorniano la Cappella dei Sangro, ricolma di barocche e stupefacenti opere d'arte, se non l'incarnazione napoletana del dottor Faust o del mago salernitano Pietro Barliario, che ha fatto il patto col diavolo, ed è divenuto un quasi diavolo esso stesso, per padroneggiare i più riposti segreti della natura o compiere cose che sforzano le leggi della natura?<ref>Da ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', pp. 327-328.</ref> *Intimorito per le minacce fatteli dallo scrivano fiscale Not. Antonio di Sauro, con una crasta di piatto si aperse il ventre,; essendosi confessato, dopo sei ore morì, il dì 10 febbraio 1755, nelle carceri del Ponte di Tappia.<ref>Da ''La morte del commediografo [[Pietro Trinchera|P. Trinchera]]''; citato in Enzo Grana, prefazione a Pietro Trinchera, ''La moneca fauza'' o ''La forza de lo sango'', Attività Bibliografica Editoriale, Napoli, 1975.</ref> *Io, modestamente, so di vivere in un continuo colloquio con Dio, così serio e intenso che molti cattolici e molti preti non hanno mai sentito nella loro anima.<ref>Da ''Dialogo su Dio: carteggio 1941-1952'', Archinto, Milano, 2007, p. 22.</ref> *L'impedimento che urge rimuovere è la persona del re, [[Vittorio Emanuele III]], che ha aperto le porte al fascismo, lo ha favorito, sostenuto, servito per oltre vent'anni, lo ha seguito in tutte le sue azioni e persecuzioni più contrarie alla moralità... Pretendere che l'Italia conservi il presente re, è come pretendere che un redivivo resti abbracciato con un cadavere.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 9 febbraio 2010.</ref> *L'[[Destra hegeliana|ala destra]] {{NDR|della scuola hegeliana}} interpretava Hegel teisticamente: il soggetto, il Logo di Hegel, era il Dio personale; e la relazione della filosofia hegeliana col cristianesimo non consisteva soltanto nel riconoscimento del grande elemento filosofico incluso nella teologia cristiana, ma in un accordo ben altrimenti sostanziale. L'[[Sinistra hegeliana|ala sinistra]] si opponeva ad ogni trascendenza e ad ogni concetto di un Dio personale; e, dando rilievo al carattere d'immanenza del sistema, giungeva fino a simpatizzare col materialismo filosofico, in quanto anch'esso, a suo modo, ha carattere immanente e non trascendente.<ref>da ''[https://archive.org/details/cichevivoeciche01crocgoog/page/n8 Ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia di Hegel]'', Gius. Laterza & Figli, Bari, 1907, p. 94</ref> *L'Italia<ref>Il riferimento è all'opera del Volpe, ''L'Italia che nasce''</ref> di [[Gioacchino Volpe|Volpe]] cammina ma non pensa. (citato in: Marcello Veneziani, ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 305) *{{NDR|Riferendosi a [[Benito Mussolini]]}} [...] l'uomo, nella sua realtà, era di corta intelligenza, correlativa alla sua radicale deficienza di sensibilità morale, ignorante di quella ignoranza sostanziale che è nel non intendere e non conoscere gli elementari rapporti della vita umana e civile, incapace di autocritica al pari che di scrupoli di coscienza, vanitosissimo, privo di ogni gusto in ogni sua parola o gesto, sempre tra il pacchiano e l'arrogante.<ref>Dai ''Taccuini'', 2 dicembre 1943; citato in [[Walter Barberis]], ''Il bisogno di patria'', Giulio Einaudi editore, Torino, 2010, p.88. ISBN 978-88-06-20464-8</ref> *La [[conoscenza]] umana ha due forme: è o conoscenza ''intuitiva'' o conoscenza ''logica''; conoscenza per la ''fantasia'' o conoscenza per l<nowiki>'</nowiki>''intelletto''; [...] è, insomma, o produttrice d'''immagini'' o produttrice di ''concetti''.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> *La [[critica]] è un fucile molto bello: deve sparare raramente!<ref>Citato in [[Gino Doria]], ''Venticinque aneddoti crociani scelti e pubblicati in occasione del 75. compleanno dalla nascita di Benedetto Croce'', SIEM, Napoli, 1936.</ref> *La [[giustizia]] vera è fatta di compassione.<ref>Da ''Etica e politica'', G. Laterza & figli.</ref> *{{NDR|Sulla rivoluzione di luglio francese}} La inesperienza o la troppo breve pratica della vita libera non aveva permesso ancora la formazione di quel senso del cangiamento e della continuità ad una, che il popolo inglese possedeva, non certo per dono di natura, ma per la formazione storica.<ref>Da ''Storia d'Europa nel secolo decimonono'', Laterza, Bari, 1965 (1932), p. 142.</ref> *La [[iettatura]] è una cosa che non esiste, ma della quale bisogna tener conto.<ref>Citato in [[Camilla Cederna]], ''Giovanni Leone'', Feltrinelli, 1978. p. 35.</ref> *La [[libertà]] al singolare esiste soltanto nelle libertà al plurale.<ref>Da ''Storia d'Europa nel secolo decimonono''.</ref> *La morte sopravverrà a metterci in riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può fare altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.<ref>Da ''Quaderni della critica''; citato in Giovanni Casoli, ''Novecento letterario italiano ed europeo: autori e testi scelti'', vol. 1, Città Nuova, 2002, [https://books.google.it/books?id=pZW2cd1Te-AC&pg=PA120 p. 120].</ref> *La [[poesia]] solo in piccola parte si trova negli innumeri libri detti di poesia.<ref name=storia/> *La [[storia]] non è mai giustiziera, ma sempre giustificatrice; e giustiziera non potrebbe farsi se non facendosi ingiusta, ossia confondendo il pensiero con la vita, e assumendo come giudizio del pensiero le attrazioni e le repulsioni del sentimento.<ref>Da ''Teoria e storia della storiografia''; citato in Adelelmo Campana, ''Benedetto Croce: filosofia e cultura'', Calderini, 1976, p. 150.</ref> *La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.<ref name=storia/> *La [[violenza]] non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla.<ref name=storia/> *Le verità definite dai filosofi non si abbattono a vicenda, ma si sommano e si integrano le une con le altre, e dominano il pensiero e la vita, se anche il volgo di questo non si avveda e non si avvede di esserne anch'esso dominato.<ref>Da ''Intorno al mio lavoro filosofico''; in ''Filosofia Poesia Storia'', Riccardo Ricciardi, Napoli, 1955, p. 4.</ref> *Lottano metallurgici e magistrati, ferrovieri e professori universitari, tranvieri e ufficiali di marina, e, perfino i pensionati dello Stato, perfino gli scolaretti delle scuole secondarie contro lo sfruttamento che eserciterebbero sopra di essi i loro maestri. [...] Lo Stato è concepito come una lotteria, alla quale tutti giocano e nella quale si può vincere studiando un libro meno mistico di quello della Cabala, facendo chiasso sui giornali, agitandosi, minacciando e premendo su deputati e ministri.<ref>Citato in Italo De Feo, ''Croce: l'uomo e l'opera'', Mondadori, Milano, 1975, p. 453.</ref> *Malinconica e triste che possa sembrare la [[morte]], sono troppo filosofo per non vedere chiaramente che il terribile sarebbe che l'uomo non potesse morire mai, chiuso nel carcere che è la vita, a ripetere sempre lo stesso ritmo vitale che egli come individuo possiede solo nei confronti della sua individualità a cui è assegnato un compito che si esaurisce.<br>Ma altri crede che in un tempo della vita questo pensiero della morte debba regolare quel che rimane della vita, che diventa così una preparazione alla morte. Ora, la vita intera è preparazione alla morte, e non c'è da fare altro sino alla fine che continuarla, attendendo con zelo e devozione a tutti i doveri che ci spettano. La morte sopravverrà a metterci a riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può far altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.<br>Vero è che questa preparazione alla morte è intesa da taluni come un necessario raccoglimento della nostra anima in Dio; ma anche qui occorre osservare che con Dio siamo e dobbiamo essere a contatto tutta la vita e niente di straordinario ora accade che ci imponga una pratica inconsueta. Le anime pie di solito non la pensano così e si affannano a propiziarsi Dio con una serie di atti che dovrebbero correggere l'ordinario egoismo della loro vita precedente e che invece sono l'espressione intima di questo egoismo.<ref>Da ''Soliloquio'', citato in [[Francesco Flora]], ''Il Flora, Storia della letteratura italiana, cinque volumi,'' Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, vol. V, p. 600.</ref> *Molta parte dell'anima nostra è [[dialetto]].<ref>Citato in [[Renato de Falco]], ''[http://www.tecalibri.info/D/DEFALCO-R_parlar.htm#p002 Del parlar napoletano]'', p. 13, Colonnese, Napoli, 2007 [1997]. ISBN 978-88-87501-77-3</ref> *Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute.<ref>Da ''Taccuini di lavoro'', Arte Tipografica, Napoli, 1987 (ma 1992), vol. II, ''1917-1926'', p. 294; citato da [[Giuseppe Galasso]] in Benedetto Croce, ''Un paradiso abitato da diavoli'', ''Nota del curatore'', p. 299.</ref> *{{NDR|Su [[Giovanni Cotta]]}} Né gli mancano più forti corde, quali vibrano nell'ode all'[[Bartolomeo d'Alviano|Alviano]] per la guerra che conduceva in difesa della Serenissima.<ref>Da ''Poesia popolare e poesia d'arte'', Laterza, Bari, 1933, p. 457; citato in Gabriele Banterle, introduzione a Giovanni Cotta, ''I carmi'', a cura di Gabriele Banterle, Edizioni di "Vita veronese", Verona, 1954.</ref> *Nessuno pensava che i {{sic|cosidetti}} [[Razza|arii]] di Germania avessero avuto bisogno di tanto aiuto e tanto avessero accettato dai non arii. Quale vergogna sfruttare il lavoro dell'estraneo e adornarne, come hanno fatto finora, la loro storia! E quale animo dignitoso e disdegnoso e fiero è quel [[Julius Streicher]], che adesso viene chiedendo che non si curino più gl'infermi cristiani coi ritrovati medici dei [[August von Wassermann|Wassermann]], dei Neisser, dei Fraenkel e di altri scienziati ebrei, e piuttosto li si lasci morire che accettare la lurida elemosina! Bravo: questa è rinunzia eroica, degna di un vero ario: alla quale si potrebbe solo obiettare (ma è obiezione che non conta) che, per questa via, la parola "ario" finirà a prendere il significato d'[[Imbecillità|imbecille]].<ref>Citato in [[Francesco Flora]], ''Il Flora, Storia della letteratura italiana, cinque volumi,'' Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, vol. V, p. 594.</ref> *Noi vogliamo, in fatto di scuola, a preferenza di sterminati eserciti di Serse, piccoli eserciti ateniesi e spartani, di quelli che vinsero l'Asia e fondarono la civiltà europea.<ref>Da ''Discorsi parlamentari'', Il Mulino, Bologna, 2002, p. 75.</ref> *[...] non bisogna dimenticare che il [[liberalismo]] disgiunto dalla democrazia inclina sensibilmente verso il conservatorismo e che la democrazia, smarrendo la severità dell'idea liberale, trapassa nella demagogia e, di là, nella dittatura.<ref>Citato in Barbara Speca, ''[https://www.rivoluzione-liberale.it/16768/opinione/croce-la-storia-umana-quale-storia-della-liberta.html Croce, la storia umana quale storia della libertà]'', ''rivoluzione-liberale.it'', 22 febbraio 2012.</ref> *Non è vero, ma ci credo.<ref>Citato in Camillo Albanese, ''Un uomo di nome Benedetto: la vita di Croce nei suoi aspetti privati e poco noti''.</ref> *Non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra [[Patria]], né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte.<ref>Da ''Scritti e discorsi politici (1943-1947)'', Laterza.</ref> *Non possiamo non essere [[cristiano (religione)|cristiani]], anche se non seguiamo più le pratiche del culto, perché il [[cristianesimo]] ha modellato il nostro modo di sentire e di pensare in guisa incancellabile; e la diversità profonda che c'è fra noi e gli antichi [...] è proprio dovuta a questo gran fatto, il maggior fatto senza dubbio della storia universale, cioè il verbo cristiano.<ref>Da ''Storia dell'Idea di Europa'', pp. 162-163.</ref> *Non sarebbe il tempo di smettere di aver fiducia nelle opposizioni e distinzioni dei partiti politici, tanto più che l'esperienza politica ci mostra che il partito che governa o governa è sempre uno solo e ha il consenso di tutti gli altri, che fanno le finte di opporsi? Non sarebbe meglio contare sugli uomini saggi, lavoratori e consapevoli del loro dovere verso la patria, i quali in Italia sono in maggior numero che non credano i pessimisti?<ref>Citato in Daniela Colli, [http://www.loccidentale.it/node/8906 ''La "religione della libertà" per Benedetto Croce''], ''l'Occidentale.it'', 11 novembre 2007</ref> *Non si poteva aspettare e neppure desiderare che il fascismo cadesse a un tratto. Esso non è stato un infatuamento o un giochetto. Ha risposto a seri bisogni e ha fatto molto di buono.<ref>Citato in Emilio Gentile, ''Novecento italiano'', Laterza, Bari, 2008, p. 75.</ref> *Ogni vera [[storia]] è sempre autobiografica.<ref>Da ''Il carattere della filosofia moderna''; citato in [[Leo Valiani]], ''La filosofia della libertà'', Edizioni di Comunità, 1963.</ref> *{{NDR|Su [[Giustino Fortunato]]}} Portò la questione meridionale a chiarezza di coscienza e di definizione, iniziandone la discussione in termini politici e storici, fino a farla riconoscere come la questione massima dello Stato italiano unitario.<ref>Citato in Gerardo Raffaele Zitarosa, ''Giustino Fortunato storico'', L. Pellegrini, 1970, p. 15.</ref> *Qual nome di autore nostro di tragedie, di commedie e drammi possiamo pronunciare con vanto, nel secolo passato<ref>Il secolo XVIII°.</ref>e per la prima metà del presente? L'importanza che Napoli non ha avuto nel [[teatro napoletano|teatro]] letterario, l'ha avuta invece nella commedia popolare e dialettale, nell'opera buffa, nelle rappresentazioni all'improvviso, negli attori e nei personaggi comici che ha messo in circolazione.<ref>Dalla prefazione del 1890 alle ''Memorie'' di [[Eduardo Scarpetta]], citato in [[Giovanni Artieri]], ''Napoli, punto e basta?, {{small|Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non}}'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, p. 462.</ref> *[[Gaetano Salvemini|Salvemini]] fu ossessionato da un odio ferocissimo contro Giolitti e non vedeva altra via per il popolo italiano che il suffragio universale. Nel cervello di Salvemini vi è caos.<ref>Citato in Daniela Coli, ''Il filosofo, i libri, gli editori: Croce, Laterza e la cultura europea'', Editoriale scientifica, Napoli, 2002, p. 63.</ref> *Scocciatore è uno che ti toglie il piacere della solitudine e non ti dà quello della compagnia.<ref>Citato in [[Roberto Gervaso]], ''Ve li racconto io'', Milano, Mondadori, 2006, p. 132. ISBN 88-04-54931-9</ref> *{{NDR|Su [[Martin Heidegger]]}} Scrittore di generiche sottigliezze, arieggiante a un Proust cattedratico, egli che, nei suoi libri non ha dato mai segno di prendere alcun interesse o di avere alcuna conoscenza della storia, dell'etica, della politica, della poesia, dell'arte, della concreta vita spirituale nelle sue varie forme – quale decadenza a fronte dei filosofi, veri filosofi tedeschi di un tempo, dei Kant, degli Schelling, degli Hegel! –, oggi si sprofonda di colpo nel gorgo del più falso storicismo, in quello, che la storia nega, per il quale il moto della storia viene rozzamente e materialisticamente concepito come asserzione di etnicismi e di razzismi, come celebrazione delle gesta di lupi e volpi, leoni e sciacalli, assente l'unico e vero attore, l'umanità. [...] E cosi si appresta o si offre a rendere servigi filosofico-politici: che è certamente un modo di prostituire la filosofia.<ref>Da ''Conversazioni Critiche'', Serie Quinta, Bari, Laterza, 1939, p. 362.</ref> *{{NDR|La cultura e più di ogni altra la cultura greca}} si era spenta, suscitando continuatori altrove: quel monaco calabrese {{sic|Barlaamo}} e quel suo scolaro, [[Leonzio Pilato]], [che insieme ad] altri traduttori ... operosi alla corte dei sovrani angioini, rappresentano l'ultima trasfusione della cultura normanno-sveva e meridionale nell'incipiente umanesimo.<ref>Da ''Storia del Regno di Napoli'', Bari, 1958, pp. 88-89; citato in Tobia Cornacchioli, ''Nobili, borghesi e intellettuali nella Cosenza del Quattrocento, L<nowiki>'</nowiki>''academia'' parrasiana e l'Umanesimo cosentino'', Edizioni Periferia, Cosenza, stampa 1990, p. 45.</ref> *{{NDR|Su [[John Ruskin]]}} Temperamento d'artista, impressionabile, eccitabile, volubile, ricco di sentimento dava tono dommatico e forma apparente di teoria, in pagine leggiadre ed entusiastiche ai suoi sogni e capricci.<ref>Da ''Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale: Teoria e storia'', Laterza, 1908.</ref> *[[Luigi Tosti|Tosti]] si era foggiata la propria figura, da artista, e, sentendo battere il suo cuore d'italiano e facendo scorrere lo sguardo sulla sua nera veste di benedettino, provava il sentimento della realtà di quella figura, e operava e parlava in accordo con essa, non per calcolo politico o oratorio, ma sinceramente, per darle forma nei fatti.<ref>Da ''Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono'', I, Laterza, Bari 1921, p. 146.</ref> *Un'altra manifestazione della volgare inintelligenza circa le cose della politica è la petulante richiesta che si fa della "[[onestà]]" nella vita politica. [...] L'onestà politica non è altro che la capacità politica: come l'onestà del medico e del chirurgo è la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina e assassina la gente con la propria insipienza condita di buone intenzioni e di svariate e teoriche conoscenze.<ref>Da ''La religione della libertà'', a cura di Girolamo Cotroneo, Rubbettino, Catanzaro, 2002, p. 207.</ref> *{{NDR|Su [[Diego Sandoval de Castro]]}} [...] un petrarchista garbato e, come allora piaceva dire "soave" [...].<ref>Da ''[[Isabella di Morra]] e Diego Sandoval de Castro'', Sellerio, Palermo, 1983, p. 21 (saggio di introduzione ristampato da ''Vite di avventure, di fede e di passione'', Laterza, Bari, 1947); citato in Diego Sandoval de Castro, ''Rime'', a cura di Tobia R. Toscano, Salerno Editrice, Roma, 1997, p. 21. ISBN 8884022169</ref> * L'[[Unesco]] aveva della [[cultura]] un'idea semplicemente sbagliata perché sciolta dalla sua sorella di sangue e spirito, la libertà.<ref>Citato da: Nicola Porro, ''Benedetto Croce contro l'UNESCO: «Propositi sterili»'', su ''Il Giornale'' del 5 luglio 2020, p. 28</ref> *Un velo di mestizia par che avvolga la [[Bellezza]], e non è velo, ma il volto stesso della Bellezza. (da ''La poesia'', Laterza) *{{NDR|Su [[José Borjes]]}} Uno dei più rinomati cabecillas delle guerre carliste, coraggioso, esperto di guerra, sincero e devoto uomo.<ref>Da ''Uomini e cose della vecchia Italia: serie seconda'', Laterza, 1956.</ref> *Vedete un po' se vi riesce di far che un gruppo di artisti collabori a un monumento. Questo che si otteneva sessanta o settant'anni fa, da scultori e pittori che avevano frequentato l'accademia e si recavano a messa la domenica (ossia si sottomettevano interiormente a qualcosa o qualcuno), ora è inconseguibile: [...] I nostri monumenti saranno per i posteri i documenti della nostra convulsione morale.<ref>Citato in Adelina Bisignani, ''Croce: il partito politico'', Palomar, Bari, 2000, p. 45</ref> *Vedo che l'esattezza dell'esposizione del [[Mario Borsa|Borsa]] e la giustezza dei suoi giudizi vengono riconosciute da uno dei più esperti critici teatrali inglesi, da [[William Archer]] (in un articolo della ''Tribune'', del 3 novembre 1906). L'Archer rimprovera soltanto al Borsa la troppa severità della tesi generale, che un teatro inglese contemporaneo non esista: la quale tesi gli sembra {{sic|contradetta}} dalle analisi particolari che l'autore poi dà delle singole opere. E mi pare che l'Archer abbia ragione, e che un teatro in cui sono opere come quelle che Borsa fa conoscere ai lettori italiani, sia bene qualcosa di esistente; perché l'esistenza di un teatro non può significare chiaramente altro che l'esistenza di alcuni autori e di alcune opere, fornite di caratteri originali.<ref>da ''Conversazioni critiche'', serie seconda, seconda edizione riveduta, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1924, [https://archive.org/details/scrittidistorial10croc/page/259 XX. Libri di critica e di storia della critica, p. 259]</ref> *[...] l'altro pericolo, quello degli ignoranti che teorizzano, giudicano, sentenziano, che fanno scorrere fiumi di spropositi, che mettono in giro formule senza senso, che credono di possedere nella loro ignoranza stessa una miracolosa sapienza, lo conosciamo perché lo abbiamo sperimentato bene. Si è chiamato, nella sua forma più recente, «fascismo». Io ho pensato denominarlo in greco: ''[[onagrocrazia]].''<ref>Da "Politica e pensiero", in ''Scritti e discorsi politici (1943-1947)'', a cura di A. Carella, vol. II, [https://books.google.it/books?hl=it&id=1pxoAAAAMAAJ&dq=L%27altro+pericolo%2C+quello+degli+ignoranti+che+teorizzano%2C+giudicano%2C+sentenziano%2C+che+fanno+scorrere+fiumi+di+spropositi%2C+che+mettono+in+giro+formule+senza+senso%2C+che+credono+di+possedere+nella+loro+ignoranza+stessa+una+miracolosa+sapienza%2C+lo+conosciamo+perch%C3%A9+l%27abbiamo+sperimentato+bene.+Si+%C3%A8+chiamato%2C+nella+sua+forma+pi%C3%B9+recente%2C+%27fascismo%27.+Io+ho+pensato+denominarlo+in+greco%3A+%27onagrocrazia%27.%5B&focus=searchwithinvolume&q=onagrocrazia pp. 196-197].</ref> ==''Ariosto, Shakespeare e Corneille''== ===''Avvertenza''=== *I tre saggi, raccolti in questo volume, non vi si trovano a caso, e neanche per la ragione estrinseca che i tre poeti, da cui prendono il titolo, appartengono in certo senso a tre momenti consecutivi di una stessa epoca storica. Ho raccostato questi tre poeti, perché mi davano modo di studiare tre tipi assai diversi d'arte; di provare nel fatto come con gli stessi principî si ottenga l'intelligenza delle forme artistiche più diverse e quasi opposte; di rendere più perspicua la caratteristica di ciascuno mercé il contrasto con gli altri; e d'illustrare ed esemplificare e confermare alcuni concetti estetici, e in genere filosofici, che mi stanno particolarmente a cuore. Quanto al metodo da me tenuto in questi saggi, non ho bisogno di dichiararlo ai miei vecchi lettori, e d'altronde mi sembra che essi portino con sé gli schiarimenti necessari e sufficienti. Ma chi desideri vederlo più direttamente dibattuto e ragionato in teoria, può consultare il volume, che è uscito in luce poco prima di questo, dei ''Nuovi saggi di estetica''. (B. C., Napoli, maggio 1920) *Nella seconda edizione (1928) fu aggiunta al saggio sul Corneille una recensione del libro del [[Karl Vossler|Vossler]] su [[Jean Racine|Racine]]. Del saggio sullo Shakespeare si ha ora una eccellente edizione presso Laterza, corredata di introduzione critica e di note filologiche da [[Napoleone Orsini]] (1948). (B.C., marzo 1950) ===''Ariosto''=== ====[[Incipit]]==== La fortuna dell'''Orlando furioso'' si può comparare a quella di una donna leggiadra e sorridente, che tutti guardano con letizia, senza che l'ammirazione sia impacciata da alcuna perplessità d'intelletto, bastando, per ammirare, aver occhi e volgerli al grato oggetto. Limpidissimo com'è quel poema, nitidissimo in ogni particolare, facilmente apprendibile da chiunque possieda una generale cultura, non ha mai presentato seri ostacoli d'interpretazione, e perciò non ha avuto bisogno delle industrie dei commentatori e non è stato aduggiato dalle loro litiganti sottigliezze; né poi è andato soggetto, o assai lievemente, alle intermittenze che, per le varie disposizioni culturali dei vari tempi, hanno pur sofferto altre insigni opere di poesia. Grandi uomini e comuni lettori si sono trovati intorno ad esso in pieno accordo, come appunto intorno alla bellezza, poniamo di una signora Récamier; e nella folla di coloro che furono presi dal suo fascino, si notano un [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] e un [[Galileo Galilei|Galilei]], un [[Voltaire]] e un [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]. ====Citazioni==== *Se l'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] fosse stato un filosofo, o un poeta filosofo, avrebbe sciolto un inno all'Armonia, come non pochi se ne posseggono nella storia della letteratura, cantando quell'alta Idea che gli rendeva comprensibile la discorde concordia delle cose e, appagandogli l'intelletto, infondeva pace e gioia nell'animo. (p. 31) *Soverchia nel ''Furioso'', la materia d'amore, perché soverchia nel cuore dell'Ariosto, nel quale essa agevolmente trapassava a sentimenti gentili, alla pietà che va oltre le tombe, alla rivendicazione dell'innocenza calunniata e della gratitudine brutalmente violata, al fervido culto pel santo nodo dell'amicizia. (p. 36) *Bontà e generosità erano anche la sostanza del suo sentimento politico, da onest'uomo di tutti i tempi, che piange sulle sventure della patria, aborre il dominio degli stranieri, giudica severamente le oppressioni dei signori, si scandalizza per la corruttela ed ipocrisia dei preti e [[Chiesa (comunità)|Chiesa]], lamenta che le armi unite di Europa non si volgono contro il Turco ossia contro il barbaro infesto. (p. 37) *L'Ariosto era irriverente, o, ch'è lo stesso, indifferente, spirito altrettanto areligioso quanto afilosofico, non angosciato da dubbi, non pensoso del destino umano, non curioso del significato e valore di questo mondo che vedeva e toccava, e nel quale amava e dolorava; estraneo del tutto, come a ogni altra filosofia, a quella del Rinascimento, sia del Ficini sia del Pomponazzi. (p. 40) ===''Shakespeare''=== ====[[Incipit]]==== *Potrà sembrare superfluo, ma in effetto giova a procedere spediti, porre subito qui in principio l'avvertenza, che ciò che forma oggetto di studio pel critico e lo storico dell'arte, non è la persona pratica dello [[William Shakespeare|Shakespeare]], ma la persona poetica; non il carattere e lo svolgimento della sua vita, ma il carattere e lo svolgimento dell'arte sua. ====Citazioni==== *Il bene o la virtù è, senza dubbio, nello Shakespeare, più forte del male e del vizio, ma non perché superi e risolva in sé l'altro termine, sibbene semplicemente è luce verso la tenebra, è bene, è virtù; insomma, in ragione della sua qualità stessa, che il poeta discerne e coglie nella purezza e verità originale, senza sofisticarla e infiacchirla. (p. 86) *La quintessenza di tutte queste commede (al modo stesso che, rispetto alle grandi tragedie, si può in certo senso dire dell'''Amleto'') è il ''Sogno di una notte di mezza estate''; dove le rapide accensioni, le incostanze, i capricci, le illusioni e le delusioni, le follie d'ogni sorta dell'amore si danno un corpo e tessono un loro mondo così vivo e reale come quello degli uomini che quegli affetti visitano, estasiandoli e tormentandoli, innalzandoli e abbassandoli; sicché tutto vi è parimente reale e parimente fantastico, secondo meglio piaccia chiamarlo. Il senso del sogno, di un sogno-realtà, permane e impedisce ogni freddezza di allegoria e di apologo. (p. 102) *Quando dopo il ''Sogno'', si legge ''Romeo e Giulietta'', par di non essere usciti da quell'ambiente poetico, al quale espressamente ci richiamano Mercutio, col suo ricamo fantastico sulla Regina Mab, e, quel che è più, lo stile, le rime e la generale fisionomia della breve favola. Tutti, parlando di ''Romeo e Giulietta'', hanno provato il bisogno di ricorrere a parole e immagini soavi e gentili; e lo [[Friedrich Schlegel|Schlegel]] vi ha sentito «i profumi della primavera, il canto dell'usignuolo, il delicato e fresco di una rosa mo' sbocciata», e lo [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ha pensato allo stesso fiore: alla «molle rosa nella valle di questo mondo, spezzata dalle rudi tempeste e dall'uragano»; ed il [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]], di nuovo, alla «primavera coi suoi odori, i suoi fiori e la sua fugacità». Tutti lo hanno considerato come il poema dell'amor giovanile, e hanno riposto l'acme del dramma nelle due scene del colloquio d'amore attraverso il notturno giardino e della dipartita dopo la notte nunziale, nelle quali è stato scorto da taluni il rinnovarsi di forme tradizionali della poesia d'amore, l'«epitalamio» e l'«alba». (p. 102) *Il male: ma se questo male fosse del tutto e apertamente male, turpe, ripugnante, la tragedia sarebbe finita prima che cominciata. Esso si chiamava, invece, per Macbeth, ''greatness'', la grandezza: la grandezza che le fatali sorelle gli hanno profetata, che il corso destinato degli eventi comincia pronto a largirgli, additandogli prossimo e certo tutto il resto, sol ch'egli non stia ad attendere inerte, ma si muova, stenda la mano e lo afferri. (p. 130) *Nel ''Macbeth'', il bene appare solo nella vendetta che il bene compie, nel rimorso, nella punizione. Nessuna figura ne impersona la presenza. (p. 133) *Nel ''Re Lear'', il tempestoso dramma, che è tutto una sequela di tradimenti orrendi, la bontà s'impersona, prende un nome, Cordelia; e brilla essa sola nella tempesta, ad essa sola si guarda, come in un cielo cupo all'unica stella che vi scintilla. (p. 134) *Un odio infinito per la malvagità ingannatrice ha ispirato quest'opera {{NDR|''Re Lear''}}: l'egoismo puro e semplice, la crudeltà, la perversità muovono ripugnanza ed orrore, ma non inducono direttamente al tremendo dubbio che il bene non esista o quanto meno non sia riconoscibile e sceverabile dal suo contrario, come accade invece per l'inganno morale, che prende sembianza di rettitudine, di generosità, lealtà, e, poi che ha ottenuto il suo intento, disvela nel fatto l'impura cupidigia, l'aridità, la durezza di cuore, che sole realmente esistevano. (p. 134) *Nella tragedia di ''Otello'', il male volge un'altra delle sue facce; e il sentimento che gli risponde è, questa volta, non la condanna mista di pietà, non l'orrore per l'ipocrisia e per la crudeltà, ma lo stupore. Jago non è il male commesso per un sogno di grandezza, non è il male per l'egoistico soddisfacimento delle proprie voglie, ma il male per il male, compiuto quasi per un bisogno artistico, per attuare il proprio essere e sentirlo potente e denominatore e distruttore anche nella subordinata condizione sociale in cui esso è posto. (p. 137) *Dal senso violento della voluttà nella sua possanza allettatrice e dominatrice, e insieme dal brivido pei suoi effetti di abiezione, di dissoluzione e di morte, è formata la tragedia di ''Antonio e Cleopatra''.<br>Baci, carezze, languori, suoni, profumi, luccicor d'oro e di drappi lussuosi, barbaglio di luci e silenzi d'ombre, un godere ora estasiato ora spasimante e furioso, è il mondo in cui essa si svolge; e regina di questo mondo è Cleopatra, avida di voluttà, datrice di voluttà, che diffonde a sé intorno quel fremito di piacere, ne offre insieme l'esempio e l'incitamento, e insieme conferisce all'orgia un carattere regale e quasi mistico. (p. 140-141) *''Amleto'' è stato generalmente considerato come la tragedia delle tragedie shakespeariane, quella in cui il poeta ha messo più di sé stesso, ha dato la sua filosofia, e ha riposto la chiave delle altre tutte. Ma, a parlar con rigore, nell'''Amleto'' lo Shakespeare ha messo sé stesso né più né meno che nelle altre tutte, cioè la poesia. (p. 146) ===''Corneille''=== ====[[Incipit]]==== Una critica d'intonazione negativa circa le tragedie corneliane non è più da fare, perché si trova già in molti libri; e, d'altronde, se c'è un poeta estraneo al [[gusto]] e all'interessamento odierni (per lo meno fuori di Francia), questi è [[Pierre Corneille|Corneille]], e i più degli amatori di poesia e d'arte confessano senza ritegno di non reggere alla lettura di quelle tragedie, e che esse «non dicono loro niente». ====Citazioni==== *Lo [[Friedrich Schiller|Schiller]], lette le opere più lodate del Corneille, si meravigliava della rinomanza in cui era salito un autore così povero d'inventiva, magro e secco nel trattamento dei caratteri, freddo negli affetti, stentato e duro nello svolgimento delle azioni, e privo quasi sempre d'interesse. (p. 195) *[[Wilhelm August von Schlegel|Guglielmo Schlegel]] notava in lui, al luogo della poesia, «epigrammi tragici» ed «arie di bravura», pompa e non grandezza; lo sentiva gelido nelle scene d'amore – un amore che di solito non era amore, ma un ben calcolato ''aimer par politique'', secondo la parola dell'eroe Sertorio, – e lo vedeva assai rigirato e machiavellico, e per ciò stesso ingenuo e puerile, nel concepire le cose della politica; e la più parte delle tragedie definiva nient'altro che trattati sulla ragion di stato in forma di dibattiti, con mosse non da poeta ma da giocatore di scacchi. (p. 196) *L'ideale corneliano è stato riposto dai più recenti interpreti nella volontà per sé stessa, nella «volontà pura», superiore o anteriore al bene o al male, nella energia del volere in quanto tale, prescindendo dai suoi fini particolari. Con ciò si è ben eliminato il falso concetto che lo descriveva, invece, come l'ideale del dovere morale e della lotta trionfale tra il dovere e le passioni; e si è ottenuto l'accordo non solo con la realtà di quelle tragedie, ma anche con quanto il Corneille stesso, teorizzando, diceva nei suoi ''Discours'' circa il personaggio drammatico. (p. 210) ==''Breviario di estetica''== *Alla domanda: – Che cosa è l'[[arte]]? – si potrebbe rispondere celiando (ma non sarebbe una celia sciocca): che l'arte è ciò che tutti sanno che cosa sia. *Io dirò subito, nel modo più semplice, che l'arte è visione o intuizione. L'artista produce un'immagine o fantasma; e colui che gusta l'arte volge l'occhio al punto che l'artista gli ha additato, guarda per lo spiraglio che colui gli ha aperto e riproduce in sé quell'immagine. *L'[[errore]] non è mai puro, ché, se fosse tale, sarebbe verità. *L'errore parla con doppia voce, una delle quali afferma il falso, ma l'altra lo smentisce. *{{NDR|L'arte}}, poiché non nasce per opera di volontà, si sottrae altresì a ogni discriminazione morale, non perché le sia accordato un privilegio di esenzione, ma semplicemente perché la discriminazione morale non trova modo di applicarlesi. [...]. Altrettanto varrebbe giudicare immorale la Francesca di [[Dante]] o morale la Cordelia di [[Shakespeare]] [...], quanto giudicare morale il quadrato o immorale il triangolo. *Un'aspirazione chiusa nel giro di una rappresentazione, ecco l'[[arte]]. ==''La letteratura della nuova Italia''== *Chi può ora sostenere la lettura dei romanzi dovuti alla penna del focoso giornalista-epigrammista che fu [[Ferdinando Petruccelli della Gattina]] [...], che vorrebbero dare quadri della Napoli borbonica e danno invece un cumulo di cose enormi, di delitti tenebrosi, di stranezze, di scempiaggini, senza disegno e senza stile, con una disinvoltura e un brio di maniera, meccanici e falsi? (Laterza, Bari, 1974) *Il legno, in cui è tagliato [[Pinocchio]], è l'umanità. (Laterza, 1964, vol. V, p. 331) *Tal quale il [[Salvatore Di Giacomo|Di Giacomo]] delle novelle e de versi si ritrova nei parecchi libri che ha pubblicati di ricerche storiche [...].<br>L'erudito può fare qualche obiezione e dichiararsi mal soddisfatto e dell'accoppiamento di storia e immaginazione e della subordinazione dei problemi propriamente storici alla contemplazione sentimentale e passionale. Ma sotto l'aspetto artistico, come non accettare le pagine d'arte, che il Di Giacomo, non sapendo resistere alla propria natura, ha frammezzate ai suoi spogli di documenti? (da «Salvatore Di Giacomo», ''Letteratura della nuova Italia'', Laterza, Bari 1973) *Tutta l'autobiografia è piena di bozzetti e raccontini che, staccandosene, costituirono poi, con qualche aggiunta, il volume: ''{{sic|Goccie}} d'inchiostro''. Alcuni sono bozzetti di bambini dove il [[Carlo Dossi|Dossi]], da un niente, sa trarre una pagina indimenticabile: come nella scenetta che s'intitola ''Le caramelle'' e che bisogna leggere piano, assaporando. (Laterza, Bari 1973) ==''La rivoluzione napoletana del 1799''== *Una scena selvaggia coronò questi ultimi istanti del feroce martirio. La [[Luisa Sanfelice|Luisa {{NDR|Sanfelice}}]], circondata e sorretta dai fratelli dei Bianchi, salì sul palco. E si facevano gli estremi preparativi, e le infami mani del carnefice l'acconciavano sotto il taglio della scure, quando un soldato, di quelli che assistevano all'esecuzione, lasciò sfuggire accidentalmente un colpo di fucile. Il carnefice, spaurito e già sospettoso di qualche tumulto, a questo si turbò e lasciò cadere in fretta la scure sulle spalle della vittima: sicché poi, tra le grida d'indignazione del popolo, fu costretto a troncarle la testa con un coltello.<br>Quelle povere membra, che avevano finito di soffrire, vennero sepolte nella prossima chiesa di Santa Maria del Carmine. (cap. III, pp 165-166) *Il [[Pietro Colletta|Colletta]] è passato e passa ancora, nell’opinione generale, per uno scrittore poco esatto e, quel ch’è peggio, di poca buonafede. Ora invece ogni studio particolare, che si pubblica sui fatti trattati nella sua storia (compresi i pochi esaminati di sopra), prova, se non sempre la sua esattezza (di quale storico si potrebbe pretendere codesto!), sempre la sua buona fede. Di che ho anch'io molti altri argomenti da esser persuaso, e son certo che, tra breve, riuscirà agevolissima la seguente dimostrazione. Che, cioè, il Colletta, nell’accingersi alla sua storia, si senti e si mise in disposizione di storico, alto, sereno, e, nel lavorarla, fece tutte le ricerche, che ai suoi tempi poteva fare, e non travisò volontariamente la verità, come è provato invece che la travisassero spesso volontariamente i servitori borbonici (per chiamarli col titolo da essi ambito), che scrissero in opposizione di lui. (cap. III, pp. 188-189) *Grande è l'importanza di [[Carlo Lauberg]], l'anima di tutto il movimento rivoluzionario napoletano, colui che può ben dirsi «il primo cospiratore del moderno risorgimento italiano»<ref>Michele Rossi, ''Nuova luce risultante dai veri fatti avvenuti in Napoli pochi anni prima del 1799'', Firenze, Barbera, 1890, p. 177. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. La ragione, per la quale il Lauberg è stato trascurato dagli storici, è ben additata dal Rossi: l'attenzione si è rivolta, quasi esclusivamente, a coloro che perirono sul patibolo. (cap. V, p. 210) *Valente chimico e seguace delle teorie del Lavoisier [...], {{NDR|Carlo Lauberg}} cercò nel 1788 di estrarre l'indaco col macerare le foglie della ''Isatis tinctoria'', e nel 1789 procurò di stabilire in Napoli una fabbrica di acido solforico.<br>Ma non era soltanto chimico, {{sic|sibbene}} versato altresì negli studi della meccanica e della matematica, [...]. (cap. V, p. 211) ==''Manifesto degli intellettuali antifascisti''== ===[[Incipit]]=== *Gl'intellettuali [[fascismo|fascistici]], riuniti in congresso a Bologna, hanno indirizzato un manifesto agl'intellettuali di tutte le nazioni per spiegare e difendere innanzi ad essi la politica del partito fascista.<ref>Testo qui [http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Croce/Manifesto.pdf]</ref><ref>e in: A.R. Papa, ''Storia di due manifesti'', Milano, Feltrinelli, 1958.</ref>. Nell'accingersi a tale impresa, quei volenterosi signori non debbono essersi rammentati di un consimile famoso [[Manifesto_del_Partito_Comunista#Manifesto_del_Partito_Comunista|manifesto]] che, agli inizi della guerra europea, fu lanciato al mondo dagli intellettuali tedeschi: un manifesto che raccolse, allora, la riprovazione universale, e più tardi dai tedeschi stessi fu considerato un errore. [...] Contaminare politica e letteratura, politica e scienza è un errore, che, quando si faccia, come in questo caso, per patrocinare deplorevoli violenze e prepotenze e la soppressione della libertà di stampa, non può dirsi nemmeno un errore generoso<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>. ===Citazioni=== *E, veramente, gl'[[intellettuale|intellettuali]], ossia i cultori della scienza e dell'arte, se come cittadini, esercitano il loro diritto e adempiono il loro dovere con l'ascriversi a un partito e fedelmente servirlo, come intellettuali hanno solo il dovere di attendere, con l'opera dell'indagine e della critica, e con le creazioni dell'arte, a innalzare parimenti tutti gli uomini e tutti i partiti a più alta sfera spirituale, affinché, con effetti sempre più benefici, combattano le lotte necessarie. Varcare questi limiti dell'ufficio a loro assegnato, contaminare politica, letteratura e scienza, è un errore, che, quando poi si faccia, come in questo caso, per patrocinare deplorevoli violenze e prepotenze e la soppressione della libertà di stampa, non può dirsi neppure un errore generoso. *Nella sostanza, quella scrittura, è un imparaticcio scolaresco, nel quale in ogni punto si notano confusioni dottrinali e mal filati raziocini. *Ma il maltrattamento della dottrina e della storia è cosa di poco conto, in quella scrittura, a paragone dell'abuso che vi si fa della parola "religione"; perché, a senso dei signori intellettuali fascisti, noi ora in [[Italia]] saremmo allietati da una guerra di religione, dalle gesta di un nuovo evangelo e di un nuovo apostolato contro una vecchia superstizione, che rilutta alla morte, la quale le sta sopra e alla quale dovrà pur acconciarsi; *Chiamare contrasto di religione l'odio e il rancore che si accendono da un partito che nega ai componenti degli altri partiti il carattere d'italiani e li ingiuria stranieri, e in quest'atto stesso si pone esso agli occhi di quelli come straniero e oppressore, e introduce così nella vita della [[Patria]] i sentimenti e gli abiti che sono propri di altri conflitti; nobilitare col nome di religione il sospetto e l'animosità sparsi dappertutto, che hanno tolto perfino ai giovani dell'Università l'antica e fidente fratellanza nei comuni e giovanili ideali, e li tengono gli uni contro gli altri in sembianti ostili: è cosa che suona, a dir vero, come un'assai lugubre facezia. *Noi rivolgiamo gli occhi alle immagini degli uomini del [[Risorgimento]], di coloro che per l'Italia patirono e morirono, e ci sembra di vederli offesi e turbati in volto alle parole che si pronunziano e agli atti che si compiono dai nostri italiani avversari, e gravi e ammonitori a noi perché teniamo salda in pugno la loro bandiera. *Ripetono gl'intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trista frase che il Risorgimento d'Italia fu opera di una minoranza; ma non avvertono che in ciò appunto fu la debolezza della nostra costituzione politica e sociale e anzi par quasi che si compiacciano della odierna per lo meno apparente indifferenza di gran parte dei cittadini d'Italia di fronte ai contrasti tra il fascismo e i suoi oppositori. I liberali di tal cosa non si compiacquero mai, e si studiarono a tutto potere di venire chiamando sempre maggior numero d'italiani alla vita pubblica; e in questo fu la precipua origine anche di qualcuno dei più disputati loro atti, come la largizione del suffragio universale. *La presente lotta politica in Italia varrà, per ragione di contrasto, a ravvivare e a fare intendere in modo più profondo e più concreto al nostro popolo il pregio degli ordinamenti e dei metodi liberali, e a farli amare con più consapevole affetto. E forse un giorno, guardando serenamente al passato, si giudicherà che la prova che ora sosteniamo, aspra e dolorosa a noi, era uno stadio che l'Italia doveva percorrere per rinvigorire la sua vita nazionale, per compiere la sua educazione politica, per sentire in modo più severo i suoi doveri di popolo civile. ==''Nuove pagine sparse''== *C'è la formula della saggezza e della sapienza? C'è, ed è questa: riconoscere che senza il [[male]] la vita e il mondo non sarebbero, e tutt'insieme combattere sempre, praticamente e irremissibilmente, il male e cercare e attuare sempre indefessamente il bene. (vol. 1, p. 288) *Dirò che, in generale, gli autori da me criticati mi ricambiarono di benevolenza, forse perché sentirono che c'era in me sincero desiderio di cercare e di affermare il [[verità|vero]]. *Gli umili e gli oppressi vedendo i dolori e le ingiustizie della vita, era ben difficile che la concezione ultronea di questa non fosse pessimistica. *Non è possibile disputare su ciò che è stato dichiarato di per sè inesistente, e cioè sul pensiero e sulla verità. *Con dolorosa meraviglia a me è accaduto notare di recente in uomini di molta levatura di un [[Ebrei|popolo]] atrocemente perseguitato e a cui favore e protezione si è schierata tutta la maggiore e migliore parte degli altri popoli della terra, non già solo la riluttanza a vincere il loro millenario separatismo, stimolo alle deplorevoli persecuzioni, ma il proposito di rinsaldarlo, rinsaldando l’idea messianica, e contrapponendosi a tutti gli altri popoli: proposito al quale si accompagna una sorta di sentimento tragico, come di popolo destinato a fare di sé stesso [[Olocausto (sacrificio) | olocausto]] a una divinità feroce. (vol. 1, p. 345) ==''La poesia di Dante''== ===[[Incipit]]=== C'è ragione alcuna per la quale la poesia di [[Dante Alighieri|Dante]] debba esser letta e giudicata con metodo diverso da quello di ogni altra poesia? ===Citazioni=== * E veramente in qualsiasi poeta e opera di poesia è dato rintracciare, più o meno copiosi e con risalto maggiore o minore, concetti scientifici e filosofici, tendenze e fini pratici, e anche intenzioni e riferimenti riposti, presentati sotto velo trasparente o adombrati in modo misterioso come ben chiusi nella mente dell'autore. Perciò di ogni poeta, che è sempre insieme uomo intero, e di ogni poesia, che è insieme un volume o un discorso e lega molte cose squadernate, è dato compiere, oltre l'interpetrazione poetica, una varia interpetrazione filosofica e pratica, che, sotto l'aspetto da cui guardiamo, possiamo chiamare «allotria». (p. 10) * E nella storia del buon avviamento di quelle indagini converrebbe segnare tra i più lontani precursori [[Vincenzo Borghini]], che nel cinquecento comprese la necessità metodica di ricercare documenti autentici del pensiero e del sapere di Dante, e di rifarsi alla lingua e alle costumanze dell'età sua (p. 12) * Seguendo i principî dianzi stabiliti circa l'[[allegoria]], non ci siamo dati pensiero di ricercare se alcuni o tutti i componimenti e le narrazioni di cui si è fatto cenno, e il libretto della [[Dante_Alighieri#Vita_nuova|Vita nuova]] nel suo complesso, siano allegorici; perché, allegorizzati o no, allegorizzati ''ante'' o ''post festum'', il loro significato poetico, e il loro poetico pregio o difetto, resta il medesimo (p. 43) ==''Poesia e non poesia''== *Il [[Vincenzo Monti|Monti]] fu, dunque rispetto ai poeti che con lui si usa mettere a contrasto, poeta di orecchio e d'immaginazione, e non punto rappresentante di un'età contro un'altra età: differenza di conformazione mentale, non di contenuto storico. E tanto poco egli chiuse un'età o appartenne a un'età chiusa, che, per contrario, formò scuola: una scuola certamente di valore scarso o nullo, ma sol perché scarso o nullo è il valore di tutte le scuole poetiche; e che per estensione e diffusione non fu inferiore ma piuttosto superiore alla foscoliana e alla leopardiana, [...]. (cap. II, Monti; p. 24) *È stato considerato talvolta il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] come un poeta filosofo, cosa che, per le spiegazioni ora date, si dimostra non esatta per lui come è sempre inesatta per ogni poeta. La sua fondamentale condizione di spirito non solo era sentimentale e non già filosofica, ma si potrebbe addirittura definirla un ingorgo sentimentale, un vano desiderio e una disperazione cosi condensata e violenta, cosi estrema, da riversarsi nella sfera del pensiero e determinarne i concetti e i giudizi. (cap. X, Leopardi; pp. 109-110) *E quelle, tra le ''[[Operette morali]]'', cosi intonate riuscirono di necessità frigidissime: vani sforzi di offrire rappresentazioni comiche (che non lo spirito polemico e il malumore ma solo lietezza e serena fantasia possono generare); personaggi, che sono meri nomi; dialoghi, che sono monologhi ; prosa lavoratissima ma estrinseca, e che tiene sovente qualcosa del vaniloquio accademico. (cap. X, Leopardi; p. 111) *Certe volte, nel leggere i dialoghi delle ''Operette morali'' si presentano con insistenza al ricordo (e non sono io che ho provato pel primo questa impressione, perché vedo ora che la provò anche il Pascoli) certi altri ''Dialoghetti'', vergati dalla penna reazionaria del conte Monaldo, e si sente la somiglianza non solo nella comune predilezione letteraria per quel genere accademico, per quelle tanto abusate imitazioni da Luciano, per quei «ragguagli di Parnaso», ma anche nello spirito angusto, retrivo, reazionario, nell'antipatia pel nuovo e vivente; [...]. (cap. X, Leopardi; p. 111) *Per ritrovare, sotto il rispetto artistico, il Leopardi schietto e sano bisogna dunque cercarlo, non dove egli polemizza, ironizza e satireggia, e ride male, ma dove si esprime serio e commosso ; e questo è il Leopardi migliore delle stesse ''Operette'' quello, per es., di alcune pagine del dialogo di Timandro ed Eleandro, che tanto si avvicinano al tono delle più belle lettere dell'''Epistolario''. (cap. X, Leopardi; pp. 112-113) *Nel ''[[Giacomo Leopardi#XXV – Il sabato del villaggio|Sabato del villaggio]]'' la scena poetica che avrebbe dovuto suggerire coi suoi stessi tocchi il pensiero della gioia aspettata, che è unica e vera gioia, della gioia di fantasia, è commentata da una critica riflessione e appesantita da un allegorizzamento, che prende forma di rettorica esortazione al «garzoncello scherzoso». (cap. X, Leopardi; pp. 117-118) *[...] non bisogna lasciarsi fermare dalla somma correttezza e proprietà ed eleganza con la quale la poesia del Leopardi si presenta, ma guardare in là e osservare che sotto quella irreprensibilità letteraria, se non si avverte mai vuoto nel pensare e nel sentire, nondimeno, poeticamente, si ritrova ora il forte ora il fiacco, ora il pieno e ora il lacunoso, e affermare che la poesia del [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è assai più travagliata di quanto non si sospetti o di quanto non si creda. C'è in essa dell'arido, c'è della prosa, c'è del formalmente letterario, e c'è insieme poesia dolcissima e purissima e armoniosissima ; e forse quell'impaccio, che precede o segue i liberi movimenti della fantasia e del ritmo, fa meglio sentire il miracolo della creazione poetica. (cap. X, Leopardi; pp. 118-119) *La rappresentazione della realtà e la bellezza sono in arte la stessa cosa, e [...], dove si sente che manca la bellezza, manca nient'altro che la perfezione stessa del rappresentare. (cap. XIX, ''Balzac''; p. 247) *È proprio delle democrazie preferire in arte i valori scadenti ai genuini, che sono aristocratici e antiutilitari. ("Schiller")<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> ==''Storia del Regno di Napoli''== ===[[Incipit]]=== Qualche tempo fa, nel mettere ordine tra i miei libri e nel riunire in un solo scaffale tutti quelli attinenti alla storia napoletana, mi tornò tra mano il raro volume di Enrico Cenni, ''Studi di diritto pubblico'', e lo lessi da cima a fondo come non avevo fatto per l'innanzi. ===[[Citazioni]]=== * Mi stava vivo nel ricordo [[Enrico Cenni]], cattolico e liberale, napoletano e italiano, giurista e filosofo, così come l'avevo conosciuto negli ultimi suoi anni, con l'alta persona, i canuti capelli, gli occhi scintillanti, e mi pareva non solo comandarmi con la sua autorità l'accoglimento di quei concetti, ma, col richiamarmi ai doveri della pietà filiale, farmi vergognare di avere altra volta tenuto in proposito assai diverso pensiero. Pure, alla fine, non senza qualche riluttanza, il mio spirito critico riprese il sopravvento, e cominciai mentalmente a discutere col bravo Cenni, come se egli fosse ancora vivente ed io presso al suo letto d'infermo, dove mi recavo a visitarlo. (p. 19) * È ormai noto: il Vespro siciliano, che ingegni poco politici e molto rettorici esaltano ancora come grande avvenimento storico, laddove fu principio di molte sciagure e di nessuna grandezza. Non la conquista angioina, ma quella ribellione e distacco della Sicilia infranse l'unità della monarchia normanno-sveva, ne fiaccò le forze, le rapì la sua storica missione, e diè origine veramente al regno di Napoli, a quel «Regno» che visse più secoli di vita e di cui molte tracce permangono nelle odierne condizioni sociali e nei costumi di queste terre. (pp. 30-31) * Il possesso del regno di Napoli fu per la Spagna un accrescimento di potenza politica, e più ancora di prestigio, e un punto d'appoggio militare, ma, tutto sommato, una passività economica. (p. 189) * La Spagna governava il regno di Napoli come governava sé stessa, con la medesima sapienza o la medesima insipienza; e, per questo rispetto, tutt'al più si può lamentare che il regno di Napoli, poiché doveva di necessità unirsi ad altro stato più potente, cadesse proprio tra le braccia di quello che era il meno capace di avvivarne la vita economica, e col quale non gli restava da accomunare altro che la miseria e il difetto di attitudini industriali e commerciali. (p. 190) * Pure, nel crollo che seguì, quello stato che fu l'antico [[regno di Napoli]] non moriva del tutto ingloriosamente, e il suo esercito – quella parte del suo esercito che non si era dissipata o unita alla rivoluzione – salvò l'onore delle armi sul Volturno e a Gaeta. E noi dobbiamo inchinarci alla memoria di quegli estremi difensori, tra i quali erano nobili spiriti, come quel [[Matteo Negri]] che nel '48 era andato anche lui alla difesa di Venezia, ma nel '60 non seppe staccarsi dalla bandiera del suo reggimento, e, italiano, cadeva ucciso in combattimento contro italiani. (p. 331) ===[[Explicit]]=== Ricercando la tradizione politica nell'Italia meridionale, ho trovato che la sola di cui essa possa trarre intero vanto è appunto quella che mette capo agli uomini di dottrina e di pensiero, i quali compierono quanto di bene si fece in questo paese, all'anima di questo paese, quanto gli conferì decoro e nobiltà, quanto gli preparò e gli schiuse un migliore avvenire, e l'unì all'Italia. Benedetta sia sempre la loro memoria e si rinnovi perpetua in noi l'efficacia del loro esempio! ==''Storia d'Italia dal 1871 al 1915''== ===[[Incipit]]=== Nel 1871, fermata la sede del regno in Roma, si ebbe in Italia il sentimento che un intero sistema di fini, a lungo perseguiti, si era in pieno attuata, e che un periodo storico si chiudeva.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ===Citazioni=== *Si sostenne, oltre alle guerre, la lunga e dolorosa guerriglia del [[brigantaggio]], inacerbitosi nell'Italia meridionale, come di solito nelle rivoluzioni e nei passaggi di governo, e che fu domato finalmente e per sempre: cosicché la parola "brigantaggio" poté a poco a poco dissociarsi dal nome del paese d'Italia, al quale era stata congiunta forse più che ad altra parte di Europa, almeno nei tempi moderni. (p. 29) *Lo schiacciamento, che seguì, della Francia da parte delle genti germaniche, e l'esegesi storico-filosofica che ne dettero i pensatori e professori d'oltre Reno, sembrarono avvolgere nel funebre sudario tutte le razze latine: la [[battaglia di Sedan]] prendeva l'aspetto di una ''finis Romae''. (p. 111) ==''Storia d'Europa''== ===[[Incipit]]=== Alla fine dell'avventura napoleonica, sparito quel geniale despota dalla scena che tutta occupava, e mentre i suoi vincitori s'intendevano o procuravano d'intendersi fra loro e di procedere d'accordo per dare all'Europa, mercé restaurazioni di vecchi regimi e opportuni rimaneggiamenti territoriali, uno stabile assetto che sostituisce quello fortemente tenuto per sempre precario dell'Impero della nazione francese, – in tutti i popoli si accendevano speranze e si levavano richieste d'indipendenza e di libertà. E queste richieste si facevano più energiche e frementi quanto più si opponevano repulse e repressioni; e le speranze presto si ravvivavano, e i propositi si rafforzavano, attraverso le delusioni e le sconfitte. ===Citazioni=== *La [[libertà]] (ripeteva [[Luigi Blanc]]) è una «parola», è un'«esca per gli ingenui», non essendovi altra libertà che quella che si ottiene nello Stato con l'«organizzazione del lavoro». (p. 126) ==''La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte''== ===[[Incipit]]=== La storia è scienza o arte? – Questa domanda è stata fatta molte volte; ma l’opinione che se ne ha ordinariamente, nel mondo letterario, è che sia una domanda triviale, di quelle che soltanto il confusionismo volgare si suol proporre e malamente risolvere. Infatti, quei che l’han mossa e la muovono, o non le danno essi stessi un senso determinato o, quando son costretti a darglielo, si limitano a significar con essa, semplicemente: «se la storia, oltre all’essere esattamente appurata, debba essere rappresentata con vivacità e scritta artisticamente bene». E, al senso indeterminato della domanda, fa riscontro quello delle risposte, delle quali la più comune è questa: che «la storia sia scienza ed arte, al tempo stesso». ===[[Explicit]]=== Con questo siamo giunti al termine del nostro assunto, ch’era di provare come ci sia difatti una ''ragione interna'', per la quale le parole ''storia'' ed ''arte'' sono state messe tante volte in connessione, e di mostrare in che stia realmente la connessione. L’assunto è adempiuto colla ''riduzione della storia sotto il concetto generale dell’arte''. ==''Teoria e storia della storiografia''== ===[[Incipit]]=== Quasi tutti gli scritti che compongono la presente trattazione furono inseriti in atti accademici e riviste italiane tra il 1912 e il '13; e poiché rispondevano a un disegno, poterono senza sforzo congiungersi in un libro, pubblicato in lingua tedesca col titolo: ''Zur Theorie und Geschichte der Historiographie'' (Tübingen, Mohr, 1915). ===Citazioni=== *è evidente che solo un interesse della vita presente ci può muovere a indagare un fatto passato; il quale, dunque, in quanto si unifica con un interesse della vita presente, non risponde a un interesse passato, ma presente. (p. 12) *Ma anche nei giorni nostri sarebbe divertente e istruttivo catalogare le forme d'insinuazione onde storici, che passano per gravissimi, si valgono per introdurre le loro personali immaginazioni: «forse», «parrebbe», «si direbbe», «piace pensare», «giova supporre», «è probabile», «è evidente», e simili; e notare come talvolta essi vengano omettendo insensibilmente codeste cautele e raccontino, quasi le avessero vedute, cose che essi stessi hanno escogitate per finire il loro quadro, e per le quali resterebbero assai imbarazzati se avvenisse che uno, indiscreto al pari di un enfant terrible, chiedesse loro: «Come lo sapete? chi ve lo ha detto?». (p. 33) *Le storie meramente politiche s'indirizzano in prima linea ai diplomatici, e quelle militari ai militari; ma la storia etico-politica s'indirizza agli uomini di coscienza, intenti al loro perfezionamento morale, che è inseparabile dal perfezionamento dell'umanità, e può dirsi veramente un grande esame di coscienza che l'umanità a volta a volta esegue di sé stessa nel suo operare e progredire. (p. 289) *Qual è il carattere di un popolo? La sua storia: tutta la sua storia e nient'altro che la sua storia. La coincidenza è, in questo caso, perfetta, o, piuttosto, non si tratta di coincidenza ma d'identità. (p. 291) ==''Storie e leggende napoletane''== ===[[Incipit]]=== Quando, levandomi dal tavolino, mi affaccio al balcone della mia stanza da studio, l'occhio scorre sulle vetuste fabbriche che l'una incontro all'altra sorgono all'incrocio della via della Trinità Maggiore con quelle di San Sebastiano e Santa Chiara.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ===Citazioni=== *{{NDR|Sul ''San Michele che scaccia il demonio'' di [[Leonardo da Pistoia]].}} Fatto sta, che nel quadro del Pistoia quel bel volto di giovane donna, dai biondi capelli e dai dolci occhi, appare calmo, quasi sorridente, ed ella piega le braccia e le mani in molle atto voluttuoso, e par che non si accorga nemmeno della lancia che l'angelo le ha infitta sul dorso serpentino, sia che non la prenda molto sul tragico, sia che non voglia, pur nel languire morendo, scomporre la propria attraente vaghezza. E il dipinto destinato a colpire le fantasie per la terribilità del castigo inflitto a colei<ref>Vittoria d'Avalos che, si diceva, tentò di sedurre il cardinale Diomede Carafa, committente del dipinto.</ref>che tentò scrollare una salda virtù, le sedusse invece con quell'immagine; e nel linguaggio del popolino dei contorni rimase come paragone di elogio: «Bella come il diavolo di Mergellina».<ref>Da ''La chiesetta di [[Iacopo Sannazzaro]]'', in ''Storie e leggende napoletane'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2010<sup>8</sup>, p. 229. ISBN 978-88-459-1487-4.</ref> *[...] le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta. (da ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', in ''Storie e leggende napoletane'', p. 332) ==''Un paradiso abitato da diavoli''== *[...] un [[popolo]] non è in grado di ribattere le calunnie come un individuo e alle sofistiche accuse scopre assai più indifeso il fianco che non gl'individui. Gli sciocchi, gl'ingenerosi, i combattitori a vuoto e con poca spesa e con poco rischio, i plebei di cuore e di mente, sono perciò sempre proclivi a ingiuriare i popoli [...] (p. 21) *Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] [[Napoli]] è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume. (p. 25) *[...] se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. (pp. 26-27) *{{NDR|Su [[Francesco Mazzarella Farao]]}} Uno di quei dotti a cui la dottrina nuoce. (p. 88) *I ''lazzari'' erano, dunque, l'infima classe dei proletari di [[Napoli]], quella classe che i sociologi moderni contrappongono al proletariato industriale, del quale infatti forma spesso l'antitesi e talvolta l'avversaria, col nome di «proletariato cencioso» (''Lumpenproletariat''). Naturalmente, codesti proletari napoletani, oltre i caratteri comuni dei proletari in generale, e in ispecie a quelli delle grandi città, hanno alcuni caratteri particolari, determinati dalle condizioni particolari del nostro paese. Qui il clima è mite, la vita relativamente facile, si può dormire all'aria aperta e nutrirsi di poco, far di meno di molte cose e per conseguenza esser disposti alla spensieratezza; La conformazione morale e intellettuale non spinge alla rivolta, ma inclina agli accomodamenti e alla rassegnazione (p. 89). *Una cosa, di cui non mi so dar pace, è che in Napoli siano spariti tutti gli {{sic|edifizi}} dei «[[Sedili di Napoli|Sedili]]» o «Seggi» della città.<br>Si pensi un po'! Per secoli e secoli, dal medioevo fino all'anno 1800, i seggi avevano rappresentato l'organamento della cittadinanza napoletana, la distinzione della nobiltà e del popolo, l'amministrazione municipale. «Cavaliere di seggio» era la denominazione usuale del patriziato, che risonava accompagnata da ammirazione e {{sic|reverenza}}: e aneddoti e novelle e commedie ne rimandavano a lor modo l'eco, quando si facevano a ritrarre scherzosamente i napoletani e le loro vanterie. Di una leggiadra gentildonna si madrigaleggiava, talvolta, che era un «fiore» del suo «seggio»; e «a la flor de Nido» è indirizzata una celebre canzone de [[Garcilaso de la Vega]]. Gli stemmi dei sedili – lo sfrenato cavallo di bronzo in campo d'oro di Nido, quello frenato in campo azzurro di Capuana, i tre verdi monti in campo d'argento di Montagna, la porta d'oro in campo azzurro di Portanova, l'Orione o, come si diceva popolarmente, il [[Leggenda di Colapesce|Pesce Nicolò]] di Porto – stavano innanzi agli occhi di tutti, familiari geroglifici, e il primo, il cavallo sfrenato, fu sovente tolto in {{sic|iscambio}} con lo stemma stesso della città di Napoli. (da ''I {{sic|seggi}} di Napoli'', p. 115) *Nelle lotte che {{sic|precessero}}, prepararono e accompagnarono la rivoluzione detta di [[Masaniello]], [[Giulio Genoino (giurista)|Giulio Genoino]], che ne fu la mente direttrice, coltivava il concetto o l'utopia del pareggiamento dei due primi sedili nobili e del sedile del Popolo, che si sarebbero {{sic|dovuto}} dividere tra loro in parti uguali il governo della città. Utopia affatto anacronistica, di carattere medievale, perché la realtà effettuale era che i sedili invecchiavano, e invecchiava la nobiltà e il suo correlativo, il buon popolo; e fuori dei sedili così dei nobili come del popolo si {{sic|moveva}} la nuova vita sociale, gli avvocati, i letterati, i pubblicisti, tutti quelli che poi, nel secolo decimottavo, promossero le riforme e fecero la [[Repubblica Napoletana (1799)|rivoluzione dell'anno 99]].<br>Che cosa potevano essere agli occhi di costoro i sedili, che usurpavano l'amministrazione della città, e anzi addirittura la rappresentanza del Regno, in nome di una tradizione illanguidita, di classi sociali logore, e con gli abiti del servilismo e della vuota esteriorità formatisi durante il viceregno {{sic|spagnuolo}} e non certo radicalmente mutati durante il nuovo regno borbonico? (da ''I {{sic|seggi}} di Napoli'', pp. 122-123) *I gelati napoletani, «''les glaces à la napolitaine''», acquistarono reputazione e diffusione mondiale, sicché qualche dotto tedesco non dubiterebbe d'includerli (come è stato fatto per altre cose simili, per esempio la birra nei rispetti dell'influsso germanico) tra i maggiori ''Kultureinflüsse'', esercitati da Napoli. (pp. 147-148) ==''La filosofia di Giambattista Vico''== *Il gesuita padre Domenico Lodovico (autore del distico, che si legge sotto il ritratto del Vico), ricevuta la seconda ''Scienza nuova'', mandò all'autore, con pratico senno, un po' di vino della cantina e un po' di pane della casa gesuitica della Nunziatella, con una graziosa letterina nella quale lo pregava di accettare ''codeste cosucce, comeché semplici, quando né pure il bambin Giesù rifiuta le rozze offerte dei pastorelli''.(p. 305) ==Citazioni su Benedetto Croce== *Al cerchio ristretto dei discepoli e amici di Croce – composto per lo più di uomini che rappresentano la cultura ufficiale (la scuola, le università, le accademie) io non ho mai appartenuto. Ma ho invece respirato l'aria di altri ambienti in cui l'insegnamento di Croce era penetrato per vie forse indirette. ([[Eugenio Montale]]) *Anche nell'archivio di Benedetto Croce è stata trovata una lettera di raccomandazione per [[Giambattista Vico]]. ([[Francesco De Lorenzo]]) *Coloro che immaginano un Croce che ha svalutato la scienza, soltanto perché dalla logica l'ha trasferita nella pratica, dimenticano che teoria e pratica sono presso il Croce un rapporto, sicché né la teoria è superiore all'azione né l'azione alla teoria; ma l'una e l'altra sono la perenne e dialettica sintesi della realtà. ([[Francesco Flora]]) *Croce [...] avrebbe potuto essere capo provvisorio dello Stato, se solo avesse accettato di candidarsi. [[Pietro Nenni]] gli aveva già promesso il voto dei socialisti, chiedendogli in cambio un segno di disponibilità. Ma il filosofo declinò con una nobile lettera: chissà, la storia d'Italia avrebbe potuto essere diversa, anticipando il centrosinistra. ([[Stefano Folli|Stefano Folli)]] *Croce è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. ([[Klaus Mann]]) *Croce era convinto che l'istituto monarchico offrisse maggiori garanzie di laicità rispetto alla repubblica guidata dalla Democrazia cristiana. Per molti cattolici l'Italia era "il giardino del Vaticano". ([[Eugenio Scalfari]]) *Croce fu certamente uno straordinario studioso, un attento amministratore delle sue fortune intellettuali, un ricercatore capace e paziente. Fu anche un critico letterario che decisamente accettò soltanto quello che rientrava nel suo «sistema». Fu anche un uomo politico libero dalle strutture dei partiti e sempre con lo sguardo rivolto alla storia, oltre la cronaca. Ma, per tutti, è stato la testimonianza di come si possa vivere sul pianeta Terra con la illusione di essere immortali. ([[Francesco Grisi]]) *Croce scoprì che le sue idee filosofiche perdevano terreno di fronte alla neo-scolastica dei cattolici e alle eresie del rinnegato [[Giovanni Gentile|Gentile]]. Se in un primo tempo aveva salutato con favore l'autoritarismo del regime, ora non poteva sopportarne il cattivo gusto e il materialismo, la crassa ignoranza e la confusione mentale. Non ci si poteva aspettare che gente che aveva ricevuto il suo tipo di educazione liberale desse la propria approvazione a un credo fondato sul misticismo irrazionale, né al fatto che Mussolini incoraggiasse la cultura soprattutto per ragioni di prestigio nei confronti del mondo esterno. ([[Denis Mack Smith]]) *«Da sempre», ho detto: perché, venuto su in ambiente di cultura e crescendo in età di ragione quando a [[Napoli]] il nome di Benedetto Croce si diffondeva occupando ogni anno più spazio nella mente dei suoi coetanei, mi è impossibile di risalire ad un momento in cui a me quel nome fosse ignoto. Anzi posso dire di averlo fin da ragazzo, cogliendolo sulle labbra di altri (forse di [[Vittorio Spinazzola]], forse di [[Francesco Saverio Nitti]]), sentito come un bellissimo nome, esprimente già nel suono e nella connessione delle due parole l'alta personalità di chi lo portava. ([[Vincenzo Arangio-Ruiz]]) *Di quei tristi anni Benedetto Croce fu veramente il faro e la guida. ([[Barbara Allason]]) *E un altro sorrisetto, ma un po' più sardonico, regalò a un ritratto di [[Paul Valéry|Valéry]] che illustrava un articolo sui «Charmes». «Vi pare un poeta?» ci chiese. Osammo rispondere di sì. «Fa a volte bei versi, ma li fabbrica con la macchina dell'intelletto... Ma anche l'intelletto suo è disorganico, frammentario. È un dilettante dell'intelligenza». Restammo perplessi, forse impersuasi. E forse se ne accorse, ma finse di niente, e continuò a conversare amabilmente. ([[Giovanni Titta Rosa]]) *[[Giustino Fortunato]] e Benedetto Croce rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. ([[Antonio Gramsci]]) *I suoi libri e i suoi articoli erano per me – come per tanti altri – quello che gli scritti dei poeti, filosofi e storici di una volta erano stati per la generazione del Risorgimento. Quello che sentivamo, Croce ce lo diceva in parole chiare e diritte... Quando lo scoraggiamento – come talvolta avveniva – s'impadroniva di me, bastava pensare... ([[Massimo Salvadori]]) *Il Croce evitò con cura i tecnicismi d'ogni sorta: lo "aborrimento del gergo filosofico, che spesso cela l'incertezza e l'oscurità del pensiero" e la sua inclinazione a "servirsi del linguaggio ordinario" sono da lui esplicitamente dichiarate [...] giova non poco a conferire limpidezza alla pagina crociana. ([[Tullio De Mauro]]) *Il Croce, per conto suo, fu meno crociano di molti suoi seguaci per il fatto che in lui il temperamento, il gusto, non furono quasi mai sopraffatti dai suoi schemi teorici. ([[Leo Valiani]]) *Il Croce si è sempre trovato a suo agio di fronte ad artisti pienamente «sliricati», totalmente aderenti a un motivo fondamentale, a uno stato d'animo unitario. Artisti come [[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e [[Giovanni Verga|Verga]] perevano nati apposta per lui perché ogni loro pagina li contiene per intero. ([[Leo Valiani]]) *Il merito di Croce fu di far piazza pulita, con spirito dialettico, di ogni misura estrinseca alla sostanza delle opere; [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ne fu impedito dal suo classicismo. ([[Theodor W. Adorno]]) *In fondo Croce era un campione di ignoranza scientifica e dunque di ignoranza ''tout court'', oltre che un paladino delle cause perse. ([[Piergiorgio Odifreddi]]) *Innanzi alla corsa della maggior parte degli uomini di cultura di ogni paese a porre la scienza a servizio dei compiti della guerra, Croce fu allora tra i pochissimi che tenne fede al dovere verso la Verità, ed il solo, in [[Italia]], a scrivere e a combattere apertamente le nuove storture mentali e morali. ([[Vittorio de Caprariis]]) *La più efficace difesa della civiltà e della cultura... si è avuta in Italia, per opera di Benedetto Croce. Se da noi solo una frazione della classe colta ha capitolato di fronte al nemico... a differenza di quel che è avvenuto in [[Germania]], moltissimo è dovuto al Croce. ([[Guido De Ruggiero]]) *La protesta per il passo della morte è più religiosa che la sua accettazione, e il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è più religioso del Croce. Dal Leopardi possono venire le aperture pratiche religiose, dal Croce può venire il servizio ai valori. Il Croce è greco-europeo, perché la civiltà [[Europa|europea]] porta al suo sommo l'affermazione dei valori. Il Leopardi comprende questi (le virtù), ma cerca gl'individui, e li vede morire, non li trova più, sono i morti. È aperto, dunque, al tu; in potenza ci sono le aperture pratiche religiose. ([[Aldo Capitini]]) *Ma Croce, che proprio a due passi da qui, in mezzo ai suoi libri nella casa di calata Trinità Maggiore, odiava il fascismo e che per venticinque anni poté pubblicare i fascicoli della “Critica” e scrivere liberamente, ebbene: questo Croce valeva per Mussolini molto più di un Croce martirizzato, ridotto al silenzio o addirittura esiliato… ([[Sándor Márai|Sandor Marai]]) *Ma se di Croce restasse un solo pensiero, quello secondo il quale lui prestava fede alla lettera delle cose espresse, alla resa concreta di ogni arte, basterebbe da solo a tener diritta per la vita la spina dorsale di uno scrittore contro ogni confusione di lingua, distrazione dall'uomo e dalla «parola» nel significato «[[Francesco Flora|floriano]]» del termine. ([[Domenico Rea]]) *Merita schiaffi, pugni e fucilate nella schiena l'italiano che manifesta in sé la piu piccola traccia del vecchio pessimismo imbecille, denigratore e straccione che ha caratterizzata la vecchia Italia ormai sepolta, la vecchia Italia [...] di professori pacifisti (tipo Benedetto Croce, [[Claudio Treves]], [[Enrico Ferri]], [[Filippo Turati]]). (''[[Manifesti futuristi]]'') *Nella prima frattura tra Croce e Gentile è Croce il più vicino al fascismo originario. È Croce a immettere nella cultura italiana Georges Sorel che è uno dei primi riferimenti culturali del fascismo, è Croce che parla, sia pure in una dimensione critica, di Stato etico; è Croce che persino incoraggia il fascismo e lo paragona alle orde sanfediste del cardinale Ruffo, ritenendo che il fascismo abbia la funzione di spazzare il campo dal bolscevismo e dalla crisi spirituale e di rimettere in piedi l'autorevole Stato italiano. Ricordo infine che è Croce a suggerire Gentile come ministro della pubblica istruzione per realizzare quel progetto di riforma della scuola che lui, da ministro, aveva avviato in epoca giolittiana. In questa visione, il fascismo ha per Croce una funzione propedeutica al ripristino del vero liberalismo. ([[Marcello Veneziani]]) *Non capisce, ma non capisce con autorità e competenza. ([[Leo Longanesi]]) *Perché ho votato per la monarchia? Ero liberale e crociano. E Croce riteneva che soltanto la monarchia avrebbe potuto arginare la pressione del Vaticano. ([[Eugenio Scalfari]]) *Potei invece pochi giorni dopo vedere a Napoli un vero esiliato di particolar natura: Benedetto Croce. Per decenni era stato il capo spirituale della gioventù, aveva poi avuto, come senatore e come ministro, tutti gli onori esteriori del paese, sin che la sua opposizione al fascismo lo mise in conflitto con Mussolini. Rinunciò alle cariche e si trasse in disparte; ma questo non bastò agli intransigenti, che volevano spezzare e, se necessario, anche punire la sua opposizione. Gli studenti, che oggi, in contrasto al passato, sono dovunque le truppe d'avanguardia della reazione, gli assaltarono la casa e gli ruppero i vetri. Ma quell'uomo piccoletto e piuttosto pingue, dagli occhi intelligenti ed arguti, che sembrerebbe a tutta prima un comodo borghese, non si lasciò intimidire. Non lasciò il paese, rimase in casa sua dietro il gran bastione dei suoi libri, benché venisse invitato da università americane e straniere. ([[Stefan Zweig]]) *Proveniva dal Settecento europeo; armato di tutte le armi della Ragione e della Certezza. La solare perentorietà della storia lo domina e lo possiede; organizza e architetta il suo pensiero, lo dispone in un linguaggio vasto, ricco, fluente: un grande fiume di primavera, in pianura. Croce pensa per sé e per tutti; l'Enciclopedia storica e filosofica ch'egli rappresenta risponde a tutte le necessità. Egli non dimentica e non dubita: le sue certezze riposano sull'archivio e lo schedario. ([[Giovanni Artieri]]) *Secondo Croce, nessun sostanziale e intimo rapporto rilega l'[[opera d'arte]] al proprio tempo. In quanto prodotto di una personalità estetica, l'opera d'arte è fuori del suo tempo e di tutti i tempi. Non si può fare storia dell'arte perché, essendo fuori del tempo, l'arte è fuori della storia. La critica deve contentarsi di saggi sparsi, di monografie isolate, consacrate ciascuna a delineare le caratteristiche e la genesi di una personalità estetica. ([[Adriano Tilgher]]) *Se Gentile fu spesso il filosofo delle identificazioni, e soluzioni, meramente verbali, Croce fu sempre sollecito soprattutto della distinzione, ossia della chiarezza concettuale, giustamente memore del compito assegnato da [[Johann Friedrich Herbart|Herbart]] alla filosofia, di ''Bearbeitung der Begriffen''<ref>Elaborazione di concetti.</ref>. Solo che, fino dalle origini, egli si mosse piuttosto nell'ambito di determinazioni negative e polemiche (mostrando che cosa ''non è'' l'arte, che cosa ''non è'' il diritto), riducendo il positivo a sistemazioni classificatorie (l'arte è conoscenza, è la conoscenza dell'individuale, è intuizione) rischiando di precludersi, con la profonda radice unitaria delle distinzioni, il processo del reale, senza per questo individuare, nelle loro nervature, piani e strutture dell'esperienza. ([[Eugenio Garin]]) *V'è in Italia un nuovo dogma: il dogma di una nuova immacolata concezione; e l'immacolata concezione è l'Estetica di Benedetto Croce. ([[Enrico Thovez]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Benedetto Croce, ''Ariosto, Shakespeare e Corneille'', Laterza, Bari, 1968. *Benedetto Croce, ''Breviario di estetica'', G. Laterza e Figli, Bari, 1912. *Benedetto Croce, ''Filosofia, poesia, storia'', Riccardo Ricciardi, Napoli, 1955. *Benedetto Croce, ''[https://archive.org/details/larivoluzionenap00crocuoft/page/n8/mode/1up La rivoluzione napoletana del 1799. {{small|Biografie, racconti, ricerche}}]'', terza edizione aumentata, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1912. *Benedetto Croce, ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', in ''Storie e leggende napoletane'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 1990. ISBN 978-88-459-1487-4 *Benedetto Croce, ''Nuove pagine sparse'', G. Laterza e Figli, Bari, 1966. *Benedetto Croce, ''La poesia di Dante'', Laterza, Bari, 1921. *Benedetto Croce, ''[https://archive.org/details/poesiaenonpoesia18crocuoft Poesia e non poesia. {{small|Note sulla letteratura europea del secolo decimonono}}]'', G. Laterza e Figli, Bari, 1923. *Benedetto Croce, ''Storia d'Italia dal 1871 al 1915'', Bibliopolis, Napoli, 2004. ISBN 978-88-7088-402-9 *Benedetto Croce, ''Storia d'Europa nel Secolo Decimonono'', Laterza, Bari, 1965. *Benedetto Croce, ''Storia del Regno di Napoli'', a cura di Giuseppe Galasso, Adelphi, Milano, 1992. ISBN 88-459-0949-2. *Benedetto Croce, ''La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte'', a cura di Giuseppe Galasso, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 978-88-459-3220-5. *Benedetto Croce, ''Un paradiso abitato da diavoli'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2006. ISBN 88-459-2036-4 *Benedetto Croce, ''Teoria e storia della storiografia'', a cura di Edoardo Massimilla e Teodoro Tagliaferri, Bibliopolis, Napoli, 2007. ISBN 978-887088-446-3. ==Voci correlate== *[[Elena Croce]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte|''La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte''|(1893)}} {{Pedia|La letteratura della nuova Italia|''La letteratura della nuova Italia''|(1914)}} {{Pedia|Teoria e storia della storiografia|''Teoria e storia della storiografia''|(1917)}} {{Pedia|Storie e leggende napoletane|''Storie e leggende napoletane''|(1919)}} {{Pedia|Storia del Regno di Napoli|''Storia del Regno di Napoli''|(1925)}} {{Pedia|Uomini e cose della vecchia Italia|''Uomini e cose della vecchia Italia''|(1927)}} {{Pedia|La storia come pensiero e come azione|''La storia come pensiero e come azione''|(1938)}} {{DEFAULTSORT:Croce, Benedetto}} [[Categoria:Antifascisti italiani]] [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filosofi italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 6rzimj90aep6wjotkmpfwict7x6h01q Konrad Adenauer 0 1717 1217899 1214976 2022-07-19T16:53:19Z Dread83 47 /* Citazioni di Konrad Adenauer */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Bundesarchiv B 145 Bild-F078072-0004, Konrad Adenauer.jpg|thumb|right|Konrad Adenauer]] '''Konrad Hermann Josef Adenauer''' (1876 – 1967), politico e statista tedesco. ==Citazioni di Konrad Adenauer== *Deve sapere che di [[Chiang Kai-shek|Ciang Kai-scek]] non ci si può più fidare. Ormai è diventato troppo vecchio.<ref>Frase pronunciata quando Ciang Kai-scek aveva 76 anni e Adenauer 88.</ref><ref name=diz/> *Capisco perché i [[Dieci comandamenti|Dieci Comandamenti]] sono tanto chiari e privi di ambiguità: non furono redatti da un'assemblea.<ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. 473. ISBN 88-415-5890-3</ref> *È molto importante che il compito dell'opposizione venga esercitato da un grande partito che si muova su basi democratiche... Ritengo che in un parlamento una buona opposizione sia una assoluta necessità; senza una opposizione realmente buona c'è aria stantia e sterilità.<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Gli stati totalitari conoscono solo un fattore determinante, e questo è il potere.<ref name=diz/> *Il socialismo porta necessariamente alla subordinazione dei diritti e della dignità dei singoli allo stato o a qualsiasi collettivo simile allo stato.<ref name=diz/> *Ogni partito esiste per il popolo e non per se stesso.<ref name=diz/> *Pare che certa gente abbia fatto la fila per tre volte quando il buon Dio ha distribuito la [[stupidità]].<ref>Citato in Giuseppe Crimaldi, ''[http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/ebay-meridionali-baristi-annuncio/notizie/619416.shtml Firenze. Annuncio choc su Ebay: «Cercasi baristi, astenersi meridionali»]'', ''Il Mattino.it'', 7 aprile 2014.</ref> *Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso [[orizzonte]]. :''Wir leben alle unter dem gleichen Himmel, aber wir haben nicht alle den gleichen Horizont''.<ref>{{de}} Citato in ''The Atlantic Community Quarterly'', v. 14-15, 1976-1978, p. 200.</ref> ==Citazioni su Konrad Adenauer== *Konrad Adenauer [...] è stato una delle poche figure politiche del suo Paese che ebbe il coraggio di opporsi a [[Adolf Hitler]]. Anche dopo che il nazismo ebbe conquistato il potere, egli continuò a propugnare fermamente e apertamente i principi della democrazia, il che lo portò a passare un periodo di tempo in carcere. ([[Dwight David Eisenhower]]) *Superato l'ottantesimo anno d'età, Adenauer non si ritirò, come aveva fatto Churchill, ma continuò a governare e a dominare sui suoi colleghi di governo per la sua lunga esperienza, la sua indomabile volontà e per il suo vasto prestigio sia in patria che all'estero. Mai, dai tempi di Bismarck, un uomo politico aveva dominato in modo così totale una Germania libera. ([[H. Stuart Hughes]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Adenauer, Konrad}} [[Categoria:Politici tedeschi]] io3en2i2skxj6x80mgpbozwqioisfn7 1217900 1217899 2022-07-19T17:00:04Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Bundesarchiv B 145 Bild-F078072-0004, Konrad Adenauer.jpg|thumb|right|Konrad Adenauer]] '''Konrad Hermann Josef Adenauer''' (1876 – 1967), politico e statista tedesco. ==Citazioni di Konrad Adenauer== *Deve sapere che di [[Chiang Kai-shek|Ciang Kai-scek]] non ci si può più fidare. Ormai è diventato troppo vecchio.<ref>Frase pronunciata quando Ciang Kai-scek aveva 76 anni e Adenauer 88.</ref><ref name=diz/> *Capisco perché i [[Dieci comandamenti|Dieci Comandamenti]] sono tanto chiari e privi di ambiguità: non furono redatti da un'assemblea.<ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. 473. ISBN 88-415-5890-3</ref> *È molto importante che il compito dell'opposizione venga esercitato da un grande partito che si muova su basi democratiche... Ritengo che in un parlamento una buona opposizione sia una assoluta necessità; senza una opposizione realmente buona c'è aria stantia e sterilità.<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Gli stati totalitari conoscono solo un fattore determinante, e questo è il potere.<ref name=diz/> *Il socialismo porta necessariamente alla subordinazione dei diritti e della dignità dei singoli allo stato o a qualsiasi collettivo simile allo stato.<ref name=diz/> *Ogni partito esiste per il popolo e non per se stesso.<ref name=diz/> *Pare che certa gente abbia fatto la fila per tre volte quando il buon Dio ha distribuito la [[stupidità]].<ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. 2196. ISBN 88-04-43263-2</ref> *Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso [[orizzonte]].<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</ref> :''Wir leben alle unter dem gleichen Himmel, aber wir haben nicht alle den gleichen Horizont''.<ref>{{de}} Citato in ''The Atlantic Community Quarterly'', v. 14-15, 1976-1978, p. 200.</ref> ==Citazioni su Konrad Adenauer== *Konrad Adenauer [...] è stato una delle poche figure politiche del suo Paese che ebbe il coraggio di opporsi a [[Adolf Hitler]]. Anche dopo che il nazismo ebbe conquistato il potere, egli continuò a propugnare fermamente e apertamente i principi della democrazia, il che lo portò a passare un periodo di tempo in carcere. ([[Dwight David Eisenhower]]) *Superato l'ottantesimo anno d'età, Adenauer non si ritirò, come aveva fatto Churchill, ma continuò a governare e a dominare sui suoi colleghi di governo per la sua lunga esperienza, la sua indomabile volontà e per il suo vasto prestigio sia in patria che all'estero. Mai, dai tempi di Bismarck, un uomo politico aveva dominato in modo così totale una Germania libera. ([[H. Stuart Hughes]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Adenauer, Konrad}} [[Categoria:Politici tedeschi]] 6xlv5o3owujuciyhqdbq6bxa35cx5ou 1217905 1217900 2022-07-19T17:32:44Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Bundesarchiv B 145 Bild-F078072-0004, Konrad Adenauer.jpg|thumb|right|Konrad Adenauer]] '''Konrad Hermann Josef Adenauer''' (1876 – 1967), politico e statista tedesco. ==Citazioni di Konrad Adenauer== *Capisco perché i [[Dieci comandamenti|Dieci Comandamenti]] sono tanto chiari e privi di ambiguità: non furono redatti da un'assemblea.<ref>Citato in Mario Lettieri, ''Il libro delle citazioni'', De Agostini, Novara, 1998, p. 473. ISBN 88-415-5890-3</ref> *Considerato il fatto che [[Dio]] ha posto un limite all'intelligenza dell'uomo, è ingiusto che non abbia posto un limite anche alla sua stupidità.<ref>Citato in [[Arthur M. Schlesinger Jr.]], ''I mille giorni di [[John F. Kennedy]] alla Casa Bianca'', traduzione di Giancarlo Carabelli, Rizzoli, Milano, 1966, p. 327.</ref> *Deve sapere che di [[Chiang Kai-shek|Ciang Kai-scek]] non ci si può più fidare. Ormai è diventato troppo vecchio.<ref>Frase pronunciata quando Ciang Kai-scek aveva 76 anni e Adenauer 88.</ref><ref name=diz/> *È molto importante che il compito dell'opposizione venga esercitato da un grande partito che si muova su basi democratiche... Ritengo che in un parlamento una buona opposizione sia una assoluta necessità; senza una opposizione realmente buona c'è aria stantia e sterilità.<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *Gli stati totalitari conoscono solo un fattore determinante, e questo è il potere.<ref name=diz/> *Il socialismo porta necessariamente alla subordinazione dei diritti e della dignità dei singoli allo stato o a qualsiasi collettivo simile allo stato.<ref name=diz/> *Ogni partito esiste per il popolo e non per se stesso.<ref name=diz/> *Pare che certa gente abbia fatto la fila per tre volte quando il buon Dio ha distribuito la [[stupidità]].<ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano. Opera omnia'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, n. 2196. ISBN 88-04-43263-2</ref> *Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso [[orizzonte]].<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644</ref> :''Wir leben alle unter dem gleichen Himmel, aber wir haben nicht alle den gleichen Horizont''.<ref>{{de}} Citato in ''The Atlantic Community Quarterly'', v. 14-15, 1976-1978, p. 200.</ref> ==Citazioni su Konrad Adenauer== *Konrad Adenauer [...] è stato una delle poche figure politiche del suo Paese che ebbe il coraggio di opporsi a [[Adolf Hitler]]. Anche dopo che il nazismo ebbe conquistato il potere, egli continuò a propugnare fermamente e apertamente i principi della democrazia, il che lo portò a passare un periodo di tempo in carcere. ([[Dwight David Eisenhower]]) *Superato l'ottantesimo anno d'età, Adenauer non si ritirò, come aveva fatto Churchill, ma continuò a governare e a dominare sui suoi colleghi di governo per la sua lunga esperienza, la sua indomabile volontà e per il suo vasto prestigio sia in patria che all'estero. Mai, dai tempi di Bismarck, un uomo politico aveva dominato in modo così totale una Germania libera. ([[H. Stuart Hughes]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Adenauer, Konrad}} [[Categoria:Politici tedeschi]] aq8oe55kd9aphaqrbhlg2gyjj8x2vz8 Ugo Bernasconi 0 2672 1217890 1079150 2022-07-19T15:04:38Z Udiki 86035 /* Altri progetti */ cat. wikitext text/x-wiki [[File:Bernasconi Soffici.jpg|thumb|Ugo Bernasconi e Ardengo Soffici]] '''Ugo Bernasconi''' (1874 – 1960), pittore e scrittore. *Anche gli occhi vedono quel che la mente gli dice di vedere.<ref>Da ''Pensieri ai pittori''.</ref> *Il maggior guaio del gittar perle a' porci non tanto è che si sprechin le perle quanto che si guastano i porci.<ref>Citato ne ''Il libro degli aforismi''.</ref> *La [[bellezza]] ci è connaturale; perciò il nostro sobbalzo di gioia quando la riconosciamo.<ref>Da ''Pensieri ai pittori''.</ref> ==''Parole alla buona gente''== *C'è una sola cosa al [[mondo]] che non inganna mai: le apparenze. *Ci sono lodi che valgon più di qualunque [[biasimo]] a farci rimordere del peccato commesso. *Conoscono poco le [[donna|donne]] gli uomini che ne han godute molte. Non sono i beoni i migliori giudici del vino. *Forse a forza di cattive fortune, il destino ti tempra a sostenere la buona. *Ha già il senso del profondo chi sa di essere superficiale. *Il peggio degli spiriti frivoli è che voglion sempre discorrere delle cose serie. *Il tuo puzzo non t'offende. *Il vero castigo di chi compra le [[Lode|lodi]] è ch'egli finisce col credere alle lodi pagate. *L'[[amore]] spesso non è ricambiato, ma l'[[odio]] sempre. *L'importante non è di avere tante idee, ma di viverne una. *La prima prova di [[Buonsenso|buon senso]] è nel non pretendere di risolver tutto col buon senso. *Le [[Donna|donne]] generalmente non negano i loro difetti. Solo li designano con nomi di [[virtù]]. *Mala [[curiosità]] intellettuale voler fiutare dove si sa che c'è il puzzo. *Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga. *[[Odio|Odiare]] è dar troppa importanza all'odiato. *Ogni [[cuore]] ha il suo spavento. *[[Apparenza|Parere]] non è essere: ma per essere bisogna anche parere. Nulla contribuisce tanto a fare il monaco quanto l'abito. *Quando un lievito di [[bene]] ti è entrato in un solco dell'anima, tutte le altre parti ti si sollevano insieme. *Tale che non è riuscito ad esser genio, si rassegna a fare il santo. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ugo Bernasconi, ''Parole alla buona gente'', a cura di Clelia Martignoni, Niccolai, Pistoia, 1987. *Ugo Bernasconi, ''Pensieri ai pittori'', a cura di Vanni Scheiwiller, All'insegna del pesce d'oro, Milano, 1961. *AA.VV., ''Il libro degli aforismi'', a cura di [[Federico Roncoroni]], Mondadori, 2014. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bernasconi, Ugo}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Pittori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] ferbl0hun3jankybc28e2eqp565selx 1217892 1217890 2022-07-19T15:20:13Z Udiki 86035 wikitext text/x-wiki [[File:Bernasconi Soffici.jpg|thumb|Ugo Bernasconi e Ardengo Soffici]] '''Ugo Bernasconi''' (1874 – 1960), pittore e scrittore. ==Citazioni di Ugo Bernasconi== *Anche gli occhi vedono quel che la mente gli dice di vedere.<ref name=pensieri>Da ''Pensieri ai pittori''.</ref> *Il maggior guaio del gittar perle a' porci non tanto è che si sprechin le perle quanto che si guastano i porci.<ref>Citato ne ''Il libro degli aforismi''.</ref> *La [[bellezza]] ci è connaturale; perciò il nostro sobbalzo di gioia quando la riconosciamo.<ref name=pensieri/> ==''Parole alla buona gente''== *C'è una sola cosa al [[mondo]] che non inganna mai: le apparenze. *Ci sono lodi che valgon più di qualunque [[biasimo]] a farci rimordere del peccato commesso. *Conoscono poco le [[donna|donne]] gli uomini che ne han godute molte. Non sono i beoni i migliori giudici del vino. *Forse a forza di cattive fortune, il destino ti tempra a sostenere la buona. *Ha già il senso del profondo chi sa di essere superficiale. *Il peggio degli spiriti frivoli è che voglion sempre discorrere delle cose serie. *Il tuo puzzo non t'offende. *Il vero castigo di chi compra le [[Lode|lodi]] è ch'egli finisce col credere alle lodi pagate. *L'[[amore]] spesso non è ricambiato, ma l'[[odio]] sempre. *L'importante non è di avere tante idee, ma di viverne una. *La prima prova di [[Buonsenso|buon senso]] è nel non pretendere di risolver tutto col buon senso. *Le [[Donna|donne]] generalmente non negano i loro difetti. Solo li designano con nomi di [[virtù]]. *Mala [[curiosità]] intellettuale voler fiutare dove si sa che c'è il puzzo. *Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga. *[[Odio|Odiare]] è dar troppa importanza all'odiato. *Ogni [[cuore]] ha il suo spavento. *[[Apparenza|Parere]] non è essere: ma per essere bisogna anche parere. Nulla contribuisce tanto a fare il monaco quanto l'abito. *Quando un lievito di [[bene]] ti è entrato in un solco dell'anima, tutte le altre parti ti si sollevano insieme. *Tale che non è riuscito ad esser genio, si rassegna a fare il santo. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ugo Bernasconi, ''Parole alla buona gente'', a cura di Clelia Martignoni, Niccolai, Pistoia, 1987. *Ugo Bernasconi, ''Pensieri ai pittori'', a cura di Vanni Scheiwiller, All'insegna del pesce d'oro, Milano, 1961. *AA.VV., ''Il libro degli aforismi'', a cura di [[Federico Roncoroni]], Mondadori, 2014. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bernasconi, Ugo}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Pittori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 2ua5hwtirk4x4js4rm3lmjspzoh18g6 Passato 0 2757 1217936 1215388 2022-07-20T01:25:29Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:John Roddam Spencer Stanhope - Thoughts of the Past - Google Art Project.jpg|thumb|''Pensieri del passato'' (J.R. Spencer Stanhope, 1859)]] Citazioni sul '''passato'''. *A che serve parlare del passato? M'importa solo l'avvenire, e non mi sento ancora capace di guardarlo in faccia. ([[Georges Bernanos]]) *Anche i pomodori sanno che non si sfugge al passato... (''[[Rat-Man]]'') *Aveva ragione, lei, di dirmi che nella vita non è l'avvenire che conta, ma il passato. ([[Patrick Modiano]]) *Bisogna adattarsi al [[presente]] anche se ci par meglio il passato ([[Baltasar Gracián]]) *Che cos'amo nel passato? La sua tristezza, il suo silenzio e soprattutto la sua fissità. Quello che si muove mi infastidisce. ([[Maurice Barrès]]) *Chiunque tu sia stato e ovunque tu abbia vissuto, non puoi liberartene: il passato sale in macchina con te e ci rimane. La meta e il successo del viaggio dipendono da chi guida. Quanti musicisti, perdendo il contatto con le proprie radici, avevano smarrito la bussola e visto la loro arte diventare anemica e ondivaga? ([[Bruce Springsteen]], ''[[Born to Run (autobiografia)|Born to Run]]'') *Credere che il passato possa ritornare è una necessità della mente umana, la quale, non istando mai nel presente e ignorando l'avvenire, ne cerca uno che somigli al passato. ([[Giovan Battista Niccolini]]) *D'altra parte, ogni epoca interroga il passato con la richiesta di una risposta utile al presente, o in ogni caso consonante con lo spirito del tempo. ([[Walter Barberis]]) *Dal passato puoi scappare... oppure imparare qualcosa. (''[[Il re leone]]'') *Del passato rimpiango solo due cose. La giovinezza e che si poteva citare senza scrivere cit. e si capiva lo stesso. ([[Massimo Venier]]) *Devi imparare un po' della mia filosofia: del passato bisogna ricordare solo quello che ci dà gioia. ([[Jane Austen]]) *Di tutte le leggi della vita quella dell'oblio è la più triste sebbene sia la più necessaria. Ma ciò che si può salvare, salviamolo. Ognuno porta in sé questo segreto giardino del passato, sempre verde perché la vita, scorrendo, lo abbevera delle sue linfe e lo fa rivivere e confondersi nel presente. Noi talvolta ci affanniamo a sotterrarlo nell'oblio perché abbiamo paura del passato come di un grande spettro doloroso. Lasciamolo invece venire liberamente a noi e non ci farà più paura perché lo vedremo intessuto degli stessi elementi dei quali si compongono i nostri giorni presenti. E amiamolo perché è vita, com'è vita l'oggi, come sarà vita il domani. Se, a dirla con [[William Shakespeare|Shakespeare]], noi siamo fatti della medesima stoffa dei nostri [[sogno|sogni]], si può bene affermare che i nostri sogni son fatti della medesima stoffa dei nostri rimpianti. ([[Enrichetta Carafa Capecelatro]]) *Difficile operazione ricordare, rileggere e raccontare il proprio passato, il mondo di ieri nel quale abbiamo vissuto. Operazione in cui si corre non solo il rischio della nostalgia, quanto quello di rendere idilliaco ciò che in realtà non lo era affatto: rischio ancor più facile se il nostro passato si situa in un mondo un po' perduto, come quello della cultura contadina, e se i ricordi risalgono a un'età precedente quella della maturità. Eppure resto convinto della verità di un detto della mia terra: Ël pan ed sèira, l'è bon admàn "Il pane di ieri è buono domani"... ([[Enzo Bianchi]]) *È inutile, Trot, ricordare il passato, se non ha qualche effetto sul presente. ([[Charles Dickens]]) *È un prodigio: l'attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via – e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo. Allora l'uomo dice "Mi ricordo". ([[Friedrich Nietzsche]]) *Fallimento per fallimento, cercare di rievocare il passato è come tentare di afferrare il significato dell'esistenza. In entrambi i casi ci si sente come un bambino che voglia stringere un pallone da basket: le palme continuano a scivolar via. ([[Iosif Aleksandrovič Brodskij]]) *Forte sarebbe colui che potesse dopo un fatto grande distruggere d'un colpo ogni vestigia del passato. ([[Carlo Maria Franzero]]) *Fortunati coloro che si assorbono quasi per [[egoismo]] nell'avvenire e vivono per sé e di ciò che li circonda, e non si curvano su se stessi a perscrutarsi nelle sfumature dei [[Sentimento|sentimenti]] e nella contemplazione del passato! ([[Carlo Maria Franzero]]) *Guardo al passato soprattutto perché si carica di mitico e di eroico. Nasce l'aneddoto, interviene la tendenza al favolistico, si smussano gli angoli, tendi a dimenticare il negativo, al limite scivoli nel nostalgico, nel malinconico. Il passato è di per sé narrazione, il presente è cronaca, il futuro è l'ignoto. ([[Francesco Guccini]]) *Il mio passato è una malattia contratta nell'infanzia. Perciò ho deciso di capire come. Questo referto, dunque, non vuole essere un teatro anatomico, piuttosto un susseguirsi di fotogrammi, dove quello che conta è il flusso dell'immagine, il corpo sgusciante che vibra sotto di me, la sua forma mutante tra le forme: vasi sanguigni, conchiglie di molluschi, cellette d'api, snodi autostradali, pelvi di uccelli, cristalli e filettature aerodinamiche. Non c'è trama, ma trauma: un esercizio di patopatia. Non c'è teoria, ma racconto di piccole catastrofi, giocate dentro gli spazi interstellari della carne. ([[Valerio Magrelli]]) *Il passato come fata morgana. Trasformare i ricordi in miraggi, favole, sogni di favole. ([[Gesualdo Bufalino]]) *Il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti. ([[Gabriele D'Annunzio]]) *Il passato è costruito a partire dal presente, il quale seleziona ciò che, ai suoi occhi, è storico, vale a dire precisamente ciò che, nel passato, si sviluppa per produrre il presente. ([[Edgar Morin]]) *Il passato è il luogo dove abitano le cause, vale a dire i colpevoli. Per questo i colpevoli insistono tanto sull'inutilità del passato. Vogliono un mondo senza colpevoli ma quando la cosa risulta impossibile, quando il passato resuscita la colpa, i colpevoli tornano a uccidere, tornano ad essere quello che sono sempre stati. Assassini. ([[Manuel Vázquez Montalbán]]) *Il passato è il luogo più dolce da visitare quando la morte si sta avvicinando. ([[Aemon Targaryen]], ''[[Il Trono di Spade (quarta stagione)|Il Trono di Spade]]'') *Il passato è imprevedibile. ([[Ramón Eder]]) *Il passato, è la sola [[realtà]] umana. Tutto ciò che è, è passato. ([[Anatole France]]) *Il passato è la torcia che ci illumina la via. (''[[Gangs of New York]]'') *Il passato è più importante.<br>L'aveva detto lei, la Clare di Joe Kapp, citando qualcuno. E lui aveva ribattuto di no, pensando che non avrebbe dovuto esserlo. Ma lo era. Dopo tutto, il passato era quello di cui era fatta una persona, lo scheletro della sua vita. ([[Nigel Kneale]]) *Il passato è solo una storia che raccontiamo a noi stessi. (''[[Lei (film 2013)|Lei]]'') *Il passato è stato messo in una teca, sigillato, perché non nuoccia. Lo si può venerare, ma lo si teme. E comunque non deve essere imitato. Gli antichi, invece, in ogni momento hanno sempre guardato indietro. Da lì traevano ispirazione. Cancellavano per ricreare. ([[Roberto Peregalli]]) *''Il Passato è una così curiosa Creatura | a guardarlo in Viso | un Trasporto può rilasciarci | o un'Onta – || se disarmato qualcuno lo incontrasse | gli ingiungerei di fuggire | le sue sbiadite Munizioni | potrebbero ancora replicare.'' ([[Emily Dickinson]]) *Il passato ha la capacità di irrompere nel presente, e nei momenti meno opportuni. ([[Eduard Shevardnadze]]) *Il passato ha il peso che decidi di dargli. Non è lui che sbuca nel futuro e incasina la vita della gente, nossignore. (''[[Hitman (fumetto)|Hitman]]'') *''Il Passato – la cupa èra non sondata mai! | Il bulicante golfo – i dormienti e le ombre! | Il passato – infinita grandezza del passato!'' ([[Walt Whitman]]) *Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo. ([[Christa Wolf]]) *Il passato non è passato, nel cuore delle [[madre|madri]]: è presente. ([[Alberto Jacometti]]) *Il passato non è un pacchetto che si può mettere da parte. ([[Emily Dickinson]]) *Il passato non può essere trasformato in una condanna che esclude ogni riscatto. ([[Stefano Rodotà]]) *Il passato reca con sé un indice segreto che lo rinvia alla redenzione. Non sfiora forse anche noi un soffio dell'aria che spirava attorno a quelli prima di noi? Non c'è, nelle voci cui prestiamo ascolto, un'eco di voci ora mute? Le donne che corteggiamo non hanno delle sorelle da loro non più conosciute? Se è così, allora esiste un appuntamento misterioso tra le generazioni che sono state e la nostra. Allora noi siamo stati attesi sulla terra. Allora a noi, come a ogni generazione che fu prima di noi, è stata consegnata una ''debole'' forza messianica, a cui il passato ha diritto. ([[Walter Benjamin]]) *Il passato rivive nello [[squallore]] del presente. ([[Adolfo L'Arco]]) *Il passato se si ha una forte creatività, può dire tutto. Non c'è [[linguaggio]] che in mano a una fantasia creativa, a una grande immaginazione, non si trasformi. ([[Salvatore Sciarrino]]) *Il silenzio è il drappo funebre del passato, ed è talvolta empio, spesso pericoloso, sollevarlo: anche quando la mano è pietosa e amorosa, il primo momento è crudele. ([[Alphonse de Lamartine]]) *Il volto del passato ci attira soltanto nella misura in cui è su di lui il riflesso dell'eterno. ([[Gustave Thibon]]) *La strada più breve per arrivare al futuro è quella che parte dal passato. ([[Ken Saro-Wiwa]]) *L'incomprensione del [[presente]] cresce fatalmente dall'[[ignoranza]] del passato. ([[Marc Bloch]]) *''L'ora presente è in vano, non fa che percuotere e fugge, | sol nel passato è il bello, sol ne la morte è il vero.'' ([[Giosuè Carducci]]) *L'unico fascino del passato è che è passato. (''[[Il ritratto di Dorian Gray]]'') *Le cose passate fanno lume alle future, perché el mondo fu sempre di una medesima sorte; e tutto quello che è e sará, è stato in altro tempo, e le cose medesime ritornano, ma sotto diversi nomi e colori; però ognuno non le ricognosce, ma solo chi è savio, e le osserva e considera diligentemente. ([[Francesco Guicciardini]]) *Nel passato d'ogni popolo c'è un paradiso terrestre, il ricordo sommerso o la percezione emotiva d'un luogo felice, al quale si vorrebbe tornare. Nel [[presente]] d'ogni uomo c'è un'isola del sogno, un approdo lungamente sospirato e atteso, un momento di riconciliazione con gli altri uomini, con la Terra e con le sue creature. ([[Franco Tassi]]) *Nessun popolo puo vivere nel passato, ma non può nemmeno vivere senza il suo passato. Se nulla lo collega piu alla propria storia, e destinato a sparire. ([[Mohammad Reza Pahlavi]]) *Nessuno sapeva bene che cosa stesse nascendo; nessuno avrebbe potuto dire se sarebbe stata una nuova arte, un uomo nuovo, una nuova morale o magari un nuovo ordinamento della società. Perciò ognuno ne diceva quel che voleva. Ma dappertutto si levavano uomini a combattere contro il passato. ([[Robert Musil]]) *Noi siamo ciò che siamo solo per via del nostro passato, non dobbiamo mai dimenticarlo, altrimenti il futuro sarà perduto. ([[Alan Duff]]) *Noi viviamo di passato. Siamo degli stracchi rentiers che vivacchiano nell'accumulo lento del passato. ([[Carlo Emilio Gadda]]) *Non adoriamo il passato in quanto passato; il valore delle cose non è, per noi, in funzione della loro antichità: altrimenti lo statalismo romano del IV secolo ci sarebbe più caro della civiltà medievale. Quel che noi amiamo in certe forme del passato, è un'incarnazione più profonda della verità umana e sociale. ([[Gustave Thibon]]) *Non ci può essere nessuna [[storia]] del ''passato'' così come questo veramente accadde. Ci possono essere solo interpretazioni storiche, e nessuna di questa è definitiva; e ogni generazione ha il [[diritto]] di crearsi le sue proprie interpretazioni. ([[Karl Popper]]) *Non dovete nessuna fedeltà al passato in quanto passato; dovete fedeltà soltanto a ciò che a voi ha portato di eterno, cioè di carità. ([[Madeleine Delbrel]]) *Non ho rimorsi né rimpianti. Sul passato ho un'amnesia. ([[Karl Lagerfeld]]) *''Non lasciamo che si dica che il passato è morto. | Il passato ci sta tutto intorno e dentro. | Pervasa di ricordi tribali, so | che questo piccolo ora, questo presente incidentale | non è tutto quel che sono, che il mio lungo farmi | è così tanto del passato.'' [...] ''|| Mille e mille fuochi notturni nella foresta | sono nel mio sangue. | Che nessuno mi dica che il passato è del tutto andato. | Ora è una parte così piccola del tempo, una parte così piccola | di tutti gli anni, atavici, che mi hanno modellato.'' ([[Oodgeroo Noonuccal]]) *Non possiamo attaccarci al passato senza attaccarci ai nostri delitti. ([[Simone Weil]]) *Piagnucolare sul proprio passato è l'inizio dell'assenza del futuro. ([[Karl Lagerfeld]]) *Più del presente contava il passato, più del possesso il ricordarsene. Di fronte alla memoria, ogni possesso non può apparire che delusivo, banale, insufficiente. ([[Giorgio Bassani]]) *Possiamo più biasimare il passato, che non correggerlo. ([[Tito Livio]], attribuita ad [[Annibale]]) *Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. ([[George Santayana]]) *''Quello che è stato è già passato e mo il passato se lo tiene.'' ([[Neffa]]) *''Rare tracce di un passato | che è passato e che ritorna, | lascia un segno e poi sparisce, | dove andrà?'' ([[Rino Gaetano]]) *Riappropriarsi di questo passato e della propria tradizione per ritrovarsi: questo è il compito urgente che sta davanti al Paese che sa e che pensa. ([[Ernesto Galli della Loggia]]) *''Rifrustare il passato | È un misero conforto: | Quello ch'è stato è stato; | Quello ch'è morto è morto''. ([[Arturo Graf]]) *Salire al soglio del [[giudizio]] di se stessi significa essere pervenuti a tal punto di resurrezione che si è sorpassato tutto il passato. ([[Carlo Maria Franzero]]) *Se il passato è alle tue costole, ti volti e lo affronti. (''[[Metal Gear: Ghost Babel]]'') *Se vivi nel passato oppure nel [[futuro]], non troverai mai un senso nel [[presente]]. ([[Fausto Cercignani]]) *Si tenta di difendersi dalle incognite del futuro, ma solo per essere colpiti alle spalle dal passato. ([[Nigel Kneale]]) *''Un uomo onesto aumenta il tempo della sua vita: | vive due volte chi riesce a godere del passato.'' ([[Marco Valerio Marziale]]) ==Voci correlate== {{MultiCol|50%}} *[[Presente]] *[[Futuro]] *[[Ieri]] {{ColBreak}} *[[Storia]] *[[Tradizione]] *[[Passatismo]] {{EndMultiCol}} ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|wikt}} [[Categoria:Cronologia]] [[Categoria:Passato| ]] 3b33kzvznvurra62k1k11s1v3jj2ib8 Gerolamo Cardano 0 2885 1217888 1215020 2022-07-19T15:02:05Z Udiki 86035 varie wikitext text/x-wiki [[Immagine:GirolamoCardano.jpeg|thumb|right|Girolamo Cardano]] '''Girolamo Cardano''' (1501 – 1576), matematico, medico e astrologo italiano. ==Citazioni di Gerolamo Cardano== *Per linguaggio, costumi e leggi gli [[Uomo|uomini]] sono stati da sempre altrettanto diversi tra loro, di quanto lo sono rispetto ad essi gli animali. Presso gli adoratori di [[Maometto]] un cristiano viene stimato quanto un cane randagio, e così un ebreo presso maomettani e cristiani.<ref>Da ''De subtilitate''.</ref> ==''Della mia vita''== *Dopo che mia madre aveva tentato senza risultato dei preparati per [[Aborto|abortire]], venni alla luce il 24 settembre 1501. [...] Come morto, infatti, sono nato, anzi sono stato strappato al suo grembo, con i capelli neri e ricciuti. (pp. 36-37) *Avere un amico influente è una grande prova di saggezza. (p. 189) *A chi mi rinfacciava di essere [[Senilità|vecchio]]: «Vecchio è colui che Dio ha abbandonato». (p. 189) *Nelle avversità gli amici mi dettero aiuto, gli adulatori suggerimenti. (p. 189) *È meglio tacere cento cose che andrebbero dette piuttosto che dirne una sola che meriterebbe di essere taciuta. (p. 190) *Quando vuoi lavarti, prepara prima un panno per asciugarti. (p. 190) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Girolamo Cardano, ''Della mia vita'', a cura di Alfonso Ingegno, Serra e Riva, Milano, 1982. ==Altri progetti== {{interprogetto|commons=Category:Girolamo Cardano}} {{DEFAULTSORT:Cardano, Girolamo}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Astrologi italiani]] [[Categoria:Matematici italiani]] [[Categoria:Medici italiani]] d899vbt9w7oryui1jwh81v342fhv3tv 1217889 1217888 2022-07-19T15:02:46Z Udiki 86035 /* Altri progetti */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:GirolamoCardano.jpeg|thumb|right|Girolamo Cardano]] '''Girolamo Cardano''' (1501 – 1576), matematico, medico e astrologo italiano. ==Citazioni di Gerolamo Cardano== *Per linguaggio, costumi e leggi gli [[Uomo|uomini]] sono stati da sempre altrettanto diversi tra loro, di quanto lo sono rispetto ad essi gli animali. Presso gli adoratori di [[Maometto]] un cristiano viene stimato quanto un cane randagio, e così un ebreo presso maomettani e cristiani.<ref>Da ''De subtilitate''.</ref> ==''Della mia vita''== *Dopo che mia madre aveva tentato senza risultato dei preparati per [[Aborto|abortire]], venni alla luce il 24 settembre 1501. [...] Come morto, infatti, sono nato, anzi sono stato strappato al suo grembo, con i capelli neri e ricciuti. (pp. 36-37) *Avere un amico influente è una grande prova di saggezza. (p. 189) *A chi mi rinfacciava di essere [[Senilità|vecchio]]: «Vecchio è colui che Dio ha abbandonato». (p. 189) *Nelle avversità gli amici mi dettero aiuto, gli adulatori suggerimenti. (p. 189) *È meglio tacere cento cose che andrebbero dette piuttosto che dirne una sola che meriterebbe di essere taciuta. (p. 190) *Quando vuoi lavarti, prepara prima un panno per asciugarti. (p. 190) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Girolamo Cardano, ''Della mia vita'', a cura di Alfonso Ingegno, Serra e Riva, Milano, 1982. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cardano, Girolamo}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Astrologi italiani]] [[Categoria:Matematici italiani]] [[Categoria:Medici italiani]] ocd24ft2ohn2ukc39sqrf5eir74jy20 1217909 1217889 2022-07-19T17:57:17Z Udiki 86035 /* Altri progetti */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:GirolamoCardano.jpeg|thumb|right|Girolamo Cardano]] '''Girolamo Cardano''' (1501 – 1576), matematico, medico e astrologo italiano. ==Citazioni di Gerolamo Cardano== *Per linguaggio, costumi e leggi gli [[Uomo|uomini]] sono stati da sempre altrettanto diversi tra loro, di quanto lo sono rispetto ad essi gli animali. Presso gli adoratori di [[Maometto]] un cristiano viene stimato quanto un cane randagio, e così un ebreo presso maomettani e cristiani.<ref>Da ''De subtilitate''.</ref> ==''Della mia vita''== *Dopo che mia madre aveva tentato senza risultato dei preparati per [[Aborto|abortire]], venni alla luce il 24 settembre 1501. [...] Come morto, infatti, sono nato, anzi sono stato strappato al suo grembo, con i capelli neri e ricciuti. (pp. 36-37) *Avere un amico influente è una grande prova di saggezza. (p. 189) *A chi mi rinfacciava di essere [[Senilità|vecchio]]: «Vecchio è colui che Dio ha abbandonato». (p. 189) *Nelle avversità gli amici mi dettero aiuto, gli adulatori suggerimenti. (p. 189) *È meglio tacere cento cose che andrebbero dette piuttosto che dirne una sola che meriterebbe di essere taciuta. (p. 190) *Quando vuoi lavarti, prepara prima un panno per asciugarti. (p. 190) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Girolamo Cardano, ''Della mia vita'', a cura di Alfonso Ingegno, Serra e Riva, Milano, 1982. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cardano, Gerolamo}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Astrologi italiani]] [[Categoria:Matematici italiani]] [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Memorialisti italiani]] th6c4imdvkb6zp55wi0va4mi0uyjh7p Lenin 0 2889 1217876 1204438 2022-07-19T14:17:51Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Lenin in Switzerland.jpg|thumb|Lenin nel 1916]] '''Vladimir Il'ič Ul'janov''' detto '''Lenin''' (1870 – 1924), rivoluzionario e pensatore politico russo. {{indicedx}} ==Citazioni di Lenin== *{{NDR|Sull'armistizio del 1917}} Abbiamo alzato ora la bandiera bianca della resa; innalzeremo più tardi, su tutto il mondo, la bandiera rossa della nostra [[rivoluzione]].<ref>Citato in Antonio Pugliese, ''Alta marea'', Editrice Sud, Napoli, 1955.</ref> *Ci siamo uniti, in virtù di una decisione liberamente presa, allo scopo di combattere i nostri nemici.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 229. ISBN 9788858019429</ref> *Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione.<ref>Da ''Opere complete'', Editori Riuniti, Roma, 1966; citato in [[Luciano Gruppi]], ''Il concetto di egemonia in Gramsci'', Editori Riuniti, Roma, 1977.</ref> *Compagni! La rivoluzione degli operai e dei contadini, che da sempre i bolscevichi hanno ritenuto una necessità, è compiuta!<ref>Dalla ''Seduta del Soviet dei Deputati Operai e Soldati di Pietrogrado'', 25 ottobre (7 novembre) 1917; pubblicata nell'Izvestia del CEC, n. 207, 26 ottobre 1917.</ref> *Da noi si guarda la cooperazione con disprezzo, non comprendendo l'importanza esclusiva che ha la cooperazione, anzitutto, dal punto di vista di principio (i mezzi di produzione appartengono allo Stato), in secondo luogo dal punto di vista del passaggio a un ordine nuovo per la via più ''semplice, facile e accessibile ai contadini''.<ref>Da ''Sulla cooperazione'', I, 4 gennaio 1923; pubblicato per la prima volta sulla ''Pravda'', nn. 115 e 116, 26 e 27 maggio 1923; in ''Opere scelte'', vol. XXXIII (agosto 1921 - marzo 1923), traduzione di Bernardino Bernardini, Editori Riuniti, Roma, 1967, p. 429.</ref> *Dal punto di vista delle condizioni economiche dell'imperialismo, ossia dell'esportazione del capitale e della divisione del mondo da parte delle potenze coloniali «progredite» e «civili», gli Stati uniti d'Europa in regime capitalistico sarebbero o impossibili o reazionari.<ref name=europa>Da ''Sulla parola d'ordine degli Stati uniti d'Europa'', ''Sotsial-Demokrat'', n. 14, 23 agosto 1915; in ''Opere complete'', vol. XXI (agosto 1914 - dicembre 1915), traduzione di Rossana Platone, Editori Riuniti, Roma, 1966, pp. 311-314.</ref> *Dopo aver letto con enorme interesse e con attenzione mai venuta meno il libro di [[John Reed]] ''Dieci giorni che sconvolsero il mondo'', raccomando di cuore quest'opera agli operai di tutti i paesi. Vorrei che questo libro fosse diffuso a milioni di esemplari e tradotto in tutte le lingue, poiché esso fornisce una rappresentazione veritiera e straordinariamente viva di avvenimenti che sono così importanti per comprendere che cos'è la rivoluzione proletaria, che cos'è la dittatura del proletariato. Questi problemi sono attualmente largamente dibattuti, ma prima di accettare o respingere queste idee, è indispensabile capire tutta la portata della decisione da prendere. Il libro di John Reed contribuirà a chiarire questo che è il problema fondamentale del movimento operaio internazionale.<ref>Dalla prefazione a John Reed, ''Dieci giorni che sconvolsero il mondo'', scritta alla fine del 1919 e pubblicata per la prima volta nel 1923; in ''Opere complete'', vol. XXXVI (''Supplementi alla IV edizione''), traduzione di Giuseppe Garritano, Editori Riuniti, Roma, 1969, pp. 375-376.</ref> *Finché le donne non saranno chiamate, non soltanto alla libera partecipazione alla [[vita]] [[politica]] generale, ma anche al servizio civico permanente o generale, non si potrà parlare non solo di [[socialismo]], ma neanche di [[democrazia]] integrale e duratura.<ref>Da ''I compiti del proletariato nella rivoluzione attuale'', in ''Opere scelte'''.</ref><ref name=mitch/> *Fino a quando gli uomini non avranno imparato a discernere, sotto qualunque frase, dichiarazione e promessa morale, religiosa, politica e sociale, gli interessi di queste o quelle classi, essi in politica saranno sempre, come sono sempre stati, vittime ingenue degli inganni e delle illusioni.<ref>Da ''Tre fonti e tre parti integranti del marxismo''.</ref> *Fra un secolo tra i popoli civilizzati non ci sarà altra forma di governo [se non quella dell'URSS]. Tuttavia, credo che continuerà a sussistere, sotto le macerie delle attuali istituzioni, la [[gerarchia]] cattolica, perché in essa si effettua sistematicamente l'educazione di coloro i quali hanno il compito di guidare gli altri. Non nascerà alcun vescovo o papa, come finora è nato un principe, un re o un imperatore, perché per diventare un capo, una guida, nella Chiesa cattolica, è necessario aver già dato prova di capacità. È in questa saggia disposizione la grande forza morale del cattolicesimo, che da 2000 anni resiste a tutte le tempeste e rimarrà invincibile anche in futuro.<ref>Citato in ''Osservatore Romano'', 23 agosto 1924; ripreso in ''Avvenire'', 12 luglio 2007.</ref> *I [[giacobini]] nel 1793 erano i rappresentanti della classe più rivoluzionaria del XVIII secolo, degli strati poveri della città e della campagna. Contro questa classe che aveva già fatto giustizia nei fatti e (non a parole) del suo monarca, dei suoi grandi proprietari fondiari, della sua borghesia moderata con i mezzi più rivoluzionari, compresa la ghigliottina, contro questa classe veramente rivoluzionaria del XVIII secolo fecero guerra i nemici coalizzati dell'Europa.<ref name="nemici popolo">Da ''Sui nemici del popolo'' (''О врагах народа''), ''Pravda'', n. 75, 20 (7) giugno 1917; in ''Opere complete'', vol. XXV (giugno - settembre 1917), traduzione di Felice e Rossana Platone, Editori Riuniti, Roma, 1967, pp. 49-50.</ref> *I [[giacobini]] del 1793 sono entrati nella storia come un grande esempio di lotta veramente rivoluzionaria contro la ''classe degli sfruttatori'' da parte della ''classe dei lavoratori e degli oppressi'', impadronitasi di ''tutto'' il potere statale.<ref name="nemici popolo" /> *I [[Riformismo|riformisti]] cercano, mediante elemosine, di dividere e ingannare gli operai, di distoglierli dalla lotta di classe.<ref name=riformismo>Da ''Marxismo e riformismo''. Disponibile su ''[https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cl/mdclcf19-011250.htm]'', ''Resistenze.org''.</ref> *I tribunali devono non già abolire il [[terrore]] – una simile promessa sarebbe illusoria, – bensì, all'opposto, sancire il terrore in linea di principio, in modo chiaro e netto, senza ipocrisie e senza orpelli. Bisogna che le formulazioni del principio del terrore siano il più possibile ampie, giacché soltanto la legalità e la coscienza rivoluzionarie fisseranno le condizioni in maniera più o meno ampia, della sua applicazione.<ref>Da ''Pis'mo'' A.D. ''Kurskomu ot 17.V.1922'', ''Sočinenija'', Moskva, 1950. {{c|traduttore?}}</ref> *Il capo dell'opportunismo, [[Eduard Bernstein|Bernstein]], si è già guadagnato una triste celebrità accusando il marxismo di blaquismo, e gli opportunisti attuali che gridano al blanquismo, in sostanza non rinnovano e non «arrichiscono» affatto le già povere «idee» di Bernstein.<ref>Da ''Il marxismo e l'insurrezione. {{small|Lettera al Comitato Centrale del PSODR}}'', scritto il 13-14 settembre 1917 e pubblicato per la prima volta in ''Proletarskaia Revoliutsia'', n. 2, 1921; in ''Opere complete'', vol. XXVI (settembre 1917 - febbraio 1918), traduzione di Giuseppe Garritano, Editori Riuniti, Roma, 1966, p. 12.</ref> *Il governo degli operai e dei contadini, sorto dalla rivoluzione del 24 e del 25 ottobre e che si appoggia sui Soviet dei delegati degli operai, dei soldati e dei contadini, propone a tutti i popoli belligeranti e ai loro governi di cominciare immediatamente le trattative per una pace giusta e democratica. Il governo intende per pace giusta e democratica... la pace immediata senza annessioni, cioè senza conquista di territori stranieri, senza annessioni forzate di altre nazionalità, e senza contribuzioni.<ref>Dal ''Proclama ai popoli e ai governi di tutti i paesi belligeranti'', 26 ottobre 1917; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 698-699.</ref> *Il [[Kulaki|kulak]] detesta furiosamente il potere sovietico ed è pronto a strangolare e a massacrare centinaia di migliaia di operai. Sappiamo perfettamente che i kulak, se riuscissero a vincere, massacrerebbero centinaia di migliaia di operai, alleandosi con i grandi proprietari fondiari e i capitalisti, restaurando per gli operai il lavoro forzato, abolendo la giornata lavorativa di otto ore, riconducendo le fabbriche e le officine sotto il giogo dei capitalisti. [...] Dappertutto i kulak, avidi, rapaci, crudeli, hanno fatto causa comune con i grandi proprietari fondiari e i capitalisti contro gli operai e contro i poveri in generale. Dappertutto i kulak hanno fatto i conti con la classe operaia con inverosimile crudeltà. Dappertutto essi si sono alleati con i ''capitalisti stranieri'' contro gli operai del proprio paese. [...] Nessun dubbio è possibile. Il kulak è un feroce nemico del potere sovietico. O i kulak sgozzeranno un gran numero di operai, o gli operai schiacceranno implacabilmente le rivolte dei kulak, dei rapinatori, che sono una minoranza, contro il potere dei lavoratori. Non ci possono essere vie di mezzo. La pace è impossibile: si può, e persino facilmente, riconciliare il kulak con il grande propietario fondiario, con lo zar e con il prete, anche se prima erano venuti a lite fra loro, ma non lo si può ''mai'' riconciliare con la classe operaia.<br />Ecco perché diciamo che la lotta contro i kulak è la lotta ''finale'', decisiva. Ciò non significa che non possano esserci ripetute rivolte di kulak o ripetute crociate del capitalismo straniero contro il potere sovietico. Le parole «lotta finale» significano che si è sollevata contro di noi, nel nostro paese, l'ultima e la più numerosa delle classi ''sfruttatrici''.<br />I kulak sono gli sfruttatori più feroci, più brutali, più selvaggi, che hanno restaurato più d'una volta, come attesta la storia di altri paesi, il potere dei grandi propietari fondiari, degli zar, dei preti e dei capitalisti.<ref>Da ''[https://archive.org/stream/LeninOpereComplete/Lenin_Collected%20works_4th%20edition_Vol_28_Italian_djvu.txt Compagni operai, alla lotta finale, decisiva!]'' (''Товарищи-рабочие! Идем в последний, решительный бой!''), scritto nell'agosto 1918 e pubblicato per la prima volta in ''Rabociaia Moskva'', n. 14, 17 gennaio 1925; in ''Opere complete'', vol. XXVIII (luglio 1918 - marzo 1919), traduzione di Rossana Platone, Editori Riuniti, Roma, 1967, pp. 52-53.</ref> *Il marxismo ha aperto la via a uno studio universale, completo, del processo di origine, di sviluppo e di decadenza delle formazioni economico-sociali, considerando l'insieme di tutte le tendenze contraddittorie, riconducendole alle condizioni esattamente determinabili di vita e di produzione delle varie classi della società, eliminando il soggettivo e l'arbitrario nella scelta di singole idee direttive o nella loro interpretazione, scoprendo nella condizione delle forze materiali di produzione le radici di tutte le idee e di tutte le varie tendenze senza eccezione alcuna.<ref>Da ''Karl Marx'', 1914.</ref> *Il [[riformismo]] è l'inganno borghese degli operai che, nonostante i parziali miglioramenti, restano sempre schiavi salariati finché esiste il dominio del capitale.<ref name=riformismo/> *[...] il [[socialismo]] non è altro che il passo avanti che segue immediatamente il monopolio capitalistico di Stato. O, in altre parole: il socialismo non è altro che il monopolio capitalistico di Stato messo ''al servizio di tutto il popolo'' e che, in quanto tale, ''ha cessato'' di essere monopolio capitalistico.<ref>Da ''La catastrofe imminente e come lottare contro di essa'', § ''È possibile andare avanti se si teme di marciare verso il socialismo?'', pubblicato in opuscolo alla fine di ottobre del 1917, nelle edizioni ''Priboi''; in ''Opere complete'', vol. XXV (''giugno - settembre 1917''), traduzione di Felice Platone e Rossana Platone, Editori Riuniti, Roma, 1967, p. 340. Disponibile su ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/1917/9/catastrofe.htm]'', ''Marxists.org''.</ref> *In qualsiasi paese capiti l'operaio cosciente, in qualsiasi parte lo spinga il destino, per quanto straniero egli possa sentirsi, senza la propria lingua, senza amici, lontano dalla patria, egli può trovarsi amici e compagni al canto famigliare dell{{'}}''[[L'Internazionale|Internazionale]]''.<br />Gli operai di tutti i paesi hanno ripreso il canto del poeta proletario, combattente nella loro avanguardia, e ne hanno fatto l'inno proletario mondiale.<br />E gli operai di tutto i paesi rendono oggi onore a [[Eugène Pottier]]. Sua moglie e sua figlia vivono oggi in povertà, come visse per tutta la sua vita l'autore dell'''Internazionale''. [...] Pottier era nato da famiglia povera e per tutta la vita restò un povero, un proletario, guadagnandosi il pane come operaio spedizioniere e poi come disegnatore di stoffe.<ref name="Pottier">Da ''Eugène Pottier: {{small|(per il 25º anniversario della sua morte)}}'', ''Pravda'' n. 2, 3 gennaio 1912, firmato ''N. L.''; in ''Opere complete'', vol. XXXVI (''Supplementi alla IV edizione''), traduzione di Giuseppe Garritano, Editori Riuniti, Roma, 1969, pp. 151-152.</ref> *In tutto il mondo capitalistico la [[libertà di stampa]] è la libertà di ''comprare'' i giornali, di ''comprare'' gli scrittori, di ''corrompere'', di comprare e di fabbricare «l'opinione pubblica» ''a favore della borghesia''. [...] La borghesia (in tutto il mondo) è ancora più forte di noi, e di molte volte. Darle ''in più'' un'arma come la libertà di organizzazione politica ( = libertà di stampa, poiché la stampa è il centro e la base dell'organizzazione politica), significa facilitare il compito al nemico, aiutare il nemico di classe.<br />Non vogliamo suicidarci, e quindi non lo faremo.<br />Vediamo chiaramente questo ''fatto'': la «libertà di stampa» significa ''in realtà'' l'acquisto immediato da parte della borghesia internazionale di centinaia e di migliaia di scrittori cadetti, socialisti-rivoluzionari e menscevichi contro di noi e l'organizzazione della loro propaganda, della loro lotta contro di noi.<br />È un fatto. «Essi» sono più ricchi di noi e compreranno una «forza» dieci volte maggiore della forza di cui disponiamo noi.<ref>Dalla lettera del 5 agosto 1921 a Gavriil Miasnikov; in ''Opere complete'', vol. XXXII (''dicembre 1920 - agosto 1921''), traduzione di Rossana Platone e Augusto Pancaldi, Editori Riuniti, Roma, 1967, p. 478. Riportata in Roberto Sinigaglia, ''Mjasnikov e la rivoluzione russa'', Appendice II, Coop. Edizioni Jaca Book, Milano, 1973, pp. [https://www.google.it/books/edition/Mjasnikov_e_la_Rivoluzione_Russa/lJn2HoH1o3kC?hl=it&gbpv=1&dq=Vediamo+chiaramente+questo+fatto:+la+%C2%ABlibert%C3%A0+di+stampa%C2%BB+significa+in+realt%C3%A0+l%27acquisto+immediato+da+parte+della+borghesia+internazionale+di+centinaia&pg=PA169&printsec=frontcover 168-169].</ref> *In una guerra effettivamente nazionale, le parole "difesa della patria" non sono affatto un inganno, e noi non siamo contrari a questa guerra.<ref>Da ''Opere complete'', Editori Riuniti, Roma, 1955-70, vol. 23; p. 28.</ref> *L'8 novembre 1887 gli operai parigini accompagnarono al cimitero del Père-Lachaise, dove sono sepolti i comunardi fucilati, la bara di Eugène Pottier. La polizia provocò dei tumulti, strappando la bandiera rossa. Una folla enorme partecipò ai funerali civili. Da tutte le parti si levava il grido: «Viva Pottier!»<br />Pottier morì in miseria. Ma lasciava dietro di sé un monumento veramente imperituro. Egli fu uno dei più grandi ''propagandisti per mezzo della canzone''. Quando egli compose la sua prima canzone, gli operai socialisti si contavano, tutt'al più, a decine. Oggi lo storico inno di Eugène Pottier è conosciuto da decine di milioni di proletari...<ref name="Pottier" /> *L'[[antisemitismo]] è il socialismo degli imbecilli.<ref>Citato in ''Historia'', luglio 1978, n. 245, Cino del Duca.</ref> *L'[[imperialismo]] è il [[capitalismo]] giunto a quella fase di sviluppo, in cui si è formato il dominio dei monopoli e del capitale finanziario, l'esportazione di capitale ha acquistato grande importanza, è cominciata la ripartizione del mondo tra i trust internazionali, ed è già compiuta la ripartizione dell'intera superficie terrestre tra i più grandi paesi capitalistici.<ref name=imperialismo>Da ''L'Imperialismo, fase suprema del capitalismo''. Disponibile su ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/1916/imperialismo/index.htm]'', ''Marxists.org''.</ref> *L'ineguaglianza dello sviluppo economico e politico è una legge assoluta del capitalismo. Ne risulta che è possibile il trionfo del socialismo dapprima in alcuni paesi o anche in un solo paese capitalistico preso separatamente.<ref name=europa/> *L'ora della [[rivoluzione]] differisce dalle ore abituali, comuni, dalle ore che preparano la storia, appunto perché lo stato d'animo, l'effervescenza, la convinzione delle masse devono tradursi e si traducono in azione.<ref name=tattiche>Da ''Due tattiche della socialdemocrazia nella rivoluzione democratica'', 1905; citato in ''[http://dizionari.corriere.it/dizionario-citazioni/R/rivoluzione.shtml Rivoluzione]'', ''dizionari.corriere.it''.</ref> *La [[borghesia]] liberale, porgendo con una mano le riforme, con l'altra mano le ritira sempre, le riduce a nulla, se ne serve per asservire gli operai, per dividerli in gruppi isolati, per perpetuare la schiavitù salariata dei lavoratori. Il [[riformismo]], perfino quando è del tutto sincero, si trasforma quindi di fatto in uno strumento di corruzione borghese e di indebolimento degli operai. L'esperienza di tutti i paesi dimostra che prestando fede ai riformisti gli operai hanno sempre finito con l'essere gabbati.<ref name=riformismo/> *La concezione del mondo degli [[Anarchia|anarchici]] è la concezione borghese capovolta. Le loro teorie individualistiche, il loro ideale individualistico sono diametralmente opposti al [[socialismo]]. [...] La loro tattica, che si riduce alla negazione della lotta politica, divide i proletari e in realtà li trasforma in compartecipi passivi di questa o quella politica borghese, poiché un'effettiva astensione dalla politica è per i lavoratori impossibile e irrealizzabile.<ref>Da ''[https://archive.org/stream/LeninOpereComplete/Lenin_Collected%20works_4th%20edition_Vol_10_Italian_djvu.txt Socialismo e anarchia]'', 25 novembre 1905, p. 64.</ref> *La [[disperazione]] è caratteristica di coloro che non comprendono le cause del male, non vedono vie d'uscita e non sono in grado di combattere. :''Отчаяние свойственно тем, кто не понимает причин зла, не видит выхода, не способен бороться.''<ref>Citato in Владимир Ленин (Ульянов), ''Полное собрание сочинений. Том 20. Ноябрь 1910 ~ ноябрь 1911'', 2017.</ref> *La [[dittatura del proletariato]], se si traduce quest'espressione latina, scientifica, storico-filosofica, in un linguaggio più semplice, ecco che cosa significa: solo una classe determinata, e precisamente gli operai delle città e, in generale, gli operai di fabbrica e di officina, gli operai industriali, sono in grado di dirigere tutta la massa dei lavoratori e degli sfruttati nella lotta per abbattere il giogo del capitale, di dirigerli nel corso del suo abbattimento, nella lotta per mantenere e consolidare la vittoria, nella creazione di un nuovo regime sociale, di un regime socialista, in tutta la lotta per la soppressione completa delle classi.<ref>Da ''La grande iniziativa'', 1919.</ref> *La [[dittatura del proletariato]] è la forma particolare dell'alleanza di classe tra il [[proletariato]], avanguardia dei lavoratori, e i numerosi strati non proletari di lavoratori (piccola borghesia, piccoli proprietari, contadini, intellettuali, ecc.), o la maggioranza di essi, alleanza diretta contro il capitale, alleanza che ha per scopo il rovesciamento completo del capitale, lo schiacciamento completo della resistenza della borghesia e dei suoi tentativi di restaurazione, alleanza che ha per scopo l'instaurazione e il consolidamento definitivi del socialismo.<ref>Dalla prefazione a ''Come s'inganna il popolo con le parole d'ordine di libertà e d'eguaglianza'', 1919.</ref> *La [[matematica]] può esplorare la [[quarta dimensione]] e il mondo di ciò che è possibile, ma lo [[zar]] può essere rovesciato solo nella terza dimensione.<ref>Citato in [[John David Barrow|John D. Barrow]], ''I numeri dell'universo'', 2003.</ref> *La più democratica delle repubbliche borghesi non è mai stata altro, e non poteva essere altro, che una macchina per l'oppressione capitalistica dei lavoratori, uno strumento del potere politico del capitale, la dittatura della borghesia. La repubblica democratica borghese prometteva il potere alla maggioranza, proclamava il potere della maggioranza, ma non ha mai potuto attuarlo, data l'esistenza della proprietà privata della terra e dei degli altri mezzi di produzione.<br /> La «libertà» nella repubblica democratica borghese era, di fatto, la libertà ''per i ricchi''.<ref name="15aprile1919">Da ''La III Internazionale e il suo posto nella storia'' (''[[:s:ru:Третий_Интернационал_и_его_место_в_истории_(Ленин)|Третий Интернационал и его место в истории]]''), scritto il 15 aprile 1919 e pubblicato su ''Kommunističeskij Internacional'', n. 1, maggio 1919; in ''Opere complete'', traduzione di Rossana Platone, vol. XXIX (marzo - agosto 1919), Editori Riuniti, Roma, 1967, p. 284.</ref> *La potenza del [[Capitalismo|capitale]] è tutto, la Borsa è tutto, mentre il [[parlamento]], le [[Elezione|elezioni]], sono un gioco di marionette, di pupazzi...<ref>Da ''Sullo Stato'', 1919; citato in ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/1919/7/stato.htm Sullo Stato]'', ''marxists.org''.</ref> *{{NDR|Sul settimanale ''[[The Economist]]''}} La rivista dei milionari inglesi [...] segue una linea assai istruttiva nei confronti della guerra. I rappresentanti del capitale avanzato del più vecchio e più ricco paese capitalistico piangono amaramente sulla guerra ed esprimono incessantemente voti di pace. [...] {{NDR|''The Economist''}} è per la pace<ref>Nella fonte par le pace, refuso.</ref> proprio perché teme la rivoluzione.<ref>Da ''I filantropi borghesi e la socialdemocrazia rivoluzionaria'', ''Sotsial-Demokrat'', n. 41, 1º maggio 1915; in ''Opere complete'', vol. XXI (''agosto 1914 - dicembre 1915''), traduzione di Rossana Platone, Editori Riuniti, Roma, 1966, p. 171.</ref> *La [[rivoluzione]] è la festa degli oppressi e degli sfruttati.<ref name=tattiche/> *La vittoria apparterrà solo a coloro che hanno fede nel popolo, quelli che sono immersi nella primavera della creatività popolare.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 231. ISBN 9788858019429</ref> *Le radici della religione moderna affondano nell'oppressione sociale delle masse lavoratrici.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 259. ISBN 9788858015827</ref> *Ma in realtà l'esperienza dimostra che basta possedere il quaranta per cento di tutte le azioni per dominare l'andamento degli affari di una società per azioni, giacché una parte dei piccoli azionisti, disseminati qua e là, non ha la possibilità di intervenire alle assemblee generali, ecc.<ref name=imperialismo/> *Monopoli, oligarchia, tendenza al dominio anziché alla libertà, sfruttamento di un numero sempre maggiore di nazioni piccole e deboli per opera di un numero sempre maggiore di nazioni più ricche o potenti: sono le caratteristiche dell'imperialismo, che ne fanno un capitalismo parassitario e putrescente.<ref name=imperialismo/> *Nello stesso modo che una svolta nella vita di un qualunque individuo è, per lui, piena di ammaestramenti e gli fa vivere e sentire molte cose, così la [[rivoluzione]] dà in poco tempo a tutto il popolo gli insegnamenti più sostanziali e preziosi.<ref>Da ''Gli insegnamenti della rivoluzione'', 1917; citato in ''[http://dizionari.corriere.it/dizionario-citazioni/R/rivoluzione.shtml Rivoluzione]'', ''dizionari.corriere.it''.</ref> *Nessuna ricchezza può recare vantaggio ai [[Capitalismo|capitalisti]] se non trovano degli [[Operaio|operai]] disposti ad applicare il loro lavoro agli strumenti e ai materiali che essi posseggono e a produrre nuove ricchezze. Quando gli operai sono isolati gli uni dagli altri di fronte ai [[Padrone|padroni]], rimangono degli autentici schiavi e lavorano eternamente per un tozzo di pane per conto di un uomo a loro estraneo, rimangono eternamente dei salariati docili e muti. Ma quando gli operai proclamano insieme le loro rivendicazioni e rifiutano di sottomettersi a colui che ha il portafoglio gonfio, allora essi cessano di essere degli schiavi, diventano degli uomini, cominciano ad esigere che il loro lavoro non serva soltanto ad arricchire un pugno di parassiti, ma dia la possibilità a coloro che lavorano di vivere da uomini.<ref>Da ''Sugli scioperi''; citato in ''[http://www.tazebao.org/sciopero-di-24-ore-degli-operai-del-gruppo-ilva-2017/ Sciopero di 24 ore degli operai del gruppo Ilva, 2017]'', ''Tazebao.org''.</ref> *Nessuno è colpevole di essere nato [[Schiavitù|schiavo]]. Ma lo schiavo al quale non solo sono estranee le aspirazioni alla libertà, ma che giustifica e dipinge a colori rosei la sua schiavitù [...], un tale schiavo è un lacchè e un bruto che desta un senso legittimo di sdegno, di disgusto e ripugnanza.<ref>Da ''Sull'orgoglio nazionale dei Grandi-Russi''; citato in ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/1914/12/12-orgog.htm]'', ''Marxists.org''.</ref> *Non c'è altra via verso il socialismo se non attraverso la democrazia, attraverso la libertà politica.<ref>Da ''Opere complete''<!--questa è la fonte primaria citata da Gorbaciov-->, vol. 12, p. 44; citato in [[Michail Gorbačëv|Michail Gorbaciov]], ''La casa comune europea'', traduzione a cura della APN Publishing House, Mondadori, Milano, 1989, p. 293. ISBN 88-04-33183-6</ref> *Non è di slanci isterici che abbiamo bisogno, ma dei passi misurati dei ferrei battaglioni del [[proletariato]].<ref>Vladimir Il'ič Ul'janov, [https://books.google.it/books?id=HylhDwAAQBAJ Economia della rivoluzione], Il Saggiatore, 2017. ISBN 8865765844</ref> *Non è serio, in politica, contare sulle convinzioni, la devozione e le belle qualità dell'anima.<ref>Da ''All'XI Congresso del partito''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Non è tutt'oro quel che riluce. Le frasi di [[Lev Trotsky|Trotsky]] sono molto luccicanti e sonore, ma non hanno contenuto.<ref>Da ''Come si viola l'unità gridando che si cerca l'unità''.</ref> *Non giocare mai con l'insurrezione. Ma quando la si inizia, mettersi bene in testa che bisogna andare sino in fondo.<ref>Da ''Consigli di un assente''.</ref> *Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie nell'interesse del socialismo.<ref>Scritta il 26 marzo (8 aprile) 1917; pubblicata il 1º maggio 1917 in Jugend-Internationale, n. 8, Opere, vol. 23.</ref> *Non urlate tanto sul [[cinismo]]! Il cinismo non sta nelle parole che descrivono la realtà ma nella realtà stessa.<ref>Da ''Caratteristiche del romanticismo economico''.</ref> *[[Paul Levi]] vuole conquistarsi le simpatie della borghesia – e, conseguentemente, dei suoi agenti, la [[Seconda Internazionale]] e l'[[Unione dei Partiti Socialisti per l'Azione Internazionale|Internazionale due e mezzo]] – pubblicando proprio le opere di [[Rosa Luxemburg]] in cui ella aveva torto. A ciò noi rispondiamo citando poche righe di una vecchia favola russa: a volte un'aquila può volare più in basso di una gallina, ma una gallina non può mai salire tanto in alto quanto un'aquila. Rosa Luxemburg errò nella questione dell'indipendenza polacca; errò nel 1903 nel valutare il menscevismo; errò nella teoria dell'accumulazione del capitale; errò quando nel luglio 1914 si batté con [[Georgij Valentinovič Plechanov|Plechanov]], [[Emile Vandervelde|Vandervelde]], [[Karl Kautsky|Kautsky]] e altri per l'unificazione dei bolscevichi con i menscevichi; errò nei suoi scritti dal carcere nel 1918 (anche se in gran parte ella stessa corresse i propri errori dopo essere uscita dal carcere, alla fine del 1918 e al principio del 1919). Ma nonostante tutti questi errori era e rimane un'aquila: e non solo la sua memoria rimarrà sempre cara ai comunisti del mondo intero, ma anche la sua biografia e l'edizione ''integrale'' delle sue opere [...] costituiranno una lezione molto utile nell'educazione di molte generazioni di comunisti del mondo intero.<ref>Da ''Appunti di un giornalista'' scritto nel febbraio 1922 e pubblicato per la prima volta su ''Pravda'', 16 aprile 1924; citato in Peter J. Nettl, ''Rosa Luxemburg'', Milano, Il Saggiatore, 1970, II, p. 370.</ref> *Per fare una frittata bisogna rompere delle uova.<ref>Citato in James Gelvin, ''Il conflitto israelo-palestinese. Cent'anni di guerra'' (''The Israel-Palestine Conflict'', Cambridge University Press, 2005), Torino, Einaudi, 2007, pp. 179-180.</ref> *Quando avremo vinto alla scala mondiale, con l'[[oro]] si faranno gli [[orinatoio|orinatoi]] delle grandi città.<ref>Da un articolo sulla ''Pravda''. Citato in [[Pitigrilli]], ''L'ombelico di Adamo'', Casa Editrice Sonzogno, Milano, 1951.</ref> *Quanto più forte è l'influenza dei [[Riformismo|riformisti]] sugli operai, tanto più impotenti questi sono, tanto più dipendono dalla borghesia, tanto più per questa è facile ridurre a nulla, con diversi sotterfugi, le riforme. Quanto più il movimento operaio è autonomo, profondo, largo di prospettive, quanto più esso è libero dalla grettezza del riformismo, tanto meglio gli operai riusciranno a consolidare e a utilizzare singoli miglioramenti.<ref name=riformismo/> *Se non si adotta in Russia una base tecnica superiore a quella del passato, non si può neanche parlare di sviluppo dell'economia nazionale e di comunismo. {{NDR|[[Slogan comunisti]]}} Il comunismo è il potere sovietico più l'elettrificazione di tutto il paese, perché senza elettrificazione è impossibile sviluppare l'industria.<ref>Da ''Conferenza provinciale moscovita del PCR'', discorso del 12 novembre 1920; in ''Opere complete'', vol. XXI (aprile-dicembre 1920), traduzione in it. di Ignazio Ambrogio, Editori Riuniti, Roma, 1967, p. 402.</ref> *{{NDR|Sulla pace}} Senza annessioni né indennità.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/730#c1908|698]].</ref> *Si chiama [[antisemitismo]] la diffusione dell'odio contro gli ebrei. Quando la maledetta monarchia zarista viveva i suoi ultimi giorni, essa cercava di aizzare contro gli ebrei gli operai e i contadini ignoranti. La polizia zarista, alleata ai grandi proprietari fondiari e ai [[Capitalismo|capitalisti]], organizzava pogrom antiebraici. I grandi proprietari fondiari e i capitalisti cercavano di indirizzare contro gli ebrei l'odio degli operai e dei contadini estenuati dalla miseria. Anche in altri paesi capita spesso di vedere che i capitalisti attizzano l'odio contro gli ebrei per gettar polvere negli occhi all'operaio e distogliere il suo sguardo dal vero nemico dei lavoratori, il capitale. L'odio contro gli ebrei si mantiene saldamente solo dove il giogo dei grandi proprietari fondiari e dei capitalisti ha generato la profonda ignoranza degli operai e dei contadini. Soltanto gente completamente ignorante, completamente abbrutita può credere alle menzogne e alle calunnie diffuse contro gli ebrei. Sono residui della vecchia epoca feudale, in cui i preti facevano bruciare gli eretici sul rogo, i contadini erano servi, il popolo era schiacciato e muto. Questo vecchio oscurantismo feudale sta sparendo. Il popolo incomincia a vedere chiaro. Non sono gli ebrei i nemici dei lavoratori. I nemici degli operai sono i capitalisti di tutti i paesi. Fra gli ebrei vi sono operai, lavoratori: questi sono la maggioranza. Sono nostri fratelli oppressi dal capitale, nostri compagni di lotta per il socialismo. Fra gli ebrei vi sono kulak, sfruttatori, capitalisti, come ve ne sono fra i russi, come ve ne sono in tutte le nazioni. I capitalisti si sforzano di seminare e attizzare l'odio tra gli operai di diversa fede, di diversa nazionalità, di diversa razza. Chi non lavora si mantiene con la forza e col potere del capitale. I ricchi ebrei, come i ricchi russi, come i ricchi di tutti i paesi, sono alleati gli uni agli altri, schiacciano, opprimono, spogliano, dividono gli operai. Vergogna allo zarismo maledetto che ha torturato e perseguitato gli ebrei. Infamia e disonore su coloro che seminano l'odio contro gli ebrei, che seminano l'odio contro le altre nazioni. Viva la fiducia fraterna e l'alleanza degli operai di tutte le nazioni nella lotta per l'abbattimento del capitale.<ref>Citato in ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/lenin-opere/lenin_opere_29.pdf Lenin: Opere complete]'', ''Marxists.org'', vol. 29, p. 229.</ref> *{{NDR|Il potere sovietico}} soffoca la libertà degli sfruttatori e dei loro accoliti, strappa loro la «libertà» di sfruttare, la «libertà» di speculare sulla fame, la «libertà» di lottare per la restaurazione del potere del capitale, la «libertà» di un'intesa con la borghesia straniera contro gli operai e i contadini del loro paese.<br />I Kautsky difendano pure una simile libertà. Per farlo bisogna essere un rinnegato del marxismo, un rinnegato del socialismo.<ref name="15aprile1919" /> *Soltanto dei mascalzoni o dei semplicioni possono credere che il [[proletariato]] debba prima conquistare la maggioranza alle elezioni effettuate sotto il giogo della [[borghesia]], sotto il giogo della schiavitù salariata, e poi conquistare il potere. È il colmo della stupidità o dell'ipocrisia; ciò vuol dire sostituire alla lotta di classe e alla [[rivoluzione]] le elezioni fatte sotto il vecchio regime, sotto il vecchio potere.<ref>Saluto ai comunisti italiani, francesi e tedeschi, 10 ottobre 1919; citato in ''[http://www.resistenze.org/sito/te/pe/mc/pemcia02-019878.htm 19° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Operaio Russo (RCWP)]'', ''Resistenze.org''.</ref> *Tutta l'esperienza della storia moderna e, in particolare, la lotta rivoluzionaria del proletariato di tutti i paesi, sviluppatasi per più di cinquant'anni, dopo la pubblicazione del ''[[Manifesto del Partito Comunista|Manifesto comunista]]'', dimostrano inconfutabilmente che la concezione [[marxista]] del mondo è la sola espressione giusta degli interessi, delle opinioni e della cultura del [[proletariato]] rivoluzionario.<ref>Da ''La cultura proletaria''.</ref> *Un prete cattolico che violenti fanciulle... è molto meno pericoloso per la democrazia di un prete senza abiti sacri, un prete senza religione grossolana, un prete ideale e democratico che predica la creazione di un nuovo [[Dio]]. Poiché smascherare il primo prete è facile, non è difficile condannarlo e scacciarlo – ma il secondo non si lascia scacciare così semplicemente; è mille volte più difficile smascherarlo, e nessun piccolo borghese " Fragile e incostante" si dichiarerà disposto a condannarlo.<ref>Tratto dalla ''Lettera a Maksim Gor'kij'', 14 novembre 1913; citato in ''Prima di morire – appunti e note di lettura'' di [[Che Guevara|Ernesto Che Guevara]].</ref> *Uno [[Schiavitù|schiavo]] che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.<ref>Citato in ''[https://www.lacittafutura.it/esteri/7-novembre-2017-cento-volte-grazie 7 Novembre 2017, Cento volte Grazie]'', ''Lacittafutura.it''.</ref> ===Attribuite=== *Ci sono decenni in cui non succede nulla e ci sono settimane in cui sembrano passati decenni.<ref>Citato in Victor Sebestyen, ''[https://www.google.it/books/edition/Lenin/F-VDDwAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=lenin+ci+sono+decenni&pg=PT11&printsec=frontcover Lenin: {{small|la vita e la rivoluzione}}]'' (''Lenin the dictator: {{small|an intimate portrait}}''), traduzione di Chicca Galli e Roberta Zuppet, BUR, 2017. ISBN 9788858691823</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Forse ispirata da questo passaggio del ''Compito principale dei nostri giorni'' (11 marzo 1918): «In pochi giorni noi abbiamo distrutto una delle monarchie più antiche, più potenti, più barbare e più feroci. In pochi mesi abbiamo attraversato una serie di tappe dalla politica di conciliazione con la borghesia al superamento delle illusioni piccolo-borghesi, compiendo un percorso per il quale altri paesi hanno speso decenni.»<ref>In ''Opere complete'', vol. XXVII (febbraio - luglio 1918), traduzione di Giuseppe Garritano, Editori Riuniti, Roma, 1967, p. 139.</ref> *In Italia, compagni, c'era un solo socialista capace di guidare il popolo alla rivoluzione: [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Ebbene, voi lo avete perduto e non siete capaci di ricuperarlo!<ref>Citato in Ivan Buttignon, ''Compagno Duce. Fatti, personaggi, idee e contraddizioni del fascismo di sinistra'', prefazione di Giorgio Galli, Hobby & Work Publishing, Milano, 2010.</ref> *{{NDR|Su [[Gabriele D'Annunzio]]}} L'unico rivoluzionario in Italia.<ref>Citato in Giordano Bruno Guerri, ''D'Annunzio'', Oscar Mondadori, Milano, 2008, p. 247: «Lo stesso Bombacci nel dicembre 1920 affermò che "il movimento dannunziano è perfettamente e profondamente rivoluzionario. Lo ha detto anche Lenin al Congresso di Mosca". In effetti sembra che Lenin avesse definito D'Annunzio "l'unico rivoluzionario in Italia", ma per bollare l'inettitudine dei socialisti, più che per lodarlo».</ref> *Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato.<ref>Citato in [[Aleksandr Isaevič Solženicyn|A. I. Solženicyn]], ''Il primo cerchio''.</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione corretta è «Non siamo degli utopisti. Sappiamo che una cuoca o un manovale qualunque non sono in grado di partecipare subito all'amministrazione dello Stato. In questo siamo d'accordo con i cadetti, con la Bresckovskaia, con Tsereteli. Ma ci differenziamo da questi cittadini in quanto esigiamo la rottura immediata dal pregiudizio che solo dei funzionari ricchi o provenienti da famiglia ricca possano ''governare'' lo Stato, adempiere il lavoro correte, giornaliero di amministrazione. Noi esigiamo che gli operai e i soldati coscienti facciano il ''tirocinio'' nell'amministrazione dello Stato e che questo studio sia iniziato subito o, in altre parole, che si ''cominci'' subito a far partecipare tutti i lavoratori, tutti i poveri a tale tirocinio.»<ref>Da ''I bolscevichi conserveranno il potere statale?'', scritto alla fine di settembre 1917, pubblicato in ''Prosvestcenie'', nn. 1-2, ottobre 1917, in ''Opere complete'' (settembre 1917 - febbraio 1918), traduzione di Giuseppe Garritano, vol. XXVI, Editori Riuniti, Roma, 1966, p. 99.</ref> *Tutto ciò che è utile alla rivoluzione è [[morale]].<ref>Citato in: [[Curzio Malaparte]], ''Il Buonuomo Lenin'', Milano, Adelphi, 2018, p. 89. ISBN 978-88-459-3261-8</ref> == ''Che fare?'' == *Dal momento che non si può parlare di una ideologia indipendente, elaborata dalle stesse masse operaie nel corso del loro movimento, la questione si può porre ''solamente così'': o ideologia [[Borghesia|borghese]] o ideologia socialista. Non c'è [[via di mezzo]] (poiché l'umanità non ha creato una «terza» ideologia e, d'altronde, in una società dilaniata dagli antagonismi di classe, non potrebbe mai esistere una ideologia al di fuori o al di sopra delle classi). Perciò ''ogni'' diminuzione dell'ideologia socialista, ''ogni allontanamento'' da essa implica necessariamente un rafforzamento dell'ideologia borghese.<ref name=mitch>Citato in Juliet Mitchell, ''La condizione della donna'' (''Woman's Estate''), traduzione di Giovanna Stefancich, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1972.</ref> *È molto più difficile impadronirsi di una decina di teste forti che non di un centinaio di imbecilli.<ref>Citato in ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/1902/3-chefare/cf4.htm Che fare?]'', ''.marxists.org''.</ref> *In un'organizzazione numerosa una stretta clandestinità è impossibile. Come conciliare la necessità di avere molti iscritti e insieme una severa clandestinità?[...]Con la legalizzazione noi non possiamo risolvere il problema di creare un'organizzazione professionale che sia la meno clandestina e la più larga possibile. A noi resta la via delle organizzazioni professionali segrete e ''dobbiamo'' aiutare con tutte le nostre forze gli operai che già si mettono su questa strada. Le organizzazioni professionali possono essere utilissime non solo per sviluppare e consolidare la lotta economica, ma offrono inoltre un aiuto prezioso per l'agitazione politica e per l'organizzazione rivoluzionaria. (pp. 168, 170<ref name="Che fare" />) *L'organizzazione degli operai deve innanzitutto essere professionale, poi essere la più vasta possibile e infine essere la meno clandestina possibile. Al contrario, l'organizzazione dei rivoluzionari deve comprendere prima di tutto e principalmente uomini la cui azione sia rivoluzionaria. [...] Per questa caratteristica comune ai membri dell'organizzazione ''nessuna distinzione deve assolutamente esistere fra operai e intellettuali'', e a maggior ragione nessuna distinzione sulla base di mestiere. Tale organizzazione necessariamente non deve essere molto estesa e deve essere quanto più clandestina è possibile. (p. 166 <ref name="Che fare" />) *Nei paesi politicamente liberi la differenza fra l'organizzazione tradunionista e l'organizzazione politica è evidente, come è evidente la differenza fra i [[sindacato|sindacati]] e la socialdemocrazia. [...] Le organizzazioni operaie per la lotta economica devono essere organizzazioni tradunioniste. Ogni operaio socialdemocratico deve, per quanto gli è possibile sostenerle e lavorarvi attivamente. (pp. 166, 167<ref name="Che fare" />) *Se per un socialdemocratico il concetto di "lotta politica"coincide con il concetto di "lotta economica contro i padroni e contro il governo", è naturale che per lui "l'organizzazione dei rivoluzionari" coincida più o meno con "l'organizzazione degli operai". E ciò effettivamente accade agli economisti, sicché, discutendo con costoro sull'organizzazione parliamo letteralmente due linguaggi diversi. [...] La lotta politica della socialdemocrazia è molto più vasta e complessa della lotta economica degli operai contro i padroni e contro il governo. Perimenti (e per questa ragione) l'organizzazione di un partito socialdemocratico rivoluzionario deve necessariamente ''essere distinta'' dall'organizzazione degli operai per la lotta economica. ("Che fare, problemi scottanti del nostro movimento"<ref name="Che fare">V. Lenin, ''Che fare, problemi scottanti del nostro movimento'', Stoccarda, Marzo 1901. <br /> Ristampa nella collana "La Biblioteca storica-documenti" , presentazione del dott. A. Sallusti, intr. di Francesco Perfetti; distribuito come supplemento gratuito al quotidiano ''Il Giornale'', OCLC 1046049632 (codice ISBN assente)</ref> *Senza teoria [[Rivoluzione|rivoluzionaria]] non vi può essere movimento rivoluzionario.<ref>Citato in ''[http://dizionari.corriere.it/dizionario-citazioni/R/rivoluzione.shtml Rivoluzione]'', ''dizionari.corriere.it''.</ref> ==''Stato e rivoluzione''== *Le classi dominanti hanno sempre ricompensato i grandi rivoluzionari, durante la loro vita, con incessanti persecuzioni; la loro dottrina è stata sempre accolta con il più selvaggio furore, con l'odio più accanito e con le più impudenti campagne di menzogne e di diffamazioni. Ma, dopo morti, si cerca di trasformarli in icone inoffensive, di canonizzarli, per così dire, di cingere di una certa aureola di gloria il loro nome, a "consolazione" e mistificazione delle classi oppresse, mentre si svuota del contenuto la loro dottrina rivoluzionaria, se ne smussa la punta, la si avvilisce. La borghesia e gli opportunisti in seno al movimento operaio si accordano oggi per sottoporre il [[marxismo]] a un tale "trattamento". (cap. I, 1) *Lo Stato è il prodotto e la manifestazione degli antagonismi inconciliabili tra le classi. (cap. I, 1) *La [[repubblica]] [[Democrazia|democratica]] è il migliore involucro politico possibile per il [[capitalismo]]; per questo il capitale, dopo essersi impadronito [...] di questo involucro - che è il migliore - fonda il suo potere in modo talmente saldo, talmente sicuro, che ''nessun'' cambiamento, né di persone, né di istituzioni, né di partiti nell'ambito della repubblica democratica [[Borghesia|borghese]] può scuoterlo. (cap. I, 3) *Noi siamo per la repubblica democratica, in quanto essa è, in regime capitalista, la forma migliore di Stato per il proletariato, ma non abbiamo il diritto di dimenticare che la sorte riservata al popolo, anche nella più democratica delle repubbliche borghesi, è la schiavitù salariata. (cap. I, 3) *[[Marxismo|Marxista]] è soltanto colui che ''estende'' il riconoscimento della lotta delle classi sino al riconoscimento della ''dittatura del proletariato''. (cap. II, 3) *In realtà, questo periodo è inevitabilmente un periodo di lotta di classe di un'asprezza inaudita, un periodo in cui le forme di questa lotta diventano quanto mai acute, e quindi anche lo Stato di questo periodo deve essere uno Stato democratico in ''modo nuovo'' (per i proletari e i non possidenti in generale), e dittatoriale in ''modo nuovo'' (contro la borghesia). (cap. II, 3) *In [[Karl Marx|Marx]] non v'è un briciolo di utopismo; egli non inventa, non immagina una società "nuova". No, egli studia, come un processo di storia naturale, la ''genesi'' della nuova società ''che sorge'' dall'antica, le forme di transizione tra l'una e l'altra. Egli si basa sui fatti, sull'esperienza del movimento proletario di massa e cerca di trarne insegnamenti pratici. (cap. III, 3) *Il [[proletariato]] ha bisogno dello Stato solo per un certo periodo di tempo. Quanto all'abolizione dello Stato, come ''fine'', noi non siamo affatto in disaccordo con gli anarchici. Affermiamo che per raggiungere questo fine è indispensabile utilizzare temporaneamente, ''contro'' gli sfruttatori, gli strumenti, i mezzi e i metodi del potere statale, così com'è indispensabile, per sopprimere le classi, stabilire la [[dittatura temporanea]] della classe oppressa. (cap. IV, 2) *[...] aspirando al socialismo, abbiamo la convinzione che esso si trasformerà in comunismo, e che scomparirà quindi ogni necessità di ricorrere in generale alla violenza contro gli uomini, alla ''sottomissione'' di un uomo a un altro, di una parte della popolazione a un'altra, perché gli uomini si ''abitueranno'' a osservare le condizioni elementari della convivenza sociale ''senza violenza e senza sottomissione''. (cap. IV, 6) *La [[democrazia]] ''non'' si identifica con la sottomissione della [[maggioranza e minoranza|minoranza alla maggioranza]]. La democrazia è ''uno Stato'' che riconosce la sottomissione della minoranza alla maggioranza, cioè l'organizzazione della ''violenza'' sistematicamente esercitata da una classe contro un'altra, da una parte della popolazione contro l'altra. (cap. IV, 6) *Lo sviluppo progressivo, cioè l'evoluzione verso il comunismo, avviene passando per la [[dittatura del proletariato]] e non può avvenire altrimenti, poiché non v'è nessun'altra classe e nessun altro mezzo che possa spezzare la resistenza dei capitalisti sfruttatori. (cap. V, 2) *La società [[Capitalismo|capitalistica]] non ci offre dunque che una democrazia tronca, miserabile, falsificata, una democrazia per i soli ricchi, per la sola minoranza. La [[dittatura del proletariato]], periodo di transizione verso il [[comunismo]], istituirà per la prima volta una democrazia per il popolo, per la maggioranza, accanto alla repressione necessaria della minoranza, degli sfruttatori. Solo il comunismo è in grado di dare una democrazia realmente completa; e quanto più sarà completa, tanto più rapidamente diventerà superflua e si estinguerà da sé. (cap. V, 2) *Lo speciale apparato, la macchina speciale di repressione, lo "Stato", è ''ancora'' necessario, ma è già uno Stato transitorio, non più lo Stato propriamente detto, perché la repressione di una minoranza di sfruttatori da parte della maggioranza degli schiavi salariati ''di ieri'' è cosa relativamente così facile, semplice e naturale, che costerà molto meno sangue di quello che è costata la repressione delle rivolte di schiavi, di servi e di operai salariati, costerà molto meno caro all'umanità. (cap. V, 2) *Lo Stato potrà estinguersi completamente quando la società avrà realizzato il principio: "Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni", cioè quando gli uomini si saranno talmente abituati a osservare le regole fondamentali della convivenza sociale e il lavoro sarà diventato talmente produttivo ch'essi lavoreranno volontariamente ''secondo le loro capacità''. (cap. V, 4) ==''La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky''== *[[Karl Kautsky|Kautsky]] prende del marxismo ciò che è accettabile per i liberali, per la borghesia (la critica del Medioevo, la funzione storica progressiva del capitalismo in generale e della democrazia capitalistica in particolare), e getta a mare, tace e nasconde tutto ciò che del marxismo è inaccettabile per la borghesia (la violenza rivoluzionaria del proletariato contro la borghesia per l'annientamento di quest'ultima). Ecco perché, per la sua posizione oggettiva, qualunque possa essere la sua convinzione soggettiva, Kautsky è inevitabilmente un lacchè della borghesia. *La [[dittatura]] è un potere che poggia direttamente sulla violenza e non è vincolato da nessuna legge.<br />La [[dittatura del proletariato|dittatura rivoluzionaria del proletariato]] è un potere conquistato e sostenuto dalla violenza del proletariato contro la borghesia, un potere non vincolato da nessuna legge. *La democrazia borghese, benché sia stata un grande progresso storico in confronto al Medioevo, rimane sempre — e sotto il capitalismo non può non rimanere — limitata, monca, falsa, ipocrita, un paradiso per i ricchi, una trappola e un inganno per gli sfruttati, i poveri. Questa verità, che costituisce la parte essenziale della dottrina di Marx, non è stata capita dal «marxista» Kautsky. ==''L'estremismo, malattia infantile del comunismo''== *Il capitalismo lascia inevitabilmente in eredità al socialismo, da un lato, le vecchie distinzioni professionali e corporative tra gli operai, distinzioni che si sono stabilite attraverso i secoli, i sindacati, che possono svilupparsi e si svilupperanno solo con molta lentezza, nel corso di vari anni, in sindacati di produzione (che abbraccia interi rami di produzione e non soltanto una corporazione, un mestiere, una professione), più larghi e meno corporativi. In seguito, attraverso questi sindacati di produzione, si passerà alla soppressione della divisione del lavoro tra gli uomini, all'educazione, preparazione, istruzione, di uomini ''sviluppati'' e preparati ''in tutti i sensi'', di uomini che ''sapranno fare tutto''. A ciò tende il comunismo, a questo deve tendere e ''arriverà'', ma solo dopo un lungo periodo di anni. Tentare oggi anticipare praticamente questo futuro risultato del comunismo pienamente sviluppato, pienamente consolidato, pienamente dispiegato e maturo è come voler insegnare la matematica superiore ad un bambino di quattro anni. (p. 40) *Partecipare ai parlamenti borghesi? I comunisti tedeschi «[[Sinistra comunista|di sinistra]]», con il massimo disprezzo e con la massima leggerezza, rispondono negativamente a questa domanda. I loro argomenti? [...] «Bisogna respingere con la massima energia... qualsiasi ritorno alle forme di lotta del parlamentarismo, che sono storicamente e politicamente superate...»<br />Ciò è detto in modo pretestuoso fino al ridicolo ed è manifestamente falso. «Ritorno» al parlamentarismo! Forse esiste già in Germania la repubblica dei soviet? Non sembra! Come si può parlare allora di «ritorno»? Non è questa una frase vuota?<br />Il parlamentarismo è «storicamente superato». Questo è vero sul piano della propaganda. Ma ognuno sa che da questo al superamento ''pratico'' c'è ancora molta distanza. [...] È chiaro che in Germania il parlamentarismo ''non è ancora'' politicamente superato. È chiaro che i «sinistri» in Germania, hanno scambiato il ''loro desiderio'', la loro posizione ideale e politica, per una realtà oggettiva. Questo è l'errore più pericoloso per dei rivoluzionari. (pp. 46-48) * [...] il compagno [[Amadeo Bordiga|Bordiga]] e i suoi amici «di sinistra» dalla loro giusta critica nei confronti di Turati e soci traggono la falsa conclusione che, in genere, ogni partecipazione al parlamento sia dannosa.<br /> I «sinistri» italiani non possono addurre neanche un argomento serio a sostegno di tale opinione. (p. 104) *Con il potere sovietico, un numero molto più altro di intellettuali borghesi si intrufolerà nel vostro e nel nostro partito proletario. Costoro si infiltreranno nei soviet, nei tribunali, nell'amministrazione, perché il comunismo non si può costruire in altro modo se non con il materiale umano del capitalismo, perché non si possono mettere al bando ed eliminare gli intellettuali borghesi, e bisogna vincerli, rifarli, trasformarli, rieducarli, [...] (p. 106) ==''Lettera al Congresso''== *In primo luogo propongo di elevare il numero dei membri del CC portandolo ad alcune decine o anche un centinaio. [...] penso che ciò sia necessario {{sic|e}} per elevare l'autorità del CC, e per evitare conflitti che piccoli gruppi del CC possano avere una importanza troppo spoporzionata per le sorti di tutto il partito. [...] Una tale riforma aumenterebbe notevolmente la solidità del nostro partito e faciliterebbe la lotta che esso deve condurre in mezzo a Stati nemici e che, a mio parere, potrà e dovrà acuirsi fortemente nei prossimi anni. Io penso che la stabilità del nostro partito guadagnerebbe enormemente da tale provvedimento. (23 dicembre 1922; pp. 427 sg.) *Il nostro partito si fonda due classi, e sarebbe perciò possibile la sua instabilità, e inevitabile il suo crollo, se tra queste due classi non potesse sussistere un'intesa. In questo caso sarebbe inutile prendere questi o quei provvedimenti e in generale discutere della stabilità del nostro CC. [...] Io penso che, da questo punto di vista, fondamentali per la questione della stabilità siano certi membri del CC come [[Iosif Stalin|Stalin]] e [[Lev Trockij|Trotski]]. I rapporti tra loro, secondo me, rappresentano una buona metà del pericolo di quella scissione, che potrebbe essere evitata e ad evitare la quale, a mio parere, dovrebbe servire l'aumento del numero dei membri del CC a 50 a 100 persone. (24 dicembre 1922; p. 428) *Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere, e non sono sicuro che egli sappia servirsene con sufficiente prudenza. D'altro canto il compagno Trotski [...] si distingue non solo per le sue eminenti capacità. Personalmente egli è forse il più capace tra i membri dell'attuale CC, ma ha anche una eccesiva sicurezza di sé e una tendenza eccessiva a considerare il lato puramente amministrativo dei problemi. (24 dicembre 1922; p. 429) *Non continuerò a caratterizzare gli altri membri del CC secondo le loro qualità personali. Ricordo soltanto l'episodio di cui sono stati protagonisti nell'ottobre [[Grigorij Evseevič Zinov'ev|Zinoviev]] e [[Lev Borisovič Kamenev|Kamenev]]<ref>Nell'ottobre 1917, Zinov'ev e Kamenev si schierarono contro l'insurrezione armata e la denunciarono come un'azione avventuristica sul giornale menscevico ''Novaja Gizn'', violando il segreto interno al partito.</ref> non fu certamente casuale, ma d'altra parte non glielo si può ascrivere personalmente a colpa, così come il non bolscevismo a Trotski<ref>Trockij aderì alla fazione bolscevica nel 1917.</ref>. (24 dicembre 1922; p. 429) *[[Nikolaj Ivanovič Bucharin|Bukharin]] non è soltanto un validissimo e importantissimo teorico del partito, ma è considerato anche, giustamente, il prediletto di tutto il partito, ma le sue concezioni teoriche con grandissima perplessità possono essere considerate pienamente marxiste, poiché in lui vi è qualcosa di scolastico (egli non ha mai appreso, e penso, mai compreso pienamente la dialettica). (24 dicembre 1922; p. 429) *Stalin è troppo grossolano, e questo difetto, del tutto tollerabile nell'ambiente e nei rapporti tra noi comunisti, diventa intollerabile nella funzione di segretario generale. Perciò propongo ai compagni di pensare alla maniera di togliere Stalin da questo incarico e di designare al suo posto un altro uomo che, a parte tutti gli altri aspetti, si distingua dal compagno Stalin solo per una migliore qualità, quella cioè di essere più tollerante, più leale, più cortese e più riguardoso verso i compagni, meno capriccioso, ecc. Questa circostanza può apparire una piccolezza insignificante. Ma io penso che, dal punto di vista dell'impedimento di una scissione e di quanto ho scritto sopra sui rapporti tra Stalin e Trotski, non è una piccolezza, ovvero è una piccolezza che può avere un'importanza decisiva. (4 gennaio 1923; p. 430) ==Citazioni su Lenin== *Ad onta della sua conclamata ortodossia, Lenin non era affatto un marxista ortodosso: potremmo addirittura dire che per quanto riguarda i lineamenti teorici essenziali non era nemmeno un marxista. Si servì spesso della metodologia di [[Karl Marx|Marx]] e sfruttò la dialettica per giustificare le conclusioni che aveva già raggiunto con l'intuizione, ma ignorò il punto centrale dell'ideologia di Marx, quello relativo all'inevitabilità storica della rivoluzione. Lenin non credeva nel [[determinismo]], bensì nell'importanza decisiva della volontà umana, di una in particolare: la sua. ([[Paul Johnson]]) *Al di fuori della Russia Lenin e [[Friedrich Engels|Engels]] non sono ovviamente dei pensatori scientifici apprezzati e non potrebbe interessare a nessuno confutarli come tali. Può darsi che lo stesso sia in Russia, ma lì nessuno si azzarda a dirlo. ([[Albert Einstein]]) *''Al tempo della guerra mondiale | in una cella del carcere italiano di San Carlo | pieno di soldati arrestati, di ubriachi e di ladri, | un soldato socialista incise sul muro col lapis copiativo: | viva Lenin! | Su, in alto, nella cella semibuia, appena visibile, ma | scritto in maiuscole enormi. | Quando i secondini videro, mandarono un imbianchino con un secchio di calce | e quello, con un lungo pennello, imbiancò la scritta minacciosa. | Ma siccome, con la sua calce, aveva seguito soltanto i caratteri | ora c'è scritto nella cella, in bianco: | viva Lenin! | Soltanto un secondo imbianchino coprì il tutto con più largo pennello | sì che per lunghe ore non si vide più nulla. Ma al mattino, | quando la calce fu asciutta, ricomparve la scritta: | viva Lenin! | Allora i secondini mandarono contro la scritta un muratore armato di coltello. | E quello raschiò una lettera dopo l'altra, per un'ora buona. | E quand'ebbe finito, c'era nella cella, ormai senza colore | ma incisa a fondo nel muro, la scritta invincibile: | viva Lenin! | E ora levate il muro! Disse il soldato.'' ([[Bertolt Brecht]]) *''Allora con modesto | vestito e berretto operaio, | entrò il vento, | entrò il vento del popolo. | Era Lenin. | Cambiò la terra, l'uomo, la vita. | L'aria libera rivoluzionaria | scompigliò le carte | disonorate. Nacque una patria | che non ha smesso di crescere. | È grande come il mondo, ma entra | fin nel cuore del più | piccolo | lavoratore di fabbrica o di ufficio, | di agricoltura o imbarcazione. | Era l'[[Unione Sovietica]].'' ([[Pablo Neruda]]) *Che Lenin avrebbe attaccato con violenza la revisione del pensiero di Marx operata da [[Eduard Bernstein|Bernstein]] era ovvio; è evidente, tuttavia, che non lo fece perché pensava che Bernstein avesse torto, bensì perché temeva che Bernstein potesse avere ragione. ([[Robert Conquest]]) *Ci sono mille idee che nascono dalla storia dei tempi, da [[Spartaco]] alla Comune di Parigi, ancora prima a [[Thomas Müntzer]], agli anabattisti. Hanno tutti perso. Ad un certo punto il modello di partito leninista, che racchiude in sé, nella pratica e nella teoria, il massimo della democrazia possibile, il centralismo democratico, e la massima efficacia possibile, l'unità esterna nei confronti dell'avversario, del nemico, è riuscito a cambiare il mondo. Quell'uomo {{NDR|Lenin}} è riuscito a costruire uno Stato che è diventato la seconda potenza del mondo, che per un secolo intero ha cambiato il mondo. ([[Marco Rizzo]]) *Dal marxismo Lenin prese il materialismo dogmatico, l'etica del relativismo di classe, e gli elementi dell'autoritarismo rivoluzionario (la «dittatura del proletariato») mentre ne trascurava le caratteristiche evolutive, come quelle democratiche. Nella composizione che ne risultò, i germi del totalitarismo si potevano trovare in abbondanza. ([[Michael Karpovich]]) *Di chi era quel nome: Lenin? Di un uomo emerso dalla storia. La guerra era stata la sua levatrice. Dai solchi sanguinosi degli odi umani egli era nato. ([[Alfredo Panzini]]) *"È arrivato Lenin, adesso sì che si incomincia!" "Qualcosa succederà; è arrivato Lenin!" "Leninista" – ecco che cosa adesso rappresenta la tormenta e la paura – bolscevico. ([[Aleksej Michajlovič Remizov]]) *Forse Lenin ebbe una buona idea quando adottò la [[nuova politica economica]]. ([[Deng Xiaoping]]) *In vita, Lenin non fu mai circondato da culti di sorta. Modesto, per niente presuntuoso e soprattutto sobriamente fedele ai suoi ideali, non permise mai che i suoi seguaci gli creassero intorno le nebbie di una leggenda. [...] Fu necessario che Lenin morisse perché potesse nascere il culto di Lenin. ([[Isaac Deutscher]]) *L'ultracentralismo raccomandato da Lenin ci sembra pervaso in tutto il suo essere non dallo spirito positivo e creatore ma dallo spirito sterile del guardiano notturno. La sua concezione è fondamentalmente diretta a controllare l'attività di partito e non a fecondarla, a restringere il movimento e non a svilupparlo, a soffocarlo e non a unificarlo. ([[Rosa Luxemburg]]) *La figura di Lenin è un gigante nella storia e le sue idee luminose rappresentano il patrimonio comune dei combattenti [[Rivoluzione|rivoluzionari]] in tutti gli angoli della terra. ([[Fidel Castro]]) *La grandezza storica di Lenin non va ricercata in un'originalità di pensiero creatore, ma nella sua incomparabile capacità di trasformare un sistema di idee filosofiche ed economiche già esistente in un programma di azione militante. [...] L'uomo Lenin è inevitabilmente fuso col sistema a cui dette vita [...]. Egli fu la dottrina incarnata del marxismo militante, il verbo rivoluzionario fatto carne. ([[William Henry Chamberlin]]) *Lenin era nel giusto, ma la rivoluzione durò troppo, con le stesse persone, e arrivò Stalin. Io combatto perché questo non accada nel mio Paese. ([[Lech Walesa]]) *Lenin ha sempre sviluppato i suoi concetti sotto l'impulso di problemi pratici. Ripercorrere l'elaborazione di questi suoi concetti significa perciò ripercorrere un pezzo di storia del movimento sociale russo. ([[Werner Hofmann]]) *Lenin è stato sfortunato. È nato cent'anni troppo presto. ([[Arthur Charles Clarke]]) *Lenin fu un capo indiscutibile del proletariato, dirigente, ricercatore, studioso, fondatore, che diede contributi importanti alla costruzione socialista. ([[Miguel Díaz-Canel]]) *''Lenin | ricevette dagli zar | ragnatele e stracci. | Lenin lasciò una eredità | di patria libera e orgogliosa.'' ([[Pablo Neruda]]) *Lenin stesso, il più grande realista di tutti i rivoluzionari, soleva dire che non si poteva essere rivoluzionari se non si era un po' sognatori e non si aveva una vena di romanticismo. ([[Isaac Deutscher]]) *[[Karl Marx|Marx]] e Lenin costituiscono precisamente quelle due personalità umane che segneranno il passaggio dalla preistoria alla storia dell'umanità. ([[Fidel Castro]]) *Nelle sue poche pagine su Domenikos Theotokopulos ([[El Greco]] e lo sguardo cretese) [[Nikos Kazantzakis]] nomina i quattro gradini della propria ascesa iniziatica: [[Gesù|Cristo]], [[Gautama Buddha|Buddha]], Lenin, [[Ulisse|Odisseo]]. Mi fece rabbrividire la presenza indicibilmente incongrua di Lenin, despota sanguinario e apostolo di una religione maledetta, capo di una setta di assassini. Lo vedeva come un angelo liberatore, anche se tutta la sua vita testimoniava il contrario. Il gradino Lenin non serve ad ascendere, ma ad inciampare e precipitare. ([[Guido Ceronetti]]) *Nessun uomo impersona meglio di lui la trasformazione dell'impulso religioso in volontà di potenza: se fosse vissuto in un'epoca più antica sarebbe sicuramente diventato un capo religioso, o, poiché amava straordinariamente il coraggio, si sarebbe arruolato nelle schiere di [[Maometto]]. Ma forse il personaggio a cui più si avvicina è [[Giovanni Calvino]]: a lui lo accomuna la fiducia nella validità di una struttura organizzativa, l'abilità di crearla e dirigerla con fermezza, il puritanesimo, la profonda coscienza della propria superiorità, e soprattutto l'intolleranza. ([[Paul Johnson]]) *Per Lenin, [...], il partito era un gruppo organizzato e disciplinato severamente, guidato da rivoluzionari di professione, pronti a combattere per l'ascesa al potere con ogni mezzo, e che consideravano l'appartenenza al partito come la forza determinante di tutta la loro esistenza. ([[Waldemar Gurian]]) *Polemico con il tradizionalismo [[Populismo|populista]], Lenin affermava che le nuove forze sociali dovevano prendere la testa del processo di modernizzazione battendosi per la democrazia rappresentativa e le libertà politiche. Questa analisi sospinse l'economista Lenin a dedicarsi all'azione politica. E fu certamente questa analisi che fece maturare la sua teoria della guida socialista del movimento democratico in un paese contadino. ([[Umberto Cerroni]]) *Proprio 100 anni dopo la grande [[rivoluzione d'ottobre]] le parole di Lenin sono ancora vive e attuali. [...] In questa strada rivoluzionaria camminiamo, con ottimismo e certezza che il futuro dell'umanità non è la barbarie ma il [[socialismo]]. ([[Sōtīrios Zarianopoulos]]) *Racconta il [[Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev|Berdiaeff]] di un socialista democratico che gli disse di Lenin: «egli non fa differenza tra il bene e il male» (''Au seuil de la nouvelle Époque'', p. 40). Questo perché Lenin era tutto teso alla rivoluzione; e il resto gli pareva di poca importanza. Il male per lui sarebbe stato non gettarsi nella rivoluzione. Davanti al [[Regno dei Cieli|regno dei cieli]] [[Gesù]] provava un sentimento simile [...]. ([[Aldo Capitini]]) *Rendo onore a Lenin come uomo che ha interamente sacrificato sé stesso e dedicato tutte le proprie energie alla realizzazione della giustizia sociale. Non considero i suoi metodi funzionali, ma una cosa è certa: uomini come lui sono i guardiani e i restauratori della coscienza dell'umanità. ([[Albert Einstein]]) *Secondo il leader comunista russo la rivoluzione proletaria avrebbe dato inizio a un processo che, passando attraverso la fase della "dittatura del proletariato", avrebbe messo capo alla distruzione dello stato e del diritto: la società comunista infatti, la società senza classi, non avrebbe avuto più bisogno di strumenti che erano essenziali al dominio di una classe su un'altra. Sicché, in breve, la rivoluzione avrebbe posto fine allo stato. ([[Massimo Corsale]]) *Senza [[Grigorij Efimovič Rasputin|Rasputin]] non avremmo avuto Lenin. ([[Aleksandr Fëdorovič Kerenskij]]) *Solo Lenin poteva condurre la Russia nella palude stregata; solo lui poteva trovare la via del ritorno. ([[Winston Churchill]]) *''Tra le cannonate e l'asfalto rosso Il'ič partirà, | andrà per il mondo, cercherà il suo amore: solidarietà.'' ([[Banda Bassotti (gruppo musicale)|Banda Bassotti]]) ===[[Nikita Sergeevič Chruščёv]]=== *Anche se un uomo aveva sbagliato, Lenin si sforzava di aiutarlo a ritrovare le giuste posizioni: prima neutralizzando le sue componenti negative e reinserendolo poi nella lotta attiva per l'edificazione del nuovo sistema socialista. Ma la lezione di Lenin fu dimenticata: entrati nell'epoca stalinista, ci lasciammo tutti terrorizzare dalla politica irrazionale di un uomo malato. *La nostra politica estera si basa sulla convinzione che il cammino indicatoci da Lenin è il cammino del futuro non solo per l'Unione Sovietica, ma per tutti i paesi ed i popoli del mondo. *Le caratteristiche di Lenin - un paziente lavoro sugli individui, un tenace e faticoso sforzo per educarli, la capacità di indurre gli altri a seguirlo senza ricorrere alla coercizione, ma piuttosto attraverso l'influenza ideologica esercitata su di essi da tutta la collettività - rimasero sempre del tutto estranee a Stalin. ===[[Hélène Carrère d'Encausse]]=== *Lenin fu così insieme un prodigioso tattico e un genio politico, inventore dei mezzi per trasformare un'utopia in uno Stato con pretese universali. Se avesse fallito nella sua impresa, se avesse finito i suoi giorni in esilio errando da una capitale europea all'altra, probabilmente figurerebbe nei libri di storia come un personaggio secondario del marxismo. Ma egli riuscì a trasformare il suo sogno in realtà, successo che non giustifica assolutamente le tragedie inerenti all'avventura leninista, e quindi occupa nella storia di questo secolo un posto di eccezione. Il più importante probabilmente per l'influenza esercitata. Si è allora tentati di concludere dicendo che, teorico mediocre, Lenin fu tuttavia un «inventore» politico eccezionale, l'unico del secolo in cui tutti i dittatori hanno seguito strade già percorse senza lasciare altra traccia della loro azione che la terra smossa delle tombe. *Per Lenin il progresso umano consisteva nel sottrarre la società (o gli individui) alla coscienza spontanea per indirizzarli progressivamente verso l'autentica coscienza. *Senza dubbio, Lenin desiderava come tutti gli [[Utopia|utopisti]] il bene dell'umanità, ma come tutti gli utopisti trascurava l'essere umano a beneficio dell'entità astratta. ===[[Michail Gorbačëv]]=== *In Occidente Lenin è spesso presentato come un sostenitore dei metodi amministrativi autoritari. Ciò dimostra la più totale ignoranza delle idee di Lenin e, non di rado, la loro distorsione voluta. Infatti secondo Lenin il socialismo e la democrazia sono indivisibili. Le masse lavoratrici pervengono al potere acquisende le libertà democratiche. E soltanto in condizioni di democrazia in espansione possono consolidare e realizzare tale potere. È un'altra idea straordinariamente vera di Lenin: più vasta è la portata del lavoro e più profonda la riforma, e più aumenta il bisogno di accrescere l'interesse e di convincere milioni e milioni di persone della sua necessità. Ciò significa che se siamo decisi a una ristrutturazione radicale e completa, dobbiamo anche realizzare l'intero potenziale della democrazia. *Le opere di Lenin e i suoi ideali socialisti rimanevano per noi una fonte inesauribile di pensiero dialettico creativo, di ricchezza teorica e di acume politico. La sua stessa immagine è un esempio imperituro di grande forza morale, di compiuta cultura spirituale e di altruistica dedizione alla causa del popolo e del socialismo. Lenin vive nelle menti e nei cuori di milioni di persone. Nonostante tutte le barriere erette dagli scolastici e dai dogmatici, l'interesse per l'eredità di Lenin e il desiderio di conoscerlo meglio nell'originale crescevano via via che si aggravavano i fenomeni negativi della società. *Lenin aveva il raro dono di intuire al momento giusto la necessità dei cambiamenti radicali, di un riesame dei valori, di una revisione delle direttive teoriche e degli slogan politici. *Lenin disse a suo tempo (non sto citando, rendo l'idea) che è importante non soltanto conoscere la posizione dei propri compagni di partito, o di movimento, ma anche quello che dice di noi l'avversario di classe. Poiché questo in primo luogo esprime apertamente le proprie vedute e, in secondo luogo, vede più chiaramente i punti deboli delle nostre posizioni. *Lo spirito democratico di Lenin e il suo continuo contatto con la gente, l'atteggiamento esigente di Lenin verso se stesso e verso gli altri, la sua intransigenza verso il burocratismo, sono un esempio insuperabile. Le deviazioni da questo stile si sono sempre trasformate in costi politici e morali, hanno frenato lo sviluppo. ===[[Kim Il-sung]]=== *Dall'epoca di Lenin, il popolo sovietico, levando alta la bandiera della lotta antimperialista di liberazione nazionale, ha dato un grande contributo all'opera di liberazione dei popoli oppressi del mondo. *Lenin, grande capo della rivoluzione e genio dell'umanità, ha dedicato tutta la sua vita alla causa rivoluzionaria consacrata alla libertà e all'emancipazione della classe operaia internazionale e delle nazioni oppresse di tutto il mondo, e ha compiuto opere imperiture per il trionfo del socialismo e del comunismo. *Lenin indicò la necessità di trasformare i popoli dei paesi coloniali e dipendenti, da riserva dell'imperialismo in alleati della rivoluzione proletaria, e per la classe operaia il dovere di respingere fino in fondo il social-sciovinismo e di lottare unendosi strettamente con le nazioni oppresse di centinaia di milioni di individui tenuti fino ad allora ai margini della storia e considerati solo oggetto della medesima. lenin approfondì e e sviluppò ulteriormente le idee scientifiche di Marx sull'autodeterminazione delle nazioni, che costituisce il principio fondamentale per la risoluzione della questione nazionale coloniale. Indicò che tutte le nazioni sono uguali e indipendenti, che non bisogna mai accordare privilegi a nessuna nazione e che bisogna dichiarare illegale ogni misura che violi i diritti delle minoranze nazionali, e preconizzò che tutte le nazioni devono avere la libertà di separarsi per costituirsi in Stato indipendente e il diritto all'autodeterminazione politica. ===[[Iosif Stalin]]=== *La grandezza di Lenin sta innanzitutto nel fatto che egli, creando la Repubblica dei Soviet, ha mostrato con ciò praticamente alle masse oppresse del mondo intero che la speranza della liberazione non è perduta, che il dominio dei capitalisti e dei proprietari fondiari non durerà più a lungo, che il regno del lavoro può essere creato con le forze degli stessi lavoratori, che il regno del lavoro si deve creare sulla terra e non in cielo. *Lenin non considerò mai la Repubblica dei Soviet come fine a se stessa. Egli la considerò sempre come un anello necessario per lo sviluppo del movimento rivoluzionario nei paesi dell'Occidente e dell'Oriente, come un anello necessario per agevolare la vittoria dei lavoratori del mondo intero sul capitale. Lenin sapeva che solo questa concezione è giusta, non solo dal punto di vista internazionale, ma anche dal punto di vista della salvaguardia della stessa Repubblica dei Soviet. Lenin sapeva che solo in questo modo è possibile infiammare i cuori dei lavoratori di tutto il mondo per le lotte decisive per la liberazione. Ecco perché Lenin, il capo più geniale fra i capi geniali del proletariato, il giorno dopo l'instaurazione della dittatura del proletariato gettò le fondamenta dell'Internazionale degli operai. Ecco perché egli non si stancava mai di estendere, di rafforzare l'Unione dei lavoratori di tutto il mondo, l'Internazionale Comunista. *Non approvo che voi vi diciate "discepolo di Lenin e Stalin". Io non ho discepoli. Chiamatevi discepoli di Lenin, ne avete il diritto. [...] Ma voi non avete motivo di definirvi discepoli di un discepolo di Lenin. Questo è sbagliato. Questo è troppo. *Per venticinque anni Lenin ha educato il nostro [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|partito]] e ne ha fatto il partito operaio più forte e più temprato del mondo. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Lenin, ''[https://www.marxists.org/italiano/lenin/1917/stat-riv/index.htm Stato e rivoluzione]'' (''Государство и революция'', 1917); in ''Opere Scelte'', Editori Riuniti, 1965, pp. 847-947. *Lenin V. I., ''[[:s:La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky|La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky]]'' (''Пролетарская революция и ренегат Каутский'', 1918); traduzione anonima, Ed. in lingue straniere, Mosca, 1947. *V. I. Lenin, ''L'«estremismo» malattia infantile del comunismo'' (''Детская болезнь «левизны» в коммунизме'', 1920); in ''Opere complete'', vol. XXI (aprile-dicembre 1920), traduzione di Ignazio Ambrogio, Editori Riuniti, Roma, 1967, pp. 10-108. *V. I. Lenin, ''Lettera al Congresso'' (''Письмо к съезду''), appunti dettati nel dicembre 1922 e pubblicati per la prima volta nel 1956 sul ''Kommunist'', n. 9 e in opuscolo; in ''Opere complete'', vol. XXXVI, traduzione di Giuseppe Garritano, Editori Riuniti, Roma, 1969, pp. 426-432. ==Voci correlate== *[[Hélène Carrère d'Encausse]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Che fare? (Lenin)|''Che fare?''|(1902)}} {{Pedia|Tesi di aprile||(1917)}} {{Pedia|Stato e rivoluzione||(1917)}} {{Pedia|La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky||(1918)}} {{Pedia|L'estremismo, malattia infantile del comunismo||(1920)}} {{Pedia|Testamento di Lenin|''Lettera al Congresso''|(1922)}} [[Categoria:Comunisti]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Personalità della prima guerra mondiale]] [[Categoria:Politici russi]] [[Categoria:Rivoluzionari russi]] 3ecnrwlbw58f3mmf1m2lszuhftospfx Tom Cruise 0 3265 1217941 1210709 2022-07-20T02:12:13Z Danyele 19198 +1 / ristrutturazione voce wikitext text/x-wiki [[Immagine:Tom_Cruise_avp_2014_4.jpg|thumb|right|Tom Cruise (2014)]] '''Tom Cruise''', pseudonimo di '''Thomas Cruise Mapother IV''' (1962 – vivente), attore statunitense. ==Citazioni di Tom Cruise== {{cronologico}} *Quando si deve far fronte a un mucchio di problemi o li si affronta oppure si va a nuotare. :''When you have to cope with a lot of problems, you're either going to sink or you're going to swim.''<ref>Citato in un [https://twitter.com/goldenglobes/status/565372761485623298 post] sul profilo ufficiale ''Twitter.com'' dei Golden Globe Awards, 11 febbraio 2015.</ref> *{{NDR|«Cosa ne pensa del Premio Oscar?»}} Non sono d'accordo con chi pensa che si impari molto di più dalle sconfitte che dalle vittorie. Avrei potuto vincere la statuetta ma non credo di non poterla vincere in futuro. Quando lavoro, voglio lavorare in modo duro. Cerco sempre di lavorare con persone che abbiano il mio stesso livello di dedizione. Con questo spirito posso fare qualsiasi cosa.<ref>Citato in Paolo Riggio, ''[https://www.mywhere.it/68359/joaquin-phoenix-vincera-finalmente-la-statuetta-ecco-8-grandi-attori-senza-oscar.html Joaquin Phoenix vincerà finalmente la Statuetta? Ecco 8 grandi attori senza Oscar]'', ''Mywhere.it'', 14 gennaio 2020.</ref> {{Int2|''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0758_01_1994_0278_0023_10756958/ La paura è la mia forza]''|Intervista di Giuseppe Ballaris, ''La Stampa'', 11 ottobre 1994.}} *Mi si definisce misogino, gay, senza cervello. Come posso essere tutto questo? E poi, in fondo, che importa se le persone sono marziani, normali, omosex, bisex, cattolici, ebrei? *Da bambino serbavo parecchia collera dentro di me: papà mi colpiva e non capivo perché. Le mie tre sorelle non subivano quel maltrattamento. *Diventai famoso in tenera età, senza sapere chi fossi. *{{NDR|Sull'essere [[Scientology|scientologist]]}} È una cosa veramente personale, è la mia spiritualità. Mi ha comunque aiutato molto, e mi piace. Però le malelingue parlano di come essa stia controllando la mia carriera e le mie finanze. {{Int2|''[http://filmup.com/speciale/tomcruise2/int01.htm Intervista al protagonista di "Minority Report"]''|''Filmup.com'', 26 settembre 2002.}} *Lavorare con [[Steven Spielberg]] è stata un'esperienza straordinaria anche perché le sue indicazioni registiche mi hanno accompagnato in un percorso che cresceva giorno per giorno. *Mi piace molto lavorare, amo il mio mestiere. E in ogni film che faccio cerco di trovare materiale stimolante. Per me fare l'attore significa crescere, anche umanamente. Spero di poter fare questo mestiere tutta la vita, so questo e mi basta. *Noi americani di passato ne abbiamo poco e quel poco non lo valorizziamo. {{Int2|''Tutti pazzi per Tom Cruise''|''TV Sorrisi e Canzoni'' nº 22, 24 maggio 2022.}} *Mi stupisco sempre quando mi chiedono perché corro tanti rischi per fare di persona tutte le scene d'azione. Sarebbe come chiedere a Gene Kelly: "Perché nei passi più difficili non fai ballare un altro?". Se giro un film d'azione, voglio fare l'azione. Se giro un musical, voglio cantare. E così via. Infatti ho preso lezioni di canto, di ballo e di volo. Passo la vita a imparare e quando ho imparato qualcosa mi dico: "Prima o poi lo metterò in un film". *A 4 anni volevo fare film d'azione. Avevo una bambola che, se la lanciavi in aria, ricadeva aprendo il paracadute. Un giorno sono salito sul tetto di casa con un lenzuolo e sono saltato giù. Mentre precipitavo pensavo: mi sa che funziona... Ma io faccio così: preferisco provare e fallire che non provare. Alla peggio, impari qualcosa. *Dopo il successo del [[Top Gun|primo film]] tutti volevano un sequel ma io dissi: non sono ancora pronto. Una saga è una cosa diversa da un singolo film. È una sorta di dialogo tra titoli diversi e, in questo caso, anche tra generazioni diverse. Nel film {{NDR|''[[Top Gun: Maverick]]''}}, Maverick trasmette ai più giovani quello che ha imparato in una vita. È la stessa cosa che oggi cerco di fare io. ==Citazioni su Tom Cruise== *Una volta si girava un film in America, con Tom Cruise e c'era una sequenza di motociclette, in un aeroporto. Cruise doveva girare una scena con una moto che non era una delle nostre. Ma noi avevamo dato una F4 tutta nera, opaca non lucida, alla sua controfigura. A un certo punto, la controfigura esce dall'hangar su questa moto a Tom Cruise la vede. Si ferma e vuole girare con quella. Poi, al ristorante, mi ha detto che gliene doveva far avere una uguale [...] ([[Claudio Castiglioni]]) ==Note== <references/> ==Filmografia== {{div col|strette}} *''[[Risky Business - Fuori i vecchi... i figli ballano]]'' (1983) *''[[Il ribelle]]'' (1983) *''[[Il colore dei soldi]]'' (1986) *''[[Top Gun]]'' (1986) *''[[Nato il quattro luglio]]'' (1989) *''[[Rain Man - L'uomo della pioggia]]'' (1989) *''[[Giorni di tuono]]'' (1990) *''[[Codice d'onore]]'' (1992) *''[[Intervista col vampiro (film)|Intervista col vampiro]]'' (1994) *''[[Mission: Impossible]]'' (1996) *''[[Jerry Maguire]]'' (1996) *''[[Eyes Wide Shut]]'' (1999) *''[[Magnolia (film)|Magnolia]]'' (1999) *''[[Mission: Impossible II]]'' (2000) *''[[Vanilla Sky]]'' (2001) *''[[Minority Report]]'' (2002) *''[[Collateral]]'' (2004) *''[[L'ultimo samurai]]'' (2003) *''[[La guerra dei mondi (film 2005)|La guerra dei mondi]]'' (2005) *''[[Mission: Impossible III]]'' (2006) *''[[Leoni per agnelli]]'' (2007) *''[[Tropic Thunder]]'' (2008) *''[[Innocenti bugie]]'' (2010) *''[[Mission: Impossible - Protocollo fantasma]]'' (2011) *''[[Jack Reacher - La prova decisiva]]'' (2012) *''[[Oblivion (film 2013)|Oblivion]]'' (2013) *''[[Edge of Tomorrow - Senza domani]]'' (2014) *''[[Mission: Impossible - Rogue Nation]]'' (2015) *''[[Jack Reacher - Punto di non ritorno]]'' (2016) *''[[Mission: Impossible - Fallout]]'' (2018) {{div col end}} ==Voci correlate== *[[Nicole Kidman]], ex moglie *[[Katie Holmes]], ex moglie ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cruise, Tom}} [[Categoria:Attori statunitensi]] ooiv5g4orsq126bb0u0he9hqcc2q9ce Mosè Maimonide 0 4366 1217855 1159824 2022-07-19T13:23:57Z Gaux 18878 /* Citazioni su Mosè Maimonide */ Arturo Castiglioni wikitext text/x-wiki [[Immagine:Maimonides-2.jpg|thumb|Mosè Maimonide]] {{indicedx}} '''Moshe ben Maimon''', detto anche '''Rambam''', più noto in Italia come '''Mosè Maimonide''' (1138 – 1204), filosofo, rabbino e medico spagnolo. ==Citazioni di Mosè Maimonide== *Anche con la massima attenzione non è possibile avere gli [[Organo (anatomia)|organi]] in stato perfetto. A volte le feci diventano troppo secche o troppo liquide, a volte la digestione si rallenta, a volte si prova qualche dolore. La natura riporterà ogni cosa in ordine in breve tempo. Non bisogna prendere [[rimedio|rimedi]], perché, facendolo, si danneggerà il corpo e la situazione peggiorerà, oppure se il sintomo scomparirà, si abituerà il corpo a non funzionare senza assistenza dall'esterno.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 4, 3; citato in Berrino 2010, p. XVIII.</ref> *Del pari, è vietato uccidere "esso [l'[[animale]]] e suo figlio in un sol giorno", facendo attenzione ed evitando di uccidere il figlio davanti alla madre.<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Se camminando troverai per la via, su un albero o in terra, un nido d'uccelli, con la madre a covarvi i piccoli o le uova, non la prenderai insieme coi piccoli, ma la lascerai andar libera tenendo per te i piccoli, acciò bene te ne venga, e tu abbia lunga vita».</ref> In effetti, l'animale ne soffrirebbe moltissimo, e non c'è differenza tra la sofferenza dell'uomo e quella degli altri animali in tale circostanza, giacché l'amore e l'affetto della madre per il figlio non segue la ragione, ma l'azione della facoltà immaginativa, che si trova nella maggior parte degli animali così come si trova nell'uomo.<ref>Da ''La guida dei perplessi'', a cura di Mauro Zonta, UTET, Torino, 2003, pp. 716-717.</ref> *Dio non è due o più entità, bensì un'unica entità di un'unità ancora più unica e individuale di qualsiasi altra cosa del creato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 185. ISBN 9788858015810</ref> *Il re Messia, il figlio dell'Uomo, sorgerà in futuro e ripristinerà il regno di Davide alla sua antica condizione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 181. ISBN 9788858015810</ref> *''La mia [[conoscenza]] procede ed appiana la [[via]], | a raddrizzare il suo percorso; | ecco, chiunque erra, nel campo della [[Legge]], | segua e proceda lungo il suo corso. | L'impuro e lo stolto non vi passerranno; via santa la chiameranno.''<ref>Da ''La guida dei perplessi''.</ref> *Non si dovrebbe credere che tutti gli esseri viventi esistano per il bene dell'uomo. Al contrario, anche tutti gli altri esseri viventi sono stati voluti per il loro stesso bene e non per il bene di qualcos'altro.<ref>Citato in [[Will Tuttle]], ''Cibo per la pace'', traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 43. ISBN 978-88-7106-742-1</ref> *Quando l'intelletto contempla l'essenza di Dio, l'apprensione diventa incapacità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 85. ISBN 9788858014165</ref> *Se una persona volesse prendersi cura di sé come si agisce nei confronti del proprio cavallo, eviterebbe molte malattie. Nessuno dà al suo cavallo troppo fieno, ogni padrone di un cavallo gliene serve una misura adatta a quanto gli necessita e può digerire, ma egli stesso mangia in eccesso. Inoltre sta ben attento a fargli fare ogni giorno il giusto allenamento per mantenerlo in buona forma, ma quando si tratta di sé stesso, l'uomo trascura di fare l'esercizio di cui il suo corpo ha bisogno, anche se questo è uno dei fondamentali principi per mantenersi in buona salute e per prevenire le malattie.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 1, 3; citato in Berrino 2010, p. XIII.</ref> *Un [[giocatore]] perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince, tesse intorno a sé una tela di ragno.<ref>Da ''Sha'arê ha-Mûsar''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Usate della vostra [[ragione]] e potrete distinguere ciò che è stato detto allegoricamente, in senso figurato, a mo' d'iperbole, da ciò che va inteso nel senso letterale. Comprenderete allora tutte le profezie, imparerete a ritener i principi razionali di fede, e sarete graditi agli occhi di Dio che si compiace sommamente della verità e sdegna in sommo grado la falsità; la vostra mente e il vostro cuore non dovranno più sforzarsi a credere e ad accettare come Legge ciò che è falso o inverosimile; mentre la Legge, quando sia rettamente intesa, è sempre perfettamente vera.<ref>Da ''Moreh Nebhukim'', (''Guida agli Smarriti''), (II, 47); citato in Antonio Belli, ''Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Nuova Accademia Editrice, Milano, 1961<sup>3</sup>, p. 325.</ref> ==Citazioni su Mosè Maimonide== *Era cosmopolita; scriveva in arabo, ma conosceva bene altre lingue e di solito rispondeva ai suoi corrispondenti nella loro lingua. Per tutta la vita fu lettore onnivoro; in una lettera afferma di aver letto ogni trattato conosciuto sull'astronomia, e in un'altra che non c'è niente sull'idolatria di cui egli non sia al corrente. ([[Paul Johnson]]) *Maimonide prese la sua carriera di medico molto sul serio, ed è a questa, nel mondo non ebraico, che deve la sua fama. Scrisse molto sulla dieta, sui farmaci e sulle cure: ci sono pervenuti dieci dei suoi trattati di medicina, ed è possibile che ce ne siano altri. [...] Le fonti arabe dicono chiaramente che egli era considerato uno dei medici più eminenti del mondo, con un'abilità particolare nella cura delle malattie psicosomatiche. Circolava un epigramma in arabo: «La medicina di [[Galeno]] è soltanto per il corpo, ma quella di Maimonide è per il corpo e per l'anima». ([[Paul Johnson]]) *Mosè Maimonide, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. ([[Arturo Castiglioni]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *[[Franco Berrino]], ''Il Tao della prevenzione'', in Aa. Vv., ''Prevenire i tumori mangiando con gusto'', Sperling & Kupfer, Milano, 2010. ISBN 978-88-200-4681-1 ([http://books.google.it/books?id=8gPEQ8OgDBMC&pg=PT5 Testo su Google Libri]) ==Altri progetti== {{interprogetto|b=Serie maimonidea}} {{DEFAULTSORT:Maimonide, Mosè}} [[Categoria:Filosofi ebrei]] [[Categoria:Filosofi spagnoli]] [[Categoria:Medici spagnoli]] [[Categoria:Religiosi spagnoli]] n00okh6decleaudh1wtaxnth5zqu3qp 1217872 1217855 2022-07-19T14:11:49Z Gaux 18878 /* Citazioni su Mosè Maimonide */ altra di Castiglioni wikitext text/x-wiki [[Immagine:Maimonides-2.jpg|thumb|Mosè Maimonide]] {{indicedx}} '''Moshe ben Maimon''', detto anche '''Rambam''', più noto in Italia come '''Mosè Maimonide''' (1138 – 1204), filosofo, rabbino e medico spagnolo. ==Citazioni di Mosè Maimonide== *Anche con la massima attenzione non è possibile avere gli [[Organo (anatomia)|organi]] in stato perfetto. A volte le feci diventano troppo secche o troppo liquide, a volte la digestione si rallenta, a volte si prova qualche dolore. La natura riporterà ogni cosa in ordine in breve tempo. Non bisogna prendere [[rimedio|rimedi]], perché, facendolo, si danneggerà il corpo e la situazione peggiorerà, oppure se il sintomo scomparirà, si abituerà il corpo a non funzionare senza assistenza dall'esterno.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 4, 3; citato in Berrino 2010, p. XVIII.</ref> *Del pari, è vietato uccidere "esso [l'[[animale]]] e suo figlio in un sol giorno", facendo attenzione ed evitando di uccidere il figlio davanti alla madre.<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Se camminando troverai per la via, su un albero o in terra, un nido d'uccelli, con la madre a covarvi i piccoli o le uova, non la prenderai insieme coi piccoli, ma la lascerai andar libera tenendo per te i piccoli, acciò bene te ne venga, e tu abbia lunga vita».</ref> In effetti, l'animale ne soffrirebbe moltissimo, e non c'è differenza tra la sofferenza dell'uomo e quella degli altri animali in tale circostanza, giacché l'amore e l'affetto della madre per il figlio non segue la ragione, ma l'azione della facoltà immaginativa, che si trova nella maggior parte degli animali così come si trova nell'uomo.<ref>Da ''La guida dei perplessi'', a cura di Mauro Zonta, UTET, Torino, 2003, pp. 716-717.</ref> *Dio non è due o più entità, bensì un'unica entità di un'unità ancora più unica e individuale di qualsiasi altra cosa del creato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 185. ISBN 9788858015810</ref> *Il re Messia, il figlio dell'Uomo, sorgerà in futuro e ripristinerà il regno di Davide alla sua antica condizione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 181. ISBN 9788858015810</ref> *''La mia [[conoscenza]] procede ed appiana la [[via]], | a raddrizzare il suo percorso; | ecco, chiunque erra, nel campo della [[Legge]], | segua e proceda lungo il suo corso. | L'impuro e lo stolto non vi passerranno; via santa la chiameranno.''<ref>Da ''La guida dei perplessi''.</ref> *Non si dovrebbe credere che tutti gli esseri viventi esistano per il bene dell'uomo. Al contrario, anche tutti gli altri esseri viventi sono stati voluti per il loro stesso bene e non per il bene di qualcos'altro.<ref>Citato in [[Will Tuttle]], ''Cibo per la pace'', traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 43. ISBN 978-88-7106-742-1</ref> *Quando l'intelletto contempla l'essenza di Dio, l'apprensione diventa incapacità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 85. ISBN 9788858014165</ref> *Se una persona volesse prendersi cura di sé come si agisce nei confronti del proprio cavallo, eviterebbe molte malattie. Nessuno dà al suo cavallo troppo fieno, ogni padrone di un cavallo gliene serve una misura adatta a quanto gli necessita e può digerire, ma egli stesso mangia in eccesso. Inoltre sta ben attento a fargli fare ogni giorno il giusto allenamento per mantenerlo in buona forma, ma quando si tratta di sé stesso, l'uomo trascura di fare l'esercizio di cui il suo corpo ha bisogno, anche se questo è uno dei fondamentali principi per mantenersi in buona salute e per prevenire le malattie.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 1, 3; citato in Berrino 2010, p. XIII.</ref> *Un [[giocatore]] perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince, tesse intorno a sé una tela di ragno.<ref>Da ''Sha'arê ha-Mûsar''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Usate della vostra [[ragione]] e potrete distinguere ciò che è stato detto allegoricamente, in senso figurato, a mo' d'iperbole, da ciò che va inteso nel senso letterale. Comprenderete allora tutte le profezie, imparerete a ritener i principi razionali di fede, e sarete graditi agli occhi di Dio che si compiace sommamente della verità e sdegna in sommo grado la falsità; la vostra mente e il vostro cuore non dovranno più sforzarsi a credere e ad accettare come Legge ciò che è falso o inverosimile; mentre la Legge, quando sia rettamente intesa, è sempre perfettamente vera.<ref>Da ''Moreh Nebhukim'', (''Guida agli Smarriti''), (II, 47); citato in Antonio Belli, ''Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Nuova Accademia Editrice, Milano, 1961<sup>3</sup>, p. 325.</ref> ==Citazioni su Mosè Maimonide== *Era cosmopolita; scriveva in arabo, ma conosceva bene altre lingue e di solito rispondeva ai suoi corrispondenti nella loro lingua. Per tutta la vita fu lettore onnivoro; in una lettera afferma di aver letto ogni trattato conosciuto sull'astronomia, e in un'altra che non c'è niente sull'idolatria di cui egli non sia al corrente. ([[Paul Johnson]]) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. ([[Arturo Castiglioni]]) *Maimonide prese la sua carriera di medico molto sul serio, ed è a questa, nel mondo non ebraico, che deve la sua fama. Scrisse molto sulla dieta, sui farmaci e sulle cure: ci sono pervenuti dieci dei suoi trattati di medicina, ed è possibile che ce ne siano altri. [...] Le fonti arabe dicono chiaramente che egli era considerato uno dei medici più eminenti del mondo, con un'abilità particolare nella cura delle malattie psicosomatiche. Circolava un epigramma in arabo: «La medicina di [[Galeno]] è soltanto per il corpo, ma quella di Maimonide è per il corpo e per l'anima». ([[Paul Johnson]]) *Mosè Maimonide, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. ([[Arturo Castiglioni]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *[[Franco Berrino]], ''Il Tao della prevenzione'', in Aa. Vv., ''Prevenire i tumori mangiando con gusto'', Sperling & Kupfer, Milano, 2010. ISBN 978-88-200-4681-1 ([http://books.google.it/books?id=8gPEQ8OgDBMC&pg=PT5 Testo su Google Libri]) ==Altri progetti== {{interprogetto|b=Serie maimonidea}} {{DEFAULTSORT:Maimonide, Mosè}} [[Categoria:Filosofi ebrei]] [[Categoria:Filosofi spagnoli]] [[Categoria:Medici spagnoli]] [[Categoria:Religiosi spagnoli]] 7e4bl9xo0ji4d16qq1l9cqyxsjvoah4 1217873 1217872 2022-07-19T14:12:33Z Gaux 18878 /* Citazioni su Mosè Maimonide */ altra di Castiglioni wikitext text/x-wiki [[Immagine:Maimonides-2.jpg|thumb|Mosè Maimonide]] {{indicedx}} '''Moshe ben Maimon''', detto anche '''Rambam''', più noto in Italia come '''Mosè Maimonide''' (1138 – 1204), filosofo, rabbino e medico spagnolo. ==Citazioni di Mosè Maimonide== *Anche con la massima attenzione non è possibile avere gli [[Organo (anatomia)|organi]] in stato perfetto. A volte le feci diventano troppo secche o troppo liquide, a volte la digestione si rallenta, a volte si prova qualche dolore. La natura riporterà ogni cosa in ordine in breve tempo. Non bisogna prendere [[rimedio|rimedi]], perché, facendolo, si danneggerà il corpo e la situazione peggiorerà, oppure se il sintomo scomparirà, si abituerà il corpo a non funzionare senza assistenza dall'esterno.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 4, 3; citato in Berrino 2010, p. XVIII.</ref> *Del pari, è vietato uccidere "esso [l'[[animale]]] e suo figlio in un sol giorno", facendo attenzione ed evitando di uccidere il figlio davanti alla madre.<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Se camminando troverai per la via, su un albero o in terra, un nido d'uccelli, con la madre a covarvi i piccoli o le uova, non la prenderai insieme coi piccoli, ma la lascerai andar libera tenendo per te i piccoli, acciò bene te ne venga, e tu abbia lunga vita».</ref> In effetti, l'animale ne soffrirebbe moltissimo, e non c'è differenza tra la sofferenza dell'uomo e quella degli altri animali in tale circostanza, giacché l'amore e l'affetto della madre per il figlio non segue la ragione, ma l'azione della facoltà immaginativa, che si trova nella maggior parte degli animali così come si trova nell'uomo.<ref>Da ''La guida dei perplessi'', a cura di Mauro Zonta, UTET, Torino, 2003, pp. 716-717.</ref> *Dio non è due o più entità, bensì un'unica entità di un'unità ancora più unica e individuale di qualsiasi altra cosa del creato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 185. ISBN 9788858015810</ref> *Il re Messia, il figlio dell'Uomo, sorgerà in futuro e ripristinerà il regno di Davide alla sua antica condizione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 181. ISBN 9788858015810</ref> *''La mia [[conoscenza]] procede ed appiana la [[via]], | a raddrizzare il suo percorso; | ecco, chiunque erra, nel campo della [[Legge]], | segua e proceda lungo il suo corso. | L'impuro e lo stolto non vi passerranno; via santa la chiameranno.''<ref>Da ''La guida dei perplessi''.</ref> *Non si dovrebbe credere che tutti gli esseri viventi esistano per il bene dell'uomo. Al contrario, anche tutti gli altri esseri viventi sono stati voluti per il loro stesso bene e non per il bene di qualcos'altro.<ref>Citato in [[Will Tuttle]], ''Cibo per la pace'', traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 43. ISBN 978-88-7106-742-1</ref> *Quando l'intelletto contempla l'essenza di Dio, l'apprensione diventa incapacità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 85. ISBN 9788858014165</ref> *Se una persona volesse prendersi cura di sé come si agisce nei confronti del proprio cavallo, eviterebbe molte malattie. Nessuno dà al suo cavallo troppo fieno, ogni padrone di un cavallo gliene serve una misura adatta a quanto gli necessita e può digerire, ma egli stesso mangia in eccesso. Inoltre sta ben attento a fargli fare ogni giorno il giusto allenamento per mantenerlo in buona forma, ma quando si tratta di sé stesso, l'uomo trascura di fare l'esercizio di cui il suo corpo ha bisogno, anche se questo è uno dei fondamentali principi per mantenersi in buona salute e per prevenire le malattie.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 1, 3; citato in Berrino 2010, p. XIII.</ref> *Un [[giocatore]] perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince, tesse intorno a sé una tela di ragno.<ref>Da ''Sha'arê ha-Mûsar''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Usate della vostra [[ragione]] e potrete distinguere ciò che è stato detto allegoricamente, in senso figurato, a mo' d'iperbole, da ciò che va inteso nel senso letterale. Comprenderete allora tutte le profezie, imparerete a ritener i principi razionali di fede, e sarete graditi agli occhi di Dio che si compiace sommamente della verità e sdegna in sommo grado la falsità; la vostra mente e il vostro cuore non dovranno più sforzarsi a credere e ad accettare come Legge ciò che è falso o inverosimile; mentre la Legge, quando sia rettamente intesa, è sempre perfettamente vera.<ref>Da ''Moreh Nebhukim'', (''Guida agli Smarriti''), (II, 47); citato in Antonio Belli, ''Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Nuova Accademia Editrice, Milano, 1961<sup>3</sup>, p. 325.</ref> ==Citazioni su Mosè Maimonide== *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. ([[Arturo Castiglioni]]) *Era cosmopolita; scriveva in arabo, ma conosceva bene altre lingue e di solito rispondeva ai suoi corrispondenti nella loro lingua. Per tutta la vita fu lettore onnivoro; in una lettera afferma di aver letto ogni trattato conosciuto sull'astronomia, e in un'altra che non c'è niente sull'idolatria di cui egli non sia al corrente. ([[Paul Johnson]]) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. ([[Arturo Castiglioni]]) *Maimonide prese la sua carriera di medico molto sul serio, ed è a questa, nel mondo non ebraico, che deve la sua fama. Scrisse molto sulla dieta, sui farmaci e sulle cure: ci sono pervenuti dieci dei suoi trattati di medicina, ed è possibile che ce ne siano altri. [...] Le fonti arabe dicono chiaramente che egli era considerato uno dei medici più eminenti del mondo, con un'abilità particolare nella cura delle malattie psicosomatiche. Circolava un epigramma in arabo: «La medicina di [[Galeno]] è soltanto per il corpo, ma quella di Maimonide è per il corpo e per l'anima». ([[Paul Johnson]]) *Mosè Maimonide, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. ([[Arturo Castiglioni]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *[[Franco Berrino]], ''Il Tao della prevenzione'', in Aa. Vv., ''Prevenire i tumori mangiando con gusto'', Sperling & Kupfer, Milano, 2010. ISBN 978-88-200-4681-1 ([http://books.google.it/books?id=8gPEQ8OgDBMC&pg=PT5 Testo su Google Libri]) ==Altri progetti== {{interprogetto|b=Serie maimonidea}} {{DEFAULTSORT:Maimonide, Mosè}} [[Categoria:Filosofi ebrei]] [[Categoria:Filosofi spagnoli]] [[Categoria:Medici spagnoli]] [[Categoria:Religiosi spagnoli]] 9ibjtirgo1iunevhx656g8g9yx0shrz 1217874 1217873 2022-07-19T14:15:28Z Gaux 18878 /* Citazioni su Mosè Maimonide */ sezione Castiglioni wikitext text/x-wiki [[Immagine:Maimonides-2.jpg|thumb|Mosè Maimonide]] {{indicedx}} '''Moshe ben Maimon''', detto anche '''Rambam''', più noto in Italia come '''Mosè Maimonide''' (1138 – 1204), filosofo, rabbino e medico spagnolo. ==Citazioni di Mosè Maimonide== *Anche con la massima attenzione non è possibile avere gli [[Organo (anatomia)|organi]] in stato perfetto. A volte le feci diventano troppo secche o troppo liquide, a volte la digestione si rallenta, a volte si prova qualche dolore. La natura riporterà ogni cosa in ordine in breve tempo. Non bisogna prendere [[rimedio|rimedi]], perché, facendolo, si danneggerà il corpo e la situazione peggiorerà, oppure se il sintomo scomparirà, si abituerà il corpo a non funzionare senza assistenza dall'esterno.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 4, 3; citato in Berrino 2010, p. XVIII.</ref> *Del pari, è vietato uccidere "esso [l'[[animale]]] e suo figlio in un sol giorno", facendo attenzione ed evitando di uccidere il figlio davanti alla madre.<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Se camminando troverai per la via, su un albero o in terra, un nido d'uccelli, con la madre a covarvi i piccoli o le uova, non la prenderai insieme coi piccoli, ma la lascerai andar libera tenendo per te i piccoli, acciò bene te ne venga, e tu abbia lunga vita».</ref> In effetti, l'animale ne soffrirebbe moltissimo, e non c'è differenza tra la sofferenza dell'uomo e quella degli altri animali in tale circostanza, giacché l'amore e l'affetto della madre per il figlio non segue la ragione, ma l'azione della facoltà immaginativa, che si trova nella maggior parte degli animali così come si trova nell'uomo.<ref>Da ''La guida dei perplessi'', a cura di Mauro Zonta, UTET, Torino, 2003, pp. 716-717.</ref> *Dio non è due o più entità, bensì un'unica entità di un'unità ancora più unica e individuale di qualsiasi altra cosa del creato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 185. ISBN 9788858015810</ref> *Il re Messia, il figlio dell'Uomo, sorgerà in futuro e ripristinerà il regno di Davide alla sua antica condizione.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 181. ISBN 9788858015810</ref> *''La mia [[conoscenza]] procede ed appiana la [[via]], | a raddrizzare il suo percorso; | ecco, chiunque erra, nel campo della [[Legge]], | segua e proceda lungo il suo corso. | L'impuro e lo stolto non vi passerranno; via santa la chiameranno.''<ref>Da ''La guida dei perplessi''.</ref> *Non si dovrebbe credere che tutti gli esseri viventi esistano per il bene dell'uomo. Al contrario, anche tutti gli altri esseri viventi sono stati voluti per il loro stesso bene e non per il bene di qualcos'altro.<ref>Citato in [[Will Tuttle]], ''Cibo per la pace'', traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 43. ISBN 978-88-7106-742-1</ref> *Quando l'intelletto contempla l'essenza di Dio, l'apprensione diventa incapacità.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 85. ISBN 9788858014165</ref> *Se una persona volesse prendersi cura di sé come si agisce nei confronti del proprio cavallo, eviterebbe molte malattie. Nessuno dà al suo cavallo troppo fieno, ogni padrone di un cavallo gliene serve una misura adatta a quanto gli necessita e può digerire, ma egli stesso mangia in eccesso. Inoltre sta ben attento a fargli fare ogni giorno il giusto allenamento per mantenerlo in buona forma, ma quando si tratta di sé stesso, l'uomo trascura di fare l'esercizio di cui il suo corpo ha bisogno, anche se questo è uno dei fondamentali principi per mantenersi in buona salute e per prevenire le malattie.<ref>Da ''Guida alla buona salute'', 1, 3; citato in Berrino 2010, p. XIII.</ref> *Un [[giocatore]] perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince, tesse intorno a sé una tela di ragno.<ref>Da ''Sha'arê ha-Mûsar''; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Usate della vostra [[ragione]] e potrete distinguere ciò che è stato detto allegoricamente, in senso figurato, a mo' d'iperbole, da ciò che va inteso nel senso letterale. Comprenderete allora tutte le profezie, imparerete a ritener i principi razionali di fede, e sarete graditi agli occhi di Dio che si compiace sommamente della verità e sdegna in sommo grado la falsità; la vostra mente e il vostro cuore non dovranno più sforzarsi a credere e ad accettare come Legge ciò che è falso o inverosimile; mentre la Legge, quando sia rettamente intesa, è sempre perfettamente vera.<ref>Da ''Moreh Nebhukim'', (''Guida agli Smarriti''), (II, 47); citato in Antonio Belli, ''Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Nuova Accademia Editrice, Milano, 1961<sup>3</sup>, p. 325.</ref> ==Citazioni su Mosè Maimonide== *Era cosmopolita; scriveva in arabo, ma conosceva bene altre lingue e di solito rispondeva ai suoi corrispondenti nella loro lingua. Per tutta la vita fu lettore onnivoro; in una lettera afferma di aver letto ogni trattato conosciuto sull'astronomia, e in un'altra che non c'è niente sull'idolatria di cui egli non sia al corrente. ([[Paul Johnson]]) *Maimonide prese la sua carriera di medico molto sul serio, ed è a questa, nel mondo non ebraico, che deve la sua fama. Scrisse molto sulla dieta, sui farmaci e sulle cure: ci sono pervenuti dieci dei suoi trattati di medicina, ed è possibile che ce ne siano altri. [...] Le fonti arabe dicono chiaramente che egli era considerato uno dei medici più eminenti del mondo, con un'abilità particolare nella cura delle malattie psicosomatiche. Circolava un epigramma in arabo: «La medicina di [[Galeno]] è soltanto per il corpo, ma quella di Maimonide è per il corpo e per l'anima». ([[Paul Johnson]]) ===[[Arturo Castiglioni]]=== *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. *Mosè Maimonide, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *[[Franco Berrino]], ''Il Tao della prevenzione'', in Aa. Vv., ''Prevenire i tumori mangiando con gusto'', Sperling & Kupfer, Milano, 2010. ISBN 978-88-200-4681-1 ([http://books.google.it/books?id=8gPEQ8OgDBMC&pg=PT5 Testo su Google Libri]) ==Altri progetti== {{interprogetto|b=Serie maimonidea}} {{DEFAULTSORT:Maimonide, Mosè}} [[Categoria:Filosofi ebrei]] [[Categoria:Filosofi spagnoli]] [[Categoria:Medici spagnoli]] [[Categoria:Religiosi spagnoli]] 8ljyz6kjyr17bit6m1po4949h4jknqt Template:SelezioneNuove 10 4465 1217868 1217804 2022-07-19T14:01:33Z Gaux 18878 Arturo Castiglioni wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25. 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Bravo. Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere i suoi, ci criticherà ferocemente perché lui vive nella civiltà. Ma una cosa non sa, che questa terra come la Ionia di Eraclito e Anassagora è magica, e richiama sempre coloro che gli appartengono, come se esercitasse un diritto. La legge dell'appartenenza. E anche per lui un giorno inevitabile, il ritorno. Sarà il clima, la luce, l'aria...Una granita di [[mandorla|mandorle]]!<ref>Citato nel film ''[[Perduto amor]]'' (2003).</ref> *Il [[cantante]] deve convincere delle sue tesi. Contrariamente al filosofo, però, lui può farlo senza argomenti.<ref>Da ''Teoria della canzone'', Bompiani.</ref> *Io sono io e la Sicilia. Non posso ignorarlo o escluderlo, sarei colpevole di un'astrazione malfatta.<ref name=addio/> *Là dove domina l'elemento insulare è impossibile salvarsi. Ogni [[isola]] attende impaziente di inabissarsi. Una teoria dell'isola è segnata da questa certezza. Un'isola può sempre sparire. Entità talattica, essa si sorregge sui flutti, sull'instabile. Per ogni isola vale la metafora della nave: vi incombe il naufragio. Il sentimento insulare è un oscuro impulso verso l'estinzione. L'angoscia dello stare in un'isola come modo di vivere rivela l'impossibilità di sfuggirvi come sentimento primordiale. La volontà di sparire è l'essenza esoterica della [[Sicilia]]. Poiché ogni [[Sicilia|isolano]] non avrebbe voluto nascere, egli vive come chi non vorrebbe vivere: la storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori ma dietro il tumulto dell'apparenza si cela una quiete profonda. Vanità delle vanità è ogni storia. La presenza della catastrofe nell'anima [[siciliani|siciliana]] si esprime nei suoi ideali vegetali, nel suo taedium storico, fattispecie del nirvana. La Sicilia esiste solo come fenomeno estetico. Solo nel momento felice dell'arte quest'isola è vera.<ref>Da ''Teoria della Sicilia'', prologo dell'opera lirica ''Il Cavaliere dell'Intelletto''; citato in Guido Guidi Guerrera, ''Battiato: Another link'', Verdechiaro edizioni, 2006, [https://books.google.it/books?id&#61;DJZjWpN4zakC&pg&#61;PA117 p. 117]. ISBN 8888285253</ref> *La [[mafia]] in sé non mi fa venire in mente nulla. Come la patria, i morti di Solferino. Cose vetuste. [...] [[Leonardo Sciascia|Sciascia]] era lo scrittore civile, un maestro di scuola che voleva insegnarci le buone maniere sociali. Ma rivisitarlo oggi è come rileggere [[Silvio Pellico]]. La sua funzione s'è esaurita. Sciascia non ci serve più. Occorre una nuova riflessione, un'altra coscienza siciliana.<ref>Dall'intervista di Francesco Battistini, ''Sgalambro: Sciascia addio, non servi più'', ''Corriere della Sera'', 11 febbraio 2005, p. 33.</ref> *{{NDR|Su [[Angelo Scandurra]]}} Col suo linguaggio questo poeta spella vive le cose. L'immaginazione non sbriga affari correnti ma bussa con imperio alle porte dell'universo. L'immagine di un enorme ragno cresce sotto i nostri occhi. Il ragno con cui Spinoza giuoca, gettandogli mosche e ridendo, evoca nel filosofo l'immagine dell'''orto divinus'' la cui insistita geometricità è l'implacabilità di un Dio senza passioni. Come un'enorme massa che incombe su esseri atterriti. Nel nostro poeta il ragno è un "dio scontroso e scaltro". L'immagine prepotente però non si accontenta. Il tema balena dietro gentilezze da uomo di mondo. Il poeta è sempre vigile. Secche staffilate o carezze, egli ci prende alle spalle. Come in un agguato in cui rischiamo la nostra prudente quiete. Si muovono da lontano vecchie sensazioni, emozioni ormai logore si ridestano e alla fine ci si incontra con se stessi.<ref> Da ''Prefazione'' a Angelo Scandurra, ''Trigonometria di ragni'', All'insegna del Pesce d'oro, Milano, 1993, pp. 7-8 </ref> *{{NDR|Sul rapporto con la Sicilia}} Per quanto ne sono consapevole – e di questo solo rispondo, non delle cose cosiddette inconsce, che non mi picco d'indagare — non ho "rapporti", è piuttosto l'estensione della mia pelle [...] Ho scritto qualcosa sulla Sicilia. Ma quanto al vivere qui, devo dire che mi trovo bene, ho un collegamento immediato, da ragazzino vivevo a Lentini dov'ero nato — non c'erano i giardini che avrebbero sostituito le pensioncine — mio padre era farmacista, mio zio avvocato e aveva delle campagne, dove ogni tanto andavamo. Ricchissima terra, dove poi ci sono stati ritrovamenti archeologici, e così mi sono trovato a giocare con le ossa — dei greci, dei graeculi, di tutti quelli che vi avevano abitato o comunque erano passati da lì (si ritrova in un mio poemetto...); ebbene, mi trovavo bene, mi ci trovo bene in mezzo.<ref>Citato in ''[http://www.psychiatryonline.it/node/3343 Il pessimismo osé di Manlio Sgalambro]'', ''PsychiatryOnline.it'', 4 marzo 2013.</ref> ==''Dell'indifferenza in materia di società''== *Che io debba essere governato: ecco da dove inizia lo scandalo della politica. *La [[politica]] è la tutela dei minorati. *Nell'uomo politico si incarna lo stato medio di una società – i vizi, le mediocrità, i difetti – come se egli ne assorbisse i mali alla maniera dei vecchi stregoni che succiano la ferita purulenta succhiandone anche il maleficio. Così i loro vizi, le turpitudini, il malaffare, sanno di qualcosa di diverso. È come se essi imbrigliassero tutto ciò che di turpe vi è in una convivenza e ne liberassero gli altri. *Solo chi conserva i valori li perde, e solo chi non può che sovvertirli in realtà li conserva. *Vero, la società dovrebbe salvarci dall'universo che ci ingoia. Ma cosa ci salva dalla società? ==''Del pensare breve''== *Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re. *Ciò che vi è di altro nel bello è il suo effetto distruttore. La felice tensione di una poesia fa scoppiare, se essa entra in te, il tuo povero cuore. Tu ne sei la vittima che accoglie devota l'acuminato coltello con cui il bello di immola. Nessuno dev'esserci dov'è la bellezza, questo essa sembra dire e con gesto sdegnoso ti volta le spalle. Chi vede il volto della bellezza muore, sì, ma non disperato. *Come sopportiamo ancora di chiamarci viventi ― noi morenti! *Il primo venuto che vuol dire la sua vanta il diritto all'autonomo pensiero a cui è stato educato. Lasciate che parli: si impiccherà da sé. *La [[modestia]] è la vile riuscita di chi si annulla ma solo un pochino e proprio così si mette in risalto. *Perché mi ostino a definirmi "filosofo" benché né i filosofi mi vogliono né io voglio loro? Perché in questa disciplina, nella sua venerata regola, entrai fanciullo e mai venne meno la mia fedeltà. Per più di cinquant'anni l'ho studiata non distratto da altro. Ne ho carpito segreti e reticenze, ho visto esaltazioni e declini, eccessi e dimenticanze. Filosofi sull'altare e poi scagliati giù. Ho assistito al loro regno, e al dominio delle loro idee, e l'ho studiato più che quello di duci e condottieri. Ho avuto amori duraturi, ho imitato modelli (ma come si può imitare l'Idea, ahimè). Sono invecchiato lì dentro. Di essa conosco tre o quattro cose meglio dei miei contemporanei. Non ho altro da aggiungere. *Se [[Karl Kraus]] avesse scritto ''Il capitale'' lo avrebbe fatto in tre righe. *Se rubi ti arrestano; se affermi che esiste [[Dio]] è solo un'opinione. Ciò mi ha sempre meravigliato. *Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale. *Vera disciplina nelle cose dell'intelletto è una spietata intransigenza contro lo spirito di discussione. Ogni concessione fatta in nome della reciproca eguaglianza è un tradimento della verità su cui si fa prevalere la cortesia. Pensare divide. ==''De mundo pessimo''== *Colui che è stato educato al pessimismo e ne è divenuto il discepolo, e per giunta, in qualità di epigono, intende trasportarlo nel proprio tempo, vede in esso un tema classico, un tema eterno. Sa bene quello che il pessimismo esige e quello che si esige da esso. Egli è il pessimista della verità, se così si può chiamare costui. Il pessimismo onora la verità: questa la tesi generale. Questo pessimista ha seguito il retto cammino dell'onore. Egli ha onorato la verità. Questo è il pessimismo che vogliamo con tutte le nostre forze, egli dice: percorrere il cammino che percorre ogni uomo che si sia accostato alla verità sino al suo nucleo più crudele, là dove essa non è più con lui. Perché la verità è il tutto contro la parte, il tutto contro di te. *Nello spirito vi sono ancora continenti da conquistare, scoperte e grandi viaggi. *Se dovessimo porci il problema dell'utilità e del danno del [[pessimismo]] per la vita, non ci sarebbe che una sola risposta da dare: la verità o la vita. ==''Dialogo sul comunismo''== *I mezzi di annientamento di massa corrispondono al ritorno in grande stile del valore al posto dell'essere. *Se vuoi ancora che tragga fuori questa oscura mia evidenza e gli dia una qualche luce, comune io vedo, per dirtene una, il principio di non contraddizione, l'imperativo categorico, comuni i principi della scienza, il sapere circa il nostro sistema solare, quel tanto che basti per guardare in faccia la nostra sorte – intendo della specie. È a questo comunismo che mi riferisco. *[[Socrate]] muore perché ha violato la legge. È sciocco dire che egli era un galantuomo, dice giustamente [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]. Se filosofo è colui che mette l'individuo contro il mondo non possiamo non provarne ripugnanza, egli aggiunge. ==''Dialogo teologico''== *Definisco il pensare come l'attenzione per tutto ciò che non è se stessi o l'attenzione per se stessi ma come se non lo si fosse. Per gli equivoci che causa, sono propenso a usare invece di "pensare", "essere attento" e al posto di "pensiero", "attenzione". Uno dei benefici sarebbe quello di lasciare "pensiero" all'uso corrente. L'idea di sforzo connessavi sarebbe ben spiegata dal concetto di attenzione che è implicito in essa. Definisco, poi, idea lo scarto tra noi e le cose. Allibisco quando sento dire che le idee e le cose sono identiche. È il potere di questo scarto che definisce la capacità di pensare. *Depreco egualmente il trionfalismo di [[Kant]] e in genere di quelle filosofie che, trovando necessario partire dall'io, inneggiano ad esso come se fosse una grande conquista e non invece la miserabile sorte che ci è toccata. *Il compito della teodicea fu assolto nello stesso momento in cui essa scomparve, non per averlo fallito ma per esserci riuscita in pieno. In ultima analisi essa fece sparire la nozione stessa di male. *Un'[[idea]] non mi sembra veramente attendibile se non appaga anche i miei sensi. *Uomo giusto è chi sa questo: che egli deve annullare Dio quotidianamente affinché la misura dell'eterna giustizia quotidianamente si compia. ==''La conoscenza del peggio''== *Che non ci sia niente di peggiore del [[mondo]], non si deve dimostrare. *Il discorso pessimistico appartiene al genere oratorio, e questo perché presuppone un uditorio che può gridare e agitarsi. *Il meglio non è altro che la realtà così com'è. Questo fu il pessimismo di [[Hegel]]. *L'arte del filosofare viene alla luce anche grazie al comportamento mimetico di chi la esercita. *Le [[discoteca|discoteche]] sono piccoli nirvana dove il solenne fragore del rock fa assaporare il piccolo nulla al figlio di Siddharta. Non essere per un poco è tutto quello che si chiede. Piccoli 'niente' di cui la vita dell'individuo odierno ha bisogno per rinascere e vivere un'altra settimana. *Nella musica 'industriale' è immanente l'irreversibilità del tempo. Essa è musica entropica, musica che si distrugge da sé. La musica leggera è la fattispecie dell'autodissolvimento della musica. E tuttavia è l'unica forma di musica che ha senso per tutti. Sul ciglio dell'abisso, Mahler compone ''Il canto della terra'' ma canticchia una canzone napoletana. ==''La consolazione''== *La luce che emana da [[Spinoza]], spiegava Colerus, non era da meno della luce del sole. Sospettai che a questa similitudine avessero messo mano cielo e terra compiaciuti. Eppure c'è una ragione, meno fortuita, per cui non farò mai a meno di pronunciare il nome di Spinoza. Scomparendo davanti alla propria opera, egli si legò ad essa per sempre. Dove sono, infatti, nell' ''[[Ethica]]'', le tracce di un essere vivente? Saprebbe qualcuno indicarmi un punto in cui è presente anche solo la sua ombra? Non ti sembra però questo po' di realtà il suo maggiore attributo? Ecco dunque cosa ha fatto Spinoza, e la ragione per la quale dobbiamo assolutamente ricordarlo. Egli ha saputo fare in modo da non essere 'autore' dell'''Ethica''. (p. 100) *Qualcuno ha detto che solo Dio avrebbe potuto scrivere l'''[[Ethica]]''. Credimi, costui sbagliò. Nemmeno Dio. Infatti l'impossibilità per l' ''Ethica'' di essere scritta non è che la stessa impossibilità per il mondo di essere creato, cosa che l' ''Ethica'' dimostra perfettamente. (p. 100) *Man mano che [[Spinoza]] si sbarazzava di se stesso, dunque, nasceva l' ''[[Ethica]]''. Ciò è tutto il contrario che esserne stato l'autore. Per potere scrivere l'''Ethica'' egli non doveva esistere. Dovremmo dire, se volessimo essere più precisi, che un certo Baruch Spinoza, il quale non esisté, scrisse l' ''Ethica''. (p. 101) *Convieni però che quando tutti cominciano: [[Baruch Spinoza]] nacque qua o là, il giorno e l'anno tale e tale, e solo poi parlano dell' ''[[Ethica]]'', convieni, ammettilo, che sono solo dicerie. Bisognerebbe, caso mai, cominciare dalla sua morte, o da quando questa ebbe inizio, e proseguire a ritroso. Bisognerebbe dire come fu che costui un dato giorno cominciò a sparire. (p. 101) ==''La morte del sole''== *È questo non cambiamento del mondo nel cambiamento della società che la filosofia, senza eccessiva stupefazione, deve rispecchiare. *Il [[bello]] è nell'attimo stesso in cui si avverte che un bello non è più. Per sempre ormai, possibile. *La [[verità]], compito di chi si occupa di filosofia, non è il dialogo fra due che filosofano, ma un muto cenno che viene rivolto alla vittima designata. *Non si può essere reazionari perché non c'è dove tornare; non si può essere progressisti, perché non c'è dove andare. ==''Quaternario''== *Aveva appreso che delle cose irrazionali non vi è sistema ma narrazione. Ma questo non gli bastava. Egli adorava i concetti e attraverso essi avvertiva gli odori delle cose e le loro quintessenze e sentiva scorrere nel suo sangue la loro potenza e avrebbe pure potuto chiamarle per nome una per una… I concetti erano la sua anima e attraverso essi filtrava anche i suoi umori. Gli individui sono dei concetti incarnati. Che mi importa di possedere la loro carne, usava dire. L'immagine di un individuo di cui niente si può sapere se non tramite la sua psicologia gli sembrava invecchiata e legata a una immagine diveniente dell'uomo. Laddove invece l'individuo è compiuto e non può essere più oggetto di psicologia ma di concetto. Questa era la sua convinzione. Non aveva alcun timore di avere dei pregiudizi. *Vedeva Parigi come un insieme di idee. Pensare in questa città è pensarla, diceva. E per un certo tempo gli dedicò il suo io. ==''Trattato dell'empietà''== *Qui vi è il tentativo di costruire una teologia pubblica – anzi, se ci è concesso di mutuare uno stilema a una grande memoria, una teologia pubblica europea. Se l'epoca della teologia appare conclusa, o se ne trascina appena l'ombra, ciò è avvenuto perché gli stinti intelletti che se ne sono occupati (a parte alcune eccezioni) portano in loro il tarlo che aveva roso la disciplina. Come se questa avesse dovuto seguire le sorti della religione a cui la legava la subalternanza. La stessa caduta della religione, ormai solo oggetto di fede e di speranza – squallidi sostegni del nostro incerto destino –, doveva favorirla e sbarazzare il campo da ogni equivoco. Che Dio esista è solo un fatterello sinistro. Niente di più. (Dato come vanno le cose, bisognava aspettarselo) *La teologia naturale, in quanto "disposizione naturale", appartiene cioè alla cieca spontaneità, alla bruta natura umana. Ma nello stesso tempo sta a ricordare che qui non v'è che il più infimo essente. La stessa cosa implica la cieca formalità del sillogismo disgiuntivo che, se vogliamo dire le cose come stanno, ci conduce ottusamente a concepire l'oltraggiosa idea di Dio. Con questa empietà comincia e finisce la teologia naturale. *La 'reductio' di tutte le cose in Dio la conosciamo con un altro nome. In chi muore si rivela ''eo ipso''la forza infera o, mettiamola così, la cara, vecchia essenza del mondo. *Il proprio destino conoscitivo (non la 'lettera sull'argomento') conduce lontano. Porsi una domanda e leggere un libro – che vi può essere di più sciocco? ==''Trattato dell'età''== *La [[specie]] non è niente, alcuni uomini sono tutto. *Non v'è dunque che una sola età. Oppure, come possiamo anche dire, tutte le altre età sono faccende da psicologia. Solo la vecchiaia è in sé. Soltanto essa non chiede meno di una metafisica per essere trattata adeguatamente. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Manlio Sgalambro, ''De mundo pessimo'', Adelphi, Milano, 2004. ISBN 88-459-1880-7 *Manlio Sgalambro, ''Del pensare breve'', Adelphi, Milano, 1991. ISBN 88-459-0820-8 *Manlio Sgalambro, ''Dell'indifferenza in materia di società'', Adelphi, Milano, 1994. ISBN 88-459-1080-6 *Manlio Sgalambro, ''Dialogo sul comunismo'', De Martinis, 1995. *Manlio Sgalambro, ''Dialogo teologico'', Adelphi, Milano, 1993. *Manlio Sgalambro, ''La conoscenza del peggio'', Adelphi, 1982. *Manlio Sgalambro, ''La consolazione'', Adelphi, Milano, 1982. ISBN 88-459-1150-0 *Manlio Sgalambro, ''La morte del sole'', Adelphi, Milano, 1982. ISBN 88-459-1203-5 *Manlio Sgalambro, ''Quaternario'', Il girasole, 2006. *Manlio Sgalambro, ''Trattato dell'empietà'', Adelphi, Milano, 1987. *Manlio Sgalambro, ''Trattato dell'età'', Adelphi, Milano, 1999. ISBN 88-459-1490-9 ==Filmografia== *''[[Perdutoamor]]'' (2003) - Attore, sceneggiatura ==Voci correlate== *[[Franco Battiato]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Sgalambro, Manlio}} [[Categoria:Aforisti italiani]] [[Categoria:Filosofi italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] ik2hu33xfsoiq7xccc3rj1e8xia0cy1 Antistene 0 6297 1217925 1212445 2022-07-19T20:13:21Z 178.21.100.236 Aggiunta citazione sull'adulazione wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antisthenes BM 1838.jpg|thumb|Busto di Antistene]] '''Antistene''' (436 a.C. – 366 a.C.), filosofo greco. ==Citazioni di Antistene== *{{NDR|Quando gli fu domandato perché rimproverasse così aspramente i suoi allievi}} Anche i medici fanno così con i malati.<ref name="§4">Citato in 2005, VI, 4.</ref> *{{NDR|A chi lo criticava per il fatto che frequentava uomini malvagi}} Anche i medici stanno con gli ammalati, eppure non hanno la febbre.<ref name="§6">Citato in 2005, VI, 6.</ref> *Bisogna procurarsi provvigioni tali per il viaggio che, anche nel caso di naufragio, possano insieme galleggiare sull'acqua.<ref name="§4"/> *È assurdo scegliere il loglio e levarlo via dal grano e fare così anche in guerra con quelli che non servono, e invece nella [[politica|vita politica]] non scartare i malvagi.<ref name="§6"/> *È meglio combattere al fianco di pochi virtuosi contro tutti i malvagi piuttosto che al fianco di molti malvagi contro pochi virtuosi.<ref name="§12">Citato in 2005, VI, 12.</ref> * È meglio finire tra i corvi che tra gli [[Adulazione|adulatori]]; perché quelli divorano solo i [[Morte|morti]] – questi i [[Vita|vivi]]. *{{NDR|Udendo una volta che [[Platone]] parlava male di lui}} È proprio di un [[sovrano]] fare buone azioni e sentire [[maldicenza|parlare male]] di sé.<ref name="§3"/> *Gli [[invidia|invidiosi]] sono divorati dal loro proprio carattere come il ferro dalla ruggine.<ref>Citato in 2005, VI, 5.</ref> *{{NDR|Alla domanda su quale degli apprendimenti fosse più necessario}} Il dimenticare i mali.<ref>Citato in 2005, VI, 7.</ref> *{{NDR|Interrogato su quale vantaggio gli fosse derivato dalla filosofia}} Il poter stare in compagnia di me stesso.<ref name="§6"/> *La [[virtù]] basta in se stessa alla felicità, che non ha bisogno di null'altro se non del vigore di [[Socrate]].<ref>Citato in 2005, VI, 11.</ref> *La virtù è un'arma che non può essere sottratta.<ref name="§12"/> *La vita in comune di fratelli che vanno d'accordo è più robusta di ogni fortezza.<ref name="§4"/> *Meglio cadere nelle grinfie dei corvi {{NDR|''kórakas''}} piuttosto che in quelle degli [[adulazione|adulatori]] {{NDR|''kólakas''}}: i primi, infatti, divorano i cadaveri, i secondi, invece, i vivi.<ref name="§4"/> *Nel [[lusso]] possano vivere i figli dei nemici.<ref name="§8">Citato in 2005, VI, 8.</ref> *Non si deve far smettere chi contraddice contraddicendolo, ma convincendolo: neppure il pazzo infatti è curato da chi diventa a sua volta pazzo. (frammento 65D)<ref>Stobeo, ''Florilegio'' (2,2,15 W.-H.).</ref> :''Ουκ αντιλέγοντα δέι τόν αντιλέγοντα πάυειν, αλλά διδάσκειν; ουδέ γάρ τόν μαινόμενον αντιμαινόμενός τις ιάται''. *{{NDR|A chi gli riferì: «Molti ti lodano»}} Perché, che male ho fatto?<ref name="§8"/> *[[Platone]], vedo il cavallo ma non la cavallinità.<ref>Citato in ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/antistene-di-atene Antistene di Atene]'', in ''Enciclopedia on line'', Treccani Cultura.</ref> {{NDR|criticando la dottrina delle idee}} *Possa io diventare pazzo, piuttosto che provare [[piacere]].<ref name="§3"/> *{{NDR|A chi gli domandava quale tipo [[donna]] sposare}} Se è bella, la avrai in comune con altri {{NDR|''koiné''}}, se è brutta, l'avrai tu solo in punizione {{NDR|''poiné''}}.<ref name="§3"/> *{{NDR|A chi lo criticava perché non era figlio di persone libere}} Se è per questo, non sono neppure figlio di due lottatori professionisti, eppure io sono un bravo lottatore.<ref name="§4"/> *Se vogliamo preservarci, abbiamo bisogno di amici sinceri o di accesi nemici, perché i primi criticano i nostri errori, e gli altri, inveendo contro di noi, ce ne distolgono.<ref>Citato in [[Plutarco]], ''Come trarre vantaggio dai nemici'', 6, 89B, traduzione di Giuliano Pisani, in ''Tutti i Moralia'', coordinamento di Emanuele Lelli e Giuliano Pisani, revisione generale di Leo Citelli, Emanuele Lelli, Valentina Zanusso, Bompiani, Firenze-Milano, 2018, p. 161. ISBN 9788858777428</ref><ref>Plutarco attribuisce un pensiero simile a [[Diogene di Sinope]] in ''Come distinguere l'adulatore dall'amico'' e ''Come constatare i propri progressi nella virtù''.</ref> *Stai attento ai [[nemici]], perché essi per primi si accorgono degli errori tuoi.<ref name="§12"/> *Una [[definizione]] è quella che mostra «che cos'era o che cos'è».<ref name="§3">Citato in 2005, VI, 3.</ref> *Un [[Avarizia|avaro]] non può mai essere uomo virtuoso.<ref name=Gar>Citato in Niccolò Persichetti, ''Dizionario di pensieri e sentenze di autori antichi e moderni d'ogni nazione'', 3 voll., Fratelli Rechiedei, Milano, 1877-1878, vol. I, 1877, [https://books.google.it/books?id=_zU_AQAAMAAJ&pg=122#v=onepage&q&f=false p. 122].</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Diogene Laerzio]], ''Vite e dottrine dei più celebri filosofi'', a cura di [[Giovanni Reale]] con la collaborazione di Giuseppe Girgenti e Ilaria Ramelli, Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3301-4 ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Aforisti greci antichi]] [[Categoria:Cinici]] [[Categoria:Filosofi greci antichi]] 3x82792b89jjomjjfio12nz83f9q759 1217926 1217925 2022-07-19T20:19:13Z Sun-crops 10277 /* Citazioni di Antistene */+ fonte; le citazioni prive di fonte sono nulle e vengono di norma annullate in immediata wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antisthenes BM 1838.jpg|thumb|Busto di Antistene]] '''Antistene''' (436 a.C. – 366 a.C.), filosofo greco. ==Citazioni di Antistene== *{{NDR|Quando gli fu domandato perché rimproverasse così aspramente i suoi allievi}} Anche i medici fanno così con i malati.<ref name="§4">Citato in 2005, VI, 4.</ref> *{{NDR|A chi lo criticava per il fatto che frequentava uomini malvagi}} Anche i medici stanno con gli ammalati, eppure non hanno la febbre.<ref name="§6">Citato in 2005, VI, 6.</ref> *Bisogna procurarsi provvigioni tali per il viaggio che, anche nel caso di naufragio, possano insieme galleggiare sull'acqua.<ref name="§4"/> *È assurdo scegliere il loglio e levarlo via dal grano e fare così anche in guerra con quelli che non servono, e invece nella [[politica|vita politica]] non scartare i malvagi.<ref name="§6"/> *È meglio combattere al fianco di pochi virtuosi contro tutti i malvagi piuttosto che al fianco di molti malvagi contro pochi virtuosi.<ref name="§12">Citato in 2005, VI, 12.</ref> * È meglio finire tra i corvi che tra gli [[Adulazione|adulatori]]; perché quelli divorano solo i [[Morte|morti]] – questi i [[Vita|vivi]].<ref>Citato in Giorgio Scichilone, ''[https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Potere_adulazione.html#:~:text=di%20Giorgio%20Scichilone,i%20morti%20%E2%80%93%20questi%20i%20vivi. Il potere dell’adulazione. Le prediche inutili di Antistene, Dante e Pasolini]'', ''treccani.it''.</ref> *{{NDR|Udendo una volta che [[Platone]] parlava male di lui}} È proprio di un [[sovrano]] fare buone azioni e sentire [[maldicenza|parlare male]] di sé.<ref name="§3"/> *Gli [[invidia|invidiosi]] sono divorati dal loro proprio carattere come il ferro dalla ruggine.<ref>Citato in 2005, VI, 5.</ref> *{{NDR|Alla domanda su quale degli apprendimenti fosse più necessario}} Il dimenticare i mali.<ref>Citato in 2005, VI, 7.</ref> *{{NDR|Interrogato su quale vantaggio gli fosse derivato dalla filosofia}} Il poter stare in compagnia di me stesso.<ref name="§6"/> *La [[virtù]] basta in se stessa alla felicità, che non ha bisogno di null'altro se non del vigore di [[Socrate]].<ref>Citato in 2005, VI, 11.</ref> *La virtù è un'arma che non può essere sottratta.<ref name="§12"/> *La vita in comune di fratelli che vanno d'accordo è più robusta di ogni fortezza.<ref name="§4"/> *Meglio cadere nelle grinfie dei corvi {{NDR|''kórakas''}} piuttosto che in quelle degli [[adulazione|adulatori]] {{NDR|''kólakas''}}: i primi, infatti, divorano i cadaveri, i secondi, invece, i vivi.<ref name="§4"/> *Nel [[lusso]] possano vivere i figli dei nemici.<ref name="§8">Citato in 2005, VI, 8.</ref> *Non si deve far smettere chi contraddice contraddicendolo, ma convincendolo: neppure il pazzo infatti è curato da chi diventa a sua volta pazzo. (frammento 65D)<ref>Stobeo, ''Florilegio'' (2,2,15 W.-H.).</ref> :''Ουκ αντιλέγοντα δέι τόν αντιλέγοντα πάυειν, αλλά διδάσκειν; ουδέ γάρ τόν μαινόμενον αντιμαινόμενός τις ιάται''. *{{NDR|A chi gli riferì: «Molti ti lodano»}} Perché, che male ho fatto?<ref name="§8"/> *[[Platone]], vedo il cavallo ma non la cavallinità.<ref>Citato in ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/antistene-di-atene Antistene di Atene]'', in ''Enciclopedia on line'', Treccani Cultura.</ref> {{NDR|criticando la dottrina delle idee}} *Possa io diventare pazzo, piuttosto che provare [[piacere]].<ref name="§3"/> *{{NDR|A chi gli domandava quale tipo [[donna]] sposare}} Se è bella, la avrai in comune con altri {{NDR|''koiné''}}, se è brutta, l'avrai tu solo in punizione {{NDR|''poiné''}}.<ref name="§3"/> *{{NDR|A chi lo criticava perché non era figlio di persone libere}} Se è per questo, non sono neppure figlio di due lottatori professionisti, eppure io sono un bravo lottatore.<ref name="§4"/> *Se vogliamo preservarci, abbiamo bisogno di amici sinceri o di accesi nemici, perché i primi criticano i nostri errori, e gli altri, inveendo contro di noi, ce ne distolgono.<ref>Citato in [[Plutarco]], ''Come trarre vantaggio dai nemici'', 6, 89B, traduzione di Giuliano Pisani, in ''Tutti i Moralia'', coordinamento di Emanuele Lelli e Giuliano Pisani, revisione generale di Leo Citelli, Emanuele Lelli, Valentina Zanusso, Bompiani, Firenze-Milano, 2018, p. 161. ISBN 9788858777428</ref><ref>Plutarco attribuisce un pensiero simile a [[Diogene di Sinope]] in ''Come distinguere l'adulatore dall'amico'' e ''Come constatare i propri progressi nella virtù''.</ref> *Stai attento ai [[nemici]], perché essi per primi si accorgono degli errori tuoi.<ref name="§12"/> *Una [[definizione]] è quella che mostra «che cos'era o che cos'è».<ref name="§3">Citato in 2005, VI, 3.</ref> *Un [[Avarizia|avaro]] non può mai essere uomo virtuoso.<ref name=Gar>Citato in Niccolò Persichetti, ''Dizionario di pensieri e sentenze di autori antichi e moderni d'ogni nazione'', 3 voll., Fratelli Rechiedei, Milano, 1877-1878, vol. I, 1877, [https://books.google.it/books?id=_zU_AQAAMAAJ&pg=122#v=onepage&q&f=false p. 122].</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Diogene Laerzio]], ''Vite e dottrine dei più celebri filosofi'', a cura di [[Giovanni Reale]] con la collaborazione di Giuseppe Girgenti e Ilaria Ramelli, Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3301-4 ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Aforisti greci antichi]] [[Categoria:Cinici]] [[Categoria:Filosofi greci antichi]] h50ejwunxgyy5boae4d72k5og2bpive 1217986 1217926 2022-07-20T11:40:39Z Udiki 86035 rollback, doppione: «Meglio cadere nelle grinfie dei corvi [kórakas] piuttosto che in quelle degli adulatori [kólakas]: i primi, infatti, divorano i cadaveri, i secondi, invece, i vivi.» wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antisthenes BM 1838.jpg|thumb|Busto di Antistene]] '''Antistene''' (436 a.C. – 366 a.C.), filosofo greco. ==Citazioni di Antistene== *{{NDR|Quando gli fu domandato perché rimproverasse così aspramente i suoi allievi}} Anche i medici fanno così con i malati.<ref name="§4">Citato in 2005, VI, 4.</ref> *{{NDR|A chi lo criticava per il fatto che frequentava uomini malvagi}} Anche i medici stanno con gli ammalati, eppure non hanno la febbre.<ref name="§6">Citato in 2005, VI, 6.</ref> *Bisogna procurarsi provvigioni tali per il viaggio che, anche nel caso di naufragio, possano insieme galleggiare sull'acqua.<ref name="§4"/> *È assurdo scegliere il loglio e levarlo via dal grano e fare così anche in guerra con quelli che non servono, e invece nella [[politica|vita politica]] non scartare i malvagi.<ref name="§6"/> *È meglio combattere al fianco di pochi virtuosi contro tutti i malvagi piuttosto che al fianco di molti malvagi contro pochi virtuosi.<ref name="§12">Citato in 2005, VI, 12.</ref> *{{NDR|Udendo una volta che [[Platone]] parlava male di lui}} È proprio di un [[sovrano]] fare buone azioni e sentire [[maldicenza|parlare male]] di sé.<ref name="§3"/> *Gli [[invidia|invidiosi]] sono divorati dal loro proprio carattere come il ferro dalla ruggine.<ref>Citato in 2005, VI, 5.</ref> *{{NDR|Alla domanda su quale degli apprendimenti fosse più necessario}} Il dimenticare i mali.<ref>Citato in 2005, VI, 7.</ref> *{{NDR|Interrogato su quale vantaggio gli fosse derivato dalla filosofia}} Il poter stare in compagnia di me stesso.<ref name="§6"/> *La [[virtù]] basta in se stessa alla felicità, che non ha bisogno di null'altro se non del vigore di [[Socrate]].<ref>Citato in 2005, VI, 11.</ref> *La virtù è un'arma che non può essere sottratta.<ref name="§12"/> *La vita in comune di fratelli che vanno d'accordo è più robusta di ogni fortezza.<ref name="§4"/> *Meglio cadere nelle grinfie dei corvi {{NDR|''kórakas''}} piuttosto che in quelle degli [[adulazione|adulatori]] {{NDR|''kólakas''}}: i primi, infatti, divorano i cadaveri, i secondi, invece, i vivi.<ref name="§4"/> *Nel [[lusso]] possano vivere i figli dei nemici.<ref name="§8">Citato in 2005, VI, 8.</ref> *Non si deve far smettere chi contraddice contraddicendolo, ma convincendolo: neppure il pazzo infatti è curato da chi diventa a sua volta pazzo. (frammento 65D)<ref>Stobeo, ''Florilegio'' (2,2,15 W.-H.).</ref> :''Ουκ αντιλέγοντα δέι τόν αντιλέγοντα πάυειν, αλλά διδάσκειν; ουδέ γάρ τόν μαινόμενον αντιμαινόμενός τις ιάται''. *{{NDR|A chi gli riferì: «Molti ti lodano»}} Perché, che male ho fatto?<ref name="§8"/> *[[Platone]], vedo il cavallo ma non la cavallinità.<ref>Citato in ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/antistene-di-atene Antistene di Atene]'', in ''Enciclopedia on line'', Treccani Cultura.</ref> {{NDR|criticando la dottrina delle idee}} *Possa io diventare pazzo, piuttosto che provare [[piacere]].<ref name="§3"/> *{{NDR|A chi gli domandava quale tipo [[donna]] sposare}} Se è bella, la avrai in comune con altri {{NDR|''koiné''}}, se è brutta, l'avrai tu solo in punizione {{NDR|''poiné''}}.<ref name="§3"/> *{{NDR|A chi lo criticava perché non era figlio di persone libere}} Se è per questo, non sono neppure figlio di due lottatori professionisti, eppure io sono un bravo lottatore.<ref name="§4"/> *Se vogliamo preservarci, abbiamo bisogno di amici sinceri o di accesi nemici, perché i primi criticano i nostri errori, e gli altri, inveendo contro di noi, ce ne distolgono.<ref>Citato in [[Plutarco]], ''Come trarre vantaggio dai nemici'', 6, 89B, traduzione di Giuliano Pisani, in ''Tutti i Moralia'', coordinamento di Emanuele Lelli e Giuliano Pisani, revisione generale di Leo Citelli, Emanuele Lelli, Valentina Zanusso, Bompiani, Firenze-Milano, 2018, p. 161. ISBN 9788858777428</ref><ref>Plutarco attribuisce un pensiero simile a [[Diogene di Sinope]] in ''Come distinguere l'adulatore dall'amico'' e ''Come constatare i propri progressi nella virtù''.</ref> *Stai attento ai [[nemici]], perché essi per primi si accorgono degli errori tuoi.<ref name="§12"/> *Una [[definizione]] è quella che mostra «che cos'era o che cos'è».<ref name="§3">Citato in 2005, VI, 3.</ref> *Un [[Avarizia|avaro]] non può mai essere uomo virtuoso.<ref name=Gar>Citato in Niccolò Persichetti, ''Dizionario di pensieri e sentenze di autori antichi e moderni d'ogni nazione'', 3 voll., Fratelli Rechiedei, Milano, 1877-1878, vol. I, 1877, [https://books.google.it/books?id=_zU_AQAAMAAJ&pg=122#v=onepage&q&f=false p. 122].</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *[[Diogene Laerzio]], ''Vite e dottrine dei più celebri filosofi'', a cura di [[Giovanni Reale]] con la collaborazione di Giuseppe Girgenti e Ilaria Ramelli, Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3301-4 ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Aforisti greci antichi]] [[Categoria:Cinici]] [[Categoria:Filosofi greci antichi]] 3jmp8mcxblzdg4mswjdcsxuv8ynxnyq Nico Cereghini 0 7501 1217937 557491 2022-07-20T01:50:08Z Danyele 19198 +1 / fix minori wikitext text/x-wiki '''Enrico Cereghini''', detto '''Nico''' (1948 – vivente), giornalista e pilota motociclistico italiano. ==Citazioni di Nico Cereghini== *Casco in [[testa]] ben allacciato, luci accese anche di giorno, e prudenza. Sempre!.<ref>Da ''Grand Prix'', Italia 1, ricorrente; citato in ''[http://www.nicocereghini.it/pillole-dal-libro-p2.html Casco ben allacciato]'', ''Nicocereghini.it''.</ref> *[[Claudio Castiglioni]] era un artista, uno che riusciva a vedere come sarebbe stata la "sua" moto prima ancora di iniziare il lavoro con i progettisti. Una specie di [[Michelangelo Buonarroti]], che dicono fosse capace di vedere la sua opera finita ancor prima di toccare con lo scalpello il blocco del marmo bianco di Carrara. Travolgente Claudio, esuberante, qualche volta anche sopra le righe ma sempre generoso, sincero, contagioso nel suo naturale ottimismo. Uno di quelli che "se una cosa la vuoi veramente allora puoi ottenerla". Le moto più belle, quelle che fanno ancora venire i brividi a molti di noi, sono quelle che ha fatto lui [...]. Moto perfette, che parlano direttamente al cuore dei motociclisti.<ref>Citato in ''[https://www.moto.it/news/dieci-anni-fa-ci-lasciava-claudio-castiglioni.html Dieci anni fa ci lasciava Claudio Castiglioni]'', ''Moto.it'', 17 agosto 2021.</ref> ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Nico Cereghini, ''Casco ben allacciato. Da Ago a Valentino – Storie di moto e segreti di guida'', Xenia, 2011. ISBN 9788872737255 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Giornalisti italiani|Cereghini, Nico]] [[Categoria:Piloti motociclistici italiani|Cereghini, Nico]] lw1m40u7dwg8y4htur9ce5n07ubguzi Edward Bunker 0 8329 1217943 1010644 2022-07-20T03:07:16Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki {{indicedx}} '''Edward Bunker''' (1933 – 2005), scrittore, sceneggiatore e attore statunitense. {{Intestazione|''l'Unità'', a cura di Stefano Pistolini, 6 giugno 2002}} *Quando si parla di [[scrittori]], la [[memoria]] è tutto. *Io parlo di un mondo fatto di feste sulla spiaggia, notti folli e favolose bionde. Oggi vedo soprattutto gang assetate di sangue e ghetti pieni di dolore. L'[[America]] era più innocente: non avevamo conosciuto il [[Scandalo Watergate|Watergate]], non sapevamo che fine avrebbe fatto [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]], le droghe non avevano cambiato faccia alla criminalità. *Per anni non ho fatto che [[rubare]]. Avessi avuto soldi, non sarei diventato un criminale. Ma probabilmente non sarei neppure diventato uno scrittore. *Oggi la prigione americana è un luogo [[George Orwell|orwelliano]], dove la dimensione di umanità è azzerata. Le carceri di massima sicurezza sono governate dalla tecnologia e sono del tutto estranee a quei programmi di recupero dei detenuti in vigore, almeno formalmente, negli anni Cinquanta. E le condanne sono severissime: se sei povero, puoi farti dieci anni per aver rubato un paio di jeans. *Se provi a dare un pugno a qualcuno, puoi scommettere che come minimo t'arriva una coltellata. Adesso i giovani vanno in giro armati e non si battono, a meno che non vogliano ammazzarsi a vicenda. Fossi un ragazzino oggi starei attento prima d'attaccare briga con qualcuno. A vent'anni ero un criminale, ma non giravo armato. Oggi, se esco di casa a Los Angeles e devo traversare un quartiere malfamato, mi porto la pistola. *Io non ho avuto una [[gioventù]]. La mia è la storia di una grande [[solitudine]]. Sono sempre stato solo e ho sempre dovuto pensare a sopravvivere nel mondo. E a 15 anni mi sono ritrovato in carcere in mezzo ai peggiori assassini. *Io offro le mie migliori performance in situazioni caotiche. Alcune persone crollano: io funziono meglio. ==''Animal Factory''== ===[[Incipit]]=== Quando i prigionieri, quasi cinquecento, vennero ammassati nel parcheggio, fuori dai cancelli della prigione, l'alba cominciva a tingere di un giallo pallido il basso profilo della città. Ad attenderli c'era una schiera di autobus bianchi e neri con i finestrini sbarrati e una pesante inferriata che separava il posto dell'autista dai sedili posteriori. L'aria era impregnata del fumo pungente del diesel e dell'odore di spazzatura marcia. La marmaglia dei prigionieri, più di metà neri o chicanos, era incolonnata per due, sei per catena, e ciascun gruppo riempiva un autobus: sembravano dei millepiedi umani. Dappertutto c'erano vicesceriffi in uniforme stirata alla perfezione. A ogni autobus erano stati assegnati tre vice, mentre gli altri stavano a guardare con le grosse .357 Magnum Python che penzolavano dalle mani. Alcuni poi accarezzavano dei fucili a canne mozze. ===Citazioni=== *[...] il mestiere degli [[avvocati]] è di vendere speranza. Niente più che aria fritta. (pag 10) *Fece domande, ascoltò storie. La prigione era qualcosa di più di un luogo murato; era un mondo alieno di valori distorti, governato da un codice di violenza. Alcune storie ne contraddicevano altre; il [[punto di vista]] dipendeva dalle esperienze di chi raccontava. (pag. 15) *Ufficialmente la segregazione era finita dieci anni prima; il regolamento diceva che adesso i detenuti potevano sedersi in una qualsiasi delle tre file, ma nessuno attraversava le linee divisorie razziali. Il razzismo era un'ossessione di massa che infettava chiunque, e si vedeva una guerra razziale continua. (pag. 25) *Era una follia. Duecento uomini occupavano le celle terrazzate, ciascuna delle quali era identica allo scompartimento di un alveare. Ogni uomo stava peggio di una bestia allo zoo, aveva meno spazio, eppure tutti non facevano altro che odiare e insultare altre persone reiette come loro. (pag. 109) *Tutto quello che un uomo ha in prigione è la reputazione con i compagni. (pag. 130) *Tutti invecchiano e muoiono, senza che poi importi più nulla, ma era spaventoso essere vecchio e affrontare la morte privo dei ricordi di una vita vissuta. (pag. 199) *La [[prigione]] è una fabbrica che trasforma gli uomini in animali. Le probabilità che uno esca peggiore di quando c'è entrato sono altissime. (pag. 205) {{NDR|autodifesa di Ron Decker}} *La questione non è se la [[prigione]] può aiutare, né se la sua condanna possa servire da deterrente per qualcun altro. Il punto fondamentale è quello di proteggere la società. Chiunque riesca a uccidere una persona a sangue freddo, e lei ha quasi ammesso di essere in grado di farlo, non è adatto a vivere nella società. Io so che la società sarà protetta per ''almeno'' cinque anni. Dopodiché, se la commissione per la libertà vigilata lo vorra, potrà uscire. (pag. 206) {{NDR|risposta del giudice a Ron Decker}} ==''Come una bestia feroce''== *Sebbene il mio corpo fosse esausto, la mente si rifiutava di rinunciare al turbine di pensieri. Più di ogni altra cosa mi concentrai sulla sensazione di essere vivo, sul soffio dell'aria condizionata che mi scivolava sul petto nudo, sul sapore e l'odore del mio sigaro, sulle pulsazioni del mio polso, sul dolore dei miei muscoli stanchi, sull'infinito lavorio del mio stomaco. A un certo punto, desiderando di provare il contatto con un altro essere vivente, accarezzai la spalla di Allison. La vita era preziosa. La vita era tutto ciò che contava. Ma se non la vivevi come volevi, ecco che all'improvviso non importava nulla. *A essere sinceri, il fatto che avessi ucciso qualcuno non era una sorpresa. Molte volte, nel corso della mia vita, avevo deciso di uccidere, rifiutandomi di pensare al significato del mio gesto o alle sue conseguenze. In un'occasione o due avevo cercato di farlo in un'esplosione di rabbia, ma o non avevo trovato armi disponibili o la vittima era riuscita a cavarsela. L'idea di uccidere non mi aveva mai provocato crisi di coscienza. Il mio sistema di valori veniva dalla jungla del riformatorio e della prigione. Non avevo mai udito nessuno denunciare l'omicidio dal punto di vista morale. Qualcuno giudicava la violenza una cosa poco furba o stupida, però mai sbagliata o malvagia. *Sarei sceso in guerra contro la società, o forse mi sarei soltato limitato a riprendere le ostilità. Non provavo più alcun timore. Mi dichiarai libero da ogni regola, eccetto quelle che io stesso avessi voluto accettare. E anche quelle le avrei mutate a mio piacere. Avrei afferratto tutto ciò che avrei desiderato. Avrei ripreso ad essere quello che ero, ma con più determinazione. Un criminale. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Cane mangia cane''=== Due notti da solo in una stanza in compagnia di due flaconi da un'oncia di cocaina farmaceutica permisero a Mad Dog McCain di meritarsi pienamente il suo soprannome.<ref name=incipit>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref> ===''Stark''=== Ernie Stark non era la persona più perbene sulla terra. Chiedetelo agli amici. Sempre che li avesse.<ref name=incipit/> ==Note== <references /> ==Film== *''[[A trenta secondi dalla fine]]'' (1985) *''[[Tango & Cash]]'' (1989) *''[[Le iene (film)|Le iene]]'' (1992) *''[[Heat - La sfida]]'' (1995) – Consulente tecnico alla sceneggiatura e personaggio basato sulla sua vita *''[[Animal Factory]]'' (2000) – Sceneggiatura ==Bibliografia== *Edward Bunker, ''Animal Factory'' (1977), traduzione di Fabio Zucchella, Einaudi, 2004. ISBN 880616807X == Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Come una bestia feroce||1973}} {{Pedia|Animal Factory (romanzo)|''Animal Factory''|1977}} [[Categoria:Scrittori statunitensi|Bunker, Edward]] [[Categoria:Attori statunitensi|Bunker, Edward]] [[Categoria:Sceneggiatori statunitensi|Bunker, Edward]] 5ltk1tynrqu51mj901sdj0wdueav8fy Napoli 0 10486 1217904 1217579 2022-07-19T17:30:02Z Sun-crops 10277 /* Citazioni in prosa */allineo wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla città di '''Napoli''' e sui '''napoletani'''. [[Immagine:Napoli.jpg|thumb|530px|Napoli vista dal quartiere di Posillipo; sullo sfondo, il [[Vesuvio]]]] ===Citazioni in prosa=== {{indicedx}} *A dir la verità, la bellezza di Napoli è un po' un inganno. Napoli non è bella, finché non la guardate da lontano. Da lontano si stende dorata nel sole, il mare è azzurro, quanto ne avete appena un'idea, qui davanti un bel pino, lì quell'azzurro è [[Capri]], il [[Vesuvio]] soffia un batuffolo di ovatta biancastra, [[Sorrento]] splende lontana e netta – Dio, è bello. E poi scende il crepuscolo, tutto si inazzurra e spuntano le luci, adesso è tutto un semicerchio di piccole scintille, sul mare si muove una nave e splende di luci verdi, azzurre, dorate: Dio, è bello! Ma entra in città, amico mio; cammina per le strade, posa su tutto i tuoi occhi boemi e goditi quanto puoi il pittoresco di questa vita; tra un po' ne sarai nauseato. Forse queste strade sono pittoresche, ma sono decisamente bruttissime. Girovaghi sotto ghirlande di biancheria sporca, ti fai largo tra una minutaglia di ogni risma, asini, mascalzoni, capre, bambini, automobili, ceste di ortaggi, e di altre equivoche porcherie, officine che fuoriescono sul marciapiede e arrivano al centro della strada, immondizie, marinai, pesci, carrozzelle, cespi di cavolo, strilloni, ragazze con i capelli acconciati, sudici monelli stesi a terra; è tutto uno spintonarsi, uno schiamazzare, un bastonare con malagrazia gli animali, un chiamare a gran voce, offrire, urlare, schioccare la frusta, derubare. ([[Karel Čapek]]) *'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. ([[Massimo Troisi]]) *A guardare nella nazione napolitana solamente l'uomo, a contemplare l'enorme sciupio delle leggi morali e religiose, ogni anima onesta sarebbe tentata a gridare: Dio non è, o l'uomo non è l'opera della sua mano! Ma quando lo sguardo ricade su quelle soavi creature, in cui non sai che più ammirare, se lo splendore della bellezza o la nobilità dello spirito, quando vagheggi quell'opàla eterna i cui fuochi non muoiono mai; allora ti riconcilii con Dio e dici: quest'uomo è caduto, e la sua tristizia è un'espiazione. Un'espiazione forse della sapienza etrusca, della signoria romana, della libertà proficua del medio evo; un'espiazione della codardia moderna e dello scoraggiamento di oggidì. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *A [[Milano]] od a [[Torino]] come nella maggior parte delle grandi città moderne, è appunto il moderno sviluppo industriale e commerciale che ha determinato progressivamente, con l'incremento demografico, l'ossatura fondamentale della vita cittadina, mentre il grande agglomerato umano di Napoli e la sua struttura sociale hanno origini assai più lontane, sono il prodotto di altre condizioni economiche, di altre forme di vita. Assai prima della costituzione del [[Regno d'Italia]], Napoli era stata, per lunghi secoli, la capitale del maggiore tra gli Stati in cui l'Italia era divisa, ed una delle più grandi città d'Europa. Già nello scorcio del Medio Evo, Napoli oltrepassava i 200 mila abitanti, quando Milano non sorpassava che di poco i 50 mila e Torino ne contava 16 mila soltanto; quando [[Amburgo]] ne aveva meno di Torino e [[Londra]] meno di Milano. ([[Emilio Sereni]]) *A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale. ([[Charles de Brosses]]) *A Napoli, diversamente da [[Firenze]] o [[Venezia]], che sono città museo, prive di una vera vita cittadina, e dove tutto è organizzato in funzione di un turismo di massa che ha completamente cambiato la qualità della vita rendendo queste città dei musei ingessati, Napoli ha la possibilità, non potendo contenere un turismo di massa come le suddette città, di conservare il suo straordinario fascino e le qualità dove il museo è un museo vivente, dove il patrimonio artistico convive con le realtà sociali, economiche, commerciali. Dove cioè il patrimonio artistico non è visto come un museo ma come parte di una vita in continua trasformazione, con le sue ombre, le sue luci, la miseria e la nobiltà. Napoli, cioè, come ultimo luogo di una mediterraneità vissuta non come museo ma come vita e realtà in continua evoluzione. ([[Nicola Spinosa]]) *A Napoli è cambiato tutto. O quasi. Per i rifiuti è cambiato molto poco. La [[camorra]], è vero, è diventata meno aggressiva. E da qualche avamposto si è dovuta ritirare. Però la raccolta dei sacchi «da 'a munnezza» è rimasta nelle mani delle stesse imprese che l'avevano ottenuta in appalto agli inizi degli anni Novanta, gli anni d'oro di Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato: i tre avidi «viceré» del Caf. Imprese che nel settembre del '96 hanno riottenuto dalla giunta Bassolino l'appalto per la raccolta delle 1300 tonnellate/giorno di pattume tal quale generate dalla città di Napoli. ([[Ivan Berni]]) *A Napoli è stata affibbiata una mutazione di funzione e destino di cui non si è mai compresa la connotazione: da ex capitale, che cosa è diventata? Non si sa. E quel che è peggio: non se ne discute. ([[Philippe Daverio]]) *A Napoli, il 15 maggio, una sollevazione popolare aveva colto tutti di sorpresa. I soldati spararono e ci furono molti morti. Il Parlamento, che aveva tentato una mediazione, venne invece accusato di aver sostenuto la sedizione. ([[Nico Perrone]]) *A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po' come a [[Palermo]]. Al Sud c'è una travolgente forza del male. ([[Vittorio Sgarbi]]) *A Napoli va debitrice l'[[Italia]] della restaurazione della moderna [[filosofia]] razionale, che da quel regno si propagò per tutta la penisola. Il [[Bernardino Telesio|Telesio]], il [[Giordano Bruno|Bruno]] ed il [[Tommaso Campanella|Campanella]] aveano cominciato a scuotere il gioco aristotelico; il [[Giambattista Vico|Vico]] ed il [[Antonio Genovesi|Genovesi]] lo levarono dal collo degli Italiani e lo infransero. ([[Giuseppe Maffei]]) *Amo Napoli perché mi ricorda [[New York]], specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York. ([[Andy Warhol]]) *Avevo visto Valencia e Barcellona, avevo visto Genova, Milano, Venezia, Firenze e anche Roma; tuttavia non sapevo cosa fosse una grande Città fino a quando non sono giunto a Napoli. Altre la superano per la bellezza degli edifici e il gusto degli ornamenti, ma quella folla immensa, quello strepito di persone; quello splendore e frastuono di carrozze, quell'abbondanza di cose, quell'allegro tumulto e quella pacifica confusione destano scompiglio nell'animo di chi la vede per la prima volta. [...] Una splendida corte, una milizia brillante, un'innumerevole e ricca nobiltà, un altrettanto numeroso e ricco foro, un popolo chiassoso, una folla infinita fanno di Napoli una grande città come solo se ne possono vedere in Inghilterra e in Francia, ma non certo in altre nazioni europee. ([[Juan Andrés]]) *Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... e allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente, ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno. [...] ''Napule è tutto nu' suonno e a' sape tutto o' munno ma nun sann' a verità.''<ref>Nella lettera vengono citati i versi di ''Napule è'' di [[Pino Daniele]].</ref> Io la so. L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel cuore: ed è per questo che oggi i miei occhi sono bagnati da questo mare e sporcati da questa terra. Terra mia. Ciao guagliù, forza Napoli sempre. ([[Gökhan Inler]]) *''[[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Caracciolo]]'' era uno di quei pochi che al più gran genio riuniva la più pura virtù. Chi più di lui amava la patria? Che non avrebbe fatto per lei? Diceva che la Nazione Napolitana era fatta dalla natura per avere una gran marina, e che questa si avrebbe potuto far sorgere in pochissimo tempo: avea in grandissima stima i nostri marinari. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Che cosa significasse per il [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] l’incontro con la immensa capitale mediterranea, più classicamente antica di Roma stessa, e insieme spagnolesca e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del Porta o del Basile; un’immersione entro una realtà quotidiana violenta e mimica, disperatamente popolare. ([[Roberto Longhi]]) *{{NDR|Sembrerebbe}} che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi<ref>I napoletani.</ref>, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi. ([[Fanny Salazar Zampini]]) *Chi ha ragione? Chi ha visto meglio il tratto saliente della città che, come ogni realtà complessa, può essere considerata da molti e differenti punti di vista? Lo scrittore napoletano [[Raffaele La Capria]] definisce Napoli una città bifronte, come Giano, il dio con due facce: «Secondo come la si guarda può essere "disperatissima" o "felicissima"».<br>Il dilemma rappresentato da Napoli è forse nel fatto che qualunque giudizio si esprima può essere considerato giusto. La magnificenza e l'abiezione, la bellezza e l'orrore, una gentilezza e una crudeltà che sembrano venire entrambe da tempi remoti. Perché se Napoli fosse solo orrore e ferocia come talvolta la cronaca induce a pensare, non varrebbe nemmeno la pena di arrovellarsi, di chiedersi come mai possa accadere tutto ciò che vi accade. ([[Corrado Augias]]) *Ci sono città più forti dei secoli: il tempo non le muta. Si succedono le dominazioni, le civiltà vi si depositano come sedimenti geologici; ma esse conservano attraverso i tempi il loro carattere, il loro profumo, il loro ritmo e il loro rumore, diversi da tutte le altre città della terra. Da sempre Napoli è una di queste e, come appare oggi al viaggiatore, così era nel Medioevo e così indubbiamente mille anni prima, mezzo africana e mezzo latina, con i suoi vicoletti affollati, il suo chiassoso brulichio di gente, il suo odore di olio, di zafferano e di pesce fritto, la sua polvere color del sole e il rumore di sonagli che dondolano al collo dei muli. ([[Maurice Druon]]) *Città cosmopolita per eccellenza e tollerante quante altre mai, Napoli, più che limitarsi ad offrire ospitalità e rifugio agli esuli greci nelle diverse, tristi o meno tristi, vicende della loro storia, ha costituito quasi sempre una seconda patria, come a suggellare nel tempo il significato dell'antico nome ellenico. Per chi è greco e ha stabilito la propria dimora in questa città, non diversamente dai tanti altri che l'hanno preceduto nei tempi andati, non è solo un conforto o un compiacimento, è un motivo di esaltazione, e anche una lusinga cui non è facile sottrarsi. ([[Costantino Nicas]]) *Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. ([[Herman Melville]]) *Comm si bell... I miss you assai assai.<ref>Come sei bella {{NDR|Napoli}}... Mi manchi assai assai.</ref> ([[David Rocco]]) *Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle "Quattro Giornate" di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 – 30 settembre 1943. (<small>Motivazione data dalla Presidenza della Repubblica italiana con decreto del 10 settembre 1944, che così assegnava alla città di Napoli la Medaglia d'oro al valor militare.</small><ref>''[http://archive.today/2013.07.02-161334/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18392 Medaglia d'oro al valor militare, città di Napoli.]'', ''quirinale.it''.</ref>) *Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il [[veneto]], il napoletano e il [[Sicilia|siciliano]]. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare. ([[Toni Servillo]]) *Credimi, per chi ha un po' d'onore e di sangue nelle vene, è una gran calamità nascere napoletano. ([[Carlo Filangieri]]) *Cuffià: Dileggiare, beffare, deridere, burlare, prendere in giro, ma in una cadenza autenticamente napoletana, cioè ironica, sorridente e canzonatoria, tutt'altro che beffarda, sarcastica e maligna. [...] per l<nowiki>'</nowiki>''homo neapolitanus'' il ''cuffià'' si configura spesso quale itinerante supporto esistenziale: per lui, che sotto le disincantate specie del ''Tatonno 'e Quagliarella'' di [[Giovanni Capurro]] (musicato da [[Francesco Buongiovanni]] nel 1919), può dire «cuffeio pure 'a morte e 'a piglio 'a risa»... Ed è proprio in questa sovrana irrisione che si condensa e si sublima tutta la millenaria saggezza del nostro popolo, tutta la perenne essenzialità del suo sussistere, tutta la esplicita garanzia della sua rinnovantesi sopravvivenza... ([[Renato De Falco]]) *{{NDR|Napoli, vista dal Museo di San Martino}} Da questo cumulo di tetti si levava un frastuono, un urlo continuo, come esplosioni di voci ininterrotte, di cui non ci si fa l'idea nella città stessa. Questo vi incute davvero una sorta di spavento, e questo rumore che si alza con la nebbia azzurra fa stranamente sentire a quale altezza ci si trova e dà le vertigini.<br />Queste cappelle di marmo mi hanno incantato. Il paese che possiede quel che possiede l'Italia è il paese più ricco del mondo. Io paragono l'[[Italia]] con il resto dell'universo, come un magnifico quadro con un muro imbiancato a calce.<br />Come ho osato giudicare Napoli l'anno scorso! se solo avessi visto! Tutta la strada di San Martino e la discesa lungo Posillipo offrono bellezze da lasciare stupefatti. E queste ville sparpagliate e questo mare, e il Vesuvio e il cielo, e la grotta di Pozzuoli, che si scorge come una bocca di cannone! – Si perde la testa! ([[Marija Konstantinovna Baškirceva]]) *Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio [[Publio Virgilio Marone|Marone]], e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. ([[Christopher Marlowe]]) *Dei magnati napoletani mi ricorda di avere una volta parlato con poco favore a cagione di certo barbaro spettacolo non so se tuttavia costì praticato, che allora mi mosse a sdegno e a ribrezzo. Ma per ben costumata che sia, non v' è città che alcuna cosa in se stessa non offra degna di biasimo: ed or m'avveggo come degnissimi essi si porgano di bella lode per animo liberale, per indole generosa, e per singolare fedeltà nell' amicizia. E questo vanto {{sic|meritamente}} a loro consente la storia di Roma, che ridotta nella seconda guerra Punica allo stremo delle sue forze, abbandonata e combattuta da quasi tutta l' Italia, e tradita dai Capuani vostri vicini, che i benefizi ed i soccorsi da lei ricevuti rimeritarono con odio mortale e con gravissime ingiurie, dalla esimia fedeltà, e dalla liberale munificenza dei Napolitani ebbe nell'ora del suo più grave pericolo aiuto e sostegno. Perché gli antichi non meno che i recenti tempi mi porgono sicuri argomenti ad affermare che, chi veduta Napoli non se ne innamora, o non conosce che sia virtù, o non è capace di amarla. ([[Francesco Petrarca]]) *Disumanizzare Napoli non deve essere stato facile, ma sembrano esserci riusciti. Un popolo che ha molto patito superando con la sua vitalità e la sua impressionante saggezza prova dopo prova è facilmente preso alla sprovvista da un'aggressione disumanizzante, che ha lo scopo di ucciderne l'anima fingendo di liberarlo; così mi spiego questo popolo stravolto, paralizzato, che non può più fare nient'altro che gonfiarsi di rumore e produrne, ingoiare caos e trombettarlo fuori. ([[Guido Ceronetti]]) *{{NDR|A Napoli}} Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. ([[Luigi Settembrini]]) *È così! I più grandi uomini, le figure nostre più luminose, non trovarono mai chi si agitasse in loro favore: [[Francesco de Sanctis]] e [[Luigi Settembrini]] hanno appena due povere teste marmoree in quel giardino pubblico che chiamiamo ''la [[Villa comunale di Napoli|Villa]]''; [[Salvator Rosa]], [[Luca Giordano]], [[Pietro Giannone]], [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], nulla; e i monumenti di Napoli sorti da cinquant'anni a questa parte, – salvo qualche rarissima eccezione – rappresentano, nella sciagurata decadenza della Scultura, la Partigianeria, la Politica e l'Intrigo...<br>Nemmeno le [[Accademia|Accademie]], delle quali pure il [[Bartolommeo Capasso|Capasso]] fu tanta parte, si mossero per onorarlo. Ma si muovono, forse, le Accademie? O non sono, forse, ora più che mai, acque stagnanti, necropoli anticipate, in cui si adagiano e nicchiano, nel ''severo raccoglimento'' che è torpore letale, le Mummie dell'Arte, della Letteratura e della Scienza?<br>Conto fra gli Accademici amici illustri e carissimi, viva minoranza d'intelletti fervidi in quelle Case dei Morti; e mi domando da anni perché non si riuniscono, in una iniziativa che qualcuno già tentò di sviluppare! Or vedremo invece altri marmi, non meno brutti di quelli già esistenti, ingombrare le piazze. ([[Ferdinando Russo]]) *È l'unica vera capitale d'Italia, avendo conservato splendori e miserie dell'impero spagnolo. Questo è l'unico posto al mondo dove gli aristocratici possono ancora fare i funerali col tiro a 8 di cavalli infiocchettati. Dove convivono la miseria disperata di [[Spaccanapoli]] e la sofisticazione disperata delle case degli aristocratici, capaci di affrontare così bene il ridicolo di quei fiocchetti sui cavalli ai funerali. ([[Fernanda Pivano]]) *{{NDR|[[Totò]]}} È la mia passione perché, oltre che grande interprete, è il simbolo di una Italia furba ma un po' ingenua, in cui non esisteva solitudine. Un'epoca che avete vissuto voi in Italia, soprattutto a Napoli e anche noi in Spagna. Ma che ora non esiste più. Quando cammino per le vie della città, nei [[Quartieri Spagnoli]] o nelle strade del centro storico provo una profonda malinconia, perché sono il segno del tempo che è passato e non ritornerà. ([[Arturo Pérez-Reverte]]) *È proprio di Napoli che si può ripetere con un famoso personaggio: qual è quel gentiluomo che non ha scritto una tragedia? Con questa variante, per altro, che la moda delle tragedie essendo passata, quei giovanetti egregi si erano dati al dramma e alla commedia; ingannando gli ozî signorili nel culto delle Muse, "cui giovano le quinte e la ribalta". La nobiltà napoletana segue in {{sic|cotesto}} le tradizioni del suo duca di Ventignano e del suo barone (sic)<ref>Nel testo citato.</ref> Genoino. Parte coltiva ancora gli studî classici, sotto gli auspici di Gargallo e di [[Basilio Puoti]]; parte si è data con ardore alla scuola moderna, e va sull'orme di [[Eugenio Scribe]] e di [[Alfred de Musset|Alfredo de Musset]]. Ma gli uni e gli altri, col loro culto per la scena, ci fanno fede che l'amore delle lettere è sempre vivo nel seno dell'aristocrazia del Sebeto, diversa in ciò da quella di tante altre città italiane. Epperò va lodata, e tutti debbono augurarsi che i baci delle Muse, una volta dati, non vadano perduti. ([[Anton Giulio Barrili]]) *È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il [[Giovan Battista Marino|Marino]]. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione. ([[Giosuè Carducci]]) *È una città dove concorrono elementi che ritroviamo separatamente altrove, ma che a Napoli sono tutti riuniti. Perché Napoli è l'unica città del [[Mediterraneo]] in cui elementi di cultura greca, orientale, nordafricana, slava, francese, catalana, aragonese, perfino tedesca, si riuniscono in modo tale che non esiste un esempio simile nel Mediterraneo. Napoli è soprattutto Napoli ed è in questo aspetto la sua vera napoletanità, la capacità naturale di coordinare e conciliare fatti sociali, culturali ed antropologici in un luogo che è l'emblema di tutta la mediterraneità. ([[Nicola Spinosa]]) *È una trappola in cui noi napoletani cadiamo spesso, pensiamo sempre di essere simpatici. ([[Silvio Orlando]]) *Eccoci finalmente qui. Un proverbio italiano dice: – Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: – Vedi Napoli e vivi – perché c'è molto qui degno di essere vissuto. ([[Arthur John Strutt]]) *Ed è questa l'altra differenza con Berlino: mentre la seconda torna a vivere con la riunificazione germanica un momento di grande rilancio, all'opposto Napoli con l'unità d'Italia non ha fatto che perdere colpi. Eppure, le due città hanno in comune «tutte le caratteristiche che le rendono amabili agli occhi dei giovani, solo che a Napoli questa risorsa non viene percepita come una ricchezza bensì come un problema. Bisogna cambiare il paradigma, così come fu fatto per Berlino negli anni '80, e comprendere che i centri storici sono risorse su cui investire». ([[Hans Stimmann]]) *Era allora Napoli in un periodo di grande splendore. La sua vecchia aristocrazia, nella quale s'intrecciavano con la boriosità spagnola e l'argutezza francese l'innato senso estetico della [[Magna Grecia]], era fra le prime d'[[Europa]]. Briosa, svagata, scapigliata, elegante, vi si alternavano splendide feste a chiassose mattane, spettacoli di eccezione a banchetti pantagruelici, gite a [[Capri]], ad [[Ischia]], sul [[Vesuvio]]. ([[Salvatore Gaetani]]) *Era sera quando arrivai in città. Una sagra era stata allestita lungo tutta via Caracciolo e [[Posillipo]], con tamburi, pifferi e tarantelle. Più tardi i fuochi d'artificio illuminarono l'intero [[Golfo di Napoli|golfo]]. Non avevo più visto niente di così spettacolare dai bombardamenti notturni dei primi anni quaranta. Ho capito, allora, come luci e saette non siano sempre messaggeri di morte, ma possano invece rappresentare un rituale incantatorio grazie al quale cacciare i demoni ed esorcizzare la malasorte. Mi sentivo a mio agio, completamente solo, anonimo e libero tra migliaia di anonimi e liberi stranieri. ([[Hans Werner Henze]]) *Farei fatica a vivere nel caos delle grandi città. Ma io adoro Napoli e la sua umanità, adoro lo spirito sociale che c'è lì, il fatto che se succede una cosa al tuo vicino è come se fosse successa a te. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. ([[Maurizio Sarri]]) *Già non vi sono più tutte le immagini religiose che c'erano in altri tempi. L'immagine di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] ha sostituito quella del Signore. Adorare è una necessità di Napoli, adorare con fervore, qualunque sia l'oggetto dell'adorazione; adorare con urla, gesti, in mezzo allo strepito e alla gazzarra, con l'esaltazione propria dei temperamenti nervosi e col fanatismo che accompagna le passioni meridionali accese dal caldo molto intenso del clima. C'è qualcosa del Vesuvio, qualcosa dei suoi ardori e delle sue eruzioni, e anche qualcosa delle sue velleità nella mobile e ardente natura dei napoletani, di questi greci degenerati che vivono col sorriso sulle labbra sempre sull'orlo della morte, minacciati da un vulcano delle stesse catastrofi che seppellirono Ercolano e Pompei. ([[Emilio Castelar]]) *Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra. ([[Miguel de Cervantes]]) *Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana. ([[Elsa Morante]]) *Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani, alla loro capacità di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura {{NDR|l'America's cup}}, e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città. ([[Giorgio Napolitano]]) *Ho maltrattato Napoli: nondimeno, non la lasciammo, senz'avervi veduto il bel tempo. Bisogna confessare ch'ell'è bella e brillante allor che splende il solo, quanto nojosa e sgarbata sotto un cielo di pioggia. Immaginatevi, inquest'ultimo caso, di vedere una povera fanciulla che corre le strade, durante il {{sic|carnovale}}, in orpelli da teatro. Quanto più porta e nastri e merletti, quanto più fiori ha nelle chiome, quanto più la di lei acconciatura {{sic|strigne}} splendidi e freschi colori e tanto più parimenti vi si mostra il fango, e tanto più il vento e la pioggia la scompongono e la scolorano, e tutto ciò di cui ornossi per piacere la rende esosa a vedersi. Ma se dolce l'aria e limpida e sonora mai siasi all'indomani, se riede il sole, ed ella ritorni col sole: ell'è attillata, ell'è leggiera; que' suoi nastri cangiano di colore all'occhio, lusinghiero è il suo riso, ed il suo canto ci allegra. Ecco veramente Napoli. Essa è fatta per vivere al sole. ([[Louis Veuillot]]) *Ho vissuto in questa città, per la prima volta, non da turista, ma da napoletano. Per conoscerla a fondo dovevo anche viverla a fondo. Per me è stata l’esperienza lavorativa più bella in assoluto. Oggi mi sento come un vero e proprio ambasciatore di Napoli. Parlo sempre di questa città stupenda quando vengo intervistato dai giornali americani. Molti mi chiedono perché ho scelto di raccontare proprio Napoli. Io rispondo che volevo raccontare una città diversa. All'estero l'Italia viene associata alla pizza, al caffè, al sole, ma in realtà tutti questi cliché provengono da Napoli: questo fa capire che è Napoli il vero cuore dell’Italia. Molti che vanno in vacanza in Italia scelgono altre regioni come la [[Toscana]] per prendere il vino, ma questa come altre mete simili fanno parte del turismo chic; per conoscere veramente l'Italia bisogna andare a Napoli. ([[David Rocco]]) *I miei primi giorni a Napoli li ho trascorsi a guardare le processioni, sempre molto sontuose durante la settimana santa. ([[Joseph Addison]]) *I napoletani amano la loro città come un padre brutale si sente in diritto di maltrattare la propria figlia e non è consapevole di maltrattare innanzitutto se stesso, la nobiltà che è propria di un essere umano, senza la quale la brutalità dilaga verso la più bieca bestialità. ([[Gea Martire]]) *I napoletani guardano sempre indietro e mai al presente e al futuro, e dicono con nostalgia "prima si stava così bene". ([[Carlo Buccirosso]]) *I napoletani sono ipocriti, sembrano allegri, invece sono tristi. La gente li osserva, e loro fanno finta di essere spensierati. Non s'impegnano, perché da quando avevano in casa i mori sanno come va a finire. ([[Peppino De Filippo]]) *I Napolitani mi paiono incomparabilmente migliori.<ref>Rispetto ai romani.</ref> Sono rozzi, ma cordiali, franchi, aperti: sono generalmente incolti, ma non presumono: sono superstiziosi, ma non persecutori come i Romani. la natura ha fatto qui tutto, ma gli uomini non hanno fatto nulla{{sic|,..,.}} Contuttociò Napoli mi piace più di tutte le città d'Italia. Se la natura avesse dato ai Napolitani la maniera, la lingua e la polizia dei Fiorentini, io credo che gli angeli e i santi del paradiso abbandonerebbero il Padre eterno per venire a stare a Napoli. ([[Carlantonio Pilati]]) *I nostri sono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.<br>Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Il 1848 era alle porte, ma pareva che nessuno lo sospettasse; Napoli ha sempre di queste placide esteriorità: l'interno lavorio non offusca il suo aspetto e neppur le più grandi disgrazie valgono a mutarne la fisionomia. Con un grano, in quegli anni, il lazzarone era quasi ricco, e una piastra ballonzolante nella saccoccia del panciotto a un borghese gli conferiva l'aria della più grande superiorità. L'allegra povertà, in pieno possesso della strada, vi si sciorinava al sole; il facchino appisolato, a un angolo, in una cesta, schiudeva, di volta in volta, gli occhi e tranquillamente, abituato a posare, contemplava il forestiero, inglese o francese, che, impiedi, davanti a lui, pigliava note in un taccuino. Le solite baldorie per le feste de' soliti suoi santi occupavano la gente de' quartieri inferiori – come anche adesso la occupano – ma pareva che un senso di caricatura fosse pur penetrato dal giornale fin nella plebe. ([[Salvatore Di Giacomo]]) *Il Comitato ha deciso l'iscrizione sulla base di criteri (ii) e (iv), considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una fra le più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia lunga e densa di eventi. La sua posizione sulla baia di Napoli gli conferisce un valore universale eccezionale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d'Europa e oltre. (<small>Motivazione data dal Comitato di valutazione dell'UNESCO che nel 1995 decise di annoverare il centro storico di Napoli fra i siti patrimonio dell'umanità.</small><ref>«''The Committee decided to inscribe the property on the basis of criteria (ii) and (iv), considering that the site is of exceptional value. It is one of the most ancient cities in Europe, whose contemporary urban fabric preserves the elements of its long and eventful history. Its setting on the Bay of Naples gives it an outstanding universal value which has had a profound influence in many parts of Europe and beyond.''» Vedi ''[http://whc.unesco.org/en/decisions/3088 Decision - 19COM VIII.C.1 - Inscription: The Historic Centre of Naples (Italy)]'', ''unesco.org''.</ref>) *Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza. Sapeva di non doverle piú rivedere, e se io non moriva per loro, esse restavano come morte per me. ([[Ippolito Nievo]]) *Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare. ([[Antonio Gramsci]]) *Il napoletano è per ordinario sobrio, ma intemperante fino alla ghiottornia nelle grandi gioie eccezionali. Dissi fino alla ghiottornia, mai però fino all'ebrezza: dopo questi formidabili pasti e queste omeriche libagioni i convitati se ne tornavano in città insieme, camminando dritti e sicuri, come una pattuglia di granatieri digiuni. ([[Marc Monnier]]) *Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a Napoli. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. ([[Bertrando Spaventa]]) *Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce. ([[Leo Longanesi]]) *Il Papa è a Roma, [[Dio]] è a Napoli. ([[Jean Cocteau]]) *Il papa non è venuto mai a Napoli per paura che gli chiedono i soldi. [...] Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'') *Il popolo non era né greco, né romano, né bizantino; era il popolo napoletano di sempre, un popolo che non assomiglia a nessun altro: di un'allegria che è uno schermo a coprire la tragedia della miseria; di un'enfasi che è un modo per dare un valore allo scorrere monotono dei giorni; di una pigrizia che è saggezza e che consiste nel non fingere di essere attivi quando non si ha nulla da fare. Un popolo che ama la vita, che gioca d'astuzia con i rovesci del destino, che ha il gusto della parola e il disprezzo per l'agitazione militare, perché la pace, che ha conosciuto solo raramente, non lo annoia mai. ([[Maurice Druon]]) *Il segreto del [[blu]] è ben custodito. Il blu arriva da laggiù. Man mano che avanza s'indurisce e si muta in montagna. La cicala vi lavora. Gli uccelli vi lavorano. In realtà, non si sa niente. Si parla del blu di Prussia. A Napoli la [[Maria|Santa Vergine]] resta nei buchi dei muri quando il cielo si ritira.<br>Ma qui tutto è mistero. Mistero lo zaffiro, mistero la Santa Vergine, mistero il sifone, mistero il collo del marinaio, mistero i raggi blu che accecano ed il tuo occhio blu che attraversa il mio cuore. ([[Jean Cocteau]]) *Il tumulto e l'andirivieni quotidiano rendono Napoli una città popolata e piena di vita come Parigi. ([[Donatien Alphonse François de Sade]]) *Imperciocché ad un tratto si fa un gran rivolgimento di cose letterarie in Napoli, che, quando si credevano dovervisi per lunga età ristabilire tutte le lettere migliori del Cinquecento, con la dipartenza del duca viceré vi surse un altro ordine di cose da mandarle tutte in brievissimo tempo in rovina contro ogni aspettazione. ([[Giambattista Vico]]) *In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una Napoli che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti). ([[Aldo Grasso]]) *In tutta la sua vicenda millenaria, Napoli non è mai stata solo dei napoletani, dalle origini si è caratterizzata come un ''melting pot'', un punto d'incontro di popoli, di culture e di lingue diverse le cui tracce si percepiscono ancora oggi, dando vita alla sua fisionomia inconfondibile di "metropoli della memoria".<br>[[Sigmund Freud]], grande viaggiatore e appassionato dilettante di archeologia, ha paragonato la psiche umana a una città antica come [[Roma]], sotto la cui forma moderna apparentemente visibile si celano i residui di una storia secolare che continua a influenzare la sua vita attuale. La metafora può essere valida in maniera particolare per Napoli, luogo in cui la «contemporaneità del non contemporaneo» ([[Ernst Bloch]]) salta subito agli occhi di chiunque percorra i suoi vicoli, strade e piazze, e la cui «porosità» si esprime anche come intreccio indissolubile di spazi e di tempi: città delle metamorfosi eterne in cui niente sembra scomparire per sempre. ([[Dieter Richter]]) *In tutte le chiese si vedono lapidi sepolcrali di spagnoli, e molte in castigliano, e qualcuna in catalano. La grande strada di Toledo, e quasi tutti gli edifici e monumenti pubblici, portano il nome di qualche spagnolo, e tutto è pieno di memorie di spagnoli, ma soprattutto ad ogni passo si avverte la presenza del nostro augusto monarca [[Carlo III di Spagna|Carlo III]]. La Strada Nuova, l'Albergo dei Poveri, Capo di Monte, Portici, Caserta, tutta Napoli e i suoi dintorni testimoniano l'animo generoso di Carlo III, e il Re ''Cattolico'' è un nome che si sente ripetere ad ogni occasione dai napoletani, e con un particolare sentimento di tenerezza e gratitudine. ([[Juan Andrés]]) *In tutti i modi la fusione ''coi Napoletani'' mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso! ([[Massimo d'Azeglio]]) *In uno dei quartieri popolari dove arrivai bighellonando vidi la seguente scena: da una stanza all' ultimo piano di un palazzo, si aprì una finestra e una vecchia signora calò una lunga fune con un cesto dal quale alcuni bambini che giocavano presero dei pupazzi ritagliati dalla carta colorata, con una gioia che mi commosse fino alle lacrime. Imparai che la povertà non esclude la gioia. ([[Hans-Georg Gadamer]]) *Innamoratevi a Napoli. Sposatevi a Battipaglia. Divorzierete a Potenza. Napoli città degli innamorati.<br>Per la gioia di [[Francesco Alberoni|Alberoni]] e sua moglie. Macchine incolonnate aspettano di entrare in città. Gente smaniosa, single, depressi, abbattuti, ipocondriaci, gente insomma spenta che fa la fila perché ha saputo che a Napoli ci s'innamora. ([[Peppe Lanzetta]]) *Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». ([[Gabriele Amendola]]) *{{NDR|Alla recettività linguistica del [[dialetto napoletano]] si unisce quella}} intensamente e concretamente solidale sul piano umano. Si pensi all'accoglienza riservata agli Ebrei, non ghettizzati ma inseriti in due zone che ancora ne ricordano la presenza: Giudecca vecchia, nei pressi di Forcella e Giudecca nuova, verso Portanova, nonché alle varie Logge (cioè alloggiamenti) dei Pisani, dei Francesi, dei Genovesi... Etnie cui nel materno grembo partenopeo era possibile integrarsi e comunicare al di fuori di ogni discriminazione, nella stessa misura in cui il nostro aperto e multimediale idioma ha saputo dare spazio alle tante componenti in esso armonicamente trasfuse... ([[Renato De Falco]]) *Io ammiro in cotesta città principalmente due cose: la religione verso Dio, e la pietà verso il prossimo; che sono la perfettione di tutti quelli, ch'aspirano alla vita immortale, e gloriosa. ([[Gabriele Fiamma]]) *Io aveva creduto insino allora, che la terra e il genere umano fossero Napoli e i Napoletani; che gli ordini più sublimi di questo genere umano fossero quei feroci della fonte Capuana e dell'orto Botanico, e quei gendarmi del convento; e che la meta finale a cui questo genere umano intendesse, fossero certi saporitissimi desinari, e certe appetitivissime cenette, che, con eloquenza senza pari al mondo, que' miei eruditissimi studenti ragionavano sempre fra loro solersi dalla gente scelta fare qui alle lune estive, ponendo le tavole o in una bella contrada marina detta Santa Lucia, o in un'altra spiaggia deliziosissima detta Posilipo. ([[Antonio Ranieri]]) *Io, che ho camminato qualche parte d'Italia, ed ho notizia delle genti e de' costumi delle altre città, ardisco dire che non vi sia città al mondo dove sia più premiato il valore, e dove l'uomo senza avere altra qualità che il proprio merito possa ascender a cariche grandi e ricchezze immense, a dignità supreme ed a governar la repubblica, senza aver bisogno né di nascita, né di danari per arrivarci, anzi senza che nemmeno abbia l'onore della cittadinanza: stando così aperta la porta degli onori alli regnicoli come ai cittadini, e così a' poveri come a' ricchi, e così a' nobili come ad ignobili, ancorché siano d'infima plebe, e della più umile terra del regno: ciò che in nessun'altra città del mondo, non che dell'Italia, è lecito di desiderare, non che di sperare. ([[Francesco D'Andrea]]) *Io pur venni a Napoli gentile e da bene, il cui sito a me pare meraviglioso e il più bello ch'io vedessi mai, perché io non ho veduto città ch'abbia dall'un de' lati il monte e dall'altro la batti il mare, come fa questa; ed anche per altre sue particolarità, che tutte insieme e ciascuna per sé la fanno parere mirabile. Ma perché dovete sapere che la natura non vuole, né si conviene (come disse quella pecora del [[Francesco Petrarca|Petrarca]]) "per far ricco un, por gli altri in povertate", quando l'ebbe molte delle sue doti più care concedute, le parve di ristringer la mano, affine che l'altre città non le mandassero loro ambasciatori a dolersi con esso lei di tanta parzialità, e propose fra se stessa di dare questo paradiso ad habitare a diavoli; e così come aveva proposto, mandò ad effetto. ([[Bernardino Daniello]]) *Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica. ([[Roberto Rossellini]]) *L'eruzione dell'anno 79 ed i terremoti che si ad essa si accompagnarono non rattristarono che per pochi anni il sempre sorridente golfo. Dopo Costantino e Giuliano, anche dopo Teodosio, Napoli e i suoi dintorni non hanno perso il fascino che aveva sedotto i contemporanei di Augusto. Nelle lettere di Simmaco come nei versi di Orazio non si parla d'altro che delle delizie di Baia e del suo golfo in miniatura. [[Cecina Decio Albino|Decio]] aveva fama di rinnovare nella sua villa le magnifiche follie di Lucullo. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *L'espansione delle idee se era stata più sollecita a Napoli, non era men feconda nelle altre terre d'Italia. Napoli aveva risposta la prima al solenne appello del secolo; ma il Piemonte, la Toscana, Roma, e la grande voce di Lombardia e di Venezia non tardarono a farsi udire. La costituzione di Napoli era stata la lieve scintilla che aveva destato il grande incendio. Tutta la penisola da un capo all'altro subiva da lungo tempo l'azione di una disorganizzazione vitale. Il vecchio abito dell'assolutismo cadeva a brani, ed il bisogno della ricostruzione era universalmente sentito. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *L'indimenticabile ed eterna Napoli, che a volte prende sembianze mortali e va in rovina solo per esaltare ancora di più la sua sopravvivenza, l'incanto imperituro, la voluttuosità inesauribile che strugge il cuore con un piacere malinconico e ardente, con un supremo "qualcosa" che non è il golfo azzurrino, né le sue grotte trasparenti, né il suo vulcano dongiovannesco, né la sua Pompei, che ride e vive in idillio perpetuo nelle sue rovine, ma qualcosa di così particolare e così suo, che fa vivere nella nascosta trattoria l'averno e il cielo, l'angelico e l'umano, ciò che è stato e ciò che sarà poi, ed ancor più, il più struggente non voler morire che ho mai conosciuto. ([[Ramón Gómez de la Serna]]) *L'unico luogo che forse potrei scambiare con Napoli è Milano, l'altra grande metropoli italiana. ([[Toni Servillo]]) *La Capitale! Ma è egli possibile Napoli per capitale dell'Italia? Poi qual meschina idea?! Ma questo per Dio, non è amor patrio. ([[Giuseppe Verdi]]) *La Circe ingrata, che pur glorifica tante bestie, lo vide morire molto vecchio e quasi cieco pel troppo attento indugio degli stremati occhi {{sic|su le}} carte: e quasi non s'accorse della dipartita di Lui!<ref>Bartolomeo Capasso.</ref>. ([[Ferdinando Russo]]) *La città di Napoli non è solamente conosciuta per molto nobile, e principale da gl'italiani, che con piccola fatica, e con grandissimo gusto possono godere le comodità, e le delizie sue ma etiandio da tutte le straniere Nationi è stimata, e tenuta in pregio, come quella, da cui si conosce che in gran parte dipende la quiete, e la salute di questa provincia nobilissima d'Italia. ([[Gabriele Fiamma]]) *La città si sveglia di nuovo coi [[Pulcinella]], i borsaioli, i comici e i mendicanti; con gli stracci, le marionette, i fiori, la vivacità, la sporcizia e la universale degradazione; si risveglia sciorinando al sole il suo abito d'[[Arlecchino]], l'indomani e tutti gli altri giorni, cantando e digiunando, danzando e giocando sulla riva del mare. ([[Charles Dickens]]) *La contraddizione fra il genio inventivo e l'insuccesso pratico, tra la fecondità intellettuale e la sfortuna, il sottosviluppo, il marasma cronico, è l'aspetto più suggestivo di Napoli. Per la mancanza di una classe dirigente adulta, questa città che aveva tutto per riuscire ha fatto costantemente fiasco. Ma ha anche prodotto spiriti bizzarri e seducenti, invece di quegli scarafaggi sicuri del fatto loro che pullulano nelle capitali borghesi. ([[Dominique Fernandez]]) *La cosa che più mi colpisce è il continuo confronto forte che in altri posti faccio fatica a trovare, tra l'antico, la tradizione, ed il nuovo che si esprime anche a livello tecnologico. Per dirla con un'immagine sola, la vicinanza tra i computer e le reti dei pescatori. Ciò che trovo stimolante a Napoli è che mentre altre città hanno sacrificato completamente le proprie radici all'innovazione tecnologica, qui ancora si trova un incontro tra le radici profonde della cultura ed una visibile voglia di innovazione. Tanto che sarebbe uno scenario adatto ad un film di fantascienza. ([[Gabriele Salvatores]]) *La [[cucina napoletana|cucina di Napoli]]. E dopo aver mangiato un piatto di spaghetti con le vongole (e aver bevuto alquanto vino di [[Isola di Capri|Capri]] e d'[[Isola d'Ischia|Ischia]]) che [[Tristan Corbière]], il più simpatico dei maudits di [[Francia]], scrisse il "Sonetto a Napoli | {{sic|all'sole, all'luna}}, | {{sic|all'sabato, all'canonico}} | e tutti quanti con Pulcinella".<br/> ''Il n'est pas de samedi | qui n'ait soleil à midi; | femme ou fille soleillant, | qui n'ait midi sans amant!... || Lune, Bouc, Curé cafard | qui n'ait tricorne cornard; | – corne au front et {{sic|corde}} au seuil | préserve au mauvais oeil. || ...L'ombilic du jour filant | son macaroni brulant, | avec la tarantela: || {{sic|Lucia, Maz'Aniello}}, {{sic|Santo}} Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA –''<ref>''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}} {{NDR|(non)}} abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. (''SONETTO A [[Napoli|NAPOLI]] | AL SOLE ALL'UNA | AL SABATO AL CANONICO | E TUTTI QUANTI | CON PULCINELLA''), in Tristan Corbière, Gli Amori Gialli, poesie, vol. 2, cura e traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, Acquaviva, 2006, [https://books.google.it/books?id=2SzGWQFWU2AC&lpg=PP1&dq=tristan%20corbi%C3%A8re%20pulcinella%20napoli%20poesie&hl=it&pg=PA232#v=onepage&q=tricorno&f=false pp. 232-233] </ref><br /> Mangia, lunghi filanti, serpeggianti, gli spaghetti, marezzati dai molluschi gonfi e teneri, ancora saporosi di mare, delle vongole veraci; bevi quei vini; te lo trovi addosso lo spirito maudit. Maledetto? Benedetto, mille volte benedetto da che ti riempie di sole, di desiderio di cantare anche tu con Pulcinella. ([[Luigi Veronelli]]) *La domenica pomeriggio i quartieri di Napoli sono silenziosi e oppressivamente immoti. Nei vicoli deserti una miscela di ritmi musicali, voci, un sommesso acciottolio di piatti e posate esce dalle finestre aperte e dai balconi. Percepire i suoni e i segni della vita da lontano, la quiete e la solitudine delle strade, le saracinesche chiuse dei negozi e dei chioschi, l'immagine di un mondo che si è sottratto allo sguardo esterno, per immergersi nella sua dimensione privata: tutto obbliga a concludere che l'unità elementare di vita sociale a Napoli è la famiglia. ([[Thomas Belmonte]]) *La jettatura napoletana è una particolare ideologia, nata a Napoli in ambiente colto verso la fine del XVIII secolo. Questa tesi può sembrar contraddetta dal fatto che il fascino, il malocchio, e – più generalmente – la credenza nel potere malefico di una persona si ritrovano in tutti i Paesi e in tutte le epoche, come stanno a dimostrare il mauvais œil francese, l'evil eye inglese e il bose blick tedesco, per tacere di tutti i possibili riferimenti extraeuropei. In realtà se si considera la jettatura napoletana in rapporto al resto della vita culturale dell'epoca, e quando si legge in prospettiva la letteratura che sull'argomento fiorì a Napoli dalla seconda metà del Settecento, il fenomeno si presenta con una sua specifica coloritura locale che lo rende inconfondibile. ([[Ernesto de Martino]]) *La litigiosità rientra nell'umore della nostra gente. C'è nell'aria una provocazione continua. Sono in troppi a essere creativi, in quella cinta daziaria. Napoli è sterminata. Ma lo spazio per convivervi tutti in pace risulta sempre troppo stretto. ([[Francesco Rosi]]) *La mia prima impressione del mio approdo a Napoli fu quello di una città caotica. I napoletani sono insolenti e maleducati [...]. In ogni momento ti assalivano gridando in dialetto "Uè Gargà vien accà" magari per fare una foto. Il "per favore" a Napoli non esiste ma è una cosa unica vivere li. La città cambia dal giorno alla notte. Se le cose vanno bene non puoi uscire di casa, se vanno male lo stesso. ([[Walter Gargano]]) *La napoletanità è una parola che si trova nel vocabolario ideale e che individua radici tipiche oltre gli schemi.<br />Storia e leggenda sono lavoro cosmico dove magia, esoterismo, nobiltà e sacro si fondono con il quotidiano, il peccato e la famiglia. ([[Francesco Grisi]]) *La nazione napolitana è divisa in due classi: il proletario e la borghesia. L'aristocrazia è un essere incompleto ed impotente, la quale non ha che un nome infecondo financo di memorie. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *La nostra città, oltre a tutte l'altre italiche di lietissime feste abondevole, non solamente rallegra li suoi cittadini o con nozze o con bagni o con li marini liti, ma, copiosa di molti giuochi, sovente ora con uno ora con un altro letifca la sua gente. Ma tra l'altre cose nelle quali essa appare splendidissima, è nel sovente armeggiare. ([[Giovanni Boccaccio]]) *La plebe napoletana è come quella dell'antica Roma, formata di liberti che non avevano nulla. Perciò è credulona, superstiziosa, avida di notizie. La plebe di Napoli, dove tanta gente non ha nulla, è ancora più plebe delle altre. ([[Montesquieu]]) *La prima volta che giunsi qui, fu per una conferenza accademica. Ero solo e non svolgevo alcun ruolo nell'Università. La povertà e la gioia di vivere, queste erano le cose che più mi hanno impressionato, e poi… {{sic|Il}} rispetto per la cultura. ([[Hans Georg Gadamer]]) *La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. Viverci è nutriente sul piano degli atteggiamenti e dei comportamenti, per questo voglio assolvere Napoli nonostante tutto. Nonostante una realtà dove l'inferno e il paradiso si toccano; dove l' ironia altro non è che la passione quando sa prendere le distanze; dove si lotta continuamente contro la cultura della morte, mentre le altre città hanno la morte in casa e, nella loro quiete apparente, fanno finta di non accorgersene. Tutto questo è sempre foriero di una condizione felice artisticamente parlando. E vale per musica, cinema, arte, letteratura. Napoli è una città che crea continuamente anche nella difficoltà del suo quotidiano. ([[Toni Servillo]]) *Lasciai Napoli nel mese di agosto, e con gran dispiacere. Conosciuto che uno abbia quella città, è impossibile che si risolva a lasciarla; e se avviene che si separi da essa, non accetta l'idea di non più ritornarvi. ([[Charles-Victor Prévost d'Arlincourt]]) *Le donne di Napoli sono dei maiali. Sono maiali grassi con dei vestiti sciatti, di solito neri, macchiati di salsa di pomodoro, urina, grasso, o dalla cacca di un bebè. [...] Ma devo anche spiegare che sono meravigliose, ognuna ha il volto della madre di Dio e le mani contorte, incallite e tenere delle donne che hanno passato la vita a badare ai propri figli e ai propri uomini. ([[John Fante]]) [[Immagine:Oswald Achenbach 001.jpg|thumb|Fuochi d'artificio sul litorale napoletano; olio su tela di Oswald Achenbach, 1875]] *Libera dalle improvvise ceneri il tuo volto semidistrutto, o Partenope, e le tue chiome, sepolte sotto il [[Vesuvio|monte]] scosso dall'aria che soffia al suo interno, poni sul tumulo e sulle reliquie del tuo grande figlio. ([[Publio Papinio Stazio]]) *Ma non lascierò per questo di avertirvi che dovete pensare di essere nella regalissima città di Napoli, vicino al seggio di Nilo. Questa casa che vedete qua formata, per questa notte servirrà per certi barri, furbi e marioli, – guardatevi, pur voi, che non vi faccian vedovi di qualche cosa che portate adosso: – qua costoro stenderranno le sue rete, e zara a chi tocca. ([[Giordano Bruno]]) *{{NDR|Il}} malanno immedicabile, oscuro, osceno, inveterato di questa città, sotto mille altri rispetti preclarissima, per cui il girare di nottetempo qui non si fa con minor paura e pericolo che in mezzo ai folti boschi: conciossiaché le strade sien piene di nobili giovani armati tutti, le immoderatezze de' quali nè la paterna educazione, nè l'autorità de' magistrati, nè la maestà e l'impero dei re valsero mai a raffrenare. Ma come meravigliare che fra le ombre della notte e senza alcun testimonio taluno ardisca commetter delitti, se a pieno giorno, alla vista del popolo, al cospetto dei re, in questa città d'Italia con ferocia da disgradarne i barbari si esercita l'infame giuoco de gladiatori: e come sangue di pecore l'umano sangue si sparge, e, plaudente l'insano volgo affollato, sotto gli occhi de miseri genitori si scannano i figli, e tiensi a disonore l'offerire con ripugnanza la gola al pugnale, quasi che per la patria o per la gloria della vita celeste si combattesse? Di tutto questo inconsapevole io fui condotto un giorno a certo luogo vicino della città chiamato Carbonaria: nome veramente acconcio alla cosa: imperocché quella scelerata officina deturpa e denigra gli spietati fabbri che ivi si affaticano sull'incudine della morte. Era presente la Regina, presente Andrea re fanciullo, che di sè promette riuscir magnanimo, se pur riesca a porsi in capo la contrastata corona: v'eran le milizie di Napoli, delle quali invan cercheresti le più attillate e più eleganti: popolo v'era venuto in folla da tutte parti. A tanto concorso di gente, e a tanta attenzione d'illustri personaggi sospeso, fiso io guardava aspettando di vedere qualche gran cosa, quand'ecco come per lietissimo evento un indicibile universale applauso s'alza alle stelle. Mi guardo intorno e veggo un bellissimo garzone trapassato da freddo pugnale cadermi ai piedi. Rimasi attonito, inorridito; e dato di sproni al cavallo, rampognando l'inganno de'miei compagni, la crudeltà degli spettatori, la stoltezza de'combattenti, all'infernale spettacolo ebbi volte le spalle. Questa doppia peste, o padre mio, quasi eredità de maggiori venne e s'accrebbe ne'posteri, e giunse a tale che la licenza del commetter delitti in conto di dignità e di libertà vien reputata. ([[Francesco Petrarca]]) *Materialmente questa città contribuì alla ricchezza dell'Italia Unita più di qualunque altro Stato; dati e cifre sono stati pubblicati da [[Francesco Saverio Nitti|Francesco Nitti]] in ''Nord e Sud'' (1900) come pure in altri scritti che nessuno ha mai confutato. Nella Scienza delle Finanze, Nitti dà il seguente computo della ricchezza dei diversi Stati al momento dell'unificazione: Regno delle Due Sicilie: milioni di lire oro 443,2; Lombardia: 8,1; Ducato di Modena: 0,4; Romagna, Marche e Umbria: 55,3; Parma e Piacenza: 1,2; Roma: 35,3; Piemonte, Liguria e Sardegna: 27; Toscana: 84,2; Veneto: 12,7; Veneto: 12,7. Così, dunque, contro i 443 milioni in oro corrisposti all'atto delle nozze dal Regno delle Due Sicilie, il resto d'Italia – oltre due terzi della Penisola – non portò in dote neppure metà di quella somma. A dispetto di ogni contrastante asserzione, le finanze di Napoli, nel complesso, non erano male amministrate. ([[Harold Acton]]) *Me ne sono andato da Napoli per stanchezza, ma anche perché sono una persona paurosa ed è una città che riesci a vivere bene solo se la affronti di petto, se la esplori senza il timore che ti possa succedere qualcosa... {{Sic|dipende}} probabilmente anche da dove sei nato. ([[Paolo Sorrentino]]) *Mi contava un sojatore che a Napoli, in certi alberghi, usava il servitore entrare nella camera del forastiero, la bella mattina del suo arrivo, con una guantiera sparsa di piccoli e grossi stronzi, ciascuno dei quali avea appeso un cartellino e scritto su un prezzo. I grossi costavano molto più dei piccini, ed alcuni tenevano in capo un cappellino di prete. Erano questi i prodotti degli abatini. E il forastiero sceglieva. E detto fatto si apriva la porta, e compariva ai comodi del forastiero la parte corrispondente – autrice dell'esemplare. ([[Carlo Dossi]]) *Mi trovo in un paese freddo e nebbioso, fra un popolo in cenci. Quando metto il naso alla finestra, vedo girar nella strada una popolazione che se ne sta sotto grandi e rozzi ombrelli verdi ed azzurri. La nebbia si condensa sulle foglie nascenti e scola {{sic|tristamente}} lungo i rami, anneriti da un inverno che mai finisce: anche i miei orecchi, al par degli occhi, sono spiacevolmente scossi. I rauchi gridi de' mercantelli ambulanti che si vanno agitando nella via, giungono fino a me più lugubri che non quelli dello spazzacamino sul finir dell'autunno; il tabacco è ben caro e molto cattivo. Se voglio azzardarmi alquanto fuori, bisogna affrontare il fango, e le {{sic|grondaie}}; e tutto, nella contrada principale del paese, mi rammenta lo stesso chiasso della Grande-Trouanderie. Lo stesso chiasso, lo stesso tumulto, lo stesso impaccio di carrozze, la stessa luce, lo stesso odor di cattivo formaggio e di vecchie drogherie. ebbene questa contrada chiamasi la ''[[Via Toledo|Strada Toledo]]''; questa città {{sic|sucida}}, stridula, cenciosa, che regala i reumi, comprime i polmoni, e {{sic|strigne}} il cuore, è Napoli. Sì, Napoli, Napoli, Partenope, la città dei poeti, la città dei lazzaroni, la città del sole; quella Napoli di cui si è detto: ''Vedi Napoli e poi muori!'' – Morire! ah! no! no! Bisogna vivere, invece, per cavarsela ben presto, per riedere ad ammirare le rive dell'isola Louviers, per correre a Montmartre, per augurarsi l'orizzonte della strada Mouffetard. ([[Louis Veuillot]]) *Mille volte si ripete che in Napoli eran repubblicani tutti coloro che avevano beni e fortuna, che niuna nazione conta tanti che bramassero una riforma per solo amor della patria; che in Napoli la repubblica é caduta quasi per soverchia virtù de' repubblicani. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Mobilità del territorio e sviluppo dei trasporti di massa [...] appaiono oggi condizioni imprescindibili per dare concretezza all'idea del futuro possibile. È un futuro che assumerà una fisionomia sempre più precisa nella misura in cui potrà disporre di un valore e di una risorsa tipici della società moderna: la velocità e la certezza degli spostamenti. Guardare a questo futuro significa anche porre riparo a errori e distorsioni del passato. In termini economici e di qualità della vita, Napoli ha già pagato prezzi molto alti. Un sistema efficiente di trasporti pubblici avrebbe potuto evitare uno sviluppo caotico della città che ha preso forma secondo direzioni non programmate e non razionali. Napoli è andata dove bisogni o pressioni particolari, molte volte speculativi, la spingevano. La stessa rete dei servizi primari si è dovuta realizzare, quando si è potuto, a posteriori, cioè a cose fatte. La «Napoli sbagliata» ha così divorato se stessa. ([[Ermanno Corsi]]) *Moltissimi a Napoli vogliono l'autonomia, ma sono sforzati a votare per l'annessione; e infatti la formula del voto e il modo di raccoglierlo sono sì disposti, che assicurano la più gran maggioranza possibile per l'annessione, ma non a constatare i desideri del paese. [...] I risultati delle votazioni a Napoli e in Sicilia rappresentano appena i diciannove tra cento votanti e designati. ([[Henry Elliot]]) *Napoletani, siamo fieri di questo nome che abbiamo fatto risonare dovunque alto e rispettato. Vogliamo l'unità, ma non l'unità arida e meccanica che esclude le differenze ed è immobile uniformità. Diventando italiani non abbiamo cessato d'essere napoletani. ([[Francesco De Sanctis]]) *Napoli, cità eccellente, como che meritamente sia capo del nostro siculo regno, cossì è e serà sempre florentissima in arme e in littere per li suoi generosi citadini illustrata; ne la quale, non son già multi anni passati, fu un dottor legista de onorevole fameglia, ricchissimo e multo costumato. ([[Masuccio Salernitano]]) *Napoli, città più popolata di tutte relativamente alla sua grandezza, li cui voluttuosi abitanti sembrano collocati sui confini del paradiso e dell'inferno. ([[Edward Gibbon]]) *Napoli è color ferro rugginoso. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è il cristallo nel quale il viaggiatore si è lasciato catturare per, come l'insetto, eternizzare la vertigine di un volo che l'ambra fossile trasforma in frammento infinito. ([[Gabriel Albiac]]) *Napoli è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno". ([[Christian De Sica]]) *Napoli è la capitale musicale d'Europa, che vale a dire, del mondo intero. ([[Charles de Brosses]]) *Napoli è rimasto per me un certo paese magico e misterioso dove le vicende del mondo non camminano ma galoppano, non s'ingranano ma s'accavallano, e dove il sole sfrutta in un giorno quello che nelle altre regioni tarda un mese a fiorire. ([[Ippolito Nievo]]) *Napoli è tante cose, e molti sono i motivi per cui la si può amare o meno, ma soprattutto Napoli è una grande capitale, ed ha una stupefacente capacità di resistere alla paccottiglia kitsch da cui è oberata, una straordinaria possibilità di essere continuamente altro rispetto agli insopportabili stereotipi che la affliggono. ([[Elsa Morante]]) *Napoli è un sorriso della Grecia [...] i suoi orizzonti affogati nella porpora e nell'azzurro, il cielo che si riflette nei flutti di zaffiro azzurri, tutto, perfino il suo antico nome di Partenope trascina a quella civiltà brillante. ([[Charles Gounod]]) *Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta. ([[Karl Kraus]]) *Napoli è una città che ha la struttura di un romanzo. Le strade sono piene di storie che chiedono di essere trascritte. Ma quello di Napoli può essere solo un romanzo barocco e surrealista, ma incompiuto, irrisolto, contraddittorio, dove convivono l'apoteosi della religione cattolica e della bestemmia. ([[Tahar Ben Jelloun]]) *Napoli è una città che trovo vibrante, creativa, dove si lotta per vivere, ma splendida. ([[Peter Brook]]) *Napoli è una città dove facilmente si sprofonda. Il nuovo è fragile, il passato ha strati robusti. ([[Domenico Starnone]]) *Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile.<br>Gli esperimenti marini più importanti del Mediterraneo, le speculazioni più colossali e fasulle, le storie più incredibili e piacevoli, le persone più nobili e declassate, le cose più inutili e intelligenti si trovano qui. Con sfondo di sole e di mare.<br>Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell'anima prosperano qui meglio che altrove.<br>Se ci fosse una capitale dell'anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui.<br>Nel mezzo della città si apre via [[Spaccanapoli]], un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì [[Benedetto Croce]]. ([[Stanislao Nievo]]) *Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d'Italia e del Paese intero. ([[Nichi Vendola]]) *Napoli è una tappa fondamentale, la racconto nelle sue contraddizioni e nella sua estrema vitalità, anche lì [...], Napoli e i napoletani rappresentano nel bene e nel male un'Italia al quadrato. ([[Corrado Augias]]) *Napoli è uno dei peggiori luoghi d'Italia; ma tutta intera questa nazione non è più che uno sbubbonare di tante Napoli, che se anche non sanguinano come Napoli, ne riproducono sintomi, crolli, abbrutimento. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è uno strano paese!<br />Disteso come un Re orientale sul tappeto del più bel verde che si possa vedere, coi piedi sull'azzurro e limpido Tirreno col capo sul fianco dell'ardente Vesuvio, non v'ha città al mondo che possa rivaleggiare colla capitale della Italia del mezzodì.<br />Non v'ha mare più ridente, non v' ha cielo più sereno, non v'ha terra più feconda di frutti e di fiori.<br />Tutto è bello e tutto è grande qui. Questo popolo che sonnecchia, che si lascia calpestare con una pazienza che ha del dromedario del deserto il quale soccombe sotto al peso senza muover lamento, quando l'ora della rivoluzione lo ha scosso diventa d'un tratto tigre e pantera.<br />Non v'ha gente al mondo che sia stata oppressa di più.<br />La tirannide dei Viceré Spagnuoli avea appena lasciato a quel popolo gli occhi per piangere. ([[Franco Mistrali]]) *Napoli è vero e proprio crocevia della cultura italiana dell'ultimo secolo, luogo reale e simbolico, tempio della lacerazione e della speranza, delle ipotesi che balenano senza poter davvero trasformarsi in realtà e delle derive più inarrestabili, dove è possibile l'abbandono melodico e lo strappo più cupo, dove si esercitano il soccorso più solidale e la beffa più impietosa, l'intelligenza più problematica e la più becera volgarità, dove convivono violenza e dolcezza. ([[Giulio Ferroni]]) *Napoli fu per Metello il Rettifilo, via Toledo, piazza Plebiscito, e via Sergente Maggiore, via de' Fiorentini, quando gli sembrava di non aver altro da fare e si voleva prendere una distrazione. Non soltanto la mancanza di denaro, ma la divisa un poco lo umiliava; e dové adattarsi a quelle domestiche della Villa comunale, seppure non erano, per lui che aveva avuto Viola, proprio il suo tipo. Col tempo ''fece ghega'' insieme a un livornese, uno di Cascina, un fiorentino di Porta Romana: Mascherini, che negli anni dipoi non seppe mai dove fosse finito. Leoni, quello di Cascina, riceveva denaro, suo padre era mobiliere, ed egli era tirato ma finiva per offrire. Fu un sodalizio che durò a lungo: si frequentarono le bettole di Forcella, del Vasto e del Pendino, rioni che chiamano sezioni, come chi dicesse Sezione San Niccolò o Madonnone. Ebbero a che fare con la gente, per quei vicoli traversi o tutti in salita, dove la [[miseria]] e la sporcizia erano pari all'animazione che vi si trovava. Entrarono, piuttosto che in via Sergente Maggiore, in alcuni ''bassi'', dietro una sottana: ragazze tutte more di capelli, dai volti appassiti e i grossi seni. I bambini giocavano al di là della tenda. Non ci si toglieva nemmeno le mollettiere. Poi magari si restava a cena con tutta la famiglia, si diventava amici, ci tenevano in conto di figlioli: era gente come noi, come il livornese che non viveva meglio dietro la Darsena, come Mascherini che aveva il babbo fiaccherajo. E un po' ci si vergognava. Si vuotavano le tasche dell'ultimo soldino, come per farci perdonare. Cose trapassate nella [[memoria]], viste e vissute da dentro la campana. ([[Vasco Pratolini]]) *Napoli ha bisogno non pure di essere descritta, ma di essere spiegata, come città quasi eccezionale in Italia. ([[Antonio Morano]]) *Napoli ha una bellissima posizione. Le strade sono larghe e ben pavimentate con grossi e larghi massi di pietra squadrata. Le case, tutte grandi e pressappoco della stessa altezza. Molte piazze grandi e belle; e cinque castelli o fortezze, che non si finisce di ammirare. [...]<br />Da quando hanno pensato di costruire le fortezze dentro le città, non si ha più bisogno di avere popoli fedelissimi: li hanno resi obbedienti. Perciò prima scoppiava una rivoluzione al giorno, come in Italia. È quasi impossibile che i Napoletani si ribellino, con le cinque cittadelle che hanno. ([[Montesquieu]]) *Napoli, illustrissima e magnifica città, esposta al mezzo giorno, su le falde, anzi in mezzo alle radici del monte di Sant'Ermo [...] e d'alcuni altri piacevolissimi colli si riposa; l'onde mirando dell'imperioso Tirreno. ([[Bernardo Tasso]]) *Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile. ([[Alessandro Bergonzoni]]) *{{NDR|Tischbein lascia Napoli occupata dai Francesi il 20 marzo 1799}} Napoli, la splendida Napoli mi parve nera e triste come una tomba. Altra volta, nei giorni di festa, i chiostri sulle colline erano illuminati con migliaia di lumi: si sparavano cannoni, s'accendevano fuochi d'artifizio. Ora, tutto scuro e deserto: i palazzi, sinistri e silenziosi: appena qua e là accennava un lume solitario. Il mio sangue era in fermento, i miei nervi in vibrazione, il mio cuore in malinconia. Questa città, in cui avevo goduto tanto: tante gioie, tante amicizie, tanti onori!... – Le ancore furono levate, le vele disciolte e spiegate al vento; il bastimento cominciò a muoversi. E noi passammo dinnanzi alla casa, dov'io avevo abitato tanti anni...<br>La mia commozione crebbe, quando vidi da lungi la roccia, su cui [[William Hamilton|Hamilton]] aveva un giardino pensile. La fantasia mi riprodusse tutte le belle ore, ch'io avevo trascorse in quel luogo. ([[Johann Heinrich Wilhelm Tischbein]]) *Napoli, metropoli di tutte le grandezze, meraviglia di meraviglie, i cui monti sono dolce oblio degli uomini, i cui campi sono splendidi prodigi della natura, il cui celebrato [[Sebeto]] è emulo dello Xanto e rivale del Pattolo, il suo molo, meraviglia del colosso piramidale, i suoi templi resti di quello di Efeso, i suoi principi e signori il simbolo della lealtà, la congregazione del valore, il centro della nobiltà, il sole di tutta l'Europa, e il fiore di tutta l'Italia. (''[[Estebanillo González]]'') *Napoli? Mi dispiace chiamarla solo città del sud, per me è l'unica capitale che abbiamo... In Italia c'è pochissima cultura diffusa e Napoli è un punto fondamentale per questo. ([[Cristina Comencini]]) *Napoli mi manca, sono fiero di essere napoletano. Ma [[Udine]] è come una seconda casa per me, sto benissimo qui, sento il calore della gente. ([[Antonio Di Natale]]) *Napoli nera e nuda. Napoli, che il baccano e la miseria fanno sembrare barbara al viaggiatore venuto da Roma, mentre non esiste, nella penisola, una città altrettanto fine, ingegnosa e colta, una città che abbia come lei l'aria di capitale, soprattutto se la si confronta con Roma; ma, dei successi che il talento dei suoi nativi avrebbe procurarle, è stata misteriosamente spogliata, da sempre. Città enigmatica, la cui popolazione è dotata delle più meravigliose risorse spirituali, senza riuscire a farle fruttare, perennemente vinta, nella lotta contro le offese; mendicante e umiliata da una continua calamità.<br>Così, giungendo da Roma per la strada litoranea, tanto bella da Terracina in poi, dove inizia il Sud, abbiamo proseguito rallentando l'andatura, amando Napoli e in pari tempo temendola. ([[Dominique Fernandez]]) *Napoli non è una città, è un mondo. Napoli non è solo a Napoli ma la trovi ovunque, anche in Germania. La "napoletanità" è una cosa unica. È chiaro che ogni città ha un suo calore, Napoli ce l'ha ma in maniera diversa, questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri. Non posso dire se rispetto alle altre tappe sia meglio o peggio, Napoli è sicuramente diversa. ([[Marco Masini]]) *Napoli non mi sentirà mai più! Tornerò a Napoli solamente per rivedere la mia cara mamma e per mangiare i vermicelli alle vongole! ([[Enrico Caruso]]) *Napoli per me è tutto, è mia madre, sono i miei ricordi; Napoli è la mia adolescenza. Se non fossi stato napoletano, non avrei potuto essere quello che sono a teatro. È grazie alla mia città, con la sua cultura, che mi sono realizzato come attore e artista. Non riuscirei a vivere lontano da Napoli. Credo di essere l'unico attore che non è scappato da una città vittima di molti pregiudizi. Alcuni veri, altri falsi. Mi piace ricordare sempre ciò che diceva [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], "‘o presepio è buono, ‘e pasture so malamente". E aveva ragione. Napoli è quella descritta da [[Pino Daniele]], piena di contraddizioni ma ricca di fascino. ([[Peppe Barra]]) *Napoli per me è una città straordinaria, che soddisfa in pieno le mie esigenze. Io sono un uomo di calcio, e Napoli è forse la città al mondo in cui il calcio si vive in maniera più intensa. Vengo da Liverpool, anche lì c'è un rapporto viscerale con la squadra che pensavo non fosse possibile trovare altrove. Ma a Napoli è forse superiore. Poi sono amante dell'arte. E Napoli da questo punto di vista è una miniera, ci sono cose straordinarie da vedere, forse neanche i napoletani sanno quanto è bella e quanto è ricca la loro città. Mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo per far conoscere al mondo la vera immagine di Napoli. ([[Rafael Benitez]]) *Napoli senza sole, senza mare azzurro, senza Vesuvio. Pioggerella monotona, mimose in fiore, in lotta con la tristezza del tempo; ma emanano luce propria e profumi più forti di quelli dei gas delle auto che attraversano la città come interminabili cortei funebri, accompagnati dall'immenso fantasma della benzina bruciata. Un ''auto da {{sic|fe}}'' urbano, uguale in tutte le città del mondo, conquistate dalla tecnica, questa vittoria planetaria della metafisica occidentale, come dice [[Martin Heidegger|Heidegger]]. ([[Vintilă Horia]]) *Napoli, sì come ciascuno di voi molte volte può avere udito, è ne la più fruttifera e dilettevole parte di Italia, al lito del mare posta, famosa e nobilissima città, e di arme e di lettere felice forse quanto alcuna altra che al mondo ne sia. La quale da popoli di Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope edificata, prese et ancora ritiene il venerando nome de la sepolta giovene. ([[Jacopo Sannazaro]]) *Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per [[Totò]]. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. ([[Lucio Dalla]]) *Napoli sono due città, una è esterna alla luce del sole, l'altra, sotterranea. Insomma il suolo su cui si costruisce è come la forma di una groviera piena di buchi. (''[[Le mani sulla città]]'') *Napoli – una città dove il «piacere» è attivamente coltivato. ([[Henry James]]) *Napoli! Zi' Teresa! Il Vesuvio! La Bersagliera! «A Marechiaro ce sta 'na fenesta»! Ah, come tornerei volentieri a Napoli! (''[[Totò le Mokò]]'') *Nei primi decenni del XVIII secolo, la città di Napoli è uno smisurato aggregato di persone, un contenitore umano che fa storia a sé nelle vicende demografiche del resto del Regno. ([[Giuseppe Moricola]]) *Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a [[Pozzuoli]]. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, {{sic|scotendosi}} dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di [[Siracusa]]. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male." [...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. ([[Karl August Mayer]]) *Nel Conservatorio di Napoli vive ancora quel mondo del Settecento confluito dai quattro collegi della città quando, nel secolo passato, se ne è raccolta la sede. ([[Riccardo Muti]]) *Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la prostituzione. Questo su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centoquarantamila. Pare incredibile. ([[Norman Lewis]]) *Nella convinzione del popolo napoletano due classi d'individui guadagnano con certezza alla lotteria. La prima categoria è composta da coloro che sono in possesso di una formula di calcolo matematico che indica i numeri di un'estrazione prossima in base allo studio delle estrazioni anteriori. La seconda comprende gl'individui che agiscono sotto l'influenza di una suggestione extraumana, divina o diabolica. ([[Marcellin Pellet]]) *Non c'è palazzo di giustizia in cui il chiasso dei litiganti e loro accoliti superi quello dei tribunali di Napoli. Lì si vede la lite calzata e vestita. ([[Montesquieu]]) *{{NDR|Il 13 settembre 1789, presenti [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] IV e [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Austria]], il pallone aerostatico di Lunardi si alza nel cielo di Napoli.}} Non ero levato appena mille piedi quando restai incantato a osservare la scena che si presentava sotto di me del tutto nuova da quanto<ref>''Quando'', nel testo.</ref>avevo veduto in altre capitali dalla [[Gran Bretagna]] alla [[Scozia]]. Sembrava<ref name=seems>''Sembravami'', in Gleijeses, ''Napoli nostra e nuove storie'', 1977.</ref>Napoli {{sic|composto}} da tante piccole piazzette, tutte ricoperte di anime viventi. Erano questi i lastrici, o siano terrazzi, su de' quali erano saliti gli abitanti delle rispettive case. Nell'innalzarmi maggiormente, principiando a perder la vista gli individui, queste piazzette sembravano<ref name=seems/>tanti giardinetti sparsi di fiori verdi e rossi, ch'erano i diversi ombrelli con i quali si riparavano dal sole. ([[Vincenzo Lunardi]]) *Non passa anno senza che le collezioni scientifiche di qualunque altra città d'[[Italia]] si arricchiscano per la munificenza di qualche privato. E così mano mano si colmano le lacune, si completano le serie e si ottiene più assai di quello che non sia il potere dello stato e de' municipii di fare. Ma il napoletano ''largo di bocca e stretto di mano''; mentre non sa vivere fuori della sua città, non vuol poi far niente per renderla più bella e simpatica; non è superbo delle sue istituzioni, non è zelante di migliorarle; il suo municipalismo non sa mai incarnarsi in un'opera bella e generosa. ([[Vittorio Imbriani]]) *Non potreste credere che bei giardini ho in questa città perché, ne sono io testimone, sembra che manchi solo Adamo ed Eva per farne un paradiso terrestre. ([[Carlo VIII di Francia]]) *Non sembrava di stampo [[Venezia|veneziano]], piuttosto della razza dei comici napoletani, mezzo ruffiani, mezzo commedianti, brutali e protervi, pericolosi e spassosi. ([[Thomas Mann]]) *{{NDR|Sul proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli}} Non so se è falso in tutto, ma son certo che quella parte appunto, in cui il credo anch'io vero, sia quella che mostra sino ai ciechi la bontà dei suoi abitanti, avvegnaché non faccia troppo onore alla loro sapienza. ([[Antonio Genovesi]]) *Non sono abbastanza forte per il nord: là imperversano gli spiriti pedanti ed artefatti, che non sanno fare altro che lavorare alle norme della convenienza, come il castoro alla sua costruzione. Ho vissuto tutta la mia gioventù fra gente simile! Mi è venuto in mente all'improvviso, mentre per la prima volta vedevo il cielo grigio e rosso della sera scendere su Napoli – un brivido di compassione per me stesso, l'idea di cominciare a vivere da vecchio, e lacrime, e, all'ultimo istante, la sensazione di essere ancora in tempo per salvarmi. ([[Friedrich Wilhelm Nietzsche]]) *Non vi mettete scuorno, napoletani e affini, ma l'Espresso e Santoro hanno ragione: Napoli è veramente una città impossibile, insopportabile, malata. Mancavano i duemila delinquenti liberati solo a Napoli e dintorni dall'indultaccio per darle la mazzata finale. Ora la delinquenza galoppa con il plauso della gente e don Clemente Mastella con il suo vice Manconi hanno voglia a dire che l'indulto non c'entra: mentre lo ripetevano, venivano acchiappati a Napoli quattro delinquenti che avevano ucciso per rapina e tre di loro erano usciti freschi freschi dal carcere, grazie all'indulto. Ma non è solo questione di indulto, ne convengo. Il problema è Napoli. Che è davvero una brutta chiavica, per dirla in linguaggio indigeno. [...] Andate per le strade dove trabocca l'immondizia, per i quartieri dove regna il casino e il rumore, per le piazze e i vicoli dove comanda la guapparia e dilaga la furbizia truffaldina. No, Napoli non si sopporta. ([[Marcello Veneziani]]) *Non voglio farla grossa, ma la scoper­ta del Dna è iniziata all'ombra del Golfo e l'ho raccontato nel libro La doppia elica. Napoli, quindi, è stato un luogo fondamentale per me. ([[James Dewey Watson]]) *{{NDR|A Napoli}} novantanove volte su 100 finisci scugnizzo. Vengo dai quartieri popolari, cresciuto dalla nonna. Quando entravo in casa, battevo forte i piedi per far scappare i topi. E niente doccia. Scendevi per strada e ti fottevano la cartella. Poi la bicicletta. Poi il motorino. Alla quarta diventavi scugnizzo. ([[Gigi D'Alessio]]) *Oggi fui a vedere trattare le cause. Sono rimasto edificato del metodo: vengono trattate come si deve, con decenza, con maestà, con onoratezza. Ma la quantità dei curiali è sorprendente! {{sic|figuratevi}} tutti gli abitanti di [[Trento]], e de' suoi contorni riuniti nel castello del mal consiglio. ([[Carlantonio Pilati]]) *Pensiamo a cosa è avvenuto a Napoli durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ([[Giuseppe De Rita]]) *Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso<ref>Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.</ref>mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. [[Roma]] difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme. ([[Silvia Ronchey]]) *Penso che Napoli sia l'unica capitale d'Italia perché è una città che raccoglie le qualità tipiche di una capitale: estrema miseria ed estremo fasto. A parte le bellezze naturali, che non sono suo merito, le è rimasta la ''grandeur'' spagnola ed è l'unica città a sommare a questa ''grandeur'' l<nowiki>'</nowiki>''allure'' della grande capitale''.'' ([[Fernanda Pivano]]) *Per disonore dell'umana ragione non v'è cosa in Napoli tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. ([[Vincenzo Monti]]) *Per me Napoli ha un posto particolare. Stendhal diceva: "Ci sono due capitali in Europa. Parigi e Napoli". Ho letto quello che Schifano ha scritto della città. Napoli è per me una città veramente particolare, l'ho visitata più volte e mi è molto cara. ([[Emmanuel Macron]]) *{{NDR|Napoli}}, per molti rispetti eccellente, ha questo oscuro e vergognoso e inveterato malanno, che il girar di notte vi è non meno pauroso e pericoloso che tra folti boschi, essendo le vie percorse da nobili giovani armati, la cui sfrenatezza né la paterna educazione né l'autorità dei magistrati né la maestà e gli ordini del re seppero mai contenere. ([[Francesco Petrarca]]) *Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai. ([[Roberto Saviano]]) *Per riassumermi, mi limiterò a trasmettervi l'impressione che reco da Napoli, da me prima non vagheggiata se non ne' sogni o ammirata se non ne' libri suoi. Ho visto una città colossale, ricca, potente: innumerevoli sono i suoi palazzi, costrutti con titanica negligenza sulle colline, sulle alture, nei vichi, nelle piazze, quasi che indifferente fosse la scelta del luogo in una terra da per tutto incantevole. Ho visto strade meglio selciate che a [[Parigi]], monumenti più splendidi che nelle prime capitali d'[[Europa]], abitanti fratellevoli, intelligenti, rapidi nel concepire, nel rispondere, nel sociare, nel agire. Napoli è la più grande capitale italiana, e quando domina i fuochi del Vesuvio e le ruine di [[Pompei]] sembra l'eterna regina della natura e delle nazioni. ([[Giuseppe Ferrari]]) *Per tutta la città {{NDR|si fanno}} accademie in diverse facoltà, {{NDR|alcune sono}} sospette essendo certo che la gioventù legge libri francesi ed oltramontani, e le massime di quelli contro la Chiesa ed ecclesiastici si spacciano con pompa pubblica, avendo preso gusto nella critica delle materie ecclesiastiche ed alle nuove opinioni cartesiane: {{NDR|di conseguenza a Napoli si è introdotta}} una specie d'ateismo. {{NDR|Particolarmente}} negli avvocati [...] e ministri si sentono pubblicamente proposizioni e massime contarie alla disciplina ecclesiastica, autorità di vescovi e bene spesso ancora contro la suprema autorità della Santa Sede. [...] Il moderno cappellano maggiore ha intrapreso di fondare una nuova accademia di molte facoltà e singolarmente di filosofia e di matematica, e pretende di introdurre la filosofia del [[John Locke|Loch]] e di altri autori simili, avendo già nominati i soggetti per ciascheduna facoltà. ([[Raniero Felice Simonetti]]) *Più ci penso e più mi convinco della forza delle immagini [[Walter Benjamin|benjaminiane]]. Si tratta di immaginare questa città come una colossale spugna stesa sul mare che non affronta i suoi problemi attraverso macroprogetti, sulla base di una ratio logocentrica, che non riduce il complesso delle tensioni, dei conflitti, che non tende ad annullarli, bensì assimilarli e, quasi, nutrirsene. ([[Massimo Cacciari]]) *Provo un estremo fastidio quando si parla di napoletanità. Essa esiste quando non la si individua, non la si isola in provetta e non la si esalta. È la storia impareggiabile di questa città. È la storia anche dei misteri, della morbosità, delle contraddizioni, della violenza, delle irrisioni. Quando la napoletanità diventa tronfia ed arrogante, un surrogato della retorica di regime, sia di sinistra, di destra che di centro, mi appare in tutta la sua miseria ed indeterminatezza culturale. Non mi piace quando viene sistematizzata, ma quando viene inseguita, quando ti contraddice, ti prende alle spalle per una sensazione, una verità carnale, di clima o di paesaggio. Oggi, con l'avvenuta trasmigrazione delle menti e dei corpi, è difficile vagheggiarla come si faceva una volta. Tanto vale trovarla nel rischio di vivere, di pensare e di cercare a Napoli questa grande emozione. ([[Valerio Caprara]]) *Quando diciamo che Napoli è una città violenta, una città criminale, una città sporca, una città in cui la qualità della vita è bassa, possiamo dire verità o esprimere esclusivamente luoghi comuni o stereotipi. È sbagliato rigettare queste definizioni esclusivamente perché mettono in mostra qualcosa che non va nella nostra città. La nostra città è questo ma è anche altro evidentemente: però è anche questo e allora bisogna cercare di capire qual è il fondamento di verità che c'è in questi stereotipi. ([[Aurelio Musi]]) *Quando mi chiedono che cosa resta, in questo nostro mondo cibernetico, di quel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] quasi arcadico del ricordo, "Napoli? Il raffinato cadavere di Napoli?", rispondo: "Per restare resta molto. Resta l'immenso paradiso infranto della memoria. Resta la magnifica nostalgia dei perduti splendori. Restano la coscienza profonda di una storia condivisa, le spoglie delle civiltà da cui proveniamo, un presente postatomico con scorie industriali e una vegetazione radioattiva. Il Mediterraneo è anche questo. Una bellissima cloaca, come il [[Golfo di Napoli|golfo di napoli]]. Un rifugio di turisti nordici in pensione, come a [[Ischia]]. Un frammento di sogno di pietra, come [[Capri]]. Una [[Costiera amalfitana|costa]] geniale dove si trova [[Ravello]], sognata da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], sognata da [[Richard Wagner|Wagner]]. Isole trasformate in prigioni; vulcani in fiamme; vigne d'oro; vino verde, di uve prodotte e raccolte in proprio; un mondo rurale minacciato, fra il drammatico e il gaudente. Rovine di mille anni fa e persino di ieri. Eterni corpi di marmo e altri ancora effimeri, parimenti magnifici. Tutto il cumulo di passato e presente che ora è vita. Resta il bellissimo cadavere barocco che è Napoli". ([[Josep Piera]]) *Quando nell'Ot­tocento è stata scelta l'idea di unità nazionale, non si è rispettata l'identità della penisola, che è stata sempre po­licentrica. Napoli non ha mai fatto riferimento all'Italia, ma al Mediterraneo e all'Europa. I napoletani si son detti ''regnicoli'', mai italiani, e non lo erano. ([[Franco Cardini]]) *Quando sarò morto tornerò a Napoli a fare il fantasma, perché qui la notte è indicibilmente bella. ([[Hans Christian Andersen]]) *Quanto dunque é Napoli per questo Re {{NDR|[[Carlo III di Spagna|Carlo III]]}} malissima sede, tanto buona sarebbe una città mediterranea, quale io ho sempre stimato [[Melfi]], ove spesso sono stati gli antichi Re. Lontana ella è egualmente dai confini del Regno e dai due mari; buonissima vi è l'aria; le spalle ha guardate da una serie di montagne, il lido del mare dell'altra parte è di mal accesso e fortificabile. ([[Bernardo Tanucci]]) *{{NDR|Il misto di autentica generosità ed astuzia senza doppiezza dei napoletani}} Quest'oggi la padrona del basso che mi ospita ha voluto per forza offrirmi un piatto della loro minestra di riso e fagioli. Ero commosso dalla prodigalità di questa povera gente che si toglie un piatto della loro minestra così faticosamente guadagnata. Avevo appena finito di dire "Ma è sorprendente la generosità e l'ospitalità del popolo napoletano, che mi commuove nel profondo del mio animo" quando si è avvicinata la padrona e a un orecchio mi ha sussurrato: "{{sic|Vedite}} un po' voi {{sic|si putite}} ottenere dall'amministrazione un compenso per il disturbo che ci prendiamo." ([[Vittorio De Sica]]) *Questa città dei miracoli, [...] questo centro di sentimentalismo e di abile sforzo quotidiano tra il bene ed il male. ([[Vintilă Horia]]) *Questa era la città del tempo controtempo [...] noi siamo figli di un grande sonno pomeridiano, un immenso sonno storico mentre tutto l'universo attorno a noi si muoveva e vegliava. [...] Era la città dove il pigliamoci un caffè durava mezza giornata. [...] Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva 'domani andrò al mare', diceva invece 'domani vado al mare'. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta. ([[Ruggero Cappuccio]]) *{{NDR|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]}} [...] questi due solitari e pur diversi poeti della malinconia, questi due perpetui esuli della loro città natale, ambedue innamorati della natura e portati per temperamento ai toni dell’idillio, ma che ambedue scavarono dentro le misure dell’idillio per cantare la fatale tristezza dell’uomo; e pensate anche a ciò che ha significato per l’uno e l’altro l’incontro con Napoli, se l'[[Eneide]] intera, nella sua stessa dimensione religiosa, e in quel di più che essa ha rispetto alle opere precedenti, non la si potrebbe concepire senza la presenza di questo mare e di questi dintorni, e se l’ultima e più alta impennata di Leopardi e la stessa disperata religione de La ginestra presuppongano come scenario, "''e di [[Capri]] la marina | e di Napoli il porto e [[Mergellina]]''". ([[Mario Pomilio]]) *Restituiamo Napoli ai Borbone! ([[Mario Borghezio]]) *[[Roma]] e [[Venezia]] si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas padre]]) *[[Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] è, sotto il profilo strettamente storico, il luogo da cui nacque la città di Napoli. ([[Vittorio Paliotti]]) *«Santa Lucia vi conservi la vista», ripete da secoli, il mendicante napoletano che tende la mano sugli angoli delle strade, e dà con quella frase la misura esatta del significato in cui è tenuta a Napoli la «facoltà di vedere», un bene primario che costituisce la ricchezza estrema dei poveri e la sanità ultima degli ammalati. ([[Vittorio Paliotti]]) *Sarebbe una città di incanto se non vi si incontrasse una folla di plebei che hanno aria di ribaldi e di malandrini, senza essere sovente né l'uno né l'altro. ([[Papa Clemente XIV]]) *Sbarco sempre con angoscia a Napoli. Mi sembra di salire su un insidioso palcoscenico, dove la recita è corale e tu sei osservato e trattato come l'ultimo arrivato. Temi i tranelli della scena e la complicità della platea. Saranno pregiudizi e perfino ancestrali eredità del paesano sbarcato nella capitale storica del suo Regno, come una maschera del mio paese, don Pancrazio Cucuzziello, che veniva raggirato a Napoli per la sua ingenua rozzezza contadina. Ma quando arrivo a Napoli sento un'insidia che non avverto nemmeno nelle città arabe o sudamericane più insicure. Sopporto l'inferno napoletano solo come transito obbligato per accedere al paradiso delle sue isole e penisole o per godere di qualche amico. Non scriverò un ennesimo saggio su Napoli, camorra e sentimenti, semmai scriverei su una grande capitale fallita. Che affascina per la voluttà del suo declino, quasi la civetteria di disfarsi in pubblico. ([[Marcello Veneziani]]) *Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. ([[Gaetano Salvemini]]) *Se la banca Euromediterranea si farà, la sua sede naturale dovrà essere Napoli che per storia, centralità e condizioni geopolitiche non può avere rivali. ([[Giulio Tremonti]]) *Se quand'era tempo avessi potuto compiacere ad un mio desiderio, io sarei andato a vivere alcuni anni a Napoli, alcuni a [[Milano]]. Queste due città, una per la sua grande popolazione, l'altra per molte particolari condizioni, sono da qualche tempo la stanza del pensare filosofico in Italia. Esse furono abitate da quasi tutti i nostri scrittori che s'innalzarono ad una certa elevatezza d'idee, ed abbracciarono una certa estensione di principii. ([[Giuseppe Bianchetti]]) *Se [[Piazza del Mercato (Napoli)|qui]] dunque, pullulano i bassi e se ogni casa diventa bottega − come al Lavinaio − è proprio perché da questa economia il napoletano può trarre i mezzi di vita: e non sarà troppo prossimo il giorno, che tuttavia si auspica, di una Napoli pronta a offrire a tutto il milione dei suoi abitanti condizioni perfette di esistenza e di attività. Intanto, qui più che altrove si mostra come la conclamata inerzia napoletana sia invece una geniale attitudine a far diventare ricchezza il talento d'ognuno e come una rete minutissima leghi la grande alla minima industria, il grosso al minutissimo commercio.<br>Se un viaggiatore viene qui, tra la lunghissima [[Via nuova Marina|via Marina]] e il [[Corso Umberto I|Rettifilo]] e va curiosando − con sguardo acuto e cordiale, non distratto e acido − per questa contrada, s'avvederà subito come si tratti proprio di un pullulante fermento economico, come tutto qui risponda a un gioco essenziale della vita. Magari il ricordo di tante tragiche vicende darà un più oscuro colore ai gesti e alle parole di questa parte di Napoli, ma resterà vivo nell'animo di chiunque vi passerà questo «colore locale» che nasconde un significato sociale ben definito, forse anch'esso amabile perché anch'esso necessario alla vita di una grandissima città. ([[Mario Stefanile]]) *Se volete fare qualcosa di buono, fuitevenne 'a Napoli<ref>Fuggitevene da Napoli.</ref>. ([[Eduardo De Filippo]]) *Sebbene il lotto, introdotto a Napoli nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Marcellin Pellet]]) *Secondo una tesi prevalente, si fronteggiarono allora<ref>Dagli anni 50 ai primi anni 60.</ref>due città: una della rozza speculazione, l'altra della migliore cultura. Due Napoli impermeabili l'una all'altra. «Ma le cose – afferma {{NDR|Pasquale}} Belfiore – non andarono esattamente in questi termini. Vi fu un groviglio di intrecci fra l'una e l'altra città, tra la migliore cultura e la più proterva speculazione; si generarono perverse implicazioni pur partendo da limpidi presupposti. Il ruolo delle facoltà universitarie, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria fu ora di totale estraneità, ora della più flagrante connivenza, ora della più intransigente opposizione in alcune delle loro componenti». Il ventaglio delle complicità, che via via hanno preso corpo, appare molto vasto. E non è ancora finita. La speculazione edilizia si avvia verso la terza fase. Dalle singole licenze rilasciate dalle amministrazioni [[Achille Lauro|Lauro]] si passa alle lottizzazioni; dai cantieri di improvvisati appaltatori e costruttori a quelli delle Immobiliari. In molti quartieri, però, la pioggia di cemento costituisce un attentato alla incolumità fisica. Si apre la stagione dei crolli. Napoli appare come «la città di cartone che scivola a mare e uccide», secondo una frase di [[Rosellina Balbi]]. Una "carta geologica", redatta dal Comune alla fine del '67, censisce {{sic|21mila}} metri quadri di vuoti sotterranei molto profondi, {{sic|119mila}} metri di vuoti ex cava e 366 caverne. Napoli è una città costruita sul vuoto. ([[Ermanno Corsi]]) *Sedevano un dì fra' boschetti d'aranci, sulla pendice a' cui piedi è [[Sorrento]]; e la brezza moveva da' rami e dalle foglie una musica di suoni e di fragranze; mentre di sotto alle verdi ombrelle rideva il golfo di Napoli, e dal cielo azzurro traluceva il Paradiso. ([[Augusto Conti]]) *Siamo tutti futuri napoletani. ([[Susanna Tamaro]]) *Si sa che i napoletani mettono tre o quattro parole dove non ne bisogna che una. ([[Giuseppe Pignata]]) *{{NDR|[[Napoli]] appare}} simile a certe leggendarie città orientali, vagheggiate dai poeti arabi: tetti e torrette che sembrano minareti, cupole ricoperte da tegole multicolori, chiese simili a moschee, guglie scintillanti, più adatte alla mezzaluna che alla croce, una popolazione brulicante simile nell'aspetto al popolo dell<nowiki>'</nowiki>''Arabia felix'', abbigliata secondo la foggia orientale. ([[Lady Morgan]]) *Solo noi abbiamo potuto permettere che la nostra Parigi {{NDR|Napoli}} venisse fagocitata da un centro minore {{NDR|[[Torino]]}}. ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) [[File:Sfogliatelle.JPG|thumb|Sfogliatelle ricce, tipico dolce molto in uso a Napoli]] *Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Sono due città simili, Napoli come [[Istanbul]] si è lasciata il suo antico splendore alle spalle... ma mentre a Napoli c'è ancora traccia del passato, nei musei, nei palazzi, nelle strade, a Istanbul tutto è andato bruciato, distrutto... Eravamo troppo occupati a sopravvivere. ([[Orhan Pamuk]]) *Su dalla piazza aperta la massa del Maschio Angioino inquadra il panorama del porto e del [[Vesuvio]] lontano. Sullo sfondo celestino del monte s'alza lo stelo rosa del faro e fittiscono gli alberi dei velieri e dei piroscafi. Le pietre del selciato dure e ondulate ricordano quelle delle strade di [[Pompei]]. Ci si inoltra nei quartieri popolari dove le vie sono profonde tra caseggiati enormi e corrosi. Sembra di avanzare in una densa boscaglia, dove tra i rami cantino gli uccelli: sono i richiami dei venditori ambulanti. ([[Giovanni Comisso]]) *Sulla filosofia dell'umanità, sull'economia dei popoli noi abbiamo avuto opere eccellenti da quel paese, giacché la libertà del pensiero illumina e predilige il golfo di Napoli più che ogni altra parte d'Italia. ([[Johann Gottfried Herder]]) *Tra tutti gli amori terreni niuno certamente è più lodevole, più onesto, quanto quel della Patria. E quantunque a ciascuno sembri la propria esserne la più degna, e sola senza divisione d'affetti, senza comparazioni, senza rivalità l'onori, e l'abbia in pregio e l'ami; pure se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna Patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino. ([[Ferdinando Galiani]]) *Tu sguazzerai con quei caci cavallucci freschi, arrostiti non con lento fuoco, ma prestissimo, con sopravveste di zucchero e cinamono. Io mi struggo solo a pensarvi. Vedrai in Napoli la Loggia detta per sopranome de' Genovesi, piena di tutte quelle buone cose che per ungere la gola desiderar si possano. Mangerai in Napoli di susameli, mostacciuoli, raffioli, pesci, funghi, castagni di zucchero, schiacciate di màndole, pasta reale, conserve rosate, bianco mangiare. Sarannoti appresentati de' buoni caponi. ([[Ortensio Lando]]) *Tutto quello che esiste passa di qui. Qui dal porto di Napoli. Non v'è manufatto, stoffa, pezzo di plastica, giocattolo, martello, scarpa, cacciavite, bullone, videogioco, giacca, pantalone, trapano, orologio che non passi per il porto. Il porto di Napoli è una ferita. Larga. Punto finale dei viaggi interminabili delle merci. Le navi arrivano, si immettono nel golfo avvicinandosi alla darsena come cuccioli a mammelle, solo che loro non devono succhiare, ma al contrario essere munte. Il porto di Napoli è il buco nel mappamondo da dove esce quello che si produce in Cina, Estremo Oriente come ancora i cronisti si divertono a definirlo. Estremo. Lontanissimo. Quasi inimmaginabile. Chiudendo gli occhi appaiono kimono, la barba di Marco Polo e un calcio a mezz'aria di Bruce Lee. In realtà quest'Oriente è allacciato al porto di Napoli come nessun altro luogo. ([[Roberto Saviano]]) *Un'assoluta estinzione di sentimento morale è lo spettacolo disgustoso di Napoli e della sua gente. Non si vedono uomini ma selvaggi... Al gusto depravato, al senso perverso di questo popolo piace il laido, il ripugnante... È il paese del piacere, niente più. Da [[Tiberio]] ai nostri giorni qui non si è fatto che godere. ([[Ernest Renan]]) *Un popolo che ha più immaginazione che fantasia, più acume ed arguzia che sentimento e passione, il quale rimane con la testa fredda in mezzo agli impeti più selvaggi ed arzigogola e sofistica anche quando sragiona. ([[Vittorio Imbriani]]) *Un turista tedesco dell'Ottocento sosteneva che «nella città del sole, per vendere un pomodoro bisognava cantare una cavatina». C'è di più: il venditore deve essere un attore nato, come dimostra questo crescendo [[Gioacchino Rossini|rossiniano]] impiegato per vendere cocomeri.<br>– Comme so' russe sti mellune!<br>(Un rosso così intenso da sembrare nero).<br>– So' nire, nire, nire sti mellune!<br>(Sono addirittura di fiamma).<br>– Tenenno 'o ffuoco d' 'o Vesuvio 'a dinta, sti mellune!<br>(Macché Vesuvio, questo è addirittura l'inferno!)<br>'Nce sta 'o diavolo 'a dinta: vih, che ffuoco 'e ll'inferno!<br>(Ed infine, è roba da chiamare i pompieri).<br>– S'è appiccicato 'o ciuccio cu tutta 'a carretta oh, anema d' 'o ffuoco!! ([[Riccardo Morbelli]]) *Una cultura cittadina ancora troppo prigioniera di un ottocento napoletano, oltre tutto spesso di seconda e terza mano, una città che in quest'ultimo secolo ha avuto rarissime occasioni di monumenti urbani o di collocazioni artistiche sul territorio. Queste circostanze hanno certamente determinato una scarsa sensibilità e un'{{sic|altrettanta}} scarsa conoscenza collettiva dell'arte contemporanea. Ma se una città che vuole rinnovarsi e rilanciare se stessa, è giusto che sia sempre gelosa custode del suo passato e della sua storia, dalle cui radici deve trarre le sue azioni future, deve anche vivere il suo presente, deve produrre cultura attuale, deve, in altri termini, essere testimone e protagonista della sua contemporaneità.<br>Ci è sembrata, quindi, un'occasione straordinaria poter adoperare luoghi di grande afflusso, come sono le stazioni della metropolitana, come luoghi in cui la città potesse confrontarsi con l'arte e dove il rapporto con l'arte potesse divenire un rapporto quotidiano, ordinario, normale.<br>In altri termini, ci sembra fondamentale che la città nel suo complesso e i suoi cittadini non siano più fermi all'arte del passato, non siano più culturalmente frenati dalla cultura di Napoli come grande capitale borbonica, ma esprimano finalmente la cultura di Napoli come grande capitale del [[Mediterraneo]] e, quindi, vivano e abbiano confidenza con l'arte di oggi. ([[Riccardo Marone]]) *Una romantica rovina da ripensare continuamente. Una splendida festa di sole, di mare e di morte. Immagine, quella della mia città, che fugge via, si avviluppa, si trasforma, si strazia, s'imbelletta, provoca ed eccita incarnandosi in figurazioni anarchiche, aggressive, imprevedibili, irridenti. ([[Valerio Caprara]]) *Una sola città, in Italia, poté resistere, fino al tempo di Diocleziano, all'unità romana. Reggio e Taranto avevano già dimenticato il greco, quando Napoli lo parlava ancora. Mentre le città del litorale ionio erano entrate nell'oscurità in cui dovevano restare sommerse fino all'VIII° secolo dell'era cristiana, mentre Capua, ancora ricca e popolosa, declinava lentamente dal giorno in cui, rivale di Roma, era stata abbattuta per sempre, Napoli non aveva cessato di crescere sotto il dominio romano senza acquistare la sua prosperità a prezzo di una rinuncia a tutte le sue tradizioni elleniche. La città erede dell'antico splendore di Cuma conservò sotto l'Impero forme di gorverno che la stessa Grecia aveva perdute: i cittadini continuarono a ripartirsi entro ''fratrie'' ad imitazione di Atene; imperatori, come Tito e Adriano, si onorarono di portare il titolo di ''demarca'' di Napoli. Le stesse magistrature romane rivestirono nomi ellenici; il duumviro fu un ''arconte'', e l'edile un ''agoranomo''. Giochi di origine antica furono magnificamente restaurati in onore di Augusto e salutati dai poeti e dai retori delle scuole greche, che attirarono in Campania fino alla fine del IV° secolo, come gli ultimi giochi olimpici. È a Napoli che Nerone andò per ricevere al teatro la corona poetica perché contava di trovarvi una società affrancata dai pregiudizi romani e, per dirla tutta, con l'espressione stessa di Tacito, una città greca. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle. Può capitare che quella follia un giorno non vada bene per te e per la tua famiglia, ma non succede quasi mai perché è quella stessa follia che te la fa amare e ti rende felice. ([[José Manuel Reina]]) *{{NDR|La Festa di Pedigrotta dell'8 settembre 1608}} Vi accorre tutta Napoli. Vi vanno diecimila donne con gran fasto in infinite carrozze, e duemila cavalieri a cavallo e in carrozza, che solo a vedere tante gale, tanti volti divini, è una gloria; tanta nobiltà di principi e titolati che superano i trecento, e con tanti diversi colori di ricche livree e così numerose, che tutto il passeggio sembra un prato di gradevoli fiori. Vi va un'infinità di gente del popolo, e vi sono tra le donne mille volti stupendi, e sono adorne di mille gioie, ché non v'ha mai donna di ciabattino che non porti il giorno della festa e catene e collane d'oro e vesti molto ricche di seta. Si vedono poi mille belle cortigiane spagnuole e italiane, la cui grazia e il cui brio svegliano i sensi più assorti e mortificati. ([[Miguel de Castro]]) *Vi sono a Napoli dei luoghi sotterranei che funzionano come una sorta di camera di decompressione simbolica, dove le presenze che abitano il fondo del tempo e dell'immaginario abbiano, nel corso della loro risalita, l'opportunità di sostare per farsi riconoscere e nominare, per riaffiorare infine nel presente senza sconvolgerlo [...] Queste "anime antiche" appaiono allo stesso tempo come simboli, custodi e testimoni del tempo: un archivio. A quest'archivio, i luoghi da una parte, il rituale e il mito dall'altra, forniscono la scena, la scrittura drammatica e l'ordine del discorso. Un discorso capace di arditezze metafisiche incredibili, soprattutto quando riflette obliquamente sul continuo e sul discontinuo, sull'oblio e sulla memoria, affidando ai morti il ruolo che nella logica spetta alle astrazioni. ([[Marino Niola]]) *– Vi sono forse città più piacevoli sul continente e capitali più allegre, disse Violetta, ma in una simile notte ed a quest'ora incantata, qual città può paragonarsi a [[Venezia]]?<br>– La Provvidenza è stata meno parziale nella distribuzione de' suoi favori terrestri, che non credono quelli che mancano d'esperienza, disse il Carmelitano. Se noi abbiamo i nostri piaceri particolari e i nostri momenti di contemplazione divina, altre città hanno i lor vantaggi: [[Genova]], [[Firenze]], per esempio, [[Roma]], [[Palermo]] e soprattutto Napoli...<br>– Napoli, padre mio!<br>– Sì, figlia!; di tutte le città della bellissima Italia, è la più bella e la più favorita dalla natura. Di tutti i paesi che ho visitati nella mia vita errante e consacrata alla penitenza, Napoli, è quello verso il quale la mano del Creatore è stata più generosa. ([[James Fenimore Cooper]]) *Via Toledo, presso al tramonto, è una zona di sogno, un canale di felicità trascinante gli ori del crepuscolo, il carminio del cielo caldamente appoggiato sulle bionde verdure del Vomero. L'eleganze, gli amori passano e s'incrociano fra uno scintillamento infiammato di cristallerie e di sorrisi, lungo i marciapiedi. Correre mollemente assisi in questo gurgito allegro di vita meridionale è una gioia di cui porterò con me l'amoroso ricordo. ([[Ardengo Soffici]]) *Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E questa la vostra grande risorsa: la gioia, l'allegria. ([[Papa Francesco]]) ====[[Nicola Abbagnano]]==== *A «istruirmi» sull'umanità fu anche l'antica astuzia partenopea, quella che viene detta «arte d'arrangiarsi», ovvero di sopravvivere a una miseria forse invincibile. C'erano per esempio i venditori d'oro falso, che si accostavano con sfacciata impudenza ai turisti appena sbarcati, o in procinto d'entrare da Zi' Teresa, per vendere qualche «patacca», c'erano i vecchi di San Gennaro dei Poveri che, a pagamento, da Piazza Carlo III andavano nelle case a piangere i morti, e potevano spingersi per la bisogna (a tripla paga o almeno doppia: 150 lire) fino a [[Vietri sul Mare|Vietri]] e a [[Sorrento]]; a ogni angolo c'erano gli acquaioli, che t'offrivano boccali d'acqua ghiacciata, assieme ai venditori improvvisati di pasta, vermicelli fumanti e appena scodellati, con su uno spruzzo di pomodori e pepe; e c'erano le prostitute, giovani e vecchie, che vendevano se stesse col medesimo sguardo, ora sfrontato ora implorante. Nei libri, e nei piccoli fatti d'ogni giorno, trovavo una continua, reciproca conferma. *Napoli, del resto, rimase sostanzialmente impermeabile al [[fascismo]]. Lo furono gli stessi notabili che pure nel '22, alla vigilia della marcia su Roma, s'erano spellate le mani ad applaudire Mussolini al [[Teatro di San Carlo|teatro san Carlo]]. Altrettanto estraneo agli slogan mussoliniani fu il popolo, per atavico irridente scetticismo (un difetto, a volte, può trasformarsi in virtù). *Quando sessant'anni fa m'aggiravo per Napoli, e fiutavo l'aria salmastra tra le grida dei venditori di pesce, non m'imbattevo di certo nello Spirito Assoluto, che avanza nella Storia attraverso la sua dialettica fatta di tesi, antitesi, sintesi. M'aggrediva, dolorosa e dolcissima, soltanto la molteplice realtà. Vedevo i volti dei partenopei, le loro espressioni irridenti, con una saggezza antica e popolaresca, tutt'una con la miseria insieme aulica e familiare della «Napoli nobilissima», tra la barocca solennità dei monumenti e lo squallore dei bassi. Mi dicevo che la ''Ratio'' hegeliana era ben remota da tutto questo, dalla bellezza delle donne, dagli sguardi abbaglianti degli occhi morati dietro le lunghe ciglia delle ragazze giù a [[Via Toledo|Toledo]] e a Chiaia, nell'allegria chiassosa che ti veniva incontro ovunque, anche nella povertà, anche nei laceri panni multicolori fatti asciugare nei vicoli alla brezza notturna, sotto la luna. Era forse l'Assoluto a essere il soggetto del mondo reale, della storia, o non piuttosto la molteplicità degli individui, con i loro autentici bisogni? ====[[Percy Allum]]==== *L'elemento fondamentale è l'estraneità di vasti strati della popolazione dalle istituzioni della republica italiana, con tutte le conseguenze che ne derivano: la sopravvivenza del sistema paternalistico clientelare, l'ambigua accettazione dei valori sociali dominanti, la rottura causata dall'emigrazione e dalle trasformazioni economico-sociali. *Il napoletano è convinto di vivere in un mondo ostile, sul quale non è in grado di esercitare alcun controllo... I rapporti tra gli uomini sono regolati da una concezione fatalistica, nella quale l'Autorità svolge lo stesso ruolo che ha il «destino» nel mondo naturale. *In passato, se chi comandava faceva il suo dovere, il popolo lo sosteneva; quando non lo faceva più, il popolo scatenava una piccola rivolta... Il gran numero di dimostrazioni di piazza e di jacqueries che costellano le pagine della storia del napoletano è la prova di quanto sia radicata negli abitanti la fiducia in questo tradizionale meccanismo. ====[[Alberto Arbasino]]==== *Avvicinandoci alla città il cielo s'oscura e l'aria si fa soffocante. Le fiammate delle raffinerie tingono di rosso e di giallo il polverone dei cementifici, a nuvoloni foschi: ma lo si è sempre saputo fin da Virgilio che questi paraggi sono le porte dell'inferno, la sede dell'orrore. *E poi, insomma, una città fra le più vecchie d'Europa, e dalla [[Magna Grecia]] in poi sono i suoi stessi governi a ripeterle che non è ancora matura per... E lei, lì, ad aspettare che vengano Elargite Provvidenze, senza muovere un dito... Tanto vero che mentre gli altri ricostruiscono [[Amburgo]] o [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|Hiroshima]] qui non hanno ancora incominciato a portar via le immondizie del Dugento dalle strade... [...] Solita colpa dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] che avrebbero borbonizzato la città? Mah, dev'essere lei che ha napoletanizzato loro. *Io poi a Napoli vorrei starci sempre il meno possibile. Mai combinato niente e sempre litigato con tutti. Una depressione, sempre. Veramente è una città che non mi dice niente, perciò trovo inutile venirci. Non so cosa farmene del sole mediterraneo e dell'eredità classica e dell'architettura normanna e delle semplici gioie della vita contadina e della pizza alla pescatora. Commedia dell'arte, per me no, grazie. ====[[Giovanni Artieri]]==== *Altri e più terribili dolori sarebbero intervenuti nella vita della città, diventata uno dei centri strategici della seconda guerra mondiale, nel Mediterraneo. Prove eroiche misero a nudo lo spirito stoico della popolazione, la sua illimitata capacità di sopravvivere, la sua quasi magica facoltà di «ridurre» stranieri e invasori al proprio modulo umano, e dominarne così eccessi e barbarie. *Chi ha detto Napoli città «savia», non la conosce: non sa quanto, a Napoli, il filisteo professorale, l'uomo di pomposa serietà che non sbaglia mai, che non sappia ridere o sorridere, rischi di passar da scemo, da «fesso», da persona non pertinente alla città.<br>A Napoli sta di casa una certa illustre e armoniosa follia di origini bacchiche e filosofiche, proveniente dal remoto passato, qualche cosa come i misteriosi raggi cosmici usciti dalle insondabili profondità del caotico universo. La follia trema con la sua luce di diamante, in fondo all'animo {{sic|queto}} e ragionevole dei napoletani. *È la sola città del mondo ove sia possibile scorgere qualche probabilità di sfuggire al destino comune dell'[[Europa]] d'oggi. Che ci appare assai simile a quello del decadente Seicento, alla ricerca d'un'anima che ne sorregga l'affastellata apparenza barocca.<br>In questa ricerca, l'[[Italia]] e l'Europa si affacciano al davanzale di eri. Cercano uno stile, una poesia. Tentano di rifarsi al neorealismo, ch'è poi il semplice e nudo realismo del secolo scorso.<br>Dove si pensa a quest'angoscia, è a Napoli. Napoli è ricca d'una incredibile ricchezza. Essa non ha bisogno di «darsi» uno stile. Non deve cercare una cifra, una chiave, un modulo per essere «se stessa». Non ha perduto, insomma, il contatto con il passato. Essa è sempre affacciata alla finestra che guarda sul giardino (un poco appassito) delle memorie e su quello fragrante e fresco dell'attualità. Perciò tutti invidiano Napoli. *{{NDR|L'ultimo incontro con Gino Doria, alla [[Certosa di San Martino]]}} E noi, «ncielo<ref>In cielo.</ref>» stavamo, chini sulla ringhiera barocca del celebre balcone su Napoli, lì sull'angolo dominato dalla cupa mole del Forte. Si guardava la città ai nostri piedi; compatta e ammonticchiata come sempre appare Napoli a chi la vede da una prospettiva aerea. Un grattacielo tagliava l'aria, dominando il mare confuso delle case, solcato dai neri decumani dei quartieri greco-romani.<br>Freddo e remoto il [[Vesuvio]] spento, albuginoso e come spento anch'esso, il mare; la collina di [[Posillipo]] ricoperta di eczemi. Dal caos brulicante veniva un vago rombo, un respiro di lontanissima risacca. Stavamo zitti, Doria ed io, a guardare come superstiti di una conflagrazione di mondi, reduci spaesati di evi caotici e rotolanti. Di tanto in tanto, don Gino puliva e s'aggiustava il monocolo, per vedere qualcosa nello spessore dell'aria. Qualcosa che nemmeno a me riusciva di scorgere. *[[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] non vende più i suoi pesci e le sue quaglie a questa plebe, ma, in cambio di voti, i partiti politici le vendono feste televisive e adulazioni sociali. *Il concetto di nobiltà, a Napoli, è profondamente unitario e totale: pochi, anche tra i più forti napoletanisti, conoscono, per esempio, un'espressione del dialetto per indicare «tutti, nessuno escluso», questa espressione rara è ''nòbbele e snòbbele''<ref>''Sdòbbele'', refuso, nel testo.</ref>(cioè nobili e non nobili), quanto dire l'intero popolo. Per questo diverso e più sottile coincidere degli intendimenti sociali e unitari della paroletta «nobilissima», Napoli lo è. [...] La loro prima nobiltà è diplomata dall'intelligenza, dall'acume, dallo spirito e dalla cultura. Un principe fesso non vale uno scugnizzo intelligente. *Il napoletano adopera la sua superstizione come un elemento aggiuntivo e razionale del suo giudizio. Come, cioè, una variabile indipendente il cui comportamento gli sfugge, ma la cui influenza gli è nota. Ciò è dimostrato dalla natura stessa della cabala e delle pratiche magico-aritmetiche in uso per la previsione dei numeri del lotto. ''La [[Smorfia]]'', libro dei sogni, introduce l'elemento fantastico nel rigore matematico delle ''scadenze'', delle ''figure'', degli ''estratti'' su cui si intrecciano i movimenti e l'intera meccanica delle giocate. *In ogni napoletano si può scorgere il riflesso dell'ironia, del sarcasmo, del gusto, dolorosamente umano, della deformazione bruegheliana<ref>Nel testo il refuso: breugheliana.</ref>, comica e tragica di [[Eduardo De Filippo|Eduardo de Filippo]]: la facoltà di tradurre in paradosso e poesia, la contingenza storica: nel prodigio di un detto, di una forzatura comica, d'una constatazione centrata nell'ironica e contraddetta natura delle cose.<br>Durante la sfilata a Napoli delle squadre di camicie nere, nell'ottobre del 1922, uno [[scugnizzo]] chiese ad alta voce, dinanzi a tante braccia protese nel saluto romano: «''Ma ched'e', chiove?''» (Ma cos'è, vedono se piove?). Quello scugnizzo non sapeva di fissare un tratto di storia. (Eccetera, eccetera.) *In questo discorrere, il lento e grigio giorno di [[Tokio]] declinava; fedelmente accompagnato dalla pioggia sottile. Ero un poco scontento. Perché a me, allora, [[Harukichi Shimoi|Shimoi]] interessava assai più come «giapponese» che come «napoletano» mentre a lui, quel fatto di possedere ogni segreto dell'anima e della misteriosa essenza d'arte del suo paese, non diceva quasi niente. Un fatto spiegabilissimo, del resto, che dice quanto Napoli avesse mutato o, come gli dissi scherzosamente, «corrotto» un nipponico così puro.<br>Allora Shimoi mi raccontò quest'aneddoto. Nel 1949 ricevette un invito a recarsi al [[Palazzo imperiale di Tokyo|palazzo imperiale]]. [[Douglas MacArthur|Mc Arthur]] aveva stabilito che l'Imperatore diventasse un monarca borghese e [[Hirohito]], prima di obbedire al generale americano ordinò di celebrare, per l'ultima volta, la «cerimonia del [[tè]]», convocando tutti i familiari, cioè tutti i principi del [[Giappone]]. A Shimoi fece dire dal suo maestro di cerimonie: «Venga ad allietarci con le sue storie di Napoli, in quest'ora triste». Nessun napoletano avrebbe immaginato il nome della sua città capace di consolare, anche per poco, la tragedia di un imperatore vinto. *La natura filosofica dei napoletani non è discriminabile nelle manifestazioni della vita comune; anzi è tutt'una con essa; in questo si rintraccia il segno più vero della nostra sostanza ellenica.<br>È un tratto del nostro pudore, della nostra ironia di fronte alle certezze troppo solenni e auguste della scienza, della storia, della morale: un'eleganza dello spirito che rifiuta a se stesso l'orgoglio di ritenersi capace di costruzioni eterne e perfette, di raggiungimenti immuni da incoerenze e contraddizioni. È, a pensarci bene, un senso di squisita umiltà. *Napoli pesa poco nel bagaglio di chi viaggia per il mondo, poiché appartiene al mondo delle idee. Si può incontrare, come una categoria universale, in ogni angolo, il più strano della terra. *{{NDR|Il}} nostro popolo, che è filosofo più d'ogni altro. Libero e sboccato sovente – e questo attrasse molti di coloro che scrissero prima che io giungessi – profondo ironico saggio, sempre, e questo attrae me, per tendenza ed anche per elezione del mio spirito. ([[Rocco Galdieri]]) *Per chissà quali remoti legamenti con il pensiero eleatico ([[Elea-Velia|Elea]], del resto, si trova a due passi da Napoli) i napoletani posseggono un naturale, istintivo senso della relatività. Il velo di ironia che si scopre, come la polvere del caffè in fondo alla tazza, alla fine di ogni conversazione, per quanto seria voglia essere, con un napoletano, viene da questa natura relativistica. *Un pomeriggio del settembre '54 con [[Amedeo Majuri]] e [[Augusto Cesareo]] andammo a rivedere [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]] e quel che la guerra ne ha lasciato. Spettacolo triste. Il guasto e la polvere avvolgevano ugualmente l'arco di Sant'Eligio e la facciata gotica di San Giovanni a mare. E, di fronte, il piedistallo di «Marianna 'a capa 'e Napule» era vuoto. Vi appoggiava le spalle una bellissima venditrice di pannocchie bollite, una «spicaiola». «''Signò''», ci disse, «''l'hanno luvata stammatina. Dice {{sic|ch'a}} mettono dinto 'o Municipio. Mo ce stongh'io...''<ref>Signore, l'hanno tolta stamattina. Corre voce che la collocano nel Municipio. Adesso ci sono io...</ref>» La [[Cibele]] era stata tolta, per trovar posto nel Cortile del palazzo del Municipio e lei, la bellissima, diceva: «La sostituisco io». Tanto è stretta la parentela tra i napoletani e gli dèi. *{{NDR|A [[Shiraz]], in un tempio zoroastriano}} Vi fummo introdotti e un tale, ch'era l'officiante ''parsi'', accese un fiammifero. Subito dal suolo, traverso una bocchetta di ferro, sprizzò una fiamma chiara e fumosa. Era petrolio nativo, come, in quel paese, se ne incontra dappertutto. «Ecco», ci disse l'uomo, «ecco: guarda la luce dello Spirito.» «Ma», obiettammo, «l'hai accesa tu, adesso, con un fiammifero...» «Non importa. La fiamma era lì, anche quando non appariva. Era lì. Ma tu non la vedevi.» Forse quell'imbroglione di prete ''parsi'' aveva ragione. Anche a Napoli, la «fiamma» è lì: spesso non la vediamo. Spesso la cogliamo per strada, camminando. La troviamo nella bocca di una popolana o nella rassegnata ironia di un tranviere. ====[[Simone de Beauvoir]]==== *In Via dei Tribunali, attorno a [[Porta Capuana]], guardavamo le piramidi di cocomeri e di melloni, i mucchi di pomidori, di melanzane, di limoni, di fichi, di uva, i pesci lucenti, e quelle specie di altarini rococò, così graziosi, che i venditori di frutti di mare fabbricano con muscoli e alghe: ignoravamo che il cibo si espone con tanta violenza solo quando la gente crepa di fame. *La vita degli uomini si esibisce nella sua nudità organica, nel suo calore viscerale: sotto questo aspetto, Napoli ci stordì, ci nauseò, ci stregò. *Misconoscendo la profondità di quella miseria, poterono piacerci certi suoi effetti; ci piaceva ch'essa sopprimesse tutte le barriere che isolano gli uomini e li diminuiscono: tutto quel popolo abitava il calore di un solo ventre; le parole «dentro», «fuori», avevano perduto il loro significato. Gli antri oscuri in cui rilucevano debolmente delle icone appartenevano alla strada, nel gran letto matrimoniale dormivano dei malati; dei morti riposavano allo scoperto. E l'intimità delle case si espandeva sulla strada. Sarti, calzolai, fabbri, fabbricanti di fiori artificiali; gli artigiani lavoravano sulla soglia della loro bottega; le donne si sedevano davanti alla porta di casa per spidocchiare i loro bambini, rammendare la biancheria, pulire il pesce, sorvegliando i bacili pieni di pomodori schiacciati che esponevano all'azzurro lontano del cielo. Da un capo all'altro della via correvano sorrisi, sguardi, voci, amicizia. Questa gentilezza ci conquistò. *Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la [[Galleria Umberto I|Galleria]], mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in [[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]], sulla terrazza del [[Caffè Gambrinus]]. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il vento ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a [[Posillipo]], il candore menzognero di Napoli, in lontananza, non ci ingannava. ====[[Walter Benjamin e Asja Lācis]]==== *Il linguaggio mimico è più spiccato che in qualsiasi altra parte d'Italia. Una conversazione tra napoletani risulta impenetrabile per qualsiasi forestiero. Le orecchie, il naso, gli occhi, il petto e le ascelle sono posti di segnalazione azionati attraverso le dita. Tale suddivisione ritorna nel loro erotismo schizzinosamente specializzato. Gesti servizievoli e tocchi impazienti appaiono allo straniero in una regolarità che esclude il caso. Sì, qui egli sarebbe perduto, e invece, bonario, il napoletano lo manda via. Lo manda qualche chilometro in là a Mori. «Vedere Napoli e poi Mori», dice secondo un vecchio motto. «Vedere Napoli e poi muori», ripete il tedesco. *L'architettura è porosa quanto questa pietra. Costruzione e azione si compenetrano in cortili, arcate e scale. Ovunque viene mantenuto dello spazio idoneo a diventare teatro di nuove impreviste circostanze. Si evita ciò che è definitivo, formato. Nessuna situazione appare come essa è, pensata per sempre, nessuna forma dichiara il suo «così e non diversamente». È così che qui si sviluppa l'architettura come sintesi della ritmica comunitaria: civilizzata, privata, ordinata solo nei grandi alberghi e nei magazzini delle banchine – anarchica, intrecciata, rustica nel centro. *Le descrizioni fantastiche di numerosi viaggiatori hanno colorato la città. In realtà essa è grigia: di un rosso grigio o ocra, di un bianco grigio. E assolutamente grigia in confronto al cielo e al mare. Il che contribuisce non poco a togliere piacere al visitatore. Poiché per chi non coglie le forme, qui c'è poco da vedere. La città ha un aspetto roccioso. Vista dall'alto, da Castel San Martino, dove non giungono le grida, al crepuscolo essa giace morta, tutt'uno con la pietra. ====[[Camillo Benso, conte di Cavour]]==== *Il tempo stringendo non le parlerò di [[Sicilia]] ove le cose procedono bene e mi restringerò al doloroso argomento di Napoli.<br>Divido pienamente il suo modo di vedere. Il nostro buon [[Luigi Carlo Farini|Farini]] ha preso una via falsa, ma può riparare l'errore, se alla caduta di Gaeta adotta un altro sistema. Bisogna parlargli schietto, è uomo generoso che non ha altro pensiero che il trionfo della causa cui ha dedicato la sua vita. Farini deve proclamare l'idea unificatrice ed attuarla, qualunque {{sic|sieno}} gli ostacoli che gli si parano innanzi. La menoma esitazione in proposito sarebbe fatale: glielo ripeta su tutti i {{sic|tuoni}} e con tutte le forme. Dato poi che Farini non reggesse o per difetto di forze fisiche o per qualunque altro motivo, che cosa fare?<br>Ci ho studiato bene , e non ho trovato che due soluzioni. Mandare [[Urbano Rattazzi|Rattazzi]] e [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] a governare Napoli oppure andarci io.<br>La prima sarebbe preferibile sotto ogni rispetto. Ma Rattazzi e La Marmora accetteranno? Solo il Re potrebbe decidere il primo, ed il primo trarre seco il secondo.<br>So che Rattazzi riuscendo a Napoli, gli spetterà il primo posto nel ministero: ma ciò poco monta. Trionfi pure Rattazzi purché si salvi il paese. Se egli evita una crisi a Napoli, gli daremo l'intiero nostro appoggio come cittadini e come deputati.<br>La seconda ipotesi può avere conseguenze fatali pel paese e per me. Egli è evidente che ho tutto a perdere e nulla a guadagnare.<br>Corro pericolo di vedere distrutta la riputazione che 13 anni di lotte continue mi valsero, senza possibilità di accrescerla. Ma ciò poco monta. L'uomo di Stato che non è disposto a sacrificare il suo nome al suo paese, non è degno di governare i suoi simili. *Io riassumo in due parole il concetto politico e militare che bisogna attuare.<br>Ristabilire l'ordine a Napoli prima, domare il [[Francesco II delle Due Sicilie|Re]] (Borbone) dopo. Guai se si invertisse il modo di procedere. Quindi occupazione immediata di Napoli... Occupate senza indugio gli Abruzzi. Fate entrare il Re in una città qualunque, e là chiami [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a sé. Lo magnetizzi... La spedizione di Cialdini a Napoli compie l'opera: Cialdini fa da dittatore militare sino all'arrivo del Re nella capitale...<br>...Ecco il solo programma d'esito sicuro.<br>Bisogna evitare che l'assedio di Gaeta preceda l'entrata di Vittorio Emanuele in Napoli. *L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando. *Se la costituzione dell'Italia è posta a repentaglio perché non ho voluto ammettere ora, in via eccezionale, nella marina un giovane che dava la sua dimissione, e se ne stava a casa quando i suoi compagni si battevano, bisogna dire ch'essa è talmente {{sic|dilicata}} da non potere durare tre mesi.<br>Sapete perché Napoli è caduta sì basso? Si è perché le leggi, i regolamenti non si eseguivano quando si trattava di un gran signore o di un protetto del Re, dei Principi, dei loro confessori od aderenti. Sapete come Napoli risorgerà? coll'applicare le leggi severamente, duramente, ma giustamente. Così ho fatto nella marina; così farò nell'avvenire, e vi fo sicura che fra un anno gli equipaggi napoletani saranno disciplinati come gli antichi equipaggi genovesi. Ma per ottenere questo scopo, credete alla mia vecchia esperienza, bisogna essere inesorabile. ====[[Giorgio Bocca]]==== *E a Napoli non si sa mai se sia una recita o se si faccia sul serio. *È possibile a Napoli pranzare in un educato silenzio, magari prendendo appunti di quel che ti dice un tuo commensale? No, non è possibile, perché "pur isso adda campa'". ''Isso'' è uno con la chitarra che si avvicina al tuo tavolo, sorridendo fra i sorrisi affettuosi dei camerieri suoi amici. *Napoli adagiata sul golfo è stupenda, ci si chiede se anche questa bellezza non faccia parte della maledizione della città, non faccia parte del prezzo spaventoso che paga per esistere. *Per secoli Napoli, capitale del regno, è stata una metropoli che lo stato borbonico riusciva a governare solo grazie alla camorra. ====[[Camillo Boito]]==== *{{NDR|I napoletani}} Cavano l'arte dal sole. *{{NDR|Il popolo napoletano}} Rapido, immaginoso, facile ad infiammarsi e pur sottilissimo e studiatore. *Que' napoletani hanno la benedizione di unire in sé l'impeto e la pazienza: sono pieghevoli e tenaci. Piglieranno tutta in mano la politica e l'arte d'Italia, se gli altri italiani non s'affannano a emularli. ====[[Libero Bovio]]==== *A Napoli il successo dura un'ora, l'insuccesso un anno – quando non ti accompagna tutta la vita. *Napoli tutto tollera e perdona fuor che l'ingegno. *Conosco ed amo tutti i vicoli della vecchia Napoli. È giusto che il piccone li squarci, ma è anche umano che il mio cuore senta i rumori del piccone. *Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra. ====[[Cesare Brandi]]==== *L'Italia deve salvare Napoli, riportarla al suo rango di capitale della cultura quale ottava meraviglia, non lasciarla abbruttire dalla spazzatura nel traffico immondo. Napoli deve vivere: non ha bisogno di tornare una stella, è una stella, non un buco nero, come si è fatta diventare. La responsabilità è di tutti gli italiani: Napoli appartiene all'Italia. *Napoli, nel '700 non fu provincia ma grande capitale europea in competizione con Madrid, Vienna ed anche Parigi; possedette una fioritura artistica di prim'ordine, pari a quella di Venezia e assai superiore a Firenze e a Roma. *Napoli, questa meravigliosa città, che ora fa arricciare il naso a raffinati e a villani, e nessuno ci va più, se non per vedere Pompei, come se questo palinsesto di culture non valesse che per le sue ossa. *Vi sono dei panorami che rappresentano assai più che una bellezza naturale o lo spettacolo di una grande città, addirittura le fattezze della Patria.<br>In Italia, per quanto ricca si creda, sono in numero limitatissimo. Ad esempio la vista dal Viale dei Colli sulla città e le colline di [[Firenze]]; quella dal Gianicolo su [[Roma]]; la Riva degli Schiavoni a [[Venezia]]: ma su tutte, inutile negarlo, troneggia il panorama del [[Golfo di Napoli]], sia dall'alto del [[Vomero]] o di [[Certosa di San Martino|San Martino]] sia all'arrivo dal mare. È questa la porta celeste dell'[[Italia]], la porta che non è {{sic|rettorico}} chiamare augusta, e provoca nostalgia e rimpianto non solo ai napoletani emigrati. ====[[Fernand Braudel]]==== *E Napoli ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti.... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori. L'Italia, secondo me, ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, sue omologhe, snobbando Firenze o Milano o Roma....<br>Non attendiamoci da essa né compiacimenti, né concessioni. Questo capitale oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell'esaurimento – poiché non si può dare indefinitamente senza ricevere – quale fortuna per tutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l'Europa, ma anche e soprattutto per l'Italia. Questa fortuna, Napoli merita, più che mai, che le sia data. *Impossibile, nondimeno, per me non vagheggiare per Napoli una sorte diversa da quella che le conosco oggi e non invitare i miei amici italiani, per assaporarne reazioni, tanto più inorridite in quanto siano originari di Milano, di Bologna o di Firenze, a immaginare quale avrebbe potuto essere il destino dell'Italia ed il volto attuale di questa città se essa fosse stata preferita a Roma come capitale del nuovo Stato. Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito. *Nessuno è mai riuscito a governare Napoli. *Non dimentichiamolo, essa sarà l'unica città dell'Occidente, dopo il riflusso dell'Islam, a dare il proprio nome ad un regno; qualcosa di più di una capitale, e l'asserzione di un diritto di proprietà eminente. ====[[Giulio Cesare Capaccio]]==== *Buoni maestri furono i Greci nell'edificar città, eligendo i megliori lochi del mondo. Così vediamo Napoli in sito di tanta vaghezza e posto sotto così clemente cielo, che si fa per questo a qualsivoglia altra città superiore. Et ancor che alcuni han voluto dire che di sito la sopravvanzi Costantinopoli, e Lisboa, l'una per il trafico dei due mari, Propontide, et Marnero in quella felicissima regione della Tracia, l'altra per essere ella emporio di tutti i trafichi settentrionali, et occidentali in quella bellissima parte della Spagna, tutta volta l'una continuamente soggetta ai morbi contagiosi, o sia per il concorso dei barbari, o per il fiato di venti non così felici, l'altra non havendo altra perspettiva che l'horribilità dell'Oceano, all'uscir che si farà dalla foce del Tago, necessaria cosa è che cedano a Napoli, ove i venti meridionali d'austro, zefiri di ponente, e piacevolissima borea senza rigidezza de nevi dal settentrione discacciano ogni aura, che potesse portar simili mali, fronteggiata dal mare, che quasi in una leggiadrissima tazza si va terminando con tanta fertilità di pesci e di frutti marittimi, che se ne raccolgono in più copia ch'in tutti i seni di Europa; circonscritta da piacevolissime colline terminatrici della vista, e nelle quali in ogni tempo vi è la stagione di primavera; ornata di vaghissimi giardini; copiosa di frutti e d'acque le più pretiose che si possano imaginare, sempre ridente nell'amenità di tante riviere, che non la fanno invidiare alle delitiose Tempe di Tessaglia, che perciò gli antichi la chiamarono abitazione di Sirene, delle quali favolosamente una finsero Partenope. *È vero mo che gli edificij della Città di Napoli non han quella magnificenza, che richiederebbe l'architettura, perché toltone il palaggio del Principe di Salerno, hoggi con nova maniera fatta chiesa di [[Giesuiti]], e il principio della casa del Duca di Gravina, el' Palaggio reale, procurato dalla signora contessa di Lemos, non vi si vedrà maniera illustre, ma in quel modo che la copia della gente richiede. Non è però che ciò che par difettoso nell'architettura, non sia ragguardevole negli ornamenti con che sono elle vestite, dilettandosi tutti di varij apparati, aggiungendovisi una grandezza, ch'è manchevole nell'altre città, poiché le case di Napoli han li giardini di agrumi, onde di estate e d'inverno, {{sic|ancorche}} poste in luoghi occupati, sono per la verdura allegrissime accompagnate da bellissime fontane. *Havendo noi la pietra leggierissima, l'arena, detta pozzulana a somiglianza di quella di [[Pozzuoli|Pozzuolo]], che fa le fabbriche forti come ferro, et la calce delle pietre vive di [[Castellammare di Stabia|Castel a mare]], di [[Vico Equense|Vico]], et del contorno, possiamo fabricare in modo verso l'aria, che si alzano gli edificij insino al quinto et sesto solaro, cosa ch'in nissuna parte del mondo si vede, che perciò anco Napoli, se non supera di circuito l'altre città, ch'hanno a pena gli primi tavolati, come Costantinopoli e Parigi, le supera però di popolo, per il ristretto e folto modo di habitare. Et è pur bella cosa il vedere, che con due puntelli sostenendosi un palaggio in aria vi si fabrica di sotto senza far nocumento alcuno agli habitanti. È pur bella cosa anco {{sic|à}} vedere il dono della natura fatto a questo terreno, ove prima si ritrova l'arena, appresso il rapillo o lapillo per la struttuta degli astrachi, poi la pietra, e sotto l'acqua, in modo che, come disse quel buon huomo, di sotto ritroverai il maestro pronto a fabricare. Et essendo tutti gli edificij posti in suolo anco benigno e piacevole, si vede che potendovisi aggiatissimamente cavar le cloache, la Città non si mantiene sporca, come molte Città di Europa, che fundate su la pietra viva, non han questi favori. *I popolari come nati in città libera, et osservando a punto quella libertà greca mentionata da [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], poeta Napolitano, han tanto del nobile, che vogliono imitar la nobiltà; nel vestire niente cedendogli, nell'uso di cocchi aguagliandoli, et in ogn'altra civiltà non volendo loro essere inferiori, dalla quale animosità sogliono nelle famiglie nascere mille disordini. Anzi è tanta la libertà, che vi si gode, che han dato animo agli altri forastieri di volerla godere, poiché non tantosto da diversi lochi giungono qua, che liberamente favellano del Principe che governa, dei magistrati che ministrano giustitia, et vogliono il pan bianco grosso a vil mercato, procurano di prevalersi quanto si prevagliono i cittadini, e s'ingeriscono negli officij pubblici, e pretendono tutto ciò che potesse pretendere un antico cittadino.<br> E dall'altra parte fan bene, perché ritrovano il popolo così cortese, che li accettano, et li chiamano ad haver parte in molte amministrationi. *Vivono questi nobili con molta splendidezza, et si fan chiamare Cavalieri, perché essendo per honore detti prima militi nei servigi presso alte persone regali, e militando a cavallo, quasi quelli antichi ch'erano detti ''Equo publico'' nei marmi nostri napolitani, dai quali argomento l'antichissimo nome di Cavaliero, han cambiato il nome dell'armi di soldati in maneggio del cavallo, e veramente ai nobili Napolitani così bel nome conviene, i quali fan tanta professione di cavalcare, che tutte le nationi d'Europa qua vengono, per aver cavalli di prezzo, et per imparar di esercitarli nelli studij cavallereschi di maneggiar l'armi, di far giostre e tornei, guerreggiando con tutte le più famose nationi, che perciò sono nella militia sempre riusciti illustrissimi guerrieri, dei quali infiniti si fa mentione nell'historie. sono universalmente belli di corpo, ma tanto dediti alle delitie, che hanno cortissima vita, affabili, cortesi, ancorché a primo incontro altieri, inimici capitali della viltà interessata della mercatura, onde mentisce Cassaneo<ref>Il riferimento è al libro di Bartolomeo Cassaneo ''Catalogus gloriae mundi''.</ref>, che sotto una generalità, se pur ve ne fusse stato alcuno, tratta da mercanti tutti i nobili Napolitani, pronti a duelli, et massime i giovanetti, amatori della musica, et in quella et in vestire affettatamente imitano gli Spagnoli. È vero che niente attendono alle lettere, ma, quando avverrà che l'abbracciano, per la perspicacia del grande ingegno rinvestito dalla morbidezza della carne, sotto così felice temperamento di cielo, divengono in ogni professione meravigliosi. Tra le matrone ritrovasi esquisita bellezza di corpo, et prudenza tanto grande, ch'in ogni affare dimostrano, saviezza dell'Hortensie e del Cornelie, ma sopratutto dedite al culto della religione. Vestono gli uni e l'altre pomposamente, in maniera che non giovano le leggi suntuarie del vestire, né possono restringere la soverchia spesa degli ori, delle sete, e d'altre morbidezze somiglianti. Vivono tanto agiatamente, che non osano camminar cento passi senza le comodità dei cavalli, dei cocchi, delle sagette, quasi quei pallanchini che nell'Indie usano i Portughesi. E dirò che le matrone in particulare han difficoltà di esercitarsi a piedi, facendo a gara ad haver più alte le pianella che la persona, tutto ciò che coverte poi con le vesti, ove d'avantaggio si spende, mostrano con la lunghezza dell'habito gentilissimo portamento. Dignissima cosa è di considerare la grandezza di questa nobiltà Napolitana, che coi favori che ricevono dalla liberalissima mano di Sua M.<sup>tà</sup>, rilucono in tanto {{sic|spledore}} di 27 principi, 48 duchi, 76 marchesi, 62 conti, in modo che con 213 titolati par'a me e parerà ai giuditiosi, sia una delle più nobili città del mondo. ====[[Cesare Caravaglios]]==== *C'è qualche cosa di comune tra il grido ed il suo creatore; c'è qualche cosa che non si può scindere, e noi non sapremmo immaginare il grido del pizzaiuolo dato da un venditore di cocomeri, o il grido del venditore di acqua solfurea dato da un venditore di fichi d'India. In questa unità inscindibile appare, quindi, nella sua figura caratteristica il venditore ambulante napoletano il cui tipo etnico ed il cui carattere psicologico lo rendono dissimile dai venditori degli altri paesi. *Da Napoli, fortunatamente, è scomparso quello che era dato dal malgoverno e dall'abbandono, mentre restano vivi i suoi costumi e le sue tradizioni, il che vuol dire la sua anima bella e vivace.<br />Che importa se non si incontrerà più il lazzarone coi calzoni rimboccati sino alle ginocchia, lo scugnizzo mangiatore di maccheroni, il ''guappo'' coi calzoni a quadriglié?<br />La bellezza, la varietà, la poesia, i colori del folklore napoletano non sono rappresentati da codesti avanzi borbonici o dai quadretti in cui sono raffigurati i mangiatori di maccheroni con le mani, divenuti mondiali per la leggerezza di taluni napoletani, né dai tarlati ricordi della vita dei vecchi quartieri sepolti sotto la Napoli nuova e trionfante.<br />Chi osserva il popolo napoletano nell'ora del lavoro e della gioia, nelle feste cerimoniali; chi s'addentra nella sua vita, tanto più bella quanto più intima, nella casa e nella famiglia, dalla culla al talamo, dalla tomba all'altare, potrà cogliere i tratti significativi dell'anima popolare napoletana, dei suoi costumi e delle sue consuetudini che costituiscono il suo sacro retaggio morale, in una parola, il vero folklore. *Il dialetto napoletano è gaio e faceto. È ricco di frasi spiritose che si prestano talvolta ad arguti doppi sensi. La sua armonia imitativa è incomparabile; così in nessun dialetto del mondo si dirà ''schizzichèa'', per esprimere la prima pioggia; ''spaparanza'' per esprimere l'aprirsi di una porta; ''sciuliare'' per indicare chi scivola; ''sfrocoliare'' per stuzzicare; ''arripicchiato'' per aggrinzito; ''ha chiuoppete'', per ha piovuto; ''arteteca'' per argento vivo; ''ammarrare'' per chiudere, ecc.<br />Permette quasi sempre una satira pungente e penetrante mentre agevola in maniera meravigliosa le immagini fresche e naturali che sgorgano dalla fantasia dei napoletani.<br />I napoletani, dotati di una gaiezza e di un sentimentalismo introvabili altrove, sono i degni possessori di un linguaggio così faceto e così diffuso. Noi diremmo quasi che l'uno e gli altri si armonizzano e si completano. Il dialetto ed il carattere di questo immaginoso popolo meridionale contribuiscono a rendere più belli i suoi gridi che debbono essere considerati come la migliore espressione della sua natura. *Il grido del venditore napoletano rinasce ad ogni primavera a Napoli e nella sua espressione suggestiva parla della bellezza di questo cielo incantevole e di questo popolo originale. *Per quanto la moderna civiltà abbia travolto tante cose, non compatibili coi nuovi tempi, tuttavia ha lasciato intatte le più belle costumanze napoletane, così varie e così caratteristiche.<br >Napoli s'eleva sempre più nella vita morale, ma non è mutata nelle sue caratteristiche, nei suoi tipi, nelle sue vecchie e secolari istituzioni, nell'incanto dei suoi colori al sole di primavera.<br />Basta guardare con occhio esperto per ritrovare non soltanto la Napoli di eri ma anche quella di molti secoli fa, sempre viva, leggiadra e festevole nel suo spirito. *Sono pochi quelli che si sono portati, verso il tramonto, sulla balconata del belvedere della Certosa di S. Martino per udire la più suggestiva delle sinfonie, la ''vera'' voce di Napoli, quella che nasce nel cuore della città dalla folla che s'intreccia in mille sensi, da strilli di bimbi, da voci di venditori ambulanti, da trilli di organino, da bestemmie di facchini, da rotolii di trams, da suoni di chitarra, dalle voci affievolite di cantatori che si lamentano nelle malinconiche canzonette, e scende sulla spiaggia di S. Lucia, di Mergellina, ove il grido delle donne che vendono l<nowiki>'</nowiki>''acqua zurfegna'', lo ''spassatiempo'', i polipi cotti nell'acqua marina si confonde e si unifica col canto degli uomini che lavorano le reti per la pesca.... e si perde nella profondità suggestiva del mare, nelle {{sic|morbidi}} notti di estate.<br />Nessuna città al mondo ha una così grande varietà di modulazioni: esse sono eterne, come eterno è il sorriso di questa Napoli incomparabile. ====[[Pietro Colletta]]==== *Aveva Napoli antichi trattati di commercio con la Inghilterra, la Francia, ed antiche pratiche colla Spagna; queste non avevano data; quelli colla Gran Bretagna erano due di Madrid del 1667 e 1715, e tre di Utrecht del 1712 e 13; e colla Francia, uno di Madrid del 1669, altro de' Pirenei del 1688. Napoli concedeva innumerabili benefizi alle tre bandiere, senza premi o mercede, come servitù a signoria. Per trattati novelli, del 25 settembre 1816 colla Inghilterra, del 26 febbraio 1817 colla Francia, e del 15 agosto dello stesso anno colla Spagna furono abolti gli antichi, e si diede al commercio delle tre nazioni il ribasso del decimo de' dazi che si pagano dagli altri legni, stranieri o napoletani; perciò, le mercanzie di qualunque luogo venendo a noi colle favorite bandiere, gran parte del commercio di trasporto e quanto di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito. *I difetti che ho toccato, e che in più opportuno luogo descriverò, cagionarono che i delitti, nel regno di Carlo, fossero molti ed atroci: nella sola città di Napoli numerava il censo giudiziario trentamila ladri; gli omicidii, le scorrerie, i furti violenti abbandonavano nelle province, gli avvelenamenti nella città, tanto che il re creò un magistrato, la «Giunta de' Veleni», per discoprirli e punirli. Prevalevano in quel delitto le donne, bastandovi la malvagità de' deboli, come piace alla nequizia de' forti l'atrocità scoperta. *In dieci anni, dal 1720 al 30, non avvennero in Napoli cose memorabili, fuorché tremuoti, eruzioni volcaniche, diluvi ed altre meteore distruggitrici. Ma nella vicina Sicilia, l'anno 1724, fatto atroce apportò tanto spavento al Regno, che io credo mio debito il narrarlo a fine che resti saldo nella memoria di chi leggerà; e i Napoletani si confermino nell'odio giusto alla inquisizione; oggidì che per l'alleanza dell'imperio assoluto al sacerdozio, la superstizione, l'ipocrisia, la falsa venerazione dell'antichità spingono verso tempi e costumi abborriti, e vedesi quel tremendo Uffizio, chiamato Santo, risorgere in non pochi luoghi d'Italia, tacito ancora e discreto, ma per tornare, se fortuna lo aiuta, sanguinario e crudele quanto né tristi secoli di universale ignoranza. *Perciò in sei lustri centomila napoletani perirono di varia morte, tutti per causa di pubblica libertà o di amore d'Italia; e le altre italiche genti, oziose ed intere, serve a straniero impero, tacite o plaudenti, oltraggiano la miseria dei vinti; nel quale dispregio, ingiusto e codardo, sta scolpita la durevole loro servitù, insino a tanto che braccio altrui, quasi a malgrado, le sollevi da quella bassezza. Infausto presagio, che vorremmo fallace, ma discende dalle narrate istorie, e si farà manifesto agli avvenire; i quali ho fede che, imparando da' vizi nostri le contrarie virtù, concederanno al popolo napoletano (misero ed operoso, irrequieto, ma di meglio) qualche sospiro di pietà e qualche lode: sterile mercede che i presenti gli negano. ====[[Francesco Compagna]]==== *{{NDR|Il ruolo di Napoli nel futuro: metropoli regionale}} capace di assolvere a funzioni di equilibrio a livello nazionale e a funzioni di organizzazione e di animazione a livello regionale. Città fornitrice di alti e qualificati servizi a un territorio provinciale e regionale da ristrutturarsi attraverso ulteriori insediamenti industriali che debbono essere favoriti con coordinate iniziative di infrastrutture e di incentivazione. L'obiettivo è una Napoli non più ripiegata su sé stessa, ma aperta verso la Campania e tutto il Mezzogiorno. *Il potenziamento della funzione metropolitana di Napoli è il problema stesso dello sviluppo economico e civile della [[Campania]]; e in questo senso l'efficacia della terapia dell'industrializzazione risulta in [[Campania]] condizionata da quel particolare aspetto della [[questione meridionale]] che [[Gaetano Salvemini]] chiamava la "questione napoletana" e che oggi si pone in termini di promozione e di esaltazione dei valori metropolitani della vecchia capitale parassitaria. *La vera malattia endemica a Napoli è la disoccupazione. ====[[Benedetto Croce]]==== *Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] Napoli è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume. *I teatri di Napoli (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia. *Le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta. *Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute. *Se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. ====[[Elena Croce]]==== *A Napoli l'orgoglio, appannaggio del dominatore, non è mai considerato legittimo, ma sempre soltanto ridicolo. *Chi ha lasciato Napoli nella prima giovinezza ricorda la sua partenza come un momento di grande esaltazione. A quella età si desidera vivere nel «mondo». o almeno lo si desiderava prima di accorgersi che la guerra ci aveva sprofondati in un «cosmo» tanto incolore. Per chi vi era nato e cresciuto, a meno che non avesse subito precocemente il richiamo dello scetticismo, che è rimasto l'unico stemma della citta, Napoli non era «mondo». Era uno dei più pittoreschi scenari che avessero attirato l'evasione dell'antico viaggiatore in Italia. O altrimenti era un monumento storico grandioso. Nel perdere il paradiso di bellezze naturali che la circondava, la città è stata sempre messa a nudo come un monumento tra i più stratificati e fantasiosi, abbandonati e malinconici. *La coscienza dell'origine napoletana è restia a manifestarsi all'esterno, ed ha una lenta e difficile decantazione interiore. ====[[Lucio Dalla]]==== *Da sempre nutro una grande passione per Napoli, per la sua cultura, dalla scrittura alla filosofia alle canzoni: è una città che mi ha sempre catturato. *La bellezza di [[Totò]] è la bellezza di Napoli. Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per Totò. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. *Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli. ====[[Pino Daniele]]==== *La napoletanità autentica deve essere coltivata con discrezione, con cura, sforzandosi di eliminarne le parti superflue o ridondanti, frutto di un eccesso di gusto barocco, per arrivare, se possibile, alla essenzialità di sentimenti e pensieri che, una volta colti nel modo giusto, si mostrano fragili e delicati. *Poche centinaia di metri più avanti<ref>Di Piazza del Gesù.</ref>c'è via Atri, dove frequentai il Diaz, istituto di ragioneria. Tutto a pochi passi da casa, andata e ritorno a piedi, sempre immerso nelle voci, negli odori, nell'aria di una Napoli popolare insediata in quello che fu il centro aristocratico della città. Una Napoli che giorno dopo giorno aderiva ai panni che portavo, entrava nei miei pori, circolava nelle vene e mi rendeva per sempre simile a lei, al suo carattere incazzoso e amabile, nervoso e paziente, dolce e amaro. *La napoletanità è bella, ma guai a cadere nel sottobosco delle vedute meschine. Ho un sogno, per Napoli: ogni piazza, un gruppo musicale che sappia unire tradizione e innovazione. Spazi per i giovani che vogliano fare musica in tranquillità. Teatri aperti, possibilità di mettersi alla prova, ritrovi culturali per confrontarsi, parlare, anche polemizzare. Il patrimonio delle esperienze artistiche è tanto grande, in questa città contraddittoria: è l'unico vero patrimonio morale di Napoli, va salvato. Mi piacerebbe una Napoli pienamente europea e tenacemente mediterranea. *Napoli è il [[Big Bang|big-bang]]. Non solo ciò da cui tutto ha avuto inizio, ma anche quell'energia inesauribile che a tutto ha dato e dà movimento. Vite, pensieri, passioni; fatica, sofferenza, dolore. Amore. Senza Napoli non sarei. Né quello che sono, né quello che suono. Sono partito da qui, da questo urlo che sale dal pozzo senza fondo della storia. ====[[Luciano De Crescenzo]]==== *«E chi Io sa! Chi Io sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli.» *I napoletani sono un popolo pieno di devozione cristiana, ma non hanno mai veramente abbandonato le tradizioni pagane. Sono sempre rimasti un po' politeisti. È proprio l'idea di Dio, del Dio che è uno, che noi napoletani facciamo fatica a digerire. *Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana. *«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe». *«Ritornando a Napoli lei ritiene che i napoletani siano nella stragrande maggioranza uomini d'amore?»<br />«Senza dubbio: in particolar modo il popolino.» ====[[Aurelio De Laurentiis]]==== *Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è [[Roma]]. Certo, in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano. *Sono tornato in Italia, a Napoli, perché per me l'Italia è Napoli, Napoli è la cosa che più mi convince dell'Italia. *Questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo. ====[[Erri De Luca]]==== *A Napoli mancò uno straccio di re che capisse che nell'Europa delle nazioni l'Italia era destino inevitabile. Mancò un re che stipulasse coi modesti Savoia, signori di una provincia subalpina, un contratto Italia almeno alla pari, non tra occupanti e occupati. Napoli da allora è una capitale europea abrogata, non decaduta ma soppressa, come se Londra fosse stata soppiantata da Edimburgo. Così è andata e questa è la materia della sua ragionevole strafottenza verso la condizione di capoluogo di regione. Se non si vede l'evidenza dell'enorme orgoglio assopito nei suoi cittadini, non si sta parlando di lei. *Com'è importante stare a due, maschio e femmina, per questa città. Chi sta solo è meno di uno. *Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. *Napoli si era consumata di lacrime di guerra, si sfogava con gli americani, faceva carnevale tutti i giorni. L'ho capita allora la città: monarchica e anarchica. Voleva un re però nessun governo. Era una città spagnola. In Spagna c'è sempre stata la monarchia ma pure il più forte movimento anarchico. Napoli è spagnola, sta in Italia per sbaglio. *Nella mia città e nel mio tempo di nascita, Napoli in dopoguerra, i bambini venivano sfoltiti dalla più alta mortalità d'Europa. La loro vita era un permesso rilasciato giorno per giorno, la loro morte non una tragedia. Le campane suonavano a festa perché un altro angioletto si era aggiunto alla volatile schiera degli sprotetti in terra, promossi d'ufficio a protettori in cielo. Di colpi ne incassavano tanti quanti atterrerebbero un pugile, assestati senza misura di proporzione, così come i vestiti, i panni: non avevano taglia, l'ultima stesura dell'usato. [...]<br>I bambini di Napoli a quel tempo saltavano la scuola, andavano al lavoro appena in grado, per giustificare la vita con un guadagno, per minimo che era. Rimborsavano il cibo delle madri. E perciò non era così atroce a quel tempo ascoltare la storia di Erode, la sua sbrigativa spada che si sostituiva a una delle periodiche epidemie e stragi di bambini. Erode era niente di più che uno dei tanti adulti da evitare, uno dei cento agguati apparecchiati. *Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare. *Se fu città violata da un numero esorbitante di vincitori, se fu militarmente indifendibile quel golfo spalancato, per reazione rese inespugnabili i suoi cittadini: ognuno di essi è città intera, sapendo di esserlo e di rappresentarla. ====[[Luigi de Magistris]]==== *Napoli è una città particolare, lo è stata anche storicamente. Quando l'intero continente viveva fasi di stallo Napoli ha segnato importanti accelerazioni nel mondo della cultura. L'Università, tra le più antiche d'Europa, è stata punto di riferimento quando tutta l'Europa era dilaniata da guerre interne. È una città che non ha mai consentito alla Santa Inquisizione di agire liberamente e incontrastata. È una città che sotto l'occupazione straniera e militare si è liberata da sola concedendosi autonomamente a chi nella seconda guerra mondiale determinava la ritirata dei nazisti. *Napoli può dimostrare che lo sport ed il calcio possono tranquillamente farsi con le mani pulite senza bisogno di truccare le partite come faceva Moggi con la Juventus e come, purtroppo, sembra stia accadendo nuovamente {{NDR|riferendosi allo scandalo del calcio scommesse relativo al 2011}}. Si potrebbe stringere tra Napoli e De Laurentiis, un patto di lealtà anche nello sport. Nel rilancio della città un punto fondamentale lo ha il calcio. *Duecentomila spettatori per le regate {{NDR|dell'America's Cup 2012}} nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante. ====[[Madame de Staël]]==== *Ciò che manca il più a questa nazione in generale, è il sentimento della dignità. Eglino fanno azioni generose e benefiche per buon cuore, piuttosto che per principii: poiché la loro teoria in ogni genere nulla vale, e l'opinione in questo paese non ha punto di forza.<br>Ma allorché uomini e donne scansano cotal morale anarchia, la loro condotta è più notabile in sé stessa e più degna di ammirazione che in qualsivoglia altra parte, poiché niuna cosa nelle circostanze esteriori favorisce la virtù.<br>Si adotta tutta intiera nella sua anima. Né leggi, né i costumi ricompensano o puniscono. Quegli ch'è virtuoso è tanto più eroico, in quantoché non è per questo né più tenuto in istima, né più ricercato. *Fatte alcune onorevoli eccezioni, le prime classi di persone hanno molta somiglianza colle ultime; lo spirito delle une non è quasi più coltivato delle altre, e l'uso del mondo costituisce la sola differenza nell'esteriore. Ma in mezzo a questa ignoranza vi è un fondo di spirito naturale e di attitudine a tutto, talché non si può prevedere ciò che diventerebbe una somigliante nazione, se tutta la forza del governo fosse diretta nel senso dei lumi e della morale. Siccome vi è poca istruzione in Napoli, così vi si trova fino al presente più originalità che carattere nello spirito. Ma gli uomini ragguardevoli di questo paese, come l'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]], Caracciolo, ecc. possedevano, si dice, nel più alto grado la lepidezza e la riflessione, rare facoltà del pensiero, e unione, senza di cui la pedanteria o la frivolezza v'impedisce di conoscere il vero valore delle cose. *Giunsero a Napoli di giorno, in mezzo a quella immensa popolazione ch'è cotanto animata e nello stesso tempo cotanto oziosa. Attraversarono di primo lancio la [[Via Toledo|via ''Toledo'']] e videro i [[Lazzari|Lazzaroni]] a dormire sul lastricato o in una cesta di vetrice<ref>Ramo flessibile del salice, vimine.</ref> che serve loro di abitazione notte e giorno. Questo stato selvaggio, che si vede colà mescolato con la ''civilizzazione'', ha qualche cosa di estremamente originale. Tra quegli uomini ve ne sono alcuni che non sanno neppure il loro nome, e vanno a confessarsi di peccati anonimi, non potendo dire come si chiami colui che gli ha commessi. Esiste in Napoli una grotta sotterranea nella quale migliaia di Lazzaroni passano la loro vita, uscendo solamente sul mezzodì per vedere il sole, e dormendo il restante del giorno, mentreché le loro mogli filano. Nei climi in cui il vitto e il vestito sono sì facili, vi abbisognerebbe il più indipendente ed attivo governo per dare alla nazione sufficiente emulazione. Imperroché egli è sì agevole pel popolo il sussistere materialmente in Napoli, che può fare a meno di quella specie d'industria ch'è necessaria altrove per guadagnarsi il pane. L'infingardaggine e l'ignoranza, combinate coll'aria vulcanica che si respira in quel soggiorno, debbono produrre la ferocia, quando le passioni sono eccitate; ma questo popolo non è più cattivo di un altro. Esso ha dell'immaginazione, il che potrebbe essere il principio di azioni disinteressate, e con questa immaginazione si condurrebbe al bene, se le sue istituzioni politiche e religiose fossero buone. *Il popolo di Napoli non ha altra idea della felicità che quella del piacere: ma l'amore del piacere vale più di arido egoismo.<br>È vero che questo è il popolo del mondo che ami più il danaro. Se voi domandate a uomo del popolo il vostro cammino per la via, egli stende subito la mano dopo avervi fatto un cenno, poiché eglino sono più infingardi rapporto alle parole che ai gesti. Ma il loro gusto pel denaro non è né metodico, né ponderato; lo spendono subitoché l'hanno ricevuto. Se s'introducesse il danaro tra i selvaggi, i selvaggi lo domanderebbero come i Napoletani. *Il popolo napoletano, in alcuni rapporti, non è niente affatto dirozzato, ma non somiglia altronde al volgo degli altri popoli. La sua materialità stessa colpisce l'immaginazione. La spiaggia africana che circonda il mare dall'altra banda, vi si fa già quasi sentire e vi è un non so che di numidico nei gridi selvaggi che si odono da tutte le parti. Quei visi bruni, quei vestiti formati di alcuni brani di panno rosso o violetto, il cui colore pieno attrae gli altrui sguardi; quei pezzi d'abito, nel panneggiamento de' quali traspira ancora il gusto delle arti, danno qualche cosa di pittoresco al popolaccio, mentre che in altri paesi non vi si può scorgere che le miserie della ''civilizzazione''. *Si trova sovente in Napoli certo gusto {{sic|pegli}} acconciamenti e per le decorazioni accanto alla penuria assoluta delle cose necessarie o degli agi. Le botteghe sono ornate graziosamente con fiori e con frutta. Alcune hanno un'aria festiva che non dipende dall'abbondanza, né dalla felicità pubblica, ma solamente dalla vivacità dell'immaginazione: prima di ogni altra cosa si vuole rallegrare gli occhi. La dolcezza del clima permette agli artigiani di ogni specie di lavorare nella strada. I sarti vi fanno i vestiti, i vivandieri la loro cucina, e le occupazioni domestiche, succedendo in tal guisa esternamente, moltiplicano i movimenti del popolo in utili maniere; i canti, i balli, i giuochi rumorosi accompagnano assai bene tutto questo spettacolo; e non vi è altro paese, in cui si senta più chiaramente la differenza tra il divertimento e la felicità: finalmente si esce dall'interno della città per andare alla spiaggia d'onde si vede il mare e il [[Vesuvio]], e si dimentica ciò che si sa degli uomini. ====[[Francisco Elías de Tejada]]==== *Forse ora è tardi per risuscitare la Tradizione di Napoli. Ma, per coloro che ancora cercano di denigrarla o vogliono ignorarla, lì stanno le sue vestigia; nei libri che non si leggono, nel popolo che viene disprezzato, nel cuore di molti che inconsciamente le sentono come io le sento. Perciò passeggiando tanti pomeriggi nella rumorosa via Toledo ho sofferto la tristezza profonda della solitudine, consolata solo dalla voce serena dell'ultimo tradizionalista napoletano, Silvio Vitale, quando il richiamo che sentivo nel più profondo del mio essere mi diceva che era impossibile finisse così il popolo dei miei antenati, ricco di lealtà generosa, creatore di grandi libertà concrete, paladino di imprese universali. Morirò, ma voglio morire con la speranza che, anche se sepolta e derisa, la tradizione della mia Napoli non può restare inerte archeologia. La giustizia di Dio non può permettere che muoia tra lubridi un popolo che è stato strumento di Lui nelle battaglie decisive della storia. Neanche se, come sembra accadere, i Napoletani si sono lasciati andare nella pazzia di un suicidio collettivo. *I re delle Spagne sapevano che le Spagne non erano uniformi, ma varie; che Napoli era uno dei popoli spagnoli, ma con personalità culturale e politica peculiarissima; che coltivare questa personalità era uno dei doveri dei suoi re; che Napoli non era popolo da assimilare, ma da proteggere nel culto delle sue proprie caratteristiche. I re delle Spagne furono re della Tradizione, non imposero a Napoli né leggi né lingua castigliana, non furono castigliani dominatori di Napoli, ma re strettamente napoletani. *Quando, nel 1860, si realizzerà l'unità risorgimentale sotto il simbolo barbuto, piemontese, europeo e anticlericale di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], il corpo morto del Regno di Napoli si dissolverà come cadavere da cui centocinquanta anni addietro era volata via l'anima.<br>Ma l'Europa vincitrice non perdonò a Napoli l'aver combattuto per la causa della Cristianità. I vinti pagano e Napoli paga ricevendo il disprezzo dei vincitori, né più né meno degli altri popoli spagnoli. Il prezzo fu qui ancor più doloroso perché veniva dai "fratelli" del nord della Penisola, anche dai fiorentini e dai veneziani che in altri tempi avrebbero voluto dare il Regno di Napoli in mano ai turchi. La famosa questione meridionale non era né è altro che l'inadattabilità di Napoli, a causa dei suoi residui di ispanismo, alle concezioni europee che, sulla punta delle baionette, avevano innalzato gli invasori garibaldini. ====[[Salvatore Di Giacomo]]==== *Chi bada in Napoli al suo decoro? Certo, chi dovrebbe no. Lascia fare e lascia correre – ecco la frase filosofica, sacramentale d'ogni indifferente partenopeo, sia egli in alto nella cosa pubblica o le passi accanto tranquillo. *In verità, quanta somiglianza di costume tra {{sic|que'}} napoletani del tempo di [[Nerone]] e i napoletani del tempo nostro! Ecco [[Petronio Arbitro|Petronio]] che ci descrive un mercato di panni vecchi, così come oggi lo vediamo al ''Carmine'' e a ''Porta Nolana''; ecco il cantastorie, tolto di mira dagli ''[[scugnizzo|scugnizze]]'' del tempo; ecco una erbivendola che si [[Voci e gridi di venditori napoletani|sgola]] a un canto di strada; ecco Gitone e il barbiere d'Encolpio che, a braccetto, nella notte serena, se ne vanno a [[Crotone]] e cantano a distesa, o, come si direbbe adesso, a ''ffigliole''. Un cuoco, al famoso convito di Trimalcione, mette in tavola le lumache ''cum tremula taeterrimaque voce'' accompagnando la leccornia: e così ricordiamo il nostro ''maruzzaro''<ref>Venditore di lumache di terra o di mare o di frutti di mare.</ref>e la maniera e il tono di quel suo canto che s'indugia a vantare <nowiki>'</nowiki>''e maruzze<ref>Lumache di terra o di mare.</ref>d' 'a festa ca so' meglie d' 'e cunfiette''. E quante forme, quasi uguali, di locuzioni e d'apostrofi! Quelli antichi partenopei dicono ''urceatim plovebat'' e noi diciamo ''chiuveva a langelle'': dicono ''bonatus'', e noi diciamo ''abbunato''<ref>Bonaccione, semplicione. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 18. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>. Per dir ''tu non sei del bottone''<nowiki>Non appartieni alla nostra combriccola.</nowiki>quelli dicevano ''non es nostrae fasciae''; e la frase ''nescio cui terrae filius''<ref>Non so a chi tu sia figlio. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 2, p. 192</ref> tenea luogo di ''nun saccio a chi figlio 'e p...''; e ''nun aiza 'a capa 'a copp' 'o libro'' si diceva ''caput de tabula non tollit''. Le lievi ferite, all'uso nostro, erano medicate con la ragnatela... ''at Giton... primum aranei oleo madentibus vulnus... coartivit...'' Qualcuno diceva ''Dies nihil est, dum versas te nox fit''<ref>La giornata è breve, il tempo di girarti e rigirarti ed è notte. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 3, p. 192.</ref>: – e voleva dire: – <nowiki>'</nowiki>''a jurnata è corta: mentre ca te vuote e te ggire s'è fatto notte''. Ma che! Se non mi sbaglio anche il ''[[Pernacchia| vernacchio]]'' è greco. Parla non so qual tronfio oratore alla mensa trimalcionica ed ecco qualcuno che, all'ultime enfatiche parole del conferenziere, ''oppositaque ad os manu nescio quid tetrum exibilavit, quod postea graecum esse adfirmabat!''<ref>E portata la mano alla bocca, non so che cosa abbia sibilato di tetro che dopo abbia detto lingua greca. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 4, p. 192.</ref> *La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa. *Napoli è una città bella e singolare – singolare principalmente. Le sue cose rare sono mescolate alle comuni – le nobili alle volgari – a pochi passi dal silenzio è il rumore – prossimi a' luoghi più luminosi ed aperti sono le ombre e il mistero – accanto a un monumento medievale è un lurido fondaco o un vicolo e, forse, alle spalle d'un tempio un lupanare. Ciò che è qui {{sic|da per tutto}}, è la vita: la sanguigna vita popolana, pulsante e ininterrotta, che passa e si rincorre e scivola lungo i muri del monumento e del tempio, che s'addensa e si sparpaglia, e s'agita ed urla o impreca, sotto un fulgido sole che par quasi la fecondi, e investa a un tempo col suo lume diffuso questa folla dell'ultima ora e i ruderi d'un teatro greco, e quel che fu il tempio insigne dei Dioscuri, e una chiesa angioina, e il pallido chiostro d'un antico convento di monache armene... *Napoli, [...] questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'{{sic|iperestasia}}, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati. *{{NDR|L'uccisione di [[Masaniello]] e lo scempio del suo corpo}} Triste storia, che, peculiarmente, dimostra come il popolo napoletano, la plebe per meglio dire, non abbia mai avuto una coscienza propria: abituata a servire, s'è macchiata, in servitù, fin del sangue suo stesso. Essa ha avuto sempre lo sciagurato destino degl'ignoranti e le sue lacrime postume non hanno cancellato mai più certe crudeltà e certi delitti i quali, tuttavia, la fanno più degna di pietà che d'odio. ====[[Charles Dickens]]==== *Il posto è bello, ma molto meno di quanto la gente non dica. Il famoso golfo, secondo me, come veduta, è incomparabilmente inferiore a quello di Genova, che è quanto di più bello abbia mai visto. Nemmeno la città, dal canto suo, è paragonabile a Genova, con cui in Italia nessuna regge il confronto, salvo Venezia. *Napoli in sé, invece, almeno un po' mi ha deluso. Il golfo non mi pare bello come quello di Genova, non è facile scorgerne o coglierne la linea, e l'effetto delle montagne è sciupato dalle sue dimensioni. La vita per le strade non è pittoresca e insolita neanche la metà di quanto i nostri sapientoni giramondo amino farci credere. *Napoli mi ha ampiamente deluso. È pur vero che il tempo è stato brutto per gran parte della mia permanenza là, ma se non vi fosse stato il fango, vi sarebbe stata la polvere. E se anche avessi avuto il Sole, avrei comunque avuto anche i Lazzaroni, che sono così cenciosi, così luridi, abietti, degradati, immersi e imbevuti nella più totale impossibilità di riscatto, che renderebbero scomodo anche il Paradiso, semmai dovessero arrivarci. Non mi aspettavo di vedere una bella Città, ma qualcosa di più piacevole della lunga monotona {{Sic|filza}} di squallide case che si stendono da Chiaia al Quartiere di Porta Capuana, sì; e mentre ero piuttosto preparato all'idea di una popolazione miserabile, mi aspettavo comunque di vedere qualche straccio pulito ogni tanto, qualche gamba che ballasse, qualche viso sorridente, abbronzato dal sole. La realtà, invece, è che, se penso a Napoli in sé per sé, non mi resta un solo ricordo ''piacevole''. *Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di Napoli! ====[[Gino Doria]]==== *Camminiamo, camminiamo insieme su queste nostre belle strade inondate di sole, e combiniamo insieme mille grandiosi affari. E quando ne avremo concluso uno grandissimo – la vendita della Villa Nazionale per suoli edificatorî io ti offrirò un caffè e tu mi offrirai una sigaretta. E ci prenderemo a braccetto e passeggeremo. E poi così domani, e poi sempre, fino alla morte. Non avremo concluso nulla, ma avremo avuto sempre – e quanti ce li avranno invidiati! – un canto nell'anima e un sogno nel cuore. *Dalla terra impastata, vivificata dal fuoco esso trascorre, e non solo per vecchia metafora, nelle vene e nel sentimento degli esseri umani che felicemente popolano Napoli. E come il fuoco non è sempre visibile ed esplosivo, ma talvolta inerte e sonnolento – non mai morto – sotto strati di cenere o in remoti {{sic|cuniculi}}, così anche nella storia degli uomini di queste terre e nelle loro singole esistenze, la virtù ignea trapassa dalla morte apparente a uno slancio vitale così impetuoso da portare a distruzione implacabile, mentre il più delle volte, e più pacificamente, genera pensieri profondi, opere d'arte, inimitabili modi di vita. *Il popolo napoletano, dunque, ignora la via della saggezza, la quale, al pari della virtù, sta nel mezzo.<br>Egli è sanfedista, ma se non è sanfedista è [[giacobinismo|giacobino]]. Al '60 non fu mai cavouriano: o era legittimista sfegatato, o era garibaldino, perché [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] aveva la capelliera bionda, la camicia rossa e la voce dolce.<br>Non fu sempre così, il napoletano. La maledetta [[rivoluzione francese]] con le sue maledette idee di libertà e d'uguaglianza venne a guastare irrimediabilmente il sangue di un popolo mirabilmente apolitico, iniettandogli il bacillo giacobino. *{{NDR|C'è un colore locale, superficiale ed appariscente che può attrarre ed appagare gli stranieri}} Ma c'è l'altro colore locale, quello che riguarda noi, i nativi, ed è meno appariscente ed è assai più caro al nostro sentimento. E che cos'è? E perché ci si tiene tanto, al punto che ogni colpo di piccone, ogni colpo di scopa, ogni colpo di pennello è come una stretta al cuore? È assai difficile spiegarlo: è un indefinibile, è un inafferrabile, è un complesso di mille cose impalpabili. Sono migliaia di ricordi ammucchiati in un punto, sono abitudini millenarie localizzate in un altro, sono tutte le gioie e i dolori di un popolo che hanno lasciato la loro traccia in quella piazza, in quel vicolo, su quella casa. È l'amore disperato per tutto ciò che fu dei nostri padri e dei nostri nostri nonni e degli avoli ancora più lontani, è il fatto fisico del nostro occhio stesso, conformato, attraverso più generazioni, a vedere le cose disposte in quel modo, in quell'ordine, con quelle tinte.<br>Di colore locale, in questo senso inteso, è fatta tutta la poesia napoletana, quella vera, tutta la pittura napoletana, quella vera. E quando si distrugge questo colore locale è un pezzo di poesia in potenza che se ne va, è una pittura in potenza che se ne va. *Noi napoletani abbiamo tutti, nel nostro foro interiore, un [[Pulcinella]] che ci ammonisce. *Persino il verbo camminare, che in lingua vale a designare la normalità dell'animale in moto, nel [[dialetto napoletano]] assume un significato fantastico. Che cosa è un cavallo che corra molto? È appena un cavallo ''cammenatore''. Ma avete sentito mai parlare di un uomo ''cammenatore''?<br>Eppure il napoletano qualche volta corre. Allorquando Mariantonia fu avvertita del terremoto, stirandosi dal letto e sbadigliando, rispose pacifica: ''Mo... mo...'' Ma se a Mariantonia avessero detto: «Dal terrazzo si vedono le granate del Carmine», Mariantonia si sarebbe precipitata dal letto e, magari nuda, sarebbe corsa sul terrazzo.<br>Il napoletano corre quando può ''vedere'' qualcosa. *Ricordate il lamento di Barcinio, nella duodecima egloga dell<nowiki>'</nowiki>''Arcadia''? ''Dunque, miser''<ref>Il riferimento è al Sebeto, antico fiume di Napoli.</ref>'', perché non rompi, o scapoli | tutte l'onde in un punto, ed inabissiti: | poi che Napoli tua non è più Napoli''? Già Napoli non era più Napoli all'aprirsi del secolo XVI! E che cosa direbbe oggi, se tornasse al mondo, quel bravissimo uomo del [[Iacopo Sannazzaro|Sannazzaro]]?<br>Direbbe che è scomparsa persino quella tradizionale cortesia, che a una giovinetta, cui si fosse detto che era bella, faceva rispondere, coperte le guance di pudico rossore: «sono belli gli occhi vostri». Direbbe che è scomparso persino l'amore, e Napoli era l'ultima rocca dell'amore romantico e sentimentale, cioè dell'amore. *Veramente c'è da discutere sul verbo ''camminare'' applicato al napoletano. Anzi, io voglio appunto dire che il napoletano ignora che cosa sia ''camminare'', mentre sa assai bene cosa significa ''passeggiare''. Il napoletano non cammina mai, ma passeggia sempre: anche se sia il napoletano più attivo, più energico, più preso dagli affari, più difettoso di tempo. ====[[Elena Ferrante]]==== *Ah, che città, diceva a mia figlia zia Lina, che città splendida e significativa: qua si sono parlate tutte le lingue, Imma, qua s’è costruito di tutto e s’è scassato di tutto, qua la gente non si fida di nessuna chiacchiera ed è assai chiacchierona, qua c’è il Vesuvio che ti ricorda ogni giorno che la più grande impresa degli uomini potenti, l’opera più splendida, il fuoco, e il terremoto, e la cenere e il mare in pochi secondi te la riducono a niente. *È una metropoli che ha anticipato e anticipa i mali italiani, forse europei. Perciò non andrebbe mai persa di vista. [...] Ciò che potremmo essere, su questo pianeta, e ciò che invece disgraziatamente siamo, a Napoli si vede meglio che altrove. *Ora cercava testimonianze di viaggiatori stranieri dentro cui le pareva di rintracciare incanto e repulsione mescolati insieme. Tutti, diceva, tutti, di secolo in secolo, hanno lodato il grande porto, il mare, le navi, i castelli, il Vesuvio alto e nero con le sue fiamme sdegnate, la città ad anfiteatro, i giardini, gli orti e i palazzi. Ma poi, sempre di secolo in secolo, sono passati a lagnarsi dell’inefficienza, della corruzione, della miseria fisica e morale. Nessuna istituzione che dietro la facciata, dietro il nome pomposo e i numerosi stipendiati, funzionasse davvero. Nessun ordine decifrabile, solo una folla sregolata e incontenibile per le strade ingombre di venditori d’ogni possibile mercanzia, gente che parla a voce altissima, scugnizzi, pitocchi. Ah, non c’è città che diffonda tanto rumore e tanto strepito come Napoli. ====[[Abel Ferrara]]==== *È una delle più grandi città del mondo, come [[New York]], [[New Orleans]], [[San Francisco]], tutte vicino all'acqua e aperte ai flussi migratori. *Napoli è un punto di riferimento culturale per l'intero Mediterraneo, è stata una tra le culle della civiltà occidentale, ha saputo esportare tutto il suo bene e anche tutto il suo male in giro per il mondo, come solo le grandi città sanno fare. E penso a New York, San Francisco, New Orleans, Londra, Liverpool: tutte città caratterizzate da grandi povertà e altrettanto grandi splendori. Rispetto a tutti questi luoghi, però, Napoli può vantare un elemento in più, al pari della sola New York. E si tratta della caratteristica che ho provato a catturare col mio documentario «Napoli Napoli Napoli». *Napoli mi ricorda la New York anni '90: c'è la stessa violenza, la stessa energia. *Penso che Napoli riuscirà a sopravvivere a tutto, è una città molto dinamica che non è mai cambiata. La mia famiglia proviene da quel luogo ed è come se avessi dei legami di sangue con questa città. La città è stata un centro culturale del mondo dal suo primo giorno. ====[[Maurizio Ferraris]]==== *A ben vedere, la friabilità del tufo, la sua eterna disponibilità a ritornare alla natura, proprio come accade nei templi Maya affondati nelle foreste dello Yucatan, costituisce l'insegnamento più profondo che si può trarre da quella città fatta di tufo che è Napoli. Una simile riflessione getterebbe un ponte ideale verso la lenta ginestra di Leopardi, verso la natura indifferente alla storia. *I [[libertinismo|libertini]], spiega {{NDR|il [[Marchese de Sade]]}}, hanno nel sangue le forze telluriche del [[Vesuvio]], mentre le persone ordinarie sono piatte come le pianure del vercellese.<br>È con questo mantra per la testa che giro per le vie di Napoli infastidito come un leghista di una volta e insieme sottomesso a una realtà più profonda infinitamente più antica di quelle che posso trovarmi tra le vie squadrate che portano i nomi di arciduchesse sabaude: proprio la vita dell'antichità, commentava [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e ripeteva [[Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff|Wilamowitz]]. Nelle insensate processioni della Madonna dell'Arco riemergono le usanze delle fratrie greche che nessun cristianesimo è riuscito ad addomesticare. Nelle donne grassissime e panterate che girano in moto come se le ruote facessero parte del loro corpo riappare il Pantheon pittoresco che, non dimentichiamocelo, era bianco e composto solo per i gentiluomini della Virginia del diciottesimo secolo. Il tratto dominante nascosto sotto la dolcezza dei paesaggi e la mitezza delle persone è in effetti l'orrore. *{{NDR|Napoli}} è rimasta città di corte. Come [[Torino]]. Solo che Torino è una città piccola, poco più di un villaggio, ma i pochi plebei che l'hanno da sempre abitata sono sta­ti messi in riga, facendogli fare pri­ma i soldati e poi gli operai. A Na­poli, invece, non c'è mai stato un vero esercito; ma un milione di per­sone che non osserva nessun tipo di regole e dei borghesi subordina­ti ad essi, subalterni, che ne hanno paura. *Napoli non ha mai creduto alla modernità ed è per questo che è naturalmente postmoderna e decostruzionista. ====[[Renato Fucini]]==== *Addio, Napoli mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco. *Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro. *Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre. *Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che avviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br/ >Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al Vomero, a Posillipo, a Capodimonte, od in qualunque altro luogo donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate. *Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese. *Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata. *S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano. *Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre. *Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà. *Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la [[camorra]] non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le danno vita. *Togliete a Napoli il Vesuvio, e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le più dolci armonie. ====[[Giuseppe Maria Galanti]]==== *I napoletani sono vivi, ciarlieri e gesticolosi all'eccesso, e non è meraviglia che non abbiano potuto soffrire l'Inquisizione. Sono avidi di feste e di spettacoli, e si sviluppa questo carattere in tutti i modi. *Ma più della situazione è bello il clima. Il cielo vi è quasi sempre puro e sereno: l'aria vi è salubre e libera, e non vi si sentono mai gli estremi del caldo e del freddo. Il suolo è di una fertilità meravigliosa. Tutto dunque invita a vivere e godere in questo angolo del mondo. *Napoli è situata rivolta a mezzogiorno e ad oriente sul pendio di una catena di colline oltremodo deliziose. Questa capitale col suo cratere, colle sue isole e montagne forma un colpo d'occhio ed una bellezza di situazione la più singolare. Tutti i luoghi presentano vedute così vaghe, così varie, così dilettevoli, che l'anima vi è rapita ed incantata. La principale è di osservare Napoli in alto mare. [[Immagine:Napoli - piazza San Domenico Maggiore e guglia 1030736.JPG|thumb|Piazza San Domenico Maggiore, 2007]] ====[[Giuseppe Galasso]]==== *Era solo nelle grandi ricchezze naturali del luogo – la luce, il sole, l'azzurro incomparabile del cielo e del mare, la linea insieme aspra e dolce del paesaggio tirrenico, la non comune mitezza del clima – che le insufficienze enormi dell'abitato cittadino si scioglievano e davano luogo a un paesaggio urbano della vitalità e del colore di Napoli, per cui si poteva anche dimenticare, come spesso avveniva, che quella vitalità e quel colore erano il corrispettivo di una struttura sociale tragicamente caratterizzata dalla presenza dell'enorme massa sottoproletaria. [...] Per cogliere appieno quella che doveva essere allora<ref>Nel 1700.</ref>la bellezza della città, quale ce l'ha trasmessa anche la pittura del tempo, bisogna riferirsi in generale all'equilibrio complessivo dell'insieme dell'abitato col territorio e col paesaggio. Allora lo spettacolo è di una seduzione sottile e inebriante. Le cose sembrano respirare nello stesso tempo un'atmosfera vitalissima, carica di profondi e pesanti effluvi, e una vaga aura di morte. Io capisco molto bene [[Leonardo Sciascia|Sciascia]], quando dice qualcosa del genere per la sua [[Sicilia]], e [[Raffaele La Capria|La Capria]], quando parla del «ferito a morte», ferito da questa dolorosa dialettica tra una natura stupenda e una società senza sufficienti equilibri e cariche interne. *Il napoletanismo deteriore e il mito della napoletanità hanno un po' stravolto, anzi hanno stravolto parecchio, il significato di questo momento aureo<ref>Il riferimento è all'alto livello e alla grande influenza che Napoli conseguì nella cultura e nell'arte durante il cinquantennio liberale.</ref>, l'ultimo grande momento – finora! – della Napoli artistica e letteraria. Ne è venuta fuori la smania del bozzetto napoletano, del colore locale; la coltivazione dell'«umanità» napoletana, che sarebbe un'umanità più umana di ogni altra; lo ''spleen'' di una tavolozza di sentimenti lacrimevolmente patetici; il mito di una vitalità primigenia irreprimibile: insomma, un misto di scugnizzo, di anima bella, di piccolo mondo antico e di provincialismo estetico che a me pare un falso storico, una dannosa evasione dalla realtà e un autentico contributo alla diffamazione napoletana de se stessi. *Il sottoproletariato napoletano non è, del resto, un cane che si faccia portare a passeggio meccanicamente. All'irrazionalità della sua formazione storica corrisponde puntualmente l'imprevedibilità del suo comportamento socio-politico. *L'importante è che di Napoli non si faccia un feticcio, né come caso disperato, né come fatto di napoletanità. La napoletanità è tutta nella storia. Il caso disperato è un comodo luogo comune di evasione della responsabilità. Direi che mai come nel caso di Napoli va bene riconoscere alla questione molte radici, molte tendenze di sviluppo, molte possibilità di orientamento, molta disponibilità di forze attuali, molte potenzialità. E che, quindi, le risposte e le scelte semplicistiche, a una dimensione, sono proprio le meno responsabili, le meno coraggiose. *Napoli fu la base operativa della flotta cristiana che nel 1571 riportò sui turchi la decisiva vittoria di Lepanto, con la quale si pose un alt definitivo alla minaccia ottomana sui paesi cristiani del Mediterraneo. Per quanto non lo si ricordi, ancora più importante fu, tuttavia, la funzione strategica di Napoli nei confronti del teatro politico e militare italiano ed Europeo. Napoli, col Regno, fu infatti la retrovia, la seconda linea dell'azione spagnola nella Valle Padana, dove [[Milano]] apparteneva egualmente, dal 1535, alla Corona madrilena. Retrovia di Milano, fortezza e cittadella, per così dire, di Milano, fu perciò per due secoli Napoli. *Nel corso dei secoli, e specialmente con il consolidarsi dell'appartenenza al dominio romano, la città aveva acquistato pure una fisionomia di centro culturale magari un po' provinciale, ma tranquillo, dignitoso, informato: qualcosa come una piccola città universitaria dell'Inghilterra vittoriana. Nello stesso tempo, però, qualcosa anche come le città turistiche della Riviera ligure in cui dall'Inghilterra vittoriana si veniva a villeggiare o a svernare, in quanto fra [[Isola di Capri|Capri]], [[Baia (Bacoli)|Baia]], Napoli a altri centri campani si andò sviluppando, fra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo, la zona di soggiorno invernale, riposo, villeggiatura, svago più elegante dell'alta società romana. Fu in questa Napoli che [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] trascorse molti anni e scrisse le ''Georgiche'', trasmettendone pure l'immagine serena, benché dolcemente malinconica nella sua malia. Negli ultimi anni dell'Impero romano in Occidente la città sembra presentare una fisionomia più composita, e anche – se così posso dire – meno composta. Sembra come se la dolcezza malinconica, virgiliana, si fosse stemperata nell'edonismo lascivo e vitalisticamente agitato, tumultuoso della città ideata da [[Petronio Arbitro|Petronio]] come scena del ''Satyricon''. *Nel periodo fascista, in un'Italia e in un mondo mutati, col primo avvio della società consumistica, con l'incipiente trionfo della meccanizzazione di massa e dei mezzi di comunicazione di massa, la continuità voleva dire ristagno, degradazione, salto di qualità all'ingiù. E, infatti, è in questo periodo che, dopo le grandi fiammate del '700 e della ''belle époque'', Napoli tende ancora più a provincializzarsi, si trova sempre più spinta ai margini delle correnti principali della vita sociale e intellettuale. *{{NDR|La [[Mostra d'Oltremare]]}} non esprimeva solo il coronamento dell'intervento a Fuorigrotta, ma una più generale visione della città, la visione che in ultimo se ne fece il [[fascismo]]: una Napoli volta verso il [[Mediterraneo]] e l'[[Africa]], grande porto coloniale e militare, sostegno industriale e retrovia commerciale della potenza italiana oltremare e, perfino, base culturale dell'Italia africana, come si diceva allora, tramite l'Istituto Orientale e altre istituzioni universitarie ed extrauniversitarie. [...] Era, però, anche una visione pateticamente provinciale e ritardataria nel 1938-39. *Tutta «speciale» la politica per Napoli da un secolo a questa parte: regi commissari, commissari speciali, leggi speciali. L'eccezionale come norma, e come alibi della classe politica, soprattutto di quella impegnata a livello nazionale, nei riguardi dei problemi cittadini. Ed espressione anche dell'incapacità o difficoltà manifestate nel portare avanti uno sforzo o un disegno più ordinario, ma anche più costante e costruttivo. ====[[Giuseppe Garibaldi]]==== *A Napoli, come in tutti i paesi percorsi dallo [[Stretto Di Messina]], le popolazioni furono sublimi d'entusiasmo e d'amor patrio, ed il loro imponente contegno contribuì certo moltissimo a sì brillanti risultati.<br>Altra circostanza ben favorevole alla causa nazionale fu il tacito consenso della marina militare borbonica, che avrebbe potuto, se intieramente ostile, ritardare molto il nostro progresso verso la capitale. E veramente i nostri piroscafi trasportavano liberamente i corpi dell'esercito meridionale lungo tutto il {{sic|littorale}} napoletano, senza ostacoli; ciò che non avrebbero potuto eseguire con una marina assolutamente contraria. *I pochi giorni passati in Napoli, dopo l'accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, appunto per le mene e sollecitudini di quei tali cagnotti delle monarchie, che altro non sono in sostanza che sacerdoti del ventre. Aspiranti immorali e ridicoli, che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello, colpevole solo d'esser nato sui gradini d'un trono, e per sostituirlo del modo che tutti sanno.<br>Tutti sanno le trame d'una tentata insurrezione, che doveva aver luogo prima dell'arrivo dei Mille per toglier loro il merito di cacciar il Borbone, e farsene poi belli costoro presso l'Italia, con poca fatica e merito. Ciò poteva benissimo eseguirsi se coi grossi stipendi la monarchia sapesse infondere ne' suoi agenti un po' più di coraggio, e meno amor della pelle.<br>Non ebbero il coraggio d'una rivoluzione i fautori sabaudi, ed era allora tanto facile di edificare sulle fondamenta altrui, maestri come sono in tali appropriazioni; ma ne ebbero molto per intrigare, tramare, sovvertire l'ordine pubblico, e mentre nulla avean contribuito alla gloriosa spedizione, quando poco rimaneva da fare ed era divenuto il compimento facile, la smargiassavano da protettori ed alleati nostri, sbarcando truppe dell'esercito sardo in Napoli (per assicurare la gran preda, s'intende). *In Napoli più che a Palermo aveva il cavourismo lavorato indefessamente, e vi trovai non pochi ostacoli. Corroborato poi dalla notizia che l'esercito sardo invadeva lo Stato pontificio, esso diventava insolente. Quel partito, basato sulla corruzione, nulla avea lasciato d'intentato. Esso s'era prima lusingato di fermarci al di là dello stretto, e circoscrivere l'azione nostra alla sola [[Sicilia]]. Perciò avea chiamato in sussidio il magnanimo padrone, e già un vascello della marina militare francese era comparso nel Faro; ma ci valse immensamente il veto di lord [[John Russell, I conte di Russell|{{sic|John Russel}}]] che in nome d'[[Gran Bretagna|Albione]] imponeva al sire di [[Francia]] di non immischiarsi nelle cose nostre.<br>Quello che più mi urtava nei maneggi di cotesto partito era di trovare le {{sic|traccie}} in certi individui che mi erano cari, e di cui mai avrei dubitato. Gli uomini incorruttibili erano dominati con l'ipocrita ma terribile pretesto della necessità! La necessità d'esser codardi! La necessità di ravvolgersi nel fango davanti ad un simulacro d'effimera potenza, e non sentire, e non capire la robusta, imponente, maschia volontà d'un popolo che, volendo ''essere'' ad ogni costo, si dispone a frangere cotesti simulacri e disperderli nel letamaio donde scaturirono. *L'ingresso nella grande capitale ha più del portentoso che della realtà. Accompagnato da pochi aiutanti, io passai framezzo alle truppe borboniche ancora padrone, le quali mi presentavano l'armi con più ossequio certamente, che non lo facevano in quei tempi ai loro generali.<br>Il 7 settembre 1860! E chi dei figli di Partenope non ricorderà il gloriosissimo giorno? Il 7 settembre cadeva l'{{sic|abborrita}} [[Borbone delle Due Sicilie|dinastia]] che un grande statista inglese avea chiamato «Maledizione di Dio!» e sorgeva sulle sue ruine la sovranità del popolo, che una sventurata fatalità fa sempre poco duratura.<br>Il 7 settembre un figlio del popolo, accompagnato da pochi suoi amici che si chiamavano aiutanti, entrava nella superba capitale dal focoso destriero<ref>Simbolo di Napoli.</ref>acclamato e sorretto dai cinquecentomila abitatori, la cui fervida ed irresistibile volontà, paralizzando un esercito intiero, li spingeva alla demolizione d'una tirannide, all'emancipazione dei loro sacri diritti; quella scossa avrebbe potuto movere l'intiera Italia, e portarla sulla via del dovere, quel ruggito basterebbe a far mansueti i reggitori insolenti ed insaziabili, ed a rovesciarli nella polve!<br>Eppure il plauso ed il contegno imponente del grande popolo valsero nel 7 settembre 1860 a mantenere innocuo l'esercito borbonico, padrone ancora dei forti e dei punti principali della città, da dove avrebbe potuto distruggerla. *Trattavasi di rovesciare una monarchia per sostituirla, senza volontà o capacità di far meglio per quei poveri popoli, ed era bello veder quei magnati di tutti i dispotismi usar ogni specie di malefica influenza, corrompendo l'esercito, la marina, la corte, i ministri, servendosi di tutti i mezzi più subdoli per ottenere l'intento indecoroso.<br>Sì, era bello il barcamenare di tutti cotesti satelliti, che si atteggiavano ad alleati del re di Napoli, consigliandolo, cercando di condurlo a trattative ''fraterne'' ed attorniandolo d'insidie e di tradimenti. E se non avessero tanto temuto per la loro brutta pelle, essi potevano presentarsi all'Italia come liberatori.<br>Che bel risultato se potevano far restare con tanto di naso i Mille e tutta la democrazia italiana. Ma sì! Sono i bocconi fatti che piacciono a cotesti liberatori dell'Italia a grandi livree. ====[[Alfonso Gatto]]==== *{{NDR|Il napoletano}} Paziente, trasmoda dalla sua pazienza, non la perde. Rinuncia all'attacco per attecchire nel luogo e nel tempo che gli è dato vivere. Non ha radici, ma il fusto interrato come una croce. Potremmo scalzarlo, ma l'arma della sua punta – l'unica ch'egli possiede – sempre lo porterebbe a cercare in ogni sistema, in ogni rapporto, l'eterna provvisorietà del suo appiglio. Chiameremo «reazionario» l'inane opportunista che difende la sua superficialità, la sua parte di spillo a furia di penetrazione, a furia di cadere e d'essere vibrato dall'alto?<br>Io non so rispondere, ma vedo la morte ch'egli ha sulle spalle, quel suo bisogno di penetrare nelle sue ristrettezze come la zeppa di legno in uno spacco, il soliloquio delle parole tenere che nessuno mai gli dirà. *Se parliamo di Napoli, una città interrotta, sappiamo che «qualcosa» deve finire. Che sia l'inganno della distanza – quanto è più vicina – il fascino della sua verità?<br>Il luogo comune nasconde il suo genio o tardi lo rivela, a nostre spese. Napoli è un idolo sconsacrato e ignoto, un avanzo di storia, al quale diamo un nome, una leggenda. La prendiamo in giro e per secondare il gioco, per divertirci, lei ci tiene a distanza. Non ha nulla da riconoscersi, prestigio o fama, ma fa sue le lodi di chi la cerca. Napoli è la nostra provocazione che le fa gioco. Questo deve finire. *Tra l'essere e il non essere, Napoli appare. Siamo davanti alle rovine di un paese felice da cui giungono i primi segni di vita.<br>Gli scampati chini a raccogliere la propria ombra stendono il sole, luminoso prima che caldo. Si lasciano accogliere nelle strette di quel paesaggio ormai illeso e silenzioso al quale è stata tolta la parola. Di colpo, come da una pietra smossa, brulicano i bambini e al loro salto – di casa in casa, sembra –, al loro risalire, la platea di sasso scoscende nell'Ade o s'alza nella sua scena. La luce pesca tutti a uno a uno. Assenti le voci, e pure udite per quell'assiduo fervore, i vivi provano le braccia, le gambe, gli occhi di cui ancora non sanno che fare.<br>Crediamo di vedere, remoto nel suo avvenimento, un passato giunto a noi da secoli di luce. ====[[Andrea Geremicca]]==== *{{NDR|Napoli}} città sospesa che nel suo presente vive ancora il passato e costruisce il futuro, in un intreccio esaltante, doloroso e drammatico al tempo stesso. *Come la storia di un fiume non può essere letta senza scrutare i segni lasciati dalle acque in piena nel loro secolare corso verso il mare aperto, così la storia di questa città non potrà in avvenire essere compresa senza studiare le radici e le ragioni della eccezionale stagione vissuta in questi ultimi anni dal popolo napoletano, come inalienabile tappa del suo travagliato e doloroso cammino verso la propria emancipazione. *{{NDR|Connota Napoli}} l'ambiguità o, meglio, l'ambivalenza [...] della sua storia e delle sue vicende che possono essere lette in chiave di inarrestabile decadenza o in chiave di irrefrenabile vitalità. La mia – e non solo la mia – chiave di lettura è la seconda [...].<br>E non perché sia estranea alla mia – alla nostra – coscienza l'immagine tragicamente presente a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], di quella parte della città che per non trasformarsi preferisce estinguersi. Al contrario: proprio perché ci è presente, siamo impegnati nella battaglia – politica, civile e culturale − per l'affermazione piena di quell'altra parte di Napoli, sino ad oggi largamente maggioritaria, che per non estinguersi vuole trasformarsi. *La crisi di Napoli non può essere letta con occhi antichi. Non si può decifrare chiudendosi nel ventre della città e girando nel dedalo dei vicoli, tra i fondaci fitti di voci e di bassi senza luce, nel tentativo di far rivivere le stupende «cronache» di [[Matilde Serao]]. Chi ci prova si perde, ricavandone un senso di mistero e di sgomento. Perché oggi nei vicoli descritti dalla Serao, assieme ai secolari malanni, spunta una nuova malattia sociale: il [[w:saturnismo|saturnismo]], che esce dalle tipografie per aggredire i bambini attraverso il gas di combustione delle auto dilaganti ovunque; e sui bassi incombe l'ombra lunare di mostruosi grattacieli; e nei fondaci le donne cuciono guanti e scarpe che non rimangono nel circuito chiuso di una astorica «economia del vicolo» ma vengono venduti in Asia e nelle Americhe. *Puntando tutte le carte ''sul ruolo produttivo'' di Napoli e della regione, e indicando (orgogliosamente, certo, ma legittimamente) la funzione di Napoli come ''cerniera democratica'' nel processo di unificazione politica del Paese, il movimento operaio e democratico ha contribuito grandemente alla liberazione di una massa nuova e potente di energie, promuovendo il suo impegno su una prospettiva di rinnovamento economico e di sviluppo democratico del Paese e dello Stato. Per la prima volta nella sua storia: Napoli non ''contro'' ma ''per'' uno stato democratico e realmente nazionale. Per la prima volta: da Napoli un apporto decisivo alla unificazione politica del Paese. Per la prima volta: Napoli non palla di piombo ai piedi del Paese ma leva decisiva per un assetto nuovo e diverso dell'economia, della società e dello Stato italiano nel suo insieme. ====[[George Gissing]]==== *È scoraggiante sotto qualunque cielo osservare i cambiamenti di Napoli. Lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate. Penso che sia un bene che l'ampio Corso Umberto I tagli il vecchio Pendino; ma quale contrasto tra il pittoresco di prima e la volgarità cosmopolita che ne ha preso il posto! «''Napoli se ne va!''» *Non ci sarebbe da stupirsi se il rimodernamento della città, insieme alla situazione generale italiana, avesse un effetto calmante sui modi napoletani. Sotto un aspetto le strade sono indubbiamente meno gaie. Quando venni a Napoli per la prima volta non si stava mai, letteralmente mai, senza sentire un organetto; e questi organetti che in generale avevano un timbro particolarmente armonioso suonavano le arie più brillanti; banali, anche volgari, se volete, ma sempre melodiose e care a Napoli. Ora la musica per le strade è rara, e sento che un regolamento di polizia ostacola già da tempo quei teneri strumenti. Ne sento la mancanza [...] (pp. 23-24) *Passo da Santa Lucia con gli occhi bassi, mentre i ricordi di dieci anni fa si fanno strada contro l'opaco presente. Il porto dal quale si partiva per Capri è colmato; il mare è stato scacciato a una disperata distanza, dietro squallidi mucchi di rifiuti. Vogliono fare un argine lungo e diritto da Castel dell'Uovo al Porto Grande, e tra non molto Santa Lucia sarà una strada qualunque, chiusa fra alti caseggiati, senza nessuna veduta. Ah, le notti che si passavano qui, osservando i rossi bagliori del [[Vesuvio]], seguendo la linea scura del promontorio di [[Sorrento]] o aspettando che il chiaro di luna spandesse la sua magìa su [[Capri]], a fiore delle acque! [...] Santa Lucia era unica. È diventata squallida. ====[[Vittorio Gleijeses]]==== *A [[Roma]], ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A Napoli, ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. Questo vivere in un ambiente così fondamentalmente immutato ed immutabile spiega forse perché fra la nostra gente sia così vivo il senso della ineluttabilità del fato, del fluire incessante delle cose, dell'impotenza del genere umano di fronte all'eternità. Proprio il fatalismo imposto da questa consapevolezza è in parte responsabile della mancanza di riguardo dei napoletani verso il rudere o il monumento antico, ridotto diremmo, alla stregua di un oggetto di uso abituale. *Anche dopo le feste voi pensate che a Napoli le «regalie» siano finite? Vi sbagliate di grosso! Vi sentirete ancora dire: Signurì, buone fatte feste! Le mance hanno validità fino all'[[Epifania]], e se non si aderisce si diventa oggetto di... mormorii poco benevoli e... si perde il saluto. «Eh! La miseria!» mi diceva un giorno Augusto Cesareo, «ma ti pare che dopo tutti quei soldi che abbiamo speso, ci dobbiamo ancora sentire... buone fatte feste?» E così il portalettere, il portiere, lo spazzino che a Napoli sta diventando... la primula rossa, perché non viene mai, non si vede mai, e se c'è... nessuno se ne accorge, nei giorni precedenti le feste si danno da fare, diventano persino premurosi. *Certo che se nell'entusiasmo del momento si intravede la scorza ruvida del [[lazzari|lazzarone]] che in fondo in fondo ancora sopravvive, e se il divertimento degenera talvolta in rissa o in baccanale, bisogna cercare di comprendere questo popolo di lavoratori tenaci e silenziosi, ben lontano dal «cliché» del napoletano pigro e svogliato, anche se in qualche occasione è portato dal suo forte temperamento meridionale ad eccedere sotto alcuni aspetti.<br >Le feste religiose, in realtà, sono per i napoletani un pretesto per fare una scampagnata e mangiare in trattoria o all'aria aperta con ceste portate da casa. È del carattere napoletano cercare di dimenticare gli affanni giornalieri, il solito monotono «tran tran» di tutti i giorni, tuffandosi nella diversità di un giorno solo con tutta l'intensità dei propri sensi fino a sentirsi pervasi da un'allegria totale che ha qualcosa di insano. *Dall'anima cattolicissima di Napoli non è mai scomparso un fondo di paganesimo che tinge di una qualità particolare i costumi religiosi del nostro popolo. Nelle superstizioni e nel fanatismo che due millenni di cristianesimo non sono riusciti a cancellare, vive forse ancora il ricordo degli antichi riti dei culti degli dei pagani. *È stato detto che [[San Gennaro]] è l'anima di Napoli. Si potrebbe dire qualcosa di più. San Gennaro è il sentimento di un popolo che, nonostante le sconfitte, le delusioni, le amarezze patite nella sua lunga e dolorosa storia, trova ancora la forza di sperare, di lottare, di vivere. *L'alta civiltà del popolo napoletano è racchiusa proprio in questa sua immensa generosità, in questa possibilità di dare e di prendere tanto dal nulla, dalle piccole cose, da una infinitesimale soddisfazione morale, o da un minimo sollievo materiale; e si concretizza nel suo saldo amore per la famiglia, che per le feste si riunisce ed attraverso di esse si {{sic|cimenta}} e resta ancora unita, oggi, come credo, in ben pochi paesi al mondo. *La [[malocchio|jettatura]] – con la j (lunga) – è una influenza malefica alla quale, anche se non ci si crede del tutto, non ci si può sottrarre. In [[Campania]] è un fenomeno storico, poiché il timore dei suoi nefasti risultati noi napoletani l'abbiamo nel sangue, forse ereditato dai nostri progenitori greci e romani. [...] L'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sosteneva che persino [[Paolo di Tarso|San Paolo]] credesse alla jettatura in quanto scrivendo una epistola ai Galati, dai quali non riusciva ad ottenere quanto voleva, tra l'altro aveva scritto: «''quis vos fascinavit non oboedire veritati!''». Accertato quindi che questa malefica credenza esiste a Napoli sin dall'antichità, bisogna convenire con [[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas]] che essa è una malattia incurabile: si nasce jettatori, si muore jettatori e si può diventarlo, ma quando lo si è diventati, non si cessa più di esserlo. I forestieri che vengono a Napoli, all'inizio ridono di queste sciocchezze, ma poi cominciano a parlarne, diventano titubanti e dopo qualche mese di permanenza finiscono col coprirsi di corni e aggeggi del genere o, come un simpatico funzionario straniero mio buon amico, quando incontrano determinati personaggi, prendono la fuga! *La natura del napoletano, sempre in bilico tra il sacro ed il profano, è tale che egli addenta una [[pizza]] con la stessa voluttà con la quale stringe una bella ragazza e mette nel cantare una canzone tutta l'anima come la mette nelle sue preghiere: è sempre lo stesso entusiasmo che l'accompagna. *La Neapolis dei primi tempi dell'impero, decaduta ormai a luogo di villeggiatura dei romani più ricchi e potenti che vi venivano per essere abbastanza − anche se non troppo − lontani dalla vita pubblica, doveva necessariamente offrire ai suoi ospiti, come una novella Circe, una corruzione sottile e molli blandizie per trattenerli nel suo grembo. La più sottile cultura ellenistica faceva {{sic|si}} che gli usi della città – sia nei lati buoni sia in quelli cattivi – fossero più scanzonati, meno inibiti, con quel senso di superiorità che spesso dipende dal non avere più niente di solido, dentro. *La sensibilità acuta del popolo napoletano lo rende vulnerabile al dolore così come pronto al sorriso, ma questa gente semplice ha ancora la capacità di cercare gioia e felicità nello sguardo di un bimbo, nella bellezza di un tramonto, nel volo di uno stormo di uccelli, dando forse una impressione di superficialità che invece non è che vero, profondo, radicato sentimento poetico. *Le feste, i balli, le canzoni, le taverne, il [[Voci e gridi di venditori napoletani|grido]] dei tipici venditori ambulanti, rendono unico questo popolo, questa gente che sembra sempre allegra, gaia, sorridente e spensierata e molto spesso è invece solo molto coraggiosa nella miseria e nella sventura. Sembrerebbe quasi, come diceva [[Fanny Salazar Zampini|Zampini Salazaro]]: «Che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi». *Nella vecchia Napoli non è raro scoprire, fra vecchi palazzetti cadenti dall'intonaco scrostato e stinto, le vestigia di un passato, quasi mimetizzate dall'incuria e dall'abbandono in cui versano. I vasetti di gerani e le «''buatte''<ref>Lattine o scatole di metallo per alimenti.</ref>» con le piante di garofani nascondono talvolta una bordura di pietra viva finemente intagliata; le brutte, policrome insegne di una scuola-guida o di un sarto si addossano a un elegante portale, che, pur se sporco e fuligginoso, resta come isolato dal contesto generale in una sorta di distaccata nobiltà. Napoli antica riserva di queste sorprese a chi sappia guardarla con occhi che vedono, sorprese che, se talvolta mortificano e addolorano, tuttavia inteneriscono. *Oggi i costumi popolari sono spariti o modificati, ma il loro ricordo vive ancora tra noi, lasciando rimpianto ed ammirazione per quegli usi ancora coloriti dalla fantasia, pieni di brio e di giovanile freschezza. [...] il popolo napoletano è come un adulto che ricorda con rimpianto la sua infanzia, primitiva, semplice e bonaria. *Se una città dovesse ricevere un premio per aver coscienziosamente distrutto tutti i ricordi del passato, questo sicuramente spetterebbe a Napoli.<br>Un po' per le bizze dello «''sterminator [[Vesuvio|Vesevo]]''», eruzioni e terremoti, un po' per le guerre che attraverso i secoli hanno ciclicamente devastato questa nostra terra, eternamente appetita da eserciti e dominazioni straniere, un po' per l'entusiasmo degli abitanti nel voler seguire ogni nuova moda, che li ha spinti a modificare i monumenti per mantenerli ''à la page'' con i gusti dei tempi, un po' per il menefreghismo e il lasciar correre altrettanto congeniti nel carattere di noi napoletani, gran parte del nostro patrimonio storico-artistico si è come disintegrato attraverso i secoli. *Un popolo semplice, parco, generoso e civile nell'animo, anche se spesso non del tutto nell'esteriorità. ====[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''==== *Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso. *Avvicinandoci a Napoli, l'atmosfera si era fatta completamente sgombra di nubi e noi ci trovammo veramente in un altro mondo. Le abitazioni coi tetti a terrazza facevan comprendere che eravamo in un clima diverso; ma non credo che nell'interno esse siano molto ospitali. Tutti sono sulla strada, tutti seggono al sole finché finisce di brillare. Il napoletano crede veramente d'essere in possesso del paradiso, e dei paesi settentrionali ha un concetto molto triste: «Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai». Questa è l'idea che essi hanno delle cose nostre. A edificazione di tutte le popolazioni tedesche, questa caratteristica, tradotta, significa: «''Immer Schnee, hölzerne Häuser, grosse Unwissenheit, aber Geld genug''».<br>Napoli per sé si annunzia giocondamente, piena di movimento e di vita; una folla innumerevole s'incrocia per le vie; il re è a caccia, la regina incinta, e non si potrebbe desiderare nulla di meglio. *Come si suol dire che colui, al quale è apparso uno spettro, non può più esser lieto, così si potrebbe dire al contrario che non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare, col pensiero, a Napoli. *Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate... Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi! *È interessante e fa così bene, aggirarsi tra una folla innumerevole e irrequieta come questa. Tutti si rimescolano come le onde d'un torrente, eppure ognuno trova la sua via e arriva alla sua meta. Solo in mezzo a tanta folla e fra tanta irrequietezza io mi sento veramente tranquillo e solo; e più le vie rumoreggiano più mi sento calmo. *Il più splendido tramonto, una serata di paradiso, mi hanno estasiato al ritorno<ref>Dal Vesuvio.</ref>Ho potuto tuttavia sentire come un contrasto così enorme basti a turbare i nostri sensi. L'orribile accostato al bello, il bello all'orribile, si annullano a vicenda e finiscono per produrre una sensazione d'indifferenza. Non v'ha dubbio che il napoletano sarebbe un altr'uomo, se non si sentisse prigioniero fra Dio e Satana. *Napoli è un paradiso; tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso; non mi riconosco quasi più, mi sembra d'essere un altr'uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso. *{{NDR|Kniep}} mi condusse sulla terrazza di una casa, dalla quale si poteva abbracciar con lo sguardo specialmente la parte bassa di Napoli, verso il molo, col golfo e la spiaggia di Sorrento; tutta la parte a destra si presentava in uno sfondo singolarissimo, come forse sarebbe difficile vedere da tutt'altro punto. Napoli e bella e stupenda da per tutto. *Oggi ci siamo dati alla pazza gioia e abbiamo dedicato il nostro tempo a contemplare meravigliose bellezze. Si dica o racconti o dipinga quel che si vuole, ma qui ogni attesa è superata. Queste rive, golfi, insenature, il Vesuvio, la città, coi suoi dintorni, i castelli, le ville! Al tramonto andammo a visitare la Grotta di Posillipo, nel momento in cui dall'altro lato entravano i raggi del sole declinante. Siano perdonati tutti coloro che a Napoli escono di senno! Ricordai pure con commozione mio padre, cui proprio le cose da me vedute oggi per la prima volta avevano lasciato un'impressione incancellabile. *Per ritornare al popolino di Napoli, è interessante osservare che, come fanno i ragazzi più vispi quando si comanda loro qualche cosa, anche i napoletani finiscono con l'assolvere il loro compito, ma ne traggono sempre argomento per scherzarvi sopra. Tutta la classe popolana è di spirito vivacissimo ed è dotata di un intuito rapido ed esatto: il suo linguaggio deve essere figurato, le sue trovate acute e mordaci. Non per nulla l'antica Atella sorgeva nei dintorni di Napoli; e come il suo prediletto Pulcinella continua ancora i giuochi atellani, così il basso popolo s'appassiona anche adesso ai suoi lazzi. *Poco dopo arrivammo ad un'altura, dove un quadro grandioso si presentò ai nostro occhi. Napoli in tutta la sua magnificenza, con le sue case schierate lungo la spiaggia del golfo per parecchie miglia, i promontori, le lingue di terra, le pareti delle rocce, e poi le isole, e, nello sfondo, il mare: spettacolo davvero incantevole.<br>Un canto selvaggio, o piuttosto un grido, un urlo di gioia mi spaventò e mi turbò: era il ragazzo, che stava nel biroccio dietro a noi. Io lo rimproverai vivacemente, mentre fino allora egli non aveva inteso una sola parola aspra da noi, essendo in fondo un buon figliuolo. Per un poco, non si mosse; poi mi batté lievemente sulla spalla, tese fra noi due il braccio destro con l'indice alzato e: – Signor, perdonate – disse – questa è la mia patria! Ciò che mi sorprese non men di prima e mi fece luccicare negli occhi, povero figlio del nord, qualche cosa come una lacrima. *Qui la gente non si dà alcun pensiero dei fatti altrui; è molto se si accorgono di correre qua e là, l'uno accanto all'altro; vanno e vengono tutto il giorno in un paradiso, senza guardarsi troppo intorno, e quando la bocca dell'inferno loro vicino minaccia di montar sulle furie, ricorrono a [[San Gennaro|S.Gennaro]] e al suo sangue, come del resto tutto il mondo ricorre al sangue, contro la morte e contro il demonio. *Riscontro in questo popolo un'industriosità sommamente viva e accorta, al fine non già ad arricchirsi ma di vivere senza affanni. *Se i napoletani non vogliono saperne di lasciar la loro città, se i loro poeti decantano con iperboli esagerate la felicità della sua posizione, bisognerebbe scusarli, anche se nei dintorni sorgessero due o tre [[Vesuvio|Vesuvi]] di più. In questo paese non è assolutamente possibile ripensare a [[Roma]]; di fronte alla posizione tutta aperta di Napoli, la capitale del mondo, nella valle del Tevere, fa l'impressione di un monastero mal situato. *«Vedi Napoli e poi muori». Dicono qui. ====[[Ferdinand Gregorovius]]==== *I mercati settimanali hanno pure luogo su quella [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza]], per un Tedesco di triste memoria, perché colà fu decapitato l'[[Corradino di Svevia|ultimo degli Hohenstaufen]]; è del pari caratteristica per essere stato il teatro di uno storico episodio, quello di [[Masaniello]], su quella piazza dai lazzari eletto loro re, e ivi trucidato.<br>Questo luogo è storico per il popolo napoletano; è come la sua [[Presa della Bastiglia|piazza della Bastiglia]], sanguinosa per le scene terribili di giustizia popolare; il popolo vi troncò il capo a nobili cittadini e li espose all'oltraggio. È rimasta terribile anche per i ricordi della peste. *I Napoletani sono irritati, ma ridono. Non vi è in tutto il mondo un paese in cui il dispotismo sia usato con tanta facilità, poiché è impossibile distruggere i tesori di questa splendida natura, ridurre sterile questo fertile suolo. Sotto questo cielo ognuno può sempre liberamente muoversi, tutti quanti i sensi provano la loro soddisfazione. La natura eguaglia tutto: non vi è luogo più democratico di Napoli. Chi potrebbe mai annullare questa ''magna charta'' della libertà? *Io dimorai a S. Lucia quaranta giorni, e dalla mia finestra vedevasi tutto il golfo raggiante di luce: le due cime del Vesuvio dominanti la bianca città, le pittoresche {{sic|spiaggie}} di Castellammare, di Sorrento, fino a Capo Minerva, e l'isola di Capri. Ogni mattino, quando la rosea luce del golfo veniva a svegliarmi nella mia camera, mi abbandonavo alla contemplazione di quel fantastico spettacolo che è colà il levare del sole, e guardavo le tinte di fuoco dei monti e del mare, che parevano avvolgere in un incendio colossale la grandiosa città. Ma più magico ancora era lo spettacolo che mi si parava dinanzi allorché la luna nel suo pieno, sorgeva sul [[Vesuvio]], e spandeva la sua luce argentea sui monti, sul mare, sulla città, illuminando l'intero golfo. La cupa foresta degli alberi delle navi nel porto si distaccava allora sopra un fondo di brillante bianchezza; la luce dei fanali impallidiva; infinite barche scivolavano sulle onde, e sparivano, e tosto ricomparivano all'orizzonte; lo scoglio gigantesco di Capri appariva, e Somma, il Vesuvio, i monti di Castellammare e di Sorrento, quasi forme fantastiche, s'illuminavano. Chi avrebbe potuto dormire in quelle notti? Io prendevo una barca a S. Lucia e navigavo su quelle onde fosforescenti, oppure rimanevo seduto sulla spiaggia, insieme con popolani a mangiare frutti di mare. *Io ho trovato sempre straordinariamente caratteristico questo spettacolo. Nelle ore calde del pomeriggio, sotto il porticato di una delle principali chiese, quella di S. Francesco di Paola, si vedono centinaia di lazzaroni sdraiati che dormono, sudici e cenciosi, decorazione poco armoniosa e decorosa con quell'opera architettonica. Ho ripensato a quegli altri lazzaroni dell'antica Roma, i quali facevano essi pure la siesta sotto il portico di Augusto e di Pompeo, se non che quelli tenevano in tasca le tessere per la distribuzione del grano, e questi non l'hanno. In qualunque altra capitale d'Europa la polizia caccerebbe via tutti quei dormienti dal portico di una chiesa dinanzi al palazzo reale. Qui, invece, dormono a loro bell'agio, e le sentinelle che passeggiano distratte in su e in giù presso le statue equestri di Carlo III e di Ferdinando I, li guardano come la cosa più naturale del mondo. *L'armonia regna in questo paese: non un volto grave, melanconico: tutto qui sorride; a migliaia scivolano nel porto le barche, a migliaia passano per Chiaia e S. Lucia le carrozze; ad ogni passo s'incontrano persone intente a mangiare maccheroni, o frutti di mare; in terra si canta e si suona; tutti i teatri sono aperti; oggi, come prima, il sangue di S. Gennaro bolle e si discioglie; nessuna bomba ha ucciso {{sic|pulcinella}}; la Villa Reale è piena di forestieri che lasciano cospicue {{sic|mancie}}. Questo popolo vive alla giornata: non ha passioni politiche, non ama le cose gravi, le passioni virili, senza le quali un paese non ha una storia propria. Dalle sue origini Napoli ha sempre avuto per padroni gli stranieri: i Bizantini prima, poi i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Spagnuoli, i Borboni e Gioacchino Murat. Un popolo, che è privo di carattere, che non ha sentimento nazionale, si piega a qualunque signoria. Fa senso vedere ancora oggi in corso le monete coll'effigie di Murat, accanto a quelle di re Ferdinando. Gli uomini assennati, che scusano il carattere di questo popolo e non se ne adontano, mancano di perspicacia e di prudenza. *La folla e il movimento che regnano sul porto, sono un nulla in confronto a quanto si vede nei due maggiori mercati, vicini a Marinella: il Porto Nuovo e il Mercato. Il Porto Nuovo è sempre ingombro da una folla immensa; si direbbe che l'intera Campania abbia mandato le sue frutta e il golfo tutti i suoi pesci su questa piazza. Il popolo vi si reca per comprare, per mangiare; lo si potrebbe dunque definire come il ventricolo di Napoli. È veramente interessante osservare tutta quella folla, tutto quel frastuono, ed uno lo può fare a suo bell'agio, rifugiandosi in una di quelle cucine all'aperto, costituite da quattro tavole, dove si preparano e vengono mangiate le ''pizze'', specie di torte schiacciate, rotonde, condite con formaggio, o con prosciutto. Si ordinano e in cinque minuti sono pronte; per digerirle, però, è necessario avere i succhi gastrici di un lazzarone. *Le bellezze della natura e i sentimenti cristiani, alla presenza delle più grandi meraviglie della creazione, risvegliano sempre idee tristi. Ero giunto su di una altura dove alcuni soldati svizzeri stavano bevendo fuori di una piccola bettola, una capanna di paglia. Di lassù si dominavano il mare, le isole di Nisida, di Procida e d'Ischia, tutte avvolte nel manto meraviglioso del sole al tramonto. Uno di quei soldati mi si avvicinò e, gettando uno sguardo su quello spettacolo meraviglioso, con tono di mestizia mi disse: «Come è bello! troppo bello!... rende melanconici...» *Mentre io stavo seduto sulle rovine della villa di Giove, contemplando lo splendido golfo irradiato dal sole, il [[Vesuvio]] che fumava mi parve quasi il [[Tiberio]] della natura, e pensai che spesso da questo punto Tiberio lo contemplasse cupo e pensoso, ravvisando la sua stessa immagine personificata nel demonio della distruzione. Nel contemplare il vulcano e ai suoi piedi la fertile Campania e il mare avvolto di luce, il monte solitario che terribile signoreggia quella felice regione mi sembrò quasi un simbolo della storia dell'umanità ed il vasto anfiteatro di Napoli la più profonda poesia della natura. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *Nel quartiere di S. Lucia è concentrato specialmente il commercio dei frutti marini, disposti in buon ordine, con le ostriche, nelle piccole botteghe, ciascuna delle quali porta un numero e il nome del proprietario. Sono incessanti le grida per invitare la gente ad entrare; le botteghe sono illuminate, e tutti quei prodotti del mare rilucono dei colori più svariati: sono ricci, stelle di mare, coralli, araguste, dalle forme più bizzarre, dalle tinte più dissimili. Il mistero delle profondità marine è ivi svelato e quel piccolo mercato presenta ogni sera il lieto aspetto quasi di una notte di Natale marittima. *Non potrei descrivere quali brutte immagini di santi io abbia visto portare in processione a Napoli; prodotti di un'arte senza principî, senza gusto e di una fantasia bizzarra che, in quanto a stranezza, ha poco da invidiare all'arte indiana. Per formarsi un'idea di quanto sia disposto questo popolo ad essere tollerante in materia d'arte, basta osservare bene quelle barocche statue di santi per le strade e quei Cristi in legno di orribile fattura, sorgenti qua e là nelle piazze. [...] Pur troppo, l'uomo qui non corrisponde, alla natura che lo circonda; diversamente, in vista di questo mare, di questi monti, di questo cielo, non potrebbe pregare davanti a quegli orribili fantocci. *Povere cose, invero, l'erudizione e l'archeologia! In questo angolo di paradiso le cose si sentono e si comprendono oggi come le sentivano e le comprendevano gli antichi. Qui regna ancora l'idea del culto di Bacco e l'immaginazione si solleva in alto come una baccante col tirso; qui ci sembra di staccarci dal suolo e, sciolti da ogni vincolo terreno, di spaziare nell'atmosfera. *Questa Piazza Reale, vicinissima al mare, di cui però non si gode la vista, mirabilmente selciata, tanto che potrebbe servire benissimo da sala da ballo, circondata di eleganti edifici, è uno dei punti più eleganti della città. Vi risiedono il Re, la Corte e le principali amministrazioni; si potrebbe chiamare questa piazza, non il cuore di Napoli, ché questo titolo spetta al porto, ma il cervello. *Rimasi a lungo sulla terrazza di S. Martino appoggiato al parapetto ad ascoltare le voci che salivano da Napoli. Se questo popolo, pensavo, fa tanto chiasso nella sua vita comune, quanto ne farà quando è agitato da passioni, durante le lotte, quando vuole il saccheggio, come fecero il 15 maggio 1848 i lazzaroni a migliaia dietro la carrozza di re Ferdinando!<br>Il frastuono napoletano ha però di solito un carattere pacifico: è allegro ed in fondo è ordinato nel suo apparente disordine. Tutta quella gente, che brulica come formiche, si muove in certe direzioni fisse, con uno scopo determinato. In questo popolo la vita circola come il sangue nel corpo umano, e quelle sue pulsazioni febbrili in apparenza, sono in realtà regolari e normali. *[[Roma]], da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate. [...] Ben diverso è l'aspetto di Napoli, dove il vivace, febbrile e continuo chiassoso movimento di tutto quel popolo, ha del fantastico. Si direbbe una città in rivoluzione, perché tutti si muovono, tutti si agitano, tutti gridano e schiamazzano. Nel porto, sulle rive del mare, nei mercati, in [[via Toledo]], persino a Capodimonte, al Vomero, a Posillipo, lo stesso movimento, lo stesso chiasso. A Napoli non si riesce a far nulla, e il nostro occhio nulla può fissare: ovunque bisogna guardarsi senza posa contro gli urti e gli spintoni. La stessa viva luce del mare e delle rive mantiene in continua agitazione, eccita la vista e la fantasia; e il frastuono delle voci umane e delle carrozze non cessa nemmeno nel cuore della notte. *S. Lucia, il luogo di carattere più svariato e dove sono le locande di secondo ordine, è la linea di confine fra la parte aristocratica di Napoli e quella popolare. Il porto è il punto del maggior movimento popolare e del commercio; ivi si lavora, si traffica senza posa, e ivi è tutto quello che è necessario alla vita del popolo. V'è un movimento continuo; le calate sono sempre ingombre di carbone e di altri materiali; vi si affollano continuamente pescatori, barcaiuoli, lazzaroni, piccoli mercanti. Gli abitanti delle campagne, i popolani vengono qui ad acquistare gli abiti e le scarpe, che empiono case da cima a fondo. Qui si vendono tutte le masserizie casalinghe, qui sono caffè, liquorerie, spacci di tabacco, unicamente frequentati dal popolo, fruttaioli i quali tengono gli aranci e le angurie già tagliate a fette che essi vendono per un tornese e che vengono mangiate dai compratori in piedi. Qui si vedono vere montagne di fichi d'India, di cui la gente più misera si nutre; questo è il luogo di riunione, si potrebbe dire la sala di conversazione del popolo. *Tanto nella festa della Madonna del Mercato, quanto in altre occasioni, il popolo non pensa che a divertirsi e a stare allegro. I Napoletani non vanno ad una festa per assistere alle funzioni religiose, per ammirare le fonti del culto, ma per stare all'aria aperta, per godere le bellezze naturali, cui la folla variopinta dà un nuovo risalto. Ho visto migliaia e migliaia di Napoletani alla festa per il centenario della Madonna di Posillipo. Non avevo mai assistito ad uno spettacolo così teatrale: la folla variopinta ingombrava la splendida riviera di Chiaia, la Villa Reale, tutta la strada sino a Posillipo: ovunque bandiere, festoni, fiori; il golfo splendeva di luce; sei navi da guerra, ancorate fra Chiaia e il porto, facevano senza posa fuoco dalle loro artiglierie; il rumore ed il chiasso erano indescrivibili; la processione non aveva niente di dignitoso, di solenne, d'imponente, per chi arrivava da Roma. A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi. Il Museo Borbonico non ha esercitata affatto quest'influenza sul popolo di Napoli. ====[[Pierre-Jean Grosley]]==== *È senza dubbio sorprendente che un tale popolo, tenuto quasi sempre in nessuna considerazione nelle rivoluzioni che gli hanno fatto cambiare dominatore così spesso, abbia preso parte attivamente solo a quella di [[Masaniello]]. La sua indifferenza verso i movimenti politici poté esser messa più fortemente a prova di quando, nel cuore della capitale degli Stati dei suoi padri, lo sfortunato [[Corradino di Svevia|Corradino]], all'età di diciassette anni, versò quel che restava di un sangue riprovato e proscritto dai capi della Chiesa? Non potei vedere, senza fremere, il luogo in cui si mostrano ancora le vestigia di questa spaventosa scena.<br>Questa indifferenza, apparentemente stupida, è l'opera di un istinto illuminato dall'esperienza: ''Cosa m'importa'' – dicono con l'asino della favola – ''purché non mi si faccia portare più del mio carico ordinario''. Per completare il ritratto di questo popolo, è sufficiente aggiungere che Napoli non ha l'ombra di polizia, e tuttavia di rado avvengono quei disordini e quegli eccessi che a Parigi tutta la vigilanza del magistrato riesce a prevenire solo con un'attenzione costante. *Non ho soggiornato abbastanza a Napoli, per essere istruito a fondo sulla vita, sia privata sia di società che vi si conduce. So solo che vi si dorme più che in qualsiasi altro paese dell'Italia; che vi si consuma una quantità prodigiosa di cioccolato che ogni privato fa preparare a casa sua nella dose che più preferisce; che le conversazioni o riunioni generali sono nel tono di quelle delle altre città d'Italia; che nelle cerchie private il parlare è alla greca, cioè, molto allegro ed estremamente libero; che la galanteria è tanto comune e poco discreta nei primi ranghi, quanto rara e misteriosa nella borghesia; che, a seguirla nel popolo, gli estremi si toccano; che la continenza, in generale, a Napoli è la virtù meno comune; che l'amore, che altrove spesso non è che apparenza, fatuità, fantasia, è uno dei più urgenti bisogni; infine che il Vesuvio, che comanda questa città, è l'emblema più esatto sotto cui da questo punto di vista la si possa rappresentare.<br>Altri bisogni, che la polizia ed un certo pudore altrove, soprattutto nelle grandi città, reprimono, a Napoli sono al di sopra di tutte le leggi. Lo zolfo, mescolato a tutti i vegetali e a tutti gli alimenti, l'uso continuo del cioccolato, dei liquori più forti, delle spezie che più riscaldano provocano esplosioni ed eruzioni che non sopportano né rinvio né cerimonie. I cortili dei palazzi e degli alberghi, i porticati delle case private, le loro scale e i loro pianerottoli sono altrettanti ricettacoli per le necessità di tutti i passanti. Anche chi va in carrozza scende per mescolarsi alla folla che cammina; chiunque si prende in casa d'altri la libertà che permette a casa sua. *Sotto un'apparenza di allegria, di distrazione e di leggerezza, il popolo e la borghesia di Napoli, divisi fra il lavoro ed il piacere, nascondono vedute profonde e ben seguite, se non in ciascuna testa, perlomeno nell'insieme. Considerati in questo insieme, formano una democrazia indipendente dal re e dalla nobiltà alla quale si uniscono quando il loro interesse lo esige. Nel loro partito hanno sempre in basso clero e la maggior parte dei monaci di cui Napoli brulica. ====[[Felix Hartlaub]]==== *A nemmeno cento metri di distanza dal mio attuale domicilio ha insegnato [[Tommaso d'Aquino]], è cresciuto [[Giordano Bruno]], sono sepolti il [[Fernando Francesco d'Avalos|Pescara]] e [[Vittoria Colonna]]<br>Dall'altra parte della strada ha passeggiato [[Francesco Petrarca]], e [[Federico II di Svevia|Federico II di Hohenstaufen]] ha amministrato la giustizia − incredibile, incommensurabile. Ma la vita del presente in questa città si muove e gira così rumorosa e disinvolta intorno a questi monumenti che non si ha nemmeno il tempo di rendersi ragione del loro significato. Per tanta ricchezza di tempo – assenza di tempo – Napoli eterna è semplicemente uno degli ingredienti eterni del tempo. Dio creò il cielo, l'acqua e la terra e creò anche l'elemento "napoletano", una piccola nuvola di olio grasso e odore di putrido, con alcune melodie e frammenti di chiasso, un Tutto e un Nulla, un elemento di tutto il mondo e insieme anche qualcosa semplicemente di inferiore. Ci saranno ancora molti bravi napoletani e gente che a Napoli imparerà e farà qualcosa di buono, si pensa, e si compra una pizza in una strada su cui, forse, ha camminato verso Roma l'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]]. *A volte trovo tutto inverosimilmente grandioso, un'altra volta confuso e perturbante, in ogni caso è sempre molto interessante e prende tutta la persona come un sortilegio. Non esiste un'altra città che così, ad ogni passo, trasmette a chi cammina il suo respiro, con cui bisogna entrare in rapporto interiore. Qui non si possono cogliere, con tranquillo stato d'animo epicureo, i tesori d'arte, perfezionare la propria cultura, no, ogni giorno bisogna ricominciare di nuovo in qualche modo da capo, cercare sempre di nuovo il proprio cammino spirituale attraverso le pesanti grossolane realtà che oppone, ad ogni passo, la vita della strada. *Il grande sole africano dona al cervello una grandiosa asciuttezza, vengono prosciugate tutte le pozzanghere dell'osservazione che psicologizza e individualizza. L'uomo accetta se stesso come è venuto al mondo e si mette subito in marcia verso un fine che gli è naturale. Il carattere matura presto al grande calore e non richiede tanto spazio per sé come da noi, consiste quasi sempre per metà in gentilezza, premura e disponibilità e tante altre piacevoli virtù con cui gli uomini reciprocamente rendono i loro rapporti più facili.<br/>E se da un canto con questa mancanza dell'idea dell'Io e della personalità ci si ritrova già quasi in Oriente, d'altro canto l'Occidente, con il mondo antico, il cristianesimo e con la scienza moderna è presente ovunque nella sua forma più evidente.<br/>Naturalmente bisogna accettare anche altre cose, la mancanza, per esempio, di una qualsiasi generosità eroica. In fondo questa spiritualità del tutto particolare la si può spegare con il fatto che Napoli in realtà è un paese, una nazione a sé, con un passato del tutto diverso da quello del resto dell'Italia. ====[[Raffaele La Capria]]==== *A Napoli, – e in questo mondo di kamikaze dove pietà l'è morta – siamo andati «molto oltre tutto quello che si poteva immaginare». Se eliminassimo tutti gli assassini che vanno in giro nelle nostre città si dovrebbe aprire una succursale dell'Inferno. *La Napoli dimenticata, l'altra faccia di una città che ha dato all'Italia [[Benedetto Croce]], [[Salvatore Di Giacomo]], anche se tutto questo viene trascurato perché nella rappresentazione della città prevale sempre l'osservazione sulla plebe. Io credo che la borghesia napoletana non si è saputa raccontare; non ci sono romanzi e personaggi che la rappresentano, così come invece hanno saputo fare in Sicilia con [[Federico De Roberto|De Roberto]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]]; Napoli ha eccelso soltanto nel pensiero, è stata più avanti, non solo della Sicilia ma anche di altre regioni italiane, nella speculazione filosofica. *La nostra non è la città di quel "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato" che spesso le attribuiscono. Chi ha dato e chi ha avuto restano sulle rispettive posizioni. Intransigenti nel valutarle. Appassionandosi ancora nel discuterne, dopo quarant'anni. Finché una città trova parole per parlare di sé, fa emergere contrasti all'interno di questo discorso e riesce a interessare anche gli altri, vuol dire che non è morta. *Ma è l'Italia il vero problema di Napoli. *Napoli è stata uccisa dalla speculazione edilizia. Si combatteva contro questa speculazione... Cambiare la struttura [[urbanistica]] di una [[città]] significa cambiarne la morale. E Napoli è cambiata moltissimo dopo la speculazione edilizia: è stato allora che sono arrivate le periferie inabitabili, è stato allora che è nata la «corona di spine», così viene chiamata a Napoli la periferia, «corona di spine». Ed è allora che, come scrivevo in ''L'occhio di Napoli'', se ti capita di sbagliare strada, vai a finire in periferia e puoi arrivare all'inferno. ====[[Jérôme Lalande]]==== *Il carattere tranquillo di questo popolo è ben apparso durante la terribile carestia che provò questa città {{NDR|di [[Napoli]]}} nel 1764: non si vide la minima sommossa; tuttavia le strade erano piene di infelici che morivano o di fame o per le malattie che la malnutrizione porta con sé, e i Magistrati avevano tanto più torto, in quanto avevano lasciato esportare i grani in abbondanza qualche mese prima. *Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare sotto tutti i punti di vista del colpo d'occhio di Napoli da quel lato in cui la si vede: questa città è posta al fondo di un bacino, chiamato in italiano cratere, che ha due leghe e mezzo di larghezza e altrettante di profondità; esso sembra quasi chiuso dall'isola di [[Capri]], che si presenta dal lato di mezzogiorno, e sebbene a sette leghe di distanza la vista termini piacevolmente, si crede di vedere ai lati di quest'isola due aperture chiamate in effetti Bocche di Capri, ma l'una ha più di otto leghe di larghezza, e l'altra ha solamente una lega, sebbene esse appaiono pressoché uguali. *Non si incontrano affatto la sera, nelle strade di Napoli, quelle donne che sono la vergogna del loro sesso con le molestie; è vero che vi sono delle guide che si piazzano nei luoghi conosciuti, come vicino al teatro, ma è ancora con una specie di riservatezza, o di timidezza, che fa onore ai costumi e alla città di Napoli. ====[[Giacomo Leopardi]]==== *L'aria di Napoli mi è di qualche utilità; ma nelle altre cose questo soggiorno non mi conviene molto... Spero che partiremo di qua in breve, il mio amico e io. *Lazzaroni pulcinelli nobili e plebei, tutti ladri e b. f. degnissimi di Spagnuoli e di forche. *Paese semibarbaro e {{sic|semiaffricano}}, nel quale io vivo in un perfettissimo isolamento da tutti. ====[[Nanni Loy]]==== *Durante la lavorazione de ''Le quattro giornate di Napoli'', se prendevo il megafono e dicevo alle 500 comparse di correre da una direzione all'altra ad un mio fischio, non si muoveva nessuno. Inizialmente non riuscivo a capire il perché. La realtà è che non mi riconoscevano il diritto di imporre loro qualcosa con un fischio. Bisognava loro spiegare il motivo. Così mi riunii a loro e spiegai il perché di quella scena. [...] Il rendimento si capovolse e tutte le comparse dettero un loro contributo creativo. Non erano stati parcellizzati con un dovere. Si sentirono talmente investiti del problema del film e delle riprese, da comportarsi come dei registi. Durante le prove gridavano stop nel megafono per fermare gli errori, assimilando ciò che facevo io, interrompendo le riprese anche quando andavano bene. Ma perché volevano diventare tutti registi? Perché nei napoletani è insopprimibile il desiderio di essere considerate persone, con una dignità personale, una intelligenza ed una personalità riconoscibili. [...] A Napoli, no. Con i soldi e gli ordini non si compra nulla. *Provo una sorta di amore e odio, una grande ammirazione, affetto e tenerezza per il singolo napoletano. Provo al tempo stesso molto risentimento per quella che ricordo essere l'organizzazione sociale della città. L'odio nasce per questo patrimonio, energie, ed intelligenza che venivano, non so oggi, continuamente deviate, sprecate. È un'amarezza che mi prende qualche volta, nel vedere queste persone che singolarmente valgono tanto, sprecarsi in complicazioni inutili, confusioni evitabili, violenze ingiustificate. *Vi è una cultura di fondo individualista, ed in questo senso è da considerare negativa, per quanto sia al tempo stesso molto ricca di un grande potenziale, che si manifesta in esaltazione della persona e dell'uomo contro tutte le culture di appiattimento del nostro tempo. L'individualismo dei napoletani produce certamente delle difficoltà di gestione degli affari sociali, il che la fa apparire agli occhi di un non napoletano come me una città incivile, una civis incivile; è pur vero, però, che in questo modo si preserva la ricchezza dell'individuo, la sua fantasia, quel potenziale che le permette di essere fuori dalle regole della produzione e del consumo. ====[[Curzio Malaparte]]==== *Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Napoli è l'altra Europa. Che, ripeto, la ragione cartesiana non può penetrare. *Nessun popolo sulla terra ha mai tanto sofferto quanto il popolo napoletano. Soffre la fame e la schiavitù da venti secoli, e non si lamenta. Non maledice nessuno, non odia nessuno: neppure la miseria. Cristo era napoletano. *Non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli. *Quando Napoli era una delle più illustri capitali d'[[Europa]], una delle più grandi città del mondo, v'era di tutto, a Napoli: v'era Londra, Parigi, Madrid, Vienna, v'era tutta l'Europa. Ora che è decaduta, a Napoli non c'è rimasta che Napoli. Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. E' il destino dell'Europa di diventar Napoli. Se rimarrete un po' di tempo in Europa, diverrete anche voi napoletani. *Tutti piangevano, poiché un lutto, a Napoli, è un lutto comune, non di uno solo, né di pochi o di molti, ma di tutti, e il dolore di ciascuno è il dolore di tutta la città, la fame di uno solo è la fame di tutti. Non v'è dolore privato, a Napoli, né miseria privata: tutti soffrono e piangono l'uno per l'altro, e non c'è angoscia, non c'è fame, né colera, né strage, che questo popolo buono, infelice, e generoso, non consideri un tesoro comune, un comune patrimonio di lacrime. ====[[Giorgio Manganelli]]==== *La storia di Napoli nasce lentamente. Soprattutto, è una storia esotica, una invenzione che sa di [[Omero]], di poemi ciclici, di innumeri indecifrabili frammenti di leggende, favole, conti di mercanti, liti di taverne, imbrogli, risse, coltelli lucidi e rapidi, adulteri e nostalgie. *Napoli voleva essere accerchiata, catturata, la grande metropoli inesistente, invisibile, intoccabile, stava nel centro delle grandi manovre delle flotte tra piratesche e adolescenti che cercavano casa oltre le coste patrie. Napoli non c'era; non c'era il rumore, il clangore, non il precipitoso coagulo di colori, non gli dèi, le donne, l'aroma del cibo, il sonno. Eppure l'ipotesi colossale di Napoli agiva, e i minuscoli uomini sfioravano lo spazio che doveva per sempre essere Napoli. Poi sbarcarono a Cuma. *[[Partenope (sirena)|Partenope]] è una sirena, è una città, è greca, è morta per amore, è una dea, è un luogo, è una strada, è una taverna, è miracolosa, venerarla bisogna, qui è Partenope<ref>Nel testo: [[Partenone]].</ref>, Partenope è in ogni luogo, di soppiatto scaturisce dal mare, qui dove è nome di ninfa sarà sacra la ninfa nei secoli; non morirà mai; la città non morrà, la ninfa città non morrà. Gioco, allucinazione, miracolo, liturgia, la città-ninfa sta nascendo. È inevitabile chiedersi; ma come, ma quando, ma dove nasce Napoli?<br>Giacché il nascere di Napoli non può essere il nascere di altre, anche nobili, eroiche città.<br>Dopo Partenope nascerà una «città nuova», insomma una Neapolis. Siamo arrivati? Forse siamo arrivati da sempre; forse è impossibile arrivare. Ma questo sospettiamo: che vi fu un momento in cui tra i marittimi dalle brache salse e crude, tra i duri campani che non capivano greco, cominciarono ad arrivare gli dèi. *Si ha l'impressione che arrivassero dappertutto, e certamente era così, ma che a Napoli-Partenope fosse impossibile distinguerli dalla folla di {{sic|graeculi}} e campani; erano dèi forastici, meteci, un po' contado un po' mare, ma fitti e inframettenti come i folletti. (Certo che c'erano i culti misterici. A Napoli? Ma dove volete che fossero? E [[Mitra]] si sa. E la bella [[Cerere (divinità)|Cerere]], materna e chiassona, e un'Iside così pervasiva che nemmeno si sa dove si fosse il suo santuario, si è diffusa per tutta la città, non v'è città isiaca come Napoli-Partenope. Ecco, Partenope; no, non è né storia, né folklore, è ancora una presenza sacra, e ancora qualcuno, che non veda Cerere, sussurra nella gran folla una preghiera greca a una ninfa ondosa, una ninfa greca morta dopo aver conosciuto [[Ulisse|Odisseo]]. '''[[Sándor Márai|Sandor Marai]]''' * Già verso Napoli sul treno mi è venuto in mente, e mi animava anche durante i giorni trascorsi a Roma: scrivere un altro romanzo, un’ultimo con il titolo: ''Il sangue di San Gennaro''. Un uomo arriva a Napoli, e decide di salvare il mondo – questo sarebbe il romanzo. * L’addio a Napoli, a [[Posillipo]] fu più doloroso di qualsiasi addio ad una persona, o a qualcosa nella mia vita. [...] Questi tre anni e mezzo in Italia, a Posillipo, erano il dono più grande nella mia vita. Ho amato tutto qui, e sapevo che a modo loro anche loro, gli italiani meridionali, mi hanno accettato. Molti hanno pianto, nella cittadina e nel palazzo i venditori di vino, di carbone come anche il pescivendolo mi stringevano la mano. * Napoli è un posto curioso: una città dove il miracolo regolarmente, due volte all’anno fa parte della vita della città, come un avvenimento turistico. I napoletani sono gli specialisti del miracolo. * Per i vicoli di Napoli, ogni pomeriggio. Nei dintorni di San Biagio dei Librai. Abitano tutti qui: [[Benedetto Croce]], il vescovo, i principi, in mezzo al lerciume, in palazzi pericolanti. Ed è qui che abita il popolo napoletano. Uomini di ogni classe, di ogni condizione mangiano e bevono le stesse cose, la pensano alla stessa maniera, sognano allo stesso modo. Sono tutti uomini mediterranei. Non tanto italiani, quanto piuttosto mediterranei. È questo il loro stato sociale. * [[Posillipo]] è come se fosse la Collina delle Rose a Budapest, ma anche come il villaggio di Leányfalu sul Danubio. Tutto qui è «come se fosse»... Anche Napoli è come Budapest: non c’è l'Isola Margherita ma c'è [[Capri]], non ci sono i Bagni Lukács ma c'è il Mar Tirreno, non c'è il Danubio, ma qui davanti alle mie finestre si spalanca il Golfo di Napoli, non ci sono le Colline di Buda, ma c'è il [[Vesuvio]], non c'è la Váci utca, ma c'è via Chiaia con i suoi negozi eleganti, dove sciama e s'affretta la folla variopinta e orientaleggiante di Napoli, che assomiglia misteriosamente a quella di [[Budapest]]. ====[[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]==== *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|il Vesuvio}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. *I «Quartieri», a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il Vesuvio, le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; Napoli è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? ====[[Mario Martone]]==== *Attraverso il teatro Napoli esprime spudoratamente il suo stato di capitale del Sud del mondo. *Napoli è una città difficile che insegna ad essere aperti, liberi, disponibili alle novità. Napoli ha una forza dolorosa ed è per questo che io l'amo. *Questo popolo, fratello di tanti popoli sofferenti, vivo più che mai intorno a noi, ci insegna a aprire gli occhi, guardare in faccia il dolore e trasformare il dolore in energia. ====[[Francesco Mastriani]]==== *Gli è indubitato che ci è ancora della feccia nel nostro popolo, e ce ne sarà ancora per qualche tempo. Ma è forse possibile una compiuta improvvisa riforma de' suoi costumi?<br>Noi accogliamo la speranza, per non dire la certezza, che tra dieci anni il nostro popolo non sarà secondo ad altri in Europa. Voglia Dio benedire all'opera della nostra rigenerazione, iniziata dal più Grande Italiano vivente [[Giuseppe Garibaldi|GIUSEPPE GARIBALDI]]! Voglia Dio benedire gli sforzi degli uomini che han rette intenzioni e buon volere! Possano le aure incantate del nostro cielo non essere più contaminate da straniere favelle! Possano i nostri ubertosi campi non essere più calpestati da orde inimiche del sangue italiano! Possa presto Napoli festeggiare il dì in cui per tutta [[Italia]] risuoni il grido della compiuta nostra unificazione, proclamata in ROMA CAPITALE. Allora, dopo il ''Pater noster'', noi insegneremo a' nostri figliuoli questa altra prece che eglino dovranno recitare ad ogni alba e ad ogni sera:<br><br>''Da' Tedeschi ed Imperiali,<br>Da' Francesi e Cardinali<br>Libera nos, Domine!'' *L'invenzione dei bassi, cioè delle case a terreno, delle case-botteghe, è proprio un'invenzione tutta napolitana a pro del guaglione, il quale si procura quel divertimento di scegliere quel domicilio che vuole su la soglia di qualcuni di questi bassolini. *Ma è proprio per il guaglione che Napoli è stata creata. Il guaglione è il Re di Napoli è il padrone assoluto del suolo [[Fiume|sebezio]] ed esercita talvolta il suo impero con una [[Bullismo|tirannia]] che è tanto più inesorabilmente quanto è più graziosa. *Napoli, per la sua posizione geografica, per la sua gran popolazione, per la natura feracissima del suo suolo, per le sue gloriose tradizioni in ogni ramo dello scibile, per la prodigiosa attitudine de suoi abitanti alle arti belle e dalle arti meccaniche, per grandiosi e storici monumenti di che è ricca e pei suoi vasti commerci, sarà sempre la Filadelfia d'Italia. Incorporata oggi alla grande [[Italia|Famiglia Italiana]], essa comincia ad appropriarsi dalle città sorelle l'affrancamento da quegli aviti pregiudizi che formarono per sì lungo volger di tempo sì possente ostacolo al progresso della sua civiltà siccome le città sorelle e specialmente le settentrionali cominciano a smettere, per la fusione coi nostri vispi meridionali, le forme pedantesche, le arie pesanti e le rigidezze cancelleresche. *Né climi meridionali sotto un cielo come questo di Napoli che invita così potentemente alla [[Ozio|pigrizia]] ed a quel dolce far niente di che ci han fatto una colpa gli [[Straniero|stranieri]], il [[Mendicante|vagabondaggio]] è così esteso che noi disperiamo che possa il governo giungere ad estirparlo del tutto in un paese come il nostro dove si vive così a buon mercato. Dove con dieci centesimi di maccheroni, dove con cinque centesimi di pane ed altrettanti di frutte un uomo ha messo a poco a poco il suo pranzo, non sappiamo come si possa sentire la suprema necessità e l'obbligo del lavoro. ====[[Raffaele Mastriani]]==== *L'antichità di Napoli si è del tutto smarrita nella oscurità de' secoli trascorsi. *La principal veduta è di mirar Napoli in alto mare, donde l'intiera città si presenta come un immenso anfiteatro. La seconda e di guardarla da S. Martino, dove si vede sotto gli occhi minutamente quasi tutta la città ed il delizioso contorno del golfo. La terza è di veder Napoli dalla Specola Reale o dal palazzo della Riccia: questo luogo per la estensione della sua veduta è detta con nome Spagnuolo Miradolos. La quarta è di contemplarla da' reali giardini di [[Portici]], e più dalla villa del Duca di Gravina e lì è ad essa superiore. La quinta è di osservarla dalla Madonna del Pianto. *La veduta della Capitale è sorprendente dalla cima del Vesuvio in un bel mattino di primavera: e bellissima dal terrazzo di Belvedere e dal palazzo Patrizj al Vomero, è vaga dai punti più elevali dell'Arenella, è incantevole quella parte che se ne scorge dalla strada nuova di Posillipo, al tramonto del sole. *Napoli col suo cratere, colle sue isole, col suo Vesuvio, colle sue montagne offre vedute cosi vaghe, così amene, così varie che l'anima ne resta rapita ed incantata. ====[[Marcello Mastroianni]]==== *{{NDR|A Roma}} [...] in Via del Corso [...], sentii dietro di me uno che fece "ammazza le rughe! Hai visto come si è invecchiato?" Detto forte, perché io potessi sentire. Non so se lo dicesse a una ragazza o a chi: "ammazza le rughe!" La stessa cosa mi è accaduta a Napoli. "Marcelli', c simm fatt vecchiariell eh? 'O vulit nu cafè?" La vedete la differenza? *La città meno americanizzata d'[[Italia]], anzi d'[[Europa]]. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.<br />La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. *Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano perché so che ci starei bene. *Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti. ====[[Klemens von Metternich]]==== *Questo [[Vesuvio]], mia buona amica, è uno spettacolo imponente ed augusto. Sfortunatamente non posso vederlo dalla mia finestra; lo si vede però da qualsiasi posto, anche solo a cento passi dalla mia casa, come un immenso fanale nella notte. Una forte eruzione come quella del 1814, per esempio, deve essere uno spettacolo incredibile. La montagna è così vicina alla [[Napoli|città]], ed il pendio vi porta in modo così diretto che la formazione di un nuovo cratere, e ogni eruzione ne forma uno nuovo, la metterà in gran pericolo. I napoletani, del resto, non ci pensano; sono come i marinai, che dimenticano che solo una tavola li separa dall'abisso, e si è tentati di dimenticare, al cospetto di una natura tanto bella e ridente, come il pericolo possa essere anche ravvicinato dal godimento. *Qui sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca. *Un popolo per metà barbaro, di un'ignoranza assoluta, di una superstizione senza limiti, ardente e passionale come sono gli africani, un popolo che non sa leggere né scrivere e di cui l'ultima parola è il pugnale, offre bel soggetto per l'applicazione dei principi costituzionali. ====[[Paolo Monelli]]==== *Ha detto [[Cicerone]] che Napoli è la città dove i sospettosi diventano confidenti, e gli infelici trovano consolazione. Perciò, quando sono seccato della politica vengo a Napoli a dimenticare tutto. *I napoletani discendono dagli dèi, questa è la verità, non sono né greci né oschi né romani, sono dèi. Che per vivere sulla terra si sono fatti come siamo; un misto di spirito attico grazie agli ateniesi, di tenacia al lavoro osca, di intelligenza indulgente ed acuta quale si conviene ad esseri divini. *Il napoletano non è ozioso; è filosofo. Sa che la vita è labile, l'avvenire è fallace, il lavoro è pena; accetta ogni fatica perché deve dar da mangiare ai piccirilli e alla donna; ma non lo esalta, non ne fa una missione nella vita come avrebbe voluto quello scocciatore di Catone. È povero e non è avido di denaro, è sobrio e non s'ingozza se la fortuna gli mette davanti una tavola imbandita. *Ora Napoli ha un nome greco, e se vuoi fare un complimento a qualche mio compatriota che m'intendo io puoi chiamarla l'Atene dell'occidente; ma prima di essere Neapolis era Paleopolis, città antichissima come dice il nome, e prima era Partenope, la città delle sirene, chiamata così dalla sirena Parthenope che ci ebbe la tomba. ====[[Francesco Saverio Nitti]]==== *Come vivea Napoli prima del 1860? Essa era, come abbiam detto, la capitale del più grande regno della penisola. Messa in clima temperato, tra la collina e il mare (come nell'ideale platonico) dato lo scarso sviluppo della igiene pubblica in tutta Europa, non ostante condizioni cattive della sua edilizia, rimaneva città di dolce soggiorno, in cui i forestieri si recavano spesso a svernare, più spesso ancora erano attratti, oltre che dalla bellezza del clima, dalla facilità della vita. *Napoli ha cessato di essere, per necessità delle cose, ''città di consumo'' e non è diventata città industriale, né di commercio: quindi le risorse dei cittadini sono diminuite. *Napoli, la grande città che era ancora qualche secolo fa la seconda in Europa per popolazione, che nel 1860 soverchiava per importanza tutte le città italiane; Napoli, la città che Sella chiamava ''cospicua'' e che avea almeno fino a qualche tempo fa alcune apparenze di ricchezza, Napoli muore lentamente sulle sponde del Tirreno. ====[[Anna Maria Ortese]]==== *Come tutte le mostruosità, Napoli non aveva alcun effetto su persone scarsamente umane, e i suoi smisurati incanti non potevano lasciare traccia su un cuore freddo. *Di solito, giunti a Napoli, la terra perde per voi buona parte della sua forza di gravità, non avete più peso né direzione. Si cammina senza scopo, si parla senza ragione, si tace senza motivo, ecc. Si viene, si va. Si è qui o lì, non importa dove. È come se tutti avessero perduto la possibilità di una logica, e navigassero nell'astratto profondo, completo, della pura immaginazione. *Era strano, ma questo che vedevo, per tanti aspetti non mi sembrava un popolo. Vedevo della gente camminare adagio, parlare lentamente, salutarsi dieci volte prima di lasciasi, e poi ricominciare a parlare ancora. Qualcosa vi appariva spezzato, o mai stato, un motore segreto, che sostituisce al parlare l'agire, al fantasticare il pensare, al sorridere l'interrogarsi; e, in una parola, dà freno al colore, perché appaia la linea. Non vedevo linea, qui, ma un colore così turbinoso, da farsi a un punto bianco assoluto, o nero. *Erano molto veri il dolore e il male di Napoli, usciti in pezzi dalla guerra. Ma Napoli era città sterminata, godeva anche di infinite risorse nella sua grazia naturale, nel suo vivere pieno di radici. *Ho abitato a lungo in una città veramente eccezionale. Qui [...] tutte le cose, il bene e il male, la salute e lo spasimo, la felicità più cantante e il dolore più lacerato, [...] tutte queste voci erano così saldamente strette, confuse, amalgamate tra loro, che il forestiero che giungeva in questa città ne aveva, a tutta prima, una impressione stranissima, come di un'orchestra i cui strumenti, composti di anime umane, non obbedissero più alla bacchetta intelligente del Maestro, ma si esprimessero ciascuno per proprio conto suscitando effetti di una meravigliosa confusione. *L'eterna folla di Napoli, semovente come un serpe folgorato dal sole, ma non ancora ucciso. *La città si copriva di rumori, a un tratto, per non riflettere più, come un infelice si ubriaca. Ma non era lieto, non era limpido, non era buono quel rumore fatto di chiacchierii, di richiami, di risate, o solo di suoni meccanici; latente e orribile vi si avvertiva il silenzio, l'irrigidirsi della memoria, l'andirivieni impazzito della speranza. *Napoli è un pezzo di deserto azzurro. *Tornai al mio albergo, e pensando tanti casi e persone passò la notte, e riapparve l'alba del giorno in cui dovevo ripartire. Mi accostai alla finestra di quella casa ch'era alta come una torre, e guardai tutta Napoli: nella immensa luce, delicata come quella di una conchiglia, dalle verdi colline del [[Vomero]] e di Capodimonte fino alla punta scura di [[Posillipo]], era un solo sonno, una meraviglia senza coscienza. ====[[Johan Turesson Oxenstierna]]==== *Il più delizioso paese dell'Europa è Napoli, e di quanto fa {{sic|duopo}} per una vita deliziosa è provveduto, {{sic|benche}} da perverso popolo sia abitato. Albergo è quasi sempre della più trista nazione 'l paese migliore. Si trovano quivi galantuomini quanti altrove fuor d'ogni dubbio, ma così mi spiego al riguardo del popolo minuto, che dello stato la terza parte compone. *Nazione di più inquietissima è questa, e contro cui devesi ad ogni momento ben avvertire; chiara testimonianza ne fanno quaranta due generali rivoluzioni seguite {{sic|doppo}} la separazione sua dal Romano impero, di cui per lo passato era parte, e nello spazio di due anni ha cinque Re tutti di nazioni differenti avuto, questa Corona i Re di Spagna possedendo, dicevasi; ''che 'l Re cattolico in [[Sicilia]] per la dolcezza regnava, per l'autorità in [[Milano]], ed in Napoli con la sottigliezza.'' *Napoli è nel rimanente 'l paese de' Monaci e delle Civette, due spezie d'animali ugualmente pericolosi, e per una quotidiana, ed ordinaria {{sic|Conversazione}}: Forastieri molti perciò non si vedono doppo un breve soggiorno in altra maniera ritornarsene, che colla borsa vuota, caricata la coscienza, e contaminato 'l corpo. Questa è di Napoli la mia sentenza, che per verità d'esser {{sic|veduto}} merita, ma non già d'esser con troppa curiosità {{sic|esaminato}}. ====[[Pier Paolo Pasolini]]==== *Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. Non saranno dei napoletani trasformati. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all'ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili, incorruttibili. *Ho scelto Napoli<ref>Per le riprese del ''Decamerone''.</ref>perché è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e così di lasciarsi morire: come certe tribù dell'Africa. *Io con un napoletano posso semplicemente dire quel che so, perché ho, per il suo sapere, un'idea piena di rispetto quasi mitico, e comunque pieno di allegria e di naturale affetto. Considero anche l'imbroglio uno scambio di sapere. Un giorno mi sono accorto che un napoletano, durante un'effusione di affetto, mi stava sfilando il portafoglio: gliel'ho fatto notare, e il nostro affetto è cresciuto. *Io so questo: che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. La stessa cosa fanno nel deserto i Tuareg o nella savana i Beja (o lo fanno anche da secoli, gli zingari): è un rifiuto sorto dal cuore della collettività [...]; una negazione fatale contro cui non c'è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia come tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perché questo rifiuto, questa negazione alla storia, è giusto, è sacrosanto. *Io sto scrivendo nei primi mesi del 1975: e, in questo periodo, benché sia ormai un po' di tempo che non vengo a Napoli, i napoletani rappresentano per me una categoria di persone che mi sono appunto, in concreto, e, per di più, ideologicamente, simpatici. Essi infatti in questi anni – e, per la precisione, in questo decennio – non sono molto cambiati. Sono rimasti gli stessi napoletani di tutta la storia. E questo per me è molto importante, anche se so che posso essere sospettato, per questo, delle cose più terribili, fino ad apparire un traditore, un reietto, un poco di buono. Ma cosa vuoi farci, preferisco la povertà dei napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l'ignoranza dei napoletani alle scuole della repubblica italiana, preferisco le scenette, sia pure un po' naturalistiche, cui si può ancora assistere nei bassi napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana. Coi napoletani mi sento in estrema confidenza, perché siamo costretti a capirci a vicenda. Coi napoletani non ho ritegno fisico, perché essi, innocentemente, non ce l'hanno con me. Coi napoletani posso presumere di poter insegnare qualcosa perché essi sanno che la loro attenzione è un favore che essi mi fanno. Lo scambio di sapere è dunque assolutamente naturale. *Napoli è ancora l'ultima metropoli plebea, l'ultimo grande villaggio (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane): questo fatto generale e storico livella fisicamente e intellettualmente le classi sociali. La vitalità è sempre fonte di affetto e ingenuità. A Napoli sono pieni di vitalità sia il ragazzo povero che il ragazzo borghese. [[Immagine:Palazzo dello Spagnolo - Naples.jpg|thumb|Palazzo dello Spagnolo]] ====[[Jean Paul]]==== *Ancor prima che avessimo compiuto il periplo del promontorio di [[Posillipo]], il cratere del [[Vesuvio]] eruttò lentamente nel cielo un figlio ardente, il sole, e mare e terra si infiammarono. L'anfiteatro di Napoli coi palazzi color dell'aurora, la sua [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del mercato]] fatta di vele pallide, il brulichio delle sue fattorie sulle pendici dei monti e sulla riva e il suo trono verdeggiante di Sant'Elmo, si drizzò fieramente tra due montagne, davanti al mare. *Io passeggiavo solitario; per me non c'era notte, né casa. Il mare dormiva, la terra pareva desta. Nel fuggevole chiarore (la luna calava già verso Posillipo) contemplavo quella divina città di frontiera del mondo delle acque, quella montagna di palazzi che s'inerpicava, fin dove l'alto [[Castel sant'Elmo|castello di Sant'Elmo]] occhieggiava bianco tra il verde del fogliame. La terra cingeva il bel mare; sul braccio destro, il Posillipo, portava fiorenti vigneti fin dentro le onde, mentre col sinistro reggeva città e racchiudeva le onde e le navi del mare e se le stringeva al petto. Sull'orizzonte la puntuta [[Capri]] giaceva nell'acqua come una sfinge e sorvegliava la porta del [[Golfo di Napoli|golfo]]. Dietro la città il vulcano fumava nell'etere, sprizzando a tratti scintille tra le stelle. *La luna era alta nel cielo, luminosa come un sole, e l'orizzonte era indorato dalle stelle – e in tutto il cielo senza nubi si ergeva sola, a oriente la cupa colonna del Vesuvio. Nel cuore della notte, dopo le due, attraversammo da un capo all'altro la città meravigliosa, in cui continuava a fiorire la vita del giorno. Gente allegra popolava le strade – i balconi si scambiavano canzoni – sui tetti spuntavano fiori, alberi tra i lampioni, e le campanelle delle ore prolungavano il giorno, e la luna sembrava riscaldare. Solo di tanto in tanto ci imbattevamo lungo i colonnati, in qualcuno intento alla sua siesta. ====[[Roger Peyrefitte]]==== *Costumi tranquilli del popolo napoletano, che ci si immagina inquietante: la sorveglianza notturna di questa città è affidata a dodici carabinieri. *La vera Napoli, meravigliosa, pittoresca, commovente: quella della strada. *«Posillipo»: «che calma il dolore». Questo luogo d'incanto deve il nome a una villa di Pollione, il Romano che gettava gli schiavi alle murene. Un nome così di buon augurio non era che un'antifrasi. *Risa e sorrisi – la sola Corte d'Europa dove [[Giacomo Casanova|Casanova]] abbia sentito ridere fragorosamente fu quella di Napoli. *Un incidente qualunque fornisce immediatamente dei numeri per giocare al lotto. Un vaso da fiori è caduto in testa ad una passante: i testimoni, dopo averla soccorsa, vanno a giocare 17 (disgrazia), 21 (ad una donna), 34 (sulla testa). ====[[Guido Piovene]]==== *A Napoli, come a Parigi, è difficile udire, almeno in conversazione, quei giudizi assoluti, radicalmente negativi che si odono altrove; come a Parigi, la tendenza è piuttosto verso l'assoluzione, naturalmente con un sottinteso un po' scettico, e senza approfondire troppo; vi è sempre, nei giudizi, un umorismo e un garbo di capitale anche mondana. *È un accento che spesso ho udito risuonare a Napoli in diversa forma. Un incanto nel vivere, unito però al sottinteso che il vivere ha per se stesso qualche cosa di doloroso. Si ha una specie di pendolo tra quell'incanto e quel sottinteso riposto: non si sa mai quale prevalga. *I bambini, le «creature» brulicano. Anche nei ristoranti medi, pochi sono gli avventori senza i bambini intorno. Napoli è una città allattante e poppante, perpetuamente gravida. Un semidio napoletano è l'amore; nella coscienza popolare, l'amore si redime con la creazione. *L'orario a Napoli può essere una necessità pratica, mai una necessità intima. Lo si abbandona quando non occorre più. *La bellezza di Napoli cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana, via via che scopre i suoi segreti, finché si giunge a intendere che veramente è questo il più bel golfo della terra. *Napoli non è una città per puristi. Vedo una chiesetta barocca, che porta a metà altezza la statua di un angelo, e si prolunga sul medesimo piano con la finestra e il balconcino di una casa senza pretese. Al balconcino sta una donna, gomito a gomito con la statua dell'angelo; questa è veramente Napoli; si abbatta la casa e il balcone, e anche la chiesa sarà divenuta scipita. In tutte le città, ma a Napoli specialmente, risulta evidente che l'arte non è fatta soltanto di quelle che chiamiamo opere d'arte. *Come ha trovato modo di convivere con i santi, con i miracoli, con la scienza e la tecnica, questo popolo vive in confidenza con le forze occulte e le potenze cosmiche. Dovunque si destreggia con la sua malizia, come la piccola barca sulle onde del mare. Anche per questo credo che il [[Vesuvio|vulcano di Napoli]], come gli scavi archeologici del Napoletano, non abbiano equivalenti in nessuna parte del mondo: tutto a Napoli, è umanizzato due volte. ====[[Antoine-Claude Pasquin Valéry]]==== *Il popolo di Napoli, malgrado ciò che si pretende ultimamente, deve essere considerato come il primo popolo della terra per inclinazione alla sommossa: esiste un libro italiano, intitolato: ''Relazione della ventisettesima rivolta della FEDELISSIMA città di Napoli''. Ma questi uomini indisciplinati, facili all'ira, non sono né crudeli, né furiosi, e malgrado la loro vivacità e l'ardore del clima che li brucia, la loro storia non offre nessuno di quei grandi massacri popolari di cui la storia di nazioni più civilizzate offre anche troppi esempi; gli orrori della rivoluzione del 1799 scaturirono da [[Horatio Nelson|Nelson]] e dalla [[Borbone delle Due Sicilie|corte]]; degli autentici napoletani non avrebbero mai destituito [[San Gennaro]], come [[Giacobinismo|giacobino]] e protettore dei Giacobini, per sostituirlo, come si fece, con [[Antonio da Padova|S. Antonio]]. *Le diverse dominazioni straniere che hanno occupato questo paese, successivamente greco, arabo, normanno, spagnolo, austriaco, francese, produssero senza dubbio negli abitanti la loro perpetua assuefazione, la loro facilità d'imitazione: fin nei costumi odierni si ritrovano molte tracce dei costumi spagnoli, quali l'esagerazione, la iattanza, il gusto delle cerimonie, e da vent'anni l'esercito ha scimmiottato di volta in volta i Francesi, gli Inglesi, e gli Austriaci, prendendo sempre, come capita a quelle specie di copisti, ciò che c'è di peggio nei loro modelli. *Se la natura del Napoletano è poco elevata, il suo istinto è buono, compassionevole, e benché ignorante, svogliato, ha immaginazione ed un'intelligenza viva, molto suscettibile di essere coltivata; il suo linguaggio è pittoresco, figurato, talvolta eloquente. Quando Sua Maestà l'arciduchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]] venne a Napoli, nel 1824, la si mostrò da lontano ad un uomo del popolo, dicendogli che era ''la vedova di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]'' – ''Che la vedova?'' ribatté il [[lazzari|Lazzarone]], ''è il suo sepolcro''. ====[[Michele Prisco]]==== *La consonanza assoluta della gente napoletana con la città che la tiene stretta è il fatto capitale, che non somiglia a nessun altro fenomeno sociologico di altrove, perché [[New York]] o [[Londra]] potrebbero mutare a loro piacimento la loro disposizione urbanistica e la gente {{sic|neviorchese}} o londinese non muterebbe di un soffio il suo modo di vivere. [...] Ed è proprio dunque da questo costante abbraccio fra la città e la sua gente, da questo rapporto che all'apparenza è anche irrazionale ma che poi si rivela come un preciso equilibrio di forze concomitanti, che nascono tanti aspetti della socialità napoletana. {{NDR|([[Mario Stefanile]])}}<br>Parole che vorremmo fossero meditate dai vari inviati speciali quando vengono quaggiù a diagnosticare le piaghe di Napoli: che sono le stesse piaghe della nazione, ingrandite, se si vuole, o esasperate, solo da questa situazione di fondo registrata da Stefanile. Del resto, aggiungiamo a nostra consolazione, se questi inviati non l'hanno capita, la nostra Napoli, non l'hanno capita neppure tanti ospiti illustri, e ben più validi sul piano letterario: non l'hanno capita, vogliamo dire, né Dumas né Anatole France né Lamartine né Mommsen, i quali l'interpretarono, com'è naturale, ciascuno secondo le reazioni del proprio temperamento. E poi non dimentichiamo le eredità impostate nel nostro sangue: fenicia, greca, moresca, e forse anche slava se la filosofia del «lassamme fa {{sic|a'}} Ddio» si apparenta al «nitchevò» russo: per non parlare dell'eredità del [[Vesuvio]], questa specie di Moby Dick nostrano.<br>Anche per tutto questo in nessun altro luogo del mondo si ritrova con la stessa evidenza che acquista a Napoli la testimonianza di un rapporto immediato viscerale e continuo fra i cittadini e la città, senza la mediazione e anzi a dispregio della legge, della norma e dell'autorità. Pensate per un momento a [[Spaccanapoli]], dove una folla pittoresca, geniale, fertile d'inventiva, sembra quotidianamente accreditare – con parole, gesti e atteggiamenti – la sua duplice singolarità alla [[Giordano Bruno]]: scoprire la gioia di vivere nella sua deprimente miseria, e trovare nelle sue scarse felicità un invito alla malinconia e alla rassegnazione. Ecco perché prima che una città, Napoli è a suo modo una categoria umana, e il suo connotato più rilevante resta l'imprevedibilità e il suo destino quello di favorire e continuare a favorire, con la sua permanente contrapposizione e contraddizione – di paesaggio, di storia, di costume, di vita – un'abbondante fioritura di luoghi comuni che ne perpetuano un'immagine di falso folclore e ininterrotto colore locale. *Si stendeva sul [[Golfo di Napoli|golfo]] una caligine colorata, un cumulo di vapori che andavano dal rosa all'azzurro al viola, conferendo al paesaggio, come il riverbero d'uno specchio rotto, quella vaghezza di riflessi, di ombre, di tinte e di lumi ch'è la tristezza di Napoli. [...] In nessuna casa di Napoli la luce era stata ancora accesa. Ma quante case, Gesù! Da far venire il capogiro a fissarle un poco a lungo: era così grande, Napoli? Non s'era mai affacciata<ref>Aurora, protagonista del romanzo.</ref>da San Martino su Napoli: è uno spettacolo meraviglioso. Era grande, la città, a starci dentro non sembrava: ora osservava le facciate stinte delle case, predominavano l'intonaco rosa e il colore grigio, il rosa pareva un riverbero di fuoco e il grigio un tappeto di cenere vulcanica: riconosceva le cupole argentate delle chiese, i terrazzi asfaltati pieni di rattoppi come la biancheria dei poveretti, le buche dei palazzi distrutti: e le strade dove si trovano? Un groviglio, a guardarle da quassù, un crudo e umido intrico di pietre. *{{NDR|Napoli, vista da San Martino}} [...] a poco a poco emersero in quella velata malinconia, nella foschia dei vapori rosei azzurrastri e violacei, fra un brusio di voci perpetue e lontane, i profili delle case, le squadrature dei terrazzi, le rampe tortuose, le scale a precipizio. Cercava un taglio diritto da riconoscere una strada, e non lo trovava: restava questo aspetto informe e caotico di concrezione uscita dal mare, rimasta a secco, scavata con lenti e individuali accorgimenti per trovarvi riparo. ====[[Hermann von Pückler-Muskau]]==== *Il mio amico ed io ci avventurammo da soli in Via Toledo e, spinti dalla folla, giungemmo alla [[Piazza del Plebiscito|piazza del Palazzo]] dove vedemmo per la prima volta in tutta la loro maestà il [[Golfo di Napoli|golfo]] ed il [[Vesuvio]] fumante. Quale che fosse l'impressione destata in noi da questa immagine, il rumore ed il movimento che ci circondava erano così grandi, che l'intera prospettiva ci sembrava girare con la folla. Ero continuamente sul punto di gridare al popolo: insomma, tenetevi un po' tranquilli, perché possa godere di questa bella veduta che ha altrettanto bisogno di silenzio che di un canto melodioso; ma questo popolo che le baionette austriache sole potevano far tacere, di sicuro non si sarebbe lasciato calmare da belle parole; dovetti così rinunciare per il momento a godere di questa tranquillità a cui aspiravo. *Molto spesso [[Posillipo]] mi era stato vantato come il più bel luogo che si trovi negli immediati dintorni di Napoli, e ci dirigemmo quindi da quella parte. Più di una volta lungo il nostro cammino fummo fermati prima di giungere alla meta cui tendevamo; perché, nonostante già conoscessimo discretamente l'[[Italia]] e ci fossimo abbastanza familiarizzati con gli usi degli Italiani, fummo nondimeno talmente sorpresi da tutto quel che vedevamo e sentivamo a Napoli, che ci sembrava di essere in mezzo ad un popolo del tutto estraneo a ciò che avevamo visto a [[Milano]], a [[Genova]] o a [[Roma]]: erano altri giochi, altri canti, altri costumi; gli stessi cavalli erano diversamente bardati. Tutto, in una parola, era nuovo per noi. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci colpì, furono senza dubbio le grida eccessive del popolo. *Napoli non ha né porte né mura di cinta, così che ci trovammo, senza aspettarcelo, in mezzo a questa città popolosa in cui all'improvviso fummo storditi dal rumore della folla che ci circondava come se, durante un viaggio per mare, fossimo stati sorpresi da una tempesta in mezzo alla calma più profonda. Quando entrammo in [[Via Toledo]] immaginai che da poco fosse avvenuta una sommossa e che il popolo si accingesse a prendere d'assalto il palazzo del re o il castel Sant'Elmo; ma, osservando più da vicino, vedemmo che tutte queste persone così chiassose, erano, in fondo, individui assolutamente pacifici che gridavano solo per vendere le loro merci, che consistevano in qualche cipolla, in fette di anguria o in piccoli pesci. Accanto a questi venditori ambulanti si trovavano i mercanti fissi di maccheroni, di frittelle, di limonate e di arance. Oltre a questo, poiché era domenica, e la serata era bella, le strade erano ancora gremite d'un gran numero di allegri oziosi a cui è permesso di gridare e cantare a squarciagola, senza minimamente darsene pensiero. In mezzo a questa folla, i ''calessari'' correvano al gran galoppo come se si trattasse di guadagnare il premio della corsa, ciò che non migliorava la tranquillità ed il buon ordine. Man mano che avanzavamo la folla si faceva sempre più serrata, di modo che alla fine ci trovammo completamente bloccati, sia per la quantità di persone che per le riparazioni che si facevano al lastricato. *Qui imparo anche a conoscere questa trasparenza dell'atmosfera di cui avevo tanto sentito parlare; perché dal mio balcone distinguo perfettamente nella città di [[Sorrento]] da cui sono lontano quindici miglia, ogni casa con la sua forma ed anche il suo colore. Quel che c'è di più straordinario è che, quando il cielo è coperto, gli oggetti si avvicinano e sembrano divenire ancora più distinti; mentre quando fa molto caldo, e soprattutto quando soffia lo scirocco, sono come avvolti in un vapore incerto e gialligno. Dall'altro lato del mio balcone, ho innanzitutto la parte della città che si estende verso la [[Villa comunale di Napoli|Villa Reale]] e [[Posillipo]], poi fiancheggio i giardini e le residenze di villeggiatura, mi elevo verso il Capo Miseno e volo da un'isola all'altra. L'Epomeo, nell'isola d'Ischia, serve da limite da questa parte, ma le isole sono disposte nel mare come una collana di corallo, e le onde, fatte lucenti dal sole, che brillano in un orizzonte lontano, somigliano ad una catena d'argento che lega insieme i due promontori collocati l'uno di fronte all'altro. Quando si hanno davanti agli occhi tante mirabili bellezze, che non si ha bisogno di andare a cercare, non si sente il minimo desiderio di uscire di casa, a meno che non si veda passare sotto le proprie finestre una gondola o una barca a vapore; allora, a dire il vero, si sentono nascere desideri cui si fa fatica a resistere. ====[[Fabrizia Ramondino]]==== *Chi non è vissuto in una città balia, ma solo in una città madre, difficilmente potrà comprendere come le ordinate costellazioni celesti, a immagine dell’ordine terrestre – spirituale, sociale, politico, – siano indifferenti al napoletano, mentre nella Via Lattea egli ritrova quell'indistinto luminoso brulichio, privo di forme e di nomi, quel caos chiaro e nutriente, specchio celeste della sua città. *E fuggendo Napoli, per inseguire un Nord mitico, che quasi sempre non oltrepassava Roma, [i giovani intellettuali napoletani] venivano a loro volta inseguiti da Napoli, come da una segreta ossessione. Ché Napoli usa seguire i suoi concittadini dovunque, come un'ombra, se si trasferiscono altrove.... Così Napoli, dove è così difficile vivere e che invoglia tanto a partire, che è così difficile abbandonare e che costringe sempre a tornare, diventa, più di molti altri, il luogo emblematico di una generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l'unico dove per ora possiamo star di casa. *La porta dell'Oriente verso l'Occidente e dell'Occidente verso l'Oriente, come definì Napoli [[Fernand Braudel|Braudel]], è sempre spalancata, pronta ad accogliere tutti. Ma chi la oltrepassa avverte di entrare in un luogo dove sono radunati i membri di una grande setta segreta alla quale è arduo essere iniziati. ====[[Domenico Rea]]==== *A Napoli [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] si preparò non solo a diventare uomo, ma {{sic|intanto}} divenne sommo scrittore in quanto subì una profonda napoletanizzazione. A Napoli acquistò il vastissimo sentimento tragico della vita, di una vita in movimento, senza scrupoli, consumata dalla e nell'azione, senza mezze misure, intensa nel bene e nel male, nell'amore celeste e nel profano. *Boccaccio lontano da Napoli vive come un emigrante. Non sa porre radici profonde in nessun altro luogo. Si rassegnerà a rimanere in Certaldo. E il paese che sempre l'attirerà, anche dopo l'amara delusione del 1362, sarà Napoli, ed è a Napoli, come gli emigranti, che penserà sempre di ritornare. A Napoli, non a [[Firenze]], che non gli ricorda le donne ingrate ma appassionate di Napoli, le scampagnate a [[Baia]], i bagni e e le cacce, quel mare, quel cielo, quella città piena di gente, amante di una vita gridata, che tira a campare senza preoccuparsi se domani sarà domenica o lunedì, giacché sarà un bel giorno se la fortuna avrà dato un segno della sua benevolenza. *Come un popolo tanto disposto al farsesco sia poi giunto a certi suoi grandi giorni, a [[Masaniello]], al netto rifiuto dell'Inquisizione (anche se a Napoli in fatto d'impiccagioni, arrotamenti, squartamenti, supplizi in pubblico se ne contarono a migliaia fino al Settecento), alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica del '99]] e ai moti del 1820, non ce lo {{sic|sapremo}} spiegare se dovessimo prendere sul serio la sua letteratura che si è lasciata attrarre quasi sempre dagli effetti e non dalle cause, che ha sottomesso la miseria al colore, non il colore ad essa. Chi ha parlato delle 4 giornate? E donde sono uscite? Dalla pulcinelleria? *{{NDR|Il panorama dal balcone di una casa di Napoli}} Da Punta della Campanella a Capo Miseno<ref>Le due estremità che delimitano il Golfo di Napoli. {{cfr}} ''Letteratura delle regioni d'Italia, Campania'', p. 341, nota 12.</ref>era un cerchio perfetto nella metafisica luce della luna. Ogni punto era un riferimento archeo-storico-sociologico, un «a capo del mito»: il [[Vesuvio]], [[Pompei]], la costa di Stabia, il promontorio di Sorrento, [[Capri]] e il [[Salto di Tiberio]], lo sperone di [[Ischia]], la prua della virgiliana [[Posillipo]] e il vasto mare a cerchi concentrici come l'eco, frastagliato dalle luci delle lampare... Ora mi spiego perché [[Giacomo Leopardi]] dettò gli ultimi sei versi del divino (e mai aggettivo fu più effettuale) ''Tramonto della luna'' da un giardino del [[Golfo di Napoli|golfo]], dopo avere amato e odiato Napoli. *Dovunque si parli di Napoli, c'è una disposizione a comprendere Napoli, che è in sostanza un'accusa alla sua pulcinelleria, alla sua corruzione in politica e in morale. Popolo sporco, dedito all'ozio, alla prostituzione, impoeticissimo! E la nostra meraviglia si leva in dubbio; per come sia stato possibile che un popolo corrotto, da quando se ne ha una memoria, sia ancora tanto vivo, anzi nella piena capacità d'insegnare qualche cosa agli uomini, di dare a loro, se non altro, uno spettacolo che gli stranieri chiamano vita piena. *Il mare a Napoli è un maestro. Il mare è una lenta fatica. *Il napoletano è fuori dalla storia; o meglio vi è stato così addentro e così maltrattato, deriso e beffato che ha finito per uscire dal tempo, creandosi un suo ambiente eterno dominato, è ovvio, da [[San Gennaro]] e dalla [[cabala]].<br>Che cosa poteva fare di diverso con i suoi problemi in sospeso e procrastinati all'infinito? *Il ''rilievo'' del mendicante, che sarebbe violento in un'altra città, a Napoli, rientra nel quadro generale della grande miseria. Si distinguono solo quei mendicanti coperti di piaghe o di altre brutture fisiche, esposte con arte provetta. Ma se piaghe, infermità e mutilazioni, stracci e insetti muovono a ribrezzo la maggioranza degli uomini, ai napoletani suggeriscono una profonda emozione. Il napoletano vecchio tipo nutriva una cieca sfiducia nel Progresso, ma confidava nella Provvidenza. In cuor suo non approvava che un mendicante, ossia un uomo colpevole di non essersi maturato nel grembo di una regina, doveva essere gettato nel fetore e nella promiscuità di un ospizio, togliendogli, in pratica, la libertà. Era considerato un colmo d'ingiustizia. *{{NDR|Napoli}} La porta misteriosa di tutta l'Italia meridionale. *«Ma Napoli, Napoli bella della mia gioventù, com'è diventata?»<br />«È orribile. Altro che odore di mare, che mi dicevi. Odore di merda come qua. Ma qua è la nostra merda». *Napoli, una commedia perpetua recitata in pubblico, gridata e urlata. *Ora l'anno è pieno. Siamo agli sgoccioli. I giorni non passano mai, ma gli anni passano come i lampi. Ma a Napoli se ne fregano. Tutto in questo mese concorre verso il [[presepe]], ossia verso un mondo immaginario pieno di pace e di bendidio. Il presepe è questo: la metafora di come dovrebbe essere la terra governata più che dagli uomini dall'ingenuo Bambino [[Gesù]]. Il presepe è il regno dell'armonia e della fine dell'ingiustizia. *Per noi resta il fatto che ovunque troviamo quattro righe su Napoli, prostituzione, furto, arrangiamento e compromesso sono i punti di forza. Ma il sentimento tragico della vita, spogliato e nudo, che qui regna su tutto, come la violenza di vivere almeno una volta, perché una volta si vive, rimangono forze oscure. *Re, governanti, turisti e poeti passano e se ne vanno. Anche il napoletano se ne andrebbe a vivere in riva al mare, dove l'aria sveltisce il cuore, o sulla collina del [[Vomero]] o ai Camaldoli, dove c'è odore di campagna e di cielo fresco. Egli invece è costretto a restare nel pozzo. Questa certezza ha trasformato il vicolo in una casa in comune, ha sviluppato l'istinto del mutuo soccorso – si prestano tutto: pentole, cibi, panni, scarpe, abiti – ma ha anche sollecitato un'indifferenza politica fatalistica, che ne ha fatto un popolo politicamente rachitico. *Scartati i re, i loro delfini, parenti, congiunti e amici, ai napoletani rimase il patrono, proprio nel significato di padre da cui solo sperare non miracoli, ma il pane allo stato brado. Da questo legittimo desiderio a «un culto di sangue di stampo barbarico<ref>La citazione è tratta dalla voce ''San Gennaro'' nell<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia delle religioni'', edita da Vallecchi. {{cfr}} ''San Gennaro'', ''Opere'', Mondadori, 2005, p. 1520.</ref>» ce ne passa. San Gennaro largamente manovrato dai chierici per tener buoni gli sprovveduti si trasformò in un'arma di ricatto nelle mani di questi ultimi nell'immarcescibile speranza di addomesticare chi aveva e poteva. *Si resta a Napoli perché i napoletani nella collettivizzazione universale, conservano un loro preciso comportamento; perché non provano il rigetto del loro prossimo. Lo accettano, ne sopportano e comprendono i difetti. È per questo motivo che la notte napoletana è ancora tra le più fulgide notti del mondo. Alle tre del mattino si può invitare un amico a gustare un piatto di spaghetti con pomodori, triglie in cartoccio e babà flambé. In molti luoghi d'Europa si vocifera di libertà sessuale: ma soltanto a Napoli, da illo tempore, una creatura di qualsiasi sesso può coltivare i propri sfizi. Il vizio della libertà sessuale a una certa ora della notte si respira nell'aria. Certo, rimane una città difficile. È per palati dal gusto forte. Possono capitare tante cose, tante avventure, tanti guai, tante invenzioni del vivere e tanti delitti. La ragione è semplice. Non c'è mai stata una borghesia a dettare le leggi dell'ipocrisia. La città è rimasta sostanzialmente plebea, incline al «dialettale», al versante greco, quello liberatorio degli istinti, più che mai socratica e legata al superiore ordine divino (umile, semplice) che a quello storico e politico: potere e violenza. Una città con ancora le carni e le piaghe esposte, dolenti e alla ricerca di una giustizia più vicina al diavolo che a Dio. *Troppa folla, troppo disordine, troppo rumore. Non pioveva, ma le strade erano bagnate e umide peggio che in campagna, e dappertutto bucce e cartacce, semi di zucca, scheletrini di pesci, valve di cozze, banchi di pizzaiuoli di paste cresciute esposte alla polvere in un acre fetor d'olio fritto. *Truppe d'occupazione furono quelle americane, ma apportatrici di un vastissimo concetto di democrazia nel significato più comune e umano del termine. Il fatto che un capitano alleato potesse amare fino a sposarla una popolana fu una rivelazione (e una rivoluzione) sociale d'inaudita importanza. Una conquista memorabile, che restò nel fondo del cuore dei napoletani. Per questa ragione la società fittizia e illegale che si instaurò a Napoli per due o tre anni lasciò dei beni morali e spirituali che sono ancora motori di progresso più di mille teorie. *{{NDR|Napoli}} Un infernale miscuglio di casi umani piccoli e piccolissimi, ma ugualmente fatali e terribili, potenti nella gioia e nella tristezza, che riceve, raccoglie e nasconde gente di ogni risma e razza. *Una città in cui l'ingiustizia è diventata edilizia, plastica, rilevo. ====[[Ermanno Rea]]==== *Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa. *[[Antonio Bassolino]] è il nuovo sindaco di Napoli. La città ha detto no alla nipote del duce, [[Alessandra Mussolini]], che comunque esce dalla piazza non proprio polverizzata, con il 44,4 per cento dei voti che poca cosa non è.<br />Ma che importa? Il dettaglio appartiene alla cronaca; l'evento alla storia. Un ciclo si chiude anche per questa città (si è chiuso per la verità già da tempo con il crollo di tutto un ceto dirigente e di un'impalcatura di potere) e noi, figli della guerra fredda, diventiamo archeologia. *Chi semina vento raccoglie tempesta, sostiene il proverbio. A Napoli il vento fu seminato ancora prima dell'ultimo conflitto mondiale, quando la città fu chiamata a garantire col sacrificio del proprio mare e del proprio porto, insomma con la rinuncia a ogni forma di sviluppo possibile, i perversi equilibri della guerra fredda nell'area sud-europea. ====[[Marchese de Sade]]==== *Fra il popolo, non si vedono che marchi spaventosi del veleno di questa peste<ref>La [[sifilide]].</ref>che sfigura ogni cosa in quasi tutte le parti del corpo. Se il veleno è tenuto più nascosto dai ricchi e dai nobili, non è per questo meno pericoloso, e io credo che ciò che uno straniero può fare di meglio è di evitare ogni contatto con questo popolo corrotto.<br>Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? È fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.<br>Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte alla brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l'immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore. [...]<br>Con il danaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. E io mi domando cosa diventeranno la virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata<ref>Arivata, refuso, nel testo.</ref>sino a questo punto, e in cui la più lieve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!<br>L'onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento. *Il popolo indubbiamente è rozzo, grossolano, superstizioso e brutale, ma ha una certa franchezza, e non è privo, talvolta, persino di amenità. La miglior prova è che questa plebe sterminata si mantiene nell'ordine senza polizia. La borghesia è civile, sollecita. La preferirei alla nobiltà, che l'alterigia e l'orgoglio sminuiscono proporzionalmente al suo desiderio di elevarsi. In generale è una nazione da formarsi; ma non è un'opera di un giorno, né di un regno. *In generale non è a Napoli che bisogna venire a cercare le arti. Si lasciano a [[Roma]]. Qui non bisogna ricercare che la natura e oso credere che essa sia superiore a ciò che le arti stesse sono a Roma. [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] è il viaggiatore da tener presente percorrendo questa felice campagna dove egli fa peregrinare il suo eroe, e si trova che, malgrado le rivoluzioni che hanno desolato questo bel paese, esso non è tuttavia ancora abbastanza mutato per non riconoscerlo dalle descrizioni che egli ci fa. *Risalendo all'origine della mescolanza dei diversi popoli che hanno sostituito i Greci in questa bella contrada, e che non vi hanno apportato che quella crudeltà che li ha condotti a distruggere i più bei monumenti, si troverebbe forse una causa<ref>Della rozzezza del popolo, che l'abate [[w:Jérôme Richard|Jérôme Richard]] attribuiva alle vicende tumultuose che hanno caratterizzato la storia di Napoli. {{cfr}} De Sade, ''Viaggio in Italia'', p. 262.</ref>più giusta: lo scarso progresso che le arti e le scienze vi hanno fatto in seguito, da cui è venuta questa imperdonabile negligenza nell'educazione, ha continuato a nutrire l'ignoranza e conseguentemente l'abbrutimento. La mollezza, vizio ordinario dei popoli che abitano in un bel clima, si è venuta ad aggiungere. La depravazione, che ne è una conseguenza, ha finito di corrompere, e io credo che ci vorrebbe oggi una rivoluzione completa per riportare questo popolo a quella amabilità che regna nella massima parte del resto dell'[[Europa]]. ====[[Jean-Paul Sartre]]==== *A Napoli ho scoperto l'immonda parentela tra l'amore e il Cibo. Non è avvenuto all'improvviso, Napoli non si rivela immediatamente: è una città che si vergogna di se stessa; tenta di far credere agli stranieri che è popolata di casinò, ville e palazzi. Sono arrivato via mare, un mattino di settembre, ed essa mi ha accolto da lontano con dei bagliori scialbi; ho passeggiato tutto il giorno lungo le sue strade diritte e larghe, la Via Umberto, la Via Garibaldi e non ho saputo scorgere, dietro i belletti, le piaghe sospette che esse si portano ai fianchi.<br>Verso sera ero capitato alla terrazza del caffè Gambrinus, davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto. Ero piuttosto scoraggiato, non avevo afferrato a volo che piccoli fatti multicolori, dei coriandoli. Mi domandavo: «Ma sono a Napoli? Napoli esiste?» *La nostra corriera fa spostare un carro funebre, che caracolla davanti a noi, più adorno di un carretto siciliano, il cavallo ha l'aria di una bella di notte; la carrozza sobbalza dietro di lui, quattro colonne tortili sostengono una sorta di baldacchino dove volano gli angeli. Dai quattro vetri si vede la bara ricoperta di fiori. Ai quattro lati traballano lanterne d'argento. Sulla predella posteriore, un beccamorto fa acrobazie. È bello essere ricevuti a Napoli dalla morte. Da una morte caracollante, agghindata come una puttana, fantastica, assurda e veloce. Tutto si copre d'ombra, ci si immerge nella città. *Napoli si avvicina. Come ogni volta, prima di arrivarci, ho una stretta al cuore. Attraversiamo un frutteto deserto. So molto bene, troppo bene, ciò che troverò a Napoli. È una città in putrefazione. L'amo e ne ho orrore. *Seguì per un po' [[Via Toledo|Via Roma]], poi si infilò in un vicolo. «Un vicolo di Napoli, non è come un tempio. Ti si appiccica, è come la pece.» [...] Dei bassi impudichi e segreti: ti buttano in faccia il loro calore organico ma non si svelano mai. «Forse perché non si vede mai qualcuno dentro.» Di notte, si chiudevano ermeticamente; di giorno, quando si aprivano, si svuotavano dei loro occupanti, li spingevano fuori, nella strada, e questi restavano là tutto il giorno, madidi, stagnanti, legati ai bassi da un invisibile cordone ombelicale, legati tra di loro da un qualcosa {{sic|più profondo}} del linguaggio, da una comunanza carnale. [...] Il cielo sembrava altissimo, lontanissimo sopra la sua testa; Audry stava proprio in fondo – in fondo a una vita densa e nera come sangue che si coagula, era stordito; a poco a poco era invaso da un desiderio di sonno, di cibo e d'amore. ====[[Giovanni Scafoglio]]==== *La Napoli di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata. *Napoli che strana città, per viverla serenamente bisognerebbe eliminare tutte quelle sorprese che ti riserva giorno dopo giorno, ma poi non sarebbe più la stessa. Un po' come quegli uomini che le donne amano per il gusto di poterli poi educare una volta sposati. *Napoli, la città che mi ha cresciuto è un mondo di ombre proiettate su pareti degradate dove anche la pioggia si vergogna di cadere. ====[[Jean Noel Schifano]]==== *Con l'unificazione, i reali Savoia vollero trasformare Napoli in una città provinciale, senza successo, saccheggiandone gli immensi tesori. Non riuscirono a governare perché refrattaria, persino usando la collaborazione della Camorra e dei capi di quartieri. Napoli si vide privata, negli anni, di spazio e creatività. Il genio partenopeo si rifugiò nell'illegalità. *E dico che tutti i mali di Napoli nascono a [[Roma]]. In un secolo e mezzo hanno fatto di tutto per trasformare la grande capitale che nei secoli è stata Napoli in una città-bonsai, privandola di banche, ferrovie, cantieri navali e opere d'arte. L'hanno trasformata in una città assistita da tenere al guinzaglio. E ora gli lasciano la monnezza, dopo che gli hanno portato per decenni i rifiuti tossici delle fabbriche del Nord. *Fra 50 anni Salerno e Caserta saranno uniti da un solo territorio urbano, sarà cosa favolosa. Volevano ridurla a una città bonsai, invece ne hanno fatto una pantagruelica, che ha difficoltà a muoversi ancora con le catene del colonizzatore al piede. *In tutti i sensi, credo che la civiltà napoletana sia indispensabile all'uomo moderno. Non si può essere moderni senza avere in gran parte una sensibilità napoletana. *Napoli ha la particolarità di essere tollerante ed accogliente. Napoli fa delle altre culture del mondo la propria cultura. Fagocita, digerisce e ricrea a partire dalle altre culture. Più si dà a Napoli, più Napoli dà al mondo. *Per sensibilità e cultura sono di tutto cuore napoletano. Ho imparato a vivere a Napoli, ho imparato a scrivere a Napoli. *Più Napoli sarà Napoli, più sarà universale. *Un altro simbolo che riconosco in Napoli è l'uovo. L'uovo primordiale si vive a Napoli. Una forma indistinta in cui l'uomo non si distingue dal ventre materno. Lo stesso sangue di [[San Gennaro|S. Gennaro]] che si scioglie ogni sei mesi, fa pensare al sangue femminile: sono ciò che ho chiamato i semestrui di San Gennaro. La civiltà napoletana è un uovo da cui tutti si possono nutrire. *Vogliono neronizzare Napoli e tutta la Campania con la monnezza. Odiano Napoli per la sua trimillenaria intelligenza, per la sua civiltà. Così la sfruttano, come l'hanno sfruttata in questi 150 anni di Unità. ====[[Ingo Schulze]]==== *Ci sono naturalmente città più rumorose, più profumate, più puzzolenti, più anguste, più veloci, più grandi, più imprevedibili – [[Calcutta]], San'a, [[Il Cairo]], [[Tokyo]]. Posso amarle oppure odiarle, ma sono città straniere. Napoli invece è come il tipo strambo in famiglia che turba molto più di un pazzo incontrato alla stazione, Napoli è la bella zia o la bella nipote che confonde i pensieri più di qualunque ragazza pinup. *Napoli è per me un insieme di densità e ampiezza dello sguardo. Il contatto è subito fisico, lo spazio è limitato e denso: rumori, profumi, cattivi odori, tutto è immanente, la storia qui non è lingua morta. E poi la vista del mare e del golfo, che si apre improvvisa e sembra racchiudere l'intera cultura di cui siamo fatti, da Ulisse e Virgilio fino ai giorni nostri. Mi sembra che Napoli possieda una sua intensità in tutte le sue espressioni, nel bene come nel male. *Napoli è una città che sperpera la propria bellezza, non solo a causa della criminalità e del degrado. Qui le chiese più sontuose ti si parano davanti all'improvviso, tanto che quasi non riesci a vederne la facciata, per non dire a ricavarne una visuale d'insieme. Il vero sfarzo si rivela spesso solo nei cortili interni. In nessun altro luogo l'aria è tanto satura di odori, che passo dopo passo si trasformano. Si viene squadrati, toccati, spintonati, non vi è mai tregua. Lo scoppiettio dei motorini costringe a guardarsi continuamente le spalle. Ma questa densità nulla sarebbe senza la corrispettiva vastità. A volte basta salire qualche gradino o cambiare lato della strada o anche solo voltarsi, e già ti coglie la vertigine alla ''vista del mare''. ====[[Matilde Serao]]==== *Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. *Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. *Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. *Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore. *Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi. *Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione! ====[[Samuel Sharp (chirurgo)|Samuel Sharp]]==== *A Napoli è una piazza chiamata ''[[Piazza del Municipio (Napoli)|Largo del Castello]]''. Somiglia molto al nostro ''Fower Hill'', ed è il ritrovo del popolo ozioso. Qui, in ogni pomeriggio, i frati e i pagliacci, i borsaiuoli e i ciarlatani compiono la lor bisogna. Un frate (del genere dei nostri predicatori ambulanti) predica a un uditorio di popolani che riesce man mano ad attirare; un pagliaccio tenta di stornar dal frate quella gente, mettendo in mostra ''[[Pulcinella]];'' e gli altri parecchi commedianti s'ingegnano a fare altrettanto. Or accadde un giorno che ''Pulcinella'' ottenne molto successo. Il povero frate predicava addirittura alle panche: nessuno se gli accostava. Seccato, mortificato, imbestialito all'idea che un teatrino di marionette, a venti metri di distanza da lui, potesse in quel modo sviare l'attenzione del pubblico dall'Evangelo e fargli preferire un sì triviale divertimento, egli levò alto a un tratto il Crocifisso e con voce tra {{sic|inspirata}} e rabbiosa si mise a urlare: «Ecco il vero Pulcinella! Ecco il vero Pulcinella! Venite, signori! Venite da me!»<br>Ed è così noto in Napoli questo fatto ch'io non mi sarei permesso di narrarvelo, se non lo narrassero, a tutti, anche le persone più pie. *{{NDR|La ''cuccagna'', offerta al popolo nel periodo di Carnevale per quattro domeniche consecutive}} Ai lati della costruzione sono inchiodati un numero prodigioso di pani in ordine architettonico ed anche una grande quantità di arrosti. Tra i cespugli sono trenta o quaranta montoni vivi, qualche maiale, dei piccoli bovi ed una quantità di polli. Ora la bisogna da compiere è di sacrificare questi poveri animali alla fame del popolo e, per ciò lasciar fare con ordine, ben tremila soldati circondano la costruzione per allontanare la gente finché il Re appaia a un balcone e dia il segnale per principiare la cerimonia sventolando il suo fazzoletto. Allora i soldati aprono i ranghi ed il popolaccio vi si precipita, ognun pigliando la sua preda e portando via le vivande e gli animali. Tutto è finito in un batter d'occhio. In questa confusione ci sono state gravi disgrazie, ma quest'anno non constato che vi siano morti o feriti. Le quattro società dei macellai, dei fornai, dei pescivendoli e dei pollaiuoli fanno le spese dei quattro giorni. Non posso trovare un napoletano qualunque che conosca l'origine di questa abitudine né che mi possa dire se derivi dai mori quando possedevano una parte della Sicilia o se sia d'origine pagana, o, in ultimo, se sia, come pare probabile, un ricordo delle esposizioni di belve che avevano gli antichi romani, giacché corrisponde molto al ''Venatio Direptionis''<ref>"La caccia, a cui per consenso dell'editore, e del principe dava termine la irruzione nell'arena del popolo, autorizzato, in tale occasione, ad impadronirsi di checché gli cadea sottomano, fu detta caccia di saccheggio, ''venatio direptionis''. La magnificenza dello addobbo, e la quantità delle vittime uccise, consentiva largo campo allo spoglio tumultuoso, che, pei seduti nelle gradinate formava pur esso parte animatissima dello spettacolo.<br>I Cesari costumavano far gettare dall'alto nell'affollato anfiteatro pallottole di legno contenenti numeri; ad ogni numero corrispondeva un dono, perfino navigli, isole, poderi." Da ''Storia del Pensiero nei Tempi Moderni del Conte Tullio Dandolo'', vol. II, Stabilimento Tipografico Sensi, Assisi, [https://books.google.it/books?id=dXFUAAAAcAAJ&lpg=PA349&ots=awuYBhSavP&dq=&pg=PA349#v=onepage&q&f=false p. 349]</ref>.<br>Un inglese vede con meraviglia tante migliaia di persone così pacificamente radunate. A Londra in un'occasione di tanta allegria la metà della gente sarebbe {{sic|ubbriaca}}, la si vedrebbe bisticciarsi, azzuffarsi, magari buttar nella folla qualche gatto morto, per accrescere la confusione. Però mi pare che il popolaccio napoletano, per diabolico che sia quando è inquieto, si dimostri più contenuto, quando è di buon umore, del nostro popolaccio. *Certi luoghi delle [[Alpi]] offrono un bellissimo e pur tremendo aspetto: essi mi dettero il primo grande spettacolo, davvero ''meraviglioso''. Credo che la città di [[Venezia]], emergente dalle acque con le incantevoli sue isole adiacenti, potrebbe essere considerata come la seconda delle meraviglie ch'ho visto: e mi permetterei di nominare la [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Chiesa di San Pietro]], in [[Roma]], come la terza di quelle, malgrado che le sue bellezze non derivino dalla natura ma soltanto dall'opera dell'arte. Sopratutto ammiro il cielo, la terra e il mare di Napoli! Le isole, le colline, il [[Golfo di Napoli|golfo]], le costruzioni che scendono, come in anfiteatro, fino al mare rendono l'aspetto di questa città cosa di una infinita bellezza. *Io suppongo che Napoli sia l'unica città d'Europa che basti a' suoi abitanti; tutte le altre sono rinforzate dalla gente di provincia: quel che costa la vita, quel che occorre al lusso costituiscono in altre grandi città tali ostacoli ai {{sic|matrimonii}} ch'esse, in pochi anni, certo resterebbero spopolate se non se ne rimettessero a' provinciali. Invece a Napoli il caso è diverso: si ha la curiosa abitudine di prender gente di servizio coniugata: a [[Parigi]] o a [[Londra]] poche persone di servizio sposate trovano posto, anzi la gran parte di questa classe rimane tutta la vita senza sposarsi; se lo facessero, difficilmente potrebbero in quelle città i domestici e le cameriere trovar posto anche in diverso modo. A Napoli è l'uso quasi generale di dare un tanto al giorno agli uomini di servizio per nutrirsi, essi non dormono in casa del loro padrone, e quindi son costretti a pigliar moglie: ne accade che un gran numero di ragazze è sempre pronto ad accettare la prima domanda di matrimonio, giacché in Italia le donne vanno difficilmente a servizio come in Inghilterra. [...] La difficoltà d'impiegarsi come serve, quella ancora di guadagnarsi il pane in altro modo, son, giusto, le ragioni che inducono certe povere donne ad affrontare la miseria sicura, la quale le aspetta subito dopo il matrimonio. Sciami di bambini si vedono in tutte le strade abitate da' poveri, e son natural conseguenza di quelle unioni: un marito e una moglie che abitualmente hanno sei o sette figliuoli e una sola stanza per casa contribuiscono specialmente ad affollare le vie della città. *Se non ricordo male è il Signor [[Joseph Addison|Addison]] il quale afferma che appena un napoletano non sa che farsene si caccia in saccoccia tutte le sue carte e pianta allegramente un processo; è perfettamente vero, e dico anzi che se il [[Regno di Napoli]] fosse grande come la Repubblica di Roma nel momento del suo splendore, e se ogni causa dovesse essere giudicata nella capitale, le migliaia di avvocati che qui si vedono sarebbero appena sufficienti.<br>La prima volta che mi recai alla [[Castel Capuano|Vicaria]] credetti di essere uscito tardi di casa; le strade erano zeppe di avvocati che andavano a pranzo. Una folla enorme usciva dalla ''Vicaria'' e io credetti che il Tribunale si svuotasse. Invece, riuscito a penetrarvi, vi trovai lo stesso numero di gente che s'incontrerebbe ne' teatri di Londra la sera prima di una nuova rappresentazione!<br>Benedetto paese, ove chi non è principe o pezzente è ''[[w:paglietta|paglietta]]'' o prete. *Si dice che fosse costume dei pagani di non soltanto biasimare ma pur di castigare le loro deità quando non ascoltassero le preghiere di quelli antichi: ebbene lo stesso segue nel popolo napoletano. Se la [[Maria|Madonna]] stessa, oppur un qualunque lor santo in cui ripongono fiducia, non soddisfano le loro preghiere Madonna e santi son davvero trattati male. Per conto mio non posso dire di aver assistito a un caso di una somigliante mancanza di rispetto, ma certo, se mai merita un esemplare castigo una santa, io credo che questa deve essere proprio Santa Lucia. V'era oggi a chiederle aiuto un tal numero di ciechi che al solito arrivano [[Basilica di Santa Lucia a Mare|qui]] ogni anno da queste vicinanze, ch'io non dubito che voi stesso vi sareste indignato al punto di proprio picchiar la santa, per indurla a manifestar senza indugio la sua rara potenza. Ciò naturalmente, se foste stato un cattolico del genere di que' disgraziati. ====[[Amalia Signorelli]]==== *Anche per i non-napoletani, diciamo pure per gli italiani, ad alimentare la produzione dello stereotipo non è solo un bisogno di ordine cognitivo (semplificare la complessità, pre-costituirsi una mappa); credo (ed è ovviamente una mia ipotesi), che gli stereotipi su Napoli servano anche a esorcizzare, a tenere sotto controllo paura e senso di colpa. Paura di ciò che non si sa o non si può gestire, governare, mettere in ordine, far fruttare; senso di colpa per le occasioni sprecate, le ricchezze, anche immateriali dilapidate, le vigliaccherie e le rinunce. Incapace di assegnare un ruolo nuovo e innovativo alla ex-capitale più capitale che ci fosse nella Penisola, è come se l'Italia avesse scelto di farne contemporaneamente il proprio giullare e la propria anima nera: insomma, un vero e proprio capro espiatorio. *Estremamente moderna e urbana è la modalità di interazione con il potere. Rapporto estremamente laico e strumentale, che non riconosce ai potenti nessuna sacralità e ben raramente il carisma, ma è costruito sulla propiziazione strumentale, sul calcolo razionale delle convenienze reciproche (sempre utilizzabili anche se asimmetriche) e sull'ironia come strumento di autotutela della propria dignità. L'ironia è resa possibile dal disincanto, ma anche da un'altra risorsa molto urbana, che è la ricca competenza linguistica. I napoletani delle classi popolari hanno almeno tre competenze linguistiche: il dialetto della loro vita quotidiana; il dialetto «aulico» in parte appreso dalla frequentazione dei ceti borghesi, dalla canzone, dal teatro e così via, in parte inventato da loro stessi come parodia del vero dialetto "alto"; infine l'italiano. Il gioco delle decontestualizzazioni e ricontestualizzazioni surreali, delle cortocircuitazioni, delle iperboli e degli understatement con il quale si prendono le distanze da e si ridimensionano quei potenti con i quali pure è ritenuto inevitabile venire a patti, trova nella ricca competenza linguistica un eccellente strumento. *Napoli è senza dubbio la città d'Italia sulla quale più numerosi si sono prodotti e si producono stereotipi. Spesso in contraddizione fra loro e con quelli già consolidati, che non scompaiono sostituiti dai nuovi, ma persistono. Tutti insieme, e ad onta delle contraddizioni, confluiscono nell'idea di quella "qualità" (immaginata) che ontologicamente dovrebbe permeare di sé tutti i partenopei: la napoletanità. Tanto è forte e diffusa questa idea della napoletanità, che nell'immaginario collettivo nazionale e anche internazionale essa riassume e annulla in sé tutta la Regione, sicché salernitani, casertani, avellinesi finiscono riassorbiti e scoloriti nella categoria dei "napoletani", magari di serie B. *Tuttavia non sono solo gli "altri", gli estranei a produrre e utilizzare gli stereotipi su Napoli. Come si è accennato, sono stati e sono i napoletani stessi a utilizzarli e a farli circolare. Lo stereotipo può rivelarsi non solo irritante ma anche utile per coloro a cui si riferisce. Anche per i napoletani esso funziona, o può funzionare, con un riduttore di complessità, della propria complessità, difficile da gestire nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Lo stereotipo si offre come una sorta di staffa cui agganciare il primo nodo dell'ordito e della trama dell'identità: lo stereotipo semplifica, fissa, rende comprensibile per tutti ciò che si è («io so' napoletano e si nun canto moro»), definisce ciò che gli altri si aspettano e dunque anche ciò che ci si può aspettare dagli altri. E ancora, affidato agli imprenditori giusti, lo stereotipo può rivelarsi una merce eccellente, che si vende bene e dà ottimi profitti. Quanta napoletanità i napoletani hanno esportato ed esportano? E quanta riescono ad esportarne in loco, ai visitatori e ai turisti ansiosi di acquistarla?<br>Bisogna sottolineare con forza, però, che le funzioni strumentali non esauriscono l'utilità dello stereotipo. Per i napoletani, esso può assumere un'importante funzione espressiva: deresponsabilizza mentre identifica, perché aggrega il singolo a un "noi", e dunque dà o può dare un senso di legittimazione, persino di forza e di orgoglio. Funzione questa tanto più rilevante per la popolazione di una città che dall'Unità in poi ha vissuto una storia difficile, pesante di regressioni e di delusioni. ====[[Alfred Sohn-Rethel]]==== *A Napoli i congegni tecnici sono quasi sempre rotti: soltanto in via eccezionale, e per puro caso, si trova qualcosa di intatto. Se ne ricava a poco a poco l'impressione che tutto venga prodotto già rotto in partenza [...] per il napoletano le cose cominciano a funzionare soltanto quando sono rotte. *La città viveva sotto il [[Vesuvio]] ed era quindi costantemente minacciata nella propria esistenza. Di conseguenza, aveva preso parte al diffuso sviluppo tecnico ed economico dell'Europa soltanto a sbalzi, poiché non si poteva mai sapere se l'anno sarebbe trascorso senza catastrofi. *Se qualcuno gli dicesse che non è così in realtà che ci si serve di un motore o di un'apparecchiatura tecnica in generale, {{NDR|un napoletano}} lo guarderebbe sbalordito e si opporrebbe addirittura in modo energico: perché l'essenza della tecnica consiste per lui proprio nel far funzionare quel che è rotto. E nel maneggiare macchinari difettosi è senza dubbio un maestro, ben al di là di ogni tecnica. Nell'abilità e nella prontezza di spirito con cui, di fronte a un pericolo, ricava con irrisoria facilità la soluzione vincente proprio da ciò che non funziona, ha per certi versi qualcosa in comune con l'americano. Ma dalla sua ha la suprema ricchezza inventiva dei bambini, e come i bambini è sempre fortunato, e come accade ai bambini, la fortuna gli arride volentieri. Di ciò che è intatto, invece, di quel che per così dire funziona da sé, egli in fondo sospetta e diffida: infatti proprio perché va da solo, alla fine non si può mai sapere come e dove andrà. ====[[Stendhal]]==== *In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli. (attribuita) *Ingresso solenne: si discende per un'ora verso il mare seguendo una strada larga scavata nella roccia tenera, sulla quale è costruita la città. – Solidità delle mura – 'Albergo dei poveri', primo edificio. Fa un'impressione molto più forte di quella bomboniera tanto celebrata, che a Roma si chiama la Porta del Popolo. Eccoci al palazzo ''degli Studj'', si volta a destra, è la via Toledo. Ecco una delle grandi mete del mio viaggio, la strada più popolosa e allegra del mondo. *Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo. ====[[Hippolyte Taine]]==== *È gente brillante, volubile, pronta all'entusiasmo, senza equilibrio, che si lascia trasportare dalla propria natura. In condizioni normali, sono amabili e persino dolci; ma nei pericoli e nei momenti di collera, in tempi di rivoluzioni o di fanatismo, essi arrivano fino all'estremo limite del furore e della follia. *È un altro clima, un altro cielo, quasi un altro mondo. Questa mattina, avvicinandomi al porto, quando lo spazio s'è slargato e l'orizzonte s'è scoperto, io non ho più visto, tutto a un tratto, che un vivo sfolgorio di luce bianca. In lontananza, sotto la foschia che copriva il mare, si profilavano e si stendevano le montagne, luminose e morbide come nubi. Il mare s'avanzava a grandi ondate biancheggianti, e il sole versava un fiume di fuoco, simile a metallo fuso, che arrivava sino alla spiaggia. *In tutte le cose, la prima impressione è in essi troppo forte; appena toccati, essi scattano di colpo con una esagerazione qualche volta terribile, il più sovente grottesca. I mercanti che gridano la loro mercanzia paiono degli ossessi. Due cocchieri che litigano tra loro, sembrano vogliano uscire dalla pelle; un minuto dopo, essi non ci pensano più. *La gente del popolo è molto sobria, pranza con pane e cipolle. Conosco un vecchio operaio che ha fatto di suo figlio un mezzo signore, e che non mangia che pochi soldi di pane al giorno. Essi lavorano da mattina a sera, qualche volta sino a mezzanotte, ad eccezione della siesta da mezzogiorno alle tre. Si vedono ciabattini all'aria aperta tirare la lesina dal mattino alla sera. Calderai che, in prossimità del porto, occupano intere strade, non cessano di battere. *Quali strade si attraversano! Alte, strette, sudice; a tutti i piani balconi che strapiombano, un formicaio di piccoli fondachi, di botteghe all'aria aperta, di uomini e di donne che comprano, vendono, ciarlano, gesticolano, si urtano; la maggior parte macilenti e brutti, le donne in particolar modo, piccole e camuse, dalla faccia gialla e dagli occhi penetranti, poco pulite e cenciose, con degli scialli disegnati a fogliami e fazzoletti da collo color viola, rossi, arancioni, sempre a colori vivaci, ornate di ninnoli di rame. Nei dintorni della [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]] si intreccia un labirinto di straducole lastricate e tortuose, piene di polvere, sparse di bucce d'aranci e d'angurie, di resti di legumi. La folla si pigia, nera e brulicante, nell'ombra spessa, sotto il cielo sereno. *Verso le otto, non soffiava più un alito di vento. Il cielo sembrava di lapislazzuli, la luna, come una regina immacolata, risplendeva sola in mezzo all'azzurro e i suoi fasci di luce tremolavano sulla distesa dell'acqua, simili a torrenti di latte. Non ci sono parole adeguate per esprimere la grazia e la dolcezza delle montagne avvolte nella loro ultima tinta, nel viola vaporoso del loro manto notturno. Il molo, la foresta di barche, colle loro masse nere e cupe, le rendevano ancora più suggestive; e Chiaia a destra, girando intorno al [[Golfo di Napoli|golfo]] con la sua cintura di case illuminate, gli faceva una corona di fiamme.<br>Da tutte le parti, brillano i fanali; la gente all'aria aperta chiacchiera ad alta voce, ride e mangia. Questo cielo è una festa per se stesso. ====[[John Turturro]]==== *Napoli è un luogo misterioso sia per chi non ci abita sia per i suoi stessi abitanti: c'è qualcosa di veramente vibrante e vivo che si percepisce ovunque ed è come qualcosa d'infinito che percepisci anche quando la lasci. Mi ha colpito molto e credo di aver riportato nel film queste sensazioni. *Napoli è un luogo sopravvissuto ad invasioni straniere, eruzioni vulcaniche, terremoti, rivolte popolari e che allo stesso tempo ha prodotto nella sua storia una valanga di musica. *Una città splendida conquistata da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti. ====[[Federigo Verdinois]]==== *Napoli ha otto Biblioteche con circa due milioni di volumi; i quali volumi, pare impossibile, son letti, poiché coteste Biblioteche danno un movimento quotidiano di 3000 lettori: un milione di lettori all'anno. *Nello stesso anno 1899, sopra 3504 matrimoni celebrati, solo 623 atti non furono sottoscritti: il che vuol dire che l'analfabetismo coniugale è in una proporzione decrescente; né si starà molto a vederlo affatto sparire.<br>Il fenomeno è notevolissimo, chi consideri che fra tutte le città italiane Napoli è la più folta di plebe. Via via, dal '60 in qua, cotesta plebe s'è andata sollevando a dignità di popolo, vincendo pregiudizi, abitudini, miseria, ostacoli d'ogni sorta: il che non è poco merito. Il classico paese del ''dolce far niente'' ha dunque fatto qualche cosa più che starsene al sole. I piccoli popolani della generazione che vien su san leggere quasi tutti, e non solo le insegne delle botteghe ma i giornali; sanno scrivere, e non solo il proprio nome; spesso sanno disegnare e non senza gusto. A ciò han contribuito in varia misura l'istruzione obbligatoria, i Ricreatori festivi, i teatri popolari, le officine, l'esercito, la partecipazione alla vita politica e amministrativa, la stampa, e soprattutto un sentimento sempre più dirozzato di individualità e di esistenza intellettuale e morale. *Se la fotografia avesse potuto far commercio dell<nowiki>'</nowiki>''ignoranza'' napoletana, da un pezzo l'ignoranza nostra farebbe artistica mostra di sé nelle vetrine dei cartolai e girerebbe mezzo mondo in compagnia del ''[[lazzari|lazzarone]]'', del ''ladruncolo di fazzoletti'' e dei ''mangiatori di maccheroni''.<br>Più tempo passa, meno codesta fotografia è possibile. L'ignoranza perde, giorno per giorno, contorni e colore e si va sciogliendo anch'essa in nebbia di leggenda. *Pronti a riconoscere ed ammirare i meriti dei nostri fratelli di oltre Tronto, e anche a rallegrarcene, noi siamo parchi di lode pel valore indigeno e modesto. Epperò, siamo i primi a stupire, e in perfetta buona fede, quando ci accade di udir decantare all'estero un ingegno di casa nostra. Ed è così, lo si può affermare senza esagerazione, che ci si è accorti, dopo le consacrazioni francesi, tedesche, russe, perfino americane, che Napoli ha dato al romanzo Matilde Serao, alla lirica [[Gabriele d'Annunzio]], agli studi sociali e giuridici [[Raffaele Garofalo]], al nostro teatro [[Achille Torelli]], [[Roberto Bracco]], [[Salvatore Di Giacomo|Salvatore di Giacomo]], alla poesia popolare lo stesso di Giacomo e [[Ferdinando Russo]], al giornalismo [[Giuseppe Turco|Peppino Turco]], e alla storia, all'archeologia, alla linguistica, alle scienze esatte, agli studi politici tutta una falange di cultori insigni, la cui azione civilizzatrice è più efficace che non si creda e il cui valore tanto meno si può disconoscere quanto più volentieri lasciamo agli stranieri la cura di esaltarlo. *Uno dei pregiudizi più stolti è che il nostro così detto ''gran mondo'' viva soltanto di futilità e non sia informato di niente. È vero che [Napoli non ha l<nowiki>'</nowiki>''Hôtel Rambouillet'', ma non l'ha oggi nemmeno Parigi, la ''ville lumière''. a Napoli, invece, un'accademia di dotti come la [[Accademia Pontaniana|Pontaniana]], si onora di contar fra' suoi membri effettivi due duchesse, la [[Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri|Ravaschieri]] e la [[Enrichetta Carafa Capecelatro|Carafa D'Andria]], che tengono il loro stallo accanto a [[Matilde Serao]]. Il duca [[Giuseppe Avarna|Gualtieri]] ha scritto della costituzione inglese; il principe [[Francesco Pignatelli, principe di Strongoli.|Pignatelli-Strongoli]] ha volgarizzato l<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]''; il [[Pasquale Del Pezzo|duca Caianiello]] è professore di Università; il principe [[Gaetano Filangieri, principe di Satriano|Filangieri]] ha fondato il [[Museo artistico industriale Filippo Palizzi|Museo artistico industriale]]; e non serve dire di altri. Sono ritrovo di artisti e di scienziati i saloni della duchessa D'Andria, della principessa di Tricase. Con ciò non si nega che vi siano dei nobili ignoranti, allo stesso modo che ve ne sono di borghesi e popolani; ma, su per giù, la cosa si riscontra {{sic|dapertutto}} e in proporzioni non diverse. ====[[Lina Wertmuller]]==== *Come si fa a dire che la [[camorra]] è un dato costitutivo di Napoli? Significa non conoscere la storia di questa città, vittima di continue dominazioni nei secoli. Il popolo minuto doveva difendersi da dominatori ogni volta diversi e nei suoi strati diciamo più distanti dalla Storia ha assunto atteggiamenti di un certo tipo, poi precipitati con la modernità. Ci sono, pertanto, anche tanti mascalzoni. Ma assumerlo a fatto costitutivo non si può. *Napoli è la dea della bellezza. La voglia di cantare dei napoletani deriva dalla loro natura di artisti. Perché disprezzare i mandolini che venivano suonati anche da [[Domenico Cimarosa|Cimarosa]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. Il [[Conservatorio di San Pietro a Majella|Conservatorio S. Pietro a Maiella]] contiene un enorme patrimonio musicale, è un forziere inesauribile dove l'incuria e l'ignoranza hanno fatto marcire cose inestimabili. Qualsiasi paese al mondo avrebbe attinto a questo patrimonio per creare una stagione speciale d'arte. Napoli dovrebbe diventare, almeno per quattro/cinque mesi all'anno, Turistlandia, un posto cioè dove tutti potrebbero arrivare guidati dalla grande vela della musica, dell'arte e della bellezza. *Per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima. *Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica. ===Citazioni in versi=== [[Immagine:‪Piazza del Plebiscito - Augusto De Luca.jpg‬|thumb|Piazza del Plebiscito]] *''(A Napoli dove l'amore è Sovrano | Quando i ragazzi incontrano le ragazze | Ecco cosa dicono) | Quando la luna ti fa spalancare gli occhi | Come un grande fetta di pizza | Questo è l'amore.'' ([[Dean Martin]]) *''Basta ca ce sta 'o Sole, | ca c'è rimasto 'o mare, | na nénna''<ref>Ragazza.</ref>'' a core a core, | na canzone pe' cantà. || Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, | chi ha dato, ha dato, ha dato, | scurdàmmoce 'o ppassato, | simmo''<ref>Siamo.</ref>'' 'e Napule paisà.'' ([[Giuseppe Fiorelli]])<ref>Versi musicati da Nicola Valente.</ref> *''Bella Napoli, o quanto, i primi dì! | [[Chiaia]], e il [[Vesuvio]], e [[Portici]], e [[Via Toledo|Toledo]], | coi calessetti che saettan lì; | e il gran chiasso e il gran moto ch'io ci vedo, | d'altra vasta città finor digiuno, | fan sì che fuggon l'ore e non m'avvedo. | Ignoranti miei pari, assai più d'uno | la neghittosa Napoli men presta, | con cui l'ozio mio stupido accomuno. | Ma, sia pur bella, ha da finir la festa. | Al picchiar di Quaresima, mi trovo | tra un fascio di ganasce senza testa.'' ([[Vittorio Alfieri]]) *''Che fòra il veder Napoli coi fonti, | così nel sommo suo come nel basso! | Altro saria, ch'aver | marchesi e conti!'' ([[Luigi Tansillo]]) *''Chi puoi proteggere, madonna adorata, | dalla cieca miseria? | Il tacchino che si spidocchia sotto le sacre immagini | o la donna gravida nell'armadio a specchiera? | Ci vorrebbe il mare! | O che discendesse da Posillipo un'onda azzurra di cielo! | Essa dovrebbe salire le scalinate rischiarandosi, | carica di torce azzurre e di dolcezza; | e illuminare i poveri, penetrare nelle nostre contrade, | al fine di renderci diversi e di affermarci! || Ahimè! chi potrebbe esaudirci! | Potenti divinità si sono nascoste laggiù | sotto le colonne spezzate vicino al mare. || Il santo barocco s'è contorto impotente. | Le parole del poeta sono inutili.'' | Napoli-Parigi, settembre-ottobre 1959. ([[André Frénaud]]) *''Chiave di volta di un arco di azzurro, Napoli s'adagia sul mare, | Incoronata da compiacenti nazioni regina d'allegria senza pari: | Ride dell'ira dell'oceano, schernisce la furia del Vesuvio, | Disprezza malattia, e miseria, e fame, quelle che affollano le sue strade assolate.'' ([[Martin Farquhar Tupper]]) *''– Chisto è Napule d' 'o sole, | 'o paese d' 'o calore? | Gela l'acqua inte' 'e cannole''<ref>Tubazioni.</ref>'', | s'è schiattato''<ref>Scoppiato.</ref>'' 'o cuntatore!'' ([[Raffaele Viviani]]) *''Comme a stu suonno de marenare | tu duorme, Napule, viat' a tte! | Duorme, ma nzuonno<ref>In sonno.</ref> lacreme amare | tu chiagne, Napule!... Scétete<ref>Svegliati.</ref>, scé'!...'' ([[Salvatore Di Giacomo]]) *''Da secoli vive la miseria | nel sud dell'Italia. Guardate il suo trono: | pendono come tappezzerie | le tremule ragnatele nere | e i topi grigi rodono | i legni antichi. | Bucherellato trono che attraverso | le finestre rotte | della notte di Napoli respira | con rantolo terribile, | e tra i buchi | i neri riccioli cadono sulle tempie | dei bimbi belli | come piccoli dèi straccioni. | Oh, Italia, nella tua dimora | di marmo e splendore, chi abita? | Così tratti, antica lupa rossa, | la tua progenie d'oro?'' ([[Pablo Neruda]]) *''È mezzogiorno, | balena il mare; | sui colli e al piano | un uniforme | tedio. Alla vampa | canicolare | Napoli dorme || È mezzanotte, | sovra il sereno | golfo, alle rive | tra pianta e pianta | l'argento piove. | La luna è in pieno; | Napoli canta.'' ([[Vittoria Aganoor]]) *''Era fermo Imeneo tra l'erto monte | E 'l mare, in cui sovente austro risuona, | La 've cinge e 'ncorona Napoli bella l'onorata fronte : Napoli che di gloria e d'or corona | Impose a tanti duci, | Ouante serene luci | Ha notte ombrosa, allorché 'l vel dispiega; | E con amor, che avvolge i cori, e lega | L'anime pellegrine, | Facean ghirlanda al crine, | Ed allori tesseano e sacre palme, | E tessean preziosi i nodi all'alme.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Fuggo i paterni tetti, e i patrii lidi, | Ma con tremante pié, mi lascio a tergo | Passo, e con questi, che di pianto aspergo, | Per voi rimiro amati colli, e fidi. || I tuoi, si vuole il Ciel, vezzi omicidi | Sirena disleal, dal cor dispergo; | E caro men, ma più securo albergo | Pellegrino ricerco, ov'io m'annidi.'' ([[Giovan Battista Marino]]) *''La gente del [[Vomero]] ha sempre campato | vendendo pane in Via Tribunali. | Accarezzati dalla brezza del Vomero, | quei signori guardano dall'alto in basso | il sudore di Via Tribunali, | le lacrime di [[Mergellina]], | il sangue di [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Mercato]] – | ma se vogliono pregare i santi, | devono scendere nel buio della povertà. | Perché su al Vomero non ci sono chiese con santi | e nemmeno gli dei abitarono mai.'' ([[Alfred Andersch]]) *{{NDR|Venere}} ''Lascia Gaeta, e su per l'onda corre | tanto ch'arriva a [[Procida]] e la rade, | indi giugne a [[Pozzuoli|Puzzòlo]], e via trascorre, | Puzzòlo che di solfo ha le contrade | quindi s'andava in Nisida a raccorre, | e a Napoli scopría l'alta beltade: | onde dal porto suo parea inchinare | la Regina del mar, la Dea del mare.'' ([[Alessandro Tassoni]]) *''Le grandezze, i stupor, le meraviglie, | le delizie, i piacer, mare, aria e sito, | le cose illustri e celebri famiglie | della mia bella Patria, altiero vanto | de l'altre antiche e de le più moderne | degne di glorie eterne, | da cui per gusto altrui son già partito, | e fiori e frutti, e l'acque fresche e chiare, sotto il ciel più che rare, | oggi a Voi, Donne, io canto | se per cantare o dir ne saprò tanto.'' ([[Giovanni Battista del Tufo]]) *''Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare.'' ([[Federico Salvatore]]) *''Ma 'sta città mme pare sempe 'a stessa | che canta pe' cantà, ma sta chiagnenno''<ref>Piangendo.</ref>''. | Napule, chesta si', si 'na canzone | cantata cu dulore, alleramente.'' ([[Raffaele De Novellis]])<ref>Versi musicati da Cafazo.</ref> *''Mamma Napoli | Io stonghe ccà || E nun abbastano cient'anne | A ll'acqua e mare pe putè cagnà sta razza | 'o viento e terra le tocca pe crianza | e nun le passa maie sta vrenzola e speranza || e nun abbastano cient'anne | pe ce putè assettà a sta tavulata e gente | gente che già ha magnato, gente che già ha bevuto | che 'o mmeglio e chisto munno già se ll'ha futtuto | Mamma Napoli.'' ([[Teresa De Sio]]) *''Napolì | 'e benpensante votano Dc | Napolì | 'e camurriste votano Psi | Napolì | 'e sicchie 'e lota''<ref>Secchi di melma.</ref>'' votano Msi | Napolì | ma 'mmiez' 'a via continuano a murì | Napolì | ma tenimmo 'o sole 'a pizza e 'o mandulino | tarantelle canzone sole e mandulino | a Napoli se more a tarallucce e vino.'' ([[99 Posse]]) *''Napoli fu non è. La pompa altera | de le glorie già sue si volse in duolo. | Busto e tomba di sé, sul nudo suolo | pianger si può, ma non veder qual era. || Con aereo velen la Morte arciera | omicide sbalzò le Parche a volo; | e di Grandi e Plebei recisi a stuolo, | l'insepolto carname i Cieli annera. || Son macelli i Palagi, urne le sponde | del bel Sebeto; e sospirando stassi, | d'orride {{sic|straggi}} insanguinato l'onde. || Passeggier, bagna i lumi, affretta i passi, | fuggi, ché di spavento ombre feconde | spira la Morte ancor viva ne' sassi.'' ([[Giacomo Lubrano]]) *''Napoli ride int'a 'na luce 'e sole | chiena 'e feneste aperte e d'uocchie nire.'' ([[Ferdinando Russo]]) *''Napoli! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.'' ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Napule bella, desiata tanto | dal core e da la mia penosa vita, | Napuli bella, ch'io lassai da canto, | Napuli bella, e come t'ho fuggita? | Napuli bella, gli occhi miei di pianto | son pieni per la misera partita!'' ([[Francesco Galeota]]) *''Napule è comm' 'a femmena, | te fa venì 'o gulìo''<ref>Voglia.</ref>''. | Apprimma''<ref>Prima.</ref>'', core mio | e doppo, frusta llà. | E nfrìnghete, nfrìnghete, nfrà, | nfrùnghete, nfrùnghete, nfrù. || Napule, bello mio, | si' sempe tu, | si' sempe tu.'' ([[Pasquale Cinquegrana]])<ref>Versi musicati da Giuseppe De Gregorio.</ref> *''Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. | Ce nasce gente ca senza cuncierto''<ref>Senza preparazione.</ref>'' | scenne p' 'e strate e sape recita'.'' ([[Eduardo De Filippo]]) *''Napule è tutta rampe, scalinate, | scale, gradune, grade, gradiatelle, | sagliute, scese, cupe, calate, | vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, | vicule stuorte, | vicule cecate.'' ([[Carlo Bernari]]) *''Napule Napule Napule Na' | 'na notte e luna chiena | 'o sole ca me vase''<ref>Bacia.</ref>'' | 'n'addore e panne spase | me fa' senti' nu rre.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Sergio Bruni.</ref> *''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}}''<ref>Refuso. In realtà: non.</ref>'' abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. ([[Tristan Corbière]]) *''Non ti ricordi la fresca sera, | molle di nubi, plenilunar, mentre di Napoli per la Riviera | a i parapetti scrosciava il mar? || Era un settembre più che autunnale, | e Piedigrotta passata già; | dentro la Villa, pel gran viale, | avean le raffiche spersa l'està. || Moriva lungi su i mandolini | una canzone, sotto un hôtel. | Ma che profumo di gelsomini! | Parea dal mondo caduto un vel. || Non ti ricordi? Scendea la notte | sempre più opaca, su te, su me; | ci sorpassavano le ultime frotte | de le discepole, da gli ateliers. || Ci soffermammo. Nubi più grosse | spegnean de i cieli, nere, il chiaror; | tossisti, e della piccola tosse | su la tua bocca bevvi il sapor: || e stemmo avvinti, contro a le spume | che ci spruzzavano, salse, ognor più, | mentre [[Posillipo]] con cento e un lume | insanguinava l'onde laggiù...'' ([[Francesco Gaeta]]) *''O bella come una favola d'oro, | città solare, contrada incantata, | ove una dolce invisibile fata | fa sue magie tra una palma e un alloro. || La dolce fata nasconde al mortale, | chiuso in mistero, il divino suo viso; | ma bene effonde nell'aria un sorriso | di mite e ardente fulgor celestiale. || Tutta ne esulta la verde pendice | lungo il grand'arco del golfo beato; | tutto ne splende, commosso, incendiato, | l'azzurro specchio del mare felice. || Solo, laggiù, c'è un cattivo gigante''<ref>Il Vesuvio.</ref>'' | che freme e sbuffa in rabbioso tormento; | ma il suo fumacchio, portato dal vento, | si perde in ciel come un cirro vagante.'' ([[Diego Valeri]]) *''O gente senza alcuna cortesia, | la cu' 'nvidia punge | l'altrui valor, ed ogni ben s'oblia; | o vil malizia, a te, perché t'allunge | di bella leggiadria, | la penna e l'orinal teco s'aggiunge.'' ([[Cino da Pistoia]]) *''Oje né', | si te vuó' sciogliere''<ref>Scioglierti, nel senso di lasciarmi.</ref>'', | 'a strada è libera, | puó' cammenà. | Napule è chino 'e femmene | tutte pe' me, | ca vònno''<ref>Vogliono.</ref>'' a me, | pazze pe'mmé.'' ([[Salvatore Baratta]])<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> *''Pare che a tre generazioni di russi | fosse proibito andare a spasso | senza meta per le vie | di questa città meridionale, | lasciando libero lo sguardo di vagare, | curiosare disinvolti | qua e là, scattanti come bovi, | non com'aquile o leoni in cerca di preda, | che aguzzano la vista crudele''. ([[Maksim Amelin]]) *''Pe' [[Via Toledo|Tuleto]], p' 'a strada cchiù bella | d' 'a cchiù bella città ca se trova, | n'ata vita llà 'n miezo vulesse campà!...'' :'' 'N Paraviso 'stu sciore 'e bellezza | llà sultanto 'o putite truvà!'' ([[Salvatore Baratta]]) *''Per questo, straniero, la gente | a Napoli ha il culto dei santi: | da sempre ha conosciuto non un solo Dio, | ma molti dei, | perciò scambia San Paolo e San Pietro con i Dioscuri, | San Giovanni con Hermes | e Santa Restituta con Cibele. | Vecchie usanze dei tempi di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].'' ([[Alfred Andersch]]) *''Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.'' ([[Ioan Bernardino Fuscano]]) *''Pure la nostra sirena vedrai, Partenope, alla quale, condotta di qua dal mare, lo stesso Apollo indicò con la colomba Dionea il fertile suolo. A questa mia sede natale io ti invito. Qui è mite l'inverno e fresca l'estate: qui con le onde sue lente batte il mare tranquillo, ed è la pace sicura e il dolce far niente e una quiete senza fine; e si dorme qui, tanto!'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Qui sicura è la pace, e qui si gode | d'una comoda vita il bel piacere, | né v'è chi l'ozio altrui conturbi, o i sonni. | Non ha litigi il foro, e niun contrasto | conobbero giammai le leggi armate; | del diritto s'appaga ogni uom d'onore | senza aspettar che un tribunal l'astringa. | Or dirò delle superbe cose, | ch'alle colte città crescono il vanto? | Vedrai li sacri templi, e gli atrii suoi | da cento trammezzati alte colonne: | le due moli vedrai, teatro e circo, | e i quinquennali giuochi, il cui splendore | non cede a quei, che [[Roma]] sacra a Giove. | Né di [[Menandro]] a te lodar pretendo | le commedie di riso, e il dir faceto | di greco misto, e di parlar latino. | Né manca qui ciò, ch'è diletto al senso.'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Quivi Napoli bella i regi alberga, | Città vittoriosa e trionfale: | Veggio altri tempi ancor, e in altri monti | Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Settimana di sette feste, | questa è Napoli, punto e basta! | Passa il guappo con le maestre, | s'alza il grido dell'acquaiuol.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Lino Benedetto.</ref> *''Stace Napole mia, bella, e gentile, | sciore de 'Talia<ref>''Fiore di Italia.''</ref>e schiecco<ref>''Specchio.''</ref>de lo Munno, | mamma che face nascere l'Abrile | Tutto a no ventre | sempre co l'Autunno, | sott'a n'airo né gruosso né sottile, | 'nzino a mare commo uovo chino e tunno, | accanto a sciumme''<ref>Fiumi.</ref>'', e munte, e fontanelle, | Che 'nnanze foro giuvene e zitelle.'' ([[Giulio Cesare Cortese]]) *''T'accumpagno vico vico | sulo a tte ca si' 'n amico | e te porto pe' 'e quartiere | addò 'o sole nun se vede | ma se vede tutto 'o riesto | e s'arapeno 'e ffenèste | e capisce comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. | Comm'è bella comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella.'' ([[Claudio Mattone]]) *''T'adoro, sì, domenica | napoletana verso giugno: oh tu | di fragole odorosa! | oh coltri gialle e rosa | a i terrazzi! oh, profumo del ragù! || Ecco, a la chiesa prossima | chiama a distesa il campanello ancor; | nel sole, hanno per «essa», | tornata da la messa, | mobili e letto una scintilla d'or: || spunta con lumi e musica | per la salita la procession; | incede il Santo, e trema; | sul baldacchino crema | foglie di rose piove ogni balcon. || Adoro il tuo crepuscolo: | la gelsa bianca ne i panieri appar: | e l'uom de le campagne | suoi serti di castagne | su la pertica lunga ama cantar: || siede al balcone e dondola | «essa», con il ventaglio in grembo, il pié: | assorta un po', sospira | al dì che si ritira, | e ride a pena, tra le amiche, a me.'' ([[Francesco Gaeta]]) *''Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio...| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]]! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba... | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!... | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.'' ([[Mikhail Svetlov]]) *''Vi quant'è bella Napule | pare nu franfellicco: | ognuno vene e allicca | arronza e se ne va.'' ([[canti popolari|canto popolare napoletano]]) *''Vieni o straniero nella grande Napoli, vedila, e muori! | Ama e inebriati, godi mentre l'attimo fugge | Il più splendido sogno, scorda i desideri delusi, | e i tormenti che un demone ha tessuto nella tua vita: | impara qui a godere, ad essere felice, e poi muori!'' ([[August von Platen-Hallermünde]]) *''Voglia 'e turnà | dint'e vicoli e sta città, | guarda e ride e te vò tuccà | nun se ferma mai, | voglia 'e verè | notte e juorno te fa cantà | chest'è Napule do cafè | nun te può sbaglià.'' ([[Teresa De Sio]]) ====[[Edoardo Bennato]]==== *''Chille ca nun vonno fa' 'a fila, | chille che stanno arreto 'e spurtielle, | chille ca passano c' 'o rrusso, | chille ca se fermano c' 'o giallo, | chille ca stanno chiene 'e miliarde, | chille ca vanno pezziente, 'e viecche, 'e criature, 'e buone, 'e malamente, | nisciuno! | Nun se salva nisciuno, | nisciuno nisciuno, | int' 'a 'sta città nun se salva nisciuno!'' *''E la nottata non passa mai | Bella, appariscente, invidiata, invadente | Volgare, indecente, violenta, incandescente | Ma è la mia città''. *''Non è piana non è verticale | è una linea che sale in collina | è una strada che parte dal mare | il percorso della città obliqua. || Scale mobili sotto la luna | diagonali e passaggi segreti | un cammino che esiste da sempre | il tesoro della città antica.'' ====[[Libero Bovio]]==== *''E cheste è Napule: | Canzone ca nun more, | Profumo 'e ll'aria, | Ciardino sempe 'n fiore. | Speranze, ammore, lacreme: | Napule chesto vo'.'' *''Chist'è 'o paese d' 'o sole, | chist'è 'o paese d' 'o mare, | chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole,| so' doce o so' amare, so' sempe parole d'ammore!'' *''È tutta d'oro, | d'oro e celeste è Napule. | Se canta e more? | Ma i' voglio murì ccà. | Pe' Napule e Maria | trèmmano 'e ccorde d' 'a [[chitarra]] mia, | Marì.''<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> ====[[Chariteo]]==== *''La gentil sacra, cittade, | Napol, di Muse et divi antiquo hospitio; | di [[w:|trabea]] degna et non d'aspro cilitio.'' *''Seconda patria mia, dolce Sirena, | Parthenope gentil, casta cittade, | nido di leggiadria e nobiltade, | d'ogni vertute e di delicie piena; || con tal dolor ti lascio e con tal pena, | qual, lasso!, io mai soffersi in nulla etade. | A dio, amici!, a dio, dolci contrade: | Hor qui ragion le lagrime non frena.'' *''– Parthenope son io, piena di duolo: | Non men beäta pria, c'hor infelice, | squarciata in mille parti, equata al suolo. || Misera me!, fruïr più non mi lice | Primavera, che sempre in me fioriva; | ché Venere è conversa in diva ultrice! || Libera fui gran tempo, hor son captiva, | in man di fieri monstri, horrendi et diri''<ref>I francesi di Luigi XII che occuparono Napoli dal 4 agosto 1501 al 16 maggio 1503.</ref>'', | quai Protheo doma in la Carpathia riva. || Qual re più fida in regno, in me si miri | come in lucido specchio! O re possenti, | imparate frenar vostri desiri! || Non vi inganne il piacer di ben presenti, | ché sempre a voi minaccia il Re {{sic|magiore}} | ciò che temon di voi le minor genti.'' ====[[Nino D'Angelo]]==== *''Ma quanto bene te voglio, mia cara città, | quann'era vierno''<ref>Inverno.</ref>'' cu 'o sole m'ê''<ref>Mi hai.</ref>'' fatto scarfa<nowiki>'</nowiki> ''<ref>Riscaldare.</ref>'', | mmiezzo a 'sti strade cchiù vecchie 'e l'età | tu m'ê 'mparato a parla', | e quanta vote m'ê fatto capi' | ca se po' sempe muri<nowiki>'</nowiki>''. *''<nowiki>'</nowiki>Nu napulitano nunn'è sempe allero, | nun le basta 'o sole, tene troppi pensiere, | dint' 'a chesta gara parte sempe arrete''<ref>Indietro</ref>'', | corre tutt' 'a vita e 'o traguardo è 'na barriera.'' *''Sott' a 'stu cielo blu, | 'o ssaje ca nun se vola | e nun se po' campa' sempe aspetta' | speranza e sole. | T'ha tradito 'sta città, | ca vo' sulo ave' e nun dà. | Stella napulitana | che triemme 'ncopp' 'a 'stu mare | ca nun t'ha dato maje niente.'' ====[[Pino Daniele]]==== *''Città che non mantiene mai le sue promesse, | città fatta di inciuci e di fotografia, | di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e di [[Sofia Loren|Sofia]] | ma è la mia città | tra l'inferno e il cielo.'' *''Napule è mille culure | Napule è mille paure | Napule è a voce d' 'e criature''<ref>Creature, bambini.</ref>'' | che saglie chiano chianu | e tu saje ca nun si sulo''. *''Napule è 'na carta sporca | e nisciuno se ne 'mporta | e ognuno aspetta 'a ciorta.'' *''Napule è tutta 'no suonno | e 'a sape tutto 'o munno | ma nun sanno a verità.'' *''Simmo lazzari felici | gente ca nun trova cchiù pace | quanno canta se dispiace | è sempe pronta a se vutta' | pe' nun perdere l'addore.'' *''Terra mia, terra mia | comm'è bello a la penza'. | Terra mia, terra mia | comm'è bello a la guarda'. | Nunn è 'o vero nun è sempre 'o stesso | tutt' 'e journe po' cagna' | ogge è dritto, dimane è stuorto | e chesta vita se ne va.'' ====[[Ernesto Murolo]]==== *''E 'a Luna guarda e dice: | "Si fosse ancora overo. | Chisto è 'o popolo 'e na vota''<ref>Di una volta.</ref>'', | gente semplice e felice. | Chist'è Napule sincero, | ca pur'isso se ne va".''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule, | a qua' parte d' 'o munno se fa '[[amore|ammore]] | comm'a Napule, 'e sera, 'int'a ll'està''<ref>Estate.</ref>''? | Vócche vasate''<ref>Bocche baciate.</ref>'', cantano, | core tradute, chiagnono. | Ma è tantu bella Napule | ca pure ll'odio te fa scurdà''<ref>Dimenticare.</ref>''.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule bella mia, | terra d'ammore, lacreme e canzone... | che suonno d'oro ca nce faje sunná''<ref>Sognare.</ref>''! | 'Ncòre nce miette na malincunía, | na freva tu nce miette dint'<nowiki>'</nowiki>e vvéne | pecché nce vuó' fa' chiagnere e cantá.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> ====[[Totò]]==== *''A Napule nun se po' sta cuieto''<ref>Quieto.</ref>''. | Aiere un brutto cane mascalzone | se ferma, addora, aiza 'a coscia 'e reto, | e po' mme fa pipi 'nfaccia 'o sciassì.'' *''Io voglio bene a Napule | pecché 'o paese mio | è cchiù bello 'e 'na femmena, | carnale e simpatia. || E voglio bene a te | ca si napulitana | pecché si comm'a me | cu tanto 'e core 'mmano.'' *'''Sta Napule, riggina d' 'e ssirene, | ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene. | 'A tengo sana sana dinto''<ref>Dentro.</ref>'' 'e vvene, | 'a porto dinto 'o core, ch'aggia''<ref>Che devo.</ref>'' fa'? | Napule, si' comme 'o zzucchero, | terra d'ammore – che rarità!'' ==Proverbi== *Napl<sub>''ǝ''</sub> tand'avandát<sub>''ǝ''</sub> s'è r<sub>''ǝ''</sub>ddótt<sub>''ǝ''</sub> a car<sub>''ǝ''</sub>scià prèt<sub>''ǝ''</sub>. ([[Proverbi lucani|lucano]]) *Napulitane: larghe 'e vocca e stritte 'e mane. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *'O napulitano è cavaliere. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *[[Roma]] santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, Napoli galante. ([[Proverbi italiani|italiano]]) *Tre sono le meraviglie, Napoli, [[Roma]] e la faccia tua. ([[Proverbi italiani|italiano]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== {{div col|strette}} *[[Archivio di Stato di Napoli]] *[[Arcipelago Campano]] *[[Biblioteca dei Girolamini]] *[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]] *[[Borbone delle Due Sicilie]] *[[Borgo Santa Lucia]] *[[Camorra]] *[[Campania]] *[[Canzone classica napoletana]] *[[Casatiello]] *[[Castel Capuano]] *[[Castel sant'Elmo]] *[[Centro direzionale di Napoli]] *[[Certosa di San Martino]] *[[Chiostri di San Martino]] *[[Cimitero delle Fontanelle]] *[[Crypta Neapolitana]] *[[Cucina napoletana]] *[[Ducato di Napoli]] *[[Festa di Piedigrotta]] *[[Filastrocche napoletane]] *[[Fontana della Spinacorona]] *[[Forcella (Napoli)|Forcella]] *[[Galleria Umberto I]] *[[Golfo di Napoli]] *[[Guappo]] *[[Il Vasto]] *[[Indovinelli napoletani]] *[[Istituto italiano per gli studi filosofici]] *[[Lago d'Averno]] *[[Lazzari]] *[[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] *[[Maschio Angioino]] *[[Mergellina]] *[[Modi di dire napoletani]] *[[Mostra d'Oltremare]] *[[Museo archeologico nazionale di Napoli]] *[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]] *[[Museo nazionale di Capodimonte]] *[[Museo nazionale di San Martino]] *[[Palazzo Donn'Anna]] *[[Pallonetto di Santa Lucia‎]] *[[Pastiera napoletana]] *[[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]] *[[Pignasecca]] *[[Pizza]] *[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]] *[[Porta Capuana]] *[[Posillipo]] *[[Preghiere napoletane]] *[[Presepe napoletano]] *[[Proverbi napoletani]] *[[Pulcinella]] *[[Quartieri di Napoli]] *[[Quartieri Spagnoli]] *[[Real Albergo dei Poveri]] *[[Regno di Napoli]] *[[Repubblica Napoletana (1799)]] *[[Risanamento di Napoli]] *[[Riviera di Chiaia]] *[[San Gennaro]] *[[Scioglilingua napoletani]] *[[Scugnizzo]] *[[Scuola di Posillipo]] *[[Scuola militare "Nunziatella"]] *[[Sebeto]] *[[Spaccanapoli]] *[[Stazione zoologica Anton Dohrn]] *[[Stazioni dell'arte]] *[[Strummolo]] *[[Teatro di San Carlo]] *[[Teatro napoletano]] *[[Teatro San Carlino]] *[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] *[[Vesuvio]] *[[Via Foria]] *[[Villa comunale di Napoli]] *[[Voci e gridi di venditori napoletani]] *[[Vomero]] *[[Zucchine alla scapece]] {{Div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=Napoli|n=Categoria:Napoli}} {{vetrina|7|11|2012|argomenti}} [[Categoria:Comuni della Campania]] [[Categoria:Napoli| ]] mg0fd6x9ptq5gma8ytd0sstiiqpxvl1 Terminator 0 10499 1217910 1217792 2022-07-19T18:00:36Z 176.243.154.69 /* Citazioni su Terminator */ wikitext text/x-wiki {{Film |immagine= Terminator (franchise logo).png |didascalia= «Quel Terminator è là fuori. Non si può patteggiare con lui, non si può ragionare con lui. Non sente né pietà, né rimorso, né paura. Niente lo fermerà prima di averti eliminata.» (Reese a Sarah) |titoloitaliano=Terminator |titolooriginale=The Terminator |paese=USA |anno=1984 |genere=fantascienza, azione |regista=[[James Cameron]] |soggetto= James Cameron |sceneggiatore=James Cameron, [[Gale Anne Hurd]] |attori= *[[Arnold Schwarzenegger]]: [[Terminator (personaggio)|Terminator]] *[[Michael Biehn]]: Kyle Reese *[[Linda Hamilton]]: Sarah Connor *[[Lance Henriksen]]: Det. Hal Vukovich *[[Paul Winfield]]: Lt. Ed Traxler *[[Rick Rossovich]]: Matt Buchanan *[[Bess Motta]]: Ginger Ventura *[[Earl Boen]]: Dott. Peter Silberman |doppiatoriitaliani = *[[Glauco Onorato]]: Terminator *[[Guido Sagliocca]]: Kyle Reese *Daniela De Silva: Sarah Connor *[[Silvio Anselmo]]: Det. Hal Vukovich *[[Silvio Spaccesi]]: Lt. Ed Traxler |note= }} '''''Terminator''''', film statunitense del 1984 con [[Arnold Schwarzenegger]], regia di [[James Cameron]]. ==[[Incipit]]== {{Incipit film}} Le macchine emersero dalle ceneri dell'incendio nucleare. La loro guerra per sterminare il genere umano aveva infuriato per anni e anni. Ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro: sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente... Oggi. ('''voce narrante''') ==Frasi== {{cronologico}} *{{NDR|[[Segreterie telefoniche dai film|Segreteria telefonica]]}} Eccomi qui! Ah, ah! Ci siete cascati, eh? State parlando con un registratore, ma non siate timidi, è solo che anche i registratori hanno bisogno d'amore, per cui forza, parlate a lui, o a Ginger, che sono io, oppure vi richiamerà Sarah! Attendete il segnale. ('''Ginger Ventura''') *{{NDR|A Sarah}} Vieni con me se vuoi vivere! ('''Kyle Reese''') *{{NDR|A Sarah}} Quel [[Terminator (personaggio)|Terminator]] è là fuori. Non si può patteggiare con lui, non si può ragionare con lui. Non sente né pietà, né rimorso, né paura. Niente lo fermerà prima di averti eliminata. Capito? Non si fermerà mai. ('''Kyle Reese''') *Nessuno torna. Nessuno ritorna a casa. E nessun altro verrà qui. Siamo solo lui e me. ('''Kyle Reese''') *Fatti fottere, stronzo. ('''Terminator''') *John Connor una volta mi dette una tua fotografia. Non capivo perché volle darmela, era molto vecchia, strappata, sbiadita. E tu eri giovane come sei ora. Sembravi soltanto un pochino triste. Io mi chiedevo sempre cosa stavi pensando in quel momento. Ho imparato a memoria ogni lineamento. Ogni tua curva. Ho attraversato il tempo per te, Sarah. Ti amo. Ti amo da sempre. ('''Kyle Reese''') *{{NDR|Rivolta al Terminator, prima di schiacciarlo sotto una pressa idraulica}} Sei tu terminato! ('''Sarah''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *{{NDR|Il Terminator, appena arrivato nel presente e completamente nudo, si imbatte in alcuni punk}}<br />'''Punk #1''': Bella serata per passeggiare, eh? <br /> '''Terminator''': Bella serata per passeggiare. <br />'''Punk #2''': Cos'hai fatto? Il bucato, bello? Niente è pulito, vero? <br /> '''Terminator''': Niente è pulito, vero? <br /> '''Punk #1''': Ehi, a questo stronzo gli manca proprio qualche rotella mi pare! <br /> '''Terminator''': I vestiti. Datemeli subito. Ora. <br /> '''Punk #1''' {{NDR|sfoderando il coltello a scatto}}: Ma perché non vai affanculo?<br>{{NDR|Il Terminator uccide i punk e prende loro i vestiti}} *'''Terminator''' {{NDR|in un negozio di armi}}: Un calibro 12 automatico. <br /> '''Proprietario''': Questo è italiano. Va a pompa ed è automatico. <br /> '''Terminator''': La 45 a canna lunga, col mirino laser. <br /> '''Proprietario''': Queste sono nuove di zecca, le ho appena ricevute. È una buona pistola. Tocca il grilletto e compare il raggio, lo sistema nella direzione del bersaglio e spara. Non lo può mancare. Desidera altro?<br /> '''Terminator''': Un fucile fasato plasma calibro 40-0. <br /> '''Proprietario''': Ehi, qui c'è solo quello che vede, amico! <br /> '''Terminator''': L'UZI 9 millimetri? <br /> '''Proprietario''': Mi pare che le armi lei le conosca. Qualunque di questi va benone per difendersi. Quindi, qual è che vuole? <br /> '''Terminator''': Tutte. <br /> '''Proprietario''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Oggi chiudo presto, allora. {{NDR|il Terminator carica una cartuccia}} Per le pistole bisogna aspettare 15 giorni, ma i fucili può prenderli subito. {{NDR|nota che il Terminator ha caricato la cartuccia}} Questo non deve farlo. <br /> '''Terminator''': Sbagli. {{NDR|il Terminator spara al proprietario}} *'''Sarah''': È incredibile! Come ha potuto rialzarsi quell'uomo dopo che tu lo hai— <br /> '''Kyle''': Non è un uomo, è una macchina. Un [[Terminator (personaggio)|Terminator]]. Modello Sistemi Cibernetici 1-0-1.<br /> '''Sarah''': Una macchina? Come un robot? <br /> '''Kyle''': Non un robot, un cyborg, organismo cibernetico.<br /> '''Sarah''': No, perdeva sangue! [...]<br /> '''Kyle''': Ok, ascolta, i Terminators sono delle unità di infiltrazione, parte uomo, parte macchina. Sotto hanno uno ''chassis'' da combattimento in superlega controllato da un microprocessore totalmente blindato, fortissimo, ma al di fuori è un normale tessuto umano vivo. Carne, pelle, sangue, capelli, elaborati per i cyborg.[...] Nella serie dei 600 aveva una pelle diversa. Era di gomma, e si vedeva. Ma questi sono nuovi, sembrano umani: sudore, alito cattivo e tutto il resto, sono difficilissimi da individuare. Io l'ho riconosciuto solo quando è venuto verso di te.<br /> '''Sarah''': Senti, io non sono così stupida come credi. Non si possono ancora fare cose del genere!<br /> '''Kyle''': Non ancora. Non per altri 40 anni.<br /> '''Sarah''': Stai dicendo che è una cosa del futuro?<br /> '''Kyle''': Un possibile futuro. E dal tuo punto di vista, perché io non so molto di questo.<br /> '''Sarah''': Beh, anche tu vieni dal futuro, dico bene?<br /> '''Kyle''': Dici bene!<br /> '''Sarah''': Bene... {{NDR|Sarah cerca di uscire dall'auto. Kyle la blocca e lei gli morde una mano}}<br>'''Kyle''': I cyborg non sentono dolore, io sì! Non lo fare mai più!<br /> '''Sarah''': Lasciami andare—<br /> '''Kyle''': Ascolta! E cerca di capire! Quel Terminator è la fuori. Non si può patteggiare con lui. Non si può ragionare con lui. Non sente né pietà, né rimorso, né paura. Niente lo fermerà prima di averti eliminata! Capito? Non si fermerà mai!<br /> '''Sarah''': E tu puoi fermarlo?<br /> '''Kyle''': Non lo so. Con queste armi, non lo so...<br /> *'''Sarah''': Reese, perché me? Perché vuole me?<br />'''Kyle''': C'è stata una guerra nucleare. Tra qualche anno, cioè. Tutto questo... tutto questo Paese, tutto questo... sparito. Tutto sparito. Ci sono stati dei sopravvissuti qui. Ma là... nessuno sapeva chi l'aveva cominciata. Erano state le macchine, Sarah.<br />'''Sarah''': Io non riesco a capire.<br />'''Kyle''': Network di computers per la difesa. Nuovi, potenti, allacciati a tutto, incaricati di dirigere tutto. Mi hanno detto che poi si sono evoluti. Un nuovo ordine d'intelligenza. E allora vedevano tutti gli uomini come una minaccia, e non solo quelli dell'altra parte. Decisero così il nostro fato in un microsecondo: sterminio.<br />'''Sarah''': Tu l'hai vista questa guerra?<br />'''Kyle''': No, io sono cresciuto dopo, morendo di fame, tra le rovine, e scappando dai K.C.<br />'''Sarah''': Da cosa?<br />'''Kyle''': Killers Cacciatori. Macchine di pattuglia costruite in fabbriche automatizzate. La maggior parte di noi fu rastrellata e mandata nei lager, in attesa di disposizioni. {{NDR|mostrandole un braccio}} Questo è stato bruciato da un laser scanner. Alcuni di noi sono stati tenuti in vita per lavorare. Bruciare corpi. Le unità di sterminio correvano notte e giorno. Noi eravamo sempre sull'orlo di scomparire per sempre. Ma ci fu un uomo allora che ci insegnò a combattere, a distruggere il filo metallico dei campi, a ridurre in poltiglia quei luridi maledetti schifosi. Lui capovolse tutto, ci ha riportato in vita dalla paura. Il suo nome è Connor, John Connor. Tuo figlio, Sarah. Tuo figlio che ancora non è nato. *'''Dottor Silberman'''; Così lei sarebbe un soldato? <br />'''Kyle''': Si. <br /> '''Dottor Silberman''': E per chi combatte? <br /> '''Kyle''': Con l'1-32 al comando di Perry, dal '21 al '27. <br /> '''Dottor Silberman''': Ah, parliamo dell'anno 2027. <br /> '''Kyle''': Appunto. E poi sono stato assegnato... {{NDR|inaudibile}} <br /> '''Hal Vukovich''' {{NDR|dietro al vetro specchio}}: Siamo nel regno della follia pura. <br /> '''Kyle''': ... gli ultimi due anni sotto John Connor. <br /> '''Dottor Silberman''': E chi era il nemico? <br /> '''Kyle''': Un sistema per la difesa computerizzato costruito per la SAC-NORAD dai Sistemi Cibernetici.<br /> '''Dottor Silberman''': Capisco. E questo computer crede di poter vincere uccidendo la madre del suo nemico, uccidendolo in effetti prima che sia concepito. Una specie di aborto retroattivo.<br /> '''Hal Vukovich''' {{NDR|dietro al vetro specchio}}: Silberman mi fa morire. L'altra settimana stava là dentro con un tizio che prima si era scopato il suo cane e poi gli aveva dato fuoco.<br /> '''Ed Traxler''': Ehi, sta zitto! <br /> '''Dottor Silberman''': E perché non ha ucciso Connor a quell'epoca? Perché tutto questo piano elaborato con il Terminator?<br /> '''Kyle''': Non aveva altra scelta! La loro difesa totalmente spaccata. Avremmo vinto noi! Eliminare Connor allora non avrebbe avuto importanza. Lo Skynet doveva eliminare ormai la sua intera esistenza.<br /> '''Dottor Silberman''': È stato allora che lei ha catturato il complesso del laboratorio e ha trovato quel, com'è che si chiama..., il modulo per lo spostamento nel tempo? <br /> '''Kyle''': Proprio così. Anche il Terminator c'era già stato. Connor mi mandò a intercettarlo e loro fecero esplodere tutta l'area.<br /> '''Dottor Silberman''': Beh, e lei come suppone di ritornare? <br /> '''Kyle''': Nessuno torna. Nessuno ritorna a casa. E nessun altro verrà qui. Siamo solo lui e me. *'''Dottor Silberman''' {{NDR|guardando la registrazione dell'interrogatorio di Kyle Reese insieme a Sarah Connor, Ed Traxler e Hal Vukovich}}: E perché non ha portato con sé delle armi? Qualcosa di più sofisticato. Non avete per caso pistole a razzi? <br />'''Hal Vukovich''': Pistole a razzi? {{NDR|ridacchia}}. <br /> '''Dottor Silberman''': Mi mostri qualcosa della futura tecnologia <br /> '''Kyle''': Si va nudi. Qualcosa che ha a che fare con il campo generato da un organismo vivente, niente di morto funzionerebbe. <br /> '''Dottor Silberman''': Perché? <br /> '''Kyle''': Non ho mica costruito io quel maledetto sistema! <br /> '''Dottor Silberman''': Va bene, va bene, Ma questo Cyborg è di metallo— <br /> '''Kyle''': Rivestito di tessuto vivente! <br /> '''Dottor Silberman''' {{NDR|fermando la registrazione}}: Questa roba è stupenda, potrei fare carriera con questo qua! Vedi quanto è arguta questa parte? Lo vedi che non esige un briciolo di prova? Insomma la maggior parte delle visioni paranoiche sono intricate, ma queste sono prodigiose! {{NDR|Fa ripartire il video}} Perché sono state uccise le altre due donne? <br /> '''Kyle''': Quasi tutti i documenti si sono persi con la guerra. Lo Skynet non sapeva quasi nulla della madre di Connor. Dove abitava, il suo nome, conoscevano solo la città. Il Terminator ha agito solo sistematicamente. <br /> '''Dottor Silberman''': Aha, bene ora torniamo al punto in cui— <br /> '''Kyle''': No, lei ha sentito abbastanza. Io ho risposto a tutte le sue domande. Ora io devo vedere Sarah Connor! <br /> '''Dottor Silberman''': Temo che non dipenda da me. <br /> '''Kyle''': E allora perché sto parlando con lei? <br /> '''Dottor Silberman''': Perché io posso aiutarla. <br /> '''Kyle''': Chi è che comanda qui? <br /> '''Dottor Silberman''': La prego, Reese— <br /> '''Kyle''': Basta! {{NDR|rivolgendosi direttamente alla telecamera}} Tu ancora non mi credi, vero? Lui la troverà! E' per questo che è venuto. La troverà, la troverà! Non potete fermarlo! Lui si farà strada anche qui, la prenderà per la gola e le tirerà fuori il cuore, stronzo! Mi lasci! Mi lasci! *'''Terminator''' {{NDR|nella stazione di polizia}}: Sono un amico di Sarah Connor. Mi hanno detto che è qui, potrei vederla? <br /> '''Poliziotto''': No, non può, sta facendo una deposizione. <br /> '''Terminator''': Dove sta? <br /> '''Poliziotto''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Senta, ci vorrà un bel pezzo. Se vuole aspettare c'è una panca laggiù. <br /> '''Terminator''' {{NDR|si guarda intorno, esamina l'integrità della stanza poi guarda di nuovo il poliziotto}}: Aspetto fuori.<ref> Questa frase, in inglese "''I'll be back''" ("Tornerò"), è un tormentone per l'intera trilogia ed è al 37º posto nella lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di sempre votate dall'American Film Institute. Nella versione italiana, tuttavia, i doppiatori l'hanno resa in questo modo per esigenze di adattamento del labiale.</ref> *'''Sarah''': Che effetto fa [[Viaggio nel tempo|attraversare il tempo]]?<br>'''Reese''': Una luce bianca. Un dolore. È come nascere, forse. *'''Sarah''': Kyle, le donne nel tuo tempo, che tipi sono? <br /> '''Kyle''': Buone combattenti... ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Sarah''': Nastro 7, 10 novembre. Quello che mi è più difficile è decidere cosa dirti e cosa non dirti. Ma penso che avrò ancora un po' di tempo prima che tu sia grande abbastanza per capire questi nastri. A questo punto sono più per me che per te. Voglio capire bene io. Gasolina, por favor.<br>'''Benzinaio''': Quanto?<br>'''Sarah''': Llena...<br>'''Benzinaio''': Ah, faccio il pieno, sì, sì.<br>'''Sarah''': Devo raccontarti di tuo padre, però è una cosa molto difficile. Influenzerà la tua decisione di mandarlo qui sapendo che è tuo padre? Se tu non mi mandi Kyle non nascerai mai. Mio dio, c'è da impazzire pensando a questo. Ma credo che debbo dirtelo. Glielo devo proprio a Kyle. Magari ti aiuterà sapere che nelle poche ore che abbiamo avuto, ci siamo amati tanto. Ci siamo amati per tutta la nostra vita.<br>'''Bambino''': ''Usted es muy hermosa, señora, y tengo''...<br>'''Sarah''': Cos'è che ha detto?<br>'''Benzinaio''': Dice che lei è mucho bella, señora. Se vergogna de chiederle cinque dollari americanos per questa fotografia, ma se non lo fa el padre lo picchia.<br>'''Sarah''': Bravino alla sua età! Facciamo quattro.<br>'''Bambino''': Sì. Sì. ''Gracias. Miran. Miran. Aya.'' Viene una tormenta.<br>'''Sarah''': Che cosa ha detto adesso?<br>'''Benzinaio''': Che sta per arrivare un temporale, señora.<br>'''Sarah''': Lo so. ==Citazioni su ''Terminator''== *Ascolta, Skynet, ho visto il film con i robot assassini. È bello così, non ha bisogno di [[Terminator 2 - Il giorno del giudizio|un sequel]]. (''[[What if...?|What If...?]]'') ===Frasi promozionali=== *Insensibile al dolore e alla pietà, impossibile da fermare. :''Insensible à la douleur et à la pitié impossible à arrêter.''<ref>Dalla locandina in francese. {{Cfr}} [http://www.imdb.com/media/rm1005184768/tt0088247?ref_=ttmd_md_nxt ''Pitures & Photos from Terminator (1984)''], ''IMDb.com''</ref> *La sua missione è una sola: distruggere, uccidere...<ref>Dalla copertina del DVD in italiano. {{Cfr}} [http://www.copertinedvd.org/copertine-dvd-file/T/terminator.jpg ''Copertina DVD Terminator''], ''copertinedvd.org''</ref> *Nell'anno dell'oscurità, il 2029, i sovrani di questo mondo idearono il piano definitivo. Avrebbero plasmato il futuro cambiando il passato. Il piano richiese qualcosa che non potesse provare alcuna pietà. Alcun dolore. Alcuna paura. Qualcosa di inarrestabile. Creano il Terminator. :''In the Year of Darkness, 2029, the rulers of this planet devised the ultimate plan. They would reshape the Future by changing the Past. The plan required something that felt no pity. No pain. No fear. Something unstoppable. They created the Terminator.''<ref>Dalla locandina in inglese. {{Cfr}} [http://www.imdb.com/media/rm1817347072/tt0088247?ref_=tt_ov_i ''Pitures & Photos from Terminator (1984)''], ''IMDb.com''</ref> *Per ricostruire il futuro, deve cambiare il presente... :''Pour reconstruire le futur, ils doivent changer le présent...''<ref>Dalla locandina in francese. {{Cfr}} [http://www.imdb.com/media/rm3841236224/tt0088247?ref_=ttmd_md_nxt ''Pitures & Photos from Terminator (1984)''], ''IMDb.com''</ref> *Tutto cominciò così. :''Tout commence ici.''<ref>Dalla locandina in francese. {{Cfr}} [http://www.mymovies.it/film/1984/terminator/poster/0/ ''Poster Terminator''], ''MYmovies.it''</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Terminator}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Terminator]] qazv9tfoo8oqrzd2htj09nueeq4kepc Rudolf Steiner 0 11334 1217920 1217663 2022-07-19T20:03:05Z Codas 763 /* Il Vangelo di Matteo */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Steiner Berlin 1900 big.jpg|thumb|right|Steiner nel 1900 a Berlino]] '''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco. ==Citazioni di Rudolf Steiner== *A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (<small>Da ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', conferenza del 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996</small>)<ref>{{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref> *Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br>I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantita` di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 21</ref> *È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 19</ref> *{{NDR|[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (da ''Le opere scientifiche di Goethe'') *Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' - Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref> *Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300) *Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305) {{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907.}} *L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4) *Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5) *Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell' ''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l'''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l' ''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8) == ''Conoscenza vivente della natura'' == ===[[Incipit]]=== Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo. ===Citazioni=== *L’essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10) *Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18) *Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45) *Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l’[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51) *[…] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80) * Se ci si svegliasse con l’[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz’altro dall’oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90) *Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114) *Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118) *Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. […] Così noi pensiamo di aver creato l’intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell’intelligenza. (p. 134) *Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137) *L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell’uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171) *Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo - mi si scusi l'espressione - è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174) *Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175) *Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177) ==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''== ===[[Incipit]]=== Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato. ===Citazioni=== *Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31) *È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43) == ''Dalla cronaca dell'akasha'' == === [[Incipit]] === ;Introduzione L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? === Citazioni === *Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23) *[…] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo […] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26) *Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47) *La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52) *Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. […] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53) *L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67) *Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l' ''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l'''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67) * Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104) *Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106) *Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107) *L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195) *Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197) == ''Epidemie'' == === Citazioni === *Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 — 0.0. 57, pp. 11-12) *Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l’età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 - O.O. 154, pp. 13-14) *Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell’animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono 60.000 germi. (5 gennaio 1911 - O.O. 127, p. 14) *I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 — 0.0. 154, p. 15) *La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. […] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 — 0.0. 316, p. 30) *E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br>''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br>Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 — 0.0. 314, pp. 31-32) *Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 - O.O. 120, p. 45) *Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 — 0.0. 185, p. 53) *Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 - O.O. 266/1, p. 55) *Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 - 0.0. 99, p. 64) *Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 - 0.0. 100, pp. 65-66) *Attraverso la menzogna, la calunnia e l’ipocrisia, l’uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 - O.O. 98, p. 69) ==''La Filosofia della libertà''== ===[[Incipit]]=== Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br /> Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986) === Citazioni === *Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966) * {{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966) *Nel momento in cui una percezione spunta sull’orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016) *La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966) *Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all’uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016) *Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966) *Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966) *Una chiesa o un’altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016) *L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966) *Noi non possiamo escogitare l’essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016) *Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966) * La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui. ==''La mia vita''== ===[[Incipit]]=== Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita. ===Citazioni=== *Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br>E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188) *[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192) *Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234) *[…] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br>Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291) *Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br>A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308) *Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br>Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309) *Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311) *So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326) *Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349) ==''La saggezza dei Rosacroce''== ===[[Incipit]]=== Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].  ===Citazioni=== *Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10) *Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13) *Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14) *Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28) *Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31) *Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34) *L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43) *Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48) *Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55) *I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61) *Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75) *Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127) *Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131) *Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137) == ''La scienza occulta'' == === Incipit === L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta". === Citazioni === *Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell’''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. L’''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48) *L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155) *L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59) *Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. […] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73) *Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78) *Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85) *Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109) *Nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso luciferico viene descritto come l’epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell’uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195) *Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206) *È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un’intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230) *Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244) *Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp.248-249) *Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere “questa“ azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l’ora dell’azione e la maniera di attuarla in modo che l’esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250) ==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985) ===Citazioni=== *Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10) *Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (2010, p. 12) *[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (2010, p. 19) *Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (2010, p. 33) *Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (2010, p. 43) *Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (2010, p. 139) *Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (2010, p. 165) *Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (2010, p. 172) ==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''== === Incipit === *Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo. === Citazioni === *Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell’umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12) *L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66) ==''Il Vangelo di Giovanni''== ===[[Incipit]]=== Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni. ===Citazioni=== *L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8) *Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14) *Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23) *Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26) *Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50) *L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br>Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53) *Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62) *Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70) *Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79) *Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86) *L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89) *Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127) *Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131) *Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215) ==''Il Vangelo di Luca''== ===[[Incipit]]=== Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca? ===Citazioni=== *[…] l’autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14) *[…] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16) * La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18) *Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48) *Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71) *Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br>Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81) *Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88) *E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore — e specialmente l'ebraico antico — avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108) *Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109) *Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130) *Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134) *Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152) == ''Il Vangelo di Marco'' == ===[[Incipit]]=== È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso. === Citazione === *Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20) *Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40) *Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74) *L’[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l’[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79) * È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. […] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98) *E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126) * Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129) *Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139) *Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151) *Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176) *Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183) ==''Il Vangelo di Matteo''== *Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un’epoca di circa 5000 anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25, 2012) *Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all’evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60, 2012) *Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90, 2012) *Risalendo poi da [[Abramo]] addiritura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103, 2012) *...il nazireato consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei Terapeuti e degli Esseni) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire piú rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare piú produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensí soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979) *Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113, 2012) *Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121, 2012) *A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176, 2012) *Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel vangelo di Matteo si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i Vangeli non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184, 2012) == ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'' == *Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17) *Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18) *Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20) *[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29) *Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br>Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29) *Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32) *Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br>Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32) *[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32) *Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85) *Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86) *L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98) *Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101) *Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102) ==''L'iniziazione''== ===[[Incipit]]=== ====Edizione del 1988==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ====Edizione del 2016==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ===Citazioni=== *Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (2016, p. 17) *L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (2016, p. 23) *Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (2016, p. 40) * Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (2016, p. 41) *Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (2016, pp. 45-46) *Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (2016, p. 62) *Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (2016, p. 64) *Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (2016, p. 70) *Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. […] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (2016, p. 71) *Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (2016, p. 75) *Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (2016, p. 78) *Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l'''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (2016, p. 85) *Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (2016, pp. 114-115) *A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (2016, p. 126) *Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br>Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (2016, p. 137) *Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (2016, p. 141) *Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (2016, pp. 148-149) ==''La missione universale dell'Arte''== ===[[Incipit]]=== Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti. ===Citazioni=== *Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9) *Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21) *Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30) *L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57) *Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126) *Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br>«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134) *Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135) *Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136) ==''Le manifestazioni del karma''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima. ===Citazioni=== *Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90) *[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114) *Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123) *[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143) *Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188) *Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197) *La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206) *Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209) *[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230) *La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233) *Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242) ==''Massime antroposofiche''== *L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1) *Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3) *L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17) *Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75) ==''Universo, terra, uomo''== ===[[Incipit]]=== Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.  ===Citazioni=== *L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17) *Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23) *Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24) *Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42) *Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45) *Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48) *Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50) *In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70) *[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84) *Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120) *Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123) *Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130) *Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143) *Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Teosofia''=== ''Introduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo e del destino umano'' Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br /> Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]]. ==Citazioni su Rudolf Steiner== *Il fondatore della [Società] Thule, [Rudolph von Sebottendorf, afferma addirittura:«L'antroposofo Steiner prima della guerra aveva lavorqto a Berlino in collaborazione con Lisbeth Seidler, nota in seguito come la veggente di Sklarek. Costoro, valendosi del loro ascendente sul generale Moltke, presso il quale entrambi avevano sempre libero accesso, per aver ritardato il tempestivo arrivo di adeguati rinforzi, avevano compromesso l'esito della battaglia della Marna, risoltasi in una clamorosa sconfitta»<ref>Rudolph von Sebottendorf, ''Prima che Hitler venisse - Storia della Società Thule'', Arktos, Torino 1987, pag. 74. L'A. cita come fonte un libello anti-steineriano: Il dott. Steiner, un imbroglione senza pari, di Schwarz-Bostunnisch, Ed. Bopple, Monaco.</ref>. È ovviamente del tutto inverosimile che antroposofi e veggenti abbiano determinato l'insuccesso tedesco. Ma i loro rapporti col vincitore di Sadowa e di Sedan e comandante dell'esercito all'inizio della guerra (formalmente in subordine solo al Kaiser) sono un dato di fatto<ref>[[Giorgio Galli]], ''[https://books.google.it/books?id=MUm9saHBVj8C&dq=il+nazismo+magico&source=gbs_navlinks_s/ Hitler e il Nazismo magico]'', editore Rizzoli, Padova Aprile 2016, isbn 978-88-17-00634-7, pag. 79, URL [https://archive.is/qTQ7z/ archiviato il 12 Novembre 2018]</ref>. *Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresi che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]]) *La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5 *Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985. *Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5 *Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 1980. *Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 1979. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9 *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 1988. *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8 *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4 *Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano. 2018. ISBN 978-88-7787-595-2 *Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6 *Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1 *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Bari, Laterza, 1947. *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018. *Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4 *Rudolf Steiner, ''Le opere scientifiche di Goethe'', Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944. *Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983. *Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990. *Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1 ==Voci correlate== *[[Antroposofia]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}} ==Collegamenti esterni== *[http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/catalogoantroposoficaprimavera2005.pdf Catalogo delle opere di Steiner] *[http://www.pensierovivo.it/Download/Dalla%20cronaca%20dellAkasha%20SINTESI.pdf Dalla cronaca dell'Akasha] *[http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/iniziazione.doc L'Iniziazione (testo integrale in italiano)] *[http://www.rudolfsteiner.it/ Progetto Rudolf Steiner] {{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}} [[Categoria:Esoteristi]] [[Categoria:Filosofi austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] pqbyq02wd5r79zc89xeixd1pr4b27we 1217921 1217920 2022-07-19T20:03:39Z Codas 763 /* L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Steiner Berlin 1900 big.jpg|thumb|right|Steiner nel 1900 a Berlino]] '''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco. ==Citazioni di Rudolf Steiner== *A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (<small>Da ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', conferenza del 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996</small>)<ref>{{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref> *Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br>I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantita` di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 21</ref> *È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 19</ref> *{{NDR|[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (da ''Le opere scientifiche di Goethe'') *Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' - Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref> *Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300) *Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305) {{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907.}} *L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4) *Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5) *Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell' ''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l'''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l' ''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8) == ''Conoscenza vivente della natura'' == ===[[Incipit]]=== Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo. ===Citazioni=== *L’essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10) *Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18) *Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45) *Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l’[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51) *[…] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80) * Se ci si svegliasse con l’[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz’altro dall’oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90) *Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114) *Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118) *Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. […] Così noi pensiamo di aver creato l’intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell’intelligenza. (p. 134) *Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137) *L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell’uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171) *Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo - mi si scusi l'espressione - è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174) *Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175) *Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177) ==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''== ===[[Incipit]]=== Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato. ===Citazioni=== *Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31) *È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43) == ''Dalla cronaca dell'akasha'' == === [[Incipit]] === ;Introduzione L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? === Citazioni === *Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23) *[…] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo […] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26) *Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47) *La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52) *Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. […] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53) *L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67) *Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l' ''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l'''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67) * Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104) *Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106) *Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107) *L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195) *Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197) == ''Epidemie'' == === Citazioni === *Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 — 0.0. 57, pp. 11-12) *Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l’età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 - O.O. 154, pp. 13-14) *Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell’animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono 60.000 germi. (5 gennaio 1911 - O.O. 127, p. 14) *I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 — 0.0. 154, p. 15) *La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. […] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 — 0.0. 316, p. 30) *E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br>''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br>Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 — 0.0. 314, pp. 31-32) *Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 - O.O. 120, p. 45) *Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 — 0.0. 185, p. 53) *Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 - O.O. 266/1, p. 55) *Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 - 0.0. 99, p. 64) *Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 - 0.0. 100, pp. 65-66) *Attraverso la menzogna, la calunnia e l’ipocrisia, l’uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 - O.O. 98, p. 69) ==''La Filosofia della libertà''== ===[[Incipit]]=== Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br /> Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986) === Citazioni === *Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966) * {{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966) *Nel momento in cui una percezione spunta sull’orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016) *La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966) *Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all’uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016) *Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966) *Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966) *Una chiesa o un’altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016) *L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966) *Noi non possiamo escogitare l’essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016) *Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966) * La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui. ==''La mia vita''== ===[[Incipit]]=== Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita. ===Citazioni=== *Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br>E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188) *[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192) *Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234) *[…] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br>Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291) *Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br>A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308) *Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br>Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309) *Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311) *So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326) *Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349) ==''La saggezza dei Rosacroce''== ===[[Incipit]]=== Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].  ===Citazioni=== *Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10) *Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13) *Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14) *Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28) *Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31) *Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34) *L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43) *Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48) *Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55) *I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61) *Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75) *Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127) *Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131) *Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137) == ''La scienza occulta'' == === Incipit === L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta". === Citazioni === *Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell’''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. L’''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48) *L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155) *L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59) *Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. […] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73) *Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78) *Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85) *Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109) *Nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso luciferico viene descritto come l’epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell’uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195) *Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206) *È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un’intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230) *Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244) *Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp.248-249) *Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere “questa“ azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l’ora dell’azione e la maniera di attuarla in modo che l’esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250) ==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985) ===Citazioni=== *Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10) *Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (2010, p. 12) *[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (2010, p. 19) *Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (2010, p. 33) *Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (2010, p. 43) *Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (2010, p. 139) *Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (2010, p. 165) *Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (2010, p. 172) ==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''== === Incipit === *Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo. === Citazioni === *Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell’umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12) *L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66) ==''Il Vangelo di Giovanni''== ===[[Incipit]]=== Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni. ===Citazioni=== *L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8) *Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14) *Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23) *Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26) *Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50) *L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br>Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53) *Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62) *Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70) *Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79) *Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86) *L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89) *Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127) *Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131) *Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215) ==''Il Vangelo di Luca''== ===[[Incipit]]=== Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca? ===Citazioni=== *[…] l’autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14) *[…] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16) * La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18) *Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48) *Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71) *Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br>Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81) *Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88) *E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore — e specialmente l'ebraico antico — avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108) *Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109) *Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130) *Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134) *Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152) == ''Il Vangelo di Marco'' == ===[[Incipit]]=== È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso. === Citazione === *Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20) *Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40) *Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74) *L’[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l’[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79) * È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. […] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98) *E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126) * Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129) *Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139) *Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151) *Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176) *Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183) ==''Il Vangelo di Matteo''== *Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un’epoca di circa 5000 anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25, 2012) *Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all’evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60, 2012) *Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90, 2012) *Risalendo poi da [[Abramo]] addiritura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103, 2012) *...il nazireato consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei Terapeuti e degli Esseni) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire piú rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare piú produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensí soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979) *Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113, 2012) *Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121, 2012) *A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176, 2012) *Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel vangelo di Matteo si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184, 2012) == ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'' == *Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17) *Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18) *Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20) *[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29) *Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br>Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29) *Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32) *Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br>Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32) *[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32) *Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85) *Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86) *L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98) *Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101) *Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102) ==''L'iniziazione''== ===[[Incipit]]=== ====Edizione del 1988==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ====Edizione del 2016==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ===Citazioni=== *Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (2016, p. 17) *L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (2016, p. 23) *Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (2016, p. 40) * Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (2016, p. 41) *Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (2016, pp. 45-46) *Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (2016, p. 62) *Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (2016, p. 64) *Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (2016, p. 70) *Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. […] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (2016, p. 71) *Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (2016, p. 75) *Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (2016, p. 78) *Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l'''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (2016, p. 85) *Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (2016, pp. 114-115) *A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (2016, p. 126) *Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br>Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (2016, p. 137) *Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (2016, p. 141) *Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (2016, pp. 148-149) ==''La missione universale dell'Arte''== ===[[Incipit]]=== Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti. ===Citazioni=== *Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9) *Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21) *Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30) *L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57) *Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126) *Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br>«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134) *Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135) *Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136) ==''Le manifestazioni del karma''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima. ===Citazioni=== *Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90) *[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114) *Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123) *[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143) *Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188) *Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197) *La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206) *Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209) *[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230) *La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233) *Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242) ==''Massime antroposofiche''== *L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1) *Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3) *L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17) *Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75) ==''Universo, terra, uomo''== ===[[Incipit]]=== Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.  ===Citazioni=== *L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17) *Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23) *Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24) *Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42) *Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45) *Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48) *Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50) *In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70) *[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84) *Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120) *Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123) *Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130) *Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143) *Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Teosofia''=== ''Introduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo e del destino umano'' Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br /> Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]]. ==Citazioni su Rudolf Steiner== *Il fondatore della [Società] Thule, [Rudolph von Sebottendorf, afferma addirittura:«L'antroposofo Steiner prima della guerra aveva lavorqto a Berlino in collaborazione con Lisbeth Seidler, nota in seguito come la veggente di Sklarek. Costoro, valendosi del loro ascendente sul generale Moltke, presso il quale entrambi avevano sempre libero accesso, per aver ritardato il tempestivo arrivo di adeguati rinforzi, avevano compromesso l'esito della battaglia della Marna, risoltasi in una clamorosa sconfitta»<ref>Rudolph von Sebottendorf, ''Prima che Hitler venisse - Storia della Società Thule'', Arktos, Torino 1987, pag. 74. L'A. cita come fonte un libello anti-steineriano: Il dott. Steiner, un imbroglione senza pari, di Schwarz-Bostunnisch, Ed. Bopple, Monaco.</ref>. È ovviamente del tutto inverosimile che antroposofi e veggenti abbiano determinato l'insuccesso tedesco. Ma i loro rapporti col vincitore di Sadowa e di Sedan e comandante dell'esercito all'inizio della guerra (formalmente in subordine solo al Kaiser) sono un dato di fatto<ref>[[Giorgio Galli]], ''[https://books.google.it/books?id=MUm9saHBVj8C&dq=il+nazismo+magico&source=gbs_navlinks_s/ Hitler e il Nazismo magico]'', editore Rizzoli, Padova Aprile 2016, isbn 978-88-17-00634-7, pag. 79, URL [https://archive.is/qTQ7z/ archiviato il 12 Novembre 2018]</ref>. *Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresi che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]]) *La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5 *Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985. *Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5 *Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 1980. *Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 1979. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9 *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 1988. *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8 *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4 *Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano. 2018. ISBN 978-88-7787-595-2 *Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6 *Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1 *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Bari, Laterza, 1947. *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018. *Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4 *Rudolf Steiner, ''Le opere scientifiche di Goethe'', Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944. *Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983. *Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990. *Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1 ==Voci correlate== *[[Antroposofia]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}} ==Collegamenti esterni== *[http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/catalogoantroposoficaprimavera2005.pdf Catalogo delle opere di Steiner] *[http://www.pensierovivo.it/Download/Dalla%20cronaca%20dellAkasha%20SINTESI.pdf Dalla cronaca dell'Akasha] *[http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/iniziazione.doc L'Iniziazione (testo integrale in italiano)] *[http://www.rudolfsteiner.it/ Progetto Rudolf Steiner] {{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}} [[Categoria:Esoteristi]] [[Categoria:Filosofi austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] fnv8zqwe49lvtqgbarvhh4f7rxl1ayk 1217922 1217921 2022-07-19T20:04:35Z Codas 763 /* Il Vangelo di Matteo */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Steiner Berlin 1900 big.jpg|thumb|right|Steiner nel 1900 a Berlino]] '''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco. ==Citazioni di Rudolf Steiner== *A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (<small>Da ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', conferenza del 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996</small>)<ref>{{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref> *Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br>I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantita` di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 21</ref> *È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 19</ref> *{{NDR|[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (da ''Le opere scientifiche di Goethe'') *Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' - Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref> *Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300) *Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305) {{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907.}} *L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4) *Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5) *Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell' ''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l'''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l' ''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8) == ''Conoscenza vivente della natura'' == ===[[Incipit]]=== Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo. ===Citazioni=== *L’essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10) *Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18) *Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45) *Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l’[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51) *[…] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80) * Se ci si svegliasse con l’[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz’altro dall’oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90) *Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114) *Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118) *Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. […] Così noi pensiamo di aver creato l’intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell’intelligenza. (p. 134) *Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137) *L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell’uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171) *Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo - mi si scusi l'espressione - è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174) *Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175) *Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177) ==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''== ===[[Incipit]]=== Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato. ===Citazioni=== *Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31) *È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43) == ''Dalla cronaca dell'akasha'' == === [[Incipit]] === ;Introduzione L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? === Citazioni === *Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23) *[…] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo […] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26) *Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47) *La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52) *Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. […] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53) *L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67) *Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l' ''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l'''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67) * Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104) *Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106) *Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107) *L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195) *Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197) == ''Epidemie'' == === Citazioni === *Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 — 0.0. 57, pp. 11-12) *Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l’età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 - O.O. 154, pp. 13-14) *Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell’animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono 60.000 germi. (5 gennaio 1911 - O.O. 127, p. 14) *I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 — 0.0. 154, p. 15) *La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. […] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 — 0.0. 316, p. 30) *E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br>''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br>Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 — 0.0. 314, pp. 31-32) *Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 - O.O. 120, p. 45) *Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 — 0.0. 185, p. 53) *Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 - O.O. 266/1, p. 55) *Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 - 0.0. 99, p. 64) *Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 - 0.0. 100, pp. 65-66) *Attraverso la menzogna, la calunnia e l’ipocrisia, l’uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 - O.O. 98, p. 69) ==''La Filosofia della libertà''== ===[[Incipit]]=== Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br /> Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986) === Citazioni === *Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966) * {{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966) *Nel momento in cui una percezione spunta sull’orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016) *La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966) *Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all’uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016) *Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966) *Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966) *Una chiesa o un’altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016) *L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966) *Noi non possiamo escogitare l’essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016) *Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966) * La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui. ==''La mia vita''== ===[[Incipit]]=== Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita. ===Citazioni=== *Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br>E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188) *[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192) *Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234) *[…] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br>Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291) *Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br>A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308) *Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br>Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309) *Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311) *So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326) *Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349) ==''La saggezza dei Rosacroce''== ===[[Incipit]]=== Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].  ===Citazioni=== *Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10) *Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13) *Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14) *Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28) *Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31) *Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34) *L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43) *Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48) *Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55) *I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61) *Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75) *Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127) *Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131) *Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137) == ''La scienza occulta'' == === Incipit === L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta". === Citazioni === *Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell’''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. L’''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48) *L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155) *L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59) *Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. […] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73) *Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78) *Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85) *Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109) *Nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso luciferico viene descritto come l’epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell’uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195) *Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206) *È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un’intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230) *Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244) *Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp.248-249) *Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere “questa“ azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l’ora dell’azione e la maniera di attuarla in modo che l’esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250) ==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985) ===Citazioni=== *Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10) *Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (2010, p. 12) *[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (2010, p. 19) *Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (2010, p. 33) *Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (2010, p. 43) *Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (2010, p. 139) *Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (2010, p. 165) *Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (2010, p. 172) ==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''== === Incipit === *Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo. === Citazioni === *Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell’umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12) *L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66) ==''Il Vangelo di Giovanni''== ===[[Incipit]]=== Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni. ===Citazioni=== *L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8) *Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14) *Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23) *Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26) *Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50) *L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br>Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53) *Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62) *Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70) *Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79) *Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86) *L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89) *Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127) *Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131) *Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215) ==''Il Vangelo di Luca''== ===[[Incipit]]=== Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca? ===Citazioni=== *[…] l’autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14) *[…] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16) * La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18) *Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48) *Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71) *Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br>Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81) *Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88) *E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore — e specialmente l'ebraico antico — avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108) *Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109) *Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130) *Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134) *Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152) == ''Il Vangelo di Marco'' == ===[[Incipit]]=== È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso. === Citazione === *Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20) *Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40) *Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74) *L’[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l’[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79) * È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. […] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98) *E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126) * Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129) *Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139) *Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151) *Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176) *Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183) ==''Il Vangelo di Matteo''== *Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un’epoca di circa 5000 anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25, 2012) *Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all’evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60, 2012) *Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90, 2012) *Risalendo poi da [[Abramo]] addiritura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103, 2012) *...il nazireato consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei Terapeuti e degli Esseni) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire piú rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare piú produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensí soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979) *Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113, 2012) *Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121, 2012) *A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176, 2012) *Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184, 2012) == ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'' == *Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17) *Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18) *Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20) *[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29) *Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br>Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29) *Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32) *Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br>Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32) *[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32) *Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85) *Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86) *L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98) *Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101) *Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102) ==''L'iniziazione''== ===[[Incipit]]=== ====Edizione del 1988==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ====Edizione del 2016==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ===Citazioni=== *Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (2016, p. 17) *L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (2016, p. 23) *Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (2016, p. 40) * Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (2016, p. 41) *Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (2016, pp. 45-46) *Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (2016, p. 62) *Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (2016, p. 64) *Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (2016, p. 70) *Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. […] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (2016, p. 71) *Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (2016, p. 75) *Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (2016, p. 78) *Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l'''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (2016, p. 85) *Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (2016, pp. 114-115) *A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (2016, p. 126) *Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br>Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (2016, p. 137) *Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (2016, p. 141) *Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (2016, pp. 148-149) ==''La missione universale dell'Arte''== ===[[Incipit]]=== Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti. ===Citazioni=== *Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9) *Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21) *Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30) *L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57) *Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126) *Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br>«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134) *Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135) *Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136) ==''Le manifestazioni del karma''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima. ===Citazioni=== *Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90) *[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114) *Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123) *[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143) *Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188) *Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197) *La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206) *Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209) *[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230) *La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233) *Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242) ==''Massime antroposofiche''== *L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1) *Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3) *L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17) *Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75) ==''Universo, terra, uomo''== ===[[Incipit]]=== Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.  ===Citazioni=== *L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17) *Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23) *Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24) *Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42) *Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45) *Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48) *Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50) *In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70) *[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84) *Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120) *Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123) *Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130) *Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143) *Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Teosofia''=== ''Introduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo e del destino umano'' Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br /> Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]]. ==Citazioni su Rudolf Steiner== *Il fondatore della [Società] Thule, [Rudolph von Sebottendorf, afferma addirittura:«L'antroposofo Steiner prima della guerra aveva lavorqto a Berlino in collaborazione con Lisbeth Seidler, nota in seguito come la veggente di Sklarek. Costoro, valendosi del loro ascendente sul generale Moltke, presso il quale entrambi avevano sempre libero accesso, per aver ritardato il tempestivo arrivo di adeguati rinforzi, avevano compromesso l'esito della battaglia della Marna, risoltasi in una clamorosa sconfitta»<ref>Rudolph von Sebottendorf, ''Prima che Hitler venisse - Storia della Società Thule'', Arktos, Torino 1987, pag. 74. L'A. cita come fonte un libello anti-steineriano: Il dott. Steiner, un imbroglione senza pari, di Schwarz-Bostunnisch, Ed. Bopple, Monaco.</ref>. È ovviamente del tutto inverosimile che antroposofi e veggenti abbiano determinato l'insuccesso tedesco. Ma i loro rapporti col vincitore di Sadowa e di Sedan e comandante dell'esercito all'inizio della guerra (formalmente in subordine solo al Kaiser) sono un dato di fatto<ref>[[Giorgio Galli]], ''[https://books.google.it/books?id=MUm9saHBVj8C&dq=il+nazismo+magico&source=gbs_navlinks_s/ Hitler e il Nazismo magico]'', editore Rizzoli, Padova Aprile 2016, isbn 978-88-17-00634-7, pag. 79, URL [https://archive.is/qTQ7z/ archiviato il 12 Novembre 2018]</ref>. *Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresi che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]]) *La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5 *Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985. *Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5 *Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 1980. *Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 1979. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9 *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 1988. *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8 *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4 *Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano. 2018. ISBN 978-88-7787-595-2 *Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6 *Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1 *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Bari, Laterza, 1947. *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018. *Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4 *Rudolf Steiner, ''Le opere scientifiche di Goethe'', Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944. *Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983. *Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990. *Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1 ==Voci correlate== *[[Antroposofia]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}} ==Collegamenti esterni== *[http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/catalogoantroposoficaprimavera2005.pdf Catalogo delle opere di Steiner] *[http://www.pensierovivo.it/Download/Dalla%20cronaca%20dellAkasha%20SINTESI.pdf Dalla cronaca dell'Akasha] *[http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/iniziazione.doc L'Iniziazione (testo integrale in italiano)] *[http://www.rudolfsteiner.it/ Progetto Rudolf Steiner] {{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}} [[Categoria:Esoteristi]] [[Categoria:Filosofi austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] 10hczxrojgk6po5pim5znowi9b439uh 1217927 1217922 2022-07-19T20:22:32Z Codas 763 /* Il Vangelo di Matteo */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Steiner Berlin 1900 big.jpg|thumb|right|Steiner nel 1900 a Berlino]] '''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco. ==Citazioni di Rudolf Steiner== *A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (<small>Da ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', conferenza del 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996</small>)<ref>{{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref> *Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br>I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantita` di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 21</ref> *È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 19</ref> *{{NDR|[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (da ''Le opere scientifiche di Goethe'') *Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' - Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref> *Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300) *Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305) {{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907.}} *L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4) *Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5) *Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell' ''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l'''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l' ''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8) == ''Conoscenza vivente della natura'' == ===[[Incipit]]=== Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo. ===Citazioni=== *L’essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10) *Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18) *Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45) *Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l’[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51) *[…] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80) * Se ci si svegliasse con l’[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz’altro dall’oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90) *Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114) *Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118) *Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. […] Così noi pensiamo di aver creato l’intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell’intelligenza. (p. 134) *Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137) *L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell’uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171) *Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo - mi si scusi l'espressione - è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174) *Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175) *Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177) ==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''== ===[[Incipit]]=== Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato. ===Citazioni=== *Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31) *È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43) == ''Dalla cronaca dell'akasha'' == === [[Incipit]] === ;Introduzione L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? === Citazioni === *Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23) *[…] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo […] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26) *Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47) *La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52) *Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. […] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53) *L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67) *Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l' ''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l'''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67) * Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104) *Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106) *Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107) *L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195) *Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197) == ''Epidemie'' == === Citazioni === *Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 — 0.0. 57, pp. 11-12) *Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l’età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 - O.O. 154, pp. 13-14) *Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell’animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono 60.000 germi. (5 gennaio 1911 - O.O. 127, p. 14) *I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 — 0.0. 154, p. 15) *La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. […] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 — 0.0. 316, p. 30) *E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br>''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br>Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 — 0.0. 314, pp. 31-32) *Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 - O.O. 120, p. 45) *Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 — 0.0. 185, p. 53) *Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 - O.O. 266/1, p. 55) *Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 - 0.0. 99, p. 64) *Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 - 0.0. 100, pp. 65-66) *Attraverso la menzogna, la calunnia e l’ipocrisia, l’uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 - O.O. 98, p. 69) ==''La Filosofia della libertà''== ===[[Incipit]]=== Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br /> Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986) === Citazioni === *Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966) * {{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966) *Nel momento in cui una percezione spunta sull’orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016) *La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966) *Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all’uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016) *Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966) *Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966) *Una chiesa o un’altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016) *L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966) *Noi non possiamo escogitare l’essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016) *Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966) * La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui. ==''La mia vita''== ===[[Incipit]]=== Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita. ===Citazioni=== *Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br>E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188) *[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192) *Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234) *[…] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br>Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291) *Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br>A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308) *Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br>Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309) *Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311) *So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326) *Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349) ==''La saggezza dei Rosacroce''== ===[[Incipit]]=== Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].  ===Citazioni=== *Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10) *Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13) *Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14) *Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28) *Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31) *Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34) *L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43) *Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48) *Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55) *I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61) *Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75) *Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127) *Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131) *Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137) == ''La scienza occulta'' == === Incipit === L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta". === Citazioni === *Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell’''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. L’''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48) *L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155) *L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59) *Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. […] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73) *Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78) *Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85) *Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109) *Nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso luciferico viene descritto come l’epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell’uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195) *Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206) *È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un’intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230) *Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244) *Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp.248-249) *Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere “questa“ azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l’ora dell’azione e la maniera di attuarla in modo che l’esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250) ==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985) ===Citazioni=== *Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10) *Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (2010, p. 12) *[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (2010, p. 19) *Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (2010, p. 33) *Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (2010, p. 43) *Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (2010, p. 139) *Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (2010, p. 165) *Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (2010, p. 172) ==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''== === Incipit === *Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo. === Citazioni === *Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell’umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12) *L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66) ==''Il Vangelo di Giovanni''== ===[[Incipit]]=== Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni. ===Citazioni=== *L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8) *Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14) *Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23) *Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26) *Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50) *L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br>Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53) *Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62) *Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70) *Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79) *Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86) *L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89) *Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127) *Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131) *Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215) ==''Il Vangelo di Luca''== ===[[Incipit]]=== Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca? ===Citazioni=== *[…] l’autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14) *[…] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16) * La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18) *Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48) *Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71) *Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br>Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81) *Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88) *E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore — e specialmente l'ebraico antico — avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108) *Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109) *Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130) *Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134) *Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152) == ''Il Vangelo di Marco'' == ===[[Incipit]]=== È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso. === Citazione === *Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20) *Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40) *Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74) *L’[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l’[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79) * È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. […] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98) *E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126) * Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129) *Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139) *Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151) *Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176) *Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183) ==''Il Vangelo di Matteo''== *Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un’epoca di circa 5000 anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25, 2012) *Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all’evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60, 2012) *Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90, 2012) *Risalendo poi da [[Abramo]] addiritura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103, 2012) *...il nazireato consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei Terapeuti e degli Esseni) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire piú rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare piú produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensí soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979) *Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113, 2012) *Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121, 2012) *A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176, 2012) *Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184, 2012) *Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (p. 188, 2012) == ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'' == *Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17) *Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18) *Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20) *[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29) *Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br>Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29) *Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32) *Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br>Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32) *[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32) *Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85) *Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86) *L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98) *Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101) *Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102) ==''L'iniziazione''== ===[[Incipit]]=== ====Edizione del 1988==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ====Edizione del 2016==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ===Citazioni=== *Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (2016, p. 17) *L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (2016, p. 23) *Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (2016, p. 40) * Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (2016, p. 41) *Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (2016, pp. 45-46) *Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (2016, p. 62) *Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (2016, p. 64) *Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (2016, p. 70) *Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. […] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (2016, p. 71) *Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (2016, p. 75) *Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (2016, p. 78) *Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l'''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (2016, p. 85) *Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (2016, pp. 114-115) *A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (2016, p. 126) *Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br>Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (2016, p. 137) *Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (2016, p. 141) *Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (2016, pp. 148-149) ==''La missione universale dell'Arte''== ===[[Incipit]]=== Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti. ===Citazioni=== *Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9) *Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21) *Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30) *L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57) *Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126) *Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br>«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134) *Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135) *Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136) ==''Le manifestazioni del karma''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima. ===Citazioni=== *Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90) *[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114) *Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123) *[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143) *Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188) *Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197) *La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206) *Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209) *[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230) *La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233) *Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242) ==''Massime antroposofiche''== *L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1) *Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3) *L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17) *Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75) ==''Universo, terra, uomo''== ===[[Incipit]]=== Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.  ===Citazioni=== *L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17) *Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23) *Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24) *Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42) *Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45) *Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48) *Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50) *In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70) *[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84) *Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120) *Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123) *Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130) *Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143) *Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Teosofia''=== ''Introduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo e del destino umano'' Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br /> Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]]. ==Citazioni su Rudolf Steiner== *Il fondatore della [Società] Thule, [Rudolph von Sebottendorf, afferma addirittura:«L'antroposofo Steiner prima della guerra aveva lavorqto a Berlino in collaborazione con Lisbeth Seidler, nota in seguito come la veggente di Sklarek. Costoro, valendosi del loro ascendente sul generale Moltke, presso il quale entrambi avevano sempre libero accesso, per aver ritardato il tempestivo arrivo di adeguati rinforzi, avevano compromesso l'esito della battaglia della Marna, risoltasi in una clamorosa sconfitta»<ref>Rudolph von Sebottendorf, ''Prima che Hitler venisse - Storia della Società Thule'', Arktos, Torino 1987, pag. 74. L'A. cita come fonte un libello anti-steineriano: Il dott. Steiner, un imbroglione senza pari, di Schwarz-Bostunnisch, Ed. Bopple, Monaco.</ref>. È ovviamente del tutto inverosimile che antroposofi e veggenti abbiano determinato l'insuccesso tedesco. Ma i loro rapporti col vincitore di Sadowa e di Sedan e comandante dell'esercito all'inizio della guerra (formalmente in subordine solo al Kaiser) sono un dato di fatto<ref>[[Giorgio Galli]], ''[https://books.google.it/books?id=MUm9saHBVj8C&dq=il+nazismo+magico&source=gbs_navlinks_s/ Hitler e il Nazismo magico]'', editore Rizzoli, Padova Aprile 2016, isbn 978-88-17-00634-7, pag. 79, URL [https://archive.is/qTQ7z/ archiviato il 12 Novembre 2018]</ref>. *Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresi che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]]) *La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5 *Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985. *Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5 *Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 1980. *Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 1979. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9 *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 1988. *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8 *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4 *Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano. 2018. ISBN 978-88-7787-595-2 *Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6 *Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1 *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Bari, Laterza, 1947. *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018. *Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4 *Rudolf Steiner, ''Le opere scientifiche di Goethe'', Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944. *Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983. *Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990. *Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1 ==Voci correlate== *[[Antroposofia]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}} ==Collegamenti esterni== *[http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/catalogoantroposoficaprimavera2005.pdf Catalogo delle opere di Steiner] *[http://www.pensierovivo.it/Download/Dalla%20cronaca%20dellAkasha%20SINTESI.pdf Dalla cronaca dell'Akasha] *[http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/iniziazione.doc L'Iniziazione (testo integrale in italiano)] *[http://www.rudolfsteiner.it/ Progetto Rudolf Steiner] {{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}} [[Categoria:Esoteristi]] [[Categoria:Filosofi austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] rla67qyxe9s502h0qnzblnt0mv75b92 1217928 1217927 2022-07-19T20:23:06Z Codas 763 /* L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Steiner Berlin 1900 big.jpg|thumb|right|Steiner nel 1900 a Berlino]] '''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco. ==Citazioni di Rudolf Steiner== *A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (<small>Da ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', conferenza del 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996</small>)<ref>{{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref> *Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br>I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantita` di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 21</ref> *È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità. <ref>Citato in Rudolf Steiner ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'' p. 19</ref> *{{NDR|[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (da ''Le opere scientifiche di Goethe'') *Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' - Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref> *Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300) *Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305) {{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907.}} *L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4) *Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5) *Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell' ''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l'''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l' ''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8) == ''Conoscenza vivente della natura'' == ===[[Incipit]]=== Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo. ===Citazioni=== *L’essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10) *Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18) *Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45) *Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l’[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51) *[…] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80) * Se ci si svegliasse con l’[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz’altro dall’oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90) *Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114) *Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118) *Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. […] Così noi pensiamo di aver creato l’intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell’intelligenza. (p. 134) *Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137) *L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell’uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171) *Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo - mi si scusi l'espressione - è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174) *Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175) *Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177) ==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''== ===[[Incipit]]=== Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato. ===Citazioni=== *Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31) *È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43) == ''Dalla cronaca dell'akasha'' == === [[Incipit]] === ;Introduzione L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? === Citazioni === *Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23) *[…] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo […] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26) *Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47) *La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52) *Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. […] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53) *L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67) *Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l' ''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l'''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67) * Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104) *Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106) *Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107) *L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195) *Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197) == ''Epidemie'' == === Citazioni === *Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 — 0.0. 57, pp. 11-12) *Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l’età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 - O.O. 154, pp. 13-14) *Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell’animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono 60.000 germi. (5 gennaio 1911 - O.O. 127, p. 14) *I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 — 0.0. 154, p. 15) *La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. […] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 — 0.0. 316, p. 30) *E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br>''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br>Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 — 0.0. 314, pp. 31-32) *Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 - O.O. 120, p. 45) *Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 — 0.0. 185, p. 53) *Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 - O.O. 266/1, p. 55) *Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 - 0.0. 99, p. 64) *Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 - 0.0. 100, pp. 65-66) *Attraverso la menzogna, la calunnia e l’ipocrisia, l’uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 - O.O. 98, p. 69) ==''La Filosofia della libertà''== ===[[Incipit]]=== Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br /> Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986) === Citazioni === *Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966) * {{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966) *Nel momento in cui una percezione spunta sull’orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016) *La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966) *Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all’uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016) *Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966) *Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966) *Una chiesa o un’altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016) *L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966) *Noi non possiamo escogitare l’essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016) *Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966) * La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui. ==''La mia vita''== ===[[Incipit]]=== Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita. ===Citazioni=== *Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br>E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188) *[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192) *Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234) *[…] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br>Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291) *Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br>A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308) *Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br>Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309) *Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311) *So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326) *Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349) ==''La saggezza dei Rosacroce''== ===[[Incipit]]=== Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].  ===Citazioni=== *Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10) *Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13) *Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14) *Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28) *Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31) *Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34) *L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43) *Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48) *Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55) *I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61) *Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75) *Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127) *Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131) *Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137) == ''La scienza occulta'' == === Incipit === L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta". === Citazioni === *Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell’''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. L’''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48) *L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155) *L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59) *Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. […] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73) *Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78) *Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85) *Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109) *Nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all’azione dell’influsso luciferico viene descritto come l’epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell’uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195) *Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206) *È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un’intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230) *Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244) *Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp.248-249) *Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere “questa“ azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l’ora dell’azione e la maniera di attuarla in modo che l’esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250) ==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985) ===Citazioni=== *Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10) *Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (2010, p. 12) *[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (2010, p. 19) *Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (2010, p. 33) *Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (2010, p. 43) *Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (2010, p. 139) *Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (2010, p. 165) *Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (2010, p. 172) ==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''== === Incipit === *Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo. === Citazioni === *Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell’umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12) *L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66) ==''Il Vangelo di Giovanni''== ===[[Incipit]]=== Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni. ===Citazioni=== *L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8) *Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14) *Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23) *Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26) *Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50) *L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br>Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53) *Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62) *Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70) *Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79) *Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86) *L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89) *Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127) *Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131) *Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215) ==''Il Vangelo di Luca''== ===[[Incipit]]=== Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca? ===Citazioni=== *[…] l’autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14) *[…] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16) * La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18) *Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48) *Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71) *Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br>Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81) *Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88) *E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore — e specialmente l'ebraico antico — avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108) *Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109) *Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130) *Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134) *Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152) == ''Il Vangelo di Marco'' == ===[[Incipit]]=== È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso. === Citazione === *Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20) *Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40) *Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74) *L’[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l’[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79) * È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. […] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98) *E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126) * Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129) *Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139) *Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151) *Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176) *Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183) ==''Il Vangelo di Matteo''== *Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un’epoca di circa 5000 anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25, 2012) *Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all’evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60, 2012) *Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90, 2012) *Risalendo poi da [[Abramo]] addiritura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103, 2012) *...il nazireato consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei Terapeuti e degli Esseni) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire piú rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare piú produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensí soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979) *Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113, 2012) *Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121, 2012) *A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176, 2012) *Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184, 2012) *Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (p. 188, 2012) == ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'' == *Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17) *Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18) *Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20) *[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29) *Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br>Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29) *Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32) *Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br>Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32) *[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32) *Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85) *Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86) *L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98) *Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101) *Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102) ==''L'iniziazione''== ===[[Incipit]]=== ====Edizione del 1988==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ====Edizione del 2016==== ''Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori?'' ;Condizioni In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili. ===Citazioni=== *Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (2016, p. 17) *L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (2016, p. 23) *Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (2016, p. 40) * Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (2016, p. 41) *Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (2016, pp. 45-46) *Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (2016, p. 62) *Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (2016, p. 64) *Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (2016, p. 70) *Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. […] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (2016, p. 71) *Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (2016, p. 75) *Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (2016, p. 78) *Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l'''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (2016, p. 85) *Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (2016, pp. 114-115) *A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (2016, p. 126) *Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br>Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (2016, p. 137) *Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (2016, p. 141) *Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (2016, pp. 148-149) ==''La missione universale dell'Arte''== ===[[Incipit]]=== Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti. ===Citazioni=== *Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9) *Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21) *Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30) *L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57) *Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126) *Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br>«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134) *Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135) *Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136) ==''Le manifestazioni del karma''== ===[[Incipit]]=== Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima. ===Citazioni=== *Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90) *[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114) *Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123) *[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143) *Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188) *Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197) *La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206) *Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209) *[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230) *La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233) *Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242) ==''Massime antroposofiche''== *L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1) *Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3) *L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17) *Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75) ==''Universo, terra, uomo''== ===[[Incipit]]=== Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.  ===Citazioni=== *L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17) *Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23) *Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24) *Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42) *Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45) *Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48) *Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50) *In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70) *[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84) *Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120) *Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123) *Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130) *Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143) *Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Teosofia''=== ''Introduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo e del destino umano'' Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br /> Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]]. ==Citazioni su Rudolf Steiner== *Il fondatore della [Società] Thule, [Rudolph von Sebottendorf, afferma addirittura:«L'antroposofo Steiner prima della guerra aveva lavorqto a Berlino in collaborazione con Lisbeth Seidler, nota in seguito come la veggente di Sklarek. Costoro, valendosi del loro ascendente sul generale Moltke, presso il quale entrambi avevano sempre libero accesso, per aver ritardato il tempestivo arrivo di adeguati rinforzi, avevano compromesso l'esito della battaglia della Marna, risoltasi in una clamorosa sconfitta»<ref>Rudolph von Sebottendorf, ''Prima che Hitler venisse - Storia della Società Thule'', Arktos, Torino 1987, pag. 74. L'A. cita come fonte un libello anti-steineriano: Il dott. Steiner, un imbroglione senza pari, di Schwarz-Bostunnisch, Ed. Bopple, Monaco.</ref>. È ovviamente del tutto inverosimile che antroposofi e veggenti abbiano determinato l'insuccesso tedesco. Ma i loro rapporti col vincitore di Sadowa e di Sedan e comandante dell'esercito all'inizio della guerra (formalmente in subordine solo al Kaiser) sono un dato di fatto<ref>[[Giorgio Galli]], ''[https://books.google.it/books?id=MUm9saHBVj8C&dq=il+nazismo+magico&source=gbs_navlinks_s/ Hitler e il Nazismo magico]'', editore Rizzoli, Padova Aprile 2016, isbn 978-88-17-00634-7, pag. 79, URL [https://archive.is/qTQ7z/ archiviato il 12 Novembre 2018]</ref>. *Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresi che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]]) *La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5 *Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985. *Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5 *Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4 *Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 1980. *Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 1979. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856 *Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9 *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 1988. *Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8 *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966. *Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4 *Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano. 2018. ISBN 978-88-7787-595-2 *Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6 *Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1 *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Bari, Laterza, 1947. *Rudolf Steiner, ''La scienza occulta <small>nelle sue linee generali</small>'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018. *Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4 *Rudolf Steiner, ''Le opere scientifiche di Goethe'', Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944. *Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983. *Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990. *Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1 ==Voci correlate== *[[Antroposofia]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}} ==Collegamenti esterni== *[http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/catalogoantroposoficaprimavera2005.pdf Catalogo delle opere di Steiner] *[http://www.pensierovivo.it/Download/Dalla%20cronaca%20dellAkasha%20SINTESI.pdf Dalla cronaca dell'Akasha] *[http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/iniziazione.doc L'Iniziazione (testo integrale in italiano)] *[http://www.rudolfsteiner.it/ Progetto Rudolf Steiner] {{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}} [[Categoria:Esoteristi]] [[Categoria:Filosofi austriaci]] [[Categoria:Scrittori austriaci]] ses24ropjkmdfo4bmy2s8u66l0e8bv6 Juan Carlos I di Spagna 0 17059 1217940 663063 2022-07-20T02:04:43Z Danyele 19198 +1 / fix generale della voce wikitext text/x-wiki [[File:KingofSpain.jpg|thumb|Juan Carlos I di Spagna (2007)]] '''Juan Carlos I di Borbone''' (1938 – vivente), re di Spagna. ==Citazioni di Juan Carlos I di Spagna== *{{NDR|Durante la chiusura del vertice iberoamericano di Santiago del Cile, 10 novembre 2007, al presidente venezuelano [[Hugo Chávez]]}} Perché non taci? :''¿Por qué no te callas?''<ref>{{es}} Citato in ''[http://www.elmundo.es/elmundo/2007/11/10/internacional/1194711476.html El Rey se enfrenta a gritos con Chávez en defensa de Aznar: '¿Por qué no te callas?']'', ''Elmundo.es'', 10 novembre 2007.</ref> ==Citazioni su Juan Carlos I di Spagna== *Lei mi chiede se ho dei bei ricordi. Ne ho tantissimi. Ricordo ancora come se fosse oggi quella volta che siamo andati, con [[Giacomo Agostini]], a portare una MV Augusta F4 serie Oro al re di Spagna. Andiamo nella sua villa, c'era un grande parco, scendiamo da una scalinata e, in fondo, c'era la F4, una moto da perdere la testa. C'erano infilate dentro le chiavi perché con Agostini, il campione mondiale, avevamo deciso di far fare al re un giro, sul sellino dietro. Ma lui è salito sopra, ha girato la chiave e è partito. Le confesserò che ho passato dieci minuti d'inferno. Il re era sparito in sella alla moto e io continuavo a dire a Agostini: "E se quello adesso ci casca, che figura ci facciamo?". Ma non è cascato. Anzi, è tornato e ci ha detto: "È una favola". ([[Claudio Castiglioni]]) == Note == <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Re di Spagna]] 06mxef8yews5oap1ctoj3map0235tdq Antonio Pennacchi 0 31565 1217877 1161511 2022-07-19T14:18:55Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[Immagine:Antonio Pennacchi 3.jpg|thumb|Antonio Pennacchi]] '''Antonio Pennacchi''' (1950 – 2021), scrittore italiano. ==Citazioni di Antonio Pennacchi== {{Intestazione|Intervista a ''Sette'', 29 marzo 2002}} *Uno scrive libri e non se lo fila nessuno. Poi un giorno manda affanculo [[Gianni Vattimo|Vattimo]] e te vengono a cercà tutti. *Sono disposto a vendere il culo ma non la [[lingua]]. *[[Destra e sinistra|Destra]] è per l'uomo, sinistra per la collettività. *Il [[Il Sessantotto|'68]] è stato una [[guerra]] civile. Io non ho commesso reati di sangue. Ma ero disponibile. Mica io solo. Tutti quegli stronzi che adesso dicono: "Io venivo solo alle manifestazioni, ero contrario alla violenza", dicono il falso! Quando passavamo noi della Volante Rossa, tutti 'sti compagni battevano le mani!. *Non mi piace la parola [[avversario]]. Sono uscito dalla visione antagonista quando ho capito che non era mio diritto uccidere la gente. Ho accettato le regole. *Mi dicono: "Tu hai il cervello a sinistra e il cuore a destra". Ma il mio cuore non è a destra. Sono i fascisti che stavano a sinistra: il [[fascismo]] era dittatura del proletariato. *[[Angelo Guglielmi]] ha scritto: "Troppe citazioni: come se l'autore volesse far vedere che ha studiato!". E non ha capito che le citazioni erano false. Era un gioco. Gli ho mandato una lettera: "Guardi che le citazioni me le sono inventate". ==''Canale Mussolini''== ===[[Incipit]]=== Per la fame. Siamo venuti giù per la fame. E perché se no? Se non era per la fame restavamo là. Quello era il paese nostro. Perché dovevamo venire qui? Lì eravamo sempre stati e lì stavano tutti i nostri parenti. Conoscevamo ogni ruga del posto e ogni pensiero dei vicini. Ogni pianta. Ogni canale. Chi ce lo faceva fare a venire fino qua?<br> Ci hanno cacciato, ecco il perché. Con il manico della scopa. Il conte Zorzi Vila. Ci ha spogliato di tutto. Derubati. Le bestie nostre. I vitelli. Le mucche con delle poppe così. Non ha idea del latte che facevamo. Con uno schizzo solo riempivamo un secchio. Non facevamo nemmeno in tempo a sederci sullo sgabello e a massaggiare un po' la tetta che via, come titillavi il primo capezzolo partiva un getto che lo riempiva. Dovevamo reggerlo forte tra le gambe perché non cadesse. ===Citazioni=== *Il dramma della condizione umana è proprio questo: sei quasi perennemente condannato a vivere nel torto, pensando peraltro d'avere pure ragione. (p. 281) ==''Il fasciocomunista''== *Intanto s'era fatto il 1968. Scoppiavano casini dappertutto, in tutto il [[mondo]], fuori che a Latina. A Latina filava tutto tranquillo, anzi più tranquillo di prima, visto che noi non eravamo più [[fascismo|fascisti]] e nessuno andava più a fare scritte sui muri, attaccare manifesti e bruciare qualche cosa. Manco il Mare della Tranquillità sopra la [[Luna]]. *{{NDR|L'erezione}} era un fatto meccanico e a provocarlo bastava qualunque cosa. Pure, una volta, la statua della [[Maria|Madonna]] – l'unica donna, in effetti, che c'era in giro, anche se di gesso – con tutta la veste azzurra ma con quel piedino ignudo che sbucava a schiacciare la testa del serpente. Era un [[piede femminile|piedino provocante]]. (da ''Il fasciocomunista'') *Ma la [[sera]] prima di partire sono andato in camera di padre Cavalli, ho bussato e gli ho detto: "Mi voglio [[confessione|confessare]]". Lui ha capito che era per farlo contento, che non ci credevo più come una volta; ma m'ha confessato uguale: "Male non può farti" [...] e gli ho raccontato tutto quanto, dalla A alla Z, senza nascondere o tralasciare nessun particolare, nessuna piega, nessuna viltà: gli ho detto pure le cose che non avevo mai detto a me. *Se mi facevi fare il classico non succedeva niente. *Mimì dice che stavano a pranzo, in cucina. Stavano mangiando la pasta e fagioli, coi quadrucci fatti in casa. La [[televisione]] in sala era spenta, non hanno sentito il telegiornale dell'una: "Ucciso terrorista in un conflitto a fuoco" [...] Ma lo ha sentito la signora Elide al piano di sopra: ha spalancato la finestra, s'è piantata le unghie nel [[viso]], s'è graffiata, poi s'è strappata i capelli e con le mani di nuovo sui capelli, a strappare nuove ciocche, ha urlato: "Signora Lii... hanno ammazzato tuo figlio!" *Ma quali "pesci nell'[[mare|oceano]]", noi eravamo [[frati]] francescani e quando tutt'intorno la gente normale, gli studenti, quella della Fgci, quelli di Lotta Continua, gli operaisti, i Circoli Lenin, tutta la [[gente]] normale respirava quel po' di [[libertà]] portata dal '68, almeno quella sessuale, e le ragazze cominciavano ad uscire pure dopo le sette di sera e tutti ormai scopavano come ricci -sopratutto con le mie sorelle- solo noi facevamo la vita dei [[monaci]]. *Noi abbiamo continuato come prima, a fare il nostro lavoro politico: tu non è che t'accorgi, sul momento, che la [[storia]] è improvvisamente cambiata. *Ma quella [[bomba]] ha cominciato a rimettere le cose a posto, in fretta e furia, s'è chiuso il contratto dei metalmeccanici ed iniziato il ritorno all'ordine. "Gli opposti estremismi non passeranno" diceva la [[Democrazia Cristiana]]. E non sono passati. *{{NDR|Aldo Brambillari, leader di "Servire il popolo"}} Era l'uomo che avrebbe salvato l'[[Italia]], il futuro capo del Governo rivoluzionario. Si diceva che fosse stato in [[Cina]] e che [[Mao Tse-tung]] fosse rimasto meravigliato dalla scientificità delle sue analisi [...] Adesso sta con [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]. *Io a Joan raccontavo che il [[mondo]] non mi piaceva, che era brutto, che c'era solo ingiustizia, la [[bomba atomica]], si nasce solo per morire [...] e infatti le diceva che non avrei mai avuto figli, mai avrei commesso la colpa di condannare mio [[figlio]] alla [[vita]]. E lei s'è messa a piangere. Eravamo stesi sulla duna, tra il [[lago]] di Fogliano e il [[mare]], in mezzo al [[sole]] e alla tamerici, col Circeo sullo sfondo e lei piangeva. Piangeva per me. *L'[[estate]] è passata come al solito, a tentare di rimorchiare qualcuna sul lungomare: era l'unico modo per scordarsi Francesca, non è che ce ne fossero altri. Ma la caccia andava male e quindi non me la scordavo. Non facevo altro che parlare di lei e di quanto soffrissi: "Che palle" facevano i miei amici. *Ma lui era gentile, dolce. Voleva che gli dessimo del tu, ma io non me la sentivo. Ci chiedeva cosa facevano, le nostre storie. Noi eravamo conquistati. Ci aspettavamo che da un momento all'altro ci facesse delle proposte, perché i suoi gusti erano abbastanza noti. Ero anche curioso di vedere come avrei reagito: quello era [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]]. La [[Poesia]]. La [[Cultura]]. Cosa vuoi che contasse il resto? *La [[società]] era ancora [[fascismo|fascista]] [...] la [[Democrazia Cristiana]] rubava a rotta di collo. Altro che "politica come servizio", la gente faceva politica per farsi gli affari propri. [...] Ai giovani gli sembrava che non dovesse essere così ed erano scesi in piazza. Tutti quanti. Pure i fasci. All'inizio sembrava tutto bello: tutti insieme a discutere, a festeggiare, "la fantasia al potere", e le ragazze che stavano fuori la [[notte]] fino a tardi. Mai visto prima. *Allora quando uno partiva per [[Milano]], la gente andava a salutarlo alla stazione, veniva tutta la [[famiglia]], con la nonna, le zie e i fidanzati delle cugine, e la [[madre]] piangeva e tutti lo salutavano con il fazzoletto bianco, fino a che il [[treno]] era già arrivato a Cisterna e la gente diceva: "Chissà se lo rivedremo più". *Io ci ho messo una vita a capire che la gente non dice mai quello che pensa. Dicono una cosa e ne pensano un'altra, poi la colpa è la mia che il prendo sul serio. *A dire la verità non era affatto dispiaciuto anzi, mi sono dispiaciuto dopo, poco prima delle dieci di sera, quando ci hanno rilasciato. Credevo che almeno questa volta ce l'avrei fatta ad andare in [[galera]] e manco a via Aspromonte {{NDR|carcere di Latina}} proprio a Regina Coeli. Invece no. *Hanno cominciato a strillare: "Buffoni! Buffoni!" e a lanciare uova. Noi pigliavamo ste uova e le lanciavamo a casaccio davanti, a dove colgo colgo: teste, musi, vetrina. Lanciavamo come mitragliatrici e ci veniva da ridere, senza nessuna paura. *Comunque -un palazzo tira l'altro- era cresciuta tutta Latina, con me che la guardavo. Ed ero fiero mentre cresceva, mi mettevo lì a fissare i carpentieri che costruivano ponteggi e pennoni in [[legno]], perché non c'erano ancora quelli di [[ferro]], prefabbricati. Ogni [[casa]] era come se la facessi io, la [[città]] cresceva con me, crescevamo assieme e tutto andava d'accordo secondo l'ordine naturale delle cose: non mi sconvolgeva, c'era il mio consenso, l'accettavo, mentre ancora non riesco ad accettare le palazzine che hanno fatto davanti casa nostra mentre stavo in seminario. Non c'erano, sono tornato e le ho trovate all'improvviso. Aliene. *Adesso erano tutti matti per la Zona B. Erano incazzati come bestie. Non ce n'era uno che gli fosse venuto in mente di andare a fare sega ai giardini. Tutti per la Zona B. Magari fino al giorno prima non sapevano nemmeno che che cos'era. *Così -appena finito il comizio e quello scendeva dal palco- m'intrufolavo fra la gente finché riuscivo ad arrivargli a tiro: "Scusi permette una domanda?". Tutti facevano finta di prestarmi attenzione: "Sentiamo cos'hanno da dire le giovani generazioni". Io sparavo le mie puttanate. A [[Giuseppe Saragat|Saragat]] chiesi perché ce l'aveva tanto coi fascisti che avevano fatto la bonifica. *A casa mia erano tutti contenti {{NDR|dell'espulsione del Msi}}. Fratelli, sorelle e cognati per motivi ideologici, padre e madre per ordine pubblico. Io invece ero molto dispiaciuto, ero convinto di aver subito un torto, mi ritenevo più fascista di prima. ==[[Incipit]] di ''Palude''== Palude – quando era Palude – ti alzava con una mano sola, se non ti stavi zitto. Era un armadio di un metro e novanta. Di altezza. Moro, riccio. Occhi neri. Naso imperiale. Sorriso largo. Vita stretta.<br> È lui il protagonista di questa storia. Storia che, in fin dei conti, qui non ci si accinge a raccontare se non nel tentativo di raccapezzarci finalmente qualche cosa. Non c'è alcun intento epico – bell'epica sarebbe – né tanto meno documentale. Che senso avrebbe mettere per iscritto una storia che a Latina sanno tutti? Quello di tramandarla ai posteri? E di lavare in pubblico i nostri panni? È per questo che disattendo da mesi l'appuntamento. La voglia di scrivere, difatti, l'avevo già da un pezzo, ma ho sempre traccheggiato, proprio perché nessun'altra storia, come questa, meriterebbe d'essere nascosta, perlomeno ai posteri. Ma non c'era altro verso, per chi come me gli ha voluto bene, di capire come è andata: rimettere in fila tutti i tasselli, rifare tutti i passaggi. ==''Una nuvola rossa''== *A un certo punto -all'improvviso- mi è venuto il sospetto che fosse praticamente impossibile ricostruire per davvero come sono andati i fatti nella realtà. Ognuno la racconta come gli pare. [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] dice che [[Nerone]] è un porco. E tutti a credergli. Per migliaia di anni. *Non esiste un buon testimone, né deposizione esatta in ogni sua parte. Anche quando dice il vero, al novanta per cento il testimone mente. Incosciamente. *{{NDR|L'[[Agro pontino]]}} È un pezzo di Valpadana; dove sembra che parliamo il romanesco, ma a pensare e a sognare si continua in veneto. Noi non ci siamo mai sentiti del Lazio. Il Lazio è Sud. Ci è completamente estraneo. Alieno. Dopo ancora 70 anni. Noi siamo Waspo e la Liga Veneta ha già detto chiaro e tondo che -quando ci sarà la secessione e la Padania sarà uno stato libero e indipendente- noi dovremo fare parte di quella. *Ha le mani giunte. Intrecciate alla corona del [[rosario]]. Ma sotto la corona, fra le mani e il ventre, qualcuno le ha messo una immaginetta di santa Maria Goretti, la vergine e martire dell'Agro Pontino. *È come, pressapoco, se la storia italiana degli ultimi quarant'anni venisse scritta, un giorno, basandosi solo sulle dichiarazioni e sui documenti di [[Bruno Vespa]] ed [[Emilio Fede]]. ==Bibliografia== *Antonio Pennacchi, ''Il fasciocomunista'', Mondadori, 2003. ISBN 9788804565994. *Antonio Pennacchi, ''Canale Mussolini'', Mondadori, 2010. ISBN 9788804546757 *Antonio Pennacchi, ''Palude'', Baldini Castoldi Dalai editore, 2011. ISBN 9788866202417 ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Canale Mussolini}} {{Pedia|Il fasciocomunista}} {{DEFAULTSORT:Pennacchi, Antonio}} [[Categoria:Scrittori italiani]] 0qins3ra0b04aa9ejlr1i2b6fnvnt6u Supernatural (serie televisiva) 0 38222 1217882 1094421 2022-07-19T14:26:55Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano= Supernatural |tipofiction= Serie TV |immagine=Supernatural season 7 title card.jpg |didascalia= |titolooriginale= Supernatural |paese= Stati Uniti |anno= 2005 - in corso |genere= horror, soprannaturale |stagioni= 15 + |episodi= 307+ |ideatore=Eric Kripke |attori= *[[Jared Padalecki]]: Samuel "Sam" Winchester *[[Jensen Ackles]]: Dean Winchester *[[Misha Collins]]: Castiel *[[Katie Cassidy]]: Ruby *[[Lauren Cohan]]: Bela Talbot *[[Mark Sheppard]]: Crowley *[[Mark Pellegrino]]: Lucifero *[[Alexander Calvert]]: Jack *[[Genevieve Cortese]] : Ruby *[[Jim Beaver]]: Bobby Singer *[[Ruth Connell]]: Rowena |doppiatoriitaliani= *[[David Chevalier]]: Samuel "Sam" Winchester *[[Stefano Crescentini]]: Dean Winchester *[[Vittorio Guerrieri]]: Castiel *[[Domitilla D'Amico]]: Ruby *[[Myriam Catania]]: Bela Talbot *[[Marco Mete]]: Crowley *[[Angelo Maggi]]: Lucifero }} '''''Supernatural''''', serie televisiva statunitense in onda in Italia dal 13 febbraio 2007. {{cronologico}} ==Stagione 1== ===Episodio 1, ''La caccia ha inizio''=== *'''Dean''': Sta' calmo, tigre!<br/ >'''Sam''': Dean? Mi hai fatto prendere un colpo!<br/>'''Dean''': Sei fuori allenamento, eh? {{NDR|Sam lo atterra di colpo}} O forse no... *'''Sam''': Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, puoi farlo davanti a lei.<br/ >'''Dean''': D'accordo. Papà manca da qualche giorno.<br/>'''Sam''': Starà bevendo da qualche parte. Appena gli sarà passata la sbronza, vedrai che si farà vivo.<br/>'''Dean''': Papà è andato a ''caccia'' e manca da casa da alcuni giorni.<br/>'''Sam''': Scusaci, Jessica, facciamo due chiacchiere fuori. *'''Sam''': Pensavo di aver smesso con la caccia.<br>'''Dean''': Dai, non era facile, ma non era così male!<br />'''Sam''': Davvero? Quando ho detto a papà che avevo paura di quello che c'era nel mio armadio, mi ha dato una pistola!<br/ >'''Dean''': Che avrebbe dovuto fare?<br/ >'''Sam''': Avevo solo nove anni! Ti rendi conto? Avrebbe dovuto dire: «non devi avere paura del buio»!<br/>'''Dean''': "Non devi avere paura del buio"? Ma certo che devi averne paura, sai cosa c'è lì fuori?! *'''Dean''': Allora, che vuoi fare? Vivere una vita normale, la solita routine, tutti i giorni? Vuoi questo?<br/ >'''Sam''': Normale, no. Sicura. *'''Dean''': Non posso farcela da solo.<br/ >'''Sam''': Certo che puoi.<br/>'''Dean''': È vero... però non voglio. *'''Jessica''': Stai partendo? È per tuo padre? È successo qualcosa?<br/>'''Sam''': Sì... un piccolo problema familiare.<br/>'''Jessica''': Tuo fratello ha detto che era andato a una battuta di caccia.<br/>'''Sam''': Ah, sì. È a caccia di cervi, su alla baita. Sicuramente Jim, Jack e Jose sono con lui.<ref>''Jim Beam'', ''Jack Daniel's'' e ''Jose Cuervo'' sono tutte e tre marche di alcolici.</ref> *'''Sam''': Guarda che roba...devi aggiornare la tua collezione di cassette!<br/>'''Dean''': Perché?<br/>'''Sam''': Tanto per cominciare, adesso si usano i CD e poi... [[Black Sabbath]]? [[Motorhead]]? [[Metallica]]? Questa roba andava ai tempi di mio nonno!<br/>'''Dean''': Mi dispiace, rassegnati, Sammy. Chi guida sceglie la musica. E il saputello chiude la bocca.<br/>'''Sam''': Sammy era un cicciotello di dodici anni, adesso sono Sam, chiaro?<br/>'''Dean''': Scusa, ma non ti sento. La musica è troppo alta! *Agente Mulder, agente Scully<ref name=xfiles>In riferimento ai personaggi di ''[[X-Files]]'': [[w:Fox Mulder|Fox Mulder]] e [[w:Dana Scully|Dana Scully]].</ref>... ('''Dean''') *'''Dean''': Puoi fingere quanto vuoi, Sammy. Ma prima o poi dovrai affrontare chi sei veramente.<br/>'''Sam''': E chi sarebbe?<br/>'''Dean''': Uno di noi. *Puzzi come una fogna... ('''Sam''') *'''Sam''': Dean... per quello che ho detto prima su mamma e papà, mi dispiace. Io...<br>'''Dean''': Niente sentimentalismi.<br>'''Sam''': Va bene. Idiota.<br>'''Dean''': Imbecille! *'''Poliziotto''': Allora... finti sceriffi, finte carte di credito... c'è qualcosa di vero?<br/>'''Dean''': Le mie tette! *'''Ufficiale''': Allora, qual è il tuo vero nome?<br/>'''Dean''': Te l'ho detto: Nugent, Ted Nugent.<ref>Cfr. [[w:Ted Nugent|Ted Nugent]].</ref> *'''Sam''': Come ti è saltato in mente di sparare in faccia a un fantasma?<br/>'''Dean''': Intanto ti ho salvato la vita... e ti dico un'altra cosa: se mi hai rotto la macchina... ti uccido! *Abbiamo un lavoro da fare. ('''Sam''') ===Episodio 2, ''Wendigo''=== *'''Dean''': Avete posto per altri due?<br>'''Hailey''': Volete venire con noi?<br>'''Roy''': E loro chi sono?<br>'''Hailey''': È tutto quello che il parco nazionale può offrire come squadra di soccorso!<br>'''Roy''': Siete Rangers?<br>'''Dean''': Sì, esatto.<br>'''Hailey''': E andate nei boschi con stivali da moto e jeans?<br>'''Dean''': Non mi donano gli short! *'''Dean''': Che animali preferisci cacciare?<br>'''Roy''': Più che altro cervi, qualche volta orsi...<br>'''Dean''': E di' un po'... [[Bambi]] e Yoghi non si sono mai vendicati? *'''Hailey''': Voi non siete rangers. Allora, si può sapere chi siete?<br/>'''Dean''': Sam e io siamo fratelli. E stiamo cercando nostro padre, che potrebbe essere qui. In fondo noi siamo sulla stessa barca.<br/>'''Hailey''': Perché non me lo hai detto fin dall'inizio?<br/>'''Dean''': Te lo sto dicendo adesso. Non sono mai stato così sincero con una donna... davvero! *'''Sam''': Non possiamo portare Haley là fuori. <br> '''Dean''': Oh, davvero? Cosa le diciamo? Che non può venire nel bosco perché c'è un enorme e spaventoso mostro? <br> '''Sam''': Si. <br> '''Dean''': Suo fratello è disperso, Sam. Lei non se ne starà in disparte. Ora noi andiamo con lei, la proteggiamo e teniamo gli occhi aperti per il nostro caro amico predatore. <br> '''Sam''': Trovare papà non è abbastanza? {{NDR|chiude il cofano}} Adesso dobbiamo anche fare i babysitter? *'''Haley Collins''': E tu fai un'escursione con gli stivali da moto e jeans? <br> '''Dean''': Dolcezza, non mi donano gli shorts. *'''Dean''': Vuoi dirmi cosa succede? <br> '''Sam''': Dean... <br> '''Dean''': No, non stai bene. Sei come una pistola carica. Non è da te. Dovrei essere io quello aggressivo, ricordi? *'''Dean''': Questo è il perché. {{NDR|prende il diario di papà}} Questo libro. Questo è la cosa più preziosa di papà. Tutto quello che sa su ogni creatura malvagia è qui dentro. E lo ha dato a noi. Penso che voglia che continuiamo dove lui ha finito, sai, salvare le persone, cacciare – gli affari di famiglia. <br> '''Sam''': Non ha nessun senso. Perché, perché non ci chiama? Perché non ci dice cosa vuole; dove è? <br> '''Dean''': Non lo so. Ma per come la vedo io, papà ci ha dato un lavoro e io ho intenzione di farlo. <br> '''Sam''': Dean, no. Devo trovare papà. Devo trovare l'assassino di Jessica. È l'unica cosa a cui riesco a pensare. <br> '''Dean''': Okay, va bene, Sam. Li troveremo, te lo prometto. Ascoltami: devi essere paziente. La ricerca potrebbe durare molto tempo e tutta questa rabbia, noi puoi lasciare che ti divori dentro, ti ucciderà. Devi avere pazienza.<br> '''Sam''': Come fai? Come fa papà? <br> '''Dean''': Be', per primo... loro. {{NDR|guarda Hailey e suo fratello}}. La nostra famiglia è rovinata ormai, forse possiamo aiutarne altre. Rendere le cose più sopportabili. Ti dico cos'altro aiuta: uccidere il più gran numero di quei malvagi figli di puttana. *'''Haley''': Devi proprio sminuire il momento?<br> '''Dean''': Già. ===Episodio 3, ''La morte nell'acqua''=== *{{NDR|guardando Dean}} Deve essere dura con il tuo senso dell'orientamento – mai in grado di trovare la strada per una frase decente per rimorchiare. ('''Andrea Barr''') *'''Sam''': "I bambini sono il massimo"? Ma se non li sopporti!<br/>'''Dean''': Io li adoro, i bambini!<br/>'''Sam''': Va bene, dimmene tre di cui sai almeno il nome. {{NDR|Sam continua a camminare e lascia indietro Dean, confuso.}}<br/>'''Dean''': Ci sto pensando! *Così i pastelli sono più il tuo genere? Figo. Alle ragazze piacciono gli artisti. Ehi, questi sono davvero belli. Ti dispiace se mi siedo e coloro con te per un po? Non sono tanto male. Sai, penso che tu mi riesca a sentire, solo non vuoi parlare. Non so esattamente cosa sia successo a tuo padre, ma so che è stato qualcosa di brutto. Penso di sapere come ti senti.Quando avevo la tua età, ho visto qualcosa...comunque...be', forse pensi che nessuno ti ascolterebbe, o uh... o crederebbe. Voglio che tu sappia che io lo farò. Non devi per forza parlare, puoi farmi un disegno di quello che hai visto quel giorno al lago con tuo padre. {{NDR|Lucas Barr continua a disegnare}} Okay, nessun problema. Questo è per te. {{NDR|porge a Luca il disegno che ha fatto}} Questa è la mia famiglia. {{NDR|indica le persone che ha disegnato}} Questo è mio padre. Questa è mia mamma. Questo è quel nerd di mio fratello e questo sono io. Va bene, faccio pena come artista. Ci vediamo, Lucas. ('''Dean''') *Hai paura. È okay, ti capisco. Vedi, quando avevo la tua età, ho visto qualcosa di davvero brutto succedere a mia mamma e anche io avevo paura. Non volevo parlare, proprio come te. Ma vedi, mia mamma, sapevo che avrebbe voluto che io fossi coraggioso. Ci penso ogni giorno. E faccio del mio meglio per essere coraggioso. E forse... tuo padre vorrebbe che anche tu fossi coraggioso. ('''Dean''') *'''Dean''' {{NDR|mette la scatola dei sandwich in macchina}}: Va bene, ora che sai parlare, questa è una frase molto importante, quindi voglio che tu la ripeta ancora una volta. <br> '''Lucas''': Gli Zeppelin spaccano! <br> '''Dean''': Grande. Batti il cinque. Prenditi cura di tua madre, okay? <br> '''Lucas''': Va bene. <br> '''Andrea''': {{NDR|bacia Dean}} Grazie. <br> '''Dean''': {{NDR|imbarazzato}} Sam, muoviti. Dobbiamo metterci in viaggio prima che tramonti il sole. *'''Sheriff Devins''': Vi do due possibilità. Posso arrestarvi per aver impersonato ufficiali governativi e trattenervi come testimoni nella sparizione di Bill Carlton. O possiamo considerarlo un giorno sfortunato, voi salite in macchina, vi lasciate la città alle spalle e non vi fate mai più vedere da me.<br/>'''Sam''': Scelgo la porta numero due. *'''Sam''': Sai... quello che mi hai detto della mamma... non me l'avevi mai raccontato prima.<br/>'''Dean''': Non è nulla... oddio, non dirmi che dobbiamo abbracciarci, vero? ===Episodio 4, ''Il fantasma dell'aria''=== *'''Sam''': Senti, apprezzo il fatto che ti preoccupi per me...<br/>'''Dean''': Oh, non sono preoccupato per te. È il tuo lavoro mantenermi in vita. Quindi ho bisogno che tu sia in forma. *'''Dean''': Dai, sembro uno dei Blues Brothers!<br/>'''Sam''': Non è vero... Somigli di più a un adolescente al primo ballo! *'''Sam''': Cos'è quello?<br/>'''Dean''': È un EMF. Legge le frequenze elettromagnetiche.<br/>'''Sam''': Sì, so cos'è un EMF – ma perché assomiglia ad un walkman rotto?<br/>'''Dean''': Perché è quello che è, è fatto in casa. *'''Sam''': Allora, dobbiamo usare il [[Piani dalle serie televisive|piano]] B: saliamo su quell'aereo.<br/>'''Dean''': Che dici? Ehi, aspetta un secondo.<br/>'''Sam''': Dean, quell'aereo sta partendo con più di cento passeggeri a bordo e se abbiamo ragione quell'aereo precipiterà!<br/>'''Dean''': Lo so!<br/>'''Sam''': D'accordo, noi saliamo sull'aereo. Dobbiamo trovare il demone ed esorcizzarlo. Io prendo i biglietti, tu prendi la roba in macchina, tutto quello che passa il controllo. Ci vediamo qui tra cinque minuti. Stai bene?<br/>'''Dean''': Be'... no, non proprio.<br/>'''Sam''': Perché? Che c'è?<br/>'''Dean''': Be', io ho un problema con il...<br/>'''Sam''': Con il volo?<br/>'''Dean''': Fino ad ora non è mai venuto fuori!<br/>'''Sam''': Stai scherzando, vero?<br/>'''Dean''': Ti sembra che stia scherzando? Perché credi che vada ovunque in macchina?? <br> '''Sam''': Va bene, uhh...vado da solo. <br> '''Dean''': Cosa!?<br> '''Sam''': Risolverò questo caso da solo. <br> '''Dean''': Sei pazzo? Lo hai detto anche te: questo aereo si schianterà.<br> '''Sam''': Senti, Dean, possiamo farlo insieme, posso farlo da solo. Non vedo una terza opzione qui. <br> '''Dean''': Andiamo! Davvero? *'''Dean''': Sam, questo aereo si schianterà, ok? Quindi piantala di trattarmi come se fossi pazzo!<br/>'''Sam''': Devi rilassarti.<br/>'''Dean''': Be', mi spiace ma non ci riesco.<br/>'''Sam''': Certo che ci riesci.<br/>'''Dean''': Senti, piantala con le smancerie. Non funziona! *'''Sam''': Canticchi i [[Metallica]]?<br/>'''Dean''': Mi calma! <br> '''Sam''': Ascolta, ho capito che sei nervoso, va bene, ma devi stare concentrato. *'''Sam''': Cosa facciamo se è posseduta?<br/>'''Dean''': Ci sono diversi modi per verificarlo. Ho portato l'acqua santa.<br/>'''Sam''': No, credo che potremmo essere più delicati. Nel caso sia posseduta, pronuncia il nome di Cristo.<br/>'''Dean''': Oh, divertente. {{NDR|Fa per alzarsi}}<br/>'''Sam''': Ehi!<br/>'''Dean''': Cosa c'è?<br/>'''Sam''': Dillo in latino.<br/>'''Dean''': Sì, lo so. {{NDR|Inizia ad avviarsi}}<br/>'''Sam''': Ehi!<br/>'''Dean''': Cosa c'è? <br> '''Sam''': In latino si pronuncia ''Christus''.<br/>'''Dean''': Diamine, lo so! Non sono stupido. *'''Sam''': Tutto ciò non ti ha mai tenuto sveglio la notte? {{NDR|Dean scuote la testa}} Mai. Non hai mai paura? <br> '''Dean''': {{NDR|scuote di nuovo la testa}} No, non davvero. {{NDR|Sam prende il coltello sotto il cuscino di Dean}} Questa non è paura. Questa è precauzione. <br> '''Sam''': Ah, come vuoi. Sono troppo stanco per discutere. ===Episodio 5, ''Terrore allo Specchio''=== *'''Sam''': Forse non è roba per noi. Potrebbe essere una qualche malattia strana.<br/>'''Dean''': Quante volte nella lunga e svariata carriera di papà si è trattato di una strana malattia e non di un qualche segnale di una orrenda morte soprannaturale?<br/>'''Sam''': Uh... quasi mai.<br/>'''Dean''': Esattamente. *'''Sam''': Perché hai lasciato che mi addormentassi?<br/>'''Dean''': Perché sono un fratello eccezionale.<br/>'''Sam''': Trovato qualcosa?<br/>'''Dean''': A parte aver raggiunto un nuovo livello di frustrazione? No. *'''Charlie''': Sono pazza, vero?<br/>'''Dean''': No, non sei pazza.<br/>'''Charlie''': Dio, questo mi fa sentire ancora peggio! *'''Sam''': Ehi, visione notturna? {{NDR|guarda Dean attraverso la camera con la visione notturna}} <br> '''Dean''': Somiglio a [[Paris Hilton]]? *'''Dean''': Va bene, sai cosa? Adesso basta! {{NDR|accosta la macchina, si gira verso Sam}} Riguarda Jessica, vero? {{NDR|Sam non dice nulla}} Pensi sia il tuo piccolo sporco segreto? Che l'hai uccisa in qualche modo? {{NDR|Sam è in silenzio}} Sam, questo deve finire. Intendo gli incubi e...e gridare il suo nome nel bel mezzo della notte. Ti ucciderà. Ora ascoltami, non è stata colpa tua. Se vuoi incolpare qualcuno, allora incolpa la cosa che l'ha uccisa. {{NDR|Sam continua a non rispondere}} Va bene, perché non te la prendi con me? Sono io che ti ho portato via da lei. <br> '''Sam''': Non è colpa tua. <br> '''Dean''': Be', non dovresti incolparti, perché non c'era nulla che avresti potuto fare. <br> '''Sam''': Avrei potuto avvisarla. <br> '''Dean''': Di cosa? Non sapevi che sarebbe successo. Inoltre, tutto ciò non è un segreto. So tutto. Non funzionerà con Maria. <br> '''Sam''': No, non lo sai. <br> '''Dean''': Non so cosa? <br> '''Sam''': Non sai tutto. Non ti ho detto tutto.<br> '''Dean''':{{NDR|confuso}} Di cosa stai parlando? <br> '''Sam''': Be', non sarebbe un segreto se te lo dicessi, no?<br> '''Dean''' {{NDR|scioccato}}: No... non mi piace. Non succederà. Scordatelo. <br> '''Sam''': Dean, quella ragazza morirà a meno che non facciamo qualcosa. E sai cosa? Chi sa quante altre persone moriranno dopo? Adesso, lo facciamo. Devi lasciarmelo fare. *'''Dean''': Ehi, Sam? <br> '''Sam''': Sì? <br> '''Dean''': Questi devono essere cosa? Seicento anni di sfiga? *'''Sam''': Charlie? {{NDR|Charlie si gira}} La morte del tuo ragazzo. Dovresti provare a perdonarti. Qualsiasi cosa avresti fatto, probabilmente non saresti riuscita a fermarlo. A volte le cose brutte succedono. <br> '''Dean''': È un buon consiglio. *'''Dean''': Ehi, Sam? <br> '''Sam''': Sì? <br> '''Dean''': Ora che tutto è finito, dimmi qual è il segreto. <br> '''Sam''': Ascolta, sei mio fratello. E morirei per te. Ma ci sono delle cose che ho bisogno di tenere per me. ===Episodio 6, ''Questione di pelle''=== *'''Dean''': Spero che sia tu, Sam. E non quello scherzo della natura.<br/>'''Sam''': Sì, sono io. Lui è andato da Rebecca... con le tue sembianze.<br/>'''Dean''': Be', non è stupido: ha scelto il più bello! *'''Dean''': Credo che siamo vicini alla sua tana...<br/>'''Sam''': Come fai a saperlo?<br/>'''Dean''': Perché c'è un'altra pozza di roba vomitosa vicina alla tua faccia... *'''Dean''': Mi dispiace, Sam.<br/>'''Sam''': Per che cosa?<br/>'''Dean''': Vorrei che le cose fossero diverse... che tu potessi essere un normale studente.<br/>'''Sam''': Ah, lascia perdere. La verità è che in fondo nemmeno a Stanford mi sentivo a mio agio.<br/>'''Dean''': Questo perché sei un po' strano.<br/>'''Sam''': Ah, sì, grazie.<br/>'''Dean''': Ma lo sono anche io e giuro che ti starò vicino per sempre.<br/>'''Sam''': {{NDR|ridendo}} Sì, questo lo so. *'''Dean''': Certo, è un peccato... Mi spiace perderlo.<br/>'''Sam''': Perdere cosa?<br/>'''Dean''': Quante altre occasioni avrò di andare al mio funerale? *'''Dean''': Odio dirlo, ma questo è esattamente ciò di cui parlo. Tu hai mentito ai tuoi amici perché se avessero saputo chi sei veramente, sarebbero spaventati. È solo... sarebbe più facile per te se...<br> '''Sam''': Se fossi come te. <br> '''Dean''': Ehi, che ti piaccia o no, non siamo come le altre persone. Ma ti dirò una cosa: tutto questo schifo non è privo di vantaggi. *'''Dean da mutaforma''': Sono tuo fratello. Vedi, in fondo, sono solo geloso. Hai degli amici, potresti avere una vita. Io? So di essere un mostro. E prima o dopo, tutti mi abbandoneranno. <br> '''Sam''': Di cosa stai parlando? <br> '''Dean da mutaforma''': Mi hai lasciato. Cavolo, ho fatto tutto quello che papà mi chiedeva e anche lui mi ha abbandonato. Nessuna spiegazione, solo ''poof''. ===Episodio 7, ''L'uomo uncino''=== *{{NDR|Dean e Sam, fingendo di cercare un alloggio, si infiltrano in un dormitorio di studenti universitari e si imbattono in un ragazzo che si dipinge il corpo di viola}} <br> '''Ragazzo''': E voi chi siete?<br/>'''Dean''': I tuoi compagni di stanza.<br/>'''Ragazzo''': Fammi un favore, dipingimi la schiena, ho un concorso importante..<br/>'''Dean''': L'artista è lui {{NDR|indicando Sam}}, non sai che cosa è capace di fare.. <br/> *{{NDR|Dean sta scavando in una tomba per dissotterrare un cadavere.}} Ecco fatto, la prossima volta ci vado io a casa di Lory. ('''Dean''') *'''Lori Sorensen''': Oh, Dio! Anche Marta Stewart? <br> '''Taylor''': Qua! Mettiti questo! <br> '''Lori''': Um... non so se questa sia davvero "io". <br> '''Taylor''': Lori! C'e una ragazza sexy sepolta da qualche parte! Diamine, ragazza! <br> '''Lori''': Okay! Questo è lui probabilmente! Vado di sotto! <br> '''Taylor''': Non fare nulla che io non farei! <br> '''Lori''': Non c'è nulla che tu non faresti! <br> '''Taylor''': È vero! *'''Dean''': Il tuo, uhh, il tuo caffe con doppio latte di vaniglia si sta raffreddando, Francis. <br> '''Sam''': Fottiti. *'''Dean''': Gli ho detto che sei un idiota e che ti stavamo facendo uno scherzo.<br> '''Sam''': E riguardo il fucile? <br> '''Dean''': Ho detto che stavi cacciando fantasmi e spiriti e che era caricato a salve. Sai, tipico il tipo scherzo da college. <br> '''Sam''': E ti ha creduto?<br> '''Dean''': Be', tu sembri un idiota. *'''Dean''': Fratello, il college è fantastico! <br> '''Sam''': Questa non è stata esattamente la mia esperienza.<br> '''Dean''': Fammi indovinare: biblioteche, studio, tutte A. {{NDR|Sam annuisce}} Che nerd. *'''Dean''': Va bene, scegli te.<br> '''Sam''': Prendo la casa.<br> '''Dean''': Okay. Ehi, stai lontano dal cassetto della biancheria. *Ecco! La prossima volta, guardo io la casa della ragazza carina. ('''Dean''') ===Episodio 8, ''Insetti''=== *'''Sam''': Dustin Burwash, pare sia morto di Creutzfeldt-Jakob.<br/>'''Dean''': Eh??<br/>'''Sam''': Il [[encefalopatia spongiforme bovina|morbo della mucca pazza]].<br/>'''Dean''': Mucca pazza... Non ne hanno parlato da [[Oprah Winfrey|Oprah]]? <br> '''Sam''': Tu guardi Oprah? {{NDR|Dean non risponde}} *'''Venditore''': Lasciate che vi dica che noi accettiamo proprietari di qualsiasi razza, religione, colore o preferenza sessuale.<br/>'''Dean''': Siamo fratelli. *'''Capo vendita''': Lasciate che vi dica che noi accettiamo proprietari di qualsiasi razza, religione, colore o preferenza sessuale. <br> '''Dean''': Certo, vado a parlare con Larry. {{NDR|Rivolto a Sam}} D'accordo, tesoro? *'''Sam''': Lo rispetto. Ma qualsiasi cosa facessi non era mai abbastanza. <br> '''Dean''': Quindi cosa stai dicendo? Che papà era deluso da te? <br> '''Sam''': Era? È... e lo sarà sempre.<br> '''Dean''': Perché pensi questo? <br> '''Sam''': Perché non volevo cacciare con l'arco... o cacciare spiriti perché volevo andare a scuola e vivere la mia vita, che nella nostra famiglia mi ha reso il mostro. <br> '''Dean''': Sai, sei come la ragazza bionda in ''The Munsters''. <br> '''Sam''': Dean, sai come sono i papà quando i loro figli fanno un goal? Orgogliosi. La maggior parte dei papà non caccia i figli di casa. <br> '''Dean''': Mi ricordo quel litigio. In effetti, mi sembra di ricordare un paio di frasi provenire dalla tua bocca. <br> '''Sam''': Sai, la verità è... quando troveremo papà... non penso mi vorrà vedere. <br> '''Dean''': Sam, papà non è mai stato deluso da te. Mai. Aveva paura. <br> '''Sam''': Che cosa stai dicendo?<br> '''Dean''': Aveva paura di cosa ti sarebbe potuto succedere se lui non fosse stato nei paraggi. Ma anche quando non parlavate... passava da Stanford ogni volta che poteva.Ti teneva d'occhio. Si assicurava che stessi bene.<br> '''Sam''': Cosa? <br> '''Dean''': Già. <br> '''Sam''': Perché non me lo hai mai detto?<br> '''Dean''': È una strada a due corsie, fratello. Avresti potuto chiamare te. *'''Dean''': Cacciare è il nostro lavoro. E la paga fa schifo. <br> '''Sam''': Sì, ma carte di credito clonate, truffa... non è la cosa più onesta del mondo, Dean. <br> '''Dean''': Be', vediamo. {{NDR|pesa le due cose}} Onestà... divertimento facile. {{NDR|pausa}} Non c'è contesto. Inoltre, siamo bravi in questo. È quello per cui siamo stati cresciuti. <br> '''Sam''': Sì, be', è discutibile il modo in cui siamo stati cresciuti. *'''Sam''': Joe White Tree? {{NDR|l'uomo annuisce}} Vorremo farle un paio di domande, se per lei va bene.<br> '''Dean''': Siamo studenti universitari.<br> '''Joe White Tree''': Non è vero. State mentendo.<br> '''Dean''': Be', la verità è...<br> '''Joe''': Sai chi comincia le frasi con "la verità è"? I bugiardi.<br> '''Sam''': Ha mai sentito parlare di Oasis Plains? È un alloggio vicino Atoka Valley. <br> '''Joe''': Lui mi piace. Lui non è un bugiardo. ===Episodio 9, ''Ritorno a casa''=== *Papà, lo so che ho già lasciato altri messaggi. Non so nemmeno se li ricevi. Ma sono con Sam e siamo in Lawrance e c'è qualcosa nella nostra vecchia casa. Non so se è la cosa che ha ucciso mamma o no... ma... non so cosa fare. Quindi, qualsiasi cosa stai facendo, se potessi venire qua... per favore. Ho bisogno del tuo aiuto. ('''Dean''') *'''Missouri {{NDR|accompagnando alla porta un cliente}}''': Su, coraggio! Non preoccuparti di niente, tua moglie è pazza di te!<br/>'''Cliente''': Grazie di tutto!<br/>'''Missouri, chiudendo la porta''': Uff, povero scemo! Sua moglie si sta facendo il giardiniere.<br/>'''Dean''': Perché non gliel'ha detto?<br/>'''Missouri''': La gente non viene qui per la verità, viene per avere buone notizie. *'''Missouri''': Se ti azzardi a mettere i piedi sul tavolino ti pesto con un cucchiaio.<br/>'''Dean''': Non ho fatto niente.<br/>'''Missouri''': Be', ma ci stavi pensando. *'''Missouri''': Sam, oh, tesoro. Mi dispiace per la tua ragazza. E tuo padre... è assente. <br> '''Sam''': Come fai a sapere tutto questo?<br> '''Missouri''': Be', ci stavi pensando proprio adesso.<br> '''Dean''': Dov'è? Sta bene?<br> '''Missouri''': Non lo so.<br> '''Dean''': Non lo sai? Dovresti essere una veggente, giusto?<br> '''Missouri''': Ragazzo, pensi sia una maga? Sarò anche in grado di leggere i pensieri e percepire le energie in una stanza, ma non posso tirare fuori i fatti dal nulla. *'''Dean''': Mamma? <br> '''Mary Winchester''': Dean. Sam. Mi dispiace.<br> '''Sam''': Per cosa?<br> '''Mary''': {{NDR|al poltergeist}} Andatevene dalla mia casa. E lascia andare i miei figli. *'''Missouri''': Quel ragazzo... ha delle grandi abilità. Ma perché non sia riuscito a percepire suo padre, non ne ho idea. <br> '''John Winhester''': Lo spirito di Mary – pensi che abbia davvero salvato i ragazzi? <br> '''Missouri''': Sì. John Winchester, ti potrei schiaffeggiare. Per quale motivo non vai a parlare con i tuoi figli? <br> '''John''': Lo voglio. Non hai idea di quanto li voglia vedere. Ma non posso. Non ancora. Non fino a quando saprò la verità. ===Episodio 10, ''La rivolta''=== *{{NDR|Dean sta leggendo il diario di suo padre}} Gli voglio un bene dell'anima, ma scrive come una gallina. ('''Dean''') *Secondo te chi è il medium più sexy? [[Patricia Arquette]], [[Jennifer Love Hewitt]] o tu?<ref>Protagoniste rispettivamente di ''[[Medium (serie televisiva)]]'' o ''[[Ghost Whisperer - Presenze]]''.</ref> ('''Dean''') *'''Kath''': Ma voi come sapete di questa cosa degli spettri?<br/>'''Sam''': È il nostro lavoro.<br/>'''Kath''': Come si può fare un lavoro del genere?<br/>'''Sam''': A scuola non andavamo tanto bene... *'''Sam''': Credimi, ho guardato dappertutto. Non c'è nessuna stanza segreta!<br/>'''Dean''': Già... È per questo che la chiamano così, no?! *Fammi sapere se vedi qualche cadavere, Haley Joel. ('''Dean''') *'''Kat''': Ehi, Gavin?<br> '''Gavin''': Sì? <br> '''Kat''': Se usciamo di qui vivi, ti mollo. *'''Dean''': Sam, metti giù la pistola.<br> '''Sam''': {{NDR|posseduto dal Dr. Sanford Ellicott}} È un ordine?<br> '''Dean''': No, solo un'amichevole richiesta. *'''Dean''': Davvero? Mi odi davvero così tanto. Be', tieni. {{NDR|porge a Sam la sua pistola}} Questo farà meglio il lavoro di quanto possano farlo dei proiettili di sale. Forza, Sam, premi il grilletto. Sparami! Fallo! {{NDR|Sam preme il grilletto, ma spara a vuoto. Dean lo colpisce e allontana la pistola}} Amico, non ti avrei mai dato una pistola carica. ('''Dean''') *Quando qualcuno dice che un posto è infestato, non andateci. ('''Dean''') *{{NDR|Sam si è risvegliato dopo essere stato posseduto}} <br> '''Dean''': Non proverai ad uccidermi, vero?<br> '''Sam''': No.<br> '''Dean''': Bene. Perché sarebbe imbarazzante. ===Episodio 11, ''Lo spaventapasseri''=== *{{NDR|Rivolto allo spaventapasseri}} Fai veramente schifo! ('''Dean''') *'''Meg''': Chi era?<br/>'''Sam''': Mio fratello.<br/>'''Meg''': Che cosa ti ha detto?<br/>'''Sam''': Mi ha detto "addio". *'''Sam''': Dean, se questo demone ha ucciso la mamma e Jess e papà ci è vicino, dobbiamo essere lì. Dobbiamo aiutare. <br> '''Dean''': Papà non vuole il nostro aiuto!<br> '''Sam''': Non me ne importa. <br> '''Dean''': Ci sta dando un ordine.<br> '''Sam''': Non mi importa. Non dobbiamo sempre fare quello che ci dice.<br> '''Dean''': Sam, papà ci sta chiedendo di lavorare, di salvare vite. È importante.<br> '''Sam''': Va bene, ho capito, credimi, ho capito. Ma è da troppo tempo che aspetto la vendetta. <br> '''Dean''': Va bene, ascolta, so come ti senti.<br> '''Sam''': Lo sai? {{NDR|Dean sembra scioccato dal tono di Sam}} Quanti anni avevi quando è morta mamma? Quattro? Jess è morta sei mesi fa. Come diavolo fai a sapere come mi sento? <br> '''Dean''': Papà ha detto che non è sicuro. Per nessuno di noi. Lui sa di sicura qualcosa che noi non sappiamo, quindi se ha detto di stare lontani, stiamo lontani.<br> '''Sam''': Non capisco tua fiducia cieca nei confronti di papà. Non lo metti mai in dubbio.<br> '''Dean''': Già, questo vuol dire essere un bravo figlio! {{NDR|Sam esce dalla macchina, raccoglie la sua roba dal cofano}} Sei un egoista bastardo, lo sai? Fai solo quello che vuoi tu. Non te ne importa nulla di quello che gli altri pensano.<br> '''Sam''': Questo è quello che pensi davvero?<br> '''Dean''': Sì. <br> '''Sam''': Be', allora l'egoista bastardo va in California.<br> '''Dean''': Andiamo, non sei serio.<br> '''Sam''': Sono serissimo.<br> '''Dean''': Siamo nel bel mezzo della notte! Ehi, me ne sto andando, mi hai sentito? <br> '''Sam''': Questo è quello che io voglio che tu faccia.<br> '''Dean''': Addio, Sam. *'''Sam''': Lo spaventapasseri si è mosso dalla sua croce? <br> '''Dean''': Te l'ho detto, Burkitsville, Indiana: una città divertente. *'''Dean''': Spero che la tua crostata di mele ne valga la pena! <br> '''Emily''': Quindi qual è il [[Piani dalle serie televisive|piano]]?<br> '''Dean''': Ci sto pensando.<br> {{NDR|diverse ore dopo}}<br> '''Emily''': Non hai un piano, vero? <br> '''Dean''': Ci sto pensando... *'''Dean''': Come sei arrivato qua?<br> '''Sam''': Ho rubato una macchina.<br> '''Dean''': Questo è il mio ragazzo! *'''Dean''': Ti devo mollare da qualche parte?<br> '''Sam''': No, penso che resterò con te. <br> '''Dean''': Cosa ti ha fatto cambiare idea?<br> '''Sam''': Non ho cambiato idea. Voglio ancora trovare papà... e tu sei sempre una spina nel fianco. Ma mamma e Jess sono morte. Papà è chissà dove. Me e te siamo tutto ciò che è rimasto. Quindi, se dobbiamo farlo... lo facciamo insieme. <br> '''Dean''': Tienimi, Sam. È stato commovente.<br> '''Sam''': Dovresti baciarmi il culo, eri carne da macino prima che arrivassi. <br> '''Dean''': Sì, certo. Avevo un piano, ne sarei uscito.<br> '''Sam''': Certo. ===Episodio 12, ''Il guaritore''=== *'''Dean''': Hai mai visto la televisione di giorno? È uno schifo. <br> '''Sam''': {{NDR|sospira}} Ho parlato con il tuo dottore.<br> '''Dean''': Quell'orsacchiotto. Ooooh! Darò la caccia a quella puttana.<br> '''Sam''': Dean.<br> '''Dean''': Sì, va bene. Be', sembra che lascerai la città senza di me.<br> '''Sam''': Che cosa stai dicendo? Non ti lascio qui.<br> '''Dean''': Ehi, è meglio che ti prenda cura della macchina o ti giuro che ti darò la caccia.<br> '''Sam''': Non penso sia divertente.<br> '''Dean''': Dai, forza. È un po divertente. {{NDR|pausa}} Ascolta, Sammy, cosa vuoi che dica? È un giro pericoloso. Ho disegnato la paglia più corta. Tutto qua, fine della storia.<br> '''Sam''': Non parlare così, okay? Abbiamo ancora altre opzioni.<br> '''Dean''': Quali opzioni? La cremazione o il seppellimento. So che non è facile, ma morirò e te non puoi farci nulla.<br> '''Sam''': Guardami. *'''Protestante''': Roy Le Grange è un ciarlatano, non è un guaritore!<br/>'''Dean''': Amen, fratello!<br/>'''Sam''': Bravo, continua così! *'''Dean''': Layla, io non sono molto religioso, ma dirò una preghiera per te.<br/>'''Layla''': Questo sì che è un bel miracolo. *Non morirò in un ospedale dove non ci sono infermiere sexy. ('''Dean''') *'''Dean''': Non mi lascerai morire in pace, vero?<br> '''Sam''': Non ti lascerò morire, punto! Andiamo! *'''Dean''': Perché? Perché me? Tra tutte quelle persone malate, perché salvare me? <br> '''Roy Le Grange''': Be', come ho detto prima, Dio mi ha guidato. Ho guardato nel tuo cuore e sei emerso tra tutti gli altri. <br> '''Dean''': Che cosa ha visto nel mio cuore?<br> '''Roy''': Un giovane uomo con un grande scopo. Un lavoro da fare. E non è finito. ===Episodio 13, ''Route 666''=== *'''Sam''': Che significa una "vecchia amica"?<br/>'''Dean''': Un'amica che non è nuova!<br/>'''Sam''': Grazie tante! Allora, si chiama Cassie, eh? Non ne hai mai parlato!<br/>'''Dean''': Ah no? Uscivamo insieme...<br/>'''Sam''': Quindi sei stato con qualcuna per più di una notte?<br/>'''Dean''': Che c'è? Devo mettere i manifesti? *'''Sam''': Ah, la mia vita era così semplice... solo l'università, gli esami, relazioni su norme culturali di tipo policentrico...<br/>'''Dean''': Praticamente ti ho salvato da una vita molto noiosa.<br/>'''Sam''': Già, ma a volte la noia mi manca.<br/>'''Dean''': Allora, il pick-up assassino...<br/>'''Sam''': E anche le frasi che non cominciano con "il pick-up assassino". *'''Sam''': Oh, e non vorrai dimenticare di dire anche l'altra cosa. <br> '''Dean''': Quale altra cosa?<br> '''Sam''': Il lavoro serio non finito. Dean, che cosa succede tra di voi? <br> '''Dean''': Va bene, magari eravamo un po più coinvolti di quanto ho detto.<br> '''Sam''': Oh, ok. Sì.<br> '''Dean''': Okay, molto di più. Forse. E le ho detto del segreto di famiglia, di quello che facciamo e non avrei dovuto.<br> '''Sam''': No, ascolta, tutti si devono aprire con qualcuno a volte. <br> '''Dean''': Gia, io no. È stato stupido avvicinarsi così tanto e guarda come è andata a finire. La smetteresti? <br> '''Sam''': La amavi.<br> '''Dean''': Oh, mio Dio.<br> '''Sam''': Eri innamorato di lei, ma l'hai lasciata. Oh, uao. Lei ti ha lasciato. <br> '''Dean''': Sali in macchina. *'''Sam''': Glielo hai detto? Il segreto di famiglia? [[Regole dalle serie televisive|Regola numero uno]]: facciamo quello che dobbiamo fare e teniamo la bocca chiusa. Per un anno e mezzo, non ho fatto altro che mentire a Jessica e tu esci un paio di volte con una ragazza dell'Ohio e le dici tutto? {{NDR|Dean non risponde}} Dean!<br> '''Dean''': Sì! A quanto pare. *'''Sam''': E tu pensi che questo pick-up assassino lo abbia investito sulla strada? <br> '''Cassie''' {{NDR|imbarazzata}}: Oh, quando lo dici a voce alta...Ascolta, sono un po' scettica su questa... faccenda dei fantasmi o qualsiasi cosa voi ragazzi facciate.<br> '''Dean''': Scettica. Sì, se ricordo bene, penso tu abbia detto che era da pazzi. *'''Sam''': Dean, dove sei?<br> '''Dean''': Sono nel mezzo del nulla con un pick-up assassino che mi insegue! *'''Dean''': Forse? Forse! E se ti fossi sbagliato? <br> '''Sam''': Huh. Sinceramente non ci ho pensato.<br> '''Dean''': {{NDR|scimmiottando Sam}} "Sinceramente non ci ho pensato" {{NDR|chiude il telefono}} Lo uccido! *'''Sam''': Intendi che sei uscito con una ragazza? Per più di una notte?<br> '''Dean''': Sto parlando qualche lingua sconosciuta? *'''Dean''': Non lasciare la casa. <br> '''Cassie''': Non essere così autoritario con me, lo odio. <br> '''Dean''': Non lasciare la casa, per favore? ===Episodio 14, ''Incubi''=== *'''Sam''': Sai, ho scoperto una cosa in comune con i Miller.<br/>'''Dean''': Quale?<br/>'''Sam''': Le nostre famiglie sono maledette.<br/>'''Dean''': La nostra non è maledetta! C'è solo... qualche zone d'ombra qua e là.<br/>'''Sam''': Io parlerei piuttosto di tenebre.<br/>'''Dean''': Tenebroso sarai tu... *'''Sam''': Non uccideremo Max. <br> '''Dean''': Allora cosa? Lo consegniamo alla polizia e diciamo: «Segregatelo, ufficiale. Uccide con il potere della mente»? *'''Sam''': Be', ti dirò una cosa. Siamo stati fortunati ad avere papà. <br> '''Dean''': Non avrei mai pensato di sentirtelo dire. <br> '''Sam''': Be', sarebbe potuto andare in un altra direzione, dopo mamma. Un po' più di tequila, un po' meno di caccia al demone e avremo avuto la stessa infanzia di Max. Tutto considerato, ne siamo usciti – okay, grazie a lui.<br> '''Dean''': Tutto considerato. *'''Sam''': Non sei preoccupato che un giorno diventerò come Max?<br> '''Dean''': No, assolutamente. Sai perché?<br> '''Sam''': No. Perché?<br> '''Dean''': Perché tu hai un vantaggio che Max non aveva.<br> '''Sam''': Papà? Perché papà non è qui Dean.<br> '''Dean''': No. Me. {{NDR|sorride}} Finché avrai me accanto, nulla di brutto ti potrà succedere. *'''Dean''': So cosa dobbiamo fare per le tue premonizioni. So dove dobbiamo andare. <br> '''Sam''': Dove?<br> '''Dean''': Vegas. Cosa? Avanti! ===Episodio 15, ''La famiglia Bender''=== *'''Sceriffo''': Lei sa che il fratello di Sam, Dean, è morto a Saint Louis. E che era stato indagato per omicidio.<br/>'''Dean''': Sì, certo... Era la pecora nera della famiglia... Un bel ragazzo, però. *Se te lo dico, non mi trasformerai in un posacenere, vero? ('''Dean''') ===Episodio 16, ''Ombre''=== *'''Dean''': Dunque, parlavo con la barista...<br/>'''Sam''': Hai saputo niente a parte il suo numero?<br/>'''Dean''': Senti, io sono un professionista. Mi offende che tu possa pensare una cosa del genere... D'accordo. {{NDR|Dean mostra il tovagliolo con il numero}}<br/>'''Sam''': Potresti pensare anche con il tuo cervello superiore, Dean?<br/>'''Dean''': Eh? *Dunque, ricapitolando, l'unica informazione utile che abbiamo ottenuto finora è il numero di telefono della barista. ('''Dean''') *'''Meg''': Pensa che ho conosciuto addirittura anche [[Chad Michael Murray|Michael Murray]] in un bar...<br/>'''Sam''': Chi? *Qualche volta non pensare solo col cervello superiore. ('''Dean''') *'''Sam''': Ma ci sarà pure un desiderio che vuoi realizzare.<br/>'''Dean''': Sì. Non voglio che tu te ne vada appena questo sarà concluso.<br/>'''Sam''': Qual è il tuo problema?<br/>'''Dean''': Perché pensi che ti abbia trascinato dappertutto? Eh? Perché pensi sia venuto fino a Stanford?<br/>'''Sam''': Perché papà era nei guai. Perché volevi trovare la cosa che ha ucciso la mamma.<br/>'''Dean''': Sì, Sam, ma c'è molto di più... Tu e io, e papà... Vorrei che fossimo di nuovo insieme. Che fossimo di nuovo una famiglia.<br/>'''Sam''': Dean, noi siamo una famiglia. Io farei qualsiasi cosa per te, ma le cose non saranno mai più come prima, mi dispiace.<br/>'''Dean''': Potrebbero.<br/>'''Sam''': Io non voglio che lo siano. ===Episodio 17, ''La casa infernale''=== *'''Ed''': Oh, Signore...<br/>'''Harry''': ... [[John Ronald Reuel Tolkien#Il Signore degli Anelli|degli anelli]]! *'''Dean''': La leggenda non dice che Mordechai prende solo le ragazze?<br/>'''Sam''': Infatti.<br/>'''Dean''': Questo spiega perché ha aggredito te, ma io che c'entro?<br/>'''Sam''': Spassoso. *'''Dean''': Cioè, mi stai dicendo che Mordechai esiste soltanto perché la gente ci crede?<br/>'''Sam''': Non lo so, può darsi.<br/>'''Dean''': E Babbo Natale? Io ci credo, come mai non l'ho mai visto portarmi i regali?<br/>'''Sam''': Perché sei molto cattivo. *'''Ed''': Tu sei un cacciatore di fantasmi!<br/>'''Harry''': Lo so, ma non avevo mai visto un fantasma prima d'ora! Insomma un ''vero'' fantasma!<br/>'''Ed''': È l'occasione della nostra vita. Avremo fama, successo, soldi a palate... e donne. Un sacco di donne! Perciò sii coraggioso. Avanti, prova a pensare: [[Buffy l'ammazzavampiri|Buffy]] che cosa farebbe?<br/>'''Harry''': È inutile, Ed, lei è più forte di me. ===Episodio 18, ''Qualcosa di stregato''=== *Senti, io non uso questo tesserino. Sopra c'è scritto "ispettore ''Bikini''". ('''Sam''') *'''Michael''': Matrimoniale o due singole?<br/>'''Dean''': Due singole.<br/>'''Michael''': {{NDR|guardando Sam appoggiato alla macchina}} Sì, figurati...<br/>'''Dean''': Come hai detto?<br/>'''Michael''': Bella macchina. ===Episodio 19, ''Il quadro maledetto''=== *'''Dean''': Non ne caveremo un ragno dal buco con quello stronzo, ma con Sarah...<br/>'''Sam''': Potresti farti dare le informazioni da lei.<br/>'''Dean''': Ahahah, fallo tu.<br/>'''Sam''': No, no, no, no, rimorchiare è una tua specialità.<br/>'''Dean''': Già, ma non stava fissando me. *'''Dean''': Se è cambiata la posizione di Isaiah forse sono cambiate anche altre cose, che potrebbero darci degli indizi.<br/>'''Sam''': Come nel ''[[Dan Brown#Il codice da Vinci|Codice da Vinci]]''?<br/>'''Dean''': Ehm, ecco... Non lo so, lo devo ancora vedere quel film. *Ho bruciato la bambola, ho fermato lo spirito e non mi ringrazia nemmeno. ('''Dean''') ===Episodio 20, ''Una pistola dal passato''=== *I vampiri... è sempre più comico. ('''Dean''') ===Episodio 21, ''Una città da salvare''=== *È più facile vincere alla lotteria che comunicare con te {{NDR|Dean a suo padre}} *'''Sam''': Potremmo dire loro la verità.<br/>{{NDR|I due fratelli si guardano in faccia}} '''Sam e Dean''': Naaaah. *'''Dean''': Mi sentirei meglio se fossimo con lui a dargli una mano.<br/>'''Sam''': Mi sentirei meglio se ''lui'' fosse con noi a darci una mano. *'''Dean''': No, Sam, no!<br/>'''Sam''': Lasciami andare, è ancora li.<br/>'''Dean''': Sta bruciando tutto, sarebbe un suicidio.<br/>'''Sam''': Non mi importa!<br/>'''Dean''': A me sì! *'''Dean''': Quindi sei disposto a sacrificare te stesso, è così?<br/>'''Sam''': Sì. Sì, è proprio così.<br/>'''Dean''': Be', questo non accadrà mai. Non finché ci sarò io.<br/>'''Sam''': Ma che cavolo stai dicendo? È tutta la vita che cerchiamo questo demone. È l'unica cosa di cui ci è mai importato.<br/>'''Dean''': Sam, anch'io voglio uccidere ''quel'' demone, capito? Ma non vale la pena di morire. Se cacciare questo demone significa farti ammazzare, allora spero con tutto il cuore di non trovarlo mai. *Sam, ascolta. Noi tre siamo tutto quello che abbiamo. Tu e papà siete tutto quello che ho... A volte mi sembra di non potercela fare... senza te o papà. ('''Dean''') ===Episodio 22, ''La trappola del diavolo''=== *Tu e papà vi somigliate più di quanto pensassi, lo sai? Entrambi non vedete l'ora di sacrificarvi per la causa, il che è lodevole, ma sarò io a dovervi seppellire! ('''Dean''') *Sam ed io possiamo diventare ossessivi, ma tu... tu proteggi la tua famiglia. Lo hai sempre fatto. ('''John''') ==Stagione 2== ===Episodio 1, ''Nel momento della morte''=== *Sto facendo come [[Patrick Swayze|Swayze]] in ''[[Ghost - Fantasma|Ghost]]''! ('''Dean''') *Grazie di non aver mollato Sammy. ('''Dean''') *Tu ti sei occupato di Sammy e di me... e non ti sei mai lamentato. Sono davvero orgoglioso di te. ('''John a Dean''') ===Episodio 2, ''Tutti amano i clown''=== *'''Sam''': È quello Ash?<br/>'''Jo''': Mhm. È un genio!<br/>'''Dean''': Stai scherzando? Sembra uno che lavora in tournée con i [[Lynyrd Skynyrd]]! *'''Dean''': So che cosa stai pensando, perché proprio un clown?<br/>'''Sam''': No, ma piantala!<br/>'''Dean''': Pensavi non me ne ricordassi? Andiamo... ancora ti metti a piangere quando vedi un clown in televisione!<br/>'''Sam''': E la tua paura di volare?<br/>'''Dean''': Gli aerei si schiantano!<br/>'''Sam''': E a quanto pare i clown uccidono! *'''Dean''': Scusi il disturbo, stiamo cercando il signor Cooper, l'ha visto?<br/>'''Cieco''': Che cos'è? Uno scherzo?<br/>'''Dean''': Oh, no, mi scusi io...<br/>'''Cieco''': Non credi che farei di tutto per poter vedere il signor Cooper, un tramonto o qualsiasi altra cosa?<br/>'''Dean''': {{NDR|Rivolto a Sam}} Non ti va di aiutarmi?<br/>'''Sam''': Veramente no...<br/>'''Nano''': Ehi, Berry, c'è qualche problema?<br/>'''Cieco''': Sì, questo qui odia i ciechi!<br/>'''Dean''': Chi? Io? No, si sbaglia. Giuro che non...<br/>'''Cieco''': Allora, amico, qual è il problema?<br/>'''Dean''': Nessuno, è solo un ''piccolo'' malinteso!<br/>'''Nano''': ''Piccolo''? Figlio di puttana! *Per quanto ne so papà è morto pensando che lo odiassi. Perciò avevi ragione, quello che sto facendo adesso è troppo poco... È troppo tardi... Lui mi manca molto, mi sento terribilmente in colpa e non sto bene, sai? Per niente... Ma neanche tu, questo lo so. ('''Sam''') ===Episodio 3, ''Vampiri''=== *Forse dovremmo guardare anche dentro la bocca, magari le hanno ficcato qualcosa in gola, tipo la farfalla del ''[[Il silenzio degli innocenti|Silenzio degli innocenti]]''. ('''Dean''') *'''Sam''': Prendi una bacinella...<br/>'''Dean''': Trovato qualcosa?<br/>'''Sam''': No, sto per vomitare. *Non parlo di questo con Sammy, faccio come se non fosse mai successo... Ma la verità è che non me la sto cavando molto bene. ('''Dean''') *'''Lenore''': Eli, adesso smettila!<br/>'''Sam''': Sì, ''Eli'', adesso smettila. *{{NDR|Prendendo la testa di Gordon sotto braccio e iniziando a camminare, facendogliela sbattere - apposta - contro lo stipide della porta}} Oh, scusa. ('''Dean''') *'''Dean''': Dammi un pugno.<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Andiamo! Su, forza, dai! Non reagirò, coraggio!<br/>'''Sam''': No!<br/>'''Dean''': Andiamo... ti pago da bere. Colpiscimi, coraggio!<br/>'''Sam''': Mi sembra che tu per oggi ne abbia già prese abbastanza. *'''Dean''': Ma il mio istinto mi diceva di farlo. Volevo ucciderla, ucciderli tutti!<br/>'''Sam''': Sì, ma non lo hai fatto ed è questo che conta.<br/>'''Dean''': Già. Grazie alla mia spina del fianco!<br/>'''Sam''': Vorrà dire che continuerò ad esserlo, allora.<br/>'''Dean''': Grazie!<br/>'''Sam''': Non c'è di che! ===Episodio 4, ''Il mistero della tomba''=== *Abbiamo già perso papà, abbiamo perso la mamma e io ho perso Jessica... Non voglio perdere anche te. ('''Sam''') *'''Dean''': Spariamo un colpo alla testa!<br/>'''Sam''': Smettila, Dean. Tu hai visto troppi film di [[George A. Romero|Romero]]. *Quello che è morto deve restare morto. ('''Dean''') *'''Sam''': Ma dovevi usare me come esca?<br/>'''Dean''': Pensavo fossi il suo tipo... Aveva un gusto orribile per i ragazzi. *'''Dean''': Mi dispiace.<br/>'''Sam''': Per cosa?<br/>'''Dean''': Per il mio comportamento e per papà. Lui era anche tuo padre ed è tutta colpa mia.<br/>'''Sam''': Ma di che parli?<br/>'''Dean''': So che lo hai pensato, e anche io. Non ci vuole un genio per capirlo; lì in ospedale, una improvvisa guarigione è stato un miracolo, e poco dopo papà muore e la Colt sparisce.<br/>'''Sam''': Dean!<br/>'''Dean''': Non puoi dire che non ci sia un collegamento. Non so come sia fosse coinvolto il demone. Non so come sia avvenuta la cosa, ma papà è morto per colpa mia è di questo sono sicuro.<br/>'''Sam''': Questo non lo sappiamo! Non per certo.<br/>'''Dean''': Tu e papà siete le persone più importanti della mia vita e ora... non sarei mai dovuto tornare. Non è stato naturale e ora guarda cosa è successo. Ero morto e dovevo rimanerci. Volevi sapere quello che provo? Ecco qua, allora! Allora, Sam, cosa potresti dirmi per farmi sentire meglio? ===Episodio 5, ''Strane premonizioni''=== *'''Sam''': Quindi per te sono un mostro?<br/>'''Dean''': Sei sempre stato strano. *'''Sam''': Cerca un'altra cosa, per favore. Se c'è stato un incendio a Guthry... l'incendio dovrebbe essere partito nella stanza di un bambino nella notte del suo sesto mese di vita.<br/>'''Ash''': {{NDR|Sconcertato.}} Scusami se te lo chiedo, amico, ma mi spieghi perché dovrei mettermi a cercare una cosa del genere?<br/>'''Sam''': Perché ti offro una birra.<br/>'''Ash''': Dammi 15 minuti. *'''Dean''': È meglio se ce ne occupiamo noi. E poi se ti porto via con me tua madre mi ucciderà.<br/>'''Jo''': Hai paura di mia madre?<br/>'''Dean''': Diciamo di sì. *'''Sam''': Dean! Andy ha preso l'Impala!<br/>'''Dean''': Lo so. Mi ha chiesto di provarla e io gliel'ho subito data.<br/>'''Sam''': Che cosa?<br/>'''Dean''': Ha fatto come [[Obi-Wan Kenobi]]! Controllava la mia mente! *Sei davvero così stupido? Se uno scopre di avere un gemello... lo chiama al telefono, che ne so, lo invita a bere qualcosa... non inizia ad ammazzare la gente! ('''Andy''') ===Episodio 6, ''Senza uscita''=== *'''Jo''': {{NDR|Passandogli un fascicolo}} Prendilo, non ti morde.<br/>'''Dean''': No, ma tua madre sì. *'''Sam''': Per la miseria!<br/>'''Dean''': È ectoplasma. Forse so con chi abbiamo a che fare... È l'omino dei marshmallow! *{{NDR|I due rimangono incastriati in una strettoia}} '''Dean''': Ci vorrebbe un po' di bromuro.<br/>'''Jo''': Cosa?<br/>'''Dean''': Niente, dicevo bello stretto il muro. *'''Jo''': Dean, hai rubato una betoniera?<br/>'''Dean''': L'ho presa in prestito. ===Episodio 7, ''I soliti sospetti''=== *'''Dean''': Che ne pensi, Scully, andiamo?<br/>'''Sam''': Io non sono Scully. Tu sei Scully!<br/>'''Dean''': No, io sono Mulder. Tu sei la donna, fratellino!<ref name=xfiles/> *Mi chiamo Dean Winchester. Sono dell'Aquario, mi piacciono i tramonti, le passeggiate sulla spiaggia e le ragazze allegre. E non ho ucciso nessuno! ('''Dean''') *'''Sam''': Lo sa? Questa storia non mi piace.<br/>'''Diana''': Lo credo, stai riesumando un corpo!<br/>'''Sam''': No, non è quello. Questa è una cosa del tutto normale per me. *'''Sam''': Donna in gamba...<br/>'''Dean''': Ma è un poliziotto. Non trovi che abbia un aspetto familiare?<ref>L'attrice che in questo episodio interpreta Diana ([[Linda Blair]]), la donna di cui parlano, recitò nel film ''[[L'esorcista]]''. Poco dopo Dean fa un riferimento al film citando la zuppa di piselli. Il modo in cui i due fratelli camminano via mentre parlano in questa scena, ricorda molto il finale del film in questione, che a sua volta voleva citare ''[[Casablanca]]''.</ref><br/>'''Sam''': No, perché?<br/>'''Dean''': Non lo so... hai fame?<br/>'''Sam''': No.<br/>'''Dean''': Non so perché, ma ho un gran voglia di zuppa di piselli. ===Episodio 8, ''Patto con il diavolo''=== *La segretaria si chiama Carly, ha ventitré anni, tette grosse e sono vere. ('''Dean''') *'''Dean''': Questo non so che cos'è.<br/>'''Sam''': L'indirizzo di Carly su [[Myspace]].<br/>'''Dean''': Già, MySpace. Ma che cos'è? {{NDR|Sam ride}} Seriamente, che cos'è? Un sito porno? ===Episodio 9, ''Croatoan''=== *'''Sergente''': {{NDR|Puntandogli un fucile contro.}} Scendi dalla macchina!<br/>'''Dean''': Brutto figlio di...<br/>'''Sergente''': Mani in alto! Scendi, avanti!<br/>'''Dean''': Sta' calmo, ragazzone! {{NDR|Dean tira fuori la pistola.}} Giù il fucile!<br/>'''Sergente''': Giù la pistola!<br/>'''Dean''': Giù il fucile!<br/>'''Sergente''': Sei uno di loro?<br/>'''Dean''': Io no, e tu?<br/>'''Sergente''': No!<br/>'''Dean''': Puoi mentire!<br/>'''Sergente''': Anche tu! *'''Sergente''': Che cosa sta succedendo?<br/>'''Dean''': Non lo so.<br/>'''Sergente''': Il mio vicino, il signor Rogers...<br/>'''Dean''': Hai un vicino che si chiama Rogers?<ref>''Il vicinato di Mr. Rogers'' era una vecchia serie televisiva.</ref><br/>'''Sergente''': Adesso non più. *'''Sam''': È la cosa più stupida che tu abbia mai fatto!<br/>'''Dean''': Su questo ho i miei dubbi. ===Episodio 10, ''Destino crudele''=== *Sono un grande esperto di computer, detto anche la scimmietta della tastiera. ('''Ash''') *{{NDR|Cercando di distrarre lo psichiatra.}} Mi sono appena ricordata che da piccola ho ingoiato ben otto lecca-lecca e poi mi sono scolata una bottiglia di aranciata. Non crede che sia un tentativo di suicidio? ('''Ava''') *'''Sam''': Stai bene?<br/>'''Ava''': {{NDR|Sconvolta.}} Se sto bene?<br/>'''Sam''': Sì.<br/>'''Ava''': Ti ho appena aiutato a rubare la cartella clinica di uno psichiatra... {{NDR|Sorride.}} Sto alla grande! *'''Sam''': Calibro 223 a carica subsonica. Deve aver messo un silenziatore sulla canna.<br/>'''Ava''': Fantastico... si può sapere chi sei tu?<br/>'''Sam''': È solo che... mi piacciono molto i telefilm di [[T.J. Hooker]]... *Sam non può diventare un mostro! Ha perfino i sensi di colpa se incappa in un sito porno. ('''Dean''') ===Episodio 11, ''La casa delle bambole''=== *'''Dean''': Oh... è veramente fico! Non lavoriamo mai in posti così.<br/>'''Sam''': Così come?<br/>'''Dean''': Una casa vecchio stile infestata... nebbia, sicuramente passaggi segreti, quest'atmosfera così inglese... Magari incontriamo [[Scooby-Doo|Fred, Daphne e Scooby-Doo]]. Mmm, Daphne, l'adoro! *La domanda più inquietante comunque è: perché ci credono gay? ('''Dean''') *Accidenti, ci sono un mucchio di bambole... sono belle e non hanno per niente l'aria inquietante! ('''Dean''') *'''Sam''': Sei autoritario!<br/>'''Dean''': Cosa?!<br/>'''Sam''': Sei autoritario! ... e basso.<br/>'''Dean''': Hai bevuto?<br/>'''Sam''': Certo! E allora?... stupido. *'''Dean''': Hai salvato la madre e la bambina... Avrei potuto salvarle io, ma non volevo farti sentire inutile.<br/>'''Sam''': Grazie, sei molto generoso. ===Episodio 12, ''Un'insolita rapina''=== *'''Dean''': Maledetti poliziotti...<br/>'''Sam''': Fanno il loro lavoro.<br/>'''Dean''': No, fanno il ''nostro'' lavoro, ma non lo sanno, e lo fanno anche male. *'''Ronald''': Entrambi i crimini sono opera della stessa cosa.<br/>'''Sam''': E sarebbe, sig. Resnick?<br/>'''Ronald''': I cinesi ci stanno lavorando da anni, e prima ancora i russi. Parte uomo, parte macchina. Come [[Terminator]], ma il genere che si può tramutare, che può assomigliare ad altre persone.<br/>'''Dean''': Come in ''[[Terminator 2 - Il giorno del giudizio|Terminator 2]]''.<br/>'''Ronald''': Esattamente! *Questa ''non'' è una rapina! Tutti quanti subito a terra, capito? Tutti a terra, maledizione! ('''Ronald''') *Parlo io, non credo che tu gli piaccia, [[Matrix Reloaded|agente Johnson]]! ('''Dean''') *Lo sapevo! Appena ve ne siete andati! Non siete dell'FBI, chi siete? Per chi lavorate, eh? Siete [[Men in Black (ufologia)|Men in Black]]? ('''Ronald''') *Siamo proprio pazzi... ('''Dean''') ===Episodio 13, ''L'angelo vendicativo''=== *'''Dean''': Gli angeli non esistono, Sammy.<br/>'''Sam''': Ci sono molte più testimonianze sugli angeli che su qualsiasi altra cosa a cui abbiamo dato la caccia.<br/>'''Dean''': Non è vero, ce ne sono di più sugli unicorni, ma ti assicuro che non ne ho mai visto uno cavalcare i raggi di luna o l'arcobaleno.<br/>'''Sam''': Quindi gli unicorni non esistono? *Ho imparato una grande lezione: togli gli addobbi natalizi dopo Capodanno o sarai pugnalato da una prostituta inviata da Dio. Ah! ('''Dean''') *Vuoi evocarlo? Fantastico, invitiamo anche [[Whoopi Goldberg|Whoopi]]! ('''Sam''') *'''Sam''': C'è così tanto male nel mondo e io ho paura. E quando penso al mio destino e alla fine che dovrei fare anch'io... <br> '''Dean''': Be', non preoccuparti per quello, va bene? Ci penso io a te. <br> '''Sam''': Sì, certo, lo so. Ma tu sei solo un uomo, Dean. E io avevo bisogno di credere che ci fosse qualcos'altro a proteggermi, capisci? Un potere... superiore. Un bene supremo... e che forse...<br> '''Dean''': Forse cosa? <br> '''Sam''': Forse potevo essere salvato. ===Episodio 14, ''Le due facce di Sam''=== *'''Sam''': Che hai scoperto?<br/>'''Dean''': Ti sei registrato due giorni fa sotto il nome di [[Richie Sambora|Richard Sambora]]. La cosa più agghiacciante di tutta questa storia è che sei un fan dei [[Bon Jovi]]. *'''Clerk''': Vattene via subito o chiamo la polizia!<br/>'''Dean''': Ce l'hai con lui?<br/>'''Clerk''': Certo! Ieri questo stronzo è venuto qui ubriaco fradicio, ha preso una bottiglia di whisky e ha iniziato a scolarsela.<br/>'''Dean''': Questo qui? {{NDR|A Sam.}} Ma ora bevi whisky?<br/>'''Clerk''': E quando se n'è andato mi ha pure spaccato la bottiglia in testa.<br/>'''Dean''': Questo qui?!<br/>'''Clerk''': Ma che, parlo arabo per caso? *'''Dean''': Ho fatto di tutto per proteggerti.<br/>'''Sam''': Lo so.<br/>'''Dean''': Non posso.. Preferisco morire. *{{NDR|Rivolto a Jo}} Sei un macellaio. ('''Dean''') *'''Dean''': Ti chiamerò, ok?<br/>'''Jo''': Non lo farai... *'''Dean''': Sammy?<br/>'''Sam''': Mi sono perso qualcosa? {{NDR| Dean tira un pugno a Sam}} *'''Sam''': Hai un aspetto terribile, lo sai?<br/>'''Dean''': Be', senti chi parla. ===Episodio 15, ''Storie incredibili''=== *Le coppie sposate possono sempre divorziare, lui e io siamo come due gemelli siamesi. ('''Dean''') *'''Sam''': Dean, hai per caso usato il mio computer?<br/>'''Dean''': No.<br/>'''Sam''': Oh, davvero? Allora come mai è bloccato sul sito delle "belletettoneasiatiche.com"? *'''Sam''': Il tuo cibo nel frigo?<br/>'''Dean''': Che c'entra il mio cibo?<br/>'''Sam''': Quello non è più cibo, Dean. È immondizia.<br/>'''Dean''': A me piace. *'''Sam''': Di' un po': che faresti se rovinassi la tua macchina?<br/>'''Dean''': Non vivresti tanto a lungo. *'''Sam''': Ehi, ridammi i miei soldi.<br/>'''Dean''': No. No, consideralo un risalcimento per il trauma emotivo. ===Episodio 16, ''Un conto in sospeso''=== *'''Dean''': Sembrava uno che ha perso un combattimento con un tagliaerba?<br/>'''Molly''': Come fa a saperlo?<br/>'''Dean''': Ho provato a indovinare... *'''Molly''': Quindi voi praticamente siete come gli [[Ghostbusters - Acchiappafantasmi|Acchiappafantasmi]]...<br/>'''Dean''': Già! A parte le tute... *Solo per una volta vorrei voltare l'angolo e vedere una bella casa... ('''Dean''') *Quando Sam parla di certe cose sembra uscito da ''[[Ghost Whisperer - Presenze|Ghost Whisperer]]''. ('''Dean''') *'''Sam''': È un'antica usanza di campagna piantare un albero come lapide.<br/>'''Dean''': Sei un'enciclopedia vivente delle stranezze, lo sai?<br/>'''Sam''': Sì, lo so. *'''Molly''': Oh, Dio, ti ringrazio!<br/>'''Dean''': No, chiamami Dean. ===Episodio 17, ''Cuore''=== *'''Dean''': Mi dispiace, Sam, ma non credo alle casualità. Questa volta, fratellino, ci troviamo di fronte a un bel lupo mannaro. Non ne vediamo uno da quando eravamo piccoli.<br/>'''Sam''': Va bene, Sparky, e sai una cosa? Dopo averlo ucciso andremo a Disneyland! *'''Madison''': Glen, loro sono i detective...<br/>'''Dean''': Landis. E lui è il detective Dante.<ref>Cfr. [[w:John Landis|John Landis]] e [[w:Joe Dante|Joe Dante]].</ref> *'''Sam''': Trovato niente?<br/>'''Dean''': Niente, neanche un pacchetto di gomme.<br/>'''Sam''': Controlla nel freezer, magari ci sono dei cuori dentro una confezione gelato. *Direi che Kurt assomiglia sempre più al nostro Cujo. ('''Dean''') ===Episodio 18, ''Mistero a Hollywood''=== *'''Sam''': Sembra che il set sia infestato.<br/>'''Dean''': Come ''[[Poltergeist - Demoniache presenze|Poltergeist]]''?<br/>'''Sam''': Potrebbe essere un poltergeist...<br/>'''Dean''': No, no, no. Il film ''Poltergeist''. *'''Dean''': Che fa l'assistente?<br/>'''Sam''': Credo sia una specie di schiavo. *È come ''Tre uomini e una culla''!<ref>In realtà il film della leggenda è ''[[Tre scapoli e un bebè]]'', si tratta di un errore della traduzione italiana.</ref> ('''Dean''') *'''Dean''': Senti, quando abbiamo finito dobbiamo andare a vedere la tomba di [[w:Johnny Ramone|Johnny Ramone]].<br/>'''Sam''': Vuoi esumare anche lui?<br/>'''Dean''': Morditi la lingua, infedele! *Forse gli spiriti vogliono chiudere il film perché pensano che sia brutto... e in fondo non hanno torto. ('''Sam''') ===Episodio 19, ''Detenzione forzata''=== *Non preoccuparti... non ti scambierò con delle sigarette. ('''Dean''') *Dean, questa è senza dubbio la cosa più stupida e folle che abbiamo mai fatto nella nostra lunga e onorata carriera di stupidaggini e follie. ('''Sam''') *'''Sam''': Sicuro che sia lui?<br/>'''Dean''': Abbastanza.<br/>'''Sam''': Dean, considerate le circostanze vorrei qualcosa di più che abbastanza...<br/>'''Dean''': Più che abbastanza. *'''Detenuto Lucas''': Stai parlando con me? Stai parlando con me?<br/>'''Dean''': Ecco un altro che ha visto troppe volte ''[[Taxi Driver]]''... *'''Dean''': Vorrei avere una palla da baseball...<br/>'''Detenuto Lucas''': Come? Che cos'hai detto?<br/>'''Dean''': Vorrei avere una palla da baseball. Sai, come... come [[Steve McQueen]]. *'''Dean''': Come ci entriamo?<br/>'''Sam''': Ho un [[Piani dalle serie televisive|piano]].<br/>'''Dean''': Questo è il Sammy che conosco! Sei proprio come [[Clint Eastwood]] in ''[[Fuga da Alcatraz (film 1979)|Fuga da Alcatraz]]'', lo sai?<br/>'''Sam''': Il problema è: anche se troviamo qualcosa, come la bruciamo? Non abbiamo niente per farlo.<br/>'''Dean''': Per fortuna io sono come [[James Garner]] ne ''[[La grande fuga]]''! *'''Dean''': Visto? Sono più convincente di un pubblicitario!<br/>'''Sam''': Magari la apri, dopo aver finito di farti i complimenti da solo? ===Episodio 20, ''Desideri nascosti''=== *'''Professore''': Mi scusi, ha forse bevuto?<br/>'''Dean''': Tutti quanti non fanno che chiedermelo però... no. *'''Dean''': Scendi dall'auto!<br/>'''Sam''': Vengo con te.<br/>'''Dean''': Mi saresti solo d'impicccio.<br/>'''Sam''': Pazienza. ===Episodio 21, ''Scontro tra prescelti, parte 1''=== *'''Sam''': Andy, che cos'hai?<br/>'''Andy''': Mi serve un secondo. Sto elaborando il concetto che i demoni esistono. *'''Jake''': Il sale è un'arma?<br/>'''Sam''': Benvenuto nel nuovo mondo.<br/>'''Andy''': Speriamo che in questo nuovo mondo ci sia da mangiare. *'''Andy''': [[David Hasselhoff|D. Hasselhoff]]?<br/>'''Sam''': Sì, è la firma di Dean. È... è difficile da spiegare. *'''Dean''': Ehi, guardami... la ferita non è profonda. Non è così grave, credimi! Sammy... Sam! Ehi, ascoltami, ti rimetteremo in sesto! Tornerai come nuovo, eh? Mi prenderò cura di te, sta' tranquillo... È questo il mio compito... prendermi cura di quella spina nel fianco del mio fratellino, no? Sam...? Sam, Sam... Sammy! No! No nono no! Oddio... SAAAM! ===Epiosodio 22, ''Scontro tra prescenti, parte 2''=== *'''Azazel''': Salve, Jake.<br/>'''Jake''': Sto sognando, vero?<br/>'''Azazel''': Ho fra le mani un genio. Be', congratulazioni, Jake. Ce l'hai fatta, sei l'unico sopravvissuto. L'[[American Idol]]. Ti confesso che non eri il cavallo su cui avevo puntato, ma comunque sei stato in gamba.<br/>'''Jake''': Vai... all'inferno!<br/>'''Azazel''': Ci sono stato. Già fatto. *Ho sempre cercato di proteggerti, di metterti al sicuro... Non c'era bisogno che me lo dicesse papà, è sempre stata una mia responsabilità. È sempre stato il mio compito... L'unico. E invece ho fallito. Io ho sbagliato e ti chiedo scusa! Forse è questo il mio destino, deludere quelli che amo. Ho deluso nostro padre e ora, per finire, ho deluso perfino te. Come faccio a vivere con questo rimorso? Cosa devo fare? Sammy, che cosa posso fare? ('''Dean''') *'''Dean''': Forza, avanti, fatti vedere, puttana!<br/>'''Demone''': Piano, tesoro, sveglierai i vicini. *'''Sam''': Io non riesco ancora a crederci, Dean... per anni ci siamo preparati soltanto per questo, e ora io... non so davvero che cosa dire.<br />'''Dean''': Io sì... {{ndr|Riferito al demone che hanno appena ucciso.}} Ho vendicato mia madre, gran figlio di puttana! *'''Sam''': Non avresti dovuto farlo, come hai potuto?<br/>'''Dean''': Non arrabbiarti con me, ti scongiuro. Dovevo farlo. Dovevo occuparmi di te, è il mio compito!<br/>'''Sam''': E quale credi che sia il mio di compito?<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Sam''': Tu mi hai salvato la vita un mucchio di volte, hai sacrificato tutto per me non credi che farei lo stesso anch'io? Tu sei mio fratello e non c'è ''niente'' che non farei per te. Non mi importa quanto ci vorrà, ma stavolta voglio essere io a salvarti la vita. ==Stagione 3== ===Episodio 1, ''I magnifici Sette''=== *'''Sam''': Dammi il tuo coltello.<br/>'''Dean''': Perché?<br/>'''Sam''': Lo voglio usare per cavarmi gli occhi. *'''Bobby''': Ma come diavolo fai a mangiare cheesburger e bacon a colazione?<br/>'''Dean''': Be', ora ho venduto l'anima e mi resta solo un anno, il colesterolo non è un problema. *'''Sam''': Dean, che stai facendo?<br/>'''Dean''': Consolo i famigliari della vittima. Tu che fai?<br/>'''Sam''': Lavoro. *Ho lasciato le chiavi in macchina, ho sbagliato a fare il bucato, ma non ho mai provocato la fine del mondo. ('''Isaac''') *'''Dean''': Non posso vivere se tu muori. Non posso.<br/>'''Sam''': Quindi io vivrò e tu morirai.<br/>'''Dean''': Questa è l'idea, grossomodo. *'''Dean''': La verità è che sono stanco, è come se ci fosse una luce alla fine del tunnel.<br/>'''Sam''': Sono le fiamme dell'Inferno.<br/>'''Dean''': Sì, può darsi, ma tu sarai vivo e io sarò in pace. Me lo merito dopo tanto tempo. Ho un anno da vivere, Sam, e voglio godermelo fino in fondo, quindi che ne dici di andare ad ammazzare insieme qualche demone, uh? *'''Sam''': Sei incredibile.<br/>'''Dean''': {{NDR|sorridendo}} Verissimo. ===Episodio 2, ''Il mistero di Morning Hill''=== *'''Sam''': Stavo ordinando una pizza.<br/>'''Dean''': Ti rendi conto che sei in un ristorante?<br/>'''Sam''': Sì. Sì, ovvio... Ma volevo una pizza, sai com'è.<br/>'''Dean''': D'accordo, mister stranezza. *Io sorriderò di sicuro dopo 24 ore con Elastic Girl... Che meraviglia. Io ti sembro Mister Incredible? ('''Dean''') ===Episodio 3, ''Scatole maledette''=== *'''Bobby''': Tieni d'occhio tuo fratello, lo "jellato".<br/>'''Dean''': {{NDR|Rivolto a Sam}} Che è successo?<br/>'''Sam''': Ho perso una scarpa. *'''Dean''': Uao, fai schifo! Adesso la tua fortuna ha girato?<br/>'''Sam''': Credo di sì.<br/>'''Dean''': Chissà quanto... *'''Bela''': Puoi avere la zampa. Per un milione e mezzo. <br>'''Dean''': Carina. Sì, adesso chiamo la mia banca. *'''Bela''': Essere un cacciatore è forse più nobile? Un gruppo di sociopatici che cercano di salvare un mondo che non può essere salvato.<br>'''Dean''': Ah, non sei proprio ottimista.<br>'''Bela''': Andremo tutti all'Inferno, tanto vale godersi il viaggio.<br>'''Dean''': Ah, su questo ti do ragione. *'''Dean''': Sono Batman! <br />'''Sam''': {{NDR|Sarcastico}} Sì, sei Batman. ===Episodio 4, ''Sin City''=== *Oh, cavolo. Ah, mi dispiace. Temo che ci sia stato un piccolo malinteso. Eh, sì, ehm... forse adesso è meglio che vada, i proiettili però li prendo io, questa ve la lascio qui. {{NDR|Posando la pistola}} Vi auguro... buona giornata. ('''Sam''') *'''Dean''': Ma Sam verrà a cercarmi e lui è molto più bravo di me in latino.<br/>'''Casey''': Oh, giusto, Sam. Tutti dicono che lui è quello intelligente.<br/>'''Dean''': Tutti? *'''Casey''': Ehi, Dean, ho visto un lampo di lussuria nel tuo sguardo. Potrebbe essere un modo per ingannare l'attesa, ma non credo che domani mi rispetteresti.<br/>'''Dean''': Non è un problema, tanto non ti rispetto nemmeno adesso. ===Episodio 5, ''Favole Assassine''=== *Detective [[Robert Plant|Plant]], detective [[Jimmy Page|Page]], dipartimento dello sceriffo della contea. ('''Dean''') *'''Sam''': Ecco, stavo pensando alle favole.<br/>'''Dean''': Ah, davvero? Che cosa carina. E tu pensi spesso alle favole? *Ok, forse si tratta di favole... favole completamente incasinate. Ma non esiste al mondo che io baci un [[rospo]]. ('''Dean''') *'''Sam''': Ricordi Cenerentola? La zucca che viene trasformata in carrozza e i topini che diventano cavalli?<br/>'''Dean''': Non mi starai diventando gay? Non mi rispondere. ===Episodio 6, ''La nave fantasma''=== *Manca una pallottola dalla Colt, com'è successo? Non sono stato io, quindi se non hai sparato ad un barattolo demoniaco... ('''Dean''') *Ora ditemi: come si può annegare nella [[doccia]]? ('''Ms. Case''') *'''Dean''': Che vecchia pazza.<br/>'''Sam''': Perché? Perché crede nei fantasmi?<br/>'''Dean''': Guarda come difende la sua ragazza il cucciolone.<br/>'''Sam''': Baciami.<br/>'''Dean''': Sì, se non ti bacia prima lei. *'''Sam''': Come dormi la notte?<br/>'''Bela''': Tra lenzuola di seta, rotolandomi nuda nei soldi.<br/> *'''Dean''': Posso spararle?<br/>'''Sam''': Non in pubblico. *'''Dean''': Va bene, dillo: sono ridicolo.<br/>'''Bela''': Non avrei usato queste parole.<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Bela''': Quando tutto sarà finito, faremo sesso selvaggio.<br/>'''Dean''': ... io non sono un uomo oggetto! *'''Dean''': La prossima volta rendimi partecipe dei tuoi piani.<br/>'''Bela''': Non volevo che pensassi. In quello non sei molto bravo.<br/>'''Dean''': ...<br/>'''Bela''': Oh, guarda, stai cercando una risposta sagace.<br/>'''Dean''': Fottiti.<br/>'''Bela''': Molto raffinato. *'''Dean''': Non posso credere che ci abbia fregato di nuovo.<br/>'''Sam''': Ti.<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Sam''': Per essere precisi, lei ''ti'' ha fregato, non ci.<br/>'''Dean''': Grazie, Sam! Mi aiuti molto. ===Episodio 7, ''La notte dei vampiri''=== *'''Sam''': Sai una cosa? Sono stufo di questo atteggiamento da kamikaze.<br/>'''Dean''': Da kamikaze? Mi sento più un ninja. *Io ti conosco! È tutta la vita che viviamo insieme, ti osservo da quando avevo quattro anni, Dean. Perché volevo assomigliare al mio fratello maggiore, quindi sì, io ti conosco. E meglio di chiunque altro al mondo. ('''Sam''') *'''Sam''': E vorrei che...<br/>'''Dean''': Che cosa?<br/>'''Sam''': Che la smettessi di fare il grand'uomo e tornassi ad essere mio fratello, perché... questo mi manca. *È compito mio insegnare al mio fratellino come si fa. ('''Dean''') ===Episodio 8, ''A very supernatural Christmas''=== *'''Dean''': Allora, avevo ragione? È il serial killer spazzacamino?<br/>'''Sam''': Sì, ecco... In effetti è Dic van Dyke!<br/>'''Dean''': Chi?<br/>'''Sam''': Mary Poppins!<br/>'''Dean''': Chi è?<br/>'''Sam''': Ma per favore! Lascia perdere! *{{NDR|Da bambini}}<br />'''Sam''': Papà è una spia?<br/>'''Dean''': Mh mh, è James Bond.<br/>'''Sam''': Perché ci spostiamo spesso?<br/>'''Dean''': Perché dovunque andiamo la gente si stanca di te. *'''Sam''': Probabilmente c'era dell'olmaria in quelle ghirlande.<br/>'''Dean''': Cavolo! Ma davvero?! Che accidenti è l'olmaria? *Che mi dirai adesso? Che il coniglietto pasquale è ebreo? ('''Dean''') *Non toccarmi di nuovo, ''cavolo'', o ti uccido, ''cavolo''! ('''Dean''') ===Episodio 9, ''Malleus maleficarum''=== *Perché ci vanno sempre di mezzo i conigli? ('''Dean''') *'''Sam''': Fanno anche magia nera, Dean, devono essere fermate.<br/>'''Dean''': Fermate fermate?<br/>'''Sam''': {{NDR|Annuisce.}}<br/>'''Dean''': Sono esseri umani, Sam.<br/>'''Sam''': Sono delle assassine.<br/>'''Dean''': Brucia, strega, brucia. *Mi vuoi uccidere? Mettiti in fila, puttana. ('''Dean''') *'''Ruby''': Ricordo bene com'era.<br/>'''Dean''': Com'era cosa?<br/>'''Ruby''': Essere umana. ===Episodio 10, ''La spirale dei sogni''=== *'''Dean''': Sam, svegliati!<br/>'''Sam''': {{NDR|Si sveglia dopo aver sognato Bela.}}<br/>'''Dean''': Eri andato. Facevi dei bei grugniti di felicità... chi stavi sognando?<br/>'''Sam''': Cosa? Nessuno. Niente.<br/>'''Dean''': Dai dimmelo. Angelina Jolie?<br/>'''Sam''': No!<br/>'''Dean''': Brad Pitt?!<br/>'''Sam''': No... no! Non ha importanza. *'''Sam''': Un momento, un momento, serve anche questo. {{NDR|Prende il capello di Bobby dal sacchetto.}} Ecco.<br/>'''Dean''': Che accidenti è?<br/>'''Sam''': Un capello di Bobby.<br/>'''Dean''': Dobbiamo bere un capello di Bobby? ===Episodio 11, ''Un martedì infernale''=== *È tuo? {{NDR|Dopo aver trovato un reggiseno, rivolto a Sam.}} ('''Dean''') *'''Dean''': Che c'è?<br/>'''Sam''': Non lo so.<br/>'''Dean''': Ti senti bene?<br/>'''Sam''': No, ecco. Sai, ho fatto uno strano sogno.<br/>'''Dean''': Mh, davvero? Erano clown o nani? *'''Dean''': È stato figo come nei film?<br/>'''Sam''': No, te la sei fatta addosso!<br/>'''Dean''': Certo che me la sono fatta addosso! Cosa vuoi che faccia un povero disgraziato investito da un'auto? Andiamo... *'''Dean''': È buffo.<br/>'''Sam''': Che c'è?<br/>'''Dean''': Questo tizio passa la vita a screditare posti misteriosi e poi sparisce in uno di questi. Lo trovo poetico, come i [[dessert]].<br/>'''Sam''': Hai ragione, proprio come i dessert. *'''Dean''': Quindi siamo bloccati in una specie di...<br/>'''Sam''': Sta' zitto e mangia!<br/> ===Episodio 12, ''Le leggi della guerra''=== *'''Groves''': Sam e Dean Winchester, sono il vicecapo Steven Groves, felice di fare la vostra conoscenza.<br/>'''Dean''': Be', almeno qualcuno lo è. *'''Sam''': Come va?<br/>'''Dean''': {{NDR|Guardando il fazzoletto poggiato sulla sua spalla ferita.}} Magnificamente! *È strano, non trovi? Direi che sono venuti per noi, non l'hanno mai fatto prima. È come se avessimo una taglia sulla testa. Forse perché siamo eccezionali. Sì, credo che sia per questo. ('''Dean''') *'''Henricksen''': Allora a quanto pare esistono.<br/>'''Dean''': Ma certo. E anche i fantasmi e i lupi mannari, i vampiri, i changelings e anche i clown mangiapersone.<br/>'''Henricksen''': Se lo dici tu...<br/>'''Dean''': Invece Bigfoot è una bufala. *'''Nancy''': Salve, piccola.<br/>'''Lilith''': Mi scusi, sto cercando due ragazzi, sono fratelli. Uno è molto alto e l'altro è molto carino.<br/>'''Nancy''': Come ti chiami, tesoro?<br/>'''Lilith''': Lilith. {{NDR|Fa esplodere la stazione di polizia.}} ===Episodio 13, ''Ghostfacers''=== *'''Corbett''': Adesso la butto giù {{NDR|Prova a buttare giù la porta con dei calci ma non ci riesce.}}<br/>'''Spruce''': Gira la maniglia.<br/>'''Corbett''': Certo, è un'ottima idea. *'''Sam''': È mezzanotte e zero quattro, Dean, sei contento?<br/>'''Dean''': Sì, sono contento.<br/>'''Sam''': Avevi detto: «andiamo alla Morton House, è il nostro Gran Canyon».<br/>'''Dean''': Sam, non voglio ascoltarti.<br/>'''Sam''': Ti erano rimasti due mesi di vita, invece no, moriremo questa sera. *'''Dean''': Ragazzi, non è divertente, aprite.<br/>'''Ed''': Chi ha chiuso la porta?<br/>'''Dean''': È stato lui, vuole separarci. Ed, ascoltami...<br/>'''Ed''': Cosa?<br/>'''Dean''': Nel mio sacco c'è del sale, fa' un cerchio e mettiti all'interno.<br/>'''Ed''': Dentro? {{NDR|Rivolto a Harry.}}<br/>'''Harry''': Così dice.<br/>'''Ed''': {{NDR|Rivolto a Dean.}} Dentro il tuo sacco?<br/>'''Dean''': Dentro il sale, idiota!<br/>'''Ed ed Harry''' (insieme): Aah. ===Episodio 14, ''Telefonate dall'Aldilà''=== *'''Dean''': Prepara la tua roba, Sam. Si parte.<br/>'''Sam''': Perché? Che è successo?<br/>'''Dean''': Era Bobby {{NDR|Dopo averci parlato al telefono.}}, in Ohio un banchiere si è sparato e Bobby è convinto che c'entri uno spirito.<br/>'''Sam''': Parlavate di questo caso?<br/>'''Dean''': No, figurati, si parlava del più e del meno. Dei nostri cantanti preferiti. Di che vuoi che parlassimo? *'''Sam''': {{NDR|Dopo che Dean ha parlato al telefono con il padre morto.}} Vuoi dire papà? Era lui? Ne sei sicuro?<br/>'''Dean''': Non lo so, forse.<br/>'''Sam''': Ma che voce aveva?<br/>'''Dean''': Quella di Oprah. *'''Sam''': Ascolta, mi dispiace che non fosse papà.<br/>'''Dean''': Devo farti le mie scuse anch'io.<br/>'''Sam''': Aah, no.<br/>'''Dean''': Avevi ragione tu.<br/>'''Sam''': Lascia perdere.<br/>'''Dean''': Lo sai, speravo che ci fosse un modo per sciogliere quel patto. Invece devo abituarmi all'idea che... finirò all'inferno. Finirò all'inferno per sempre.<br/>'''Sam''': Sì.<br/>'''Dean''': Ho paura, Sam. Ho davvero tanta paura.<br/>'''Sam''': Lo so.<br/>'''Dean''': Ero disposto a credere a qualunque cosa. Sai, l'ultimo atto di un uomo disperato.<br/>'''Sam''': Non c'è niente di sbagliato nella speranza.<br/>'''Dean''': Con la speranza non si risolve niente. Non posso sperare che papà mi salvi con un miracolo dell'ultimo minuto. Non posso aspettarmi che lo faccia nessuno. Solo io posso tirarmi fuori da tutto questo.<br/>'''Sam''': Ed io.<br/>'''Dean''': Ed io?<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Ho appena fatto una battuta drammatica e tu me la rovini con "ed io".<br/>'''Sam''': Sei diventato un attore?<br/>'''Dean''': Lasciamo perdere. ===Episodio 15, ''La formula dell'immortalità''=== *'''Sam''': Ricordi quella notizia di ieri?<br/>'''Dean''': Spogliarellista soffoca uomo con le cosce?<br/>'''Sam''': Intendevo l'altra.<br/>'''Dean''': Ah, il tipo con lo stomaco strappato via che arriva al pronto soccorso e muore.<br/>'''Sam''': Era il fegato. Comunque ho appena scoperto una cosa molto interessante.<br/>'''Dean''': Cioè?<br/>'''Sam''': Il corpo era pieno di impronte digitali insanguinate non della vittima.<br/>'''Dean''': Bene il mio amico [[David Caruso|Dave Caruso]] sarebbe entusiasta. *'''Sam''': La seta era utilizzata per le suture all'inizio del diciannovesimo secolo. Dava diversi problemi: i pazienti contraevano infezioni, il tasso di mortalità era altissimo.<br/>'''Dean''': Che bei tempi.<br/>'''Sam''': Già e per evitare che l'infezione si diffondesse, i medici dell'epoca utilizzavano dei vermi.<br/>'''Dean''': Io sto mangiando.<br/>'''Sam''': Funzionava perché i vermi mangiano i tessuti danneggiati e non toccano quelli sani e quando hanno trovato quell'uomo, la cavità lasciata del rene era piena di vermi.<br/>'''Dean''': Sto mangiando! ===Episodio 16, ''Non c'è pace per il maligno''=== *'''Bobby''': New Harmony, Indiana. È lì che si trova.<br/>'''Sam''': Bene, andiamo.<br/>'''Dean''': Ehi, ehi. Aspettate. Cerchiamo di ragionare un attimo.<br/>'''Sam''': Qual è il problema?<br/>'''Dean''': Qual è il problema?! Adesso te lo dico io. Primo, non siamo sicuri che sia Lilith a controllare il mio patto, visto che ce l'ha detto Bela. Io non mi fido di quella stronza, è soltanto una bugiarda. Seconda cosa, ammesso che troviamo Lilith, non riusciremo a farla fuori e per finire, non è lei che ti vorrebbe vedere con le budella stese al sole?<br/>'''Bobby''': Tu sì che sai come tirarci su il morale!<br/>'''Dean''': È un dono di natura. *'''Sam''': Come hai fatto ad arrivare così presto?<br/>'''Ruby''': Ho usato il mio jet supersonico. *'''Dean''': Ma guarda chi si vede, la nostra piccola puttana.<br/>'''Ruby''': Dean... galante come sempre! *La famiglia non è solo appartenenza di sangue. ('''Bobby''') *'''Dean''': E intanto sgozziamo questa bambina di dieci anni?<br/>'''Sam''': Lo so che è orrendo.<br/>'''Dean''': Ma non mi dire! *'''Dean''': Oh.<br/>'''Ruby''': Che c'è?<br/>'''Dean''': Niente. È che prima non potevo vederlo... sei davvero brutta. *'''Sam''': Che vuoi che faccia, allora?<br/>'''Dean''': Continua a lottare e abbi cura della mia macchina. ==Stagione 4== ===Episodio 1, ''Lazzaro risorge''=== *'''Bobby''': È bello vederti, ragazzo.<br/>'''Dean''': Sì, anche per me.<br/>'''Bobby''': Ma... come hai fatto a ritornare?<br/>'''Dan''': Non lo so, so soltanto che mi sono svegliato in una cassa... {{NDR|Bobby gli butta l'acqua santa contro.}} ... E come vedi non sono un demone.<br/>'''Bobby''': Scusa, meglio essere prudenti. *Scusate, voi due state insieme? {{NDR| Dopo che Dean e Sam si sono abbracciati}} ('''Ruby''') *'''Dean''': Allora, dimmi, quanto ti è costato?<br/>'''Sam''': La ragazza? Io non le pago, Dean. *'''Sam''': Ho provato di tutto. Questa è la verità. Ho provato ad aprire le porte dell'inferno. Diavolo, ho cercato di negoziare, Dean, ma nessun demone ha voluto fare un patto con me, va bene? Tu marcivi all'inferno per mesi... per mesi... ed io non potevo impedirlo. Quindi, mi dispiace, ma non sono stato io, ok? Dean, mi dispiace.<br/>'''Dean''': È tutto a posto, Sammy. Non ti devi scusare. Ti credo.<br/>'''Bobby''': Non fraintendetemi... Sono felice che l'anima di Sam rimanga intatta, ma questo solleva un dubbio atroce.<br/>'''Dean''': Se non è stato lui a tirarmi fuori, allora cos'è stato? *'''Dean''': Che cavolo è quello?<br/>'''Sam''': È un iPod, non vedi?<br/>'''Dean''': Dovevi solo prenderti cura di lei, non trasformarla {{NDR|riferito all'Impala}}<br/>'''Sam''': Pensavo che ormai fosse la mia auto. *'''Dean''': Chi è Jesse?<br/>'''Pamela''': Be', non è stato per sempre.<br/>'''Dean''': Peggio per lui.<br/>'''Pamela''': Forse meglio per te.<br/>'''Dean''' {{NDR|a Sam}}: Amico, io ci sto.<br/>'''Sam''': Già, ti mangerà vivo.<br/>'''Dean''': Ehi, sono appena uscito di prigione. Fatevi sotto.<br/>'''Pamela''' {{NDR|a Sam}}: sei invitato anche tu, brontolone.<br/>'''Dean''' {{NDR|a Sam}}: Solo per la seduta!. *Hai eseguito bene il rituale? {{NDR|Bobby lo guarda storto}} Scusa... come sei permaloso! *'''Dean''': Chi sei?<br/>'''Castiel''': Sono quello che ti ha afferrato stretto e salvato dalla perdizione.<br/>'''Dean''': Sì, questo l'avevo capito. Voglio dire, ''cosa'' sei?<br/>'''Castiel''': Sono un angelo del Signore. *'''Dean''': Senti, amico, non riesci a darmela a bere. Allora, chi sei veramente?<br/>'''Castiel''': Te l'ho detto.<br/>'''Dean''': Giusto. E perché mai un angelo mi avrebbe salvato dall'inferno?<br/>'''Castiel''': Le cose buone accadono, Dean.<br/>'''Dean''': Non secondo la mia esperienza.<br/>'''Castiel''': Qual è il problema? Non pensi di meritare di essere salvato. ===Episodio 2, ''Sei lì Dio? Sono io, Dean Winchester''=== *'''Sam''': Dimmi, cosa altro potrebbe essere stato?<br/>'''Dean''': Non lo so... so solo che non sono stato tastato da un angelo. *Non mi piace essere puntato ad una festa di compleanno, figuriamoci da Dio. ('''Dean''') *'''Dean''': Allora? {{NDR| Dopo aver raccomandato a Sam di non dimenticarsi la torta e dopo aver guardato nel sacchetto.}}<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Dov'è la torta? *'''Bobby''': Questo è un segno, ragazzi.<br/>'''Sam e Dean''' {{NDR|insieme}}: Un segno di cosa?<br/>'''Bobby''': Dell'Apocalisse. *'''Bobby''': Cicuta, oppio e assenzio.<br/>'''Dean''': Oppio? *'''Castiel''': Ottimo lavoro con i testimoni.<br/>'''Dean''': Eri coinvolto in tutto ciò?<br/>'''Castiel''': Io ne... ero a conoscenza.<br/>'''Dean''': Be', grazie tante per l'assistenza angelica. Sai, ho rischiato che mi strappassero il cuore dal petto.<br/>'''Castiel''': Ma non è successo.<br/>'''Dean''': Pensavo che gli angeli fossero guardiani. Ali soffici, l'aureola... tipo, che ne so, Michael Landon. Non dei cazzoni.<br/>'''Castiel''': Leggi la Bibbia. Gli angeli sono i guerrieri di Dio. Io sono un soldato.<br/>'''Dean''': Sì? E allora perché non hai combattuto?<br/>'''Castiel''': Non sono qui per stare appollaiato sulla tua spalla. Abbiamo problemi ben più gravi.<br/>'''Dean''': Problemi? C'era della gente che stava per essere fatta a pezzi quaggiù! E comunque, mentre succedeva tutto questo, dove diavolo era il tuo capo, eh, se poi esiste un Dio?<br/>'''Castiel''': Dio esiste.<br/>'''Dean''': Non ne sono convinto. Perché se Dio esiste, cosa diavolo sta aspettando, eh? Il genocidio? La terra invasa dai mostri? L'apocalisse del cavolo? A che punto solleverà un maledetto dito per aiutare i poveri bastardi inchiodati quaggiù?<br/>'''Castiel''': Dio opera...<br/>'''Dean''': Se dici "per vie misteriose", non risponderò di me e ti prenderò a calci nel culo. Quindi Bobby aveva ragione... riguardo i testimoni... Questa è una specie di... avvisaglia dell'apocalisse.<br/>'''Castiel''': Ecco perché siamo qui. Stanno per accadere grandi cose.<br/>'''Dean''': Cose che vorrei sapere?<br/>'''Castiel''': Sinceramente lo dubito, ma devi saperlo. La resurrezione dei testimoni è uno dei sessantasei sigilli.<br/>'''Dean''': Ok. Immagino non si tratti di un'attrazione di Gardaland.<br/>'''Castiel''': Qualcuno sta spezzando quei sigilli... Lilith.<br/>'''Dean''': Ha lanciato lei l'incantesimo. Ha fatto risorgere lei i testimoni.<br/>'''Castiel''': E non solo qui. Altri venti cacciatori sono morti.<br/>'''Dean''': Ovvio. Ha scelto le vittime che i cacciatori non sono riusciti a salvare, così sarebbero venuti di corsa da noi.<br/>'''Castiel''': Lilith ha uno discreto senso dell'umorismo.<br/>'''Dean''': Be', abbiamo ridato pace a quegli spiriti.<br/>'''Castiel''': Non importa. Il sigillo è stato spezzato.<br/>'''Dean''': Che motivo c'era di spezzare il sigillo?<br/>'''Castiel''': Considera i sigilli come serrature su una porta.<br/>'''Dean''': Ok. Una volta aperta l'ultima...<br/>'''Castiel''': Lucifero sarà libero.<br/>'''Dean''': Lucifero? Pensavo che Lucifero fosse solo una storiella che raccontano al catechismo dei demoni. Non esiste niente del genere.<br/>'''Castiel''': Tre giorni fa, pensavi che non esistesse niente come me. Perché pensi che siamo qui, in mezzo a voi, per la prima volta dopo duemila anni?<br/>'''Dean''': Per fermare Lucifero.<br/>'''Castiel''': Ecco perché siamo venuti.<br/>'''Dean''': Be'... Finora ottimo lavoro. Un lavoro spettacolare con i testimoni. Ottimo.<br/>'''Castiel''': Ci abbiamo provato. Ci saranno altre battaglie. Altri sigilli. Alcune le vinceremo, alcune le perderemo. Questa l'abbiamo persa. Le nostre schiere non sono illimitate. Sei dei miei fratelli sono morti sul campo questa settimana. Pensi che le armate del paradiso dovrebbero solo andarsene in giro dietro a te? Il quadro generale è molto più grande. Dovresti mostrarmi rispetto. Ti ho trascinato io fuori dall'inferno. Posso sempre rimandartici. ===Episodio 3, ''In principio''=== *'''Castiel''': Ciao, Dean. Cosa stavi sognando?<br/>'''Dean''': Ti eccita guardare la gente che dorme? Che vuoi? *'''Dean''': Cos'è questo?<br/>'''Castiel''': Cosa ti sembra?<br/>'''Dean''': È reale?<br/>'''Castiel''': Molto.<br/>'''Dean''': Ok, cosa c'è? Gli angeli hanno messo le mani su delle Delorean? Come sono arrivato qui?<br/>'''Castiel''': Il tempo è fluido, Dean. Non è facile, ma, talvolta, possiamo piegarlo.<br/>'''Dean''': Be', piegalo un'altra volta. O dimmi che diavolo ci faccio qui.<br/>'''Castiel''': Te l'ho detto. Tu devi impedirlo.<br/>'''Dean''': Impedire cosa? C'è qualcosa di malvagio che ce l'ha con mio padre? {{NDR|Dean si gira verso Castiel, ma lui è scomparso}} Ma dai... sei allergico alle risposte dirette, brutto figlio di puttana? *Sammy, ovunque tu sia... mamma è una bellezza. Finirò all'inferno... di nuovo. ('''Dean''') *'''Deanna''': Forse è stata una tempesta elettromagnetica, i grafici del servizio meteo dovrebbero arrivare venerdì.<br/>'''Dean''': Per posta?<br/>'''Samuel''': No, abbiamo affittato un jet che ce li porterà stanotte. *'''Samuel''': Ma è successo due giorni fa, è impossibile che sia su quella lista.<br/>'''Dean''': Mio padre vedeva il futuro. *'''Dean''': Lo so che voi pensate che io sia pazzo.<br/>'''Samuel''': Sembri davvero un bravo ragazzo, Dean, ma sì, sei pazzo.<br/>'''Dean''': Sì, forse. *'''Dean'''. Non sono riuscito ad impedire niente. Ha fatto lo stesso il patto. È morta comunque nella nursery, vero?<br/>'''Castiel''': Non essere troppo duro con te stesso. Non avresti potuto impedirlo.<br/>'''Dean''': Cosa?<br/>'''Castiel''': Il destino non può essere cambiato, Dean. Tutte le strade portano alla stessa destinazione. ===Episodio 4, ''Metamorfosi''=== *'''Sam''': Dean... Dean! Dean, cosa stai facendo? Cosa stai... te ne stai andando?<br/>'''Dean''': Non hai bisogno di me. Tu e Ruby andate a combattere i demoni.<br/>'''Sam''': Aspetta, Dean, dai... {{NDR|Dean gli dà un pugno in faccia}} Soddisfatto? {{NDR|Dean lo colpisce di nuovo}} Mi sa di no...<br/>'''Dean''': Ti rendi almeno conto di quanto ti sia spinto oltre il limite? Quanto oltre il normale? Oltre l'umano?<br/>'''Sam''': Sto solo esorcizzando dei demoni.<br/>'''Dean''': Con la mente! Cos'altro riesci a fare?<br/>'''Sam''': Posso rispedirli all'inferno. Funziona solo coi demoni ed è tutto.<br/>'''Dean''': Cos'altro riesci a fare?<br/>'''Sam''': Te l'ho detto!<br/>'''Dean''': E io ho tutte le ragioni del mondo per crederci...<br/>'''Sam''': Senti, avrei dovuto dirti qualcosa. Mi dispiace, Dean. Davvero. Ma cerca di vedere il lato positivo...<br/>'''Dean''': Il lato positivo?<br/>'''Sam''': Faccio uscire demoni da persone innocenti.<br/>'''Dean''': Usa il pugnale!<br/>'''Sam''': Il pugnale uccide le vittime! Quello che faccio io permette alla maggior parte di sopravvivere! Senti, ho salvato più persone negli ultimi cinque mesi di quante ne salviamo in un anno.<br/>'''Dean''': È questo che Ruby ti vuole far credere? È con questa scusa che ti ha ingannato per farti usare i tuoi poteri? Ti sfuggirà tutto di mano, fratellino. Aspetta e vedrai. Perché tutto diventerà sempre più buio e ancora più buio... e Dio solo sa dove si andrà finire.<br/>'''Sam''': Non mi spingerò troppo oltre.<br/>'''Dean''': Sei già andato troppo oltre, Sam. Se non ti conoscessi... ti darei la caccia. E lo stesso farebbero gli altri cacciatori.<br/>'''Sam''': Tu non c'eri più. Io ero qui. Ho dovuto continuare a lottare senza di te. E quello che sto facendo funziona.<br/>'''Dean''': Be', dimmi... se è così fantastico... allora perché mi hai mentito al riguardo? Perché un angelo mi ha detto di fermarti?<br/>'''Sam''': Cosa?<br/>'''Dean''': Cas ha detto che se non ti fermerò io, lo farà lui. Vedi cosa significa, Sam? Significa che Dio non vuole che tu faccia queste cose. Allora, te ne starai lì e basta, a dirmi che tutto questo è un bene? *'''Sam''': Travis ha detto di tenere un occhio aperto per qualsiasi cosa strana.<br/>'''Dean''': Strana?<br/>'''Sam''': Già.<br/>'''Dean''': In vita mia ho visto tipi stranissimi, un po' strani, strani tendenti alla pazzia, ma quello lì è soltanto uno palloso.<br/>'''Sam''': Non lo so, Dean. Travis sembrava abbastanza sicuro. {{NDR|Jack Montgomery inizia a mangiare carne cruda}} Direi che è classificabile come strano. *Ascoltami... Hai un buco nero dentro di te, lo so. Credimi, lo so. Ma questo non significa che tu debba caderci dentro. Non devi essere un mostro. Non importa quello che sei. Importa solo quello che fai. La scelta è tua. ('''Sam''') {{NDR|a Jack Montgomery}} ===Episodio 5, ''Monster Movie''=== *'''Dean''': Dobbiamo ancora vedere il nuovo film d[[Indiana Jones|i Indiana Jones]].<br/>'''Sam''': Visto.<br/>'''Dean''': Senza di me?<br/>'''Sam''': Tu eri all'inferno.<br/>'''Dean''': Questa non è una scusa! *'''Sam''': Può descriverci l'aggressore? <br/>'''Ed''': Oh, era un vampiro. <br/>'''Dean''': Ok, bene... e con questo intende... <br/>'''Ed''': Lo sa, un vampiro. <br/>'''Dean''': Quindi, aveva l'aspetto di... <br/>'''Ed''': Aveva l'aspetto di un vampiro. Sa, con i canini, i capelli tirati indietro, il mantello elegante e quella specie di affarino tipo medaglione, con il nastro? <br/>'''Dean''': Intende come Dracula? <br/>'''Ed''': Esatto. Come Dracula. Sputato fino all'accento. <br/>'''Dean''': L'accento? ===Episodio 6, ''Febbre da fantasma''=== *{{NDR|Sam porge a Dean una pistola}}<br/>'''Dean''': Oh, io quella non la porto. {{NDR|Sam lo guarda di traverso}} Potrebbe esplodere. {{NDR|afferra una torcia elettrica}} Prendo la torcia.<br/>'''Sam''': Sì, bravo. *'''Sam''': Okay. Uno... due... tre... {{NDR|apre l'armadietto rivelando un gatto miagolante}}<br/>'''Dean''': {{NDR|lancia un lungo grido femminile e Sam lo guarda Stupito}} Ero terrorizzato! *'''Dean''': Che stiamo facendo?<br/>'''Sam''': Cacciamo un fantasma.<br/>'''Dean''': Un fantasma, giusto. E chi fa queste cose?<br/>'''Sam''': Noi.<br/>'''Dean''': Noi? Giusto. E questo, Sam, questo è esattamente il motivo per cui le nostre vite fanno schifo. Insomma, andiamo. Diamo la caccia ai mostri! Ma che diavolo? Insomma, la gente normale vede un mostro e scappa. Ma non noi... No, no, no. Noi... noi andiamo alla ricerca di esseri che vogliono ucciderci. Sì? O mangiarci! E sai chi fa queste cose? I malati di testa! Noi... siamo pazzi! Sai, e poi c'è il cibo orribile, e poi ci sono le camere di motel schifose e le cameriere agli autogrill con strani sfoghi... Insomma, chi vorrebbe questa vita, Sam, eh? Sul serio! Ti piace davvero stare chiuso in una macchina con me, 8 ore al giorno, ogni singolo giorno? Io non credo! Insomma, guido troppo veloce, e ascolto gli stessi cinque album in continuazione, e ci canto anche sopra. Sono seccante, lo so. E tu... tu sei uno scorreggione! Mangi mezzo burrito e diventi tossico! Insomma, sai che ti dico? Scordatelo.<br/>'''Sam''': Oh, Dean. Dove vai?<br/>'''Dean''': Stammi lontano, Sam, ok? Perché io ho chiuso. Ho chiuso con i mostri e... e i cerberi e... la malattia del fantasma e con la maledetta apocalisse. Sono fuori. Ho chiuso. Lascio. *'''Sam''': Come ti senti, comunque?<br/>'''Dean''': Bene.<br/>'''Bobby''': Sicuro, Dean? Perché questo lavoro può diventare davvero terrificante.<br/>'''Dean''': Sto bene! Volete cacciare? Caccerò. Ucciderò qualunque cosa.<br/>'''Sam''': Awww.<br/>'''Bobby''': È adorabile. ===Episodio 7, ''La grande zucca''=== *'''Sam''': Fai sul serio? Dopo che quel tipo ha ingoiato tutte quelle lamette?<br/>'''Dean''': Amico, è Halloween.<br/>'''Sam''': Già. Per noi ogni giorno è Halloween.<br/>'''Dean''': Non fare il guastafeste. *Già, be', se tu fossi una vecchia megera di seicento anni e potessi scegliere un travestimento per tornare in vita... non sceglieresti quello di una sexy cheerleader? Io lo farei. ('''Dean''') *'''Sam''': Pensavo fossero diversi.<br/>'''Dean''': Chi? Gli angeli?<br/>'''Sam''': Sì.<br/>'''Dean''': Be', ho provato a dirtelo.<br/>'''Sam''': È solo che... Insomma, pensavo fossero giusti.<br/>'''Dean''': Be', sono giusti. E forse è quello il problema. Di certo, non c'è niente di più pericoloso di qualche svitato che pensa di avere una missione divina.<br/>'''Sam''': Ma, insomma, è questo Dio... e il Paradiso? È per questo che ho pregato? *L'unica ragione per cui sei ancora vivo, Sam Winchester, è perché sei stato utile. Nel momento in cui questo smetterà di essere vero, e diventerai più un problema che altro... Una parola... una sola... e ti trasformerò in polvere. Per quanto riguarda tuo fratello... digli che forse dovrebbe scendere dal piedistallo. Chiedi a Dean cosa si ricorda dell'inferno. ('''Uriel''') *'''Dean''': Fammi indovinare. Sei qui per il "te l'avevo detto".<br/>'''Castiel''': No.<br/>'''Dean''': Bene, perché non sono proprio interessato.<br/>'''Castiel''': Non sono qui per giudicarti, Dean.<br/>'''Dean''': Allora perché sei qui?<br/>'''Castiel''': I nostri ordini...<br/>'''Dean''': Sì, ne ho avuto abbastanza di questi tuoi ordini.<br/>'''Castiel''': I nostri ordini... non erano di fermare l'evocazione di Samhain. Erano di fare qualsiasi cosa ci avresti detto di fare.<br/>'''Dean''': I tuoi ordini erano di seguire i miei ordini?<br/>'''Castiel''': Era un test. Per vedere come ti comporteresti sotto il fuoco nemico, se così possiamo dire.<br/>'''Dean''': Era una strega. Non lo sbarco in Normandia. Quindi non ho passato il vostro test, eh? Ho capito. Ma sai una cosa? Se tu potessi agitare quella tua bacchetta magica per viaggiare nel tempo, e potessimo rifare tutto da capo, io farei la stessa scelta. Perché non so cosa succederà quando quei sigilli verranno rotti. Cavolo, non so nemmeno cosa succederà domani. Ma ciò che so è che tutto questo... Questi bambini... le altalene, gli alberi... tutto quanto... è ancora qui grazie a me a mio fratello.<br/>'''Castiel''': Mi hai frainteso, Dean. Non sono come pensi. Pregavo perché scegliessi di salvare la città.<br/>'''Dean''': Davvero?<br/>'''Castiel''': Queste persone... sono tutte creature di mio padre. Sono opere d'arte. Però... anche se hai fermato Samhain, il sigillo è stato rotto. E siamo un passo più vicini all'inferno in terra, per tutte le creature. E questo non è un modo di dire, Dean. È letterale. Tu, fra tutti, dovresti... capire cosa significa. Ti dirò una cosa, se prometti di non dirla ad anima viva.<br/>'''Dean''': Okay.<br/>'''Castiel''': Io non sono... uno strumento, come dici tu. Ho delle domande, ho... ho dei dubbi. Non so più cosa è giusto e cosa è sbagliato. Se tu, qui, abbia agito bene o male. Ma... nei mesi che verranno, avrai altre decisioni da prendere. Non invidio il peso che ti porti sulle spalle, Dean. No davvero. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Serie televisive fantastiche]] [[Categoria:Serie televisive horror]] pjk8ha555julkgfnzzti9ww7jqi3op2 Antonio Mazzi 0 42297 1217944 1148333 2022-07-20T03:08:21Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki Don '''Antonio Mazzi''' (1929 – vivente), presbitero e scrittore italiano. ==Citazioni di Antonio Mazzi== *Non vorrei mica trovarmi a Milano con uno come [[Matteo Salvini]]. Solo a vederlo quello lì devo andare al cesso.<ref>Da un intervento all'assemblea del [[Partito Democratico]] a Expo 2015; citato in ''[http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11812149/Don-Mazzi---Quando-vedo.html Don Mazzi: "Quando vedo Salvini vado al cesso. A Milano Majorino è il peggior candidato possibile"]'', Libero Quotidiano, 18 luglio 2015.</ref> *Paragonare i samaritani sudaticci e perennemente indaffarati ai [[asino|somarelli]] [...] mi è venuto così, sponte. Fu così che mi invaghii di loro. Invaghirsi dei somari è un po' da picchiati in testa. Me lo dicono in tanti. Però i somari battono sentieri impraticabili, sono disposti a tutto, portano i pesi che non vogliono portare gli altri, non si stancano mai, sono i veri amici dei poveri, con poco fieno e poca paglia sono felici. Terminate le loro azioni, le più eroiche, restano estranei ad ogni mania di grandezza e di ricompensa.<br />Nessuno si è mai sognato di trasformare il somaro in cavallo, o di premiarlo con medaglie d'oro [...]. Facciamo sfilare cani, gatti, pecore, lupi, frati, politici, miss... ma i somari restano felicemente somari.<ref>Da ''Elogio del somaro'', p. 94.</ref> *Per molto tempo mi sono soffermato a studiare e meditare il [[Vangelo]] «alto», quello di spessore. Ho corso il rischio di abolire dalla mia vita il Vangelo spicciolo, quello che «puzza» di povertà vera.<ref>Da ''Elogio del somaro'', p. 93.</ref> *Secondo me è stato perseguitato dai magistrati. È una magistratura che ha giocato sull'uomo, come anche in altri casi, diciamocelo. Questa magistratura per certi versi la amo, per altri la critico. È venuto il momento in cui tutti coloro che hanno giudicato [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] si facciano un serio esame di coscienza su quello che ha fatto.<ref>Citato in Luisa De Montis, ''[http://www.ilgiornale.it/news/don-mazzi-perdonerei-assassini-non-chi-ha-condannato-1001840.html?mobile_detect=false Don Mazzi: "Perdonerei gli assassini ma non chi ha condannato Berlusconi"]'', ''il Giornale.it'', 15 marzo 2014.</ref> *{{NDR|Sogni nel cassetto?}} Vorrei veder abolite le [[carcere|carceri]] minorili. I ragazzi che sbagliano non devono essere mandati dietro le sbarre ma in comunità a scontare la pena. La mentalità carceraria non solo non funziona ma li peggiora. Non ha molto senso metterli assieme ad altri 40 ragazzi che ne hanno combinato di ogni.<ref>Dall'intervista di Annamaria Lazzari, [https://www.quotidiano.net/cronaca/don-mazzi-erika-1.4915101/ ''Don Mazzi, i miei 90 anni ai confini del male''], ''Quotidiano. net'', 1 dicembre 2019.</ref> {{intestazione|''Lavorare con i giovani difficili mi mantiene efficiente e curioso'', ''Corriere della Sera'', 7 febbraio 2010}} *Ero un balordo e tale resto. Sono un Pierino e voglio andare in [[Paradiso]] a fare il resto del casino che non ho fatto in terra. *{{NDR|[[Letizia Moratti]]}} È una gran donna. Lei ha il pragmatismo ambrosiano. Ma non è un politico. *[[Milano]] sta vivendo un momento di oscurantismo, ma ne verrà fuori. Ci impiega poco a tornare grande: deve solo liberarsi dei politici che non capiscono la cultura ambrosiana o che l'hanno ripudiata. *Siamo [[Vecchiaia|vecchi]]. Ma la magia di noi [[ottantenne|ottantenni]] è che viviamo senza avere davanti lo spettro della morte. E non si creda che siamo qui per togliere spazio ai giovani. Perché i giovani hanno bisogno di guardare in faccia qualcuno che crede in loro non solo a parole. Io sono uno di quelli. *{{NDR|I [[Padre|padri]]}} Svolgono ancora il ruolo paterno com'era nella società contadina, dando gli ordini, senza capire cos'è l'[[adolescenza]]. {{Intestazione|1=[https://www.corriere.it/cronache/18_aprile_09/don-mazzi-il-vaticano-svuoterei-corona-preti-sposati-30d7a6ce-3b5d-11e8-a583-1c5ca1ebe852.shtml?refresh_ce-cp/ ''Don Mazzi: «Il Vaticano? Lo svuoterei. I cardinali li manderei tutti in Africa»'']|2=Candida Morvillo, ''Il Corriere della Sera'', 8 aprile 2019}} * {{NDR|Don Antonio Mazzi, a 88 anni, qual è il suo primo ricordo?}} I pianti che mi facevo in collegio. La sofferenza bestiale perché mi mancava papà. È morto di broncopolmonite nel 1930, avevo dieci mesi. Mamma viveva di ricamo, soldi non ce n’erano. Non l’ho mai sentita vicina: è sempre rimasta innamorata di lui, è sempre stata più moglie che madre. Ho odiato il collegio di Verona dove sono cresciuto. Don Calabria diceva che ero intelligente, ma matto. In terza media, fui anche bocciato. Ero ribelle.<ref>Dall'intervista di Candida Morvillo,[https://www.corriere.it/cronache/18_aprile_09/don-mazzi-il-vaticano-svuoterei-corona-preti-sposati-30d7a6ce-3b5d-11e8-a583-1c5ca1ebe852.shtml?refresh_ce-cp/ ''Don Mazzi: «Il Vaticano? Lo svuoterei. I cardinali li manderei tutti in Africa»''], ne ''Il Corriere della Sera'', 8 aprile 2019</ref> *{{NDR|[[Marco Donat Cattin]]}} Soffriva tanto, il rapporto col padre Carlo, il ministro Dc, era difficilissimo... Ha fondato lui la comunità di Verona, ha trovato la casa, ha convinto i tossici a seguirlo. Aveva potere sui ragazzi: gli faceva fare quel che voleva. La situazione era difficilissima: quando stava a Milano, c’erano uomini nascosti a spiarci sugli alberi del parco e lui era stato minacciato di morte. La sera, lo riportavo io in carcere a Brescia... Ha lavorato in comunità con una tale intensità che non c’era bisogno che chiedesse perdono. Chiedere il perdono è facile, è vivere il perdono che è difficile. *{{NDR|Nel suo libro, immagina San [[Pietro apostolo|Pietro]] in Paradiso che perora il perdono di [[Giuda Iscariota|Giuda]]}} La prima cosa che dovrebbe fare Dio per certe persone è portare in cielo Giuda, perché tutti devono avere una speranza. In carcere, ho detto la messa a [[Totò Riina]] e [[Bernardo Provenzano]]. Mi sembrava una presa in giro, ma era giusto così. *{{NDR|Perché Compostela funziona meglio di [[Padre Pio da Pietrelcina|Padre Pio]]?}} Perché lì c'è il viaggio e non c’è bisogno di apparizioni di Madonne o stimmate per credere. La fede la perdi se sei convinto che c’è qualcosa da qualche parte, perché poi magari non trovi niente. Io ringrazio Dio, che ci sia o no». {{NDR|Lei si [[Confessione|confessa]]?}} Andavo dal cardinale [[Carlo Maria Martini]], adesso...{{NDR|Cosa c'è dopo?}} Ho più [[speranza]] che [[fede]] che ci sia qualcosa. Ma ci deve essere un luogo, perché tutto mi ci chiama. ==Citazioni su Antonio Mazzi== *Non mi piace don Mazzi. Sta sempre in tv. Un prete dovrebbe fare il prete, andare in Africa, non all'Isola dei Famosi. ([[Anna Falchi]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Antonio Mazzi, ''Elogio del somaro. Don Mazzi e le domande difficili dei giovani'', a cura di Renzo Agasso, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006. ISBN 88-215-5704-9 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mazzi, Antonio}} [[Categoria:Personaggi televisivi italiani]] [[Categoria:Presbiteri italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] or5z3uzppc0u7augniqgrx2g5h606ci Luigi Carlo Farini 0 47198 1217971 1119524 2022-07-20T08:21:41Z Ilfinocchiodoro 86666 /* Citazioni di Luigi Carlo Farini */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Litografia ballagny, fine XIX sec. luigi carlo farini.JPG|thumb|Luigi Carlo Farini]] '''Luigi Carlo Farini''' (1812 – 1866), medico, storico e politico italiano. ==Citazioni di Luigi Carlo Farini== *{{NDR|Sulla [[prima guerra d'indipendenza italiana]]}} E santa era, perché guerra d'indipendenza. Imprudente o no, essa era santa, e più se era imprudente, perché l'audacia ed il sacrificio {{sic|aggrandiscono}} e santificano le opere umane. Santa perché una guerra d'indipendenza è santa sempre: essa è legittima guerra a quel modo che legittima è la difesa, e che l'uomo ha diritto di uccidere l'assalitore. Guerra pur sempre e solo di difesa; perché respingere o scacciare dalla patria lo straniero importa difendere il nostro bene, il nostro onore, i nostri sepolcri, tutto ciò che l'uomo ha di più caro e di più sacro dall'altare di Dio sino al bacio dell'amata. (da ''[https://archive.org/details/bub_gb_6ZoBAAAAQAAJ/page/n3/mode/1up/ Lo Stato romano dall'anno 1815 all'anno 1850]'', Tipografia Ferrero e Franco, Torino, 1850, vol. II, libro III, cap. I, p. 27) *[...], {{NDR|Il giornale romano ''Contemporaneo''}}<ref>Periodico, con cadenza settimanale, pubblicato a Roma a partire dal 1º gennaio 1847.</ref> era ridotto sotto l'assoluto principato dello [[Pietro Sterbini|Sterbini]], uomo acconcio a muovere gli animi rozzi col linguaggio delle passioni, ed a metter fuoco alle mine, tenendo sua persona in securtà. Lo Sterbini, senza che fosse in amore ed in istima, pure aveva molta autorità ne' circoli e nelle piazze, perché, allorquando le passioni sono eccitate, si lasciano sempre governare dai torbidi ed inquieti uomini, che più declamano e bestemmiano. (da ''[https://archive.org/details/lostatoromanoda10farigoog/page/n7 Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850]'', vol. II, terza edizione, Felice Le Monnier, Firenze, 1853, cap. 4, p. 67) *Il principio di libertà deve informare tutte le nostre leggi; voi non dovete ricorrere al sistema preventivo, ma dovete lasciare alla libertà tutta la sua applicazione; potete far leggi per reprimere, non mai per prevenire. (dalla seduta del 19 febbraio 1857 in ''Discussioni della Camera dei deputati'', 1857, p. 648) *{{NDR|Dopo l'occupazione piemontese della Legazione delle Romagne del 1859}} Io intanto ho fatto il colpo. Ho cacciati giù i campanili, e costituito un governo solo. Ad anno nuovo da Piacenza a Cattolica tutte le leggi, i regolamenti, i nomi ed anche gli spropositi saranno piemontesi. Farò fortificare Bologna a dovere. Buoni soldati, buoni cannoni contro tutti che vogliano combattere la annessione. Questa è la mia politica. E me ne impipo di tutti gli scrupoli.<br>Senza impiccar me e bruciare Parma, Modena e Bologna, per Dio, qui non tornan né duchi né preti. Mi lascin fare ancora per tre mesi, e poi discuteremo. (da una lettera di L. C. Farini a M. Castelli, del 30 novembre 1859, ripr. in Luigi Carlo Farini, ''Epistolario'', a cura di Luigi Rava, Bologna 1935, vol. IV, pp. 335-36; citato in [[Denis Mack Smith]], ''Il Risorgimento italiano. {{small|Storia e testi}}'', Gius. Laterza & Figli, 1968; edizione Club del Libro, 1981, p. 541) *[...]; lo Sterbini aveva del tribuno le voglie, l'ira, il gesto, non l'eloquenza e l'animo. (da ''Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850'', ibid., cap. 14, p. 295) *Ma, amico mio, che paesi son mai questi, il [[Contado del Molise|Molise]] e [[Terra di Lavoro]]! Che barbarie! Altro che Italia! Questa è [[Africa|Affrica]]. I [[beduini]]<nowiki>, a riscontro di questi caffoni, sono fior di virtù civile! Il Re [</nowiki>[[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]]<nowiki>] dà carta bianca; e la canaglia dà il sacco alle case de' Signori e taglia le teste, le orecchie a' galantuomini, e se ne vanta, e scrive a </nowiki>[[Gaeta]] [dove Francesco II era asserragliato]: i galantuomini ammazzati son tanti e tanti; a me il premio. Anche le donne caffone ammazzano; e peggio: legano i galantuomini (questo nome danno a' [[Liberalismo|liberali]]) pe' testicoli, e li tirano così per le strade; poi fanno ziffe zaffe: orrori da non credersi se non fossero accaduti qui dintorno ed in mezzo a noi (dal dispaccio inviato il 27 ottobre al presidente del Consiglio Cavour) <ref> vedi pag 84-85, Antonino De Francesco, ''La palla al piede'', Feltrinelli, 2012.</ref> * Questa moltitudine brulica come i vermi nel corpo marcio dello Stato: che Italia, che libertà! Ozio e maccheroni, nessuno invidierà a Torino o Roma il decoro ed il lustro della Capitale d’Italia, purché questa [Napoli] seguiti ad essere la capitale dell’ozio e della prostituzione di tutti i sessi, di tutte le classi (14 novembre 1860).<ref>https://www.totalitarismo.blog/altro-che-italia-questa-e-affrica-gli-amici-di-cavour-su-napoli-e-il-meridione/?doing_wp_cron=1658305148.4779570102691650390625</ref> *Non mi tolgano, o signori, la gloria di morir povero. (da ''Le Assemblee del Risorgimento'', vol. I, Roma, 1911, p. 570) ==''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''== *Sollevati, or son tre mesi, i [[Sicilia]]ni all'acquisto della libertà, ed accorso in ajuto il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] con pochi valorosi, l'[[Europa]] fu piena della fama di sue vittorie; tutta [[Italia]] ne fu commossa e grande fu l'entusiasmo in questo regno, dove gli ordini liberi ed il libero costilme non pongono impedimento alla manifestazione dei sentimenti della pubblica coscienza. Indi le generose collette di danaro ed il grande numero di volontarj partiti per la Sicilia. (p. 31-32) *Più volte il sottoscritto ammonì, non potersi né volersi tollerare che nel regno si facessero preparazioni di violenza a governi vicini, ed ordinò che fossero impedite ad ogni costo. Esso spera che la pubblica opinione basti a frenare gl'impeti sconsigliati, ma in ogni evento si confida nelle podestà civili e militari per la pronta esecuzione degli ordini che ha dato. (p. 32) *Il sottoscritto deve dichiarare, che se il governo del re è costante nella volontà di accettare il leale concorso di tutte le parti politiche, che intendono a libertà, unione e grandezza della patria, esso è pur fermo nel proponimento di non lasciarsi soverchiare da chi non ha dal re e dalla nazione il mandato e le responsabilità del governo. L'[[Italia]] deve e vuole essere degl'Italiani, ma non delle sette. (p. 34) {{NDR|Luigi Carlo Farini, ''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''; citato in [[Franco Mistrali]], ''Da Palermo a Gaeta: storia popolare della campagna dell'Italia meridionale'', Francesco Pagnoni Tipografo Editore, Torino 1861}} ==''Storia d'Italia''== ===[[Incipit]]=== Non s'appartiene a questa storia il raccontare quale travaglio all'impero napoleonico, quale esempio ai popoli europei desse la non domata Spagna; non il dire come Napoleone tentasse il cielo coll'impresa di Russia, come i popoli dei {{sic|Allemagna}} facessero impeto di libertà e di vendetta; non il descrivere i consigli dei principi mutanti colla fortuna, l'ultima guerra germanica, la sconfitta di Lipsia degna del Re della vittoria. Ma egli è pregio dell'opera, il toccare in questo primo libro i sommi capi degli eventi che prepararono le mutazioni di stato accadute in Italia nell'anno {{sic|mille ottocento quattordici}}. ===Citazioni=== *Dicesi che il seme di questa setta {{NDR|la [[Carboneria]]}} fosse portato dalla Germania in Napoli nell'anno mille settecento novantanove; certo si è che nel mille ottocento dieci e negli anni che seguirono, pronubo o tollerante il governo, il quale intendeva a farne strumento di autorità e di ambizione, la vennero disposando molti egregi uomini che la stimavano un mezzo di incivilimento, ed un propugnacolo degli ordini civili e delle moderne dottrine. (libro 1, cap. 7, p. 9) *Le [[Setta|sette]], se {{sic|talfiata}}<ref>talvolta</ref> valgono a scalzare i governi ed a preparare dalla lunga le sedizioni, non valgono mai ad aiutare efficacemente le fazioni di guerra. Anzi perché di mezzo ai generosi ed ai forti vi si trovano molti che hanno fastidio della fatica, temerità di lingua, fiacchezza di animo avviene di leggeri<ref>facilmente</ref> che sia ingannato dalla speranza chiunque faccia troppo assegnamento sull'aiuto che promettono. (libro 1, cap. 19, p. 180) ==Citazioni su Luigi Carlo Farini== *La circolare del ministro Farini, pubblicata nella Gazzella Ufficiale del 13, è diretta a noi, ''Partito d'azione'': avvertimento e minaccia. La nave da guerra che accompagnava il 13, con un battaglione di bersiaglieri, l'Aventin, sul quale era lo stato maggiore dell'ultima spedizione, era commento eloquente alla circolare.<br />Giova anzi tutto che l'[[Italia]] sappia il perché della circolare. ([[Giuseppe Mazzini]]) ===[[Gaspare Finali]]=== *Dalla dignità del supremo potere Farini senza sforzo scese alla modestia del viver privato. Non cavalli, non carrozze, non coppia di domestici; lo stesso appartamento al terzo piano d'una casa a Torino presso la piazza d'Armi, e pei brevi giorni di riposo la villetta di Saluggia, che avrebbe trovata angusta un negoziante salito a mediocre fortuna. *Il Farini temperando, ammaestrato dall'esperienza, l'audacia irriflessiva de' propositi, riuscì uomo di stato; il [[Marco Minghetti|Minghetti]], indole mite e educata dagli studi a cercare i civili progressi senza ricorrere alla violenza, fu indotto dal succedersi degli avvenimenti a immedesimarsi in una politica rivoluzionaria, e nei suoi accorgimenti arditissima. *Nel parlamento stette al centro, uno dei moderatori del partito ministeriale. [...]. Fu oratore elegante, sobrio ed efficace; i parolai, i fraseggiatori detestava, e gli avvocati<ref>Nel testo "avvovati".</ref> in Parlamento gli parvero sempre troppi: spesso fu autore di quelle proposte che conchiudono una lunga ed animata discussione. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Luigi Carlo Farini, ''[https://archive.org/details/bub_gb_lfqb6qty7aAC/page/n3 Storia d'Italia {{small|dall'anno 1814 sino a' nostri giorni]}}'', vol. I, Tip. scolastica di Sebastiano Franco e e Figli e Comp., Torino, 1854. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Luigi Carlo Farini}} {{DEFAULTSORT:Farini, Luigi Carlo}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] 3iy5dj6crn7j3t2s2uywlcqmn14z30v 1217972 1217971 2022-07-20T08:29:07Z Ilfinocchiodoro 86666 /* Citazioni di Luigi Carlo Farini */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Litografia ballagny, fine XIX sec. luigi carlo farini.JPG|thumb|Luigi Carlo Farini]] '''Luigi Carlo Farini''' (1812 – 1866), medico, storico e politico italiano. ==Citazioni di Luigi Carlo Farini== *{{NDR|Sulla [[prima guerra d'indipendenza italiana]]}} E santa era, perché guerra d'indipendenza. Imprudente o no, essa era santa, e più se era imprudente, perché l'audacia ed il sacrificio {{sic|aggrandiscono}} e santificano le opere umane. Santa perché una guerra d'indipendenza è santa sempre: essa è legittima guerra a quel modo che legittima è la difesa, e che l'uomo ha diritto di uccidere l'assalitore. Guerra pur sempre e solo di difesa; perché respingere o scacciare dalla patria lo straniero importa difendere il nostro bene, il nostro onore, i nostri sepolcri, tutto ciò che l'uomo ha di più caro e di più sacro dall'altare di Dio sino al bacio dell'amata. (da ''[https://archive.org/details/bub_gb_6ZoBAAAAQAAJ/page/n3/mode/1up/ Lo Stato romano dall'anno 1815 all'anno 1850]'', Tipografia Ferrero e Franco, Torino, 1850, vol. II, libro III, cap. I, p. 27) *[...], {{NDR|Il giornale romano ''Contemporaneo''}}<ref>Periodico, con cadenza settimanale, pubblicato a Roma a partire dal 1º gennaio 1847.</ref> era ridotto sotto l'assoluto principato dello [[Pietro Sterbini|Sterbini]], uomo acconcio a muovere gli animi rozzi col linguaggio delle passioni, ed a metter fuoco alle mine, tenendo sua persona in securtà. Lo Sterbini, senza che fosse in amore ed in istima, pure aveva molta autorità ne' circoli e nelle piazze, perché, allorquando le passioni sono eccitate, si lasciano sempre governare dai torbidi ed inquieti uomini, che più declamano e bestemmiano. (da ''[https://archive.org/details/lostatoromanoda10farigoog/page/n7 Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850]'', vol. II, terza edizione, Felice Le Monnier, Firenze, 1853, cap. 4, p. 67) *Il principio di libertà deve informare tutte le nostre leggi; voi non dovete ricorrere al sistema preventivo, ma dovete lasciare alla libertà tutta la sua applicazione; potete far leggi per reprimere, non mai per prevenire. (dalla seduta del 19 febbraio 1857 in ''Discussioni della Camera dei deputati'', 1857, p. 648) *{{NDR|Dopo l'occupazione piemontese della Legazione delle Romagne del 1859}} Io intanto ho fatto il colpo. Ho cacciati giù i campanili, e costituito un governo solo. Ad anno nuovo da Piacenza a Cattolica tutte le leggi, i regolamenti, i nomi ed anche gli spropositi saranno piemontesi. Farò fortificare Bologna a dovere. Buoni soldati, buoni cannoni contro tutti che vogliano combattere la annessione. Questa è la mia politica. E me ne impipo di tutti gli scrupoli.<br>Senza impiccar me e bruciare Parma, Modena e Bologna, per Dio, qui non tornan né duchi né preti. Mi lascin fare ancora per tre mesi, e poi discuteremo. (da una lettera di L. C. Farini a M. Castelli, del 30 novembre 1859, ripr. in Luigi Carlo Farini, ''Epistolario'', a cura di Luigi Rava, Bologna 1935, vol. IV, pp. 335-36; citato in [[Denis Mack Smith]], ''Il Risorgimento italiano. {{small|Storia e testi}}'', Gius. Laterza & Figli, 1968; edizione Club del Libro, 1981, p. 541) *[...]; lo Sterbini aveva del tribuno le voglie, l'ira, il gesto, non l'eloquenza e l'animo. (da ''Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850'', ibid., cap. 14, p. 295) *Ma, amico mio, che paesi son mai questi, il [[Contado del Molise|Molise]] e [[Terra di Lavoro]]! Che barbarie! Altro che Italia! Questa è [[Africa|Affrica]]. I [[beduini]]<nowiki>, a riscontro di questi caffoni, sono fior di virtù civile! Il Re [</nowiki>[[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]]<nowiki>] dà carta bianca; e la canaglia dà il sacco alle case de' Signori e taglia le teste, le orecchie a' galantuomini, e se ne vanta, e scrive a </nowiki>[[Gaeta]] [dove Francesco II era asserragliato]: i galantuomini ammazzati son tanti e tanti; a me il premio. Anche le donne caffone ammazzano; e peggio: legano i galantuomini (questo nome danno a' [[Liberalismo|liberali]]) pe' testicoli, e li tirano così per le strade; poi fanno ziffe zaffe: orrori da non credersi se non fossero accaduti qui dintorno ed in mezzo a noi (dal dispaccio inviato il 27 ottobre al presidente del Consiglio Cavour) <ref> vedi pag 84-85, Antonino De Francesco, ''La palla al piede'', Feltrinelli, 2012.</ref> * È spaventoso, lasciatemelo dire e ripetere lo stato di questo disgraziato paese [...] Certo non bisogna secondare tutte le malvsgie inclinazioni e le abiette costumanze , ma non si può in un giorno tagliar corto e profondo sulla piaga. Questa moltitudine brulica come i vermi nel corpo marcio dello Stato: che Italia, che libertà! Ozio e maccheroni, nessuno invidierà a Torino o Roma il decoro ed il lustro della Capitale d’Italia, purché questa [Napoli] seguiti ad essere la capitale dell’ozio e della prostituzione di tutti i sessi, di tutte le classi (in una lettera a Cavour datata 14 novembre 1860, tratto dal libro ''[A tua difesa briganti, lealisti e reazionari del 1860 https://books.google.it/books?id=-f9wDwAAQBAJ&pg=PA10&lpg=PA10#v=onepage&q&f=false]'' di Massimo Cardillo, p. 10).<ref>https://www.totalitarismo.blog/altro-che-italia-questa-e-affrica-gli-amici-di-cavour-su-napoli-e-il-meridione/?doing_wp_cron=1658305148.4779570102691650390625</ref> *Non mi tolgano, o signori, la gloria di morir povero. (da ''Le Assemblee del Risorgimento'', vol. I, Roma, 1911, p. 570) ==''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''== *Sollevati, or son tre mesi, i [[Sicilia]]ni all'acquisto della libertà, ed accorso in ajuto il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] con pochi valorosi, l'[[Europa]] fu piena della fama di sue vittorie; tutta [[Italia]] ne fu commossa e grande fu l'entusiasmo in questo regno, dove gli ordini liberi ed il libero costilme non pongono impedimento alla manifestazione dei sentimenti della pubblica coscienza. Indi le generose collette di danaro ed il grande numero di volontarj partiti per la Sicilia. (p. 31-32) *Più volte il sottoscritto ammonì, non potersi né volersi tollerare che nel regno si facessero preparazioni di violenza a governi vicini, ed ordinò che fossero impedite ad ogni costo. Esso spera che la pubblica opinione basti a frenare gl'impeti sconsigliati, ma in ogni evento si confida nelle podestà civili e militari per la pronta esecuzione degli ordini che ha dato. (p. 32) *Il sottoscritto deve dichiarare, che se il governo del re è costante nella volontà di accettare il leale concorso di tutte le parti politiche, che intendono a libertà, unione e grandezza della patria, esso è pur fermo nel proponimento di non lasciarsi soverchiare da chi non ha dal re e dalla nazione il mandato e le responsabilità del governo. L'[[Italia]] deve e vuole essere degl'Italiani, ma non delle sette. (p. 34) {{NDR|Luigi Carlo Farini, ''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''; citato in [[Franco Mistrali]], ''Da Palermo a Gaeta: storia popolare della campagna dell'Italia meridionale'', Francesco Pagnoni Tipografo Editore, Torino 1861}} ==''Storia d'Italia''== ===[[Incipit]]=== Non s'appartiene a questa storia il raccontare quale travaglio all'impero napoleonico, quale esempio ai popoli europei desse la non domata Spagna; non il dire come Napoleone tentasse il cielo coll'impresa di Russia, come i popoli dei {{sic|Allemagna}} facessero impeto di libertà e di vendetta; non il descrivere i consigli dei principi mutanti colla fortuna, l'ultima guerra germanica, la sconfitta di Lipsia degna del Re della vittoria. Ma egli è pregio dell'opera, il toccare in questo primo libro i sommi capi degli eventi che prepararono le mutazioni di stato accadute in Italia nell'anno {{sic|mille ottocento quattordici}}. ===Citazioni=== *Dicesi che il seme di questa setta {{NDR|la [[Carboneria]]}} fosse portato dalla Germania in Napoli nell'anno mille settecento novantanove; certo si è che nel mille ottocento dieci e negli anni che seguirono, pronubo o tollerante il governo, il quale intendeva a farne strumento di autorità e di ambizione, la vennero disposando molti egregi uomini che la stimavano un mezzo di incivilimento, ed un propugnacolo degli ordini civili e delle moderne dottrine. (libro 1, cap. 7, p. 9) *Le [[Setta|sette]], se {{sic|talfiata}}<ref>talvolta</ref> valgono a scalzare i governi ed a preparare dalla lunga le sedizioni, non valgono mai ad aiutare efficacemente le fazioni di guerra. Anzi perché di mezzo ai generosi ed ai forti vi si trovano molti che hanno fastidio della fatica, temerità di lingua, fiacchezza di animo avviene di leggeri<ref>facilmente</ref> che sia ingannato dalla speranza chiunque faccia troppo assegnamento sull'aiuto che promettono. (libro 1, cap. 19, p. 180) ==Citazioni su Luigi Carlo Farini== *La circolare del ministro Farini, pubblicata nella Gazzella Ufficiale del 13, è diretta a noi, ''Partito d'azione'': avvertimento e minaccia. La nave da guerra che accompagnava il 13, con un battaglione di bersiaglieri, l'Aventin, sul quale era lo stato maggiore dell'ultima spedizione, era commento eloquente alla circolare.<br />Giova anzi tutto che l'[[Italia]] sappia il perché della circolare. ([[Giuseppe Mazzini]]) ===[[Gaspare Finali]]=== *Dalla dignità del supremo potere Farini senza sforzo scese alla modestia del viver privato. Non cavalli, non carrozze, non coppia di domestici; lo stesso appartamento al terzo piano d'una casa a Torino presso la piazza d'Armi, e pei brevi giorni di riposo la villetta di Saluggia, che avrebbe trovata angusta un negoziante salito a mediocre fortuna. *Il Farini temperando, ammaestrato dall'esperienza, l'audacia irriflessiva de' propositi, riuscì uomo di stato; il [[Marco Minghetti|Minghetti]], indole mite e educata dagli studi a cercare i civili progressi senza ricorrere alla violenza, fu indotto dal succedersi degli avvenimenti a immedesimarsi in una politica rivoluzionaria, e nei suoi accorgimenti arditissima. *Nel parlamento stette al centro, uno dei moderatori del partito ministeriale. [...]. Fu oratore elegante, sobrio ed efficace; i parolai, i fraseggiatori detestava, e gli avvocati<ref>Nel testo "avvovati".</ref> in Parlamento gli parvero sempre troppi: spesso fu autore di quelle proposte che conchiudono una lunga ed animata discussione. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Luigi Carlo Farini, ''[https://archive.org/details/bub_gb_lfqb6qty7aAC/page/n3 Storia d'Italia {{small|dall'anno 1814 sino a' nostri giorni]}}'', vol. I, Tip. scolastica di Sebastiano Franco e e Figli e Comp., Torino, 1854. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Luigi Carlo Farini}} {{DEFAULTSORT:Farini, Luigi Carlo}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] e4vxr8thcno5o0iekqtk3qwn56rc5r1 1217973 1217972 2022-07-20T08:29:44Z Ilfinocchiodoro 86666 /* Citazioni di Luigi Carlo Farini */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Litografia ballagny, fine XIX sec. luigi carlo farini.JPG|thumb|Luigi Carlo Farini]] '''Luigi Carlo Farini''' (1812 – 1866), medico, storico e politico italiano. ==Citazioni di Luigi Carlo Farini== *{{NDR|Sulla [[prima guerra d'indipendenza italiana]]}} E santa era, perché guerra d'indipendenza. Imprudente o no, essa era santa, e più se era imprudente, perché l'audacia ed il sacrificio {{sic|aggrandiscono}} e santificano le opere umane. Santa perché una guerra d'indipendenza è santa sempre: essa è legittima guerra a quel modo che legittima è la difesa, e che l'uomo ha diritto di uccidere l'assalitore. Guerra pur sempre e solo di difesa; perché respingere o scacciare dalla patria lo straniero importa difendere il nostro bene, il nostro onore, i nostri sepolcri, tutto ciò che l'uomo ha di più caro e di più sacro dall'altare di Dio sino al bacio dell'amata. (da ''[https://archive.org/details/bub_gb_6ZoBAAAAQAAJ/page/n3/mode/1up/ Lo Stato romano dall'anno 1815 all'anno 1850]'', Tipografia Ferrero e Franco, Torino, 1850, vol. II, libro III, cap. I, p. 27) *[...], {{NDR|Il giornale romano ''Contemporaneo''}}<ref>Periodico, con cadenza settimanale, pubblicato a Roma a partire dal 1º gennaio 1847.</ref> era ridotto sotto l'assoluto principato dello [[Pietro Sterbini|Sterbini]], uomo acconcio a muovere gli animi rozzi col linguaggio delle passioni, ed a metter fuoco alle mine, tenendo sua persona in securtà. Lo Sterbini, senza che fosse in amore ed in istima, pure aveva molta autorità ne' circoli e nelle piazze, perché, allorquando le passioni sono eccitate, si lasciano sempre governare dai torbidi ed inquieti uomini, che più declamano e bestemmiano. (da ''[https://archive.org/details/lostatoromanoda10farigoog/page/n7 Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850]'', vol. II, terza edizione, Felice Le Monnier, Firenze, 1853, cap. 4, p. 67) *Il principio di libertà deve informare tutte le nostre leggi; voi non dovete ricorrere al sistema preventivo, ma dovete lasciare alla libertà tutta la sua applicazione; potete far leggi per reprimere, non mai per prevenire. (dalla seduta del 19 febbraio 1857 in ''Discussioni della Camera dei deputati'', 1857, p. 648) *{{NDR|Dopo l'occupazione piemontese della Legazione delle Romagne del 1859}} Io intanto ho fatto il colpo. Ho cacciati giù i campanili, e costituito un governo solo. Ad anno nuovo da Piacenza a Cattolica tutte le leggi, i regolamenti, i nomi ed anche gli spropositi saranno piemontesi. Farò fortificare Bologna a dovere. Buoni soldati, buoni cannoni contro tutti che vogliano combattere la annessione. Questa è la mia politica. E me ne impipo di tutti gli scrupoli.<br>Senza impiccar me e bruciare Parma, Modena e Bologna, per Dio, qui non tornan né duchi né preti. Mi lascin fare ancora per tre mesi, e poi discuteremo. (da una lettera di L. C. Farini a M. Castelli, del 30 novembre 1859, ripr. in Luigi Carlo Farini, ''Epistolario'', a cura di Luigi Rava, Bologna 1935, vol. IV, pp. 335-36; citato in [[Denis Mack Smith]], ''Il Risorgimento italiano. {{small|Storia e testi}}'', Gius. Laterza & Figli, 1968; edizione Club del Libro, 1981, p. 541) *[...]; lo Sterbini aveva del tribuno le voglie, l'ira, il gesto, non l'eloquenza e l'animo. (da ''Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850'', ibid., cap. 14, p. 295) *Ma, amico mio, che paesi son mai questi, il [[Contado del Molise|Molise]] e [[Terra di Lavoro]]! Che barbarie! Altro che Italia! Questa è [[Africa|Affrica]]. I [[beduini]]<nowiki>, a riscontro di questi caffoni, sono fior di virtù civile! Il Re [</nowiki>[[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]]<nowiki>] dà carta bianca; e la canaglia dà il sacco alle case de' Signori e taglia le teste, le orecchie a' galantuomini, e se ne vanta, e scrive a </nowiki>[[Gaeta]] [dove Francesco II era asserragliato]: i galantuomini ammazzati son tanti e tanti; a me il premio. Anche le donne caffone ammazzano; e peggio: legano i galantuomini (questo nome danno a' [[Liberalismo|liberali]]) pe' testicoli, e li tirano così per le strade; poi fanno ziffe zaffe: orrori da non credersi se non fossero accaduti qui dintorno ed in mezzo a noi (dal dispaccio inviato il 27 ottobre al presidente del Consiglio Cavour) <ref> vedi pag 84-85, Antonino De Francesco, ''La palla al piede'', Feltrinelli, 2012.</ref> * È spaventoso, lasciatemelo dire e ripetere lo stato di questo disgraziato paese [...] Certo non bisogna secondare tutte le malvsgie inclinazioni e le abiette costumanze , ma non si può in un giorno tagliar corto e profondo sulla piaga. Questa moltitudine brulica come i vermi nel corpo marcio dello Stato: che Italia, che libertà! Ozio e maccheroni, nessuno invidierà a Torino o Roma il decoro ed il lustro della Capitale d’Italia, purché questa [Napoli] seguiti ad essere la capitale dell’ozio e della prostituzione di tutti i sessi, di tutte le classi (in una lettera a Cavour datata 14 novembre 1860, tratto dal libro ''[https://books.google.it/books?id=-f9wDwAAQBAJ&pg=PA10&lpg=PA10#v=onepage&q&f=false A tua difesa briganti, lealisti e reazionari del 1860]'' di Massimo Cardillo, p. 10).<ref>https://www.totalitarismo.blog/altro-che-italia-questa-e-affrica-gli-amici-di-cavour-su-napoli-e-il-meridione/?doing_wp_cron=1658305148.4779570102691650390625</ref> *Non mi tolgano, o signori, la gloria di morir povero. (da ''Le Assemblee del Risorgimento'', vol. 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(p. 32) *Il sottoscritto deve dichiarare, che se il governo del re è costante nella volontà di accettare il leale concorso di tutte le parti politiche, che intendono a libertà, unione e grandezza della patria, esso è pur fermo nel proponimento di non lasciarsi soverchiare da chi non ha dal re e dalla nazione il mandato e le responsabilità del governo. L'[[Italia]] deve e vuole essere degl'Italiani, ma non delle sette. (p. 34) {{NDR|Luigi Carlo Farini, ''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''; citato in [[Franco Mistrali]], ''Da Palermo a Gaeta: storia popolare della campagna dell'Italia meridionale'', Francesco Pagnoni Tipografo Editore, Torino 1861}} ==''Storia d'Italia''== ===[[Incipit]]=== Non s'appartiene a questa storia il raccontare quale travaglio all'impero napoleonico, quale esempio ai popoli europei desse la non domata Spagna; non il dire come Napoleone tentasse il cielo coll'impresa di Russia, come i popoli dei {{sic|Allemagna}} facessero impeto di libertà e di vendetta; non il descrivere i consigli dei principi mutanti colla fortuna, l'ultima guerra germanica, la sconfitta di Lipsia degna del Re della vittoria. Ma egli è pregio dell'opera, il toccare in questo primo libro i sommi capi degli eventi che prepararono le mutazioni di stato accadute in Italia nell'anno {{sic|mille ottocento quattordici}}. ===Citazioni=== *Dicesi che il seme di questa setta {{NDR|la [[Carboneria]]}} fosse portato dalla Germania in Napoli nell'anno mille settecento novantanove; certo si è che nel mille ottocento dieci e negli anni che seguirono, pronubo o tollerante il governo, il quale intendeva a farne strumento di autorità e di ambizione, la vennero disposando molti egregi uomini che la stimavano un mezzo di incivilimento, ed un propugnacolo degli ordini civili e delle moderne dottrine. (libro 1, cap. 7, p. 9) *Le [[Setta|sette]], se {{sic|talfiata}}<ref>talvolta</ref> valgono a scalzare i governi ed a preparare dalla lunga le sedizioni, non valgono mai ad aiutare efficacemente le fazioni di guerra. Anzi perché di mezzo ai generosi ed ai forti vi si trovano molti che hanno fastidio della fatica, temerità di lingua, fiacchezza di animo avviene di leggeri<ref>facilmente</ref> che sia ingannato dalla speranza chiunque faccia troppo assegnamento sull'aiuto che promettono. (libro 1, cap. 19, p. 180) ==Citazioni su Luigi Carlo Farini== *La circolare del ministro Farini, pubblicata nella Gazzella Ufficiale del 13, è diretta a noi, ''Partito d'azione'': avvertimento e minaccia. La nave da guerra che accompagnava il 13, con un battaglione di bersiaglieri, l'Aventin, sul quale era lo stato maggiore dell'ultima spedizione, era commento eloquente alla circolare.<br />Giova anzi tutto che l'[[Italia]] sappia il perché della circolare. ([[Giuseppe Mazzini]]) ===[[Gaspare Finali]]=== *Dalla dignità del supremo potere Farini senza sforzo scese alla modestia del viver privato. Non cavalli, non carrozze, non coppia di domestici; lo stesso appartamento al terzo piano d'una casa a Torino presso la piazza d'Armi, e pei brevi giorni di riposo la villetta di Saluggia, che avrebbe trovata angusta un negoziante salito a mediocre fortuna. *Il Farini temperando, ammaestrato dall'esperienza, l'audacia irriflessiva de' propositi, riuscì uomo di stato; il [[Marco Minghetti|Minghetti]], indole mite e educata dagli studi a cercare i civili progressi senza ricorrere alla violenza, fu indotto dal succedersi degli avvenimenti a immedesimarsi in una politica rivoluzionaria, e nei suoi accorgimenti arditissima. *Nel parlamento stette al centro, uno dei moderatori del partito ministeriale. [...]. Fu oratore elegante, sobrio ed efficace; i parolai, i fraseggiatori detestava, e gli avvocati<ref>Nel testo "avvovati".</ref> in Parlamento gli parvero sempre troppi: spesso fu autore di quelle proposte che conchiudono una lunga ed animata discussione. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Luigi Carlo Farini, ''[https://archive.org/details/bub_gb_lfqb6qty7aAC/page/n3 Storia d'Italia {{small|dall'anno 1814 sino a' nostri giorni]}}'', vol. I, Tip. scolastica di Sebastiano Franco e e Figli e Comp., Torino, 1854. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Luigi Carlo Farini}} {{DEFAULTSORT:Farini, Luigi Carlo}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] g5kpob729mb1v75k01cilehd5ythj7v 1217974 1217973 2022-07-20T08:30:34Z Ilfinocchiodoro 86666 /* Citazioni di Luigi Carlo Farini */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Litografia ballagny, fine XIX sec. luigi carlo farini.JPG|thumb|Luigi Carlo Farini]] '''Luigi Carlo Farini''' (1812 – 1866), medico, storico e politico italiano. ==Citazioni di Luigi Carlo Farini== *{{NDR|Sulla [[prima guerra d'indipendenza italiana]]}} E santa era, perché guerra d'indipendenza. Imprudente o no, essa era santa, e più se era imprudente, perché l'audacia ed il sacrificio {{sic|aggrandiscono}} e santificano le opere umane. Santa perché una guerra d'indipendenza è santa sempre: essa è legittima guerra a quel modo che legittima è la difesa, e che l'uomo ha diritto di uccidere l'assalitore. Guerra pur sempre e solo di difesa; perché respingere o scacciare dalla patria lo straniero importa difendere il nostro bene, il nostro onore, i nostri sepolcri, tutto ciò che l'uomo ha di più caro e di più sacro dall'altare di Dio sino al bacio dell'amata. (da ''[https://archive.org/details/bub_gb_6ZoBAAAAQAAJ/page/n3/mode/1up/ Lo Stato romano dall'anno 1815 all'anno 1850]'', Tipografia Ferrero e Franco, Torino, 1850, vol. II, libro III, cap. I, p. 27) *[...], {{NDR|Il giornale romano ''Contemporaneo''}}<ref>Periodico, con cadenza settimanale, pubblicato a Roma a partire dal 1º gennaio 1847.</ref> era ridotto sotto l'assoluto principato dello [[Pietro Sterbini|Sterbini]], uomo acconcio a muovere gli animi rozzi col linguaggio delle passioni, ed a metter fuoco alle mine, tenendo sua persona in securtà. Lo Sterbini, senza che fosse in amore ed in istima, pure aveva molta autorità ne' circoli e nelle piazze, perché, allorquando le passioni sono eccitate, si lasciano sempre governare dai torbidi ed inquieti uomini, che più declamano e bestemmiano. (da ''[https://archive.org/details/lostatoromanoda10farigoog/page/n7 Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850]'', vol. II, terza edizione, Felice Le Monnier, Firenze, 1853, cap. 4, p. 67) *Il principio di libertà deve informare tutte le nostre leggi; voi non dovete ricorrere al sistema preventivo, ma dovete lasciare alla libertà tutta la sua applicazione; potete far leggi per reprimere, non mai per prevenire. (dalla seduta del 19 febbraio 1857 in ''Discussioni della Camera dei deputati'', 1857, p. 648) *{{NDR|Dopo l'occupazione piemontese della Legazione delle Romagne del 1859}} Io intanto ho fatto il colpo. Ho cacciati giù i campanili, e costituito un governo solo. Ad anno nuovo da Piacenza a Cattolica tutte le leggi, i regolamenti, i nomi ed anche gli spropositi saranno piemontesi. Farò fortificare Bologna a dovere. Buoni soldati, buoni cannoni contro tutti che vogliano combattere la annessione. Questa è la mia politica. E me ne impipo di tutti gli scrupoli.<br>Senza impiccar me e bruciare Parma, Modena e Bologna, per Dio, qui non tornan né duchi né preti. Mi lascin fare ancora per tre mesi, e poi discuteremo. (da una lettera di L. C. Farini a M. Castelli, del 30 novembre 1859, ripr. in Luigi Carlo Farini, ''Epistolario'', a cura di Luigi Rava, Bologna 1935, vol. IV, pp. 335-36; citato in [[Denis Mack Smith]], ''Il Risorgimento italiano. {{small|Storia e testi}}'', Gius. Laterza & Figli, 1968; edizione Club del Libro, 1981, p. 541) *[...]; lo Sterbini aveva del tribuno le voglie, l'ira, il gesto, non l'eloquenza e l'animo. (da ''Lo Stato romano dall'anno 1815 al 1850'', ibid., cap. 14, p. 295) *Ma, amico mio, che paesi son mai questi, il [[Contado del Molise|Molise]] e [[Terra di Lavoro]]! Che barbarie! Altro che Italia! Questa è [[Africa|Affrica]]. I [[beduini]]<nowiki>, a riscontro di questi caffoni, sono fior di virtù civile! Il Re [</nowiki>[[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]]<nowiki>] dà carta bianca; e la canaglia dà il sacco alle case de' Signori e taglia le teste, le orecchie a' galantuomini, e se ne vanta, e scrive a </nowiki>[[Gaeta]] [dove Francesco II era asserragliato]: i galantuomini ammazzati son tanti e tanti; a me il premio. Anche le donne caffone ammazzano; e peggio: legano i galantuomini (questo nome danno a' [[Liberalismo|liberali]]) pe' testicoli, e li tirano così per le strade; poi fanno ziffe zaffe: orrori da non credersi se non fossero accaduti qui dintorno ed in mezzo a noi (dal dispaccio inviato il 27 ottobre al presidente del Consiglio Cavour) <ref> vedi pag 84-85, Antonino De Francesco, ''La palla al piede'', Feltrinelli, 2012.</ref> * È spaventoso, lasciatemelo dire e ripetere lo stato di questo disgraziato paese [...] Certo non bisogna secondare tutte le malvagie inclinazioni e le abiette costumanze , ma non si può in un giorno tagliar corto e profondo sulla piaga. Questa moltitudine brulica come i vermi nel corpo marcio dello Stato: che Italia, che libertà! Ozio e maccheroni, nessuno invidierà a Torino o Roma il decoro ed il lustro della Capitale d’Italia, purché questa [Napoli] seguiti ad essere la capitale dell’ozio e della prostituzione di tutti i sessi, di tutte le classi (in una lettera a Cavour datata 14 novembre 1860, tratto dal libro ''[https://books.google.it/books?id=-f9wDwAAQBAJ&pg=PA10&lpg=PA10#v=onepage&q&f=false A tua difesa briganti, lealisti e reazionari del 1860]'' di Massimo Cardillo, p. 10).<ref>https://www.totalitarismo.blog/altro-che-italia-questa-e-affrica-gli-amici-di-cavour-su-napoli-e-il-meridione/?doing_wp_cron=1658305148.4779570102691650390625</ref> *Non mi tolgano, o signori, la gloria di morir povero. (da ''Le Assemblee del Risorgimento'', vol. I, Roma, 1911, p. 570) ==''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''== *Sollevati, or son tre mesi, i [[Sicilia]]ni all'acquisto della libertà, ed accorso in ajuto il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] con pochi valorosi, l'[[Europa]] fu piena della fama di sue vittorie; tutta [[Italia]] ne fu commossa e grande fu l'entusiasmo in questo regno, dove gli ordini liberi ed il libero costilme non pongono impedimento alla manifestazione dei sentimenti della pubblica coscienza. Indi le generose collette di danaro ed il grande numero di volontarj partiti per la Sicilia. (p. 31-32) *Più volte il sottoscritto ammonì, non potersi né volersi tollerare che nel regno si facessero preparazioni di violenza a governi vicini, ed ordinò che fossero impedite ad ogni costo. Esso spera che la pubblica opinione basti a frenare gl'impeti sconsigliati, ma in ogni evento si confida nelle podestà civili e militari per la pronta esecuzione degli ordini che ha dato. (p. 32) *Il sottoscritto deve dichiarare, che se il governo del re è costante nella volontà di accettare il leale concorso di tutte le parti politiche, che intendono a libertà, unione e grandezza della patria, esso è pur fermo nel proponimento di non lasciarsi soverchiare da chi non ha dal re e dalla nazione il mandato e le responsabilità del governo. L'[[Italia]] deve e vuole essere degl'Italiani, ma non delle sette. (p. 34) {{NDR|Luigi Carlo Farini, ''Circolare ministeriale, Torino 13 agosto''; citato in [[Franco Mistrali]], ''Da Palermo a Gaeta: storia popolare della campagna dell'Italia meridionale'', Francesco Pagnoni Tipografo Editore, Torino 1861}} ==''Storia d'Italia''== ===[[Incipit]]=== Non s'appartiene a questa storia il raccontare quale travaglio all'impero napoleonico, quale esempio ai popoli europei desse la non domata Spagna; non il dire come Napoleone tentasse il cielo coll'impresa di Russia, come i popoli dei {{sic|Allemagna}} facessero impeto di libertà e di vendetta; non il descrivere i consigli dei principi mutanti colla fortuna, l'ultima guerra germanica, la sconfitta di Lipsia degna del Re della vittoria. Ma egli è pregio dell'opera, il toccare in questo primo libro i sommi capi degli eventi che prepararono le mutazioni di stato accadute in Italia nell'anno {{sic|mille ottocento quattordici}}. ===Citazioni=== *Dicesi che il seme di questa setta {{NDR|la [[Carboneria]]}} fosse portato dalla Germania in Napoli nell'anno mille settecento novantanove; certo si è che nel mille ottocento dieci e negli anni che seguirono, pronubo o tollerante il governo, il quale intendeva a farne strumento di autorità e di ambizione, la vennero disposando molti egregi uomini che la stimavano un mezzo di incivilimento, ed un propugnacolo degli ordini civili e delle moderne dottrine. (libro 1, cap. 7, p. 9) *Le [[Setta|sette]], se {{sic|talfiata}}<ref>talvolta</ref> valgono a scalzare i governi ed a preparare dalla lunga le sedizioni, non valgono mai ad aiutare efficacemente le fazioni di guerra. Anzi perché di mezzo ai generosi ed ai forti vi si trovano molti che hanno fastidio della fatica, temerità di lingua, fiacchezza di animo avviene di leggeri<ref>facilmente</ref> che sia ingannato dalla speranza chiunque faccia troppo assegnamento sull'aiuto che promettono. (libro 1, cap. 19, p. 180) ==Citazioni su Luigi Carlo Farini== *La circolare del ministro Farini, pubblicata nella Gazzella Ufficiale del 13, è diretta a noi, ''Partito d'azione'': avvertimento e minaccia. La nave da guerra che accompagnava il 13, con un battaglione di bersiaglieri, l'Aventin, sul quale era lo stato maggiore dell'ultima spedizione, era commento eloquente alla circolare.<br />Giova anzi tutto che l'[[Italia]] sappia il perché della circolare. ([[Giuseppe Mazzini]]) ===[[Gaspare Finali]]=== *Dalla dignità del supremo potere Farini senza sforzo scese alla modestia del viver privato. Non cavalli, non carrozze, non coppia di domestici; lo stesso appartamento al terzo piano d'una casa a Torino presso la piazza d'Armi, e pei brevi giorni di riposo la villetta di Saluggia, che avrebbe trovata angusta un negoziante salito a mediocre fortuna. *Il Farini temperando, ammaestrato dall'esperienza, l'audacia irriflessiva de' propositi, riuscì uomo di stato; il [[Marco Minghetti|Minghetti]], indole mite e educata dagli studi a cercare i civili progressi senza ricorrere alla violenza, fu indotto dal succedersi degli avvenimenti a immedesimarsi in una politica rivoluzionaria, e nei suoi accorgimenti arditissima. *Nel parlamento stette al centro, uno dei moderatori del partito ministeriale. [...]. Fu oratore elegante, sobrio ed efficace; i parolai, i fraseggiatori detestava, e gli avvocati<ref>Nel testo "avvovati".</ref> in Parlamento gli parvero sempre troppi: spesso fu autore di quelle proposte che conchiudono una lunga ed animata discussione. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Luigi Carlo Farini, ''[https://archive.org/details/bub_gb_lfqb6qty7aAC/page/n3 Storia d'Italia {{small|dall'anno 1814 sino a' nostri giorni]}}'', vol. I, Tip. scolastica di Sebastiano Franco e e Figli e Comp., Torino, 1854. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Luigi Carlo Farini}} {{DEFAULTSORT:Farini, Luigi Carlo}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Storici italiani]] fcu2q6z6vc2ldxze28xskvzgvgl1e7d Discussioni utente:AssassinsCreed 3 58626 1217897 1214740 2022-07-19T16:29:33Z Sun-crops 10277 /* Spazio tridimensionale */ re wikitext text/x-wiki {| class="noprint" style="clear:both; margin:0 auto; background: #CCFF99" align=center width=100% id=toccolours |style="background:#88BB55" align=center| '''''Archivio discussioni''''' |- |align=center |{{MultiCol|90%}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager (blue).png|left|60 px]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2011|2011]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (gennaio-giugno)|Da gennaio a giugno 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)|Da luglio a settembre 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioottobre2012giugno2013|Da ottobre 2012 a giugno 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioluglioottobre2013|Da luglio a ottobre 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivionovembreluglio2014|Da novembre 2013 a luglio 2014]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagostoaprile2015|Da agosto 2014 ad aprile 2015]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomaggioluglio2015|Da maggio a luglio 2015]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagosto2015febbraio2016|Da agosto 2015 a febbraio 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016|Da marzo 2016 a dicembre 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2017|2017]]{{ColBreak}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager.png|right|85 px]]{{EndMultiCol}}<br/> |} <br /> == Re: Robert Conquest == Grazie per la segnalazione. Ho provveduto alla deplorevole dimenticanza. Ho inserito la bibliografia mancante. Auguri di buon anno anche a te. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 09:36, 3 gen 2018 (CET) ==Sandbox== Ciao, ti serve ancora [[Utente:AssassinsCreed/SandboxAnnoTennista]]? Perché sta in [[Speciale:LintErrors/missing-end-tag]] :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 3 gen 2018 (CET) :Cancellata. {{smile}}--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 12:24, 3 gen 2018 (CET) == Faese del giorno == Non è per caso che bella frase del giorno c'è un errore grammaticale "starmente" invece che "starmene"--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 19:04, 3 gen 2018 (CET) ==[[:Mario Capanna]]== Ciao e buon anno. L'ultima modifica sui paragrafi citazioni di e interviste vanno bene così? Ho preso spunto dalla voce di De Gregori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:07, 4 gen 2018 (CET) == Aldo Busi, ''Vita standard di un venditore provvisorio di collant''_re == Ciao, buon 2018 a te! Si va, si va... Per quanto riguarda Busi, le pagine delle edizioni BUR e Mondadori non coincidono e non riesco a controllare puntualmente: ci vorrebbe più tempo. Ho cercato sul web qualcuna delle citazioni inserite e le ho trovate corrispondenti, ma andrebbe fatto un riordino. Provo a sollecitare l'utente.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:34, 4 gen 2018 (CET) Prometto di mettere apposto appena trovo il tempo di cercare le pagine! [[Utente:Porfirij|Porfirij]] ==[[:Gino Bramieri]]== Ciao, l'ultima modifica che ho effettuato è corretta? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 5 gen 2018 (CET) ==[[:Maria De Filippi]]== La presenza di una sezione non fontata è ammessa? (Sette, 25 marzo 2004) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:48, 5 gen 2018 (CET) :Chiarisco, non fontata con link esterni. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:49, 5 gen 2018 (CET) == [[Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.]] == Ciao. Che ne pensi dell'ultima risposta arrivata [[Discussione:Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]]? Per me chi l'ha scritto non ha tutti i torti. Saresti d'accordo a spostare il titolo della voce a "Stella (calcio)"? Ovviamente conservando quelle pertinenti.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:01, 7 gen 2018 (CET) :Vedo che avevi già detto la tua [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2017#Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]], immagino che la tua posizione non sia cambiata. Per quanto possa valere, dal mio punto di vista sia questa che l'[[Presunto abuso di farmaci della Juventus F.C.|altra]] voce, rappresentano due esempi di scorpori frettolosi. Tante citazioni potevano essere rimosse dalla voce della Juventus e rimanere semplicemente in quelle degli autori senza bisogno di raccoglierle sotto un'etichetta. Come detto in passato, Pedia e Quote sono progetti differenti ma non è un caso che entrambi gli argomenti non abbiano voci dedicate nel progetto principale.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:14, 7 gen 2018 (CET) == Re: ''[[Eraserhead - La mente che cancella]]'' == Ciao, questa voce l'avevo creata quando ancora non avevo ben chiaro come funzionavano le cose qui. La mia modalità è buttati-sbaglia-riprova :) *La frase è tratta da una canzone cantata da uno dei personaggi del film, mai stato doppiato in italiano. *Se non ricordo male il documentario l'avevo visto su YouTube non doppiato e le frasi le avevo tradotte io. Comunque adesso posseggo i DVD di entrambi i film, quindi posso copiare i sottotitoli ufficiali. Sicuramente mi capiterà di ritornarci su, me lo segno. --[[Utente:SunOfErat|SunOfErat]] ([[Discussioni utente:SunOfErat|scrivimi]]) 16:46, 8 gen 2018 (CET) == Citazione sulla Felicità annullata == Ho visto hai annullato la citazione. Scusa non avendo visto fonti per le altre non volevo inserirla solo per questa. Sono nuovo qui. La fonte è il libro bestseller “E gioia sia. Il segreto per la felicità” edito da PIEMME Mondadori e scritto da Chiara Amirante. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:18, 9 gen 2018 (CET) :Ottimo. Grazie per le info. Magari in futuro la inserirò. Ma non è che ci tenessi particolarmente. L’avevo letta e mi era piaciuta e per caso ero capitato in quella pagina e avevo pensato di inserirla. Tutto qui. Ma se le procedure sono queste scusami per l’errore. Un buon lavoro. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:27, 12 gen 2018 (CET) == La signora delle camelie == Ciao, caro Creed, nella citazione di Dumas credo che "l'occhio non è che un tutto" sia un refuso del traduttore (la parola "tutto" è già presente prima nella frase). Ho controllato su un'edizione che casualmente ho a casa, dov'è così: *[...] io sono di quelli che credono che il tutto stia nel poco. Il bambino è piccolo, ma racchiude l'uomo; il cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l'occhio non è che un punto, ma abbraccia le miglia. (''La signora delle camelie'', traduzione di Francesco Tarquini, Rusconi-Gente, Milano, 1990.) Io metterei questa versione al posto dell'altra, ovviamente aggiungendo questa edizione in bibliografia, se sei d'accordo puoi procedere tu stesso se vuoi; ti ho scritto anche per non rischiare di conflittarti.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:41, 9 gen 2018 (CET) :Be', per evitare fraintendimenti basterebbe mettere l'anno di edizione anche accanto a tutte le citazioni già presenti (e un NDR nell'incipit), solo che... vedo che l'edizione utilizzata non ha un anno :/ Uhm, allora per il momento la inserisco con la nota... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:17, 9 gen 2018 (CET) ::Ci sarebbe anche [https://books.google.it/books?id=CauvBAAAQBAJ questa] edizione, che pare aver la stessa traduzione utilizzata da te, e che è consultabile online, ma non ho approfondito più di tanto, te la segnalo giusto per. Ciao,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:43, 9 gen 2018 (CET) :::Il problema è più che altro la mancanza dell'anno, perché se qualcuno volesse inserire varie citazioni da un'altra edizione bisognerebbe trovare un'altra soluzione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:07, 9 gen 2018 (CET) == Armata Brancaleone == Come ho già scritto, ci sono quattro altre duplicazioni fra frasi e dialoghi. Perché questa no e le altre sì? Un saluto.--[[Utente:PLitta|PLitta]] ([[Discussioni utente:PLitta|scrivimi]]) 00:44, 10 gen 2018 (CET) ==Dichiarazioni== Errare ecc ecc. Buona giornata --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:26, 11 gen 2018 (CET) ==[[:Paolo Puri]]== Ciao, esistono dei criteri di enciclopedicità per la presenza su wikiquote? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:31, 11 gen 2018 (CET) == [[Pif]] == Perdona il disturbo, posso quindi modificare la pagina di Pif secondo quanto stabilito in [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce/Persone]] realizzando [[Utente:George Kaplan 21/prova|qualcosa del genere]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:28, 12 gen 2018 (CET) :Perfetto, grazie mille. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:53, 12 gen 2018 (CET) == [[Ancona]] == Caro AssassinCreeds, rispondo all'intervento che hai lasciato nella mia pagina di discussione. Per quanto riguarda la citazione del passo di Strabone, in effetti non avevo notato che la fonte riportata fosse ottocentesca e dunque avrei dovuto sostituire il riferimento moderno, anch'esso presente in Internet, su Google Libri. Credo sia più opportuno inserire la traduzione moderna perché usa un linguaggio più comprensibile. Valga come esempio l'espressione ottocentesca "molto abbondevole di vino", che è abbastanza desueta; ad essa è certo preferibile l'espressione della traduzione moderna "produce vino in abbondanza". Inoltre l'espressione usata nella traduzione ottocentesca "Ancona è di origine ellenica" usa il termine "origine" che non è presente nell'edizione originale, e nelle versioni moderne si traduce letteralmente "Ancona è città greca", aderente all'originale "'Πόλεις δὲ Ἀγκών μὲν Ἑλληνίς". Ora vorrei inserire nuovamente la traduzione moderna, citando le fonti da cui è tratta, che sono queste (scelte tra tante altre presenti su Google Libri): [https://books.google.it/books?id=f9Iju2yqKAkC&pg=PA117&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjC-7b41dTYAhVEK8AKHULyDMMQuwUIKzAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano&f=false Lorenzo Braccesi, 2007]; [https://books.google.it/books?id=MdSkROvZA6MC&pg=PA48&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano+vino&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiL7_ui1tTYAhXF-KQKHfo9AXYQ6AEIKDAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano%20vino&f=false Luca Antonelli, 2003]. Ti chiedo un chiarimento: credevo che le citazioni in lingua diversa dall'Italiano dovrebbero essere presenti su Wikiquote sia in lingua originale, sia in traduzione. Vedo invece che hai cancellato la citazione in lingua originale e non capisco perché. Vengo ora alla citazione dello Pseudo Scilace, tratta dall'opera "Periplo". Non capisco perché l'hai cancellata; mi hai scritto che prima deve essere creata su Wikiquote la voce dell'autore. In Wikipedia, però, quando si arricchisce una pagina di un'informazione mancante, non è necessario creare anche pagine eventualemente mancanti, correlate all'informazione inserita. Si tratta di un progetto collaborativo e perciò non tutti devono fare tutto, l'importante è che i contributi siano seri e documentati. Credevo fosse così anche su Wikiquote. Non è così, invece? Un chiarimento sullo Pseudo Scilace: con questo nome convenzionale si indica l'autore del Periplo, testo composto originariamente dal geografo Scilace di Carianda nel VI secolo a.C. e poi aggiornato da altri autori, fino ad arrivare ad un testo riveduto e corretto, del V - IV secolo a.C. Ti chiedo un'ultimo chiarimento: perché non si devono mettere le citazioni in ordine cronologico? Mescolare autori che scrivono nel VI secolo a.C. ed autore che scrivono nell'Ottocento o nel Cinquecento solo per rispettare un ordine alfabetico non mi sembra fornisca un buon servizio a chi legge. Forse però ci sono altre considerazioni, che non conosco. Ciao e grazie delle informazioni che vorrai darmi. --[[Utente:Gep|Gep]] ([[Discussioni utente:Gep|scrivimi]]) 11:01, 13 gen 2018 (CET) == Gourmet == Non capisco perché nell'interprogetto di [[gourmet]] ci sia il link a wikipedia inglese e non a quello italiano--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 17:46, 16 gen 2018 (CET) :Sistemata [[Utente:Ulisse|Ulisse]]--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 21:54, 16 gen 2018 (CET) ==[[:Virna Lisi]]== Ciao, ho inserito l'intervista riproposta il giorno della sua morte, ma non riesco a trovare la prima versione, per cui non credo di avere titolato nel modo corretto la stessa. Potresti controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:57, 17 gen 2018 (CET) ==re: Malangatana Ngwenya== Yep ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:57, 17 gen 2018 (CET) ==[[:Aldo Moro]]== C'è una frase attribuita e non fontata ad Andreotti che ti riporto "Moro vivo non serve più a nessuno. (attribuita a Giulio Andreotti)". Senza la certezza è possibile attribuire una frase simile? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 18 gen 2018 (CET) == re: Sinistra == Dal punto di vista dell'attualità temporale mi sembra che vada bene. Forse ce n'è qualcuna riferita solo alla sinistra italiana, per la quale si può eventualmente pensare a una pagina a parte? (es. Malvaldi o Baroncelli) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:52, 19 gen 2018 (CET) == George Wald == Ciao Creed, ti risento con grande piacere. Grazie per avermi avvertito e per avermi spiegato alcuni dettagli. Purtroppo ho eliminato, contrariamente a quello che di solito faccio, la sezione senza fonte e mi scuso. L'ultima delle tre citazioni credo potrebbe andare bene perché nella pagina del testo è indicata anche la fonte primaria. Se non è così, la elimino. Sono qui a tua disposizione con grande piacere. Cca ce stanno 'e guagliune vuoste, Creed, lo sai. Ciao, {{smile}}, Filippo == Re: L'Altra Parte di Alfred Kubin == Ciao, scusami, probabilmente sto facendo casini ma uso wikipedia da pochissimo e so poco e niente di come funziona. Non sapevo come rispondere al tuo messaggio, comunque sì, le citazioni che ho aggiunto vengono esattamente dall'edizione citata in bibliografia! Scusa il casino e buona serata! [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == Kumar == Si dovrebbe esserci. Come dovrei muovermi?--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:33, 22 gen 2018 (CET) :Ne ho cambiata una, la seconda non volevo modificarla, cita un libro. Mi riprometto d'essere più preciso. Ti assicuro che da questo libro ho aggiunto parecchio e mi perderei... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 17:42, 22 gen 2018 (CET) ::Cita Pais, ''Sottile è il Signore...'' p.20 --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 18:19, 22 gen 2018 (CET) == Re: Maiuscole/minuscole == Ciao, Creed, sono io a ringraziarti per avermi chiarito alcune cose sulle fonti e per la tua supervisione. Il problema di maiuscole e minuscole è proprio quello che hai sintetizzato nel tuo messaggio. Sei giunto, vedo, alla mia stessa conclusione: se è una scelta stilistica dell'autore non possiamo modificarla. Solo una cosa: la formula con cui si evidenzia il motivo per cui si mantengono le maiuscole, va messa in nota alla fine della citazione? Grazie Creed, ti auguro una buona giornata, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:56, 23 gen 2018 (CET), Filippo. :Ciao, Creed, tutto come sempre chiaro, grazie. Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:54, 23 gen 2018 (CET) == [[Liv Tyler]] == Va bene come voce minima?[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 16:07, 24 gen 2018 (CET) :capisco, spostata, cancella il redirect. Una altra citazione magari fatta da lei si può trovare. Gli altri problemi sono seri? quali sono? Solo per capire per le prossime volte--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 17:25, 24 gen 2018 (CET) == Re: Wikiquote Alfred Kubin == Tutte le citazioni aggiuntive sono prese da "Disegnatore di sogni", ho modificato "altri scritti" scrivendo appunto "Disegnatore di sogni", che è una raccolta di diversi suoi scritti. Mica mi insegni a rispondere in modo decente, se esiste un modo? Grazie, - [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == NotaCategorie == Ecco [[Utente:Superchilum/NotaCategorie|qua]], dovrebbe essere tutto a posto, prova un po' :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:10, 25 gen 2018 (CET) == Re: Alfred Kubin == Mi starai odiando. Ci sto provando, allora, rispondere sulla pagina dell'interlocutore... ma quindi come? Allora, se io ho sulla mia pagina discussione l'argomento "Alfred Kubin" che tu hai aperto, ogni TUA risposta sull'argomento me la metterai sulla MIA pagina discussione? E ogni MIA risposta sull'argomento te la metterò sul tuo argomento "Alfred Kubin" che hai sulla TUA pagina discussione? Maledizione che casino, io sono reduce del meccanismo di forumfree, lì avevamo i topic e i messaggi privati, era un funzionamento molto diverso e questo è confusionario per me, chiedo venia xD Comunque beh, se serve che io metta le pagine posso mettere anche il numero della pagina dove ho trovato la citazione, tanto ho il libro, posso farlo. Ma come le aggiungo, e dove? L'anno lo posso trovare senza problemi, dove lo aggiungo, con una parentesi alla fine della citazione? Grazie della pazienza e scusa! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:23, 25 gen 2018 (CET) :E io che speravo di averti liberato spazio dalla pagina, vabbè, se preferisci tenere il mio spam da novellino fai pure xD :Comunque, ho aggiunto le date e le pagine del ''Disegnatore di Sogni'', ma il format sarà sicuramente orribile, eppure non sapevo come coniugare le cose, aprire due parentesi tonde mi sembrava brutto. Per l'Altra Parte ti chiedo scusa ma è un libro di quasi 300 pagine e non ce la faccio proprio a cercare le citazioni pagina per pagina... almeno, quelle poche mie che ho scritto saprei farlo, ma c'erano citazioni precedenti che non so nemmeno da dove le abbiano prese! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:54, 25 gen 2018 (CET) ::Ti ringrazio! :) ::Ho trovato un PDF de ''L'Altra Parte'' e trovare le parole con la funzione cerca è stato molto semplice!!! Ho aggiunto le pagine e delle citazioni molto belle e espressive :)--[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:56, 26 gen 2018 (CET) :::Sì, è esattamente la stessa! :) --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 20:37, 26 gen 2018 (CET) == Johann Wolfgang von Goethe == Ciao, ti chiedo scusa perché penso di aver sbagliato in quanto la massima è presa dal libro "Raccolta di massime pensieri e verità" (1972, Genova, editrice Arcobaleno, pag.7) ed è di Goethe. Io pensavo che nella sezione Massime e riflessioni potessi inserire frasi di Goethe prese di varie fonti, invece ho capito che "Massime e riflessioni" è un libro di Goethe e quindi la frase va spostata. Ti saluto cordialmente--[[Utente:Joe123|Joe123]] ([[Discussioni utente:Joe123|scrivimi]]) 13:20, 27 gen 2018 (CET) ==Cossiga== Ciao; perché pensavo che andassero inserite nelle note a Bananas e che il riferimento fosse la data di pubblicazione del libro. Ho raggruppato in un paragrafo ora. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:41, 27 gen 2018 (CET) == Rudolf Höß == Ti ringrazio tantissimo per il tuo ottimo lavoro di sistemazione su [[Rudolf Höß]]. Io avevo fatto poco più che un brutale copia/incolla dalla voce di Wikipedia. Ti volevo chiedere anche se non fosse il caso di scorporare altre citazioni presenti qui: [[:w:Rudolf Höß#L'autobiografia|Rudolf Höß#L'autobiografia]]. Che ne dici? -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 17:29, 29 gen 2018 (CET) :Sì, non ne ho idea. Potrebbe sì essere una traduzione fatta dall'utente che ha scritto la voce. -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 23:10, 29 gen 2018 (CET) == Varie == *[[Men in Black 3]]. NDR ne ho scritti decine, può anche capitare che uno esca male. Vedi se l'ultima versione va bene https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Men_in_Black_3&diff=next&oldid=905180. *[[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Scusi,_dov%27%C3%A8_il_West%3F&curid=142330&diff=905902&oldid=905892]] A proposito di questo diff. Quando tra una frase è l'altra c'è una lunga pausa (in quel caso addirittura un cambio di inquadratura, come si rende? I tre puntini non vanno bene? *Sempre [[Scusi, dov'è il West?]]:la terza frase è corretta l'ho ricontrollata 5 volte, il personaggio è amish. Bisogna segnalare in qualche modo che è proprio così?--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 20:39, 30 gen 2018 (CET) == Re: [[David Foster Wallace]] == Buongiorno, per quanto riguarda l'intervista ho preso il testo già tradotto, sistemando solo qualche parte e al massimo correggendo piccoli errori. Credo sia un'intervista interessante, ma difficile da riportare. La si trova molto facilmente in rete, sia in [https://charlierose.com/videos/23311 lingua originale]sia [https://www.youtube.com/watch?v=9lVHhliP5s4 tradotta] (due esempi a caso). --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 15:59, 31 gen 2018 (CET) :Perfetto, appena posso provvedo a sistemare il tutto. Grazie mille --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:55, 31 gen 2018 (CET) ::Bene [[Utente: George Kaplan 21/prova |così]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:15, 31 gen 2018 (CET) :::Gentilissimo, grazie mille davvero. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:35, 1 feb 2018 (CET) ==re: Utente:Helga cossu1980== E' ancora presto IMHO, le faccio notare alcune cose e poi vediamo ;) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:23, 2 feb 2018 (CET) == Linguaggio mimico napoletano == Ciao, Creed, vedo dai contributi che stai facendo un lavoro superlativo e a ritmo serrato. Ritrovare Creed in piena azione è come vedere inserite cinque marce in più in wikiquote, ti ringrazio e mi complimento con te. Ti scrivo perché mi pare di aver letto che è o sarà in discussione la voce: linguaggio mimico napoletano. Mi permetto, per fare risparmiare tempo e per agevolare la decisione da prendere di evidenziare che il titolo della pagina l'ho inserito io, non c'è in Caravaglios. Il capitolo da cui sono tratti gli inserimenti si intitola in Caravaglios: "L'elemento musicale e l'elemento poetico nel grido" che è suddiviso in varie sezioni indicate però solo in epigrafe nella pagina, ma non nel corpo della stessa. Due in particolare sono riferite alla gestualità: "Il grido come mezzo di espressione" "Alcuni gesti napoletani più espressivi", ma il capito inizia quasi subito con il linguaggio dei gesti. Esprimo immediatamente il mio parere: La pagina deve essere cancellata, annullata. Era già in partenza una pagina sperimentale che da subito ho implicitamente sottoposto all'esame dei collaboratori. Ne fa fede questo: "Propongo citazioni descrittive del linguaggio mimico napoletano." con cui ho accompagnato nella descrizione la pagina. Forse avrei dovuto prima consultarmi con te o con altri collaboratori, forse è questa la prassi prevista. Mi spiace. Una volta annullata la pagina restano le citazioni. Non so proprio valutare né se sono interessanti, significative, inerenti al progetto wikiquote e, se lo sono, dove potrebbero essere collocate. Non ho alcuna valida idea in proposito e quindi non posso purtroppo essere di nessun aiuto. Se si valuta che le citazioni non sono significative o non possono essere collocate in nessuna pagina esistente o da creare, allora sono pienamente d'accordo per la cancellazione anche delle singole citazioni. Se un contributo per qualsiasi motivo non va bene, non c'è ragione di tenerlo. Va semplicemente eliminato. Mi rimetto interamente alla vostra decisione. Conoscete questo progetto infinitamente meglio di me e qualunque decisione prendiate è senz'altro la migliore. Spero tanto di avere agevolato il vostro compito. Non volermene se mi sono permesso di scriverti giocando d'anticipo, ma mi è più facile scrivere a te, mi riesce meglio che inserirmi in una discussione a più collaboratori. Ciao Creed, Grazie, Filippo, {{smile}}, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:03, 3 feb 2018 (CET) :Ciao, Creed, nessun problema ovviamente per copiare ed incollare tutti i messaggi utili alla discussione che hai fatto benissimo ad aprire: è una voce molto particolare, anche un po' azzardata. Va necessariamente discussa. Conosco un detto rabbinico bellissimo, senza fonte purtroppo: Non scartare mai nessuna cosa e non disprezzare mai nessun uomo, perché non c'è cosa che non possa avere la sua utilità e non c'è uomo che non possa avere il suo momento. Non mi disprezzo e non mi scarto se dico che in una discussione su questa pagina non avrei né utilità né momento. Mi farebbe anzi piacere averli, perché è solo un privilegio confrontarsi con persone intelligenti, un privilegio ancora più grande, più raro confrontarmi con giovani. Ora, per valuare il da farsi con questa voce occorre una sagacia e capacità di centrare i dati analizzati che in verità per questa questione mi mancano. Forse su altre cose posso rendermi utile, su questa farei perdere tempo. In ogni caso, se il mio parere è necessario non mi ecclisso. Visto che questo balon d'essai l'ho lanciato io, ti espongo le poche idee che mi sono venute. Cominciamo dal titolo, forse è un po' pretenzioso: sembra quasi che solo i napoletani abbiano il monopolio o siano maestri del linguaggio gestuale, il che è evidentemente falso, senza contare che qualche napoletano (quorum non ego, ''non ego'') con il ''pathos'' dell'identità, dei quarti di nobiltà storica, dell'immagine nazionale, dell'"idea-che-ci-si-fa-di-noi" et similia potrebbe pensare che questo titolo veicola in qualche un'immagine stereotipa. Le citazioni sono significative? Potrebbero esserlo se sono messe in rapporto a qualcosa di solido, altrimenti è quantomeno dubbio che lo siano. La cosa più solida che mi viene in mente è wikipedia. Spigolando ho trovato la voce: Comunicazione non verbale. Si potrebbe allora collegare una pagina wikiquote a questa pagina wikipedia o altre analoghe se ce ne sono, dandole però un titolo generale, sul modello di Canto popolare e poi suddividere il tutto per continenti, nazioni, ecc. ecc. Oltre a questo non mi viene in mente davvero nulla. Del resto, anche l'annullamento temporaneo, semidefinitivo, definitivo della pagina cosa pregiudica? La si può conservare fuori dalle pagine ufficiali in una specie di "contenitore" con le sole citazioni e se nel tempo matureranno progetti solidi, coerenti con le citazioni, saranno reinserite. Non serve tenere una pagina che non sta veramente in piedi perché prima o poi qualche collaboratore potrebbe riproporre legittimamente la questione. Questo, purtroppo, è tutto quello che posso proporre. Creed, ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo e ti auguro un buon fine settimana, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:28, 3 feb 2018 (CET) ::Ciao, Creed, grazie, grazie per tutte le belle cose che mi scrivi. Nessun problema per partecipare alla discussione. Ti saluto con affetto. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:21, 6 feb 2018 (CET) == Attruibuire una modifica da IP a utente == Ciao! Spero che riuscirai ad aiutarmi.<br> Sto lavorando ad una pagina di wikipedia, la quale nella cronologia reca tantissime modifiche fatte da me quando ancora non avevo effettuato la registrazione su wikipedia, quindi le notifiche ci sono, ma sotto il mio IP e non sotto il mio nome utente. Sai se c'è un modo per riuscire a cambiare la cronologia e a mettere il mio username sotto quelle modifiche? Ti ringrazio! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:38, 4 feb 2018 (CET) ==Pindaro== L'ho presa da wikisource, pensavo non fosse necessario inserirla perché compare in basso. Ma in effetti non ero molto sicuro sul daffarsi, così mi sono allineato alle altre fonti.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 03:00, 7 feb 2018 (CET) == Marcello Veneziani == Ciao. L'evidenza emerge dal conteso attuale, sia per le dichiarazioni note di papa Francesco sull'accoglienza senza condizioni ai migranti, che per il contesto in cui si trova la citazione nel libro (Il papa "regnante" al momento della scrittura del libro è Papa Francesco). Se tu hai qualche suggerimento per rendere + chiara tale evidenza, lo accoglierò volentieri.--[[Utente:K.Weise|K.Weise]] ([[Discussioni utente:K.Weise|scrivimi]]) 16:19, 19 feb 2018 (CET) == Vonn == Ciao AssassinsCreed, perchè a tuo avviso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ester_Ledeck%C3%A1&type=revision&diff=911083&oldid=910939 questa] citazione non sarebbe significativa? Ciao.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:57, 19 feb 2018 (CET) :Direi che non sono d'accordo con te. La citazione di Vonn è originale e per nulla banale. Salvo che tu mi dica che ad ogni sconfitta la Von faccia dichiarazioni simili sulle altre vincitrici. Tieni conto che lei era la favorita per la vittoria olimpica e Ledecka, come noto, ha ottenuto un risultato inimmaginabile.--[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 14:50, 3 mar 2018 (CET) :::Il mio intento non era quello di ripristinare la citazione, ma quello di capire meglio la questione. Originale/banale sono giudizi molto soggettivi. Ti chiedevo il perché proprio per tentare di comprendere se fosse individuabile un criterio oggettivo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:19, 3 mar 2018 (CET) :::::Ok. Tenterò di capire come vi orientate col tempo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 15:24, 11 mar 2018 (CET) == Rocco Buttiglione == Ciao, in questa voce le note non sono verificabili. Come si procede in questi casi? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:25, 21 feb 2018 (CET) :Intendevo proprio l'inserimento a note consultabili. Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:10, 22 feb 2018 (CET) ==Rosalinda Celentano== Ciao, quali norme contemplano la lunghezza di un inserimento testuale? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 00:00, 22 feb 2018 (CET) == ISOLA == Chiedo scusa, ma non ho capito cosa devo fare per inserire la voce richiesta. Comunque proverò a farlo. Grazie == Citazione Ludwig Wittgenstein == Ciao AssassinsCreed. Si cita soltanto il titolo: ''Corrispondenza''. Nient'altro.--[[Utente:Everest2002|Everest2002]] ([[Discussioni utente:Everest2002|scrivimi]]) 14:54, 22 feb 2018 (CET) ==re: Modello== Ciao, intendi tipo [[:w:Modello]]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:24, 22 feb 2018 (CET) :{{Fatto}}, preso da WP. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 18:58, 23 feb 2018 (CET) == [[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]] == Ci proverò... ;-) --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:36, 26 feb 2018 (CET) :Leggendo il libro ho superato Roma, ma ho anche notato che le citazioni finora rimaste prive di fonte e legate a Roma io non le ho trovate. Potrebbe anche darsi che non ci abbia fatto caso, ma ad ogni modo chiedo se sia il caso di cancellarle dato che ne avremo molte di più da aggiungere e con fonte. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:24, 12 mar 2018 (CET) ::Mi aveva ingannato, poi subito dopo l'ho trovata. Controlla la modifica successiva. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:00, 18 mar 2018 (CET) :::Secondo te potrebbe andare in vetrina questa voce? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 21:48, 13 apr 2018 (CEST) ::::Si, il problema è che alcune non le ho trovate e ormai col libro sono sul finire, forse perché tradotte in maniera differente oppure perché errate. Quella è una questione difficile da sciogliere.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:03, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Gianluca Morozzi == Buongiorno, vedo che ha di nuovo cancellato la citazione, ne fa un fatto personale? Scrive che la citazione "non è un incipit", mentre le ho mandato il link del pdf in cui è evidente che la citazione è l'inizio del racconto "Despero anno zero", che apre l'antologia "Niente fiori per gli scrittori". Non ci sono "capitoli", come dice lei, ma racconti. Ora, per favore, cerchiamo di non perdere altro tempo con queste sciocchezze e mi dimostri che davvero Wikipedia è "un'enciclopedia libera aperta al contributo di tutti" e non il monopolio di qualcuno... Grazie. {{non firmato|Giorgio1965|14:24, 26 feb 2018‎}} Aggiornamento (e chiudo): le ho dato tutti gli strumenti per verificare la correttezza della citazione. Qui può trovare la scheda del libro: http://www.fernandel.it/catalogo/collana-fernandel/192-gianluca-morozzi-niente-fiori-per-gli-scrittori la veridicità della citazione non può essere messa in dubbio, quindi la stessa non può essere cancellata, semmai formattata secondo le regole del sito che lei senz'altro conosce meglio di me. {{non firmato|Giorgio1965|14:30, 26 feb 2018‎}} :Se posso permettermi un'"intrusione", io la prima pagina del racconto, quella tutta in corsivo, l'ho interpretata come una sorta di "presentazione" del racconto da parte dell'autore, ma il racconto vero e proprio IMHO comincia proprio con quell'incipit riportato. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:40, 26 feb 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ok, magari su quello potrei anche essere d'accordo (anche se si tratta comunque di un'interpretazione, visto che quella pagina non è contrassegnata come introduzione o presentazione), ma resta il fatto che per le raccolte di racconti ha poco senso riportare gli incipit e di questo mi pare avessimo già parlato (non ricordo dove).--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:58, 26 feb 2018 (CET) :::Bella domanda, neanch'io mi ricordo dove. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:02, 26 feb 2018 (CET) == Fernand Crommelynck == Ciao Creed, come ringraziarti per la pazienza e la generosità con cui correggi i miei errori? Grazie Grazie Grazie (e, per favore, perdonami). Per Fernand Crommelynck il problema è questo: la voce di wikipedia è intitolata a Ferna''r''d Crommelynck anziché Ferna''n''d, così anche il link a IMDb.com nella sezione collegamenti esterni. Penso si tratti di un refuso. In wikipedia ho un contatto con Melquíades, ma in questo momento non è presente. Per fortuna tu invece ci sei e questo mi fa immensamente piacere. Ciao, Creed, ti auguro una buona giornata o, forse meglio vista l'ora, una buona serata. Filippo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 28 feb 2018 (CET) :Tutto, come al solito, perfetto. Grazie, Creed, Buona giornata, Ciao, {{smile}} Filippo --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:48, 1 mar 2018 (CET) ==re: Modifiche ai template di Musicale 89== Sì, ha allineato il testo dei template a quelli di WP, mi sembra tutto ok. Il problema lo vedi per [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Template:Blocco&diff=prev&oldid=913845 questo] a proposito del parametro "durata", nel caso non fosse stato compilato? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:25, 2 mar 2018 (CET) :Controllate tutte le occorrenze, è tutto ok :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:06, 2 mar 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ho annullato gli stravolgimenti maggiori fatti sui template più usati, poi mi sono accorto che ne stavate discutendo. Direi che, anche se si tratta di allineamenti a Wikipedia, bisogna comunque valutare se si tratta di miglioramenti o no, per gli usi che ne facciamo su Wikiquote; ad esempio il cartellino giallo secondo me è meglio averlo più "morbido", appunto come è ora, visto che su Wikiquote per tradizione si è lievemente più tolleranti. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:40, 2 mar 2018 (CET) :::{{ping|Spinoziano}} io li avevo controllati e secondo me erano a posto, tutto sommato sono modifiche minori che non stravolgono i template. Anche sul cartellino giallo, il senso del template è proprio dire "o la smetti o vieni bloccato" quindi non dev'essere proprio morbido... Eventualmente dalla modifica di Musicale 89 si può lasciare lo "scatterà" e togliere la frase "pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo." --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 00:15, 3 mar 2018 (CET) ::::Ok, ho ripristinato le sue modifiche, tranne l'ultima frase del cartellino giallo come hai detto.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:13, 3 mar 2018 (CET) == Pertinenza == Ciao, Creed, veramente anche io avevo qualche dubbio, ma, mi sono detto, Creed che è tanto più esperto, ci darà un'occhiata e dirà una parola definitiva. Con la quale sono d'accordo. Volevo esporti però anche un altro dubbio, questa citazione: "Tento di raccontare qualcosa, ma subito ammutolisco e mi accorgo di non avere detto ancora niente. Una sostanza meravigliosamente lucente che non riesce a fluire rimane dentro di me e si fa beffe delle parole." che io ho inserito nella voce tematica racconto è completamente pertinente? Non dovrebbe essere inserita per esempio in "scrittura", "scrittore" o in altra voce tematica?. Ho questo dubbio perché - ma potrei sbagliarmi - a me pare che Canetti racconti in senso stretto, nel senso cioè necessario per l'inserimento in voce tematica, non ne abbia mai scritti. Ti ringrazio molto, Creed, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:44, 5 mar 2018 (CET) :Ciao, Creed, posso, per fortuna, offrire qualche elemento in più per la citazione di Canetti, che, se sei d'accordo, va rimossa. Essa è tratta da ''Le voci di Marrakech''[https://books.google.it/books?id=9J1GDwAAQBAJ&lpg=PT14&dq=Tento%20di%20raccontare%20qualcosa%2C%20ma%20subito%20ammutolisco%20e%20mi%20accorgo%20di%20non%20avere%20detto%20ancora%20niente.%20Una%20sostanza%20meravigliosamente%20lucente%20che%20non%20riesce%20a%20fluire%20rimane%20dentro%20di%20me%20e%20si%20fa%20beffe%20delle%20parole.&hl=it&pg=PT14#v=onepage&q&f=false] che è un'opera autobiografica. Avrei dovuto verificarlo prima di fare l'inserimento. Ho sbagliato e ho dato fastidio. Mi dispiace e mi scuso. Se la citazione va rimossa, puoi pensarci tu? per favore, Grazie. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:55, 5 mar 2018 (CET) == re: Franco Fortini == C'erano [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Franco_Fortini&type=revision&diff=917253&oldid=917021 dei corsivi di chiusura mancanti], ma non mi era mai successo che si incasinasse così tutta la voce: di solito si incasina dal punto in cui manca il corsivo in poi, non prima... --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:04, 13 mar 2018 (CET) == re: Louis Émié == Ciao, Creed, di nuovo grazie per l'aiuto. ''La Nuit'', (Malines, éd. C.E.L.F., 1962), come leggo su fr. wikipédia è una raccolta di poesie, nel mio testo è indicato, senza data, l'editore Seghers. Ci sono altre 3 citazioni da raccolte di poesie: da ''L'État de grâce'' (La Rond-Point), s. d.; ''Hauts Désirs sans absence'' (Seghers) s.d.; ''Nocturnes'', senza indicazione né di data, né di editore.<br /> Questi i quattro gioielli: ''La mort n'est rien puisqu'un dieu la dépasse.'' (''L'État de grâce'')<br/><br />''Amour, ange de neige et visage aux yeux clos [...] (''Hauts Désirs sans absence'')<br /><br />La nuit n'attend que nous pour boire une eau plus pure:<br />L'éloge d'une larme est celui du pardon'' (''La Nuit''; maiuscolo e minuscolo secondo convenzioni, ma ho sbagliato io perché altre citazioni in versi di altri autori seguono l'alternanza maiuscolo e minuscolo e quindi devo correggere)<br /><br />''Un pays aussi beau que celui qu'on invente | Â l'âge où le désir ignore encore sa voix.'' (''Nocturnes''). Tutto, a p. 193; ho trascritto con la stessa impostazione grafica del testo che, imm''m''o resta la più bella possibile per i versi. Spero che questi versi ti siano piaciuti. Grazie, Creed, ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:07, 13 mar 2018 (CET) ::PS, Le maiuscole e le minuscole le avevo già trascritte correttamente, è in traduzione che ho seguito, come dovevo, le convenzioni. Just as well!, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:13, 13 mar 2018 (CET) :::Ciao, Creed, penso che la modifica non vada bene, perché, anche se non l'ho scritto nell'oggetto della modifica, a tradurre sono io, come per [[Étienne Forcadel|Forcadel]] – anche lì sono versi – ma non sono certo così bravo da poter tradurre versi in versi, perché purtroppo non ho il dono incommensurabile di essere poeta. Le traduzioni di versi posso solo farle in prosa, sperando che siano almeno decenti e, soprattutto, contando sul fatto che le mie traduzioni saranno riviste e, se necessario, modificate. E ringrazio sin da ora chi in ogni futuro lo farà. Se traduco in prosa l'impostazione grafica dovrebbe, credo, rimanere quella consueta per le citazioni in prosa. Ciao, Creed, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:09, 13 mar 2018 (CET) == Enzo Bettiza == Le pagine di ''Via Solferino'' citate le ho inserite l'anno scorso utilizzando la prima edizione, uscita nel 1982, e non quella del 1999. Non cnacellare le mie modifiche. Grazie. --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:35, 13 mar 2018 (CET) : Le citazioni di ''Via Solferino'' le avevo inserite il 3 agosto 2017. Controlla il link https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Enzo_Bettiza&oldid=862869 --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:49, 13 mar 2018 (CET) == Cancellazioni errate. == Ciao, Creed, ho visto quello che ho combinato. Un mio grossolano e gravissimo errore, che non si ripeterà più. Inutile aggiungere che mi dispiace tantissimo e che devo delle scuse. Lo faccio subito: Scusami, scusatemi. È ormai proprio venuto tempo per me di fare una pausa. Ci pensavo già da molti mesi, ma non riuscivo a decidermi. Grazie per avere controllato e rimediato subito, Ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:22, 15 mar 2018 (CET) ::Ciao, Creed, ma non me la sono affatto presa, e perché mai?, anzi ti ringrazio nuovamente. Se non c'eri tu o un altro collaboratore a controllare questi errori forse restavano lì per molto tempo ed inoltre ''dovevi'' farmeli notare, altrimenti li avrei ripetuti chissà quante altre volte. La pausa, che non è un congedo, è solo per tirare un po' il fiato, non c'entra niente, ma proprio niente con la tua mail. Inoltre da tempo manco su wikisource, che certo non è un ripiego, né un buen retiro in cui riposare, ma siccome mi limito a qualche semplice correzione, posso fare qualcosa di utile anche con pause, intervalli, o con tempi di lavoro variabili. Davvero, non me la sono presa affatto, mi dispiace di averti dato senza volerlo questa impressione; non c'è assolutamente nessunissimo motivo di prendersela. Un errore è un errore, va corretto (e per fortuna ci sei tu) e segnalato, così ci sto più attento la prossima volta. Creed, ti prego di cancellare questa erronea impressione che io me la sono presa. Non è così, non è così. Se ho combinato qualcosa di buono in wikiquote è a te e solo a te che lo devo. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:53, 15 mar 2018 (CET) ==Re== Ciao, prova a guardare ora per Barbarossa. Per "Roma nun fa la stupida", molte sono state le interpretazioni, la prima fu di Manfredi. Va inserita nella sua voce? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 15 mar 2018 (CET) ==Rilevanza== Ciao, toglimi una curiosità; la rilevanza di una citazione si valuta senza confronto? Arrivando da 12 anni di amministrazione e patrolling in WP sono abituato così in queste decisioni, volevo capire se su quote sia differente. Buona continuazione --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:29, 15 mar 2018 (CET) :Ciao, risposta esaustiva, ti ringrazio. Non ho molto da aggiungere perché la chiarezza della risposta merita attenzione e mi trova concorde nello spirito. Buona continuazione e controlla senza problemi, serve sempre a migliorarsi --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:03, 16 mar 2018 (CET) ==re: Vetrina== Pronta? {{cry|30}}{{cry|30}}{{cry|30}} io sono super perfezionista, ma come vedi c'è ancora [[Utente:Superchilum/Genova|tanta carne al fuoco]]... Devo dire che quando ho cominciato questo lavoro non mi aspettavo di scoperchiare questo vaso di Pandora... Volevo semplicemente fontare [[:b:Genova vista da illustri viaggiatori|queste]] da una voce su Wikipedia (oggi trasferitasi su Wikibooks) e magari aggiungerne qualcuna, ma evidentemente Genova è stata molto apprezzata (o comunque citata) in tutti i secoli ._. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:23, 16 mar 2018 (CET) :Hai ragione. Potrei fare così: decidere quali sono le citazioni "imprescindibili" che mancano (ad es. [https://www.youtube.com/watch?v=kCdgK0GQWfQ Ma se ghe pensu], Dumas, Flaubert, Valery, Dupaty) e aggiungerle. Poi magari suddividere tra citazioni in prosa e citazioni in versi come [[Napoli]]. A quel punto ne riparliamo. Cosa te ne pare? :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:52, 16 mar 2018 (CET) ::Ok. Nelle citazioni in versi vedo messi insieme canzoni e poesie, mi confermi che così è corretto? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:13, 16 mar 2018 (CET) ==re: [[Aventino]] == La mia intenzione era di raccogliere citazioni sull'utilizzo di [[Aventino]] come metafora di abbandono dei lavori parlamentari da parti di gruppi di deputati e/o senatori. Non casualmente ho utilizzato la categoria Terminologia della politica. Però mi rendo conto che le citazioni inserite sembrano più adatte all'evento storico conosciuto come la secessione dell'Aventino.--[[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] ([[Discussioni utente:IppolitoN|scrivimi]]) 16:23, 18 mar 2018 (CET) ==Claudicazione== Su WP "Zoppia" è redirect a [[:w:Claudicazione]], facciamo così anche qui o volevi tenerle separate per qualche motivo? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:20, 20 mar 2018 (CET) :Per me è indifferente, basta decidere se vogliamo tenerle unite o meno :-) e mi sembra che convenga tenerle unite. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:18, 20 mar 2018 (CET) ==Mani pulite e Barbacetto== Ciao, come si devono inserire le citazioni del libro scritto con Gomez e Travaglio nella voce di Mani pulite, proveniendo da un singolo volume scritto da più autori? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:52, 22 mar 2018 (CET) :Gli autori sono tre, Barbacetto, Gomez e Travaglio --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:11, 22 mar 2018 (CET) ::Volevo riportarlo come sezione in Mani pulite, ma non so come inserirlo --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:12, 22 mar 2018 (CET) :::È scritto a sei mani. Successivamente per inserire le citazioni in Mani pulite come si dovrebbe procedere? Non sapendo come procedere ho aggiunto l'estratto in Barbacetto, poiché è riportato nel suo sito, ma il libro è corale con gli altri due autori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:22, 22 mar 2018 (CET) ::::Ho creato la voce dedicata e gli inserimenti derivanti. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 23 mar 2018 (CET) (rientro) Un altro, [http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/mani-pulite.php Mani pulite, la vera storia 20 anni dopo], che è precedente e da spunto al successivo che ho inserito. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:17, 23 mar 2018 (CET) ==Umberto Bossi== Ciao, vorrei iniziare a metterci mano per sistemare la voce, ma gli inserimenti con ''Ibidem'' a quale altre citazioni si riferiranno? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:19, 23 mar 2018 (CET) == Emilio Zanzi == Innanzitutto chiedo venia. Zanzi ''Emilio'', non ''Enrico'' come ho scritto io per sbaglio (ora correggo), non credo sia enciclopedico: era un critico d'arte della "Stampa" di estrazione cattolica e, quindi, molto critico. La citazione che ho riportato viene da [https://issuu.com/museosatira/docs/scalarini qui] (a pag. 121, ma c'è anche a pag. 17 insieme ad altre).--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 17:05, 26 mar 2018 (CEST) : Capisco. Pensavo che la citazione fosse particolarmente significativa, visti i rapporti tra i due e, comunque, Zanzi all'epoca era qualcuno. Che poi non compaia nella Treccani o in qualche altra enciclopedia, non so. Vedi tu. --[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 18:37, 26 mar 2018 (CEST) :: Nel caso di Elena Zanoni, concordo sulla possibile rimozione.--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 20:16, 26 mar 2018 (CEST) {{rientro}} Ho visto la tua nota e mi chiedo se non sia il caso di citare anche da dove è stata estrapolata la frase cioè la pubblicazione del museo di Forte dei Marmi e chi la riporta, ovvero Enrico Gianeri (Gec), questo sicuramente enciclopedico http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-gianeri_(Dizionario-Biografico)/ Potrei aggiungere un'altra nota dopo "(Emilio Zanzi)".--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 07:05, 27 mar 2018 (CEST) == Re: Che Guevara == * Chiedo scusa, non credevo fossero ordinati in ordine alfabetico. Non c'è un modo per indicarlo in alto come per il "cronologico"? * Diversi siti web le riportano attribuendole a quei testi, se vuoi posso aggiungere il link a questi siti... [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 00:19, 27 mar 2018 (CEST) == Correzioni == Hai ragione, ma pensavo di modificare in blocco quelle su Palermo in modo da muovermi un'unica volta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 28 mar 2018 (CEST) == Voce Ciancimino wikiquote == Ciao! Il 4 maggio 2016 hai cancellato una parte della voce di wikiquote di Massimo Ciancimino. Perché? L'hai spiegato ma non mi sembra tanto logico. Era pur sempre una sua citazione. Grazie. [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 14:07, 29 mar 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Penso in conclusione che sia un aiuto a capire le dinamiche di Cosa Nostra e quindi a sconfiggerla. Non so le regole di Wikiquote, ma se potete dare una mano a capire che cosa ha fatto Cosa Nostra, non perdete questa occasione![[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:23, 29 mar 2018 (CEST) ::Grazie! La riscrivo! Speriamo che questo aiuti a mandare in prigione i mafiosi e i politici che hanno riciclato i soldi della droga. Non mi registrerò, ma seguirò le linee guida. Grazie ancora! [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:33, 29 mar 2018 (CEST) == L'iniziazione == L'incipit è relativo alla precedente edizione, che presenta piccole variazioni rispetto alla successiva. Il traduttore è lo stesso. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:19, 2 apr 2018 (CEST) :Non saprei varia un singolo termine. Se fossero due edizioni a distanza di un secolo a mio avviso avrebbe senso, un po' come le edizioni dell'Odissea... Oppure si uniforma a questa. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:24, 2 apr 2018 (CEST) ::Ok. Me ne occuperò. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 2 apr 2018 (CEST) ==re: Bot e Dickinson== Buongiorno :) quello lo fa automaticamente AWB perché li vede come errori. Posso spuntare un'opzione in maniera tale che in futuro non faccia nessuna correzione minore automatica al di là di quelle che faccio io in prima persona. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:48, 3 apr 2018 (CEST) == [[Bertolt Brecht]] == Non capisco perché il prologo della pièce [https://it.wikipedia.org/wiki/Il_signor_Puntila_e_il_suo_servo_Matti Il signor Puntila e il suo servo Matti] che avevo posto come incipit dell'opera, sia stato sistemato tra le citazioni varie. Stavo pensando di aggiungere un dialogo: posso ripristinare la sezione?--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 06:24, 4 apr 2018 (CEST) == Alluvione == Ciao, riguardo la citazione Oliver in [[Alluvione]], non sarebbe più opportuna nella voce su quello specifico alluvione di Portland, invece che in una sull'alluvione in generale? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:56, 5 apr 2018 (CEST) :Ok, dovrebbe essere [[:en:w:Willamette Valley Flood of 1996|questa]], quando ho tempo la creo, grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 5 apr 2018 (CEST) == Scheda film == Ciao, sono i primi film che sto inserendo. Grazie per le correzioni innanzitutto; non si devono inserire gli autori delle musiche? [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 21:11, 7 apr 2018 (CEST) == Re == Ciao. Le citazioni le ho sbobinate cronologicamente dal film. Il dubbio sulla scheda mi è venuto per i link a personaggi presenti in wiki come ad esempio Armando Trovajoli. Caulfield (scrivimi) 11:58, 8 apr 2018 (CEST) [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:59, 8 apr 2018 (CEST) == Ripetizioni == Scusa ma sto scrivendo da cellulare [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:00, 8 apr 2018 (CEST) == Falcone e Borsellino == Ciao AssassinsCreed! Sono quello delle citazioni di Massimo Ciancimino e Vito Ciancimino. Volevo sapere perché hai cancellato le citazioni (tra le tante evidentemente ben motivate), in particolare quelle su [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]] in cui Imposimato dice che sono stati uccisi da Gladio e dalla CIA. L'autore è importante, la citazione mi sembra rilevante e attinente. Queste due in particolare non vanno bene? Grazie! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:02, 10 apr 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Provo a creare la pagina sulla strage di Capaci. Mi registrerò solo se avrò necessità di comunicare ancora con voi amministratori, dato che non vedo più il pulsante di firma come c'era una volta. Ma se non devo comunicare tanto, preferisco non registrarmi e non scrivere messaggi. Comunque ci penso, magari mi registro! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:12, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Havel == La citazione è citata (oddio, che brutto scritto così) anche dall'Economist [https://www.economist.com/node/21542169 qui] --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 23:55, 11 apr 2018 (CEST) :grazie mille! --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 01:11, 12 apr 2018 (CEST) ==Totò== Non me n'ero accorto, mezz'ora di lavoro gettato alle ortiche, mannaggia ;) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 09:26, 12 apr 2018 (CEST) ==Keynes== Ho sistemato, dovevo guardare meglio nella bibliografia. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 13 apr 2018 (CEST) ==Ben-Gurion== Ciao, come aggiusteresti le diverse interpretazioni di [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=David_Ben-Gurion&action=edit&lintid=99235 questa citazione]? (lascia perdere il problema con il corsivo che si risolve in un nanosecondo). --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:58, 13 apr 2018 (CEST) :Se clicchi sul link e scorri in basso viene evidenziata. E' quella che comincia con "I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi". --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:37, 13 apr 2018 (CEST) ::Concordo con te. In realtà il primo link non è più disponibile quindi sarebbe da rivedere. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:09, 15 apr 2018 (CEST) ==Alfredo Biondi== Ho aggiunto una citazione di [[Alfredo Biondi]] che riguardava il dibattito tra la linea della fermezza e quella della trattativa durante il sequestro Moro. La si può inserire anche nella pagina [https://it.wikiquote.org/wiki/Caso_Moro Caso Moro] oppure non c'entra niente? --[[Speciale:Contributi/151.65.95.34|151.65.95.34]] 09:49, 15 apr 2018 (CEST) == [[wikidata:Q24229391|La Storia]] == Salve Creed, sono riuscito a trovare la versione italiana del cortometraggio ''La Storia'' (titolo.or.: ''The Story''). Questo cortometraggio è uscito per la prima volta nei contenuti speciali del documentario [[Bruce Lee - La leggenda]] (vedi anche descrizione su [[w:Bruce Lee - La leggenda#Edizioni home video|Wikipedia nel paragrafo Edizioni home video]]), su [[wikidata:Q24229391|wikidata]] trovi quasi tutto, anche il link su ''Internet Movie Database''. Nella versione italiana non è stato doppiato ma solo sottotitolato in italiano. Quando ho un po' tempo vorrei trascrivere i dialoghi originali, nel frattempo mi rendo disponibile per eventuali chiarimenti. Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 18:36, 25 giu 2018 (CEST) :Salve [[Utente:AssassinsCreed|Creed]] vorrei inoltre chiederti se la voce va scritta come sotto pagina, ad esempio [[Bruce Lee - La leggenda/La Storia]] oppure come voce a sé tipo [[La Storia (cortometraggio)]]? Poi eventualmente mi dai una Sanbox di prova... Comunque in internet ho trovato la [https://www.imdb.com/title/tt5707198/externalsites?ref_=tttrv_ql_rel_2 prima parte del cortometraggio in versione originale], invece la versione completa in italiano è reperibile, purtroppo, solo dal [[Bruce Lee - La leggenda|documentario]]... Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 17:29, 30 giu 2018 (CEST) ::Mi sono rivolto anche al [[Wikiquote:Bar#La Storia|bar]] e mi hanno detto di iniziare però vorrei da voi un link, eventualmente, ad una Sanbox dove inserire nel frattempo i contenuti per poi sistemare la forma da wikicare [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 11:07, 17 lug 2018 (CEST) == In groppa al riccio == Ovviamente non c'era bisogno che ti scusassi, abbiamo tutti la "vita vera" che ha la precedenza :-) sono contento che il motivo dell'assenza non fossero problemi seri. Incrociamo le dita! (le incrociamo noi, tu studia che è più produttivo che sperare nella fortuna XD ) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:35, 29 giu 2018 (CEST) == [[Elio Augusto Di Carlo]] == Ciao, a cosa ti riferisci quando dici di sistemare la voce dei quote? Grazie. Purtroppo solo ora ho letto il tuo messaggio che hai lasciato in bacheca della voce. --[[Utente:Tommaso Ferrara|Tommaso Ferrara]] ([[Discussioni utente:Tommaso Ferrara|scrivimi]]) 10:40, 13 lug 2018 (CEST) == Passato == Ciao, spero di aver fatto la cosa giusta eliminando quella frase dalla [[Passato|voce]]; era usato come aggettivo anziché nome, come dovrebbe essere. --[[Speciale:Contributi/79.55.35.113|79.55.35.113]] 23:17, 4 ago 2018 (CEST) == Modificare Wikidata per la pagina Jair Bolsonaro == Ciao AssassinsCreed! Stavo cercando di aggiungere su Wikidata la pagina Wikiquote di [[Jair Bolsonaro]] ma mi dice che attualmente è bloccata. C'è qualcosa che posso fare oppure bisogna solo aspettare?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:36, 14 ott 2018 (CEST) == Amico nostro!! == Oh Creed ma che piacere rivederti! Avevamo mandato una squadra speciale di berretti verdi della Wikimedia Foundation per indagare sulla tua scomparsa, ritrovarti, sequestrarti e riportarti qui, ma eccoti di nuovo spontaneamente fra noi a riscaldarci l'animo in queste feste invernali con la tua insostituibile presenza! Evviva, che gioia! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:28, 30 dic 2018 (CET) :Le cose procedono abbastanza tranquillamente, ma le cose da sistemare qui non mancano mai, ricordati che contiamo sulla tua presenza quantomeno quando ti avanza del tempo! :-) Auguri,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:46, 1 gen 2019 (CET) == Franco Di Mare == Ciao, ho aggiunto due altre citazioni estratte dal libro "Non chiedere perché". La mia edizione è sempre Rizzoli 2011 (come le tua) ma le pagine in cui si trovano sono differenti: ad esempio io alle pagg.103-104 trovo la prima citazione che ho aggiunto io (quella che inizia con: "Buongiorno signore, ci scusi se la disturbiamo.....") e non la tua (che inizia con "Eppure a volte per capire era sufficiente..."). Probabilmente si tratta di edizioni diverse seppur dello stesso anno? In ogni caso per evitare incongruemze nelle pagine con la fonte da te inserita, ho inserito la mia come Ibid. e indicando il titolo dei capitoli invece che le pagine. Credi che vada bene? Per completezza ti indico che il mio volume è: quinta edizione marzo 2011 ISBN 978-88-17-04462-2 ma al momento queste info non le ho inserite nella pagina. == Il piacere di rivedere Creed == Ciao Creed, che piacere rivederti all'opera! Quando manchi la tua assenza si fa sempre sentire, ma per fortuna {{ping|Sun-crops}} - che quest'anno è stato insignito con lo Zampino d'Oro alla Carriera - ha iniziato a fare un patrolling costante e probabilmente fra poco verrà candidato come nuovo admin. Grazie a lui e a {{ping|Superchilum}} riusciamo a tenere a bada il bufalaro di Fabio Volo e altra gente simile, magari vedi se comunque riesci a dare un occhio a cose come [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]]. Ti vogliamo tanto bene.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:02, 24 lug 2019 (CEST) :Ciao, Spinoziano, Ciao Creed! Non immagini quanta gioia mi ha dato rivederti. Faccio mie le affettuose parole di Spinoziano. Spinoziano, Creed, Superchilum, ma ho letto bene che volete candidarmi come amministratore? Amici, grazie, grazie, non fatelo, vi prego. No, no, grazie. Mi mancano i requisiti per questo, siete davvero troppo generosi. Sono tante le cose che ancora non conosco. Io, è chiaro, misuro tutta l'importanza, la bellezza, l'onore che volete farmi, ma, non per falsa modestia, non mi sembra di poter svolgere adeguatamente questo ruolo. Anche restando un semplice utente posso cercare di rendermi utile. Grazie, grazie, ma, vi prego, davvero, desistete da questo proposito. Lo Zampino d'Oro alla Carriera è già tantissimo, grazie. Bentornato Creed, meglio, Creedus Magnus {{smile}}. Ciao a tutti (e, mi raccomando, non fatemi strani scherzi... {{smile}}), Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:50, 24 lug 2019 (CEST) ::Creed, lasciami indovinare, sei uno [[specializzando]]... [[dermatologo]]? Ma quindi se un weekend vado a fare una gita di piacere in Bangladesh e malauguratamente mi becco il vaiolo posso venire da te a farmi curare? Buono a sapersi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:34, 27 lug 2019 (CEST) == Re: Pietro Aretino == Buongiorno, AssassinsCreed!<br> :1. Ripristino del precedente ordine delle citazioni. Provvedo subito. E aggiungo: con vero piacere, poiché lo ritengo un criterio filologicamente più pertinente.<br> :2. Sì, le lettere, pubblicate a suo tempo dall'Aretino in libri distinti, hanno una numerazione progressiva. Se è utile, alle lettere citate posso aggiungere il relativo numero. Domanda: in tal caso, dovrò anche specificare l'appartenenza al primo o al secondo libro?<br> :3. Non so se ho capito bene la sua domanda. Se per "sezione iniziale" intende il "Primo libro" (342 lettere) non ci sono problemi. Idem per il "Secondo libro": 460 lettere.<br> Grazie della sua attenzione. Un cordiale saluto, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:33, 31 lug 2019 (CEST) :: Buon pomeriggio. Ho dato un'occhiata alle altre lettere pubblicate ad inizio pagina per vedere se c'era la possibilità di incorporarle nella sezione specifica. Ho così scoperto che la numerazione delle lettere non ha un canone condiviso ma è opera di ogni singolo curatore. Faccio un esempio: la lettera del 3 luglio del 1538, Editori Giuseppe Laterza e Figli, 1916 (vedi nota n. 5, è citata con il numero 380 mentre nel mio volume (Mondadori, ottobre 1960, prima edizione) riporta il numero 47. Non solo: c'è anche un problema di trascrizione ortografica (o di correttore automatico?): nella citazione pubblicata su Wikiquote il nome del destinatario è [[Agostino]] Ricchi mentre nel mio è [[Agustin]] Ricchi. Ancor più problematiche poi risultano essere le lettere a Francesco Coccio. Ho cercato quella (vedi nota n. 2) che indica la mia stessa fonte (Mondadori 1960, curatore Flora, note storiche di Del Vita), ma non l'ho trovata. Che si tratti di un'edizione successiva alla mia, e quindi ampliata, ma tanto ampliata (le lettere del mio volume, infatti, si fermano al 1542 e quella di cui sto parlando ha per anno il 1548)? Concludo: come mi regolo con le lettere già pubblicate? Nella parentesi, oltre al numero di pagina indico anche l'anno di edizione del volume? Esempio: (1960, Da ''A messer ...'', p. ). Scusi la prolissità, ma non ho proprio saputo evitarla. Grazie. Saluti,--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 18:09, 31 lug 2019 (CEST) == Buon Compleanno! == Ooooh buon Compleanno, Creed! Nonostante i boicottaggi dei nostri potenti nemici (i Templari, ovviamente!), che da qualche anno erano riusciti a farci dimenticare questa data, l'[[Ordine degli Assassini|Ordine]] è riuscito a recuperare questo prezioso dato utilizzando un [[w:Animus (fantascienza)|Animus]] rubato all'Abstergo. Siamo stati bravi, eh? Allora tanti auguri, Mèntore, continua insieme a noi ad agire nell'ombra per servire la luce! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:13, 4 ago 2019 (CEST) :Ciao, Creed, Auguri anche da parte mia, Buon compleanno, Creed! È proprio bello rivederti, grazie, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:51, 4 ago 2019 (CEST) ::{{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Grazie mille, gentilissimi! È bello ritornare da queste parti di tanto in tanto anche e soprattutto per "rincontrarvi".--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:04, 9 ago 2019 (CEST) == Proverbi (voce Cipolla) == Buongiorno! Avevo annullato la mia stessa modifica perché mi ero persuaso che il wikilink di "Proverbi italiani" indirizzasse ad una "Disambigua". Mi sbagliavo, ciò succede solo con "Proverbi". In futuro cercherò di stare più attento. Saluti, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 07:46, 5 ago 2019 (CEST) == [[Vita e morte]] == [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vita_e_morte&type=revision&diff=1005278&oldid=1004919 Non l'hai capìta]. Non ho fatto il rollback, né lo farò. Non ho nulla da aggiungere, perché ''res ipsa loquitur''. Con la presente, ho assolto il mio dovere. Cordialità. --[[Utente:Filippo Marchiali|Filippo Marchiali]] ([[Discussioni utente:Filippo Marchiali|scrivimi]]) 12:56, 9 set 2019 (CEST) == Conflitti della guerra fredda == In che modo la guerra del Vietnam non era un conflitto svoltosi nel contesto della guerra fredda? Guarda le categorie dell'[https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Guerra_del_Vietnam equivalente wikipediano] [[Utente:Mariomassone|Mariomassone]] ([[Discussioni utente:Mariomassone|scrivimi]]) 22:45, 5 gen 2020 (CET) == Domanda == Ciao! Chiedo a te perchè ti vedo attivo in questo momento. C'è qualche criterio di enciclopedicità? O basta che esista la voce su itwiki? Poi, le voci hanno un minimo di citazioni da avere per non essere cancellate? Della serie, [[ASAP Rocky]] andrebbe bene in questo modo? A presto, --[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:04, 6 gen 2020 (CET) :Ho provveduto a cambiare la fonte. Devo ammettere che wikiquote è un bel progetto, continuerò a contribuirci di tanto in tanto. Buon wiki!--[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:18, 6 gen 2020 (CET) == Karl-Heinz Rummenigge == Cioa Creed, è una gioia rivederti in azione, come sempre in modo super-superlativo. Avrei bisogno del tuo aiuto, perché sei molto più esperto di me in questo campo: che ne pensi di questa modifica nella voce [[Karl-Heinz Rummenigge]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Karl-Heinz_Rummenigge&oldid=1028881]? Tu puoi valutarla molto meglio. Forse solo questa citazione: "Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno. (Luciano Moggi)" sembrerebbe effettivamente al limite. A te l'ultima parola. Ciao, Buon anno nuovo. ({{small|da qualche tempo un po' più larvatus prodeo, sine nomine meo, ignosce mihi}}) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:15, 6 gen 2020 (CET) P. S. Dimenticavo di chiederti, per favore, ancora una cosa; questa citazione di [[Pietro Maffi]]: "Certo ora noi vorremmo che la questione galileiana non fosse mai sorta; posto però il fatto, nella legislazione e nelle condizioni del tempo e degli uomini ben dovremmo sapercela spiegare, e pur riconoscendo i torti dove ci furono, non cadere in ingiustizie con nessuno, né in recriminazioni tribunizie, in tutto portando invece serenità ed equità. Del resto qualche cosa di quello, che intervenne a Galileo, non intervenne forse sempre? Ricordisi la Grecia antica. E presso i moderni?... Un maestro, un professore insegna una dottrina, che si giudica non buona: che si fa? Si provvede! Non ci sono per questo i Provveditori?'... E si è pure, e da quanto tempo, nelle somme e inviolabili libertà!" potrebbe andar ben per creare la voce tematica: Processo a Galileo Galilei<s>.</s> ? Se tu dici che va bene, vorrei proporlo a Gaux. Ti ringrazio tantissimo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:37, 6 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, ti ringrazio moltissimo. Auguro Buona Epifania anche a te. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:42, 6 gen 2020 (CET) == Renato De Falco, incipit di Del parlar napoletano == Ciao, inserendo Saverio Fausto De Dominicis nella pagina degli Incipit ho notato un link errato a [[Renato De Falco]] (era de Falco). Dopo la correzione, mi sono accorto che l'incipit riportato "Del parlar napoletano" non esiste nella voce (la prima citazione del testo è a p. 27). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 14:05, 7 gen 2020 (CET) == Ultime parole da Romanzo criminale == Ciao Creed, buon anno!, passo di qua per ricordarti che resterebbe in sospeso [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]], senza fretta ovviamente. Un caro saluto, -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:21, 8 gen 2020 (CET) == Spazi tra * e = == Ciao AssassinsCreed, non sono particolarmente pratico di Wikiquote, però so con certezza che su Wikipedia si lascia lo spazio tra gli asterischi e l'intestazione, non dovrebbe essere così anche qua?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:04, 8 gen 2020 (CET) :Ok, grazie della spiegazione, nessun problema per il messaggio precedente.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:08, 8 gen 2020 (CET) == Re: citazioni su... == Ciao AssassinsCreed, provvederò a creare le voci sulle relative persone, ho però un dubbio: la pagina si può creare anche se non è molto famosa e non ha una voce su Wikipedia (es: l'ex allenatore della nazionale australiana di nuoto Don Talbot)?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 20:22, 10 gen 2020 (CET) == Vittorio Sgarbi == Ciao, Creed. Cosa dobbiamo fare con quest'inserimento? [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vittorio_Sgarbi&diff=prev&oldid=1031262]. Abbi pazienza, in questo momento mi sembra che tu sia il solo a cui possa chiedere consiglio. Grazie infinite. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:29, 14 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed. Perfetto. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:57, 14 gen 2020 (CET) ::Buonasera Creed, abbi tanta pazienza. È regolare questo? [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Unione_Sovietica Discussione:Unione Sovietica] o devo cancellare? Dimmi, per favore, Creed, solo se si o no e a tutto il resto penso io. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:28, 15 gen 2020 (CET) == Maria Valtorta == Ciao, Creed. Per favore, puoi dare un'occhiata a questo: [[Maria Valtorta]], sezione Il Purgatorio, che è l'ultimo inserimento di questo utente, ma sono ammissibili fonti del genere, non dico fonti visive, ma proprio fonti di quel tipo? Io spero che Superchilum torni presto perché non ti nascondo che la situazione si sta facendo per me un po' difficile. Scusami. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 05:58, 21 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie per avere sistemato una cosa così inammissibile. Stai facendo un lavoro straordinario, come sempre. Creed, non ti nascondo che anche io sto cominciando a rivedere e ripensare molte cose e comincio a sentire un po' di amarezza e di delusione. Sono lieto che tu stia lavorando e che tu stia certamente facendo il lavoro che più ti piace e, sono certo, in modo splendido. Neppure a me mancano problemi personali, familiari, di lavoro e di altro tipo che rendono tormentoso lo svolgimento di questo compito, doverlo fare immancabilmente tutti i giorni e più volte al giorno senza potere staccare mai perché in pratica si è rimasti soli e la situazione non è facile; questo comporta restrizioni dure, pesanti nella propria vita personale, rinvii di cose importanti, compresi problemi personali molto critici. Finché posso andare avanti, finché riesco ad impormi determinate cose, io proseguo, ma se non sarà possibile dovrò trarne tutte le conseguenze e chiedere il deflag. Scusami se ti parlo di queste cose, non amo pesare sugli altri, affliggere gli altri con problemi personali, non è bello, non l'ho mai fatto. Ma non potrà andare avanti a lungo così, allora è bene essere sinceri, in modo che chiunque ha funzioni qualificate in questo progetto sappia che potrei anche lasciare ed abbia modo di provvedere per tempo. Strano che mi capiti questo, sono sempre stato leale con tutti. Ciao, Creed, scusami scusami. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) P. S. Lo vedi, Creed, lo stress è fortissimo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) ::Ciao Creed, ho molto apprezzato quanto hai scritto sulla mia decisione di chiedere il deflag. Non ti nascondo che in questi ultimi tempi ci ho pensato spesso e sono entrato due volte nella relativa pagina di richiesta. Mi ha trattenuto dal farlo solo il senso di lealtà e di rispetto verso un collaboratore che aveva espressamente chiesto il mio aiuto. Fu questa la sola ed unica ragione che mi spinse ad accettare. In questo preciso momento non posso lasciare, appena qualche questione sarà risolta e sarà tornato Superchilum dovrò per varie ragioni interrompere la collaborazione per un periodo abbastanza lungo e valuterò se chiedere o meno il deflag e se continuare anche da semplice utente. Quindi se dopo il ritorno di Superchilum, per impegni, priorità o per altre comprensibili e giustificatissime ragioni non ci potrà essere più nessuno, di fatto wikiquote resterà acefala. Penso si debba evitarlo provvedendo per tempo ed in quest'ottica sono pronto anche adesso, in questo preciso istante, a farmi da parte per lasciare il mio ruolo ad altro collaboratore, meglio ancora altri collaboratori (e questo è un punto-chiave, un aspetto veramente decisivo) e non mancano qui persone davvero molto capaci e presenti. Del resto si può rendere servizio anche da semplice utente come ho fatto con entusiasmo per anni; quest'anno anche affiancando per l'intera estate nel patrolling un collaboratore che era rimasto solo. Tutto considerato, se a suo tempo lasciò questo ruolo un amministratore del calibro di Micione, che pure aveva fatto tante cose importantissime e – credo – meritava comunque di rimanere amministratore, un Sun-crops può lasciare questo ruolo senza farsi troppi problemi. Per ora resto, ma l'entusiasmo e la voglia sono ormai passati. Ti saluta, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:16, 22 gen 2020 (CET) :::Hai perfettamente ragione Creed, penso che seguirò prestissimo il tuo consiglio. Nel frattempo però ''la cosa'' continua proprio ora e proprio ora ne ho parlato con Donato. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:16, 22 gen 2020 (CET) ::::Per esempio, se dai un'occhiata ad Emanuele Severino e segui gli altri contributi... --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:42, 22 gen 2020 (CET) == L'ora più buia == Buonasera, era in sovraimpressione. Se ho sbagliato, lo elimini e mi scuso per l'errore. Buona serata == Blocco == Ciao, Creed, ho letto la discussione in wikipedia con Micheledisaveriosp. Ho già avuto modo di anticipare ieri a Donato che non mi oppongo assolutamente alla revisione del blocco da me applicato all'utenza, anche – sempre che lo riteniate opportuno – nel caso di uno sblocco immediato. Non c'è alcun bisogno che mi si presentino scuse, perché – e qui sono io a scusarmi con te – è una cosa che in generale, anche nella vita reale, non mi piace molto. Preferisco di gran lunga scusarmi che ricevere scuse. Considero scuse sincere, autentiche il non ripetere gli errori fatti. L'ho già scusato da quando ho letto il messaggio che ha rilasciato nella mia pagina di discussioni in wikipedia e in wikiquote. Piuttosto mi spiace che gli amministratori di condominio, persone rispettabilissime, siano considerati in un certo modo. Facciamo come se le scuse me le avesse già chieste. Accettate. Faccio solo una piccola, ragionevolissima richiesta che non è in alcun modo una condizione che pongo per un eventuale sblocco: per un tempo molto lungo gradirei ridurre al minimo, prossimo allo zero, le discussioni con questa utenza poiché è estremamente insidiosa proprio in fase di discussione. L'utente Micheledisaveriosp mi userà la cortesia di rivolgersi per tutte le sue esigenze di contribuzione ad altri collaboratori. Dico già in anticipo all'utente Micheledisaveriosp che per un tempo molto lungo non darò alcun seguito ad eventuali sue comunicazioni di qualsiasi tipo e tenore. Ti ringrazio e mi scuso sinceramente con te se nelle discussioni di ieri posso aver detto qualcosa che abbia dato fastidio. Ti saluta --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:59, 23 gen 2020 (CET) Faccio solo una piccola aggiunta: nessuna scusa intesa come atto di contrizione solenne e simili perché queste cose mi mettono a disagio, quanto ad avere fiducia che l'utente non ripeterà comportamenti irregolari, che è il punto veramente decisivo, continuo ad avere i miei forti dubbi. Ma, come ho già detto, non mi oppongo alla revisione o all'annullamento del blocco, se lo riterrete opportuno. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:20, 23 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, hai fatto benissimmo a prendere questa iniziativa, la condivido pienamente. Questo è fuori discussione. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:15, 24 gen 2020 (CET) ::Ciao, Creed, senza ritornare su quanto si è già detto a proposito del blocco, se hai tempo ti propongo una lettura interessante, aggiornata al 23 di questo mese. [https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Micheledisaveriosp]. Non ti chiedo di rispondermi, solo, per favore, se puoi, se per caso non l'avessi già letto, di leggere. Tutto qui. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:29, 24 gen 2020 (CET) P. S. Per favore, Creed, ti prego di non rispondermi nulla su questa mia proposta di lettura, è molto meglio così, credimi. Solo, per favore, leggi (nel caso tu non l'abbia già fatto). Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:58, 24 gen 2020 (CET) :::Ciao, Creed. Guarda, mi spiace tantissimo dovertelo segnalare. Ma nella sua pagina di discussione questo utente ha risposto anche a te. E francamente è più che sbalorditivo, più che sconcertante quello che ha scritto [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Micheledisaveriosp]. Non ho mai visto nulla del genere... Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 08:26, 25 gen 2020 (CET) ::::Ho visto, sto per rispondere.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 08:29, 25 gen 2020 (CET) :::::Buongiorno, mi rivolgo all'amministratore AssassinsCreed per un problema con l'utente Micheledisaverio che recentemente ha effettuato alcune modifiche sulla pagina Wikipedia di [https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Valtorta Maria Valtorta]. Ho provato a discutere con lui delle sue modifiche, a mio avviso non pertinenti e che andavano a intaccare argomenti sensibili come il NPOV già discussi in passato, ma ho riscontrato delle difficoltà a dialogare con questa persona; poi ho visto che non ero il solo ad avere dei problemi. Ieri ho annullato le sue modifiche perche facevano riferimento a un sito esterno che pubblicava materiale coperto da copyright. Vorrei evitare una discussione a colpi reciproci di annullamenti. Come posso fare ? Grazie --[[Utente:Terranovas67|Terranovas67]] ([[Discussioni utente:Terranovas67|scrivimi]]) 11:18, 3 feb 2020 (CET) == Re: Vocabolario della Crusca == Buongiorno! È stato chiarissimo. La ringrazio vivamente per i correttivi apportati alla voce. Quanto allo stub, so bene che viene meno con tre citazioni, e quindi si è trattato solo di una distrazione.--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:42, 30 gen 2020 (CET) == Re: Einstein == Grazie per la correzione. In quanto alla traduzione italiana, stavo per fontarla con [http://www.marx21.it/index.php/fr/42-articoli-archivio/7473-albert-einstein-laltro-sguardo?fbclid=IwAR1pFhyNrPhtN_YzdI7MOxoAcFcpYY34zdhgc3y7VUVP8AOBenwdoQy6IGA questa], solo che volevo rimanere più fedele alla versione inglese. Quindi ho cambiato alcune parole. Per quanto riguarda la fonte originale, è [https://www.nytimes.com/1942/10/26/archives/notes-on-books-and-authors.html questa]. Ora aggiorno tutto.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:31, 2 feb 2020 (CET) :Cosa ne pensi della fonte ita? Troppo debole? Ce la mettiamo? Il The New York Time lo mettiamo come altra fonte o lo aggiungo nella stessa riga di quella fonte che hai messo tu?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:37, 2 feb 2020 (CET) == Un piccolo aiuto == Ciao, AssassinsCreed. Volevo chiederti una cosa: di recente un utente ha creato [[Ultime parole da Batman|una nuova voce]] di ultime parole, riguardante l'universo di [[Batman]]. Il problema però è che, per quanto riguarda la trilogia del ''[[Il cavaliere oscuro|cavaliere oscuro]]'', era stata già creata tempo fa [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|una voce]] di ultime parole. Visto che tu di queste cose forse te ne intendi, ho una domanda: è meglio lasciare la voce che ha creato l'utente in questione recentemente, o lasciare la voce dedicata interamente solo alla trilogia del ''cavaliere oscuro'' per tenere le ultime parole di quei tre film? Perché tenere le ultime parole in due voci non mi sembra adeguato. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 16:35, 2 feb 2020 (CET) :Ciao, come primissima cosa la inviterei a registrarsi, questo renderebbe se non altro la comunicazione molto più agevole... :È sicuramente inutile avere due voci del genere. La soluzione migliore sarebbe sfruttare la pagina già esistente ([[Ultime parole da Il cavaliere oscuro]]) e aggiungervi le altre citazioni cambiando poi il nome della pagina, in modo da preservare la cronologia. :La pagina attuale [[Ultime parole da Batman]] è strutturata male: quell'ordine cronologico messo così non ha minimamente senso! Andrebbero create delle sottosezioni per ciascun filone narrativo: quello di Burton, quello di Nolan, ecc... :Inoltre a questo punto la voce su Batman dovrebbe essere onnicomprensiva in modo da includere anche ultime parole da serie, fumetti, ecc.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:19, 2 feb 2020 (CET) Ciao di nuovo AssassinsCreed, scusa se non ti ho potuto rispondere prima di questo momento. Ad ogni modo, per quanto riguarda la situazione, secondo me, è eliminare le ultime parole provenienti dalla trilogia del ''cavaliere oscuro'' in [[Ultime parole da Batman|questa pagina]] e utilizzare la [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|pagina creata mesi fa]]. Per quanto riguarda il resto, potremmo anche utilizzare delle sottosezioni, come quelle che hai elencato qui sopra. Per quanto riguarda includere anche le serie tv o i fumetti non saprei (anche perché ci sono un sacco di serie tv e fumetti su Batman, e molti di questi forse non hanno neanche la voce su wikiquote). In caso contrario questa soluzione non andasse bene, potremmo spostare la pagina per quanto riguarda solo i film di Batman (escludendo quelli del ''cavaliere oscuro'' che hanno già la loro pagina). Non saprei però come spostarla se dovremmo per forza farlo, e neanche iscrivermi come mi hai consigliato sopra. Secondo te, che possiamo fare? [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|mag]]) 17:56, 4 feb 2020 (CET) Ciao, ho visto che mi hai scritto, e capendo come stanno le cose, voglio chiedere scusa per il malinteso: il fatto è che non sapevo come registrarmi, e quindi volevo sapere come fare, così da sistemare le cose. Se è come dici che tu, che devo cliccare "registrati", allora va bene. E mi scuso tanto di nuovo per il malinteso. Inoltre, l'altro pulsante che mi ha detto di cliccare, ovvero "altro", non riesco a trovarlo, ma a parte questo ho afferrato il concetto. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 20:54, 4 feb 2020 (CET) Grazie per aver provveduto a sistemare tutto, scusami se non ho potuto risponderti prima, ma ero abbastanza indaffarato a fare altre cose, scusami e grazie di nuovo. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 14:23, 9 feb 2020 (CET) == Re: Proverbi == :Ciao, Creed. Va tutto bene come avevate deciso. Ti ringrazio per aver ripristinato l'uniformità della voce. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:08, 4 feb 2020 (CET) P. S. Scusmi, Creed, ma ho l'impressione che l'utente 93.65.29.101 che ti ha chiesto un aiuto per Ultime parole da Batman forse non sa ancora che gli hai risposto, il messaggio è nella tua pagina. Ciao, Grazie, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:13, 4 feb 2020 (CET) == Re: Bartłomiej Drągowski == Ciao. Ho inserito quella citazione proprio perché imho significativa al massimo del ''concetto'' stesso di "ultime parole famose" - affermazioni che si ritorcono ''immediatamente'' contro -, al di là del recentismo che però in questo caso è giocoforza inevitabile; recentismo che, per quanto da tenere in considerazione, però da solo non basta a mettere in dubbio la valenza di una citazione '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 21:10, 7 feb 2020 (CET) == Re: Aassoluta fedeltà alla fonte == Grazie per il chiarimento. Provvedo immediatamente alla modifica. Mi scuso per la confusione e la ringrazio per la disponibilità. Vanessa --Varu1971 (scrivimi) 12:36, 9 feb 2020 (CET) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 09:44, 10 feb 2020 (CET) == correzione == in una pagina di spiegazioni, c'è scritto...."aldilà di quelle note;". Va corretto in "al di là". l'Aldilà è dove andremo tutti il più tardi possibile. Comunque, bravi per quello che fate. ciao {{non firmato|83.49.8.176|01:19, 11 feb 2020‎}} :Grazie della dritta. A volte si commettono errori stupidi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 06:36, 11 feb 2020 (CET) == VirginiaDyason7 == Ciao, Creed, ho appena cancellato la pagina di questo utente Sotto il titolo Wikiquote:Avvertenze generali. Mi è stato chiesto di fare un controllo ulteriore su una pagina correlata o qualcosa del genere, ma non credo di aver capito bene. Posso chiederti di supervisionare il mio intervento e correggere qualche mio eventuale errore? Ti ringrazio. Complimenti per lo straordinario lavoro che hai svolto sulle categorie. Anche per questo, grazie, ma dire grazie è poco. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 12 feb 2020 (CET) :Credo di aver rimesso tutto a posto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:08, 12 feb 2020 (CET) Forse no, vuoi rivedere per favore il blocco infinito che ho applicato all'utente e, se ho sbagliato, modificarlo? Qui non è stata creata una pagina spam, ma modificata una pagina esistente inserendo spam. Non so come regolarmi in questo caso e in questo momento posso chiedere un aiuto solo a te. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:13, 12 feb 2020 (CET) == Contrada del Leocorno == Ciao AssassinsCreed, in merito a [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Contrada_del_Leocorno&diff=next&oldid=1033979 questo tuo rollback], ritengo più corretto affidarsi alla Contrada stessa che, [http://lnx.contradaleocorno.it/ in intestazione del proprio sito], riporta proprio "Fiede e risana al par l'arma c'ho in fronte". Fammi sapere, ciao :) --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:10, 20 feb 2020 (CET) :[http://lnx.contradaleocorno.it/?page_id=8 Qui] ulteriore conferma. --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:25, 20 feb 2020 (CET) == Citazioni di Ottavio Rosati == Grazie mille per le precisazioni e tutto il resto. Grazie e buonagiornata--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 12:24, 20 feb 2020 (CET) == Risposta sulla selezione delle citazioni == Ciao AssassinsCreed, mi rendo conto che occorra fare una selezione, secondo te ci sono citazioni superflue su [[Michael Phelps]]? Ho inserito citazioni di persone importanti nel mondo del nuoto e dello sport e ne ho altre due da aggiungere: una di Brendan Hansen e l'altra di László Cseh, ma se sono già troppe non le inserisco o almeno ne elimino altre.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 18:55, 20 feb 2020 (CET) == Re: Fonti secondarie == Ehilà, ogni tanto si incontra qualcun altro qui, che bello!<br>Quello delle fonti principali/primarie e secondarie è un tema sul quale abbiamo discettato a lungo qualche tempo fa, e dovrei riesumare quelle lunghe discussioni, piene di spunti interessanti. In sintesi, se fossero già disponibili le fonti principali inserirei (anche) quelle, ma se non ci sono è preferibile una fonte secondaria al posto di un "senza fonte"; del resto si tratta di libri in commercio, facili da reperire per svolgere un eventuale doppio controllo.<br>In quest'ultimo periodo sto facendo un po' di "lavoro sporco" nel tentare di reperire le fonti primarie (cioè in lingua originale) di parecchie citazioni, e la mia fonte preferita è... Wikiquote (in altre lingue).<br>Su Einstein, onestamente non avevo idea che fosse una pagina "sensibile" (ok, adesso ho colto il senso). Si potrebbe suggerire di inserire una forma di "avvertenza" all'inizio della pagina, in modo da non stravolgerne l'impostazione e/o un "segnale" sulle pagina che si desidera siano le più accurate possibili (ad es. le pagine che potenzialmente potrebbero diventare da vetrina).<br>Per la citazione sulla "sezione aurea", sul libro è proprio così, tra virgolette e con le parole "[La sezione aurea]" racchiuse tra parentesi quadre. Nel frattempo ho fatto una rapida ricerca e la frase originale potrebbe essere "[https://www.goodreads.com/quotes/8601663-the-golden-proportion-is-a-scale-of-proportions-which-makes <The golden proportion> is a scale of proportions which makes the bad difficult <to produce> and the good easy]".<br>Finisco di rimpolpare un po' altre voci e se vuoi tra qualche giorno ti do una mano a cercare altre fonti per Einstein; ma anche qui, quali saranno le citazioni (in inglese) vere? E come distinguerle da quelle false? Che mal di testa... --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 23:33, 24 feb 2020 (CET) :Su Einstein: concordo, la citazione è imprecisa, o quanto meno può far sorgere dubbi, per cui inserisco in nota che dalle altre fonti si tratterebbe non di sezione aurea (che in matematica è definita in un certo modo), ma appunto del ''modulor'', cioè una scala di proporzioni antropometrica. Sul resto sono completamente d'accordo con te su tutto quello che dici riguardo all'approccio con le fonti primarie e secondarie; rimango dell'idea di inserire un tag, che so, <nowiki><!-- --></nowiki> con l'avvertenza di fare modifiche con le dovute attenzioni in quanto pagina "sensibile" o come vogliamo chiamarla. Più in generale, fammi sapere se fra qualche giorno può far comodo il mio aiuto su ulteriori controlli con le fonti. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 17:11, 25 feb 2020 (CET) ::Scusa il ritardo: sono d'accordo, ci sono più fonti che fanno propendere nel senso del ''modulor'' anziché la sezione aurea, e quindi la citazione dal "libro della matematica" è senz'altro imprecisa (o inesatta, o fuorviante). Procedi in completa autonomia, ''permission granted'' :) --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 19:47, 1 mar 2020 (CET) == re: Bentornato == Tu dici a me bentornato? Da che pulpito??? :D ma sono io che lo dico a te, mi (ci) sei mancato da matti. La mia spedizione è andata bene, io ero molto più a sud (abbiamo raggiunto il punto più a sud mai raggiunto da una nave italiana, nelle vicinanze del Ross Ice Shelf, nella Baia delle Balene), quindi il freddo c'era eccome, ma i trend globali sono effettivamente preoccupanti, ahimè. Ho visto i tag, in questi giorni vedo di recuperare ;-) ciao. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:01, 25 feb 2020 (CET) == Il radiologo re della vetrina == Ciao Creed, ancora complimenti per l'entrata in vetrina di Marchesi, pensi che possa essere il momento giusto per proporre anche Einstein? Eddai, su... così lo mettiamo al posto di Tolstoj che ormai ha fatto il suo tempo... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:58, 29 feb 2020 (CET) :Dicevo Tolstoj perché è quello che compare da più tempo in homepage, però si potrebbe togliere prima qualche altro film, hai ragione... Comunque è un piacere vederti di nuovo alle prese con cose complicate come le citazioni errate, il tuo è proprio un ritorno di fiamma, eh? Bene, bene... {{smile}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:01, 29 feb 2020 (CET) == Fonte == Ciao, ecco il video. Minuto 12:00 https://www.youtube.com/watch?v=dLD1aqH0bLI {{non firmato|79.55.34.243|23:21, 1 mar 2020‎}} :Ok, grazie.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 23:31, 1 mar 2020 (CET) == Re: Picco su Einstein == Ciao. In casi simili la prima cosa che controllo sono le voci collegate in altri progetti e altre lingue, per capire se è un fenomeno generalizzato o specifico della voce. In questo caso la voce in Wikipedia in italiano ha avuto un picco analogo, fino a circa 70k visite, quindi non è impossibile che 1000 visite siano "percolate" a Wikiquote anche solo da lì. Il secondo passo è cercare eventi o notizie che possano aver causato il fenomeno osservato. In questo caso potrebbe essere una notizia generalista, visto l'effetto diffuso. A quanto pare la [https://metropolitanmagazine.it/albert-einstein-nobel/ risposta] è la TV: «"Perché Albert Einstein ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921?" È la domanda con la quale Gerry Scotti ha chiuso la quinta puntata di Chi Vuol Essere Milionario». La voce di Wikiquote mi pare essere nella prima pagina dei risultati di Google in italiano (anche se non sappiamo dove fosse una settimana fa), quindi è plausibile che catturi una buona parte di un simile traffico di curiosi. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:02, 2 mar 2020 (CET) :Figurati, non è mai un disturbo aiutare un collega di Wikiquote, specie se è una domanda curiosa e interessante come questa. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 20:18, 2 mar 2020 (CET) == re: Minuzia su Marchesi == Ciao, l'entità "& nbsp ;" (ma senza gli spazi in mezzo... anche con i nowiki non riuscivo a crearla, così te l'ho incollata "spezzata") crea uno spazio vuoto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:18, 2 mar 2020 (CET) == Re: Ancora Einstein == Ciao AC, lo spiegone sul bambino di sei anni si trova nella Wikiquote inglese, paragrafo "Misattributed" (quindi: attribuita erroneamente), e ne ho condensato il senso in due righe. Alla peggio possiamo sempre indicare prima dello spiegone una frase del tipo "Come rileva Wikiquote English, la frase è spesso attribuita a" ecc. ecc.<br>Se le altre Wikiquote sono considerate fonti affidabili - nel senso di due/tre messaggi fa - potremmo saccheggiare a man bassa, e non solo dalla Quote inglese: la tedesca e la francese sembrano degne di fiducia, e spesso la catalana e la portoghese riportano le fonti; non così per altre lingue, purtroppo. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 18:02, 3 mar 2020 (CET) :Non ci avevo pensato in questi termini, anche se in effetti le ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:General_disclaimer disclaimer]'' delle varie Wiki avvertono che "''Wiki* makes no guarantee of validity''", e quindi anche nella nostra WQ, nonostante il tempo speso per fare lavoro sporco e controllare le fonti, non ci sarebbe mai garanzia di accuratezza al 100% su nessuna pagina. Ragionando in questo modo si rischia però di non dare affidabilità nemmeno ad altre fonti di riferimento, perché anche queste avvertono sulla presenza di possibili imprecisioni (come indicato per esempio [https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Non-Wikipedia_disclaimers qui]): in poche parole, nessuna delle fonti che consideriamo affidabili dà la garanzia di essere ''error free''.<br>Per il caso specifico è stato indicato che la citazione in questione non è direttamente attribuibile ad Einstein in mancanza di altre fonti (più o meno) certe, mentre vi è il ragionevole dubbio che sia stata pronunciata da Rutherford. Oltre allo spiegone nella voce di Einstein, sempre su WQ in lingua inglese la pagina di [[en:Ernest_Rutherford|Rutherford]] riporta che l'espressione ''An alleged scientific discovery has no merit unless it can be explained to a barmaid'' si troverebbe citata in G. J. Whitrow, ''Einstein: The Man and His Achievement'', 1973, p. 42, una prima variante (''If you can't explain your physics to a barmaid it is probably not very good physics'') si troverebbe citata nel "Journal of Advertising Research" (marzo-aprile 1998), ed una seconda variante (''A theory that you can't explain to a bartender is probably no damn good''). si troverebbe citata in Francis Collins, ''The Language of God'', 2006, p. 60; da lì al "bambino di sei anni" il passo è breve.<br>Come dicevamo, in generale non c'è garanzia di validità dei contenuti, ma nel caso in questione abbiamo più elementi che convergono nel dire che l'affermazione non sia riconducibile ad Einstein, con un certo grado di probabilità.<br>Naturalmente, e al di là del "ragionevole dubbio", se ritieni che serva un ''quid pluris'' per la pagina puoi tranquillamente modificare il pezzo incriminato, o addirittura cancellarlo; più in generale penso comunque che tu stia facendo un ottimo lavoro di revisione per poter avere voci sempre più di qualità, per cui continua così. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 12:21, 8 mar 2020 (CET) == [[Kim Jong-un]] == Ciao, Creed. Per favore, tempo e impegni permettendo, puoi dare un'occhiata alla voce Kim Jong-un? C'è un massiccio inserimento di citazioni. Il mio dubbio è sulle fonti, ma è possibile che mi sbagli. C'è ancora una questione più generale che si è presentata in passato in casi analoghi: è stata rimossa la qualifica di dittatore. Cosa sarebbe meglio fare secondo te? Con l'occasione mi permetto - e spero vorrai perdonarmi se apro questo spiacevole argomento – di anticipare, nell'imminenza del rientro, che con l'utenza che ho bloccato 45 giorni fa circa, non desidero avere alcun contatto e non darò seguito alcuno ad eventuali messaggi delle medesima. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:37, 5 mar 2020 (CET) Scusami, Creed, prima che dimentichi: c'è ancora qualcosa da mettere a fuoco in [[Ultime parole da Batman]]. Sono incerto se annullare o no, alcune citazioni sembrano effettivamente poco significative anche se non mi sembra di aver visto spiegazioni sgrammaticate. Su questo genere di voci purtroppo non ho mai collaborato. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 5 mar 2020 (CET) Grazie ad Homer, che ringrazio ancora, per Ultime parole da Batman tutto è chiarito. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:32, 5 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie infinite per aver trovato il tempo nonostante i tuoi impegni di lavoro di rispondermi. Grazie per tutte le cose che hai sistemato. Per [[Ultime parole da Batman]] non c'era in effetti alcun problema. L'anonimo ha allineato annullamenti di Homer, cosa che non avevo notato. Ma Homer, tanto più esperto di me in assoluto e su questo tipo di voci, ha chiarito tutto [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente%3ASun-crops&type=revision&diff=1045960&oldid=1044830]. Grazie ancora e, ancora una volta, grazie è dir poco. Ti auguro un Buon Fine settimana, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 7 mar 2020 (CET) == Re: Wolfenstein II: The New Colossus == Che ne pensi? Può andare? Cosa manca da standardizzare? [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 19:13, 7 mar 2020 (CET) == Striscioni del Calcio == Buonasera, se mi segnala quali sono le fonti da sistemare nelle modifiche che ho fatto, visto che ne ho fatte tante, risolvo il problema. Grazie 21:56, 9 mar 2020 (CET)Ferdinando di Savoia21:56, 9 mar 2020 (CET) == Re: Moriz von Craûn == Ciao, Creed. Per [[Moriz von Craûn]] è esattamente così. Il curatore Andrea Palermo ha messo in corsivo i soli versi che il filologo U. Pretzel ha espunto dalla sua edizione del Moriz von Craûn. La mia pagina di discussioni è senz'altro da archiviare. Ho tentato di creare [[Discussione:Sun-crops/Archivio1]] per trasferire il contenuto della pagina, ma sono stato bloccato da un filtro anti-spam, cosa che non comprendo bene. Devo ancora una volta fare appello alla tua cortesia per archiviare questa pagina, naturalmente se e quando i tuoi impegni te lo consentiranno. Ti ringrazio in anticipo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:13, 10 mar 2020 (CET) P.S. Ho dimenticato di dire che ho modificato la nota in Moriz von Craûn per renderla più chiara. La pagina di archivio che dovrei creare è questa, penso: [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio]]. Ho ritentato da poco ma c'è sempre lo stesso filtro che mi blocca. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:25, 10 mar 2020 (CET) P. S. Ciao, Creed ho riprovato ora cercando di salvare questa pagina [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio2009-2020]] dopo aver inserito tutto tranne l'ultima discussione relativa a von Craûn. La risposta è che non posso pubblicare perché: "La pagina che volevi salvare è stata bloccata dal filtro anti-spam. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la versione che stai per salvare contiene almeno un collegamento ad un sito esterno bloccato per spam. Per favore, clicca sul pulsante "indietro" del tuo browser, controlla i collegamenti esterni e rimuovilo.<br>L'elenco dei siti bloccati si trova in questa pagina. Il filtro anti-spam è stato attivato dal seguente testo: aforismario.net." Questo aforismario.net non riesco né a reperirlo né ad eliminarlo. Ebbi una discussione a proposito di un utente che utilizzava Aforismario.it. [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Sun-crops&diff=next&oldid=1010346], ma anche eliminando questa sezione il blocco resta. Ho provato ad archiviare fino al 2018, ma è lo stesso. Purtroppo non ne vengo a capo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:58, 10 mar 2020 (CET) Ciao Creed, sono riuscito ad archiviare la mia pagina di Discussioni fino al 2016. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:21, 10 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed o devo dire SuperCreed? Su Moriz von Craûn il povero {{small|sun-crops}} può solo dire: Wow! È incredibile! Conoscevo già una tua splendida magia nella bibliografia della voce Sylvia Plath [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Sylvia_Plath&type=revision&diff=788318&oldid=788147], ma questo è anche meglio! Complimenti, Creed, ma come fai ad essere così bravo? E quando ci arrivo io a questo?, ma anche a metà strada di questo? Grazie anche per le discussioni archiviate. Ho cercato quel link per disattivarlo, ma non l'ho trovato, forse perché sto da più di un mese come su una barca in pieno beccheggio e rollio su un mare agitato e alcune cose sono diventate un po' più complicate. Forse puoi ancora aiutare il vecchio e malandato Sun-crops: se, in fase di verifica, confrontando due versioni di una voce modificata, è scritto che la modifica è, ad esempio, al rigo n° X della pagina, c'è un modo rapido di arrivarci o bisogna muoversi attraverso i "punti di repere" che si riescono ad individuare nelle due versioni affiancate? Grazie Creed. Muito muito muito obrigado. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:06, 11 mar 2020 (CET) ::Ciao Creed, ti sono grato per le belle parole che mi hai scritto, le apprezzo moltissimo. Per quanto riguarda la reperibilità delle modifiche, faccio l'esempio di questa voce Metal Gear Solid 3: Snake Eater [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Metal_Gear_Solid_3:_Snake_Eater&diff=prev&oldid=1046907]. Fra le altre modifiche vengono evidenziate variazioni alla riga 158 181 188. Quello che mi chiedo, ma forse è una domanda stupida, c'è modo di individuare rapidamente queste righe o, brancolando un po', le si debbono reperire facendo scorrere la pagina completa? Faccio ancora un esempio: Kim Il-sung [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Kim_Il-sung&type=revision&diff=1046976&oldid=999214]: Ho impiegato un po' di tempo a trovare la riga 96 e leggere la citazione (piuttosto retorica). Mi chiedo se c'è un modo più rapido di individuare queste righe. A volte non è nemmeno indicata la riga, ma c'è il titolo della sezione in cui è stata fatta una modifica, in questo caso è più semplice, anche se non sempre è così. È però possibile che la mia sia una domanda ingenua e che sia solo questione di allenarsi e farci la mano. Grazie di tutto, Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:40, 12 mar 2020 (CET) == Botta e risposta == Ciao, Creed. L'utente Mhorg mi pone un quesito tecnico. Vorrebbe inserire, come Botta e risposta alla seguente dichiarazione di [[Boris Johnson]] [In merito alla pandemia di COVID-19] Voglio essere onesto con voi, onesto col popolo britannico: molte famiglie, molte altre famiglie perderanno prematuramente dei loro cari, la risposta di [https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1238510586503274502 risposta] di [[Roberto Burioni]]. A me viene istintivo suggerirgli di metterla in nota alla dichiarazione di B. Johnson, dopo averla inserita con fonte nella voce [[Roberto Burioni]] che hai creato tu. È possibile questo tipo di inserimenti? Io credo di sì. Ho fatto qualcosa del genere nella voce [[Francesco Mazzarella Farao]], nota 4, con fonte in [[Benedetto Croce]]. È giusto il procedimento che penso io o è meglio fare diversamente? Mi rivolgo perché queste cose le conosci in modo molto analitico e l'utente ha bisogno avere il migliore supporto possibile e chi meglio di Creed può garantire questo? Grazie infinite, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:38, 14 mar 2020 (CET) == Blocco ip == Ciao Creed, spero che tu non sia troppo preso nel week-end a soccorrere i malati di coronavirus per strada, ho visto che hai bloccato infinito un ip ma in realtà questo non andrebbe fatto per gli ip, dato che possono non essere stabili, meglio un blocco temporaneo...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:36, 15 mar 2020 (CET) : {{ping|Spinoziano}}, possono esserci anche IP fissi. Se bloccano un IP infinito in genere è un fisso. -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:01, 18 mar 2020 (CET) :: {{ping|Blackcat}} Lo so, grazie. Sul cita web ti segnalo [[Wikiquote:Bar#Perché non usiamo i template per le fonti?|questa discussione]]. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:39, 20 mar 2020 (CET) == Cita web == Ok, ma quale posso usare? E, a margine, perché non si usa? -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:00, 18 mar 2020 (CET) == Re: Jair Bolsonaro == Buongiorno AssassinsCreed, mi smazzo quanto prima tutto il lavoro! Scusi per il disguido, all'epoca non avevo ancora assimilato la regola delle citazioni in lingua originale.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 10:57, 19 mar 2020 (CET) :Lavoro terminato, a presto. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 20:12, 26 mar 2020 (CET) == RE:Ultime parole dalle serie televisive == Sul serio? Devo spiegare come "Ehi, [inserire nome di scagnozzo/capo qui]" sia appenapenapenapenapena deboluccia come ultime parole? Cosa ci sarà dopo? "Ehilà", "Addio", "AHHH!", "Come stai oggi" Solo perché queste sono le ultime parole che escono dalla bocca di quel personaggio, non vuol dire che dobbiamo elencarle tutte. "E galleggiano?", "Ti prego non chiamarmi Eddie-spaghetti...", "finirete come tutti a galleggiare nella Luce dei Defunti"... QUESTE sono Ultime parole che valgono la pena di essere menzionate per la loro importanza. Non sto dicendo che un personaggio minore o una comparsa non debba essere menzionata ma... Georgie è sostanzialmente colui che ha dato il via al tormentone di Pennywise, Eddie chiede al suo amico burlone una buona volta di non chiamarlo con un simile nomignolo e Pennywise fa un discorso sul fatto che è "intoccabile e non mi ucciderete mai nonostante siate i protagonisti ed è ovvio che vincerete". Non vale la pena di citare Belch e Henry se le loro ultime parole sono i loro rispettivi nomi. Quale impatto lasciano? Quale perla ci hanno lasciato? Se è così, mettiamo tutti i versi, grida e lamenti delle comparse dei civili nei film di supereroi solo perché gli abbiamo sentiti dire "AHHH! Aiuto!" mentre venivano schiacciati da una roccia. Tanto è l'ultima cosa che ha detto. Non funziona così: io stesso ho messo frasi ben più sensate e importanti in alcune sezioni, ma non tutte le ultime parole dei personaggi di tale film/serie possono entrare, neanche (per fare un esempio) il cattivo di Batman Beyond la cui ultima parola è il nome di suo figlio: ha un suo senso, nel contesto, perché è lui la causa della sua morte e lo dice appunto furioso, mentre esplode nel sottomarino in cui l'ha intrappolato, ma lo staff di Wikiquote non l'ha trovata abbastanza valida. Mi stupisce che nessuno le avesse rimosse le ultime frasi di Belch e Henry, prima d'ora. E mi stupisce ancora di più che tu lo stia chiedendo. --[[Utente:Mariuigi Khed|Mariuigi Khed]] ([[Discussioni utente:Mariuigi Khed|scrivimi]]) 20:55, 19 mar 2020 (CET) == re: Wikidata su tomba\sepoltura == Dovrei aver fatto :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:03, 19 mar 2020 (CET) :Ah ok allora la sposto in [[:d:Q331055]]. Però quindi tutte le citazioni si riferiscono alla sepoltura come atto ([[:d:Q331055]]) e non alla sepoltura come struttura funeraria ([[:d:Q173387]])? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:22, 19 mar 2020 (CET) ::Ok, spostata :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 20 mar 2020 (CET) == re: J.R.R. Tolkien == Ciao, a cosa ti riferisci in particolare? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 27 mar 2020 (CET) :[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=J._R._R._Tolkien&diff=500585&oldid=491227&diffmode=source Beccato]. Roba del 2012. Sostituisco con la versione precedente. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:37, 27 mar 2020 (CET) == re: cartellino giallo varu == Buongiorno Creed, Le rispondo punto per punto: risposta 1: O. k. inserirò la nota di Ciasuno a suo modo /pirandello) correttamente. risposta 2: Le citazioni dei 'quattro decenni di plays' le ho reperite dalle bozze del booklet del nuovo DVD di Rosati: “Generazioni d’amore: le 4 americhe di fernanda Pivano” ed. 2020 che è in uscita nel catalogo dell'Istituto Luce Cinecittà. Me le inviò dr. Vera Fazio responsabile del catalogo DVD Luce quando ho comprato il dvd Psychodrame di Rossellini e Moreno. Generazioni d'amore stava per uscire col suo libretto ma non c'era ancora il codice. Il Luce sa delle mie ricerche sullo psicodramma e mi fornisce dati. Ho assolutamente sbagliato a non controllare la corrispondenza precisa delle cit. sul sito Play. Mi spiace ma pensavo di far bene. risposta 3: OK, faccio ancora confusione tra wikipedia e wikiquote! Mi spiace ma non avevo ancora capito come funziona per i film. Quindi su wikiquote non si può indicare link esterni di film come su wikipedia? buongiorno, grazie e saluti, --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 13:33, 29 mar 2020 (CEST)Varu == RE: Engels == Avevo preso la citazione da un sito che riportava la citazione. Successivamente ho ricercato una fonte più autorevole e ho inserito quella del PDF. Chiedo scusa, a prima vista mi sembravano identiche. Provvedo subito a correggere. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 18:50, 30 mar 2020 (CEST) == LSD == Ciao, Creed, puoi dare un'occhiata alla voce LSD, per favore? Ho protetto la pagina per 8 giorni, perché c'è qualcosa che non corrisponde fra quello che l'utente scrive, in modo anche discutibile e quello che ha fatto. Se ho commesso qualche errore dimmelo e provvedo subito a correggerlo. Purtroppo in questo momento (ma già da diverso tempo) non sto molto bene – niente di legato all'"attualità" ... rassicuro immediatamente – ma non credo di avere sbagliato. Scusami per questa richiesta. Ti ringrazio tanto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:00, 31 mar 2020 (CEST) ::Ciao, Creed Grazie infinite. Ti propongo questa lettura [https://books.google.it/books?id=OYHSFgt9AmgC&lpg=PA9&dq=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&hl=it&pg=PA9#v=onepage&q=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&f=false]. A me parte che questo utente cita anche male perché parte della citazione di Foucault è riferita all'oppio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:08, 31 mar 2020 (CEST) :::Ciao Creed. Spero che questo triste momento passi presto, speriamo di uscirne tutti presto. Posso solo immaginare cosa sia la vita di medici, infermieri e del personale ospedaliero in questo momento. Non ci sono parole adeguate per esprimere la mia gratitudine per quello che state facendo. Ho sempre pensato che la professione di medico, anche quando si debbono attraversare momenti tristi, è la più bella, la più avvincente che si possa esercitare. Io stesso avrei voluto essere un medico, ma non avevo – e me ne vergogno tanto – le basi di matematica e scientifiche per poter affrontare questi studi. Purtroppo non posso essere, come vorrei tanto, di alcun aiuto come volontario. Sono felice che wikiquote ti permette di allentare un po' la tensione che deve essere fortissima, io lo vedo che cose straordinarie, incredibili stai facendo anche qui e un po' ti "invidio" – ma di un'invidia amichevole, ammirativa – anche. Ti saluto con grandissimo affetto, Ciao, Creed, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:45, 31 mar 2020 (CEST) == RE: Pivano== Buona domenica Creed, ho citato il booklet accluso al DVD del film di Rosati 'Generazioni d'amore' nel quale sono riportate, tra l'altro, le risposte date dalla Pivano che fanno parte della sceneggiatura del film. Queste stesse frasi della Pivano compaiono, parola per parola, anche on line nella pagina web sul film GENERAZIONI D'AMORE nel sito della casa di produzione PLAYS. Il video-libro è edito dall'ISTITUTO LUCE CINECITTA'. AVEVO CANCELLATO L'AVVISO DOPO AVER SCRITTO MEGLIO LA NOTA E AGGIUNTO IL LINK AL SITO, come era scritto nell'avviso. Buone Palme, saluti e grazie sempre per quelloche mi insegna. Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 14:40, 5 apr 2020 (CEST) == Re: == Buonasera. Chiedo scusa se rispondo solo ora. Ho usato [https://www.resistenze.org/sito/ma/di/ls/madlcu.htm questa] traduzione. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 21:49, 5 apr 2020 (CEST) :Non ho compreso la polemica sui tre mesi, se voleva esserlo, ad ogni modo non ho avuto la possibilità di occuparmene prima, per quello premettevo le scuse per il ritardo nel rispondere. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 14:46, 7 apr 2020 (CEST) == Re: vikilink ripetuti== Buonasera mr. Creed. Mi spiace. Sono stonata, OK sulle prime due cose. Infatti mi sono affrettata a riparare. Però non mi è del tutto chiaro che vuol dire "sezioni diverse della stessa voce". Può gentilmente aiutarmi a capire SEZIONE? Sennò ricomincio a sbagliare e Le faccio perdere tempo. grazie e buonasera. == Bohr e Heisenberg == È un ricordo di Heisenberg riportato in un suo libro, a quanto ho capito dalla citazione del libro che al riporta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 00:56, 10 apr 2020 (CEST) :Potremmo lasciare solo la domanda e cancellare nella voce Bohr la citazione. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 08:02, 11 apr 2020 (CEST) == Re: Ottavio Rosati e citazioni non presenti nei link == Buon pomeriggio mr. Creed, Sono molto mortificata perché Lei mi ha già avvertito altre volte... infatti dopo i suoi suggerimenti mi mono molto più impegnata ed è un peccato che tutto il mio lavoro di ricerca sia danneggiato dai miei sciocchi errori tecnico-formali che ovviamente non sono ammissibili!!! Ora ho capito che è successo: in effetti le citazioni del testo sono giuste MA HO SBAGLIATO i LINK!!! Mi affretto a correggere. Ho sbagliato anche il link alla Pivano perché la frase era contenuta in un'intervista di Rosati a Yablonsky e non nell'intervista "antiche amicizie" alla Pivano. Inoltre la citazione su Fellini fa parte anche del booklet Istituto Luce di "Generazioni d'amore". Di nuovo auguri e saluti, scusi Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 16:38, 11 apr 2020 (CEST) == Eneide == Ho fatto un controllo sui link e a me sembra tutto a posto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:14, 11 apr 2020 (CEST) :Fatto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:35, 11 apr 2020 (CEST) ::Ho fatto il controllo sui link all'Eneide e ho trovato delle citazioni messe su voci ma che non esistono né su Virgilio né su Eneide ma erano sulla voce tematica. Pertanto o si mantengono senza fonte oppure si eliminano anche altrove. Altre poi le ho eliminate perché mi sono accorto che erano presenti su Eneide. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:05, 13 apr 2020 (CEST) :::In caso di ulteriori aggiunte userei souce più che altro per collegarlo alla pagina di origine evitando di aggiungere altro. Non saprei come mettere l'ancoraggio. Alle maiuscole starò più attento... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:13, 20 apr 2020 (CEST) == Pietro Della Valle == Non ho capito la questione del template cita libro. Su Della Valle capisco che le citazioni sono relative a poche pagine ma a me serviva utilizzarle in altre voci, ovvio che nel tempo se ne aggiungeranno altre. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 07:15, 13 apr 2020 (CEST) :Ora è chiaro, mi ero mosso come se fossi su wikipedia! --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:43, 13 apr 2020 (CEST) == Re: [[William Shakespeare]] == Hai ragione, scusa! Mi ero soffermato a leggere la relativa pagina di discussione e non ho terminato il contributo circa la bibliografia. Provvedo!<br> Anzi, a tal proposito ho un dubbio che mi assilla e vorrei chiedere la tua opinione. In prima di copertina il libro riporta la dicitura ''Fabbri Editori'' ma in seconda di copertina mi ritrovo ciò:<br> ''© 1963 Rizzoli Editore, Milano<br> © 2003 RCS Libri S.p.A., Milano<br> © 2003 RCS Collezionabili S.p.A., Milano<br> © 2005 RCS Libri S.p.A., Milano<br> sulla presente collana''<br> [...]<br> ''Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 546 del 7 ottobre 2002''<br> Mentre nella terza di copertina trovo ''Finito di stampare nell'agosto 2006''.<br> Ora ti chiedo:<br> 1) è giusto associarlo all'editore Fabbri Editori oppure è più corretto inglobarlo nella ragione sociale a capo del gruppo, cioè a RCS Libri?<br> 2) in questa pioggia di date, quale utilizzeresti come data di pubblicazione? Tra date della detenzione dei diritti, di registrazione al tribunale e di stampa, in realtà non c'è una vera e propria data di pubblicazione. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 16:56, 13 apr 2020 (CEST) :No, la versione in mio possesso è [https://www.anobii.com/books/Tutto_%C3%A8_bene_quel_che_finisce_bene/01153f812e9a1d3e2f questa], ma le informazioni su Anobii sono state da me sottoposte. Per l'anno di pubblicazione ho utilizzato quanto adottato dall'[https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/tutto-e-bene-quel-che-finisce-bene/RAV0899936?tabDoc=tabloca OPAC romagnolo] ma sinceramente è l'ultima data che avrei scelto tra quelle elencate nel mio intervento precedente! Non ne capisco la regola e/o la logica di tale scelta. Va beh, riflessioni personali escluse, dimmi tu se devo procedere con l'anno fornito da OPAC. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 18:13, 13 apr 2020 (CEST) ::Grazie a te! Un ultimo appunto. Noto che nella bibliografia del volume in mio possesso hai inserito ''Tutte le opere'' ma segnalo che tale libro non è una raccolta, contiene solo ''Tutto è bene quel che finisce bene'' con testo inglese a fronte; ''Tutte le opere'' è il nome della collana di Fabbri Editori. Lo sottolineo perché in tutte le altre citazioni non ho mai visto riportare il nome della collana e magari hai pensato potesse essere una raccolta che inglobasse al suo interno svariate opere di Shakespeare. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 21:13, 13 apr 2020 (CEST) == Evadere il blocco == Ciao, a chi ti riferisci [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Cristina_Siccardi&curid=169182&diff=1058259&oldid=1058247&diffmode=source qui]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:05, 14 apr 2020 (CEST) == Re: utente anonimo== Sì, mr. Creed, mi scusi: ho fatto io un lavoro stamane su delle citazioni che avevo trovato. Era molto presto perché non potevo dormire ed ero così concentrata a non fare errori sui link (che Lei mi ha detto di evitare) che non mi ero accorta di non essermi loggata. Tra l'altro ho verificato (andando sull'archivio del Corriere della Sera) che i pezzi degli scrittori come Toklas inseriti nella pagina della Borgese sulla biblioteca Benetton, su "La Stampa" di Torino erano stati dati con una data sbagliata. E l'ho corretta sentendomi una piccola Sherlock mHolmes! Cordiali saluti e mi--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 21:40, 15 apr 2020 (CEST) scusi, Vane == Ortografia == Ciao, scrivo a te perché sei amministratore e ti vedo attivo; tanto è una minuzia, ma vorrei saziare una mia curiosità. Leggendo la pagina di [[Alessandro Barbero]] mi sono accorto che una sua citazione («[...] È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri da un po' fastidio. [...]») contiene l'errore ortografico di non avere il "dà" verbo accentato. Consultando la fonte dell'intervista risulta sbagliato anche lì. La domanda è ovviamente: come si agisce in questi casi su Wikiquote? Si corregge o si rimane fedeli alla fonte? Ciao e grazie.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:14, 16 apr 2020 (CEST) :Ok... quindi nel caso specifico tutto sommato possiamo permetterci di correggere? Anch'io sono molto per la fedeltà alla fonte però questo si potrebbe considerare un refuso.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:33, 16 apr 2020 (CEST) ::Fatto! Se dovessi notare qualcos'altro valuterò caso per caso, allora.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:39, 16 apr 2020 (CEST) == Linee guida == Correggo, francamente mi confondo tra voci che sono intestate in un modo o in un altro. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:22, 16 apr 2020 (CEST) :Se ho ben capito la voce [[meccanica quantistica]] è intestata male rispetto a [[quanto]].--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 16 apr 2020 (CEST) ::Sono entrambi voci tematiche, ma su meccanica quantistica c'è il paragrafo citazione mentre nell'altro no. Questo non capisco. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:37, 16 apr 2020 (CEST) == Re:Cleopatra == Ciao. Non ho ben capito dove ho sbagliato: ho inserito le citazioni prima nelle pagine di coloro che le hanno scritte, e poi in quella di Cleopatra. Grazie e scusa! --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 12:31, 16 apr 2020 (CEST) :Sistemo la formattazione in Cleopatra allora. Per quanto riguarda la traduzione mi è stato detto che può essere anche originale, se viene riportato il testo originale, e questo è il caso. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:17, 16 apr 2020 (CEST) ::Qual è invece la procedura per un testo antico anonimo, come quello che è in voce ora? --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:19, 16 apr 2020 (CEST) :::Purtroppo di traduzioni ufficiali non ne possiedo; se qualcuno vorrà cambiare la traduzione aggiungendo una fonte in italiano lo potrà tranquillamente fare. L’opera è quella, allora creo una sua voce. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 16:02, 16 apr 2020 (CEST) == Re:da storia nasce storia da sistemare == Buonasera Creed, ho capito, e ho rimesso l'asterisco subito grazie--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 19:02, 16 apr 2020 (CEST) == Marzo proverbi napoletani == Ciao, Creed, scusami il ritardo con cui ti rispondo. Ho rimosso la citazione perché non ho sottomano il testo di Artieri che chiesi in prestito. Ora è tutto fermo e non è quindi possibile richiederlo per la verifica. Molti, se non tutti i proverbi citati da Artieri sono riportati in forma di versi per evidenziarne la struttura metrica. In questo caso dovrebbe essere così: Di Giacomo include un proverbio nella sua poesia, ma senza testo alla mano come esserne sicuro? Ho consultato altri libri di proverbi senza in effetti trovarlo, lo stesso in rete. La cosa migliore quindi è toglierlo e, quando mi sarà possibile, controllare. Ti ringrazio per la verifica attenta e per lo splendido lavoro che stai facendo. Ti auguro un buon fine settimana. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:06, 18 apr 2020 (CEST) :Ciao, grazie per le belle cose che mi dici. Se vuoi reinserisco il proverbio, ma i tempi per la verifica, vista la situazione, saranno purtroppo lunghi. Approfitto per esporti un dubbio: Codas ha aggiornato la Selezione nuove voci con la pagina stub [[Teorema di Bell]]. Come dobbiamo regolarci con gli stub? Ciao, Creed --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:43, 18 apr 2020 (CEST) ::Ciao, Creed, buona domenica. Un chiarimento: devo inserire in Selezione nuove anche Maurizio Crozza? Se sì, in che punto precisamente. Le voci già esistenti da cui sono state scorporate citazioni diventano sempre voci nuove? Su questo aspetto mi resta ancora qualche dubbio. Ti ringrazio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:16, 19 apr 2020 (CEST) :::Tutto chiaro. Grazie Creed, Buona domenica {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:47, 19 apr 2020 (CEST) == Bohm == Grazie non me ne ero accorto. Sì è scritto a quattro mani, non so comeinserirlo correttamente. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 15:59, 18 apr 2020 (CEST) :Quindi va creata la voce per i due scienziati? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:17, 18 apr 2020 (CEST) ::Dubito che possano spuntare altre citazioni congiunte. Il libro da cui ho tratto non ne cita altre pertanto si rischia che rimanga una citazione unica. Inoltre il secondo scienziato per me è sconosciuto. Se ciò crea difficoltà possiamo anche eliminarla... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:31, 18 apr 2020 (CEST) == Correzione ping == Ciao Creed, una piccola dritta: quando [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_Wikiquote:Modello_di_voce/Raccolte&curid=168902&diff=1060229&oldid=1060228 correggi] un ping ricorda anche di rifare la firma (mettendo <nowiki>--~~~~</nowiki> posto della vecchia firma) perché normalmente i ping funzionano solo quando sono accompagnati dalla firma ;-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:46, 19 apr 2020 (CEST) == re capucci == Buongiorno maestro creed, sì le citazioni sono tutte di capucci, come può verificare a questo link: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/05/08/news/roberto-capucci-pasolini-mi-disse-rompa-lei-il-ghiaccio-con-la-mangano-1.9184074. saluti e grzie --[[Speciale:Contributi/93.34.89.255|93.34.89.255]] 18:36, 19 apr 2020 (CEST) == Re: [[George Gordon Byron]] == Ciao! Correggo subito. Sì, tutte le citazioni provenienti da ''Il corsaro'' sono state inserite da me e provengono dalla versione del libro presente nella bibliografia a fondo pagina. Su alcune opere in WikiQuote ho notato che si segue l'ordine alfabetico (al quale mi sono attenuto anche io) ma in altre ho notato che si segue l'ordine numerico delle pagine dalle quali le citazioni sono tratte. Se devo attuare quest'ultimo ordinamento, vedrò di aggiustare quanto prima. --[[Speciale:Contributi/151.42.201.106|151.42.201.106]] 20:22, 21 apr 2020 (CEST) == Re:fantasmi al valle ottavio rosati == Buongiorno mr. Creed. Per prima cosa ho tolto il titolo Fantasmi dalla bibliografia. Va bene? Poi sul fatto che ogni tanto Rosati scrive ‘ottavio’ anziché ‘io’, che posso dire? Effettivamente è una sua caratteristica: lo fa solo in “Quattro decenni”. Alterna alcuni pezzi in cui usa l'io dopo aver scritto “Dal diario di Ottavio Rosati:". Non sono un critico letterario ma penso che Rosati usa questa tecnica un po’ “psicodrammatica” per restare un po’ dentro e un po’ fuori. Secondo me che studio lo psicodramma lui vuole inquadrare tutto dal punto di vista del gioco dei ruoli e mantenere una distanza tra autore e personaggio. Comunque se dal punto di vista di wikipedia l’uso di "Ottavio" ci crea problemi di clettura possiamo eliminare quelle citazioni dove Rosati scrive 'Ottavio'. Decida lei. Questa pagina che ormai sta per finire ci è costata molte ore di lavoro ma penso che abbia un suo pubblico di studenti e un suo futuro. La ringrazio come sempre per il Suo supporto e ancora di più per la sua pazienza. --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 17:34, 26 apr 2020 (CEST)Una piccola domanda magari stupida: perché a volte i link a dei nomi sono di un colore azzurro evidente e altre volte no? == Romanzo poliziesco e Sistema eliocentrico == Ciao Creed, vorrei chiederti un parere: la citazione che ho inserito in [[Bertold Brecht]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Bertolt_Brecht&type=revision&diff=1062303&oldid=1062301] può essere impiegata per la creazione della voce tematica [[Poliziesco]] o va nella tematica [[Giallo]]? E ancora, la citazione inserita in [[Ernst Bloch]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ernst_Bloch&type=revision&diff=1062432&oldid=1062431] va bene per creare la voce [[Sistema eliocentrico]]? Ti ringrazio tantissimo. Buona domenica, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:36, 26 apr 2020 (CEST) :Perfetto, Grazie infinite Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:22, 26 apr 2020 (CEST) == Levante (cantante) == Ciao e scusa il disturbo. Forse ho mal interpretato le linee guida: ''"L'aggiunta di collegamenti a voci inesistenti è vietata, in Wikiquote; si creano disambigue solo quando ci sono le voci relative. Allo stesso modo, non si usano "titoli disambiguati" (con specificazioni oltre al titolo principale) come Giovanni Sartori (politologo) se non esistono altre voci collo stesso titolo."'' [[Aiuto:Disambiguazione]] oltre la cantante [[Levante|qui]] non vedo altre voci con quel nome (esistenti). --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 22:37, 9 mag 2020 (CEST) :Perdonami ancora il disturbo ma secondo me bisognerebbe dare la priorità alla cantante e gli altri significati in [[Levante (disambigua)]]. I pochi wikilink che ci sono puntano tutti alla cantante. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 23:00, 9 mag 2020 (CEST) == Richiesta info == Buongiorno Creed, le scrivo perché ho bisogno di due informazioni. E' possibile inserire delle immagini che sono parte integrante di un testo che è sul web, usando il tasto "immagini e file multimediali"? Mi succede perché a volte il sistema mi chiede di caricare da wikicommons e a volte direttamente dal pc. La seconda informazione è questa: è possibile creare una pagina wikiquote creando la categoria documentario? Ho visto che si può creare un wikiquote per un film, per un programma televisivo e persino per un film che sia un "falso" documentario come quello di Sasha Baron Cohen. La ringrazio e la saluto, [[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 11:34, 21 mag 2020 (CEST) == Problema account == Buongiorno, ho notato il suo messaggio di benvenuto sulla mia pagina e la contatto perché ho un problema. Sono stata bloccata a tempo indeterminato credo a causa di "abuso di account multipli", o una cosa del genere. Tempo fa ho contattato l'utente che mi ha bloccata, ma non credo mi abbia risposto (nel caso, non saprei dove recuperare la risposta). A quanto pare ho effettivamente due account, ma non so come mai. È possibile in qualche modo recuperarne uno? Non posso neanche crearne un altro perché l'indirizzo IP è il medesimo, quindi risulta che io ho già un account con quell'indirizzo (credo sia questo il motivo...). Nel caso non fosse in grado di aiutarmi, mi potrebbe consigliare come devo muovermi/ chi devo contattare? Grazie == Re: Marchesi Del Buono == Ciao! Sì, perché non è nella prefazione, ma nella postfazione di Guido Clericetti. Non so dire come mai abbia invertito le due cose. Noto che ho effettuato la modifica alle 02:45 di notte; forse non ero sveglissimo. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 02:37, 8 giu 2020 (CEST) == Scusa il disturbo == Ti chiedo scusa se chiedo a te ma io pur essendo da tanti anni su Wiki non sono pratico in certe cose. Ho avuto un problema su Wikipedia dove sono stato bloccato prima per tre mesi, poi a tempo indeterminato. Il motivo per il ban è che ho rimosso una frase che riportava delle fonti inesistenti, quindi non mi sembra una gran colpa. Anche considerato che ho contribuito al progetto per più di 10 anni. Tu cosa mi consigli di fare? A chi possono rivolgermi? Sono disperato. --[[Utente:Mad_Nick|<span style="color:red;">'''''Mad'''''</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|20px|Clicca accanto per parlarmi]][[Discussioni_utente:Mad_Nick|<span style="color:black;">'''''Nick'''''</span>]] 14:03, 22 set 2020 (CEST) == Re: Citazione sulla Felicità annullata in Chiara Amirante == Ciao. Ho fatto un lavoro approfondito trovando per quasi tutte le citazioni le pagine specifiche dai testi. Il codice ISBN già era citato nelle fonti sotto nella sezione ''Bibliografia''. Grazie per le tue indicazioni.--[[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 13:36, 17 nov 2020 (CET) == Saluti == Ciao Creed, mio maestro! Con che piacere ti rivedo! Bentornato. Spero che resti a lungo. Ti saluta il tuo molto indegno discepolo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:03, 18 nov 2020 (CET) == Saluti + == Creed, sono sempre lacrime di gioia e danze senza fine, ad ogni tuo ritorno! Sun-crops ormai sta raggiungendo i tuoi livelli, e sta inoltre istruendo a dovere, con il suo luminoso esempio, un nuovo patroller di Wikiquote che promette molto bene, l'utente GryffindorD, quindi il futuro di Wikiquote è in una botte di ferro e siamo tutti felici, specialmente ritrovando anche te sui vecchi campi di battaglia. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:09, 18 nov 2020 (CET) :{{ping|Spinoziano}} Ciao. Grazie per le belle parole che hai scritto, solo ora le leggo. Sei veramente generoso con me, non penso di meritare tanto. Grazie. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) ==Alba_re== Ciao. Ma nessun disturbo, caro. Hai ragione, sono stato frettoloso – e rimedio. Stammi bene.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:25, 24 nov 2020 (CET)<br>p.s.: però secondo me sarebbe meglio soltanto: "''L'alba strappa via tutti i veli posati dal buio, illumina senza misericordia ogni bruttezza e dissolve le illusione.''": i primi due periodi sono pleonastici per quanto riguarda la tematica in sé.--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:32, 24 nov 2020 (CET) == Re:Correzioni == Ciao. Perdonami, non mi era proprio venuto in mente di controllare le altre pagine.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 01:01, 8 dic 2020 (CET) ==[[Nadia Campana]]== Ciao, Creed. Quando ti sarà possibile, vuoi dare un'occhiata a questa citazione di Nadia Campana? Va bene questa fonte? {{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta. (citato in Alida Airaghi, ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93.]) ISBN 978-88-31698-76-4. Chiaramente, se non puoi rispondermi subito tu, può farlo chiunque, ferrato in materia, vorrà rispondere. Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) == Dickinson == Ciao, intanto che se nei paraggi ti ricordo che era rimasta in sospeso [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni#Emily Dickinson]], visto che pareva tutto ok potresti preparare una presentazione per la vetrina (se fai in tempo mentre gli ammalati dormono) così se non ci sono obiezioni poi procediamo. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:11, 14 mag 2021 (CEST) :Be', ma che ci vuoi fare, se intanto mostri una presentazione hai almeno modo di rilanciare la discussione all'attenzione. Poi non essere troppo modesto: se nessuno dice niente è perché, per ammirazione, non si è trovato nulla da dire, ovviamente. Tu tutto bene? La comunità è in ottima salute, e da quando Sun-Crops, il nostro [[Apollo]], ha preso le redini, il sole non ha cessato di splendere sempre più radioso. C'è anche un nuovo amministratore, anche se è un po' defilato. La comunità è davvero laboriosa e fiorente, e tra poco, come già sai, superereremo in numero di voci la Wikiquote inglese. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:48, 14 mag 2021 (CEST) ::Ah, questa del libro è proprio una bella notizia, ci puoi spedire una copia omaggio oppure lo possiamo leggere online? Se lo hai scritto tu, sarà sicuramente interessantissimo, che parli di radiologia o di bipolarismo o di critica cinematografica non fa differenza, chissà come sarà interessante! Spero che poi anche Sun-Crops ne scriverà uno. Intanto dove possiamo leggere il tuo? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:41, 14 mag 2021 (CEST) :::La voce è entrata in vetrina. Un caro saluto, a presto,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:40, 23 mag 2021 (CEST) == rocky marciano = rocky balboa == ho aggiunto alcune cose interessanti su rm, rispondi qui come migliorare questo articolo, ha troppi errori !!! sei amministratore? it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Rocky_Marciano :Ciao, Creed. Prima che, grazie a Spinoziano che mi ha messo nei superpasticci di serie A con Apollo, il Medesimo proceda a scorticarmi vivo, mi affretto ad informarti che questo signore è un collega (se non è proprio lui) di quell'estimatore che, bontà sua, mi ha elevato al ''fukin {{NDR|sic}} italian moron with no kknowledge {{NDR|sic}} of history'' [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione:Iosif_Stalin&diff=prev&oldid=1139706]. Gente che, non avendo niente da fare, più, beato lui, una <s>bella</s> formidabile dose '''e capa fresca'' (come si dice a Napoli), fa perdere solo tempo. Prima che il Lossia lo ''conci'' per bene, Marsia-Sun-crops ti saluta. Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 14 mag 2021 (CEST) == Saluto acrobatico == Bentornato come sempre! Complimenti per il libro, quella del dizionario aforistico alla Bierce è stata un'ottima scelta, se farai carriera sarà pane per Wikiquote! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:50, 2 ott 2021 (CEST) :Be', se non farai carriera come scrittore, diventa almeno enciclopedico come medico (così potremo comunque citare il tuo primo libro)! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:24, 2 ott 2021 (CEST) ::Con un piccolo volteggio mi inserisco. Che corrusco ritorno Creed, come sempre tutto oro e lampi! Tu sì raggiante, tu sì Apollo. Sono molto curioso: where is ''the libro''? Ho smanettato in molte guise, ma non sono riuscito a snidarlo. I riferimenti bibliografici, lo sai, sono imprescindibili :) Mi sveli l'arcano? Complimenti per il bacio delle Muse, ora che le hai vicine, tienile strette più che puoi. Diventa presto enciclopedico, in both domains. Bentornato. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:50, 2 ott 2021 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Mi sa che ti sei perso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=1170582&oldid=1111360 questo] :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 13:26, 2 ott 2021 (CEST) ::::{{ping|Spinoziano}} Finalmente! Miuto obrigado, Spin. La scrittura aforistica, fra le più difficili in assoluto, quella che consegna senza difese allo sguardo del lettore: ammirato o spietato giudice, senza vie di mezzo. Mi piace: pensieri delicati, ironici, giocosi, capaci di ribaltare punti di vista cristallizzati dall'abitudine, proporne di inusitati restando sempre nello spazio del vissuto. Non mancano piccole isole di poesia: "Alba", "Addolcire", "Aquilone: Pezzo di carta che sfida baldanzosamente il cielo dopo aver rubato il nome dall'aquila, il vigore dal vento ed il cuore ad un bambino." Sì, sono aforismi molto belli. Bravo, Creed! Alba, addolcire e aquilone, e non solo questi, potrebbero già essere in tematica, ma... ma... Ma col tempo vedrai che succederà. Non immaginavo la tua passione per gli eteronimi, questo espande all'infinito, come per l'"Asterisco" le possibilità di scrittura. Potresti scrivere libri di eteronimi, ognuno con una personalità, una biografia e quindi aforismi propri. Beato te che sai fare queste cose, beato te! Complimeti, Creed. Adelante! Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:26, 2 ott 2021 (CEST) == [[The Game of Death|Game of Death Redux]] == Salve Creed, ho saputo di [https://cityonfire.com/bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer questa notizia su cityonfire.com] che sta diventando virale, prima di tutto e tutti ho voluto avvisare qui a te, già su enwiki hanno dedicato un paragrafo sulla prima versione di ''[[w:en:Game of Death#Game of Death Redux (2019)|Game of Death Redux]]'' ma sul 2.0 ancora no poichè in fase di uscita in prima assoluta e riguarderà interamente sul materiale originale del [[The Game of Death|72]], nel link che ho inviato è presente una intervista, è possibile riportarla qui su Wikiquote? Grazie [[Speciale:Contributi/37.160.241.111|37.160.241.111]] ([[User talk:37.160.241.111|msg]]) 21:13, 28 nov 2021 (CET) :Puoi riportarla nella voce specificando che è nell'edizione redux del 2021... Comunque rifatti al doppiaggio ufficiale italiano o ai sottotitoli ufficiali (se non è disponibile il primo). Inoltre cita solo qualcosa di eventualmente siggnificativo dell'intervista, non è che a prescindere bisogna citare qualcosa.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 09:09, 30 nov 2021 (CET) == How we will see unregistered users == <section begin=content/> Ciao! Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia. Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate. Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento. Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia. Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio. Grazie. /[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/> 19:17, 4 gen 2022 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 --> == Typo == Ciao, Creed. Sai che è sempre una gioia rivederti in azione. Un chiarimento, per favore: qual è la soluzione grafica giusta nel riportare passaggi che nella fonte sono compresi fra ' ', lasciare così, o, come faccio io riportandoli fra " ". Ho sempre pensato che quest'ultima fosse la soluzione in linea con le convenzioni di wikiquote. È così, o sono in errore? Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 10 feb 2022 (CET) :Grazie infinite, Creed, chiaro ed esaustivo, come sempre. Grazie. Ti auguro una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 10 feb 2022 (CET) == Dischi == Ciao. Approfitto dei fix che hai apportato alla voce [[Ditonellapiaga]] per farti una domanda, non avendo (mi pare) trovato risposta in [[WQ:MM]]. Va indicato in qualche modo il fatto che, nel caso, una citazione non provenga da un "disco" canonico? Nello specifico di Ditonellapiaga, solo ''Camouflage'' è effettivamente un album; ''Morsi'' è un EP mentre addirittura ''Parli'' è un disco singolo - ed è quindi superfluo sottolineare come tutte le citazioni provengono solo da quell'unica canzone omonima -. Come ci si regola? '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 16:51, 5 mar 2022 (CET) == re: Dino Campana == Ciao :-) tornato, anche se ogni volta che torno succede un casino (due anni fa la pandemia, quest'anno la guerra in Ucraina... dovete sperare che rimanga qui o rimanga lì le prossime volte XD). Non ho il libro di Campana, l'avevo preso in biblioteca. Devo andarci in questi giorni, se vuoi lo prendo in prestito così controllo. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 7 mar 2022 (CET) :Ciao, ho preso il libro e la situazione è questa. L'indice dei Canti orfici è il seguente: :*La notte (La notte, Il viaggio e il ritorno, Fine) :*Notturni (quelli indicati su Wikisource) :*La Verna (che contiene tutto ciò che nell'indice su Wikisource va da "La Verna" fino alla fine) :*Varie e frammenti (Barche amarrate, Frammento, Pampa, Il Russo, Passeggiata in tram in America e ritorno, L'incontro di Regolo, Scirocco, Crepuscolo mediterraneo, Piazza Sarzano, Genova) :Poi ci sono i seguenti scritti, ognuno dei quali messo con la stessa gerarchia dei Canti orfici (metto tra parentesi quale delle opere citate nella voce è presente e in quale sezione): :*Versi sparsi :*Quaderno (Il tempo miserabile consumi [pp. 81-82], Poesia facile [p. 90], Donna genovese [p. 90], O l'anima vivente delle cose [p. 106], Il porto che si addorme, il porto il porto [pp. 112-113], Piazza S. Giorgio [p. 113]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , I (Sorga la larva di antico sogno [pp. 125-127], Genova [129-130], Fabbricare fabbricare fabbricare [p. 133], Le Cafard (Nostalgia del viaggio) [pp. 140-141]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , II (Storie I [pp. 161-164]) :Fammi sapere se ti serve altro ;-) ciao --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:57, 12 mar 2022 (CET) ::Fatto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 13 mar 2022 (CET) == Cita web == Ciao, non è previsto l'utilizzo su Wikiquote?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 00:36, 22 apr 2022 (CEST) == Barre == Ciao Creed, spero che tu abbia trascorso una lieta Pasqua. Già che ti stai rioccupando di Fabri Fibra, e che sei il maestro delle citazioni in versi, sarebbe utile un tuo occhio anche in [[Wikiquote:Bar#Barre verticali]], è una questione piuttosto delicata.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:44, 22 apr 2022 (CEST) :{{ping|Spinoziano}} {{fatto}} --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:25, 22 apr 2022 (CEST) == Agostino Di Bartolomei == Ciao. Scusa la brutalità: ma ''"follia"'' de che...?!<br/>1) me lo avete detto proprio ''voi'' (inteso come storici utenti di Wikiquote) di [[Wikiquote:Bar/Archivio_2017-06--12#Siti_web_e_trascrizione_fonte|usare la minuscola]] per i siti web, come mi aveva spiegato anche {{ping|Spinoziano}} in talk privata; se poi ''tu'' sei contrario alla cosa, perdona ma ciò andrebbe discusso pubblicamente una volta per tutte... senza andare a offendere il lavoro di utenti che, con tutto il rispetto, qui dentro si sono sempre fatti il mazzo e, soprattutto, si sono ''sempre ''attenuti ad ogni rilievo altrui -.-<br/>2) l'immagine di Di Bartolomei che hai re-inserito è attualmente sotto PdC su Commons poiché, essendo stata scattata ''dopo'' il 1° gennaio 1976, tecnicamente non può rientrare sotto la licenza PD-Italy che permette caricamenti solo precedenti a quella data; ma se ci tieni tanto a mantenere una foto in palese copyviol, prego fai pure... tanto qua ''siamo alla follia'' (cit.) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:22, 19 giu 2022 (CEST) ::Dunque, una cosa alla volta: :''"...visto che '''di solito ignori bellamente''' i miei messaggi."'' ::Dove e quando mi sarei macchiato di simili comportamenti? Dove e quando avrei ignorato un tuo messaggio e/o ti avrei negato una risposta...? :''se poi '''hai riferimenti precisi''' a qualche questione ti inviterei a elencarli, grazie."'' ::[[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|Ecco qua]], prego, in occasione della recente campagna [[Wikiquote:SheSaid 2021|SheSaid 2021]] (a proposito di ''"farsi sempre il mazzo"''). Da allora, in caso di simili modifiche di stile, io mi sono sempre-e-strettamente attenuto ai rilievi posti all'epoca da un tuo collega admim quale {{ping|Sun-crops}} — ''"Il maiuscolo lo riserviamo alle testate, il migliore standard per [...] i siti web è il minuscolo."'' ::Mettetevi d'accordo! ;-) :''"Quanto al "farsi sempre il mazzo" non vorrei dover scomodare i rispettivi numeri (e non solo) su questa piattaforma, '''sarebbe alquanto spiacevole'''."'' ::Tranquillo, mica mi offendo :-) ma non sono qui a fare classifiche di merito. La mia frase voleva solo sottolineare un briciolo di ''rispetto'' che, mi sia permesso, forse mi era dovuto alla luce del mio ormai quindicennale comportamento dentro questa piattaforma; ma evidentemente preferisci porti nei miei confonti come se io fossi un ''"folle"'' che passa il tempo a bighellonare qui dentro, e le cui modifiche debbono quindi essere annullate con la mannaia oltreché con sprezzanti commenti nel campo oggetto... ::Ne prendo atto -.- e d'ora in avanti mi regolerò di conseguenza nei tuoi confronti. :''"Il fatto che tu '''non sia intervenuto''' in una discussione sulla tua pagina lascerebbe presupporre un certo 'silenzio assenso'"'' ::No, lasciava presupporre che, non essendo ''tu'' stesso intervenuto a replicare ulteriormente all'ultimo intervento di {{ping|Spinoziano}}, la questione era chiusa. Mi sbagliavo, evidentemente — stupido io a non aver ancora capito che, dentro Wikiquote, la macchina burocratica è ben più complicata che negli altri progetti wiki. :''ho visto un'infinità di tue modifiche in cui hai praticamente cambiato '''solo quello'''"'' ::Se ti sei davvero imbattuto in un' ''"infinità"'' di mie modifiche di tale tenore, bé bastava conttarmi in talk oppure aprire una discussione pubblica sul da farsi. Com'è che hai detto prima? Ah sì, ''silenzio assenso''... :''"la descrizione nel campo oggetto era "minuzie estetiche", ora in virtù di cosa io dovrei presupporre che la sostituzione sia dovuta a un copyviol o non a una mera e opinabile preferenza estetica?"'' ::E questo è l'unico rilievo su cui hai pienamente ragione, ero stato troppo superficiale nell'oggetto della modifica, mea culpa — ma detto ciò, a parziale discolpa, quando si va ad inserire una foto ognuno di noi dovrebbe premurarsi se essa abbia una licenza corretta e/o se non sai gravata da PdC ;-) :'''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 18:31, 19 giu 2022 (CEST) ::Ciao {{ping|AssassinsCreed}} Ciao {{ping|Danyele}}, intervengo sulla questione del minuscolo per i siti web: sono stato io a dire a Danyele di usare il minuscolo, indicandoglielo il migliore standard da usare; l'ho fatto convinto in buona fede che sia così ed è a questo criterio che tuttora mi attengo. Ne consegue che se le cose stanno diversamente, la responsabilità delle modifiche fatte da Danyele è solo mia e nessun rilievo può essergli fatto se ha seguito le mie indicazioni. Creed, tu sei tuttora il mio maestro, a te debbo tutto quello che ho imparato e sai quanto rispetto e affetto ho per te; consentimi di dirti che due utenti di valore come te e Danyele – che contribuisce in modo così valido, che debbo di nuovo ringraziare per il generoso contributo che ha dato – su mio invito – alla campagna SheSaid – possono e debbono dialogare amichevolmente; non c'è ragione che non sia così fra due persone esperte, intelligenti e ragionevoli. Se forse in questo momento non è così, questo dipende solo da un malinteso. Dissipiamolo e discutiamo al Bar di tutte le questioni ancora aperte. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:12, 19 giu 2022 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Figurati, nessun problema, tutto chiaro. È una questione minoritaria e posso tranquillamente adeguarmi, sebbene io preferisca le maiuscole (si chiama ''YouTube.com'' non ''youtube.com'') e le pagine di aiuto e le voci in vetrina (anche quelle redatte da altri) utilizzino tutte le maiuscole. Ho scritto un commento inopportuno nell'oggetto della modifica e non si ripeterà. L'affetto è reciproco caro Sun, e non c'è ragione per cui io non debba nutrire rispetto per danyele e il suo lavoro qui. Buona serata a entrambi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 22:09, 19 giu 2022 (CEST) ::::Creed, The Great One! Quando c'è Creed, quando c'è il Maestro, pe' me sponta 'o sole 'ncielo, un bel sole grande e luminoso. Basta solo leggere il tuo nome utente nelle ultime modifiche e cambia veramente tutto, ogni volta. Peccato non vederti più spesso. Per la questione maiuscole / minuscole, qualunque soluzione mi sta bene, e, sapendo quanto sei esperto, quanto a fondo conosci tutti gli aspetti del progetto, non mi stupirebbe affatto se risultasse che tu abbia visto giusto; bisognerà discuterne e mettere un punto fermo. Se mi vedrai seguire la soluzione "minuscola", non pensare che io sia in disaccordo, ma ormai l'ho detto ad altri utenti e fare un'inversione di marcia, prima di definire questo problema, creerebbe ulteriori complicazioni. Quanto al commento, sono certo che Danyele, come me e come tutti, sa bene chi è Creed e sa benissimo che da Creed non può in nessun caso, mai provenire nulla di veramente, intenzionalmente negativo. Ciao Maestro, {{small|il tuo allievo sun-crops (ubi maior minor cessat)}} ti augura buona settimana. Dimenticavo: non sembra anche a te che la prima citazione in [[Maurits Cornelis Escher]], che è un tuo contributo, possa andare bene per la voce tematica [[tridimensionalità]]? A me sembra di sì; se sei d'accordo potresti, volendo, creare questa voce, se hai voglia e quando avrai tempo. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 19 giu 2022 (CEST) :::::Guarda, facciamola semplice: se volevi una risposta a qualcosa, bastava ''chiederla'' chiaramente... mettendo un bel '''punto interrogativo''' al termine della richiesta ;-) . Perché io posso solo limitarmi a leggere i messaggi che mi vengono recapitati nero-su-bianco - e un ''messaggio'' non è sinonimo di ''domanda'', un messaggio può essere anche solo il ''consiglio'' spassionato di un utente più esperto... -, mentre ancora non riesco a ''leggere'' le eventuali intenzioni insite nelle menti altrui. E di tutto mi si può accusare, mica sono infallibile, ma di certo non di essere uno che si nasconde dietro al write-only, la mia ''wikistoria'' (che sia su 'quote, 'pedia o commons, i tre progetti a cui più collaboro) è lì a testimoniarlo: quando mi viene posta ''chiaramente'' una domanda io ho sempre risposto, lo sto facendo anche adesso e sempre lo farò in futuro. Se sostieni che avrei ''"più volte ignorato i [tuoi] messaggi"'' e che da me avresti ottenuto ''"solo silenzi"'', bé mi spiace ma dal mio punto di vista stai semplicemente affermando il falso. Non sei d'accordo? Pazienza... alla luce dell'odierna chiacchierata (alla fine anche molto ''illuminante'', devo dire) non credo m'importerà più molto della ''tua'' personale opinione su di me.<br/>Venendo on-topic, rispondo con quel che da tempo vado ripetendo a pappagallo in casi del genere: a me non interessa quale sistema di citazione verrà scelto, m'interessa che ne venga scelto uno-e-che-sia-quello, punto. D'ora in avanti, stai <del>sereno</del> tranquillo, citerò i siti web riportando la ''maiuscola'': ma se qualcuno dovesse venirmi a segnalare il contrario (ci metto la firma che sarà così...) bé non ne avrai a male se lo reindizzerò verso di te; perché sinceramente, dopo anni che mi sento ripetere una cosa da una parte, un'altra dall'altra, e così a ciclo continuo... io su quest'argomento ho ormai esaurito al pazienza. Scusa lo sfogo, buona serata :-) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::::Grazie {{ping|Sun-crops}}, le tue parole come al solito sono molto belle, ma anche molto eccessive. Non sono più molto spesso qui perché gli impegni da medico e di altro genere me lo consentono molto poco. Quanto alla voce sulla tridimensionalità ci sta alla grande, ma creala pure tu, io ho accumulato una lista di almeno 40 voci da creare e non ho mai il tempo di farlo... :-) Ciao Sun --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:17, 20 giu 2022 (CEST) :::::::{{ping|Sun-crops}}, ti sei preso ingiustamente la colpa, in realtà ero stato io a risponderti "minuscola" ([[Discussioni utente:Sun-crops#Re: Maiuscole / minuscole]]) a tua precisa domanda, otto mesi prima che Danyele lo chiedesse a te e che [[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|tu quindi gli rispondessi così]]. Quindi sono io la folle causa di tutto {{sisi2}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:48, 20 giu 2022 (CEST) {{rientro}} Ciao, {{ping|Spinoziano}}. Nessuno ha colpa di nulla, davvero. Tu mi hai consigliato per il meglio e hai argomentato le tue indicazioni. Non hai nessun motivo di rimproverarti. Se ho accolto il tuo consiglio, senza sollevare obiezioni, l'ho fatto mio, quindi... Il piccolo malinteso intervenuto fra due utenti corretti e di valore si è dissipato praticamente da solo, grazie alla qualità dei due interlocutori e al grande fair play di Creed. Ora però questo "standard" è in discussione, speriamo di riuscire a mettere un punto fermo. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:10, 20 giu 2022 (CEST) :Grazie per il chiarimento sul ping {{ping|Spinoziano}}, rimedio ora. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:28, 20 giu 2022 (CEST) ::Grazie a entrambi {{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Comunque ribadisco, nessun problema.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 16:55, 20 giu 2022 (CEST) :::Se ritieni che quella ''"del punto interrogativo è davvero stiracchiata come tesi, ai limiti del provocatorio"'', dal mio punto d vista è solo un ''tuo'' problema. Ma le ''parole'' solo importanti (cit.) così come la ''punteggiatura'', e io non posso che attenermi ad esse. Io ''leggo'' ed, eventualmente, rispondo di conseguenza. Sono io che rimango invece ''"basito"'', nel caso, se qualcuno si aspetta da me delle risposte a domande... ''mai'' poste. Quanto al resto, sei tu che avevi vergato nero-su-bianco come io avrei ''"più volte '''ignorato''' i [tuoi] messaggi"'', che da me avresti ottenuto ''"'''solo silenzi'''"'': nella ''forma'' non sarà un'accusa di write-only ma nella ''sostanza'' ci assomiglia molto, imho, non prendiamoci in giro. Diciamo che, senza offesa, hai una maniera molto ''curiosa'' di provare a ''"distendere il clima"'' e, se questo è il risultato, la mia volontà di proseguire oltre questa discussione è pari allo zero. Perché per chiedere ''rispetto'' bisognerebbe prima mostrarlo, e io fin qui non ne ho visto un briciolo nei miei confronti, da parte tua; rispetto e continuerò a rispettare l'enorme lavoro portato avanti dalla tua ''utenza'' qui dentro, ma, mi sia permesso, d'ora in avanti ne avrò un po' meno per l{{'}}''utente'' dietro a quel lavoro. Posso solo concludere che, come ho già scritto nella discussione pubblica, mi atterrò a qualsiasi decisione presa - se si arriverà ad una decisione ''unica'' -. Tanti saluti '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::[[w:Mister Magoo|Mr Magoo]] si permette d'intervenire presentando le sue scuse per aver scritto che tutto si era chiarito. Purtroppo un po' di stanchezza mi ha reso cieco agli ulteriori sviluppi e sembra che il malinteso purtroppo resti. Questo sorprende molto e dispiace poiché sia Creed che {{ping|Danyele}} sono utenti correttissimi. Ma resta il fatto evidentissimo che solo di questo si tratta, di un colossale malinteso. A Napoli si dice: 'o diavolo tene 'e ccorna, chissà quale diavolo ci ha messo lo zampino. Tutto nasce da una questione di minimo dettaglio e, paradosso dei paradossi, Danyele usava le maiuscole, finché non gli ho detto – mea culpa, mea maxima culpa – di fare altrimenti. Possibile che da una questione così piccola sia nato questo nebbione? Questo – scusatemi – vero e proprio [[w:teatro d'ombre|teatro d'ombre]], questa [[w:Fata Morgana (ottica)|Fata Morgana]]. Pensavo che con il fair play di cui ha dato prova Creed la querelle (io dico non-querelle, proprio perché tutto deriva da un gigantesco fraintendimento reciproco) potesse considerarsi chiusa. Confido che con il tempo tutte queste scorie (fondate su cosa? originate da cosa?) si sedimenteranno e il clima tornerà al sereno. Deve essere così. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:07, 21 giu 2022 (CEST) == Spazio tridimensionale == Ciao, Creedus Magnus, grazie per avermi proposto la creazione della voce, ma la voce è tua e visto che, compatibilmente con i tuoi molti impegni, sei presente, è giusto che sia tu a crearla. Quando vorrai, quando ti sarà possibile; non c'è nessuna fretta. Ciao Creed, buona settimana. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:24, 21 giu 2022 (CEST) Una piccolissima postilla, una sorta piccolo scolio per i prof. di latino in agguato con la matita rossa. Lo dico ad onore del mio prof. di italiano, latino e greco, il compianto e oggi – con colpevole ritardo – da me venerato Prof. A. M.; non si pensi che il latino non me lo abbia insegnato: so bene che al posto del nominativo andava usato il vocativo; ma suonava male al mio per così dire "orecchio assoluto" e mi sono preso una sorta di "licenza poetica". Invoco clemenza e – mi raccomando – non si segua il cattivo esempio. Ciao, Creed. P. S. Il prof A. M.: guai a dirgli: È stato un errore di distrazione. La risposta piombava inesorabile: "E se un giorno farai il chirurgo, te lo <s>puoi</s> potrai permettere un errore di distrazione?" ({{small|e pazienza se con questa citazione do argomenti all'omnipervasiva, tracimante, esondante, nilotica meschinità per colpirmi con battute feroci, je m'en fiche éperdument}}). Si scherzava assai poco con il Prof. A. M. Ma, da quel che posso vedere, quelli erano proprio altri tempi. Certe cose, oggi correnti, erano inimmaginabili, assolutamente inconcepibili all'epoca. Di nuovo Ciao. A presto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:20, 30 giu 2022 (CEST) :Ciao Creed, che piacere sentirti! Immagino quanto sei impegnato e la tua risposta è perciò ancora più importante e gradita. Però, che facimmo: 'A carne 'a sotto e 'e maccarune 'a coppa? È {{small|l'allievo}}, il maccherone, moi, che deve spiegarsi con il Maestro e stare sotto al Maestro, che è la carne e deve stare sempre sopra. Del resto anch'io sono rimasto invischiato in contrasti, a dir poco spiacevoli, e quindi dico a me stesso: nun te fa maje masto: chi se fa masto, cade dint' 'o mastrillo, cade a sua volta nella trappola. Ho ''osato'' aver ''dubbi'' su un titolo imperiale, e si è proceduto all'infangatura, alla ritorsione: si è sollevato in più puntate, ben calcolate nei modi e nei tempi, un caso di limpieza de hoja e quindi, in un certo senso, anche di limpieza de sangre. Una specie di Exurge Domine in filigrana. Che dire? Rem nec novam nec inusitatam aggredimur. Alla fine, al di là delle intenzioni ostili, mi è stato reso un favore: sto ricontrollando. Quanto alla querelle sorta con Danyele, sono certissimo che fra te e Danyele presto tornerà il sereno: siete persone e collaboratori così corretti e validi, che non può essere diversamente. Resta la discussione sulle maiuscole e minuscole: sì, la maggioranza si è espressa in quel senso; mi sembra però – potrei essere in errore, tu sei più esperto e puoi valutare meglio – ma mi sembra che manchi ancora qualcosa come una "ratifica" conclusiva. Forse, forse, lo dico con infinita cautela, la cosa è ancora un po' fluida. L'orientamento prevalente nella discussione e in pratica però è evidentissimo. Per quanto mi concerne mi regolerò così: se vedo un'impostazione in maiuscole, la seguo nel caso dovessi inserire citazioni, se vedo minuscole, idem. Grande Creed, spero di rivederti presto; in ogni caso ti auguro Buone vacanze e di avere sempre vicina la Musa che ispira i tuoi bei libri (ne hai già scritto un altro, no?). Ciao, Creed {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:28, 19 lug 2022 (CEST) 4crib6xg0eky52i3gwcikewlpoj36i7 1217917 1217897 2022-07-19T19:25:17Z Sun-crops 10277 /* Spazio tridimensionale */ wikitext text/x-wiki {| class="noprint" style="clear:both; margin:0 auto; background: #CCFF99" align=center width=100% id=toccolours |style="background:#88BB55" align=center| '''''Archivio discussioni''''' |- |align=center |{{MultiCol|90%}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager (blue).png|left|60 px]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2011|2011]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (gennaio-giugno)|Da gennaio a giugno 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)|Da luglio a settembre 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioottobre2012giugno2013|Da ottobre 2012 a giugno 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioluglioottobre2013|Da luglio a ottobre 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivionovembreluglio2014|Da novembre 2013 a luglio 2014]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagostoaprile2015|Da agosto 2014 ad aprile 2015]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomaggioluglio2015|Da maggio a luglio 2015]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagosto2015febbraio2016|Da agosto 2015 a febbraio 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016|Da marzo 2016 a dicembre 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2017|2017]]{{ColBreak}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager.png|right|85 px]]{{EndMultiCol}}<br/> |} <br /> == Re: Robert Conquest == Grazie per la segnalazione. Ho provveduto alla deplorevole dimenticanza. Ho inserito la bibliografia mancante. Auguri di buon anno anche a te. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 09:36, 3 gen 2018 (CET) ==Sandbox== Ciao, ti serve ancora [[Utente:AssassinsCreed/SandboxAnnoTennista]]? Perché sta in [[Speciale:LintErrors/missing-end-tag]] :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 3 gen 2018 (CET) :Cancellata. {{smile}}--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 12:24, 3 gen 2018 (CET) == Faese del giorno == Non è per caso che bella frase del giorno c'è un errore grammaticale "starmente" invece che "starmene"--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 19:04, 3 gen 2018 (CET) ==[[:Mario Capanna]]== Ciao e buon anno. L'ultima modifica sui paragrafi citazioni di e interviste vanno bene così? Ho preso spunto dalla voce di De Gregori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:07, 4 gen 2018 (CET) == Aldo Busi, ''Vita standard di un venditore provvisorio di collant''_re == Ciao, buon 2018 a te! Si va, si va... Per quanto riguarda Busi, le pagine delle edizioni BUR e Mondadori non coincidono e non riesco a controllare puntualmente: ci vorrebbe più tempo. Ho cercato sul web qualcuna delle citazioni inserite e le ho trovate corrispondenti, ma andrebbe fatto un riordino. Provo a sollecitare l'utente.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:34, 4 gen 2018 (CET) Prometto di mettere apposto appena trovo il tempo di cercare le pagine! [[Utente:Porfirij|Porfirij]] ==[[:Gino Bramieri]]== Ciao, l'ultima modifica che ho effettuato è corretta? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 5 gen 2018 (CET) ==[[:Maria De Filippi]]== La presenza di una sezione non fontata è ammessa? (Sette, 25 marzo 2004) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:48, 5 gen 2018 (CET) :Chiarisco, non fontata con link esterni. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:49, 5 gen 2018 (CET) == [[Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.]] == Ciao. Che ne pensi dell'ultima risposta arrivata [[Discussione:Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]]? Per me chi l'ha scritto non ha tutti i torti. Saresti d'accordo a spostare il titolo della voce a "Stella (calcio)"? Ovviamente conservando quelle pertinenti.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:01, 7 gen 2018 (CET) :Vedo che avevi già detto la tua [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2017#Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]], immagino che la tua posizione non sia cambiata. Per quanto possa valere, dal mio punto di vista sia questa che l'[[Presunto abuso di farmaci della Juventus F.C.|altra]] voce, rappresentano due esempi di scorpori frettolosi. Tante citazioni potevano essere rimosse dalla voce della Juventus e rimanere semplicemente in quelle degli autori senza bisogno di raccoglierle sotto un'etichetta. Come detto in passato, Pedia e Quote sono progetti differenti ma non è un caso che entrambi gli argomenti non abbiano voci dedicate nel progetto principale.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:14, 7 gen 2018 (CET) == Re: ''[[Eraserhead - La mente che cancella]]'' == Ciao, questa voce l'avevo creata quando ancora non avevo ben chiaro come funzionavano le cose qui. La mia modalità è buttati-sbaglia-riprova :) *La frase è tratta da una canzone cantata da uno dei personaggi del film, mai stato doppiato in italiano. *Se non ricordo male il documentario l'avevo visto su YouTube non doppiato e le frasi le avevo tradotte io. Comunque adesso posseggo i DVD di entrambi i film, quindi posso copiare i sottotitoli ufficiali. Sicuramente mi capiterà di ritornarci su, me lo segno. --[[Utente:SunOfErat|SunOfErat]] ([[Discussioni utente:SunOfErat|scrivimi]]) 16:46, 8 gen 2018 (CET) == Citazione sulla Felicità annullata == Ho visto hai annullato la citazione. Scusa non avendo visto fonti per le altre non volevo inserirla solo per questa. Sono nuovo qui. La fonte è il libro bestseller “E gioia sia. Il segreto per la felicità” edito da PIEMME Mondadori e scritto da Chiara Amirante. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:18, 9 gen 2018 (CET) :Ottimo. Grazie per le info. Magari in futuro la inserirò. Ma non è che ci tenessi particolarmente. L’avevo letta e mi era piaciuta e per caso ero capitato in quella pagina e avevo pensato di inserirla. Tutto qui. Ma se le procedure sono queste scusami per l’errore. Un buon lavoro. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:27, 12 gen 2018 (CET) == La signora delle camelie == Ciao, caro Creed, nella citazione di Dumas credo che "l'occhio non è che un tutto" sia un refuso del traduttore (la parola "tutto" è già presente prima nella frase). Ho controllato su un'edizione che casualmente ho a casa, dov'è così: *[...] io sono di quelli che credono che il tutto stia nel poco. Il bambino è piccolo, ma racchiude l'uomo; il cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l'occhio non è che un punto, ma abbraccia le miglia. (''La signora delle camelie'', traduzione di Francesco Tarquini, Rusconi-Gente, Milano, 1990.) Io metterei questa versione al posto dell'altra, ovviamente aggiungendo questa edizione in bibliografia, se sei d'accordo puoi procedere tu stesso se vuoi; ti ho scritto anche per non rischiare di conflittarti.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:41, 9 gen 2018 (CET) :Be', per evitare fraintendimenti basterebbe mettere l'anno di edizione anche accanto a tutte le citazioni già presenti (e un NDR nell'incipit), solo che... vedo che l'edizione utilizzata non ha un anno :/ Uhm, allora per il momento la inserisco con la nota... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:17, 9 gen 2018 (CET) ::Ci sarebbe anche [https://books.google.it/books?id=CauvBAAAQBAJ questa] edizione, che pare aver la stessa traduzione utilizzata da te, e che è consultabile online, ma non ho approfondito più di tanto, te la segnalo giusto per. Ciao,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:43, 9 gen 2018 (CET) :::Il problema è più che altro la mancanza dell'anno, perché se qualcuno volesse inserire varie citazioni da un'altra edizione bisognerebbe trovare un'altra soluzione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:07, 9 gen 2018 (CET) == Armata Brancaleone == Come ho già scritto, ci sono quattro altre duplicazioni fra frasi e dialoghi. Perché questa no e le altre sì? Un saluto.--[[Utente:PLitta|PLitta]] ([[Discussioni utente:PLitta|scrivimi]]) 00:44, 10 gen 2018 (CET) ==Dichiarazioni== Errare ecc ecc. Buona giornata --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:26, 11 gen 2018 (CET) ==[[:Paolo Puri]]== Ciao, esistono dei criteri di enciclopedicità per la presenza su wikiquote? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:31, 11 gen 2018 (CET) == [[Pif]] == Perdona il disturbo, posso quindi modificare la pagina di Pif secondo quanto stabilito in [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce/Persone]] realizzando [[Utente:George Kaplan 21/prova|qualcosa del genere]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:28, 12 gen 2018 (CET) :Perfetto, grazie mille. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:53, 12 gen 2018 (CET) == [[Ancona]] == Caro AssassinCreeds, rispondo all'intervento che hai lasciato nella mia pagina di discussione. Per quanto riguarda la citazione del passo di Strabone, in effetti non avevo notato che la fonte riportata fosse ottocentesca e dunque avrei dovuto sostituire il riferimento moderno, anch'esso presente in Internet, su Google Libri. Credo sia più opportuno inserire la traduzione moderna perché usa un linguaggio più comprensibile. Valga come esempio l'espressione ottocentesca "molto abbondevole di vino", che è abbastanza desueta; ad essa è certo preferibile l'espressione della traduzione moderna "produce vino in abbondanza". Inoltre l'espressione usata nella traduzione ottocentesca "Ancona è di origine ellenica" usa il termine "origine" che non è presente nell'edizione originale, e nelle versioni moderne si traduce letteralmente "Ancona è città greca", aderente all'originale "'Πόλεις δὲ Ἀγκών μὲν Ἑλληνίς". Ora vorrei inserire nuovamente la traduzione moderna, citando le fonti da cui è tratta, che sono queste (scelte tra tante altre presenti su Google Libri): [https://books.google.it/books?id=f9Iju2yqKAkC&pg=PA117&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjC-7b41dTYAhVEK8AKHULyDMMQuwUIKzAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano&f=false Lorenzo Braccesi, 2007]; [https://books.google.it/books?id=MdSkROvZA6MC&pg=PA48&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano+vino&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiL7_ui1tTYAhXF-KQKHfo9AXYQ6AEIKDAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano%20vino&f=false Luca Antonelli, 2003]. Ti chiedo un chiarimento: credevo che le citazioni in lingua diversa dall'Italiano dovrebbero essere presenti su Wikiquote sia in lingua originale, sia in traduzione. Vedo invece che hai cancellato la citazione in lingua originale e non capisco perché. Vengo ora alla citazione dello Pseudo Scilace, tratta dall'opera "Periplo". Non capisco perché l'hai cancellata; mi hai scritto che prima deve essere creata su Wikiquote la voce dell'autore. In Wikipedia, però, quando si arricchisce una pagina di un'informazione mancante, non è necessario creare anche pagine eventualemente mancanti, correlate all'informazione inserita. Si tratta di un progetto collaborativo e perciò non tutti devono fare tutto, l'importante è che i contributi siano seri e documentati. Credevo fosse così anche su Wikiquote. Non è così, invece? Un chiarimento sullo Pseudo Scilace: con questo nome convenzionale si indica l'autore del Periplo, testo composto originariamente dal geografo Scilace di Carianda nel VI secolo a.C. e poi aggiornato da altri autori, fino ad arrivare ad un testo riveduto e corretto, del V - IV secolo a.C. Ti chiedo un'ultimo chiarimento: perché non si devono mettere le citazioni in ordine cronologico? Mescolare autori che scrivono nel VI secolo a.C. ed autore che scrivono nell'Ottocento o nel Cinquecento solo per rispettare un ordine alfabetico non mi sembra fornisca un buon servizio a chi legge. Forse però ci sono altre considerazioni, che non conosco. Ciao e grazie delle informazioni che vorrai darmi. --[[Utente:Gep|Gep]] ([[Discussioni utente:Gep|scrivimi]]) 11:01, 13 gen 2018 (CET) == Gourmet == Non capisco perché nell'interprogetto di [[gourmet]] ci sia il link a wikipedia inglese e non a quello italiano--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 17:46, 16 gen 2018 (CET) :Sistemata [[Utente:Ulisse|Ulisse]]--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 21:54, 16 gen 2018 (CET) ==[[:Virna Lisi]]== Ciao, ho inserito l'intervista riproposta il giorno della sua morte, ma non riesco a trovare la prima versione, per cui non credo di avere titolato nel modo corretto la stessa. Potresti controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:57, 17 gen 2018 (CET) ==re: Malangatana Ngwenya== Yep ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:57, 17 gen 2018 (CET) ==[[:Aldo Moro]]== C'è una frase attribuita e non fontata ad Andreotti che ti riporto "Moro vivo non serve più a nessuno. (attribuita a Giulio Andreotti)". Senza la certezza è possibile attribuire una frase simile? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 18 gen 2018 (CET) == re: Sinistra == Dal punto di vista dell'attualità temporale mi sembra che vada bene. Forse ce n'è qualcuna riferita solo alla sinistra italiana, per la quale si può eventualmente pensare a una pagina a parte? (es. Malvaldi o Baroncelli) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:52, 19 gen 2018 (CET) == George Wald == Ciao Creed, ti risento con grande piacere. Grazie per avermi avvertito e per avermi spiegato alcuni dettagli. Purtroppo ho eliminato, contrariamente a quello che di solito faccio, la sezione senza fonte e mi scuso. L'ultima delle tre citazioni credo potrebbe andare bene perché nella pagina del testo è indicata anche la fonte primaria. Se non è così, la elimino. Sono qui a tua disposizione con grande piacere. Cca ce stanno 'e guagliune vuoste, Creed, lo sai. Ciao, {{smile}}, Filippo == Re: L'Altra Parte di Alfred Kubin == Ciao, scusami, probabilmente sto facendo casini ma uso wikipedia da pochissimo e so poco e niente di come funziona. Non sapevo come rispondere al tuo messaggio, comunque sì, le citazioni che ho aggiunto vengono esattamente dall'edizione citata in bibliografia! Scusa il casino e buona serata! [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == Kumar == Si dovrebbe esserci. Come dovrei muovermi?--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:33, 22 gen 2018 (CET) :Ne ho cambiata una, la seconda non volevo modificarla, cita un libro. Mi riprometto d'essere più preciso. Ti assicuro che da questo libro ho aggiunto parecchio e mi perderei... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 17:42, 22 gen 2018 (CET) ::Cita Pais, ''Sottile è il Signore...'' p.20 --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 18:19, 22 gen 2018 (CET) == Re: Maiuscole/minuscole == Ciao, Creed, sono io a ringraziarti per avermi chiarito alcune cose sulle fonti e per la tua supervisione. Il problema di maiuscole e minuscole è proprio quello che hai sintetizzato nel tuo messaggio. Sei giunto, vedo, alla mia stessa conclusione: se è una scelta stilistica dell'autore non possiamo modificarla. Solo una cosa: la formula con cui si evidenzia il motivo per cui si mantengono le maiuscole, va messa in nota alla fine della citazione? Grazie Creed, ti auguro una buona giornata, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:56, 23 gen 2018 (CET), Filippo. :Ciao, Creed, tutto come sempre chiaro, grazie. Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:54, 23 gen 2018 (CET) == [[Liv Tyler]] == Va bene come voce minima?[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 16:07, 24 gen 2018 (CET) :capisco, spostata, cancella il redirect. Una altra citazione magari fatta da lei si può trovare. Gli altri problemi sono seri? quali sono? Solo per capire per le prossime volte--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 17:25, 24 gen 2018 (CET) == Re: Wikiquote Alfred Kubin == Tutte le citazioni aggiuntive sono prese da "Disegnatore di sogni", ho modificato "altri scritti" scrivendo appunto "Disegnatore di sogni", che è una raccolta di diversi suoi scritti. Mica mi insegni a rispondere in modo decente, se esiste un modo? Grazie, - [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == NotaCategorie == Ecco [[Utente:Superchilum/NotaCategorie|qua]], dovrebbe essere tutto a posto, prova un po' :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:10, 25 gen 2018 (CET) == Re: Alfred Kubin == Mi starai odiando. Ci sto provando, allora, rispondere sulla pagina dell'interlocutore... ma quindi come? Allora, se io ho sulla mia pagina discussione l'argomento "Alfred Kubin" che tu hai aperto, ogni TUA risposta sull'argomento me la metterai sulla MIA pagina discussione? E ogni MIA risposta sull'argomento te la metterò sul tuo argomento "Alfred Kubin" che hai sulla TUA pagina discussione? Maledizione che casino, io sono reduce del meccanismo di forumfree, lì avevamo i topic e i messaggi privati, era un funzionamento molto diverso e questo è confusionario per me, chiedo venia xD Comunque beh, se serve che io metta le pagine posso mettere anche il numero della pagina dove ho trovato la citazione, tanto ho il libro, posso farlo. Ma come le aggiungo, e dove? L'anno lo posso trovare senza problemi, dove lo aggiungo, con una parentesi alla fine della citazione? Grazie della pazienza e scusa! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:23, 25 gen 2018 (CET) :E io che speravo di averti liberato spazio dalla pagina, vabbè, se preferisci tenere il mio spam da novellino fai pure xD :Comunque, ho aggiunto le date e le pagine del ''Disegnatore di Sogni'', ma il format sarà sicuramente orribile, eppure non sapevo come coniugare le cose, aprire due parentesi tonde mi sembrava brutto. Per l'Altra Parte ti chiedo scusa ma è un libro di quasi 300 pagine e non ce la faccio proprio a cercare le citazioni pagina per pagina... almeno, quelle poche mie che ho scritto saprei farlo, ma c'erano citazioni precedenti che non so nemmeno da dove le abbiano prese! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:54, 25 gen 2018 (CET) ::Ti ringrazio! :) ::Ho trovato un PDF de ''L'Altra Parte'' e trovare le parole con la funzione cerca è stato molto semplice!!! Ho aggiunto le pagine e delle citazioni molto belle e espressive :)--[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:56, 26 gen 2018 (CET) :::Sì, è esattamente la stessa! :) --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 20:37, 26 gen 2018 (CET) == Johann Wolfgang von Goethe == Ciao, ti chiedo scusa perché penso di aver sbagliato in quanto la massima è presa dal libro "Raccolta di massime pensieri e verità" (1972, Genova, editrice Arcobaleno, pag.7) ed è di Goethe. Io pensavo che nella sezione Massime e riflessioni potessi inserire frasi di Goethe prese di varie fonti, invece ho capito che "Massime e riflessioni" è un libro di Goethe e quindi la frase va spostata. Ti saluto cordialmente--[[Utente:Joe123|Joe123]] ([[Discussioni utente:Joe123|scrivimi]]) 13:20, 27 gen 2018 (CET) ==Cossiga== Ciao; perché pensavo che andassero inserite nelle note a Bananas e che il riferimento fosse la data di pubblicazione del libro. Ho raggruppato in un paragrafo ora. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:41, 27 gen 2018 (CET) == Rudolf Höß == Ti ringrazio tantissimo per il tuo ottimo lavoro di sistemazione su [[Rudolf Höß]]. Io avevo fatto poco più che un brutale copia/incolla dalla voce di Wikipedia. Ti volevo chiedere anche se non fosse il caso di scorporare altre citazioni presenti qui: [[:w:Rudolf Höß#L'autobiografia|Rudolf Höß#L'autobiografia]]. Che ne dici? -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 17:29, 29 gen 2018 (CET) :Sì, non ne ho idea. Potrebbe sì essere una traduzione fatta dall'utente che ha scritto la voce. -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 23:10, 29 gen 2018 (CET) == Varie == *[[Men in Black 3]]. NDR ne ho scritti decine, può anche capitare che uno esca male. Vedi se l'ultima versione va bene https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Men_in_Black_3&diff=next&oldid=905180. *[[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Scusi,_dov%27%C3%A8_il_West%3F&curid=142330&diff=905902&oldid=905892]] A proposito di questo diff. Quando tra una frase è l'altra c'è una lunga pausa (in quel caso addirittura un cambio di inquadratura, come si rende? I tre puntini non vanno bene? *Sempre [[Scusi, dov'è il West?]]:la terza frase è corretta l'ho ricontrollata 5 volte, il personaggio è amish. Bisogna segnalare in qualche modo che è proprio così?--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 20:39, 30 gen 2018 (CET) == Re: [[David Foster Wallace]] == Buongiorno, per quanto riguarda l'intervista ho preso il testo già tradotto, sistemando solo qualche parte e al massimo correggendo piccoli errori. Credo sia un'intervista interessante, ma difficile da riportare. La si trova molto facilmente in rete, sia in [https://charlierose.com/videos/23311 lingua originale]sia [https://www.youtube.com/watch?v=9lVHhliP5s4 tradotta] (due esempi a caso). --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 15:59, 31 gen 2018 (CET) :Perfetto, appena posso provvedo a sistemare il tutto. Grazie mille --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:55, 31 gen 2018 (CET) ::Bene [[Utente: George Kaplan 21/prova |così]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:15, 31 gen 2018 (CET) :::Gentilissimo, grazie mille davvero. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:35, 1 feb 2018 (CET) ==re: Utente:Helga cossu1980== E' ancora presto IMHO, le faccio notare alcune cose e poi vediamo ;) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:23, 2 feb 2018 (CET) == Linguaggio mimico napoletano == Ciao, Creed, vedo dai contributi che stai facendo un lavoro superlativo e a ritmo serrato. Ritrovare Creed in piena azione è come vedere inserite cinque marce in più in wikiquote, ti ringrazio e mi complimento con te. Ti scrivo perché mi pare di aver letto che è o sarà in discussione la voce: linguaggio mimico napoletano. Mi permetto, per fare risparmiare tempo e per agevolare la decisione da prendere di evidenziare che il titolo della pagina l'ho inserito io, non c'è in Caravaglios. Il capitolo da cui sono tratti gli inserimenti si intitola in Caravaglios: "L'elemento musicale e l'elemento poetico nel grido" che è suddiviso in varie sezioni indicate però solo in epigrafe nella pagina, ma non nel corpo della stessa. Due in particolare sono riferite alla gestualità: "Il grido come mezzo di espressione" "Alcuni gesti napoletani più espressivi", ma il capito inizia quasi subito con il linguaggio dei gesti. Esprimo immediatamente il mio parere: La pagina deve essere cancellata, annullata. Era già in partenza una pagina sperimentale che da subito ho implicitamente sottoposto all'esame dei collaboratori. Ne fa fede questo: "Propongo citazioni descrittive del linguaggio mimico napoletano." con cui ho accompagnato nella descrizione la pagina. Forse avrei dovuto prima consultarmi con te o con altri collaboratori, forse è questa la prassi prevista. Mi spiace. Una volta annullata la pagina restano le citazioni. Non so proprio valutare né se sono interessanti, significative, inerenti al progetto wikiquote e, se lo sono, dove potrebbero essere collocate. Non ho alcuna valida idea in proposito e quindi non posso purtroppo essere di nessun aiuto. Se si valuta che le citazioni non sono significative o non possono essere collocate in nessuna pagina esistente o da creare, allora sono pienamente d'accordo per la cancellazione anche delle singole citazioni. Se un contributo per qualsiasi motivo non va bene, non c'è ragione di tenerlo. Va semplicemente eliminato. Mi rimetto interamente alla vostra decisione. Conoscete questo progetto infinitamente meglio di me e qualunque decisione prendiate è senz'altro la migliore. Spero tanto di avere agevolato il vostro compito. Non volermene se mi sono permesso di scriverti giocando d'anticipo, ma mi è più facile scrivere a te, mi riesce meglio che inserirmi in una discussione a più collaboratori. Ciao Creed, Grazie, Filippo, {{smile}}, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:03, 3 feb 2018 (CET) :Ciao, Creed, nessun problema ovviamente per copiare ed incollare tutti i messaggi utili alla discussione che hai fatto benissimo ad aprire: è una voce molto particolare, anche un po' azzardata. Va necessariamente discussa. Conosco un detto rabbinico bellissimo, senza fonte purtroppo: Non scartare mai nessuna cosa e non disprezzare mai nessun uomo, perché non c'è cosa che non possa avere la sua utilità e non c'è uomo che non possa avere il suo momento. Non mi disprezzo e non mi scarto se dico che in una discussione su questa pagina non avrei né utilità né momento. Mi farebbe anzi piacere averli, perché è solo un privilegio confrontarsi con persone intelligenti, un privilegio ancora più grande, più raro confrontarmi con giovani. Ora, per valuare il da farsi con questa voce occorre una sagacia e capacità di centrare i dati analizzati che in verità per questa questione mi mancano. Forse su altre cose posso rendermi utile, su questa farei perdere tempo. In ogni caso, se il mio parere è necessario non mi ecclisso. Visto che questo balon d'essai l'ho lanciato io, ti espongo le poche idee che mi sono venute. Cominciamo dal titolo, forse è un po' pretenzioso: sembra quasi che solo i napoletani abbiano il monopolio o siano maestri del linguaggio gestuale, il che è evidentemente falso, senza contare che qualche napoletano (quorum non ego, ''non ego'') con il ''pathos'' dell'identità, dei quarti di nobiltà storica, dell'immagine nazionale, dell'"idea-che-ci-si-fa-di-noi" et similia potrebbe pensare che questo titolo veicola in qualche un'immagine stereotipa. Le citazioni sono significative? Potrebbero esserlo se sono messe in rapporto a qualcosa di solido, altrimenti è quantomeno dubbio che lo siano. La cosa più solida che mi viene in mente è wikipedia. Spigolando ho trovato la voce: Comunicazione non verbale. Si potrebbe allora collegare una pagina wikiquote a questa pagina wikipedia o altre analoghe se ce ne sono, dandole però un titolo generale, sul modello di Canto popolare e poi suddividere il tutto per continenti, nazioni, ecc. ecc. Oltre a questo non mi viene in mente davvero nulla. Del resto, anche l'annullamento temporaneo, semidefinitivo, definitivo della pagina cosa pregiudica? La si può conservare fuori dalle pagine ufficiali in una specie di "contenitore" con le sole citazioni e se nel tempo matureranno progetti solidi, coerenti con le citazioni, saranno reinserite. Non serve tenere una pagina che non sta veramente in piedi perché prima o poi qualche collaboratore potrebbe riproporre legittimamente la questione. Questo, purtroppo, è tutto quello che posso proporre. Creed, ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo e ti auguro un buon fine settimana, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:28, 3 feb 2018 (CET) ::Ciao, Creed, grazie, grazie per tutte le belle cose che mi scrivi. Nessun problema per partecipare alla discussione. Ti saluto con affetto. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:21, 6 feb 2018 (CET) == Attruibuire una modifica da IP a utente == Ciao! Spero che riuscirai ad aiutarmi.<br> Sto lavorando ad una pagina di wikipedia, la quale nella cronologia reca tantissime modifiche fatte da me quando ancora non avevo effettuato la registrazione su wikipedia, quindi le notifiche ci sono, ma sotto il mio IP e non sotto il mio nome utente. Sai se c'è un modo per riuscire a cambiare la cronologia e a mettere il mio username sotto quelle modifiche? Ti ringrazio! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:38, 4 feb 2018 (CET) ==Pindaro== L'ho presa da wikisource, pensavo non fosse necessario inserirla perché compare in basso. Ma in effetti non ero molto sicuro sul daffarsi, così mi sono allineato alle altre fonti.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 03:00, 7 feb 2018 (CET) == Marcello Veneziani == Ciao. L'evidenza emerge dal conteso attuale, sia per le dichiarazioni note di papa Francesco sull'accoglienza senza condizioni ai migranti, che per il contesto in cui si trova la citazione nel libro (Il papa "regnante" al momento della scrittura del libro è Papa Francesco). Se tu hai qualche suggerimento per rendere + chiara tale evidenza, lo accoglierò volentieri.--[[Utente:K.Weise|K.Weise]] ([[Discussioni utente:K.Weise|scrivimi]]) 16:19, 19 feb 2018 (CET) == Vonn == Ciao AssassinsCreed, perchè a tuo avviso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ester_Ledeck%C3%A1&type=revision&diff=911083&oldid=910939 questa] citazione non sarebbe significativa? Ciao.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:57, 19 feb 2018 (CET) :Direi che non sono d'accordo con te. La citazione di Vonn è originale e per nulla banale. Salvo che tu mi dica che ad ogni sconfitta la Von faccia dichiarazioni simili sulle altre vincitrici. Tieni conto che lei era la favorita per la vittoria olimpica e Ledecka, come noto, ha ottenuto un risultato inimmaginabile.--[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 14:50, 3 mar 2018 (CET) :::Il mio intento non era quello di ripristinare la citazione, ma quello di capire meglio la questione. Originale/banale sono giudizi molto soggettivi. Ti chiedevo il perché proprio per tentare di comprendere se fosse individuabile un criterio oggettivo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:19, 3 mar 2018 (CET) :::::Ok. Tenterò di capire come vi orientate col tempo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 15:24, 11 mar 2018 (CET) == Rocco Buttiglione == Ciao, in questa voce le note non sono verificabili. Come si procede in questi casi? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:25, 21 feb 2018 (CET) :Intendevo proprio l'inserimento a note consultabili. Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:10, 22 feb 2018 (CET) ==Rosalinda Celentano== Ciao, quali norme contemplano la lunghezza di un inserimento testuale? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 00:00, 22 feb 2018 (CET) == ISOLA == Chiedo scusa, ma non ho capito cosa devo fare per inserire la voce richiesta. Comunque proverò a farlo. Grazie == Citazione Ludwig Wittgenstein == Ciao AssassinsCreed. Si cita soltanto il titolo: ''Corrispondenza''. Nient'altro.--[[Utente:Everest2002|Everest2002]] ([[Discussioni utente:Everest2002|scrivimi]]) 14:54, 22 feb 2018 (CET) ==re: Modello== Ciao, intendi tipo [[:w:Modello]]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:24, 22 feb 2018 (CET) :{{Fatto}}, preso da WP. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 18:58, 23 feb 2018 (CET) == [[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]] == Ci proverò... ;-) --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:36, 26 feb 2018 (CET) :Leggendo il libro ho superato Roma, ma ho anche notato che le citazioni finora rimaste prive di fonte e legate a Roma io non le ho trovate. Potrebbe anche darsi che non ci abbia fatto caso, ma ad ogni modo chiedo se sia il caso di cancellarle dato che ne avremo molte di più da aggiungere e con fonte. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:24, 12 mar 2018 (CET) ::Mi aveva ingannato, poi subito dopo l'ho trovata. Controlla la modifica successiva. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:00, 18 mar 2018 (CET) :::Secondo te potrebbe andare in vetrina questa voce? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 21:48, 13 apr 2018 (CEST) ::::Si, il problema è che alcune non le ho trovate e ormai col libro sono sul finire, forse perché tradotte in maniera differente oppure perché errate. Quella è una questione difficile da sciogliere.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:03, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Gianluca Morozzi == Buongiorno, vedo che ha di nuovo cancellato la citazione, ne fa un fatto personale? Scrive che la citazione "non è un incipit", mentre le ho mandato il link del pdf in cui è evidente che la citazione è l'inizio del racconto "Despero anno zero", che apre l'antologia "Niente fiori per gli scrittori". Non ci sono "capitoli", come dice lei, ma racconti. Ora, per favore, cerchiamo di non perdere altro tempo con queste sciocchezze e mi dimostri che davvero Wikipedia è "un'enciclopedia libera aperta al contributo di tutti" e non il monopolio di qualcuno... Grazie. {{non firmato|Giorgio1965|14:24, 26 feb 2018‎}} Aggiornamento (e chiudo): le ho dato tutti gli strumenti per verificare la correttezza della citazione. Qui può trovare la scheda del libro: http://www.fernandel.it/catalogo/collana-fernandel/192-gianluca-morozzi-niente-fiori-per-gli-scrittori la veridicità della citazione non può essere messa in dubbio, quindi la stessa non può essere cancellata, semmai formattata secondo le regole del sito che lei senz'altro conosce meglio di me. {{non firmato|Giorgio1965|14:30, 26 feb 2018‎}} :Se posso permettermi un'"intrusione", io la prima pagina del racconto, quella tutta in corsivo, l'ho interpretata come una sorta di "presentazione" del racconto da parte dell'autore, ma il racconto vero e proprio IMHO comincia proprio con quell'incipit riportato. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:40, 26 feb 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ok, magari su quello potrei anche essere d'accordo (anche se si tratta comunque di un'interpretazione, visto che quella pagina non è contrassegnata come introduzione o presentazione), ma resta il fatto che per le raccolte di racconti ha poco senso riportare gli incipit e di questo mi pare avessimo già parlato (non ricordo dove).--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:58, 26 feb 2018 (CET) :::Bella domanda, neanch'io mi ricordo dove. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:02, 26 feb 2018 (CET) == Fernand Crommelynck == Ciao Creed, come ringraziarti per la pazienza e la generosità con cui correggi i miei errori? Grazie Grazie Grazie (e, per favore, perdonami). Per Fernand Crommelynck il problema è questo: la voce di wikipedia è intitolata a Ferna''r''d Crommelynck anziché Ferna''n''d, così anche il link a IMDb.com nella sezione collegamenti esterni. Penso si tratti di un refuso. In wikipedia ho un contatto con Melquíades, ma in questo momento non è presente. Per fortuna tu invece ci sei e questo mi fa immensamente piacere. Ciao, Creed, ti auguro una buona giornata o, forse meglio vista l'ora, una buona serata. Filippo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 28 feb 2018 (CET) :Tutto, come al solito, perfetto. Grazie, Creed, Buona giornata, Ciao, {{smile}} Filippo --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:48, 1 mar 2018 (CET) ==re: Modifiche ai template di Musicale 89== Sì, ha allineato il testo dei template a quelli di WP, mi sembra tutto ok. Il problema lo vedi per [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Template:Blocco&diff=prev&oldid=913845 questo] a proposito del parametro "durata", nel caso non fosse stato compilato? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:25, 2 mar 2018 (CET) :Controllate tutte le occorrenze, è tutto ok :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:06, 2 mar 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ho annullato gli stravolgimenti maggiori fatti sui template più usati, poi mi sono accorto che ne stavate discutendo. Direi che, anche se si tratta di allineamenti a Wikipedia, bisogna comunque valutare se si tratta di miglioramenti o no, per gli usi che ne facciamo su Wikiquote; ad esempio il cartellino giallo secondo me è meglio averlo più "morbido", appunto come è ora, visto che su Wikiquote per tradizione si è lievemente più tolleranti. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:40, 2 mar 2018 (CET) :::{{ping|Spinoziano}} io li avevo controllati e secondo me erano a posto, tutto sommato sono modifiche minori che non stravolgono i template. Anche sul cartellino giallo, il senso del template è proprio dire "o la smetti o vieni bloccato" quindi non dev'essere proprio morbido... Eventualmente dalla modifica di Musicale 89 si può lasciare lo "scatterà" e togliere la frase "pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo." --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 00:15, 3 mar 2018 (CET) ::::Ok, ho ripristinato le sue modifiche, tranne l'ultima frase del cartellino giallo come hai detto.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:13, 3 mar 2018 (CET) == Pertinenza == Ciao, Creed, veramente anche io avevo qualche dubbio, ma, mi sono detto, Creed che è tanto più esperto, ci darà un'occhiata e dirà una parola definitiva. Con la quale sono d'accordo. Volevo esporti però anche un altro dubbio, questa citazione: "Tento di raccontare qualcosa, ma subito ammutolisco e mi accorgo di non avere detto ancora niente. Una sostanza meravigliosamente lucente che non riesce a fluire rimane dentro di me e si fa beffe delle parole." che io ho inserito nella voce tematica racconto è completamente pertinente? Non dovrebbe essere inserita per esempio in "scrittura", "scrittore" o in altra voce tematica?. Ho questo dubbio perché - ma potrei sbagliarmi - a me pare che Canetti racconti in senso stretto, nel senso cioè necessario per l'inserimento in voce tematica, non ne abbia mai scritti. Ti ringrazio molto, Creed, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:44, 5 mar 2018 (CET) :Ciao, Creed, posso, per fortuna, offrire qualche elemento in più per la citazione di Canetti, che, se sei d'accordo, va rimossa. Essa è tratta da ''Le voci di Marrakech''[https://books.google.it/books?id=9J1GDwAAQBAJ&lpg=PT14&dq=Tento%20di%20raccontare%20qualcosa%2C%20ma%20subito%20ammutolisco%20e%20mi%20accorgo%20di%20non%20avere%20detto%20ancora%20niente.%20Una%20sostanza%20meravigliosamente%20lucente%20che%20non%20riesce%20a%20fluire%20rimane%20dentro%20di%20me%20e%20si%20fa%20beffe%20delle%20parole.&hl=it&pg=PT14#v=onepage&q&f=false] che è un'opera autobiografica. Avrei dovuto verificarlo prima di fare l'inserimento. Ho sbagliato e ho dato fastidio. Mi dispiace e mi scuso. Se la citazione va rimossa, puoi pensarci tu? per favore, Grazie. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:55, 5 mar 2018 (CET) == re: Franco Fortini == C'erano [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Franco_Fortini&type=revision&diff=917253&oldid=917021 dei corsivi di chiusura mancanti], ma non mi era mai successo che si incasinasse così tutta la voce: di solito si incasina dal punto in cui manca il corsivo in poi, non prima... --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:04, 13 mar 2018 (CET) == re: Louis Émié == Ciao, Creed, di nuovo grazie per l'aiuto. ''La Nuit'', (Malines, éd. C.E.L.F., 1962), come leggo su fr. wikipédia è una raccolta di poesie, nel mio testo è indicato, senza data, l'editore Seghers. Ci sono altre 3 citazioni da raccolte di poesie: da ''L'État de grâce'' (La Rond-Point), s. d.; ''Hauts Désirs sans absence'' (Seghers) s.d.; ''Nocturnes'', senza indicazione né di data, né di editore.<br /> Questi i quattro gioielli: ''La mort n'est rien puisqu'un dieu la dépasse.'' (''L'État de grâce'')<br/><br />''Amour, ange de neige et visage aux yeux clos [...] (''Hauts Désirs sans absence'')<br /><br />La nuit n'attend que nous pour boire une eau plus pure:<br />L'éloge d'une larme est celui du pardon'' (''La Nuit''; maiuscolo e minuscolo secondo convenzioni, ma ho sbagliato io perché altre citazioni in versi di altri autori seguono l'alternanza maiuscolo e minuscolo e quindi devo correggere)<br /><br />''Un pays aussi beau que celui qu'on invente | Â l'âge où le désir ignore encore sa voix.'' (''Nocturnes''). Tutto, a p. 193; ho trascritto con la stessa impostazione grafica del testo che, imm''m''o resta la più bella possibile per i versi. Spero che questi versi ti siano piaciuti. Grazie, Creed, ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:07, 13 mar 2018 (CET) ::PS, Le maiuscole e le minuscole le avevo già trascritte correttamente, è in traduzione che ho seguito, come dovevo, le convenzioni. Just as well!, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:13, 13 mar 2018 (CET) :::Ciao, Creed, penso che la modifica non vada bene, perché, anche se non l'ho scritto nell'oggetto della modifica, a tradurre sono io, come per [[Étienne Forcadel|Forcadel]] – anche lì sono versi – ma non sono certo così bravo da poter tradurre versi in versi, perché purtroppo non ho il dono incommensurabile di essere poeta. Le traduzioni di versi posso solo farle in prosa, sperando che siano almeno decenti e, soprattutto, contando sul fatto che le mie traduzioni saranno riviste e, se necessario, modificate. E ringrazio sin da ora chi in ogni futuro lo farà. Se traduco in prosa l'impostazione grafica dovrebbe, credo, rimanere quella consueta per le citazioni in prosa. Ciao, Creed, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:09, 13 mar 2018 (CET) == Enzo Bettiza == Le pagine di ''Via Solferino'' citate le ho inserite l'anno scorso utilizzando la prima edizione, uscita nel 1982, e non quella del 1999. Non cnacellare le mie modifiche. Grazie. --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:35, 13 mar 2018 (CET) : Le citazioni di ''Via Solferino'' le avevo inserite il 3 agosto 2017. Controlla il link https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Enzo_Bettiza&oldid=862869 --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:49, 13 mar 2018 (CET) == Cancellazioni errate. == Ciao, Creed, ho visto quello che ho combinato. Un mio grossolano e gravissimo errore, che non si ripeterà più. Inutile aggiungere che mi dispiace tantissimo e che devo delle scuse. Lo faccio subito: Scusami, scusatemi. È ormai proprio venuto tempo per me di fare una pausa. Ci pensavo già da molti mesi, ma non riuscivo a decidermi. Grazie per avere controllato e rimediato subito, Ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:22, 15 mar 2018 (CET) ::Ciao, Creed, ma non me la sono affatto presa, e perché mai?, anzi ti ringrazio nuovamente. Se non c'eri tu o un altro collaboratore a controllare questi errori forse restavano lì per molto tempo ed inoltre ''dovevi'' farmeli notare, altrimenti li avrei ripetuti chissà quante altre volte. La pausa, che non è un congedo, è solo per tirare un po' il fiato, non c'entra niente, ma proprio niente con la tua mail. Inoltre da tempo manco su wikisource, che certo non è un ripiego, né un buen retiro in cui riposare, ma siccome mi limito a qualche semplice correzione, posso fare qualcosa di utile anche con pause, intervalli, o con tempi di lavoro variabili. Davvero, non me la sono presa affatto, mi dispiace di averti dato senza volerlo questa impressione; non c'è assolutamente nessunissimo motivo di prendersela. Un errore è un errore, va corretto (e per fortuna ci sei tu) e segnalato, così ci sto più attento la prossima volta. Creed, ti prego di cancellare questa erronea impressione che io me la sono presa. Non è così, non è così. Se ho combinato qualcosa di buono in wikiquote è a te e solo a te che lo devo. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:53, 15 mar 2018 (CET) ==Re== Ciao, prova a guardare ora per Barbarossa. Per "Roma nun fa la stupida", molte sono state le interpretazioni, la prima fu di Manfredi. Va inserita nella sua voce? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 15 mar 2018 (CET) ==Rilevanza== Ciao, toglimi una curiosità; la rilevanza di una citazione si valuta senza confronto? Arrivando da 12 anni di amministrazione e patrolling in WP sono abituato così in queste decisioni, volevo capire se su quote sia differente. Buona continuazione --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:29, 15 mar 2018 (CET) :Ciao, risposta esaustiva, ti ringrazio. Non ho molto da aggiungere perché la chiarezza della risposta merita attenzione e mi trova concorde nello spirito. Buona continuazione e controlla senza problemi, serve sempre a migliorarsi --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:03, 16 mar 2018 (CET) ==re: Vetrina== Pronta? {{cry|30}}{{cry|30}}{{cry|30}} io sono super perfezionista, ma come vedi c'è ancora [[Utente:Superchilum/Genova|tanta carne al fuoco]]... Devo dire che quando ho cominciato questo lavoro non mi aspettavo di scoperchiare questo vaso di Pandora... Volevo semplicemente fontare [[:b:Genova vista da illustri viaggiatori|queste]] da una voce su Wikipedia (oggi trasferitasi su Wikibooks) e magari aggiungerne qualcuna, ma evidentemente Genova è stata molto apprezzata (o comunque citata) in tutti i secoli ._. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:23, 16 mar 2018 (CET) :Hai ragione. Potrei fare così: decidere quali sono le citazioni "imprescindibili" che mancano (ad es. [https://www.youtube.com/watch?v=kCdgK0GQWfQ Ma se ghe pensu], Dumas, Flaubert, Valery, Dupaty) e aggiungerle. Poi magari suddividere tra citazioni in prosa e citazioni in versi come [[Napoli]]. A quel punto ne riparliamo. Cosa te ne pare? :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:52, 16 mar 2018 (CET) ::Ok. Nelle citazioni in versi vedo messi insieme canzoni e poesie, mi confermi che così è corretto? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:13, 16 mar 2018 (CET) ==re: [[Aventino]] == La mia intenzione era di raccogliere citazioni sull'utilizzo di [[Aventino]] come metafora di abbandono dei lavori parlamentari da parti di gruppi di deputati e/o senatori. Non casualmente ho utilizzato la categoria Terminologia della politica. Però mi rendo conto che le citazioni inserite sembrano più adatte all'evento storico conosciuto come la secessione dell'Aventino.--[[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] ([[Discussioni utente:IppolitoN|scrivimi]]) 16:23, 18 mar 2018 (CET) ==Claudicazione== Su WP "Zoppia" è redirect a [[:w:Claudicazione]], facciamo così anche qui o volevi tenerle separate per qualche motivo? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:20, 20 mar 2018 (CET) :Per me è indifferente, basta decidere se vogliamo tenerle unite o meno :-) e mi sembra che convenga tenerle unite. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:18, 20 mar 2018 (CET) ==Mani pulite e Barbacetto== Ciao, come si devono inserire le citazioni del libro scritto con Gomez e Travaglio nella voce di Mani pulite, proveniendo da un singolo volume scritto da più autori? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:52, 22 mar 2018 (CET) :Gli autori sono tre, Barbacetto, Gomez e Travaglio --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:11, 22 mar 2018 (CET) ::Volevo riportarlo come sezione in Mani pulite, ma non so come inserirlo --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:12, 22 mar 2018 (CET) :::È scritto a sei mani. Successivamente per inserire le citazioni in Mani pulite come si dovrebbe procedere? Non sapendo come procedere ho aggiunto l'estratto in Barbacetto, poiché è riportato nel suo sito, ma il libro è corale con gli altri due autori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:22, 22 mar 2018 (CET) ::::Ho creato la voce dedicata e gli inserimenti derivanti. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 23 mar 2018 (CET) (rientro) Un altro, [http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/mani-pulite.php Mani pulite, la vera storia 20 anni dopo], che è precedente e da spunto al successivo che ho inserito. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:17, 23 mar 2018 (CET) ==Umberto Bossi== Ciao, vorrei iniziare a metterci mano per sistemare la voce, ma gli inserimenti con ''Ibidem'' a quale altre citazioni si riferiranno? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:19, 23 mar 2018 (CET) == Emilio Zanzi == Innanzitutto chiedo venia. Zanzi ''Emilio'', non ''Enrico'' come ho scritto io per sbaglio (ora correggo), non credo sia enciclopedico: era un critico d'arte della "Stampa" di estrazione cattolica e, quindi, molto critico. La citazione che ho riportato viene da [https://issuu.com/museosatira/docs/scalarini qui] (a pag. 121, ma c'è anche a pag. 17 insieme ad altre).--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 17:05, 26 mar 2018 (CEST) : Capisco. Pensavo che la citazione fosse particolarmente significativa, visti i rapporti tra i due e, comunque, Zanzi all'epoca era qualcuno. Che poi non compaia nella Treccani o in qualche altra enciclopedia, non so. Vedi tu. --[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 18:37, 26 mar 2018 (CEST) :: Nel caso di Elena Zanoni, concordo sulla possibile rimozione.--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 20:16, 26 mar 2018 (CEST) {{rientro}} Ho visto la tua nota e mi chiedo se non sia il caso di citare anche da dove è stata estrapolata la frase cioè la pubblicazione del museo di Forte dei Marmi e chi la riporta, ovvero Enrico Gianeri (Gec), questo sicuramente enciclopedico http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-gianeri_(Dizionario-Biografico)/ Potrei aggiungere un'altra nota dopo "(Emilio Zanzi)".--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 07:05, 27 mar 2018 (CEST) == Re: Che Guevara == * Chiedo scusa, non credevo fossero ordinati in ordine alfabetico. Non c'è un modo per indicarlo in alto come per il "cronologico"? * Diversi siti web le riportano attribuendole a quei testi, se vuoi posso aggiungere il link a questi siti... [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 00:19, 27 mar 2018 (CEST) == Correzioni == Hai ragione, ma pensavo di modificare in blocco quelle su Palermo in modo da muovermi un'unica volta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 28 mar 2018 (CEST) == Voce Ciancimino wikiquote == Ciao! Il 4 maggio 2016 hai cancellato una parte della voce di wikiquote di Massimo Ciancimino. Perché? L'hai spiegato ma non mi sembra tanto logico. Era pur sempre una sua citazione. Grazie. [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 14:07, 29 mar 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Penso in conclusione che sia un aiuto a capire le dinamiche di Cosa Nostra e quindi a sconfiggerla. Non so le regole di Wikiquote, ma se potete dare una mano a capire che cosa ha fatto Cosa Nostra, non perdete questa occasione![[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:23, 29 mar 2018 (CEST) ::Grazie! La riscrivo! Speriamo che questo aiuti a mandare in prigione i mafiosi e i politici che hanno riciclato i soldi della droga. Non mi registrerò, ma seguirò le linee guida. Grazie ancora! [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:33, 29 mar 2018 (CEST) == L'iniziazione == L'incipit è relativo alla precedente edizione, che presenta piccole variazioni rispetto alla successiva. Il traduttore è lo stesso. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:19, 2 apr 2018 (CEST) :Non saprei varia un singolo termine. Se fossero due edizioni a distanza di un secolo a mio avviso avrebbe senso, un po' come le edizioni dell'Odissea... Oppure si uniforma a questa. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:24, 2 apr 2018 (CEST) ::Ok. Me ne occuperò. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 2 apr 2018 (CEST) ==re: Bot e Dickinson== Buongiorno :) quello lo fa automaticamente AWB perché li vede come errori. Posso spuntare un'opzione in maniera tale che in futuro non faccia nessuna correzione minore automatica al di là di quelle che faccio io in prima persona. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:48, 3 apr 2018 (CEST) == [[Bertolt Brecht]] == Non capisco perché il prologo della pièce [https://it.wikipedia.org/wiki/Il_signor_Puntila_e_il_suo_servo_Matti Il signor Puntila e il suo servo Matti] che avevo posto come incipit dell'opera, sia stato sistemato tra le citazioni varie. Stavo pensando di aggiungere un dialogo: posso ripristinare la sezione?--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 06:24, 4 apr 2018 (CEST) == Alluvione == Ciao, riguardo la citazione Oliver in [[Alluvione]], non sarebbe più opportuna nella voce su quello specifico alluvione di Portland, invece che in una sull'alluvione in generale? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:56, 5 apr 2018 (CEST) :Ok, dovrebbe essere [[:en:w:Willamette Valley Flood of 1996|questa]], quando ho tempo la creo, grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 5 apr 2018 (CEST) == Scheda film == Ciao, sono i primi film che sto inserendo. Grazie per le correzioni innanzitutto; non si devono inserire gli autori delle musiche? [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 21:11, 7 apr 2018 (CEST) == Re == Ciao. Le citazioni le ho sbobinate cronologicamente dal film. Il dubbio sulla scheda mi è venuto per i link a personaggi presenti in wiki come ad esempio Armando Trovajoli. Caulfield (scrivimi) 11:58, 8 apr 2018 (CEST) [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:59, 8 apr 2018 (CEST) == Ripetizioni == Scusa ma sto scrivendo da cellulare [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:00, 8 apr 2018 (CEST) == Falcone e Borsellino == Ciao AssassinsCreed! Sono quello delle citazioni di Massimo Ciancimino e Vito Ciancimino. Volevo sapere perché hai cancellato le citazioni (tra le tante evidentemente ben motivate), in particolare quelle su [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]] in cui Imposimato dice che sono stati uccisi da Gladio e dalla CIA. L'autore è importante, la citazione mi sembra rilevante e attinente. Queste due in particolare non vanno bene? Grazie! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:02, 10 apr 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Provo a creare la pagina sulla strage di Capaci. Mi registrerò solo se avrò necessità di comunicare ancora con voi amministratori, dato che non vedo più il pulsante di firma come c'era una volta. Ma se non devo comunicare tanto, preferisco non registrarmi e non scrivere messaggi. Comunque ci penso, magari mi registro! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:12, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Havel == La citazione è citata (oddio, che brutto scritto così) anche dall'Economist [https://www.economist.com/node/21542169 qui] --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 23:55, 11 apr 2018 (CEST) :grazie mille! --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 01:11, 12 apr 2018 (CEST) ==Totò== Non me n'ero accorto, mezz'ora di lavoro gettato alle ortiche, mannaggia ;) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 09:26, 12 apr 2018 (CEST) ==Keynes== Ho sistemato, dovevo guardare meglio nella bibliografia. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 13 apr 2018 (CEST) ==Ben-Gurion== Ciao, come aggiusteresti le diverse interpretazioni di [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=David_Ben-Gurion&action=edit&lintid=99235 questa citazione]? (lascia perdere il problema con il corsivo che si risolve in un nanosecondo). --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:58, 13 apr 2018 (CEST) :Se clicchi sul link e scorri in basso viene evidenziata. E' quella che comincia con "I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi". --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:37, 13 apr 2018 (CEST) ::Concordo con te. In realtà il primo link non è più disponibile quindi sarebbe da rivedere. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:09, 15 apr 2018 (CEST) ==Alfredo Biondi== Ho aggiunto una citazione di [[Alfredo Biondi]] che riguardava il dibattito tra la linea della fermezza e quella della trattativa durante il sequestro Moro. La si può inserire anche nella pagina [https://it.wikiquote.org/wiki/Caso_Moro Caso Moro] oppure non c'entra niente? --[[Speciale:Contributi/151.65.95.34|151.65.95.34]] 09:49, 15 apr 2018 (CEST) == [[wikidata:Q24229391|La Storia]] == Salve Creed, sono riuscito a trovare la versione italiana del cortometraggio ''La Storia'' (titolo.or.: ''The Story''). Questo cortometraggio è uscito per la prima volta nei contenuti speciali del documentario [[Bruce Lee - La leggenda]] (vedi anche descrizione su [[w:Bruce Lee - La leggenda#Edizioni home video|Wikipedia nel paragrafo Edizioni home video]]), su [[wikidata:Q24229391|wikidata]] trovi quasi tutto, anche il link su ''Internet Movie Database''. Nella versione italiana non è stato doppiato ma solo sottotitolato in italiano. Quando ho un po' tempo vorrei trascrivere i dialoghi originali, nel frattempo mi rendo disponibile per eventuali chiarimenti. Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 18:36, 25 giu 2018 (CEST) :Salve [[Utente:AssassinsCreed|Creed]] vorrei inoltre chiederti se la voce va scritta come sotto pagina, ad esempio [[Bruce Lee - La leggenda/La Storia]] oppure come voce a sé tipo [[La Storia (cortometraggio)]]? Poi eventualmente mi dai una Sanbox di prova... Comunque in internet ho trovato la [https://www.imdb.com/title/tt5707198/externalsites?ref_=tttrv_ql_rel_2 prima parte del cortometraggio in versione originale], invece la versione completa in italiano è reperibile, purtroppo, solo dal [[Bruce Lee - La leggenda|documentario]]... Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 17:29, 30 giu 2018 (CEST) ::Mi sono rivolto anche al [[Wikiquote:Bar#La Storia|bar]] e mi hanno detto di iniziare però vorrei da voi un link, eventualmente, ad una Sanbox dove inserire nel frattempo i contenuti per poi sistemare la forma da wikicare [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 11:07, 17 lug 2018 (CEST) == In groppa al riccio == Ovviamente non c'era bisogno che ti scusassi, abbiamo tutti la "vita vera" che ha la precedenza :-) sono contento che il motivo dell'assenza non fossero problemi seri. Incrociamo le dita! (le incrociamo noi, tu studia che è più produttivo che sperare nella fortuna XD ) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:35, 29 giu 2018 (CEST) == [[Elio Augusto Di Carlo]] == Ciao, a cosa ti riferisci quando dici di sistemare la voce dei quote? Grazie. Purtroppo solo ora ho letto il tuo messaggio che hai lasciato in bacheca della voce. --[[Utente:Tommaso Ferrara|Tommaso Ferrara]] ([[Discussioni utente:Tommaso Ferrara|scrivimi]]) 10:40, 13 lug 2018 (CEST) == Passato == Ciao, spero di aver fatto la cosa giusta eliminando quella frase dalla [[Passato|voce]]; era usato come aggettivo anziché nome, come dovrebbe essere. --[[Speciale:Contributi/79.55.35.113|79.55.35.113]] 23:17, 4 ago 2018 (CEST) == Modificare Wikidata per la pagina Jair Bolsonaro == Ciao AssassinsCreed! Stavo cercando di aggiungere su Wikidata la pagina Wikiquote di [[Jair Bolsonaro]] ma mi dice che attualmente è bloccata. C'è qualcosa che posso fare oppure bisogna solo aspettare?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:36, 14 ott 2018 (CEST) == Amico nostro!! == Oh Creed ma che piacere rivederti! Avevamo mandato una squadra speciale di berretti verdi della Wikimedia Foundation per indagare sulla tua scomparsa, ritrovarti, sequestrarti e riportarti qui, ma eccoti di nuovo spontaneamente fra noi a riscaldarci l'animo in queste feste invernali con la tua insostituibile presenza! Evviva, che gioia! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:28, 30 dic 2018 (CET) :Le cose procedono abbastanza tranquillamente, ma le cose da sistemare qui non mancano mai, ricordati che contiamo sulla tua presenza quantomeno quando ti avanza del tempo! :-) Auguri,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:46, 1 gen 2019 (CET) == Franco Di Mare == Ciao, ho aggiunto due altre citazioni estratte dal libro "Non chiedere perché". La mia edizione è sempre Rizzoli 2011 (come le tua) ma le pagine in cui si trovano sono differenti: ad esempio io alle pagg.103-104 trovo la prima citazione che ho aggiunto io (quella che inizia con: "Buongiorno signore, ci scusi se la disturbiamo.....") e non la tua (che inizia con "Eppure a volte per capire era sufficiente..."). Probabilmente si tratta di edizioni diverse seppur dello stesso anno? In ogni caso per evitare incongruemze nelle pagine con la fonte da te inserita, ho inserito la mia come Ibid. e indicando il titolo dei capitoli invece che le pagine. Credi che vada bene? Per completezza ti indico che il mio volume è: quinta edizione marzo 2011 ISBN 978-88-17-04462-2 ma al momento queste info non le ho inserite nella pagina. == Il piacere di rivedere Creed == Ciao Creed, che piacere rivederti all'opera! Quando manchi la tua assenza si fa sempre sentire, ma per fortuna {{ping|Sun-crops}} - che quest'anno è stato insignito con lo Zampino d'Oro alla Carriera - ha iniziato a fare un patrolling costante e probabilmente fra poco verrà candidato come nuovo admin. Grazie a lui e a {{ping|Superchilum}} riusciamo a tenere a bada il bufalaro di Fabio Volo e altra gente simile, magari vedi se comunque riesci a dare un occhio a cose come [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]]. Ti vogliamo tanto bene.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:02, 24 lug 2019 (CEST) :Ciao, Spinoziano, Ciao Creed! Non immagini quanta gioia mi ha dato rivederti. Faccio mie le affettuose parole di Spinoziano. Spinoziano, Creed, Superchilum, ma ho letto bene che volete candidarmi come amministratore? Amici, grazie, grazie, non fatelo, vi prego. No, no, grazie. Mi mancano i requisiti per questo, siete davvero troppo generosi. Sono tante le cose che ancora non conosco. Io, è chiaro, misuro tutta l'importanza, la bellezza, l'onore che volete farmi, ma, non per falsa modestia, non mi sembra di poter svolgere adeguatamente questo ruolo. Anche restando un semplice utente posso cercare di rendermi utile. Grazie, grazie, ma, vi prego, davvero, desistete da questo proposito. Lo Zampino d'Oro alla Carriera è già tantissimo, grazie. Bentornato Creed, meglio, Creedus Magnus {{smile}}. Ciao a tutti (e, mi raccomando, non fatemi strani scherzi... {{smile}}), Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:50, 24 lug 2019 (CEST) ::Creed, lasciami indovinare, sei uno [[specializzando]]... [[dermatologo]]? Ma quindi se un weekend vado a fare una gita di piacere in Bangladesh e malauguratamente mi becco il vaiolo posso venire da te a farmi curare? Buono a sapersi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:34, 27 lug 2019 (CEST) == Re: Pietro Aretino == Buongiorno, AssassinsCreed!<br> :1. Ripristino del precedente ordine delle citazioni. Provvedo subito. E aggiungo: con vero piacere, poiché lo ritengo un criterio filologicamente più pertinente.<br> :2. Sì, le lettere, pubblicate a suo tempo dall'Aretino in libri distinti, hanno una numerazione progressiva. Se è utile, alle lettere citate posso aggiungere il relativo numero. Domanda: in tal caso, dovrò anche specificare l'appartenenza al primo o al secondo libro?<br> :3. Non so se ho capito bene la sua domanda. Se per "sezione iniziale" intende il "Primo libro" (342 lettere) non ci sono problemi. Idem per il "Secondo libro": 460 lettere.<br> Grazie della sua attenzione. Un cordiale saluto, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:33, 31 lug 2019 (CEST) :: Buon pomeriggio. Ho dato un'occhiata alle altre lettere pubblicate ad inizio pagina per vedere se c'era la possibilità di incorporarle nella sezione specifica. Ho così scoperto che la numerazione delle lettere non ha un canone condiviso ma è opera di ogni singolo curatore. Faccio un esempio: la lettera del 3 luglio del 1538, Editori Giuseppe Laterza e Figli, 1916 (vedi nota n. 5, è citata con il numero 380 mentre nel mio volume (Mondadori, ottobre 1960, prima edizione) riporta il numero 47. Non solo: c'è anche un problema di trascrizione ortografica (o di correttore automatico?): nella citazione pubblicata su Wikiquote il nome del destinatario è [[Agostino]] Ricchi mentre nel mio è [[Agustin]] Ricchi. Ancor più problematiche poi risultano essere le lettere a Francesco Coccio. Ho cercato quella (vedi nota n. 2) che indica la mia stessa fonte (Mondadori 1960, curatore Flora, note storiche di Del Vita), ma non l'ho trovata. Che si tratti di un'edizione successiva alla mia, e quindi ampliata, ma tanto ampliata (le lettere del mio volume, infatti, si fermano al 1542 e quella di cui sto parlando ha per anno il 1548)? Concludo: come mi regolo con le lettere già pubblicate? Nella parentesi, oltre al numero di pagina indico anche l'anno di edizione del volume? Esempio: (1960, Da ''A messer ...'', p. ). Scusi la prolissità, ma non ho proprio saputo evitarla. Grazie. Saluti,--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 18:09, 31 lug 2019 (CEST) == Buon Compleanno! == Ooooh buon Compleanno, Creed! Nonostante i boicottaggi dei nostri potenti nemici (i Templari, ovviamente!), che da qualche anno erano riusciti a farci dimenticare questa data, l'[[Ordine degli Assassini|Ordine]] è riuscito a recuperare questo prezioso dato utilizzando un [[w:Animus (fantascienza)|Animus]] rubato all'Abstergo. Siamo stati bravi, eh? Allora tanti auguri, Mèntore, continua insieme a noi ad agire nell'ombra per servire la luce! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:13, 4 ago 2019 (CEST) :Ciao, Creed, Auguri anche da parte mia, Buon compleanno, Creed! È proprio bello rivederti, grazie, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:51, 4 ago 2019 (CEST) ::{{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Grazie mille, gentilissimi! È bello ritornare da queste parti di tanto in tanto anche e soprattutto per "rincontrarvi".--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:04, 9 ago 2019 (CEST) == Proverbi (voce Cipolla) == Buongiorno! Avevo annullato la mia stessa modifica perché mi ero persuaso che il wikilink di "Proverbi italiani" indirizzasse ad una "Disambigua". Mi sbagliavo, ciò succede solo con "Proverbi". In futuro cercherò di stare più attento. Saluti, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 07:46, 5 ago 2019 (CEST) == [[Vita e morte]] == [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vita_e_morte&type=revision&diff=1005278&oldid=1004919 Non l'hai capìta]. Non ho fatto il rollback, né lo farò. Non ho nulla da aggiungere, perché ''res ipsa loquitur''. Con la presente, ho assolto il mio dovere. Cordialità. --[[Utente:Filippo Marchiali|Filippo Marchiali]] ([[Discussioni utente:Filippo Marchiali|scrivimi]]) 12:56, 9 set 2019 (CEST) == Conflitti della guerra fredda == In che modo la guerra del Vietnam non era un conflitto svoltosi nel contesto della guerra fredda? Guarda le categorie dell'[https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Guerra_del_Vietnam equivalente wikipediano] [[Utente:Mariomassone|Mariomassone]] ([[Discussioni utente:Mariomassone|scrivimi]]) 22:45, 5 gen 2020 (CET) == Domanda == Ciao! Chiedo a te perchè ti vedo attivo in questo momento. C'è qualche criterio di enciclopedicità? O basta che esista la voce su itwiki? Poi, le voci hanno un minimo di citazioni da avere per non essere cancellate? Della serie, [[ASAP Rocky]] andrebbe bene in questo modo? A presto, --[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:04, 6 gen 2020 (CET) :Ho provveduto a cambiare la fonte. Devo ammettere che wikiquote è un bel progetto, continuerò a contribuirci di tanto in tanto. Buon wiki!--[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:18, 6 gen 2020 (CET) == Karl-Heinz Rummenigge == Cioa Creed, è una gioia rivederti in azione, come sempre in modo super-superlativo. Avrei bisogno del tuo aiuto, perché sei molto più esperto di me in questo campo: che ne pensi di questa modifica nella voce [[Karl-Heinz Rummenigge]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Karl-Heinz_Rummenigge&oldid=1028881]? Tu puoi valutarla molto meglio. Forse solo questa citazione: "Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno. (Luciano Moggi)" sembrerebbe effettivamente al limite. A te l'ultima parola. Ciao, Buon anno nuovo. ({{small|da qualche tempo un po' più larvatus prodeo, sine nomine meo, ignosce mihi}}) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:15, 6 gen 2020 (CET) P. S. Dimenticavo di chiederti, per favore, ancora una cosa; questa citazione di [[Pietro Maffi]]: "Certo ora noi vorremmo che la questione galileiana non fosse mai sorta; posto però il fatto, nella legislazione e nelle condizioni del tempo e degli uomini ben dovremmo sapercela spiegare, e pur riconoscendo i torti dove ci furono, non cadere in ingiustizie con nessuno, né in recriminazioni tribunizie, in tutto portando invece serenità ed equità. Del resto qualche cosa di quello, che intervenne a Galileo, non intervenne forse sempre? Ricordisi la Grecia antica. E presso i moderni?... Un maestro, un professore insegna una dottrina, che si giudica non buona: che si fa? Si provvede! Non ci sono per questo i Provveditori?'... E si è pure, e da quanto tempo, nelle somme e inviolabili libertà!" potrebbe andar ben per creare la voce tematica: Processo a Galileo Galilei<s>.</s> ? Se tu dici che va bene, vorrei proporlo a Gaux. Ti ringrazio tantissimo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:37, 6 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, ti ringrazio moltissimo. Auguro Buona Epifania anche a te. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:42, 6 gen 2020 (CET) == Renato De Falco, incipit di Del parlar napoletano == Ciao, inserendo Saverio Fausto De Dominicis nella pagina degli Incipit ho notato un link errato a [[Renato De Falco]] (era de Falco). Dopo la correzione, mi sono accorto che l'incipit riportato "Del parlar napoletano" non esiste nella voce (la prima citazione del testo è a p. 27). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 14:05, 7 gen 2020 (CET) == Ultime parole da Romanzo criminale == Ciao Creed, buon anno!, passo di qua per ricordarti che resterebbe in sospeso [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]], senza fretta ovviamente. Un caro saluto, -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:21, 8 gen 2020 (CET) == Spazi tra * e = == Ciao AssassinsCreed, non sono particolarmente pratico di Wikiquote, però so con certezza che su Wikipedia si lascia lo spazio tra gli asterischi e l'intestazione, non dovrebbe essere così anche qua?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:04, 8 gen 2020 (CET) :Ok, grazie della spiegazione, nessun problema per il messaggio precedente.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:08, 8 gen 2020 (CET) == Re: citazioni su... == Ciao AssassinsCreed, provvederò a creare le voci sulle relative persone, ho però un dubbio: la pagina si può creare anche se non è molto famosa e non ha una voce su Wikipedia (es: l'ex allenatore della nazionale australiana di nuoto Don Talbot)?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 20:22, 10 gen 2020 (CET) == Vittorio Sgarbi == Ciao, Creed. Cosa dobbiamo fare con quest'inserimento? [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vittorio_Sgarbi&diff=prev&oldid=1031262]. Abbi pazienza, in questo momento mi sembra che tu sia il solo a cui possa chiedere consiglio. Grazie infinite. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:29, 14 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed. Perfetto. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:57, 14 gen 2020 (CET) ::Buonasera Creed, abbi tanta pazienza. È regolare questo? [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Unione_Sovietica Discussione:Unione Sovietica] o devo cancellare? Dimmi, per favore, Creed, solo se si o no e a tutto il resto penso io. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:28, 15 gen 2020 (CET) == Maria Valtorta == Ciao, Creed. Per favore, puoi dare un'occhiata a questo: [[Maria Valtorta]], sezione Il Purgatorio, che è l'ultimo inserimento di questo utente, ma sono ammissibili fonti del genere, non dico fonti visive, ma proprio fonti di quel tipo? Io spero che Superchilum torni presto perché non ti nascondo che la situazione si sta facendo per me un po' difficile. Scusami. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 05:58, 21 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie per avere sistemato una cosa così inammissibile. Stai facendo un lavoro straordinario, come sempre. Creed, non ti nascondo che anche io sto cominciando a rivedere e ripensare molte cose e comincio a sentire un po' di amarezza e di delusione. Sono lieto che tu stia lavorando e che tu stia certamente facendo il lavoro che più ti piace e, sono certo, in modo splendido. Neppure a me mancano problemi personali, familiari, di lavoro e di altro tipo che rendono tormentoso lo svolgimento di questo compito, doverlo fare immancabilmente tutti i giorni e più volte al giorno senza potere staccare mai perché in pratica si è rimasti soli e la situazione non è facile; questo comporta restrizioni dure, pesanti nella propria vita personale, rinvii di cose importanti, compresi problemi personali molto critici. Finché posso andare avanti, finché riesco ad impormi determinate cose, io proseguo, ma se non sarà possibile dovrò trarne tutte le conseguenze e chiedere il deflag. Scusami se ti parlo di queste cose, non amo pesare sugli altri, affliggere gli altri con problemi personali, non è bello, non l'ho mai fatto. Ma non potrà andare avanti a lungo così, allora è bene essere sinceri, in modo che chiunque ha funzioni qualificate in questo progetto sappia che potrei anche lasciare ed abbia modo di provvedere per tempo. Strano che mi capiti questo, sono sempre stato leale con tutti. Ciao, Creed, scusami scusami. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) P. S. Lo vedi, Creed, lo stress è fortissimo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) ::Ciao Creed, ho molto apprezzato quanto hai scritto sulla mia decisione di chiedere il deflag. Non ti nascondo che in questi ultimi tempi ci ho pensato spesso e sono entrato due volte nella relativa pagina di richiesta. Mi ha trattenuto dal farlo solo il senso di lealtà e di rispetto verso un collaboratore che aveva espressamente chiesto il mio aiuto. Fu questa la sola ed unica ragione che mi spinse ad accettare. In questo preciso momento non posso lasciare, appena qualche questione sarà risolta e sarà tornato Superchilum dovrò per varie ragioni interrompere la collaborazione per un periodo abbastanza lungo e valuterò se chiedere o meno il deflag e se continuare anche da semplice utente. Quindi se dopo il ritorno di Superchilum, per impegni, priorità o per altre comprensibili e giustificatissime ragioni non ci potrà essere più nessuno, di fatto wikiquote resterà acefala. Penso si debba evitarlo provvedendo per tempo ed in quest'ottica sono pronto anche adesso, in questo preciso istante, a farmi da parte per lasciare il mio ruolo ad altro collaboratore, meglio ancora altri collaboratori (e questo è un punto-chiave, un aspetto veramente decisivo) e non mancano qui persone davvero molto capaci e presenti. Del resto si può rendere servizio anche da semplice utente come ho fatto con entusiasmo per anni; quest'anno anche affiancando per l'intera estate nel patrolling un collaboratore che era rimasto solo. Tutto considerato, se a suo tempo lasciò questo ruolo un amministratore del calibro di Micione, che pure aveva fatto tante cose importantissime e – credo – meritava comunque di rimanere amministratore, un Sun-crops può lasciare questo ruolo senza farsi troppi problemi. Per ora resto, ma l'entusiasmo e la voglia sono ormai passati. Ti saluta, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:16, 22 gen 2020 (CET) :::Hai perfettamente ragione Creed, penso che seguirò prestissimo il tuo consiglio. Nel frattempo però ''la cosa'' continua proprio ora e proprio ora ne ho parlato con Donato. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:16, 22 gen 2020 (CET) ::::Per esempio, se dai un'occhiata ad Emanuele Severino e segui gli altri contributi... --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:42, 22 gen 2020 (CET) == L'ora più buia == Buonasera, era in sovraimpressione. Se ho sbagliato, lo elimini e mi scuso per l'errore. Buona serata == Blocco == Ciao, Creed, ho letto la discussione in wikipedia con Micheledisaveriosp. Ho già avuto modo di anticipare ieri a Donato che non mi oppongo assolutamente alla revisione del blocco da me applicato all'utenza, anche – sempre che lo riteniate opportuno – nel caso di uno sblocco immediato. Non c'è alcun bisogno che mi si presentino scuse, perché – e qui sono io a scusarmi con te – è una cosa che in generale, anche nella vita reale, non mi piace molto. Preferisco di gran lunga scusarmi che ricevere scuse. Considero scuse sincere, autentiche il non ripetere gli errori fatti. L'ho già scusato da quando ho letto il messaggio che ha rilasciato nella mia pagina di discussioni in wikipedia e in wikiquote. Piuttosto mi spiace che gli amministratori di condominio, persone rispettabilissime, siano considerati in un certo modo. Facciamo come se le scuse me le avesse già chieste. Accettate. Faccio solo una piccola, ragionevolissima richiesta che non è in alcun modo una condizione che pongo per un eventuale sblocco: per un tempo molto lungo gradirei ridurre al minimo, prossimo allo zero, le discussioni con questa utenza poiché è estremamente insidiosa proprio in fase di discussione. L'utente Micheledisaveriosp mi userà la cortesia di rivolgersi per tutte le sue esigenze di contribuzione ad altri collaboratori. Dico già in anticipo all'utente Micheledisaveriosp che per un tempo molto lungo non darò alcun seguito ad eventuali sue comunicazioni di qualsiasi tipo e tenore. Ti ringrazio e mi scuso sinceramente con te se nelle discussioni di ieri posso aver detto qualcosa che abbia dato fastidio. Ti saluta --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:59, 23 gen 2020 (CET) Faccio solo una piccola aggiunta: nessuna scusa intesa come atto di contrizione solenne e simili perché queste cose mi mettono a disagio, quanto ad avere fiducia che l'utente non ripeterà comportamenti irregolari, che è il punto veramente decisivo, continuo ad avere i miei forti dubbi. Ma, come ho già detto, non mi oppongo alla revisione o all'annullamento del blocco, se lo riterrete opportuno. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:20, 23 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, hai fatto benissimmo a prendere questa iniziativa, la condivido pienamente. Questo è fuori discussione. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:15, 24 gen 2020 (CET) ::Ciao, Creed, senza ritornare su quanto si è già detto a proposito del blocco, se hai tempo ti propongo una lettura interessante, aggiornata al 23 di questo mese. [https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Micheledisaveriosp]. Non ti chiedo di rispondermi, solo, per favore, se puoi, se per caso non l'avessi già letto, di leggere. Tutto qui. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:29, 24 gen 2020 (CET) P. S. Per favore, Creed, ti prego di non rispondermi nulla su questa mia proposta di lettura, è molto meglio così, credimi. Solo, per favore, leggi (nel caso tu non l'abbia già fatto). Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:58, 24 gen 2020 (CET) :::Ciao, Creed. Guarda, mi spiace tantissimo dovertelo segnalare. Ma nella sua pagina di discussione questo utente ha risposto anche a te. E francamente è più che sbalorditivo, più che sconcertante quello che ha scritto [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Micheledisaveriosp]. Non ho mai visto nulla del genere... Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 08:26, 25 gen 2020 (CET) ::::Ho visto, sto per rispondere.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 08:29, 25 gen 2020 (CET) :::::Buongiorno, mi rivolgo all'amministratore AssassinsCreed per un problema con l'utente Micheledisaverio che recentemente ha effettuato alcune modifiche sulla pagina Wikipedia di [https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Valtorta Maria Valtorta]. Ho provato a discutere con lui delle sue modifiche, a mio avviso non pertinenti e che andavano a intaccare argomenti sensibili come il NPOV già discussi in passato, ma ho riscontrato delle difficoltà a dialogare con questa persona; poi ho visto che non ero il solo ad avere dei problemi. Ieri ho annullato le sue modifiche perche facevano riferimento a un sito esterno che pubblicava materiale coperto da copyright. Vorrei evitare una discussione a colpi reciproci di annullamenti. Come posso fare ? Grazie --[[Utente:Terranovas67|Terranovas67]] ([[Discussioni utente:Terranovas67|scrivimi]]) 11:18, 3 feb 2020 (CET) == Re: Vocabolario della Crusca == Buongiorno! È stato chiarissimo. La ringrazio vivamente per i correttivi apportati alla voce. Quanto allo stub, so bene che viene meno con tre citazioni, e quindi si è trattato solo di una distrazione.--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:42, 30 gen 2020 (CET) == Re: Einstein == Grazie per la correzione. In quanto alla traduzione italiana, stavo per fontarla con [http://www.marx21.it/index.php/fr/42-articoli-archivio/7473-albert-einstein-laltro-sguardo?fbclid=IwAR1pFhyNrPhtN_YzdI7MOxoAcFcpYY34zdhgc3y7VUVP8AOBenwdoQy6IGA questa], solo che volevo rimanere più fedele alla versione inglese. Quindi ho cambiato alcune parole. Per quanto riguarda la fonte originale, è [https://www.nytimes.com/1942/10/26/archives/notes-on-books-and-authors.html questa]. Ora aggiorno tutto.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:31, 2 feb 2020 (CET) :Cosa ne pensi della fonte ita? Troppo debole? Ce la mettiamo? Il The New York Time lo mettiamo come altra fonte o lo aggiungo nella stessa riga di quella fonte che hai messo tu?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:37, 2 feb 2020 (CET) == Un piccolo aiuto == Ciao, AssassinsCreed. Volevo chiederti una cosa: di recente un utente ha creato [[Ultime parole da Batman|una nuova voce]] di ultime parole, riguardante l'universo di [[Batman]]. Il problema però è che, per quanto riguarda la trilogia del ''[[Il cavaliere oscuro|cavaliere oscuro]]'', era stata già creata tempo fa [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|una voce]] di ultime parole. Visto che tu di queste cose forse te ne intendi, ho una domanda: è meglio lasciare la voce che ha creato l'utente in questione recentemente, o lasciare la voce dedicata interamente solo alla trilogia del ''cavaliere oscuro'' per tenere le ultime parole di quei tre film? Perché tenere le ultime parole in due voci non mi sembra adeguato. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 16:35, 2 feb 2020 (CET) :Ciao, come primissima cosa la inviterei a registrarsi, questo renderebbe se non altro la comunicazione molto più agevole... :È sicuramente inutile avere due voci del genere. La soluzione migliore sarebbe sfruttare la pagina già esistente ([[Ultime parole da Il cavaliere oscuro]]) e aggiungervi le altre citazioni cambiando poi il nome della pagina, in modo da preservare la cronologia. :La pagina attuale [[Ultime parole da Batman]] è strutturata male: quell'ordine cronologico messo così non ha minimamente senso! Andrebbero create delle sottosezioni per ciascun filone narrativo: quello di Burton, quello di Nolan, ecc... :Inoltre a questo punto la voce su Batman dovrebbe essere onnicomprensiva in modo da includere anche ultime parole da serie, fumetti, ecc.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:19, 2 feb 2020 (CET) Ciao di nuovo AssassinsCreed, scusa se non ti ho potuto rispondere prima di questo momento. Ad ogni modo, per quanto riguarda la situazione, secondo me, è eliminare le ultime parole provenienti dalla trilogia del ''cavaliere oscuro'' in [[Ultime parole da Batman|questa pagina]] e utilizzare la [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|pagina creata mesi fa]]. Per quanto riguarda il resto, potremmo anche utilizzare delle sottosezioni, come quelle che hai elencato qui sopra. Per quanto riguarda includere anche le serie tv o i fumetti non saprei (anche perché ci sono un sacco di serie tv e fumetti su Batman, e molti di questi forse non hanno neanche la voce su wikiquote). In caso contrario questa soluzione non andasse bene, potremmo spostare la pagina per quanto riguarda solo i film di Batman (escludendo quelli del ''cavaliere oscuro'' che hanno già la loro pagina). Non saprei però come spostarla se dovremmo per forza farlo, e neanche iscrivermi come mi hai consigliato sopra. Secondo te, che possiamo fare? [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|mag]]) 17:56, 4 feb 2020 (CET) Ciao, ho visto che mi hai scritto, e capendo come stanno le cose, voglio chiedere scusa per il malinteso: il fatto è che non sapevo come registrarmi, e quindi volevo sapere come fare, così da sistemare le cose. Se è come dici che tu, che devo cliccare "registrati", allora va bene. E mi scuso tanto di nuovo per il malinteso. Inoltre, l'altro pulsante che mi ha detto di cliccare, ovvero "altro", non riesco a trovarlo, ma a parte questo ho afferrato il concetto. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 20:54, 4 feb 2020 (CET) Grazie per aver provveduto a sistemare tutto, scusami se non ho potuto risponderti prima, ma ero abbastanza indaffarato a fare altre cose, scusami e grazie di nuovo. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 14:23, 9 feb 2020 (CET) == Re: Proverbi == :Ciao, Creed. Va tutto bene come avevate deciso. Ti ringrazio per aver ripristinato l'uniformità della voce. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:08, 4 feb 2020 (CET) P. S. Scusmi, Creed, ma ho l'impressione che l'utente 93.65.29.101 che ti ha chiesto un aiuto per Ultime parole da Batman forse non sa ancora che gli hai risposto, il messaggio è nella tua pagina. Ciao, Grazie, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:13, 4 feb 2020 (CET) == Re: Bartłomiej Drągowski == Ciao. Ho inserito quella citazione proprio perché imho significativa al massimo del ''concetto'' stesso di "ultime parole famose" - affermazioni che si ritorcono ''immediatamente'' contro -, al di là del recentismo che però in questo caso è giocoforza inevitabile; recentismo che, per quanto da tenere in considerazione, però da solo non basta a mettere in dubbio la valenza di una citazione '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 21:10, 7 feb 2020 (CET) == Re: Aassoluta fedeltà alla fonte == Grazie per il chiarimento. Provvedo immediatamente alla modifica. Mi scuso per la confusione e la ringrazio per la disponibilità. Vanessa --Varu1971 (scrivimi) 12:36, 9 feb 2020 (CET) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 09:44, 10 feb 2020 (CET) == correzione == in una pagina di spiegazioni, c'è scritto...."aldilà di quelle note;". Va corretto in "al di là". l'Aldilà è dove andremo tutti il più tardi possibile. Comunque, bravi per quello che fate. ciao {{non firmato|83.49.8.176|01:19, 11 feb 2020‎}} :Grazie della dritta. A volte si commettono errori stupidi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 06:36, 11 feb 2020 (CET) == VirginiaDyason7 == Ciao, Creed, ho appena cancellato la pagina di questo utente Sotto il titolo Wikiquote:Avvertenze generali. Mi è stato chiesto di fare un controllo ulteriore su una pagina correlata o qualcosa del genere, ma non credo di aver capito bene. Posso chiederti di supervisionare il mio intervento e correggere qualche mio eventuale errore? Ti ringrazio. Complimenti per lo straordinario lavoro che hai svolto sulle categorie. Anche per questo, grazie, ma dire grazie è poco. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 12 feb 2020 (CET) :Credo di aver rimesso tutto a posto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:08, 12 feb 2020 (CET) Forse no, vuoi rivedere per favore il blocco infinito che ho applicato all'utente e, se ho sbagliato, modificarlo? Qui non è stata creata una pagina spam, ma modificata una pagina esistente inserendo spam. Non so come regolarmi in questo caso e in questo momento posso chiedere un aiuto solo a te. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:13, 12 feb 2020 (CET) == Contrada del Leocorno == Ciao AssassinsCreed, in merito a [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Contrada_del_Leocorno&diff=next&oldid=1033979 questo tuo rollback], ritengo più corretto affidarsi alla Contrada stessa che, [http://lnx.contradaleocorno.it/ in intestazione del proprio sito], riporta proprio "Fiede e risana al par l'arma c'ho in fronte". Fammi sapere, ciao :) --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:10, 20 feb 2020 (CET) :[http://lnx.contradaleocorno.it/?page_id=8 Qui] ulteriore conferma. --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:25, 20 feb 2020 (CET) == Citazioni di Ottavio Rosati == Grazie mille per le precisazioni e tutto il resto. Grazie e buonagiornata--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 12:24, 20 feb 2020 (CET) == Risposta sulla selezione delle citazioni == Ciao AssassinsCreed, mi rendo conto che occorra fare una selezione, secondo te ci sono citazioni superflue su [[Michael Phelps]]? Ho inserito citazioni di persone importanti nel mondo del nuoto e dello sport e ne ho altre due da aggiungere: una di Brendan Hansen e l'altra di László Cseh, ma se sono già troppe non le inserisco o almeno ne elimino altre.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 18:55, 20 feb 2020 (CET) == Re: Fonti secondarie == Ehilà, ogni tanto si incontra qualcun altro qui, che bello!<br>Quello delle fonti principali/primarie e secondarie è un tema sul quale abbiamo discettato a lungo qualche tempo fa, e dovrei riesumare quelle lunghe discussioni, piene di spunti interessanti. In sintesi, se fossero già disponibili le fonti principali inserirei (anche) quelle, ma se non ci sono è preferibile una fonte secondaria al posto di un "senza fonte"; del resto si tratta di libri in commercio, facili da reperire per svolgere un eventuale doppio controllo.<br>In quest'ultimo periodo sto facendo un po' di "lavoro sporco" nel tentare di reperire le fonti primarie (cioè in lingua originale) di parecchie citazioni, e la mia fonte preferita è... Wikiquote (in altre lingue).<br>Su Einstein, onestamente non avevo idea che fosse una pagina "sensibile" (ok, adesso ho colto il senso). Si potrebbe suggerire di inserire una forma di "avvertenza" all'inizio della pagina, in modo da non stravolgerne l'impostazione e/o un "segnale" sulle pagina che si desidera siano le più accurate possibili (ad es. le pagine che potenzialmente potrebbero diventare da vetrina).<br>Per la citazione sulla "sezione aurea", sul libro è proprio così, tra virgolette e con le parole "[La sezione aurea]" racchiuse tra parentesi quadre. Nel frattempo ho fatto una rapida ricerca e la frase originale potrebbe essere "[https://www.goodreads.com/quotes/8601663-the-golden-proportion-is-a-scale-of-proportions-which-makes <The golden proportion> is a scale of proportions which makes the bad difficult <to produce> and the good easy]".<br>Finisco di rimpolpare un po' altre voci e se vuoi tra qualche giorno ti do una mano a cercare altre fonti per Einstein; ma anche qui, quali saranno le citazioni (in inglese) vere? E come distinguerle da quelle false? Che mal di testa... --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 23:33, 24 feb 2020 (CET) :Su Einstein: concordo, la citazione è imprecisa, o quanto meno può far sorgere dubbi, per cui inserisco in nota che dalle altre fonti si tratterebbe non di sezione aurea (che in matematica è definita in un certo modo), ma appunto del ''modulor'', cioè una scala di proporzioni antropometrica. Sul resto sono completamente d'accordo con te su tutto quello che dici riguardo all'approccio con le fonti primarie e secondarie; rimango dell'idea di inserire un tag, che so, <nowiki><!-- --></nowiki> con l'avvertenza di fare modifiche con le dovute attenzioni in quanto pagina "sensibile" o come vogliamo chiamarla. Più in generale, fammi sapere se fra qualche giorno può far comodo il mio aiuto su ulteriori controlli con le fonti. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 17:11, 25 feb 2020 (CET) ::Scusa il ritardo: sono d'accordo, ci sono più fonti che fanno propendere nel senso del ''modulor'' anziché la sezione aurea, e quindi la citazione dal "libro della matematica" è senz'altro imprecisa (o inesatta, o fuorviante). Procedi in completa autonomia, ''permission granted'' :) --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 19:47, 1 mar 2020 (CET) == re: Bentornato == Tu dici a me bentornato? Da che pulpito??? :D ma sono io che lo dico a te, mi (ci) sei mancato da matti. La mia spedizione è andata bene, io ero molto più a sud (abbiamo raggiunto il punto più a sud mai raggiunto da una nave italiana, nelle vicinanze del Ross Ice Shelf, nella Baia delle Balene), quindi il freddo c'era eccome, ma i trend globali sono effettivamente preoccupanti, ahimè. Ho visto i tag, in questi giorni vedo di recuperare ;-) ciao. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:01, 25 feb 2020 (CET) == Il radiologo re della vetrina == Ciao Creed, ancora complimenti per l'entrata in vetrina di Marchesi, pensi che possa essere il momento giusto per proporre anche Einstein? Eddai, su... così lo mettiamo al posto di Tolstoj che ormai ha fatto il suo tempo... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:58, 29 feb 2020 (CET) :Dicevo Tolstoj perché è quello che compare da più tempo in homepage, però si potrebbe togliere prima qualche altro film, hai ragione... Comunque è un piacere vederti di nuovo alle prese con cose complicate come le citazioni errate, il tuo è proprio un ritorno di fiamma, eh? Bene, bene... {{smile}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:01, 29 feb 2020 (CET) == Fonte == Ciao, ecco il video. Minuto 12:00 https://www.youtube.com/watch?v=dLD1aqH0bLI {{non firmato|79.55.34.243|23:21, 1 mar 2020‎}} :Ok, grazie.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 23:31, 1 mar 2020 (CET) == Re: Picco su Einstein == Ciao. In casi simili la prima cosa che controllo sono le voci collegate in altri progetti e altre lingue, per capire se è un fenomeno generalizzato o specifico della voce. In questo caso la voce in Wikipedia in italiano ha avuto un picco analogo, fino a circa 70k visite, quindi non è impossibile che 1000 visite siano "percolate" a Wikiquote anche solo da lì. Il secondo passo è cercare eventi o notizie che possano aver causato il fenomeno osservato. In questo caso potrebbe essere una notizia generalista, visto l'effetto diffuso. A quanto pare la [https://metropolitanmagazine.it/albert-einstein-nobel/ risposta] è la TV: «"Perché Albert Einstein ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921?" È la domanda con la quale Gerry Scotti ha chiuso la quinta puntata di Chi Vuol Essere Milionario». La voce di Wikiquote mi pare essere nella prima pagina dei risultati di Google in italiano (anche se non sappiamo dove fosse una settimana fa), quindi è plausibile che catturi una buona parte di un simile traffico di curiosi. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:02, 2 mar 2020 (CET) :Figurati, non è mai un disturbo aiutare un collega di Wikiquote, specie se è una domanda curiosa e interessante come questa. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 20:18, 2 mar 2020 (CET) == re: Minuzia su Marchesi == Ciao, l'entità "& nbsp ;" (ma senza gli spazi in mezzo... anche con i nowiki non riuscivo a crearla, così te l'ho incollata "spezzata") crea uno spazio vuoto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:18, 2 mar 2020 (CET) == Re: Ancora Einstein == Ciao AC, lo spiegone sul bambino di sei anni si trova nella Wikiquote inglese, paragrafo "Misattributed" (quindi: attribuita erroneamente), e ne ho condensato il senso in due righe. Alla peggio possiamo sempre indicare prima dello spiegone una frase del tipo "Come rileva Wikiquote English, la frase è spesso attribuita a" ecc. ecc.<br>Se le altre Wikiquote sono considerate fonti affidabili - nel senso di due/tre messaggi fa - potremmo saccheggiare a man bassa, e non solo dalla Quote inglese: la tedesca e la francese sembrano degne di fiducia, e spesso la catalana e la portoghese riportano le fonti; non così per altre lingue, purtroppo. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 18:02, 3 mar 2020 (CET) :Non ci avevo pensato in questi termini, anche se in effetti le ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:General_disclaimer disclaimer]'' delle varie Wiki avvertono che "''Wiki* makes no guarantee of validity''", e quindi anche nella nostra WQ, nonostante il tempo speso per fare lavoro sporco e controllare le fonti, non ci sarebbe mai garanzia di accuratezza al 100% su nessuna pagina. Ragionando in questo modo si rischia però di non dare affidabilità nemmeno ad altre fonti di riferimento, perché anche queste avvertono sulla presenza di possibili imprecisioni (come indicato per esempio [https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Non-Wikipedia_disclaimers qui]): in poche parole, nessuna delle fonti che consideriamo affidabili dà la garanzia di essere ''error free''.<br>Per il caso specifico è stato indicato che la citazione in questione non è direttamente attribuibile ad Einstein in mancanza di altre fonti (più o meno) certe, mentre vi è il ragionevole dubbio che sia stata pronunciata da Rutherford. Oltre allo spiegone nella voce di Einstein, sempre su WQ in lingua inglese la pagina di [[en:Ernest_Rutherford|Rutherford]] riporta che l'espressione ''An alleged scientific discovery has no merit unless it can be explained to a barmaid'' si troverebbe citata in G. J. Whitrow, ''Einstein: The Man and His Achievement'', 1973, p. 42, una prima variante (''If you can't explain your physics to a barmaid it is probably not very good physics'') si troverebbe citata nel "Journal of Advertising Research" (marzo-aprile 1998), ed una seconda variante (''A theory that you can't explain to a bartender is probably no damn good''). si troverebbe citata in Francis Collins, ''The Language of God'', 2006, p. 60; da lì al "bambino di sei anni" il passo è breve.<br>Come dicevamo, in generale non c'è garanzia di validità dei contenuti, ma nel caso in questione abbiamo più elementi che convergono nel dire che l'affermazione non sia riconducibile ad Einstein, con un certo grado di probabilità.<br>Naturalmente, e al di là del "ragionevole dubbio", se ritieni che serva un ''quid pluris'' per la pagina puoi tranquillamente modificare il pezzo incriminato, o addirittura cancellarlo; più in generale penso comunque che tu stia facendo un ottimo lavoro di revisione per poter avere voci sempre più di qualità, per cui continua così. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 12:21, 8 mar 2020 (CET) == [[Kim Jong-un]] == Ciao, Creed. Per favore, tempo e impegni permettendo, puoi dare un'occhiata alla voce Kim Jong-un? C'è un massiccio inserimento di citazioni. Il mio dubbio è sulle fonti, ma è possibile che mi sbagli. C'è ancora una questione più generale che si è presentata in passato in casi analoghi: è stata rimossa la qualifica di dittatore. Cosa sarebbe meglio fare secondo te? Con l'occasione mi permetto - e spero vorrai perdonarmi se apro questo spiacevole argomento – di anticipare, nell'imminenza del rientro, che con l'utenza che ho bloccato 45 giorni fa circa, non desidero avere alcun contatto e non darò seguito alcuno ad eventuali messaggi delle medesima. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:37, 5 mar 2020 (CET) Scusami, Creed, prima che dimentichi: c'è ancora qualcosa da mettere a fuoco in [[Ultime parole da Batman]]. Sono incerto se annullare o no, alcune citazioni sembrano effettivamente poco significative anche se non mi sembra di aver visto spiegazioni sgrammaticate. Su questo genere di voci purtroppo non ho mai collaborato. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 5 mar 2020 (CET) Grazie ad Homer, che ringrazio ancora, per Ultime parole da Batman tutto è chiarito. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:32, 5 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie infinite per aver trovato il tempo nonostante i tuoi impegni di lavoro di rispondermi. Grazie per tutte le cose che hai sistemato. Per [[Ultime parole da Batman]] non c'era in effetti alcun problema. L'anonimo ha allineato annullamenti di Homer, cosa che non avevo notato. Ma Homer, tanto più esperto di me in assoluto e su questo tipo di voci, ha chiarito tutto [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente%3ASun-crops&type=revision&diff=1045960&oldid=1044830]. Grazie ancora e, ancora una volta, grazie è dir poco. Ti auguro un Buon Fine settimana, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 7 mar 2020 (CET) == Re: Wolfenstein II: The New Colossus == Che ne pensi? Può andare? Cosa manca da standardizzare? [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 19:13, 7 mar 2020 (CET) == Striscioni del Calcio == Buonasera, se mi segnala quali sono le fonti da sistemare nelle modifiche che ho fatto, visto che ne ho fatte tante, risolvo il problema. Grazie 21:56, 9 mar 2020 (CET)Ferdinando di Savoia21:56, 9 mar 2020 (CET) == Re: Moriz von Craûn == Ciao, Creed. Per [[Moriz von Craûn]] è esattamente così. Il curatore Andrea Palermo ha messo in corsivo i soli versi che il filologo U. Pretzel ha espunto dalla sua edizione del Moriz von Craûn. La mia pagina di discussioni è senz'altro da archiviare. Ho tentato di creare [[Discussione:Sun-crops/Archivio1]] per trasferire il contenuto della pagina, ma sono stato bloccato da un filtro anti-spam, cosa che non comprendo bene. Devo ancora una volta fare appello alla tua cortesia per archiviare questa pagina, naturalmente se e quando i tuoi impegni te lo consentiranno. Ti ringrazio in anticipo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:13, 10 mar 2020 (CET) P.S. Ho dimenticato di dire che ho modificato la nota in Moriz von Craûn per renderla più chiara. La pagina di archivio che dovrei creare è questa, penso: [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio]]. Ho ritentato da poco ma c'è sempre lo stesso filtro che mi blocca. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:25, 10 mar 2020 (CET) P. S. Ciao, Creed ho riprovato ora cercando di salvare questa pagina [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio2009-2020]] dopo aver inserito tutto tranne l'ultima discussione relativa a von Craûn. La risposta è che non posso pubblicare perché: "La pagina che volevi salvare è stata bloccata dal filtro anti-spam. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la versione che stai per salvare contiene almeno un collegamento ad un sito esterno bloccato per spam. Per favore, clicca sul pulsante "indietro" del tuo browser, controlla i collegamenti esterni e rimuovilo.<br>L'elenco dei siti bloccati si trova in questa pagina. Il filtro anti-spam è stato attivato dal seguente testo: aforismario.net." Questo aforismario.net non riesco né a reperirlo né ad eliminarlo. Ebbi una discussione a proposito di un utente che utilizzava Aforismario.it. [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Sun-crops&diff=next&oldid=1010346], ma anche eliminando questa sezione il blocco resta. Ho provato ad archiviare fino al 2018, ma è lo stesso. Purtroppo non ne vengo a capo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:58, 10 mar 2020 (CET) Ciao Creed, sono riuscito ad archiviare la mia pagina di Discussioni fino al 2016. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:21, 10 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed o devo dire SuperCreed? Su Moriz von Craûn il povero {{small|sun-crops}} può solo dire: Wow! È incredibile! Conoscevo già una tua splendida magia nella bibliografia della voce Sylvia Plath [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Sylvia_Plath&type=revision&diff=788318&oldid=788147], ma questo è anche meglio! Complimenti, Creed, ma come fai ad essere così bravo? E quando ci arrivo io a questo?, ma anche a metà strada di questo? Grazie anche per le discussioni archiviate. Ho cercato quel link per disattivarlo, ma non l'ho trovato, forse perché sto da più di un mese come su una barca in pieno beccheggio e rollio su un mare agitato e alcune cose sono diventate un po' più complicate. Forse puoi ancora aiutare il vecchio e malandato Sun-crops: se, in fase di verifica, confrontando due versioni di una voce modificata, è scritto che la modifica è, ad esempio, al rigo n° X della pagina, c'è un modo rapido di arrivarci o bisogna muoversi attraverso i "punti di repere" che si riescono ad individuare nelle due versioni affiancate? Grazie Creed. Muito muito muito obrigado. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:06, 11 mar 2020 (CET) ::Ciao Creed, ti sono grato per le belle parole che mi hai scritto, le apprezzo moltissimo. Per quanto riguarda la reperibilità delle modifiche, faccio l'esempio di questa voce Metal Gear Solid 3: Snake Eater [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Metal_Gear_Solid_3:_Snake_Eater&diff=prev&oldid=1046907]. Fra le altre modifiche vengono evidenziate variazioni alla riga 158 181 188. Quello che mi chiedo, ma forse è una domanda stupida, c'è modo di individuare rapidamente queste righe o, brancolando un po', le si debbono reperire facendo scorrere la pagina completa? Faccio ancora un esempio: Kim Il-sung [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Kim_Il-sung&type=revision&diff=1046976&oldid=999214]: Ho impiegato un po' di tempo a trovare la riga 96 e leggere la citazione (piuttosto retorica). Mi chiedo se c'è un modo più rapido di individuare queste righe. A volte non è nemmeno indicata la riga, ma c'è il titolo della sezione in cui è stata fatta una modifica, in questo caso è più semplice, anche se non sempre è così. È però possibile che la mia sia una domanda ingenua e che sia solo questione di allenarsi e farci la mano. Grazie di tutto, Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:40, 12 mar 2020 (CET) == Botta e risposta == Ciao, Creed. L'utente Mhorg mi pone un quesito tecnico. Vorrebbe inserire, come Botta e risposta alla seguente dichiarazione di [[Boris Johnson]] [In merito alla pandemia di COVID-19] Voglio essere onesto con voi, onesto col popolo britannico: molte famiglie, molte altre famiglie perderanno prematuramente dei loro cari, la risposta di [https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1238510586503274502 risposta] di [[Roberto Burioni]]. A me viene istintivo suggerirgli di metterla in nota alla dichiarazione di B. Johnson, dopo averla inserita con fonte nella voce [[Roberto Burioni]] che hai creato tu. È possibile questo tipo di inserimenti? Io credo di sì. Ho fatto qualcosa del genere nella voce [[Francesco Mazzarella Farao]], nota 4, con fonte in [[Benedetto Croce]]. È giusto il procedimento che penso io o è meglio fare diversamente? Mi rivolgo perché queste cose le conosci in modo molto analitico e l'utente ha bisogno avere il migliore supporto possibile e chi meglio di Creed può garantire questo? Grazie infinite, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:38, 14 mar 2020 (CET) == Blocco ip == Ciao Creed, spero che tu non sia troppo preso nel week-end a soccorrere i malati di coronavirus per strada, ho visto che hai bloccato infinito un ip ma in realtà questo non andrebbe fatto per gli ip, dato che possono non essere stabili, meglio un blocco temporaneo...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:36, 15 mar 2020 (CET) : {{ping|Spinoziano}}, possono esserci anche IP fissi. Se bloccano un IP infinito in genere è un fisso. -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:01, 18 mar 2020 (CET) :: {{ping|Blackcat}} Lo so, grazie. Sul cita web ti segnalo [[Wikiquote:Bar#Perché non usiamo i template per le fonti?|questa discussione]]. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:39, 20 mar 2020 (CET) == Cita web == Ok, ma quale posso usare? E, a margine, perché non si usa? -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:00, 18 mar 2020 (CET) == Re: Jair Bolsonaro == Buongiorno AssassinsCreed, mi smazzo quanto prima tutto il lavoro! Scusi per il disguido, all'epoca non avevo ancora assimilato la regola delle citazioni in lingua originale.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 10:57, 19 mar 2020 (CET) :Lavoro terminato, a presto. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 20:12, 26 mar 2020 (CET) == RE:Ultime parole dalle serie televisive == Sul serio? Devo spiegare come "Ehi, [inserire nome di scagnozzo/capo qui]" sia appenapenapenapenapena deboluccia come ultime parole? Cosa ci sarà dopo? "Ehilà", "Addio", "AHHH!", "Come stai oggi" Solo perché queste sono le ultime parole che escono dalla bocca di quel personaggio, non vuol dire che dobbiamo elencarle tutte. "E galleggiano?", "Ti prego non chiamarmi Eddie-spaghetti...", "finirete come tutti a galleggiare nella Luce dei Defunti"... QUESTE sono Ultime parole che valgono la pena di essere menzionate per la loro importanza. Non sto dicendo che un personaggio minore o una comparsa non debba essere menzionata ma... Georgie è sostanzialmente colui che ha dato il via al tormentone di Pennywise, Eddie chiede al suo amico burlone una buona volta di non chiamarlo con un simile nomignolo e Pennywise fa un discorso sul fatto che è "intoccabile e non mi ucciderete mai nonostante siate i protagonisti ed è ovvio che vincerete". Non vale la pena di citare Belch e Henry se le loro ultime parole sono i loro rispettivi nomi. Quale impatto lasciano? Quale perla ci hanno lasciato? Se è così, mettiamo tutti i versi, grida e lamenti delle comparse dei civili nei film di supereroi solo perché gli abbiamo sentiti dire "AHHH! Aiuto!" mentre venivano schiacciati da una roccia. Tanto è l'ultima cosa che ha detto. Non funziona così: io stesso ho messo frasi ben più sensate e importanti in alcune sezioni, ma non tutte le ultime parole dei personaggi di tale film/serie possono entrare, neanche (per fare un esempio) il cattivo di Batman Beyond la cui ultima parola è il nome di suo figlio: ha un suo senso, nel contesto, perché è lui la causa della sua morte e lo dice appunto furioso, mentre esplode nel sottomarino in cui l'ha intrappolato, ma lo staff di Wikiquote non l'ha trovata abbastanza valida. Mi stupisce che nessuno le avesse rimosse le ultime frasi di Belch e Henry, prima d'ora. E mi stupisce ancora di più che tu lo stia chiedendo. --[[Utente:Mariuigi Khed|Mariuigi Khed]] ([[Discussioni utente:Mariuigi Khed|scrivimi]]) 20:55, 19 mar 2020 (CET) == re: Wikidata su tomba\sepoltura == Dovrei aver fatto :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:03, 19 mar 2020 (CET) :Ah ok allora la sposto in [[:d:Q331055]]. Però quindi tutte le citazioni si riferiscono alla sepoltura come atto ([[:d:Q331055]]) e non alla sepoltura come struttura funeraria ([[:d:Q173387]])? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:22, 19 mar 2020 (CET) ::Ok, spostata :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 20 mar 2020 (CET) == re: J.R.R. Tolkien == Ciao, a cosa ti riferisci in particolare? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 27 mar 2020 (CET) :[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=J._R._R._Tolkien&diff=500585&oldid=491227&diffmode=source Beccato]. Roba del 2012. Sostituisco con la versione precedente. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:37, 27 mar 2020 (CET) == re: cartellino giallo varu == Buongiorno Creed, Le rispondo punto per punto: risposta 1: O. k. inserirò la nota di Ciasuno a suo modo /pirandello) correttamente. risposta 2: Le citazioni dei 'quattro decenni di plays' le ho reperite dalle bozze del booklet del nuovo DVD di Rosati: “Generazioni d’amore: le 4 americhe di fernanda Pivano” ed. 2020 che è in uscita nel catalogo dell'Istituto Luce Cinecittà. Me le inviò dr. Vera Fazio responsabile del catalogo DVD Luce quando ho comprato il dvd Psychodrame di Rossellini e Moreno. Generazioni d'amore stava per uscire col suo libretto ma non c'era ancora il codice. Il Luce sa delle mie ricerche sullo psicodramma e mi fornisce dati. Ho assolutamente sbagliato a non controllare la corrispondenza precisa delle cit. sul sito Play. Mi spiace ma pensavo di far bene. risposta 3: OK, faccio ancora confusione tra wikipedia e wikiquote! Mi spiace ma non avevo ancora capito come funziona per i film. Quindi su wikiquote non si può indicare link esterni di film come su wikipedia? buongiorno, grazie e saluti, --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 13:33, 29 mar 2020 (CEST)Varu == RE: Engels == Avevo preso la citazione da un sito che riportava la citazione. Successivamente ho ricercato una fonte più autorevole e ho inserito quella del PDF. Chiedo scusa, a prima vista mi sembravano identiche. Provvedo subito a correggere. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 18:50, 30 mar 2020 (CEST) == LSD == Ciao, Creed, puoi dare un'occhiata alla voce LSD, per favore? Ho protetto la pagina per 8 giorni, perché c'è qualcosa che non corrisponde fra quello che l'utente scrive, in modo anche discutibile e quello che ha fatto. Se ho commesso qualche errore dimmelo e provvedo subito a correggerlo. Purtroppo in questo momento (ma già da diverso tempo) non sto molto bene – niente di legato all'"attualità" ... rassicuro immediatamente – ma non credo di avere sbagliato. Scusami per questa richiesta. Ti ringrazio tanto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:00, 31 mar 2020 (CEST) ::Ciao, Creed Grazie infinite. Ti propongo questa lettura [https://books.google.it/books?id=OYHSFgt9AmgC&lpg=PA9&dq=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&hl=it&pg=PA9#v=onepage&q=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&f=false]. A me parte che questo utente cita anche male perché parte della citazione di Foucault è riferita all'oppio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:08, 31 mar 2020 (CEST) :::Ciao Creed. Spero che questo triste momento passi presto, speriamo di uscirne tutti presto. Posso solo immaginare cosa sia la vita di medici, infermieri e del personale ospedaliero in questo momento. Non ci sono parole adeguate per esprimere la mia gratitudine per quello che state facendo. Ho sempre pensato che la professione di medico, anche quando si debbono attraversare momenti tristi, è la più bella, la più avvincente che si possa esercitare. Io stesso avrei voluto essere un medico, ma non avevo – e me ne vergogno tanto – le basi di matematica e scientifiche per poter affrontare questi studi. Purtroppo non posso essere, come vorrei tanto, di alcun aiuto come volontario. Sono felice che wikiquote ti permette di allentare un po' la tensione che deve essere fortissima, io lo vedo che cose straordinarie, incredibili stai facendo anche qui e un po' ti "invidio" – ma di un'invidia amichevole, ammirativa – anche. Ti saluto con grandissimo affetto, Ciao, Creed, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:45, 31 mar 2020 (CEST) == RE: Pivano== Buona domenica Creed, ho citato il booklet accluso al DVD del film di Rosati 'Generazioni d'amore' nel quale sono riportate, tra l'altro, le risposte date dalla Pivano che fanno parte della sceneggiatura del film. Queste stesse frasi della Pivano compaiono, parola per parola, anche on line nella pagina web sul film GENERAZIONI D'AMORE nel sito della casa di produzione PLAYS. Il video-libro è edito dall'ISTITUTO LUCE CINECITTA'. AVEVO CANCELLATO L'AVVISO DOPO AVER SCRITTO MEGLIO LA NOTA E AGGIUNTO IL LINK AL SITO, come era scritto nell'avviso. Buone Palme, saluti e grazie sempre per quelloche mi insegna. Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 14:40, 5 apr 2020 (CEST) == Re: == Buonasera. Chiedo scusa se rispondo solo ora. Ho usato [https://www.resistenze.org/sito/ma/di/ls/madlcu.htm questa] traduzione. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 21:49, 5 apr 2020 (CEST) :Non ho compreso la polemica sui tre mesi, se voleva esserlo, ad ogni modo non ho avuto la possibilità di occuparmene prima, per quello premettevo le scuse per il ritardo nel rispondere. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 14:46, 7 apr 2020 (CEST) == Re: vikilink ripetuti== Buonasera mr. Creed. Mi spiace. Sono stonata, OK sulle prime due cose. Infatti mi sono affrettata a riparare. Però non mi è del tutto chiaro che vuol dire "sezioni diverse della stessa voce". Può gentilmente aiutarmi a capire SEZIONE? Sennò ricomincio a sbagliare e Le faccio perdere tempo. grazie e buonasera. == Bohr e Heisenberg == È un ricordo di Heisenberg riportato in un suo libro, a quanto ho capito dalla citazione del libro che al riporta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 00:56, 10 apr 2020 (CEST) :Potremmo lasciare solo la domanda e cancellare nella voce Bohr la citazione. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 08:02, 11 apr 2020 (CEST) == Re: Ottavio Rosati e citazioni non presenti nei link == Buon pomeriggio mr. Creed, Sono molto mortificata perché Lei mi ha già avvertito altre volte... infatti dopo i suoi suggerimenti mi mono molto più impegnata ed è un peccato che tutto il mio lavoro di ricerca sia danneggiato dai miei sciocchi errori tecnico-formali che ovviamente non sono ammissibili!!! Ora ho capito che è successo: in effetti le citazioni del testo sono giuste MA HO SBAGLIATO i LINK!!! Mi affretto a correggere. Ho sbagliato anche il link alla Pivano perché la frase era contenuta in un'intervista di Rosati a Yablonsky e non nell'intervista "antiche amicizie" alla Pivano. Inoltre la citazione su Fellini fa parte anche del booklet Istituto Luce di "Generazioni d'amore". Di nuovo auguri e saluti, scusi Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 16:38, 11 apr 2020 (CEST) == Eneide == Ho fatto un controllo sui link e a me sembra tutto a posto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:14, 11 apr 2020 (CEST) :Fatto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:35, 11 apr 2020 (CEST) ::Ho fatto il controllo sui link all'Eneide e ho trovato delle citazioni messe su voci ma che non esistono né su Virgilio né su Eneide ma erano sulla voce tematica. Pertanto o si mantengono senza fonte oppure si eliminano anche altrove. Altre poi le ho eliminate perché mi sono accorto che erano presenti su Eneide. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:05, 13 apr 2020 (CEST) :::In caso di ulteriori aggiunte userei souce più che altro per collegarlo alla pagina di origine evitando di aggiungere altro. Non saprei come mettere l'ancoraggio. Alle maiuscole starò più attento... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:13, 20 apr 2020 (CEST) == Pietro Della Valle == Non ho capito la questione del template cita libro. Su Della Valle capisco che le citazioni sono relative a poche pagine ma a me serviva utilizzarle in altre voci, ovvio che nel tempo se ne aggiungeranno altre. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 07:15, 13 apr 2020 (CEST) :Ora è chiaro, mi ero mosso come se fossi su wikipedia! --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:43, 13 apr 2020 (CEST) == Re: [[William Shakespeare]] == Hai ragione, scusa! Mi ero soffermato a leggere la relativa pagina di discussione e non ho terminato il contributo circa la bibliografia. Provvedo!<br> Anzi, a tal proposito ho un dubbio che mi assilla e vorrei chiedere la tua opinione. In prima di copertina il libro riporta la dicitura ''Fabbri Editori'' ma in seconda di copertina mi ritrovo ciò:<br> ''© 1963 Rizzoli Editore, Milano<br> © 2003 RCS Libri S.p.A., Milano<br> © 2003 RCS Collezionabili S.p.A., Milano<br> © 2005 RCS Libri S.p.A., Milano<br> sulla presente collana''<br> [...]<br> ''Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 546 del 7 ottobre 2002''<br> Mentre nella terza di copertina trovo ''Finito di stampare nell'agosto 2006''.<br> Ora ti chiedo:<br> 1) è giusto associarlo all'editore Fabbri Editori oppure è più corretto inglobarlo nella ragione sociale a capo del gruppo, cioè a RCS Libri?<br> 2) in questa pioggia di date, quale utilizzeresti come data di pubblicazione? Tra date della detenzione dei diritti, di registrazione al tribunale e di stampa, in realtà non c'è una vera e propria data di pubblicazione. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 16:56, 13 apr 2020 (CEST) :No, la versione in mio possesso è [https://www.anobii.com/books/Tutto_%C3%A8_bene_quel_che_finisce_bene/01153f812e9a1d3e2f questa], ma le informazioni su Anobii sono state da me sottoposte. Per l'anno di pubblicazione ho utilizzato quanto adottato dall'[https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/tutto-e-bene-quel-che-finisce-bene/RAV0899936?tabDoc=tabloca OPAC romagnolo] ma sinceramente è l'ultima data che avrei scelto tra quelle elencate nel mio intervento precedente! Non ne capisco la regola e/o la logica di tale scelta. Va beh, riflessioni personali escluse, dimmi tu se devo procedere con l'anno fornito da OPAC. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 18:13, 13 apr 2020 (CEST) ::Grazie a te! Un ultimo appunto. Noto che nella bibliografia del volume in mio possesso hai inserito ''Tutte le opere'' ma segnalo che tale libro non è una raccolta, contiene solo ''Tutto è bene quel che finisce bene'' con testo inglese a fronte; ''Tutte le opere'' è il nome della collana di Fabbri Editori. Lo sottolineo perché in tutte le altre citazioni non ho mai visto riportare il nome della collana e magari hai pensato potesse essere una raccolta che inglobasse al suo interno svariate opere di Shakespeare. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 21:13, 13 apr 2020 (CEST) == Evadere il blocco == Ciao, a chi ti riferisci [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Cristina_Siccardi&curid=169182&diff=1058259&oldid=1058247&diffmode=source qui]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:05, 14 apr 2020 (CEST) == Re: utente anonimo== Sì, mr. Creed, mi scusi: ho fatto io un lavoro stamane su delle citazioni che avevo trovato. Era molto presto perché non potevo dormire ed ero così concentrata a non fare errori sui link (che Lei mi ha detto di evitare) che non mi ero accorta di non essermi loggata. Tra l'altro ho verificato (andando sull'archivio del Corriere della Sera) che i pezzi degli scrittori come Toklas inseriti nella pagina della Borgese sulla biblioteca Benetton, su "La Stampa" di Torino erano stati dati con una data sbagliata. E l'ho corretta sentendomi una piccola Sherlock mHolmes! Cordiali saluti e mi--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 21:40, 15 apr 2020 (CEST) scusi, Vane == Ortografia == Ciao, scrivo a te perché sei amministratore e ti vedo attivo; tanto è una minuzia, ma vorrei saziare una mia curiosità. Leggendo la pagina di [[Alessandro Barbero]] mi sono accorto che una sua citazione («[...] È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri da un po' fastidio. [...]») contiene l'errore ortografico di non avere il "dà" verbo accentato. Consultando la fonte dell'intervista risulta sbagliato anche lì. La domanda è ovviamente: come si agisce in questi casi su Wikiquote? Si corregge o si rimane fedeli alla fonte? Ciao e grazie.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:14, 16 apr 2020 (CEST) :Ok... quindi nel caso specifico tutto sommato possiamo permetterci di correggere? Anch'io sono molto per la fedeltà alla fonte però questo si potrebbe considerare un refuso.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:33, 16 apr 2020 (CEST) ::Fatto! Se dovessi notare qualcos'altro valuterò caso per caso, allora.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:39, 16 apr 2020 (CEST) == Linee guida == Correggo, francamente mi confondo tra voci che sono intestate in un modo o in un altro. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:22, 16 apr 2020 (CEST) :Se ho ben capito la voce [[meccanica quantistica]] è intestata male rispetto a [[quanto]].--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 16 apr 2020 (CEST) ::Sono entrambi voci tematiche, ma su meccanica quantistica c'è il paragrafo citazione mentre nell'altro no. Questo non capisco. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:37, 16 apr 2020 (CEST) == Re:Cleopatra == Ciao. Non ho ben capito dove ho sbagliato: ho inserito le citazioni prima nelle pagine di coloro che le hanno scritte, e poi in quella di Cleopatra. Grazie e scusa! --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 12:31, 16 apr 2020 (CEST) :Sistemo la formattazione in Cleopatra allora. Per quanto riguarda la traduzione mi è stato detto che può essere anche originale, se viene riportato il testo originale, e questo è il caso. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:17, 16 apr 2020 (CEST) ::Qual è invece la procedura per un testo antico anonimo, come quello che è in voce ora? --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:19, 16 apr 2020 (CEST) :::Purtroppo di traduzioni ufficiali non ne possiedo; se qualcuno vorrà cambiare la traduzione aggiungendo una fonte in italiano lo potrà tranquillamente fare. L’opera è quella, allora creo una sua voce. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 16:02, 16 apr 2020 (CEST) == Re:da storia nasce storia da sistemare == Buonasera Creed, ho capito, e ho rimesso l'asterisco subito grazie--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 19:02, 16 apr 2020 (CEST) == Marzo proverbi napoletani == Ciao, Creed, scusami il ritardo con cui ti rispondo. Ho rimosso la citazione perché non ho sottomano il testo di Artieri che chiesi in prestito. Ora è tutto fermo e non è quindi possibile richiederlo per la verifica. Molti, se non tutti i proverbi citati da Artieri sono riportati in forma di versi per evidenziarne la struttura metrica. In questo caso dovrebbe essere così: Di Giacomo include un proverbio nella sua poesia, ma senza testo alla mano come esserne sicuro? Ho consultato altri libri di proverbi senza in effetti trovarlo, lo stesso in rete. La cosa migliore quindi è toglierlo e, quando mi sarà possibile, controllare. Ti ringrazio per la verifica attenta e per lo splendido lavoro che stai facendo. Ti auguro un buon fine settimana. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:06, 18 apr 2020 (CEST) :Ciao, grazie per le belle cose che mi dici. Se vuoi reinserisco il proverbio, ma i tempi per la verifica, vista la situazione, saranno purtroppo lunghi. Approfitto per esporti un dubbio: Codas ha aggiornato la Selezione nuove voci con la pagina stub [[Teorema di Bell]]. Come dobbiamo regolarci con gli stub? Ciao, Creed --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:43, 18 apr 2020 (CEST) ::Ciao, Creed, buona domenica. Un chiarimento: devo inserire in Selezione nuove anche Maurizio Crozza? Se sì, in che punto precisamente. Le voci già esistenti da cui sono state scorporate citazioni diventano sempre voci nuove? Su questo aspetto mi resta ancora qualche dubbio. Ti ringrazio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:16, 19 apr 2020 (CEST) :::Tutto chiaro. Grazie Creed, Buona domenica {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:47, 19 apr 2020 (CEST) == Bohm == Grazie non me ne ero accorto. Sì è scritto a quattro mani, non so comeinserirlo correttamente. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 15:59, 18 apr 2020 (CEST) :Quindi va creata la voce per i due scienziati? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:17, 18 apr 2020 (CEST) ::Dubito che possano spuntare altre citazioni congiunte. Il libro da cui ho tratto non ne cita altre pertanto si rischia che rimanga una citazione unica. Inoltre il secondo scienziato per me è sconosciuto. Se ciò crea difficoltà possiamo anche eliminarla... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:31, 18 apr 2020 (CEST) == Correzione ping == Ciao Creed, una piccola dritta: quando [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_Wikiquote:Modello_di_voce/Raccolte&curid=168902&diff=1060229&oldid=1060228 correggi] un ping ricorda anche di rifare la firma (mettendo <nowiki>--~~~~</nowiki> posto della vecchia firma) perché normalmente i ping funzionano solo quando sono accompagnati dalla firma ;-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:46, 19 apr 2020 (CEST) == re capucci == Buongiorno maestro creed, sì le citazioni sono tutte di capucci, come può verificare a questo link: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/05/08/news/roberto-capucci-pasolini-mi-disse-rompa-lei-il-ghiaccio-con-la-mangano-1.9184074. saluti e grzie --[[Speciale:Contributi/93.34.89.255|93.34.89.255]] 18:36, 19 apr 2020 (CEST) == Re: [[George Gordon Byron]] == Ciao! Correggo subito. Sì, tutte le citazioni provenienti da ''Il corsaro'' sono state inserite da me e provengono dalla versione del libro presente nella bibliografia a fondo pagina. Su alcune opere in WikiQuote ho notato che si segue l'ordine alfabetico (al quale mi sono attenuto anche io) ma in altre ho notato che si segue l'ordine numerico delle pagine dalle quali le citazioni sono tratte. Se devo attuare quest'ultimo ordinamento, vedrò di aggiustare quanto prima. --[[Speciale:Contributi/151.42.201.106|151.42.201.106]] 20:22, 21 apr 2020 (CEST) == Re:fantasmi al valle ottavio rosati == Buongiorno mr. Creed. Per prima cosa ho tolto il titolo Fantasmi dalla bibliografia. Va bene? Poi sul fatto che ogni tanto Rosati scrive ‘ottavio’ anziché ‘io’, che posso dire? Effettivamente è una sua caratteristica: lo fa solo in “Quattro decenni”. Alterna alcuni pezzi in cui usa l'io dopo aver scritto “Dal diario di Ottavio Rosati:". Non sono un critico letterario ma penso che Rosati usa questa tecnica un po’ “psicodrammatica” per restare un po’ dentro e un po’ fuori. Secondo me che studio lo psicodramma lui vuole inquadrare tutto dal punto di vista del gioco dei ruoli e mantenere una distanza tra autore e personaggio. Comunque se dal punto di vista di wikipedia l’uso di "Ottavio" ci crea problemi di clettura possiamo eliminare quelle citazioni dove Rosati scrive 'Ottavio'. Decida lei. Questa pagina che ormai sta per finire ci è costata molte ore di lavoro ma penso che abbia un suo pubblico di studenti e un suo futuro. La ringrazio come sempre per il Suo supporto e ancora di più per la sua pazienza. --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 17:34, 26 apr 2020 (CEST)Una piccola domanda magari stupida: perché a volte i link a dei nomi sono di un colore azzurro evidente e altre volte no? == Romanzo poliziesco e Sistema eliocentrico == Ciao Creed, vorrei chiederti un parere: la citazione che ho inserito in [[Bertold Brecht]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Bertolt_Brecht&type=revision&diff=1062303&oldid=1062301] può essere impiegata per la creazione della voce tematica [[Poliziesco]] o va nella tematica [[Giallo]]? E ancora, la citazione inserita in [[Ernst Bloch]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ernst_Bloch&type=revision&diff=1062432&oldid=1062431] va bene per creare la voce [[Sistema eliocentrico]]? Ti ringrazio tantissimo. Buona domenica, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:36, 26 apr 2020 (CEST) :Perfetto, Grazie infinite Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:22, 26 apr 2020 (CEST) == Levante (cantante) == Ciao e scusa il disturbo. Forse ho mal interpretato le linee guida: ''"L'aggiunta di collegamenti a voci inesistenti è vietata, in Wikiquote; si creano disambigue solo quando ci sono le voci relative. Allo stesso modo, non si usano "titoli disambiguati" (con specificazioni oltre al titolo principale) come Giovanni Sartori (politologo) se non esistono altre voci collo stesso titolo."'' [[Aiuto:Disambiguazione]] oltre la cantante [[Levante|qui]] non vedo altre voci con quel nome (esistenti). --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 22:37, 9 mag 2020 (CEST) :Perdonami ancora il disturbo ma secondo me bisognerebbe dare la priorità alla cantante e gli altri significati in [[Levante (disambigua)]]. I pochi wikilink che ci sono puntano tutti alla cantante. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 23:00, 9 mag 2020 (CEST) == Richiesta info == Buongiorno Creed, le scrivo perché ho bisogno di due informazioni. E' possibile inserire delle immagini che sono parte integrante di un testo che è sul web, usando il tasto "immagini e file multimediali"? Mi succede perché a volte il sistema mi chiede di caricare da wikicommons e a volte direttamente dal pc. La seconda informazione è questa: è possibile creare una pagina wikiquote creando la categoria documentario? Ho visto che si può creare un wikiquote per un film, per un programma televisivo e persino per un film che sia un "falso" documentario come quello di Sasha Baron Cohen. La ringrazio e la saluto, [[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 11:34, 21 mag 2020 (CEST) == Problema account == Buongiorno, ho notato il suo messaggio di benvenuto sulla mia pagina e la contatto perché ho un problema. Sono stata bloccata a tempo indeterminato credo a causa di "abuso di account multipli", o una cosa del genere. Tempo fa ho contattato l'utente che mi ha bloccata, ma non credo mi abbia risposto (nel caso, non saprei dove recuperare la risposta). A quanto pare ho effettivamente due account, ma non so come mai. È possibile in qualche modo recuperarne uno? Non posso neanche crearne un altro perché l'indirizzo IP è il medesimo, quindi risulta che io ho già un account con quell'indirizzo (credo sia questo il motivo...). Nel caso non fosse in grado di aiutarmi, mi potrebbe consigliare come devo muovermi/ chi devo contattare? Grazie == Re: Marchesi Del Buono == Ciao! Sì, perché non è nella prefazione, ma nella postfazione di Guido Clericetti. Non so dire come mai abbia invertito le due cose. Noto che ho effettuato la modifica alle 02:45 di notte; forse non ero sveglissimo. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 02:37, 8 giu 2020 (CEST) == Scusa il disturbo == Ti chiedo scusa se chiedo a te ma io pur essendo da tanti anni su Wiki non sono pratico in certe cose. Ho avuto un problema su Wikipedia dove sono stato bloccato prima per tre mesi, poi a tempo indeterminato. Il motivo per il ban è che ho rimosso una frase che riportava delle fonti inesistenti, quindi non mi sembra una gran colpa. Anche considerato che ho contribuito al progetto per più di 10 anni. Tu cosa mi consigli di fare? A chi possono rivolgermi? Sono disperato. --[[Utente:Mad_Nick|<span style="color:red;">'''''Mad'''''</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|20px|Clicca accanto per parlarmi]][[Discussioni_utente:Mad_Nick|<span style="color:black;">'''''Nick'''''</span>]] 14:03, 22 set 2020 (CEST) == Re: Citazione sulla Felicità annullata in Chiara Amirante == Ciao. Ho fatto un lavoro approfondito trovando per quasi tutte le citazioni le pagine specifiche dai testi. Il codice ISBN già era citato nelle fonti sotto nella sezione ''Bibliografia''. Grazie per le tue indicazioni.--[[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 13:36, 17 nov 2020 (CET) == Saluti == Ciao Creed, mio maestro! Con che piacere ti rivedo! Bentornato. Spero che resti a lungo. Ti saluta il tuo molto indegno discepolo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:03, 18 nov 2020 (CET) == Saluti + == Creed, sono sempre lacrime di gioia e danze senza fine, ad ogni tuo ritorno! Sun-crops ormai sta raggiungendo i tuoi livelli, e sta inoltre istruendo a dovere, con il suo luminoso esempio, un nuovo patroller di Wikiquote che promette molto bene, l'utente GryffindorD, quindi il futuro di Wikiquote è in una botte di ferro e siamo tutti felici, specialmente ritrovando anche te sui vecchi campi di battaglia. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:09, 18 nov 2020 (CET) :{{ping|Spinoziano}} Ciao. Grazie per le belle parole che hai scritto, solo ora le leggo. Sei veramente generoso con me, non penso di meritare tanto. Grazie. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) ==Alba_re== Ciao. Ma nessun disturbo, caro. Hai ragione, sono stato frettoloso – e rimedio. Stammi bene.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:25, 24 nov 2020 (CET)<br>p.s.: però secondo me sarebbe meglio soltanto: "''L'alba strappa via tutti i veli posati dal buio, illumina senza misericordia ogni bruttezza e dissolve le illusione.''": i primi due periodi sono pleonastici per quanto riguarda la tematica in sé.--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:32, 24 nov 2020 (CET) == Re:Correzioni == Ciao. Perdonami, non mi era proprio venuto in mente di controllare le altre pagine.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 01:01, 8 dic 2020 (CET) ==[[Nadia Campana]]== Ciao, Creed. Quando ti sarà possibile, vuoi dare un'occhiata a questa citazione di Nadia Campana? Va bene questa fonte? {{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta. (citato in Alida Airaghi, ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93.]) ISBN 978-88-31698-76-4. Chiaramente, se non puoi rispondermi subito tu, può farlo chiunque, ferrato in materia, vorrà rispondere. Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) == Dickinson == Ciao, intanto che se nei paraggi ti ricordo che era rimasta in sospeso [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni#Emily Dickinson]], visto che pareva tutto ok potresti preparare una presentazione per la vetrina (se fai in tempo mentre gli ammalati dormono) così se non ci sono obiezioni poi procediamo. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:11, 14 mag 2021 (CEST) :Be', ma che ci vuoi fare, se intanto mostri una presentazione hai almeno modo di rilanciare la discussione all'attenzione. Poi non essere troppo modesto: se nessuno dice niente è perché, per ammirazione, non si è trovato nulla da dire, ovviamente. Tu tutto bene? La comunità è in ottima salute, e da quando Sun-Crops, il nostro [[Apollo]], ha preso le redini, il sole non ha cessato di splendere sempre più radioso. C'è anche un nuovo amministratore, anche se è un po' defilato. La comunità è davvero laboriosa e fiorente, e tra poco, come già sai, superereremo in numero di voci la Wikiquote inglese. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:48, 14 mag 2021 (CEST) ::Ah, questa del libro è proprio una bella notizia, ci puoi spedire una copia omaggio oppure lo possiamo leggere online? Se lo hai scritto tu, sarà sicuramente interessantissimo, che parli di radiologia o di bipolarismo o di critica cinematografica non fa differenza, chissà come sarà interessante! Spero che poi anche Sun-Crops ne scriverà uno. Intanto dove possiamo leggere il tuo? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:41, 14 mag 2021 (CEST) :::La voce è entrata in vetrina. Un caro saluto, a presto,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:40, 23 mag 2021 (CEST) == rocky marciano = rocky balboa == ho aggiunto alcune cose interessanti su rm, rispondi qui come migliorare questo articolo, ha troppi errori !!! sei amministratore? it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Rocky_Marciano :Ciao, Creed. Prima che, grazie a Spinoziano che mi ha messo nei superpasticci di serie A con Apollo, il Medesimo proceda a scorticarmi vivo, mi affretto ad informarti che questo signore è un collega (se non è proprio lui) di quell'estimatore che, bontà sua, mi ha elevato al ''fukin {{NDR|sic}} italian moron with no kknowledge {{NDR|sic}} of history'' [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione:Iosif_Stalin&diff=prev&oldid=1139706]. Gente che, non avendo niente da fare, più, beato lui, una <s>bella</s> formidabile dose '''e capa fresca'' (come si dice a Napoli), fa perdere solo tempo. Prima che il Lossia lo ''conci'' per bene, Marsia-Sun-crops ti saluta. Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 14 mag 2021 (CEST) == Saluto acrobatico == Bentornato come sempre! Complimenti per il libro, quella del dizionario aforistico alla Bierce è stata un'ottima scelta, se farai carriera sarà pane per Wikiquote! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:50, 2 ott 2021 (CEST) :Be', se non farai carriera come scrittore, diventa almeno enciclopedico come medico (così potremo comunque citare il tuo primo libro)! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:24, 2 ott 2021 (CEST) ::Con un piccolo volteggio mi inserisco. Che corrusco ritorno Creed, come sempre tutto oro e lampi! Tu sì raggiante, tu sì Apollo. Sono molto curioso: where is ''the libro''? Ho smanettato in molte guise, ma non sono riuscito a snidarlo. I riferimenti bibliografici, lo sai, sono imprescindibili :) Mi sveli l'arcano? Complimenti per il bacio delle Muse, ora che le hai vicine, tienile strette più che puoi. Diventa presto enciclopedico, in both domains. Bentornato. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:50, 2 ott 2021 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Mi sa che ti sei perso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=1170582&oldid=1111360 questo] :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 13:26, 2 ott 2021 (CEST) ::::{{ping|Spinoziano}} Finalmente! Miuto obrigado, Spin. La scrittura aforistica, fra le più difficili in assoluto, quella che consegna senza difese allo sguardo del lettore: ammirato o spietato giudice, senza vie di mezzo. Mi piace: pensieri delicati, ironici, giocosi, capaci di ribaltare punti di vista cristallizzati dall'abitudine, proporne di inusitati restando sempre nello spazio del vissuto. Non mancano piccole isole di poesia: "Alba", "Addolcire", "Aquilone: Pezzo di carta che sfida baldanzosamente il cielo dopo aver rubato il nome dall'aquila, il vigore dal vento ed il cuore ad un bambino." Sì, sono aforismi molto belli. Bravo, Creed! Alba, addolcire e aquilone, e non solo questi, potrebbero già essere in tematica, ma... ma... Ma col tempo vedrai che succederà. Non immaginavo la tua passione per gli eteronimi, questo espande all'infinito, come per l'"Asterisco" le possibilità di scrittura. Potresti scrivere libri di eteronimi, ognuno con una personalità, una biografia e quindi aforismi propri. Beato te che sai fare queste cose, beato te! Complimeti, Creed. Adelante! Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:26, 2 ott 2021 (CEST) == [[The Game of Death|Game of Death Redux]] == Salve Creed, ho saputo di [https://cityonfire.com/bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer questa notizia su cityonfire.com] che sta diventando virale, prima di tutto e tutti ho voluto avvisare qui a te, già su enwiki hanno dedicato un paragrafo sulla prima versione di ''[[w:en:Game of Death#Game of Death Redux (2019)|Game of Death Redux]]'' ma sul 2.0 ancora no poichè in fase di uscita in prima assoluta e riguarderà interamente sul materiale originale del [[The Game of Death|72]], nel link che ho inviato è presente una intervista, è possibile riportarla qui su Wikiquote? Grazie [[Speciale:Contributi/37.160.241.111|37.160.241.111]] ([[User talk:37.160.241.111|msg]]) 21:13, 28 nov 2021 (CET) :Puoi riportarla nella voce specificando che è nell'edizione redux del 2021... Comunque rifatti al doppiaggio ufficiale italiano o ai sottotitoli ufficiali (se non è disponibile il primo). Inoltre cita solo qualcosa di eventualmente siggnificativo dell'intervista, non è che a prescindere bisogna citare qualcosa.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 09:09, 30 nov 2021 (CET) == How we will see unregistered users == <section begin=content/> Ciao! Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia. Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate. Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento. Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia. Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio. Grazie. /[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/> 19:17, 4 gen 2022 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 --> == Typo == Ciao, Creed. Sai che è sempre una gioia rivederti in azione. Un chiarimento, per favore: qual è la soluzione grafica giusta nel riportare passaggi che nella fonte sono compresi fra ' ', lasciare così, o, come faccio io riportandoli fra " ". Ho sempre pensato che quest'ultima fosse la soluzione in linea con le convenzioni di wikiquote. È così, o sono in errore? Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 10 feb 2022 (CET) :Grazie infinite, Creed, chiaro ed esaustivo, come sempre. Grazie. Ti auguro una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 10 feb 2022 (CET) == Dischi == Ciao. Approfitto dei fix che hai apportato alla voce [[Ditonellapiaga]] per farti una domanda, non avendo (mi pare) trovato risposta in [[WQ:MM]]. Va indicato in qualche modo il fatto che, nel caso, una citazione non provenga da un "disco" canonico? Nello specifico di Ditonellapiaga, solo ''Camouflage'' è effettivamente un album; ''Morsi'' è un EP mentre addirittura ''Parli'' è un disco singolo - ed è quindi superfluo sottolineare come tutte le citazioni provengono solo da quell'unica canzone omonima -. Come ci si regola? '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 16:51, 5 mar 2022 (CET) == re: Dino Campana == Ciao :-) tornato, anche se ogni volta che torno succede un casino (due anni fa la pandemia, quest'anno la guerra in Ucraina... dovete sperare che rimanga qui o rimanga lì le prossime volte XD). Non ho il libro di Campana, l'avevo preso in biblioteca. Devo andarci in questi giorni, se vuoi lo prendo in prestito così controllo. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 7 mar 2022 (CET) :Ciao, ho preso il libro e la situazione è questa. L'indice dei Canti orfici è il seguente: :*La notte (La notte, Il viaggio e il ritorno, Fine) :*Notturni (quelli indicati su Wikisource) :*La Verna (che contiene tutto ciò che nell'indice su Wikisource va da "La Verna" fino alla fine) :*Varie e frammenti (Barche amarrate, Frammento, Pampa, Il Russo, Passeggiata in tram in America e ritorno, L'incontro di Regolo, Scirocco, Crepuscolo mediterraneo, Piazza Sarzano, Genova) :Poi ci sono i seguenti scritti, ognuno dei quali messo con la stessa gerarchia dei Canti orfici (metto tra parentesi quale delle opere citate nella voce è presente e in quale sezione): :*Versi sparsi :*Quaderno (Il tempo miserabile consumi [pp. 81-82], Poesia facile [p. 90], Donna genovese [p. 90], O l'anima vivente delle cose [p. 106], Il porto che si addorme, il porto il porto [pp. 112-113], Piazza S. Giorgio [p. 113]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , I (Sorga la larva di antico sogno [pp. 125-127], Genova [129-130], Fabbricare fabbricare fabbricare [p. 133], Le Cafard (Nostalgia del viaggio) [pp. 140-141]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , II (Storie I [pp. 161-164]) :Fammi sapere se ti serve altro ;-) ciao --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:57, 12 mar 2022 (CET) ::Fatto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 13 mar 2022 (CET) == Cita web == Ciao, non è previsto l'utilizzo su Wikiquote?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 00:36, 22 apr 2022 (CEST) == Barre == Ciao Creed, spero che tu abbia trascorso una lieta Pasqua. Già che ti stai rioccupando di Fabri Fibra, e che sei il maestro delle citazioni in versi, sarebbe utile un tuo occhio anche in [[Wikiquote:Bar#Barre verticali]], è una questione piuttosto delicata.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:44, 22 apr 2022 (CEST) :{{ping|Spinoziano}} {{fatto}} --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:25, 22 apr 2022 (CEST) == Agostino Di Bartolomei == Ciao. Scusa la brutalità: ma ''"follia"'' de che...?!<br/>1) me lo avete detto proprio ''voi'' (inteso come storici utenti di Wikiquote) di [[Wikiquote:Bar/Archivio_2017-06--12#Siti_web_e_trascrizione_fonte|usare la minuscola]] per i siti web, come mi aveva spiegato anche {{ping|Spinoziano}} in talk privata; se poi ''tu'' sei contrario alla cosa, perdona ma ciò andrebbe discusso pubblicamente una volta per tutte... senza andare a offendere il lavoro di utenti che, con tutto il rispetto, qui dentro si sono sempre fatti il mazzo e, soprattutto, si sono ''sempre ''attenuti ad ogni rilievo altrui -.-<br/>2) l'immagine di Di Bartolomei che hai re-inserito è attualmente sotto PdC su Commons poiché, essendo stata scattata ''dopo'' il 1° gennaio 1976, tecnicamente non può rientrare sotto la licenza PD-Italy che permette caricamenti solo precedenti a quella data; ma se ci tieni tanto a mantenere una foto in palese copyviol, prego fai pure... tanto qua ''siamo alla follia'' (cit.) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:22, 19 giu 2022 (CEST) ::Dunque, una cosa alla volta: :''"...visto che '''di solito ignori bellamente''' i miei messaggi."'' ::Dove e quando mi sarei macchiato di simili comportamenti? Dove e quando avrei ignorato un tuo messaggio e/o ti avrei negato una risposta...? :''se poi '''hai riferimenti precisi''' a qualche questione ti inviterei a elencarli, grazie."'' ::[[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|Ecco qua]], prego, in occasione della recente campagna [[Wikiquote:SheSaid 2021|SheSaid 2021]] (a proposito di ''"farsi sempre il mazzo"''). Da allora, in caso di simili modifiche di stile, io mi sono sempre-e-strettamente attenuto ai rilievi posti all'epoca da un tuo collega admim quale {{ping|Sun-crops}} — ''"Il maiuscolo lo riserviamo alle testate, il migliore standard per [...] i siti web è il minuscolo."'' ::Mettetevi d'accordo! ;-) :''"Quanto al "farsi sempre il mazzo" non vorrei dover scomodare i rispettivi numeri (e non solo) su questa piattaforma, '''sarebbe alquanto spiacevole'''."'' ::Tranquillo, mica mi offendo :-) ma non sono qui a fare classifiche di merito. La mia frase voleva solo sottolineare un briciolo di ''rispetto'' che, mi sia permesso, forse mi era dovuto alla luce del mio ormai quindicennale comportamento dentro questa piattaforma; ma evidentemente preferisci porti nei miei confonti come se io fossi un ''"folle"'' che passa il tempo a bighellonare qui dentro, e le cui modifiche debbono quindi essere annullate con la mannaia oltreché con sprezzanti commenti nel campo oggetto... ::Ne prendo atto -.- e d'ora in avanti mi regolerò di conseguenza nei tuoi confronti. :''"Il fatto che tu '''non sia intervenuto''' in una discussione sulla tua pagina lascerebbe presupporre un certo 'silenzio assenso'"'' ::No, lasciava presupporre che, non essendo ''tu'' stesso intervenuto a replicare ulteriormente all'ultimo intervento di {{ping|Spinoziano}}, la questione era chiusa. Mi sbagliavo, evidentemente — stupido io a non aver ancora capito che, dentro Wikiquote, la macchina burocratica è ben più complicata che negli altri progetti wiki. :''ho visto un'infinità di tue modifiche in cui hai praticamente cambiato '''solo quello'''"'' ::Se ti sei davvero imbattuto in un' ''"infinità"'' di mie modifiche di tale tenore, bé bastava conttarmi in talk oppure aprire una discussione pubblica sul da farsi. Com'è che hai detto prima? Ah sì, ''silenzio assenso''... :''"la descrizione nel campo oggetto era "minuzie estetiche", ora in virtù di cosa io dovrei presupporre che la sostituzione sia dovuta a un copyviol o non a una mera e opinabile preferenza estetica?"'' ::E questo è l'unico rilievo su cui hai pienamente ragione, ero stato troppo superficiale nell'oggetto della modifica, mea culpa — ma detto ciò, a parziale discolpa, quando si va ad inserire una foto ognuno di noi dovrebbe premurarsi se essa abbia una licenza corretta e/o se non sai gravata da PdC ;-) :'''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 18:31, 19 giu 2022 (CEST) ::Ciao {{ping|AssassinsCreed}} Ciao {{ping|Danyele}}, intervengo sulla questione del minuscolo per i siti web: sono stato io a dire a Danyele di usare il minuscolo, indicandoglielo il migliore standard da usare; l'ho fatto convinto in buona fede che sia così ed è a questo criterio che tuttora mi attengo. Ne consegue che se le cose stanno diversamente, la responsabilità delle modifiche fatte da Danyele è solo mia e nessun rilievo può essergli fatto se ha seguito le mie indicazioni. Creed, tu sei tuttora il mio maestro, a te debbo tutto quello che ho imparato e sai quanto rispetto e affetto ho per te; consentimi di dirti che due utenti di valore come te e Danyele – che contribuisce in modo così valido, che debbo di nuovo ringraziare per il generoso contributo che ha dato – su mio invito – alla campagna SheSaid – possono e debbono dialogare amichevolmente; non c'è ragione che non sia così fra due persone esperte, intelligenti e ragionevoli. Se forse in questo momento non è così, questo dipende solo da un malinteso. Dissipiamolo e discutiamo al Bar di tutte le questioni ancora aperte. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:12, 19 giu 2022 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Figurati, nessun problema, tutto chiaro. È una questione minoritaria e posso tranquillamente adeguarmi, sebbene io preferisca le maiuscole (si chiama ''YouTube.com'' non ''youtube.com'') e le pagine di aiuto e le voci in vetrina (anche quelle redatte da altri) utilizzino tutte le maiuscole. Ho scritto un commento inopportuno nell'oggetto della modifica e non si ripeterà. L'affetto è reciproco caro Sun, e non c'è ragione per cui io non debba nutrire rispetto per danyele e il suo lavoro qui. Buona serata a entrambi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 22:09, 19 giu 2022 (CEST) ::::Creed, The Great One! Quando c'è Creed, quando c'è il Maestro, pe' me sponta 'o sole 'ncielo, un bel sole grande e luminoso. Basta solo leggere il tuo nome utente nelle ultime modifiche e cambia veramente tutto, ogni volta. Peccato non vederti più spesso. Per la questione maiuscole / minuscole, qualunque soluzione mi sta bene, e, sapendo quanto sei esperto, quanto a fondo conosci tutti gli aspetti del progetto, non mi stupirebbe affatto se risultasse che tu abbia visto giusto; bisognerà discuterne e mettere un punto fermo. Se mi vedrai seguire la soluzione "minuscola", non pensare che io sia in disaccordo, ma ormai l'ho detto ad altri utenti e fare un'inversione di marcia, prima di definire questo problema, creerebbe ulteriori complicazioni. Quanto al commento, sono certo che Danyele, come me e come tutti, sa bene chi è Creed e sa benissimo che da Creed non può in nessun caso, mai provenire nulla di veramente, intenzionalmente negativo. Ciao Maestro, {{small|il tuo allievo sun-crops (ubi maior minor cessat)}} ti augura buona settimana. Dimenticavo: non sembra anche a te che la prima citazione in [[Maurits Cornelis Escher]], che è un tuo contributo, possa andare bene per la voce tematica [[tridimensionalità]]? A me sembra di sì; se sei d'accordo potresti, volendo, creare questa voce, se hai voglia e quando avrai tempo. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 19 giu 2022 (CEST) :::::Guarda, facciamola semplice: se volevi una risposta a qualcosa, bastava ''chiederla'' chiaramente... mettendo un bel '''punto interrogativo''' al termine della richiesta ;-) . Perché io posso solo limitarmi a leggere i messaggi che mi vengono recapitati nero-su-bianco - e un ''messaggio'' non è sinonimo di ''domanda'', un messaggio può essere anche solo il ''consiglio'' spassionato di un utente più esperto... -, mentre ancora non riesco a ''leggere'' le eventuali intenzioni insite nelle menti altrui. E di tutto mi si può accusare, mica sono infallibile, ma di certo non di essere uno che si nasconde dietro al write-only, la mia ''wikistoria'' (che sia su 'quote, 'pedia o commons, i tre progetti a cui più collaboro) è lì a testimoniarlo: quando mi viene posta ''chiaramente'' una domanda io ho sempre risposto, lo sto facendo anche adesso e sempre lo farò in futuro. Se sostieni che avrei ''"più volte ignorato i [tuoi] messaggi"'' e che da me avresti ottenuto ''"solo silenzi"'', bé mi spiace ma dal mio punto di vista stai semplicemente affermando il falso. Non sei d'accordo? Pazienza... alla luce dell'odierna chiacchierata (alla fine anche molto ''illuminante'', devo dire) non credo m'importerà più molto della ''tua'' personale opinione su di me.<br/>Venendo on-topic, rispondo con quel che da tempo vado ripetendo a pappagallo in casi del genere: a me non interessa quale sistema di citazione verrà scelto, m'interessa che ne venga scelto uno-e-che-sia-quello, punto. D'ora in avanti, stai <del>sereno</del> tranquillo, citerò i siti web riportando la ''maiuscola'': ma se qualcuno dovesse venirmi a segnalare il contrario (ci metto la firma che sarà così...) bé non ne avrai a male se lo reindizzerò verso di te; perché sinceramente, dopo anni che mi sento ripetere una cosa da una parte, un'altra dall'altra, e così a ciclo continuo... io su quest'argomento ho ormai esaurito al pazienza. Scusa lo sfogo, buona serata :-) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::::Grazie {{ping|Sun-crops}}, le tue parole come al solito sono molto belle, ma anche molto eccessive. Non sono più molto spesso qui perché gli impegni da medico e di altro genere me lo consentono molto poco. Quanto alla voce sulla tridimensionalità ci sta alla grande, ma creala pure tu, io ho accumulato una lista di almeno 40 voci da creare e non ho mai il tempo di farlo... :-) Ciao Sun --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:17, 20 giu 2022 (CEST) :::::::{{ping|Sun-crops}}, ti sei preso ingiustamente la colpa, in realtà ero stato io a risponderti "minuscola" ([[Discussioni utente:Sun-crops#Re: Maiuscole / minuscole]]) a tua precisa domanda, otto mesi prima che Danyele lo chiedesse a te e che [[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|tu quindi gli rispondessi così]]. Quindi sono io la folle causa di tutto {{sisi2}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:48, 20 giu 2022 (CEST) {{rientro}} Ciao, {{ping|Spinoziano}}. Nessuno ha colpa di nulla, davvero. Tu mi hai consigliato per il meglio e hai argomentato le tue indicazioni. Non hai nessun motivo di rimproverarti. Se ho accolto il tuo consiglio, senza sollevare obiezioni, l'ho fatto mio, quindi... Il piccolo malinteso intervenuto fra due utenti corretti e di valore si è dissipato praticamente da solo, grazie alla qualità dei due interlocutori e al grande fair play di Creed. Ora però questo "standard" è in discussione, speriamo di riuscire a mettere un punto fermo. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:10, 20 giu 2022 (CEST) :Grazie per il chiarimento sul ping {{ping|Spinoziano}}, rimedio ora. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:28, 20 giu 2022 (CEST) ::Grazie a entrambi {{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Comunque ribadisco, nessun problema.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 16:55, 20 giu 2022 (CEST) :::Se ritieni che quella ''"del punto interrogativo è davvero stiracchiata come tesi, ai limiti del provocatorio"'', dal mio punto d vista è solo un ''tuo'' problema. Ma le ''parole'' solo importanti (cit.) così come la ''punteggiatura'', e io non posso che attenermi ad esse. Io ''leggo'' ed, eventualmente, rispondo di conseguenza. Sono io che rimango invece ''"basito"'', nel caso, se qualcuno si aspetta da me delle risposte a domande... ''mai'' poste. Quanto al resto, sei tu che avevi vergato nero-su-bianco come io avrei ''"più volte '''ignorato''' i [tuoi] messaggi"'', che da me avresti ottenuto ''"'''solo silenzi'''"'': nella ''forma'' non sarà un'accusa di write-only ma nella ''sostanza'' ci assomiglia molto, imho, non prendiamoci in giro. Diciamo che, senza offesa, hai una maniera molto ''curiosa'' di provare a ''"distendere il clima"'' e, se questo è il risultato, la mia volontà di proseguire oltre questa discussione è pari allo zero. Perché per chiedere ''rispetto'' bisognerebbe prima mostrarlo, e io fin qui non ne ho visto un briciolo nei miei confronti, da parte tua; rispetto e continuerò a rispettare l'enorme lavoro portato avanti dalla tua ''utenza'' qui dentro, ma, mi sia permesso, d'ora in avanti ne avrò un po' meno per l{{'}}''utente'' dietro a quel lavoro. Posso solo concludere che, come ho già scritto nella discussione pubblica, mi atterrò a qualsiasi decisione presa - se si arriverà ad una decisione ''unica'' -. Tanti saluti '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::[[w:Mister Magoo|Mr Magoo]] si permette d'intervenire presentando le sue scuse per aver scritto che tutto si era chiarito. Purtroppo un po' di stanchezza mi ha reso cieco agli ulteriori sviluppi e sembra che il malinteso purtroppo resti. Questo sorprende molto e dispiace poiché sia Creed che {{ping|Danyele}} sono utenti correttissimi. Ma resta il fatto evidentissimo che solo di questo si tratta, di un colossale malinteso. A Napoli si dice: 'o diavolo tene 'e ccorna, chissà quale diavolo ci ha messo lo zampino. Tutto nasce da una questione di minimo dettaglio e, paradosso dei paradossi, Danyele usava le maiuscole, finché non gli ho detto – mea culpa, mea maxima culpa – di fare altrimenti. Possibile che da una questione così piccola sia nato questo nebbione? Questo – scusatemi – vero e proprio [[w:teatro d'ombre|teatro d'ombre]], questa [[w:Fata Morgana (ottica)|Fata Morgana]]. Pensavo che con il fair play di cui ha dato prova Creed la querelle (io dico non-querelle, proprio perché tutto deriva da un gigantesco fraintendimento reciproco) potesse considerarsi chiusa. Confido che con il tempo tutte queste scorie (fondate su cosa? originate da cosa?) si sedimenteranno e il clima tornerà al sereno. Deve essere così. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:07, 21 giu 2022 (CEST) == Spazio tridimensionale == Ciao, Creedus Magnus, grazie per avermi proposto la creazione della voce, ma la voce è tua e visto che, compatibilmente con i tuoi molti impegni, sei presente, è giusto che sia tu a crearla. Quando vorrai, quando ti sarà possibile; non c'è nessuna fretta. Ciao Creed, buona settimana. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:24, 21 giu 2022 (CEST) Una piccolissima postilla, una sorta piccolo scolio per i prof. di latino in agguato con la matita rossa. Lo dico ad onore del mio prof. di italiano, latino e greco, il compianto e oggi – con colpevole ritardo – da me venerato Prof. A. M.; non si pensi che il latino non me lo abbia insegnato: so bene che al posto del nominativo andava usato il vocativo; ma suonava male al mio per così dire "orecchio assoluto" e mi sono preso una sorta di "licenza poetica". Invoco clemenza e – mi raccomando – non si segua il cattivo esempio. Ciao, Creed. P. S. Il prof A. M.: guai a dirgli: È stato un errore di distrazione. La risposta piombava inesorabile: "E se un giorno farai il chirurgo, te lo <s>puoi</s> potrai permettere un errore di distrazione?" ({{small|e pazienza se con questa citazione do argomenti all'omnipervasiva, tracimante, esondante, nilotica meschinità per colpirmi con battute feroci, je m'en fiche éperdument}}). Si scherzava assai poco con il Prof. A. M. Ma, da quel che posso vedere, quelli erano proprio altri tempi. Certe cose, oggi correnti, erano inimmaginabili, assolutamente inconcepibili all'epoca. Di nuovo Ciao. A presto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:20, 30 giu 2022 (CEST) :Ciao Creed, che piacere sentirti! Immagino quanto sei impegnato e la tua risposta è perciò ancora più importante e gradita. Però, che facimmo: 'A carne 'a sotto e 'e maccarune 'a coppa? È {{small|l'allievo}}, il maccherone, moi, che deve spiegarsi con il Maestro e stare sotto al Maestro, che è la carne e deve stare sempre sopra. Del resto anch'io sono rimasto invischiato in contrasti, a dir poco spiacevoli, e quindi dico a me stesso: nun te fa maje masto: chi se fa masto, cade dint' 'o mastrillo, cade a sua volta nella trappola. Ho ''osato'' aver ''dubbi'' su un titolo imperiale, e si è proceduto all'infangatura, alla ritorsione: si è sollevato in più puntate, ben calcolate nei modi e nei tempi, un caso di limpieza de hoja e quindi, in un certo senso, anche di limpieza de sangre. Una specie di Exurge Domine in filigrana. Che dire? Rem nec novam nec inusitatam aggredimur. Alla fine, al di là delle intenzioni ostili, mi è stato reso un favore: sto ricontrollando. Quanto alla querelle sorta con Danyele, sono certissimo che fra te e Danyele presto tornerà il sereno: siete persone e collaboratori così corretti e validi, che non può essere diversamente. Resta la discussione sulle maiuscole e minuscole: sì, la maggioranza si è espressa in quel senso; mi sembra però – potrei essere in errore, tu sei più esperto e puoi valutare meglio – ma mi sembra che manchi ancora qualcosa come una "ratifica" conclusiva. Forse, forse, lo dico con infinita cautela, la cosa è ancora un po' fluida. L'orientamento prevalente nella discussione e in pratica però è evidentissimo. Per quanto mi concerne mi regolerò così: se vedo un'impostazione in maiuscole, la seguo nel caso dovessi inserire citazioni, se vedo minuscole, idem. Grande Creed, spero di rivederti presto; in ogni caso ti auguro Buone vacanze e di avere sempre vicina la Musa che ispira i tuoi bei libri (ne hai già scritto un altro, no?). Ciao, Creed {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:28, 19 lug 2022 (CEST) :: Scusami Creed, non avevo letto il tuo messaggio al Bar; la "ratifica" è, in pratica, cosa fatta. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 19 lug 2022 (CEST) kn5befqbel8cj95v1q0xxoefhtslgla 1217919 1217917 2022-07-19T19:57:50Z Sun-crops 10277 /* Spazio tridimensionale */ fix wikitext text/x-wiki {| class="noprint" style="clear:both; margin:0 auto; background: #CCFF99" align=center width=100% id=toccolours |style="background:#88BB55" align=center| '''''Archivio discussioni''''' |- |align=center |{{MultiCol|90%}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager (blue).png|left|60 px]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2011|2011]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (gennaio-giugno)|Da gennaio a giugno 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)|Da luglio a settembre 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioottobre2012giugno2013|Da ottobre 2012 a giugno 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioluglioottobre2013|Da luglio a ottobre 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivionovembreluglio2014|Da novembre 2013 a luglio 2014]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagostoaprile2015|Da agosto 2014 ad aprile 2015]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomaggioluglio2015|Da maggio a luglio 2015]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagosto2015febbraio2016|Da agosto 2015 a febbraio 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016|Da marzo 2016 a dicembre 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2017|2017]]{{ColBreak}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager.png|right|85 px]]{{EndMultiCol}}<br/> |} <br /> == Re: Robert Conquest == Grazie per la segnalazione. Ho provveduto alla deplorevole dimenticanza. Ho inserito la bibliografia mancante. Auguri di buon anno anche a te. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 09:36, 3 gen 2018 (CET) ==Sandbox== Ciao, ti serve ancora [[Utente:AssassinsCreed/SandboxAnnoTennista]]? Perché sta in [[Speciale:LintErrors/missing-end-tag]] :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 3 gen 2018 (CET) :Cancellata. {{smile}}--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 12:24, 3 gen 2018 (CET) == Faese del giorno == Non è per caso che bella frase del giorno c'è un errore grammaticale "starmente" invece che "starmene"--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 19:04, 3 gen 2018 (CET) ==[[:Mario Capanna]]== Ciao e buon anno. L'ultima modifica sui paragrafi citazioni di e interviste vanno bene così? Ho preso spunto dalla voce di De Gregori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:07, 4 gen 2018 (CET) == Aldo Busi, ''Vita standard di un venditore provvisorio di collant''_re == Ciao, buon 2018 a te! Si va, si va... Per quanto riguarda Busi, le pagine delle edizioni BUR e Mondadori non coincidono e non riesco a controllare puntualmente: ci vorrebbe più tempo. Ho cercato sul web qualcuna delle citazioni inserite e le ho trovate corrispondenti, ma andrebbe fatto un riordino. Provo a sollecitare l'utente.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:34, 4 gen 2018 (CET) Prometto di mettere apposto appena trovo il tempo di cercare le pagine! [[Utente:Porfirij|Porfirij]] ==[[:Gino Bramieri]]== Ciao, l'ultima modifica che ho effettuato è corretta? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 5 gen 2018 (CET) ==[[:Maria De Filippi]]== La presenza di una sezione non fontata è ammessa? (Sette, 25 marzo 2004) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:48, 5 gen 2018 (CET) :Chiarisco, non fontata con link esterni. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:49, 5 gen 2018 (CET) == [[Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.]] == Ciao. Che ne pensi dell'ultima risposta arrivata [[Discussione:Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]]? Per me chi l'ha scritto non ha tutti i torti. Saresti d'accordo a spostare il titolo della voce a "Stella (calcio)"? Ovviamente conservando quelle pertinenti.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:01, 7 gen 2018 (CET) :Vedo che avevi già detto la tua [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2017#Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]], immagino che la tua posizione non sia cambiata. Per quanto possa valere, dal mio punto di vista sia questa che l'[[Presunto abuso di farmaci della Juventus F.C.|altra]] voce, rappresentano due esempi di scorpori frettolosi. Tante citazioni potevano essere rimosse dalla voce della Juventus e rimanere semplicemente in quelle degli autori senza bisogno di raccoglierle sotto un'etichetta. Come detto in passato, Pedia e Quote sono progetti differenti ma non è un caso che entrambi gli argomenti non abbiano voci dedicate nel progetto principale.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:14, 7 gen 2018 (CET) == Re: ''[[Eraserhead - La mente che cancella]]'' == Ciao, questa voce l'avevo creata quando ancora non avevo ben chiaro come funzionavano le cose qui. La mia modalità è buttati-sbaglia-riprova :) *La frase è tratta da una canzone cantata da uno dei personaggi del film, mai stato doppiato in italiano. *Se non ricordo male il documentario l'avevo visto su YouTube non doppiato e le frasi le avevo tradotte io. Comunque adesso posseggo i DVD di entrambi i film, quindi posso copiare i sottotitoli ufficiali. Sicuramente mi capiterà di ritornarci su, me lo segno. --[[Utente:SunOfErat|SunOfErat]] ([[Discussioni utente:SunOfErat|scrivimi]]) 16:46, 8 gen 2018 (CET) == Citazione sulla Felicità annullata == Ho visto hai annullato la citazione. Scusa non avendo visto fonti per le altre non volevo inserirla solo per questa. Sono nuovo qui. La fonte è il libro bestseller “E gioia sia. Il segreto per la felicità” edito da PIEMME Mondadori e scritto da Chiara Amirante. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:18, 9 gen 2018 (CET) :Ottimo. Grazie per le info. Magari in futuro la inserirò. Ma non è che ci tenessi particolarmente. L’avevo letta e mi era piaciuta e per caso ero capitato in quella pagina e avevo pensato di inserirla. Tutto qui. Ma se le procedure sono queste scusami per l’errore. Un buon lavoro. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:27, 12 gen 2018 (CET) == La signora delle camelie == Ciao, caro Creed, nella citazione di Dumas credo che "l'occhio non è che un tutto" sia un refuso del traduttore (la parola "tutto" è già presente prima nella frase). Ho controllato su un'edizione che casualmente ho a casa, dov'è così: *[...] io sono di quelli che credono che il tutto stia nel poco. Il bambino è piccolo, ma racchiude l'uomo; il cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l'occhio non è che un punto, ma abbraccia le miglia. (''La signora delle camelie'', traduzione di Francesco Tarquini, Rusconi-Gente, Milano, 1990.) Io metterei questa versione al posto dell'altra, ovviamente aggiungendo questa edizione in bibliografia, se sei d'accordo puoi procedere tu stesso se vuoi; ti ho scritto anche per non rischiare di conflittarti.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:41, 9 gen 2018 (CET) :Be', per evitare fraintendimenti basterebbe mettere l'anno di edizione anche accanto a tutte le citazioni già presenti (e un NDR nell'incipit), solo che... vedo che l'edizione utilizzata non ha un anno :/ Uhm, allora per il momento la inserisco con la nota... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:17, 9 gen 2018 (CET) ::Ci sarebbe anche [https://books.google.it/books?id=CauvBAAAQBAJ questa] edizione, che pare aver la stessa traduzione utilizzata da te, e che è consultabile online, ma non ho approfondito più di tanto, te la segnalo giusto per. Ciao,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:43, 9 gen 2018 (CET) :::Il problema è più che altro la mancanza dell'anno, perché se qualcuno volesse inserire varie citazioni da un'altra edizione bisognerebbe trovare un'altra soluzione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:07, 9 gen 2018 (CET) == Armata Brancaleone == Come ho già scritto, ci sono quattro altre duplicazioni fra frasi e dialoghi. Perché questa no e le altre sì? Un saluto.--[[Utente:PLitta|PLitta]] ([[Discussioni utente:PLitta|scrivimi]]) 00:44, 10 gen 2018 (CET) ==Dichiarazioni== Errare ecc ecc. Buona giornata --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:26, 11 gen 2018 (CET) ==[[:Paolo Puri]]== Ciao, esistono dei criteri di enciclopedicità per la presenza su wikiquote? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:31, 11 gen 2018 (CET) == [[Pif]] == Perdona il disturbo, posso quindi modificare la pagina di Pif secondo quanto stabilito in [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce/Persone]] realizzando [[Utente:George Kaplan 21/prova|qualcosa del genere]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:28, 12 gen 2018 (CET) :Perfetto, grazie mille. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:53, 12 gen 2018 (CET) == [[Ancona]] == Caro AssassinCreeds, rispondo all'intervento che hai lasciato nella mia pagina di discussione. Per quanto riguarda la citazione del passo di Strabone, in effetti non avevo notato che la fonte riportata fosse ottocentesca e dunque avrei dovuto sostituire il riferimento moderno, anch'esso presente in Internet, su Google Libri. Credo sia più opportuno inserire la traduzione moderna perché usa un linguaggio più comprensibile. Valga come esempio l'espressione ottocentesca "molto abbondevole di vino", che è abbastanza desueta; ad essa è certo preferibile l'espressione della traduzione moderna "produce vino in abbondanza". Inoltre l'espressione usata nella traduzione ottocentesca "Ancona è di origine ellenica" usa il termine "origine" che non è presente nell'edizione originale, e nelle versioni moderne si traduce letteralmente "Ancona è città greca", aderente all'originale "'Πόλεις δὲ Ἀγκών μὲν Ἑλληνίς". Ora vorrei inserire nuovamente la traduzione moderna, citando le fonti da cui è tratta, che sono queste (scelte tra tante altre presenti su Google Libri): [https://books.google.it/books?id=f9Iju2yqKAkC&pg=PA117&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjC-7b41dTYAhVEK8AKHULyDMMQuwUIKzAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano&f=false Lorenzo Braccesi, 2007]; [https://books.google.it/books?id=MdSkROvZA6MC&pg=PA48&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano+vino&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiL7_ui1tTYAhXF-KQKHfo9AXYQ6AEIKDAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano%20vino&f=false Luca Antonelli, 2003]. Ti chiedo un chiarimento: credevo che le citazioni in lingua diversa dall'Italiano dovrebbero essere presenti su Wikiquote sia in lingua originale, sia in traduzione. Vedo invece che hai cancellato la citazione in lingua originale e non capisco perché. Vengo ora alla citazione dello Pseudo Scilace, tratta dall'opera "Periplo". Non capisco perché l'hai cancellata; mi hai scritto che prima deve essere creata su Wikiquote la voce dell'autore. In Wikipedia, però, quando si arricchisce una pagina di un'informazione mancante, non è necessario creare anche pagine eventualemente mancanti, correlate all'informazione inserita. Si tratta di un progetto collaborativo e perciò non tutti devono fare tutto, l'importante è che i contributi siano seri e documentati. Credevo fosse così anche su Wikiquote. Non è così, invece? Un chiarimento sullo Pseudo Scilace: con questo nome convenzionale si indica l'autore del Periplo, testo composto originariamente dal geografo Scilace di Carianda nel VI secolo a.C. e poi aggiornato da altri autori, fino ad arrivare ad un testo riveduto e corretto, del V - IV secolo a.C. Ti chiedo un'ultimo chiarimento: perché non si devono mettere le citazioni in ordine cronologico? Mescolare autori che scrivono nel VI secolo a.C. ed autore che scrivono nell'Ottocento o nel Cinquecento solo per rispettare un ordine alfabetico non mi sembra fornisca un buon servizio a chi legge. Forse però ci sono altre considerazioni, che non conosco. Ciao e grazie delle informazioni che vorrai darmi. --[[Utente:Gep|Gep]] ([[Discussioni utente:Gep|scrivimi]]) 11:01, 13 gen 2018 (CET) == Gourmet == Non capisco perché nell'interprogetto di [[gourmet]] ci sia il link a wikipedia inglese e non a quello italiano--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 17:46, 16 gen 2018 (CET) :Sistemata [[Utente:Ulisse|Ulisse]]--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 21:54, 16 gen 2018 (CET) ==[[:Virna Lisi]]== Ciao, ho inserito l'intervista riproposta il giorno della sua morte, ma non riesco a trovare la prima versione, per cui non credo di avere titolato nel modo corretto la stessa. Potresti controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:57, 17 gen 2018 (CET) ==re: Malangatana Ngwenya== Yep ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:57, 17 gen 2018 (CET) ==[[:Aldo Moro]]== C'è una frase attribuita e non fontata ad Andreotti che ti riporto "Moro vivo non serve più a nessuno. (attribuita a Giulio Andreotti)". Senza la certezza è possibile attribuire una frase simile? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 18 gen 2018 (CET) == re: Sinistra == Dal punto di vista dell'attualità temporale mi sembra che vada bene. Forse ce n'è qualcuna riferita solo alla sinistra italiana, per la quale si può eventualmente pensare a una pagina a parte? (es. Malvaldi o Baroncelli) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:52, 19 gen 2018 (CET) == George Wald == Ciao Creed, ti risento con grande piacere. Grazie per avermi avvertito e per avermi spiegato alcuni dettagli. Purtroppo ho eliminato, contrariamente a quello che di solito faccio, la sezione senza fonte e mi scuso. L'ultima delle tre citazioni credo potrebbe andare bene perché nella pagina del testo è indicata anche la fonte primaria. Se non è così, la elimino. Sono qui a tua disposizione con grande piacere. Cca ce stanno 'e guagliune vuoste, Creed, lo sai. Ciao, {{smile}}, Filippo == Re: L'Altra Parte di Alfred Kubin == Ciao, scusami, probabilmente sto facendo casini ma uso wikipedia da pochissimo e so poco e niente di come funziona. Non sapevo come rispondere al tuo messaggio, comunque sì, le citazioni che ho aggiunto vengono esattamente dall'edizione citata in bibliografia! Scusa il casino e buona serata! [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == Kumar == Si dovrebbe esserci. Come dovrei muovermi?--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:33, 22 gen 2018 (CET) :Ne ho cambiata una, la seconda non volevo modificarla, cita un libro. Mi riprometto d'essere più preciso. Ti assicuro che da questo libro ho aggiunto parecchio e mi perderei... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 17:42, 22 gen 2018 (CET) ::Cita Pais, ''Sottile è il Signore...'' p.20 --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 18:19, 22 gen 2018 (CET) == Re: Maiuscole/minuscole == Ciao, Creed, sono io a ringraziarti per avermi chiarito alcune cose sulle fonti e per la tua supervisione. Il problema di maiuscole e minuscole è proprio quello che hai sintetizzato nel tuo messaggio. Sei giunto, vedo, alla mia stessa conclusione: se è una scelta stilistica dell'autore non possiamo modificarla. Solo una cosa: la formula con cui si evidenzia il motivo per cui si mantengono le maiuscole, va messa in nota alla fine della citazione? Grazie Creed, ti auguro una buona giornata, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:56, 23 gen 2018 (CET), Filippo. :Ciao, Creed, tutto come sempre chiaro, grazie. Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:54, 23 gen 2018 (CET) == [[Liv Tyler]] == Va bene come voce minima?[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 16:07, 24 gen 2018 (CET) :capisco, spostata, cancella il redirect. Una altra citazione magari fatta da lei si può trovare. Gli altri problemi sono seri? quali sono? Solo per capire per le prossime volte--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 17:25, 24 gen 2018 (CET) == Re: Wikiquote Alfred Kubin == Tutte le citazioni aggiuntive sono prese da "Disegnatore di sogni", ho modificato "altri scritti" scrivendo appunto "Disegnatore di sogni", che è una raccolta di diversi suoi scritti. Mica mi insegni a rispondere in modo decente, se esiste un modo? Grazie, - [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == NotaCategorie == Ecco [[Utente:Superchilum/NotaCategorie|qua]], dovrebbe essere tutto a posto, prova un po' :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:10, 25 gen 2018 (CET) == Re: Alfred Kubin == Mi starai odiando. Ci sto provando, allora, rispondere sulla pagina dell'interlocutore... ma quindi come? Allora, se io ho sulla mia pagina discussione l'argomento "Alfred Kubin" che tu hai aperto, ogni TUA risposta sull'argomento me la metterai sulla MIA pagina discussione? E ogni MIA risposta sull'argomento te la metterò sul tuo argomento "Alfred Kubin" che hai sulla TUA pagina discussione? Maledizione che casino, io sono reduce del meccanismo di forumfree, lì avevamo i topic e i messaggi privati, era un funzionamento molto diverso e questo è confusionario per me, chiedo venia xD Comunque beh, se serve che io metta le pagine posso mettere anche il numero della pagina dove ho trovato la citazione, tanto ho il libro, posso farlo. Ma come le aggiungo, e dove? L'anno lo posso trovare senza problemi, dove lo aggiungo, con una parentesi alla fine della citazione? Grazie della pazienza e scusa! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:23, 25 gen 2018 (CET) :E io che speravo di averti liberato spazio dalla pagina, vabbè, se preferisci tenere il mio spam da novellino fai pure xD :Comunque, ho aggiunto le date e le pagine del ''Disegnatore di Sogni'', ma il format sarà sicuramente orribile, eppure non sapevo come coniugare le cose, aprire due parentesi tonde mi sembrava brutto. Per l'Altra Parte ti chiedo scusa ma è un libro di quasi 300 pagine e non ce la faccio proprio a cercare le citazioni pagina per pagina... almeno, quelle poche mie che ho scritto saprei farlo, ma c'erano citazioni precedenti che non so nemmeno da dove le abbiano prese! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:54, 25 gen 2018 (CET) ::Ti ringrazio! :) ::Ho trovato un PDF de ''L'Altra Parte'' e trovare le parole con la funzione cerca è stato molto semplice!!! Ho aggiunto le pagine e delle citazioni molto belle e espressive :)--[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:56, 26 gen 2018 (CET) :::Sì, è esattamente la stessa! :) --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 20:37, 26 gen 2018 (CET) == Johann Wolfgang von Goethe == Ciao, ti chiedo scusa perché penso di aver sbagliato in quanto la massima è presa dal libro "Raccolta di massime pensieri e verità" (1972, Genova, editrice Arcobaleno, pag.7) ed è di Goethe. Io pensavo che nella sezione Massime e riflessioni potessi inserire frasi di Goethe prese di varie fonti, invece ho capito che "Massime e riflessioni" è un libro di Goethe e quindi la frase va spostata. Ti saluto cordialmente--[[Utente:Joe123|Joe123]] ([[Discussioni utente:Joe123|scrivimi]]) 13:20, 27 gen 2018 (CET) ==Cossiga== Ciao; perché pensavo che andassero inserite nelle note a Bananas e che il riferimento fosse la data di pubblicazione del libro. Ho raggruppato in un paragrafo ora. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:41, 27 gen 2018 (CET) == Rudolf Höß == Ti ringrazio tantissimo per il tuo ottimo lavoro di sistemazione su [[Rudolf Höß]]. Io avevo fatto poco più che un brutale copia/incolla dalla voce di Wikipedia. Ti volevo chiedere anche se non fosse il caso di scorporare altre citazioni presenti qui: [[:w:Rudolf Höß#L'autobiografia|Rudolf Höß#L'autobiografia]]. Che ne dici? -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 17:29, 29 gen 2018 (CET) :Sì, non ne ho idea. Potrebbe sì essere una traduzione fatta dall'utente che ha scritto la voce. -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 23:10, 29 gen 2018 (CET) == Varie == *[[Men in Black 3]]. NDR ne ho scritti decine, può anche capitare che uno esca male. Vedi se l'ultima versione va bene https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Men_in_Black_3&diff=next&oldid=905180. *[[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Scusi,_dov%27%C3%A8_il_West%3F&curid=142330&diff=905902&oldid=905892]] A proposito di questo diff. Quando tra una frase è l'altra c'è una lunga pausa (in quel caso addirittura un cambio di inquadratura, come si rende? I tre puntini non vanno bene? *Sempre [[Scusi, dov'è il West?]]:la terza frase è corretta l'ho ricontrollata 5 volte, il personaggio è amish. Bisogna segnalare in qualche modo che è proprio così?--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 20:39, 30 gen 2018 (CET) == Re: [[David Foster Wallace]] == Buongiorno, per quanto riguarda l'intervista ho preso il testo già tradotto, sistemando solo qualche parte e al massimo correggendo piccoli errori. Credo sia un'intervista interessante, ma difficile da riportare. La si trova molto facilmente in rete, sia in [https://charlierose.com/videos/23311 lingua originale]sia [https://www.youtube.com/watch?v=9lVHhliP5s4 tradotta] (due esempi a caso). --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 15:59, 31 gen 2018 (CET) :Perfetto, appena posso provvedo a sistemare il tutto. Grazie mille --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:55, 31 gen 2018 (CET) ::Bene [[Utente: George Kaplan 21/prova |così]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:15, 31 gen 2018 (CET) :::Gentilissimo, grazie mille davvero. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:35, 1 feb 2018 (CET) ==re: Utente:Helga cossu1980== E' ancora presto IMHO, le faccio notare alcune cose e poi vediamo ;) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:23, 2 feb 2018 (CET) == Linguaggio mimico napoletano == Ciao, Creed, vedo dai contributi che stai facendo un lavoro superlativo e a ritmo serrato. Ritrovare Creed in piena azione è come vedere inserite cinque marce in più in wikiquote, ti ringrazio e mi complimento con te. Ti scrivo perché mi pare di aver letto che è o sarà in discussione la voce: linguaggio mimico napoletano. Mi permetto, per fare risparmiare tempo e per agevolare la decisione da prendere di evidenziare che il titolo della pagina l'ho inserito io, non c'è in Caravaglios. Il capitolo da cui sono tratti gli inserimenti si intitola in Caravaglios: "L'elemento musicale e l'elemento poetico nel grido" che è suddiviso in varie sezioni indicate però solo in epigrafe nella pagina, ma non nel corpo della stessa. Due in particolare sono riferite alla gestualità: "Il grido come mezzo di espressione" "Alcuni gesti napoletani più espressivi", ma il capito inizia quasi subito con il linguaggio dei gesti. Esprimo immediatamente il mio parere: La pagina deve essere cancellata, annullata. Era già in partenza una pagina sperimentale che da subito ho implicitamente sottoposto all'esame dei collaboratori. Ne fa fede questo: "Propongo citazioni descrittive del linguaggio mimico napoletano." con cui ho accompagnato nella descrizione la pagina. Forse avrei dovuto prima consultarmi con te o con altri collaboratori, forse è questa la prassi prevista. Mi spiace. Una volta annullata la pagina restano le citazioni. Non so proprio valutare né se sono interessanti, significative, inerenti al progetto wikiquote e, se lo sono, dove potrebbero essere collocate. Non ho alcuna valida idea in proposito e quindi non posso purtroppo essere di nessun aiuto. Se si valuta che le citazioni non sono significative o non possono essere collocate in nessuna pagina esistente o da creare, allora sono pienamente d'accordo per la cancellazione anche delle singole citazioni. Se un contributo per qualsiasi motivo non va bene, non c'è ragione di tenerlo. Va semplicemente eliminato. Mi rimetto interamente alla vostra decisione. Conoscete questo progetto infinitamente meglio di me e qualunque decisione prendiate è senz'altro la migliore. Spero tanto di avere agevolato il vostro compito. Non volermene se mi sono permesso di scriverti giocando d'anticipo, ma mi è più facile scrivere a te, mi riesce meglio che inserirmi in una discussione a più collaboratori. Ciao Creed, Grazie, Filippo, {{smile}}, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:03, 3 feb 2018 (CET) :Ciao, Creed, nessun problema ovviamente per copiare ed incollare tutti i messaggi utili alla discussione che hai fatto benissimo ad aprire: è una voce molto particolare, anche un po' azzardata. Va necessariamente discussa. Conosco un detto rabbinico bellissimo, senza fonte purtroppo: Non scartare mai nessuna cosa e non disprezzare mai nessun uomo, perché non c'è cosa che non possa avere la sua utilità e non c'è uomo che non possa avere il suo momento. Non mi disprezzo e non mi scarto se dico che in una discussione su questa pagina non avrei né utilità né momento. Mi farebbe anzi piacere averli, perché è solo un privilegio confrontarsi con persone intelligenti, un privilegio ancora più grande, più raro confrontarmi con giovani. Ora, per valuare il da farsi con questa voce occorre una sagacia e capacità di centrare i dati analizzati che in verità per questa questione mi mancano. Forse su altre cose posso rendermi utile, su questa farei perdere tempo. In ogni caso, se il mio parere è necessario non mi ecclisso. Visto che questo balon d'essai l'ho lanciato io, ti espongo le poche idee che mi sono venute. Cominciamo dal titolo, forse è un po' pretenzioso: sembra quasi che solo i napoletani abbiano il monopolio o siano maestri del linguaggio gestuale, il che è evidentemente falso, senza contare che qualche napoletano (quorum non ego, ''non ego'') con il ''pathos'' dell'identità, dei quarti di nobiltà storica, dell'immagine nazionale, dell'"idea-che-ci-si-fa-di-noi" et similia potrebbe pensare che questo titolo veicola in qualche un'immagine stereotipa. Le citazioni sono significative? Potrebbero esserlo se sono messe in rapporto a qualcosa di solido, altrimenti è quantomeno dubbio che lo siano. La cosa più solida che mi viene in mente è wikipedia. Spigolando ho trovato la voce: Comunicazione non verbale. Si potrebbe allora collegare una pagina wikiquote a questa pagina wikipedia o altre analoghe se ce ne sono, dandole però un titolo generale, sul modello di Canto popolare e poi suddividere il tutto per continenti, nazioni, ecc. ecc. Oltre a questo non mi viene in mente davvero nulla. Del resto, anche l'annullamento temporaneo, semidefinitivo, definitivo della pagina cosa pregiudica? La si può conservare fuori dalle pagine ufficiali in una specie di "contenitore" con le sole citazioni e se nel tempo matureranno progetti solidi, coerenti con le citazioni, saranno reinserite. Non serve tenere una pagina che non sta veramente in piedi perché prima o poi qualche collaboratore potrebbe riproporre legittimamente la questione. Questo, purtroppo, è tutto quello che posso proporre. Creed, ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo e ti auguro un buon fine settimana, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:28, 3 feb 2018 (CET) ::Ciao, Creed, grazie, grazie per tutte le belle cose che mi scrivi. Nessun problema per partecipare alla discussione. Ti saluto con affetto. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:21, 6 feb 2018 (CET) == Attruibuire una modifica da IP a utente == Ciao! Spero che riuscirai ad aiutarmi.<br> Sto lavorando ad una pagina di wikipedia, la quale nella cronologia reca tantissime modifiche fatte da me quando ancora non avevo effettuato la registrazione su wikipedia, quindi le notifiche ci sono, ma sotto il mio IP e non sotto il mio nome utente. Sai se c'è un modo per riuscire a cambiare la cronologia e a mettere il mio username sotto quelle modifiche? Ti ringrazio! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:38, 4 feb 2018 (CET) ==Pindaro== L'ho presa da wikisource, pensavo non fosse necessario inserirla perché compare in basso. Ma in effetti non ero molto sicuro sul daffarsi, così mi sono allineato alle altre fonti.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 03:00, 7 feb 2018 (CET) == Marcello Veneziani == Ciao. L'evidenza emerge dal conteso attuale, sia per le dichiarazioni note di papa Francesco sull'accoglienza senza condizioni ai migranti, che per il contesto in cui si trova la citazione nel libro (Il papa "regnante" al momento della scrittura del libro è Papa Francesco). Se tu hai qualche suggerimento per rendere + chiara tale evidenza, lo accoglierò volentieri.--[[Utente:K.Weise|K.Weise]] ([[Discussioni utente:K.Weise|scrivimi]]) 16:19, 19 feb 2018 (CET) == Vonn == Ciao AssassinsCreed, perchè a tuo avviso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ester_Ledeck%C3%A1&type=revision&diff=911083&oldid=910939 questa] citazione non sarebbe significativa? Ciao.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:57, 19 feb 2018 (CET) :Direi che non sono d'accordo con te. La citazione di Vonn è originale e per nulla banale. Salvo che tu mi dica che ad ogni sconfitta la Von faccia dichiarazioni simili sulle altre vincitrici. Tieni conto che lei era la favorita per la vittoria olimpica e Ledecka, come noto, ha ottenuto un risultato inimmaginabile.--[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 14:50, 3 mar 2018 (CET) :::Il mio intento non era quello di ripristinare la citazione, ma quello di capire meglio la questione. Originale/banale sono giudizi molto soggettivi. Ti chiedevo il perché proprio per tentare di comprendere se fosse individuabile un criterio oggettivo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:19, 3 mar 2018 (CET) :::::Ok. Tenterò di capire come vi orientate col tempo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 15:24, 11 mar 2018 (CET) == Rocco Buttiglione == Ciao, in questa voce le note non sono verificabili. Come si procede in questi casi? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:25, 21 feb 2018 (CET) :Intendevo proprio l'inserimento a note consultabili. Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:10, 22 feb 2018 (CET) ==Rosalinda Celentano== Ciao, quali norme contemplano la lunghezza di un inserimento testuale? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 00:00, 22 feb 2018 (CET) == ISOLA == Chiedo scusa, ma non ho capito cosa devo fare per inserire la voce richiesta. Comunque proverò a farlo. Grazie == Citazione Ludwig Wittgenstein == Ciao AssassinsCreed. Si cita soltanto il titolo: ''Corrispondenza''. Nient'altro.--[[Utente:Everest2002|Everest2002]] ([[Discussioni utente:Everest2002|scrivimi]]) 14:54, 22 feb 2018 (CET) ==re: Modello== Ciao, intendi tipo [[:w:Modello]]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:24, 22 feb 2018 (CET) :{{Fatto}}, preso da WP. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 18:58, 23 feb 2018 (CET) == [[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]] == Ci proverò... ;-) --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:36, 26 feb 2018 (CET) :Leggendo il libro ho superato Roma, ma ho anche notato che le citazioni finora rimaste prive di fonte e legate a Roma io non le ho trovate. Potrebbe anche darsi che non ci abbia fatto caso, ma ad ogni modo chiedo se sia il caso di cancellarle dato che ne avremo molte di più da aggiungere e con fonte. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:24, 12 mar 2018 (CET) ::Mi aveva ingannato, poi subito dopo l'ho trovata. Controlla la modifica successiva. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:00, 18 mar 2018 (CET) :::Secondo te potrebbe andare in vetrina questa voce? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 21:48, 13 apr 2018 (CEST) ::::Si, il problema è che alcune non le ho trovate e ormai col libro sono sul finire, forse perché tradotte in maniera differente oppure perché errate. Quella è una questione difficile da sciogliere.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:03, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Gianluca Morozzi == Buongiorno, vedo che ha di nuovo cancellato la citazione, ne fa un fatto personale? Scrive che la citazione "non è un incipit", mentre le ho mandato il link del pdf in cui è evidente che la citazione è l'inizio del racconto "Despero anno zero", che apre l'antologia "Niente fiori per gli scrittori". Non ci sono "capitoli", come dice lei, ma racconti. Ora, per favore, cerchiamo di non perdere altro tempo con queste sciocchezze e mi dimostri che davvero Wikipedia è "un'enciclopedia libera aperta al contributo di tutti" e non il monopolio di qualcuno... Grazie. {{non firmato|Giorgio1965|14:24, 26 feb 2018‎}} Aggiornamento (e chiudo): le ho dato tutti gli strumenti per verificare la correttezza della citazione. Qui può trovare la scheda del libro: http://www.fernandel.it/catalogo/collana-fernandel/192-gianluca-morozzi-niente-fiori-per-gli-scrittori la veridicità della citazione non può essere messa in dubbio, quindi la stessa non può essere cancellata, semmai formattata secondo le regole del sito che lei senz'altro conosce meglio di me. {{non firmato|Giorgio1965|14:30, 26 feb 2018‎}} :Se posso permettermi un'"intrusione", io la prima pagina del racconto, quella tutta in corsivo, l'ho interpretata come una sorta di "presentazione" del racconto da parte dell'autore, ma il racconto vero e proprio IMHO comincia proprio con quell'incipit riportato. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:40, 26 feb 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ok, magari su quello potrei anche essere d'accordo (anche se si tratta comunque di un'interpretazione, visto che quella pagina non è contrassegnata come introduzione o presentazione), ma resta il fatto che per le raccolte di racconti ha poco senso riportare gli incipit e di questo mi pare avessimo già parlato (non ricordo dove).--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:58, 26 feb 2018 (CET) :::Bella domanda, neanch'io mi ricordo dove. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:02, 26 feb 2018 (CET) == Fernand Crommelynck == Ciao Creed, come ringraziarti per la pazienza e la generosità con cui correggi i miei errori? Grazie Grazie Grazie (e, per favore, perdonami). Per Fernand Crommelynck il problema è questo: la voce di wikipedia è intitolata a Ferna''r''d Crommelynck anziché Ferna''n''d, così anche il link a IMDb.com nella sezione collegamenti esterni. Penso si tratti di un refuso. In wikipedia ho un contatto con Melquíades, ma in questo momento non è presente. Per fortuna tu invece ci sei e questo mi fa immensamente piacere. Ciao, Creed, ti auguro una buona giornata o, forse meglio vista l'ora, una buona serata. Filippo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 28 feb 2018 (CET) :Tutto, come al solito, perfetto. Grazie, Creed, Buona giornata, Ciao, {{smile}} Filippo --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:48, 1 mar 2018 (CET) ==re: Modifiche ai template di Musicale 89== Sì, ha allineato il testo dei template a quelli di WP, mi sembra tutto ok. Il problema lo vedi per [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Template:Blocco&diff=prev&oldid=913845 questo] a proposito del parametro "durata", nel caso non fosse stato compilato? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:25, 2 mar 2018 (CET) :Controllate tutte le occorrenze, è tutto ok :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:06, 2 mar 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ho annullato gli stravolgimenti maggiori fatti sui template più usati, poi mi sono accorto che ne stavate discutendo. Direi che, anche se si tratta di allineamenti a Wikipedia, bisogna comunque valutare se si tratta di miglioramenti o no, per gli usi che ne facciamo su Wikiquote; ad esempio il cartellino giallo secondo me è meglio averlo più "morbido", appunto come è ora, visto che su Wikiquote per tradizione si è lievemente più tolleranti. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:40, 2 mar 2018 (CET) :::{{ping|Spinoziano}} io li avevo controllati e secondo me erano a posto, tutto sommato sono modifiche minori che non stravolgono i template. Anche sul cartellino giallo, il senso del template è proprio dire "o la smetti o vieni bloccato" quindi non dev'essere proprio morbido... Eventualmente dalla modifica di Musicale 89 si può lasciare lo "scatterà" e togliere la frase "pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo." --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 00:15, 3 mar 2018 (CET) ::::Ok, ho ripristinato le sue modifiche, tranne l'ultima frase del cartellino giallo come hai detto.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:13, 3 mar 2018 (CET) == Pertinenza == Ciao, Creed, veramente anche io avevo qualche dubbio, ma, mi sono detto, Creed che è tanto più esperto, ci darà un'occhiata e dirà una parola definitiva. Con la quale sono d'accordo. Volevo esporti però anche un altro dubbio, questa citazione: "Tento di raccontare qualcosa, ma subito ammutolisco e mi accorgo di non avere detto ancora niente. Una sostanza meravigliosamente lucente che non riesce a fluire rimane dentro di me e si fa beffe delle parole." che io ho inserito nella voce tematica racconto è completamente pertinente? Non dovrebbe essere inserita per esempio in "scrittura", "scrittore" o in altra voce tematica?. Ho questo dubbio perché - ma potrei sbagliarmi - a me pare che Canetti racconti in senso stretto, nel senso cioè necessario per l'inserimento in voce tematica, non ne abbia mai scritti. Ti ringrazio molto, Creed, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:44, 5 mar 2018 (CET) :Ciao, Creed, posso, per fortuna, offrire qualche elemento in più per la citazione di Canetti, che, se sei d'accordo, va rimossa. Essa è tratta da ''Le voci di Marrakech''[https://books.google.it/books?id=9J1GDwAAQBAJ&lpg=PT14&dq=Tento%20di%20raccontare%20qualcosa%2C%20ma%20subito%20ammutolisco%20e%20mi%20accorgo%20di%20non%20avere%20detto%20ancora%20niente.%20Una%20sostanza%20meravigliosamente%20lucente%20che%20non%20riesce%20a%20fluire%20rimane%20dentro%20di%20me%20e%20si%20fa%20beffe%20delle%20parole.&hl=it&pg=PT14#v=onepage&q&f=false] che è un'opera autobiografica. Avrei dovuto verificarlo prima di fare l'inserimento. Ho sbagliato e ho dato fastidio. Mi dispiace e mi scuso. Se la citazione va rimossa, puoi pensarci tu? per favore, Grazie. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:55, 5 mar 2018 (CET) == re: Franco Fortini == C'erano [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Franco_Fortini&type=revision&diff=917253&oldid=917021 dei corsivi di chiusura mancanti], ma non mi era mai successo che si incasinasse così tutta la voce: di solito si incasina dal punto in cui manca il corsivo in poi, non prima... --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:04, 13 mar 2018 (CET) == re: Louis Émié == Ciao, Creed, di nuovo grazie per l'aiuto. ''La Nuit'', (Malines, éd. C.E.L.F., 1962), come leggo su fr. wikipédia è una raccolta di poesie, nel mio testo è indicato, senza data, l'editore Seghers. Ci sono altre 3 citazioni da raccolte di poesie: da ''L'État de grâce'' (La Rond-Point), s. d.; ''Hauts Désirs sans absence'' (Seghers) s.d.; ''Nocturnes'', senza indicazione né di data, né di editore.<br /> Questi i quattro gioielli: ''La mort n'est rien puisqu'un dieu la dépasse.'' (''L'État de grâce'')<br/><br />''Amour, ange de neige et visage aux yeux clos [...] (''Hauts Désirs sans absence'')<br /><br />La nuit n'attend que nous pour boire une eau plus pure:<br />L'éloge d'une larme est celui du pardon'' (''La Nuit''; maiuscolo e minuscolo secondo convenzioni, ma ho sbagliato io perché altre citazioni in versi di altri autori seguono l'alternanza maiuscolo e minuscolo e quindi devo correggere)<br /><br />''Un pays aussi beau que celui qu'on invente | Â l'âge où le désir ignore encore sa voix.'' (''Nocturnes''). Tutto, a p. 193; ho trascritto con la stessa impostazione grafica del testo che, imm''m''o resta la più bella possibile per i versi. Spero che questi versi ti siano piaciuti. Grazie, Creed, ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:07, 13 mar 2018 (CET) ::PS, Le maiuscole e le minuscole le avevo già trascritte correttamente, è in traduzione che ho seguito, come dovevo, le convenzioni. Just as well!, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:13, 13 mar 2018 (CET) :::Ciao, Creed, penso che la modifica non vada bene, perché, anche se non l'ho scritto nell'oggetto della modifica, a tradurre sono io, come per [[Étienne Forcadel|Forcadel]] – anche lì sono versi – ma non sono certo così bravo da poter tradurre versi in versi, perché purtroppo non ho il dono incommensurabile di essere poeta. Le traduzioni di versi posso solo farle in prosa, sperando che siano almeno decenti e, soprattutto, contando sul fatto che le mie traduzioni saranno riviste e, se necessario, modificate. E ringrazio sin da ora chi in ogni futuro lo farà. Se traduco in prosa l'impostazione grafica dovrebbe, credo, rimanere quella consueta per le citazioni in prosa. Ciao, Creed, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:09, 13 mar 2018 (CET) == Enzo Bettiza == Le pagine di ''Via Solferino'' citate le ho inserite l'anno scorso utilizzando la prima edizione, uscita nel 1982, e non quella del 1999. Non cnacellare le mie modifiche. Grazie. --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:35, 13 mar 2018 (CET) : Le citazioni di ''Via Solferino'' le avevo inserite il 3 agosto 2017. Controlla il link https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Enzo_Bettiza&oldid=862869 --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:49, 13 mar 2018 (CET) == Cancellazioni errate. == Ciao, Creed, ho visto quello che ho combinato. Un mio grossolano e gravissimo errore, che non si ripeterà più. Inutile aggiungere che mi dispiace tantissimo e che devo delle scuse. Lo faccio subito: Scusami, scusatemi. È ormai proprio venuto tempo per me di fare una pausa. Ci pensavo già da molti mesi, ma non riuscivo a decidermi. Grazie per avere controllato e rimediato subito, Ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:22, 15 mar 2018 (CET) ::Ciao, Creed, ma non me la sono affatto presa, e perché mai?, anzi ti ringrazio nuovamente. Se non c'eri tu o un altro collaboratore a controllare questi errori forse restavano lì per molto tempo ed inoltre ''dovevi'' farmeli notare, altrimenti li avrei ripetuti chissà quante altre volte. La pausa, che non è un congedo, è solo per tirare un po' il fiato, non c'entra niente, ma proprio niente con la tua mail. Inoltre da tempo manco su wikisource, che certo non è un ripiego, né un buen retiro in cui riposare, ma siccome mi limito a qualche semplice correzione, posso fare qualcosa di utile anche con pause, intervalli, o con tempi di lavoro variabili. Davvero, non me la sono presa affatto, mi dispiace di averti dato senza volerlo questa impressione; non c'è assolutamente nessunissimo motivo di prendersela. Un errore è un errore, va corretto (e per fortuna ci sei tu) e segnalato, così ci sto più attento la prossima volta. Creed, ti prego di cancellare questa erronea impressione che io me la sono presa. Non è così, non è così. Se ho combinato qualcosa di buono in wikiquote è a te e solo a te che lo devo. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:53, 15 mar 2018 (CET) ==Re== Ciao, prova a guardare ora per Barbarossa. Per "Roma nun fa la stupida", molte sono state le interpretazioni, la prima fu di Manfredi. Va inserita nella sua voce? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 15 mar 2018 (CET) ==Rilevanza== Ciao, toglimi una curiosità; la rilevanza di una citazione si valuta senza confronto? Arrivando da 12 anni di amministrazione e patrolling in WP sono abituato così in queste decisioni, volevo capire se su quote sia differente. Buona continuazione --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:29, 15 mar 2018 (CET) :Ciao, risposta esaustiva, ti ringrazio. Non ho molto da aggiungere perché la chiarezza della risposta merita attenzione e mi trova concorde nello spirito. Buona continuazione e controlla senza problemi, serve sempre a migliorarsi --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:03, 16 mar 2018 (CET) ==re: Vetrina== Pronta? {{cry|30}}{{cry|30}}{{cry|30}} io sono super perfezionista, ma come vedi c'è ancora [[Utente:Superchilum/Genova|tanta carne al fuoco]]... Devo dire che quando ho cominciato questo lavoro non mi aspettavo di scoperchiare questo vaso di Pandora... Volevo semplicemente fontare [[:b:Genova vista da illustri viaggiatori|queste]] da una voce su Wikipedia (oggi trasferitasi su Wikibooks) e magari aggiungerne qualcuna, ma evidentemente Genova è stata molto apprezzata (o comunque citata) in tutti i secoli ._. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:23, 16 mar 2018 (CET) :Hai ragione. Potrei fare così: decidere quali sono le citazioni "imprescindibili" che mancano (ad es. [https://www.youtube.com/watch?v=kCdgK0GQWfQ Ma se ghe pensu], Dumas, Flaubert, Valery, Dupaty) e aggiungerle. Poi magari suddividere tra citazioni in prosa e citazioni in versi come [[Napoli]]. A quel punto ne riparliamo. Cosa te ne pare? :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:52, 16 mar 2018 (CET) ::Ok. Nelle citazioni in versi vedo messi insieme canzoni e poesie, mi confermi che così è corretto? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:13, 16 mar 2018 (CET) ==re: [[Aventino]] == La mia intenzione era di raccogliere citazioni sull'utilizzo di [[Aventino]] come metafora di abbandono dei lavori parlamentari da parti di gruppi di deputati e/o senatori. Non casualmente ho utilizzato la categoria Terminologia della politica. Però mi rendo conto che le citazioni inserite sembrano più adatte all'evento storico conosciuto come la secessione dell'Aventino.--[[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] ([[Discussioni utente:IppolitoN|scrivimi]]) 16:23, 18 mar 2018 (CET) ==Claudicazione== Su WP "Zoppia" è redirect a [[:w:Claudicazione]], facciamo così anche qui o volevi tenerle separate per qualche motivo? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:20, 20 mar 2018 (CET) :Per me è indifferente, basta decidere se vogliamo tenerle unite o meno :-) e mi sembra che convenga tenerle unite. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:18, 20 mar 2018 (CET) ==Mani pulite e Barbacetto== Ciao, come si devono inserire le citazioni del libro scritto con Gomez e Travaglio nella voce di Mani pulite, proveniendo da un singolo volume scritto da più autori? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:52, 22 mar 2018 (CET) :Gli autori sono tre, Barbacetto, Gomez e Travaglio --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:11, 22 mar 2018 (CET) ::Volevo riportarlo come sezione in Mani pulite, ma non so come inserirlo --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:12, 22 mar 2018 (CET) :::È scritto a sei mani. Successivamente per inserire le citazioni in Mani pulite come si dovrebbe procedere? Non sapendo come procedere ho aggiunto l'estratto in Barbacetto, poiché è riportato nel suo sito, ma il libro è corale con gli altri due autori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:22, 22 mar 2018 (CET) ::::Ho creato la voce dedicata e gli inserimenti derivanti. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 23 mar 2018 (CET) (rientro) Un altro, [http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/mani-pulite.php Mani pulite, la vera storia 20 anni dopo], che è precedente e da spunto al successivo che ho inserito. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:17, 23 mar 2018 (CET) ==Umberto Bossi== Ciao, vorrei iniziare a metterci mano per sistemare la voce, ma gli inserimenti con ''Ibidem'' a quale altre citazioni si riferiranno? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:19, 23 mar 2018 (CET) == Emilio Zanzi == Innanzitutto chiedo venia. Zanzi ''Emilio'', non ''Enrico'' come ho scritto io per sbaglio (ora correggo), non credo sia enciclopedico: era un critico d'arte della "Stampa" di estrazione cattolica e, quindi, molto critico. La citazione che ho riportato viene da [https://issuu.com/museosatira/docs/scalarini qui] (a pag. 121, ma c'è anche a pag. 17 insieme ad altre).--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 17:05, 26 mar 2018 (CEST) : Capisco. Pensavo che la citazione fosse particolarmente significativa, visti i rapporti tra i due e, comunque, Zanzi all'epoca era qualcuno. Che poi non compaia nella Treccani o in qualche altra enciclopedia, non so. Vedi tu. --[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 18:37, 26 mar 2018 (CEST) :: Nel caso di Elena Zanoni, concordo sulla possibile rimozione.--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 20:16, 26 mar 2018 (CEST) {{rientro}} Ho visto la tua nota e mi chiedo se non sia il caso di citare anche da dove è stata estrapolata la frase cioè la pubblicazione del museo di Forte dei Marmi e chi la riporta, ovvero Enrico Gianeri (Gec), questo sicuramente enciclopedico http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-gianeri_(Dizionario-Biografico)/ Potrei aggiungere un'altra nota dopo "(Emilio Zanzi)".--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 07:05, 27 mar 2018 (CEST) == Re: Che Guevara == * Chiedo scusa, non credevo fossero ordinati in ordine alfabetico. Non c'è un modo per indicarlo in alto come per il "cronologico"? * Diversi siti web le riportano attribuendole a quei testi, se vuoi posso aggiungere il link a questi siti... [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 00:19, 27 mar 2018 (CEST) == Correzioni == Hai ragione, ma pensavo di modificare in blocco quelle su Palermo in modo da muovermi un'unica volta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 28 mar 2018 (CEST) == Voce Ciancimino wikiquote == Ciao! Il 4 maggio 2016 hai cancellato una parte della voce di wikiquote di Massimo Ciancimino. Perché? L'hai spiegato ma non mi sembra tanto logico. Era pur sempre una sua citazione. Grazie. [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 14:07, 29 mar 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Penso in conclusione che sia un aiuto a capire le dinamiche di Cosa Nostra e quindi a sconfiggerla. Non so le regole di Wikiquote, ma se potete dare una mano a capire che cosa ha fatto Cosa Nostra, non perdete questa occasione![[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:23, 29 mar 2018 (CEST) ::Grazie! La riscrivo! Speriamo che questo aiuti a mandare in prigione i mafiosi e i politici che hanno riciclato i soldi della droga. Non mi registrerò, ma seguirò le linee guida. Grazie ancora! [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:33, 29 mar 2018 (CEST) == L'iniziazione == L'incipit è relativo alla precedente edizione, che presenta piccole variazioni rispetto alla successiva. Il traduttore è lo stesso. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:19, 2 apr 2018 (CEST) :Non saprei varia un singolo termine. Se fossero due edizioni a distanza di un secolo a mio avviso avrebbe senso, un po' come le edizioni dell'Odissea... Oppure si uniforma a questa. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:24, 2 apr 2018 (CEST) ::Ok. Me ne occuperò. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 2 apr 2018 (CEST) ==re: Bot e Dickinson== Buongiorno :) quello lo fa automaticamente AWB perché li vede come errori. Posso spuntare un'opzione in maniera tale che in futuro non faccia nessuna correzione minore automatica al di là di quelle che faccio io in prima persona. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:48, 3 apr 2018 (CEST) == [[Bertolt Brecht]] == Non capisco perché il prologo della pièce [https://it.wikipedia.org/wiki/Il_signor_Puntila_e_il_suo_servo_Matti Il signor Puntila e il suo servo Matti] che avevo posto come incipit dell'opera, sia stato sistemato tra le citazioni varie. Stavo pensando di aggiungere un dialogo: posso ripristinare la sezione?--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 06:24, 4 apr 2018 (CEST) == Alluvione == Ciao, riguardo la citazione Oliver in [[Alluvione]], non sarebbe più opportuna nella voce su quello specifico alluvione di Portland, invece che in una sull'alluvione in generale? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:56, 5 apr 2018 (CEST) :Ok, dovrebbe essere [[:en:w:Willamette Valley Flood of 1996|questa]], quando ho tempo la creo, grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 5 apr 2018 (CEST) == Scheda film == Ciao, sono i primi film che sto inserendo. Grazie per le correzioni innanzitutto; non si devono inserire gli autori delle musiche? [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 21:11, 7 apr 2018 (CEST) == Re == Ciao. Le citazioni le ho sbobinate cronologicamente dal film. Il dubbio sulla scheda mi è venuto per i link a personaggi presenti in wiki come ad esempio Armando Trovajoli. Caulfield (scrivimi) 11:58, 8 apr 2018 (CEST) [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:59, 8 apr 2018 (CEST) == Ripetizioni == Scusa ma sto scrivendo da cellulare [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:00, 8 apr 2018 (CEST) == Falcone e Borsellino == Ciao AssassinsCreed! Sono quello delle citazioni di Massimo Ciancimino e Vito Ciancimino. Volevo sapere perché hai cancellato le citazioni (tra le tante evidentemente ben motivate), in particolare quelle su [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]] in cui Imposimato dice che sono stati uccisi da Gladio e dalla CIA. L'autore è importante, la citazione mi sembra rilevante e attinente. Queste due in particolare non vanno bene? Grazie! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:02, 10 apr 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Provo a creare la pagina sulla strage di Capaci. Mi registrerò solo se avrò necessità di comunicare ancora con voi amministratori, dato che non vedo più il pulsante di firma come c'era una volta. Ma se non devo comunicare tanto, preferisco non registrarmi e non scrivere messaggi. Comunque ci penso, magari mi registro! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:12, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Havel == La citazione è citata (oddio, che brutto scritto così) anche dall'Economist [https://www.economist.com/node/21542169 qui] --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 23:55, 11 apr 2018 (CEST) :grazie mille! --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 01:11, 12 apr 2018 (CEST) ==Totò== Non me n'ero accorto, mezz'ora di lavoro gettato alle ortiche, mannaggia ;) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 09:26, 12 apr 2018 (CEST) ==Keynes== Ho sistemato, dovevo guardare meglio nella bibliografia. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 13 apr 2018 (CEST) ==Ben-Gurion== Ciao, come aggiusteresti le diverse interpretazioni di [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=David_Ben-Gurion&action=edit&lintid=99235 questa citazione]? (lascia perdere il problema con il corsivo che si risolve in un nanosecondo). --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:58, 13 apr 2018 (CEST) :Se clicchi sul link e scorri in basso viene evidenziata. E' quella che comincia con "I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi". --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:37, 13 apr 2018 (CEST) ::Concordo con te. In realtà il primo link non è più disponibile quindi sarebbe da rivedere. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:09, 15 apr 2018 (CEST) ==Alfredo Biondi== Ho aggiunto una citazione di [[Alfredo Biondi]] che riguardava il dibattito tra la linea della fermezza e quella della trattativa durante il sequestro Moro. La si può inserire anche nella pagina [https://it.wikiquote.org/wiki/Caso_Moro Caso Moro] oppure non c'entra niente? --[[Speciale:Contributi/151.65.95.34|151.65.95.34]] 09:49, 15 apr 2018 (CEST) == [[wikidata:Q24229391|La Storia]] == Salve Creed, sono riuscito a trovare la versione italiana del cortometraggio ''La Storia'' (titolo.or.: ''The Story''). Questo cortometraggio è uscito per la prima volta nei contenuti speciali del documentario [[Bruce Lee - La leggenda]] (vedi anche descrizione su [[w:Bruce Lee - La leggenda#Edizioni home video|Wikipedia nel paragrafo Edizioni home video]]), su [[wikidata:Q24229391|wikidata]] trovi quasi tutto, anche il link su ''Internet Movie Database''. Nella versione italiana non è stato doppiato ma solo sottotitolato in italiano. Quando ho un po' tempo vorrei trascrivere i dialoghi originali, nel frattempo mi rendo disponibile per eventuali chiarimenti. Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 18:36, 25 giu 2018 (CEST) :Salve [[Utente:AssassinsCreed|Creed]] vorrei inoltre chiederti se la voce va scritta come sotto pagina, ad esempio [[Bruce Lee - La leggenda/La Storia]] oppure come voce a sé tipo [[La Storia (cortometraggio)]]? Poi eventualmente mi dai una Sanbox di prova... Comunque in internet ho trovato la [https://www.imdb.com/title/tt5707198/externalsites?ref_=tttrv_ql_rel_2 prima parte del cortometraggio in versione originale], invece la versione completa in italiano è reperibile, purtroppo, solo dal [[Bruce Lee - La leggenda|documentario]]... Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 17:29, 30 giu 2018 (CEST) ::Mi sono rivolto anche al [[Wikiquote:Bar#La Storia|bar]] e mi hanno detto di iniziare però vorrei da voi un link, eventualmente, ad una Sanbox dove inserire nel frattempo i contenuti per poi sistemare la forma da wikicare [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 11:07, 17 lug 2018 (CEST) == In groppa al riccio == Ovviamente non c'era bisogno che ti scusassi, abbiamo tutti la "vita vera" che ha la precedenza :-) sono contento che il motivo dell'assenza non fossero problemi seri. Incrociamo le dita! (le incrociamo noi, tu studia che è più produttivo che sperare nella fortuna XD ) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:35, 29 giu 2018 (CEST) == [[Elio Augusto Di Carlo]] == Ciao, a cosa ti riferisci quando dici di sistemare la voce dei quote? Grazie. Purtroppo solo ora ho letto il tuo messaggio che hai lasciato in bacheca della voce. --[[Utente:Tommaso Ferrara|Tommaso Ferrara]] ([[Discussioni utente:Tommaso Ferrara|scrivimi]]) 10:40, 13 lug 2018 (CEST) == Passato == Ciao, spero di aver fatto la cosa giusta eliminando quella frase dalla [[Passato|voce]]; era usato come aggettivo anziché nome, come dovrebbe essere. --[[Speciale:Contributi/79.55.35.113|79.55.35.113]] 23:17, 4 ago 2018 (CEST) == Modificare Wikidata per la pagina Jair Bolsonaro == Ciao AssassinsCreed! Stavo cercando di aggiungere su Wikidata la pagina Wikiquote di [[Jair Bolsonaro]] ma mi dice che attualmente è bloccata. C'è qualcosa che posso fare oppure bisogna solo aspettare?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:36, 14 ott 2018 (CEST) == Amico nostro!! == Oh Creed ma che piacere rivederti! Avevamo mandato una squadra speciale di berretti verdi della Wikimedia Foundation per indagare sulla tua scomparsa, ritrovarti, sequestrarti e riportarti qui, ma eccoti di nuovo spontaneamente fra noi a riscaldarci l'animo in queste feste invernali con la tua insostituibile presenza! Evviva, che gioia! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:28, 30 dic 2018 (CET) :Le cose procedono abbastanza tranquillamente, ma le cose da sistemare qui non mancano mai, ricordati che contiamo sulla tua presenza quantomeno quando ti avanza del tempo! :-) Auguri,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:46, 1 gen 2019 (CET) == Franco Di Mare == Ciao, ho aggiunto due altre citazioni estratte dal libro "Non chiedere perché". La mia edizione è sempre Rizzoli 2011 (come le tua) ma le pagine in cui si trovano sono differenti: ad esempio io alle pagg.103-104 trovo la prima citazione che ho aggiunto io (quella che inizia con: "Buongiorno signore, ci scusi se la disturbiamo.....") e non la tua (che inizia con "Eppure a volte per capire era sufficiente..."). Probabilmente si tratta di edizioni diverse seppur dello stesso anno? In ogni caso per evitare incongruemze nelle pagine con la fonte da te inserita, ho inserito la mia come Ibid. e indicando il titolo dei capitoli invece che le pagine. Credi che vada bene? Per completezza ti indico che il mio volume è: quinta edizione marzo 2011 ISBN 978-88-17-04462-2 ma al momento queste info non le ho inserite nella pagina. == Il piacere di rivedere Creed == Ciao Creed, che piacere rivederti all'opera! Quando manchi la tua assenza si fa sempre sentire, ma per fortuna {{ping|Sun-crops}} - che quest'anno è stato insignito con lo Zampino d'Oro alla Carriera - ha iniziato a fare un patrolling costante e probabilmente fra poco verrà candidato come nuovo admin. Grazie a lui e a {{ping|Superchilum}} riusciamo a tenere a bada il bufalaro di Fabio Volo e altra gente simile, magari vedi se comunque riesci a dare un occhio a cose come [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]]. Ti vogliamo tanto bene.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:02, 24 lug 2019 (CEST) :Ciao, Spinoziano, Ciao Creed! Non immagini quanta gioia mi ha dato rivederti. Faccio mie le affettuose parole di Spinoziano. Spinoziano, Creed, Superchilum, ma ho letto bene che volete candidarmi come amministratore? Amici, grazie, grazie, non fatelo, vi prego. No, no, grazie. Mi mancano i requisiti per questo, siete davvero troppo generosi. Sono tante le cose che ancora non conosco. Io, è chiaro, misuro tutta l'importanza, la bellezza, l'onore che volete farmi, ma, non per falsa modestia, non mi sembra di poter svolgere adeguatamente questo ruolo. Anche restando un semplice utente posso cercare di rendermi utile. Grazie, grazie, ma, vi prego, davvero, desistete da questo proposito. Lo Zampino d'Oro alla Carriera è già tantissimo, grazie. Bentornato Creed, meglio, Creedus Magnus {{smile}}. Ciao a tutti (e, mi raccomando, non fatemi strani scherzi... {{smile}}), Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:50, 24 lug 2019 (CEST) ::Creed, lasciami indovinare, sei uno [[specializzando]]... [[dermatologo]]? Ma quindi se un weekend vado a fare una gita di piacere in Bangladesh e malauguratamente mi becco il vaiolo posso venire da te a farmi curare? Buono a sapersi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:34, 27 lug 2019 (CEST) == Re: Pietro Aretino == Buongiorno, AssassinsCreed!<br> :1. Ripristino del precedente ordine delle citazioni. Provvedo subito. E aggiungo: con vero piacere, poiché lo ritengo un criterio filologicamente più pertinente.<br> :2. Sì, le lettere, pubblicate a suo tempo dall'Aretino in libri distinti, hanno una numerazione progressiva. Se è utile, alle lettere citate posso aggiungere il relativo numero. Domanda: in tal caso, dovrò anche specificare l'appartenenza al primo o al secondo libro?<br> :3. Non so se ho capito bene la sua domanda. Se per "sezione iniziale" intende il "Primo libro" (342 lettere) non ci sono problemi. Idem per il "Secondo libro": 460 lettere.<br> Grazie della sua attenzione. Un cordiale saluto, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:33, 31 lug 2019 (CEST) :: Buon pomeriggio. Ho dato un'occhiata alle altre lettere pubblicate ad inizio pagina per vedere se c'era la possibilità di incorporarle nella sezione specifica. Ho così scoperto che la numerazione delle lettere non ha un canone condiviso ma è opera di ogni singolo curatore. Faccio un esempio: la lettera del 3 luglio del 1538, Editori Giuseppe Laterza e Figli, 1916 (vedi nota n. 5, è citata con il numero 380 mentre nel mio volume (Mondadori, ottobre 1960, prima edizione) riporta il numero 47. Non solo: c'è anche un problema di trascrizione ortografica (o di correttore automatico?): nella citazione pubblicata su Wikiquote il nome del destinatario è [[Agostino]] Ricchi mentre nel mio è [[Agustin]] Ricchi. Ancor più problematiche poi risultano essere le lettere a Francesco Coccio. Ho cercato quella (vedi nota n. 2) che indica la mia stessa fonte (Mondadori 1960, curatore Flora, note storiche di Del Vita), ma non l'ho trovata. Che si tratti di un'edizione successiva alla mia, e quindi ampliata, ma tanto ampliata (le lettere del mio volume, infatti, si fermano al 1542 e quella di cui sto parlando ha per anno il 1548)? Concludo: come mi regolo con le lettere già pubblicate? Nella parentesi, oltre al numero di pagina indico anche l'anno di edizione del volume? Esempio: (1960, Da ''A messer ...'', p. ). Scusi la prolissità, ma non ho proprio saputo evitarla. Grazie. Saluti,--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 18:09, 31 lug 2019 (CEST) == Buon Compleanno! == Ooooh buon Compleanno, Creed! Nonostante i boicottaggi dei nostri potenti nemici (i Templari, ovviamente!), che da qualche anno erano riusciti a farci dimenticare questa data, l'[[Ordine degli Assassini|Ordine]] è riuscito a recuperare questo prezioso dato utilizzando un [[w:Animus (fantascienza)|Animus]] rubato all'Abstergo. Siamo stati bravi, eh? Allora tanti auguri, Mèntore, continua insieme a noi ad agire nell'ombra per servire la luce! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:13, 4 ago 2019 (CEST) :Ciao, Creed, Auguri anche da parte mia, Buon compleanno, Creed! È proprio bello rivederti, grazie, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:51, 4 ago 2019 (CEST) ::{{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Grazie mille, gentilissimi! È bello ritornare da queste parti di tanto in tanto anche e soprattutto per "rincontrarvi".--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:04, 9 ago 2019 (CEST) == Proverbi (voce Cipolla) == Buongiorno! Avevo annullato la mia stessa modifica perché mi ero persuaso che il wikilink di "Proverbi italiani" indirizzasse ad una "Disambigua". Mi sbagliavo, ciò succede solo con "Proverbi". In futuro cercherò di stare più attento. Saluti, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 07:46, 5 ago 2019 (CEST) == [[Vita e morte]] == [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vita_e_morte&type=revision&diff=1005278&oldid=1004919 Non l'hai capìta]. Non ho fatto il rollback, né lo farò. Non ho nulla da aggiungere, perché ''res ipsa loquitur''. Con la presente, ho assolto il mio dovere. Cordialità. --[[Utente:Filippo Marchiali|Filippo Marchiali]] ([[Discussioni utente:Filippo Marchiali|scrivimi]]) 12:56, 9 set 2019 (CEST) == Conflitti della guerra fredda == In che modo la guerra del Vietnam non era un conflitto svoltosi nel contesto della guerra fredda? Guarda le categorie dell'[https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Guerra_del_Vietnam equivalente wikipediano] [[Utente:Mariomassone|Mariomassone]] ([[Discussioni utente:Mariomassone|scrivimi]]) 22:45, 5 gen 2020 (CET) == Domanda == Ciao! Chiedo a te perchè ti vedo attivo in questo momento. C'è qualche criterio di enciclopedicità? O basta che esista la voce su itwiki? Poi, le voci hanno un minimo di citazioni da avere per non essere cancellate? Della serie, [[ASAP Rocky]] andrebbe bene in questo modo? A presto, --[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:04, 6 gen 2020 (CET) :Ho provveduto a cambiare la fonte. Devo ammettere che wikiquote è un bel progetto, continuerò a contribuirci di tanto in tanto. Buon wiki!--[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:18, 6 gen 2020 (CET) == Karl-Heinz Rummenigge == Cioa Creed, è una gioia rivederti in azione, come sempre in modo super-superlativo. Avrei bisogno del tuo aiuto, perché sei molto più esperto di me in questo campo: che ne pensi di questa modifica nella voce [[Karl-Heinz Rummenigge]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Karl-Heinz_Rummenigge&oldid=1028881]? Tu puoi valutarla molto meglio. Forse solo questa citazione: "Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno. (Luciano Moggi)" sembrerebbe effettivamente al limite. A te l'ultima parola. Ciao, Buon anno nuovo. ({{small|da qualche tempo un po' più larvatus prodeo, sine nomine meo, ignosce mihi}}) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:15, 6 gen 2020 (CET) P. S. Dimenticavo di chiederti, per favore, ancora una cosa; questa citazione di [[Pietro Maffi]]: "Certo ora noi vorremmo che la questione galileiana non fosse mai sorta; posto però il fatto, nella legislazione e nelle condizioni del tempo e degli uomini ben dovremmo sapercela spiegare, e pur riconoscendo i torti dove ci furono, non cadere in ingiustizie con nessuno, né in recriminazioni tribunizie, in tutto portando invece serenità ed equità. Del resto qualche cosa di quello, che intervenne a Galileo, non intervenne forse sempre? Ricordisi la Grecia antica. E presso i moderni?... Un maestro, un professore insegna una dottrina, che si giudica non buona: che si fa? Si provvede! Non ci sono per questo i Provveditori?'... E si è pure, e da quanto tempo, nelle somme e inviolabili libertà!" potrebbe andar ben per creare la voce tematica: Processo a Galileo Galilei<s>.</s> ? Se tu dici che va bene, vorrei proporlo a Gaux. Ti ringrazio tantissimo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:37, 6 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, ti ringrazio moltissimo. Auguro Buona Epifania anche a te. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:42, 6 gen 2020 (CET) == Renato De Falco, incipit di Del parlar napoletano == Ciao, inserendo Saverio Fausto De Dominicis nella pagina degli Incipit ho notato un link errato a [[Renato De Falco]] (era de Falco). Dopo la correzione, mi sono accorto che l'incipit riportato "Del parlar napoletano" non esiste nella voce (la prima citazione del testo è a p. 27). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 14:05, 7 gen 2020 (CET) == Ultime parole da Romanzo criminale == Ciao Creed, buon anno!, passo di qua per ricordarti che resterebbe in sospeso [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]], senza fretta ovviamente. Un caro saluto, -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:21, 8 gen 2020 (CET) == Spazi tra * e = == Ciao AssassinsCreed, non sono particolarmente pratico di Wikiquote, però so con certezza che su Wikipedia si lascia lo spazio tra gli asterischi e l'intestazione, non dovrebbe essere così anche qua?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:04, 8 gen 2020 (CET) :Ok, grazie della spiegazione, nessun problema per il messaggio precedente.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:08, 8 gen 2020 (CET) == Re: citazioni su... == Ciao AssassinsCreed, provvederò a creare le voci sulle relative persone, ho però un dubbio: la pagina si può creare anche se non è molto famosa e non ha una voce su Wikipedia (es: l'ex allenatore della nazionale australiana di nuoto Don Talbot)?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 20:22, 10 gen 2020 (CET) == Vittorio Sgarbi == Ciao, Creed. Cosa dobbiamo fare con quest'inserimento? [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vittorio_Sgarbi&diff=prev&oldid=1031262]. Abbi pazienza, in questo momento mi sembra che tu sia il solo a cui possa chiedere consiglio. Grazie infinite. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:29, 14 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed. Perfetto. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:57, 14 gen 2020 (CET) ::Buonasera Creed, abbi tanta pazienza. È regolare questo? [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Unione_Sovietica Discussione:Unione Sovietica] o devo cancellare? Dimmi, per favore, Creed, solo se si o no e a tutto il resto penso io. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:28, 15 gen 2020 (CET) == Maria Valtorta == Ciao, Creed. Per favore, puoi dare un'occhiata a questo: [[Maria Valtorta]], sezione Il Purgatorio, che è l'ultimo inserimento di questo utente, ma sono ammissibili fonti del genere, non dico fonti visive, ma proprio fonti di quel tipo? Io spero che Superchilum torni presto perché non ti nascondo che la situazione si sta facendo per me un po' difficile. Scusami. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 05:58, 21 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie per avere sistemato una cosa così inammissibile. Stai facendo un lavoro straordinario, come sempre. Creed, non ti nascondo che anche io sto cominciando a rivedere e ripensare molte cose e comincio a sentire un po' di amarezza e di delusione. Sono lieto che tu stia lavorando e che tu stia certamente facendo il lavoro che più ti piace e, sono certo, in modo splendido. Neppure a me mancano problemi personali, familiari, di lavoro e di altro tipo che rendono tormentoso lo svolgimento di questo compito, doverlo fare immancabilmente tutti i giorni e più volte al giorno senza potere staccare mai perché in pratica si è rimasti soli e la situazione non è facile; questo comporta restrizioni dure, pesanti nella propria vita personale, rinvii di cose importanti, compresi problemi personali molto critici. Finché posso andare avanti, finché riesco ad impormi determinate cose, io proseguo, ma se non sarà possibile dovrò trarne tutte le conseguenze e chiedere il deflag. Scusami se ti parlo di queste cose, non amo pesare sugli altri, affliggere gli altri con problemi personali, non è bello, non l'ho mai fatto. Ma non potrà andare avanti a lungo così, allora è bene essere sinceri, in modo che chiunque ha funzioni qualificate in questo progetto sappia che potrei anche lasciare ed abbia modo di provvedere per tempo. Strano che mi capiti questo, sono sempre stato leale con tutti. Ciao, Creed, scusami scusami. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) P. S. Lo vedi, Creed, lo stress è fortissimo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) ::Ciao Creed, ho molto apprezzato quanto hai scritto sulla mia decisione di chiedere il deflag. Non ti nascondo che in questi ultimi tempi ci ho pensato spesso e sono entrato due volte nella relativa pagina di richiesta. Mi ha trattenuto dal farlo solo il senso di lealtà e di rispetto verso un collaboratore che aveva espressamente chiesto il mio aiuto. Fu questa la sola ed unica ragione che mi spinse ad accettare. In questo preciso momento non posso lasciare, appena qualche questione sarà risolta e sarà tornato Superchilum dovrò per varie ragioni interrompere la collaborazione per un periodo abbastanza lungo e valuterò se chiedere o meno il deflag e se continuare anche da semplice utente. Quindi se dopo il ritorno di Superchilum, per impegni, priorità o per altre comprensibili e giustificatissime ragioni non ci potrà essere più nessuno, di fatto wikiquote resterà acefala. Penso si debba evitarlo provvedendo per tempo ed in quest'ottica sono pronto anche adesso, in questo preciso istante, a farmi da parte per lasciare il mio ruolo ad altro collaboratore, meglio ancora altri collaboratori (e questo è un punto-chiave, un aspetto veramente decisivo) e non mancano qui persone davvero molto capaci e presenti. Del resto si può rendere servizio anche da semplice utente come ho fatto con entusiasmo per anni; quest'anno anche affiancando per l'intera estate nel patrolling un collaboratore che era rimasto solo. Tutto considerato, se a suo tempo lasciò questo ruolo un amministratore del calibro di Micione, che pure aveva fatto tante cose importantissime e – credo – meritava comunque di rimanere amministratore, un Sun-crops può lasciare questo ruolo senza farsi troppi problemi. Per ora resto, ma l'entusiasmo e la voglia sono ormai passati. Ti saluta, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:16, 22 gen 2020 (CET) :::Hai perfettamente ragione Creed, penso che seguirò prestissimo il tuo consiglio. Nel frattempo però ''la cosa'' continua proprio ora e proprio ora ne ho parlato con Donato. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:16, 22 gen 2020 (CET) ::::Per esempio, se dai un'occhiata ad Emanuele Severino e segui gli altri contributi... --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:42, 22 gen 2020 (CET) == L'ora più buia == Buonasera, era in sovraimpressione. Se ho sbagliato, lo elimini e mi scuso per l'errore. Buona serata == Blocco == Ciao, Creed, ho letto la discussione in wikipedia con Micheledisaveriosp. Ho già avuto modo di anticipare ieri a Donato che non mi oppongo assolutamente alla revisione del blocco da me applicato all'utenza, anche – sempre che lo riteniate opportuno – nel caso di uno sblocco immediato. Non c'è alcun bisogno che mi si presentino scuse, perché – e qui sono io a scusarmi con te – è una cosa che in generale, anche nella vita reale, non mi piace molto. Preferisco di gran lunga scusarmi che ricevere scuse. Considero scuse sincere, autentiche il non ripetere gli errori fatti. L'ho già scusato da quando ho letto il messaggio che ha rilasciato nella mia pagina di discussioni in wikipedia e in wikiquote. Piuttosto mi spiace che gli amministratori di condominio, persone rispettabilissime, siano considerati in un certo modo. Facciamo come se le scuse me le avesse già chieste. Accettate. Faccio solo una piccola, ragionevolissima richiesta che non è in alcun modo una condizione che pongo per un eventuale sblocco: per un tempo molto lungo gradirei ridurre al minimo, prossimo allo zero, le discussioni con questa utenza poiché è estremamente insidiosa proprio in fase di discussione. L'utente Micheledisaveriosp mi userà la cortesia di rivolgersi per tutte le sue esigenze di contribuzione ad altri collaboratori. Dico già in anticipo all'utente Micheledisaveriosp che per un tempo molto lungo non darò alcun seguito ad eventuali sue comunicazioni di qualsiasi tipo e tenore. Ti ringrazio e mi scuso sinceramente con te se nelle discussioni di ieri posso aver detto qualcosa che abbia dato fastidio. Ti saluta --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:59, 23 gen 2020 (CET) Faccio solo una piccola aggiunta: nessuna scusa intesa come atto di contrizione solenne e simili perché queste cose mi mettono a disagio, quanto ad avere fiducia che l'utente non ripeterà comportamenti irregolari, che è il punto veramente decisivo, continuo ad avere i miei forti dubbi. Ma, come ho già detto, non mi oppongo alla revisione o all'annullamento del blocco, se lo riterrete opportuno. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:20, 23 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, hai fatto benissimmo a prendere questa iniziativa, la condivido pienamente. Questo è fuori discussione. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:15, 24 gen 2020 (CET) ::Ciao, Creed, senza ritornare su quanto si è già detto a proposito del blocco, se hai tempo ti propongo una lettura interessante, aggiornata al 23 di questo mese. [https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Micheledisaveriosp]. Non ti chiedo di rispondermi, solo, per favore, se puoi, se per caso non l'avessi già letto, di leggere. Tutto qui. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:29, 24 gen 2020 (CET) P. S. Per favore, Creed, ti prego di non rispondermi nulla su questa mia proposta di lettura, è molto meglio così, credimi. Solo, per favore, leggi (nel caso tu non l'abbia già fatto). Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:58, 24 gen 2020 (CET) :::Ciao, Creed. Guarda, mi spiace tantissimo dovertelo segnalare. Ma nella sua pagina di discussione questo utente ha risposto anche a te. E francamente è più che sbalorditivo, più che sconcertante quello che ha scritto [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Micheledisaveriosp]. Non ho mai visto nulla del genere... Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 08:26, 25 gen 2020 (CET) ::::Ho visto, sto per rispondere.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 08:29, 25 gen 2020 (CET) :::::Buongiorno, mi rivolgo all'amministratore AssassinsCreed per un problema con l'utente Micheledisaverio che recentemente ha effettuato alcune modifiche sulla pagina Wikipedia di [https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Valtorta Maria Valtorta]. Ho provato a discutere con lui delle sue modifiche, a mio avviso non pertinenti e che andavano a intaccare argomenti sensibili come il NPOV già discussi in passato, ma ho riscontrato delle difficoltà a dialogare con questa persona; poi ho visto che non ero il solo ad avere dei problemi. Ieri ho annullato le sue modifiche perche facevano riferimento a un sito esterno che pubblicava materiale coperto da copyright. Vorrei evitare una discussione a colpi reciproci di annullamenti. Come posso fare ? Grazie --[[Utente:Terranovas67|Terranovas67]] ([[Discussioni utente:Terranovas67|scrivimi]]) 11:18, 3 feb 2020 (CET) == Re: Vocabolario della Crusca == Buongiorno! È stato chiarissimo. La ringrazio vivamente per i correttivi apportati alla voce. Quanto allo stub, so bene che viene meno con tre citazioni, e quindi si è trattato solo di una distrazione.--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:42, 30 gen 2020 (CET) == Re: Einstein == Grazie per la correzione. In quanto alla traduzione italiana, stavo per fontarla con [http://www.marx21.it/index.php/fr/42-articoli-archivio/7473-albert-einstein-laltro-sguardo?fbclid=IwAR1pFhyNrPhtN_YzdI7MOxoAcFcpYY34zdhgc3y7VUVP8AOBenwdoQy6IGA questa], solo che volevo rimanere più fedele alla versione inglese. Quindi ho cambiato alcune parole. Per quanto riguarda la fonte originale, è [https://www.nytimes.com/1942/10/26/archives/notes-on-books-and-authors.html questa]. Ora aggiorno tutto.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:31, 2 feb 2020 (CET) :Cosa ne pensi della fonte ita? Troppo debole? Ce la mettiamo? Il The New York Time lo mettiamo come altra fonte o lo aggiungo nella stessa riga di quella fonte che hai messo tu?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:37, 2 feb 2020 (CET) == Un piccolo aiuto == Ciao, AssassinsCreed. Volevo chiederti una cosa: di recente un utente ha creato [[Ultime parole da Batman|una nuova voce]] di ultime parole, riguardante l'universo di [[Batman]]. Il problema però è che, per quanto riguarda la trilogia del ''[[Il cavaliere oscuro|cavaliere oscuro]]'', era stata già creata tempo fa [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|una voce]] di ultime parole. Visto che tu di queste cose forse te ne intendi, ho una domanda: è meglio lasciare la voce che ha creato l'utente in questione recentemente, o lasciare la voce dedicata interamente solo alla trilogia del ''cavaliere oscuro'' per tenere le ultime parole di quei tre film? Perché tenere le ultime parole in due voci non mi sembra adeguato. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 16:35, 2 feb 2020 (CET) :Ciao, come primissima cosa la inviterei a registrarsi, questo renderebbe se non altro la comunicazione molto più agevole... :È sicuramente inutile avere due voci del genere. La soluzione migliore sarebbe sfruttare la pagina già esistente ([[Ultime parole da Il cavaliere oscuro]]) e aggiungervi le altre citazioni cambiando poi il nome della pagina, in modo da preservare la cronologia. :La pagina attuale [[Ultime parole da Batman]] è strutturata male: quell'ordine cronologico messo così non ha minimamente senso! Andrebbero create delle sottosezioni per ciascun filone narrativo: quello di Burton, quello di Nolan, ecc... :Inoltre a questo punto la voce su Batman dovrebbe essere onnicomprensiva in modo da includere anche ultime parole da serie, fumetti, ecc.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:19, 2 feb 2020 (CET) Ciao di nuovo AssassinsCreed, scusa se non ti ho potuto rispondere prima di questo momento. Ad ogni modo, per quanto riguarda la situazione, secondo me, è eliminare le ultime parole provenienti dalla trilogia del ''cavaliere oscuro'' in [[Ultime parole da Batman|questa pagina]] e utilizzare la [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|pagina creata mesi fa]]. Per quanto riguarda il resto, potremmo anche utilizzare delle sottosezioni, come quelle che hai elencato qui sopra. Per quanto riguarda includere anche le serie tv o i fumetti non saprei (anche perché ci sono un sacco di serie tv e fumetti su Batman, e molti di questi forse non hanno neanche la voce su wikiquote). In caso contrario questa soluzione non andasse bene, potremmo spostare la pagina per quanto riguarda solo i film di Batman (escludendo quelli del ''cavaliere oscuro'' che hanno già la loro pagina). Non saprei però come spostarla se dovremmo per forza farlo, e neanche iscrivermi come mi hai consigliato sopra. Secondo te, che possiamo fare? [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|mag]]) 17:56, 4 feb 2020 (CET) Ciao, ho visto che mi hai scritto, e capendo come stanno le cose, voglio chiedere scusa per il malinteso: il fatto è che non sapevo come registrarmi, e quindi volevo sapere come fare, così da sistemare le cose. Se è come dici che tu, che devo cliccare "registrati", allora va bene. E mi scuso tanto di nuovo per il malinteso. Inoltre, l'altro pulsante che mi ha detto di cliccare, ovvero "altro", non riesco a trovarlo, ma a parte questo ho afferrato il concetto. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 20:54, 4 feb 2020 (CET) Grazie per aver provveduto a sistemare tutto, scusami se non ho potuto risponderti prima, ma ero abbastanza indaffarato a fare altre cose, scusami e grazie di nuovo. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 14:23, 9 feb 2020 (CET) == Re: Proverbi == :Ciao, Creed. Va tutto bene come avevate deciso. Ti ringrazio per aver ripristinato l'uniformità della voce. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:08, 4 feb 2020 (CET) P. S. Scusmi, Creed, ma ho l'impressione che l'utente 93.65.29.101 che ti ha chiesto un aiuto per Ultime parole da Batman forse non sa ancora che gli hai risposto, il messaggio è nella tua pagina. Ciao, Grazie, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:13, 4 feb 2020 (CET) == Re: Bartłomiej Drągowski == Ciao. Ho inserito quella citazione proprio perché imho significativa al massimo del ''concetto'' stesso di "ultime parole famose" - affermazioni che si ritorcono ''immediatamente'' contro -, al di là del recentismo che però in questo caso è giocoforza inevitabile; recentismo che, per quanto da tenere in considerazione, però da solo non basta a mettere in dubbio la valenza di una citazione '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 21:10, 7 feb 2020 (CET) == Re: Aassoluta fedeltà alla fonte == Grazie per il chiarimento. Provvedo immediatamente alla modifica. Mi scuso per la confusione e la ringrazio per la disponibilità. Vanessa --Varu1971 (scrivimi) 12:36, 9 feb 2020 (CET) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 09:44, 10 feb 2020 (CET) == correzione == in una pagina di spiegazioni, c'è scritto...."aldilà di quelle note;". Va corretto in "al di là". l'Aldilà è dove andremo tutti il più tardi possibile. Comunque, bravi per quello che fate. ciao {{non firmato|83.49.8.176|01:19, 11 feb 2020‎}} :Grazie della dritta. A volte si commettono errori stupidi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 06:36, 11 feb 2020 (CET) == VirginiaDyason7 == Ciao, Creed, ho appena cancellato la pagina di questo utente Sotto il titolo Wikiquote:Avvertenze generali. Mi è stato chiesto di fare un controllo ulteriore su una pagina correlata o qualcosa del genere, ma non credo di aver capito bene. Posso chiederti di supervisionare il mio intervento e correggere qualche mio eventuale errore? Ti ringrazio. Complimenti per lo straordinario lavoro che hai svolto sulle categorie. Anche per questo, grazie, ma dire grazie è poco. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 12 feb 2020 (CET) :Credo di aver rimesso tutto a posto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:08, 12 feb 2020 (CET) Forse no, vuoi rivedere per favore il blocco infinito che ho applicato all'utente e, se ho sbagliato, modificarlo? Qui non è stata creata una pagina spam, ma modificata una pagina esistente inserendo spam. Non so come regolarmi in questo caso e in questo momento posso chiedere un aiuto solo a te. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:13, 12 feb 2020 (CET) == Contrada del Leocorno == Ciao AssassinsCreed, in merito a [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Contrada_del_Leocorno&diff=next&oldid=1033979 questo tuo rollback], ritengo più corretto affidarsi alla Contrada stessa che, [http://lnx.contradaleocorno.it/ in intestazione del proprio sito], riporta proprio "Fiede e risana al par l'arma c'ho in fronte". Fammi sapere, ciao :) --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:10, 20 feb 2020 (CET) :[http://lnx.contradaleocorno.it/?page_id=8 Qui] ulteriore conferma. --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:25, 20 feb 2020 (CET) == Citazioni di Ottavio Rosati == Grazie mille per le precisazioni e tutto il resto. Grazie e buonagiornata--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 12:24, 20 feb 2020 (CET) == Risposta sulla selezione delle citazioni == Ciao AssassinsCreed, mi rendo conto che occorra fare una selezione, secondo te ci sono citazioni superflue su [[Michael Phelps]]? Ho inserito citazioni di persone importanti nel mondo del nuoto e dello sport e ne ho altre due da aggiungere: una di Brendan Hansen e l'altra di László Cseh, ma se sono già troppe non le inserisco o almeno ne elimino altre.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 18:55, 20 feb 2020 (CET) == Re: Fonti secondarie == Ehilà, ogni tanto si incontra qualcun altro qui, che bello!<br>Quello delle fonti principali/primarie e secondarie è un tema sul quale abbiamo discettato a lungo qualche tempo fa, e dovrei riesumare quelle lunghe discussioni, piene di spunti interessanti. In sintesi, se fossero già disponibili le fonti principali inserirei (anche) quelle, ma se non ci sono è preferibile una fonte secondaria al posto di un "senza fonte"; del resto si tratta di libri in commercio, facili da reperire per svolgere un eventuale doppio controllo.<br>In quest'ultimo periodo sto facendo un po' di "lavoro sporco" nel tentare di reperire le fonti primarie (cioè in lingua originale) di parecchie citazioni, e la mia fonte preferita è... Wikiquote (in altre lingue).<br>Su Einstein, onestamente non avevo idea che fosse una pagina "sensibile" (ok, adesso ho colto il senso). Si potrebbe suggerire di inserire una forma di "avvertenza" all'inizio della pagina, in modo da non stravolgerne l'impostazione e/o un "segnale" sulle pagina che si desidera siano le più accurate possibili (ad es. le pagine che potenzialmente potrebbero diventare da vetrina).<br>Per la citazione sulla "sezione aurea", sul libro è proprio così, tra virgolette e con le parole "[La sezione aurea]" racchiuse tra parentesi quadre. Nel frattempo ho fatto una rapida ricerca e la frase originale potrebbe essere "[https://www.goodreads.com/quotes/8601663-the-golden-proportion-is-a-scale-of-proportions-which-makes <The golden proportion> is a scale of proportions which makes the bad difficult <to produce> and the good easy]".<br>Finisco di rimpolpare un po' altre voci e se vuoi tra qualche giorno ti do una mano a cercare altre fonti per Einstein; ma anche qui, quali saranno le citazioni (in inglese) vere? E come distinguerle da quelle false? Che mal di testa... --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 23:33, 24 feb 2020 (CET) :Su Einstein: concordo, la citazione è imprecisa, o quanto meno può far sorgere dubbi, per cui inserisco in nota che dalle altre fonti si tratterebbe non di sezione aurea (che in matematica è definita in un certo modo), ma appunto del ''modulor'', cioè una scala di proporzioni antropometrica. Sul resto sono completamente d'accordo con te su tutto quello che dici riguardo all'approccio con le fonti primarie e secondarie; rimango dell'idea di inserire un tag, che so, <nowiki><!-- --></nowiki> con l'avvertenza di fare modifiche con le dovute attenzioni in quanto pagina "sensibile" o come vogliamo chiamarla. Più in generale, fammi sapere se fra qualche giorno può far comodo il mio aiuto su ulteriori controlli con le fonti. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 17:11, 25 feb 2020 (CET) ::Scusa il ritardo: sono d'accordo, ci sono più fonti che fanno propendere nel senso del ''modulor'' anziché la sezione aurea, e quindi la citazione dal "libro della matematica" è senz'altro imprecisa (o inesatta, o fuorviante). Procedi in completa autonomia, ''permission granted'' :) --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 19:47, 1 mar 2020 (CET) == re: Bentornato == Tu dici a me bentornato? Da che pulpito??? :D ma sono io che lo dico a te, mi (ci) sei mancato da matti. La mia spedizione è andata bene, io ero molto più a sud (abbiamo raggiunto il punto più a sud mai raggiunto da una nave italiana, nelle vicinanze del Ross Ice Shelf, nella Baia delle Balene), quindi il freddo c'era eccome, ma i trend globali sono effettivamente preoccupanti, ahimè. Ho visto i tag, in questi giorni vedo di recuperare ;-) ciao. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:01, 25 feb 2020 (CET) == Il radiologo re della vetrina == Ciao Creed, ancora complimenti per l'entrata in vetrina di Marchesi, pensi che possa essere il momento giusto per proporre anche Einstein? Eddai, su... così lo mettiamo al posto di Tolstoj che ormai ha fatto il suo tempo... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:58, 29 feb 2020 (CET) :Dicevo Tolstoj perché è quello che compare da più tempo in homepage, però si potrebbe togliere prima qualche altro film, hai ragione... Comunque è un piacere vederti di nuovo alle prese con cose complicate come le citazioni errate, il tuo è proprio un ritorno di fiamma, eh? Bene, bene... {{smile}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:01, 29 feb 2020 (CET) == Fonte == Ciao, ecco il video. Minuto 12:00 https://www.youtube.com/watch?v=dLD1aqH0bLI {{non firmato|79.55.34.243|23:21, 1 mar 2020‎}} :Ok, grazie.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 23:31, 1 mar 2020 (CET) == Re: Picco su Einstein == Ciao. In casi simili la prima cosa che controllo sono le voci collegate in altri progetti e altre lingue, per capire se è un fenomeno generalizzato o specifico della voce. In questo caso la voce in Wikipedia in italiano ha avuto un picco analogo, fino a circa 70k visite, quindi non è impossibile che 1000 visite siano "percolate" a Wikiquote anche solo da lì. Il secondo passo è cercare eventi o notizie che possano aver causato il fenomeno osservato. In questo caso potrebbe essere una notizia generalista, visto l'effetto diffuso. A quanto pare la [https://metropolitanmagazine.it/albert-einstein-nobel/ risposta] è la TV: «"Perché Albert Einstein ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921?" È la domanda con la quale Gerry Scotti ha chiuso la quinta puntata di Chi Vuol Essere Milionario». La voce di Wikiquote mi pare essere nella prima pagina dei risultati di Google in italiano (anche se non sappiamo dove fosse una settimana fa), quindi è plausibile che catturi una buona parte di un simile traffico di curiosi. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:02, 2 mar 2020 (CET) :Figurati, non è mai un disturbo aiutare un collega di Wikiquote, specie se è una domanda curiosa e interessante come questa. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 20:18, 2 mar 2020 (CET) == re: Minuzia su Marchesi == Ciao, l'entità "& nbsp ;" (ma senza gli spazi in mezzo... anche con i nowiki non riuscivo a crearla, così te l'ho incollata "spezzata") crea uno spazio vuoto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:18, 2 mar 2020 (CET) == Re: Ancora Einstein == Ciao AC, lo spiegone sul bambino di sei anni si trova nella Wikiquote inglese, paragrafo "Misattributed" (quindi: attribuita erroneamente), e ne ho condensato il senso in due righe. Alla peggio possiamo sempre indicare prima dello spiegone una frase del tipo "Come rileva Wikiquote English, la frase è spesso attribuita a" ecc. ecc.<br>Se le altre Wikiquote sono considerate fonti affidabili - nel senso di due/tre messaggi fa - potremmo saccheggiare a man bassa, e non solo dalla Quote inglese: la tedesca e la francese sembrano degne di fiducia, e spesso la catalana e la portoghese riportano le fonti; non così per altre lingue, purtroppo. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 18:02, 3 mar 2020 (CET) :Non ci avevo pensato in questi termini, anche se in effetti le ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:General_disclaimer disclaimer]'' delle varie Wiki avvertono che "''Wiki* makes no guarantee of validity''", e quindi anche nella nostra WQ, nonostante il tempo speso per fare lavoro sporco e controllare le fonti, non ci sarebbe mai garanzia di accuratezza al 100% su nessuna pagina. Ragionando in questo modo si rischia però di non dare affidabilità nemmeno ad altre fonti di riferimento, perché anche queste avvertono sulla presenza di possibili imprecisioni (come indicato per esempio [https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Non-Wikipedia_disclaimers qui]): in poche parole, nessuna delle fonti che consideriamo affidabili dà la garanzia di essere ''error free''.<br>Per il caso specifico è stato indicato che la citazione in questione non è direttamente attribuibile ad Einstein in mancanza di altre fonti (più o meno) certe, mentre vi è il ragionevole dubbio che sia stata pronunciata da Rutherford. Oltre allo spiegone nella voce di Einstein, sempre su WQ in lingua inglese la pagina di [[en:Ernest_Rutherford|Rutherford]] riporta che l'espressione ''An alleged scientific discovery has no merit unless it can be explained to a barmaid'' si troverebbe citata in G. J. Whitrow, ''Einstein: The Man and His Achievement'', 1973, p. 42, una prima variante (''If you can't explain your physics to a barmaid it is probably not very good physics'') si troverebbe citata nel "Journal of Advertising Research" (marzo-aprile 1998), ed una seconda variante (''A theory that you can't explain to a bartender is probably no damn good''). si troverebbe citata in Francis Collins, ''The Language of God'', 2006, p. 60; da lì al "bambino di sei anni" il passo è breve.<br>Come dicevamo, in generale non c'è garanzia di validità dei contenuti, ma nel caso in questione abbiamo più elementi che convergono nel dire che l'affermazione non sia riconducibile ad Einstein, con un certo grado di probabilità.<br>Naturalmente, e al di là del "ragionevole dubbio", se ritieni che serva un ''quid pluris'' per la pagina puoi tranquillamente modificare il pezzo incriminato, o addirittura cancellarlo; più in generale penso comunque che tu stia facendo un ottimo lavoro di revisione per poter avere voci sempre più di qualità, per cui continua così. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 12:21, 8 mar 2020 (CET) == [[Kim Jong-un]] == Ciao, Creed. Per favore, tempo e impegni permettendo, puoi dare un'occhiata alla voce Kim Jong-un? C'è un massiccio inserimento di citazioni. Il mio dubbio è sulle fonti, ma è possibile che mi sbagli. C'è ancora una questione più generale che si è presentata in passato in casi analoghi: è stata rimossa la qualifica di dittatore. Cosa sarebbe meglio fare secondo te? Con l'occasione mi permetto - e spero vorrai perdonarmi se apro questo spiacevole argomento – di anticipare, nell'imminenza del rientro, che con l'utenza che ho bloccato 45 giorni fa circa, non desidero avere alcun contatto e non darò seguito alcuno ad eventuali messaggi delle medesima. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:37, 5 mar 2020 (CET) Scusami, Creed, prima che dimentichi: c'è ancora qualcosa da mettere a fuoco in [[Ultime parole da Batman]]. Sono incerto se annullare o no, alcune citazioni sembrano effettivamente poco significative anche se non mi sembra di aver visto spiegazioni sgrammaticate. Su questo genere di voci purtroppo non ho mai collaborato. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 5 mar 2020 (CET) Grazie ad Homer, che ringrazio ancora, per Ultime parole da Batman tutto è chiarito. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:32, 5 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie infinite per aver trovato il tempo nonostante i tuoi impegni di lavoro di rispondermi. Grazie per tutte le cose che hai sistemato. Per [[Ultime parole da Batman]] non c'era in effetti alcun problema. L'anonimo ha allineato annullamenti di Homer, cosa che non avevo notato. Ma Homer, tanto più esperto di me in assoluto e su questo tipo di voci, ha chiarito tutto [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente%3ASun-crops&type=revision&diff=1045960&oldid=1044830]. Grazie ancora e, ancora una volta, grazie è dir poco. Ti auguro un Buon Fine settimana, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 7 mar 2020 (CET) == Re: Wolfenstein II: The New Colossus == Che ne pensi? Può andare? Cosa manca da standardizzare? [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 19:13, 7 mar 2020 (CET) == Striscioni del Calcio == Buonasera, se mi segnala quali sono le fonti da sistemare nelle modifiche che ho fatto, visto che ne ho fatte tante, risolvo il problema. Grazie 21:56, 9 mar 2020 (CET)Ferdinando di Savoia21:56, 9 mar 2020 (CET) == Re: Moriz von Craûn == Ciao, Creed. Per [[Moriz von Craûn]] è esattamente così. Il curatore Andrea Palermo ha messo in corsivo i soli versi che il filologo U. Pretzel ha espunto dalla sua edizione del Moriz von Craûn. La mia pagina di discussioni è senz'altro da archiviare. Ho tentato di creare [[Discussione:Sun-crops/Archivio1]] per trasferire il contenuto della pagina, ma sono stato bloccato da un filtro anti-spam, cosa che non comprendo bene. Devo ancora una volta fare appello alla tua cortesia per archiviare questa pagina, naturalmente se e quando i tuoi impegni te lo consentiranno. Ti ringrazio in anticipo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:13, 10 mar 2020 (CET) P.S. Ho dimenticato di dire che ho modificato la nota in Moriz von Craûn per renderla più chiara. La pagina di archivio che dovrei creare è questa, penso: [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio]]. Ho ritentato da poco ma c'è sempre lo stesso filtro che mi blocca. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:25, 10 mar 2020 (CET) P. S. Ciao, Creed ho riprovato ora cercando di salvare questa pagina [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio2009-2020]] dopo aver inserito tutto tranne l'ultima discussione relativa a von Craûn. La risposta è che non posso pubblicare perché: "La pagina che volevi salvare è stata bloccata dal filtro anti-spam. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la versione che stai per salvare contiene almeno un collegamento ad un sito esterno bloccato per spam. Per favore, clicca sul pulsante "indietro" del tuo browser, controlla i collegamenti esterni e rimuovilo.<br>L'elenco dei siti bloccati si trova in questa pagina. Il filtro anti-spam è stato attivato dal seguente testo: aforismario.net." Questo aforismario.net non riesco né a reperirlo né ad eliminarlo. Ebbi una discussione a proposito di un utente che utilizzava Aforismario.it. [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Sun-crops&diff=next&oldid=1010346], ma anche eliminando questa sezione il blocco resta. Ho provato ad archiviare fino al 2018, ma è lo stesso. Purtroppo non ne vengo a capo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:58, 10 mar 2020 (CET) Ciao Creed, sono riuscito ad archiviare la mia pagina di Discussioni fino al 2016. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:21, 10 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed o devo dire SuperCreed? Su Moriz von Craûn il povero {{small|sun-crops}} può solo dire: Wow! È incredibile! Conoscevo già una tua splendida magia nella bibliografia della voce Sylvia Plath [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Sylvia_Plath&type=revision&diff=788318&oldid=788147], ma questo è anche meglio! Complimenti, Creed, ma come fai ad essere così bravo? E quando ci arrivo io a questo?, ma anche a metà strada di questo? Grazie anche per le discussioni archiviate. Ho cercato quel link per disattivarlo, ma non l'ho trovato, forse perché sto da più di un mese come su una barca in pieno beccheggio e rollio su un mare agitato e alcune cose sono diventate un po' più complicate. Forse puoi ancora aiutare il vecchio e malandato Sun-crops: se, in fase di verifica, confrontando due versioni di una voce modificata, è scritto che la modifica è, ad esempio, al rigo n° X della pagina, c'è un modo rapido di arrivarci o bisogna muoversi attraverso i "punti di repere" che si riescono ad individuare nelle due versioni affiancate? Grazie Creed. Muito muito muito obrigado. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:06, 11 mar 2020 (CET) ::Ciao Creed, ti sono grato per le belle parole che mi hai scritto, le apprezzo moltissimo. Per quanto riguarda la reperibilità delle modifiche, faccio l'esempio di questa voce Metal Gear Solid 3: Snake Eater [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Metal_Gear_Solid_3:_Snake_Eater&diff=prev&oldid=1046907]. Fra le altre modifiche vengono evidenziate variazioni alla riga 158 181 188. Quello che mi chiedo, ma forse è una domanda stupida, c'è modo di individuare rapidamente queste righe o, brancolando un po', le si debbono reperire facendo scorrere la pagina completa? Faccio ancora un esempio: Kim Il-sung [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Kim_Il-sung&type=revision&diff=1046976&oldid=999214]: Ho impiegato un po' di tempo a trovare la riga 96 e leggere la citazione (piuttosto retorica). Mi chiedo se c'è un modo più rapido di individuare queste righe. A volte non è nemmeno indicata la riga, ma c'è il titolo della sezione in cui è stata fatta una modifica, in questo caso è più semplice, anche se non sempre è così. È però possibile che la mia sia una domanda ingenua e che sia solo questione di allenarsi e farci la mano. Grazie di tutto, Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:40, 12 mar 2020 (CET) == Botta e risposta == Ciao, Creed. L'utente Mhorg mi pone un quesito tecnico. Vorrebbe inserire, come Botta e risposta alla seguente dichiarazione di [[Boris Johnson]] [In merito alla pandemia di COVID-19] Voglio essere onesto con voi, onesto col popolo britannico: molte famiglie, molte altre famiglie perderanno prematuramente dei loro cari, la risposta di [https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1238510586503274502 risposta] di [[Roberto Burioni]]. A me viene istintivo suggerirgli di metterla in nota alla dichiarazione di B. Johnson, dopo averla inserita con fonte nella voce [[Roberto Burioni]] che hai creato tu. È possibile questo tipo di inserimenti? Io credo di sì. Ho fatto qualcosa del genere nella voce [[Francesco Mazzarella Farao]], nota 4, con fonte in [[Benedetto Croce]]. È giusto il procedimento che penso io o è meglio fare diversamente? Mi rivolgo perché queste cose le conosci in modo molto analitico e l'utente ha bisogno avere il migliore supporto possibile e chi meglio di Creed può garantire questo? Grazie infinite, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:38, 14 mar 2020 (CET) == Blocco ip == Ciao Creed, spero che tu non sia troppo preso nel week-end a soccorrere i malati di coronavirus per strada, ho visto che hai bloccato infinito un ip ma in realtà questo non andrebbe fatto per gli ip, dato che possono non essere stabili, meglio un blocco temporaneo...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:36, 15 mar 2020 (CET) : {{ping|Spinoziano}}, possono esserci anche IP fissi. Se bloccano un IP infinito in genere è un fisso. -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:01, 18 mar 2020 (CET) :: {{ping|Blackcat}} Lo so, grazie. Sul cita web ti segnalo [[Wikiquote:Bar#Perché non usiamo i template per le fonti?|questa discussione]]. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:39, 20 mar 2020 (CET) == Cita web == Ok, ma quale posso usare? E, a margine, perché non si usa? -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:00, 18 mar 2020 (CET) == Re: Jair Bolsonaro == Buongiorno AssassinsCreed, mi smazzo quanto prima tutto il lavoro! Scusi per il disguido, all'epoca non avevo ancora assimilato la regola delle citazioni in lingua originale.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 10:57, 19 mar 2020 (CET) :Lavoro terminato, a presto. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 20:12, 26 mar 2020 (CET) == RE:Ultime parole dalle serie televisive == Sul serio? Devo spiegare come "Ehi, [inserire nome di scagnozzo/capo qui]" sia appenapenapenapenapena deboluccia come ultime parole? Cosa ci sarà dopo? "Ehilà", "Addio", "AHHH!", "Come stai oggi" Solo perché queste sono le ultime parole che escono dalla bocca di quel personaggio, non vuol dire che dobbiamo elencarle tutte. "E galleggiano?", "Ti prego non chiamarmi Eddie-spaghetti...", "finirete come tutti a galleggiare nella Luce dei Defunti"... QUESTE sono Ultime parole che valgono la pena di essere menzionate per la loro importanza. Non sto dicendo che un personaggio minore o una comparsa non debba essere menzionata ma... Georgie è sostanzialmente colui che ha dato il via al tormentone di Pennywise, Eddie chiede al suo amico burlone una buona volta di non chiamarlo con un simile nomignolo e Pennywise fa un discorso sul fatto che è "intoccabile e non mi ucciderete mai nonostante siate i protagonisti ed è ovvio che vincerete". Non vale la pena di citare Belch e Henry se le loro ultime parole sono i loro rispettivi nomi. Quale impatto lasciano? Quale perla ci hanno lasciato? Se è così, mettiamo tutti i versi, grida e lamenti delle comparse dei civili nei film di supereroi solo perché gli abbiamo sentiti dire "AHHH! Aiuto!" mentre venivano schiacciati da una roccia. Tanto è l'ultima cosa che ha detto. Non funziona così: io stesso ho messo frasi ben più sensate e importanti in alcune sezioni, ma non tutte le ultime parole dei personaggi di tale film/serie possono entrare, neanche (per fare un esempio) il cattivo di Batman Beyond la cui ultima parola è il nome di suo figlio: ha un suo senso, nel contesto, perché è lui la causa della sua morte e lo dice appunto furioso, mentre esplode nel sottomarino in cui l'ha intrappolato, ma lo staff di Wikiquote non l'ha trovata abbastanza valida. Mi stupisce che nessuno le avesse rimosse le ultime frasi di Belch e Henry, prima d'ora. E mi stupisce ancora di più che tu lo stia chiedendo. --[[Utente:Mariuigi Khed|Mariuigi Khed]] ([[Discussioni utente:Mariuigi Khed|scrivimi]]) 20:55, 19 mar 2020 (CET) == re: Wikidata su tomba\sepoltura == Dovrei aver fatto :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:03, 19 mar 2020 (CET) :Ah ok allora la sposto in [[:d:Q331055]]. Però quindi tutte le citazioni si riferiscono alla sepoltura come atto ([[:d:Q331055]]) e non alla sepoltura come struttura funeraria ([[:d:Q173387]])? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:22, 19 mar 2020 (CET) ::Ok, spostata :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 20 mar 2020 (CET) == re: J.R.R. Tolkien == Ciao, a cosa ti riferisci in particolare? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 27 mar 2020 (CET) :[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=J._R._R._Tolkien&diff=500585&oldid=491227&diffmode=source Beccato]. Roba del 2012. Sostituisco con la versione precedente. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:37, 27 mar 2020 (CET) == re: cartellino giallo varu == Buongiorno Creed, Le rispondo punto per punto: risposta 1: O. k. inserirò la nota di Ciasuno a suo modo /pirandello) correttamente. risposta 2: Le citazioni dei 'quattro decenni di plays' le ho reperite dalle bozze del booklet del nuovo DVD di Rosati: “Generazioni d’amore: le 4 americhe di fernanda Pivano” ed. 2020 che è in uscita nel catalogo dell'Istituto Luce Cinecittà. Me le inviò dr. Vera Fazio responsabile del catalogo DVD Luce quando ho comprato il dvd Psychodrame di Rossellini e Moreno. Generazioni d'amore stava per uscire col suo libretto ma non c'era ancora il codice. Il Luce sa delle mie ricerche sullo psicodramma e mi fornisce dati. Ho assolutamente sbagliato a non controllare la corrispondenza precisa delle cit. sul sito Play. Mi spiace ma pensavo di far bene. risposta 3: OK, faccio ancora confusione tra wikipedia e wikiquote! Mi spiace ma non avevo ancora capito come funziona per i film. Quindi su wikiquote non si può indicare link esterni di film come su wikipedia? buongiorno, grazie e saluti, --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 13:33, 29 mar 2020 (CEST)Varu == RE: Engels == Avevo preso la citazione da un sito che riportava la citazione. Successivamente ho ricercato una fonte più autorevole e ho inserito quella del PDF. Chiedo scusa, a prima vista mi sembravano identiche. Provvedo subito a correggere. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 18:50, 30 mar 2020 (CEST) == LSD == Ciao, Creed, puoi dare un'occhiata alla voce LSD, per favore? Ho protetto la pagina per 8 giorni, perché c'è qualcosa che non corrisponde fra quello che l'utente scrive, in modo anche discutibile e quello che ha fatto. Se ho commesso qualche errore dimmelo e provvedo subito a correggerlo. Purtroppo in questo momento (ma già da diverso tempo) non sto molto bene – niente di legato all'"attualità" ... rassicuro immediatamente – ma non credo di avere sbagliato. Scusami per questa richiesta. Ti ringrazio tanto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:00, 31 mar 2020 (CEST) ::Ciao, Creed Grazie infinite. Ti propongo questa lettura [https://books.google.it/books?id=OYHSFgt9AmgC&lpg=PA9&dq=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&hl=it&pg=PA9#v=onepage&q=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&f=false]. A me parte che questo utente cita anche male perché parte della citazione di Foucault è riferita all'oppio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:08, 31 mar 2020 (CEST) :::Ciao Creed. Spero che questo triste momento passi presto, speriamo di uscirne tutti presto. Posso solo immaginare cosa sia la vita di medici, infermieri e del personale ospedaliero in questo momento. Non ci sono parole adeguate per esprimere la mia gratitudine per quello che state facendo. Ho sempre pensato che la professione di medico, anche quando si debbono attraversare momenti tristi, è la più bella, la più avvincente che si possa esercitare. Io stesso avrei voluto essere un medico, ma non avevo – e me ne vergogno tanto – le basi di matematica e scientifiche per poter affrontare questi studi. Purtroppo non posso essere, come vorrei tanto, di alcun aiuto come volontario. Sono felice che wikiquote ti permette di allentare un po' la tensione che deve essere fortissima, io lo vedo che cose straordinarie, incredibili stai facendo anche qui e un po' ti "invidio" – ma di un'invidia amichevole, ammirativa – anche. Ti saluto con grandissimo affetto, Ciao, Creed, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:45, 31 mar 2020 (CEST) == RE: Pivano== Buona domenica Creed, ho citato il booklet accluso al DVD del film di Rosati 'Generazioni d'amore' nel quale sono riportate, tra l'altro, le risposte date dalla Pivano che fanno parte della sceneggiatura del film. Queste stesse frasi della Pivano compaiono, parola per parola, anche on line nella pagina web sul film GENERAZIONI D'AMORE nel sito della casa di produzione PLAYS. Il video-libro è edito dall'ISTITUTO LUCE CINECITTA'. AVEVO CANCELLATO L'AVVISO DOPO AVER SCRITTO MEGLIO LA NOTA E AGGIUNTO IL LINK AL SITO, come era scritto nell'avviso. Buone Palme, saluti e grazie sempre per quelloche mi insegna. Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 14:40, 5 apr 2020 (CEST) == Re: == Buonasera. Chiedo scusa se rispondo solo ora. Ho usato [https://www.resistenze.org/sito/ma/di/ls/madlcu.htm questa] traduzione. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 21:49, 5 apr 2020 (CEST) :Non ho compreso la polemica sui tre mesi, se voleva esserlo, ad ogni modo non ho avuto la possibilità di occuparmene prima, per quello premettevo le scuse per il ritardo nel rispondere. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 14:46, 7 apr 2020 (CEST) == Re: vikilink ripetuti== Buonasera mr. Creed. Mi spiace. Sono stonata, OK sulle prime due cose. Infatti mi sono affrettata a riparare. Però non mi è del tutto chiaro che vuol dire "sezioni diverse della stessa voce". Può gentilmente aiutarmi a capire SEZIONE? Sennò ricomincio a sbagliare e Le faccio perdere tempo. grazie e buonasera. == Bohr e Heisenberg == È un ricordo di Heisenberg riportato in un suo libro, a quanto ho capito dalla citazione del libro che al riporta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 00:56, 10 apr 2020 (CEST) :Potremmo lasciare solo la domanda e cancellare nella voce Bohr la citazione. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 08:02, 11 apr 2020 (CEST) == Re: Ottavio Rosati e citazioni non presenti nei link == Buon pomeriggio mr. Creed, Sono molto mortificata perché Lei mi ha già avvertito altre volte... infatti dopo i suoi suggerimenti mi mono molto più impegnata ed è un peccato che tutto il mio lavoro di ricerca sia danneggiato dai miei sciocchi errori tecnico-formali che ovviamente non sono ammissibili!!! Ora ho capito che è successo: in effetti le citazioni del testo sono giuste MA HO SBAGLIATO i LINK!!! Mi affretto a correggere. Ho sbagliato anche il link alla Pivano perché la frase era contenuta in un'intervista di Rosati a Yablonsky e non nell'intervista "antiche amicizie" alla Pivano. Inoltre la citazione su Fellini fa parte anche del booklet Istituto Luce di "Generazioni d'amore". Di nuovo auguri e saluti, scusi Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 16:38, 11 apr 2020 (CEST) == Eneide == Ho fatto un controllo sui link e a me sembra tutto a posto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:14, 11 apr 2020 (CEST) :Fatto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:35, 11 apr 2020 (CEST) ::Ho fatto il controllo sui link all'Eneide e ho trovato delle citazioni messe su voci ma che non esistono né su Virgilio né su Eneide ma erano sulla voce tematica. Pertanto o si mantengono senza fonte oppure si eliminano anche altrove. Altre poi le ho eliminate perché mi sono accorto che erano presenti su Eneide. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:05, 13 apr 2020 (CEST) :::In caso di ulteriori aggiunte userei souce più che altro per collegarlo alla pagina di origine evitando di aggiungere altro. Non saprei come mettere l'ancoraggio. Alle maiuscole starò più attento... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:13, 20 apr 2020 (CEST) == Pietro Della Valle == Non ho capito la questione del template cita libro. Su Della Valle capisco che le citazioni sono relative a poche pagine ma a me serviva utilizzarle in altre voci, ovvio che nel tempo se ne aggiungeranno altre. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 07:15, 13 apr 2020 (CEST) :Ora è chiaro, mi ero mosso come se fossi su wikipedia! --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:43, 13 apr 2020 (CEST) == Re: [[William Shakespeare]] == Hai ragione, scusa! Mi ero soffermato a leggere la relativa pagina di discussione e non ho terminato il contributo circa la bibliografia. Provvedo!<br> Anzi, a tal proposito ho un dubbio che mi assilla e vorrei chiedere la tua opinione. In prima di copertina il libro riporta la dicitura ''Fabbri Editori'' ma in seconda di copertina mi ritrovo ciò:<br> ''© 1963 Rizzoli Editore, Milano<br> © 2003 RCS Libri S.p.A., Milano<br> © 2003 RCS Collezionabili S.p.A., Milano<br> © 2005 RCS Libri S.p.A., Milano<br> sulla presente collana''<br> [...]<br> ''Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 546 del 7 ottobre 2002''<br> Mentre nella terza di copertina trovo ''Finito di stampare nell'agosto 2006''.<br> Ora ti chiedo:<br> 1) è giusto associarlo all'editore Fabbri Editori oppure è più corretto inglobarlo nella ragione sociale a capo del gruppo, cioè a RCS Libri?<br> 2) in questa pioggia di date, quale utilizzeresti come data di pubblicazione? Tra date della detenzione dei diritti, di registrazione al tribunale e di stampa, in realtà non c'è una vera e propria data di pubblicazione. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 16:56, 13 apr 2020 (CEST) :No, la versione in mio possesso è [https://www.anobii.com/books/Tutto_%C3%A8_bene_quel_che_finisce_bene/01153f812e9a1d3e2f questa], ma le informazioni su Anobii sono state da me sottoposte. Per l'anno di pubblicazione ho utilizzato quanto adottato dall'[https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/tutto-e-bene-quel-che-finisce-bene/RAV0899936?tabDoc=tabloca OPAC romagnolo] ma sinceramente è l'ultima data che avrei scelto tra quelle elencate nel mio intervento precedente! Non ne capisco la regola e/o la logica di tale scelta. Va beh, riflessioni personali escluse, dimmi tu se devo procedere con l'anno fornito da OPAC. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 18:13, 13 apr 2020 (CEST) ::Grazie a te! Un ultimo appunto. Noto che nella bibliografia del volume in mio possesso hai inserito ''Tutte le opere'' ma segnalo che tale libro non è una raccolta, contiene solo ''Tutto è bene quel che finisce bene'' con testo inglese a fronte; ''Tutte le opere'' è il nome della collana di Fabbri Editori. Lo sottolineo perché in tutte le altre citazioni non ho mai visto riportare il nome della collana e magari hai pensato potesse essere una raccolta che inglobasse al suo interno svariate opere di Shakespeare. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 21:13, 13 apr 2020 (CEST) == Evadere il blocco == Ciao, a chi ti riferisci [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Cristina_Siccardi&curid=169182&diff=1058259&oldid=1058247&diffmode=source qui]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:05, 14 apr 2020 (CEST) == Re: utente anonimo== Sì, mr. Creed, mi scusi: ho fatto io un lavoro stamane su delle citazioni che avevo trovato. Era molto presto perché non potevo dormire ed ero così concentrata a non fare errori sui link (che Lei mi ha detto di evitare) che non mi ero accorta di non essermi loggata. Tra l'altro ho verificato (andando sull'archivio del Corriere della Sera) che i pezzi degli scrittori come Toklas inseriti nella pagina della Borgese sulla biblioteca Benetton, su "La Stampa" di Torino erano stati dati con una data sbagliata. E l'ho corretta sentendomi una piccola Sherlock mHolmes! Cordiali saluti e mi--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 21:40, 15 apr 2020 (CEST) scusi, Vane == Ortografia == Ciao, scrivo a te perché sei amministratore e ti vedo attivo; tanto è una minuzia, ma vorrei saziare una mia curiosità. Leggendo la pagina di [[Alessandro Barbero]] mi sono accorto che una sua citazione («[...] È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri da un po' fastidio. [...]») contiene l'errore ortografico di non avere il "dà" verbo accentato. Consultando la fonte dell'intervista risulta sbagliato anche lì. La domanda è ovviamente: come si agisce in questi casi su Wikiquote? Si corregge o si rimane fedeli alla fonte? Ciao e grazie.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:14, 16 apr 2020 (CEST) :Ok... quindi nel caso specifico tutto sommato possiamo permetterci di correggere? Anch'io sono molto per la fedeltà alla fonte però questo si potrebbe considerare un refuso.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:33, 16 apr 2020 (CEST) ::Fatto! Se dovessi notare qualcos'altro valuterò caso per caso, allora.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:39, 16 apr 2020 (CEST) == Linee guida == Correggo, francamente mi confondo tra voci che sono intestate in un modo o in un altro. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:22, 16 apr 2020 (CEST) :Se ho ben capito la voce [[meccanica quantistica]] è intestata male rispetto a [[quanto]].--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 16 apr 2020 (CEST) ::Sono entrambi voci tematiche, ma su meccanica quantistica c'è il paragrafo citazione mentre nell'altro no. Questo non capisco. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:37, 16 apr 2020 (CEST) == Re:Cleopatra == Ciao. Non ho ben capito dove ho sbagliato: ho inserito le citazioni prima nelle pagine di coloro che le hanno scritte, e poi in quella di Cleopatra. Grazie e scusa! --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 12:31, 16 apr 2020 (CEST) :Sistemo la formattazione in Cleopatra allora. Per quanto riguarda la traduzione mi è stato detto che può essere anche originale, se viene riportato il testo originale, e questo è il caso. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:17, 16 apr 2020 (CEST) ::Qual è invece la procedura per un testo antico anonimo, come quello che è in voce ora? --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:19, 16 apr 2020 (CEST) :::Purtroppo di traduzioni ufficiali non ne possiedo; se qualcuno vorrà cambiare la traduzione aggiungendo una fonte in italiano lo potrà tranquillamente fare. L’opera è quella, allora creo una sua voce. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 16:02, 16 apr 2020 (CEST) == Re:da storia nasce storia da sistemare == Buonasera Creed, ho capito, e ho rimesso l'asterisco subito grazie--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 19:02, 16 apr 2020 (CEST) == Marzo proverbi napoletani == Ciao, Creed, scusami il ritardo con cui ti rispondo. Ho rimosso la citazione perché non ho sottomano il testo di Artieri che chiesi in prestito. Ora è tutto fermo e non è quindi possibile richiederlo per la verifica. Molti, se non tutti i proverbi citati da Artieri sono riportati in forma di versi per evidenziarne la struttura metrica. In questo caso dovrebbe essere così: Di Giacomo include un proverbio nella sua poesia, ma senza testo alla mano come esserne sicuro? Ho consultato altri libri di proverbi senza in effetti trovarlo, lo stesso in rete. La cosa migliore quindi è toglierlo e, quando mi sarà possibile, controllare. Ti ringrazio per la verifica attenta e per lo splendido lavoro che stai facendo. Ti auguro un buon fine settimana. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:06, 18 apr 2020 (CEST) :Ciao, grazie per le belle cose che mi dici. Se vuoi reinserisco il proverbio, ma i tempi per la verifica, vista la situazione, saranno purtroppo lunghi. Approfitto per esporti un dubbio: Codas ha aggiornato la Selezione nuove voci con la pagina stub [[Teorema di Bell]]. Come dobbiamo regolarci con gli stub? Ciao, Creed --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:43, 18 apr 2020 (CEST) ::Ciao, Creed, buona domenica. Un chiarimento: devo inserire in Selezione nuove anche Maurizio Crozza? Se sì, in che punto precisamente. Le voci già esistenti da cui sono state scorporate citazioni diventano sempre voci nuove? Su questo aspetto mi resta ancora qualche dubbio. Ti ringrazio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:16, 19 apr 2020 (CEST) :::Tutto chiaro. Grazie Creed, Buona domenica {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:47, 19 apr 2020 (CEST) == Bohm == Grazie non me ne ero accorto. Sì è scritto a quattro mani, non so comeinserirlo correttamente. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 15:59, 18 apr 2020 (CEST) :Quindi va creata la voce per i due scienziati? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:17, 18 apr 2020 (CEST) ::Dubito che possano spuntare altre citazioni congiunte. Il libro da cui ho tratto non ne cita altre pertanto si rischia che rimanga una citazione unica. Inoltre il secondo scienziato per me è sconosciuto. Se ciò crea difficoltà possiamo anche eliminarla... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:31, 18 apr 2020 (CEST) == Correzione ping == Ciao Creed, una piccola dritta: quando [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_Wikiquote:Modello_di_voce/Raccolte&curid=168902&diff=1060229&oldid=1060228 correggi] un ping ricorda anche di rifare la firma (mettendo <nowiki>--~~~~</nowiki> posto della vecchia firma) perché normalmente i ping funzionano solo quando sono accompagnati dalla firma ;-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:46, 19 apr 2020 (CEST) == re capucci == Buongiorno maestro creed, sì le citazioni sono tutte di capucci, come può verificare a questo link: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/05/08/news/roberto-capucci-pasolini-mi-disse-rompa-lei-il-ghiaccio-con-la-mangano-1.9184074. saluti e grzie --[[Speciale:Contributi/93.34.89.255|93.34.89.255]] 18:36, 19 apr 2020 (CEST) == Re: [[George Gordon Byron]] == Ciao! Correggo subito. Sì, tutte le citazioni provenienti da ''Il corsaro'' sono state inserite da me e provengono dalla versione del libro presente nella bibliografia a fondo pagina. Su alcune opere in WikiQuote ho notato che si segue l'ordine alfabetico (al quale mi sono attenuto anche io) ma in altre ho notato che si segue l'ordine numerico delle pagine dalle quali le citazioni sono tratte. Se devo attuare quest'ultimo ordinamento, vedrò di aggiustare quanto prima. --[[Speciale:Contributi/151.42.201.106|151.42.201.106]] 20:22, 21 apr 2020 (CEST) == Re:fantasmi al valle ottavio rosati == Buongiorno mr. Creed. Per prima cosa ho tolto il titolo Fantasmi dalla bibliografia. Va bene? Poi sul fatto che ogni tanto Rosati scrive ‘ottavio’ anziché ‘io’, che posso dire? Effettivamente è una sua caratteristica: lo fa solo in “Quattro decenni”. Alterna alcuni pezzi in cui usa l'io dopo aver scritto “Dal diario di Ottavio Rosati:". Non sono un critico letterario ma penso che Rosati usa questa tecnica un po’ “psicodrammatica” per restare un po’ dentro e un po’ fuori. Secondo me che studio lo psicodramma lui vuole inquadrare tutto dal punto di vista del gioco dei ruoli e mantenere una distanza tra autore e personaggio. Comunque se dal punto di vista di wikipedia l’uso di "Ottavio" ci crea problemi di clettura possiamo eliminare quelle citazioni dove Rosati scrive 'Ottavio'. Decida lei. Questa pagina che ormai sta per finire ci è costata molte ore di lavoro ma penso che abbia un suo pubblico di studenti e un suo futuro. La ringrazio come sempre per il Suo supporto e ancora di più per la sua pazienza. --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 17:34, 26 apr 2020 (CEST)Una piccola domanda magari stupida: perché a volte i link a dei nomi sono di un colore azzurro evidente e altre volte no? == Romanzo poliziesco e Sistema eliocentrico == Ciao Creed, vorrei chiederti un parere: la citazione che ho inserito in [[Bertold Brecht]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Bertolt_Brecht&type=revision&diff=1062303&oldid=1062301] può essere impiegata per la creazione della voce tematica [[Poliziesco]] o va nella tematica [[Giallo]]? E ancora, la citazione inserita in [[Ernst Bloch]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ernst_Bloch&type=revision&diff=1062432&oldid=1062431] va bene per creare la voce [[Sistema eliocentrico]]? Ti ringrazio tantissimo. Buona domenica, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:36, 26 apr 2020 (CEST) :Perfetto, Grazie infinite Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:22, 26 apr 2020 (CEST) == Levante (cantante) == Ciao e scusa il disturbo. Forse ho mal interpretato le linee guida: ''"L'aggiunta di collegamenti a voci inesistenti è vietata, in Wikiquote; si creano disambigue solo quando ci sono le voci relative. Allo stesso modo, non si usano "titoli disambiguati" (con specificazioni oltre al titolo principale) come Giovanni Sartori (politologo) se non esistono altre voci collo stesso titolo."'' [[Aiuto:Disambiguazione]] oltre la cantante [[Levante|qui]] non vedo altre voci con quel nome (esistenti). --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 22:37, 9 mag 2020 (CEST) :Perdonami ancora il disturbo ma secondo me bisognerebbe dare la priorità alla cantante e gli altri significati in [[Levante (disambigua)]]. I pochi wikilink che ci sono puntano tutti alla cantante. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 23:00, 9 mag 2020 (CEST) == Richiesta info == Buongiorno Creed, le scrivo perché ho bisogno di due informazioni. E' possibile inserire delle immagini che sono parte integrante di un testo che è sul web, usando il tasto "immagini e file multimediali"? Mi succede perché a volte il sistema mi chiede di caricare da wikicommons e a volte direttamente dal pc. La seconda informazione è questa: è possibile creare una pagina wikiquote creando la categoria documentario? Ho visto che si può creare un wikiquote per un film, per un programma televisivo e persino per un film che sia un "falso" documentario come quello di Sasha Baron Cohen. La ringrazio e la saluto, [[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 11:34, 21 mag 2020 (CEST) == Problema account == Buongiorno, ho notato il suo messaggio di benvenuto sulla mia pagina e la contatto perché ho un problema. Sono stata bloccata a tempo indeterminato credo a causa di "abuso di account multipli", o una cosa del genere. Tempo fa ho contattato l'utente che mi ha bloccata, ma non credo mi abbia risposto (nel caso, non saprei dove recuperare la risposta). A quanto pare ho effettivamente due account, ma non so come mai. È possibile in qualche modo recuperarne uno? Non posso neanche crearne un altro perché l'indirizzo IP è il medesimo, quindi risulta che io ho già un account con quell'indirizzo (credo sia questo il motivo...). Nel caso non fosse in grado di aiutarmi, mi potrebbe consigliare come devo muovermi/ chi devo contattare? Grazie == Re: Marchesi Del Buono == Ciao! Sì, perché non è nella prefazione, ma nella postfazione di Guido Clericetti. Non so dire come mai abbia invertito le due cose. Noto che ho effettuato la modifica alle 02:45 di notte; forse non ero sveglissimo. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 02:37, 8 giu 2020 (CEST) == Scusa il disturbo == Ti chiedo scusa se chiedo a te ma io pur essendo da tanti anni su Wiki non sono pratico in certe cose. Ho avuto un problema su Wikipedia dove sono stato bloccato prima per tre mesi, poi a tempo indeterminato. Il motivo per il ban è che ho rimosso una frase che riportava delle fonti inesistenti, quindi non mi sembra una gran colpa. Anche considerato che ho contribuito al progetto per più di 10 anni. Tu cosa mi consigli di fare? A chi possono rivolgermi? Sono disperato. --[[Utente:Mad_Nick|<span style="color:red;">'''''Mad'''''</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|20px|Clicca accanto per parlarmi]][[Discussioni_utente:Mad_Nick|<span style="color:black;">'''''Nick'''''</span>]] 14:03, 22 set 2020 (CEST) == Re: Citazione sulla Felicità annullata in Chiara Amirante == Ciao. Ho fatto un lavoro approfondito trovando per quasi tutte le citazioni le pagine specifiche dai testi. Il codice ISBN già era citato nelle fonti sotto nella sezione ''Bibliografia''. Grazie per le tue indicazioni.--[[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 13:36, 17 nov 2020 (CET) == Saluti == Ciao Creed, mio maestro! Con che piacere ti rivedo! Bentornato. Spero che resti a lungo. Ti saluta il tuo molto indegno discepolo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:03, 18 nov 2020 (CET) == Saluti + == Creed, sono sempre lacrime di gioia e danze senza fine, ad ogni tuo ritorno! Sun-crops ormai sta raggiungendo i tuoi livelli, e sta inoltre istruendo a dovere, con il suo luminoso esempio, un nuovo patroller di Wikiquote che promette molto bene, l'utente GryffindorD, quindi il futuro di Wikiquote è in una botte di ferro e siamo tutti felici, specialmente ritrovando anche te sui vecchi campi di battaglia. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:09, 18 nov 2020 (CET) :{{ping|Spinoziano}} Ciao. Grazie per le belle parole che hai scritto, solo ora le leggo. Sei veramente generoso con me, non penso di meritare tanto. Grazie. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) ==Alba_re== Ciao. Ma nessun disturbo, caro. Hai ragione, sono stato frettoloso – e rimedio. Stammi bene.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:25, 24 nov 2020 (CET)<br>p.s.: però secondo me sarebbe meglio soltanto: "''L'alba strappa via tutti i veli posati dal buio, illumina senza misericordia ogni bruttezza e dissolve le illusione.''": i primi due periodi sono pleonastici per quanto riguarda la tematica in sé.--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:32, 24 nov 2020 (CET) == Re:Correzioni == Ciao. Perdonami, non mi era proprio venuto in mente di controllare le altre pagine.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 01:01, 8 dic 2020 (CET) ==[[Nadia Campana]]== Ciao, Creed. Quando ti sarà possibile, vuoi dare un'occhiata a questa citazione di Nadia Campana? Va bene questa fonte? {{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta. (citato in Alida Airaghi, ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93.]) ISBN 978-88-31698-76-4. Chiaramente, se non puoi rispondermi subito tu, può farlo chiunque, ferrato in materia, vorrà rispondere. Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) == Dickinson == Ciao, intanto che se nei paraggi ti ricordo che era rimasta in sospeso [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni#Emily Dickinson]], visto che pareva tutto ok potresti preparare una presentazione per la vetrina (se fai in tempo mentre gli ammalati dormono) così se non ci sono obiezioni poi procediamo. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:11, 14 mag 2021 (CEST) :Be', ma che ci vuoi fare, se intanto mostri una presentazione hai almeno modo di rilanciare la discussione all'attenzione. Poi non essere troppo modesto: se nessuno dice niente è perché, per ammirazione, non si è trovato nulla da dire, ovviamente. Tu tutto bene? La comunità è in ottima salute, e da quando Sun-Crops, il nostro [[Apollo]], ha preso le redini, il sole non ha cessato di splendere sempre più radioso. C'è anche un nuovo amministratore, anche se è un po' defilato. La comunità è davvero laboriosa e fiorente, e tra poco, come già sai, superereremo in numero di voci la Wikiquote inglese. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:48, 14 mag 2021 (CEST) ::Ah, questa del libro è proprio una bella notizia, ci puoi spedire una copia omaggio oppure lo possiamo leggere online? Se lo hai scritto tu, sarà sicuramente interessantissimo, che parli di radiologia o di bipolarismo o di critica cinematografica non fa differenza, chissà come sarà interessante! Spero che poi anche Sun-Crops ne scriverà uno. Intanto dove possiamo leggere il tuo? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:41, 14 mag 2021 (CEST) :::La voce è entrata in vetrina. Un caro saluto, a presto,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:40, 23 mag 2021 (CEST) == rocky marciano = rocky balboa == ho aggiunto alcune cose interessanti su rm, rispondi qui come migliorare questo articolo, ha troppi errori !!! sei amministratore? it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Rocky_Marciano :Ciao, Creed. Prima che, grazie a Spinoziano che mi ha messo nei superpasticci di serie A con Apollo, il Medesimo proceda a scorticarmi vivo, mi affretto ad informarti che questo signore è un collega (se non è proprio lui) di quell'estimatore che, bontà sua, mi ha elevato al ''fukin {{NDR|sic}} italian moron with no kknowledge {{NDR|sic}} of history'' [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione:Iosif_Stalin&diff=prev&oldid=1139706]. Gente che, non avendo niente da fare, più, beato lui, una <s>bella</s> formidabile dose '''e capa fresca'' (come si dice a Napoli), fa perdere solo tempo. Prima che il Lossia lo ''conci'' per bene, Marsia-Sun-crops ti saluta. Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 14 mag 2021 (CEST) == Saluto acrobatico == Bentornato come sempre! Complimenti per il libro, quella del dizionario aforistico alla Bierce è stata un'ottima scelta, se farai carriera sarà pane per Wikiquote! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:50, 2 ott 2021 (CEST) :Be', se non farai carriera come scrittore, diventa almeno enciclopedico come medico (così potremo comunque citare il tuo primo libro)! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:24, 2 ott 2021 (CEST) ::Con un piccolo volteggio mi inserisco. Che corrusco ritorno Creed, come sempre tutto oro e lampi! Tu sì raggiante, tu sì Apollo. Sono molto curioso: where is ''the libro''? Ho smanettato in molte guise, ma non sono riuscito a snidarlo. I riferimenti bibliografici, lo sai, sono imprescindibili :) Mi sveli l'arcano? Complimenti per il bacio delle Muse, ora che le hai vicine, tienile strette più che puoi. Diventa presto enciclopedico, in both domains. Bentornato. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:50, 2 ott 2021 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Mi sa che ti sei perso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=1170582&oldid=1111360 questo] :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 13:26, 2 ott 2021 (CEST) ::::{{ping|Spinoziano}} Finalmente! Miuto obrigado, Spin. La scrittura aforistica, fra le più difficili in assoluto, quella che consegna senza difese allo sguardo del lettore: ammirato o spietato giudice, senza vie di mezzo. Mi piace: pensieri delicati, ironici, giocosi, capaci di ribaltare punti di vista cristallizzati dall'abitudine, proporne di inusitati restando sempre nello spazio del vissuto. Non mancano piccole isole di poesia: "Alba", "Addolcire", "Aquilone: Pezzo di carta che sfida baldanzosamente il cielo dopo aver rubato il nome dall'aquila, il vigore dal vento ed il cuore ad un bambino." Sì, sono aforismi molto belli. Bravo, Creed! Alba, addolcire e aquilone, e non solo questi, potrebbero già essere in tematica, ma... ma... Ma col tempo vedrai che succederà. Non immaginavo la tua passione per gli eteronimi, questo espande all'infinito, come per l'"Asterisco" le possibilità di scrittura. Potresti scrivere libri di eteronimi, ognuno con una personalità, una biografia e quindi aforismi propri. Beato te che sai fare queste cose, beato te! Complimeti, Creed. Adelante! Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:26, 2 ott 2021 (CEST) == [[The Game of Death|Game of Death Redux]] == Salve Creed, ho saputo di [https://cityonfire.com/bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer questa notizia su cityonfire.com] che sta diventando virale, prima di tutto e tutti ho voluto avvisare qui a te, già su enwiki hanno dedicato un paragrafo sulla prima versione di ''[[w:en:Game of Death#Game of Death Redux (2019)|Game of Death Redux]]'' ma sul 2.0 ancora no poichè in fase di uscita in prima assoluta e riguarderà interamente sul materiale originale del [[The Game of Death|72]], nel link che ho inviato è presente una intervista, è possibile riportarla qui su Wikiquote? Grazie [[Speciale:Contributi/37.160.241.111|37.160.241.111]] ([[User talk:37.160.241.111|msg]]) 21:13, 28 nov 2021 (CET) :Puoi riportarla nella voce specificando che è nell'edizione redux del 2021... Comunque rifatti al doppiaggio ufficiale italiano o ai sottotitoli ufficiali (se non è disponibile il primo). Inoltre cita solo qualcosa di eventualmente siggnificativo dell'intervista, non è che a prescindere bisogna citare qualcosa.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 09:09, 30 nov 2021 (CET) == How we will see unregistered users == <section begin=content/> Ciao! Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia. Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate. Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento. Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia. Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio. Grazie. /[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/> 19:17, 4 gen 2022 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 --> == Typo == Ciao, Creed. Sai che è sempre una gioia rivederti in azione. Un chiarimento, per favore: qual è la soluzione grafica giusta nel riportare passaggi che nella fonte sono compresi fra ' ', lasciare così, o, come faccio io riportandoli fra " ". Ho sempre pensato che quest'ultima fosse la soluzione in linea con le convenzioni di wikiquote. È così, o sono in errore? Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 10 feb 2022 (CET) :Grazie infinite, Creed, chiaro ed esaustivo, come sempre. Grazie. Ti auguro una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 10 feb 2022 (CET) == Dischi == Ciao. Approfitto dei fix che hai apportato alla voce [[Ditonellapiaga]] per farti una domanda, non avendo (mi pare) trovato risposta in [[WQ:MM]]. Va indicato in qualche modo il fatto che, nel caso, una citazione non provenga da un "disco" canonico? Nello specifico di Ditonellapiaga, solo ''Camouflage'' è effettivamente un album; ''Morsi'' è un EP mentre addirittura ''Parli'' è un disco singolo - ed è quindi superfluo sottolineare come tutte le citazioni provengono solo da quell'unica canzone omonima -. Come ci si regola? '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 16:51, 5 mar 2022 (CET) == re: Dino Campana == Ciao :-) tornato, anche se ogni volta che torno succede un casino (due anni fa la pandemia, quest'anno la guerra in Ucraina... dovete sperare che rimanga qui o rimanga lì le prossime volte XD). Non ho il libro di Campana, l'avevo preso in biblioteca. Devo andarci in questi giorni, se vuoi lo prendo in prestito così controllo. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 7 mar 2022 (CET) :Ciao, ho preso il libro e la situazione è questa. L'indice dei Canti orfici è il seguente: :*La notte (La notte, Il viaggio e il ritorno, Fine) :*Notturni (quelli indicati su Wikisource) :*La Verna (che contiene tutto ciò che nell'indice su Wikisource va da "La Verna" fino alla fine) :*Varie e frammenti (Barche amarrate, Frammento, Pampa, Il Russo, Passeggiata in tram in America e ritorno, L'incontro di Regolo, Scirocco, Crepuscolo mediterraneo, Piazza Sarzano, Genova) :Poi ci sono i seguenti scritti, ognuno dei quali messo con la stessa gerarchia dei Canti orfici (metto tra parentesi quale delle opere citate nella voce è presente e in quale sezione): :*Versi sparsi :*Quaderno (Il tempo miserabile consumi [pp. 81-82], Poesia facile [p. 90], Donna genovese [p. 90], O l'anima vivente delle cose [p. 106], Il porto che si addorme, il porto il porto [pp. 112-113], Piazza S. Giorgio [p. 113]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , I (Sorga la larva di antico sogno [pp. 125-127], Genova [129-130], Fabbricare fabbricare fabbricare [p. 133], Le Cafard (Nostalgia del viaggio) [pp. 140-141]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , II (Storie I [pp. 161-164]) :Fammi sapere se ti serve altro ;-) ciao --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:57, 12 mar 2022 (CET) ::Fatto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 13 mar 2022 (CET) == Cita web == Ciao, non è previsto l'utilizzo su Wikiquote?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 00:36, 22 apr 2022 (CEST) == Barre == Ciao Creed, spero che tu abbia trascorso una lieta Pasqua. Già che ti stai rioccupando di Fabri Fibra, e che sei il maestro delle citazioni in versi, sarebbe utile un tuo occhio anche in [[Wikiquote:Bar#Barre verticali]], è una questione piuttosto delicata.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:44, 22 apr 2022 (CEST) :{{ping|Spinoziano}} {{fatto}} --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:25, 22 apr 2022 (CEST) == Agostino Di Bartolomei == Ciao. Scusa la brutalità: ma ''"follia"'' de che...?!<br/>1) me lo avete detto proprio ''voi'' (inteso come storici utenti di Wikiquote) di [[Wikiquote:Bar/Archivio_2017-06--12#Siti_web_e_trascrizione_fonte|usare la minuscola]] per i siti web, come mi aveva spiegato anche {{ping|Spinoziano}} in talk privata; se poi ''tu'' sei contrario alla cosa, perdona ma ciò andrebbe discusso pubblicamente una volta per tutte... senza andare a offendere il lavoro di utenti che, con tutto il rispetto, qui dentro si sono sempre fatti il mazzo e, soprattutto, si sono ''sempre ''attenuti ad ogni rilievo altrui -.-<br/>2) l'immagine di Di Bartolomei che hai re-inserito è attualmente sotto PdC su Commons poiché, essendo stata scattata ''dopo'' il 1° gennaio 1976, tecnicamente non può rientrare sotto la licenza PD-Italy che permette caricamenti solo precedenti a quella data; ma se ci tieni tanto a mantenere una foto in palese copyviol, prego fai pure... tanto qua ''siamo alla follia'' (cit.) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:22, 19 giu 2022 (CEST) ::Dunque, una cosa alla volta: :''"...visto che '''di solito ignori bellamente''' i miei messaggi."'' ::Dove e quando mi sarei macchiato di simili comportamenti? Dove e quando avrei ignorato un tuo messaggio e/o ti avrei negato una risposta...? :''se poi '''hai riferimenti precisi''' a qualche questione ti inviterei a elencarli, grazie."'' ::[[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|Ecco qua]], prego, in occasione della recente campagna [[Wikiquote:SheSaid 2021|SheSaid 2021]] (a proposito di ''"farsi sempre il mazzo"''). Da allora, in caso di simili modifiche di stile, io mi sono sempre-e-strettamente attenuto ai rilievi posti all'epoca da un tuo collega admim quale {{ping|Sun-crops}} — ''"Il maiuscolo lo riserviamo alle testate, il migliore standard per [...] i siti web è il minuscolo."'' ::Mettetevi d'accordo! ;-) :''"Quanto al "farsi sempre il mazzo" non vorrei dover scomodare i rispettivi numeri (e non solo) su questa piattaforma, '''sarebbe alquanto spiacevole'''."'' ::Tranquillo, mica mi offendo :-) ma non sono qui a fare classifiche di merito. La mia frase voleva solo sottolineare un briciolo di ''rispetto'' che, mi sia permesso, forse mi era dovuto alla luce del mio ormai quindicennale comportamento dentro questa piattaforma; ma evidentemente preferisci porti nei miei confonti come se io fossi un ''"folle"'' che passa il tempo a bighellonare qui dentro, e le cui modifiche debbono quindi essere annullate con la mannaia oltreché con sprezzanti commenti nel campo oggetto... ::Ne prendo atto -.- e d'ora in avanti mi regolerò di conseguenza nei tuoi confronti. :''"Il fatto che tu '''non sia intervenuto''' in una discussione sulla tua pagina lascerebbe presupporre un certo 'silenzio assenso'"'' ::No, lasciava presupporre che, non essendo ''tu'' stesso intervenuto a replicare ulteriormente all'ultimo intervento di {{ping|Spinoziano}}, la questione era chiusa. Mi sbagliavo, evidentemente — stupido io a non aver ancora capito che, dentro Wikiquote, la macchina burocratica è ben più complicata che negli altri progetti wiki. :''ho visto un'infinità di tue modifiche in cui hai praticamente cambiato '''solo quello'''"'' ::Se ti sei davvero imbattuto in un' ''"infinità"'' di mie modifiche di tale tenore, bé bastava conttarmi in talk oppure aprire una discussione pubblica sul da farsi. Com'è che hai detto prima? Ah sì, ''silenzio assenso''... :''"la descrizione nel campo oggetto era "minuzie estetiche", ora in virtù di cosa io dovrei presupporre che la sostituzione sia dovuta a un copyviol o non a una mera e opinabile preferenza estetica?"'' ::E questo è l'unico rilievo su cui hai pienamente ragione, ero stato troppo superficiale nell'oggetto della modifica, mea culpa — ma detto ciò, a parziale discolpa, quando si va ad inserire una foto ognuno di noi dovrebbe premurarsi se essa abbia una licenza corretta e/o se non sai gravata da PdC ;-) :'''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 18:31, 19 giu 2022 (CEST) ::Ciao {{ping|AssassinsCreed}} Ciao {{ping|Danyele}}, intervengo sulla questione del minuscolo per i siti web: sono stato io a dire a Danyele di usare il minuscolo, indicandoglielo il migliore standard da usare; l'ho fatto convinto in buona fede che sia così ed è a questo criterio che tuttora mi attengo. Ne consegue che se le cose stanno diversamente, la responsabilità delle modifiche fatte da Danyele è solo mia e nessun rilievo può essergli fatto se ha seguito le mie indicazioni. Creed, tu sei tuttora il mio maestro, a te debbo tutto quello che ho imparato e sai quanto rispetto e affetto ho per te; consentimi di dirti che due utenti di valore come te e Danyele – che contribuisce in modo così valido, che debbo di nuovo ringraziare per il generoso contributo che ha dato – su mio invito – alla campagna SheSaid – possono e debbono dialogare amichevolmente; non c'è ragione che non sia così fra due persone esperte, intelligenti e ragionevoli. Se forse in questo momento non è così, questo dipende solo da un malinteso. Dissipiamolo e discutiamo al Bar di tutte le questioni ancora aperte. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:12, 19 giu 2022 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Figurati, nessun problema, tutto chiaro. È una questione minoritaria e posso tranquillamente adeguarmi, sebbene io preferisca le maiuscole (si chiama ''YouTube.com'' non ''youtube.com'') e le pagine di aiuto e le voci in vetrina (anche quelle redatte da altri) utilizzino tutte le maiuscole. Ho scritto un commento inopportuno nell'oggetto della modifica e non si ripeterà. L'affetto è reciproco caro Sun, e non c'è ragione per cui io non debba nutrire rispetto per danyele e il suo lavoro qui. Buona serata a entrambi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 22:09, 19 giu 2022 (CEST) ::::Creed, The Great One! Quando c'è Creed, quando c'è il Maestro, pe' me sponta 'o sole 'ncielo, un bel sole grande e luminoso. Basta solo leggere il tuo nome utente nelle ultime modifiche e cambia veramente tutto, ogni volta. Peccato non vederti più spesso. Per la questione maiuscole / minuscole, qualunque soluzione mi sta bene, e, sapendo quanto sei esperto, quanto a fondo conosci tutti gli aspetti del progetto, non mi stupirebbe affatto se risultasse che tu abbia visto giusto; bisognerà discuterne e mettere un punto fermo. Se mi vedrai seguire la soluzione "minuscola", non pensare che io sia in disaccordo, ma ormai l'ho detto ad altri utenti e fare un'inversione di marcia, prima di definire questo problema, creerebbe ulteriori complicazioni. Quanto al commento, sono certo che Danyele, come me e come tutti, sa bene chi è Creed e sa benissimo che da Creed non può in nessun caso, mai provenire nulla di veramente, intenzionalmente negativo. Ciao Maestro, {{small|il tuo allievo sun-crops (ubi maior minor cessat)}} ti augura buona settimana. Dimenticavo: non sembra anche a te che la prima citazione in [[Maurits Cornelis Escher]], che è un tuo contributo, possa andare bene per la voce tematica [[tridimensionalità]]? A me sembra di sì; se sei d'accordo potresti, volendo, creare questa voce, se hai voglia e quando avrai tempo. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 19 giu 2022 (CEST) :::::Guarda, facciamola semplice: se volevi una risposta a qualcosa, bastava ''chiederla'' chiaramente... mettendo un bel '''punto interrogativo''' al termine della richiesta ;-) . Perché io posso solo limitarmi a leggere i messaggi che mi vengono recapitati nero-su-bianco - e un ''messaggio'' non è sinonimo di ''domanda'', un messaggio può essere anche solo il ''consiglio'' spassionato di un utente più esperto... -, mentre ancora non riesco a ''leggere'' le eventuali intenzioni insite nelle menti altrui. E di tutto mi si può accusare, mica sono infallibile, ma di certo non di essere uno che si nasconde dietro al write-only, la mia ''wikistoria'' (che sia su 'quote, 'pedia o commons, i tre progetti a cui più collaboro) è lì a testimoniarlo: quando mi viene posta ''chiaramente'' una domanda io ho sempre risposto, lo sto facendo anche adesso e sempre lo farò in futuro. Se sostieni che avrei ''"più volte ignorato i [tuoi] messaggi"'' e che da me avresti ottenuto ''"solo silenzi"'', bé mi spiace ma dal mio punto di vista stai semplicemente affermando il falso. Non sei d'accordo? Pazienza... alla luce dell'odierna chiacchierata (alla fine anche molto ''illuminante'', devo dire) non credo m'importerà più molto della ''tua'' personale opinione su di me.<br/>Venendo on-topic, rispondo con quel che da tempo vado ripetendo a pappagallo in casi del genere: a me non interessa quale sistema di citazione verrà scelto, m'interessa che ne venga scelto uno-e-che-sia-quello, punto. D'ora in avanti, stai <del>sereno</del> tranquillo, citerò i siti web riportando la ''maiuscola'': ma se qualcuno dovesse venirmi a segnalare il contrario (ci metto la firma che sarà così...) bé non ne avrai a male se lo reindizzerò verso di te; perché sinceramente, dopo anni che mi sento ripetere una cosa da una parte, un'altra dall'altra, e così a ciclo continuo... io su quest'argomento ho ormai esaurito al pazienza. Scusa lo sfogo, buona serata :-) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::::Grazie {{ping|Sun-crops}}, le tue parole come al solito sono molto belle, ma anche molto eccessive. Non sono più molto spesso qui perché gli impegni da medico e di altro genere me lo consentono molto poco. Quanto alla voce sulla tridimensionalità ci sta alla grande, ma creala pure tu, io ho accumulato una lista di almeno 40 voci da creare e non ho mai il tempo di farlo... :-) Ciao Sun --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:17, 20 giu 2022 (CEST) :::::::{{ping|Sun-crops}}, ti sei preso ingiustamente la colpa, in realtà ero stato io a risponderti "minuscola" ([[Discussioni utente:Sun-crops#Re: Maiuscole / minuscole]]) a tua precisa domanda, otto mesi prima che Danyele lo chiedesse a te e che [[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|tu quindi gli rispondessi così]]. Quindi sono io la folle causa di tutto {{sisi2}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:48, 20 giu 2022 (CEST) {{rientro}} Ciao, {{ping|Spinoziano}}. Nessuno ha colpa di nulla, davvero. Tu mi hai consigliato per il meglio e hai argomentato le tue indicazioni. Non hai nessun motivo di rimproverarti. Se ho accolto il tuo consiglio, senza sollevare obiezioni, l'ho fatto mio, quindi... Il piccolo malinteso intervenuto fra due utenti corretti e di valore si è dissipato praticamente da solo, grazie alla qualità dei due interlocutori e al grande fair play di Creed. Ora però questo "standard" è in discussione, speriamo di riuscire a mettere un punto fermo. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:10, 20 giu 2022 (CEST) :Grazie per il chiarimento sul ping {{ping|Spinoziano}}, rimedio ora. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:28, 20 giu 2022 (CEST) ::Grazie a entrambi {{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Comunque ribadisco, nessun problema.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 16:55, 20 giu 2022 (CEST) :::Se ritieni che quella ''"del punto interrogativo è davvero stiracchiata come tesi, ai limiti del provocatorio"'', dal mio punto d vista è solo un ''tuo'' problema. Ma le ''parole'' solo importanti (cit.) così come la ''punteggiatura'', e io non posso che attenermi ad esse. Io ''leggo'' ed, eventualmente, rispondo di conseguenza. Sono io che rimango invece ''"basito"'', nel caso, se qualcuno si aspetta da me delle risposte a domande... ''mai'' poste. Quanto al resto, sei tu che avevi vergato nero-su-bianco come io avrei ''"più volte '''ignorato''' i [tuoi] messaggi"'', che da me avresti ottenuto ''"'''solo silenzi'''"'': nella ''forma'' non sarà un'accusa di write-only ma nella ''sostanza'' ci assomiglia molto, imho, non prendiamoci in giro. Diciamo che, senza offesa, hai una maniera molto ''curiosa'' di provare a ''"distendere il clima"'' e, se questo è il risultato, la mia volontà di proseguire oltre questa discussione è pari allo zero. Perché per chiedere ''rispetto'' bisognerebbe prima mostrarlo, e io fin qui non ne ho visto un briciolo nei miei confronti, da parte tua; rispetto e continuerò a rispettare l'enorme lavoro portato avanti dalla tua ''utenza'' qui dentro, ma, mi sia permesso, d'ora in avanti ne avrò un po' meno per l{{'}}''utente'' dietro a quel lavoro. Posso solo concludere che, come ho già scritto nella discussione pubblica, mi atterrò a qualsiasi decisione presa - se si arriverà ad una decisione ''unica'' -. Tanti saluti '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::[[w:Mister Magoo|Mr Magoo]] si permette d'intervenire presentando le sue scuse per aver scritto che tutto si era chiarito. Purtroppo un po' di stanchezza mi ha reso cieco agli ulteriori sviluppi e sembra che il malinteso purtroppo resti. Questo sorprende molto e dispiace poiché sia Creed che {{ping|Danyele}} sono utenti correttissimi. Ma resta il fatto evidentissimo che solo di questo si tratta, di un colossale malinteso. A Napoli si dice: 'o diavolo tene 'e ccorna, chissà quale diavolo ci ha messo lo zampino. Tutto nasce da una questione di minimo dettaglio e, paradosso dei paradossi, Danyele usava le maiuscole, finché non gli ho detto – mea culpa, mea maxima culpa – di fare altrimenti. Possibile che da una questione così piccola sia nato questo nebbione? Questo – scusatemi – vero e proprio [[w:teatro d'ombre|teatro d'ombre]], questa [[w:Fata Morgana (ottica)|Fata Morgana]]. Pensavo che con il fair play di cui ha dato prova Creed la querelle (io dico non-querelle, proprio perché tutto deriva da un gigantesco fraintendimento reciproco) potesse considerarsi chiusa. Confido che con il tempo tutte queste scorie (fondate su cosa? originate da cosa?) si sedimenteranno e il clima tornerà al sereno. Deve essere così. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:07, 21 giu 2022 (CEST) == Spazio tridimensionale == Ciao, Creedus Magnus, grazie per avermi proposto la creazione della voce, ma la voce è tua e visto che, compatibilmente con i tuoi molti impegni, sei presente, è giusto che sia tu a crearla. Quando vorrai, quando ti sarà possibile; non c'è nessuna fretta. Ciao Creed, buona settimana. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:24, 21 giu 2022 (CEST) Una piccolissima postilla, una sorta piccolo scolio per i prof. di latino in agguato con la matita rossa. Lo dico ad onore del mio prof. di italiano, latino e greco, il compianto e oggi – con colpevole ritardo – da me venerato Prof. A. M.; non si pensi che il latino non me lo abbia insegnato: so bene che al posto del nominativo andava usato il vocativo; ma suonava male al mio per così dire "orecchio assoluto" e mi sono preso una sorta di "licenza poetica". Invoco clemenza e – mi raccomando – non si segua il cattivo esempio. Ciao, Creed. P. S. Il prof A. M.: guai a dirgli: È stato un errore di distrazione. La risposta piombava inesorabile: "E se un giorno farai il chirurgo, te lo <s>puoi</s> potrai permettere un errore di distrazione?" ({{small|e pazienza se con questa citazione do argomenti all'omnipervasiva, tracimante, esondante, nilotica meschinità per colpirmi con battute feroci, je m'en fiche éperdument}}). Si scherzava assai poco con il Prof. A. M. Ma, da quel che posso vedere, quelli erano proprio altri tempi. Certe cose, oggi correnti, erano inimmaginabili, assolutamente inconcepibili all'epoca. Di nuovo Ciao. A presto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:20, 30 giu 2022 (CEST) :Ciao Creed, che piacere sentirti! Immagino quanto sei impegnato e la tua risposta è perciò ancora più importante e gradita. Però, che facimmo: 'A carne 'a sotto e 'e maccarune 'a coppa? È {{small|l'allievo}}, il maccherone, moi, che deve spiegarsi con il Maestro e stare sotto al Maestro, che è la carne e deve stare sempre sopra. Del resto anch'io sono rimasto invischiato in contrasti, a dir poco spiacevoli, e quindi dico a me stesso: nun te fa maje masto: chi se fa masto, cade dint' 'o mastrillo, cade a sua volta nella trappola. Ho ''osato'' aver ''dubbi'' su un titolo imperiale, e si è proceduto all'infangatura, alla ritorsione: si è sollevato in più puntate, ben calcolate nei modi e nei tempi, un caso di limpieza de hoja e quindi, in un certo senso, anche di limpieza de sangre. Una specie di <s>Exurge Domine</s> Exsurge Domine in filigrana. Che dire? Rem nec novam nec inusitatam aggredimur. Alla fine, al di là delle intenzioni ostili, mi è stato reso un favore: sto ricontrollando. Quanto alla querelle sorta con Danyele, sono certissimo che fra te e Danyele presto tornerà il sereno: siete persone e collaboratori così corretti e validi, che non può essere diversamente. Resta la discussione sulle maiuscole e minuscole: sì, la maggioranza si è espressa in quel senso; mi sembra però – potrei essere in errore, tu sei più esperto e puoi valutare meglio – ma mi sembra che manchi ancora qualcosa come una "ratifica" conclusiva. Forse, forse, lo dico con infinita cautela, la cosa è ancora un po' fluida. L'orientamento prevalente nella discussione e in pratica però è evidentissimo. Per quanto mi concerne mi regolerò così: se vedo un'impostazione in maiuscole, la seguo nel caso dovessi inserire citazioni, se vedo minuscole, idem. Grande Creed, spero di rivederti presto; in ogni caso ti auguro Buone vacanze e di avere sempre vicina la Musa che ispira i tuoi bei libri (ne hai già scritto un altro, no?). Ciao, Creed {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:28, 19 lug 2022 (CEST) :: Scusami Creed, non avevo letto il tuo messaggio al Bar; la "ratifica" è, in pratica, cosa fatta. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 19 lug 2022 (CEST) bn3qv2rzeuoklk7qgk8kflcex8pwpv5 1217929 1217919 2022-07-19T20:56:15Z Sun-crops 10277 /* Spazio tridimensionale */ wikitext text/x-wiki {| class="noprint" style="clear:both; margin:0 auto; background: #CCFF99" align=center width=100% id=toccolours |style="background:#88BB55" align=center| '''''Archivio discussioni''''' |- |align=center |{{MultiCol|90%}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager (blue).png|left|60 px]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2011|2011]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (gennaio-giugno)|Da gennaio a giugno 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)|Da luglio a settembre 2012]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioottobre2012giugno2013|Da ottobre 2012 a giugno 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioluglioottobre2013|Da luglio a ottobre 2013]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivionovembreluglio2014|Da novembre 2013 a luglio 2014]]{{ColBreak}}<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagostoaprile2015|Da agosto 2014 ad aprile 2015]]<br/>[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomaggioluglio2015|Da maggio a luglio 2015]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioagosto2015febbraio2016|Da agosto 2015 a febbraio 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016|Da marzo 2016 a dicembre 2016]]<br />[[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2017|2017]]{{ColBreak}}<br/><br/>[[Immagine:Vista-file-manager.png|right|85 px]]{{EndMultiCol}}<br/> |} <br /> == Re: Robert Conquest == Grazie per la segnalazione. Ho provveduto alla deplorevole dimenticanza. Ho inserito la bibliografia mancante. Auguri di buon anno anche a te. --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 09:36, 3 gen 2018 (CET) ==Sandbox== Ciao, ti serve ancora [[Utente:AssassinsCreed/SandboxAnnoTennista]]? Perché sta in [[Speciale:LintErrors/missing-end-tag]] :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 3 gen 2018 (CET) :Cancellata. {{smile}}--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 12:24, 3 gen 2018 (CET) == Faese del giorno == Non è per caso che bella frase del giorno c'è un errore grammaticale "starmente" invece che "starmene"--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 19:04, 3 gen 2018 (CET) ==[[:Mario Capanna]]== Ciao e buon anno. L'ultima modifica sui paragrafi citazioni di e interviste vanno bene così? Ho preso spunto dalla voce di De Gregori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:07, 4 gen 2018 (CET) == Aldo Busi, ''Vita standard di un venditore provvisorio di collant''_re == Ciao, buon 2018 a te! Si va, si va... Per quanto riguarda Busi, le pagine delle edizioni BUR e Mondadori non coincidono e non riesco a controllare puntualmente: ci vorrebbe più tempo. Ho cercato sul web qualcuna delle citazioni inserite e le ho trovate corrispondenti, ma andrebbe fatto un riordino. Provo a sollecitare l'utente.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:34, 4 gen 2018 (CET) Prometto di mettere apposto appena trovo il tempo di cercare le pagine! [[Utente:Porfirij|Porfirij]] ==[[:Gino Bramieri]]== Ciao, l'ultima modifica che ho effettuato è corretta? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 5 gen 2018 (CET) ==[[:Maria De Filippi]]== La presenza di una sezione non fontata è ammessa? (Sette, 25 marzo 2004) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:48, 5 gen 2018 (CET) :Chiarisco, non fontata con link esterni. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:49, 5 gen 2018 (CET) == [[Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.]] == Ciao. Che ne pensi dell'ultima risposta arrivata [[Discussione:Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]]? Per me chi l'ha scritto non ha tutti i torti. Saresti d'accordo a spostare il titolo della voce a "Stella (calcio)"? Ovviamente conservando quelle pertinenti.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:01, 7 gen 2018 (CET) :Vedo che avevi già detto la tua [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2017#Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]], immagino che la tua posizione non sia cambiata. Per quanto possa valere, dal mio punto di vista sia questa che l'[[Presunto abuso di farmaci della Juventus F.C.|altra]] voce, rappresentano due esempi di scorpori frettolosi. Tante citazioni potevano essere rimosse dalla voce della Juventus e rimanere semplicemente in quelle degli autori senza bisogno di raccoglierle sotto un'etichetta. Come detto in passato, Pedia e Quote sono progetti differenti ma non è un caso che entrambi gli argomenti non abbiano voci dedicate nel progetto principale.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:14, 7 gen 2018 (CET) == Re: ''[[Eraserhead - La mente che cancella]]'' == Ciao, questa voce l'avevo creata quando ancora non avevo ben chiaro come funzionavano le cose qui. La mia modalità è buttati-sbaglia-riprova :) *La frase è tratta da una canzone cantata da uno dei personaggi del film, mai stato doppiato in italiano. *Se non ricordo male il documentario l'avevo visto su YouTube non doppiato e le frasi le avevo tradotte io. Comunque adesso posseggo i DVD di entrambi i film, quindi posso copiare i sottotitoli ufficiali. Sicuramente mi capiterà di ritornarci su, me lo segno. --[[Utente:SunOfErat|SunOfErat]] ([[Discussioni utente:SunOfErat|scrivimi]]) 16:46, 8 gen 2018 (CET) == Citazione sulla Felicità annullata == Ho visto hai annullato la citazione. Scusa non avendo visto fonti per le altre non volevo inserirla solo per questa. Sono nuovo qui. La fonte è il libro bestseller “E gioia sia. Il segreto per la felicità” edito da PIEMME Mondadori e scritto da Chiara Amirante. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:18, 9 gen 2018 (CET) :Ottimo. Grazie per le info. Magari in futuro la inserirò. Ma non è che ci tenessi particolarmente. L’avevo letta e mi era piaciuta e per caso ero capitato in quella pagina e avevo pensato di inserirla. Tutto qui. Ma se le procedure sono queste scusami per l’errore. Un buon lavoro. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:27, 12 gen 2018 (CET) == La signora delle camelie == Ciao, caro Creed, nella citazione di Dumas credo che "l'occhio non è che un tutto" sia un refuso del traduttore (la parola "tutto" è già presente prima nella frase). Ho controllato su un'edizione che casualmente ho a casa, dov'è così: *[...] io sono di quelli che credono che il tutto stia nel poco. Il bambino è piccolo, ma racchiude l'uomo; il cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l'occhio non è che un punto, ma abbraccia le miglia. (''La signora delle camelie'', traduzione di Francesco Tarquini, Rusconi-Gente, Milano, 1990.) Io metterei questa versione al posto dell'altra, ovviamente aggiungendo questa edizione in bibliografia, se sei d'accordo puoi procedere tu stesso se vuoi; ti ho scritto anche per non rischiare di conflittarti.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:41, 9 gen 2018 (CET) :Be', per evitare fraintendimenti basterebbe mettere l'anno di edizione anche accanto a tutte le citazioni già presenti (e un NDR nell'incipit), solo che... vedo che l'edizione utilizzata non ha un anno :/ Uhm, allora per il momento la inserisco con la nota... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:17, 9 gen 2018 (CET) ::Ci sarebbe anche [https://books.google.it/books?id=CauvBAAAQBAJ questa] edizione, che pare aver la stessa traduzione utilizzata da te, e che è consultabile online, ma non ho approfondito più di tanto, te la segnalo giusto per. Ciao,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:43, 9 gen 2018 (CET) :::Il problema è più che altro la mancanza dell'anno, perché se qualcuno volesse inserire varie citazioni da un'altra edizione bisognerebbe trovare un'altra soluzione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:07, 9 gen 2018 (CET) == Armata Brancaleone == Come ho già scritto, ci sono quattro altre duplicazioni fra frasi e dialoghi. Perché questa no e le altre sì? Un saluto.--[[Utente:PLitta|PLitta]] ([[Discussioni utente:PLitta|scrivimi]]) 00:44, 10 gen 2018 (CET) ==Dichiarazioni== Errare ecc ecc. Buona giornata --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:26, 11 gen 2018 (CET) ==[[:Paolo Puri]]== Ciao, esistono dei criteri di enciclopedicità per la presenza su wikiquote? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:31, 11 gen 2018 (CET) == [[Pif]] == Perdona il disturbo, posso quindi modificare la pagina di Pif secondo quanto stabilito in [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce/Persone]] realizzando [[Utente:George Kaplan 21/prova|qualcosa del genere]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:28, 12 gen 2018 (CET) :Perfetto, grazie mille. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:53, 12 gen 2018 (CET) == [[Ancona]] == Caro AssassinCreeds, rispondo all'intervento che hai lasciato nella mia pagina di discussione. Per quanto riguarda la citazione del passo di Strabone, in effetti non avevo notato che la fonte riportata fosse ottocentesca e dunque avrei dovuto sostituire il riferimento moderno, anch'esso presente in Internet, su Google Libri. Credo sia più opportuno inserire la traduzione moderna perché usa un linguaggio più comprensibile. Valga come esempio l'espressione ottocentesca "molto abbondevole di vino", che è abbastanza desueta; ad essa è certo preferibile l'espressione della traduzione moderna "produce vino in abbondanza". Inoltre l'espressione usata nella traduzione ottocentesca "Ancona è di origine ellenica" usa il termine "origine" che non è presente nell'edizione originale, e nelle versioni moderne si traduce letteralmente "Ancona è città greca", aderente all'originale "'Πόλεις δὲ Ἀγκών μὲν Ἑλληνίς". Ora vorrei inserire nuovamente la traduzione moderna, citando le fonti da cui è tratta, che sono queste (scelte tra tante altre presenti su Google Libri): [https://books.google.it/books?id=f9Iju2yqKAkC&pg=PA117&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjC-7b41dTYAhVEK8AKHULyDMMQuwUIKzAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano&f=false Lorenzo Braccesi, 2007]; [https://books.google.it/books?id=MdSkROvZA6MC&pg=PA48&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano+vino&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiL7_ui1tTYAhXF-KQKHfo9AXYQ6AEIKDAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano%20vino&f=false Luca Antonelli, 2003]. Ti chiedo un chiarimento: credevo che le citazioni in lingua diversa dall'Italiano dovrebbero essere presenti su Wikiquote sia in lingua originale, sia in traduzione. Vedo invece che hai cancellato la citazione in lingua originale e non capisco perché. Vengo ora alla citazione dello Pseudo Scilace, tratta dall'opera "Periplo". Non capisco perché l'hai cancellata; mi hai scritto che prima deve essere creata su Wikiquote la voce dell'autore. In Wikipedia, però, quando si arricchisce una pagina di un'informazione mancante, non è necessario creare anche pagine eventualemente mancanti, correlate all'informazione inserita. Si tratta di un progetto collaborativo e perciò non tutti devono fare tutto, l'importante è che i contributi siano seri e documentati. Credevo fosse così anche su Wikiquote. Non è così, invece? Un chiarimento sullo Pseudo Scilace: con questo nome convenzionale si indica l'autore del Periplo, testo composto originariamente dal geografo Scilace di Carianda nel VI secolo a.C. e poi aggiornato da altri autori, fino ad arrivare ad un testo riveduto e corretto, del V - IV secolo a.C. Ti chiedo un'ultimo chiarimento: perché non si devono mettere le citazioni in ordine cronologico? Mescolare autori che scrivono nel VI secolo a.C. ed autore che scrivono nell'Ottocento o nel Cinquecento solo per rispettare un ordine alfabetico non mi sembra fornisca un buon servizio a chi legge. Forse però ci sono altre considerazioni, che non conosco. Ciao e grazie delle informazioni che vorrai darmi. --[[Utente:Gep|Gep]] ([[Discussioni utente:Gep|scrivimi]]) 11:01, 13 gen 2018 (CET) == Gourmet == Non capisco perché nell'interprogetto di [[gourmet]] ci sia il link a wikipedia inglese e non a quello italiano--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 17:46, 16 gen 2018 (CET) :Sistemata [[Utente:Ulisse|Ulisse]]--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 21:54, 16 gen 2018 (CET) ==[[:Virna Lisi]]== Ciao, ho inserito l'intervista riproposta il giorno della sua morte, ma non riesco a trovare la prima versione, per cui non credo di avere titolato nel modo corretto la stessa. Potresti controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:57, 17 gen 2018 (CET) ==re: Malangatana Ngwenya== Yep ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:57, 17 gen 2018 (CET) ==[[:Aldo Moro]]== C'è una frase attribuita e non fontata ad Andreotti che ti riporto "Moro vivo non serve più a nessuno. (attribuita a Giulio Andreotti)". Senza la certezza è possibile attribuire una frase simile? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 18 gen 2018 (CET) == re: Sinistra == Dal punto di vista dell'attualità temporale mi sembra che vada bene. Forse ce n'è qualcuna riferita solo alla sinistra italiana, per la quale si può eventualmente pensare a una pagina a parte? (es. Malvaldi o Baroncelli) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:52, 19 gen 2018 (CET) == George Wald == Ciao Creed, ti risento con grande piacere. Grazie per avermi avvertito e per avermi spiegato alcuni dettagli. Purtroppo ho eliminato, contrariamente a quello che di solito faccio, la sezione senza fonte e mi scuso. L'ultima delle tre citazioni credo potrebbe andare bene perché nella pagina del testo è indicata anche la fonte primaria. Se non è così, la elimino. Sono qui a tua disposizione con grande piacere. Cca ce stanno 'e guagliune vuoste, Creed, lo sai. Ciao, {{smile}}, Filippo == Re: L'Altra Parte di Alfred Kubin == Ciao, scusami, probabilmente sto facendo casini ma uso wikipedia da pochissimo e so poco e niente di come funziona. Non sapevo come rispondere al tuo messaggio, comunque sì, le citazioni che ho aggiunto vengono esattamente dall'edizione citata in bibliografia! Scusa il casino e buona serata! [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == Kumar == Si dovrebbe esserci. Come dovrei muovermi?--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:33, 22 gen 2018 (CET) :Ne ho cambiata una, la seconda non volevo modificarla, cita un libro. Mi riprometto d'essere più preciso. Ti assicuro che da questo libro ho aggiunto parecchio e mi perderei... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 17:42, 22 gen 2018 (CET) ::Cita Pais, ''Sottile è il Signore...'' p.20 --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 18:19, 22 gen 2018 (CET) == Re: Maiuscole/minuscole == Ciao, Creed, sono io a ringraziarti per avermi chiarito alcune cose sulle fonti e per la tua supervisione. Il problema di maiuscole e minuscole è proprio quello che hai sintetizzato nel tuo messaggio. Sei giunto, vedo, alla mia stessa conclusione: se è una scelta stilistica dell'autore non possiamo modificarla. Solo una cosa: la formula con cui si evidenzia il motivo per cui si mantengono le maiuscole, va messa in nota alla fine della citazione? Grazie Creed, ti auguro una buona giornata, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:56, 23 gen 2018 (CET), Filippo. :Ciao, Creed, tutto come sempre chiaro, grazie. Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:54, 23 gen 2018 (CET) == [[Liv Tyler]] == Va bene come voce minima?[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 16:07, 24 gen 2018 (CET) :capisco, spostata, cancella il redirect. Una altra citazione magari fatta da lei si può trovare. Gli altri problemi sono seri? quali sono? Solo per capire per le prossime volte--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 17:25, 24 gen 2018 (CET) == Re: Wikiquote Alfred Kubin == Tutte le citazioni aggiuntive sono prese da "Disegnatore di sogni", ho modificato "altri scritti" scrivendo appunto "Disegnatore di sogni", che è una raccolta di diversi suoi scritti. Mica mi insegni a rispondere in modo decente, se esiste un modo? Grazie, - [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] == NotaCategorie == Ecco [[Utente:Superchilum/NotaCategorie|qua]], dovrebbe essere tutto a posto, prova un po' :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:10, 25 gen 2018 (CET) == Re: Alfred Kubin == Mi starai odiando. Ci sto provando, allora, rispondere sulla pagina dell'interlocutore... ma quindi come? Allora, se io ho sulla mia pagina discussione l'argomento "Alfred Kubin" che tu hai aperto, ogni TUA risposta sull'argomento me la metterai sulla MIA pagina discussione? E ogni MIA risposta sull'argomento te la metterò sul tuo argomento "Alfred Kubin" che hai sulla TUA pagina discussione? Maledizione che casino, io sono reduce del meccanismo di forumfree, lì avevamo i topic e i messaggi privati, era un funzionamento molto diverso e questo è confusionario per me, chiedo venia xD Comunque beh, se serve che io metta le pagine posso mettere anche il numero della pagina dove ho trovato la citazione, tanto ho il libro, posso farlo. Ma come le aggiungo, e dove? L'anno lo posso trovare senza problemi, dove lo aggiungo, con una parentesi alla fine della citazione? Grazie della pazienza e scusa! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:23, 25 gen 2018 (CET) :E io che speravo di averti liberato spazio dalla pagina, vabbè, se preferisci tenere il mio spam da novellino fai pure xD :Comunque, ho aggiunto le date e le pagine del ''Disegnatore di Sogni'', ma il format sarà sicuramente orribile, eppure non sapevo come coniugare le cose, aprire due parentesi tonde mi sembrava brutto. Per l'Altra Parte ti chiedo scusa ma è un libro di quasi 300 pagine e non ce la faccio proprio a cercare le citazioni pagina per pagina... almeno, quelle poche mie che ho scritto saprei farlo, ma c'erano citazioni precedenti che non so nemmeno da dove le abbiano prese! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:54, 25 gen 2018 (CET) ::Ti ringrazio! :) ::Ho trovato un PDF de ''L'Altra Parte'' e trovare le parole con la funzione cerca è stato molto semplice!!! Ho aggiunto le pagine e delle citazioni molto belle e espressive :)--[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:56, 26 gen 2018 (CET) :::Sì, è esattamente la stessa! :) --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 20:37, 26 gen 2018 (CET) == Johann Wolfgang von Goethe == Ciao, ti chiedo scusa perché penso di aver sbagliato in quanto la massima è presa dal libro "Raccolta di massime pensieri e verità" (1972, Genova, editrice Arcobaleno, pag.7) ed è di Goethe. Io pensavo che nella sezione Massime e riflessioni potessi inserire frasi di Goethe prese di varie fonti, invece ho capito che "Massime e riflessioni" è un libro di Goethe e quindi la frase va spostata. Ti saluto cordialmente--[[Utente:Joe123|Joe123]] ([[Discussioni utente:Joe123|scrivimi]]) 13:20, 27 gen 2018 (CET) ==Cossiga== Ciao; perché pensavo che andassero inserite nelle note a Bananas e che il riferimento fosse la data di pubblicazione del libro. Ho raggruppato in un paragrafo ora. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:41, 27 gen 2018 (CET) == Rudolf Höß == Ti ringrazio tantissimo per il tuo ottimo lavoro di sistemazione su [[Rudolf Höß]]. Io avevo fatto poco più che un brutale copia/incolla dalla voce di Wikipedia. Ti volevo chiedere anche se non fosse il caso di scorporare altre citazioni presenti qui: [[:w:Rudolf Höß#L'autobiografia|Rudolf Höß#L'autobiografia]]. Che ne dici? -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 17:29, 29 gen 2018 (CET) :Sì, non ne ho idea. Potrebbe sì essere una traduzione fatta dall'utente che ha scritto la voce. -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;">&nbsp;Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 23:10, 29 gen 2018 (CET) == Varie == *[[Men in Black 3]]. NDR ne ho scritti decine, può anche capitare che uno esca male. Vedi se l'ultima versione va bene https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Men_in_Black_3&diff=next&oldid=905180. *[[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Scusi,_dov%27%C3%A8_il_West%3F&curid=142330&diff=905902&oldid=905892]] A proposito di questo diff. Quando tra una frase è l'altra c'è una lunga pausa (in quel caso addirittura un cambio di inquadratura, come si rende? I tre puntini non vanno bene? *Sempre [[Scusi, dov'è il West?]]:la terza frase è corretta l'ho ricontrollata 5 volte, il personaggio è amish. Bisogna segnalare in qualche modo che è proprio così?--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 20:39, 30 gen 2018 (CET) == Re: [[David Foster Wallace]] == Buongiorno, per quanto riguarda l'intervista ho preso il testo già tradotto, sistemando solo qualche parte e al massimo correggendo piccoli errori. Credo sia un'intervista interessante, ma difficile da riportare. La si trova molto facilmente in rete, sia in [https://charlierose.com/videos/23311 lingua originale]sia [https://www.youtube.com/watch?v=9lVHhliP5s4 tradotta] (due esempi a caso). --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 15:59, 31 gen 2018 (CET) :Perfetto, appena posso provvedo a sistemare il tutto. Grazie mille --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:55, 31 gen 2018 (CET) ::Bene [[Utente: George Kaplan 21/prova |così]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:15, 31 gen 2018 (CET) :::Gentilissimo, grazie mille davvero. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:35, 1 feb 2018 (CET) ==re: Utente:Helga cossu1980== E' ancora presto IMHO, le faccio notare alcune cose e poi vediamo ;) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:23, 2 feb 2018 (CET) == Linguaggio mimico napoletano == Ciao, Creed, vedo dai contributi che stai facendo un lavoro superlativo e a ritmo serrato. Ritrovare Creed in piena azione è come vedere inserite cinque marce in più in wikiquote, ti ringrazio e mi complimento con te. Ti scrivo perché mi pare di aver letto che è o sarà in discussione la voce: linguaggio mimico napoletano. Mi permetto, per fare risparmiare tempo e per agevolare la decisione da prendere di evidenziare che il titolo della pagina l'ho inserito io, non c'è in Caravaglios. Il capitolo da cui sono tratti gli inserimenti si intitola in Caravaglios: "L'elemento musicale e l'elemento poetico nel grido" che è suddiviso in varie sezioni indicate però solo in epigrafe nella pagina, ma non nel corpo della stessa. Due in particolare sono riferite alla gestualità: "Il grido come mezzo di espressione" "Alcuni gesti napoletani più espressivi", ma il capito inizia quasi subito con il linguaggio dei gesti. Esprimo immediatamente il mio parere: La pagina deve essere cancellata, annullata. Era già in partenza una pagina sperimentale che da subito ho implicitamente sottoposto all'esame dei collaboratori. Ne fa fede questo: "Propongo citazioni descrittive del linguaggio mimico napoletano." con cui ho accompagnato nella descrizione la pagina. Forse avrei dovuto prima consultarmi con te o con altri collaboratori, forse è questa la prassi prevista. Mi spiace. Una volta annullata la pagina restano le citazioni. Non so proprio valutare né se sono interessanti, significative, inerenti al progetto wikiquote e, se lo sono, dove potrebbero essere collocate. Non ho alcuna valida idea in proposito e quindi non posso purtroppo essere di nessun aiuto. Se si valuta che le citazioni non sono significative o non possono essere collocate in nessuna pagina esistente o da creare, allora sono pienamente d'accordo per la cancellazione anche delle singole citazioni. Se un contributo per qualsiasi motivo non va bene, non c'è ragione di tenerlo. Va semplicemente eliminato. Mi rimetto interamente alla vostra decisione. Conoscete questo progetto infinitamente meglio di me e qualunque decisione prendiate è senz'altro la migliore. Spero tanto di avere agevolato il vostro compito. Non volermene se mi sono permesso di scriverti giocando d'anticipo, ma mi è più facile scrivere a te, mi riesce meglio che inserirmi in una discussione a più collaboratori. Ciao Creed, Grazie, Filippo, {{smile}}, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:03, 3 feb 2018 (CET) :Ciao, Creed, nessun problema ovviamente per copiare ed incollare tutti i messaggi utili alla discussione che hai fatto benissimo ad aprire: è una voce molto particolare, anche un po' azzardata. Va necessariamente discussa. Conosco un detto rabbinico bellissimo, senza fonte purtroppo: Non scartare mai nessuna cosa e non disprezzare mai nessun uomo, perché non c'è cosa che non possa avere la sua utilità e non c'è uomo che non possa avere il suo momento. Non mi disprezzo e non mi scarto se dico che in una discussione su questa pagina non avrei né utilità né momento. Mi farebbe anzi piacere averli, perché è solo un privilegio confrontarsi con persone intelligenti, un privilegio ancora più grande, più raro confrontarmi con giovani. Ora, per valuare il da farsi con questa voce occorre una sagacia e capacità di centrare i dati analizzati che in verità per questa questione mi mancano. Forse su altre cose posso rendermi utile, su questa farei perdere tempo. In ogni caso, se il mio parere è necessario non mi ecclisso. Visto che questo balon d'essai l'ho lanciato io, ti espongo le poche idee che mi sono venute. Cominciamo dal titolo, forse è un po' pretenzioso: sembra quasi che solo i napoletani abbiano il monopolio o siano maestri del linguaggio gestuale, il che è evidentemente falso, senza contare che qualche napoletano (quorum non ego, ''non ego'') con il ''pathos'' dell'identità, dei quarti di nobiltà storica, dell'immagine nazionale, dell'"idea-che-ci-si-fa-di-noi" et similia potrebbe pensare che questo titolo veicola in qualche un'immagine stereotipa. Le citazioni sono significative? Potrebbero esserlo se sono messe in rapporto a qualcosa di solido, altrimenti è quantomeno dubbio che lo siano. La cosa più solida che mi viene in mente è wikipedia. Spigolando ho trovato la voce: Comunicazione non verbale. Si potrebbe allora collegare una pagina wikiquote a questa pagina wikipedia o altre analoghe se ce ne sono, dandole però un titolo generale, sul modello di Canto popolare e poi suddividere il tutto per continenti, nazioni, ecc. ecc. Oltre a questo non mi viene in mente davvero nulla. Del resto, anche l'annullamento temporaneo, semidefinitivo, definitivo della pagina cosa pregiudica? La si può conservare fuori dalle pagine ufficiali in una specie di "contenitore" con le sole citazioni e se nel tempo matureranno progetti solidi, coerenti con le citazioni, saranno reinserite. Non serve tenere una pagina che non sta veramente in piedi perché prima o poi qualche collaboratore potrebbe riproporre legittimamente la questione. Questo, purtroppo, è tutto quello che posso proporre. Creed, ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo e ti auguro un buon fine settimana, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:28, 3 feb 2018 (CET) ::Ciao, Creed, grazie, grazie per tutte le belle cose che mi scrivi. Nessun problema per partecipare alla discussione. Ti saluto con affetto. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:21, 6 feb 2018 (CET) == Attruibuire una modifica da IP a utente == Ciao! Spero che riuscirai ad aiutarmi.<br> Sto lavorando ad una pagina di wikipedia, la quale nella cronologia reca tantissime modifiche fatte da me quando ancora non avevo effettuato la registrazione su wikipedia, quindi le notifiche ci sono, ma sotto il mio IP e non sotto il mio nome utente. Sai se c'è un modo per riuscire a cambiare la cronologia e a mettere il mio username sotto quelle modifiche? Ti ringrazio! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:38, 4 feb 2018 (CET) ==Pindaro== L'ho presa da wikisource, pensavo non fosse necessario inserirla perché compare in basso. Ma in effetti non ero molto sicuro sul daffarsi, così mi sono allineato alle altre fonti.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 03:00, 7 feb 2018 (CET) == Marcello Veneziani == Ciao. L'evidenza emerge dal conteso attuale, sia per le dichiarazioni note di papa Francesco sull'accoglienza senza condizioni ai migranti, che per il contesto in cui si trova la citazione nel libro (Il papa "regnante" al momento della scrittura del libro è Papa Francesco). Se tu hai qualche suggerimento per rendere + chiara tale evidenza, lo accoglierò volentieri.--[[Utente:K.Weise|K.Weise]] ([[Discussioni utente:K.Weise|scrivimi]]) 16:19, 19 feb 2018 (CET) == Vonn == Ciao AssassinsCreed, perchè a tuo avviso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ester_Ledeck%C3%A1&type=revision&diff=911083&oldid=910939 questa] citazione non sarebbe significativa? Ciao.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:57, 19 feb 2018 (CET) :Direi che non sono d'accordo con te. La citazione di Vonn è originale e per nulla banale. Salvo che tu mi dica che ad ogni sconfitta la Von faccia dichiarazioni simili sulle altre vincitrici. Tieni conto che lei era la favorita per la vittoria olimpica e Ledecka, come noto, ha ottenuto un risultato inimmaginabile.--[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 14:50, 3 mar 2018 (CET) :::Il mio intento non era quello di ripristinare la citazione, ma quello di capire meglio la questione. Originale/banale sono giudizi molto soggettivi. Ti chiedevo il perché proprio per tentare di comprendere se fosse individuabile un criterio oggettivo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:19, 3 mar 2018 (CET) :::::Ok. Tenterò di capire come vi orientate col tempo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 15:24, 11 mar 2018 (CET) == Rocco Buttiglione == Ciao, in questa voce le note non sono verificabili. Come si procede in questi casi? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:25, 21 feb 2018 (CET) :Intendevo proprio l'inserimento a note consultabili. Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:10, 22 feb 2018 (CET) ==Rosalinda Celentano== Ciao, quali norme contemplano la lunghezza di un inserimento testuale? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 00:00, 22 feb 2018 (CET) == ISOLA == Chiedo scusa, ma non ho capito cosa devo fare per inserire la voce richiesta. Comunque proverò a farlo. Grazie == Citazione Ludwig Wittgenstein == Ciao AssassinsCreed. Si cita soltanto il titolo: ''Corrispondenza''. Nient'altro.--[[Utente:Everest2002|Everest2002]] ([[Discussioni utente:Everest2002|scrivimi]]) 14:54, 22 feb 2018 (CET) ==re: Modello== Ciao, intendi tipo [[:w:Modello]]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:24, 22 feb 2018 (CET) :{{Fatto}}, preso da WP. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 18:58, 23 feb 2018 (CET) == [[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]] == Ci proverò... ;-) --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:36, 26 feb 2018 (CET) :Leggendo il libro ho superato Roma, ma ho anche notato che le citazioni finora rimaste prive di fonte e legate a Roma io non le ho trovate. Potrebbe anche darsi che non ci abbia fatto caso, ma ad ogni modo chiedo se sia il caso di cancellarle dato che ne avremo molte di più da aggiungere e con fonte. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:24, 12 mar 2018 (CET) ::Mi aveva ingannato, poi subito dopo l'ho trovata. Controlla la modifica successiva. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:00, 18 mar 2018 (CET) :::Secondo te potrebbe andare in vetrina questa voce? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 21:48, 13 apr 2018 (CEST) ::::Si, il problema è che alcune non le ho trovate e ormai col libro sono sul finire, forse perché tradotte in maniera differente oppure perché errate. Quella è una questione difficile da sciogliere.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:03, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Gianluca Morozzi == Buongiorno, vedo che ha di nuovo cancellato la citazione, ne fa un fatto personale? Scrive che la citazione "non è un incipit", mentre le ho mandato il link del pdf in cui è evidente che la citazione è l'inizio del racconto "Despero anno zero", che apre l'antologia "Niente fiori per gli scrittori". Non ci sono "capitoli", come dice lei, ma racconti. Ora, per favore, cerchiamo di non perdere altro tempo con queste sciocchezze e mi dimostri che davvero Wikipedia è "un'enciclopedia libera aperta al contributo di tutti" e non il monopolio di qualcuno... Grazie. {{non firmato|Giorgio1965|14:24, 26 feb 2018‎}} Aggiornamento (e chiudo): le ho dato tutti gli strumenti per verificare la correttezza della citazione. Qui può trovare la scheda del libro: http://www.fernandel.it/catalogo/collana-fernandel/192-gianluca-morozzi-niente-fiori-per-gli-scrittori la veridicità della citazione non può essere messa in dubbio, quindi la stessa non può essere cancellata, semmai formattata secondo le regole del sito che lei senz'altro conosce meglio di me. {{non firmato|Giorgio1965|14:30, 26 feb 2018‎}} :Se posso permettermi un'"intrusione", io la prima pagina del racconto, quella tutta in corsivo, l'ho interpretata come una sorta di "presentazione" del racconto da parte dell'autore, ma il racconto vero e proprio IMHO comincia proprio con quell'incipit riportato. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:40, 26 feb 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ok, magari su quello potrei anche essere d'accordo (anche se si tratta comunque di un'interpretazione, visto che quella pagina non è contrassegnata come introduzione o presentazione), ma resta il fatto che per le raccolte di racconti ha poco senso riportare gli incipit e di questo mi pare avessimo già parlato (non ricordo dove).--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:58, 26 feb 2018 (CET) :::Bella domanda, neanch'io mi ricordo dove. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:02, 26 feb 2018 (CET) == Fernand Crommelynck == Ciao Creed, come ringraziarti per la pazienza e la generosità con cui correggi i miei errori? Grazie Grazie Grazie (e, per favore, perdonami). Per Fernand Crommelynck il problema è questo: la voce di wikipedia è intitolata a Ferna''r''d Crommelynck anziché Ferna''n''d, così anche il link a IMDb.com nella sezione collegamenti esterni. Penso si tratti di un refuso. In wikipedia ho un contatto con Melquíades, ma in questo momento non è presente. Per fortuna tu invece ci sei e questo mi fa immensamente piacere. Ciao, Creed, ti auguro una buona giornata o, forse meglio vista l'ora, una buona serata. Filippo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 28 feb 2018 (CET) :Tutto, come al solito, perfetto. Grazie, Creed, Buona giornata, Ciao, {{smile}} Filippo --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:48, 1 mar 2018 (CET) ==re: Modifiche ai template di Musicale 89== Sì, ha allineato il testo dei template a quelli di WP, mi sembra tutto ok. Il problema lo vedi per [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Template:Blocco&diff=prev&oldid=913845 questo] a proposito del parametro "durata", nel caso non fosse stato compilato? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:25, 2 mar 2018 (CET) :Controllate tutte le occorrenze, è tutto ok :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:06, 2 mar 2018 (CET) ::{{ping|Superchilum}} Ho annullato gli stravolgimenti maggiori fatti sui template più usati, poi mi sono accorto che ne stavate discutendo. Direi che, anche se si tratta di allineamenti a Wikipedia, bisogna comunque valutare se si tratta di miglioramenti o no, per gli usi che ne facciamo su Wikiquote; ad esempio il cartellino giallo secondo me è meglio averlo più "morbido", appunto come è ora, visto che su Wikiquote per tradizione si è lievemente più tolleranti. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:40, 2 mar 2018 (CET) :::{{ping|Spinoziano}} io li avevo controllati e secondo me erano a posto, tutto sommato sono modifiche minori che non stravolgono i template. Anche sul cartellino giallo, il senso del template è proprio dire "o la smetti o vieni bloccato" quindi non dev'essere proprio morbido... Eventualmente dalla modifica di Musicale 89 si può lasciare lo "scatterà" e togliere la frase "pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo." --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 00:15, 3 mar 2018 (CET) ::::Ok, ho ripristinato le sue modifiche, tranne l'ultima frase del cartellino giallo come hai detto.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:13, 3 mar 2018 (CET) == Pertinenza == Ciao, Creed, veramente anche io avevo qualche dubbio, ma, mi sono detto, Creed che è tanto più esperto, ci darà un'occhiata e dirà una parola definitiva. Con la quale sono d'accordo. Volevo esporti però anche un altro dubbio, questa citazione: "Tento di raccontare qualcosa, ma subito ammutolisco e mi accorgo di non avere detto ancora niente. Una sostanza meravigliosamente lucente che non riesce a fluire rimane dentro di me e si fa beffe delle parole." che io ho inserito nella voce tematica racconto è completamente pertinente? Non dovrebbe essere inserita per esempio in "scrittura", "scrittore" o in altra voce tematica?. Ho questo dubbio perché - ma potrei sbagliarmi - a me pare che Canetti racconti in senso stretto, nel senso cioè necessario per l'inserimento in voce tematica, non ne abbia mai scritti. Ti ringrazio molto, Creed, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:44, 5 mar 2018 (CET) :Ciao, Creed, posso, per fortuna, offrire qualche elemento in più per la citazione di Canetti, che, se sei d'accordo, va rimossa. Essa è tratta da ''Le voci di Marrakech''[https://books.google.it/books?id=9J1GDwAAQBAJ&lpg=PT14&dq=Tento%20di%20raccontare%20qualcosa%2C%20ma%20subito%20ammutolisco%20e%20mi%20accorgo%20di%20non%20avere%20detto%20ancora%20niente.%20Una%20sostanza%20meravigliosamente%20lucente%20che%20non%20riesce%20a%20fluire%20rimane%20dentro%20di%20me%20e%20si%20fa%20beffe%20delle%20parole.&hl=it&pg=PT14#v=onepage&q&f=false] che è un'opera autobiografica. Avrei dovuto verificarlo prima di fare l'inserimento. Ho sbagliato e ho dato fastidio. Mi dispiace e mi scuso. Se la citazione va rimossa, puoi pensarci tu? per favore, Grazie. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:55, 5 mar 2018 (CET) == re: Franco Fortini == C'erano [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Franco_Fortini&type=revision&diff=917253&oldid=917021 dei corsivi di chiusura mancanti], ma non mi era mai successo che si incasinasse così tutta la voce: di solito si incasina dal punto in cui manca il corsivo in poi, non prima... --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:04, 13 mar 2018 (CET) == re: Louis Émié == Ciao, Creed, di nuovo grazie per l'aiuto. ''La Nuit'', (Malines, éd. C.E.L.F., 1962), come leggo su fr. wikipédia è una raccolta di poesie, nel mio testo è indicato, senza data, l'editore Seghers. Ci sono altre 3 citazioni da raccolte di poesie: da ''L'État de grâce'' (La Rond-Point), s. d.; ''Hauts Désirs sans absence'' (Seghers) s.d.; ''Nocturnes'', senza indicazione né di data, né di editore.<br /> Questi i quattro gioielli: ''La mort n'est rien puisqu'un dieu la dépasse.'' (''L'État de grâce'')<br/><br />''Amour, ange de neige et visage aux yeux clos [...] (''Hauts Désirs sans absence'')<br /><br />La nuit n'attend que nous pour boire une eau plus pure:<br />L'éloge d'une larme est celui du pardon'' (''La Nuit''; maiuscolo e minuscolo secondo convenzioni, ma ho sbagliato io perché altre citazioni in versi di altri autori seguono l'alternanza maiuscolo e minuscolo e quindi devo correggere)<br /><br />''Un pays aussi beau que celui qu'on invente | Â l'âge où le désir ignore encore sa voix.'' (''Nocturnes''). Tutto, a p. 193; ho trascritto con la stessa impostazione grafica del testo che, imm''m''o resta la più bella possibile per i versi. Spero che questi versi ti siano piaciuti. Grazie, Creed, ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:07, 13 mar 2018 (CET) ::PS, Le maiuscole e le minuscole le avevo già trascritte correttamente, è in traduzione che ho seguito, come dovevo, le convenzioni. Just as well!, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:13, 13 mar 2018 (CET) :::Ciao, Creed, penso che la modifica non vada bene, perché, anche se non l'ho scritto nell'oggetto della modifica, a tradurre sono io, come per [[Étienne Forcadel|Forcadel]] – anche lì sono versi – ma non sono certo così bravo da poter tradurre versi in versi, perché purtroppo non ho il dono incommensurabile di essere poeta. Le traduzioni di versi posso solo farle in prosa, sperando che siano almeno decenti e, soprattutto, contando sul fatto che le mie traduzioni saranno riviste e, se necessario, modificate. E ringrazio sin da ora chi in ogni futuro lo farà. Se traduco in prosa l'impostazione grafica dovrebbe, credo, rimanere quella consueta per le citazioni in prosa. Ciao, Creed, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:09, 13 mar 2018 (CET) == Enzo Bettiza == Le pagine di ''Via Solferino'' citate le ho inserite l'anno scorso utilizzando la prima edizione, uscita nel 1982, e non quella del 1999. Non cnacellare le mie modifiche. Grazie. --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:35, 13 mar 2018 (CET) : Le citazioni di ''Via Solferino'' le avevo inserite il 3 agosto 2017. Controlla il link https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Enzo_Bettiza&oldid=862869 --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:49, 13 mar 2018 (CET) == Cancellazioni errate. == Ciao, Creed, ho visto quello che ho combinato. Un mio grossolano e gravissimo errore, che non si ripeterà più. Inutile aggiungere che mi dispiace tantissimo e che devo delle scuse. Lo faccio subito: Scusami, scusatemi. È ormai proprio venuto tempo per me di fare una pausa. Ci pensavo già da molti mesi, ma non riuscivo a decidermi. Grazie per avere controllato e rimediato subito, Ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:22, 15 mar 2018 (CET) ::Ciao, Creed, ma non me la sono affatto presa, e perché mai?, anzi ti ringrazio nuovamente. Se non c'eri tu o un altro collaboratore a controllare questi errori forse restavano lì per molto tempo ed inoltre ''dovevi'' farmeli notare, altrimenti li avrei ripetuti chissà quante altre volte. La pausa, che non è un congedo, è solo per tirare un po' il fiato, non c'entra niente, ma proprio niente con la tua mail. Inoltre da tempo manco su wikisource, che certo non è un ripiego, né un buen retiro in cui riposare, ma siccome mi limito a qualche semplice correzione, posso fare qualcosa di utile anche con pause, intervalli, o con tempi di lavoro variabili. Davvero, non me la sono presa affatto, mi dispiace di averti dato senza volerlo questa impressione; non c'è assolutamente nessunissimo motivo di prendersela. Un errore è un errore, va corretto (e per fortuna ci sei tu) e segnalato, così ci sto più attento la prossima volta. Creed, ti prego di cancellare questa erronea impressione che io me la sono presa. Non è così, non è così. Se ho combinato qualcosa di buono in wikiquote è a te e solo a te che lo devo. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:53, 15 mar 2018 (CET) ==Re== Ciao, prova a guardare ora per Barbarossa. Per "Roma nun fa la stupida", molte sono state le interpretazioni, la prima fu di Manfredi. Va inserita nella sua voce? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 15 mar 2018 (CET) ==Rilevanza== Ciao, toglimi una curiosità; la rilevanza di una citazione si valuta senza confronto? Arrivando da 12 anni di amministrazione e patrolling in WP sono abituato così in queste decisioni, volevo capire se su quote sia differente. Buona continuazione --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:29, 15 mar 2018 (CET) :Ciao, risposta esaustiva, ti ringrazio. Non ho molto da aggiungere perché la chiarezza della risposta merita attenzione e mi trova concorde nello spirito. Buona continuazione e controlla senza problemi, serve sempre a migliorarsi --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:03, 16 mar 2018 (CET) ==re: Vetrina== Pronta? {{cry|30}}{{cry|30}}{{cry|30}} io sono super perfezionista, ma come vedi c'è ancora [[Utente:Superchilum/Genova|tanta carne al fuoco]]... Devo dire che quando ho cominciato questo lavoro non mi aspettavo di scoperchiare questo vaso di Pandora... Volevo semplicemente fontare [[:b:Genova vista da illustri viaggiatori|queste]] da una voce su Wikipedia (oggi trasferitasi su Wikibooks) e magari aggiungerne qualcuna, ma evidentemente Genova è stata molto apprezzata (o comunque citata) in tutti i secoli ._. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:23, 16 mar 2018 (CET) :Hai ragione. Potrei fare così: decidere quali sono le citazioni "imprescindibili" che mancano (ad es. [https://www.youtube.com/watch?v=kCdgK0GQWfQ Ma se ghe pensu], Dumas, Flaubert, Valery, Dupaty) e aggiungerle. Poi magari suddividere tra citazioni in prosa e citazioni in versi come [[Napoli]]. A quel punto ne riparliamo. Cosa te ne pare? :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:52, 16 mar 2018 (CET) ::Ok. Nelle citazioni in versi vedo messi insieme canzoni e poesie, mi confermi che così è corretto? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:13, 16 mar 2018 (CET) ==re: [[Aventino]] == La mia intenzione era di raccogliere citazioni sull'utilizzo di [[Aventino]] come metafora di abbandono dei lavori parlamentari da parti di gruppi di deputati e/o senatori. Non casualmente ho utilizzato la categoria Terminologia della politica. Però mi rendo conto che le citazioni inserite sembrano più adatte all'evento storico conosciuto come la secessione dell'Aventino.--[[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] ([[Discussioni utente:IppolitoN|scrivimi]]) 16:23, 18 mar 2018 (CET) ==Claudicazione== Su WP "Zoppia" è redirect a [[:w:Claudicazione]], facciamo così anche qui o volevi tenerle separate per qualche motivo? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:20, 20 mar 2018 (CET) :Per me è indifferente, basta decidere se vogliamo tenerle unite o meno :-) e mi sembra che convenga tenerle unite. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:18, 20 mar 2018 (CET) ==Mani pulite e Barbacetto== Ciao, come si devono inserire le citazioni del libro scritto con Gomez e Travaglio nella voce di Mani pulite, proveniendo da un singolo volume scritto da più autori? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:52, 22 mar 2018 (CET) :Gli autori sono tre, Barbacetto, Gomez e Travaglio --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:11, 22 mar 2018 (CET) ::Volevo riportarlo come sezione in Mani pulite, ma non so come inserirlo --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:12, 22 mar 2018 (CET) :::È scritto a sei mani. Successivamente per inserire le citazioni in Mani pulite come si dovrebbe procedere? Non sapendo come procedere ho aggiunto l'estratto in Barbacetto, poiché è riportato nel suo sito, ma il libro è corale con gli altri due autori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:22, 22 mar 2018 (CET) ::::Ho creato la voce dedicata e gli inserimenti derivanti. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 23 mar 2018 (CET) (rientro) Un altro, [http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/mani-pulite.php Mani pulite, la vera storia 20 anni dopo], che è precedente e da spunto al successivo che ho inserito. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:17, 23 mar 2018 (CET) ==Umberto Bossi== Ciao, vorrei iniziare a metterci mano per sistemare la voce, ma gli inserimenti con ''Ibidem'' a quale altre citazioni si riferiranno? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:19, 23 mar 2018 (CET) == Emilio Zanzi == Innanzitutto chiedo venia. Zanzi ''Emilio'', non ''Enrico'' come ho scritto io per sbaglio (ora correggo), non credo sia enciclopedico: era un critico d'arte della "Stampa" di estrazione cattolica e, quindi, molto critico. La citazione che ho riportato viene da [https://issuu.com/museosatira/docs/scalarini qui] (a pag. 121, ma c'è anche a pag. 17 insieme ad altre).--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 17:05, 26 mar 2018 (CEST) : Capisco. Pensavo che la citazione fosse particolarmente significativa, visti i rapporti tra i due e, comunque, Zanzi all'epoca era qualcuno. Che poi non compaia nella Treccani o in qualche altra enciclopedia, non so. Vedi tu. --[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 18:37, 26 mar 2018 (CEST) :: Nel caso di Elena Zanoni, concordo sulla possibile rimozione.--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 20:16, 26 mar 2018 (CEST) {{rientro}} Ho visto la tua nota e mi chiedo se non sia il caso di citare anche da dove è stata estrapolata la frase cioè la pubblicazione del museo di Forte dei Marmi e chi la riporta, ovvero Enrico Gianeri (Gec), questo sicuramente enciclopedico http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-gianeri_(Dizionario-Biografico)/ Potrei aggiungere un'altra nota dopo "(Emilio Zanzi)".--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 07:05, 27 mar 2018 (CEST) == Re: Che Guevara == * Chiedo scusa, non credevo fossero ordinati in ordine alfabetico. Non c'è un modo per indicarlo in alto come per il "cronologico"? * Diversi siti web le riportano attribuendole a quei testi, se vuoi posso aggiungere il link a questi siti... [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 00:19, 27 mar 2018 (CEST) == Correzioni == Hai ragione, ma pensavo di modificare in blocco quelle su Palermo in modo da muovermi un'unica volta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 28 mar 2018 (CEST) == Voce Ciancimino wikiquote == Ciao! Il 4 maggio 2016 hai cancellato una parte della voce di wikiquote di Massimo Ciancimino. Perché? L'hai spiegato ma non mi sembra tanto logico. Era pur sempre una sua citazione. Grazie. [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 14:07, 29 mar 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Penso in conclusione che sia un aiuto a capire le dinamiche di Cosa Nostra e quindi a sconfiggerla. Non so le regole di Wikiquote, ma se potete dare una mano a capire che cosa ha fatto Cosa Nostra, non perdete questa occasione![[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:23, 29 mar 2018 (CEST) ::Grazie! La riscrivo! Speriamo che questo aiuti a mandare in prigione i mafiosi e i politici che hanno riciclato i soldi della droga. Non mi registrerò, ma seguirò le linee guida. Grazie ancora! [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:33, 29 mar 2018 (CEST) == L'iniziazione == L'incipit è relativo alla precedente edizione, che presenta piccole variazioni rispetto alla successiva. Il traduttore è lo stesso. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:19, 2 apr 2018 (CEST) :Non saprei varia un singolo termine. Se fossero due edizioni a distanza di un secolo a mio avviso avrebbe senso, un po' come le edizioni dell'Odissea... Oppure si uniforma a questa. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:24, 2 apr 2018 (CEST) ::Ok. Me ne occuperò. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 2 apr 2018 (CEST) ==re: Bot e Dickinson== Buongiorno :) quello lo fa automaticamente AWB perché li vede come errori. Posso spuntare un'opzione in maniera tale che in futuro non faccia nessuna correzione minore automatica al di là di quelle che faccio io in prima persona. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:48, 3 apr 2018 (CEST) == [[Bertolt Brecht]] == Non capisco perché il prologo della pièce [https://it.wikipedia.org/wiki/Il_signor_Puntila_e_il_suo_servo_Matti Il signor Puntila e il suo servo Matti] che avevo posto come incipit dell'opera, sia stato sistemato tra le citazioni varie. Stavo pensando di aggiungere un dialogo: posso ripristinare la sezione?--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 06:24, 4 apr 2018 (CEST) == Alluvione == Ciao, riguardo la citazione Oliver in [[Alluvione]], non sarebbe più opportuna nella voce su quello specifico alluvione di Portland, invece che in una sull'alluvione in generale? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:56, 5 apr 2018 (CEST) :Ok, dovrebbe essere [[:en:w:Willamette Valley Flood of 1996|questa]], quando ho tempo la creo, grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 5 apr 2018 (CEST) == Scheda film == Ciao, sono i primi film che sto inserendo. Grazie per le correzioni innanzitutto; non si devono inserire gli autori delle musiche? [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 21:11, 7 apr 2018 (CEST) == Re == Ciao. Le citazioni le ho sbobinate cronologicamente dal film. Il dubbio sulla scheda mi è venuto per i link a personaggi presenti in wiki come ad esempio Armando Trovajoli. Caulfield (scrivimi) 11:58, 8 apr 2018 (CEST) [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:59, 8 apr 2018 (CEST) == Ripetizioni == Scusa ma sto scrivendo da cellulare [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:00, 8 apr 2018 (CEST) == Falcone e Borsellino == Ciao AssassinsCreed! Sono quello delle citazioni di Massimo Ciancimino e Vito Ciancimino. Volevo sapere perché hai cancellato le citazioni (tra le tante evidentemente ben motivate), in particolare quelle su [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]] in cui Imposimato dice che sono stati uccisi da Gladio e dalla CIA. L'autore è importante, la citazione mi sembra rilevante e attinente. Queste due in particolare non vanno bene? Grazie! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:02, 10 apr 2018 (CEST) :Grazie per la risposta! Provo a creare la pagina sulla strage di Capaci. Mi registrerò solo se avrò necessità di comunicare ancora con voi amministratori, dato che non vedo più il pulsante di firma come c'era una volta. Ma se non devo comunicare tanto, preferisco non registrarmi e non scrivere messaggi. Comunque ci penso, magari mi registro! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:12, 14 apr 2018 (CEST) == Re: Havel == La citazione è citata (oddio, che brutto scritto così) anche dall'Economist [https://www.economist.com/node/21542169 qui] --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 23:55, 11 apr 2018 (CEST) :grazie mille! --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 01:11, 12 apr 2018 (CEST) ==Totò== Non me n'ero accorto, mezz'ora di lavoro gettato alle ortiche, mannaggia ;) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 09:26, 12 apr 2018 (CEST) ==Keynes== Ho sistemato, dovevo guardare meglio nella bibliografia. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 13 apr 2018 (CEST) ==Ben-Gurion== Ciao, come aggiusteresti le diverse interpretazioni di [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=David_Ben-Gurion&action=edit&lintid=99235 questa citazione]? (lascia perdere il problema con il corsivo che si risolve in un nanosecondo). --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:58, 13 apr 2018 (CEST) :Se clicchi sul link e scorri in basso viene evidenziata. E' quella che comincia con "I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi". --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:37, 13 apr 2018 (CEST) ::Concordo con te. In realtà il primo link non è più disponibile quindi sarebbe da rivedere. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:09, 15 apr 2018 (CEST) ==Alfredo Biondi== Ho aggiunto una citazione di [[Alfredo Biondi]] che riguardava il dibattito tra la linea della fermezza e quella della trattativa durante il sequestro Moro. La si può inserire anche nella pagina [https://it.wikiquote.org/wiki/Caso_Moro Caso Moro] oppure non c'entra niente? --[[Speciale:Contributi/151.65.95.34|151.65.95.34]] 09:49, 15 apr 2018 (CEST) == [[wikidata:Q24229391|La Storia]] == Salve Creed, sono riuscito a trovare la versione italiana del cortometraggio ''La Storia'' (titolo.or.: ''The Story''). Questo cortometraggio è uscito per la prima volta nei contenuti speciali del documentario [[Bruce Lee - La leggenda]] (vedi anche descrizione su [[w:Bruce Lee - La leggenda#Edizioni home video|Wikipedia nel paragrafo Edizioni home video]]), su [[wikidata:Q24229391|wikidata]] trovi quasi tutto, anche il link su ''Internet Movie Database''. Nella versione italiana non è stato doppiato ma solo sottotitolato in italiano. Quando ho un po' tempo vorrei trascrivere i dialoghi originali, nel frattempo mi rendo disponibile per eventuali chiarimenti. Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 18:36, 25 giu 2018 (CEST) :Salve [[Utente:AssassinsCreed|Creed]] vorrei inoltre chiederti se la voce va scritta come sotto pagina, ad esempio [[Bruce Lee - La leggenda/La Storia]] oppure come voce a sé tipo [[La Storia (cortometraggio)]]? Poi eventualmente mi dai una Sanbox di prova... Comunque in internet ho trovato la [https://www.imdb.com/title/tt5707198/externalsites?ref_=tttrv_ql_rel_2 prima parte del cortometraggio in versione originale], invece la versione completa in italiano è reperibile, purtroppo, solo dal [[Bruce Lee - La leggenda|documentario]]... Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 17:29, 30 giu 2018 (CEST) ::Mi sono rivolto anche al [[Wikiquote:Bar#La Storia|bar]] e mi hanno detto di iniziare però vorrei da voi un link, eventualmente, ad una Sanbox dove inserire nel frattempo i contenuti per poi sistemare la forma da wikicare [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 11:07, 17 lug 2018 (CEST) == In groppa al riccio == Ovviamente non c'era bisogno che ti scusassi, abbiamo tutti la "vita vera" che ha la precedenza :-) sono contento che il motivo dell'assenza non fossero problemi seri. Incrociamo le dita! (le incrociamo noi, tu studia che è più produttivo che sperare nella fortuna XD ) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:35, 29 giu 2018 (CEST) == [[Elio Augusto Di Carlo]] == Ciao, a cosa ti riferisci quando dici di sistemare la voce dei quote? Grazie. Purtroppo solo ora ho letto il tuo messaggio che hai lasciato in bacheca della voce. --[[Utente:Tommaso Ferrara|Tommaso Ferrara]] ([[Discussioni utente:Tommaso Ferrara|scrivimi]]) 10:40, 13 lug 2018 (CEST) == Passato == Ciao, spero di aver fatto la cosa giusta eliminando quella frase dalla [[Passato|voce]]; era usato come aggettivo anziché nome, come dovrebbe essere. --[[Speciale:Contributi/79.55.35.113|79.55.35.113]] 23:17, 4 ago 2018 (CEST) == Modificare Wikidata per la pagina Jair Bolsonaro == Ciao AssassinsCreed! Stavo cercando di aggiungere su Wikidata la pagina Wikiquote di [[Jair Bolsonaro]] ma mi dice che attualmente è bloccata. C'è qualcosa che posso fare oppure bisogna solo aspettare?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:36, 14 ott 2018 (CEST) == Amico nostro!! == Oh Creed ma che piacere rivederti! Avevamo mandato una squadra speciale di berretti verdi della Wikimedia Foundation per indagare sulla tua scomparsa, ritrovarti, sequestrarti e riportarti qui, ma eccoti di nuovo spontaneamente fra noi a riscaldarci l'animo in queste feste invernali con la tua insostituibile presenza! Evviva, che gioia! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:28, 30 dic 2018 (CET) :Le cose procedono abbastanza tranquillamente, ma le cose da sistemare qui non mancano mai, ricordati che contiamo sulla tua presenza quantomeno quando ti avanza del tempo! :-) Auguri,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:46, 1 gen 2019 (CET) == Franco Di Mare == Ciao, ho aggiunto due altre citazioni estratte dal libro "Non chiedere perché". La mia edizione è sempre Rizzoli 2011 (come le tua) ma le pagine in cui si trovano sono differenti: ad esempio io alle pagg.103-104 trovo la prima citazione che ho aggiunto io (quella che inizia con: "Buongiorno signore, ci scusi se la disturbiamo.....") e non la tua (che inizia con "Eppure a volte per capire era sufficiente..."). Probabilmente si tratta di edizioni diverse seppur dello stesso anno? In ogni caso per evitare incongruemze nelle pagine con la fonte da te inserita, ho inserito la mia come Ibid. e indicando il titolo dei capitoli invece che le pagine. Credi che vada bene? Per completezza ti indico che il mio volume è: quinta edizione marzo 2011 ISBN 978-88-17-04462-2 ma al momento queste info non le ho inserite nella pagina. == Il piacere di rivedere Creed == Ciao Creed, che piacere rivederti all'opera! Quando manchi la tua assenza si fa sempre sentire, ma per fortuna {{ping|Sun-crops}} - che quest'anno è stato insignito con lo Zampino d'Oro alla Carriera - ha iniziato a fare un patrolling costante e probabilmente fra poco verrà candidato come nuovo admin. Grazie a lui e a {{ping|Superchilum}} riusciamo a tenere a bada il bufalaro di Fabio Volo e altra gente simile, magari vedi se comunque riesci a dare un occhio a cose come [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]]. Ti vogliamo tanto bene.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:02, 24 lug 2019 (CEST) :Ciao, Spinoziano, Ciao Creed! Non immagini quanta gioia mi ha dato rivederti. Faccio mie le affettuose parole di Spinoziano. Spinoziano, Creed, Superchilum, ma ho letto bene che volete candidarmi come amministratore? Amici, grazie, grazie, non fatelo, vi prego. No, no, grazie. Mi mancano i requisiti per questo, siete davvero troppo generosi. Sono tante le cose che ancora non conosco. Io, è chiaro, misuro tutta l'importanza, la bellezza, l'onore che volete farmi, ma, non per falsa modestia, non mi sembra di poter svolgere adeguatamente questo ruolo. Anche restando un semplice utente posso cercare di rendermi utile. Grazie, grazie, ma, vi prego, davvero, desistete da questo proposito. Lo Zampino d'Oro alla Carriera è già tantissimo, grazie. Bentornato Creed, meglio, Creedus Magnus {{smile}}. Ciao a tutti (e, mi raccomando, non fatemi strani scherzi... {{smile}}), Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:50, 24 lug 2019 (CEST) ::Creed, lasciami indovinare, sei uno [[specializzando]]... [[dermatologo]]? Ma quindi se un weekend vado a fare una gita di piacere in Bangladesh e malauguratamente mi becco il vaiolo posso venire da te a farmi curare? Buono a sapersi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:34, 27 lug 2019 (CEST) == Re: Pietro Aretino == Buongiorno, AssassinsCreed!<br> :1. Ripristino del precedente ordine delle citazioni. Provvedo subito. E aggiungo: con vero piacere, poiché lo ritengo un criterio filologicamente più pertinente.<br> :2. Sì, le lettere, pubblicate a suo tempo dall'Aretino in libri distinti, hanno una numerazione progressiva. Se è utile, alle lettere citate posso aggiungere il relativo numero. Domanda: in tal caso, dovrò anche specificare l'appartenenza al primo o al secondo libro?<br> :3. Non so se ho capito bene la sua domanda. Se per "sezione iniziale" intende il "Primo libro" (342 lettere) non ci sono problemi. Idem per il "Secondo libro": 460 lettere.<br> Grazie della sua attenzione. Un cordiale saluto, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:33, 31 lug 2019 (CEST) :: Buon pomeriggio. Ho dato un'occhiata alle altre lettere pubblicate ad inizio pagina per vedere se c'era la possibilità di incorporarle nella sezione specifica. Ho così scoperto che la numerazione delle lettere non ha un canone condiviso ma è opera di ogni singolo curatore. Faccio un esempio: la lettera del 3 luglio del 1538, Editori Giuseppe Laterza e Figli, 1916 (vedi nota n. 5, è citata con il numero 380 mentre nel mio volume (Mondadori, ottobre 1960, prima edizione) riporta il numero 47. Non solo: c'è anche un problema di trascrizione ortografica (o di correttore automatico?): nella citazione pubblicata su Wikiquote il nome del destinatario è [[Agostino]] Ricchi mentre nel mio è [[Agustin]] Ricchi. Ancor più problematiche poi risultano essere le lettere a Francesco Coccio. Ho cercato quella (vedi nota n. 2) che indica la mia stessa fonte (Mondadori 1960, curatore Flora, note storiche di Del Vita), ma non l'ho trovata. Che si tratti di un'edizione successiva alla mia, e quindi ampliata, ma tanto ampliata (le lettere del mio volume, infatti, si fermano al 1542 e quella di cui sto parlando ha per anno il 1548)? Concludo: come mi regolo con le lettere già pubblicate? Nella parentesi, oltre al numero di pagina indico anche l'anno di edizione del volume? Esempio: (1960, Da ''A messer ...'', p. ). Scusi la prolissità, ma non ho proprio saputo evitarla. Grazie. Saluti,--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 18:09, 31 lug 2019 (CEST) == Buon Compleanno! == Ooooh buon Compleanno, Creed! Nonostante i boicottaggi dei nostri potenti nemici (i Templari, ovviamente!), che da qualche anno erano riusciti a farci dimenticare questa data, l'[[Ordine degli Assassini|Ordine]] è riuscito a recuperare questo prezioso dato utilizzando un [[w:Animus (fantascienza)|Animus]] rubato all'Abstergo. Siamo stati bravi, eh? Allora tanti auguri, Mèntore, continua insieme a noi ad agire nell'ombra per servire la luce! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:13, 4 ago 2019 (CEST) :Ciao, Creed, Auguri anche da parte mia, Buon compleanno, Creed! È proprio bello rivederti, grazie, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:51, 4 ago 2019 (CEST) ::{{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Grazie mille, gentilissimi! È bello ritornare da queste parti di tanto in tanto anche e soprattutto per "rincontrarvi".--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:04, 9 ago 2019 (CEST) == Proverbi (voce Cipolla) == Buongiorno! Avevo annullato la mia stessa modifica perché mi ero persuaso che il wikilink di "Proverbi italiani" indirizzasse ad una "Disambigua". Mi sbagliavo, ciò succede solo con "Proverbi". In futuro cercherò di stare più attento. Saluti, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 07:46, 5 ago 2019 (CEST) == [[Vita e morte]] == [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vita_e_morte&type=revision&diff=1005278&oldid=1004919 Non l'hai capìta]. Non ho fatto il rollback, né lo farò. Non ho nulla da aggiungere, perché ''res ipsa loquitur''. Con la presente, ho assolto il mio dovere. Cordialità. --[[Utente:Filippo Marchiali|Filippo Marchiali]] ([[Discussioni utente:Filippo Marchiali|scrivimi]]) 12:56, 9 set 2019 (CEST) == Conflitti della guerra fredda == In che modo la guerra del Vietnam non era un conflitto svoltosi nel contesto della guerra fredda? Guarda le categorie dell'[https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Guerra_del_Vietnam equivalente wikipediano] [[Utente:Mariomassone|Mariomassone]] ([[Discussioni utente:Mariomassone|scrivimi]]) 22:45, 5 gen 2020 (CET) == Domanda == Ciao! Chiedo a te perchè ti vedo attivo in questo momento. C'è qualche criterio di enciclopedicità? O basta che esista la voce su itwiki? Poi, le voci hanno un minimo di citazioni da avere per non essere cancellate? Della serie, [[ASAP Rocky]] andrebbe bene in questo modo? A presto, --[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:04, 6 gen 2020 (CET) :Ho provveduto a cambiare la fonte. Devo ammettere che wikiquote è un bel progetto, continuerò a contribuirci di tanto in tanto. Buon wiki!--[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:18, 6 gen 2020 (CET) == Karl-Heinz Rummenigge == Cioa Creed, è una gioia rivederti in azione, come sempre in modo super-superlativo. Avrei bisogno del tuo aiuto, perché sei molto più esperto di me in questo campo: che ne pensi di questa modifica nella voce [[Karl-Heinz Rummenigge]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Karl-Heinz_Rummenigge&oldid=1028881]? Tu puoi valutarla molto meglio. Forse solo questa citazione: "Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno. (Luciano Moggi)" sembrerebbe effettivamente al limite. A te l'ultima parola. Ciao, Buon anno nuovo. ({{small|da qualche tempo un po' più larvatus prodeo, sine nomine meo, ignosce mihi}}) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:15, 6 gen 2020 (CET) P. S. Dimenticavo di chiederti, per favore, ancora una cosa; questa citazione di [[Pietro Maffi]]: "Certo ora noi vorremmo che la questione galileiana non fosse mai sorta; posto però il fatto, nella legislazione e nelle condizioni del tempo e degli uomini ben dovremmo sapercela spiegare, e pur riconoscendo i torti dove ci furono, non cadere in ingiustizie con nessuno, né in recriminazioni tribunizie, in tutto portando invece serenità ed equità. Del resto qualche cosa di quello, che intervenne a Galileo, non intervenne forse sempre? Ricordisi la Grecia antica. E presso i moderni?... Un maestro, un professore insegna una dottrina, che si giudica non buona: che si fa? Si provvede! Non ci sono per questo i Provveditori?'... E si è pure, e da quanto tempo, nelle somme e inviolabili libertà!" potrebbe andar ben per creare la voce tematica: Processo a Galileo Galilei<s>.</s> ? Se tu dici che va bene, vorrei proporlo a Gaux. Ti ringrazio tantissimo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:37, 6 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, ti ringrazio moltissimo. Auguro Buona Epifania anche a te. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:42, 6 gen 2020 (CET) == Renato De Falco, incipit di Del parlar napoletano == Ciao, inserendo Saverio Fausto De Dominicis nella pagina degli Incipit ho notato un link errato a [[Renato De Falco]] (era de Falco). Dopo la correzione, mi sono accorto che l'incipit riportato "Del parlar napoletano" non esiste nella voce (la prima citazione del testo è a p. 27). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 14:05, 7 gen 2020 (CET) == Ultime parole da Romanzo criminale == Ciao Creed, buon anno!, passo di qua per ricordarti che resterebbe in sospeso [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]], senza fretta ovviamente. Un caro saluto, -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:21, 8 gen 2020 (CET) == Spazi tra * e = == Ciao AssassinsCreed, non sono particolarmente pratico di Wikiquote, però so con certezza che su Wikipedia si lascia lo spazio tra gli asterischi e l'intestazione, non dovrebbe essere così anche qua?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:04, 8 gen 2020 (CET) :Ok, grazie della spiegazione, nessun problema per il messaggio precedente.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:08, 8 gen 2020 (CET) == Re: citazioni su... == Ciao AssassinsCreed, provvederò a creare le voci sulle relative persone, ho però un dubbio: la pagina si può creare anche se non è molto famosa e non ha una voce su Wikipedia (es: l'ex allenatore della nazionale australiana di nuoto Don Talbot)?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 20:22, 10 gen 2020 (CET) == Vittorio Sgarbi == Ciao, Creed. Cosa dobbiamo fare con quest'inserimento? [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vittorio_Sgarbi&diff=prev&oldid=1031262]. Abbi pazienza, in questo momento mi sembra che tu sia il solo a cui possa chiedere consiglio. Grazie infinite. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:29, 14 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed. Perfetto. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:57, 14 gen 2020 (CET) ::Buonasera Creed, abbi tanta pazienza. È regolare questo? [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Unione_Sovietica Discussione:Unione Sovietica] o devo cancellare? Dimmi, per favore, Creed, solo se si o no e a tutto il resto penso io. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:28, 15 gen 2020 (CET) == Maria Valtorta == Ciao, Creed. Per favore, puoi dare un'occhiata a questo: [[Maria Valtorta]], sezione Il Purgatorio, che è l'ultimo inserimento di questo utente, ma sono ammissibili fonti del genere, non dico fonti visive, ma proprio fonti di quel tipo? Io spero che Superchilum torni presto perché non ti nascondo che la situazione si sta facendo per me un po' difficile. Scusami. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 05:58, 21 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie per avere sistemato una cosa così inammissibile. Stai facendo un lavoro straordinario, come sempre. Creed, non ti nascondo che anche io sto cominciando a rivedere e ripensare molte cose e comincio a sentire un po' di amarezza e di delusione. Sono lieto che tu stia lavorando e che tu stia certamente facendo il lavoro che più ti piace e, sono certo, in modo splendido. Neppure a me mancano problemi personali, familiari, di lavoro e di altro tipo che rendono tormentoso lo svolgimento di questo compito, doverlo fare immancabilmente tutti i giorni e più volte al giorno senza potere staccare mai perché in pratica si è rimasti soli e la situazione non è facile; questo comporta restrizioni dure, pesanti nella propria vita personale, rinvii di cose importanti, compresi problemi personali molto critici. Finché posso andare avanti, finché riesco ad impormi determinate cose, io proseguo, ma se non sarà possibile dovrò trarne tutte le conseguenze e chiedere il deflag. Scusami se ti parlo di queste cose, non amo pesare sugli altri, affliggere gli altri con problemi personali, non è bello, non l'ho mai fatto. Ma non potrà andare avanti a lungo così, allora è bene essere sinceri, in modo che chiunque ha funzioni qualificate in questo progetto sappia che potrei anche lasciare ed abbia modo di provvedere per tempo. Strano che mi capiti questo, sono sempre stato leale con tutti. Ciao, Creed, scusami scusami. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) P. S. Lo vedi, Creed, lo stress è fortissimo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) ::Ciao Creed, ho molto apprezzato quanto hai scritto sulla mia decisione di chiedere il deflag. Non ti nascondo che in questi ultimi tempi ci ho pensato spesso e sono entrato due volte nella relativa pagina di richiesta. Mi ha trattenuto dal farlo solo il senso di lealtà e di rispetto verso un collaboratore che aveva espressamente chiesto il mio aiuto. Fu questa la sola ed unica ragione che mi spinse ad accettare. In questo preciso momento non posso lasciare, appena qualche questione sarà risolta e sarà tornato Superchilum dovrò per varie ragioni interrompere la collaborazione per un periodo abbastanza lungo e valuterò se chiedere o meno il deflag e se continuare anche da semplice utente. Quindi se dopo il ritorno di Superchilum, per impegni, priorità o per altre comprensibili e giustificatissime ragioni non ci potrà essere più nessuno, di fatto wikiquote resterà acefala. Penso si debba evitarlo provvedendo per tempo ed in quest'ottica sono pronto anche adesso, in questo preciso istante, a farmi da parte per lasciare il mio ruolo ad altro collaboratore, meglio ancora altri collaboratori (e questo è un punto-chiave, un aspetto veramente decisivo) e non mancano qui persone davvero molto capaci e presenti. Del resto si può rendere servizio anche da semplice utente come ho fatto con entusiasmo per anni; quest'anno anche affiancando per l'intera estate nel patrolling un collaboratore che era rimasto solo. Tutto considerato, se a suo tempo lasciò questo ruolo un amministratore del calibro di Micione, che pure aveva fatto tante cose importantissime e – credo – meritava comunque di rimanere amministratore, un Sun-crops può lasciare questo ruolo senza farsi troppi problemi. Per ora resto, ma l'entusiasmo e la voglia sono ormai passati. Ti saluta, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:16, 22 gen 2020 (CET) :::Hai perfettamente ragione Creed, penso che seguirò prestissimo il tuo consiglio. Nel frattempo però ''la cosa'' continua proprio ora e proprio ora ne ho parlato con Donato. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:16, 22 gen 2020 (CET) ::::Per esempio, se dai un'occhiata ad Emanuele Severino e segui gli altri contributi... --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:42, 22 gen 2020 (CET) == L'ora più buia == Buonasera, era in sovraimpressione. Se ho sbagliato, lo elimini e mi scuso per l'errore. Buona serata == Blocco == Ciao, Creed, ho letto la discussione in wikipedia con Micheledisaveriosp. Ho già avuto modo di anticipare ieri a Donato che non mi oppongo assolutamente alla revisione del blocco da me applicato all'utenza, anche – sempre che lo riteniate opportuno – nel caso di uno sblocco immediato. Non c'è alcun bisogno che mi si presentino scuse, perché – e qui sono io a scusarmi con te – è una cosa che in generale, anche nella vita reale, non mi piace molto. Preferisco di gran lunga scusarmi che ricevere scuse. Considero scuse sincere, autentiche il non ripetere gli errori fatti. L'ho già scusato da quando ho letto il messaggio che ha rilasciato nella mia pagina di discussioni in wikipedia e in wikiquote. Piuttosto mi spiace che gli amministratori di condominio, persone rispettabilissime, siano considerati in un certo modo. Facciamo come se le scuse me le avesse già chieste. Accettate. Faccio solo una piccola, ragionevolissima richiesta che non è in alcun modo una condizione che pongo per un eventuale sblocco: per un tempo molto lungo gradirei ridurre al minimo, prossimo allo zero, le discussioni con questa utenza poiché è estremamente insidiosa proprio in fase di discussione. L'utente Micheledisaveriosp mi userà la cortesia di rivolgersi per tutte le sue esigenze di contribuzione ad altri collaboratori. Dico già in anticipo all'utente Micheledisaveriosp che per un tempo molto lungo non darò alcun seguito ad eventuali sue comunicazioni di qualsiasi tipo e tenore. Ti ringrazio e mi scuso sinceramente con te se nelle discussioni di ieri posso aver detto qualcosa che abbia dato fastidio. Ti saluta --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:59, 23 gen 2020 (CET) Faccio solo una piccola aggiunta: nessuna scusa intesa come atto di contrizione solenne e simili perché queste cose mi mettono a disagio, quanto ad avere fiducia che l'utente non ripeterà comportamenti irregolari, che è il punto veramente decisivo, continuo ad avere i miei forti dubbi. Ma, come ho già detto, non mi oppongo alla revisione o all'annullamento del blocco, se lo riterrete opportuno. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:20, 23 gen 2020 (CET) :Ciao, Creed, hai fatto benissimmo a prendere questa iniziativa, la condivido pienamente. Questo è fuori discussione. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:15, 24 gen 2020 (CET) ::Ciao, Creed, senza ritornare su quanto si è già detto a proposito del blocco, se hai tempo ti propongo una lettura interessante, aggiornata al 23 di questo mese. [https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Micheledisaveriosp]. Non ti chiedo di rispondermi, solo, per favore, se puoi, se per caso non l'avessi già letto, di leggere. Tutto qui. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:29, 24 gen 2020 (CET) P. S. Per favore, Creed, ti prego di non rispondermi nulla su questa mia proposta di lettura, è molto meglio così, credimi. Solo, per favore, leggi (nel caso tu non l'abbia già fatto). Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:58, 24 gen 2020 (CET) :::Ciao, Creed. Guarda, mi spiace tantissimo dovertelo segnalare. Ma nella sua pagina di discussione questo utente ha risposto anche a te. E francamente è più che sbalorditivo, più che sconcertante quello che ha scritto [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Micheledisaveriosp]. Non ho mai visto nulla del genere... Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 08:26, 25 gen 2020 (CET) ::::Ho visto, sto per rispondere.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 08:29, 25 gen 2020 (CET) :::::Buongiorno, mi rivolgo all'amministratore AssassinsCreed per un problema con l'utente Micheledisaverio che recentemente ha effettuato alcune modifiche sulla pagina Wikipedia di [https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Valtorta Maria Valtorta]. Ho provato a discutere con lui delle sue modifiche, a mio avviso non pertinenti e che andavano a intaccare argomenti sensibili come il NPOV già discussi in passato, ma ho riscontrato delle difficoltà a dialogare con questa persona; poi ho visto che non ero il solo ad avere dei problemi. Ieri ho annullato le sue modifiche perche facevano riferimento a un sito esterno che pubblicava materiale coperto da copyright. Vorrei evitare una discussione a colpi reciproci di annullamenti. Come posso fare ? Grazie --[[Utente:Terranovas67|Terranovas67]] ([[Discussioni utente:Terranovas67|scrivimi]]) 11:18, 3 feb 2020 (CET) == Re: Vocabolario della Crusca == Buongiorno! È stato chiarissimo. La ringrazio vivamente per i correttivi apportati alla voce. Quanto allo stub, so bene che viene meno con tre citazioni, e quindi si è trattato solo di una distrazione.--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:42, 30 gen 2020 (CET) == Re: Einstein == Grazie per la correzione. In quanto alla traduzione italiana, stavo per fontarla con [http://www.marx21.it/index.php/fr/42-articoli-archivio/7473-albert-einstein-laltro-sguardo?fbclid=IwAR1pFhyNrPhtN_YzdI7MOxoAcFcpYY34zdhgc3y7VUVP8AOBenwdoQy6IGA questa], solo che volevo rimanere più fedele alla versione inglese. Quindi ho cambiato alcune parole. Per quanto riguarda la fonte originale, è [https://www.nytimes.com/1942/10/26/archives/notes-on-books-and-authors.html questa]. Ora aggiorno tutto.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:31, 2 feb 2020 (CET) :Cosa ne pensi della fonte ita? Troppo debole? Ce la mettiamo? Il The New York Time lo mettiamo come altra fonte o lo aggiungo nella stessa riga di quella fonte che hai messo tu?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:37, 2 feb 2020 (CET) == Un piccolo aiuto == Ciao, AssassinsCreed. Volevo chiederti una cosa: di recente un utente ha creato [[Ultime parole da Batman|una nuova voce]] di ultime parole, riguardante l'universo di [[Batman]]. Il problema però è che, per quanto riguarda la trilogia del ''[[Il cavaliere oscuro|cavaliere oscuro]]'', era stata già creata tempo fa [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|una voce]] di ultime parole. Visto che tu di queste cose forse te ne intendi, ho una domanda: è meglio lasciare la voce che ha creato l'utente in questione recentemente, o lasciare la voce dedicata interamente solo alla trilogia del ''cavaliere oscuro'' per tenere le ultime parole di quei tre film? Perché tenere le ultime parole in due voci non mi sembra adeguato. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 16:35, 2 feb 2020 (CET) :Ciao, come primissima cosa la inviterei a registrarsi, questo renderebbe se non altro la comunicazione molto più agevole... :È sicuramente inutile avere due voci del genere. La soluzione migliore sarebbe sfruttare la pagina già esistente ([[Ultime parole da Il cavaliere oscuro]]) e aggiungervi le altre citazioni cambiando poi il nome della pagina, in modo da preservare la cronologia. :La pagina attuale [[Ultime parole da Batman]] è strutturata male: quell'ordine cronologico messo così non ha minimamente senso! Andrebbero create delle sottosezioni per ciascun filone narrativo: quello di Burton, quello di Nolan, ecc... :Inoltre a questo punto la voce su Batman dovrebbe essere onnicomprensiva in modo da includere anche ultime parole da serie, fumetti, ecc.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:19, 2 feb 2020 (CET) Ciao di nuovo AssassinsCreed, scusa se non ti ho potuto rispondere prima di questo momento. Ad ogni modo, per quanto riguarda la situazione, secondo me, è eliminare le ultime parole provenienti dalla trilogia del ''cavaliere oscuro'' in [[Ultime parole da Batman|questa pagina]] e utilizzare la [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|pagina creata mesi fa]]. Per quanto riguarda il resto, potremmo anche utilizzare delle sottosezioni, come quelle che hai elencato qui sopra. Per quanto riguarda includere anche le serie tv o i fumetti non saprei (anche perché ci sono un sacco di serie tv e fumetti su Batman, e molti di questi forse non hanno neanche la voce su wikiquote). In caso contrario questa soluzione non andasse bene, potremmo spostare la pagina per quanto riguarda solo i film di Batman (escludendo quelli del ''cavaliere oscuro'' che hanno già la loro pagina). Non saprei però come spostarla se dovremmo per forza farlo, e neanche iscrivermi come mi hai consigliato sopra. Secondo te, che possiamo fare? [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|mag]]) 17:56, 4 feb 2020 (CET) Ciao, ho visto che mi hai scritto, e capendo come stanno le cose, voglio chiedere scusa per il malinteso: il fatto è che non sapevo come registrarmi, e quindi volevo sapere come fare, così da sistemare le cose. Se è come dici che tu, che devo cliccare "registrati", allora va bene. E mi scuso tanto di nuovo per il malinteso. Inoltre, l'altro pulsante che mi ha detto di cliccare, ovvero "altro", non riesco a trovarlo, ma a parte questo ho afferrato il concetto. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 20:54, 4 feb 2020 (CET) Grazie per aver provveduto a sistemare tutto, scusami se non ho potuto risponderti prima, ma ero abbastanza indaffarato a fare altre cose, scusami e grazie di nuovo. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 14:23, 9 feb 2020 (CET) == Re: Proverbi == :Ciao, Creed. Va tutto bene come avevate deciso. Ti ringrazio per aver ripristinato l'uniformità della voce. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:08, 4 feb 2020 (CET) P. S. Scusmi, Creed, ma ho l'impressione che l'utente 93.65.29.101 che ti ha chiesto un aiuto per Ultime parole da Batman forse non sa ancora che gli hai risposto, il messaggio è nella tua pagina. Ciao, Grazie, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:13, 4 feb 2020 (CET) == Re: Bartłomiej Drągowski == Ciao. Ho inserito quella citazione proprio perché imho significativa al massimo del ''concetto'' stesso di "ultime parole famose" - affermazioni che si ritorcono ''immediatamente'' contro -, al di là del recentismo che però in questo caso è giocoforza inevitabile; recentismo che, per quanto da tenere in considerazione, però da solo non basta a mettere in dubbio la valenza di una citazione '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 21:10, 7 feb 2020 (CET) == Re: Aassoluta fedeltà alla fonte == Grazie per il chiarimento. Provvedo immediatamente alla modifica. Mi scuso per la confusione e la ringrazio per la disponibilità. Vanessa --Varu1971 (scrivimi) 12:36, 9 feb 2020 (CET) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 09:44, 10 feb 2020 (CET) == correzione == in una pagina di spiegazioni, c'è scritto...."aldilà di quelle note;". Va corretto in "al di là". l'Aldilà è dove andremo tutti il più tardi possibile. Comunque, bravi per quello che fate. ciao {{non firmato|83.49.8.176|01:19, 11 feb 2020‎}} :Grazie della dritta. A volte si commettono errori stupidi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 06:36, 11 feb 2020 (CET) == VirginiaDyason7 == Ciao, Creed, ho appena cancellato la pagina di questo utente Sotto il titolo Wikiquote:Avvertenze generali. Mi è stato chiesto di fare un controllo ulteriore su una pagina correlata o qualcosa del genere, ma non credo di aver capito bene. Posso chiederti di supervisionare il mio intervento e correggere qualche mio eventuale errore? Ti ringrazio. Complimenti per lo straordinario lavoro che hai svolto sulle categorie. Anche per questo, grazie, ma dire grazie è poco. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 12 feb 2020 (CET) :Credo di aver rimesso tutto a posto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:08, 12 feb 2020 (CET) Forse no, vuoi rivedere per favore il blocco infinito che ho applicato all'utente e, se ho sbagliato, modificarlo? Qui non è stata creata una pagina spam, ma modificata una pagina esistente inserendo spam. Non so come regolarmi in questo caso e in questo momento posso chiedere un aiuto solo a te. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:13, 12 feb 2020 (CET) == Contrada del Leocorno == Ciao AssassinsCreed, in merito a [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Contrada_del_Leocorno&diff=next&oldid=1033979 questo tuo rollback], ritengo più corretto affidarsi alla Contrada stessa che, [http://lnx.contradaleocorno.it/ in intestazione del proprio sito], riporta proprio "Fiede e risana al par l'arma c'ho in fronte". Fammi sapere, ciao :) --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:10, 20 feb 2020 (CET) :[http://lnx.contradaleocorno.it/?page_id=8 Qui] ulteriore conferma. --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:25, 20 feb 2020 (CET) == Citazioni di Ottavio Rosati == Grazie mille per le precisazioni e tutto il resto. Grazie e buonagiornata--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 12:24, 20 feb 2020 (CET) == Risposta sulla selezione delle citazioni == Ciao AssassinsCreed, mi rendo conto che occorra fare una selezione, secondo te ci sono citazioni superflue su [[Michael Phelps]]? Ho inserito citazioni di persone importanti nel mondo del nuoto e dello sport e ne ho altre due da aggiungere: una di Brendan Hansen e l'altra di László Cseh, ma se sono già troppe non le inserisco o almeno ne elimino altre.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 18:55, 20 feb 2020 (CET) == Re: Fonti secondarie == Ehilà, ogni tanto si incontra qualcun altro qui, che bello!<br>Quello delle fonti principali/primarie e secondarie è un tema sul quale abbiamo discettato a lungo qualche tempo fa, e dovrei riesumare quelle lunghe discussioni, piene di spunti interessanti. In sintesi, se fossero già disponibili le fonti principali inserirei (anche) quelle, ma se non ci sono è preferibile una fonte secondaria al posto di un "senza fonte"; del resto si tratta di libri in commercio, facili da reperire per svolgere un eventuale doppio controllo.<br>In quest'ultimo periodo sto facendo un po' di "lavoro sporco" nel tentare di reperire le fonti primarie (cioè in lingua originale) di parecchie citazioni, e la mia fonte preferita è... Wikiquote (in altre lingue).<br>Su Einstein, onestamente non avevo idea che fosse una pagina "sensibile" (ok, adesso ho colto il senso). Si potrebbe suggerire di inserire una forma di "avvertenza" all'inizio della pagina, in modo da non stravolgerne l'impostazione e/o un "segnale" sulle pagina che si desidera siano le più accurate possibili (ad es. le pagine che potenzialmente potrebbero diventare da vetrina).<br>Per la citazione sulla "sezione aurea", sul libro è proprio così, tra virgolette e con le parole "[La sezione aurea]" racchiuse tra parentesi quadre. Nel frattempo ho fatto una rapida ricerca e la frase originale potrebbe essere "[https://www.goodreads.com/quotes/8601663-the-golden-proportion-is-a-scale-of-proportions-which-makes <The golden proportion> is a scale of proportions which makes the bad difficult <to produce> and the good easy]".<br>Finisco di rimpolpare un po' altre voci e se vuoi tra qualche giorno ti do una mano a cercare altre fonti per Einstein; ma anche qui, quali saranno le citazioni (in inglese) vere? E come distinguerle da quelle false? Che mal di testa... --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 23:33, 24 feb 2020 (CET) :Su Einstein: concordo, la citazione è imprecisa, o quanto meno può far sorgere dubbi, per cui inserisco in nota che dalle altre fonti si tratterebbe non di sezione aurea (che in matematica è definita in un certo modo), ma appunto del ''modulor'', cioè una scala di proporzioni antropometrica. Sul resto sono completamente d'accordo con te su tutto quello che dici riguardo all'approccio con le fonti primarie e secondarie; rimango dell'idea di inserire un tag, che so, <nowiki><!-- --></nowiki> con l'avvertenza di fare modifiche con le dovute attenzioni in quanto pagina "sensibile" o come vogliamo chiamarla. Più in generale, fammi sapere se fra qualche giorno può far comodo il mio aiuto su ulteriori controlli con le fonti. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 17:11, 25 feb 2020 (CET) ::Scusa il ritardo: sono d'accordo, ci sono più fonti che fanno propendere nel senso del ''modulor'' anziché la sezione aurea, e quindi la citazione dal "libro della matematica" è senz'altro imprecisa (o inesatta, o fuorviante). Procedi in completa autonomia, ''permission granted'' :) --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 19:47, 1 mar 2020 (CET) == re: Bentornato == Tu dici a me bentornato? Da che pulpito??? :D ma sono io che lo dico a te, mi (ci) sei mancato da matti. La mia spedizione è andata bene, io ero molto più a sud (abbiamo raggiunto il punto più a sud mai raggiunto da una nave italiana, nelle vicinanze del Ross Ice Shelf, nella Baia delle Balene), quindi il freddo c'era eccome, ma i trend globali sono effettivamente preoccupanti, ahimè. Ho visto i tag, in questi giorni vedo di recuperare ;-) ciao. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:01, 25 feb 2020 (CET) == Il radiologo re della vetrina == Ciao Creed, ancora complimenti per l'entrata in vetrina di Marchesi, pensi che possa essere il momento giusto per proporre anche Einstein? Eddai, su... così lo mettiamo al posto di Tolstoj che ormai ha fatto il suo tempo... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:58, 29 feb 2020 (CET) :Dicevo Tolstoj perché è quello che compare da più tempo in homepage, però si potrebbe togliere prima qualche altro film, hai ragione... Comunque è un piacere vederti di nuovo alle prese con cose complicate come le citazioni errate, il tuo è proprio un ritorno di fiamma, eh? Bene, bene... {{smile}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:01, 29 feb 2020 (CET) == Fonte == Ciao, ecco il video. Minuto 12:00 https://www.youtube.com/watch?v=dLD1aqH0bLI {{non firmato|79.55.34.243|23:21, 1 mar 2020‎}} :Ok, grazie.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 23:31, 1 mar 2020 (CET) == Re: Picco su Einstein == Ciao. In casi simili la prima cosa che controllo sono le voci collegate in altri progetti e altre lingue, per capire se è un fenomeno generalizzato o specifico della voce. In questo caso la voce in Wikipedia in italiano ha avuto un picco analogo, fino a circa 70k visite, quindi non è impossibile che 1000 visite siano "percolate" a Wikiquote anche solo da lì. Il secondo passo è cercare eventi o notizie che possano aver causato il fenomeno osservato. In questo caso potrebbe essere una notizia generalista, visto l'effetto diffuso. A quanto pare la [https://metropolitanmagazine.it/albert-einstein-nobel/ risposta] è la TV: «"Perché Albert Einstein ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921?" È la domanda con la quale Gerry Scotti ha chiuso la quinta puntata di Chi Vuol Essere Milionario». La voce di Wikiquote mi pare essere nella prima pagina dei risultati di Google in italiano (anche se non sappiamo dove fosse una settimana fa), quindi è plausibile che catturi una buona parte di un simile traffico di curiosi. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:02, 2 mar 2020 (CET) :Figurati, non è mai un disturbo aiutare un collega di Wikiquote, specie se è una domanda curiosa e interessante come questa. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 20:18, 2 mar 2020 (CET) == re: Minuzia su Marchesi == Ciao, l'entità "& nbsp ;" (ma senza gli spazi in mezzo... anche con i nowiki non riuscivo a crearla, così te l'ho incollata "spezzata") crea uno spazio vuoto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:18, 2 mar 2020 (CET) == Re: Ancora Einstein == Ciao AC, lo spiegone sul bambino di sei anni si trova nella Wikiquote inglese, paragrafo "Misattributed" (quindi: attribuita erroneamente), e ne ho condensato il senso in due righe. Alla peggio possiamo sempre indicare prima dello spiegone una frase del tipo "Come rileva Wikiquote English, la frase è spesso attribuita a" ecc. ecc.<br>Se le altre Wikiquote sono considerate fonti affidabili - nel senso di due/tre messaggi fa - potremmo saccheggiare a man bassa, e non solo dalla Quote inglese: la tedesca e la francese sembrano degne di fiducia, e spesso la catalana e la portoghese riportano le fonti; non così per altre lingue, purtroppo. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 18:02, 3 mar 2020 (CET) :Non ci avevo pensato in questi termini, anche se in effetti le ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:General_disclaimer disclaimer]'' delle varie Wiki avvertono che "''Wiki* makes no guarantee of validity''", e quindi anche nella nostra WQ, nonostante il tempo speso per fare lavoro sporco e controllare le fonti, non ci sarebbe mai garanzia di accuratezza al 100% su nessuna pagina. Ragionando in questo modo si rischia però di non dare affidabilità nemmeno ad altre fonti di riferimento, perché anche queste avvertono sulla presenza di possibili imprecisioni (come indicato per esempio [https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Non-Wikipedia_disclaimers qui]): in poche parole, nessuna delle fonti che consideriamo affidabili dà la garanzia di essere ''error free''.<br>Per il caso specifico è stato indicato che la citazione in questione non è direttamente attribuibile ad Einstein in mancanza di altre fonti (più o meno) certe, mentre vi è il ragionevole dubbio che sia stata pronunciata da Rutherford. Oltre allo spiegone nella voce di Einstein, sempre su WQ in lingua inglese la pagina di [[en:Ernest_Rutherford|Rutherford]] riporta che l'espressione ''An alleged scientific discovery has no merit unless it can be explained to a barmaid'' si troverebbe citata in G. J. Whitrow, ''Einstein: The Man and His Achievement'', 1973, p. 42, una prima variante (''If you can't explain your physics to a barmaid it is probably not very good physics'') si troverebbe citata nel "Journal of Advertising Research" (marzo-aprile 1998), ed una seconda variante (''A theory that you can't explain to a bartender is probably no damn good''). si troverebbe citata in Francis Collins, ''The Language of God'', 2006, p. 60; da lì al "bambino di sei anni" il passo è breve.<br>Come dicevamo, in generale non c'è garanzia di validità dei contenuti, ma nel caso in questione abbiamo più elementi che convergono nel dire che l'affermazione non sia riconducibile ad Einstein, con un certo grado di probabilità.<br>Naturalmente, e al di là del "ragionevole dubbio", se ritieni che serva un ''quid pluris'' per la pagina puoi tranquillamente modificare il pezzo incriminato, o addirittura cancellarlo; più in generale penso comunque che tu stia facendo un ottimo lavoro di revisione per poter avere voci sempre più di qualità, per cui continua così. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 12:21, 8 mar 2020 (CET) == [[Kim Jong-un]] == Ciao, Creed. Per favore, tempo e impegni permettendo, puoi dare un'occhiata alla voce Kim Jong-un? C'è un massiccio inserimento di citazioni. Il mio dubbio è sulle fonti, ma è possibile che mi sbagli. C'è ancora una questione più generale che si è presentata in passato in casi analoghi: è stata rimossa la qualifica di dittatore. Cosa sarebbe meglio fare secondo te? Con l'occasione mi permetto - e spero vorrai perdonarmi se apro questo spiacevole argomento – di anticipare, nell'imminenza del rientro, che con l'utenza che ho bloccato 45 giorni fa circa, non desidero avere alcun contatto e non darò seguito alcuno ad eventuali messaggi delle medesima. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:37, 5 mar 2020 (CET) Scusami, Creed, prima che dimentichi: c'è ancora qualcosa da mettere a fuoco in [[Ultime parole da Batman]]. Sono incerto se annullare o no, alcune citazioni sembrano effettivamente poco significative anche se non mi sembra di aver visto spiegazioni sgrammaticate. Su questo genere di voci purtroppo non ho mai collaborato. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 5 mar 2020 (CET) Grazie ad Homer, che ringrazio ancora, per Ultime parole da Batman tutto è chiarito. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:32, 5 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed, grazie infinite per aver trovato il tempo nonostante i tuoi impegni di lavoro di rispondermi. Grazie per tutte le cose che hai sistemato. Per [[Ultime parole da Batman]] non c'era in effetti alcun problema. L'anonimo ha allineato annullamenti di Homer, cosa che non avevo notato. Ma Homer, tanto più esperto di me in assoluto e su questo tipo di voci, ha chiarito tutto [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente%3ASun-crops&type=revision&diff=1045960&oldid=1044830]. Grazie ancora e, ancora una volta, grazie è dir poco. Ti auguro un Buon Fine settimana, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 7 mar 2020 (CET) == Re: Wolfenstein II: The New Colossus == Che ne pensi? Può andare? Cosa manca da standardizzare? [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 19:13, 7 mar 2020 (CET) == Striscioni del Calcio == Buonasera, se mi segnala quali sono le fonti da sistemare nelle modifiche che ho fatto, visto che ne ho fatte tante, risolvo il problema. Grazie 21:56, 9 mar 2020 (CET)Ferdinando di Savoia21:56, 9 mar 2020 (CET) == Re: Moriz von Craûn == Ciao, Creed. Per [[Moriz von Craûn]] è esattamente così. Il curatore Andrea Palermo ha messo in corsivo i soli versi che il filologo U. Pretzel ha espunto dalla sua edizione del Moriz von Craûn. La mia pagina di discussioni è senz'altro da archiviare. Ho tentato di creare [[Discussione:Sun-crops/Archivio1]] per trasferire il contenuto della pagina, ma sono stato bloccato da un filtro anti-spam, cosa che non comprendo bene. Devo ancora una volta fare appello alla tua cortesia per archiviare questa pagina, naturalmente se e quando i tuoi impegni te lo consentiranno. Ti ringrazio in anticipo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:13, 10 mar 2020 (CET) P.S. Ho dimenticato di dire che ho modificato la nota in Moriz von Craûn per renderla più chiara. La pagina di archivio che dovrei creare è questa, penso: [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio]]. Ho ritentato da poco ma c'è sempre lo stesso filtro che mi blocca. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:25, 10 mar 2020 (CET) P. S. Ciao, Creed ho riprovato ora cercando di salvare questa pagina [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio2009-2020]] dopo aver inserito tutto tranne l'ultima discussione relativa a von Craûn. La risposta è che non posso pubblicare perché: "La pagina che volevi salvare è stata bloccata dal filtro anti-spam. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la versione che stai per salvare contiene almeno un collegamento ad un sito esterno bloccato per spam. Per favore, clicca sul pulsante "indietro" del tuo browser, controlla i collegamenti esterni e rimuovilo.<br>L'elenco dei siti bloccati si trova in questa pagina. Il filtro anti-spam è stato attivato dal seguente testo: aforismario.net." Questo aforismario.net non riesco né a reperirlo né ad eliminarlo. Ebbi una discussione a proposito di un utente che utilizzava Aforismario.it. [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Sun-crops&diff=next&oldid=1010346], ma anche eliminando questa sezione il blocco resta. Ho provato ad archiviare fino al 2018, ma è lo stesso. Purtroppo non ne vengo a capo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:58, 10 mar 2020 (CET) Ciao Creed, sono riuscito ad archiviare la mia pagina di Discussioni fino al 2016. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:21, 10 mar 2020 (CET) :Ciao, Creed o devo dire SuperCreed? Su Moriz von Craûn il povero {{small|sun-crops}} può solo dire: Wow! È incredibile! Conoscevo già una tua splendida magia nella bibliografia della voce Sylvia Plath [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Sylvia_Plath&type=revision&diff=788318&oldid=788147], ma questo è anche meglio! Complimenti, Creed, ma come fai ad essere così bravo? E quando ci arrivo io a questo?, ma anche a metà strada di questo? Grazie anche per le discussioni archiviate. Ho cercato quel link per disattivarlo, ma non l'ho trovato, forse perché sto da più di un mese come su una barca in pieno beccheggio e rollio su un mare agitato e alcune cose sono diventate un po' più complicate. Forse puoi ancora aiutare il vecchio e malandato Sun-crops: se, in fase di verifica, confrontando due versioni di una voce modificata, è scritto che la modifica è, ad esempio, al rigo n° X della pagina, c'è un modo rapido di arrivarci o bisogna muoversi attraverso i "punti di repere" che si riescono ad individuare nelle due versioni affiancate? Grazie Creed. Muito muito muito obrigado. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:06, 11 mar 2020 (CET) ::Ciao Creed, ti sono grato per le belle parole che mi hai scritto, le apprezzo moltissimo. Per quanto riguarda la reperibilità delle modifiche, faccio l'esempio di questa voce Metal Gear Solid 3: Snake Eater [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Metal_Gear_Solid_3:_Snake_Eater&diff=prev&oldid=1046907]. Fra le altre modifiche vengono evidenziate variazioni alla riga 158 181 188. Quello che mi chiedo, ma forse è una domanda stupida, c'è modo di individuare rapidamente queste righe o, brancolando un po', le si debbono reperire facendo scorrere la pagina completa? Faccio ancora un esempio: Kim Il-sung [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Kim_Il-sung&type=revision&diff=1046976&oldid=999214]: Ho impiegato un po' di tempo a trovare la riga 96 e leggere la citazione (piuttosto retorica). Mi chiedo se c'è un modo più rapido di individuare queste righe. A volte non è nemmeno indicata la riga, ma c'è il titolo della sezione in cui è stata fatta una modifica, in questo caso è più semplice, anche se non sempre è così. È però possibile che la mia sia una domanda ingenua e che sia solo questione di allenarsi e farci la mano. Grazie di tutto, Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:40, 12 mar 2020 (CET) == Botta e risposta == Ciao, Creed. L'utente Mhorg mi pone un quesito tecnico. Vorrebbe inserire, come Botta e risposta alla seguente dichiarazione di [[Boris Johnson]] [In merito alla pandemia di COVID-19] Voglio essere onesto con voi, onesto col popolo britannico: molte famiglie, molte altre famiglie perderanno prematuramente dei loro cari, la risposta di [https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1238510586503274502 risposta] di [[Roberto Burioni]]. A me viene istintivo suggerirgli di metterla in nota alla dichiarazione di B. Johnson, dopo averla inserita con fonte nella voce [[Roberto Burioni]] che hai creato tu. È possibile questo tipo di inserimenti? Io credo di sì. Ho fatto qualcosa del genere nella voce [[Francesco Mazzarella Farao]], nota 4, con fonte in [[Benedetto Croce]]. È giusto il procedimento che penso io o è meglio fare diversamente? Mi rivolgo perché queste cose le conosci in modo molto analitico e l'utente ha bisogno avere il migliore supporto possibile e chi meglio di Creed può garantire questo? Grazie infinite, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:38, 14 mar 2020 (CET) == Blocco ip == Ciao Creed, spero che tu non sia troppo preso nel week-end a soccorrere i malati di coronavirus per strada, ho visto che hai bloccato infinito un ip ma in realtà questo non andrebbe fatto per gli ip, dato che possono non essere stabili, meglio un blocco temporaneo...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:36, 15 mar 2020 (CET) : {{ping|Spinoziano}}, possono esserci anche IP fissi. Se bloccano un IP infinito in genere è un fisso. -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:01, 18 mar 2020 (CET) :: {{ping|Blackcat}} Lo so, grazie. Sul cita web ti segnalo [[Wikiquote:Bar#Perché non usiamo i template per le fonti?|questa discussione]]. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:39, 20 mar 2020 (CET) == Cita web == Ok, ma quale posso usare? E, a margine, perché non si usa? -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:00, 18 mar 2020 (CET) == Re: Jair Bolsonaro == Buongiorno AssassinsCreed, mi smazzo quanto prima tutto il lavoro! Scusi per il disguido, all'epoca non avevo ancora assimilato la regola delle citazioni in lingua originale.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 10:57, 19 mar 2020 (CET) :Lavoro terminato, a presto. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 20:12, 26 mar 2020 (CET) == RE:Ultime parole dalle serie televisive == Sul serio? Devo spiegare come "Ehi, [inserire nome di scagnozzo/capo qui]" sia appenapenapenapenapena deboluccia come ultime parole? Cosa ci sarà dopo? "Ehilà", "Addio", "AHHH!", "Come stai oggi" Solo perché queste sono le ultime parole che escono dalla bocca di quel personaggio, non vuol dire che dobbiamo elencarle tutte. "E galleggiano?", "Ti prego non chiamarmi Eddie-spaghetti...", "finirete come tutti a galleggiare nella Luce dei Defunti"... QUESTE sono Ultime parole che valgono la pena di essere menzionate per la loro importanza. Non sto dicendo che un personaggio minore o una comparsa non debba essere menzionata ma... Georgie è sostanzialmente colui che ha dato il via al tormentone di Pennywise, Eddie chiede al suo amico burlone una buona volta di non chiamarlo con un simile nomignolo e Pennywise fa un discorso sul fatto che è "intoccabile e non mi ucciderete mai nonostante siate i protagonisti ed è ovvio che vincerete". Non vale la pena di citare Belch e Henry se le loro ultime parole sono i loro rispettivi nomi. Quale impatto lasciano? Quale perla ci hanno lasciato? Se è così, mettiamo tutti i versi, grida e lamenti delle comparse dei civili nei film di supereroi solo perché gli abbiamo sentiti dire "AHHH! Aiuto!" mentre venivano schiacciati da una roccia. Tanto è l'ultima cosa che ha detto. Non funziona così: io stesso ho messo frasi ben più sensate e importanti in alcune sezioni, ma non tutte le ultime parole dei personaggi di tale film/serie possono entrare, neanche (per fare un esempio) il cattivo di Batman Beyond la cui ultima parola è il nome di suo figlio: ha un suo senso, nel contesto, perché è lui la causa della sua morte e lo dice appunto furioso, mentre esplode nel sottomarino in cui l'ha intrappolato, ma lo staff di Wikiquote non l'ha trovata abbastanza valida. Mi stupisce che nessuno le avesse rimosse le ultime frasi di Belch e Henry, prima d'ora. E mi stupisce ancora di più che tu lo stia chiedendo. --[[Utente:Mariuigi Khed|Mariuigi Khed]] ([[Discussioni utente:Mariuigi Khed|scrivimi]]) 20:55, 19 mar 2020 (CET) == re: Wikidata su tomba\sepoltura == Dovrei aver fatto :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:03, 19 mar 2020 (CET) :Ah ok allora la sposto in [[:d:Q331055]]. Però quindi tutte le citazioni si riferiscono alla sepoltura come atto ([[:d:Q331055]]) e non alla sepoltura come struttura funeraria ([[:d:Q173387]])? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:22, 19 mar 2020 (CET) ::Ok, spostata :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 20 mar 2020 (CET) == re: J.R.R. Tolkien == Ciao, a cosa ti riferisci in particolare? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 27 mar 2020 (CET) :[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=J._R._R._Tolkien&diff=500585&oldid=491227&diffmode=source Beccato]. Roba del 2012. Sostituisco con la versione precedente. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:37, 27 mar 2020 (CET) == re: cartellino giallo varu == Buongiorno Creed, Le rispondo punto per punto: risposta 1: O. k. inserirò la nota di Ciasuno a suo modo /pirandello) correttamente. risposta 2: Le citazioni dei 'quattro decenni di plays' le ho reperite dalle bozze del booklet del nuovo DVD di Rosati: “Generazioni d’amore: le 4 americhe di fernanda Pivano” ed. 2020 che è in uscita nel catalogo dell'Istituto Luce Cinecittà. Me le inviò dr. Vera Fazio responsabile del catalogo DVD Luce quando ho comprato il dvd Psychodrame di Rossellini e Moreno. Generazioni d'amore stava per uscire col suo libretto ma non c'era ancora il codice. Il Luce sa delle mie ricerche sullo psicodramma e mi fornisce dati. Ho assolutamente sbagliato a non controllare la corrispondenza precisa delle cit. sul sito Play. Mi spiace ma pensavo di far bene. risposta 3: OK, faccio ancora confusione tra wikipedia e wikiquote! Mi spiace ma non avevo ancora capito come funziona per i film. Quindi su wikiquote non si può indicare link esterni di film come su wikipedia? buongiorno, grazie e saluti, --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 13:33, 29 mar 2020 (CEST)Varu == RE: Engels == Avevo preso la citazione da un sito che riportava la citazione. Successivamente ho ricercato una fonte più autorevole e ho inserito quella del PDF. Chiedo scusa, a prima vista mi sembravano identiche. Provvedo subito a correggere. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 18:50, 30 mar 2020 (CEST) == LSD == Ciao, Creed, puoi dare un'occhiata alla voce LSD, per favore? Ho protetto la pagina per 8 giorni, perché c'è qualcosa che non corrisponde fra quello che l'utente scrive, in modo anche discutibile e quello che ha fatto. Se ho commesso qualche errore dimmelo e provvedo subito a correggerlo. Purtroppo in questo momento (ma già da diverso tempo) non sto molto bene – niente di legato all'"attualità" ... rassicuro immediatamente – ma non credo di avere sbagliato. Scusami per questa richiesta. Ti ringrazio tanto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:00, 31 mar 2020 (CEST) ::Ciao, Creed Grazie infinite. Ti propongo questa lettura [https://books.google.it/books?id=OYHSFgt9AmgC&lpg=PA9&dq=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&hl=it&pg=PA9#v=onepage&q=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&f=false]. A me parte che questo utente cita anche male perché parte della citazione di Foucault è riferita all'oppio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:08, 31 mar 2020 (CEST) :::Ciao Creed. Spero che questo triste momento passi presto, speriamo di uscirne tutti presto. Posso solo immaginare cosa sia la vita di medici, infermieri e del personale ospedaliero in questo momento. Non ci sono parole adeguate per esprimere la mia gratitudine per quello che state facendo. Ho sempre pensato che la professione di medico, anche quando si debbono attraversare momenti tristi, è la più bella, la più avvincente che si possa esercitare. Io stesso avrei voluto essere un medico, ma non avevo – e me ne vergogno tanto – le basi di matematica e scientifiche per poter affrontare questi studi. Purtroppo non posso essere, come vorrei tanto, di alcun aiuto come volontario. Sono felice che wikiquote ti permette di allentare un po' la tensione che deve essere fortissima, io lo vedo che cose straordinarie, incredibili stai facendo anche qui e un po' ti "invidio" – ma di un'invidia amichevole, ammirativa – anche. Ti saluto con grandissimo affetto, Ciao, Creed, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:45, 31 mar 2020 (CEST) == RE: Pivano== Buona domenica Creed, ho citato il booklet accluso al DVD del film di Rosati 'Generazioni d'amore' nel quale sono riportate, tra l'altro, le risposte date dalla Pivano che fanno parte della sceneggiatura del film. Queste stesse frasi della Pivano compaiono, parola per parola, anche on line nella pagina web sul film GENERAZIONI D'AMORE nel sito della casa di produzione PLAYS. Il video-libro è edito dall'ISTITUTO LUCE CINECITTA'. AVEVO CANCELLATO L'AVVISO DOPO AVER SCRITTO MEGLIO LA NOTA E AGGIUNTO IL LINK AL SITO, come era scritto nell'avviso. Buone Palme, saluti e grazie sempre per quelloche mi insegna. Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 14:40, 5 apr 2020 (CEST) == Re: == Buonasera. Chiedo scusa se rispondo solo ora. Ho usato [https://www.resistenze.org/sito/ma/di/ls/madlcu.htm questa] traduzione. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 21:49, 5 apr 2020 (CEST) :Non ho compreso la polemica sui tre mesi, se voleva esserlo, ad ogni modo non ho avuto la possibilità di occuparmene prima, per quello premettevo le scuse per il ritardo nel rispondere. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 14:46, 7 apr 2020 (CEST) == Re: vikilink ripetuti== Buonasera mr. Creed. Mi spiace. Sono stonata, OK sulle prime due cose. Infatti mi sono affrettata a riparare. Però non mi è del tutto chiaro che vuol dire "sezioni diverse della stessa voce". Può gentilmente aiutarmi a capire SEZIONE? Sennò ricomincio a sbagliare e Le faccio perdere tempo. grazie e buonasera. == Bohr e Heisenberg == È un ricordo di Heisenberg riportato in un suo libro, a quanto ho capito dalla citazione del libro che al riporta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 00:56, 10 apr 2020 (CEST) :Potremmo lasciare solo la domanda e cancellare nella voce Bohr la citazione. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 08:02, 11 apr 2020 (CEST) == Re: Ottavio Rosati e citazioni non presenti nei link == Buon pomeriggio mr. Creed, Sono molto mortificata perché Lei mi ha già avvertito altre volte... infatti dopo i suoi suggerimenti mi mono molto più impegnata ed è un peccato che tutto il mio lavoro di ricerca sia danneggiato dai miei sciocchi errori tecnico-formali che ovviamente non sono ammissibili!!! Ora ho capito che è successo: in effetti le citazioni del testo sono giuste MA HO SBAGLIATO i LINK!!! Mi affretto a correggere. Ho sbagliato anche il link alla Pivano perché la frase era contenuta in un'intervista di Rosati a Yablonsky e non nell'intervista "antiche amicizie" alla Pivano. Inoltre la citazione su Fellini fa parte anche del booklet Istituto Luce di "Generazioni d'amore". Di nuovo auguri e saluti, scusi Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 16:38, 11 apr 2020 (CEST) == Eneide == Ho fatto un controllo sui link e a me sembra tutto a posto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:14, 11 apr 2020 (CEST) :Fatto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:35, 11 apr 2020 (CEST) ::Ho fatto il controllo sui link all'Eneide e ho trovato delle citazioni messe su voci ma che non esistono né su Virgilio né su Eneide ma erano sulla voce tematica. Pertanto o si mantengono senza fonte oppure si eliminano anche altrove. Altre poi le ho eliminate perché mi sono accorto che erano presenti su Eneide. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:05, 13 apr 2020 (CEST) :::In caso di ulteriori aggiunte userei souce più che altro per collegarlo alla pagina di origine evitando di aggiungere altro. Non saprei come mettere l'ancoraggio. Alle maiuscole starò più attento... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:13, 20 apr 2020 (CEST) == Pietro Della Valle == Non ho capito la questione del template cita libro. Su Della Valle capisco che le citazioni sono relative a poche pagine ma a me serviva utilizzarle in altre voci, ovvio che nel tempo se ne aggiungeranno altre. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 07:15, 13 apr 2020 (CEST) :Ora è chiaro, mi ero mosso come se fossi su wikipedia! --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:43, 13 apr 2020 (CEST) == Re: [[William Shakespeare]] == Hai ragione, scusa! Mi ero soffermato a leggere la relativa pagina di discussione e non ho terminato il contributo circa la bibliografia. Provvedo!<br> Anzi, a tal proposito ho un dubbio che mi assilla e vorrei chiedere la tua opinione. In prima di copertina il libro riporta la dicitura ''Fabbri Editori'' ma in seconda di copertina mi ritrovo ciò:<br> ''© 1963 Rizzoli Editore, Milano<br> © 2003 RCS Libri S.p.A., Milano<br> © 2003 RCS Collezionabili S.p.A., Milano<br> © 2005 RCS Libri S.p.A., Milano<br> sulla presente collana''<br> [...]<br> ''Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 546 del 7 ottobre 2002''<br> Mentre nella terza di copertina trovo ''Finito di stampare nell'agosto 2006''.<br> Ora ti chiedo:<br> 1) è giusto associarlo all'editore Fabbri Editori oppure è più corretto inglobarlo nella ragione sociale a capo del gruppo, cioè a RCS Libri?<br> 2) in questa pioggia di date, quale utilizzeresti come data di pubblicazione? Tra date della detenzione dei diritti, di registrazione al tribunale e di stampa, in realtà non c'è una vera e propria data di pubblicazione. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 16:56, 13 apr 2020 (CEST) :No, la versione in mio possesso è [https://www.anobii.com/books/Tutto_%C3%A8_bene_quel_che_finisce_bene/01153f812e9a1d3e2f questa], ma le informazioni su Anobii sono state da me sottoposte. Per l'anno di pubblicazione ho utilizzato quanto adottato dall'[https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/tutto-e-bene-quel-che-finisce-bene/RAV0899936?tabDoc=tabloca OPAC romagnolo] ma sinceramente è l'ultima data che avrei scelto tra quelle elencate nel mio intervento precedente! Non ne capisco la regola e/o la logica di tale scelta. Va beh, riflessioni personali escluse, dimmi tu se devo procedere con l'anno fornito da OPAC. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 18:13, 13 apr 2020 (CEST) ::Grazie a te! Un ultimo appunto. Noto che nella bibliografia del volume in mio possesso hai inserito ''Tutte le opere'' ma segnalo che tale libro non è una raccolta, contiene solo ''Tutto è bene quel che finisce bene'' con testo inglese a fronte; ''Tutte le opere'' è il nome della collana di Fabbri Editori. Lo sottolineo perché in tutte le altre citazioni non ho mai visto riportare il nome della collana e magari hai pensato potesse essere una raccolta che inglobasse al suo interno svariate opere di Shakespeare. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 21:13, 13 apr 2020 (CEST) == Evadere il blocco == Ciao, a chi ti riferisci [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Cristina_Siccardi&curid=169182&diff=1058259&oldid=1058247&diffmode=source qui]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:05, 14 apr 2020 (CEST) == Re: utente anonimo== Sì, mr. Creed, mi scusi: ho fatto io un lavoro stamane su delle citazioni che avevo trovato. Era molto presto perché non potevo dormire ed ero così concentrata a non fare errori sui link (che Lei mi ha detto di evitare) che non mi ero accorta di non essermi loggata. Tra l'altro ho verificato (andando sull'archivio del Corriere della Sera) che i pezzi degli scrittori come Toklas inseriti nella pagina della Borgese sulla biblioteca Benetton, su "La Stampa" di Torino erano stati dati con una data sbagliata. E l'ho corretta sentendomi una piccola Sherlock mHolmes! Cordiali saluti e mi--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 21:40, 15 apr 2020 (CEST) scusi, Vane == Ortografia == Ciao, scrivo a te perché sei amministratore e ti vedo attivo; tanto è una minuzia, ma vorrei saziare una mia curiosità. Leggendo la pagina di [[Alessandro Barbero]] mi sono accorto che una sua citazione («[...] È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri da un po' fastidio. [...]») contiene l'errore ortografico di non avere il "dà" verbo accentato. Consultando la fonte dell'intervista risulta sbagliato anche lì. La domanda è ovviamente: come si agisce in questi casi su Wikiquote? Si corregge o si rimane fedeli alla fonte? Ciao e grazie.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:14, 16 apr 2020 (CEST) :Ok... quindi nel caso specifico tutto sommato possiamo permetterci di correggere? Anch'io sono molto per la fedeltà alla fonte però questo si potrebbe considerare un refuso.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:33, 16 apr 2020 (CEST) ::Fatto! Se dovessi notare qualcos'altro valuterò caso per caso, allora.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:39, 16 apr 2020 (CEST) == Linee guida == Correggo, francamente mi confondo tra voci che sono intestate in un modo o in un altro. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:22, 16 apr 2020 (CEST) :Se ho ben capito la voce [[meccanica quantistica]] è intestata male rispetto a [[quanto]].--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 16 apr 2020 (CEST) ::Sono entrambi voci tematiche, ma su meccanica quantistica c'è il paragrafo citazione mentre nell'altro no. Questo non capisco. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:37, 16 apr 2020 (CEST) == Re:Cleopatra == Ciao. Non ho ben capito dove ho sbagliato: ho inserito le citazioni prima nelle pagine di coloro che le hanno scritte, e poi in quella di Cleopatra. Grazie e scusa! --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 12:31, 16 apr 2020 (CEST) :Sistemo la formattazione in Cleopatra allora. Per quanto riguarda la traduzione mi è stato detto che può essere anche originale, se viene riportato il testo originale, e questo è il caso. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:17, 16 apr 2020 (CEST) ::Qual è invece la procedura per un testo antico anonimo, come quello che è in voce ora? --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:19, 16 apr 2020 (CEST) :::Purtroppo di traduzioni ufficiali non ne possiedo; se qualcuno vorrà cambiare la traduzione aggiungendo una fonte in italiano lo potrà tranquillamente fare. L’opera è quella, allora creo una sua voce. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 16:02, 16 apr 2020 (CEST) == Re:da storia nasce storia da sistemare == Buonasera Creed, ho capito, e ho rimesso l'asterisco subito grazie--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 19:02, 16 apr 2020 (CEST) == Marzo proverbi napoletani == Ciao, Creed, scusami il ritardo con cui ti rispondo. Ho rimosso la citazione perché non ho sottomano il testo di Artieri che chiesi in prestito. Ora è tutto fermo e non è quindi possibile richiederlo per la verifica. Molti, se non tutti i proverbi citati da Artieri sono riportati in forma di versi per evidenziarne la struttura metrica. In questo caso dovrebbe essere così: Di Giacomo include un proverbio nella sua poesia, ma senza testo alla mano come esserne sicuro? Ho consultato altri libri di proverbi senza in effetti trovarlo, lo stesso in rete. La cosa migliore quindi è toglierlo e, quando mi sarà possibile, controllare. Ti ringrazio per la verifica attenta e per lo splendido lavoro che stai facendo. Ti auguro un buon fine settimana. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:06, 18 apr 2020 (CEST) :Ciao, grazie per le belle cose che mi dici. Se vuoi reinserisco il proverbio, ma i tempi per la verifica, vista la situazione, saranno purtroppo lunghi. Approfitto per esporti un dubbio: Codas ha aggiornato la Selezione nuove voci con la pagina stub [[Teorema di Bell]]. Come dobbiamo regolarci con gli stub? Ciao, Creed --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:43, 18 apr 2020 (CEST) ::Ciao, Creed, buona domenica. Un chiarimento: devo inserire in Selezione nuove anche Maurizio Crozza? Se sì, in che punto precisamente. Le voci già esistenti da cui sono state scorporate citazioni diventano sempre voci nuove? Su questo aspetto mi resta ancora qualche dubbio. Ti ringrazio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:16, 19 apr 2020 (CEST) :::Tutto chiaro. Grazie Creed, Buona domenica {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:47, 19 apr 2020 (CEST) == Bohm == Grazie non me ne ero accorto. Sì è scritto a quattro mani, non so comeinserirlo correttamente. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 15:59, 18 apr 2020 (CEST) :Quindi va creata la voce per i due scienziati? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:17, 18 apr 2020 (CEST) ::Dubito che possano spuntare altre citazioni congiunte. Il libro da cui ho tratto non ne cita altre pertanto si rischia che rimanga una citazione unica. Inoltre il secondo scienziato per me è sconosciuto. Se ciò crea difficoltà possiamo anche eliminarla... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:31, 18 apr 2020 (CEST) == Correzione ping == Ciao Creed, una piccola dritta: quando [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_Wikiquote:Modello_di_voce/Raccolte&curid=168902&diff=1060229&oldid=1060228 correggi] un ping ricorda anche di rifare la firma (mettendo <nowiki>--~~~~</nowiki> posto della vecchia firma) perché normalmente i ping funzionano solo quando sono accompagnati dalla firma ;-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:46, 19 apr 2020 (CEST) == re capucci == Buongiorno maestro creed, sì le citazioni sono tutte di capucci, come può verificare a questo link: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/05/08/news/roberto-capucci-pasolini-mi-disse-rompa-lei-il-ghiaccio-con-la-mangano-1.9184074. saluti e grzie --[[Speciale:Contributi/93.34.89.255|93.34.89.255]] 18:36, 19 apr 2020 (CEST) == Re: [[George Gordon Byron]] == Ciao! Correggo subito. Sì, tutte le citazioni provenienti da ''Il corsaro'' sono state inserite da me e provengono dalla versione del libro presente nella bibliografia a fondo pagina. Su alcune opere in WikiQuote ho notato che si segue l'ordine alfabetico (al quale mi sono attenuto anche io) ma in altre ho notato che si segue l'ordine numerico delle pagine dalle quali le citazioni sono tratte. Se devo attuare quest'ultimo ordinamento, vedrò di aggiustare quanto prima. --[[Speciale:Contributi/151.42.201.106|151.42.201.106]] 20:22, 21 apr 2020 (CEST) == Re:fantasmi al valle ottavio rosati == Buongiorno mr. Creed. Per prima cosa ho tolto il titolo Fantasmi dalla bibliografia. Va bene? Poi sul fatto che ogni tanto Rosati scrive ‘ottavio’ anziché ‘io’, che posso dire? Effettivamente è una sua caratteristica: lo fa solo in “Quattro decenni”. Alterna alcuni pezzi in cui usa l'io dopo aver scritto “Dal diario di Ottavio Rosati:". Non sono un critico letterario ma penso che Rosati usa questa tecnica un po’ “psicodrammatica” per restare un po’ dentro e un po’ fuori. Secondo me che studio lo psicodramma lui vuole inquadrare tutto dal punto di vista del gioco dei ruoli e mantenere una distanza tra autore e personaggio. Comunque se dal punto di vista di wikipedia l’uso di "Ottavio" ci crea problemi di clettura possiamo eliminare quelle citazioni dove Rosati scrive 'Ottavio'. Decida lei. Questa pagina che ormai sta per finire ci è costata molte ore di lavoro ma penso che abbia un suo pubblico di studenti e un suo futuro. La ringrazio come sempre per il Suo supporto e ancora di più per la sua pazienza. --[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 17:34, 26 apr 2020 (CEST)Una piccola domanda magari stupida: perché a volte i link a dei nomi sono di un colore azzurro evidente e altre volte no? == Romanzo poliziesco e Sistema eliocentrico == Ciao Creed, vorrei chiederti un parere: la citazione che ho inserito in [[Bertold Brecht]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Bertolt_Brecht&type=revision&diff=1062303&oldid=1062301] può essere impiegata per la creazione della voce tematica [[Poliziesco]] o va nella tematica [[Giallo]]? E ancora, la citazione inserita in [[Ernst Bloch]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ernst_Bloch&type=revision&diff=1062432&oldid=1062431] va bene per creare la voce [[Sistema eliocentrico]]? Ti ringrazio tantissimo. Buona domenica, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:36, 26 apr 2020 (CEST) :Perfetto, Grazie infinite Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:22, 26 apr 2020 (CEST) == Levante (cantante) == Ciao e scusa il disturbo. Forse ho mal interpretato le linee guida: ''"L'aggiunta di collegamenti a voci inesistenti è vietata, in Wikiquote; si creano disambigue solo quando ci sono le voci relative. Allo stesso modo, non si usano "titoli disambiguati" (con specificazioni oltre al titolo principale) come Giovanni Sartori (politologo) se non esistono altre voci collo stesso titolo."'' [[Aiuto:Disambiguazione]] oltre la cantante [[Levante|qui]] non vedo altre voci con quel nome (esistenti). --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 22:37, 9 mag 2020 (CEST) :Perdonami ancora il disturbo ma secondo me bisognerebbe dare la priorità alla cantante e gli altri significati in [[Levante (disambigua)]]. I pochi wikilink che ci sono puntano tutti alla cantante. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 23:00, 9 mag 2020 (CEST) == Richiesta info == Buongiorno Creed, le scrivo perché ho bisogno di due informazioni. E' possibile inserire delle immagini che sono parte integrante di un testo che è sul web, usando il tasto "immagini e file multimediali"? Mi succede perché a volte il sistema mi chiede di caricare da wikicommons e a volte direttamente dal pc. La seconda informazione è questa: è possibile creare una pagina wikiquote creando la categoria documentario? Ho visto che si può creare un wikiquote per un film, per un programma televisivo e persino per un film che sia un "falso" documentario come quello di Sasha Baron Cohen. La ringrazio e la saluto, [[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 11:34, 21 mag 2020 (CEST) == Problema account == Buongiorno, ho notato il suo messaggio di benvenuto sulla mia pagina e la contatto perché ho un problema. Sono stata bloccata a tempo indeterminato credo a causa di "abuso di account multipli", o una cosa del genere. Tempo fa ho contattato l'utente che mi ha bloccata, ma non credo mi abbia risposto (nel caso, non saprei dove recuperare la risposta). A quanto pare ho effettivamente due account, ma non so come mai. È possibile in qualche modo recuperarne uno? Non posso neanche crearne un altro perché l'indirizzo IP è il medesimo, quindi risulta che io ho già un account con quell'indirizzo (credo sia questo il motivo...). Nel caso non fosse in grado di aiutarmi, mi potrebbe consigliare come devo muovermi/ chi devo contattare? Grazie == Re: Marchesi Del Buono == Ciao! Sì, perché non è nella prefazione, ma nella postfazione di Guido Clericetti. Non so dire come mai abbia invertito le due cose. Noto che ho effettuato la modifica alle 02:45 di notte; forse non ero sveglissimo. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 02:37, 8 giu 2020 (CEST) == Scusa il disturbo == Ti chiedo scusa se chiedo a te ma io pur essendo da tanti anni su Wiki non sono pratico in certe cose. Ho avuto un problema su Wikipedia dove sono stato bloccato prima per tre mesi, poi a tempo indeterminato. Il motivo per il ban è che ho rimosso una frase che riportava delle fonti inesistenti, quindi non mi sembra una gran colpa. Anche considerato che ho contribuito al progetto per più di 10 anni. Tu cosa mi consigli di fare? A chi possono rivolgermi? Sono disperato. --[[Utente:Mad_Nick|<span style="color:red;">'''''Mad'''''</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|20px|Clicca accanto per parlarmi]][[Discussioni_utente:Mad_Nick|<span style="color:black;">'''''Nick'''''</span>]] 14:03, 22 set 2020 (CEST) == Re: Citazione sulla Felicità annullata in Chiara Amirante == Ciao. Ho fatto un lavoro approfondito trovando per quasi tutte le citazioni le pagine specifiche dai testi. Il codice ISBN già era citato nelle fonti sotto nella sezione ''Bibliografia''. Grazie per le tue indicazioni.--[[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 13:36, 17 nov 2020 (CET) == Saluti == Ciao Creed, mio maestro! Con che piacere ti rivedo! Bentornato. Spero che resti a lungo. Ti saluta il tuo molto indegno discepolo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:03, 18 nov 2020 (CET) == Saluti + == Creed, sono sempre lacrime di gioia e danze senza fine, ad ogni tuo ritorno! Sun-crops ormai sta raggiungendo i tuoi livelli, e sta inoltre istruendo a dovere, con il suo luminoso esempio, un nuovo patroller di Wikiquote che promette molto bene, l'utente GryffindorD, quindi il futuro di Wikiquote è in una botte di ferro e siamo tutti felici, specialmente ritrovando anche te sui vecchi campi di battaglia. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:09, 18 nov 2020 (CET) :{{ping|Spinoziano}} Ciao. Grazie per le belle parole che hai scritto, solo ora le leggo. Sei veramente generoso con me, non penso di meritare tanto. Grazie. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) ==Alba_re== Ciao. Ma nessun disturbo, caro. Hai ragione, sono stato frettoloso – e rimedio. Stammi bene.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:25, 24 nov 2020 (CET)<br>p.s.: però secondo me sarebbe meglio soltanto: "''L'alba strappa via tutti i veli posati dal buio, illumina senza misericordia ogni bruttezza e dissolve le illusione.''": i primi due periodi sono pleonastici per quanto riguarda la tematica in sé.--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:32, 24 nov 2020 (CET) == Re:Correzioni == Ciao. Perdonami, non mi era proprio venuto in mente di controllare le altre pagine.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 01:01, 8 dic 2020 (CET) ==[[Nadia Campana]]== Ciao, Creed. Quando ti sarà possibile, vuoi dare un'occhiata a questa citazione di Nadia Campana? Va bene questa fonte? {{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta. (citato in Alida Airaghi, ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93.]) ISBN 978-88-31698-76-4. Chiaramente, se non puoi rispondermi subito tu, può farlo chiunque, ferrato in materia, vorrà rispondere. Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET) == Dickinson == Ciao, intanto che se nei paraggi ti ricordo che era rimasta in sospeso [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni#Emily Dickinson]], visto che pareva tutto ok potresti preparare una presentazione per la vetrina (se fai in tempo mentre gli ammalati dormono) così se non ci sono obiezioni poi procediamo. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:11, 14 mag 2021 (CEST) :Be', ma che ci vuoi fare, se intanto mostri una presentazione hai almeno modo di rilanciare la discussione all'attenzione. Poi non essere troppo modesto: se nessuno dice niente è perché, per ammirazione, non si è trovato nulla da dire, ovviamente. Tu tutto bene? La comunità è in ottima salute, e da quando Sun-Crops, il nostro [[Apollo]], ha preso le redini, il sole non ha cessato di splendere sempre più radioso. C'è anche un nuovo amministratore, anche se è un po' defilato. La comunità è davvero laboriosa e fiorente, e tra poco, come già sai, superereremo in numero di voci la Wikiquote inglese. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:48, 14 mag 2021 (CEST) ::Ah, questa del libro è proprio una bella notizia, ci puoi spedire una copia omaggio oppure lo possiamo leggere online? Se lo hai scritto tu, sarà sicuramente interessantissimo, che parli di radiologia o di bipolarismo o di critica cinematografica non fa differenza, chissà come sarà interessante! Spero che poi anche Sun-Crops ne scriverà uno. Intanto dove possiamo leggere il tuo? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:41, 14 mag 2021 (CEST) :::La voce è entrata in vetrina. Un caro saluto, a presto,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:40, 23 mag 2021 (CEST) == rocky marciano = rocky balboa == ho aggiunto alcune cose interessanti su rm, rispondi qui come migliorare questo articolo, ha troppi errori !!! sei amministratore? it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Rocky_Marciano :Ciao, Creed. Prima che, grazie a Spinoziano che mi ha messo nei superpasticci di serie A con Apollo, il Medesimo proceda a scorticarmi vivo, mi affretto ad informarti che questo signore è un collega (se non è proprio lui) di quell'estimatore che, bontà sua, mi ha elevato al ''fukin {{NDR|sic}} italian moron with no kknowledge {{NDR|sic}} of history'' [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione:Iosif_Stalin&diff=prev&oldid=1139706]. Gente che, non avendo niente da fare, più, beato lui, una <s>bella</s> formidabile dose '''e capa fresca'' (come si dice a Napoli), fa perdere solo tempo. Prima che il Lossia lo ''conci'' per bene, Marsia-Sun-crops ti saluta. Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 14 mag 2021 (CEST) == Saluto acrobatico == Bentornato come sempre! Complimenti per il libro, quella del dizionario aforistico alla Bierce è stata un'ottima scelta, se farai carriera sarà pane per Wikiquote! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:50, 2 ott 2021 (CEST) :Be', se non farai carriera come scrittore, diventa almeno enciclopedico come medico (così potremo comunque citare il tuo primo libro)! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:24, 2 ott 2021 (CEST) ::Con un piccolo volteggio mi inserisco. Che corrusco ritorno Creed, come sempre tutto oro e lampi! Tu sì raggiante, tu sì Apollo. Sono molto curioso: where is ''the libro''? Ho smanettato in molte guise, ma non sono riuscito a snidarlo. I riferimenti bibliografici, lo sai, sono imprescindibili :) Mi sveli l'arcano? Complimenti per il bacio delle Muse, ora che le hai vicine, tienile strette più che puoi. Diventa presto enciclopedico, in both domains. Bentornato. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:50, 2 ott 2021 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Mi sa che ti sei perso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=1170582&oldid=1111360 questo] :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 13:26, 2 ott 2021 (CEST) ::::{{ping|Spinoziano}} Finalmente! Miuto obrigado, Spin. La scrittura aforistica, fra le più difficili in assoluto, quella che consegna senza difese allo sguardo del lettore: ammirato o spietato giudice, senza vie di mezzo. Mi piace: pensieri delicati, ironici, giocosi, capaci di ribaltare punti di vista cristallizzati dall'abitudine, proporne di inusitati restando sempre nello spazio del vissuto. Non mancano piccole isole di poesia: "Alba", "Addolcire", "Aquilone: Pezzo di carta che sfida baldanzosamente il cielo dopo aver rubato il nome dall'aquila, il vigore dal vento ed il cuore ad un bambino." Sì, sono aforismi molto belli. Bravo, Creed! Alba, addolcire e aquilone, e non solo questi, potrebbero già essere in tematica, ma... ma... Ma col tempo vedrai che succederà. Non immaginavo la tua passione per gli eteronimi, questo espande all'infinito, come per l'"Asterisco" le possibilità di scrittura. Potresti scrivere libri di eteronimi, ognuno con una personalità, una biografia e quindi aforismi propri. Beato te che sai fare queste cose, beato te! Complimeti, Creed. Adelante! Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:26, 2 ott 2021 (CEST) == [[The Game of Death|Game of Death Redux]] == Salve Creed, ho saputo di [https://cityonfire.com/bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer questa notizia su cityonfire.com] che sta diventando virale, prima di tutto e tutti ho voluto avvisare qui a te, già su enwiki hanno dedicato un paragrafo sulla prima versione di ''[[w:en:Game of Death#Game of Death Redux (2019)|Game of Death Redux]]'' ma sul 2.0 ancora no poichè in fase di uscita in prima assoluta e riguarderà interamente sul materiale originale del [[The Game of Death|72]], nel link che ho inviato è presente una intervista, è possibile riportarla qui su Wikiquote? Grazie [[Speciale:Contributi/37.160.241.111|37.160.241.111]] ([[User talk:37.160.241.111|msg]]) 21:13, 28 nov 2021 (CET) :Puoi riportarla nella voce specificando che è nell'edizione redux del 2021... Comunque rifatti al doppiaggio ufficiale italiano o ai sottotitoli ufficiali (se non è disponibile il primo). Inoltre cita solo qualcosa di eventualmente siggnificativo dell'intervista, non è che a prescindere bisogna citare qualcosa.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 09:09, 30 nov 2021 (CET) == How we will see unregistered users == <section begin=content/> Ciao! Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia. Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate. Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento. Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia. Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio. Grazie. /[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/> 19:17, 4 gen 2022 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 --> == Typo == Ciao, Creed. Sai che è sempre una gioia rivederti in azione. Un chiarimento, per favore: qual è la soluzione grafica giusta nel riportare passaggi che nella fonte sono compresi fra ' ', lasciare così, o, come faccio io riportandoli fra " ". Ho sempre pensato che quest'ultima fosse la soluzione in linea con le convenzioni di wikiquote. È così, o sono in errore? Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 10 feb 2022 (CET) :Grazie infinite, Creed, chiaro ed esaustivo, come sempre. Grazie. Ti auguro una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 10 feb 2022 (CET) == Dischi == Ciao. Approfitto dei fix che hai apportato alla voce [[Ditonellapiaga]] per farti una domanda, non avendo (mi pare) trovato risposta in [[WQ:MM]]. Va indicato in qualche modo il fatto che, nel caso, una citazione non provenga da un "disco" canonico? Nello specifico di Ditonellapiaga, solo ''Camouflage'' è effettivamente un album; ''Morsi'' è un EP mentre addirittura ''Parli'' è un disco singolo - ed è quindi superfluo sottolineare come tutte le citazioni provengono solo da quell'unica canzone omonima -. Come ci si regola? '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 16:51, 5 mar 2022 (CET) == re: Dino Campana == Ciao :-) tornato, anche se ogni volta che torno succede un casino (due anni fa la pandemia, quest'anno la guerra in Ucraina... dovete sperare che rimanga qui o rimanga lì le prossime volte XD). Non ho il libro di Campana, l'avevo preso in biblioteca. Devo andarci in questi giorni, se vuoi lo prendo in prestito così controllo. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 7 mar 2022 (CET) :Ciao, ho preso il libro e la situazione è questa. L'indice dei Canti orfici è il seguente: :*La notte (La notte, Il viaggio e il ritorno, Fine) :*Notturni (quelli indicati su Wikisource) :*La Verna (che contiene tutto ciò che nell'indice su Wikisource va da "La Verna" fino alla fine) :*Varie e frammenti (Barche amarrate, Frammento, Pampa, Il Russo, Passeggiata in tram in America e ritorno, L'incontro di Regolo, Scirocco, Crepuscolo mediterraneo, Piazza Sarzano, Genova) :Poi ci sono i seguenti scritti, ognuno dei quali messo con la stessa gerarchia dei Canti orfici (metto tra parentesi quale delle opere citate nella voce è presente e in quale sezione): :*Versi sparsi :*Quaderno (Il tempo miserabile consumi [pp. 81-82], Poesia facile [p. 90], Donna genovese [p. 90], O l'anima vivente delle cose [p. 106], Il porto che si addorme, il porto il porto [pp. 112-113], Piazza S. Giorgio [p. 113]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , I (Sorga la larva di antico sogno [pp. 125-127], Genova [129-130], Fabbricare fabbricare fabbricare [p. 133], Le Cafard (Nostalgia del viaggio) [pp. 140-141]) :*Da taccuini, abbozzi e carte varie , II (Storie I [pp. 161-164]) :Fammi sapere se ti serve altro ;-) ciao --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:57, 12 mar 2022 (CET) ::Fatto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 13 mar 2022 (CET) == Cita web == Ciao, non è previsto l'utilizzo su Wikiquote?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 00:36, 22 apr 2022 (CEST) == Barre == Ciao Creed, spero che tu abbia trascorso una lieta Pasqua. Già che ti stai rioccupando di Fabri Fibra, e che sei il maestro delle citazioni in versi, sarebbe utile un tuo occhio anche in [[Wikiquote:Bar#Barre verticali]], è una questione piuttosto delicata.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:44, 22 apr 2022 (CEST) :{{ping|Spinoziano}} {{fatto}} --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:25, 22 apr 2022 (CEST) == Agostino Di Bartolomei == Ciao. Scusa la brutalità: ma ''"follia"'' de che...?!<br/>1) me lo avete detto proprio ''voi'' (inteso come storici utenti di Wikiquote) di [[Wikiquote:Bar/Archivio_2017-06--12#Siti_web_e_trascrizione_fonte|usare la minuscola]] per i siti web, come mi aveva spiegato anche {{ping|Spinoziano}} in talk privata; se poi ''tu'' sei contrario alla cosa, perdona ma ciò andrebbe discusso pubblicamente una volta per tutte... senza andare a offendere il lavoro di utenti che, con tutto il rispetto, qui dentro si sono sempre fatti il mazzo e, soprattutto, si sono ''sempre ''attenuti ad ogni rilievo altrui -.-<br/>2) l'immagine di Di Bartolomei che hai re-inserito è attualmente sotto PdC su Commons poiché, essendo stata scattata ''dopo'' il 1° gennaio 1976, tecnicamente non può rientrare sotto la licenza PD-Italy che permette caricamenti solo precedenti a quella data; ma se ci tieni tanto a mantenere una foto in palese copyviol, prego fai pure... tanto qua ''siamo alla follia'' (cit.) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:22, 19 giu 2022 (CEST) ::Dunque, una cosa alla volta: :''"...visto che '''di solito ignori bellamente''' i miei messaggi."'' ::Dove e quando mi sarei macchiato di simili comportamenti? Dove e quando avrei ignorato un tuo messaggio e/o ti avrei negato una risposta...? :''se poi '''hai riferimenti precisi''' a qualche questione ti inviterei a elencarli, grazie."'' ::[[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|Ecco qua]], prego, in occasione della recente campagna [[Wikiquote:SheSaid 2021|SheSaid 2021]] (a proposito di ''"farsi sempre il mazzo"''). Da allora, in caso di simili modifiche di stile, io mi sono sempre-e-strettamente attenuto ai rilievi posti all'epoca da un tuo collega admim quale {{ping|Sun-crops}} — ''"Il maiuscolo lo riserviamo alle testate, il migliore standard per [...] i siti web è il minuscolo."'' ::Mettetevi d'accordo! ;-) :''"Quanto al "farsi sempre il mazzo" non vorrei dover scomodare i rispettivi numeri (e non solo) su questa piattaforma, '''sarebbe alquanto spiacevole'''."'' ::Tranquillo, mica mi offendo :-) ma non sono qui a fare classifiche di merito. La mia frase voleva solo sottolineare un briciolo di ''rispetto'' che, mi sia permesso, forse mi era dovuto alla luce del mio ormai quindicennale comportamento dentro questa piattaforma; ma evidentemente preferisci porti nei miei confonti come se io fossi un ''"folle"'' che passa il tempo a bighellonare qui dentro, e le cui modifiche debbono quindi essere annullate con la mannaia oltreché con sprezzanti commenti nel campo oggetto... ::Ne prendo atto -.- e d'ora in avanti mi regolerò di conseguenza nei tuoi confronti. :''"Il fatto che tu '''non sia intervenuto''' in una discussione sulla tua pagina lascerebbe presupporre un certo 'silenzio assenso'"'' ::No, lasciava presupporre che, non essendo ''tu'' stesso intervenuto a replicare ulteriormente all'ultimo intervento di {{ping|Spinoziano}}, la questione era chiusa. Mi sbagliavo, evidentemente — stupido io a non aver ancora capito che, dentro Wikiquote, la macchina burocratica è ben più complicata che negli altri progetti wiki. :''ho visto un'infinità di tue modifiche in cui hai praticamente cambiato '''solo quello'''"'' ::Se ti sei davvero imbattuto in un' ''"infinità"'' di mie modifiche di tale tenore, bé bastava conttarmi in talk oppure aprire una discussione pubblica sul da farsi. Com'è che hai detto prima? Ah sì, ''silenzio assenso''... :''"la descrizione nel campo oggetto era "minuzie estetiche", ora in virtù di cosa io dovrei presupporre che la sostituzione sia dovuta a un copyviol o non a una mera e opinabile preferenza estetica?"'' ::E questo è l'unico rilievo su cui hai pienamente ragione, ero stato troppo superficiale nell'oggetto della modifica, mea culpa — ma detto ciò, a parziale discolpa, quando si va ad inserire una foto ognuno di noi dovrebbe premurarsi se essa abbia una licenza corretta e/o se non sai gravata da PdC ;-) :'''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 18:31, 19 giu 2022 (CEST) ::Ciao {{ping|AssassinsCreed}} Ciao {{ping|Danyele}}, intervengo sulla questione del minuscolo per i siti web: sono stato io a dire a Danyele di usare il minuscolo, indicandoglielo il migliore standard da usare; l'ho fatto convinto in buona fede che sia così ed è a questo criterio che tuttora mi attengo. Ne consegue che se le cose stanno diversamente, la responsabilità delle modifiche fatte da Danyele è solo mia e nessun rilievo può essergli fatto se ha seguito le mie indicazioni. Creed, tu sei tuttora il mio maestro, a te debbo tutto quello che ho imparato e sai quanto rispetto e affetto ho per te; consentimi di dirti che due utenti di valore come te e Danyele – che contribuisce in modo così valido, che debbo di nuovo ringraziare per il generoso contributo che ha dato – su mio invito – alla campagna SheSaid – possono e debbono dialogare amichevolmente; non c'è ragione che non sia così fra due persone esperte, intelligenti e ragionevoli. Se forse in questo momento non è così, questo dipende solo da un malinteso. Dissipiamolo e discutiamo al Bar di tutte le questioni ancora aperte. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:12, 19 giu 2022 (CEST) :::{{ping|Sun-crops}} Figurati, nessun problema, tutto chiaro. È una questione minoritaria e posso tranquillamente adeguarmi, sebbene io preferisca le maiuscole (si chiama ''YouTube.com'' non ''youtube.com'') e le pagine di aiuto e le voci in vetrina (anche quelle redatte da altri) utilizzino tutte le maiuscole. Ho scritto un commento inopportuno nell'oggetto della modifica e non si ripeterà. L'affetto è reciproco caro Sun, e non c'è ragione per cui io non debba nutrire rispetto per danyele e il suo lavoro qui. Buona serata a entrambi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 22:09, 19 giu 2022 (CEST) ::::Creed, The Great One! Quando c'è Creed, quando c'è il Maestro, pe' me sponta 'o sole 'ncielo, un bel sole grande e luminoso. Basta solo leggere il tuo nome utente nelle ultime modifiche e cambia veramente tutto, ogni volta. Peccato non vederti più spesso. Per la questione maiuscole / minuscole, qualunque soluzione mi sta bene, e, sapendo quanto sei esperto, quanto a fondo conosci tutti gli aspetti del progetto, non mi stupirebbe affatto se risultasse che tu abbia visto giusto; bisognerà discuterne e mettere un punto fermo. Se mi vedrai seguire la soluzione "minuscola", non pensare che io sia in disaccordo, ma ormai l'ho detto ad altri utenti e fare un'inversione di marcia, prima di definire questo problema, creerebbe ulteriori complicazioni. Quanto al commento, sono certo che Danyele, come me e come tutti, sa bene chi è Creed e sa benissimo che da Creed non può in nessun caso, mai provenire nulla di veramente, intenzionalmente negativo. Ciao Maestro, {{small|il tuo allievo sun-crops (ubi maior minor cessat)}} ti augura buona settimana. Dimenticavo: non sembra anche a te che la prima citazione in [[Maurits Cornelis Escher]], che è un tuo contributo, possa andare bene per la voce tematica [[tridimensionalità]]? A me sembra di sì; se sei d'accordo potresti, volendo, creare questa voce, se hai voglia e quando avrai tempo. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 19 giu 2022 (CEST) :::::Guarda, facciamola semplice: se volevi una risposta a qualcosa, bastava ''chiederla'' chiaramente... mettendo un bel '''punto interrogativo''' al termine della richiesta ;-) . Perché io posso solo limitarmi a leggere i messaggi che mi vengono recapitati nero-su-bianco - e un ''messaggio'' non è sinonimo di ''domanda'', un messaggio può essere anche solo il ''consiglio'' spassionato di un utente più esperto... -, mentre ancora non riesco a ''leggere'' le eventuali intenzioni insite nelle menti altrui. E di tutto mi si può accusare, mica sono infallibile, ma di certo non di essere uno che si nasconde dietro al write-only, la mia ''wikistoria'' (che sia su 'quote, 'pedia o commons, i tre progetti a cui più collaboro) è lì a testimoniarlo: quando mi viene posta ''chiaramente'' una domanda io ho sempre risposto, lo sto facendo anche adesso e sempre lo farò in futuro. Se sostieni che avrei ''"più volte ignorato i [tuoi] messaggi"'' e che da me avresti ottenuto ''"solo silenzi"'', bé mi spiace ma dal mio punto di vista stai semplicemente affermando il falso. Non sei d'accordo? Pazienza... alla luce dell'odierna chiacchierata (alla fine anche molto ''illuminante'', devo dire) non credo m'importerà più molto della ''tua'' personale opinione su di me.<br/>Venendo on-topic, rispondo con quel che da tempo vado ripetendo a pappagallo in casi del genere: a me non interessa quale sistema di citazione verrà scelto, m'interessa che ne venga scelto uno-e-che-sia-quello, punto. D'ora in avanti, stai <del>sereno</del> tranquillo, citerò i siti web riportando la ''maiuscola'': ma se qualcuno dovesse venirmi a segnalare il contrario (ci metto la firma che sarà così...) bé non ne avrai a male se lo reindizzerò verso di te; perché sinceramente, dopo anni che mi sento ripetere una cosa da una parte, un'altra dall'altra, e così a ciclo continuo... io su quest'argomento ho ormai esaurito al pazienza. Scusa lo sfogo, buona serata :-) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::::Grazie {{ping|Sun-crops}}, le tue parole come al solito sono molto belle, ma anche molto eccessive. Non sono più molto spesso qui perché gli impegni da medico e di altro genere me lo consentono molto poco. Quanto alla voce sulla tridimensionalità ci sta alla grande, ma creala pure tu, io ho accumulato una lista di almeno 40 voci da creare e non ho mai il tempo di farlo... :-) Ciao Sun --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:17, 20 giu 2022 (CEST) :::::::{{ping|Sun-crops}}, ti sei preso ingiustamente la colpa, in realtà ero stato io a risponderti "minuscola" ([[Discussioni utente:Sun-crops#Re: Maiuscole / minuscole]]) a tua precisa domanda, otto mesi prima che Danyele lo chiedesse a te e che [[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|tu quindi gli rispondessi così]]. Quindi sono io la folle causa di tutto {{sisi2}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:48, 20 giu 2022 (CEST) {{rientro}} Ciao, {{ping|Spinoziano}}. Nessuno ha colpa di nulla, davvero. Tu mi hai consigliato per il meglio e hai argomentato le tue indicazioni. Non hai nessun motivo di rimproverarti. Se ho accolto il tuo consiglio, senza sollevare obiezioni, l'ho fatto mio, quindi... Il piccolo malinteso intervenuto fra due utenti corretti e di valore si è dissipato praticamente da solo, grazie alla qualità dei due interlocutori e al grande fair play di Creed. Ora però questo "standard" è in discussione, speriamo di riuscire a mettere un punto fermo. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:10, 20 giu 2022 (CEST) :Grazie per il chiarimento sul ping {{ping|Spinoziano}}, rimedio ora. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:28, 20 giu 2022 (CEST) ::Grazie a entrambi {{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Comunque ribadisco, nessun problema.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 16:55, 20 giu 2022 (CEST) :::Se ritieni che quella ''"del punto interrogativo è davvero stiracchiata come tesi, ai limiti del provocatorio"'', dal mio punto d vista è solo un ''tuo'' problema. Ma le ''parole'' solo importanti (cit.) così come la ''punteggiatura'', e io non posso che attenermi ad esse. Io ''leggo'' ed, eventualmente, rispondo di conseguenza. Sono io che rimango invece ''"basito"'', nel caso, se qualcuno si aspetta da me delle risposte a domande... ''mai'' poste. Quanto al resto, sei tu che avevi vergato nero-su-bianco come io avrei ''"più volte '''ignorato''' i [tuoi] messaggi"'', che da me avresti ottenuto ''"'''solo silenzi'''"'': nella ''forma'' non sarà un'accusa di write-only ma nella ''sostanza'' ci assomiglia molto, imho, non prendiamoci in giro. Diciamo che, senza offesa, hai una maniera molto ''curiosa'' di provare a ''"distendere il clima"'' e, se questo è il risultato, la mia volontà di proseguire oltre questa discussione è pari allo zero. Perché per chiedere ''rispetto'' bisognerebbe prima mostrarlo, e io fin qui non ne ho visto un briciolo nei miei confronti, da parte tua; rispetto e continuerò a rispettare l'enorme lavoro portato avanti dalla tua ''utenza'' qui dentro, ma, mi sia permesso, d'ora in avanti ne avrò un po' meno per l{{'}}''utente'' dietro a quel lavoro. Posso solo concludere che, come ho già scritto nella discussione pubblica, mi atterrò a qualsiasi decisione presa - se si arriverà ad una decisione ''unica'' -. Tanti saluti '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:30, 20 giu 2022 (CEST) ::::[[w:Mister Magoo|Mr Magoo]] si permette d'intervenire presentando le sue scuse per aver scritto che tutto si era chiarito. Purtroppo un po' di stanchezza mi ha reso cieco agli ulteriori sviluppi e sembra che il malinteso purtroppo resti. Questo sorprende molto e dispiace poiché sia Creed che {{ping|Danyele}} sono utenti correttissimi. Ma resta il fatto evidentissimo che solo di questo si tratta, di un colossale malinteso. A Napoli si dice: 'o diavolo tene 'e ccorna, chissà quale diavolo ci ha messo lo zampino. Tutto nasce da una questione di minimo dettaglio e, paradosso dei paradossi, Danyele usava le maiuscole, finché non gli ho detto – mea culpa, mea maxima culpa – di fare altrimenti. Possibile che da una questione così piccola sia nato questo nebbione? Questo – scusatemi – vero e proprio [[w:teatro d'ombre|teatro d'ombre]], questa [[w:Fata Morgana (ottica)|Fata Morgana]]. Pensavo che con il fair play di cui ha dato prova Creed la querelle (io dico non-querelle, proprio perché tutto deriva da un gigantesco fraintendimento reciproco) potesse considerarsi chiusa. Confido che con il tempo tutte queste scorie (fondate su cosa? originate da cosa?) si sedimenteranno e il clima tornerà al sereno. Deve essere così. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:07, 21 giu 2022 (CEST) == Spazio tridimensionale == Ciao, Creedus Magnus, grazie per avermi proposto la creazione della voce, ma la voce è tua e visto che, compatibilmente con i tuoi molti impegni, sei presente, è giusto che sia tu a crearla. Quando vorrai, quando ti sarà possibile; non c'è nessuna fretta. Ciao Creed, buona settimana. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:24, 21 giu 2022 (CEST) Una piccolissima postilla, una sorta piccolo scolio per i prof. di latino in agguato con la matita rossa. Lo dico ad onore del mio prof. di italiano, latino e greco, il compianto e oggi – con colpevole ritardo – da me venerato Prof. A. M.; non si pensi che il latino non me lo abbia insegnato: so bene che al posto del nominativo andava usato il vocativo; ma suonava male al mio per così dire "orecchio assoluto" e mi sono preso una sorta di "licenza poetica". Invoco clemenza e – mi raccomando – non si segua il cattivo esempio. Ciao, Creed. P. S. Il prof A. M.: guai a dirgli: È stato un errore di distrazione. La risposta piombava inesorabile: "E se un giorno farai il chirurgo, te lo <s>puoi</s> potrai permettere un errore di distrazione?" ({{small|e pazienza se con questa citazione do argomenti all'omnipervasiva, tracimante, esondante, nilotica meschinità per colpirmi con battute feroci, je m'en fiche éperdument}}). Si scherzava assai poco con il Prof. A. M. Ma, da quel che posso vedere, quelli erano proprio altri tempi. Certe cose, oggi correnti, erano inimmaginabili, assolutamente inconcepibili all'epoca. Di nuovo Ciao. A presto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:20, 30 giu 2022 (CEST) :Ciao Creed, che piacere sentirti! Immagino quanto sei impegnato e la tua risposta è perciò ancora più importante e gradita. Però, che facimmo: 'A carne 'a sotto e 'e maccarune 'a coppa? È {{small|l'allievo}}, il maccherone, moi, che deve spiegarsi con il Maestro e stare sotto al Maestro, che è la carne e deve stare sempre sopra. Del resto anch'io sono rimasto invischiato in contrasti, a dir poco spiacevoli, e quindi dico a me stesso: nun te fa maje masto: chi se fa masto, cade dint' 'o mastrillo, cade a sua volta nella trappola. Ho ''osato'' aver ''dubbi'' su un titolo imperiale, e si è proceduto all'infangatura, alla ritorsione: si è sollevato in più puntate, ben calcolate nei modi e nei tempi, un caso di limpieza de hoja e quindi, in un certo senso, anche di limpieza de sangre. Una specie di <s>Exurge Domine</s> Exsurge Domine in filigrana. Che dire? Rem nec novam nec inusitatam aggredimur. Alla fine, al di là delle intenzioni ostili, mi è stato reso un favore: sto ricontrollando. Quanto alla querelle sorta con Danyele, sono certissimo che fra te e Danyele presto tornerà il sereno: siete persone e collaboratori così corretti e validi, che non può essere diversamente. Resta la discussione sulle maiuscole e minuscole: sì, la maggioranza si è espressa in quel senso; mi sembra però – potrei essere in errore, tu sei più esperto e puoi valutare meglio – ma mi sembra che manchi ancora qualcosa come una "ratifica" conclusiva. Forse, forse, lo dico con infinita cautela, la cosa è ancora un po' fluida. L'orientamento prevalente nella discussione e in pratica però è evidentissimo. Per quanto mi concerne mi regolerò così: se vedo un'impostazione in maiuscole, la seguo nel caso dovessi inserire citazioni, se vedo minuscole, idem. Grande Creed, spero di rivederti presto; in ogni caso ti auguro Buone vacanze e di avere sempre vicina la Musa che ispira i tuoi bei libri (ne hai già scritto un altro, no?). Ciao, Creed {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:28, 19 lug 2022 (CEST) :: Scusami Creed, non avevo letto il tuo messaggio al Bar; la "ratifica" è, in pratica, cosa fatta. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 19 lug 2022 (CEST) Dimenticavo: Don Creed, ccà 'nce stanno sempe [[Utente:Sun-crops|e' guagliune vuoste]]. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 19 lug 2022 (CEST) 9bv92iuac5527x95ceg4bg3067dagl6 Vangelo secondo Matteo 0 61420 1217923 1187355 2022-07-19T20:07:11Z Codas 763 wikitext text/x-wiki {{Nuovo Testamento}} '''''Vangelo secondo Matteo''''', testo contenuto nella Bibbia cristiana e attribuito a [[Matteo apostolo ed evangelista]]. ==[[Incipit]]== Genealogia di [[Gesù|Gesù Cristo]] figlio di [[Davide]], figlio di [[Abramo]]. Abramo generò [[Isacco]], Isacco generò [[Giacobbe]], Giacobbe generò [[Giuda (patriarca)|Giuda]] e i suoi fratelli, Giuda generò [[Perez e Zerach|Fares e Zara]] da [[Tamar]], Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò [[Booz]] da Racab, Booz generò [[Obed]] da [[Rut (personaggio biblico)|Rut]], Obed generò [[Iesse]], Iesse generò il re Davide. ==Citazioni== *[...] Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò [[San Giuseppe|Giuseppe]], lo sposo di [[Maria|Maria]], dalla quale è nato [[Gesù]] chiamato Cristo. (1, 15 – 16) *Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". [...] Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. (1, 18 – 25) *Gesù nacque a [[Betlemme]] di Giudea, al tempo del re [[Erode il Grande|Erode]]. Alcuni [[Magi (Bibbia)|Magi]] giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. (2, 1 – 3) *Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, {{NDR|[[Erode il Grande|Erode]]}} s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: ''E tu, Betlemme, terra di Giuda, | non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: | da te uscirà infatti un capo | che pascerà il mio popolo, Israele.''<ref>{{Cfr}} ''[[Libro di Michea]]'': «''E tu, Betlemme di Efrata | così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, | da te mi uscirà colui | che deve essere il dominatore in Israele''».</ref>" Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo". Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. (2, 1 – 12) *Essi {{NDR|i Magi}} erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a [[San Giuseppe|Giuseppe]] e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo". Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode [...]. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad [[Strage degli innocenti|uccidere tutti i bambini]] di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta [[Geremia]]: ''Un grido è stato udito in [[Rama (Beniamino)|Rama]], | un pianto e un lamento grande; | [[Rachele]] piange i suoi figli | e non vuole essere consolata, perché non sono più.''<ref>Cfr. ''[[Libro di Geremia]]'': «''Così dice il Signore: "Una voce si ode da Rama, | lamento e pianto amaro: | Rachele piange i suoi figli, | rifiuta d'essere consolata perché non sono più"''».</ref> (2, 13 – 18) *{{NDR|[[San Giuseppe|Giuseppe]]}} prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea [[Erode Archelao|Archelào]] al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata [[Nazareth|Nazaret]], perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "Sarà chiamato Nazareno". (2, 21 – 23) *In quei giorni comparve [[Giovanni Battista|Giovanni il Battista]] a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: "[[Conversione|Convertitevi]], perché il [[regno dei cieli]] è vicino!". Egli è colui che fu annunziato dal profeta [[Isaia]] quando disse: ''Voce di uno che grida nel deserto: | Preparate la via del Signore, | raddrizzate i suoi sentieri!''<ref>Cfr. ''[[Libro di Isaia]]'': «''Una voce grida: | "Nel deserto preparate | la via al Signore, | appianate nella steppa | la strada per il nostro Dio"''».</ref> Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il [[Giordano (fiume)|Giordano]]; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. (3, 1 – 6) *Vedendo però molti [[farisei]] e [[sadducei]] venire al suo battesimo, {{NDR|[[Giovanni Battista|Giovanni]]}} disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo [[Abramo]] per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile". (3, 7 – 12) *In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per [[Battesimo di Gesù|farsi battezzare]] da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". (3, 13 – 17) *Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal [[Satana|diavolo]]. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane". Ma egli rispose: "Sta scritto: ''Non di solo pane vivrà l'uomo, | ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio''<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore».</ref>". Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: ''Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, | ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, | perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede''<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''Egli darà ordine ai suoi [[angelo|angeli]] | di custodirti in tutti i tuoi passi. | Sulle loro mani ti porteranno | perché non inciampi nella pietra il tuo piede''».</ref>". Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: ''Non tentare il Signore Dio tuo''<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a [[Massa (Bibbia)|Massa]]».</ref>". Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai". Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto: ''Adora il Signore Dio tuo | e a lui solo rendi culto''<ref>Cfr. ''[[Deuteronomio]]'': «Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome. Non seguirete altri dèi».</ref>". Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano. (4, 1 – 11) *[...] Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a [[Cafarnao]], presso il mare, nel territorio di [[Zabulon (tribù)|Zàbulon]] e di [[Neftali (tribù)|Nèftali]], perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: ''Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, | sulla via del mare, al di là del Giordano, | Galilea delle genti;<ref>Cfr. ''[[Libro di Isaia]]'': «In passato {{NDR|Dio}} umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la curva di Goim».</ref> | il popolo immerso nelle tenebre | ha visto una grande luce; | su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte | una luce si è levata.''<ref>Cfr. ''[[Libro di Isaia]]'': «''Il popolo che camminava nelle tenebre | vide una grande luce; | su coloro che abitavano in terra tenebrosa | una luce rifulse''».</ref> (4, 12 – 16) *Mentre camminava lungo il [[Lago di Tiberiade|mare di Galilea]] vide due fratelli, [[Pietro apostolo|Simone]], chiamato Pietro, e [[Andrea apostolo|Andrea]] suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: "Seguitemi, vi farò [[Pesca (attività)|pescatori]] di uomini". Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, [[Giacomo il Maggiore|Giacomo di Zebedèo]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. (4, 18 – 22) *Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi". E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito [[Guarigione del lebbroso|la sua lebbra scomparve]]. Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va' a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da [[Mosè]], e ciò serva come testimonianza per loro". (8, 1 – 4) *Le [[volpe|volpi]] hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo. (Gesù: 8, 20) *Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e [[Tempesta sedata|si fece una grande bonaccia]]. I presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?". (8, 23 – 27) *Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato [[Matteo apostolo ed evangelista|Matteo]], e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. (9, 9) *Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. Né si mette [[vino]] nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano. ([[Gesù]]: 9, 16 – 17) *Mentre diceva loro queste cose, giunse [[Giairo|uno dei capi]] che gli si prostrò innanzi e gli disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà". Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli. Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". Gesù, voltatosi, la vide e disse: "Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita". E in quell'istante [[Guarigione dell'emorroissa|la donna guarì]]. Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: "Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme". Quelli si misero a deriderlo. Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e [[Risurrezione della figlia di Giairo|la fanciulla si alzò]]. E se ne sparse la fama in tutta quella regione. (9, 18 – 26) *Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi". Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: "Credete voi che io possa fare questo?". Gli risposero: "Sì, o Signore!". Allora toccò loro gli occhi e disse: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede". E [[Guarigione dei due ciechi|si aprirono loro gli occhi]]. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!". Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. (9, 27 – 31) [[File:JesusCuresamute.gif|thumb|''Cristo esorcizza un muto'' ([[Gustave Doré]], 1865)]] *Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. Scacciato il demonio, quel muto [[Guarigione del muto indemoniato|cominciò a parlare]] e la folla presa da stupore diceva: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!". Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni". (9, 32 – 34) *Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque [[prudenza|prudenti]] come i [[Serpenti nella Bibbia|serpenti]] e [[semplicità|semplici]] come le [[colomba|colombe]]. (Gesù: 10, 16) *Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato [[Beelzebub|Beelzebùl]] il padrone di casa, quanto più i suoi familiari! (Gesù: 10, 24 – 25) *Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare ''il figlio dal padre, la figlia dalla madre, | la nuora dalla suocera: | e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.''<ref>Cfr. ''[[Libro di Michea]]'': «''Il figlio insulta suo padre, | la figlia si rivolta contro la madre, | la nuora contro la suocera | e i nemici dell'uomo | sono quelli di casa sua.''».</ref> Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua [[Croce cristiana|croce]] e non mi segue, non è degno di me. (Gesù: 10, 34 – 38) *[[Giovanni Battista|Giovanni]] intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?". Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me". (11, 2 – 6) *Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: ''Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero | che preparerà la tua via davanti a te.''<ref>Cfr. ''[[Libro di Malachia]]'': «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me».</ref> In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell'[[Elia]] che deve venire. (Gesù: 11, 7 – 14) *È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere. (Gesù: 11, 18 – 19) *Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: "Guai a te, [[Corazin]]! Guai a te, [[Betsaida|Betsàida]]. Perché, se a [[Tiro (città antica)|Tiro]] e a [[Sidone|Sidone]] fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere. Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. E tu, [[Cafarnao]], ''sarai forse innalzata fino al cielo? | Fino agli inferi precipiterai!''<ref>Cfr. ''[[Libro di Isaia]]'': «''Eppure tu pensavi: | Salirò in cielo, | sulle stelle di Dio | innalzerò il trono, | dimorerò sul monte dell'assemblea, | nelle parti più remote del settentrione. | Salirò sulle regioni superiori delle nubi, | mi farò uguale all'Altissimo. | E invece sei stato precipitato negli inferi, | nelle profondità dell'abisso!''».</ref> Perché, se in [[Sodoma|Sòdoma]] fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!". (11, 20 – 24) *Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il [[Dio Figlio|Figlio]] se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. (Gesù: 11, 25 – 27) *Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio [[giogo]] sopra di voi e imparate da me, che sono [[Mitezza|mite]] e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero. (Gesù: 11, 28 – 30) *In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di [[Shabbat|sabato]], e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. Ciò vedendo, i farisei gli dissero: "Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato". Ed egli rispose: "Non avete letto quello che fece [[Davide]] quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?".<ref>Cfr. ''[[Libri di Samuele]]'': «Rispose [[Davide]] al sacerdote [[Achimelech]]: "[...] se hai a disposizione cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare". Il sacerdote rispose a Davide: "Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri: se i tuoi giovani si sono almeno astenuti dalle donne, potete mangiarne"».</ref> (12, 1 – 4) *Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: "È permesso curare di sabato?". Dicevano ciò per accusarlo. Ed egli disse loro: "Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato". E rivolto all'uomo, gli disse: "Stendi la mano". Egli la stese, e quella [[Guarigione dell'uomo con la mano paralizzata|ritornò sana]] come l'altra. I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo. (12, 9 – 14) *In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli [[Esorcismo dell'uomo cieco e muto|lo guarì]], sicché il muto parlava e vedeva. E tutta la folla era sbalordita e diceva: "Non è forse costui il figlio di Davide?". Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: "Costui scaccia i demòni in nome di [[Beelzebub|Beelzebùl]], principe dei demòni". Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: "Ogni regno [[discordia|discorde]] cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se [[satana]] scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa". (12, 22 – 29) *Ma io vi dico che di ogni [[parola]] infondata gli uomini renderanno conto nel [[Giudizio universale|giorno del giudizio]]; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato. (Gesù: 12, 36 – 37) *Il [[regno dei cieli]] si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò [[zizzania]] in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. (Gesù: 13, 24 – 30) *Tutte queste cose Gesù disse alla folla in [[Parabole di Gesù|parabole]] e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: ''Aprirò la mia bocca in parabole, | proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo''.<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''Aprirò la mia bocca in parabole, | rievocherò gli arcani dei tempi antichi''».</ref> (13, 34 – 35) *Il [[regno dei cieli]] è simile a un [[tesoro]] nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di [[perla|perle]] preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. (Gesù: 13, 44 – 46) *Il regno dei cieli è simile anche a una [[rete da pesca|rete]] gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla [[fine del mondo]]. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. (Gesù: 13, 47 – 50) *"Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero: "Sì". Ed egli disse loro: "Per questo ogni [[scriba]] divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche".<ref>Secondo ''[[La Bibbia di Gerusalemme]]'' «questo elogio dello "scriba cristiano" riassume l'ideale dell'evangelista [[Matteo apostolo ed evangelista|Mt]] e sembrerebbe la sua firma posta con discrezione». </ref> (13, 51 – 52) *Terminate queste parabole, Gesù partì di là e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: "Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama [[Maria]] e i suoi [[Fratelli di Gesù|fratelli]] [[Giacomo il Giusto|Giacomo]], Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?". E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: "[[Nemo propheta in patria|Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria]] e in casa sua". (13, 53 – 57) *In quel tempo il tetrarca [[Erode Antipa|Erode]] ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui". (14, 1 – 2) *Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di [[Erodiade|Erodìade]], moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!". Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. (14, 3 – 5) *Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista". Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. (14, 6 – 11) *Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". Ma Gesù rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare". Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!". Ed egli disse: "Portatemeli qua". E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e [[Moltiplicazione dei pani e dei pesci|li diede]] ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. (14, 15 – 21) *Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro [[Camminata sull'acqua|camminando sul mare]]. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?". Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!". (14, 22 – 33) *Compiuta la traversata, approdarono a [[Genesaret|Genèsaret]]. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati, e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano. (14, 34 – 36) *Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: "Sai che i [[farisei]] si sono scandalizzati nel sentire queste parole?". Ed egli rispose: "Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono [[Cecità|ciechi]] e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!". (15, 12 – 14) *Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: "Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada". E i discepoli gli dissero: "Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?". Ma Gesù domandò: "Quanti pani avete?". Risposero: "Sette, e pochi pesciolini". Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, [[Moltiplicazione dei pani e dei pesci|li dava]] ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene. Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini. (15, 32 – 38) *Nel passare però all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il pane. Gesù disse loro: "Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei". Ma essi parlavano tra loro e dicevano: "Non abbiamo preso il pane!". Accortosene, Gesù chiese: "Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il pane? Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila e quante ceste avete portato via? E neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete raccolto? Come mai non capite ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei?". (16, 5 – 11) *Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". Rispose [[Pietro apostolo|Simon Pietro]]: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia [[Chiesa (comunità)|chiesa]] e le porte degli [[Inferno|inferi]] non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli". (16, 15 – 19) *Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". (16, 21 – 23) *Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua [[croce cristiana|croce]] e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria [[vita]], la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria [[anima]]? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? (Gesù: 16, 24 – 26) *[...] Gesù prese con sé Pietro, [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu [[Trasfigurazione di Gesù|trasfigurato]] davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro [[Mosè]] ed [[Elia]], che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete". Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti". (17, 1 – 9) *In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?". Allora Gesù chiamò a sé un [[bambino]], lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare". (18, 1 – 6) *Guai al mondo per gli [[scandalo|scandali]]! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco. (Gesù: 18, 7 – 9) *Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro [[Angelo custode|angeli]] nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. (Gesù: 18, 10) *Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò [[perdono|perdonare]] al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette". (18, 21 – 22) *Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli". (Gesù: 19, 13 – 14) *Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso<ref>Cfr. ''[[Levitico]]'': «Amerai il tuo prossimo come te stesso».</ref>". Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte [[Ricchezza|ricchezze]]. Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un [[cammello]] passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". (19, 16 – 24) *Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi. (Gesù: 19, 30) *Allora gli si avvicinò la [[Salome (discepola di Gesù)|madre dei figli di Zebedèo]] con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio". (20, 20 – 23) *Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate nel villaggio che vi sta di fronte: subito troverete un'[[asino|asina]] legata e con essa un puledro. Scioglieteli e conduceteli a me. Se qualcuno poi vi dirà qualche cosa, risponderete: Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà subito". Ora questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal profeta: ''Dite alla figlia di Sion: | Ecco, il tuo re [[Ingresso a Gerusalemme|viene a te]] | mite, seduto su un'asina, | con un puledro figlio di bestia da soma.''<ref>Cfr. ''[[Libro di Zaccaria]]'': «''Esulta grandemente, figlia di Sion, | giubila, figlia di Gerusalemme! | Ecco, a te viene il tuo re. | Egli è giusto e vittorioso, | umile, cavalca un asino, | un puledro figlio d'asina''».</ref> (21, 1 – 5) *I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: ''Osanna'' al figlio di Davide! ''Benedetto colui che viene nel nome del Signore!''<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''Dona, Signore, la tua salvezza, | dona, Signore, la vittoria! | Benedetto colui che viene nel nome del Signore''».</ref> ''Osanna'' nel più alto dei cieli! Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva: "Chi è costui?". E la folla rispondeva: "Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea". (21, 6 – 11) *[[Purificazione del Tempio|Gesù entrò poi nel tempio]] e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: "La Scrittura dice: ''La mia casa sarà chiamata casa di preghiera''<ref>Cfr. ''[[Libro di Isaia]]'': «''La mia casa si chiamerà | casa di preghiera per tutti i popoli''».</ref> ma voi ne fate ''una spelonca di ladr''i<ref>Cfr. ''[[Libro di Geremia]]'': «Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me?».</ref>". Gli si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarì. Ma i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio: "Osanna al figlio di Davide", si sdegnarono e gli dissero: "Non senti quello che dicono?". Gesù rispose loro: "Sì, non avete mai letto: ''Dalla bocca dei bambini e dei lattanti | ti sei procurata una lode''<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''Dalla bocca dei bambini e dei lattanti | tu hai stabilito la lode a motivo dei tuoi nemici, | per far tacere il nemico e il vendicatore''»</ref>?". (21, 12 – 16) *Vedendo un [[fico]] sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: "Non nasca mai più frutto da te". E subito quel fico si seccò. Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: "Come mai il fico si è seccato immediatamente?". Rispose Gesù: "In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete". (21, 19 – 22) *In verità vi dico: I [[Pubblicano|pubblicani]] e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi [[Giovanni Battista|Giovanni]] nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli. (Gesù: 21, 31 – 32) *Non avete mai letto nelle Scritture: ''La pietra che i costruttori hanno scartata | è diventata testata d'angolo; | dal Signore è stato fatto questo | ed è mirabile agli occhi nostri''?<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''La pietra scartata dai costruttori | è divenuta testata d'angolo; | ecco l'opera del Signore: | una meraviglia ai nostri occhi''».</ref> (21, 42) *Guai a voi, scribi e [[farisei]] ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. (Gesù: 23, 13) *Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto! (Gesù: 23, 23 – 26) *Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "[...] È lecito o no pagare il tributo a Cesare?". Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare". Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio". (22, 15 – 21) *In quello stesso giorno vennero a lui dei [[sadducei]], i quali affermano che non c'è [[risurrezione]], e lo interrogarono: "Maestro, Mosè ha detto: Se qualcuno muore senza figli, il fratello ne sposerà la vedova e così susciterà una discendenza al suo fratello. Ora, c'erano tra noi sette fratelli; il primo appena sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, di quale dei sette essa sarà moglie? Poiché tutti l'hanno avuta". E Gesù rispose loro: "Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio. Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi". (22, 23 – 32) *Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: "Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?". Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti". (22, 34 – 40) *Trovandosi i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro: "Che ne pensate del Messia? Di chi è figlio?". Gli risposero: "Di [[Davide]]". Ed egli a loro: "Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore, dicendo: ''Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, | finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi''<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''Oracolo del Signore al mio Signore: | "Siedi alla mia destra, | finché io ponga i tuoi nemici | a sgabello dei tuoi piedi"''».</ref>? Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?". (22, 41 – 45) *Ma voi non fatevi chiamare "[[Rabbino|rabbì]]", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "[[padre]]" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. Il più [[grandezza|grande]] tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato. (Gesù: 23, 8 – 10) *Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. [...] Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. [...] E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. (Gesù: 24, 4 – 24) *Dal [[fico]] poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. (Gesù: 24, 32) *Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Gesù: 24, 35) *Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. (Gesù: 24, 42 – 44) *Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora. (Gesù: 25, 13) *Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. (Gesù: 25, 34 – 40) *Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna<ref>[[Maria di Betania]], come precisato in ''[[Vangelo secondo Giovanni|Gv]]'' 12, 1 – 8; l'episodio di ''[[Vangelo secondo Luca|Lc]]'' 7, 36 – 50 è differente.</ref> con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: "Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!". Ma Gesù, accortosene, disse loro: "Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei". (26, 6 – 13) *Allora uno dei Dodici, chiamato [[Giuda Iscariota]], andò dai sommi sacerdoti e disse: "Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?". E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. (26, 14 – 15) *Giuda, il traditore, disse: "Rabbì, sono forse io?". Gli rispose {{NDR|Gesù}}: "Tu l'hai detto". (26, 25) *Allora Gesù disse loro: "Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: ''Percuoterò il pastore | e saranno disperse le pecore del gregge'',<ref>Cfr. ''[[Libro di Zaccaria]]'': «''Percuoti il pastore e sia disperso il gregge''».</ref> ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea". E [[Pietro apostolo|Pietro]] gli disse: "Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai". Gli disse Gesù: "In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte". E Pietro gli rispose: "Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò". (26, 31 – 35) *E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!". [...] E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: "Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà". (26, 39 – 42) *Il traditore {{NDR|Giuda Iscariota}} aveva dato loro questo segnale dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!". E subito si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbì!". E lo baciò. (26, 48 – 49) *Rimetti la [[spada]] nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. (Gesù: 26, 52) *Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote [[Caifa]], presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. [...] Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: "Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio". "Tu l'hai detto, gli rispose Gesù [...]". Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". (26, 57 – 66) *Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani dicendo: "Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "Che ci riguarda? Veditela tu!". (27, 3 – 4) *Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto [[Barabba]]. Mentre quindi si trovavano riuniti, [[Ponzio Pilato|Pilato]] disse loro: "Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?". Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie {{NDR|[[Claudia Procula|Claudia]]}} gli mandò a dire: "Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua". Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: "Chi dei due volete che vi rilasci?". Quelli risposero: "Barabba!". Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". Ed egli aggiunse: "Ma che male ha fatto?". Essi allora urlarono: "Sia crocifisso!". Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: "Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!". E tutto il popolo rispose: "Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli". Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso. (27, 15 – 26) *Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte.<ref>Cfr. ''[[Salmi]]'': «''Hanno forato le mie mani e i miei piedi, | posso contare tutte le mie ossa. | Essi mi guardano, mi osservano: | si dividono le mie vesti, | sul mio vestito gettano la sorte''».</ref> (27, 35) *Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: "Costui chiama [[Elia]]". E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: "Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!". (27, 46 – 49) *Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. (27, 51 – 53) *C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra costoro [[Maria Maddalena|Maria di Màgdala]], [[Maria di Cleofa|Maria]] madre di [[Giacomo il Minore|Giacomo]] e di Giuseppe, e la [[Salome (discepola di Gesù)|madre dei figli di Zebedèo]]. (27, 55 – 56) *Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato [[Giuseppe di Arimatea|Giuseppe]], il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, [[Maria Maddalena|Maria di Màgdala]] e l'[[Maria di Cleofa|altra Maria]]. (27, 57 – 61) *Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle donne: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È [[Risurrezione di Gesù|risorto]], come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto". Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: "Salute a voi". Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno". (28, 1 – 10) ==[[Explicit]]== Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, [[Battesimo|battezzandole]] nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla [[fine del mondo]]". == Citazioni sul Vangelo secondo Matteo == *Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel vangelo di Matteo si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. ([[Rudolf Steiner]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *''[http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM La sacra Bibbia]'', edizione CEI, 1974. *''La Bibbia di Gerusalemme'', Edizioni Dehoniane, Bologna, 1999. ISBN 88-10-80526-7 (fonte utilizzata per le note, per i rimandi e i corsivi; la traduzione è la stessa dell'edizione CEI 1974) ==Voci correlate== *''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' – film ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|etichetta=''Vangelo secondo Matteo''}} [[Categoria:Nuovo Testamento]] c4iqpyof4oki8o9posqxm2b9d7w2hzs Ciro II di Persia 0 70392 1217957 1124172 2022-07-20T06:56:43Z Spinoziano 2297 /* Citazioni su Ciro II */ sistemo Isaia in sez. wikitext text/x-wiki [[Immagine:Cyrus II le Grand et les Hébreux.jpg|thumb|Ciro II e gli ebrei]] '''Ciro II di Persia''' detto '''Ciro il Grande''' o '''Ciro il Maggiore''' (590 a.C. – 529 a.C.), imperatore persiano. ==Citazioni di Ciro II== *{{NDR|[[Ultime parole]] rivolte ai figli}} Non vogliate pensare, o figli miei dilettissimi, che nel lasciare questo mondo, io cessi di essere in mezzo a voi e rientri nel nulla. Anche nel corso della mia vita non fu mai da voi veduta l'anima mia, tuttoché quanto fu da me operato fosse per voi argomento di credere che essa abitasse questo corpo. Persuadetevi della di lei esistenza anche se vi è invisibile. Per verità sarebbero inutili gli onori resi alle mute ceneri dei trapassati, se alla nostra pietà non venissero chiesti dal voto delle anime di essi, cui torna dolce di vedere conservata la propria memoria. Non crederò mai che l'esistenza dell'anima sia vincolata al corpo, e che spengasi nell'uscirne, e molto meno che inerte rimanga nel disgiungersi dall'inerte materia. Bensì che sciolta una volta dalla sostanza corporea, l'anima ritorni alla limpidezza e semplicità primitiva. In allora soltanto scintillerà il lampo della suprema intelligenza. E siccome in morte la natura dell'uomo cade in dissoluzione, ed ogni di lei elemento vediamo ritornare alla sua origine, ed ogni cosa ridursi ai principi da cui derivò: l'anima sola sì nell'atto di vestire che d'abbandonare la fragile spoglia terrena, sfugge ai nostri sensi. Osservate la morte; nulla più del sonno le rassomiglia. E tuttavia dormendo l'anima palesa la propria divina essenza, a tale punto che nella libertà dei sogni talora udiamo predire l'avvenire. Da ciò è permesso di immaginare cosa sia per divenire una essenza così sottile disciolta da ogni terreno legame. Se dunque l'anima è aspettata da tanto destino, venerate la mia quale partecipe della divinità. Se poi perisse con il corpo, voi però devoti agli Dei, che presiedono a così mirabile prodigio, non cessate di serbarmi pia ed onorata memoria.<ref>Parole riportate da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] in ''Cato Maior de Senectute'', [[s:Catone Maggiore/XXII|XXII]].</ref> ==Citazioni su Ciro II== *A te Ciro, gran re, re dei re, re Achemenide, da parte mia, lo Sciainscià dell'Iran e da parte del mio popolo, salve. [...] Eccoci davanti alla tua dimora eterna, per dirti solennemente, dormi in pace. ([[Mohammad Reza Pahlavi]]) *Ho pensato talvolta quanti regimi democratici sono stati abbattuti da chi preferiva qualunque altro regime piuttosto che la democrazia; e ancora quante monarchie e oligarchie sono state distrutte dalle fazioni popolari, e che, di quanti hanno tentato di farsi tiranni, alcuni furono fatti fuori immediatamente, altri invece – indipendentemente dalla durata del loro governo – sono stati ammirati come saggi e felici [...] Considerando tutto questo mi ero convinto che un nato uomo su qualunque animale può governare fuorché su altri uomini. Ma quando riflettuto che c'era stato Ciro [...] fui costretto a ravvedermi. ([[Senofonte]]) *L'unità dell'impero di Ciro il Grande era frutto non soltanto di conquiste territoriali ma anche di tolleranza fra le nazioni e di comprensione. I diritti d'ogni popolo soggetto erano salvaguardati, e le sue leggi e i suoi costumi godevano del massimo rispetto. In quel nostro primo impero io sono portato a trovare qualcosa dello spirito delle Nazioni Unite, la cui istituzione doveva avvenire circa venticinque secoli più tardi. ([[Mohammad Reza Pahlavi]]) *Ma l'astuzia dei tiranni nell'abbruttire i propri sudditi si dà a vedere nel modo più chiaro in quel che Ciro fece ai Lidi [...] escogitò un grande espediente per assicurarsela: fece aprire bordelli, taverne e sale da gioco, emanando un'ordinanza che obbligava gli abitanti a frequentarli. ([[Étienne de La Boétie]]) *Nell'anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di [[Geremia]], il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare quest'ordine in tutto il suo regno, anche con lettera: "Così dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra; egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme [...]". (''[[Libro di Esdra]]'') *Questo glorioso eroe, la cui infanzia è favolosa, e la vita molto incerta, scacciò dal trono, secondo alcuni scrittori, il suo avolo, e secondo altri, gli successe pacificamente nell'impero: tutti però sono d'accordo nel conoscerlo qual fondatore della monarchia Persiana. ([[Giulio Ferrario]]) ===''[[Libro di Isaia]]''=== *''Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: | "Io l'ho preso per la destra, | per abbattere davanti a lui le nazioni, | per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, | per aprire davanti a lui i battenti delle porte | e nessun portone rimarrà chiuso".'' *''Io dico a Ciro: Mio pastore; | ed egli soddisferà tutti i miei desideri, | dicendo a [[Gerusalemme]]: Sarai riedificata; | e al [[Tempio di Gerusalemme|tempio]]: Sarai riedificato dalle fondamenta.'' *''"Io l'ho stimolato per la giustizia; | spianerò tutte le sue vie. | Egli ricostruirà la mia città | e rimanderà i miei deportati, | senza denaro e senza regali", | dice il Signore degli eserciti.'' ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Personaggi biblici]] [[Categoria:Sovrani di Persia]] 9e306eos8xzibq8hj4rgk7sj1vc13bw Libro di Isaia 0 89349 1217958 1217657 2022-07-20T06:57:05Z Spinoziano 2297 wikitext text/x-wiki {{Antico Testamento}} '''''Libro di Isaia''''', testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, attribuito al profeta [[Isaia]]. ==[[Incipit]]== [[File:Isaiah-Michelangelo.jpg|thumb|left|''Isaia'' ([[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], 1509)]] <poem> Visione che [[Isaia]], figlio di Amoz, ebbe su [[Regno di Giuda|Giuda]] e su [[Gerusalemme]] nei giorni di [[Ozia]], di [[Iotam (re)|Iotam]], di [[Acaz]] e di [[Ezechia]], re di Giuda. Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: "Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il [[bue]] conosce il proprietario e l'[[asino]] la greppia del padrone, ma [[Israele]] non conosce e il mio popolo non comprende". </poem> {{NDR|''La sacra Bibbia'', edizione CEI, 1974}} ==Citazioni== *''Se il Signore degli eserciti | non ci avesse lasciato un resto, | gia saremmo come [[Sodoma e Gomorra|Sòdoma]], | simili a Gomorra.'' (1, 9; 1974) *''"Che m'importa dei vostri [[sacrificio animale|sacrifici]] senza numero?" | dice il Signore. | "Sono sazio degli olocausti di montoni | e del grasso di giovenchi; | il sangue di tori e di agnelli e di capri | io non lo gradisco.'' (1, 11; 1974) *''Smettete di presentare offerte inutili, | l'incenso è un abominio per me; | noviluni, sabati, assemblee sacre, | non posso sopportare delitto e solennità.'' (1, 13; 1974) *''Anche se i vostri [[peccato|peccati]] fossero come scarlatto, | diventeranno bianchi come neve. | Se fossero rossi come porpora, | diventeranno come lana.'' (1, 18; 1974) *''Egli sarà giudice fra le genti | e sarà arbitro fra molti popoli. | Forgeranno le loro [[spada|spade]] in vomeri, | le loro lance in falci; | un popolo non alzerà più la spada | contro un altro popolo, | non si eserciteranno più nell'arte della guerra.''<ref>Passo presente anche nel ''[[Libro di Michea]]'' (4, 3).</ref> (2, 4; 1974) *''Canterò per il mio diletto | il mio cantico d'amore per la sua [[Vigneto|vigna]]. | Il mio diletto possedeva una vigna | sopra un fertile colle. | Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi | e vi aveva piantato scelte viti; | vi aveva costruito in mezzo una torre | e scavato anche un tino. | Egli aspettò che producesse uva, | ma essa fece uva selvatica. | Or dunque, abitanti di Gerusalemme | e uomini di Giuda, | siate voi giudici fra me e la mia vigna. | Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna | che io non abbia fatto? | Perché, mentre attendevo che producesse uva, | essa ha fatto uva selvatica?'' (5, 1 – 4; 1974) *''L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato, | gli occhi dei superbi si abbasseranno.'' (5, 15; 1974) *Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei [[Serafino|serafini]], ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro: "''Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. | Tutta la terra è piena della sua gloria''". (6, 1 – 3; 1974) *E dissi: "''Ohimè! Io sono perduto, | perché un uomo dalle labbra impure io sono | e in mezzo a un popolo | dalle labbra impure io abito; | eppure i miei occhi hanno visto | il re, il Signore degli eserciti''". Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse: "''Ecco, questo ha toccato le tue labbra, | perciò è scomparsa la tua iniquità | e il tuo peccato è espiato''". Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!". Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo: ''Ascoltate pure, ma senza comprendere, | osservate pure, ma senza conoscere. | Rendi insensibile il cuore di questo popolo, | fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi | e non veda con gli occhi | né oda con gli orecchi | né comprenda con il cuore | né si converta in modo da esser guarito''". Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose: "''Finché non siano devastate | le città, senza abitanti, | le case senza uomini | e la campagna resti deserta e desolata''". (6, 5 – 11; 1974) *Nei giorni di [[Acaz]] [...], [[Rezin|Rezìn]] re di Aram e [[Pekach]] [...] marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento. Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz [...]. Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl". (7, 1 – 6; 1974) *''Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. | Egli mangerà [[panna]] e [[miele]] finché non imparerà a rigettare il [[bene e male|male]] e a scegliere il [[bene e male|bene]].''<ref>Citazione considerata, nella tradizione cristiana, come pertinente a [[Maria]] e [[Gesù]] (alla venuta del Messia sono dedicati numerosi passi del ''Libro di Isaia'').</ref> (7, 14 – 15; 1974) *'' Per l'abbondanza del latte che faranno, | si mangerà la panna; | di panna e miele si ciberà | ogni superstite in mezzo a questo paese.'' (7, 22; 1974) *''Avverrà in quel giorno: | ogni luogo, dove erano mille [[Vigneto|viti]] | valutate mille sicli d'argento, | sarà preda dei [[Rovo|rovi]] e dei pruni. | Vi si entrerà armati di frecce e di arco, | perché tutta la terra sarà rovi e pruni. | In tutti i monti, | che erano vangati con la vanga, | non si passerà più | per paura delle spine e dei rovi.'' (7, 23 – 25; 1974) *In passato {{NDR|Dio}} umiliò la terra di [[Zabulon (tribù)|Zàbulon]] e la terra di [[Neftali (tribù)|Nèftali]], ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il [[Giordano (fiume)|Giordano]] e la curva di Goim.<ref name="Matteo">{{Cfr}} ''[[Vangelo secondo Matteo]]'': «Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: ''Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, | sulla via del mare, al di là del Giordano, | Galilea delle genti; | il popolo immerso nelle tenebre | ha visto una grande luce; | su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte | una luce si è levata''».</ref> (8, 23; 1974) *''Il popolo che camminava nelle tenebre | vide una grande luce; | su coloro che abitavano in terra tenebrosa | una luce rifulse.''<ref name="Matteo" /> (9, 1; 1974) *''Poiché un bambino è nato per noi, | ci è stato dato un figlio. | Sulle sue spalle è il segno della sovranità | ed è chiamato: | Consigliere ammirabile, Dio potente, | Padre per sempre, Principe della pace; | grande sarà il suo dominio | e la pace non avrà fine | sul trono di Davide e sul regno, | che egli viene a consolidare e rafforzare | con il diritto e la giustizia, ora e sempre; | questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.'' (9, 5 – 6; 1974) *''[[Manasse (tribù)|Manàsse]] contro [[Efraim (tribù)|Efraim]] | ed Efraim contro Manàsse, | tutti e due insieme contro Giuda.'' (9, 20; 1974) *''Oh! [[Assiria]], verga del mio furore, | bastone del mio sdegno. | Contro una nazione empia io la mando | e la comando contro un popolo con cui sono in collera | perché lo saccheggi, lo depredi | e lo calpesti come fango di strada. | Essa però non pensa così | e così non giudica il suo cuore, | ma vuole distruggere | e annientare non poche nazioni.'' (10, 5 – 7; 1974) *Contro l'Assiria il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì [[Madianiti|Madian]] alla roccia di [[Oreb e Zeeb|Oreb]]; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto. (10, 26; 2008) *''Un [[germoglio]] spunterà dal tronco di [[Iesse]], | un virgulto germoglierà dalle sue radici.'' (11, 1; 1974) *''Il [[lupo]] dimorerà insieme con l'[[agnello]], | la [[leopardo|pantera]] si sdraierà accanto al [[capretto]]; | il [[vitello]] e il [[leone|leoncello]] pascoleranno insieme | e un fanciullo li guiderà. | La [[mucca|vacca]] e l'[[orso|orsa]] pascoleranno insieme; | si sdraieranno insieme i loro piccoli. | Il leone si ciberà di paglia, come il bue. | Il lattante si trastullerà sulla buca dell'[[aspide]]; | il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.'' (11, 6 – 8; 1974) *''In quel giorno | la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, | le genti la cercheranno con ansia, | la sua dimora sarà gloriosa.'' (11, 10; 1974) *''Cesserà la gelosia di [[Efraim (tribù)|Efraim]] | e gli avversari di Giuda saranno sterminati; | Efraim non invidierà più Giuda | e Giuda non osteggerà più Efraim.'' (11, 13; 1974) *''Ecco, io eccito contro di loro i [[Medi]] | che non pensano all'argento, | né si curano dell'oro. | Con i loro archi abbatteranno i giovani, | non avranno pietà dei piccoli appena nati, | i loro occhi non avranno pietà dei bambini.'' (13, 17 – 18; 1974) *''[[Babilonia]], perla dei regni, | splendore orgoglioso dei [[Caldei]], | sarà come [[Sodoma e Gomorra|Sòdoma e Gomorra]] sconvolte da Dio. | Non sarà abitata mai più né popolata | di generazione in generazione. | L'Arabo non vi pianterà la sua tenda | né i pastori vi faranno sostare i greggi. | Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto, | i gufi riempiranno le loro case, | vi faranno dimora gli struzzi, | vi danzeranno i sàtiri. | Ululeranno le iene nei loro palazzi, | gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.'' (13, 19 – 22; 1974) *''Negli inferi è precipitato il tuo fasto, | la musica delle tue arpe; | sotto di te v'è uno strato di marciume, | tua coltre sono i vermi. | Come mai sei caduto dal cielo, | [[Lucifero]], figlio dell'aurora? | Come mai sei stato steso a terra, | signore di popoli? | Eppure tu pensavi: | Salirò in cielo, | sulle stelle di Dio | innalzerò il trono, | dimorerò sul monte dell'assemblea, | nelle parti più remote del settentrione. | Salirò sulle regioni superiori delle nubi, | mi farò uguale all'Altissimo. | E invece sei stato precipitato negli inferi, | nelle profondità dell'abisso!'' (14, 11 – 15; 1974) *Io insorgerò contro di loro — parola del Signore degli eserciti —, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe – oracolo del Signore —. Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione — oracolo del Signore degli eserciti —. (14, 22 – 23; 1974) *''Il Signore degli eserciti ha giurato: | "In verità | come ho pensato, accadrà | e succederà come ho deciso. | Io spezzerò l'[[Assiria|Assiro]] nella mia terra | e sui miei monti lo calpesterò. | Allora sparirà da loro il suo giogo, | il suo peso dalle loro spalle".'' (14, 24 – 25; 1974) *''Non gioire, [[Filistea]] tutta, | perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva. | Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera | e il suo frutto sarà un drago alato. | I poveri pascoleranno sui miei prati | e i miseri vi riposeranno tranquilli; | ma farò morire di fame la tua stirpe | e ucciderò il tuo resto. | Urla, porta; grida, città; | trema, Filistea tutta, | perché dal settentrione si alza il fumo | e nessuno si sbanda dalle sue schiere.'' (14, 29 – 31; 1974) *''È stata devastata di notte, | [[Ar (città)|Ar-Moab]] è stata distrutta; | è stata devastata di notte, | Kir-Moab è stata distrutta. | È salita la gente di [[Dhiban|Dibon]] | sulle alture, per piangere; | su [[Monte Nebo|Nebo]] e su Màdaba | [[Moabiti|Moab]] innalza un lamento; | ogni testa è stata rasata, | ogni barba è stata tagliata.'' (15, 1 – 2; 1974) *''Emettono urla [[Chesbon|Chesbòn]] ed Elealè, | le loro grida giungono fino a Iàas. | Per questo tremano le viscere di Moab, | freme la sua anima.'' (15, 4; 1974) *Il mio cuore verso Moab grida, il suo sbarramento si è ritirato fino a [[Zoar (Bibbia)|Segor]] indomita come vitella trienne. (15, 5; 1959) *''Le acque di [[Nimrim|Nimrìm]] sono un deserto, | l'erba si è seccata, finita è la pastura; | non c'è più nulla di verde.'' (15, 6; 1974) *''Le acque di [[Dhiban|Dimòn]] sono piene di sangue, | eppure colpirò Dimòn con altri mali; | un leone per i fuggiaschi di Moab | e per il resto del paese.'' (15, 9; 1974) *''Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, | l'orgogliosissimo, | la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza, | la vanità delle sue chiacchiere.'' (16, 6; 1974) *''Sono squallidi i campi di Chesbòn, | languiscono le viti di Sibmà. | Signori di popoli | ne hanno spezzato i tralci | che raggiungevano [[Iazer|Iazèr]], | penetravano fin nel deserto; | i loro rami si estendevano liberamente, | giungevano al mare. | Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr | sui vigneti di Sibmà. | Ti inonderò con le mie lacrime, | Chesbòn, Elealè, | perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia | è piombato il grido dei vignaioli.'' (16, 8 – 9; 1974) *''Ecco, [[Damasco]] cesserà di essere una città, | diverrà un cumulo di rovine. | Le città di [[Aroer|Aroèr]] saranno abbandonate; | saranno pascolo delle greggi, | che vi riposeranno senza esserne scacciate. | A Èfraim sarà tolta la cittadella, | a Damasco la sovranità.'' (17, 1 – 3; 2008) *''Mi gridano da Seir: | "Sentinella, quanto resta della notte? | Sentinella, quanto resta della notte?". | La sentinella risponde: | "Viene il mattino, poi anche la notte; | se volete domandare, domandate, | convertitevi, venite!".'' (21, 11 – 12; 1974) *''Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno | al pianto e al lamento, | a rasarvi il capo e a vestire il sacco. | Ecco invece si gode e si sta allegri, | si sgozzano buoi e si scannano greggi, | si mangia carne e si beve vino: | "Si mangi e si beva, perché domani moriremo!".''<ref>Cfr. ''[[Prima lettera ai Corinzi]]'': «Se i morti non risorgono, ''mangiamo e beviamo, perché domani moriremo''».</ref> (22, 12 – 13; 1974) *''Rècati da questo ministro, | da [[Sebna]], il maggiordomo, e digli: | «Che cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui, | tanto da scavarti qui un sepolcro?». | Scavarsi in alto il proprio sepolcro, | nella rupe la propria tomba! | Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo, | ti afferrerà saldamente, | certamente ti rotolerà ben bene | come una palla, verso una regione estesa. | Là morirai e là finiranno i tuoi sontuosi cocchi, | o ignominia del palazzo del tuo signore! | Ti toglierò la carica, | ti rovescerò dal tuo posto. | In quel giorno avverrà | che io chiamerò il mio servo [[Eliakim (figlio di Chelkia)|Eliakìm]], figlio di [[Chelkia]]; | lo rivestirò con la tua tunica, | lo cingerò della tua cintura | e metterò il tuo potere nelle sue mani. | Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme | e per il casato di Giuda. | Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: | se egli apre, nessuno chiuderà; | se egli chiude, nessuno potrà aprire. | Lo conficcherò come un piolo in luogo solido | e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.'' (22, 15 – 23; 2008) *Su di lui {{NDR|[[Eliakim (figlio di Chelkia)|Eliakìm]]}} faranno convergere ogni gloria della casa di suo padre: germogli e rampolli, ogni piccolo vasellame, dalle coppe alle anfore. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – cederà il piolo conficcato in luogo solido. Si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato. (22, 24 – 25; 2008) *''È questa la vostra città gaudente, | le cui origini risalgono a un'antichità remota, | i cui piedi la portavano lontano | per fissarvi dimore? | Chi ha deciso questo | contro [[Tiro (città antica)|Tiro]] l'incoronata, | i cui mercanti erano principi, | i cui trafficanti erano i più nobili della terra? | Il Signore degli eserciti lo ha deciso | per svergognare l'orgoglio | di tutto il suo fasto, | per umiliare i più nobili sulla terra.'' (23, 7 – 9; 1974) *''Eliminerà la morte per sempre; | il Signore Dio asciugherà le lacrime | su ogni volto; | la condizione disonorevole del suo popolo | farà scomparire da tutto il paese, | poiché il Signore ha parlato.'' (25, 8; 1974) *''[[Moabiti|Moab]] invece sarà calpestato al suolo, | come si pesta la paglia nella concimaia. | Là esso stenderà le mani, | come le distende il nuotatore per nuotare; | ma il Signore abbasserà la sua superbia, | nonostante l'annaspare delle sue mani. | L'eccelsa fortezza delle tue mura | egli abbatterà e demolirà, | la raderà al suolo.'' (25, 10 – 12; 1974) *''Si usi pure clemenza all'[[Empietà|empio]], | non imparerà la giustizia; | sulla terra egli distorce le cose diritte | e non guarda alla maestà del Signore.'' (26, 10; 1974) *''Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, | [[Risurrezione|risorgeranno]] i loro cadaveri. | Si sveglieranno ed esulteranno | quelli che giacciono nella polvere, | perché la tua rugiada è rugiada luminosa, | la terra darà alla luce le ombre.'' (26, 19; 1974) *''In quel giorno il Signore punirà | con la spada dura, grande e forte, | il [[Leviatano|Leviatàn]] serpente guizzante, | il Leviatàn serpente tortuoso | e ucciderà il drago che sta nel mare.'' (27, 1; 1974) *''In quel giorno la [[Vigneto|vigna]] sarà deliziosa: | cantàtela! | Io, il Signore, ne sono il guardiano, | a ogni istante la irrigo; | per timore che la si danneggi, | ne ho cura notte e giorno.'' (27, 2 – 3; 2008) *''Ara forse tutti i giorni l'aratore, | rompe e sarchia la terra? | Forse non ne spiana la superficie, | non vi semina l'[[Aneto|anèto]] e non vi sparge il [[cumino]]? | E non vi pone grano e orzo | e spelta lungo i confini? | E la sua perizia rispetto alla regola | gliela insegna il suo Dio. | Certo, l'anèto non si batte con il tribbio, | né si fa girare sul cumìno il rullo, | ma con una bacchetta si batte l'anèto | e con la verga il cumìno. | Il [[frumento]] vien forse schiacciato? | Certo, non lo si pesta senza fine, | ma vi si spinge sopra il rullo | e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.'' (28, 24 – 28; 1974) *''Poiché questo popolo | si avvicina a me solo a parole | e mi onora con le labbra, | mentre il suo cuore è lontano da me | e il culto che mi rendono | è un imparaticcio di usi umani, | perciò, eccomi, continuerò | a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; | perirà la sapienza dei suoi sapienti | e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti.''<ref>Cfr. ''[[Prima lettera ai Corinzi]]'': «Sta scritto infatti: ''Distruggerò la sapienza dei sapienti | e annullerò l'intelligenza degli intelligenti''».</ref> (29, 13 – 14; 1974) *''Oracolo sulle bestie del [[Deserto del Negev|Negheb]]. | In una terra di angoscia e di miseria, | della leonessa e del leone che ruggisce, | di aspidi e draghi volanti, | essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini, | i loro tesori sulla gobba di cammelli | a un popolo che non giova a nulla. | Vano e inutile è l'aiuto dell'[[Antico Egitto|Egitto]]; | per questo lo chiamo «[[Raab (mitologia)|Raab]] l'ozioso».'' (30, 6 – 7; 2008) *Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi [[idolatria|idoli]] rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro. Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. (30, 22 – 24; 1974) *La luce della [[sole e luna|luna]] sarà come la luce del [[sole e luna|sole]] e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse. (30, 26; 1974) *''Poiché alla voce del Signore tremerà l'[[Assiria]], | quando il Signore percuoterà con la verga. | Ogni colpo del bastone punitivo, | che il Signore le farà piombare addosso, | sarà accompagnato con tamburelli e cetre. | Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose. | Il [[Tofet]], infatti, è preparato da tempo: | esso è pronto anche per il re. | Profondo e largo è il rogo, | fuoco e legna abbondano. | Lo accenderà, come torrente di zolfo, | il soffio del Signore.'' (30, 31 – 33; 2008) *''Come per la sua preda | ruggisce il [[leone]] o il leoncello, | quando gli si raduna contro | tutta la schiera dei pastori, | e non teme le loro grida | né si preoccupa del loro chiasso, | così scenderà il Signore degli eserciti | per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.'' (31, 4; 1974) *''Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, | ecco essa si abbatte su [[Edomiti|Edom]], | su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia. | La spada del Signore è piena di sangue, | è imbrattata di grasso, | del sangue di agnelli e di capri, | delle viscere grasse dei montoni, | perché si compie un sacrificio al Signore in [[Bozra]], | una grande ecatombe nel paese di Edom.'' (34, 5 – 6; 1974) *''Si rallegrino il deserto e la terra arida, | esulti e fiorisca la steppa. | Come fiore di narciso fiorisca; | sì, canti con gioia e con giubilo. | Le è data la gloria del Libano, | lo splendore del [[Monte Carmelo|Carmelo]] e di Saròn.'' (35, 1 – 2; 1974) *''Allora lo zoppo salterà come un cervo, | griderà di gioia la lingua del muto, | perché scaturiranno acque nel deserto, | scorreranno torrenti nella steppa. | La terra bruciata diventerà una palude, | il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. | I luoghi dove si sdraiavano gli [[sciacallo|sciacalli]] | diventeranno canneti e giuncaie.'' (35, 6 – 7; 1974) *''Tu hai preservato la mia vita | dalla fossa della distruzione, | perché ti sei gettato dietro le spalle | tutti i miei peccati. | Poiché non gli inferi ti lodano, | né la morte ti canta inni; | quanti scendono nella fossa | non sperano nella tua fedeltà. | Il vivente, il vivente ti rende grazie | come io oggi faccio.'' ([[Ezechia]]: 38, 17 – 19; 1974) *''Parlate al cuore di [[Gerusalemme]] | e gridatele | che è finita la sua schiavitù, | è stata scontata la sua iniquità, | perché ha ricevuto dalla mano del Signore | doppio castigo per tutti i suoi peccati.'' (40, 2; 1974) *''Una voce grida: | "Nel deserto preparate | la via al Signore, | appianate nella steppa | la strada per il nostro Dio.<ref>Cfr. la voce ''[[w:Vox clamantis in deserto|Vox clamantis in deserto]]'' su Wikipedia.</ref> | Ogni valle sia colmata, | ogni monte e colle siano abbassati; | il terreno accidentato si trasformi in piano | e quello scosceso in pianura. | Allora si rivelerà la gloria del Signore | e ogni uomo la vedrà, | poiché la bocca del Signore ha parlato".'' (40, 3 – 5; 1974) *''Ogni [[uomo]] è come l'[[erba]] | e tutta la sua gloria è come un [[fiore]] del campo. | Secca l'erba, il fiore appassisce | quando il soffio del Signore spira su di essi. | Secca l'erba, appassisce il fiore, | ma la [[parola di Dio|parola del nostro Dio]] dura sempre. | Veramente il popolo è come l'erba.'' (40, 6 – 8; 1974) *''Come un [[pastore]] egli fa [[pascolo|pascolare]] il gregge | e con il suo braccio lo raduna; | porta gli agnellini sul seno | e conduce pian piano le pecore madri.'' (40, 11; 1974) *''Io, il Signore, sono il primo | e io stesso sono con gli ultimi.'' (41, 4; 1974) *''E avvierò i [[Cecità|ciechi]] per la strada che mai avevano conosciuta, | e gl'incamminerò per i sentieri che avevano ignorato; | cangerò le loro tenebre in luce | e le vie torte in istrade diritte: | queste cose farò con essi e non li abbandonerò.'' (42, 16; 1959) *''Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, | Israele ai predoni? | Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, | per le cui vie non vollero camminare, | la cui legge non osservarono? | Egli, perciò, ha riversato su di esso | la [[Ira di Dio|sua ira]] ardente e la violenza della guerra. | L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme | senza che egli se ne accorgesse, | lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.'' (42, 24 – 25; 1974) *I fabbricatori di [[Idolatria|idoli]] sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. (44, 9 – 11; 1974) *Il [[fabbro]] lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. Il [[falegname]] stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. (44, 12 – 14; 1974) *''Io dico a [[Ciro II di Persia|Ciro]]: Mio pastore; | ed egli soddisferà tutti i miei desideri, | dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; | e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta.'' (44, 28; 1974) *''Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: | "Io l'ho preso per la destra, | per abbattere davanti a lui le nazioni, | per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, | per aprire davanti a lui i battenti delle porte | e nessun portone rimarrà chiuso".'' (45, 1; 1974) *''Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato | un [[vaso]] fra altri vasi di argilla? | Dirà forse la creta al vasaio: "Che fai?" | oppure: "La tua opera non ha manichi"?'' (45, 9; 1974) *''"Io l'ho stimolato per la giustizia; | spianerò tutte le sue vie. | [[Ciro II di Persia|Egli]] ricostruirà la mia città | e rimanderà i miei deportati, | senza denaro e senza regali", | dice il Signore degli eserciti.'' (45, 13; 1974) *''Svegliati, svegliati, rivestiti di forza, | o braccio del Signore. | Svegliati come nei giorni antichi, | come tra le generazioni passate. | Non hai tu forse fatto a pezzi [[Raab (mitologia)|Raab]], | non hai trafitto il drago?'' (51, 9; 1974) *''Non ha apparenza né bellezza | per attirare i nostri sguardi, | non splendore per provare in lui diletto. | Disprezzato e reietto dagli uomini, | uomo dei dolori che ben conosce il patire, | come uno davanti al quale ci si copre la faccia, | era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. | Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, | si è addossato i nostri dolori | e noi lo giudicavamo castigato, | percosso da Dio e umiliato. | Egli è stato trafitto per i nostri delitti, | schiacciato per le nostre iniquità. | Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; | per le sue piaghe noi siamo stati guariti.'' (53, 3 – 5; 1974) [[File:Maria Taferl - Hochaltar 4 Jesaia.jpg|thumb|Statua raffigurante Isaia che porta una tavola con l'ultima parte del passo 53, 8 in latino]] *''Maltrattato, si lasciò umiliare | e non aprì la sua bocca; | era come agnello condotto al macello, | come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, | e non aprì la sua bocca. | Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; | chi si affligge per la sua sorte? | Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, | per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.'' (53, 7 – 8; 1974) *''Il giusto mio servo giustificherà molti, | egli si addosserà la loro iniquità. | Perciò io gli darò in premio le moltitudini, | dei potenti egli farà bottino, | perché ha consegnato se stesso alla morte | ed è stato annoverato fra gli empi, | mentre egli portava il peccato di molti | e intercedeva per i peccatori.'' (53, 11 – 12; 1974) *''Ecco, io ho creato il [[fabbro]] | che soffia sul fuoco delle braci | e ne trae gli strumenti per il suo lavoro, | e io ho creato anche il distruttore per devastare.'' (54, 16; 1974) *''L'[[empietà|empio]] abbandoni la sua via | e l'uomo iniquo i suoi pensieri; | ritorni al Signore che avrà misericordia di lui | e al nostro Dio che largamente perdona. | Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, | le vostre vie non sono le mie vie – oracolo del Signore.'' (55, 7 – 8; 1974) *''I loro olocausti e i loro sacrifici | saranno graditi sul mio altare, | perché la mia casa si chiamerà | casa di preghiera per tutti i popoli.''<ref>Cfr. ''[[Vangelo secondo Matteo]]'': «''La mia casa sarà chiamata casa di preghiera''».</ref> (56, 7; 2008) *''Lo spirito del Signore Dio è su di me | perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; | mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, | a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, | a proclamare la libertà degli schiavi, | la scarcerazione dei prigionieri, | a promulgare l'anno di misericordia del Signore, | un giorno di vendetta per il nostro Dio, | per consolare tutti gli afflitti, | per allietare gli afflitti di Sion, | per dare loro una corona invece della cenere, | olio di letizia invece dell'abito da lutto, | canto di lode invece di un cuore mesto.'' (61, 1 – 3; 1974) *''Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, | mi feci trovare da chi non mi cercava. | Dissi: "Eccomi, eccomi" | a gente che non invocava il mio nome.'' (65, 1; 1974) *''Ecco infatti io creo | nuovi cieli e nuova terra; | non si ricorderà più il passato, | non verrà più in mente, | poiché si godrà e si gioirà sempre | di quello che sto per creare, | e farò di Gerusalemme una gioia, | del suo popolo un gaudio.'' (65, 17 – 18; 1974) *''Prima che mi invochino, io risponderò; | mentre ancora stanno parlando, | io già li avrò ascoltati.'' (65, 24; 1974) *''Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, | il leone mangerà la paglia come un bue, | ma il [[serpente]] mangerà la polvere, | non faranno né male né danno | in tutto il mio santo monte.'' (65, 25; 1974) [[File:Jerusalem Western Wall Isaiah verse closeup.jpg|thumb|Iscrizione in ebraico, presso il Muro del Pianto a Gerusalemme, della prima parte del passo 66, 14: «Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca»]] *''Il cielo è il mio trono, | la terra lo sgabello dei miei piedi. | Quale casa mi potreste costruire? | In quale luogo potrei fissare la dimora? | Tutte queste cose ha fatto la mia mano | ed esse sono mie – oracolo del Signore –. | Su chi volgerò lo sguardo? | Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito | e su chi teme la mia parola.'' (66, 1 – 2; 1974) *''Giunge un rumore, un frastuono dalla città, | un rumore dal tempio: | è la voce del Signore che paga | il contraccambio ai suoi nemici.<ref>Si è fatta spesso erroneamente risalire a questo versetto la locuzione latina ''[[Vox populi, vox Dei]]'' (nella ''Vulgata'' è: «Vox clamoris de civitate, vox de templo, vox Domini reddentis retributionem inimicis suis»); cfr. [[w:Vox populi, vox Dei|la voce]] su Wikipedia.</ref> | Prima di provare i dolori, ha partorito; | prima che le venissero i dolori, | ha dato alla luce un maschio.'' (66, 6 – 7; 1974) *''Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, | le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca. | La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi, | ma si sdegnerà contro i suoi nemici. | Poiché, ecco, il Signore viene con il [[fuoco]], | i suoi carri sono come un turbine, | per riversare con ardore l'ira, | la sua minaccia con fiamme di fuoco. | Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia | su tutta la terra'' [...]. (66, 14 – 16; 1974) ==[[Explicit]]== <poem> Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di me; poiché il loro verme non morirà, il loro fuoco non si spegnerà e saranno un abominio per tutti. </poem> {{NDR|''La sacra Bibbia'', edizione CEI, 1974}} ==Citazioni sul ''Libro di Isaia''== *Ebbene, non credo che Nostro Signore voglia sentirci contestare troppo. Isaia, capitolo 55, versetto 8: "Le mie vie non sono le vostre vie" e credo che in fondo con questo volesse dire "Sono misterioso ragazzi. Rassegnatevi!" (''[[La famiglia omicidi]]'') *L'atteggiamento del «Deutero-Isaia» di fronte al dolore è antitetico a quello del [[Buddha]]: egli non cercava di sfuggirlo, ma lo accettava come un'esperienza che poteva recare positivi frutti spirituali. Non sappiamo se parlando del «servo che soffre» egli si riferiva, come sembra, ad un individuo innominato ma storicamente concreto, oppure si tratti di una personificazione della comunità ebraica. La seconda delle due possibili interpretazioni di questa figura enigmatica è la più convincente, la più in linea con la tradizione profetica alla quale il «Deutero-Isaia» si ricollega. In ogni caso, è evidente che il «Deutero-Isaia» credeva che la sofferenza, sopportata pazientemente, può essere una esperienza creativa per tutti quelli che ne sono implicati, compresa la vittima stessa nel corso della propria tragedia. Gli scritti del «Deutero-Isaia» sono forse i più antichi nei quali si possa trovare questo atteggiamento verso il dolore. ([[Arnold J. Toynbee]]) *L'importanza del libro di ''Isaia'' è straordinaria. Esso, non solo impiega un ebraico classico e uno stile generalmente elevato, ma si riferisce ad un periodo delicatissimo della storia civile e religiosa del regno di Giuda. Ma, più ancora che su ciò, la sua importanza si fonda sui numerosi e chiarissimi preannunzi che esso contiene riguardo al futuro Messia, e che gli hanno meritato l'epiteto di Vangelo anticipato. ([[Giuseppe Ricciotti]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *''La sacra Bibbia'', traduzione di G. Bonaccorsi, G. Castoldi, G. Giovannozzi, G. Mezzacasa, F. Ramorino, G. Ricciotti, G. M. Zampini, Salani Editore, Firenze, 1959. *''[http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM La sacra Bibbia]'', edizione CEI, 1974. *''[https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/at/Is/1/ Isaia]'', edizione CEI, 2008. ==Voci correlate== *[[Isaia]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|w_preposizione=riguardante il}} [[Categoria:Antico Testamento|Isaia]] cvlcujq5f83pcn8u2iqg26nnn70zg2e Milziade 0 98352 1217891 940658 2022-07-19T15:06:25Z 93.33.156.252 wikitext text/x-wiki [[File:Helmet of Miltiades 050911.jpg|thumb|L'elmo di Milziade conservato al museo di Olimpia.]] '''Milziade''' (550 a.C. circa – 489 a.C.), militare ateniese. Generale ateniese che guida l’esercito contro i persiani nella battaglia di Maratona. Milziade appartiene ad una ricca famiglia di commercianti e possidenti noti per aver sempre mantenuto ottimi rapporti con i persiani, per questa ragione viene designato dagli altri strateghi per comandare l’avanzata riuscendo addirittura, grazie al suo ingegno militare, a sorprendere il nemico costringendolo a ritirarsi. ==Citazioni di Milziade== * {{NDR|Rivolto agli [[Atene|Ateniesi]] all'inizio della [[battaglia di Maratona]]}} Correte contro di loro {{NDR|i Persiani}}. (citato in uno scoliaste<ref>Vedi testo pubblicato nel 1829 da Wilhelm Dindorf, [http://books.google.it/books?id=6N1EAQAAIAAJ&dq=Aristides%20ex%20recensione%20G&hl=it&pg=PA566#v=onepage&q&f=false p. 566].</ref> di Elio Aristide) :Ὁρμᾶτε κατ'αὐτῶν. (tradotto in Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', p. 10) ==Attribuite== * {{NDR|Rivolto al polemarco Callimaco}} Ἣν γὰρ σὺ γνώμῃ τῇ ἐμῇ προσθῇ, ἔστι τοι πατρίς τε ἐλευθέρη καὶ πόλις πρώτη τῶν ἐν τῇ Ἑλλάδι: ἢν δὲ τὴν τῶν ἀποσπευδόντων τὴν συμβολὴν ἕλῃ, ὑπάρξει τοι τῶν ἐγὼ κατέλεξα ἀγαθῶν τὰ ἐναντία<ref>Gli storici ritengono generalmente questo discorso inventato o perlomeno manipolato da Erodoto (ad esempio Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', p. 166).</ref>. ([[Erodoto]], ''Storie'', VII, 109, 6) :Se tu ti accosti al mio modo di vedere {{NDR|attaccare subito i Persiani}}, ecco già la patria nostra è libera e prima fra le città della Grecia; se, invece, preferisci la parte di quelli che decisamente sconsigliano la lotta, sappi che accadrà il contrario di tutti i vantaggi che ti sono venuto elencando. (traduzione di L. Annibaletto, 1982) :Se tu ti schieri sulle mie posizioni {{NDR|attaccare subito i Persiani}}, la tua patria sarà liberata e la tua città la prima della Grecia; se invece scegli il parere di chi sconsiglia la battaglia, accadrà esattamente il contrario delle belle cose che ti ho prospettato. (tradotto in Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', p. 165) ==Citazioni su Milziade== *Quando avrai vinto i Barbari, o Milziade, combattendo da solo, allora chiedi anche di essere onorato tu solo. ([[Sofane]]) *Milziade, che ’l gran gioco a Grecia tolse ([[Francesco Petrarca|Petrarca]], ''Triumphus Famae'') ==Note== <references/> ==Bibliografia== * Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', 2011, ISBN 978-88-15-23379-0. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Miltiades the Younger}} [[Categoria:Militari ateniesi]] 20b7dkd8qhlu5x6wmbl8n26bzooc6ca 1217896 1217891 2022-07-19T16:12:25Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/93.33.156.252|93.33.156.252]] ([[User talk:93.33.156.252|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:2001:B07:6462:3C41:A866:9CC4:3C3F:CF51|2001:B07:6462:3C41:A866:9CC4:3C3F:CF51]] wikitext text/x-wiki [[File:Helmet of Miltiades 050911.jpg|thumb|L'elmo di Milziade conservato al museo di Olimpia.]] '''Milziade''' (550 a.C. circa – 489 a.C.), militare ateniese. ==Citazioni di Milziade== * {{NDR|Rivolto agli [[Atene|Ateniesi]] all'inizio della [[battaglia di Maratona]]}} Correte contro di loro {{NDR|i Persiani}}. (citato in uno scoliaste<ref>Vedi testo pubblicato nel 1829 da Wilhelm Dindorf, [http://books.google.it/books?id=6N1EAQAAIAAJ&dq=Aristides%20ex%20recensione%20G&hl=it&pg=PA566#v=onepage&q&f=false p. 566].</ref> di Elio Aristide) :Ὁρμᾶτε κατ'αὐτῶν. (tradotto in Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', p. 10) ==Attribuite== * {{NDR|Rivolto al polemarco Callimaco}} Ἣν γὰρ σὺ γνώμῃ τῇ ἐμῇ προσθῇ, ἔστι τοι πατρίς τε ἐλευθέρη καὶ πόλις πρώτη τῶν ἐν τῇ Ἑλλάδι: ἢν δὲ τὴν τῶν ἀποσπευδόντων τὴν συμβολὴν ἕλῃ, ὑπάρξει τοι τῶν ἐγὼ κατέλεξα ἀγαθῶν τὰ ἐναντία<ref>Gli storici ritengono generalmente questo discorso inventato o perlomeno manipolato da Erodoto (ad esempio Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', p. 166).</ref>. ([[Erodoto]], ''Storie'', VII, 109, 6) :Se tu ti accosti al mio modo di vedere {{NDR|attaccare subito i Persiani}}, ecco già la patria nostra è libera e prima fra le città della Grecia; se, invece, preferisci la parte di quelli che decisamente sconsigliano la lotta, sappi che accadrà il contrario di tutti i vantaggi che ti sono venuto elencando. (traduzione di L. Annibaletto, 1982) :Se tu ti schieri sulle mie posizioni {{NDR|attaccare subito i Persiani}}, la tua patria sarà liberata e la tua città la prima della Grecia; se invece scegli il parere di chi sconsiglia la battaglia, accadrà esattamente il contrario delle belle cose che ti ho prospettato. (tradotto in Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', p. 165) ==Citazioni su Milziade== *Quando avrai vinto i Barbari, o Milziade, combattendo da solo, allora chiedi anche di essere onorato tu solo. ([[Sofane]]) *Milziade, che ’l gran gioco a Grecia tolse ([[Francesco Petrarca|Petrarca]], ''Triumphus Famae'') ==Note== <references/> ==Bibliografia== * Peter Krentz, ''La battaglia di Maratona'', 2011, ISBN 978-88-15-23379-0. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Miltiades the Younger}} [[Categoria:Militari ateniesi]] 5ryw6xvl2mngoejv8niu10yv460uzfn Starship Troopers - Fanteria dello spazio 0 100630 1217894 1170105 2022-07-19T16:02:06Z 2A0E:425:1F05:0:9D80:458:91F3:553B wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Starship Troopers - Fanteria dello spazio |immagine= |titolooriginale=Starship Troopers |paese= Stati Uniti |annouscita=1997 |genere=fantascienza, guerra, azione, drammatico |regista=[[Paul Verhoeven]] |soggetto= tratto dal romanzo di [[Robert A. Heinlein]] |sceneggiatore=[[Edward Neumeier]] |attori= *[[Casper Van Dien]]: Johnny Rico *[[Denise Richards]]: Carmen Ibanez *[[Dina Meyer]]: Dizzy Flores *[[Patrick Muldoon]]: Zander Barcalow *[[Neil Patrick Harris]]: Carl Jenkins *[[Jake Busey]]: soldato Ace Levy *[[Seth Gilliam]]: soldato Sugar Watkins *[[Clancy Brown]]: sergente istruttore Zim *[[Michael Ironside]]: Jean Rasczak *[[Amy Smart]]: pilota donna Lumbreiser *[[Eric Bruskotter]]: soldato Breckinridge *[[Christopher Curry]]: Bill Rico padre di Johnny *[[Lenore Kasdorf]]: signora Rico madre di Johnny *[[Dean Norris]]: comandante d'ufficio *[[Marshall Bell]]: generale Owen *[[Bruce Gray]]: maresciallo del cielo Dienes *[[Denise Dowse]]: maresciallo del cielo Meru *[[Dale Dye]]: generale *[[Rue McClanahan]]: insegnante di Biologia *[[Brenda Strong]]: capitano donna Deladier comandante astronave *[[Blake Lindsley]]: Katrina Mcintire *[[John Cunningham]]: Voce della Rete Federale |doppiatoriitaliani = *[[Fabrizio Manfredi]]: Johnny Rico *[[Eleonora De Angelis]]: Dizzy Flores *[[Georgia Lepore]]: Carmen Ibanez *[[Nanni Baldini]]: Ace Levy *[[Corrado Conforti]]: Colonnello Carl Jenkins *[[Alessandro Rossi]]: Sergente Zim *[[Rossella Acerbo]]: Sugar Watkins *[[Francesco Bulckaen]]: Zander Barcalow *[[Angelo Nicotra]]: Jean Rasczak *[[Sandro Iovino]]: Generale Owen *[[Rossella Acerbo]]: Katrina Mcintire *[[Dario Penne]]: Bill Rico *[[Antonella Rinaldi]]: Signora Rico *[[Sergio Di Stefano]]: Voce della Rete Federale |note='''Effetti speciali''': [[Phil Tippett]] }} '''''Starship Troopers – Fanteria dello Spazio''''', film statunitense del 1997 con [[Casper Van Dien]], [[Denise Richards]], [[Dina Meyer]] e [[Neil Patrick Harris]], regia di [[Paul Verhoeven]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''Rete Federale''': Giovani provenienti da ogni parte del globo si arruolano per difendere il loro futuro. <br />'''Soldatessa''': Io faccio la mia parte! <br />'''Soldato''': Io faccio la mia parte! <br />'''Soldato#2''': Io faccio la mia parte! <br />'''Bambino soldato''': Anch'io faccio la mia parte! {{NDR|i soldati presenti gli ridono orgogliosamente}} <br /> '''Rete Federale''': Ognuno fa la sua parte. E tu? Arruolatevi nella Fanteria Mobile per salvare il mondo! Il servizio garantisce la cittadinanza. ==Frasi== *Gli insetti hanno lanciato un altro meteorite contro di noi, ma questa volta siamo pronti: le difese planetarie sono più forti che mai! Klendathu, origine degli attacchi, orbita in un sistema di stelle gemelle le cui violente forze gravitazionali producono una riserva illimitata di meteoriti insetti, nella forma di questa cintura di asteroidi. Per garantire la sicurezza del nostro Sistema Solare, Klendathu deve essere distrutto! ('''Rete Federale''') *Non starai pensando di arruolarti? Hai perso la testa? Preferirei dieci frustate in pubblico piuttosto di veder rovinata la tua vita! ('''Bill Rico''') *Di mia spontanea volontà, dopo essere stato informato e avvertito del significato e delle conseguenze del giuramento, io mi arruolo nel servizio federale per un periodo di almeno due anni, o per quanto più a lungo possa essere richiesto dalle necessità della Federazione. ('''Giuramento delle reclute''') *Molti di voi non vivranno a lungo per restare nella Fanteria Mobile! Il guaio è che non siete abbastanza in gamba come siete! MANI SUI FIANCHI! Su il mento! ...Io sono il vostro istruttore sergente di carriera Zim! DENTRO QUELLO STOMACO! Piedi uniti! ...Dovevate capitare proprio a me... Che branco di scimmie! No, anzi, le scimmie sono meglio di voi! La prima e l'ultima parola che deve uscire da quelle fottute fogne puzzolenti deve essere "Signore"! Mi avete capito?!? Ogni volta che pensate che sono troppo duro, ogni volta che pensate che sono ingiusto, ogni volta che vi manca la mammina... Andatevene! Firmate il modulo A-1240, prendete la vostra roba e imboccate il viale del fallimento! Mi avete capito bene?! ('''Sergente Zim''') *Stamattina un assassino è stato catturato e processato. Pena: la morte. L'esecuzione avrà luogo alle 18:00 e sarà trasmessa su tutte le reti e su tutti i canali. Volete saperne di più? ('''Rete Federale''') *È qui che viviamo. Non è un granché, ma è la nostra casa. Lì c'è la mia branda, dove ti sogno tutte le notti. L'addestramento è duro, a volte penso che non ce la farò... Ma poi penso a quello che fai tu e ce la metto tutta! ...Chissà, forse potrebbero farmi caposquadra! {{NDR|la tromba del coprifuoco suona}} Oh, è meglio andare in branda. Ciao, scrivimi! ('''Johnny Rico''') {{NDR|sul videomessaggio per Carmen}} *Tutti gli studenti sanno che gli Aracnidi sono pericolosi, tuttavia gli estremisti mormoni non hanno ascoltato gli avvertimenti della Federazione e hanno fondato la città di Fort Joe Smith nel bel mezzo della zona di quarantena, ma hanno scoperto troppo tardi che Danthana era stata scelta da altri colonizzatori: gli Aracnidi. Volete saperne di più? ('''Rete Federale''') *Ciao, Johnny! Mi dispiace di non averti scritto prima, ma... Sono stata molto occupata, qui ci fanno trattare come matti. Ormai ti avranno nominato caposquadra... E se non lo hanno fatto, digli di parlare con me! {{NDR|mostra Giove, sul quale la sua nave orbita}} Guarda là... Non è bellissimo? Adoro stare qui... E questa è una parte del problema. Perché... Vorrei fare carriera. Voglio comandare un'astronave tutta mia, e sai... Non credo che questo lascerà molto spazio per noi due... So che non è quello che volevi sentire. Però... Io devo seguire la mia strada. Mi dispiace... Scrivimi, capito? Scrivimi, così saprò che saremo sempre amici! ('''Carmen Ibañez''') *Per incompetenza nel comando, per non essersi attenuto ai regolamenti di sicurezza durante un'esercitazione a fuoco, per la negligenza con cui ha causato la morte di un compagno di squadra, l'allievo recluta John Rico è condannato alla punizione d'ufficio... Dieci frustate! ('''Comandante d'ufficio''') *Mi sono arruolato per il motivo sbagliato, ho fatto uccidere un ragazzo, basta per provarmi che non ho i requisiti. ('''Johnny Rico''') *La devastazione davanti alla quale ci ritroviamo è senza precedenti. A giudicare dalle prime valutazioni, milioni di morti. Una città in rovina. Il meteorite è stato sparato fuori dall'orbita dal plasma degli insetti proveniente da Klendathu, il pianeta di residenza degli Aracnidi. Niente è sopravvissuto a quello che una volta era considerato il paradiso dell'America Latina... Buenos Aires è stata cancellata via dalla Terra! Il Consiglio Federale si è riunito pochi minuti fa, e ha votato all'unanimità la mobilitazione al fine di distruggere gli Aracnidi. ('''Rete Federale''') *L'unico insetto buono è un insetto morto! ('''Civile sopravvissuto di Buenos Aires''') *Affronteremo la minaccia con il nostro valore, il nostro coraggio e con la nostra stessa vita per garantire con ogni mezzo che solo la civiltà umana, e non gli insetti, possa dominare questa galassia ora e per sempre! ('''Maresciallo Dienes''') *Il guerriero Aracnide medio non è molto intelligente, ma potete strappargli la zampa e manterrà l'86% di efficienza offensiva. Un consiglio: mirate ai centri nervosi e spazzatelo via! ('''Carl Jenkins''') *Noi scenderemo con la prima ondata, vuol dire che dovremo uccidere più insetti! Disintegrate tutta la zona, uccidete tutto quello che ha più di due gambe, avete capito? ('''Primo ufficiale''') *Crisi per il genere umano: gli ufficiali della Flotta ammettono di aver sottovalutato le capacità difensive degli Aracnidi. Accettando le proprie responsabilità per Klendathu, Il Maresciallo dell'aria Dienes si dimette. Gli succede il maresciallo dell'aria Tahat Meru, che delinea la sua nuova strategia. Volete saperne di più? ('''Rete Federale''') *Questo vale per voi nuovi... Io ho soltanto una [[Regole dai film|regola]]: tutti combattono, nessuno molla. Se non fate il vostro dovere, vi ammazzo. Mi avete capito? Benvenuti fra i Leoni di Rasczak. State a sentire, c'è un nuovo maresciallo dell'aria e un nuovo [[Piani dai film|piano]] di battaglia. Dobbiamo ripulire tutti i sistemi che delimitano Klendathu pianeta per pianeta! Domani attacchiamo Tango Urilla, quando la Flotta avrà spazzato il pianeta, passeremo a disinfestare! ('''Jean Rasczak''') *Non sono un granché a guardarli, questi figli di puttana! ('''Sugar Watkins''') *{{NDR|Dopo aver fucilato un soldato preso da un Aracnide volante}} Mi aspetto che tutti in questa unità facciano lo stesso per me. ('''Jean Rasczak''') *Caricate bene! Usate tutto quello che avete! Avanti, Leoni! Volete diventare degli eroi? ('''Jean Rasczak''') *La Flotta pensi a volare, la Fanteria Mobile a morire! ('''Johnny Rico''') *Una volta qualcuno mi ha chiesto se conoscevo la differenza tra un cittadino e un civile. Ora posso dirvela: un cittadino ha il coraggio di fare della salvezza del genere umano una sua propria responsabilità! ...Dizzie era mia amica. Era un soldato. Ma sopratutto era una cittadina della Federazione. ('''Johnny Rico''') *{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]] all'insetto intelligente}} Un giorno, qualcuno come me ammazzerà te e tutta la tua razza di merda! ('''Zander Barcalow''') *{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} Mi dia quella bomba... Voglio ammazzare un po' d'insetti, signore! ('''Sugar Watkins''') *{{NDR|Mentre tocca la fronte dell'insetto intelligente}} ...Ha paura. Ha paura! ('''Carl Jenkins''') ==Dialoghi== *{{NDR|Rico sta disegnando durante la lezione}}<br>'''Jean Rasczak''': Rico? Rico? Rico! {{NDR|Rico alza lo sguardo}} Sta' più attento!<br />'''Johnny Rico''': Mi scusi, professor Rasczak.<br />'''Jean Rasczak''': Per riassumere, quest'anno abbiamo analizzato il fallimento della [[Democrazia]], abbiamo visto come i sociologi hanno portato il mondo sull'orlo del caos, abbiamo parlato dei veterani, di come hanno preso il potere e hanno imposto lo status quo che da allora è durato per generazioni. Voi conoscete questi fatti. Ma vi ho insegnato qualcosa quest'anno che ha un valore? Hm? {{NDR|indica Lanny con il braccio sinistro amputato}} Tu, perché solo ai cittadini è concesso il voto? <br />'''Lanny''': È un premio che la Federazione ti dà per aver fatto il servizio federale.<br />'''Jean Rasczak''': No... No! Una cosa "regalata" non ha alcun valore! Vedete, quando votate esercitate un'autorità politica, usate una forza, e la forza, miei cari, è violenza! L'autorità suprema da cui deriva ogni altra autorità. <br />'''Dizzy Flores''' {{NDR|interviene}}: Mia madre dice che con la violenza non si risolve niente.<br />'''Jean Rasczak''': Davvero? Chissà cosa direbbero i capi di Hiroshima a questo proposito! {{NDR|indica Carmen}} Tu.<br />'''Carmen Ibañez''': Probabilmente non direbbero niente: Hiroshima è stata distrutta. <br />'''Jean Rasczak''': Esatto... La forza pura e semplice nel corso della storia ha risolto più questioni di qualsiasi altro fattore. L'opinione contraria secondo la quale "la violenza non risolve niente" è illusione nella sua forma peggiore! La gente che lo dimentica paga sempre. Rico, qual è la differenza in senso morale, se c'è, tra un civile e un cittadino?<br />'''Johnny Rico''': Un cittadino si assume personalmente la responsabilità della sicurezza dello stato e lo difende con la propria vita. Un "civile" no.<br />'''Jean Rasczak''': Le esatte parole del testo! Ma le capisci? Ci credi?<br />'''Johnny Rico''': N-Non lo so...<br />'''Jean Rasczak''': Certo che non lo sai. Qui dentro nessuno riconoscerebbe la virtù civica neanche se gli arrivasse addosso e lo mordesse sul sedere! *'''Insegnante di Biologia''': Potete cominciare.<br />'''Johnny Rico''' {{NDR|dopo che Carmen è rimasta disgustata dallo scarabeo archelliano che devono dissezionare}}: Dai, è solo un insetto! Meglio che ti metti gli occhiali.<br />'''Insegnante di Biologia''': "Solo un insetto"? Hah! A noi umani piace pensare di essere ciò che la Natura ha prodotto di meglio. Temo che non corrisponda alla verità! Questo scarabeo della sabbia archelliano è per molti versi superiore: si riproduce in grandi quantità, non ha un io, non conosce la paura, non sa cosa sia la morte ed è quindi un perfetto membro non individualista della società. <br />'''Carmen Ibañez''': Ma gli uomini hanno inventato l'arte, la matematica e i viaggi interstellari!<br />'''Insegnante di Biologia''': È vero, ma prima che per questo ti monti la testa, pensa per esempio agli Aracnidi, una società di insetti altamente evoluta! Per gli standard umani sono relativamente stupidi, ma la loro evoluzione copre un arco di milioni di anni! E ora sono in grado di colonizzare pianeti spargendo le loro spore nello spazio! *'''Carl Jenkis''': Statisticamente a questo punto dovresti aver già indovinato per puro caso.<br />'''Johnny Rico''': Quindi capacità extrasensoriali zero e in più sono sfortunato!<br />'''Carl Jenkins''': Oh, la fortuna non c'entra... In realtà nessuno sa perché alcuni sono sensitivi e altri no. Magari è un nuovo stadio dell'evoluzione umana! È per questo che fanno queste ricerche federali. {{NDR|il furetto di Carl sale sulla tastiera del suo computer}} Ma..! Cyrano! Ah, scusa, time out...<br />'''Johnny Rico''': Dai, vuole solo un po' di attenzione... Non ci giochi più con lui!<br />'''Carl Jenkins''': Cyrano? {{NDR|si mette a fissare il furetto negli occhi}} Va' a tormentare la mamma, Cyrano... {{NDR|il furetto scende dal tavolo e sale su per le scale}}<br />'''Johnny Rico''': Come fai a farglielo fare?<br />'''Carl Jenkins''': Gli ho trasmesso l'immagine di un bruco che sale sulle gambe di mia madre: la sua missione è mangiarselo!<br />'''Signora Jenkins''' {{NDR|dal piano di sopra}}: Ahhh! Scendi dalla mia gamba! Ahhh! CAAARL! {{NDR|lui e Rico si mettono a ridere}}<br />'''Johnny Rico''': Non farai niente del genere con me, spero.<br />'''Carl Jenkins''': Non avere paura, con gli umani non posso... Per ora! *'''Johnny Rico''': Non farti idee sulla mia ragazza!<br />'''Zander Barcalow''': "Tutto è permesso in amore e in guerra!" *'''Johnny Rico''': Professor Rasczak!<br />'''Jean Rasczak''': Che c'è, Rico?<br />'''Johnny Rico''': Volevo ringraziarla. Le sue lezioni sono state le migliori quest'anno.<br />'''Jean Rasczak''': Il piacere non è il mio obiettivo, spero che tu abbia imparato qualcosa.<br />'''Johnny Rico''': Voglio arruolarmi! Penso di avere i requisiti per essere un cittadino.<br />'''Jean Rasczak''': Buon per te! Vai e scopri se è così!<br />'''Johnny Rico''': Be', i miei genitori sono contrari e... E so che è una mia scelta. Mi chiedevo... Lei cosa farebbe al mio posto?<br />'''Jean Rasczak''': Capire da soli le cose è l'unica [[libertà]] che abbiamo veramente. Usa questa libertà. Decidi con la tua testa, Rico. *'''Iscrittore''': Merce fresca per il tritacarne, eh? Allora ragazzi, come va?<br />'''Carmen Ibañez''': Io diventerò pilota!<br />'''Iscrittore''': Be', sono contento! Più piloti abbiamo, meglio è.<br />'''Johnny Rico''': Ti hanno dato "Stelle & Ricerche e sviluppo"?<br />'''Carl Jenkins''': No.<br />'''Johnny Rico''': Non è possibile! <br />'''Carl Jenkins''': ...Mi hanno dato "Giochi e teorie"!<br />'''Carmen Ibañez''': "Giochi e teorie"? Hah! Ma è l'Intelligence militare!<br />'''Carl Jenkins''': Sì!<br />'''Johnny Rico''': Farai strada, Carl!<br />'''Iscrittore''': La prossima volta che ci vediamo probabilmente dovrò mettermi sull'attenti! E tu, figliolo?<br />'''Johnny Rico''': Fanteria, signore.<br />'''Iscrittore''': Ottima scelta! {{NDR|gli stringe la mano con la protesi meccanica}} La Fanteria Mobile ha fatto di me l'uomo che sono oggi! {{NDR|Johnny nota che gli mancano anche le gambe}} *'''Breckinridge''' {{NDR|dopo che Zim gli abbia spezzato il braccio}}: Io vorrei ammazzarlo, il sergente Zim...<br />'''Katrina''': Uuuh, atteggiamento irregolare! Ti cacciano via se parli così.<br />'''Kitten Smith''': Bye bye... E te ne vai sul "viale del fallimento"! <br />'''Ace Levy''' {{NDR|tagliando la fila alla mensa}}: Già, o hai i requisiti giusti o non ce li hai!<br />'''Shujimi''': Guarda che c'è una fila!<br />'''Djana'D''': Aspetta il tuo turno, Ace!<br />'''Ace Levy''': Ehi, riposo, soldatino, è tutta la stessa sbobba!<br />'''Johnny Rico''': Mettiti in fila come tutti gli altri. <br />'''Ace Levy''': ...Hahahaha! Per essere un figlio di papà hai fegato! Forse possiamo diventare amici! Che ne pensi?<br />'''Johnny Rico''': Sono onorato.<br />'''Ace Levy''': Heeeey, per forza! Tutti dovrebbero avere un amico come me! *'''Ace Levy''' {{NDR|non riesce a colpire il bersaglio tirando il coltello}}: Signore! Io non capisco: a che serve un coltello in una guerra nucleare? Basta solo spingere un bottone! Signore.<br />'''Sergente Zim''': Cessate il fuoco! Metti la mano su quel muro, soldato. {{NDR|Ace esita}} Metti la mano su quel muro, avanti!!! {{NDR|Ace lo fa, e Zim afferra un coltello e lo scaglia sulla mano di Ace, conficcandola sul muro}}<br />'''Ace Levy''': Aaargh! Maledizione! Ahhh..!<br />'''Sergente Zim''' {{NDR|rivolto ai presenti}}: Il nemico non può spingere un bottone... Se gli mettete fuori uso la mano! {{NDR|strappa via il coltello dalla mano di Ace, il quale urla di dolore}} Medico! *'''Carmen Ibañez''': Durante la simulazione i supervisori non riuscivano a starmi dietro!<br />'''Zander Barcalow''': Be', questa non è più una simulazione, quindi andiamoci piano... Allieva!<br />'''Carmen Ibañez''': Sissignore..! *'''Comandante d'ufficio''': Rico, hai dato tu alla recluta il permesso di togliersi il casco?<br />'''Johnny Rico''': Signorsì, signore. Breckinridge aveva un malfunzionamento del casco e gli ho chiesto di mostrarmelo.<br />'''Comandante d'ufficio''': Sei abilitato alla riparazione del casco tattico M3, Rico?<br />'''Johnny Rico''': ...Signornò, signore.<br />'''Comandante d'ufficio''': Allora perché hai ordinato a un tuo uomo di togliersi il casco durante un'esercitazione a fuoco reale?!<br />'''Johnny Rico''': Avevo bisogno che tutta la mia squadra fosse operativa, signore! ...Volevo vincere, signore! {{NDR|vede Djana'D, colei che aveva ucciso per sbaglio Breckinridge, venir cacciata via}} <br />'''Comandante d'ufficio''': Abbiamo già perso due reclute a causa dello stesso incidente... Lei ritiene sia il caso di tentare di recuperare quest'uomo?<br />'''Sergente Zim''': Signorsì, certo.<br />'''Comandante d'ufficio''': D'accordo... Proveremo con la punizione d'ufficio. *'''Signora Rico''': Pronto? ...Oh, Johnny! <br />'''Johnny Rico''': Ciao, mamma.<br />'''Signora Rico''': Bill, prendi anche tu, è Johnny!<br />'''Bill Rico''': Johnny?! <br />'''Johnny Rico''': Papà... <br />'''Bill Rico''': Dov'è la tua divisa? <br />'''Signora Rico''': Bill! <br />'''Bill Rico''': ...Sono contento di sentirti, come stai, figliolo?<br />'''Johnny Rico''': Non mi sta andando troppo bene qui, papà... Pensavo... Io spero che per voi non sia un problema se torno a casa...<br />'''Signora Rico''': Be', ma certo! Puoi tornare a casa subito!<br />'''Johnny Rico''': Mi dispiace... Sono stato un idiota...<br />'''Bill Rico''': Non dire così. Intanto vieni a casa, poi ne parliamo... Ti vogliamo bene, figliolo. {{NDR|improvvisamente ci sono interferenze}}<br />'''Signora Rico''' {{NDR|dalla finestra della loro casa, il cielo diventa oscuro}}: Mio dio, cos'è? <br />'''Bill Rico''': Sembra pioggia... <br />'''Signora Rico''': In questa stagione?! <br />'''Bill Rico''': È tutto bui... {{NDR|il messaggio viene interrotto}} *'''Giornalista''': Nessuno qui nella zona di quarantena degli Aracnidi sa quando avverrà l'invasione su Klendathu, ma tutti ne parlano e per alcuni potrebbe essere addirittura domani! Ecco un gruppo di ragazzi che sembra pronto a mangiarseli per colazione! Soldato, non ti preoccupa combattere contro gli Aracnidi?<br />'''Ace Levy''': Ehi, gli spari un paio di missili nella tana e sono già morti e sotterrati!<br />'''Kitten Smith''': Sì, e spero che non finisca tutto prima che ne becchiamo qualcuno! <br />'''Giornalista''': C'è chi dice che gli Aracnidi siano stati provocati da un'intrusione umana nel loro habitat e che "vivi e lascia vivere" sarebbe una politica preferibile a una guerra contro gli insetti...<br />'''Johnny Rico''' {{NDR|interrompendolo}}: Io voglio dire una cosa... Sono di Buenos Aires e dico: "Sterminiamoli"! *{{NDR|Dopo che Rico abbia eliminato un Aracnide "carro armato"}}<br>'''Jean Rasczak''': Bella manovra! Dove hai imparato a farla, soldato?<br />'''Johnny Rico''': Be', a scuola, signore! Non si ricorda? Ero il capitano della squadra.<br />'''Jean Rasczak''': Rico...<br />'''Johnny Rico''': Sì, signore?<br />'''Jean Rasczak''': Mi serve un caporale. Sarai tu, finché non sarai morto o finché non trovo qualcuno più bravo.<br />'''Johnny Rico''': ...Grazie, signore! *'''Sugar Watkins''': Rico! Li ammazzi bene gli insetti.<br />'''Johnny Rico''': Grazie!<br />'''Sugar Watkins''': Conoscevi il tenente prima della guerra? Che tipo era?<br />'''Johnny Rico''': Era un insegnante, uno che la sapeva lunga. Aveva sempre un sorrisetto..!<br />'''Sugar Watkins''': Be' adesso non ha più tanto da ridere...<br />'''Johnny Rico''': In effetti immagino che ti passi la voglia quando ti ammazzano tutti i tuoi ragazzi.<br />'''Dizzie Flores''': Vieni, caporale!<br />'''Johnny Rico''': No, non mi va più di farlo!<br />'''Dizzie Flores''': Io mi ricordo quando tu ballavi, vieni!<br />'''Johnny Rico''': Devo ricordarti i gradi?<br />'''Dizzie Flores''': ...Mi scusi tanto, signore. {{NDR|Si mette a ballare con Watkins}}<br />'''Jean Rasczak''': Rico? Una volta mi avevi chiesto un consiglio, ne vuoi uno adesso? <br />'''Johnny Rico''': Sissignore.<br />'''Jean Rasczak''': Mai farsi scappare una cosa buona. {{NDR|Riferendosi a Dizzie}} *'''Generale Owen''': Sono andati via, siamo al sicuro?!<br />'''Jean Rasczak''': Generale...<br />'''Generale Owen''': Dobbiamo andarcene, adesso!!<br />'''Jean Rasczak''': Signore!!<br />'''Generale Owen''': ...Grazie a Dio siete qui. Tutti voi. Diventerete degli eroi, tutti! Fino all'ultimo uomo! ...Ho dovuto evitare la cattura, era in gioco la sicurezza della Federazione! ...Io conosco i dettagli dell'operazione per cui siamo venuti! Vedete? {{NDR|mostra il cadavere di Farley, col cranio perforato}} Ti entrano dentro, guardi, hanno preso Farley! Gli sono entrati nella mente, ti costringono a fare delle cose, gli hanno fatto chiamare il quartier generale!<br />'''Johnny Rico''': La chiamata di soccorso era una trappola!<br />'''Generale Owen''': Sono esattamente come noi... Vogliono sapere che cosa ci fa muovere! Vogliono conoscerci per poterci uccidere!! ...Oh, mio Dio... Ci ammazzeranno! Ma non lo capite?! Moriremo tutti!!! *{{NDR|Un Aracnide "carro armato" lo sta divorando trascinandolo sottoterra}}<br>'''Jean Rasczak''': Aaah!! Rico... Argh! Rico... Tu sai cosa devi fare!<br/>'''Johnny Rico''': Sissignore!<br/>'''Jean Rasczak''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Avanti, Rico! {{NDR|Rico lo uccide sparandogli}} *'''Johnny Rico''': Prendi le comunicazioni e di' alla Flotta di disintegrare quel pianeta! <br />'''Zander Barcalow''': Con quale autorità, caporale?<br />'''Johnny Rico''': Con la mia, signore, ho assunto il comando della missione!<br />'''Zander Barcalow''' {{NDR|alla radio}}: Roger Young, abbiamo una richiesta ufficiale della Fanteria di iniziare il bombardamento del pianeta P.<br />'''Carmen Ibañez''': Credevo fossi morto.<br />'''Johnny Rico''': Io no, ma molti soldati sono morti. *'''Carl Jenkis''' {{NDR|al suo arrivo, Carmen e Rico gli fanno il saluto poiché è diventato colonnello}}: Riposo...<br />'''Carmen Ibañez''': Come stai, Carl?<br />'''Carl Jenkis''': Carmen. Bene. Mi dispiace sia toccata alla tua unità sul pianeta P, c'era pochissime probabilità di sopravvivenza.<br />'''Johnny Rico''': Gli insetti ci hanno teso una trappola, vero?<br />'''Carl Jenkis''': È stata una raffinata prova d'intelligenza. Immaginavamo ci fosse un cervello degli insetti.<br />'''Carmen Ibañez''': Lo sapevate e ce li avete mandati comunque?!<br />'''Carl Jenkis''': Non potevamo lanciare un'operazione se così non fosse stato... Non approvi? Be', mi dispiace. Combattiamo per la nostra specie, è questione di numeri: loro sono di più... E ogni giorno io devo prendere decisioni che mandano a morte centinaia di persone come voi! <br />'''Johnny Rico''': Non gliel'hanno detto, colonnello? La Fanteria mobile è fatta apposta per questo!<br />'''Carl Jenkis''': Spero siate pronti a combattere. Torniamo sul pianeta P... Per catturare quel cervello!<br />'''Johnny Rico''': ...I Leoni sono sempre pronti, signore.<br />'''Carl Jenkis''': So che serve un nuovo tenente. Vuoi tu il posto?<br />'''Johnny Rico''': Accetto. Finché non mi ammazzano o non trovate qualcuno più bravo. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} Quali misteri rivelerà il cervello degli insetti? Gli scienziati federali stanno lavorando ventiquattro ore su ventiquattro per sondare i suoi segreti. Una volta che avremo capito gli insetti, potremo sconfiggerli! Abbiamo le navi, abbiamo le armi, abbiamo bisogno di soldati! Soldati come il tenente Stack Lumbrezer e il capitano Carmen Ibañez! Combattenti come il soldato semplice Ace Levy e il tenente Johnny Rico! Abbiamo bisogno di tutti voi, il servizio garantisce la cittadinanza! ('''Rete Federale''') ==Citazion su ''Starship Troopers - Fanteria dello spazio''== *Starship Troopers è l’ultimo film a cui mi è capitato di lavorare in cui al mio reparto sono stati dati tanti milioni di dollari per un progetto puramente "artistico". ([[Phil Tippett]]) ===[[Paul Verhoeven]]=== *È una società puritana che piacerebbe tanto a [[Bill Clinton]]: amore e sesso per me sono due cose distinte, ma il mondo di ''Starship Troopers – Fanteria dello Spazio'' è molto conservatore. E rispecchia l'andazzo degli ultimi quindici anni in un paese che proclama ad alta voce l'importanza della famiglia e l'indissolubilità del matrimonio. *Il futuro descritto nel mio film dovrebbe far ridere. O almeno far riflettere: dove non si mette più in dubbio nessun tipo di autorità, che sia quella del presidente o quella di Dio, si è molto vicini al fascismo. *L'aquila americana sulle divise può essere anche l’aquila nazista: il simbolo può essere interpretato come si vuole. I toni autoritario-fascisti sono la necessaria cornice per una società in cui non esiste più la criminalità, l'erba è verde, il cielo è turchino e non ci sono graffiti sui muri. Ma quanto bisogna pagare in cambio? Gli Stati Uniti sembrano pensare che un sistema legale punitivo e autoritario possa risolvere ogni problema. Naturalmente queste sono chiacchiere: io volevo solo fare un film divertente. *La nostra filosofia era molto diversa dal libro di Heinlein. Noi volevamo raccontare una storia doppia: una magnifica avventura con protagonisti quei ragazzi e quelle ragazze che andavano in guerra, ma anche come queste persone, dentro, erano senza saperlo sulla strada del fascismo. *Noi, ovviamente, abbiamo fatto di tutto per allontanarci dallo spirito di quel libro, perché ci sembrava militarista e fascista. Ho idea che oggi tornare allo spirito del libro calzerebbe a pennello con la presidenza Trump. *Sono gli uomini che hanno aggredito il mondo degli aracnidi. Un gruppo di mormoni estremisti invade infatti il loro territorio per crearsi una colonia. È un po' quello che succede spesso nella politica americana quando si fa credere di essere stati attaccati ma in realtà si è fatta la prima mossa. L'atteggiamento del "facciamoli fuori una volta per tutte". Chi si ricorda più che i primi attacchi in Cambogia partirono dagli americani con un lancio di bombe? ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Film di guerra]] aplnk3j9oy4ly9jk2cnoup8pe7v27wz 1217895 1217894 2022-07-19T16:11:28Z 2A0E:425:1F05:0:9D80:458:91F3:553B wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano=Starship Troopers - Fanteria dello spazio |immagine= |titolooriginale=Starship Troopers |paese= Stati Uniti |annouscita=1997 |genere=fantascienza, guerra, azione, drammatico |regista=[[Paul Verhoeven]] |soggetto= tratto dal romanzo di [[Robert A. Heinlein]] |sceneggiatore=[[Edward Neumeier]] |attori= *[[Casper Van Dien]]: Johnny Rico *[[Denise Richards]]: Carmen Ibanez *[[Dina Meyer]]: Dizzy Flores *[[Patrick Muldoon]]: Zander Barcalow *[[Neil Patrick Harris]]: Carl Jenkins *[[Jake Busey]]: soldato Ace Levy *[[Seth Gilliam]]: soldato Sugar Watkins *[[Clancy Brown]]: sergente istruttore Zim *[[Michael Ironside]]: Jean Rasczak *[[Amy Smart]]: pilota donna Lumbreiser *[[Eric Bruskotter]]: soldato Breckinridge *[[Christopher Curry]]: Bill Rico padre di Johnny *[[Lenore Kasdorf]]: signora Rico madre di Johnny *[[Dean Norris]]: comandante d'ufficio *[[Marshall Bell]]: generale Owen *[[Bruce Gray]]: maresciallo del cielo Dienes *[[Denise Dowse]]: maresciallo del cielo Meru *[[Dale Dye]]: generale *[[Rue McClanahan]]: insegnante di Biologia *[[Brenda Strong]]: capitano donna Deladier comandante astronave *[[Blake Lindsley]]: Katrina Mcintire *[[John Cunningham]]: Voce della Rete Federale |doppiatoriitaliani = *[[Fabrizio Manfredi]]: Johnny Rico *[[Eleonora De Angelis]]: Dizzy Flores *[[Georgia Lepore]]: Carmen Ibanez *[[Nanni Baldini]]: Ace Levy *[[Corrado Conforti]]: Colonnello Carl Jenkins *[[Alessandro Rossi]]: Sergente Zim *[[Rossella Acerbo]]: Sugar Watkins *[[Francesco Bulckaen]]: Zander Barcalow *[[Angelo Nicotra]]: Jean Rasczak *[[Sandro Iovino]]: Generale Owen *[[Rossella Acerbo]]: Katrina Mcintire *[[Dario Penne]]: Bill Rico *[[Antonella Rinaldi]]: Signora Rico *[[Sergio Di Stefano]]: Voce della Rete Federale |note='''Effetti speciali''': [[Phil Tippett]] }} '''''Starship Troopers – Fanteria dello Spazio''''', film statunitense del 1997 con [[Casper Van Dien]], [[Denise Richards]], [[Dina Meyer]] e [[Neil Patrick Harris]], regia di [[Paul Verhoeven]]. ==[[Incipit]]== {{incipit film}} '''Rete Federale''': Giovani provenienti da ogni parte del globo si arruolano per difendere il loro futuro. <br />'''Soldatessa''': Io faccio la mia parte! <br />'''Soldato''': Io faccio la mia parte! <br />'''Soldato#2''': Io faccio la mia parte! <br />'''Bambino soldato''': Anch'io faccio la mia parte! {{NDR|i soldati presenti gli ridono orgogliosamente}} <br /> '''Rete Federale''': Ognuno fa la sua parte. E tu? Arruolatevi nella Fanteria Mobile per salvare il mondo! Il servizio garantisce la cittadinanza. ==Frasi== *Gli insetti hanno lanciato un altro meteorite contro di noi, ma questa volta siamo pronti: le difese planetarie sono più forti che mai! Klendathu, origine degli attacchi, orbita in un sistema di stelle gemelle le cui violente forze gravitazionali producono una riserva illimitata di meteoriti insetti, nella forma di questa cintura di asteroidi. Per garantire la sicurezza del nostro Sistema Solare, Klendathu deve essere distrutto! ('''Rete Federale''') *Non starai pensando di arruolarti? Hai perso la testa? Preferirei dieci frustate in pubblico piuttosto di veder rovinata la tua vita! ('''Bill Rico''') *Di mia spontanea volontà, dopo essere stato informato e avvertito del significato e delle conseguenze del giuramento, io mi arruolo nel servizio federale per un periodo di almeno due anni, o per quanto più a lungo possa essere richiesto dalle necessità della Federazione. ('''Giuramento delle reclute''') *Molti di voi non vivranno a lungo per restare nella Fanteria Mobile! Il guaio è che non siete abbastanza in gamba come siete! MANI SUI FIANCHI! Su il mento! ...Io sono il vostro istruttore sergente di carriera Zim! DENTRO QUELLO STOMACO! Piedi uniti! ...Dovevate capitare proprio a me... Che branco di scimmie! No, anzi, le scimmie sono meglio di voi! La prima e l'ultima parola che deve uscire da quelle fottute fogne puzzolenti deve essere "Signore"! Mi avete capito?!? Ogni volta che pensate che sono troppo duro, ogni volta che pensate che sono ingiusto, ogni volta che vi manca la mammina... Andatevene! Firmate il modulo A-1240, prendete la vostra roba e imboccate il viale del fallimento! Mi avete capito bene?! ('''Sergente Zim''') *Stamattina un assassino è stato catturato e processato. Pena: la morte. L'esecuzione avrà luogo alle 18:00 e sarà trasmessa su tutte le reti e su tutti i canali. Volete saperne di più? ('''Rete Federale''') *È qui che viviamo. Non è un granché, ma è la nostra casa. Lì c'è la mia branda, dove ti sogno tutte le notti. L'addestramento è duro, a volte penso che non ce la farò... Ma poi penso a quello che fai tu e ce la metto tutta! ...Chissà, forse potrebbero farmi caposquadra! {{NDR|la tromba del coprifuoco suona}} Oh, è meglio andare in branda. Ciao, scrivimi! ('''Johnny Rico''') {{NDR|sul videomessaggio per Carmen}} *Tutti gli studenti sanno che gli Aracnidi sono pericolosi, tuttavia gli estremisti mormoni non hanno ascoltato gli avvertimenti della Federazione e hanno fondato la città di Fort Joe Smith nel bel mezzo della zona di quarantena, ma hanno scoperto troppo tardi che Danthana era stata scelta da altri colonizzatori: gli Aracnidi. Volete saperne di più? ('''Rete Federale''') *Ciao, Johnny! Mi dispiace di non averti scritto prima, ma... Sono stata molto occupata, qui ci fanno trattare come matti. Ormai ti avranno nominato caposquadra... E se non lo hanno fatto, digli di parlare con me! {{NDR|mostra Giove, sul quale la sua nave orbita}} Guarda là... Non è bellissimo? Adoro stare qui... E questa è una parte del problema. Perché... Vorrei fare carriera. Voglio comandare un'astronave tutta mia, e sai... Non credo che questo lascerà molto spazio per noi due... So che non è quello che volevi sentire. Però... Io devo seguire la mia strada. Mi dispiace... Scrivimi, capito? Scrivimi, così saprò che saremo sempre amici! ('''Carmen Ibañez''') *Per incompetenza nel comando, per non essersi attenuto ai regolamenti di sicurezza durante un'esercitazione a fuoco, per la negligenza con cui ha causato la morte di un compagno di squadra, l'allievo recluta John Rico è condannato alla punizione d'ufficio... Dieci frustate! ('''Comandante d'ufficio''') *Mi sono arruolato per il motivo sbagliato, ho fatto uccidere un ragazzo, basta per provarmi che non ho i requisiti. ('''Johnny Rico''') *La devastazione davanti alla quale ci ritroviamo è senza precedenti. A giudicare dalle prime valutazioni, milioni di morti. Una città in rovina. Il meteorite è stato sparato fuori dall'orbita dal plasma degli insetti proveniente da Klendathu, il pianeta di residenza degli Aracnidi. Niente è sopravvissuto a quello che una volta era considerato il paradiso dell'America Latina... Buenos Aires è stata cancellata via dalla Terra! Il Consiglio Federale si è riunito pochi minuti fa, e ha votato all'unanimità la mobilitazione al fine di distruggere gli Aracnidi. ('''Rete Federale''') *L'unico insetto buono è un insetto morto! ('''Civile sopravvissuto di Buenos Aires''') *Affronteremo la minaccia con il nostro valore, il nostro coraggio e con la nostra stessa vita per garantire con ogni mezzo che solo la civiltà umana, e non gli insetti, possa dominare questa galassia ora e per sempre! ('''Maresciallo Dienes''') *Il guerriero Aracnide medio non è molto intelligente, ma potete strappargli la zampa e manterrà l'86% di efficienza offensiva. Un consiglio: mirate ai centri nervosi e spazzatelo via! ('''Carl Jenkins''') *Noi scenderemo con la prima ondata, vuol dire che dovremo uccidere più insetti! Disintegrate tutta la zona, uccidete tutto quello che ha più di due gambe, avete capito? ('''Primo ufficiale''') *Crisi per il genere umano: gli ufficiali della Flotta ammettono di aver sottovalutato le capacità difensive degli Aracnidi. Accettando le proprie responsabilità per Klendathu, Il Maresciallo dell'aria Dienes si dimette. Gli succede il maresciallo dell'aria Tahat Meru, che delinea la sua nuova strategia. Volete saperne di più? ('''Rete Federale''') *Questo vale per voi nuovi... Io ho soltanto una [[Regole dai film|regola]]: tutti combattono, nessuno molla. Se non fate il vostro dovere, vi ammazzo. Mi avete capito? Benvenuti fra i Leoni di Rasczak. State a sentire, c'è un nuovo maresciallo dell'aria e un nuovo [[Piani dai film|piano]] di battaglia. Dobbiamo ripulire tutti i sistemi che delimitano Klendathu pianeta per pianeta! Domani attacchiamo Tango Urilla, quando la Flotta avrà spazzato il pianeta, passeremo a disinfestare! ('''Jean Rasczak''') *Non sono un granché a guardarli, questi figli di puttana! ('''Sugar Watkins''') *{{NDR|Dopo aver fucilato un soldato preso da un Aracnide volante}} Mi aspetto che tutti in questa unità facciano lo stesso per me. ('''Jean Rasczak''') *Caricate bene! Usate tutto quello che avete! Avanti, Leoni! Volete diventare degli eroi? ('''Jean Rasczak''') *La Flotta pensi a volare, la Fanteria Mobile a morire! ('''Johnny Rico''') *Una volta qualcuno mi ha chiesto se conoscevo la differenza tra un cittadino e un civile. Ora posso dirvela: un cittadino ha il coraggio di fare della salvezza del genere umano una sua propria responsabilità! ...Dizzie era mia amica. Era un soldato. Ma sopratutto era una cittadina della Federazione. ('''Johnny Rico''') *{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]] all'insetto intelligente}} Un giorno, qualcuno come me ammazzerà te e tutta la tua razza di merda! ('''Zander Barcalow''') *{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} Mi dia quella bomba... Voglio ammazzare un po' d'insetti, signore! ('''Sugar Watkins''') *{{NDR|Mentre tocca la fronte dell'insetto intelligente}} ...Ha paura. Ha paura! ('''Carl Jenkins''') ==Dialoghi== *{{NDR|Rico sta disegnando durante la lezione}}<br>'''Jean Rasczak''': Rico? Rico? Rico! {{NDR|Rico alza lo sguardo}} Sta' più attento!<br />'''Johnny Rico''': Mi scusi, professor Rasczak.<br />'''Jean Rasczak''': Per riassumere, quest'anno abbiamo analizzato il fallimento della [[Democrazia]], abbiamo visto come i sociologi hanno portato il mondo sull'orlo del caos, abbiamo parlato dei veterani, di come hanno preso il potere e hanno imposto lo status quo che da allora è durato per generazioni. Voi conoscete questi fatti. Ma vi ho insegnato qualcosa quest'anno che ha un valore? Hm? {{NDR|indica Lanny con il braccio sinistro amputato}} Tu, perché solo ai cittadini è concesso il voto? <br />'''Lanny''': È un premio che la Federazione ti dà per aver fatto il servizio federale.<br />'''Jean Rasczak''': No... No! Una cosa "regalata" non ha alcun valore! Vedete, quando votate esercitate un'autorità politica, usate una forza, e la forza, miei cari, è violenza! L'autorità suprema da cui deriva ogni altra autorità. <br />'''Dizzy Flores''' {{NDR|interviene}}: Mia madre dice che con la violenza non si risolve niente.<br />'''Jean Rasczak''': Davvero? Chissà cosa direbbero i capi di Hiroshima a questo proposito! {{NDR|indica Carmen}} Tu.<br />'''Carmen Ibañez''': Probabilmente non direbbero niente: Hiroshima è stata distrutta. <br />'''Jean Rasczak''': Esatto... La forza pura e semplice nel corso della storia ha risolto più questioni di qualsiasi altro fattore. L'opinione contraria secondo la quale "la violenza non risolve niente" è illusione nella sua forma peggiore! La gente che lo dimentica paga sempre. Rico, qual è la differenza in senso morale, se c'è, tra un civile e un cittadino?<br />'''Johnny Rico''': Un cittadino si assume personalmente la responsabilità della sicurezza dello stato e lo difende con la propria vita. Un "civile" no.<br />'''Jean Rasczak''': Le esatte parole del testo! Ma le capisci? Ci credi?<br />'''Johnny Rico''': N-Non lo so...<br />'''Jean Rasczak''': Certo che non lo sai. Qui dentro nessuno riconoscerebbe la virtù civica neanche se gli arrivasse addosso e lo mordesse sul sedere! *'''Insegnante di Biologia''': Potete cominciare.<br />'''Johnny Rico''' {{NDR|dopo che Carmen è rimasta disgustata dallo scarabeo archelliano che devono dissezionare}}: Dai, è solo un insetto! Meglio che ti metti gli occhiali.<br />'''Insegnante di Biologia''': "Solo un insetto"? Hah! A noi umani piace pensare di essere ciò che la Natura ha prodotto di meglio. Temo che non corrisponda alla verità! Questo scarabeo della sabbia archelliano è per molti versi superiore: si riproduce in grandi quantità, non ha un io, non conosce la paura, non sa cosa sia la morte ed è quindi un perfetto membro non individualista della società. <br />'''Carmen Ibañez''': Ma gli uomini hanno inventato l'arte, la matematica e i viaggi interstellari!<br />'''Insegnante di Biologia''': È vero, ma prima che per questo ti monti la testa, pensa per esempio agli Aracnidi, una società di insetti altamente evoluta! Per gli standard umani sono relativamente stupidi, ma la loro evoluzione copre un arco di milioni di anni! E ora sono in grado di colonizzare pianeti spargendo le loro spore nello spazio! *'''Carl Jenkis''': Statisticamente a questo punto dovresti aver già indovinato per puro caso.<br />'''Johnny Rico''': Quindi capacità extrasensoriali zero e in più sono sfortunato!<br />'''Carl Jenkins''': Oh, la fortuna non c'entra... In realtà nessuno sa perché alcuni sono sensitivi e altri no. Magari è un nuovo stadio dell'evoluzione umana! È per questo che fanno queste ricerche federali. {{NDR|il furetto di Carl sale sulla tastiera del suo computer}} Ma..! Cyrano! Ah, scusa, time out...<br />'''Johnny Rico''': Dai, vuole solo un po' di attenzione... Non ci giochi più con lui!<br />'''Carl Jenkins''': Cyrano? {{NDR|si mette a fissare il furetto negli occhi}} Va' a tormentare la mamma, Cyrano... {{NDR|il furetto scende dal tavolo e sale su per le scale}}<br />'''Johnny Rico''': Come fai a farglielo fare?<br />'''Carl Jenkins''': Gli ho trasmesso l'immagine di un bruco che sale sulle gambe di mia madre: la sua missione è mangiarselo!<br />'''Signora Jenkins''' {{NDR|dal piano di sopra}}: Ahhh! Scendi dalla mia gamba! Ahhh! CAAARL! {{NDR|lui e Rico si mettono a ridere}}<br />'''Johnny Rico''': Non farai niente del genere con me, spero.<br />'''Carl Jenkins''': Non avere paura, con gli umani non posso... Per ora! *'''Johnny Rico''': Non farti idee sulla mia ragazza!<br />'''Zander Barcalow''': "Tutto è permesso in amore e in guerra!" *'''Johnny Rico''': Professor Rasczak!<br />'''Jean Rasczak''': Che c'è, Rico?<br />'''Johnny Rico''': Volevo ringraziarla. Le sue lezioni sono state le migliori quest'anno.<br />'''Jean Rasczak''': Il piacere non è il mio obiettivo, spero che tu abbia imparato qualcosa.<br />'''Johnny Rico''': Voglio arruolarmi! Penso di avere i requisiti per essere un cittadino.<br />'''Jean Rasczak''': Buon per te! Vai e scopri se è così!<br />'''Johnny Rico''': Be', i miei genitori sono contrari e... E so che è una mia scelta. Mi chiedevo... Lei cosa farebbe al mio posto?<br />'''Jean Rasczak''': Capire da soli le cose è l'unica [[libertà]] che abbiamo veramente. Usa questa libertà. Decidi con la tua testa, Rico. *'''Iscrittore''': Merce fresca per il tritacarne, eh? Allora ragazzi, come va?<br />'''Carmen Ibañez''': Io diventerò pilota!<br />'''Iscrittore''': Be', sono contento! Più piloti abbiamo, meglio è.<br />'''Johnny Rico''': Ti hanno dato "Stelle & Ricerche e sviluppo"?<br />'''Carl Jenkins''': No.<br />'''Johnny Rico''': Non è possibile! <br />'''Carl Jenkins''': ...Mi hanno dato "Giochi e teorie"!<br />'''Carmen Ibañez''': "Giochi e teorie"? Hah! Ma è l'Intelligence militare!<br />'''Carl Jenkins''': Sì!<br />'''Johnny Rico''': Farai strada, Carl!<br />'''Iscrittore''': La prossima volta che ci vediamo probabilmente dovrò mettermi sull'attenti! E tu, figliolo?<br />'''Johnny Rico''': Fanteria, signore.<br />'''Iscrittore''': Ottima scelta! {{NDR|gli stringe la mano con la protesi meccanica}} La Fanteria Mobile ha fatto di me l'uomo che sono oggi! {{NDR|Johnny nota che gli mancano anche le gambe}} *'''Breckinridge''' {{NDR|dopo che Zim gli abbia spezzato il braccio}}: Io vorrei ammazzarlo, il sergente Zim...<br />'''Katrina''': Uuuh, atteggiamento irregolare! Ti cacciano via se parli così.<br />'''Kitten Smith''': Bye bye... E te ne vai sul "viale del fallimento"! <br />'''Ace Levy''' {{NDR|tagliando la fila alla mensa}}: Già, o hai i requisiti giusti o non ce li hai!<br />'''Shujimi''': Guarda che c'è una fila!<br />'''Djana'D''': Aspetta il tuo turno, Ace!<br />'''Ace Levy''': Ehi, riposo, soldatino, è tutta la stessa sbobba!<br />'''Johnny Rico''': Mettiti in fila come tutti gli altri. <br />'''Ace Levy''': ...Hahahaha! Per essere un figlio di papà hai fegato! Forse possiamo diventare amici! Che ne pensi?<br />'''Johnny Rico''': Sono onorato.<br />'''Ace Levy''': Heeeey, per forza! Tutti dovrebbero avere un amico come me! *'''Ace Levy''' {{NDR|non riesce a colpire il bersaglio tirando il coltello}}: Signore! Io non capisco: a che serve un coltello in una guerra nucleare? Basta solo spingere un bottone! Signore.<br />'''Sergente Zim''': Cessate il fuoco! Metti la mano su quel muro, soldato. {{NDR|Ace esita}} Metti la mano su quel muro, avanti!!! {{NDR|Ace lo fa, e Zim afferra un coltello e lo scaglia sulla mano di Ace, conficcandola sul muro}}<br />'''Ace Levy''': Aaargh! Maledizione! Ahhh..!<br />'''Sergente Zim''' {{NDR|rivolto ai presenti}}: Il nemico non può spingere un bottone... Se gli mettete fuori uso la mano! {{NDR|strappa via il coltello dalla mano di Ace, il quale urla di dolore}} Medico! *'''Carmen Ibañez''': Durante la simulazione i supervisori non riuscivano a starmi dietro!<br />'''Zander Barcalow''': Be', questa non è più una simulazione, quindi andiamoci piano... Allieva!<br />'''Carmen Ibañez''': Sissignore..! *'''Comandante d'ufficio''': Rico, hai dato tu alla recluta il permesso di togliersi il casco?<br />'''Johnny Rico''': Signorsì, signore. Breckinridge aveva un malfunzionamento del casco e gli ho chiesto di mostrarmelo.<br />'''Comandante d'ufficio''': Sei abilitato alla riparazione del casco tattico M3, Rico?<br />'''Johnny Rico''': ...Signornò, signore.<br />'''Comandante d'ufficio''': Allora perché hai ordinato a un tuo uomo di togliersi il casco durante un'esercitazione a fuoco reale?!<br />'''Johnny Rico''': Avevo bisogno che tutta la mia squadra fosse operativa, signore! ...Volevo vincere, signore! {{NDR|vede Djana'D, colei che aveva ucciso per sbaglio Breckinridge, venir cacciata via}} <br />'''Comandante d'ufficio''': Abbiamo già perso due reclute a causa dello stesso incidente... Lei ritiene sia il caso di tentare di recuperare quest'uomo?<br />'''Sergente Zim''': Signorsì, certo.<br />'''Comandante d'ufficio''': D'accordo... Proveremo con la punizione d'ufficio. *'''Signora Rico''': Pronto? ...Oh, Johnny! <br />'''Johnny Rico''': Ciao, mamma.<br />'''Signora Rico''': Bill, prendi anche tu, è Johnny!<br />'''Bill Rico''': Johnny?! <br />'''Johnny Rico''': Papà... <br />'''Bill Rico''': Dov'è la tua divisa? <br />'''Signora Rico''': Bill! <br />'''Bill Rico''': ...Sono contento di sentirti, come stai, figliolo?<br />'''Johnny Rico''': Non mi sta andando troppo bene qui, papà... Pensavo... Io spero che per voi non sia un problema se torno a casa...<br />'''Signora Rico''': Be', ma certo! Puoi tornare a casa subito!<br />'''Johnny Rico''': Mi dispiace... Sono stato un idiota...<br />'''Bill Rico''': Non dire così. Intanto vieni a casa, poi ne parliamo... Ti vogliamo bene, figliolo. {{NDR|improvvisamente ci sono interferenze}}<br />'''Signora Rico''' {{NDR|dalla finestra della loro casa, il cielo diventa oscuro}}: Mio dio, cos'è? <br />'''Bill Rico''': Sembra pioggia... <br />'''Signora Rico''': In questa stagione?! <br />'''Bill Rico''': È tutto bui... {{NDR|il messaggio viene interrotto}} *'''Giornalista''': Nessuno qui nella zona di quarantena degli Aracnidi sa quando avverrà l'invasione su Klendathu, ma tutti ne parlano e per alcuni potrebbe essere addirittura domani! Ecco un gruppo di ragazzi che sembra pronto a mangiarseli per colazione! Soldato, non ti preoccupa combattere contro gli Aracnidi?<br />'''Ace Levy''': Ehi, gli spari un paio di missili nella tana e sono già morti e sotterrati!<br />'''Kitten Smith''': Sì, e spero che non finisca tutto prima che ne becchiamo qualcuno! <br />'''Giornalista''': C'è chi dice che gli Aracnidi siano stati provocati da un'intrusione umana nel loro habitat e che "vivi e lascia vivere" sarebbe una politica preferibile a una guerra contro gli insetti...<br />'''Johnny Rico''' {{NDR|interrompendolo}}: Io voglio dire una cosa... Sono di Buenos Aires e dico: "Sterminiamoli"! *{{NDR|Dopo che Rico abbia eliminato un Aracnide "carro armato"}}<br>'''Jean Rasczak''': Bella manovra! Dove hai imparato a farla, soldato?<br />'''Johnny Rico''': Be', a scuola, signore! Non si ricorda? Ero il capitano della squadra.<br />'''Jean Rasczak''': Rico...<br />'''Johnny Rico''': Sì, signore?<br />'''Jean Rasczak''': Mi serve un caporale. Sarai tu, finché non sarai morto o finché non trovo qualcuno più bravo.<br />'''Johnny Rico''': ...Grazie, signore! *'''Sugar Watkins''': Rico! Li ammazzi bene gli insetti.<br />'''Johnny Rico''': Grazie!<br />'''Sugar Watkins''': Conoscevi il tenente prima della guerra? Che tipo era?<br />'''Johnny Rico''': Era un insegnante, uno che la sapeva lunga. Aveva sempre un sorrisetto..!<br />'''Sugar Watkins''': Be' adesso non ha più tanto da ridere...<br />'''Johnny Rico''': In effetti immagino che ti passi la voglia quando ti ammazzano tutti i tuoi ragazzi.<br />'''Dizzie Flores''': Vieni, caporale!<br />'''Johnny Rico''': No, non mi va più di farlo!<br />'''Dizzie Flores''': Io mi ricordo quando tu ballavi, vieni!<br />'''Johnny Rico''': Devo ricordarti i gradi?<br />'''Dizzie Flores''': ...Mi scusi tanto, signore. {{NDR|Si mette a ballare con Watkins}}<br />'''Jean Rasczak''': Rico? Una volta mi avevi chiesto un consiglio, ne vuoi uno adesso? <br />'''Johnny Rico''': Sissignore.<br />'''Jean Rasczak''': Mai farsi scappare una cosa buona. {{NDR|Riferendosi a Dizzie}} *'''Generale Owen''': Sono andati via, siamo al sicuro?!<br />'''Jean Rasczak''': Generale...<br />'''Generale Owen''': Dobbiamo andarcene, adesso!!<br />'''Jean Rasczak''': Signore!!<br />'''Generale Owen''': ...Grazie a Dio siete qui. Tutti voi. Diventerete degli eroi, tutti! Fino all'ultimo uomo! ...Ho dovuto evitare la cattura, era in gioco la sicurezza della Federazione! ...Io conosco i dettagli dell'operazione per cui siamo venuti! Vedete? {{NDR|mostra il cadavere di Farley, col cranio perforato}} Ti entrano dentro, guardi, hanno preso Farley! Gli sono entrati nella mente, ti costringono a fare delle cose, gli hanno fatto chiamare il quartier generale!<br />'''Johnny Rico''': La chiamata di soccorso era una trappola!<br />'''Generale Owen''': Sono esattamente come noi... Vogliono sapere che cosa ci fa muovere! Vogliono conoscerci per poterci uccidere!! ...Oh, mio Dio... Ci ammazzeranno! Ma non lo capite?! Moriremo tutti!!! *{{NDR|Un Aracnide "carro armato" lo sta divorando trascinandolo sottoterra}}<br>'''Jean Rasczak''': Aaah!! Rico... Argh! Rico... Tu sai cosa devi fare!<br/>'''Johnny Rico''': Sissignore!<br/>'''Jean Rasczak''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Avanti, Rico! {{NDR|Rico lo uccide sparandogli}} *'''Johnny Rico''': Prendi le comunicazioni e di' alla Flotta di disintegrare quel pianeta! <br />'''Zander Barcalow''': Con quale autorità, caporale?<br />'''Johnny Rico''': Con la mia, signore, ho assunto il comando della missione!<br />'''Zander Barcalow''' {{NDR|alla radio}}: ''Rodger Young'', abbiamo una richiesta ufficiale della Fanteria di iniziare il bombardamento del pianeta P.<br />'''Carmen Ibañez''': Credevo fossi morto.<br />'''Johnny Rico''': Io no, ma molti soldati sono morti. *'''Carl Jenkis''' {{NDR|al suo arrivo, Carmen e Rico gli fanno il saluto poiché è diventato colonnello}}: Riposo...<br />'''Carmen Ibañez''': Come stai, Carl?<br />'''Carl Jenkis''': Carmen. Bene. Mi dispiace sia toccata alla tua unità sul pianeta P, c'era pochissime probabilità di sopravvivenza.<br />'''Johnny Rico''': Gli insetti ci hanno teso una trappola, vero?<br />'''Carl Jenkis''': È stata una raffinata prova d'intelligenza. Immaginavamo ci fosse un cervello degli insetti.<br />'''Carmen Ibañez''': Lo sapevate e ce li avete mandati comunque?!<br />'''Carl Jenkis''': Non potevamo lanciare un'operazione se così non fosse stato... Non approvi? Be', mi dispiace. Combattiamo per la nostra specie, è questione di numeri: loro sono di più... E ogni giorno io devo prendere decisioni che mandano a morte centinaia di persone come voi! <br />'''Johnny Rico''': Non gliel'hanno detto, colonnello? La Fanteria mobile è fatta apposta per questo!<br />'''Carl Jenkis''': Spero siate pronti a combattere. Torniamo sul pianeta P... Per catturare quel cervello!<br />'''Johnny Rico''': ...I Leoni sono sempre pronti, signore.<br />'''Carl Jenkis''': So che serve un nuovo tenente. Vuoi tu il posto?<br />'''Johnny Rico''': Accetto. Finché non mi ammazzano o non trovate qualcuno più bravo. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Rete Federale''': Quali misteri rivelerà il cervello degli insetti? Gli scienziati federali stanno lavorando ventiquattro ore su ventiquattro per sondare i suoi segreti. Una volta che avremo capito gli insetti, potremo sconfiggerli! Abbiamo le navi, abbiamo le armi, abbiamo bisogno di soldati! Soldati come il Tenente Stack Lumbrezer...<br/>'''Stack Lumbrezer''': Siamo nell'area del bersaglio, Capitano! <br/>'''Rete Federale''': E il Capitano Carmen Ibañez... <br/>'''Carmen Ibañez''': Qui è il Capitano che vi parla, tutti gli uomini pronti per il lancio! <br>'''Rete Federale''': Combattenti come il soldato semplice Ace Levy e il Tenente John Rico!<br/>'''Johnny Rico''': Avanti, miei Leoni! Volete diventare degli eroi?! <br/>'''Rete Federale''': Abbiamo bisogno di tutti voi, il servizio garantisce la cittadinanza! ('''Rete Federale''') ==Citazion su ''Starship Troopers - Fanteria dello spazio''== *Starship Troopers è l’ultimo film a cui mi è capitato di lavorare in cui al mio reparto sono stati dati tanti milioni di dollari per un progetto puramente "artistico". ([[Phil Tippett]]) ===[[Paul Verhoeven]]=== *È una società puritana che piacerebbe tanto a [[Bill Clinton]]: amore e sesso per me sono due cose distinte, ma il mondo di ''Starship Troopers – Fanteria dello Spazio'' è molto conservatore. E rispecchia l'andazzo degli ultimi quindici anni in un paese che proclama ad alta voce l'importanza della famiglia e l'indissolubilità del matrimonio. *Il futuro descritto nel mio film dovrebbe far ridere. O almeno far riflettere: dove non si mette più in dubbio nessun tipo di autorità, che sia quella del presidente o quella di Dio, si è molto vicini al fascismo. *L'aquila americana sulle divise può essere anche l’aquila nazista: il simbolo può essere interpretato come si vuole. I toni autoritario-fascisti sono la necessaria cornice per una società in cui non esiste più la criminalità, l'erba è verde, il cielo è turchino e non ci sono graffiti sui muri. Ma quanto bisogna pagare in cambio? Gli Stati Uniti sembrano pensare che un sistema legale punitivo e autoritario possa risolvere ogni problema. Naturalmente queste sono chiacchiere: io volevo solo fare un film divertente. *La nostra filosofia era molto diversa dal libro di Heinlein. Noi volevamo raccontare una storia doppia: una magnifica avventura con protagonisti quei ragazzi e quelle ragazze che andavano in guerra, ma anche come queste persone, dentro, erano senza saperlo sulla strada del fascismo. *Noi, ovviamente, abbiamo fatto di tutto per allontanarci dallo spirito di quel libro, perché ci sembrava militarista e fascista. Ho idea che oggi tornare allo spirito del libro calzerebbe a pennello con la presidenza Trump. *Sono gli uomini che hanno aggredito il mondo degli aracnidi. Un gruppo di mormoni estremisti invade infatti il loro territorio per crearsi una colonia. È un po' quello che succede spesso nella politica americana quando si fa credere di essere stati attaccati ma in realtà si è fatta la prima mossa. L'atteggiamento del "facciamoli fuori una volta per tutte". Chi si ricorda più che i primi attacchi in Cambogia partirono dagli americani con un lancio di bombe? ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film di fantascienza]] [[Categoria:Film di guerra]] 3qm86sv77a17nr0r350s9mz6hbzj73v Avatar - La leggenda di Aang 0 100969 1217981 1131637 2022-07-20T09:41:38Z 79.12.26.162 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo = Avatar: The Last Airbender |titolo italiano = Avatar - La leggenda di Aang |tipofiction = Serie TV d'animazione |paese = Stati Uniti d'America |anno = 2005 - 2008 |genere = avventura, fantasy, arti marziali |episodi = 61 |doppiatorioriginali = * [[Zack Tyler Eisen]]: Aang * [[Mae Whitman]]: Katara * [[Jack DeSena]]: Sokka * [[Dante Basco]]: Zuko * [[Jessie Flowers]]: Toph Beifong * [[Mako]] (st. 1-2), [[Greg Baldwin]] (st. 3): Iroh * [[Grey DeLisle]]: Azula * [[Mark Hamill]]: Ozai |doppiatoriitaliani = * [[Alessio De Filippis]]: Aang * [[Ilaria Latini]]: Katara * [[Corrado Conforti]] (st. 1), [[Marco Baroni (doppiatore)|Marco Baroni]] (st. 2-3): Sokka * [[Stefano Crescentini]]: Zuko * [[Letizia Ciampa]]: Toph Beifong * [[Dario De Grassi]]: Iroh * [[Domitilla D'Amico]]: Azula * [[Valerio Sacco]]: Ozai |note= }} '''''Avatar - La leggenda di Aang''''', serie animata statunitense creata da [[Michael Dante DiMartino]] e [[Bryan Konietzko]], trasmessa dal 2005 fino al 2008. == Stagione 1 == === Episodio 1, ''Il ragazzo nell'iceberg'' === * Acqua. Terra. Fuoco. Aria. Mia nonna mi ha sempre raccontato meravigliose storie dei tempi passati, un'epoca di pace in cui l'Avatar manteneva l'equilibrio tra le Tribù dell'Acqua, il Regno della Terra, la Nazione del Fuoco e i Nomadi dell'Aria. Ma tutto questo cambio quando la Nazione del Fuoco decise di attaccare. Solo l'Avatar, padrone di tutti e quattro gli elementi, avrebbe potuto fermare il feroce e inesorabile conflitto. Ma proprio quando il mondo ne aveva più bisogno, lui scomparve. Sono passati cento anni e la Nazione del Fuoco si sta avvicinando alla vittoria. Due anni fa, mio padre e gli altri uomini della tribù si sono uniti al Regno della Terra per combattere contro la Nazione del Fuoco, lasciando me e mio fratello a proteggere il villaggio. Qualcuno crede che l'Avatar non rinascerà più tra i Nomadi dell'Aria, e che il ciclo ormai si sia spezzato. Ma io non ho perso la speranza. Credo ancora che uno di questi giorni l'Avatar tornerà per salvare il mondo. ('''Katara''', voce narrante dell'intro) === Episodio 2, ''Il ritorno dell'Avatar'' === * '''Zuko''': Ho passato anni a prepararmi per questo incontro. Allenandomi, concentrandomi... e tu sei solo un bambino!<br/>'''Aang''': Non è che tu sia tanto più grande. === Episodio 5, ''Il Re di Omashu'' === *'''Aang:''' Quello che vedete è il sistema postale di Omashu: miglia e miglia di canali e di scivoli. L'arte del dominio della terra solleva i pacchi e la gravità li fa scendere. [...]<br/>'''Re Bumi:''' Hai pensato che io fossi un gracile vecchietto e invece... sono il più grande dominatore della terra che tu abbia mai visto!<br/>'''Aang:''' Potrei cambiare idea e scegliere il tipo con l'ascia?<br/>'''Re Bumi''' No; nel mio regno non sono ammessi ripensamenti. [...]<br/>'''Re Bumi:''' Ora c'è l'ultima prova... devi solamente rispondere ad una domanda.<br/>'''Aang:''' Avevate detto che avreste liberato i miei amici se avessi superato le prove!<br/>'''Re Bumi''': Ma che senso hanno tutte le prove se alla fine non si impara niente? === Epsiodio 16, ''Il maestro del dominio del fuoco'' === *'''Jong Jong:''' Vai via.<br/>'''Aang:''' Maestro, ho bisogno di imparare il dominio del fuoco. <br/>'''Jong Jong:''' Solo un folle cerca la propria distruzione.<br/>'''Aang:''' Io sono l'Avatar: è il mio destino.<br/>'''Jong Jong:''' Destino? Cosa ne sa un ragazzo del destino? Se un pesce vive la sua intera esistenza in questo fiume, conosce forse il destino del fiume? No; sa solo che scorre continuamente fuori dal suo controllo. Può seguirne il corso, ma non può vederne la fine... non può immaginarsi l'oceano.<br/>'''Aang:''' D'accordo, ma... è dovere dell'Avatar essere padrone di tutte le discipline del dominio.<br/>'''Jong Jong:''' Per essere padrone delle discipline del dominio devi conoscere la disciplina stessa. Ma tu non sei interessato a questo, quindi non nutro alcun interesse per te. Ora vattene.<br/>'''Aang:''' La prego, devo imparare; potrebbe essere la mia unica opportunità.<br/>'''Jong Jong:''' Sei sordo? Come posso insegnarti se ti rifiuti di ascoltare! Prima di imparare il dominio del fuoco, devi imparare quelli dell'acqua e della terra. L'acqua è fresca e lenitiva, la terra è solida e stabile, ma il fuoco... il fuoco è vivo! ...respira, cresce! Senza il dominatore una roccia non si lancia; il fuoco invece si propaga e distrugge tutto ciò che incontra, se non si ha la capacità di controllarlo. È questo il tuo destino: tu non sei pronto! Sei troppo debole!<br/>{{NDR|trasfigurazione di Aang in una sua vita passata}}<br/>'''Avatar Roku''': Mi consideri debole?<br/>'''Jong Jong:''' Avatar Roku! No, no, io non intendevo questo.<br/>'''Avatar Roku''': Sono stato padrone degli elementi mille volte in mille diverse vite; ora devo farlo ancora una volta: insegnerai all'Avatar il dominio del fuoco!<br/>'''Jong Jong:''' Sì, va bene, te lo insegnerò.<br/>'''Aang:''' Davvero!? È fantastico! [...] <br/>'''Jong Jong:''' La potenza del dominio del fuoco viene dal respiro, perciò devi diventare padrone del tuo respiro. [...] <br/>'''Jong Jong''': Una volta avevo un allievo che non aveva nessun interesse ad imparare la disciplina; gli interessava solo il potere del fuoco: come potesse usarlo per distruggere i suoi avversari, e spazzar via gli ostacoli dal suo cammino. Ma il fuoco è un peso terribile da portare; la sua natura è consumare: e senza controllo esso distrugge tutto intorno a sé. Impara a contenerti, o rischierai di distruggere te stesso e tutto quello che ami. === Episodio 20, ''L'assedio del Nord (seconda parte)'' === * Finalmente ti ho catturato, ma non posso portarti via a causa della tormenta. C'è sempre qualcosa che mi ostacola. Tanto non riusciresti a capire. Sei come mia sorella. A lei viene sempre tutto facile. È un prodigio come dominatrice del fuoco, e tutti la adorano. Mio padre dice che lei è nata fortunata e che io sono fortunato ad essere nato. Non ho bisogno della fortuna comunque, non la voglio. Ho sempre dovuto combattere e lottare e questo mi ha reso forte. ('''Zuko''') == Stagione 2 == === Episodio 3, ''Ritorno ad Omashu'' === *'''Aang:''' Non riesco a capire: perché non ti sei liberato da solo? Perché ti sei arreso quando Omashu è stata invasa? Cosa ti succede, Bumi!<br/> '''Re Bumi:''' Ascoltami bene: ci sono delle scelte nel combattimento chiamate ''ging''; si tratta di scegliere come indirizzare l'energia.<br/> '''Aang:''' Lo so: c'è un ''ging'' positivo quando si attacca, e uno negativo quando si indietreggia.<br/> '''Re Bumi:''' E c'è un ''ging neutro'' quando non si fa niente!<br/> '''Aang:''' Esistono tre ''ging''?!<br/> '''Re Bumi:''' Beh, tecnicamente ne esistono ottantacinque, ma concentriamoci sul terzo: il ''ging neutro'' è la chiave del dominio della terra; si tratta di restare in ascolto e aspettare il momento giusto per colpire.<br/> '''Aang:''' È per questo che ti sei arreso, vero?<br/> '''Re Bumi:''' Sì, ed è per questo che non posso andarmene ora.<br/> '''Aang:''' Dovrò trovare qualcun altro che mi insegni il dominio della terra.<br/> '''Re Bumi''': Il tuo maestro sarà qualcuno che ha piena padronanza del ''ging neutro''. Devi trovare qualcuno che sappia aspettare ed ascoltare prima di colpire.<br/> === Episodio 5, ''La giornata dell'Avatar'' === *'''Iroh:''' Lo so che abbiamo passato momenti difficili ultimamente: abbiamo dovuto lottare per sopravivvere. Ma non c'è niente di cui vergognarsi; al contrario c'è molto onore nella povertà.[...]<br/> '''Zuko:''' Allora non c'è più speranza.<br/> '''Iroh:''' No, Zuko! Non devi mai arrenderti alla disperazione. Se ti lasci trascinare giù per quella china, non fai che arrenderti ai tuoi istinti più bassi. Nei momenti più difficili, la speranza è qualcosa che ti deve sostenere. È questo il significato della forza interiore.[...]<br/> '''Avatar Kyoshi''': Ho ucciso io Chin il conquistatore. Un terribile tiranno. Chin stava espandendo il suo dominio militare in tutti gli angoli del continente. Quando venne sull'istmo peninsulare dove vivevamo, pretese la nostra resa immediata. Lo avvisai che non sarei stata a guardare passivamente mentre lui ci portava via la nostra patria, ma non volle rinunciare. Quello fu il giorno in cui ci distaccammo dal continente. Ho creato l'isola di Kyoshi in modo che la mia gente potesse essere al sicuro dagli invasori. === Episodio 7, ''Il viaggio di Zuko'' === *'''Ozai''': Padre, ormai ti sarai reso conto come mi sono reso conto io, che con la morte di Lu-Ten la discendenza di Iroh si è esaurita. Dopo la morte di suo figlio, mio fratello ha abbandonato l'assedio di Ba Sing Se e non si sa quando tornerà a casa. Io invece sono qui, padre, e i miei figli sono vivi.<br/> '''Azulon''': Dimmi che cosa vuoi.<br/> '''Ozai''': Padre, revoca il diritto di successione ad Iroh. Sono il tuo umile servo, sono qui per servire te e la nostra nazione. Disponi di me.<br/> '''Azulon''': Tu osi venire da me per suggerirmi di tradire Iroh, il mio primogenito, e subito dopo il decesso del suo unico e amato figlio? Penso che Iroh abbia sofferto abbastanza. Ma tu, la tua punizione è appena cominciata! === Episodio 14, ''La città dei segreti'' === *'''Iroh:''' Voglio che la nostra dimora abbia un aspetto gradevole in caso qualcuno dovesse portarci una ''nuova'' amica! {{NDR|Iroh fa l'occhiolino al nipote}} <br/> '''Zuko:''' Questa città è una prigione; non vorrei mai vivere qui.<br/> '''Iroh''': La vita continua a scorrere dovunque tu sia, che tu lo voglia o meno. Forza! Ora ho trovato un nuovo lavoro per noi, e si comincia oggi pomeriggio. === Episodio 17, ''Il lago Laogai'' === * '''Zuko''': {{NDR|Si gira verso l'ingresso della cella in cui si trova Appa}} Zio?<br/> '''Iroh''': {{NDR|Entra nella cella}} Guarda guarda, lo Spirito Blu. Mi chiedo chiedo chi possa esserci dietro quella maschera.<br/> '''Zuko''': Che cosa ci fai qui?<br/> '''Iroh''': Anch'io stavo per chiederti la stessa cosa. Che hai intenzione di fare ora che hai trovato il bisonte dell'Avatar? Tenerlo recluso nel nostro nuovo appartamento, oppure devo andargli a preparare un tè?<br/> '''Zuko''': Prima devo portarlo fuori.<br/> '''Iroh''': E poi cosa?! Non rifletti mai su quello che fai! Questo è esattamente quello che è successo quando hai catturato l'Avatar al Polo Nord! L'avevi preso, e poi non sapevi dove andare!<br/> '''Zuko''': Avrei escogitato qualcosa.<br/> '''Iroh''': No! Se i suoi amici non ti avessero trovato, saresti morto congelato!<br/> '''Zuko''': {{NDR|Molto arrabbiato}} Io so qual è il mio destino, zio.<br/> '''Iroh''': È il destino che ti sei scelto, oppure è il destino che qualcun altro ha cercato di importi con la forza?<br/> '''Zuko''': Smettila, adesso! So che devo farlo!<br/> '''Iroh''': Io ti sto supplicando, principe Zuko! È arrivato il momento di guardare dentro te stesso e cominciare a porti delle grandi domande: chi sei tu? E che cosa vuoi veramente?<br/> '''Zuko''': {{NDR|Urla per la frustrazione e lancia la sua maschera di Spirito Blu e le sue spade verso il basso}} == Stagione 3 == === Episodio 14, ''La roccia bollente, prima parte'' === * '''Sokka''': Che belle nuvole.<br/>'''Zuko''': Già... vaporose. {{NDR|Sokka inizia a fischiare a causa del silenzio imbarazzante}}<br/>'''Zuko''': Che c'è?<br/>'''Sokka''': Cosa? Oh... io non ho detto niente... Sai una cosa? È stato un mio amico a progettare queste mongolfiere.<br/>'''Zuko''': Sul serio?<br/>'''Sokka''': Sì! Una mongolfiera... per la guerra.<br/>'''Zuko''': {{NDR|Cupamente}} Se c'è una cosa in cui è bravo mio padre è la guerra.<br/>'''Sokka''': Già, sembra che sia un dono di famiglia.<br/>'''Zuko''': Ehi. Aspetta, non tutti nella mia famiglia sono come mio padre.<br/>'''Sokka''': Lo so. Lo so, sei cambiato.<br/>'''Zuko''': Mi riferivo a mio zio... è stato più di un padre per me... e io forse l'ho deluso.<br/>'''Sokka''': Io penso che tuo zio sarebbe fiero di te. Lasciare la tua casa per venire ad aiutarci è dura.<br/>'''Zuko''': Non è stata così dura.<br/>'''Sokka''': Sul serio? Non hai lasciato nessuno a cui volevi bene?<br/>'''Zuko''': In effetti, avevo una ragazza. Mai.<br/>'''Sokka''': Quella malinconica che sospira sempre?<br/>'''Zuko''': Già. {{NDR|Sorride}} Nella Nazione del fuoco pensano che io sia un traditore. Non potevo trascinarla con me.<br/>'''Sokka''': Anch'io non so più dove sia la mia ragazza. {{NDR|Aggrotta le sopracciglia}}<br/>'''Zuko''': È dura, amico mio. === Episodio 15, ''La roccia bollente, seconda parte'' === * {{NDR|Mai viene portata di fronte ad Azula dopo aver aiutato Zuko, Sokka e i loro amici a scappare}}<br/>'''Azula''': Lasciateci sole. {{NDR|Le guardie si ritirano}} Non me lo sarei mai aspettato da te. {{NDR|Mai la fissa con aria di sfida, Ty Lee guarda entrambe impaurita}} Il fatto che non capisco è: perché? Perché lo hai fatto? Conoscevi bene le conseguenze.<br/>'''Mai''': Immagino che tu non conosca davvero le persone come credi. Hai calcolato male, Azula. Il mio amore per Zuko è più forte del timore nei tuoi confronti.<br/>'''Azula''': {{NDR|infuriata}} No, tu hai calcolato male! Ora saprai cos'è la paura! === Episodio 19, ''La cometa di Sozin, seconda parte'' === *'''Aang:''' Tutti si aspettano che io uccida il signore del fuoco, ma non so se io voglio farlo.<br/>'''Roku:''' Nella mia vita, ho sempre tentato di essere disciplinato e anche moderato, ma mi si è ritorto contro, quando il signore del fuoco Sozin ha approfittato della mia moderazione e della mia pietà. Se io fossi stato più risoluto e determinato prima, avrei potuto fermare Sozin e impedire l'inizio di questa inutile guerra. Ti offro la mia saggezza, Aang: devi essere più determinato. [...]<br/>'''Aang:''' Avatar Kyoshi, mi occorre la tua saggezza.<br/>'''Kyoshi:''' Ai miei tempi, Chin il conquistatore minacciava di sconvolgere l'equilibrio del mondo. Io lo fermai e per il mondo iniziò una lunga era di pace.<br/>'''Aang:''' Ma non sei stata tu ad ucciderlo, è andato da solo incontro al suo destino: era troppo testardo per spostarsi.<br/>'''Kyoshi:''' Onestamente io non vedo la differenza. Ma ti assicuro che avrei fatto tutto il necessario per fermare Chin. Ti offro la mia saggezza: solo la giustizia porta la pace.<br/><small>''Aang rimane da solo e rimugina fra sé contrariato''</small><br/>'''Aang:''' Non mi sarei dovuto rivolgere a Kyoshi. [...]<br/>'''Aang:''' Ora devo guardare dentro me stesso.<br/>'''Kuruk:''' Io sono l'avatar Kuruk. Quando ero giovane, sono sempre stato un avatar molto spensierato. Sembrava che la gente sapesse risolvere da sola i propri problemi, e il mondo era in pace. Ma poi, persi la donna che amavo per colpa di Koh: ''il ladro di volti''. Fu colpa mia: se solo fossi stato più attento e più reattivo, avrei potuto salvarla. Aang: devi essere tu l'artefice del tuo destino, e del destino del mondo. [...]<br/>'''Aang:''' Forse un avatar nomade dell'aria capirà da dove vengo.<br/>'''Yangchen:''' Sono l'avatar Yangchen, giovane dominatore dell'aria.<br/>'''Aang:''' Avatar Yangchen, i monaci mi hanno insegnato che tutta la vita è sacra, persino quella del ragno catturato dalla sua stessa tela. <br/>'''Yangchen:''' Sì, tutta la vita è sacra.<br/>'''Aang:''' Lo so, sono persino vegetariano. Ho sempre tentato di risolvere i miei problemi con la velocità e la scaltrezza, e ho usato la violenza solo come difesa quando necessario, non l'ho mai usata per uccidere qualcuno.<br/>'''Yangchen:''' Avatar Aang, io lo so che sei uno spirito gentile, e i monaci ti hanno insegnato bene. Ma qui non si tratta di te: ora si tratta del mondo.<br/>'''Aang:''' I monaci mi hanno insegnato a distaccarmi dal mondo per permettere al mio spirito di essere libero.<br/>'''Yangchen:''' Molti nomadi dell'aria grandi e saggi si sono distaccati dal mondo ed hanno raggiunto l'illuminazione spirituale. Ma l'avatar non può permetterselo: perché il suo unico dovere è nei confronti del mondo. Ecco, questa è la mia saggezza per te: un dovere altruistico ti chiama, per il quale dovrai sacrificare i tuoi stessi bisogni spirituali e fare ciò che è necessario per proteggere il mondo.<br/><small>''Aang rimane nuovamente da solo''</small><br/>'''Aang:''' Credo di non avere scelta, Momo: devo uccidere il signore del fuoco. [...]<br/>'''Aang:''' Una Tartaruga Leone! ... forse tu puoi aiutarmi: tutti, persino le mie vite trascorse, si aspettano che io metta fine alla vita di qualcuno. Ma io non so se potrò farlo.<br/>'''Tartaruga Leone:''' La vera mente può affrontare tutte le bugie e le illusioni senza perdersi. Il vero cuore può assaggiare il veleno dell'odio, senza rimanerne ferito. Dalla notte dei tempi, l'oscurità prospera nel nulla: ma cede sempre alla luce purificatrice.<br/><small>''La Tartauga Leone impone gli artigli su Aang, donandogli un nuovo potere''</small><br/>'''Tartaruga Leone''': Aspettalo. Arriverà. === Episodio 21, ''La cometa di Sozin, quarta parte'' === *'''Tartaruga Leone''': Nell'era precedente agli avatar, noi non dominavamo gli elementi, ma l'energia all'interno di noi stessi. * {{NDR|Aang e il resto del team Avatar si rilassano nel negozio di Iroh mentre Zuko serve loro il tè}}<br/>'''Sokka''': Zuko, smettila di muoverti! Sto cercando di cogliere l'attimo. Vorrei tanto fare un quadro per ricordare questo momento felice insieme.<br/>'''Katara''': È molto premuroso da parte tua, Sokka. {{NDR|Vede il dipinto, aggrotta le sopracciglia}} Aspetta. Perché mi hai fatto le orecchie come Momo?<br/>'''Sokka''': {{NDR|Offeso}} Quelli sono i boccoli dei cappelli!<br/>'''Zuko''': {{NDR|Guarda il quadro}} Almeno tu non sembri un porcospino. I miei capelli non sono così!<br/>'''Mai''': E io sembro un maschio.<br/>'''Suki''': Perché mi hai dipinto con il dominio del fuoco?<br/>'''Sokka''': Mi sembrava che fosse più eccitante così<br/>{{NDR|Momo emette un suono}}<br/>'''Sokka''': Ah, tu credi di poter far meglio, Momo?<br/>'''Iroh''': Ehi, la mia pancia non è più così grande. Sono molto dimagrito ormai.<br/>'''Toph''': Be', secondo me siete tutti perfetti.<br/>{{NDR|Tutti ridono tranne Sokka}} == Voci correlate == * ''[[La leggenda di Korra]]'' == Altri progetti == {{interprogetto|etichetta=''Avatar - La leggenda di Aang''}} [[Categoria:Serie televisive fantastiche]] co26xqp54pxcz13fwvzs1hcvjysy6pv Malala Yousafzai 0 103349 1217879 1163811 2022-07-19T14:21:00Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Malala Yousafzai 2015.jpg|thumb|Malala Yousafzai nel 2015]] {{Premio|Nobel|la pace '''(2014)'''}} '''Malala Yousafzai''' (1997 – vivente), studentessa e attivista pakistana. ==Citazioni di Malala Yousafzai== *Non possiamo avere tutti successo se la metà di noi è oppressa.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro del femminismo'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019, p. 310. ISBN 9788858022900</ref> {{cronologico}} *Sono convinta che il socialismo sia l'unica risposta e sprono tutti i compagni a combattere questa battaglia fino a una conclusione vittoriosa. Solo questo potrà liberarci dalle catene del bigottismo e dello sfruttamento. :''I am convinced Socialism is the only answer and I urge all comrades to take this struggle to a victorious conclusion. Only this will free us from the chains of bigotry and exploitation''.<ref>{{en}} Durante il 32° congresso della sezione pakistana dell'IMT; citato in ''[http://www.marxist.com/historic-32nd-congress-of-pakistani-imt-1.htm Historic 32nd congress of Pakistani section of IMT – First Day]'', ''Marxist.com'', 10 marzo 2013.</ref> *Noi dobbiamo capire una cosa: queste persone che fuggono dalla Siria e dagli altri paesi lo fanno perché ci sono guerra e sofferenza. Io posso ben capire quanto è difficile per loro partire. E come la vita e l'educazione dei bambini sia a rischio. Noi dovremmo aprire le nostre porte e i nostri cuori. Perché una cosa come questa domani potrebbe accadere a ciascuno di noi. E come vorremmo essere trattati, se fossimo noi a soffrire? Queste persone non possono più vivere nel loro paese e tutti stanno chiudendo loro le porte in faccia. E' profondamente ingiusto.<ref name="profughi">Dall'intervista di Arianna Finos, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2015/10/31/news/il_sogno_di_malala_yousafzai_l_europa_apra_il_suo_cuore_ai_profughi_-126315028/ Il sogno di Malala Yousafzai: "L'Europa apra il suo cuore ai profughi"]'', ''Repubblica.it'', 31 ottobre 2015.</ref> *Voglio che ogni bambino pachistano possa andare a scuola. Ho pensato che il modo migliore per farlo fosse diventare il premier del mio paese. Ma dipenderà dal voto della gente.<ref name="profughi"/> *Mi si spezza il cuore nel vedere che l'America sta voltando le spalle a una storia gloriosa di accoglienza di immigrati e rifugiati, persone che hanno contribuito a costruire il Paese, disposti a lavorare duramente in cambio di una chance di vita migliore.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/esteri/2017/01/28/news/usa_malala_trump_siriani-157046995/ Allarme Onu. Hollande: "L'Europa risponda a Trump". Appelli da Malala a Zuckerberg]'', ''Repubblica.it'', 28 gennaio 2016.</ref> *{{NDR|Sul [[genocidio dei rohingya]]}} Negli ultimi anni ho più volte condannato questo trattamento tragico e vergognoso. Sto ancora aspettando che la mia compagna di Premio Nobel per la pace [[Aung San Suu Kyi]] faccia lo stesso.<ref name="aungsansuukyi">Citato in ''[http://www.corriere.it/esteri/17_settembre_04/rohingya-malala-contro-san-suu-kyi-018c1930-9154-11e7-8332-148b1c29464d.shtml Rohingya, Malala contro San Suu Kyi «Aspetto ancora che condanni»]'', ''Corriere.it'', 4 settembre 2017.</ref> *{{NDR|Sul [[genocidio dei rohingya]]}} Ogni volta che guardo le notizie mi si spezza il cuore per le sofferenze di quel popolo. Chiedo che si fermi la violenza. Oggi abbiamo visto le foto di bambini uccisi dalle forze di sicurezza del Myanmar. Questi bambini non hanno fatto male a nessuno, eppure le loro case sono state incendiate e rase al suolo.<ref name="aungsansuukyi"/> *{{NDR|Sul [[genocidio dei rohingya]]}} Se casa loro non è il Myanmar, dove hanno vissuto per generazioni, allora dov'è? Il popolo Rohingya dovrebbe ricevere la cittadinanza in Myanmar, nel Paese dove è nato. E altri Stati come il mio Pakistan dovrebbero seguire l'esempio del Bangladesh e offrire cibo, riparo e accesso all'educazione alle famiglie Rohingya in fuga dalla violenza e dal terrore.<ref name="aungsansuukyi"/> *{{NDR|Su [[Greta Thunberg]]}} L'unica amica per cui valga la pena di saltare la scuola.<ref>Citato in [https://www.corriere.it/esteri/20_febbraio_25/malala-incontra-greta-thunberg-l-unica-cui-valga-pena-saltare-scuola-foto-twitter-07b35b1c-5807-11ea-a2d7-f1bec9902bd3.shtml ''Malala incontra Greta Thunberg: «L’unica per cui valga la pena di saltare la scuola»''], ''Corriere.it'', 20 febbraio 2020.</ref> *{{NDR|Sulla [[Caduta di Kabul (2021)|caduta di Kabul]]}} Osserviamo completamente scioccati mentre i talebani prendono il controllo dell’Afghanistan. Sono profondamente preoccupata per le donne, le minoranze e i difensori dei diritti umani. I poteri globali, regionali e locali devono chiedere un cessate il fuoco immediato, fornire urgenti aiuti umanitari e proteggere i rifugiati e i civili.<ref>Citato in ''[https://www.huffingtonpost.it/entry/malala-yousafzai-sono-preoccupata-per-le-donne-le-minoranze-e-per-i-difensori-dei-diritti-chiedete-un-cessate-il-fuoco_it_61191292e4b0a2603b7eced3?utm_hp_ref=it-homepage Malala: "Sono preoccupata per le donne e le minoranze. Chiedete un cessate il fuoco"]'', ''Huffingtonpost.it'', 15 agosto 2021.</ref> {{Int|1=Da [http://www.famigliacristiana.it/articolo/il-testo-del-discorso-di-malala-all-onu.aspx ''Malala all'Onu: "Pace e scuole"'']|2=''Famigliacristiana.it'', 13 luglio 2013.}} *Oggi è un onore per me tornare a parlare dopo un lungo periodo di tempo. Essere qui con persone così illustri è un grande momento nella mia vita ed è un onore per me che oggi sto indossando uno scialle della defunta [[Benazir Bhutto]]. *Non riesco a credere quanto amore le persone mi hanno dimostrato. Ho ricevuto migliaia di cartoline di auguri e regali da tutto il mondo. Grazie a tutti. Grazie ai bambini le cui parole innocenti mi hanno incoraggiato. Grazie ai miei anziani le cui preghiere mi hanno rafforzato. E grazie agli infermieri, ai medici e al personale degli ospedali in Pakistan e nel Regno Unito e il governo degli Emirati Arabi Uniti che mi hanno aiutato a stare meglio e a riprendere le forze. *Cari fratelli e sorelle, ricordiamo una cosa: il Malala Day non è il mio giorno. Oggi è il giorno di ogni donna, ogni ragazzo e ogni ragazza che hanno alzato la voce per i loro diritti. *Io non parlo per me stesso, ma per dare una voce a coloro che meritano di essere ascoltati. Coloro che hanno lottato per i loro diritti. Per il loro diritto a vivere in pace. Per il loro diritto a essere trattati con dignità. Per il loro diritto alle pari opportunità. Per il loro diritto all'istruzione. *Cari amici, il 9 ottobre 2012, i [[talebani]] mi hanno sparato sul lato sinistro della fronte. Hanno sparato ai miei amici, anche. Pensavano che i proiettili ci avrebbero messi a tacere, ma hanno fallito. Anzi, dal silenzio sono spuntate migliaia di voci. I terroristi pensavano di cambiare i miei obiettivi e fermare le mie ambizioni. Ma nulla è cambiato nella mia vita, tranne questo: debolezza, paura e disperazione sono morte; forza, energia e coraggio sono nati. Io sono la stessa Malala. Le mie ambizioni sono le stesse. Le mie speranze sono le stesse. E i miei sogni sono gli stessi. *Anche se avessi una pistola in mano e lui fosse in piedi di fronte a me, non gli sparerei. Questa è il sentimento di compassione che ho imparato da [[Maometto]], il profeta della misericordia, da [[Gesù Cristo]] e [[Buddha]]. Questa è la spinta al cambiamento che ho ereditato da [[Martin Luther King]], [[Nelson Mandela]] e [[Mohammad Ali Jinnah|Mohammed Ali Jinnah]]. Questa è la filosofia della non violenza che ho imparato da [[Gandhi]], [[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] e [[Madre Teresa]]. E questo è il perdono che ho imparato da mio padre e da mia madre. Questo è ciò che la mia anima mi dice: stai in pace e ama tutti. *Il saggio proverbio "La penna è più potente della spada" dice la verità. Gli [[estremismo|estremisti]] hanno paura dei libri e delle penne. Il potere dell'educazione li spaventa. Hanno paura delle donne. Il potere della voce delle donne li spaventa. Questo è il motivo per cui hanno ucciso 14 studenti innocenti nel recente attentato a Quetta. Ed è per questo uccidono le insegnanti donne. Questo è il motivo per cui ogni giorno fanno saltare le scuole: perché hanno paura del cambiamento e dell'uguaglianza che porteremo nella nostra società. *Loro pensano che Dio sia un piccolo esseruccio conservatore che punterebbe la pistola alla testa delle persone solo per il fatto che vanno a scuola. Questi terroristi sfruttano il nome dell'islam per i propri interessi. Il Pakistan è un Paese democratico, amante della pace. I [[Pashtun]] vogliono educazione per i loro figli e figlie. L'[[Islam]] è una religione di pace, umanità e fratellanza. Che dice: è un preciso dovere quello di dare un'educazione a ogni bambino. *Oggi, mi concentro sui diritti delle donne e sull'istruzione delle ragazze, perché sono quelle che soffrono di più. C'è stato un tempo in cui le donne hanno chiesto agli uomini a difendere i loro diritti. Ma questa volta lo faremo da sole. *Facciamo appello a tutti i governi affinché garantiscano un'istruzione gratuita e obbligatoria in tutto il mondo per ogni bambino. *Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. [...] Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. {{Int|1=Da [http://www.corriereuniv.it/cms/2014/12/commovente-discorso-malala-difesa-dellistruzione/ ''Il commovente discorso di Malala a difesa dell’Istruzione'']|2=''Corriereuniv.it'', 11 dicembre 2014.}} *Sono davvero orgogliosa di essere la prima [[Pashtun]], la prima Pakistana e la prima ragazza a ricevere questo premio. Sono abbastanza certa di essere anche il primo Nobel per la Pace che sta ancora lottando insieme ai suoi giovani fratelli. Vorrei fossero tutti in pace, ma i miei fratelli ed io stiamo ancora lottando per questo. *Cari fratelli e sorella, i mio nome "Malalai of Maiwand" viene dall'ispirazione Pashtun di Giovanna D'Arco. La parola Malala significa "forte dolore", "triste", ma per rendermi felice mio nonno usava chiamarmi solo Malala, che vuol dire "la ragazza più felice del mondo". E oggi sono davvero felice di essere qui insieme a voi per questa importante causa. *Non è più tempo di provare pietà. È tempo di agire in modo che sia l'ultima volta che vediamo un bambino privato di'Istruzione. *L'Istruzione è una delle benedizioni della vita, ed una sua necessità. *Cosa ho imparato dai primi due capitoli del Corano è la parola Iqra, che significa "leggi", e la parola nun wal-qalam, che significa "con la penna"? Come ho detto anche l'anno scorso alle Nazioni Unite, "Una ragazzo, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo". *Proprio nel 2014 ci viene ricordato che è passato un secolo dall'inizio della [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]], ma non abbiamo ancora imparato la lezione dopo la perdita di milioni di vite. Ci sono ancora conflitti in cui centinaia di migliaia di innocenti perdono la vita. Molte famiglie sono rifugiate in Siria, a Gaza, in Iraq. Ci sono ancora ragazze che non possono andare a scuola nel Nord della Nigeria. In Pakistan e Afghanistan ci sono innocenti uccisi in attacchi suicidi e attentati. *Perché i Paesi che noi chiamiamo "forti" sono così potenti nel combattere guerre e non nel portare la pace? Perché dare armi è così facile e dare libri ai bambini è così difficile? Perché fare carri armati è così facile mentre costruire scuole è così difficile? {{Int|1=Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/02/10/serve-piu-impegno-per-salvare-le-studentesse-rapite17.html?ref=search "Serve più impegno per salvare le studentesse rapite"]''|2=''la Repubblica'', 10 febbraio 2015.}} *Se queste ragazze fossero le figlie di famiglie potenti a livello politico o finanziario, si farebbe molto di più per loro. Ma provengono da una zona povera a Nord-Est della Nigeria, e purtroppo la situazione non è molto cambiata da quando sono state rapite. *Queste giovani donne hanno rischiato tutto per un'istruzione che per la maggior parte di noi è scontata. Non dimenticherò le mie sorelle. Non possiamo dimenticarle. Dobbiamo chiedere la loro libertà finché non si ricongiungano alle proprie famiglie e tornino a scuola, per fruire dell'istruzione che desiderano ardentemente. *Continuerò a perorare la loro causa con le più alte sfere, e sosterrò la società civile per assicurare a tutti i bambini la possibilità di accedere all'istruzione primaria e secondaria. Questa è la nostra missione. {{Int|1=Da ''[https://www.vanityfair.it/news/diritti/2017/04/14/malala-risposta-problemi-ragazze Malala: «La risposta ai problemi del mondo sono le ragazze»]''|2=''Vanityfair.it'', 14 aprile 2017.}} *Ho viaggiato in molti paesi e ho conosciuto molte persone diverse. Ho visto i grandi problemi che il mondo affronta in questi giorni: guerra, instabilità economica, crisi sanitari, cambiamenti climatici. Io vi dico che la risposta sono le ragazze. *Se tutte le ragazze andassero a scuola per 12 anni, i paesi medio poveri aggiungerebbero 92 miliardi di dollari l'anno alle loro economie. Le ragazze che hanno avuto una scolarizzazione hanno più opportunità di avere figli con la possibilità di andare a scuola, non si sposano da giovani e sono meno soggetto a contrarre l'HIV. I paesi che educano le donne hanno la metà delle possibilità di un rischio guerra e, secondo la Brookings Institution, la scuola secondaria per le donne è il miglior investimento contro i cambiamenti climatici. *L'educazione è vitale per la sicurezza perché gli [[estremismo|estremismi]] nascono dove non c'è uguaglianza, dove le persone sentono di non avere voce, opportunità, speranze. *Il mondo ha bisogno di una leadership basata sull'umanità, non sulle armi. E il [[Canada]] in questo senso può guidare il mondo. *Il nostro mondo ha molti problemi, ma non dobbiamo cercare una soluzione perché l'abbiamo già. Questa soluzione vive in un campo profughi in Giordania. Cammina per cinque chilometri al giorno per andare a scuola in Guatemala. Cuce palloni da calcio in India. È ogni bambino che oggi non può andare a scuola. [...] Facciamo in modo che le future generazioni dicano che noi siamo quelli che si sono alzati in piedi, quelli che per primi hanno vissuto in un mondo in cui le donne potevano imparare ed essere leader senza paura. {{Int|1=Dalla prefazione di ''Libera di volare''|2=Riportato in [[Ziauddin Yousafzai]], ''Libera di volare'', traduzione di Sara Caraffini, Garzanti, 2019, ISBN 978-88-11-60519-5}} *{{NDR|Su [[Ziauddin Yousafzai]]}} Da quando lo conosco è la personificazione dell'amore, della compassione e dell'umiltà. Mi ha insegnato l'amore non solo con le parole ma anche con il suo affetto e la sua gentilezza. *Con il suo amore mi ha fatto da scudo davanti a tutte le cose brutte e malvagie che mi circondavano. Sono cresciuta felice e sicura di me persino in una società che non forniva certo le prospettive migliori per il mio futuro come donna. *Crescendo, ho cominciato a notare come i miei genitori fossero diversi dagli altri quando alcune ragazze intorno a me venivano tenute a casa da scuola o avevano il divieto di frequentare luoghi in cui fossero presenti uomini e ragazzi. Perdiamo così tante risorse in questo tipo di società, dove sono gli uomini a decidere come le donne dovrebbero vivere e cosa dovrebbero fare. *Per milioni di ragazze la scuola è un posto più sicuro della casa, dove viene loro detto di cucinare, fare le pulizie e prepararsi per il matrimonio. Persino per me, con genitori come i miei, la scuola ha rappresentato la sicurezza rispetto ai vincoli imposti dalla società. *Il padre che mi ha cresciuta è rimasto uguale. È un idealista. Oltre a essere un insegnante è un poeta. A volte penso che viva in un mondo romantico, un mondo fatto di amore per gli amici, per la famiglia e per tutti gli esseri umani. ==''Io sono Malala''== ===[[Incipit]]=== È trascorso un anno dall'uscita del mio libro e due da quella mattina di ottobre in cui i [[talebani]] mi spararono, mentre tornavo a casa dalle lezioni su un autobus. La mia famiglia ha affrontato molti cambiamenti. Siamo stati prelevati dalla nostra vallata di montagna nel distretto dello Swat, in [[Pakistan]], e trasportati in una casa di mattoni a Birmingham, la seconda città dell'Inghilterra. A volte sembra così incredibile che mi viene voglia di darmi un pizzicotto. <!--(dalla prefazione della quattordicesima edizione; p. I)--> ===Citazioni=== *Quando abbiamo ricevuto l'invito alla Casa Bianca, abbiamo detto che l'avremmo accettato a una condizione. Non volevamo andare solo per un servizio fotografico, ma saremmo andati se Obama avesse davvero ascoltato quello che ci stava a cuore. Il messaggio di risposta fu: sarai libera di dire tutto ciò che desideri. E così è stato! È stata una riunione molto seria, in cui abbiamo parlato dell'importanza dell'istruzione. Abbiamo affrontato il ruolo degli Stati Uniti nel sostenere certe dittature e le incursioni dei droni in paesi come il Pakistan. Ho detto al presidente che invece di cercare di sradicare il terrorismo con la guerra, avrebbe dovuto cercare di farlo con l'istruzione. (dalla prefazione della quattordicesima edizione; p. V) *Mi sono recata al confine siriano e ho assistito all'arrivo di ondate di sfollati in fuga verso la Giordania. Per arrivare fin lì avevano attraversato il deserto a piedi senza nient'altro che i vestiti che indossavano. Molti bambini erano senza scarpe. Sono scoppiata a piangere nell'assistere alle loro sofferenze. Nei campi profughi la maggior parte dei bambini non andava a scuola. A volte la scuola non c'era. A volte andare a scuola era pericoloso. E a volte i bambini lavoravano invece di ricevere un'istruzione, perché il padre era stato ucciso. Ho visto tanti bambini lungo la strada, in un clima torrido, in cerca di lavori pesanti come il trasporto di pietre per poter nutrire la loro famiglia.<br>Il mio cuore era pieno di dolore. Qual è il loro peccato? Che cos'hanno fatto di male per dover emigrare? Perché questi bambini innocenti devono sopportare tali avversità? Perché vengono privati della scuola e di un ambiente pacifico? (dalla prefazione della quattordicesima edizione; p. VI) *Come dice mio padre, siamo gli esuli trattati meglio al mondo, in una bella casa, con tutto ciò di cui abbiamo bisogno, eppure daremmo qualsiasi cosa per la nostra patria. Nell'ultimo anno sono cambiate tante cose, ma in realtà io sono ancora quella Malala che andava a scuola nello Swat. La mia vita è cambiata, ma io no. (dalla prefazione della quattordicesima edizione; p. VI) *Sono nata in un paese creato a mezzanotte. Quando sono quasi morta era appena suonato mezzogiorno.<br>Un anno fa sono uscita di casa per andare a scuola, e non ci sono mai più ritornata. Sono stata colpita da una pallottola talebana e mentre mi portavano lontano dal Pakistan non ero cosciente. Qualcuno dice che non rivedrò più la mia casa, nel villaggio della valle dello Swat, ma io voglio credere con tutta me stessa che invece ci tornerò. Essere strappati dal paese che si ama è qualcosa che non auguro a nessuno. (p. 9) *Nella nostra società è difficile che a una ragazza sia permesso di diventare qualcosa di diverso da un'insegnante o una dottoressa, ammesso che possa lavorare. Io però ero diversa: non avevo mai nascosto i miei veri desideri, da quando avevo cambiato idea e avevo deciso che non sarei diventata un medico ma che volevo fare l'inventore o entrare in politica. (p. 12) *Quando nacqui, la gente del mio villaggio commisero mia madre e nessuno si congratulò con mio padre. Ero venuto al mondo all'alba, nel momento in cui l'ultima stella sfarfalla ancora una volta per poi spegnersi, cosa che noi [[pashtun]] siamo abituati a considerare di buon auspicio. Mio padre non aveva i soldi per pagare l'ospedale o la levatrice, per cui ad aiutare mia madre c'era solo una vicina di casa; diversamente dalla prima figlia dei miei genitori, che era nata morta, io schizzai fuori urlando e scalciando. Ma ero una bambina, venuta alla luce in un paese in cui, quando nasce un maschio, tutti escono in strada e sparano in aria, mentre le femmine vengono nascoste dietro una tenda, perché già si sa che nella vita il loro ruolo sarà semplicemente quello di far da mangiare e mettere al mondo figli.<br>Per molti pashtun, quello in cui nasce una femmina è un giorno triste. (p. 17) *La vergogna è una cosa terribile per un [[pashtun]]. Abbiamo un detto: «Senza l'onore, il mondo vale zero». (p. 18) *{{NDR|Su [[Miangul Jahan Zeb]]}} Mio padre dice sempre che «se Badshah Sahib portò la pace, suo figlio portò la prosperità». Tutti noi pensiamo al regno di Jehanzeb come al periodo d'oro della nostra storia. (p. 27) *Il mio paese esiste solo da pochi decenni ma purtroppo ha già una lunga storia di colpi di stato militari. (p. 31) *Ancora oggi tutti parlano di [[Zulfiqar Ali Bhutto|Ali Bhutto]] come di un uomo dal grande carisma. Si dice che sia stato il primo leader pakistano a prendersi a cuore i diritti della gente comune pur essendo lui stesso un signore feudale con grandi tenute e piantagioni di mango. La sua esecuzione fu un terribile shock per tutti e mise in cattiva luce il Pakistan di fronte al mondo. (p. 31) *Per conquistarsi il sostegno della popolazione, il generale [[Muhammad Zia-ul-Haq|Zia]] lanciò una campagna di «islamizzazione» che avrebbe dovuto fare di noi un «vero» paese musulmano, con l'esercito come difensore delle frontiere sia geografiche sia ideologiche. La sua convinzione era che il popolo avrebbe dovuto obbedirgli perché con lui si sarebbero applicati i veri principi dell'Islam. (p. 31) *Sotto il regime di Zia la condizione di noi donne pakistane cominciò a comportare sempre più limitazioni. Il nostro padre fondatore, [[Mohammad Ali Jinnah]], diceva sempre: «Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n'è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne.»<br>Il generale Zia varò delle leggi che riducevano il valore della testimonianza di una donna in tribunale alla metà di quella di un uomo. Le nostre prigioni cominciarono a riempirsi di casi come quello di una tredicenne, stuprata e rimasta incinta, condannata al carcere per adulterio perché non aveva potuto produrre a suo favore quattro testimonianze maschili.<br>Una donna non poteva più nemmeno aprire un conto in banca senza il permesso di un uomo. Il nostro paese ha sempre avuto forti squadre di hockey, ma Zia costrinse le giocatrici di hockey a indossare dei pantaloni lunghi e larghi e proibì del tutto alle donne di praticare altri sport. (p. 32) *Il primo ministro Bhutto aveva nominato comandante in capo dell'esercito il generale Zia perché pensava che non fosse molto intelligente e dunque che non costituisse una minaccia. Lo chiamava la sua «scimmia». (p. 33) *I pashtun vivono sparsi fra Pakistan e Afghanistan e non riconoscono fino in fondo il confine di stato tracciato dagli inglesi. (p. 33) *Fu sotto il governo di Zia che il jihad diventò il sesto pilastro della nostra religione, andandosi a sommare ai cinque che tutti impariamo a conoscere fin da bambini: la fede in un solo Dio; la preghiera cinque volte al giorno (''namaz''); l'elemosina (''zakat''); il digiuno dall'alba al tramonto durante il mese di [[Ramadan]]; e il pellegrinaggio alla Mecca (''haj'') che ogni buon musulmano dovrebbe compiere almeno una volta nella vita. (pp. 33-34) *[[Benazir Bhutto|Benazir]] fu la prima donna eletta primo ministro del Pakistan e di tutto il mondo islamico. Improvvisamente tutti sembravano ottimisti riguardo il futuro. (p. 44) *Noi pashtun non possiamo evitare i parenti o gli amici, per quanto possano crearci fastidio: devono essere sempre accolti bene. Da noi non si rispetta la privacy, e non esiste niente di simile a un appuntamento. Le persone possono presentarsi a casa d'altri quando hanno voglia e verranno ospitate fintanto che vorranno trattenersi. Un vero incubo per chi nel frattempo è impegnato ad avviare un'impresa! (p. 47) *Lo Swat non aveva avuto che sofferenze da quando era divenuto parte del Pakistan. (p. 53) *{{NDR|Sugli [[Attentati dell'11 settembre 2001]]}} Io avevo solo quattro anni, ed ero troppo piccola per capire. Ma anche per gli adulti era un a cosa difficile da immaginare: nello Swat gli edifici più alti sono gli ospedali e gli alberghi, che hanno due o tre piani. Sembrava un evento molto lontano da noi. Io non sapevo neppure dove fossero New York e l'America. La scuola era il mio mondo, e il mio mondo era la scuola. In quel momento non ci rendevamo conto che l'ii settembre avrebbe cambiato per sempre anche il nostro mondo e che un giorno avrebbe portato la guerra nella nostra valle. (p. 54) *Papà diceva sempre che se il nostro governo non avesse speso tanto per la bomba atomica, ci sarebbero stati abbastanza soldi per le scuole. (p. 56) *Io sono orgogliosa di essere una pashtun, ma a volte penso che il nostro codice di condotta non sia proprio il massimo, soprattutto per quanto riguarda il trattamento riservato alle donne. (p. 62) *In classe avevamo letto la storia del nostro padre fondatore, [[Mohammad Ali Jinnah]], che da ragazzo, a Karachi, aveva studiato alla luce dei lampioni stradali perché a casa sua non c'era l'elettricità. E aveva invitato gli altri ragazzi a smettere di giocare con le biglie nella polvere e a giocare piuttosto a [[cricket]], in modo da non sporcarsi. (p. 66) *Nella nostra cultura ci si aspetta che una persona si vendichi dei torti subiti, ma in questo modo dove si va a finire? Se un uomo appartenente a una cera famiglia viene ferito o ucciso da un altro uomo, bisogna che ci sia vendetta per restaurare il ''nang'', l'onore. Vale a dire che la famiglia dell'ucciso deve uccidere un qualsiasi altro membro maschio della famiglia dell'uccisore. Che a sua volta poi si dovrà vendicare. E così via.<br>Non c'è limite. Abbiamo un detto: «Il pashtun si vendicò dopo vent'anni e un altro disse che era troppo presto». (p. 67) *Nella nostra tradizione di solito i discorsi vengono scritti dal padre, da uno zio o da un insegnante. E generalmente sono in [[Lingua inglese|inglese]] o in [[Lingua urdu|urdu]], mai nella nostra lingua, il pashtu. Sembrava che tutti pensassero che parlare in inglese significasse essere più intelligenti. Ma ovviamente sbagliavano. Non importa tanto la lingua che usi, quanto le parole che scegli per esprimere ciò che vuoi dire. (p. 71) *In Pakistan c'era ancora una dittatura, ma gli Stati Uniti avevano bisogno del nostro aiuto, come era negli anni Ottanta quando i nemici erano i russi. Così come l'[[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|invasione sovietica dell'Afghanistan]] aveva cambiato tutto per il generale Zia, grazie all'attentato alle Torri gemelle il generale [[Pervez Musharraf|Musharraf]] si trasformò da pecora nera internazionale a leader richiesto da tutti: fu invitato alla Casa Bianca da [[George W. Bush]] e a Downing Street da [[Tony Blair]].<br>Ma c'era un altro problema, ancora più grande. I [[talebani]] erano una creatura dei nostri servizi segreti. Molti funzionari dell'ISI erano vicini ai loro leader in quanto li conoscevano da anni e condividevano in parte le loro posizioni. (pp. 77-78) *Chiunque poteva rendersi conto che Musharraf stava facendo il doppio gioco con gli americani, prendendo i loro soldi con una mano e aiutando con l'altra i jihadisti, che i nostri servizi segreti definiscono «risorsa strategica». Gli Stati Uniti dicono di averci dato miliardi di dollari perché collaborassimo alla loro campagna contro al Qaeda, ma noi non abbiamo visto neanche un centesimo. In compenso Musharraf si fece costruire una villa a Islamabad, sulle rive del lago Rawal, e comprò un appartamento a Londra. (pp. 79-80) *Io sono orgogliosa che il nostro paese sia stato creato per essere la prima nazione musulmana al mondo, ma penso che ancora non ci siamo messi d'accordo sul significato di tale espressione. Il Corano ci insegna il ''sabor'', cioè la pazienza, ma spesso sembriamo aver dimenticato questa parola e pensiamo che Islam significhi solo che le [[Donne e Islam|donne]] stanno a case nascoste secondo il ''purdah'' o indossano il burqa, mentre gli uomini fanno il jihad. Ma in Pakistan ci sono molte correnti islamiche. Il nostro padre fondatore, [[Mohammad Ali Jinnah]], ha lottato per l'indipendenza e per la nascita di un nuovo paese, il Pakistan, separato dall'India, dove la maggioranza è invece di religione indù. Voleva che i diritti dei musulmani fossero riconosciuti. Per lui era come quando due fratelli litigano e decidono di sanare le loro dispute andando a vivere in due case diverse.<br>E così, alla mezzanotte del 14 agosto 1947 l'India fu [[Partizione dell'India|divisa]] e tutti noi diventammo musulmani indipendenti nel Pakistan. Non avrebbe potuto essere un inizio più sanguinoso. Milioni di musulmani attraversarono il confine tra l'India e il Pakistan, e altrettanti indù lo fecero nella direzione opposta. Quasi due milioni di persone furono uccise durante queste migrazioni. Molti vennero sgozzati sui treni, che arrivarono a Delhi e a Lahore pieni di cadaveri insanguinati. (p. 83) *Mio padre dice che il problema è che Mohammad Ali Jinnah trattò per noi una questione di territorio, ma non ebbe la possibilità di trasformarlo in un vero stato. Morì di tubercolosi appena un anno dopo la creazione del Pakistan e da allora non abbiamo smesso di combattere. Abbiamo avuto tre guerre contro l'India e una serie infinita di uccisioni nel nostro stesso paese. (p. 83) *Noi pakistani siamo divisi tra [[Sunnismo|sunniti]] e [[Sciismo|sciiti]]: condividiamo le stesse credenze di base e lo stesso santo libro del Corano, ma non siamo d'accordo su chi fosse la persona giusta per guidare i musulmani dopo la morte del Profesta, PBSL, nel VII secolo. L'uomo scelto per assumere questo ruolo, ossia per diventare califfo, era Hazrat Abu Bakr, amico intimo e consigliere del Profeta, PBSL, nonche la persona che lui stesso aveva scelto per guidare la preghiera mentre giaceva sul letto di morte. La parola «sunnita» viene dall'arabo e significa «colui che segue le tradizioni del Profeta, PBSL». Ma un piccolo gruppo era convinto che la leadership dovesse restare all'interno della famiglia del Profeta, PBSL, e che toccasse a suo genero e cugino Hazrat Ali succedergli. Costoro divennero noti come sciiti, abbreviazione di ''Shia-t-Ali'' o «partito di Ali». (p. 84) *La maggioranza di noi pakistani è sunnita - più dell'ottanta per cento - anche se dentro questo gruppo principale ci sono ancora molti sottogruppi. Quello di gran lunga più numeroso è costituito dai barelvi, che prendono il nome da una madrasa del XIX secolo che sorgeva a Bareilly, nello stato indiano dell'Uttar Pradesh. Poi ci sono i deobandi, dal nome di un'altra famosa madrasa dell'Ottocento nell'Uttar Pradesh, stavolta nel villaggio di Deoband. È un gruppo molto conservatore, e la maggior parte delle nostre madrase appartiene a questa scuola. Infine ci sono gli ''ahl-e-hadith'' (gente del ''hadith''), un gruppo salafita influenzato dal mondo arabo e ancor più conservatore o, come direbbero in Occidente, fondamentalista; loro non riconoscono i nostri santi né i nostri templi (molti pakistani sono mistici, e una gran folla accorre nei templi sufi per danzare e pregare). A loro volta questi filoni dell'Islam si dividono al loro interno in gruppi diversi. (p. 84) *Il generale Musharraf era diverso dal generale [[Muhammad Zia-ul-Haq|Zia]] sotto molti punti di vista. Anche se spesso si mostrava in uniforme, di tanto in tanto indossava anche abiti occidentali e si faceva chiamare «amministratore delegato» e non «amministratore in capo della legge marziale». Aveva dei cagnolini, che per noi musulmani sono animali impuri. Invece di proseguire l'islamizzazione del paese praticava quella che lui stesso definiva una «modernizzazione illuminata». Aveva aperto il settore dei media, autorizzando la messa in onda di nuovi canali televisivi privati, e tolto alcune restrizioni relative alla TV, come quella che riguardava la presenza in video di annunciatrici donne nei programmi di informazione oppure la programmazione di scene di danza, autorizzando al contempo alcune feste tipicamente occidentali come il giorno di San Valentino e Capodanno. Aveva addirittura permesso che una volta all'anno, la vigilia della festa dell'Indipendenza, si svolgesse un concerto pop che veniva trasmesso via radio in tutto il paese. E poi aveva fatto anche qualcosa che nessuno dei nostri governanti democratici aveva osato fare, nemmeno Benazir, e cioe aveva abolito la legge secondo cui una donna, per dimostrare di essere stata violentata, doveva produrre quattro testimoni maschi. Infine aveva nominato la prima donna governatore della banca di stato e le prime donne pilota di aerei di linea e guardia costiera. Annunciò anche che presto ci sarebbero state delle donne in divisa pure a guardia della tomba di Mohammad Ali Jinnah, a Karachi. (p. 87) *Nel Santo Corano non c'è scritto da nessuna parte che solo gli uomini possono andare fuori mentre le donne dovrebbero lavorare tutto il santo giorno in casa. Durante le ore di studi islamici, a scuola, ci capitava di scrivere temi intitolati «Come viveva il Profeta, PBSL». Avevamo imparato che la prima moglie del nostro Profeta, PBSL, era una donna d'affari, Hazrat Khadija, e aveva quarant'anni, quindici più di lui, eppure lui la volle sposare lo stesso. (p. 103) *Spesso i mullah interpretano male il Corano e gli ''hadith'' quando li insegnano nel nostro paese, approfittando del fatto che ben poche persone possono leggerli nell'arabo originario. (p. 103) *I [[talebani]] divennero nemici giurati delle arti, della cultura e della storia. Distrussero tutto ciò che era antico, e non lo sostituirono con niente di nuovo. (p. 110) *Sembrava che i talebani non volessero che facessimo niente. Avevano proibito addirittura uno dei nostri giochi da tavolo preferiti, che si gioca con dei gettoni su una tavola di legno. Sentimmo dire che avevano udito delle bambine ridere e fare rumore in una stanza ed erano entrati per distruggere la tavola. Pareva che vedessero noi donne come delle bamboline da controllare, a cui dire cosa fare e cosa non fare e come vestirsi. Ma io pensavo che si Dio ci avesse volute così non ci avrebbe fatto invece tanto diverse. (p. 110) *{{NDR|Su [[Benazir Bhutto]]}} Lei era il nostro modello. Simboleggiava la fine della dittatura e l'inizio della democrazia e mandava un messaggio di speranza e di forza a tutto il resto del mondo. Ma era anche l'unico leader politico pakistano a pronunciarsi chiaramente contro i militanti talebani e a offrirsi addirittura di aiutare le truppe americane a dare la caccia a bin Laden entro i confini del nostro paese. (p. 114) ==Citazioni su Malala Yousafzai== *Ero a Dublino per Amnesty a introdurre Malala che doveva ricevere un premio. E dei ragazzi mi dissero: ‘Oh! Incontrerai Malala! È così cool!’. E ho pensato: ecco cosa sta facendo di noi l'occidente. Questa ragazza è diventata famosa perché si è beccata un proiettile, e i ragazzi pensano: figo! Diamo premi Nobel per la cultura ma priviamo i ragazzi della capacità di pensare. Dovremmo dire loro: se vi piace Malala, allora leggete! ([[Azar Nafisi]]) *L'ammiro. Ma più ancora ammiro suo padre. Fu lui a insegnarle a leggere e scrivere, lui a spingerla a studiare, lui a incoraggiarla. Lui a spingerla a tenere un diario sul web. Lui a metterla in contatto con la Bbc. Malala è la vittima di un delitto ma il vero eroe è il padre. Che è riuscito a crescere una ragazza così decisa, così forte, in una realtà difficilissima. Una città piccolissima dove i fondamentalisti dominavano tutto. Per quel padre sarebbe stato naturale, comodo, essere come tutti gli altri maschi. Invece non ha voluto. Ha voluto che la sua famiglia fosse diversa. Ecco l’eroismo: si è chiamato fuori. ([[Shirin Ebadi]]) *Malala è solo una ragazzina eppure il suo amore per i libri e la lettura ha messo a repentaglio la sua vita più volte. I tiranni odiano la conoscenza ma non scopriamo nulla di nuovo, del resto fin quando c'era la schiavitù sul suolo americano, agli schiavi era impedito di leggere e scrivere. La conoscenza è potere. Sempre. ([[Azar Nafisi]]) *Penso sia una giovane donna coraggiosa e che sa parlare in modo eloquente. Che sta "rompendo" una serie di tabù - età, genere, classe sociale. Non proviene da una delle venti famiglie che governano il Paese, non è un membro dell'élite che parla inglese (e ha dovuto fronteggiare molta ostilità da quell'elite che da 67 anni si è assicurata che la propria voce fosse quella più alta nel paese). Penso che il Pakistan ha il dovere di proteggerla e come la sua anche quella di molti più milioni di Malalas che esistono nel nostro paese. ([[Fatima Bhutto]]) ===[[Ziauddin Yousafzai]]=== *Alcune persone mi chiedono, cosa c'è di speciale nel mio insegnamento che ha reso Malala così audace, così coraggiosa e così aperta e composta? Rispondo loro, non chiedetemi cos'ho fatto. Chiedetemi cosa non ho fatto. Non le ho tarpato le ali, tutto qui. *Il Pakistan è un paese pieno di complotti. I detrattori sostenevano che la lotta di Malala fosse in realtà la mia, che la sua voce fosse la mia voce. Ma se io avessi voluto rendere Malala un mio prolungamento, parte di me, parte della mia «campagna», credo che lei sarebbe rimasta molto piccola, non sarebbe diventata più grande di me in termini di impatto, non mi avrebbe messo completamente in ombra. Il modo in cui riusciva a comunicare era magnifico, rappresentava la chiave del suo successo. *Malala non ha radunato un esercito, non ha alzato un fucile. Ha alzato la propria voce, e questo è un suo diritto. *Molte persone, con il cuore colmo di amore e gentilezza, mi chiedono: «Qual è stato il momento in cui ti sei sentito orgoglioso, Ziauddin?». Forse mi stanno sollecitando a rispondere: «Quando Malala ha ricevuto il premio Nobel per la pace, ovviamente»; oppure: «Quando ha parlato per la prima volta alle Nazioni Unite, a New York»; o anche: «Quando ha conosciuto la regina d'Inghilterra».<br>Malala è onorata e rispettata nel mondo intero, ma mi è impossibile rispondere a questa domanda perché non la riguarda davvero come figlia mia, bensì in quanto personalità pubblica di grande influenza. Il suo avere parlato con una regina o un capo di stato dovrebbe forse rendermi più fiero del suo avere vinto un premio Nobel? Non sono in grado di stabiliro.<br>La mia risposta a questa domanda è invece: «Malala i riempie di orgoglio ogni singolo giorno», e lo dico con la massima sincerità. La mia Malala è tanto la ragazza che al tavolo della colazione mi fa ridere con il suo umorismo tagliente, ben più acuto del mio, quanto la ragazza che per gran parte della vita ha frequentato una semplice scuola di strada a Mingora, in Pakistan, e che si è dimostrata più forte dei [[talebani]]. *Non si può «creare» una Malala, non si può «creare» un Martin Luther King o una Rosa Parks. Come genitore l'unica cosa che puoi fare è ispirarli con le tue azioni, con i tuoi valori. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Malala Yousafzai, ''Io sono Malala'', traduzione di Stefania Cherchi, Garzanti, 2013. ISBN 978-88-11-68279-0. ==Voci correlate== *[[Ziauddin Yousafzai]], padre ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} {{DEFAULTSORT:Yousafzai, Malala}} [[Categoria:Attivisti]] [[Categoria:Pakistani]] [[Categoria:Premi Nobel]] [[Categoria:Studenti]] ejks25w30frhivlureu0fcvdntlhedf Agostino Bertani 0 112593 1217946 728986 2022-07-20T05:02:44Z Gaux 18878 citazioni di wikitext text/x-wiki [[File:Agostino Bertani 2.jpg|miniatura|Agostino Bertani]] '''Agostino Bertani''' (1812 – 1886), medico, patriota e politico italiano. ==Citazioni di Agostino Bertani== *Fummo Municipali, Provinciali; ora vogliamo essere scientificamente Italiani. Chi ci farebbe colpa di questa medica aspirazione nazionale? Forse un ardimento? Un'utopia e che mai per ciò? L'ardimento non è la prima dote per la riuscita? L’utopia! Quante divennero realtà! Se la fede ci mancasse saremmo utopisti ridicoli, colla fede, col buon volere saremmo utopisti compatibili almeno: all’avvenire il giudizio... Noi vorremmo diminuire gli ostacoli scientifici provvedenti dalla nostra separazione, vorremmo intenderci meglio e facilitarci l'accordo dei nostri studi; vorremmo appoggiarci di più fra noi perché dal nostro assieme compatto emerga sempre franca, chiara la idea della medicina italiana e degnamente venga rappresentata innanzi alle altre opere.<ref>Citato in Arturo Castiglioni, ''Gli albori del giornalismo scientifico italiano'', p. 39.</ref> ==Citazioni su Agostino Bertani== *Per un momento ci fu il pericolo – o la speranza – che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] rinnegasse in maniera clamorosa e definitiva la causa del Piemonte e dei Savoia e prendesse la testa dei suoi vecchi compagni radicali accorsi in massa a Napoli. [...] c'era soprattutto il dinamico e autorevole Bertani, l'unico a cui Garibaldi aveva dato un posto nel governo, nominandolo segretario. Il generale sapeva che Bertani era uomo di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], e per questo ne diffidava. Però ne subiva anche l'ascendente, specie in quel momento di furore verso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] e di delusione nei confronti del re. ([[Indro Montanelli e Marco Nozza]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bertani, Agostino}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Patrioti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] gjha0ii4frcvilnz3mrkue0jdh3oiwn 1217947 1217946 2022-07-20T05:09:59Z Gaux 18878 /* Citazioni di Agostino Bertani */ riferimenti bibliografici wikitext text/x-wiki [[File:Agostino Bertani 2.jpg|miniatura|Agostino Bertani]] '''Agostino Bertani''' (1812 – 1886), medico, patriota e politico italiano. ==Citazioni di Agostino Bertani== *Fummo Municipali, Provinciali; ora vogliamo essere scientificamente Italiani. Chi ci farebbe colpa di questa medica aspirazione nazionale? Forse un ardimento? Un'utopia e che mai per ciò? L'ardimento non è la prima dote per la riuscita? L’utopia! Quante divennero realtà! Se la fede ci mancasse saremmo utopisti ridicoli, colla fede, col buon volere saremmo utopisti compatibili almeno: all’avvenire il giudizio... Noi vorremmo diminuire gli ostacoli scientifici provvedenti dalla nostra separazione, vorremmo intenderci meglio e facilitarci l'accordo dei nostri studi; vorremmo appoggiarci di più fra noi perché dal nostro assieme compatto emerga sempre franca, chiara la idea della medicina italiana e degnamente venga rappresentata innanzi alle altre opere.<ref>Citato in Arturo Castiglioni, ''Gli albori del giornalismo scientifico italiano'', Tipografia del Lloyd Triestino, Trieste, 1923, [https://archive.org/details/arturocastiglioni/page/n25/mode/1up p. 39].</ref> ==Citazioni su Agostino Bertani== *Per un momento ci fu il pericolo – o la speranza – che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] rinnegasse in maniera clamorosa e definitiva la causa del Piemonte e dei Savoia e prendesse la testa dei suoi vecchi compagni radicali accorsi in massa a Napoli. [...] c'era soprattutto il dinamico e autorevole Bertani, l'unico a cui Garibaldi aveva dato un posto nel governo, nominandolo segretario. Il generale sapeva che Bertani era uomo di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], e per questo ne diffidava. Però ne subiva anche l'ascendente, specie in quel momento di furore verso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] e di delusione nei confronti del re. ([[Indro Montanelli e Marco Nozza]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bertani, Agostino}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Patrioti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] 5z221hw60uyqi1hlkamdgadhy5ttx14 1217950 1217947 2022-07-20T06:10:00Z Gaux 18878 /* Citazioni di Agostino Bertani */ ampliamento nota wikitext text/x-wiki [[File:Agostino Bertani 2.jpg|miniatura|Agostino Bertani]] '''Agostino Bertani''' (1812 – 1886), medico, patriota e politico italiano. ==Citazioni di Agostino Bertani== *Fummo Municipali, Provinciali; ora vogliamo essere scientificamente Italiani. Chi ci farebbe colpa di questa medica aspirazione nazionale? Forse un ardimento? Un'utopia e che mai per ciò? L'ardimento non è la prima dote per la riuscita? L’utopia! Quante divennero realtà! Se la fede ci mancasse saremmo utopisti ridicoli, colla fede, col buon volere saremmo utopisti compatibili almeno: all’avvenire il giudizio... Noi vorremmo diminuire gli ostacoli scientifici provvedenti dalla nostra separazione, vorremmo intenderci meglio e facilitarci l'accordo dei nostri studi; vorremmo appoggiarci di più fra noi perché dal nostro assieme compatto emerga sempre franca, chiara la idea della medicina italiana e degnamente venga rappresentata innanzi alle altre opere.<ref>Lettera-programma per creare un giornale medico federativo nazionale, suddiviso in tante redazioni quanti erano gli stati della penisola; citato in Arturo Castiglioni, ''Gli albori del giornalismo scientifico italiano'', Tipografia del Lloyd Triestino, Trieste, 1923, [https://archive.org/details/arturocastiglioni/page/n25/mode/1up p. 39].</ref> ==Citazioni su Agostino Bertani== *Per un momento ci fu il pericolo – o la speranza – che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] rinnegasse in maniera clamorosa e definitiva la causa del Piemonte e dei Savoia e prendesse la testa dei suoi vecchi compagni radicali accorsi in massa a Napoli. [...] c'era soprattutto il dinamico e autorevole Bertani, l'unico a cui Garibaldi aveva dato un posto nel governo, nominandolo segretario. Il generale sapeva che Bertani era uomo di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], e per questo ne diffidava. Però ne subiva anche l'ascendente, specie in quel momento di furore verso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] e di delusione nei confronti del re. ([[Indro Montanelli e Marco Nozza]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bertani, Agostino}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Patrioti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] 8o44976cef6yxkueg1gvf5fb6ok5l2m 1217951 1217950 2022-07-20T06:12:32Z Gaux 18878 /* Citazioni di Agostino Bertani */ data wikitext text/x-wiki [[File:Agostino Bertani 2.jpg|miniatura|Agostino Bertani]] '''Agostino Bertani''' (1812 – 1886), medico, patriota e politico italiano. ==Citazioni di Agostino Bertani== *Fummo Municipali, Provinciali; ora vogliamo essere scientificamente Italiani. Chi ci farebbe colpa di questa medica aspirazione nazionale? Forse un ardimento? Un'utopia e che mai per ciò? L'ardimento non è la prima dote per la riuscita? L’utopia! Quante divennero realtà! Se la fede ci mancasse saremmo utopisti ridicoli, colla fede, col buon volere saremmo utopisti compatibili almeno: all’avvenire il giudizio... Noi vorremmo diminuire gli ostacoli scientifici provvedenti dalla nostra separazione, vorremmo intenderci meglio e facilitarci l'accordo dei nostri studi; vorremmo appoggiarci di più fra noi perché dal nostro assieme compatto emerga sempre franca, chiara la idea della medicina italiana e degnamente venga rappresentata innanzi alle altre opere.<ref>Lettera-programma del 4 marzo 1850 per creare un giornale medico federativo nazionale, suddiviso in tante redazioni quanti erano gli stati della penisola; citato in Arturo Castiglioni, ''Gli albori del giornalismo scientifico italiano'', Tipografia del Lloyd Triestino, Trieste, 1923, [https://archive.org/details/arturocastiglioni/page/n25/mode/1up p. 39].</ref> ==Citazioni su Agostino Bertani== *Per un momento ci fu il pericolo – o la speranza – che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] rinnegasse in maniera clamorosa e definitiva la causa del Piemonte e dei Savoia e prendesse la testa dei suoi vecchi compagni radicali accorsi in massa a Napoli. [...] c'era soprattutto il dinamico e autorevole Bertani, l'unico a cui Garibaldi aveva dato un posto nel governo, nominandolo segretario. Il generale sapeva che Bertani era uomo di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], e per questo ne diffidava. Però ne subiva anche l'ascendente, specie in quel momento di furore verso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] e di delusione nei confronti del re. ([[Indro Montanelli e Marco Nozza]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bertani, Agostino}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Patrioti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] mbfp4h3pg9gr2nco29pikaxyhnthiug 1217952 1217951 2022-07-20T06:12:59Z Gaux 18878 /* Citazioni di Agostino Bertani */ wlink wikitext text/x-wiki [[File:Agostino Bertani 2.jpg|miniatura|Agostino Bertani]] '''Agostino Bertani''' (1812 – 1886), medico, patriota e politico italiano. ==Citazioni di Agostino Bertani== *Fummo Municipali, Provinciali; ora vogliamo essere scientificamente Italiani. Chi ci farebbe colpa di questa medica aspirazione nazionale? Forse un ardimento? Un'utopia e che mai per ciò? L'ardimento non è la prima dote per la riuscita? L’utopia! Quante divennero realtà! Se la fede ci mancasse saremmo utopisti ridicoli, colla fede, col buon volere saremmo utopisti compatibili almeno: all’avvenire il giudizio... Noi vorremmo diminuire gli ostacoli scientifici provvedenti dalla nostra separazione, vorremmo intenderci meglio e facilitarci l'accordo dei nostri studi; vorremmo appoggiarci di più fra noi perché dal nostro assieme compatto emerga sempre franca, chiara la idea della medicina italiana e degnamente venga rappresentata innanzi alle altre opere.<ref>Lettera-programma del 4 marzo 1850 per creare un giornale medico federativo nazionale, suddiviso in tante redazioni quanti erano gli stati della penisola; citato in [[Arturo Castiglioni]], ''Gli albori del giornalismo scientifico italiano'', Tipografia del Lloyd Triestino, Trieste, 1923, [https://archive.org/details/arturocastiglioni/page/n25/mode/1up p. 39].</ref> ==Citazioni su Agostino Bertani== *Per un momento ci fu il pericolo – o la speranza – che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] rinnegasse in maniera clamorosa e definitiva la causa del Piemonte e dei Savoia e prendesse la testa dei suoi vecchi compagni radicali accorsi in massa a Napoli. [...] c'era soprattutto il dinamico e autorevole Bertani, l'unico a cui Garibaldi aveva dato un posto nel governo, nominandolo segretario. Il generale sapeva che Bertani era uomo di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], e per questo ne diffidava. Però ne subiva anche l'ascendente, specie in quel momento di furore verso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] e di delusione nei confronti del re. ([[Indro Montanelli e Marco Nozza]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bertani, Agostino}} [[Categoria:Medici italiani]] [[Categoria:Patrioti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] qwmdu5tfjxe9b4jz590uygdd34fyccy Sense8 0 128965 1217871 861772 2022-07-19T14:06:46Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloitaliano= Sense8 |immagine=Sense8 logo.png |titolooriginale= Sense8 |paese= Stati Uniti d'America |annoprimatv= 2015 – in produzione |tipofiction= serie TV |genere= drammatico, fantascienza, azione |stagioni= 2 |episodi= 23 |durata= 45-67 min (episodio) |linguaoriginale= Lingua inglese |ideatore= [[Lana e Lilly Wachowski]], [[J. Michael Straczynski]] |regista= [[Lana e Lilly Wachowski]], [[Tom Tykwer]], [[James McTeigue]], Dan Glass |sceneggiatore= [[Lana e Lilly Wachowski]], J. 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Smith]]: Will Gorski *[[Freema Agyeman]]: Amanita *[[Anupam Kher]]: Sanyam Dandekar *[[Terrence Mann]]: Whispers *[[Naveen Andrews]]: Jonas Maliki *[[Daryl Hannah]]: Angelica Turing |doppiatorioriginali = |doppiatoriitaliani= *[[Ilaria Latini]]: Sun Bak *[[Leonardo Graziano]]: Capheus *[[Letizia Scifoni]]: Nomi Marks *[[Isabella Benassi]]: Kala Dandekar *[[Valentina Mari]]: Riley Blue *[[Marco Vivio]]: Wolfgang Bogdanow *[[Francesco Venditti]]: Lito Rodriguez *[[Stefano Crescentini]]: Will Gorski *[[Giuppy Izzo]]: Amanita *[[Paolo Maria Scalondro]]: Sanyam Dandekar *[[Roberto Draghetti]]: Whispers *[[Stefano Benassi]]: Jonas Maliki *[[Chiara Colizzi]]: Angelica Turing }} '''''Sense8''''', serie televisiva di fantascienza ideata per Netflix da [[Lana e Lilly Wachowski]] con [[J. Michael Straczynski]]. ==Stagione 1== ===Episodio 1, ''Risonanza limbica''=== {{cronologico}} *'''Nocker''': Le mie nipoti sono arrivate – le due bambine – sono salite sul divano per accoccolarsi fra le mie braccia. Eravamo abbracciati, non avevamo mai fatto una cosa del genere. Ancora non lo sapevamo, ma in quel momento mia sorella era al supermercato. Ha cominciato a sanguinare molto, un problema interno, c'era sangue ovunque e hanno dovuto chiamare un'ambulanza. Le miei nipoti lo sapevano! Sapevano di mia sorella!<br>'''Jacks''': Lo sapevano! E in qualche modo sapevano che lei era in pericolo.<br>'''Nyx''': Risonanza limbica, una comunicazione più antica dell'umanità.<br>'''Jacks''': Lui crede che sia questo che ti è capitato nel parco e che ha tutto a che fare con una cosa chimica che si chiama [[Dimetiltriptammina|DMT]].<br>'''Nyx''': È una molecola semplice presente negli eseri viventi. Gli scienziati ne parlano come una rete sinaptica ecobiologica: quando le persone la assumono vedono la propria nascita, la propria morte, mondi nell'aldilà, parlano di verità, connessione, trascendenza. *Quando le strade sono una giungla ci può essere solo un re. ('''Capheus''') *{{NDR|Un passeggero vuole salire sull'autobus, ma non può pagare il biglietto}}<br>'''Passeggero''': Ma io non ho soldi.<br>'''Jela''': Tutti devono pagare.<br>'''Passeggero''' {{NDR|gli porge una gallina viva}}: Tenga.<br>'''Jela''': Cosa dovrei farci con una gallina?!<br>'''Passeggero''': Questa vale più del biglietto!<br>'''Jela''': Senta, io le credo. Ma come faccio a darle il resto con una gallina?<br>'''Passeggero''': Mi metta da parte un uovo! *'''Sam''': Aspetta, io ti conosco. Sei la trans che scrive quel blog di politica. Non concordo con la tua proposta di abolire la sigla LGBT.<br>'''Amica #1''': Ehi, smettila, è una festa! Calmati!<br>'''Sam''': Abbiamo combattuto per quel riconoscimento!<br>'''Nomi''': Pensavo solo che sono le distinzioni che ci separano.<br>'''Sam''': Stronzate! Ecco un altro maschio colonizzatore che si accaparra gli spazi lasciati alle donne.<br>'''Amanita''': Sam, un'altra parola sulla mia ragazza e colonizzo la tua faccia con un pugno! *'''Nyx''': Io ero proprio come te. Come il nervo scoperto di un dente rotto. Ho usato di tutto per isolarmi, sai, musica, libri, pillole. Qualsiasi cosa mi tenesse separato dal resto del mondo. Alla fine mi sentivo protetto, sai? Mi sentivo al sicuro. Però... non mi ero mai sentito così completamente solo. Poi un giorno un'amica mi ha fatto un dono. Mi ha tolto l'armatura, ha abbattuto i miei muri. Col suo dono è riuscita a ricordarmi come ci si sentiva ad essere vivi.<br>'''Riley''': E che cosa ti ha dato?<br>'''Nyx''': Questo. {{NDR|le passa la pipa per fumare il [[Dimetiltriptammina|DMT]]}} ===Episodio 2, ''Io sono anche noi''=== {{cronologico}} *'''Nomi''': Non ero una criminale!<br>'''Ammanita''': No, un'"attivista"...<br>'''Nomi''': [[Hacker]] attivista. Pentita e in libertà vigilata.<br>'''Ammanita''': Ah-ah. E che mi dici di tutte quelle compagnie di sicurezza per cui hackeri?<br>'''Nomi''': Non è hackerare se si è pagati per farlo. *Per lungo tempo ho avuto paura di essere quella che sono perché i miei genitori mi avevano convinta che c'è qualcosa di sbagliato in una persona come me. Qualcosa di offensivo, qualcosa da evitare, forse anche da compatire, qualcosa che non si deve amare. Mia madre è una fan di [[San Tommaso D'Aquino]]. Lei considera l'orgoglio un brutto vizio e di tutti i vizi che può avere l'essere umano, per San Tommaso l'orgoglio era il re dei sette vizi capitali. Lo considerava il sommo vizio che in un batter d'ali poteva trasformare chiunque in un peccatore. Ma l'odio non è presente su quella lista, e nemmeno la vergogna. Avevo paura di questa parata perché desideravo davvero tanto poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura per marciare e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come ho vissuto io. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un "noi". E noi marciamo con orgoglio! Vai affanculo San Tommaso! ('''Nomi''') {{NDR|registrando un video prima di partecipare al [[gay pride]] di San Francisco}} *'''Janet''' {{NDR|a Nomi}}: Eri Michael prima che uscissi da questa pancia e lo sarai finché non mi metteranno sotto terra!<br>'''Teagan''': Mamma! Andiamo, ha rischiato di morire!<br>'''Janet''': Che ti serva di lezione! *'''Diego''': Devi sapere che anch'io ho avuto un paio di esperienze paranormali.<br>'''Will''': Le polluzioni notturne non contano come fenomeni paranormali! *[...] le [[droga|droghe]] sono come le scarpe: tutti ne hanno bisogno, ma non sempre sono giuste. ('''Commesso del minimarket''') ===Episodio 3, ''La stronzetta pelle e ossa è la favorita''=== {{cronologico}} *'''Capheus''': Da piccolo volevo essere una zebra.<br>'''Jela''': Non male come professione! *Sì, so che è un cliché, ma voi gay siete davvero dei maghi nell'arredare! ('''Daniela''') {{NDR|a Lito e Hernando}} *Che [[Jean-Claude Van Damme|Jean-Claude]] ti protegga! ('''Jela''') ===Episodio 4, ''What's Going On?''=== {{cronologico}} *'''Nomi''': Tutto il giorno con questa canzone nella testa... "''I say hey, hey... I say hey...''"<ref>{{Cfr}} [[:w:What's Up?|What's Up?]]</ref><br>'''Amanita''': [[4 Non Blondes]]. La colonna sonora perfetta per una lobotomia. ===Episodio 11, ''Gira quel volante e il futuro cambierà''=== {{cronologico}} *Lo avevano trovato. Era in auto. Aveva collegato un tubo a quello di scappamento. Ma la polizia si sbaglia. Non si è suicidato. È stata la vergogna. È come un cancro. La vergogna ha ucciso nostro padre. ('''Joong-Ki''') *'''Induista #1''': Nessuno ama la violenza. Dio non ama la violenza.<br>'''Kala''': È un'oscenità!<br>'''Induista #1''': Ma lui sa che a volte è necessario.<br>'''Kala''': No. Non toccarmi.<br>'''Induista #1''': Non c'è niente di cui aver paura. Sei una di noi.<br>'''Induista #2''': Sì.<br>'''Kala''': No!<br>'''Induista #1''': Sì, sei una di noi!<br>'''Induisti''' {{NDR|in coro}}: Sei una di noi! *Sono una ragazza che entra ovunque. ('''Nomi''') :''I'm an all-access kind of girl.'' *Questo è un brutto posto. Non dovresti essere qui. Non devi fare questo. Dovresti soltato voltarti, è così semplice. Gira... gira quel volante e il futuro cambierà. ('''Kala''') {{NDR|a Wolfgang}} *Questa è la vita: paura, rabbia, desiderio, amore. Non provare più emozioni, non volerle più provare, è provare... la morte. [...] Io prendo tutto ciò che provo, tutto ciò che è importante per me e metto tutto questo nel mio pugno. E per questo combatto. ('''Sun''') ===Episodio 12, ''Non posso lasciarla''=== {{cronologico}} *Come potevo sapere che aveva il [[giubbotto antiproiettile]]?! Chi lo indossa nella vita reale?! ('''Wolfgang''') *Hai detto che il tuo sangue è il mio sangue. E lo era anche il suo. Mio padre era un mostro. E lo sei anche tu. E lo sono anch'io. ('''Wolfgang''') {{NDR|a Sergei Bogdanow}} *'''Amanita''': Gli uomini detestano vedere una bella [[automobile|auto]] in panne.<br>'''Nomi''': È una specie di istinto primordiale. *È la [[regole dalle serie televisive|regola]] cubo quadrato: più l'azienda è grande e hi-tech e più è facile entrare dall'ingresso. ('''Nomi''') *'''Will''': Ti conosco?<br>'''Lito''': Sì, abbiamo fatto sesso.<br>'''Will''': Oh... Cosa?! Oh... Ehm... È... Be', è stato...<br>'''Lito''': ...molto speciale. *So che vorresti sdraiarti qui e non rialzarti più. Lo so perché lo sento. Riesco a sentirlo. Vuol dire che in qualche modo, da qualche parte, anche tu puoi sentire quello che sento io. Io ti amo. Per questo non mi arrendo. Ti amo. ('''Will''') {{NDR|[[dichiarazioni d'amore dalle serie televisive|dichiarazione d'amore]] per Riley}} ==Speciale di Natale== {{cronologico}} *'''Jela''': Perché non prendiamo un artista molto forte come Mooze per fare Jean-Claude stavolta?<br>'''Capheus''': Ci costerà moltissimo!<br>'''Jela''': Lo so, ma dev'essere un ritorno leggendario! Il Van Damn è tornato, più fico che mai! Dobbiamo mandare un messaggio. Lo hai visto il Go-Bama? Un lavoro pazzesco! Insomma, dai, sembra proprio lui! La gente ci fa caso, la faccia è importante!<br>'''Capheus''': Tu dici?<br>'''Jela''': Sì.<br>'''Capheus''': Eh, non lo so... Jean-Claude non è più quello di una volta. E neanche [[Obama]]. Mh, scommetto che hanno usato l'Obama del 2008 e non quello di oggi.<br>'''Jela''': Sì, sì... Nessuno vuole un uomo rugoso e ingrigito sul suo autobus.<br>'''Capheus''': Esatto! Sai, i volti cambiano, ma i cuori no.<br>'''Jela''': Questo è vero, questo è vero.<br>'''Capheus''': Per essere leggende ci serve il cuore di Jean-Claude o di Obama ancora più dei loro volti.<br>'''Jela''': Sì. Prossima fermata: nella leggenda!<br>'''Capheus''': A proposito di facce... devo dire che ti vedo un po' diverso in quest'ultimo periodo.<br>'''Jela''': Ho cambiato barbiere.<ref>Il dialogo si riferisce al fatto che [[Aml Ameen]] è stato sotituito da [[Toby Onwumere]] per interpretare Capheus.</ref> *Io invece ero un'ecologa. Un tempo avev modo di vedere così tanta bellezza nel mondo. E adesso non posso vedere altro che quello che vede lui. ('''Angelica''') *'''Amanita''': Io posso reggere te, ma tutte quelle altre voci... A quest'ora mi sarei già lobotomizzata da me!<br>'''Nomi''': Sto cominciando a prenderci la mano. Anche se Lito sa essere un poì difficile a volte.<br>'''Amanita''': Melodrammatico?<br>'''Nomi''': Decisamente.<br>'''Lito''': Sai che ti ho sentita.<br>'''Nomi''': Oh, cazzo! *Ci sono persone... persone a cui mi sento connessa in tutto il mondo che sono innocenti eppure sono rinchiuse in prigione, e-e sono intrappolate dalle circostanze, o da cose che appartengono al passato e poi ci sono persone senza i privilegi di cui noi godiamo, che si sentono minacciate perché amano una persona che il mondo ha deciso che non possono amare. È sbagliato. Terribile. ('''Kala''') ==Citazioni su ''Sense8''== ===Frasi promozionali=== *8 città. 8 sconosciuti. 1 connessione. :''8 cities. 8 strangers. 1 connection.''<ref>Dal trailer ufficiale della prima stagione. {{Cfr}} [https://www.youtube.com/watch?v=iKpKAlbJ7BQ ''Sense8 <nowiki>|</nowiki> Official Trailer <nowiki>[</nowiki>HD<nowiki>]</nowiki> <nowiki>|</nowiki> Netflix''], ''YouTube.com'', 7 maggio 2015.</ref> *È giunto il momento di unire le forze. È giunto il momento di stabilire una connessione.<ref>Dal trailer ufficiale dello speciale natalizio. {{Cfr}} [https://www.youtube.com/watch?v=rX10XDbJTYY ''Sense8 - Speciale natalizio <nowiki>|</nowiki> Trailer ufficiale <nowiki>[</nowiki>HD<nowiki>]</nowiki> <nowiki>|</nowiki> Netflix''], ''YouTube.com'', 16 dicembre 2016.</ref> *Tutto ciò che sai a proposito della paura, dell'amore, della connessione, dell'identità sta per cambiare; noi sei più solo te stesso. :''Everything you know about fear, about love, about connection, about identity is about to change; you are no longer just you.''<ref>Dal "concept trailer". {{Cfr}} [https://www.youtube.com/watch?v=riLgCIvE9aU ''Sense8 <nowiki>|</nowiki> Concept Trailer <nowiki>[</nowiki>HD<nowiki>]</nowiki> <nowiki>|</nowiki> Netflix''], ''Youtube.com'', 4 giugno 2015.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} fiu9z7n7wlsmc0t6jo6lvhy5cj8us7p Utente:Sun-crops/Sandbox 2 142647 1217913 1217086 2022-07-19T19:04:17Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki ===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''=== *Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}} *Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}} *Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}} *Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}} *Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}} *L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}} ==Bibliografia== *[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX. ===''Spigolando...''=== *''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''') *''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''') *{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]]) *Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''') *Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''') *{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''') :''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref> *{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''') *{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''') *Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''') *[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''') *La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''') *[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''') *[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in ''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''') *''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''') *{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''') *Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877) :''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref> *''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''') *{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''') *{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref> *{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>) *Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis. :''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref> *Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref> *{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga) [[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]] Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre *[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover] *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater *{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.'' ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80) Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false] *È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile] '''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena. ==Citazioni di Anca Damian== *{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Damian, Anca}} [[Categoria:Registi rumeni]] ==Note== <references /> ==Anne Barratin== [https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224] ==Navbox== {{Navbox |name = Napoli |title = [[Napoli]] |image = |group1 = Quartieri |list1 = [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]{{·}}[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]]{{·}}[[Posillipo]]{{·}}[[Secondigliano]]{{·}}[[Vomero]] |group2 = Toponomastica |list2 = '''Piazze''': [[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]]{{·}}[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]]{{·}}[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]]<br>'''Strade''': [[Riviera di Chiaia]]{{·}}[[Spaccanapoli]]{{·}}[[Via Foria]]{{·}}[[Via Toledo]] |group3 = Architetture |list3 = '''Chiese''': [[Certosa di San Martino]]<br>'''Palazzi''': [[Real Albergo dei Poveri]]<br>'''Ville''': [[Villa comunale di Napoli]]<br>'''Altro''': [[Castel Capuano]]{{·}}[[Castel sant'Elmo]]{{·}}[[Centro direzionale di Napoli]]{{·}}[[Certosa di San Martino]]{{·}}[[Chiostri di San Martino]]{{·}}[[Cimitero delle Fontanelle]]{{·}}[[Crypta Neapolitana]]{{·}}[[Galleria Umberto I]]{{·}}[[Maschio Angioino]]{{·}}[[Palazzo Donn'Anna]]{{·}}[[Porta Capuana]]{{·}}[[Real Albergo dei Poveri]]{{·}}[[Stadio San Paolo]]{{·}}[[Teatro di San Carlo]]{{·}}[[Teatro San Carlino]]{{·}}[[Villa comunale di Napoli]] |group4 = Cultura |list4 = [[Canzone classica napoletana]]{{·}}[[Cucina napoletana]] ([[Babà]]{{·}}[[Casatiello]]{{·}}[[Pastiera napoletana]]{{·}}[[Pizza]]{{·}}[[Ragù napoletano]]{{·}}[[Zucchine alla scapece]]){{·}}[[Dialetto napoletano]]{{·}}[[Filastrocche napoletane]]{{·}}[[Indovinelli napoletani]]{{·}}[[Linguaggio mimico napoletano]]{{·}}[[Modi di dire napoletani]]{{·}}[[Preghiere napoletane]]{{·}}[[Presepe napoletano]]{{·}}[[Proverbi napoletani]]{{·}}[[Pulcinella]]{{·}}[[Scioglilingua napoletani]]{{·}}[[Scuola di Posillipo]]{{·}}[[Voci e gridi di venditori napoletani]]{{·}}[[Teatro napoletano]] |group5 = Sport |list5 = [[Società Sportiva Calcio Napoli]] |group6 = Varie |list6 = [[Archivio di Stato di Napoli]]{{·}}[[Arcipelago Campano]]{{·}}[[Biblioteca dei Girolamini]]{{·}}[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]]{{·}}[[Borbone delle Due Sicilie]]{{·}}[[Borgo Santa Lucia]]{{·}}[[Camorra]]{{·}}[[Campania]]{{·}}[[Ducato di Napoli]]{{·}}[[Festa di Piedigrotta]]{{·}}[[Fontana della Spinacorona]]{{·}}[[Golfo di Napoli]]{{·}}[[Lago d'Averno]]{{·}}[[Museo archeologico nazionale di Napoli]]{{·}}[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]]{{·}}[[Museo nazionale di Capodimonte]]{{·}}[[Museo nazionale di San Martino]]{{·}}[[Ingarrichiana]]{{·}}[[Istituto italiano per gli studi filosofici]]{{·}}[[Repubblica Napoletana (1799)]]{{·}}[[Risanamento di Napoli]]{{·}}[[Scuola militare "Nunziatella"]]{{·}}[[Sebeto]]{{·}}[[Sedili di Napoli]]{{·}}[[Stazione zoologica Anton Dohrn]]{{·}}[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] Sistemo provvisoriamente qui zone, rioni, luoghi: [[Forcella (Napoli)]]{{·}}[[Il Vasto]]{{·}} [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]]{{·}}[[Mergellina]]{{·}}[[Pallonetto di Santa Lucia‎]]{{·}} [[Pignasecca]]{{·}}[[Quartieri Spagnoli]] sistemo provvisoriamente qui [[Guappo]]{{·}}[[Lazzari]]{{·}}[[Mostra d'Oltremare]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Regno di Napoli]]{{·}[[San Gennaro]] (voce che potrebbe essere inserita in Cultura o in una sezione o sottosezione di gruppo specifica come Culti) [[Scugnizzo]] [[Stazioni dell'arte]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Strummolo]] (è un gioco: metterei la voce in Cultura) [[Vesuvio]] }}<noinclude> [[Categoria:Template di navigazione]] </noinclude> mn8czqn1c8898p0pjlh8ennk5zqhho5 1217914 1217913 2022-07-19T19:06:03Z Sun-crops 10277 Annullata la modifica 1217913 di [[Special:Contributions/Sun-crops|Sun-crops]] ([[User talk:Sun-crops|discussione]]) wikitext text/x-wiki ===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''=== *Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}} *Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}} *Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}} *Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}} *Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}} *L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}} ==Bibliografia== *[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX. ===''Spigolando...''=== *''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''') *''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''') *{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]]) *Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''') *Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''') *{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''') :''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref> *{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''') *{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''') *Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''') *[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''') *La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''') *[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''') *[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in ''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''') *''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''') *{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''') *Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877) :''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref> *''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''') *{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''') *{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref> *{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>) *Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis. :''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref> *Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref> *{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga) [[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]] Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre *[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover] *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater *{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.'' ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80) Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false] *È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile] '''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena. ==Citazioni di Anca Damian== *{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Damian, Anca}} [[Categoria:Registi rumeni]] ==Note== <references /> ==Anne Barratin== [https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224] ==Navbox== {{Navbox |name = Napoli |title = [[Napoli]] |image = |group1 = Quartieri |list1 = [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]{{·}}[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]]{{·}}[[Posillipo]]{{·}}[[Secondigliano]]{{·}}[[Vomero]] |group2 = Toponomastica |list2 = '''Piazze''': [[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]]{{·}}[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]]{{·}}[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]]<br>'''Strade''': [[Riviera di Chiaia]]{{·}}[[Spaccanapoli]]{{·}}[[Via Foria]]{{·}}[[Via Toledo]] |group3 = Architetture |list3 = '''Chiese''': [[Certosa di San Martino]]<br>'''Palazzi''': [[Real Albergo dei Poveri]]<br>'''Ville''': [[Villa comunale di Napoli]]<br>'''Altro''': [[Castel Capuano]]{{·}}[[Castel sant'Elmo]]{{·}}[[Centro direzionale di Napoli]]{{·}}[[Certosa di San Martino]]{{·}}[[Chiostri di San Martino]]{{·}}[[Cimitero delle Fontanelle]]{{·}}[[Crypta Neapolitana]]{{·}}[[Galleria Umberto I]]{{·}}[[Maschio Angioino]]{{·}}[[Palazzo Donn'Anna]]{{·}}[[Porta Capuana]]{{·}}[[Real Albergo dei Poveri]]{{·}}[[Stadio San Paolo]]{{·}}[[Teatro di San Carlo]]{{·}}[[Teatro San Carlino]]{{·}}[[Villa comunale di Napoli]] |group4 = Cultura |list4 = [[Canzone classica napoletana]]{{·}}[[Cucina napoletana]] ([[Babà]]{{·}}[[Casatiello]]{{·}}[[Pastiera napoletana]]{{·}}[[Pizza]]{{·}}[[Ragù napoletano]]{{·}}[[Zucchine alla scapece]]){{·}}[[Dialetto napoletano]]{{·}}[[Filastrocche napoletane]]{{·}}[[Indovinelli napoletani]]{{·}}[[Linguaggio mimico napoletano]]{{·}}[[Modi di dire napoletani]]{{·}}[[Preghiere napoletane]]{{·}}[[Presepe napoletano]]{{·}}[[Proverbi napoletani]]{{·}}[[Pulcinella]]{{·}}[[Scioglilingua napoletani]]{{·}}[[Scuola di Posillipo]]{{·}}[[Voci e gridi di venditori napoletani]]{{·}}[[Teatro napoletano]] |group5 = Sport |list5 = [[Società Sportiva Calcio Napoli]] |group6 = Varie |list6 = [[Archivio di Stato di Napoli]]{{·}}[[Arcipelago Campano]]{{·}}[[Biblioteca dei Girolamini]]{{·}}[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]]{{·}}[[Borbone delle Due Sicilie]]{{·}}[[Borgo Santa Lucia]]{{·}}[[Camorra]]{{·}}[[Campania]]{{·}}[[Ducato di Napoli]]{{·}}[[Festa di Piedigrotta]]{{·}}[[Fontana della Spinacorona]]{{·}}[[Golfo di Napoli]]{{·}}[[Lago d'Averno]]{{·}}[[Museo archeologico nazionale di Napoli]]{{·}}[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]]{{·}}[[Museo nazionale di Capodimonte]]{{·}}[[Museo nazionale di San Martino]]{{·}}[[Ingarrichiana]]{{·}}[[Istituto italiano per gli studi filosofici]]{{·}}[[Risanamento di Napoli]]{{·}}[[Scuola militare "Nunziatella"]]{{·}}[[Sebeto]]{{·}}[[Stazione zoologica Anton Dohrn]]{{·}}[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] Sistemo provvisoriamente qui zone, rioni, luoghi: [[Forcella (Napoli)]] [[Il Vasto]] [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] [[Mergellina]] [[Pallonetto di Santa Lucia‎]] [[Pignasecca]] [[Quartieri Spagnoli]] sistemo provvisoriamente qui [[Guappo]] [[Lazzari]] [[Mostra d'Oltremare]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Regno di Napoli]] [[Repubblica Napoletana (1799)]] [[San Gennaro]] (voce che potrebbe essere inserita in Cultura o in una sezione o sottosezione di gruppo specifica come Culti) [[Scugnizzo]] [[Stazioni dell'arte]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Strummolo]] (è un gioco: metterei la voce in Cultura) [[Vesuvio]] }}<noinclude> [[Categoria:Template di navigazione]] </noinclude> 3wd2kx4t0c8ho52ow4em6zip9nps1ut 1217915 1217914 2022-07-19T19:11:07Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki ===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''=== *Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}} *Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}} *Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}} *Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}} *Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}} *L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}} ==Bibliografia== *[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX. ===''Spigolando...''=== *''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''') *''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''') *{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]]) *Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''') *Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''') *{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''') :''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref> *{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''') *{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''') *Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''') *[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''') *La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''') *[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''') *[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in ''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''') *''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''') *{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''') *Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877) :''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref> *''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''') *{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''') *{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref> *{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>) *Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis. :''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref> *Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref> *{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga) [[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]] Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre *[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover] *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater *{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.'' ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80) Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false] *È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile] '''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena. ==Citazioni di Anca Damian== *{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Damian, Anca}} [[Categoria:Registi rumeni]] ==Note== <references /> ==Anne Barratin== [https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224] ==Navbox== {{Navbox |name = Napoli |title = [[Napoli]] |image = |group1 = Quartieri |list1 = [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]{{·}}[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]]{{·}}[[Posillipo]]{{·}}[[Secondigliano]]{{·}}[[Vomero]] |group2 = Toponomastica |list2 = '''Piazze''': [[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]]{{·}}[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]]{{·}}[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]]<br>'''Strade''': [[Riviera di Chiaia]]{{·}}[[Spaccanapoli]]{{·}}[[Via Foria]]{{·}}[[Via Toledo]] |group3 = Architetture |list3 = '''Chiese''': [[Certosa di San Martino]]<br>'''Palazzi''': [[Palazzo Donn'Anna]]{{·}}[[Real Albergo dei Poveri]]<br>'''Ville''': [[Villa comunale di Napoli]]<br>'''Altro''': [[Castel Capuano]]{{·}}[[Castel sant'Elmo]]{{·}}[[Centro direzionale di Napoli]]{{·}}[[Certosa di San Martino]]{{·}}[[Chiostri di San Martino]]{{·}}[[Cimitero delle Fontanelle]]{{·}}[[Crypta Neapolitana]]{{·}}[[Galleria Umberto I]]{{·}}[[Maschio Angioino]]{{·}}[[Porta Capuana]]{{·}}[[Real Albergo dei Poveri]]{{·}}[[Stadio San Paolo]]{{·}}[[Teatro di San Carlo]]{{·}}[[Teatro San Carlino]]{{·}}[[Villa comunale di Napoli]] |group4 = Cultura |list4 = [[Canzone classica napoletana]]{{·}}[[Cucina napoletana]] ([[Babà]]{{·}}[[Casatiello]]{{·}}[[Pastiera napoletana]]{{·}}[[Pizza]]{{·}}[[Ragù napoletano]]{{·}}[[Zucchine alla scapece]]){{·}}[[Dialetto napoletano]]{{·}}[[Filastrocche napoletane]]{{·}}[[Indovinelli napoletani]]{{·}}[[Linguaggio mimico napoletano]]{{·}}[[Modi di dire napoletani]]{{·}}[[Preghiere napoletane]]{{·}}[[Presepe napoletano]]{{·}}[[Proverbi napoletani]]{{·}}[[Pulcinella]]{{·}}[[Scioglilingua napoletani]]{{·}}[[Scuola di Posillipo]]{{·}}[[Voci e gridi di venditori napoletani]]{{·}}[[Teatro napoletano]] |group5 = Sport |list5 = [[Società Sportiva Calcio Napoli]] |group6 = Varie |list6 = [[Archivio di Stato di Napoli]]{{·}}[[Arcipelago Campano]]{{·}}[[Biblioteca dei Girolamini]]{{·}}[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]]{{·}}[[Borbone delle Due Sicilie]]{{·}}[[Borgo Santa Lucia]]{{·}}[[Camorra]]{{·}}[[Campania]]{{·}}[[Ducato di Napoli]]{{·}}[[Festa di Piedigrotta]]{{·}}[[Fontana della Spinacorona]]{{·}}[[Golfo di Napoli]]{{·}}[[Lago d'Averno]]{{·}}[[Museo archeologico nazionale di Napoli]]{{·}}[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]]{{·}}[[Museo nazionale di Capodimonte]]{{·}}[[Museo nazionale di San Martino]]{{·}}[[Ingarrichiana]]{{·}}[[Istituto italiano per gli studi filosofici]]{{·}}[[Repubblica Napoletana (1799)]]{{·}}[[Risanamento di Napoli]]{{·}}[[Scuola militare "Nunziatella"]]{{·}}[[Sebeto]]{{·}}[[Sedili di Napoli]]{{·}}[[Stazione zoologica Anton Dohrn]]{{·}}[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] Sistemo provvisoriamente qui zone, rioni, luoghi: [[Forcella (Napoli)]] [[Il Vasto]] [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] [[Mergellina]] [[Pallonetto di Santa Lucia‎]] [[Pignasecca]] [[Quartieri Spagnoli]] sistemo provvisoriamente qui [[Guappo]] [[Lazzari]] [[Mostra d'Oltremare]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Regno di Napoli]] [[San Gennaro]] (voce che potrebbe essere inserita in Cultura o in una sezione o sottosezione di gruppo specifica come Culti) [[Scugnizzo]] [[Stazioni dell'arte]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Strummolo]] (è un gioco: metterei la voce in Cultura) [[Vesuvio]] }}<noinclude> [[Categoria:Template di navigazione]] </noinclude> pmrw8sr9o9ix7rlf3zvhu74xgyn6a2y 1217930 1217915 2022-07-19T21:10:28Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki ===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''=== *Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}} *Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}} *Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}} *Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}} *Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}} *L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}} ==Bibliografia== *[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX. ===''Spigolando...''=== *''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''') *''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''') *{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]]) *Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''') *Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''') *{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''') :''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref> *{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''') *{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''') *Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''') *[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''') *La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''') *[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''') *[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in ''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''') *''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''') *{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''') *Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877) :''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref> *''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''') *{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''') *{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref> *{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>) *Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis. :''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref> *Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref> *{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga) [[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]] Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre *[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover] *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater *{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.'' ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80) Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false] *È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile] '''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena. ==Citazioni di Anca Damian== *{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Damian, Anca}} [[Categoria:Registi rumeni]] ==Note== <references /> ==Anne Barratin== [https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224] ==Navbox== {{Navbox |name = Napoli |title = [[Napoli]] |image = |group1 = Quartieri |list1 = [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]{{·}}[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]]{{·}}[[Posillipo]]{{·}}[[Secondigliano]]{{·}}[[Vomero]] |group2 = Toponomastica |list2 = '''Piazze''': [[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]]{{·}}[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]]{{·}}[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]]<br>'''Strade''': [[Riviera di Chiaia]]{{·}}[[Spaccanapoli]]{{·}}[[Via Foria]]{{·}}[[Via Toledo]] |group3 = Architetture |list3 = '''Chiese''': [[Certosa di San Martino]]<br>'''Palazzi''': [[Palazzo Donn'Anna]]{{·}}[[Real Albergo dei Poveri]]<br>'''Ville''': [[Villa comunale di Napoli]]<br>'''Altro''': [[Castel Capuano]]{{·}}[[Castel sant'Elmo]]{{·}}[[Centro direzionale di Napoli]]{{·}}[[Certosa di San Martino]]{{·}}[[Chiostri di San Martino]]{{·}}[[Cimitero delle Fontanelle]]{{·}}[[Crypta Neapolitana]]{{·}}[[Galleria Umberto I]]{{·}}[[Maschio Angioino]]{{·}}[[Porta Capuana]]{{·}}[[Real Albergo dei Poveri]]{{·}}[[Stadio San Paolo]]{{·}}[[Teatro di San Carlo]]{{·}}[[Teatro San Carlino]]{{·}}[[Villa comunale di Napoli]] |group4 = Cultura |list4 = [[Canzone classica napoletana]]{{·}}[[Cucina napoletana]] ([[Babà]]{{·}}[[Casatiello]]{{·}}[[Pastiera napoletana]]{{·}}[[Pizza]]{{·}}[[Ragù napoletano]]{{·}}[[Zucchine alla scapece]]){{·}}[[Dialetto napoletano]]{{·}}[[Filastrocche napoletane]]{{·}}[[Indovinelli napoletani]]{{·}}[[Linguaggio mimico napoletano]]{{·}}[[Modi di dire napoletani]]{{·}}[[Preghiere napoletane]]{{·}}[[Presepe napoletano]]{{·}}[[Proverbi napoletani]]{{·}}[[Pulcinella]]{{·}}[[Scioglilingua napoletani]]{{·}}[[Scuola di Posillipo]]{{·}}[[Voci e gridi di venditori napoletani]]{{·}}[[Teatro napoletano]] |group5 = Sport |list5 = [[Società Sportiva Calcio Napoli]] |group6 = Varie |list6 = [[Archivio di Stato di Napoli]]{{·}}[[Arcipelago Campano]]{{·}}[[Biblioteca dei Girolamini]]{{·}}[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]]{{·}}[[Borbone delle Due Sicilie]]{{·}}[[Borgo Santa Lucia]]{{·}}[[Camorra]]{{·}}[[Campania]]{{·}}[[Ducato di Napoli]]{{·}}[[Festa di Piedigrotta]]{{·}}[[Fontana della Spinacorona]]{{·}}[[Golfo di Napoli]]{{·}}[[Ingarrichiana]]{{·}}[[Istituto italiano per gli studi filosofici]]{{·}}[[Isolotto di Megaride]]{{·}}[[Lago d'Averno]]{{·}}[[Museo archeologico nazionale di Napoli]]{{·}}[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]]{{·}}[[Museo nazionale di Capodimonte]]{{·}}[[Museo nazionale di San Martino]]{{·}}[[Repubblica Napoletana (1799)]]{{·}}[[Risanamento di Napoli]]{{·}}[[Scuola militare "Nunziatella"]]{{·}}[[Sebeto]]{{·}}[[Sedili di Napoli]]{{·}}[[Stazione zoologica Anton Dohrn]]{{·}}[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] Sistemo provvisoriamente qui zone, rioni, luoghi: [[Forcella (Napoli)]] [[Il Vasto]] [[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] [[Mergellina]] [[Pallonetto di Santa Lucia‎]] [[Pignasecca]] [[Quartieri Spagnoli]] sistemo provvisoriamente qui [[Guappo]] [[Lazzari]] [[Mostra d'Oltremare]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Regno di Napoli]] [[San Gennaro]] (voce che potrebbe essere inserita in Cultura o in una sezione o sottosezione di gruppo specifica come Culti) [[Scugnizzo]] [[Stazioni dell'arte]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Strummolo]] (è un gioco: metterei la voce in Cultura) [[Vesuvio]] }}<noinclude> [[Categoria:Template di navigazione]] </noinclude> 4ei2wmhqmrnrkhnozkgal5n4hfmk7o1 1217932 1217930 2022-07-19T22:06:45Z Sun-crops 10277 wikitext text/x-wiki ===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''=== *Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}} *Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}} *Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}} *Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}} *Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}} *L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}} ==Bibliografia== *[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX. ===''Spigolando...''=== *''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''') *''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''') *{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]]) *Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''') *Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''') *{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''') :''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref> *{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''') *{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''') *Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''') *[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''') *La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''') *[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''') *[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in ''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''') *''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''') *{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''') *Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877) :''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref> *''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''') *{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''') *{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref> *{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>) *Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis. :''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref> *Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref> *{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga) [[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]] Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre *[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover] *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.'' :''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater *{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.'' ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80) Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false] *È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile] '''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena. ==Citazioni di Anca Damian== *{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Damian, Anca}} [[Categoria:Registi rumeni]] ==Note== <references /> ==Anne Barratin== [https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false] [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224] ==Navbox== {{Navbox |name = Napoli |title = [[Napoli]] |image = |group1 = Quartieri |list1 = [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]{{·}}[[Ponticelli 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potrebbe essere inserita in Cultura o in una sezione o sottosezione di gruppo specifica come Culti) [[Scugnizzo]] [[Stazioni dell'arte]] (che imho andrebbe in Architetture) [[Strummolo]] (è un gioco: metterei la voce in Cultura) [[Vesuvio]] }}<noinclude> [[Categoria:Template di navigazione]] </noinclude> cli1ueoeqsekp1i7vt60iu9gwyxqzdp Il camorrista 0 145167 1217945 1153400 2022-07-20T03:10:26Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Il camorrista |titoloalfabetico= Camorrista, Il |immagine= |genere= drammatico/poliziesco |regista= [[Giuseppe Tornatore]] |soggetto= [[Giuseppe Marrazzo]] |sceneggiatore= Giuseppe Tornatore, [[Massimo De Rita]] |attori= * [[Ben Gazzara]]: Franco ''O' Professore Vesuviano'' * [[Laura del Sol]]: Rosaria * [[Leo Gullotta]]: Commissario Iervolino * [[Luciano Bartoli]]: Ciro Parrella * [[Lino Troisi]]: Don Antonio ''O' Malacarne'' * [[Marzio Honorato]]: Salvatore Lo Russo * [[Nicola Di Pinto]]: Alfredo Canale * [[Anita Zagaria]]: Anna Schifato * [[Cloris Brosca]]: Cettina * [[Franco Interlenghi]]: Don Saverio * [[Biagio Pelligra]]: padre del di Franco e Rosaria * [[Maria Carta]]: madre di Franco e Rosaria * [[Elio Polimeno]]: Gaetano Zarra * [[Piero Vida]]: Mimmo Mesillo * [[Orlando Forioso]]: Salvatore * [[Mario Frera]]: Boss del Clan Nunziata * [[Domenico Gennaro]]: Domenico Spina * [[Pino D'Angiò]]: Verzella * [[Sergio Boccalatte]]: il "segretario" Di Domenico * [[Beppe Chierici]]: il direttore del carcere * [[Giovanni Febraro]]: Domenico La Sciarra * [[Giacomo Piperno]]: il questore * [[Jean Pierre Duriez]]: Frank Titas * [[Marino Masè]]: Roberto Sapienza * [[Gilla Novak]]: ''Pelle di pesca'' |doppiatori originali = *[[Mariano Rigillo]]: Franco, detto ''O' Professore Vesuviano'' *[[Lina Polito]]: Rosaria *[[Pino Ammendola]]: Ciro Parrella *[[Gigi Reder]]: Mimmo Mesillo; personaggi minori *[[Leslie La Penna]]: Frank Titas *[[Giancarlo Padoan]]: il direttore del carcere *[[Carlo Croccolo]]: personaggi minori |note = '''Musiche''': [[Nicola Piovani]] }} '''''Il camorrista''''', film italiano del 1986, regia di [[Giuseppe Tornatore]]. ==Frasi== *'O Malacarne è un guappo di cartone! 'O Malacarne è 'nu guappo 'e cartone! Un guappo di cartone! ('''Professore''') *Io battezzo questo locale come lo battezzarono i nostri tre vecchi. Se loro lo battezzarono con ferri e catene, io lo battezzo con ferri e catene. Alzo gli occhi al cielo e vedo una stella volare... è battezzato il locale. Con parole ed omertà, è formata società. ('''Professore''') {{NDR|rito di iniziazione con cui dà vita al suo clan}} *'O Professore si scusa che non ha potuto venire e ha mandato noi per darvi un caro saluto! ('''Gaetano Zarra''') {{NDR|al Calabrese, consegnandogli la mano mozzata di Don Antonio 'O Malacarne prima di accoltellarlo}} *Noi vi garantiamo sicurezza, per voi e per le vostre famiglie: una polizza vita, che vi consigliamo di non rifiutare. Ogni mese passeranno i nostri incaricati che si presenteranno a nome del vostro santo protettore, che voi dovete benedire con un'offerta spontanea, perché ogni offerta che non viene data col cuore, o viene data in ritardo, o peggio con l'infamità di una spiata, fa dolore al santo, ma più ancora, al peccatore. ('''Professore''') {{NDR|lettera inviata a vari commercianti e imprenditori per convincerli a pagare il pizzo}} *Adesso che io e Dio abbiamo un altro figlio... si isso nun tene 'o tiempo pe' 'o prutèggere, allora 'nce penz'io. ('''Professore''') {{NDR|mentre bacia il figlio di Alfredo Canale, del quale è padrino di battesimo}} *Chiude 'stu sipario! ('''Boss del clan Nunziata''') {{NDR|ad Alfredo Canale, dopo che questi e i suoi uomini si sono teatralmente aperti il giubbotto mostrando ognuno una carica di dinamite attaccata addosso}} * Affaristi, banchieri, gente dello spettacolo: tutti fanno a gara per essere amici di Frank Titas. ('''Ciro''') *Non c'è niente di meglio dello champagne: li rende freschi, e puliti. ('''Frank Titas''') {{NDR|dopo essersi lavato i denti imbevendo lo spazzolino in un calice di champagne}} *Non ci va più di guardare il banchetto da lontano: vogliamo sederci a tavola, anzi a [[capotavola]]! ('''Ciro''') *Se facevo la carriera del prete, sicuro diventavo papa! ('''Professore''') *Dicitancéllo ô Prufessore: io nun l'aggio tradito! E mo facite ampressa... ('''Alfredo''') {{NDR|prima di venire ucciso in galera, sotto la doccia}} *Permettete Donna Rosaria ca nisciuno cchiù ce vo pavà, ca nun ce rimaste cchiù niente manco a droga e chillu fetente 'e merde e Frank Titas non ci rifornisce più di niente! E ricitancello 'o Prufessore che facesse quacche cosa! ('''Camorrista di Pagani''') *Va' a chiamare i terroristi del Padiglione 9 e portammìlle ccà! Comme se so permise 'e fà 'a rivoluzione â casa mia? ('''Professore''') {{NDR|a Di Domenico, dopo la notizia del rapimento di Mimmo Mesillo da parte delle Brigate Rosse}} *Nella tela della Camorra tutto è possibile: i camorristi non sono altro che pedine di un gioco più grande di loro. ('''Iervolino''') *Pulisciti i denti con lo champagne, accussì nun te tròveno in disordine quanno te fanno ll'autopsia. ('''Professore''') {{NDR|a Frank Titas, prima di farlo uccidere in cella da Gaetano Zarra}} *Il Professore ci ha tradito, e ce farrà accidere a tutte quante! Ha già ordinato la mia morte per salvarsi la faccia con quelli di Cosa Nostra. Ma io songo 'n'ommo d'onore e ve dico tutto chello che saccio, accummincianno 'a ll'omicidie che io aggio commesso! E cheste mmane, signor giudice, n'hanno accise tante, ma tante! Vi basta come prova? ('''Gaetano Zarra''') {{NDR|al giudice, dopo aver deciso di divenire collaboratore di giustizia}} *Dirò tutto. Nomi, cognomi, affiliati e comparielli, mandanti ed esecutori. Ore, luogo e data di tutti gli intrighi camorristici, che voi da soli, con rispetto parlando, non scoprireste mai. ('''Di Domenico''') {{NDR|al pubblico ministero, dopo aver deciso di divenire collaboratore di giustizia}} ==Dialoghi== *{{NDR|Durante il rito di iniziazione al suo clan}}<br> '''Professore''': Dimme guaglió: di che cosa vai in cerca?<br>'''Salvatore''': Della mia bonifica di giovane onorato.<br>'''Professore''': Quanto pesa un picciotto?<br>'''Salvatore''': Quanto una piuma sparsa al vento.<br>'''Professore''': E che rappresenta un picciotto?<br>'''Salvatore''': Una sentinella di omertà che gira e rigira. Quello che vede, sente e guadagna lo porta in società.<br>'''Professore''' {{NDR|dandogli un pezzo di pane}}: Se tu tradisci, questo pane diventerà piombo, {{NDR|gli dà un bicchiere di latta}} e questo vino diventerà veleno. Se prima ti conoscevo come giovane d'onore, da questo momento in poi ti riconosco come picciotto appartenente a questo corpo di società. *'''Don Antonio 'O Malacarne''': Ma io ti conosco... Chi ti manda...? <br> '''Alfredo''': Chillo ca 'a vita v' 'a pò dà... e v' 'a pò pure levà: il Professore di Vesuviano. {{NDR|lo fredda con un colpo di pistola}} *'''Professore''': Si io aggia passà 'ngalera 'o meglio d' 'a vita mia, 'a voglio passà comme a 'nu capo! E si papà fosse ancora vivo, me desse ragione! Ma isso nun 'ce sta. E allora... e allora... solo tu me può dà ragione. E tu m'hê 'a dà ragione! Tu!<br>'''Rosaria''': Sì, te dongo ragione. Ma no pe' accirere, sulamente pe' fà 'o bbene.<br>'''Professore''': Esatto. 'O bbene. Ma pe' fà 'o bbene, non devi ragionare con il cuore. Ricordatéllo! *'''Professore''': Una tangente, un'estorsione, una protezione, produce ricchezza per tutti. Si tratta solo di avere una vera società, tra uomini veri, con leggi severe e uguali per tutti: l'infame paga, anche con la vita. Ma chi nun sgarra, ha diritto a essere premiato. A Napoli e in tutta la Campania ci stanno centoquattromila fabbriche, trentasettemila cantieri, venticinquemila alberghi, duecentottantamila esercizi commerciali, ottantamila ambulanti e migliaia di professionisti. Se stabiliamo un contributo, diciamo, di un minimo di centomila al mese, avremmo un introito di quasi cento miliardi all'anno. È una cifra iniziale che bisogna gestire bene: una parte andrà per gli stipendi agli affiliati, ai carcerati e alle famiglie, il resto dei soldi va investito un'altra volta.<br>'''Lojacono''': E con la vecchia camorra, come la mettiamo dopo?<br>'''Professore''': Si vonno essere lassate in pace, ci devono pagare una tassa su ogni cassa di sigarette, e su tutti i traffici di contrabbando, quelli esistenti e quelli da inventare.<br>'''Alfredo''': Anche la droga?<br>'''Professore''': Ho detto ''tutti'' i traffici. Mi sono spiegato?<br>'''Lo Russo''': E va bene. Ammettiamo pure, come io credo, che siamo tutti d'accordo. Però parliamoci chiaro, qua scoppierà una guerra: chi la combatte?<br>'''Professore''': Siamo già in molti, e diventeremo sempre di più. Qua, tra tutta la provincia e tutta Napoli, ci sono più di trecentomila disoccupati. E noi cosa gli offriamo? Lavoro! Riscatteremo il Meridione d'Italia! {{NDR|applausi degli imprenditori presenti alla riunione}}<br>'''Imprenditore''' {{NDR|sottovoce}}: Avevi ragione tu, ce vuleva proprio 'n'ommo accussì!<br>'''Lojacono''': A me m'ha fatto arrezzà 'o cazzo!<br>'''Professore''': La Camorra Riformata deve avere tre cose. Primo: una perfetta organizzazione. Secondo: abbastanza danari per poter corrompere i giudici e i politici. E terzo: la convinzione che disponiamo della vita e della morte... di tutti quanti. *{{NDR|A casa di Frank Titas}}<br>'''Ciro''': Quello lo conosci?<br>'''Professore''': Chi, quello? Eeeh! Ogni settimana in televisione.<br>'''Ciro''': E quegli altri due là?<br>'''Professore''': Mmh...<br>'''Ciro''': Il più anziano è uno dei più grandi banchieri d'Italia.<br>'''Professore''': Sì...<br>'''Ciro''': L'altro è Roberto Sapienza: entra ed esce dai salotti dei politici come se stesse a casa sua.<br>'''Professore''': Ah... E tu com'è che li conosci, eh?<br>'''Ciro''': Se tu non stavi tanti anni in carcere, li avresti conosciuti anche tu.<br>'''Professore''': S'io nun fosse stato tante anne in carcere, mo nun stéssemo ccà. *{{NDR|Dopo aver visto Ciro e ''Pelle di pesca'' coinvolti in un amplesso sessuale}}<br>'''Frank Titas''': Non perde tempo il tuo amico. La chiamano ''Pelle di pesca'', perché ha la pelle come il velluto. Guarda come stanno bene insieme.<br>'''Professore''': Stanno bene insieme pecché quanno se fotte ognuno sa il gioco dell'altro. *{{NDR|A New York, dai boss della mafia statunitense}}<br>'''Professore''': Io offro società a chi si merita, no? Ma ogni zona deve avere un capo. Un capo. Nella Sicilia, i siciliani. Nella Calabria, i calabresi.<br>'''Joe Gandino''': E in Campania, tu.<br>'''Professore''': Eh. Col vostro permesso.<br>'''Joe Gandino''': Hai il permesso di ascoltare, se vuoi. ''All right''?<br>'''Tony Cuomo''': ''Well'', nuje tenimmo bisogno de la robba. La Sicilia non basta. Li Marsiglise... ''We don't like it'', nun ce piàcceno. Napoli, sta bene!<br>'''Joe Gandino''': Ma tu non devi strapazzare i vecchi amici. Fare la guerra è facile, ma tu la pace devi fare! Ricordati che un padre non si mette mai contro a nessuno dei propri figli.<br>'''Professore''': Ma io... io voglio essere... figlio vostro! *'''Professore''' {{NDR|dopo essere stato arrestato}}: E giustamente è toccato a voi. Il Professore di Vesuviano poteva essere catturato solamente dal Capo della Squadra Mobile. <br> '''Iervolino''': Sono soltanto un commissario. <br> '''Professore''': Lo diventerete, lo diventerete... Io so sempre tutto! *'''Alfredo''': Ma che nomme e nomme?! Io nomme nun ne faccio! Ma che ve site miso 'ncapa, Cummissà? Io nun só 'na spia!<br>'''Iervolino''': Io ti sto solo chiedendo dove vuoi andare.<br>'''Alfredo''': Me putite fà ascì? No! E allora pecché m' 'o chiedite?<br>'''Iervolino''': Poggioreale per te è un carcere pericoloso. Io ti posso fare trasferire in un carcere più tranquillo...<br>'''Alfredo''': No! Io voglio stare dove sta il Professore.<br>'''Iervolino''': E chi t'assicura che capirà quello che hai fatto? Pensaci...<br>'''Alfredo''': Capirà. E si pure nun avess' 'a capì, io sono un camorrista! Voi lo sapete che cos'è, un camorrista? *{{NDR|Durante il processo}}<br>'''Giudice''': Il primo reato che le viene contestato è l'evasione dal manicomio giudiziario.<br>'''Professore''': Ma che evasione? Eccellenza, io mi sono solo allontanato, forse un po' troppo rumorosamente: "allontanato", no "evasione".<br>'''Avv. La Sciarra''': Signor presidente, il mio assistito è stato riconosciuto infermo di mente. Ora, un infermo di mente che evade da un manicomio, o da un qualsiasi altro posto, non commette nessun reato, in quanto è pazzo.<br>'''Pubblico Ministero''': Cosa avete fatto durante la latitanza?<br>'''Professore''': Non ve lo posso dire, se no mi date altri tre ergastoli. Vi posso solo dire che ho dato una mano alla giustizia<br>'''Giudice''': Si riferisce ai trecento morti di quest'anno?<br>'''Professore''': Quali? Quelli morti di fame?<br>'''Pubblico Ministero''': Morti ammazzati! Si tratta di morti ammazzati!<br>'''Professore''': Ah, e si vede che... qualcuno c'aveva l'abbonamento con le pompe funebri. È logico, no?[...]<br>'''Giudice''': E di questa "CR", Camorra Riformata, che cosa ne sa lei?<br>'''Professore''': "CR"... mah... forse la Croce Rossa. Oppure, "Cara Rosaria", il nome della sorella mia.<br>'''Pubblico Ministero''': È vero che disponete di tremila affiliati disposti a dare anche la vita per voi?<br>'''Professore''': Neh, signora lo dicono loro: si vede che ho seminato bene. Eccellenza, seguitemi voi che avete studiato: se io non seminavo bene, non direbbero queste cose. Si vede che io sono destinato a fare del bene, ad aiutare...forse...perché c'ho bisogno d'affetto! Che ne so?! Ieri ho donato due milioni agli orfanelli: scrivetelo, cancelliere, scrivetelo bene! Scrivetelo!<br>'''Giudice''': Insomma, lei ritiene di essere un messia?<br>'''Professore''': Tu l'hai detto! Tu l'hai detto! Oh, scusate per il "tu", però il Vangelo mi suonava male se vi davo del "lei". *{{NDR|Durante il processo}}<br>'''Professore''': Signor Presidente, voi non avete mai avuto l'onore di interrogare uno come me, eppure mi volete umiliare. Mi umiliate! Perché per giudicarmi, qua, anziché il Procuratore Generale {{NDR|alza le mani al cielo}}, c'è un Pubblico Ministero. E per di più, una donna! Una femmina.<br>'''Pubblico Ministero''': Lei è un buffone!<br>'''Professore''': Voi lo sapete che ci faccio, io, cu' 'na fémmena...? *'''Professore''': Avrei due ragioni pe' te fà accidere. Primariamente, pecché nun si stato 'nu bravo camorrista. Secondo, per quello che hai detto sulla pulizia della mia personalità. Ma aggio deciso 'e te fà 'a grazia! Però, tu m'hê 'a dà quaccosa in cambio. Chella guagliona che ti viene a trovare, chi è?<br>'''Fratello di Anna''': È mia sorella...<br>'''Professore''': Ecco! Tu mi devi dare a tua sorella, è mia. Punto e basta! *'''Iervolino''': Perché avete chiesto di parlarmi?<br>'''Professore''': Oh, e perché usate questo tono? Io vi volevo offrire una grande occasione: farvi diventare il più famoso Capo della Mobile d'Italia. Io vi faccio risolvere un caso clamoroso, d'interesse nazionale, e magari arrestà quacche terrorista. E, per ringraziarmi, dovete solo chiudere un occhio...Ma pecché parlo ancora?! Vuje site accussì intelliggente!<br>'''Iervolino''': E voi siete uno sciacallo. Ma io rappresento lo Stato, e non tratto con un camorrista!<br>'''Professore''': Busciardo! 'Na vota ll'avite fatto.<br>'''Iervolino''': Sì, è vero! È vero: si chiamava Alfredo Canale. Mi disse dov'eravate nascosto per salvarvi la vita. Bastava che io arrivassi un minuto dopo, e voi sareste morto, e lui vivo, ma l'avete fatto ammazzare. Sapete cosa siete? Siete soltanto un imbecille.<br>'''Professore''': Però, quanno m'avite arrestato, lo sapevate di salvarmi la vita. Pecché l'hê fatto?<br>'''Iervolino''': Perché sono un poliziotto!<br>'''Professore''': Ué, che delusione, ve facevo cchiù furbo. Se avessero rapito un ingenuo come voi, non si scomoderebbe nessuno, ma per uno come Mesillo vi assicuro che scenderanno a patti con me! Io non li costringerò, ma gente più in alto di voi verrà da me: verrà lo Stato!<br>'''Iervolino''': Chiunque verrà...quello non è lo Stato! *'''Professore''': Senatore, spiegàteme 'na cosa: perché cercate in tutti i modi di salvare la vita di questo semplice assessore, quando appena ieri si è lasciato assassinare il presidente del vostro partito?<br>'''Sen. D'amore''': Voi siete un uomo di potere, e queste cose le potete capire da solo. Non chiedetemi altro. *{{NDR|con Iervolino, sulla nave che lo porta al carcere dell'Asinara}} '''Professore''': Ho fatto spedire mille lettere ai miei uomini in tutte le carceri d'Italia: se mi uccidete, faranno 'nu massacro. Mi dispiace per quello che vi è successo, ma sono contento che vi siete scampato la vita. A me, invece, m'hanno colpito a morte. Ma sono contento che siete voi ad accompagnarmi...al cimitero. Così...vi daranno un'altra promozione. Forse...vi faranno...questore. Eh? Eh?<br>'''Iervolino''': Nessuna promozione: domani stesso verrò trasferito.<br>'''Professore''': Aah, allora...abbiamo pareggiato. Ah! Ah! Ah! Abbiamo pareggiato! Ah! Ah! Ah! *{{NDR|Colloquio tra il Professore e la sorella al carcere dell'Asinara}}<br>'''Rosaria''': Ti ho portato Anna, è di là che aspetta.<br>'''Professore''': No...no! Io nun 'a voglio vedé! Io voglio vedé a Ciro! {{NDR|batte il pugno sul tavolino}} Fallo venì ccà!<br>'''Rosaria''': Ciro nun 'nce sta, è a Roma.<br>'''Professore''': Mmmh, e ha tirato fòra tutte 'e carte? Ll'ha fatto tremmà 'e politice, eh? Quanti, quanti ne ha gambizzati? E pure chille d' 'e servizi segreti hann' 'a zumpà pe' ll'aria! Pure quelli dei servizi segreti devono saltare!<br>'''Rosaria''': Ciro non ha fatto niente, Ciro non ha fatto niente.<br>'''Professore''': Che...? Vuó dìcere che io sto in galera a marcire e isso...nun ha fatto niente? Ha pensato solamente ai cazzi suoi? È passato dall'altra parte...E pur'isso m'ha tradito... {{NDR|Rosaria annuisce}} E pur'isso m'ha tradito... <br>'''Rosaria''' : Certo, Ciro ha tradito. E tutti quelli che stavano con noi o sono morti, o hanno tradito, o tradiranno. E pure tu hai tradito.<br>'''Professore''': Io non ho mai tradito!<br>'''Rosaria''': Hai tradito me! Te si' maje chiesto comme fosse stata 'a vita mia si nun 'nce fusse stato tu? Te ll'hê maje chiesto? In tutti questi anni hai chiesto sempre degli altri, maje 'e me: se ero stanca, si stevo male, se riuscivo a dormire...solo ordini: "Accide ccà, accire llà!".<br>'''Professore''': Aggio capito: tu vuó salvà a Ciro. Io l'aggio sempe penzato ca lle vulive bene. E allora, forza: mettìteve 'nzieme e abballate sulla mia pelle! Abballate! Abballate! Abballate! {{NDR|batte la testa contro il vetro divisorio}} Rosà, ti ricordi? I camorristi ragionano sempre col cervello, e mai con il cuore... ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} {{NDR|Nella cella di rigore all'Asinara}}<br>'''Professore''': I miei soldati arriveranno! Lo so! Lo so! Lo so! Lo so! Mi verranno a liberare e sarà un assalto grandioso! Ah! Ah! Ah! Ah! Lo so! Lo so! Lo so! Lo so! Mille cavalieri armati scenderanno dal cielo, e altri mille sorgeranno dal mare, e sarà il giorno della mia vendetta! Ah! Ah! Ah! Ah! Eh! Eh! Eh! Eh! Sssssì! Lo so! Lo so! Eeeh! Eh! Eh! Lo so.... Mille dal cielo... Mille dal mare... Io so sempre tutto... Io so sempre tutto... Sterminio... Sterminio... Sterminio... Sterminio... Sterminio...<br>'''Secondino''': Professore, c'è una visita per voi in parlatorio! ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] s3gy6bzl4d42hbxgsdhmase0w9ebqeh Template:Lingue/Dati 10 148341 1217931 1217785 2022-07-19T21:58:17Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = it |voci1 = 43832 |lingua2 = en |voci2 = 43021 |lingua3 = pl |voci3 = 24723 |lingua4 = ru |voci4 = 15090 |lingua5 = cs |voci5 = 12027 |lingua6 = et |voci6 = 9849 |lingua7 = fa |voci7 = 9096 |lingua8 = pt |voci8 = 9091 }} cvr1rrqnsjjubtunchay502r26miexl Il gigante di ferro 0 153528 1217869 1197260 2022-07-19T14:02:05Z Smashfanful 64280 /* Dialoghi */ Fix wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano = Il gigante di ferro |titolooriginale = The Iron Giant |linguaoriginale = inglese |paese = Stati Uniti d'America |annouscita = 1999 |genere = animazione, commedia, avventura, fantascienza, drammatico |regista = [[Brad Bird]] |soggetto = Ted Hughes (romanzo), Brad Bird (storia) |sceneggiatore = Tim McCanlies |doppiatori = * [[Eli Marienthal]]: Hogarth Hughes * [[Vin Diesel]]: Il gigante di ferro * [[Christopher McDonald]]: Kent Mansley * [[Harry Connick Jr.]]: Dean McCoppin * [[Jennifer Aniston]]: Annie Hughes * [[John Mahoney]]: generale Rogard * [[James Gammon]]: Marv Loach, Floyd Turbeaux * [[Cloris Leachman]]: sig.ra Linley * [[M. Emmet Walsh]]: Earl Stutz |doppiatoriitaliani= * [[Massimo Corvo]]: Il gigante di ferro * [[Gabriele Patriarca]]: Hogarth Hughes * [[Luca Biagini]]: Kent Mansley * [[Alessandro Quarta]]: Dean McCoppin * [[Francesca Fiorentini]]: Annie Hughes * [[Vittorio Amandola]]: generale Rogard * [[Bruno Alessandro]]: Marv Loach }} '''''Il gigante di ferro''''', film del 1999 con [[Vin Diesel]] ed [[Eli Marienthal]], regia di [[Brad Bird]]. ==Frasi== *Io andare. Tu restare. Non seguire. {{NDR|rivolto al gigante}} ('''Hogarth Hughes''') *Tu sei chi scegli e cerchi di essere. ('''Dean''') *Le armi... uccidono... ('''Gigante di Ferro''') *Addio, Kent, "con tutto ciò che questo comporta!" ('''Hogarth''') *Diventerà ispettore capo dei cessi della metropolitana, glielo garantisco! ('''generale Rogard''') *Io non sono un'arma. ('''Gigante di ferro''') *Sai anche volare? {{NDR|il gigante vola}} Sai anche volare!! ('''Hogarth''') *{{NDR|Rivolto al Gigante per cercare di farlo rinsavire}} No, aspetta! Sono io, Hogarth. Ti ricordi? È sbagliato uccidere. Le armi uccidono. E tu non sei obbligato a essere un'arma. Tu sei chi scegli e cerchi di essere. Scegli tu. Decidi... ('''Hogarth''') ==Dialoghi== *'''Hogarth''': Insomma, da dove... da dove vieni? {{NDR|il gigante non risponde}} Tu sei venuto dallo spazio, vero? Da lassù? {{NDR|il gigante guarda il cielo}} Non ti ricordi proprio niente? Hmm... forse è colpa di quella botta in testa? Sai... sai parlare? Sai dire le cose, "bla, bla, bla", così? Lo sai fare "bla, bla, bla"? {{NDR|il gigante muove la bocca, emettendo strani rumori metallici}} Be', se non altro hai afferrato il concetto. Proviamo. {{NDR|afferra una grossa roccia}} Vedi questa? Questa qui si chiama "roccia". ''Roccia''. <br/>'''Gigante''': Roccia. <br/>'''Hogarth''': Bravo! <br/>'''Gigante''': {{NDR|Afferra una roccia ancora più grossa}} Roccia. <br/>'''Hogarth''': Sì, esatto. <br/>'''Gigante''': {{NDR|Sdradica un albero}} Roccia. <br/>'''Hogarth''': No, no. Quello è un albero. Roccia. Albero. Capito? <br/>'''Gigante''': Roccia. Albero. <br/>'''Hogarth''': Perfetto! {{NDR|tra sé e sé}} Accipicchia, ho il mio robot personale! Da questo momento sono il bambino più fortunato d'America! È incredibile! Questa è la scoperta più grande dopo, non so, l'automobile, la televisione! Devo dirlo a qualcuno! Ora chiamo... No. Creerei il panico. La gente va in delirio e poi spara se vede un gigante come te. {{NDR|il gigante non capisce}} Ehm... andare in delirio significa impazzire, capisci? Fare così. {{NDR|fa dei versi con la bocca e il gigante fa altrettanto}} No, no! Tu non lo fare mai! È con queste cose che rischi di farti sparare addosso! *'''Annie''': La preghiera, per favore? <br/>'''Hogarth''': {{NDR|sul punto di dire la preghiera, nota, con orrore, che la mano del gigante sta girovagando in cucina}} Oh, mio Dio. {{NDR|Sua madre lo guarda, e Hogarth cerca di improvvisare}} Uhm... Oh, mio Dio... noi... ti ringraziamo... per la... cena... che mamma ha preparatoeportatoatavolaFERMA! Uhm... il Diavolo! Affinché non ci faccia del male e... vattene via da qui! Satana... Vattene! Esci affinché... noi possiamo vivere in pace. Amen. <br/>'''Annie''': Amen. Una preghiera alquanto insolita, Hogarth. <br/>'''Hogarth''': Devo lavarmi le mani. {{NDR|Scappa via}} <br/>'''Annie''': Ma se... d'accordo. *'''Rogard''': Che diamine, Mansley, mi chiama a casa per questo? <br/>'''Kent''': Lei non capisce, signore... S-si è mangiato la mia macchina! <br/>'''Rogard''': Lei era presente, l'ha visto? <br/>'''Kent''': No, a dire la verità non l'ho visto... È fuggito nella... nella foresta... <br/>'''Rogard''': Quindi non ha uno straccio di prova? <br/>'''Kent''': Ma-ma signore, ho un testimone oculare!<br/>'''Rogard''': Sì, con commozione cerebrale. <br/>'''Kent''': Questa creatura... {{NDR|si copre la bocca e abbassa la voce}} Questa creatura è una minaccia. Ha distrutto una centrale elettrica. {{NDR|Il telefono cade a terra, e lui lo raccoglie}} Ha fatto deragliare un treno! <br/>'''Rogard''': Chi è stato? Me lo ripeta, Mansley, ma stavolta sia meno ridicolo. <br/>'''Kent''': {{NDR|Sospira}} È stato un gigantesco mostro di metallo. {{NDR|sente il generale Rogard ridere e gira un guanto da cucina che sembra deriderlo}} La prego, signore, ho la sensazione di essere sulla buona strada! <br/>'''Rogard''': Lei è uno spasso, Kent, ma lasci che le spieghi la nostra procedura. Se mi avesse detto di aver trovato, chessò, ehm, una gigantesca impronta, ora le manderei un esperto per fare un calco ed esaminarla. Diavolo, se avessi una foto di questo essere, io manderei delle truppe laggiù! Ma lei ammette di avere solo una sensazione. <br/>'''Kent''': E va bene, d'accordo, vuole una prova? Me la procurerò, una prova, e quando l'avrò, lei mi firmerà una dichiarazione con la quale si assume la responsabilità... <br/>'''Rogard''': Così va meglio, Kent. {{NDR|abbassa il telefono per riagganciare}} <br/>'''Kent''': ...della sua condotta, e me la firmerà in triplice copia affinché io... Eh? {{NDR|si ferma, in quanto la chiamata è terminata, e tenta inutilmente di riagganciare il telefono, che cade ben due volte, quindi si sfoga con violenza urlando contro il telefono}} Ti ci metti anche tu, adesso?! Fermo lì! Fermo lì!! {{NDR|riesce a riagganciare il telefono e si aggiusta la capigliatura}} Fatto. Grazie per la telefonata. *'''Hogarth''': Oh, quello è Atomo, la Minaccia Metallica. Lui non è un eroe, è un malvagio. Non è come te. Tu sei un eroe buono. Come Superman. <br/> '''Gigante''': Superman. *'''Dean''': E va bene, su, chi c'è? {{NDR|vede Hogarth}} Ehi, ehi, io ti conosco. Tu sei quello dello scoiattolo! <br> '''Hogarth''': Hogarth. <br> '''Dean''': Di notte conosciuto come Hogarth, giusto? Dai, vieni dentro, ragazzo. {{NDR|I due entrano nella capanna di Dean}} Scusa per il piede di porco. Non immagini quanta gente cerchi di rubarla, quella ferraglia. E quando invece la trasformo in opere d'arte, non riesco mai a darla via. Tant'è che mi chiedo: sono un robivecchi che vende arte o un artista che vende roba vecchia? Dimmelo tu. <br> '''Hogarth''': A me questa roba piace... credo. Senti, non è... non è che adesso avvertirai mia madre, vero? Lei non lo sa che sono uscito. <br> '''Dean''': Tranquillo, ragazzo, non sono il tipo che fa la spia con le autorità. Io mi preparo un caffè, tu che vuoi? Del latte o... allora, latte? <br> '''Hogarth''': Caffè va bene. {{NDR|Dean lo guarda divertito}} Sì, lo bevo! Ho classe, uomo! <br> '''Dean''': Ah, non lo so... questo è caffè espresso, è diverso, è forte, roba da Godzilla. <br> '''Hogarth''': Ti dico che lo reggo, tu fidati di me! <br> {{NDR|Poco dopo...}} <br> '''Hogarth''': {{NDR|parla velocemente in quanto sotto l'effetto della caffeina}} Mi hanno promosso a una classe, perchè non mi legavo con i compagni, ma è peggio! Siccome prendevo tutti dieci, mamma ha detto: «Hai bisogno di stimoli?» e io: «No, sono già stimolato abbastanza!»<br> '''Dean''': Questo è certo. <br> '''Hogarth''': Al che lei: «Hai bisogno di una sfida, di un interesse?» E io: «Una sfida ce l'ho: è riuscire a non farmi soffiare i soldi della merenda, da bulletti più grandi che mi hanno preso di mira perché pensano che mi creda più bravo di loro. Ma io non mi credo più bravo, faccio solo bene i compiti! Se facessero altrettanto guadagnerebbero un anno di scuola!» C'è ancora caffè? <br> '''Dean''': Senti, non sono affari miei, ragazzo, ma a te che importa che cosa pensano quegli idioti? Non spetta a loro decidere chi sei, ma a te. Tu sei chi scegli e cerchi di essere. *{{NDR|Dean e Hogarth vedono il gigante mangiare un rottame di macchina, dopo che Dean e il Gigante hanno avuto un'insolita conoscenza}} <br> '''Dean''': Insomma... da dove... da dove viene? <br> '''Hogarth''': Non se lo ricorda. In fondo è come un bambino piccolo. <br> '''Dean''': Piccolo. Eh, già... {{NDR|Ridacchia}} Ehi, un momento: tu riesci a parlarci? <br> '''Hogarth''': Un po'. Ancora non dice tante parole. Ma capisce molto bene le cose. <br> '''Dean''': Ah... però. {{NDR|I due ridacchiano}} <br> '''Hogarth''': Ha bisogno di cibo e di un tetto. <br> {{NDR|Dean si alza, rovescia a terra il suo caffè e torna nella sua capanna, sbattendo la porta.}} <br> {{NDR|37 minuti dopo...}} <br> '''Hogarth''': Tu qui hai un sacco di spazio, Dean. Questo posto è perfetto! <br> '''Dean''': No, lasciatemi in pace! <br> '''Hogarth''': Posso chiedergli di buttare giù questa porta con un solo dito, lo sai che posso! <br> '''Dean''' {{NDR|apre la porta}}: Hogarth, io-io non posso nascondere quel coso! <br> '''Hogarth''': È un essere, non un coso! <br> '''Dean''': Sia pure, ma tu non sai neanche con esattezza da dove provenga o chi diavolo sia in realtà! <br> '''Hogarth''': Lui è mio amico. <br> '''Dean''': Già... e io chi sono, io? Sono tuo amico? Mi porti qui un mega-Frankestein di latta e mi costringi a cambiare musica? Be', non mi piace questa musica. {{NDR|si getta sul divano}} Dio, quanto sono stanco.<br> '''Hogarth''': Allora... può restare? <br> '''Dean''': Per stanotte. Domani... non lo so, ci penserò domani. *'''Dean''': Il metallo è di due tipi, in questo deposito: i rottami e l'arte. Se proprio devi mangiare, mangia i rottami. Quell'oggetto che hai infilato adesso dentro la bocca è arte!! <br/> '''Gigante''' {{NDR|tira fuori dalla bocca un rottame}}: Arte?<br/> {{NDR|Dean lo guarda infastidito. Il gigante mischia il rottame nel tentativo di ripararlo}} <br/> '''Dean''': Ah, lascia stare, è inutile. {{NDR|Il Gigante mette a terra il rottame}} Ormai è andato. È... {{NDR|Si volta e si stupisce della forma che il gigante ha donato al rottame}} Hm, non è niente male... *'''Kent''': Sai, Hogarth, viviamo in un'era strana ma straordinaria: l'era atomica. Ma il progresso ha il suo rovescio della medaglia. Mai sentito parlare di ''Sputnik''? <br/>'''Hogarth''': Sì. È il primo satellite lanciato nello spazio. <br/>'''Kent''': Il primo satellite ''straniero'', Hogarth, con tutto ciò che questo comporta. In questo momento è in orbita sulla nostra testa - bop! bop! - e ci osserva. Noi non lo vediamo, ma è lì... un po' come... quella cosa gigante nel bosco. Ignoriamo cosa sia e cosa possa fare. Io non mi sento al sicuro, e tu? <br/>'''Hogarth''': Ma di che cosa sta parlando? <br/>'''Kent''': Di che cosa sto parlando? Mi chiedi di che cosa sto parlando?!? {{NDR|tutti guardano Kent stupiti}} Sto parlando della tua incolumità, della tua sicurezza! Mentre dormi col tuo pigiamino colorato, noi a Washington teniamo gli occhi aperti. Perché? Perché tutti vogliono quello che abbiamo, Hogarth, tutti quanti! Il tuo uomo di ferro è divertente, ma chi l'ha costruito? I russi? I cinesi? I marziani? I canadesi? Non m'interessa! Quello che so è che non l'abbiamo costruito noi, ragione più che sufficiente per temere il peggio e farlo a pezzi! Adesso tu mi racconterai tutto quello che sai e mi condurrai da lui, in maniera che noi possiamo distruggerlo prima che lui distrugga noi! {{NDR|All'improvviso lo stomaco di Kent gorgoglia, effetto del lassativo, costringendolo ad andare in bagno}} Aspettami qui. Tu intanto rifletti. *{{NDR|Dean si trova sulla sua sedia a sdraio in mezzo alla strada a seguito del tuffo del gigante. Un furgone si ferma a fianco}}<br/>'''Guidatore:''' Ehi! <br/> '''Dean:''' Che c'è? <br/>'''Guidatore:''' Sei seduto in mezzo alla strada <br/> '''Dean:''' E allora?! <br/> '''Guidatore:''' Ah, contento tu... {{NDR|se ne va}}<br/> '''Dean:''' La ricreazione è durata anche troppo per oggi... *'''Hogarth''': Io capisco che ti dispiace per quel cervo, ma non è colpa tua. Le creature muoiono. Fa parte della vita. È sbagliato uccidere. Ma non è sbagliato morire. <br/>'''Gigante''': Tu... morire? <br/>'''Hogarth''': Be'... sì. Un giorno, sì. <br/>'''Gigante''': Io... morire? <br/>'''Hogarth''': Non lo so. Tu sei fatto di metallo. Ma hai dei sentimenti. E ti preoccupi per gli altri. Il che significa che hai un'anima. E le anime non muoiono. <br/>'''Gigante''' {{NDR|il gigante guarda su nel cielo}}: Anima? <br/>'''Hogarth''': Mamma dice che è qualcosa che possiedono le persone buone. E continuerà ad esistere in eterno. {{NDR|Hogarth se ne va per tornare a casa, lasciando il gigante da solo a guardare le stelle}} <br/>'''Gigante''': Le anime... non muoiono. *{{NDR|Hogarth torna a casa, nella sua capanna, ma ad aspettarlo vi trova Kent Mansley}} <br/> '''Kent''': Sei in ritardo per la cena, Hogarth. {{NDR|Hogarth, scioccato, tenta di scappare, ma Kent lo precede e gli chiude la porta del capannone}} Tua madre lavorerà fino a tardi, perciò siamo soli, noi due, e faremo quattro chiacchiere. Siediti! {{NDR|Lo spinge su una sedia, e accende una lampada}} Com'è? Troppa luce? Bene... {{NDR|Ridacchia}} Perdonami, Hogarth, ci tenevo ad insegnarti una cosa. <br/> '''Hogarth''': Che potrei mai imparare da lei? <br/> '''Kent''': Puoi imparare, Hogarth, che posso fare quello che voglio, quando voglio, se solo penso che sia nell'interesse della gente. Quel gigante metallico... dove sta? <br/> '''Hogarth''': Non so proprio di che cosa sta parlando. <br/> '''Kent''': Ah, no, eh? Bene... {{NDR|gli mostra una foto}} Questa ti rinfresca la memoria? No? Nemmeno questa? {{NDR|ne mostra un'altra, che mostra Hogarth in primo piano e il Gigante sullo sfondo, e Hogarth resta attonito}} Sei stato sbadato, Hogarth. <br/> '''Hogarth''': Questo non prova niente. <br/> '''Kent''': Può far intervenire l'esercito con una telefonata. <br/> '''Hogarth''': E allora perché non la fa? <br/> '''Kent''' {{NDR|butta via la lampada, rabbioso}}: Dov'è il gigante?! {{NDR|afferra Hogarth per le guance}} Non puoi proteggerlo, Hogarth! Non più di quanto... puoi proteggere tua madre. <br/> '''Hogarth''': Mia madre?<br/> '''Kent''': Eh, è difficile tirare su un figlio da soli. Possiamo renderglielo più difficile. Anzi, talmente difficile che sarebbe poi imperdonabile da parte nostra lasciarti affidato a lei, con tutto ciò che questo comporta. Ti separerebbero da lei, Hogarth. <br/> '''Hogarth''': No, non potete farlo! <br/> '''Kent''': Oh, sì, invece, e lo faremo! <br/> '''Hogarth''' {{NDR|abbassa il capo, mesto}}: È nel deposito di ferri vecchi. Dean McCoffin, sulla Colver Road. <br/> '''Kent''': Già! Il ferrivecchi, ma certo! L'ideale per un mangiametalli! {{NDR|ridacchia e va alle spalle di Hogarth}} Io non mi angoscerei troppo. Tutto ciò non sta accadendo. Si tratta solo... di un brutto sogno. {{NDR|Sorprende Hogarth con un panno bagnato col cloroformio sulla bocca, col quale addormenta il ragazzo}} *'''Kent''': Allora, avanti! Dove sta? <br> '''Dean''': Cosa? <br> '''Kent''': Sai benissimo cosa! Il mostro, quel gigantesco... coso, l'uomo di ferro! <br> '''Dean''': {{NDR|Pausa}} Aahh... l'uomo di ferro! Accidenti, per un momento mi ero quasi spaventato, pensavo che fossimo stati attaccati o invasi. Lui è nel capannone. Venite, ve lo faccio vedere. {{NDR|Fa per aprire il capannone}} Devo dire che siete arrivati appena in tempo. C'è un riccone, sapete, un industriale, che lo vuole nell'atrio della sua società. Ha tirato subito fuori il libretto degli assegni e io gli ho detto: «Ehi! Diventerà suo per il resto della sua vita, ma io? Io dovrei dimenticare di averlo messo al mondo! Via, sia gentile, mi dia il tempo di tagliare il cordone ombelicale». {{NDR|Apre il capannone}} Eccolo lì. {{NDR|Kent entra per primo ed è sbalordito nel vedere il gigante travestito da scultura di metallo}} Comunque, non gliel'ho ancora venduto, perciò, se siete fortemente interessati, provate a farmi un'offerta. Se la vostra sarà migliore... <br> '''Kent''': {{NDR|balbettante}} Ma... signore... mi a-<br> '''Rogard''' {{NDR|sull'orlo di una crisi di nervi}}: Mi segua di fuori, Mansley.<br> '''Kent''': Sì, signore... *'''Dean''': Vattene via! {{NDR|Il gigante guarda Dean e Hogarth, confuso}} Ho detto: vattene via! Hai capito? <br/> '''Gigante''': No, fermi! Perché? <br/> '''Hogarth''': È stato un incidente. È nostro amico... <br/> '''Dean''': È una macchina da guerra, Hogarth. Perché pensi che l'esercito fosse qui? È un'arma! Una gigantesca arma che cammina! <br/> '''Gigante''': No... io... io no arma! <br/> '''Dean''': Ah, sì? E questa, eh? {{NDR|il Gigante nota un autobus che ha distrutto coi suoi raggi laser oculari}} Per poco non colpivi così anche Hogarth. <br/> '''Gigante''': No... {{NDR|corre via, impaurito e disperato}} <br/> '''Hogarth''': Torna indietro! <br/> '''Dean''': Hogarth! No, fermati!<br/> '''Hogarth''' {{NDR|si mette a correre dietro al Gigante}}: Gigante! Torna qui! <br/> '''Dean''' {{NDR|non potendo fermare Hogarth, Dean nota la pistola giocattolo del ragazzino e la raccoglie}}: Si stava difendendo... lui ha soltanto reagito all'aggressione! *'''Rogard''': Niente lo ferma. Lo abbiamo colpito con tutto quello che avevamo! <br/> '''Kent''': Non con tutto, generale: ''la bomba''. {{NDR|Il generale si toglie gli occhiali e lo guarda scioccato}} Il ''Nautilus'' è armato con missili atomici, non è lontano. <br/> '''Rogard''': Lei mi spaventa, Mansley. Dovremmo bombardare noi stessi per annientarlo? <br/> '''Kent''': Generale, il gigante sembra seguire chiunque lo attacchi. Possiamo attirarlo fuori città e poi distruggerlo. <br/> '''Rogard''' {{NDR|A uno dei suoi soldati}}: Chiama il ''Nautilus'', voglio che inquadrino il robot e attendano il mio ordine. *'''Rogard''': Come sarebbe a dire "è amichevole"? <br/>'''Dean''': È così, l'attaccarlo fa scattare un meccanismo di difesa. <br/>'''Kent''': Non lo ascolti, generale, distrugga il mostro finché è in grado di farlo! {{NDR|Il Gigante inizia ad avvicinarsi ai soldati}}<br/>'''Dean''': Generale, se ordina di fare fuoco, ricominceremo tutto daccapo! <br/>'''Kent''': Basta, generale, è in gioco il nostro futuro! <br/>'''Soldato''': Ordini, signore? <br/> '''Dean''': È per avere un futuro che si deve fermare adesso! <br/>'''Soldato''': È vicinissimo! Che dobbiamo fare? <br/>'''Hogarth''' {{NDR|rivelandosi sulle mani del Gigante, dopo averlo rinsavito, agita le braccia}}: Non sparate! Non sparate! <br/>'''Annie''': Hogarth! <br/>'''Rogard''': Non sparate! Il ragazzo è vivo? <br/>'''Kent''': È un trucco, lanci il missile! <br/>'''Rogard''': Cosa? È matto, Mansley?! A tutte le unità, ritiratevi! Rogard a ''Nautilus'', rispondete, ''Nautilus''! <br/>'''Marinaio del ''Nautilus''''': Qui ''Nautilus'', attendiamo istruzioni. <br/>'''Kent''' {{NDR|strappa di mano la radio e urla}}: Lanciate il missile ora!<br/>{{NDR|Il capitano preme il pulsante rosso, lanciando il missile nel cielo}} <br/>'''Rogard''' {{NDR|afferra Kent per la giacca}}: Quel missile punta verso la posizione attuale del gigante! E dov'è il gigante, Mansley?! <br/>'''Kent''' {{NDR|vede il gigante alle sue spalle}}: Ehm... Ooh... T-tutti pancia a terra, c'è un rifugio atomico qui vicino, e...<br/>'''Rogard''': Non c'è alcun modo di sopravvivere a questo, idiota! <br/>'''Kent''': Vuole dire... che stiamo tutti... <br/> '''Rogard''': Per morire, Mansley. Per il bene del nostro paese. <br/>'''Kent''' {{NDR|nel panico totale}}: Al diavolo il paese! Io voglio vivere! {{NDR|Disarciona un soldato da una jeep e tenta di scappare, ma un secondo dopo il gigante gli blocca la fuga. I soldati puntano i loro fucili su Kent}} <br/>'''Rogard''': Trattenetelo, ragazzi, e assicuratevi che rimanga qui al suo posto da bravo soldato. *'''Hogarth''' {{NDR|guarda dove si sta dirigendo il missile}}: Oh, no... {{NDR|il Gigante lo guarda preoccupato}} È un missile. Quando cadrà a terra... moriranno tutti. <br/>'''Abitante''': Eccolo lì! {{NDR|gli abitanti vanno nel panico vedendo il missile. Il Gigante guarda gli abitanti della città, sapendo che il missile ucciderà tutti per davvero.}} <br/>'''Annie''': Non cerchiamo un rifugio? <br/>'''Dean''': Non servirebbe. <br/>'''Gigante''': Io... aiutare. <br/>'''Hogarth''': Gigante...? <br/>'''Gigante''' {{NDR|si inginocchia e gli punta il dito}}: Hogarth. Io andare. Tu restare. {{NDR|Gli alza il mento e dice di no col dito}} Non mi seguire. {{NDR|e si prepara a volare}} <br/>'''Hogarth''': Ti voglio bene. <br/>{{NDR|Il Gigante si alza in volo sotto lo sguardo di tutti. Mentre il missile comincia a scendere, il Gigante raggiunge lo spazio profondo, andando deliberatamente addosso al missile.}} <br/>'''Hogarth''' {{NDR|nella mente del gigante}}: ''Tu sei chi scegli e cerchi di essere.''<br/>'''Gigante''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Superman. {{NDR|chiude gli occhi prima che il missile lo colpisca in pieno}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film d'animazione]] 45ppslpdtgqbf30l5vi7u1aupwgrtvg Utente:Smashfanful 2 157218 1217859 1217067 2022-07-19T13:37:23Z Smashfanful 64280 /* Voci create */ wikitext text/x-wiki {{#Babel:it|en-4}} Sarò breve. Salve. ==Voci create== *[[Alessandro Forlani (scrittore)]] *[[Alex Connor]] *[[Anthony Riches]] *[[Barbara Mertz]] *[[Batman: Arkham City]] *[[Batman: Arkham Knight]] *[[Batman: Arkham Origins]] *[[Ben Kane]] *[[Bernard Simonay]] *[[Bionicle - La maschera della luce]] *[[Dinah Jefferies]] *[[Fabio Delizzos]] *[[Fearless (film 2006)]] *[[Gabriella Genisi]] *[[Gareth L. Powell]] *[[Genghis Khan - Il grande conquistatore]] *[[Gilly Macmillan]] *[[God of War II]] *[[God of War III]] *[[Gordon Doherty]] *[[I dieci comandamenti (film 1956)]] *[[Il gigante di ferro]] *[[Isabel Giustiniani]] *[[Javier Negrete]] *[[Jenny Blackhurst]] *[[Kate Quinn (autrice)]] *[[Kim Stanley Robinson]] *[[Lynda S. Robinson]] *[[Madeline Miller]] *[[Mariangela Cerrino]] *[[Massimiliano Colombo]] *[[Matteo Strukul]] *[[Noah Gordon]] *[[Patricia Gibney]] *[[Paul Doherty]] *[[Red 2]] *[[Robert Fabbri]] *[[Roberto Genovesi]] *[[Santiago Posteguillo]] *[[Simone Sarasso]] *[[Spartacus]] *[[The Spectacular Spider-Man (serie animata)]] *[[Totò Sapore e la magica storia della pizza]] *[[Walter Astori]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} m2ump32o6fuljk7zbnnx0866a0h4je7 Théodore de Banville 0 159210 1217903 1070337 2022-07-19T17:26:07Z Sun-crops 10277 fix. wikitext text/x-wiki [[File:Félix Nadar 1820-1910 Portrait de Théodore de Banville.jpg|thumb|Théodore de Banville, fotografato da Félix Nadar]] '''Théodore Faullain de Banville''' (1823 – 1891), poeta, drammaturgo, critico teatrale e scrittore francese. ==Citazioni di Théodore de Banville== *''Feroce e rosa, un guizzo di fuoco nella pupilla, | Sfrontato, ebbro, divino, è lui, [[Pulcinella]].''<!--maiuscole come da scelta stilistica dell'autore--> :''Féroce et rose, avec du feu dans sa prunelle, | Effronté, saoul, divin, c'est lui Polichinelle.''<ref>{{fr}} Citato in Théodore Duret, ''Histoire d'Édouard Manet et de son oeuvre'', VisiMuZ Éditions, [https://books.google.it/books?id=8-geCwAAQBAJ&lpg=PA130&dq=&pg=PA130#v=onepage&q&f=false p. 130].</ref> *[..] si morirà di disgusto se non si fa, di tanto in tanto, un grande bagno di azzurro [...]. :[...] ''on mourra de dégoût si l'on ne prend pas, de ci de là, un grand bain d'azur'' [...].<ref>Distico composto per una litografia di [[Édouard Manet]]. {{fr}} Da ''Odes funambulesques: {{small|avec un frontispice gravé à l'eau-forte par Bracquemond d'après un dessein de Charles Voillemot}}'', Poulet-Malassis et De Broise Imprimeurs-Editeurs, Alançon, 1857, [https://books.google.it/books?id=X7JbAAAAcAAJ&dq=&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV].</ref> ==Citazioni su Théodore de Banville== *Ora io vi domando: questa teoria, che è poi il caposaldo di tutta la poetica di {{sic|Teodoro di Banville}}, consistente nell'attribuire ad una parola, solo perché ha ufficio di rimare il verso, una forza di rappresentazione così autonoma e così invadente e un valore di evocazione tanto grande che tutto il resto rimane poco più di un'ombra o di un riempitivo, non dà anche a voi, come dà a me, il sospetto che essa sia il primo nocciolo intorno al quale s'incrostano poi di mano in mano tutte le forme del simbolismo letterario? ([[Enrico Panzacchi]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Banville, Théodore de}} [[Categoria:Drammaturghi francesi]] [[Categoria:Poeti francesi]] [[Categoria:Scrittori francesi]] 7kw7el11tknbym6wayoo8ie1icmgr28 Nguyễn Văn Thiệu 0 159376 1217883 999800 2022-07-19T14:30:33Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Nguyễn Văn Thiệu.jpg|thumb|Nguyễn Văn Thiệu nel 1966]] '''Nguyễn Văn Thiệu''' (1923 – 2001), generale e politico vietnamita. ==Citazioni di Nguyễn Văn Thiệu== *Non esistono prigionieri politici nel Sudvietnam.<ref>Citato in [[Igor Man]], [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0149_01_1973_0143_0018_5083084/ ''I prigionieri di Thieu''], ''La Stampa'', 20 giugno 1973</ref> {{Int|Discorso sugli [[accordi di pace di Parigi]]|da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1504_02_1973_0020_0001_21194487/ Il Vietnam per ora rimane diviso in due]'', ''La Stampa'', 24 gennaio 1973}} *Non riconosceremo mai due governi paralleli nel Sud Vietnam. *Il Vietnam rimarrà diviso in due parti e sarà riunificato con mezzi pacifici. I comunisti sono costretti a riconoscere due Vietnam. Il Vietnam del Nord rispetterà la sovranità o l'indipendenza del Vietnam del Sud. I comunisti sono costretti a riconoscere che nel Vietnam del Sud vi è un governo legale. Non vi sarà un governo bipartito. *Non dovremo riporre molta fiducia nella firma dei comunisti. I comunisti devono avere inghiottito un boccone amaro firmando questo accordo di pace. Noi e soltanto noi abbiamo la capacità di mantenere la pace. Nessun corpo internazionale, quale che sia la sua efficacia, può effettivamente controllare il mantenimento della pace nel Vietnam. *Per noi questo è soltanto un armistizio. {{Int|Dall'intervista di [[Oriana Fallaci]]|in ''Intervista con la storia'', Rizzoli, Milano, 1974.}} *{{NDR|Su [[Ngô Đình Diệm]]}} Mi avevan promesso di non ammazzarlo. Io gli avevo detto: va bene, partecipo alla condizione che non sia ammazzato. Invece lo ammazzarono, quegli idioti. Quegli irresponsabili, pazzi. Mi dette un dolore che sta ancora qui, tra la testa e il cuore. Ogni anniversario della sua morte fo dire una Messa, qui nella mia cappella. E prego sempre per lui, per la sua anima. *Quando si manda avanti un paese, guai a tenere rancori. *{{NDR|Sugli [[accordi di pace di Parigi]]}} Io sostengo che accettare un esercito di 300.000 soldati in un paese significa riconoscere la sovranità di tale esercito su quel paese. Significa considerare i nordvietnamiti come liberatori anziché come aggressori. E di conseguenza significa considerare l'esercito sudvietnamita come un esercito mercenario degli americani. Insomma, rivoltar la frittata. *Tutti mi chiedono la stessa cosa: «Signor presidente, se lei è così forte da un punto di vista militare e politico, di che si preoccupa?». Glielo spiego io di che mi preoccupo. Non è mica difficile, per un nordvietnamita, imparare l'accento del Sud e passare da sudvietnamita. Sono vietnamiti anche loro. Tra noi non sono mica riconoscibili come gli americani. Quel trucchetto non l'hanno già fatto nel Laos coi [[Pathet Lao]]? *Che razza di pace è una pace che dà ai nordvietnamiti il diritto di tener qui le loro truppe?! Che razza di trattato è un trattato che legalizza la loro presenza de facto? *Non bisogna prender sul serio ciò che [[Phạm Văn Đồng|Pham Van Dong]] dice nelle interviste e nella sua propaganda. Lui ripete che i nordvietnamiti non vogliono un governo comunista nel Sud Vietnam, non vogliono un bagno di sangue nel Sud Vietnam, non vogliono il possesso nel Sud Vietnam: ma lo ripete solo per calmare gli americani che temono il bagno di sangue. *Quando tratti coi comunisti, non devi fissare una data di scadenza. Non devi dirgli che vuoi rimpatriare i prigionieri il più presto possibile e concluder la pace il più presto possibile: sennò se ne approfittano. [...] È uno sbaglio madornale perché loro conoscono la mentalità occidentale, la democrazia occidentale, e così ti ricattano. Loro sanno benissimo che se il presidente degli Stati Uniti fissa una data di scadenza, tutto il Congresso gli sta addosso ed esige che mantenga la promessa. E cosa riescono a dimostrare? Che il presidente Nixon è incapace di portare la pace entro la data fissata da lui stesso. *Nord o Sud, siamo tutti vietnamiti e io conosco i vietnamiti un po' più degli americani. Nel 1968, quando la Conferenza per la pace si aprì a Parigi, molti chiedevano: «Signor Thieu, quando crede che la Conferenza si concluderà?» E io rispondevo: «Vous savez... Se i comunisti accettano di negoziare, vuol dire che hanno bisogno di negoziare. Non che vogliono la pace. Ciò che vogliono è la sospensione dei bombardamenti per prender respiro e lanciare un'altra offensiva. Approfittando di questa pausa, tenteranno di infliggerci un'altra Dien Bien Phu». Più o meno quel che fecero durante la [[Conferenza di Ginevra (1954)|Conferenza di Ginevra nel 1954]]. A Ginevra non facevan che perdere tempo e giocavano lo stesso che hanno giocato per quattr'anni a Parigi. Ma quando vinsero a Dien Bien Phu diventaron subito svelti e conclusero. Se non ci fosse stata Dien Bien Phu, la Conferenza di Ginevra sarebbe durata fino a oggi. *I francesi ci abbandonarono nel 1954 e, in seguito a ciò, mezzo Vietnam cadde nelle mani dei comunisti. Se gli Stati Uniti ripetono ciò che fecero i francesi, anche l'altro mezzo Vietnam farà la stessa fine. *Se l'America ci abbandona, per noi è la fine. La fine completa, assoluta, e discuterne ancora non serve. Ricorda il Tibet? Nessuno intervenne, nel Tibet, nemmeno le Nazioni Unite, e ora il Tibet è comunista. *Io non amo certo la guerra. Essere costretto a farla non mi dà nessuna allegria. Quindi i bombardamenti di Hanoi non mi fanno bere champagne, così come non mi fanno bere champagne i razzi su Saigon. Ma, francamente, e dal momento che questa guerra esiste, bisogna farla. *Mademoiselle, la guerra è una malattia. A nessuno piace, ma quando ci casca addosso, bisogna risolverla velocemente. Senza gradualismo. Il gradualismo del presidente Johnson era insostenibile. Egli non realizzò mai questa semplice verità: la guerra si fa o non si fa. E il gradualismo che gli americani hanno seguito dopo Johnson è stato lo stesso. *Il comunismo non va bene pei vietnamiti. Sono troppo individualisti, e io le assicuro che solo pochi milioni su venti milioni sono comunisti, al Nord. *Se firmiamo la pace domani, cosa avremo vinto nel Sud Vietnam? Glielo dico io cosa. L'inflazione, centinaia di migliaia di morti, Dio sa quante città distrutte, un milione di profughi, un milione di soldati da pagare ogni mese... Sopportare la guerra in casa propria significa già aver perso la guerra, anche se la vittoria vien scritta nero sul bianco in un armistizio. *Non abbiamo vinto nulla, nulla. Abbiamo perso per scambiare la nostra sconfitta con un trattato di pace. *Questa guerra durerà fino al giorno che [[Võ Nguyên Giáp|Giap]] vorrà, cioè fino a quando egli vorrà imporcela. *I miei soli nemici sono i comunisti quando vogliono portare il comunismo qui. A casa loro possono tenerlo quanto gli pare. *Penso che sia stato un buon generale ma nient'affatto il Napoleone asiatico che lui crede d'essere. La grandezza di [[Võ Nguyên Giáp|Giap]] è stata inventata dalla stampa francese dopo Dien Bien Phu. E Dien Bien Phu resta la sua unica grande vittoria, sebbene non sia stata la vittoria straordinaria che egli sostiene e che i francesi hanno sempre sostenuto sui loro giornali. Da un punto di vista militare, Dien Bien Phu fu una battaglia facile per Giap. I francesi, a Dien Bien Phu, non avevan più nulla: né gli aeroplani, né i carri armati, né l'artiglieria. Giap non ebbe che da usare la marea umana e la tattica delle divisioni sempre fresche. Siamo onesti: a Dien Bien Phu cosa persero, in fondo, i francesi? Neanche un decimo del loro esercito. Qualsiasi generale francese che si trovava allora in Indocina le racconterà che l'esercito francese non era affatto sconfitto del tutto: se avessero ricevuto rinforzi da Parigi, avrebbero potuto difendere perfino il Vietnam del Nord. La guerra non fu persa dai francesi a Dien Bien Phu e grazie a Giap. La guerra fu persa a Dien Bien Phu perché era già stata perduta in Francia politicamente, psicologicamente, moralmente. *Mi fanno una gran pena, i neutralisti, perché si prestano al gioco dei comunisti. Che ingenui. Credono di fare la politica e si lasciano menare pel naso dai comunisti. Tanto varrebbe che raggiunsero le unità vietcong e ci combattessero con le armi. Li rispetterei molto di più. *La democrazia come ce l'hanno in America o come l'avete voi in Europa non può ancora esistere qui. Non siamo ancora pronti per essa. Non dimentichi che il Vietnam non ha mai conosciuto una vita democratica nel senso che dà lei a questa espressione. Fino al 1945 siamo stati una colonia francese. Fino al 1954 siamo stati dominati dai vietminh. Fino al 1963 siamo stati sotto il presidente Diem. Mi permetto dunque di affermare che la democrazia, qui, ha incominciato a esistere solo nel 1965, quando Thieu è diventato presidente. *Mi piace la responsabilità, più che il potere. Ecco perché dico che il potere non va mai diviso con altri. Ecco perché sono sempre io a decidere. Sempre! ==Citazioni su Nguyễn Văn Thiệu== ===[[Oriana Fallaci]]=== *La sera andava a letto assai tardi. Fino alle due del mattino non dormiva mai. Addormentandosi lasciava la radio accesa, così la radio restava accesa anche mentre dormiva. Era così abituato a dormire con la radio accesa, anzi a distinguer nel sonno la musica delle parole, che quando la musica cessava e il notiziario incominciava lui apriva subito gli occhi e ascoltava con lucida mente. Non credessi con ciò, tuttavia, che non sapesse apprezzare la vita. A volte giocava a tennis, andava a cavallo, e tre o quattro volte la settimana si faceva proiettare un film. Storie sentimentali, western, judo e karaté. L'unica cosa che non aveva tempo di fare era leggere. *Niente in lui denunciava la diabolica astuzia grazie a cui è rimasto fino a oggi un tiranno protetto da un esercito di un milione di uomini e da un corpo di polizia che semina stragi. *Sembrava così piccolo, così perduto, così solo. Sembrava il simbolo stesso di un paese schiaccato, sfruttato, umiliato dagli interessi di chi fa e disfa il destino altrui come un balocco. ===[[Nguyễn Cao Kỳ]]=== *A volte mi chiedo se Theiu non sia comunista: tutto ciò che fa è talmente a vantaggio dei comunisti. Mi chiedo anche perché i comunisti abbiano sempre insistito tanto per vederlo cacciare. Con lui dentro il palazzo presidenziale, tutto sarebbe più facile per Giap. Più veloce. *È un grande attore. Il più grande attore che le capiterà mai di conoscere. *Lui non si attribuisce mai nessuna colpa. Butta sempre la colpa sugli altri: sui generali, sui soldati, sui politici, sugli americani, sul popolo, sulla stampa straniera che lo diffama. Su tutti fuorché su Thieu. *Nessuno lo ha mai preso sul serio nelle sue minacce di voler restare presidente. Ha troppa paura di morire. Non è mai stato pronto a morire. E io lo conosco troppo bene per immaginarlo in città il giorno in cui arriveranno i nordvietnamiti. *Per anni Thieu ha fatto ciò che voleva. Senza ascoltare nessuno fuorché se stesso. Prima non si curava dello squallore indecente in cui viveva il suo popolo. Ora non si cura nemmeno se il suo popolo vive o muore. Un vero dittatore. *Quando la guerra si avvicina, il primo impulso è quello di allontanarsi il più possibile. Ammenoché non ci si senta protetti dall'esercito. Dall'esercito di Thieu, invece, ci si sente abbandonati. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Thiệu, Nguyễn Văn}} [[Categoria:Militari vietnamiti]] [[Categoria:Personalità della guerra del Vietnam]] [[Categoria:Politici vietnamiti]] m3tqw5glpp996fvpdz9p2nsq4v791si Jean-Baptiste-Siméon Chardin 0 159811 1217898 1079120 2022-07-19T16:49:55Z Sun-crops 10277 fix wikitext text/x-wiki [[File:Chardin - Autoportrait dit au chevalet, R.F. 31748.jpg|thumb|Jean-Baptiste-Siméon Chardin, autoritratto]] '''Jean-Baptiste-Siméon Chardin''' (1699 – 1779), pittore francese. ==Citazioni di Jean-Baptiste-Siméon Chardin== *Colui che non ha sentito la difficoltà dell'[[arte]], non fa nulla che valga qualcosa.<ref name=chardin>Citato in [[Pietro Citati]], ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/03/20/chardin-morandi-uno-studio-fisso-nel-tempo.html Chardin Morandi uno studio fisso nel tempo]'', ''repubblica.it'', 20 marzo 2009.</ref> *{{NDR|Rispondendo alla regina di Svezia che sollecitava la consegna dei dipinti commissionati}} Prendo tempo, perché mi sono fatto l'abitudine di lasciare le mie [[Opera d'arte|opere]] solo quando, secondo i miei occhi, non hanno più nulla da desiderare, e diventerò a questo proposito più rigoroso che mai.<ref name=chardin /> ==Citazioni su Jean-Baptiste-Siméon Chardin== *Aveva una fortissima volontà di ascesi e di concentrazione: pensava in segreto che solo nel piccolo e nel minimo gli uomini possono trovare la perfezione. Per raggiungere questa perfezione, a lui bastava una bottiglia, un bicchiere d'argento, un grappolo d'uva, una pera, qualche fragola. In un periodo della sua vita, compose solo quadri di pochi centimetri quadrati: come se il riflesso della luce in fondo a un paiolo fosse l'unica cosa che gli importava nell'universo. ([[Pietro Citati]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Chardin, Jean-Baptiste-Siméon}} [[Categoria:Pittori francesi]] k37jrxhoxfl6fj1pmp8pln1of9q001n David Rocco 0 159820 1217902 1067499 2022-07-19T17:07:55Z Sun-crops 10277 fix, non scrivo da un post, perché è tutto il post wikitext text/x-wiki [[File:David rocco 2014-05-30 23-59.JPG|thumb|David Rocco, 2014]] '''David Rocco''' (1970 – vivente), cuoco, scrittore, produttore esecutivo canadese. ==Citazioni di David Rocco== *{{NDR|[[Napoli]]}} Comm si bell... I miss you assai assai.<ref>Come sei bella.... Mi manchi assai assai. [https://m.facebook.com/davidroccosvita/posts/comm-si-bell-i-miss-you-assai-assai-napoli-seeyousoon-forzanapolisempre/10156175600455745/ Post su Facebook] dell'11 febbraio 2019.</ref> *Ho vissuto in questa città, per la prima volta, non da turista, ma da napoletano. Per conoscerla a fondo dovevo anche viverla a fondo. Per me è stata l’esperienza lavorativa più bella in assoluto. Oggi mi sento come un vero e proprio ambasciatore di Napoli. Parlo sempre di questa città stupenda quando vengo intervistato dai giornali americani. Molti mi chiedono perché ho scelto di raccontare proprio Napoli. Io rispondo che volevo raccontare una città diversa. All'estero l'Italia viene associata alla pizza, al caffè, al sole, ma in realtà tutti questi cliché provengono da Napoli: questo fa capire che è Napoli il vero cuore dell'Italia. Molti che vanno in vacanza in Italia scelgono altre regioni come la [[Toscana]] per prendere il vino, ma questa come altre mete simili fanno parte del turismo chic; per conoscere veramente l’Italia bisogna andare a Napoli.<ref>Dall'intervista di David Rocco, ''[https://www.napolitoday.it/blog/napolisocial/dolce-vita-david-rocco-napoli-intervista.html#:~:text=Io%20rispondo%20che%20volevo%20raccontare,il%20vero%20cuore%20dell'Italia. Dolce Vita, la star televisiva David Rocco: "Napoli è il vero cuore dell'Italia"]'', ''napolitoday.it'', 15 giugno 2017.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Rocco, David}} [[Categoria:Cuochi]] [[Categoria:Scrittori canadesi]] ppba1sjfuv3kmzlgqar0wjw8dy3mdc4 Alfredo Pedullà 0 161164 1217933 1010690 2022-07-20T01:19:34Z Danyele 19198 /* Citazioni di Alfredo Pedullà */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Alfredo Pedulla (cropped).jpg|thumb|Alfredo Pedullà (2018)]] '''Alfredo Pedullà''' (1964 – vivente), giornalista italiano. ==Citazioni di Alfredo Pedullà== *{{NDR|«Quanto è cambiato il mondo del [[giornalismo]]?»}} È cambiato radicalmente, si è ribaltato e in qualche caso è peggiorato. Ai miei tempi c'era un culto e un modo diverso di fornire le notizie, adesso con l'era di [[internet]] è un giornalismo più [[Consumismo|consumistico]], se dovessi darti un aggettivo direi che è cambiato in modo totale.<ref>Dall'intervista di Massimo Corsano, ''[http://www.vanovarava.it/vnv/index.php?option=com_content&view=article&id=2089:lintervista-ad-alfredo-pedulla&catid=73:personaggi-vari&Itemid=135 L'intervista ad Alfredo Pedullà]'', ''Vanovarava.it''.</ref> *{{NDR|Sul [[calciomercato]]}} [...] le trattative vanno chiuse quando durano 7 mesi, perché altrimenti sembrano chiacchiere anche le mie, malgrado conferme totali. E a me dispiace molto...<ref>Da un [https://twitter.com/AlfredoPedulla/status/1549137195390439424 post] sul profilo ufficiale ''Twitter.com'', 18 luglio 2022.</ref> ==''Te lo do io lo scoop''== *[[Maurizio Zamparini]] è un presidente diretto: non parla a vanvera, fa la fortuna dei giornalisti perché è il principale nemico delle frasi banali. Con una dichiarazione potresti costruirci due pagine o un'intera trasmissione televisiva. Quando è in vena, e spesso lo è, va talmente a ruota libera che sarebbe il caso di scritturarlo in esclusiva: un'intervista a settimana alzerebbe la tiratura di qualsiasi quotidiano o mensile. (cap. ''Zamparini, vulcano sempre acceso'', p. 17) *Chiacchierato, odiato o amato senza via di mezzo: questo è [[Zdenek Zeman]], l'allenatore che ha fatto discutere molto per alcune [[Presunto abuso di farmaci della Juventus F.C.|esternazioni extracalcistiche]]. Zeman non sfugge alla regola: o lo accetti, in tutto e per tutto, oppure lo detesti senza pensarci su un attimo. (cap. ''L'incontro con Zeman'', p. 25) *La [[lealtà]] è la prima cosa, una [[virtù]] indispensabile che dovrebbe essere tenuta in altissima considerazione. Non può esserci [[notizia]], pur importantissima, in grado di alterare rapporti consolidati dal tempo. A me è successo in diverse occasioni: quante volte mi hanno detto «lo sai soltanto tu, ma ti prego di non scriverlo, la semplice ipotesi rischierebbe di farmi saltare la trattativa». Quel «lo sai soltanto tu» diventa spesso un'arma a doppio taglio, un potenziale — pericolosissimo — boomerang. Lo sai, ma non puoi scriverlo; se non lo scrivi, il rischio (forte) è che lo scriva qualche altro. Più passano i giorni e più sei assalito dal tormento, dal rimpianto, dai dubbi, dagli scrupoli. Insomma, una situazione da strizza-cervello. (cap. ''Zac e il segreto Milan'', p. 31) *Gli allenatori "sequestrati" sono quelli che, pur in presenza di un contratto con le rispettive società, hanno deciso di andar via. Eppure non vengono liberati. Per un cavillo, una ripicca e per tantissimi altri motivi. Gli allenatori sequestrati sono quelli che, al momento di firmare il famoso e impegnativo lungo contratto, non sanno né possono sapere che molto presto si pentiranno. Perché arriverà un'offerta migliore, superiore. Oppure perché si guasterà il rapporto con il presidente tal dei tali [...]. Sono storie che diventano godibili romanzi di calcio mercato: piacciono ai lettori, hanno sviluppi clamorosi, vanno vissute giorno per giorno perché nascondono sorprese sempre più gustose. Quasi come un [[Serie televisiva|serial televisivo]]: colpi di scena dietro l'angolo. (cap. ''Ventura-Rossi, gli allenatori sequestrati'', p. 44) *Gli addetti ai lavori sono spesso restii a dare notizie ai giornalisti prima che una trattativa diventi ufficiale: il fatto di scriverla quando è sicura soltanto all'80 per cento la rende vulnerabile e quindi aumentano le possibilità che salti. A maggior ragione se uscisse su un quotidiano, oppure se venisse lanciata nei dettagli da una trasmissione sportiva. Mancherebbero le fonti attendibili se non si lavorasse all'interno del famoso perimetro (società, procuratori, giocatori interessati) con scrupolo e soprattutto dopo aver coltivato rapporti nei minimi dettagli. Se sei fuori da quel famoso perimetro, difficilmente avrai una notizia in anteprima: al massimo dovrai accontentarti di un comunicato ufficiale [...]. Ma quale sarebbe il gusto? [...] No, un cronista di calcio mercato non potrebbe essere soddisfatto: ci sarebbero i margini per ritirarsi e spegnere definitivamente il [[computer]]. (cap. ''Zarate, un lampo nella notte'', pp. 70-71) *Chi lo conosce bene regala il seguente manifesto di [[Walter Mazzarri|Walter]] {{NDR|Mazzarri}}: gran lavoratore, vive per il calcio, la tattica è la sua passione, qualsiasi cosa studiata al millimetro, così pignolo e preciso che quasi quasi respingeresti al mittente il suo modo di interpretare la professione ventiquattro ore su ventiquattro. (cap. ''Gli scoop e la lite con Mazzarri'', pp. 73-74) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Alfredo Pedullà, Xavier Jacobelli, ''Te lo do io lo scoop'', prefazione di Marco Mazzocchi, Reggio Emilia, Imprimatur, 2013. ISBN 978-88-6830-035-7 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Pedullà, Alfredo}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] mc0ybz54qnefprt0l59si7s9dw5blxl Ziauddin Yousafzai 0 161755 1217881 1094069 2022-07-19T14:26:06Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki [[File:Remise du Prix Sakharov à Malala Yousafzai Strasbourg 20 novembre 2013 01 (cropped).jpg|thumb|Ziauddin Yousafzai nel 2013]] '''Ziauddin Yousafzai''' (1967 – vivente), attivista pakistano. ==Citazioni di Ziauddin Yousafzai== {{Int|Da ''[https://www.ted.com/talks/ziauddin_yousafzai_my_daughter_malala/transcript?embed&#61;true&language&#61;it Mia figlia, Malala]''|''Ted.com'', marzo 2014}} *In molte società patriarcali e tribali, di solito i figli conoscono i loro padri, ma io sono uno dei pochi padri che è conosciuto da sua figlia, e ne sono orgoglioso. *Io ho cinque sorelle, e nessuna di loro ha potuto andare a scuola, e rimarrete scioccati, due settimane fa, mentre stavo compilando il modulo per il visto canadese, e stavo compilando la parte del modulo riguardante la mia famiglia, non mi sono venuti in mente i cognomi di alcune delle mie sorelle. E il motivo è che non ho mai, mai visto i nomi delle mie sorelle su nessun tipo di documento. Questo è il motivo per cui ho valorizzato mia figlia. Quello che mio padre non ha potuto dare alle mie sorelle e alle sue figlie, ho pensato di doverlo cambiare. *Ho insegnato alle mie ragazze, ho insegnato alle mie studentesse, di disimparare la lezione sull'obbedienza. Ho insegnato ai miei studenti maschi a disimparare la lezione sul cosiddetto pseudo-onore. *Noi aspiravamo a più diritti per le donne, ed avevamo difficoltà ad avere sempre più spazio per le donne nella società. Ma ci siamo imbattuti in un fenomeno nuovo. È stato letale per i diritti umani particolarmente per i diritti delle donne. È stato chiamato Talebanizzazione. Significa una negazione completa della partecipazione delle donne in ogni tipo di attività politica, economica e sociale. Centinaia di scuole sono state perse. Alle ragazze non era permesso andare a scuola. Alle donne è stato imposto di indossare veli ed è stato impedito loro di andare nei mercati. I musicisti sono stati messi a tacere, le ragazze venivano frustate e i cantanti sono stati uccisi. In milioni soffrivano, ma solo pochi parlavano, e questa era la cosa più spaventosa quando sei circondato da persone che uccidono e frustano, e vuoi far valere i tuoi diritti. È davvero la cosa più spaventosa. *Alcune persone mi chiedono, cosa c'è di speciale nel mio insegnamento che ha reso Malala così audace, così coraggiosa e così aperta e composta? Rispondo loro, non chiedetemi cos'ho fatto. Chiedetemi cosa non ho fatto. Non le ho tarpato le ali, tutto qui. {{Int|1=''[https://it.gariwo.net/interviste/sono-diventato-una-persona-che-odia-tutte-le-ingiustizie-19586.html "Sono diventato una persona che odia tutte le ingiustizie"]''|2=''The Guardian'', riportato in ''It.gariwo.net'', 16 novembre 2018}} *Ero scuro di pelle, non provenivo da una famiglia ricca, avevo problemi di balbuzie, così venivo bullizzato da alcuni miei compagni di classe e dai miei cugini, e mi sentivo molto infelice e arrabbiato. Sono diventato una persona che odia tutti i tipi di discriminazione e di ingiustizia sociale, che sia per il colore della pelle di qualcuno o per un suo difetto o inabilità fisica o per lo status sociale. Sono diventato molto consapevole di tutte queste discriminazioni, e una delle peggiori era quella tra ragazzi e ragazze. Ed ecco perché la missione della mia vita è diventata di lottare per i diritti delle donne, per l'educazione delle ragazze, per la capacità delle ragazze di trovare ed esprimere delle risorse al di là delle proprie condizioni di salute o familiari. *I talebani erano così terribili e crudeli. È stato il periodo peggiore per tutti noi e specialmente per coloro, come me, che si erano esposti contro i talebani, parlando contro il divieto dell'istruzione delle ragazze, condannando i bombardamenti e le chiusure delle scuole. Ho passato alcune notti a casa di un mio amico perché non volevo essere ucciso di fronte alla mia famiglia. *Non è mai perfetta, in nessun Paese lo è – ogni Paese deve lottare per la pace esterna e interna. Perfino quest'anno, quando siamo andati in Pakistan, è stata una decisione di Malala. Io dicevo di aspettare. Lei mi ha detto: "Aba, non ci sarà mai un tempo perfetto per tornare. Andiamo. Dobbiamo andare". Ero così fiero di lei. Ho detto: "Ok, sono tuo padre, sarà molto difficile se vai per conto tuo e io e la famiglia non siamo con te". Così lei ci ha portati tutti indietro in Pakistan e spero che lo farà ancora. ==''Libera di volare''== === [[Incipit]] === Molte persone, con il cuore colmo di amore e gentilezza, mi chiedono: «Qual è stato il momento in cui ti sei sentito orgoglioso, Ziauddin?». Forse mi stanno sollecitando a rispondere: «Quando Malala ha ricevuto il premio Nobel per la pace, ovviamente»; oppure: «Quando ha parlato per la prima volta alle Nazioni Unite, a New York»; o anche: «Quando ha conosciuto la regina d'Inghilterra».<br>Malala è onorata e rispettata nel mondo intero, ma mi è impossibile rispondere a questa domanda perché non la riguarda davvero come figlia mia, bensì in quanto personalità pubblica di grande influenza. Il suo avere parlato con una regina o un capo di stato dovrebbe forse rendermi più fiero del suo avere vinto un premio Nobel? Non sono in grado di stabiliro.<br>La mia risposta a questa domanda è invece: «Malala i riempie di orgoglio ogni singolo giorno», e lo dico con la massima sincerità. La mia Malala è tanto la ragazza che al tavolo della colazione mi fa ridere con il suo umorismo tagliente, ben più acuto del mio, quanto la ragazza che per gran parte della vita ha frequentato una semplice scuola di strada a Mingora, in Pakistan, e che si è dimostrata più forte dei [[talebani]]. ===Citazioni=== *Vengo da una terra in cui le donne mi hanno servito per tutta la vita, da una famiglia in cui il mio genere mi rendeva speciale. Ma io non volevo essere speciale per quel motivo. (p. 17) *A mio parere il [[tè]] che beviamo in Pakistan è il più squisito del mondo. È bollente, dolce e macchiato con il latte, e ora che vivo in Inghilterra posso dire che non somiglia affatto al rinomato tè inglese, che confesso di non riuscire a bere. (p. 18) *Mentre abitavo in Pakistan ho visto le mie idee cambiare per basarsi maggiormente sull'amore, sul decoro e sull'umanità. Desideravo semplicemente, e continuo a desiderare, che in ogni angolo della Terra le ragazze vengano trattate con amore e accolte a braccia aperte. Volevo e voglio ancora la fine del patriarco, di un sistema di idee creato dall'uomo che prospera grazie alla paura, che traveste la sopraffazione e l'odio da principi fondamentali della religione, e che nel profondo manca di comprendere la bellezza che tutti troveremmo nel vivere in una società autenticamente paritaria. (p. 22) *Noi [[pashtun]] siamo una razza abituata alle faide. I figli maschi stanno a significare che un uomo dispone di un esercito. Le lotte e i conflitti, solitamente verbali, erano frequenti. Se i padri combattevano contro i propri fratelli, anche i figli di costoro combattevano e gareggiavano. Se gli zii erano in guerra, i cugini andavano loro dietro. (p. 30) *Idealmente dovremmo essere buoni con tutti coloro che sono buoni con noi, e se invece sono cattivi con noi dovremmo cercare di reagire con la bontà. Ma credo che il nostro rapporto con i genitori debba andare oltre tutto ciò. Valutarlo in termini di obbedienza implicherebbe che dobbiamo fare ciò che loro desiderano. Io non la penso così, ma ritengo che il rispetto sia importante. Se serve un cambiamento nei nostri genitori lo si può incoraggiare in maniera rispettosa e positiva. (p. 51) *Quando prendi posizione contro la corruzione statale, il razzismo, o le dittature o i regimi brutali come quello dei talebani, servono un grido improvviso, un pianto improvviso, una rabbiosa protesta improvvisa, come i potenti comizi di [[Martin Luther King]], le forti voci femminili della campagna #MeToo o la voce di Malala nella sua campagna per l'istruzione femminile. (p. 52) *Nella nostra società i matrimoni richiedono di essere combinati e richiedono il consenso delle rispettive famiglie, il che spesso è più importante del fatto che la sposa sia d'accordo. Per la mia generazione, nel Pakistan settentrionale, una ragazza dovrebbe essere davvero coraggiosa per opporsi al volere del padre e dei fratelli. (p. 55) *Sono convinto che le norme sociali somiglino a catene che ci rendono schiavi. Stiamo bene in quella schiavitù e quando spezziamo le catene l'iniziale senso di liberazione può anche risultare scioccante, ma non appena cominciamo ad assaporare la libertà percepiamo fin nel profondo dell'anima quanto sia appagante. (p. 58) *Sono convinto che i figli imparino da ciò che facciamo, non da ciò che insegniamo. (p. 67) *I sogni dei tuoi genitori possono diventare un fardello. (p. 71) *Quando i sogni dei genitori per i propri figli vanno contro i desideri di questi ultimi, quando minacciano di cancellare la felicità del presente, rischiano di violare i diritti fondamentali di ogni bambino. Noi genitori siamo convinti di essere più saggi, di poter decidere per il meglio, ma non abbiamo sempre ragione. (p. 78) *Ogni padre è stato un figlio, a suo tempo, ma i padri possono dimenticare di essere stati figli. (p. 78) *Per un brevissimo periodo desiderai la guerra contro gli infedeli e desiderai di morire combattendo. Volevo diventare un martire perché era ciò che mi stavano insegnando con la stessa passione e convinzione con cui io ho sempre insegnato nella vita, ma in direzione dell'amore. (pp. 87-88) *Sono convinto che quando ridi di te stesso diventi più umano e dimostri ai tuoi figli che va benissimo, nella vita, avere dei momenti di debolezza e accettarli come normali. (p. 92) *In Pakistan non esiste la tradizione di invitare gli amici a dormire a casa propria. (p. 94) *Una miriade di donne in tutto il mondo si sente ripetere sin dalla nascita che gli uomini sono più importanti. Arriva il momento in cui devono smettere attivamente di credere a tutto ciò e reclamare quanto spetta loro di diritto. (p. 99) *Secondo un detto pashtun, la ragazza più onorevole del villaggio - in altre parole la «migliore» - tiene sempre lo sguardo fisso a terra, persino quando il suo villaggio è in fiamme. (p. 100) *Le interpretazioni errate del Santo Corano che reprimono le donne rappresentarono il modo in cui i talebani attirarono inizialmente alcune seguaci, perché giocarono sul perenne desiderio delle donne di diventare musulmane migliori. (p. 104) *Credo che non ci sia nulla di sbagliato nel fatto che ragazzi e uomini capiscano di avere la responsabilità di contribuire all'uguaglianza. Quando uomini e ragazzi sono consapevoli di cosa devono affrontare le donne, quando prendono provvedimenti per facilitare la vita a donne e ragazze, ciò non significa essere paternalistici verso queste ultime ma piuttosto offrire un indispensabile sostegno, basato su valori di decenza e umanità. (p. 105) *Credo sia la gentilezza ciò che distingue noi esseri umani dalle altre creature viventi. Vediamo combattimenti fra cani e belve feroci che si sbranano a vicenda nella giungla, pesci grossi che mangiano pesci più piccoli, ma quando gli esseri umani agiscono con odio e violenza come facevano i talebani spetta a noialtri andare avanti, cercare di vivere in modo compassionevole e affettuoso, gettando la disumanità nelle tenebre. (p. 108) *In Pakistan i delitti d'onore sono contro la legge, anche se nelle zone rurali è una legge che apparentemente viene a stento applicata. (p. 113) *Per alcuni uomini credere nell'''empowerment'' delle donne è imbarazzante o vergognoso. Ci sono molti uomini pronti a pensare in modo diverso al futuro delle loro figlie, ma alcuni incoraggiano la libertà delle figlie senza ammettere il cambiamento in loro stessi. Sono per l'uguaglianza, eppure non alzano la voce per difenderla. Bisogna farlo invece perché ancora oggi la misoginia è ovunque. Talvolta è nelle barzellette, talvolta in sottili commenti fortuiti, ma arriva tutto dallo stesso luogo: un luogo in cui le donne non sono considerate eguali. (p. 113) *Malala non ha radunato un esercito, non ha alzato un fucile. Ha alzato la propria voce, e questo è un suo diritto. (p. 118) *In Pakistan succede una cosa strana: alcune donne, come la defunta [[Benazir Bhutto]], figlia di [[Zulfiqar Ali Bhutto]], e [[Maryam Nawaz Sharif]], figlia del tre volte primo ministro Nawaz Sharif, sono celebrate da uomini patriarcali, ma queste donne appartengono alla classe d'élite. Sono ammirate dalla gente comune, celebrate da uomini di alto lignaggio e uomini normali. Questi uomini si uniscono ai partiti politici di queste grandi donne e le rispettano, ma non credono alle proprie figlie, ragazze di umili origini che vivono in stanze senza domestici e vengono deposte in culle di seconda mano. Questi uomini perdono fiducia nella loro stessa stirpe. In Pakistan è un atto una lotta di classe così come una lotta per l'uguaglianza. Chiedo a questi uomini: «Se accettate Benazir Bhutto come Benazir Bhutto, perché non riuscite ad accettare ragazze normali come Lubna, Kalsum e Saba? Perché non riuscite a sognare per ragazze normali nella vostra stessa casa? Avete queste grandi donne accanto a voi, sedute al vostro focolare». (p. 130) *Non si può «creare» una Malala, non si può «creare» un Martin Luther King o una Rosa Parks. Come genitore l'unica cosa che puoi fare è ispirarli con le tue azioni, con i tuoi valori. (p. 148) *Il Pakistan è un paese pieno di complotti. I detrattori sostenevano che la lotta di Malala fosse in realtà la mia, che la sua voce fosse la mia voce. Ma se io avessi voluto rendere Malala un mio prolungamento, parte di me, parte della mia «campagna», credo che lei sarebbe rimasta molto piccola, non sarebbe diventata più grande di me in termini di impatto, non mi avrebbe messo completamente in ombra. Il modo in cui riusciva a comunicare era magnifico, rappresentava la chiave del suo successo. (p. 149) *Le armi possono portare un potere immediato o un cambiamento immediato, ma non duraturo. Il cambiamento duraturo è quello per cui ti batti, in cui credi. (p. 157) *{{NDR|Su [[Benazir Bhutto]]}} Era una donna forte che ha ricevuto un'istruzione ed è diventata la prima donna primo ministro del nostro paese, due volte. È stata anche esiliata, e alla fine uccisa per le sue convinzioni. Malala la considerava un talento perduto, una donna intelligente e forte che è stata uccisa per quello in cui credeva. (p. 159) *Quando gli uccellini nascono non sanno volare. Hanno l'istinto di farlo ma nessuna pratica, quindi osservano la madre, che lascia spesso il nido, volando poi avanti e indietro per lasciar cadere il cibo nei loro becchi. L'uccellino comincia a sentirsi un po' più audace e, vedendolo, la madre si allontana più spesso in modo che sia incoraggiato a uscire dal nido, sul ramo, per cercare il cibo. Lui cade a terra con un tonfo quando cerca di sollevare le alo, ma mamma uccello non si lascia prendere dal panico. Continua a volare, ancora e ancora, e piano piano l'uccellino impara a imitarla. Anche dopo che l'ha fatto un paio di volte, il volo non è facile né immediato. No. Lui deve esercitare i muscoli delle ali in modo da poterle sbattere con più forza. E per tutto il tempo la madre lo guarda, rafforzando il messaggio dello sbattere le ali con il suo stesso volo. E poi, un giorno, l'uccellino spicca un balzo dal ramo e sbatte le ali tanto energicamente da riuscire a librarsi senza sforzo nell'aria. È il momento in cui si rende conto di poter volare ovunque desideri. Mamma uccello non impedisce mai che questo succeda; sarebbe una pessima mamma uccello, se lo facesse. (pp. 168-169) ===Explicit=== "I giorni brutti sono passati", pensai. "''Jani'' è tornata nel suo paese e il popolo la sostiene. Lei proseguirà con la sua campagna per ogni ragazza in ogni villaggio, città e paese, per i 130 milioni di ragazze che non vanno a scuola."<br>E forse, un giorno, riusciremo tutti a tornare a casa, finalmente. ==Citazioni su Ziauddin Yousafzai== ===[[Malala Yousafzai]]=== *Come dice mio padre, siamo gli esuli trattati meglio al mondo, in una bella casa, con tutto ciò di cui abbiamo bisogno, eppure daremmo qualsiasi cosa per la nostra patria. *Con il suo amore mi ha fatto da scudo davanti a tutte le cose brutte e malvagie che mi circondavano. Sono cresciuta felice e sicura di me persino in una società che non forniva certo le prospettive migliori per il mio futuro come donna. *Da quando lo conosco è la personificazione dell'amore, della compassione e dell'umiltà. Mi ha insegnato l'amore non solo con le parole ma anche con il suo affetto e la sua gentilezza. *Il padre che mi ha cresciuta è rimasto uguale. È un idealista. Oltre a essere un insegnante è un poeta. A volte penso che viva in un mondo romantico, un mondo fatto di amore per gli amici, per la famiglia e per tutti gli esseri umani. *Mio padre dice che il problema è che [[Mohammad Ali Jinnah]] trattò per noi una questione di territorio, ma non ebbe la possibilità di trasformarlo in un vero stato. ==Bibliografia== *Ziauddin Yousafzai, ''Libera di volare'', traduzione di Sara Caraffini, Garzanti, 2019, ISBN 978-88-11-60519-5 ==Voci correlate== *[[Malala Yousafzai]], figlia ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Yousafzai, Ziauddin}} [[Categoria:Attivisti]] [[Categoria:Pakistani]] 3nqjt19hfboxl0ocmjmamyzqssusmyi Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato 0 165957 1217880 1097353 2022-07-19T14:24:44Z 2A0E:41D:6EBF:0:C8FE:D387:8B01:5C0F /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato |immagine = Child cast of Willy Wonka & the Chocolate Factory at the 2011 Wizard World Chicago (cropped).JPG |didascalia = I bambini del film ''Willy Wonka e il gruppo di genitori e bambini'' in una reunion del 2011 |titolo originale = Willy Wonka & the Chocolate Factory |lingua originale= inglese |paese = Stati Uniti d'America |anno = 1971 |genere= commedia, fantastico, musicale |regista = [[Mel Stuart]] |soggetto = [[Roald Dahl]] <small>[[La fabbrica di cioccolato (romanzo)|(romanzo)]]</small> |sceneggiatore = Roald Dahl, [[David Seltzer]] |attori = *[[Gene Wilder]]: Willy Wonka *[[Peter Ostrum]]: Charlie Bucket *[[Jack Albertson]]: Nonno Joe *[[Roy Kinnear]]: Henry Salt *[[Julie Dawn Cole]]: Veruca Salt *[[Leonard Stone]]: Sam Beauregarde *[[Denise Nickerson]]: Violet Beauregarde *[[Dodo Denney]]: Sig.ra Trevis *[[Paris Themmen]]: Mike Trevis *[[Ursula Reit]]: Sig.ra Gloop *[[Michael Bollner]]: Augustus Gloop *[[Diana Sowle]]: Sig.ra Bucket *[[Aubrey Woods]]: Bill *[[David Battley]]: Sig. Turkentine *[[Günter Meisner]]: Sig. Slugworth/Sig. Wilkinson *[[Peter Capell]]: Venditore ambulante *[[Werner Heyking]]: Sig. Jopeck *[[Peter Stuart]]: Winkelmann |doppiatori italiani= Doppiaggio originale (1971) *[[Oreste Lionello]]: Willy Wonka Ridoppiaggio (1983) *[[Sandro Pellegrini]]: Willy Wonka *[[Ilaria Stagni]]: Charlie Bucket *[[Manlio Guardabassi]]: Nonno Joe *[[Roberto Del Giudice]]: Henry Salt *[[Anna Teresa Eugeni]]: Sig.ra Trevis *[[Rossella Acerbo]]: Violet Beauregarde *[[Rita Di Lernia]]: Sig.ra Gloop *[[Massimiliano Manfredi]]: Augustus Gloop *[[Liliana Sorrentino]]: Sig.ra Bucket *[[Valerio Ruggeri]]: Sig. Jopeck *[[Claudio De Davide]]: Slugworth }} '''''Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato''''' , film statunitense del 1971 con [[Gene Wilder]], regia di [[Mel Stuart]] ==Frasi== *Qualche sciocchezza di tanto in tanto aiuta tutti gli uomini a vivere d'incanto. ('''Willy Wonka''') *Abbiamo così tanto tempo e così poco da fare. Fermi, è il contrario... ('''Willy Wonka''') *Noi siamo i creatori della musica e noi siamo i creatori anche dei nostri sogni. ('''Willy Wonka''') *Quota quattro, ancora uno. Da qualche parte, in chissà quale dei cinque continenti, una persona fortunata sempre di più si sta avvicinando all'ultimo dei cinque premi più ricercati della storia. Invidiarla, non possiamo fare altro, chiunque sia. Potremo essere tentati di diventare acidi e gelosi, ma dobbiamo rammentarci che ci sono cose più importanti di questo, molto più importanti di questa cosa... Non me ne viene in mente nessuna ma sono certo che ce ne devono essere. ('''Reporter televisivo''') *Le mie congratulazioni ragazzino, bravo. Hai trovato il quinto biglietto dorato. Passiamo alle presentazioni adesso :Arthur Slugworth, presidente della "Slugworth chocolate corporation". Ora apri bene le orecchie perché io posso farti diventare molto ricco :Willy Wonka in questo momento sta lavorando a una fantastica invenzione, è il "succhia succhia che mai si consuma", se ci riesce è la rovina per me. Non ti chiedo altro che di inpadronirti di un solo succhia succhia che mai si consuma e di portarmelo, cosi potrò scoprire la formula segreta. La tua ricompensa sarà di 100.000 sterline,pensaci sopra d'accordo? Una casa nuova per la tua famiglia, cibo buono e ogni comodità per tutta la vita, cerca di non dimenticare quel nome: "succhia succhia che mai si consuma". (''' Slugworth''') *Non si può uscire all'indietro, per farlo si deve andare avanti. ('''Willy Wonka''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Sig. Hoffstetter''': Continuo a credere ai sogni, Professore. Non riesco ancora ad impedirmelo, è più forte di me. <br> '''Dottore''': Gliel'ho già detto Sig. Hoffstetter: credere ai sogni che si fanno è una dimostrazione di follia. E quanto prima se ne renderà conto, tanto meglio sarà per lei. <br> '''Sig. Hoffstetter''': Ma ho sognato che un angelo mi appariva e mi parlava ad un orecchio. Diceva solo a me dov'era un biglietto dorato Wonka. <br> '''Dottore''': Cosa le ha detto con esattezza? <br> '''Sig. Hoffstetter''': Ma che importanza può avere? Era solamente un sogno, era una fantasia. L'ha detto anche lei che... <br> '''Dottore''': Chiuda il becco, Hoffstetter, e mi dica dov'è quel biglietto! *'''Sig.ra Gloop''': Mio figlio si tramuterà in caramella adesso.<br>'''Willy Wonka''': Impossibile mia cara signora, è assurdo. Questo è impensabile!<br>'''Sig.ra Gloop''': Perché?<br>'''Willy Wonka''': Perché non va alle caramelle. Sta andando al cioccolato nocciolato. *'''Willy Wonka''': L'invenzione, miei signori, è per circa il 93% traspirazione, 6% di elettricità, il 4% di evaporazione, e il 2% di zucchero e buon burro.<br>'''Sig.ra Tivù''': Ma la somma fa 105%. *'''Sig.Salt''':Io spero che Veruca non voglia anche questa.<br>'''Veruca''':La voglio,Papà. *'''Nonno Joe''':Signor Wonka?<br>'''Willy Wonka''':Sono estremamente occupato.<br>'''Nonno Joe''':Volevo soltanto chiederle del cioccolato,la fornitura a vita di cioccolato,per Charlie.Scusi,quando l'avrà?<br>'''Willy Wonka''':Non l'avrà!<br>'''Nonno Joe''':Eh?E perchè no?<br>'''Willy Wonka''':Perchè ha infranto le regole!<br>'''Nonno Joe''': Ma quali regole? Non abbiamo visto nessun regolamento.<br>'''Willy Wonka''': Sciocchezze, signore, sciocchezze. Nel paragrafo 37 comma B del contratto che Charlie ha firmato c'è scritto incontrovertibilmente che le offerte non avranno più efficacia qualora... Guardi, può leggerlo tranquillamente da solo in questa fotocopia. "Io sottoscritto, eccetera, so di perdere ogni diritto, privilegio e autorizzazione menzionati nel presente contratto, eccetera eccetera, visto che culpa gravis semper dolo riparatur eccetera eccetera, ne consegue la totale recisione del contratto". E' tutto qui, nero su bianco, chiaro come il sole, avete sottratto una bevanda frizzo-sollevante, e dopo avete volato dentro la torre che quindi andrà lavata e sterilizzata. Non avrete niente, niente, sono stato chiaro? Arrivederci signore. ==Voci correlate== *''[[La fabbrica di cioccolato]]'', film 2005 ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film fantastici]] [[Categoria:Film musicali]] 3i00kh03xohtmeporh6dy92q4cy9lyg Christian Iansante 0 167544 1217963 1190100 2022-07-20T07:15:07Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Christian Iansante''' (1965 – vivente), doppiatore italiano. ==Citazioni di Christian Iansante== *Bisogna essere pratici, portare a casa la scena, senza farsi troppe "pippe" mentali: la "pippa" non porta a nulla, la verità è nella concretezza.<ref name=Stampa /> *Insegnare è un'esperienza straordinaria. Ho a che fare con persone che sono agli inizi, che si imbarazzano, che fanno errori frutto della verità. Una delle prime cose che dico agli studenti è che in questo lavoro non bisogna assolutamente preoccuparsi del giudizio: se ci si imbarazza, o ci si libera subito di questo problema oppure è meglio fare un altro mestiere.<ref name=Stampa>Dall'intervista realizzata dall'Ufficio Stampa, ''[https://www.accademiadoppiaggio.com/intervista-a-christian-iansante/ Intervista a Christian Iansante]'', ''Accademia del doppiaggio.com'', 7 luglio 2017.</ref> *Molti miei colleghi quando vengono intervistati non parlano di se stessi, bensì di altre persone che non sono loro. Parlano di conflitti interiori, della fatica di far proprio un personaggio, ma in realtà mostrano una realtà che non esiste. Molti nostri allievi non riescono a farcela proprio perché credono che in questo lavori basti portare se stessi, mentre invece noi dobbiamo essere qualcun altro.<ref name=Stampa /> *{{NDR|Alla domanda sul doppiaggio italiano che è stato definito da Vincent Cassel una "mafia"}} [[Vincent Cassel]] ha detto una cosa senza pensare, sono dichiarazioni che trovano il tempo che trovano. Lui, e tutti coloro che criticano il doppiaggio italiano, dovrebbero rendersi conto che un prodotto non doppiato non vende biglietti al cinema. Sia ben chiaro, i detrattori hanno ragione: il doppiaggio è un tradimento. Ma se secondo loro il doppiaggio dovrebbe essere abolito, allora si prendano la responsabilità imprenditoriale di aprire un loro Multiplex, lo chiamino pure "Il Multiplex del Diritto", visto che secondo loro è un diritto vedere i film in originale e, quando a fine mese avranno venduto venti biglietti in totale e dovranno pagare le spese e i dipendenti, si renderanno conto di cosa significa. Questa è la realtà, il resto sono solo chiacchiere. Purtroppo è demagogia, tutta italiana.<ref name=Stampa /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Il padrino]]'' (1972; riddoppiaggio 2007) *''[[L'inferno di cristallo]]'' (1974; riddoppiaggio 2003) *''[[La febbre del sabato sera]]'' (1977; ridoppiaggio 2002) *''[[Fusi di testa - Wayne's World]]'' (1992) *''[[Tombstone (film)|Tombstone]]'' (1993) *''[[Una vita al massimo]]'' (1993) *''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996) *''[[Trainspotting]]'' (1996) *''[[Il quinto elemento]]'' (1997) *''[[L.A. Confidential (film)|L.A. Confidential]]'' (1997) *''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' (1997) *''[[Will Hunting - Genio ribelle]]'' (1997) *''[[Fuori di cresta]]'' (1998) *''[[Paura e delirio a Las Vegas]]'' (1998) *''[[Shakespeare in Love]]'' (1998) *''[[Velvet Goldmine]]'' (1998) *''[[Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma]]'' (1999) *''[[Hellraiser 5: Inferno]]'' (2000) *''[[Memento]]'' (2000) *''[[Qui dove batte il cuore]]'' (2000) *''[[Scream 3]]'' (2000) *''[[U-571]]'' (2000) *''[[A.I. - Intelligenza artificiale]]'' (2001) *''[[A Beautiful Mind]]'' (2001) *''[[Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto]]'' (2001) *''[[Il destino di un cavaliere]]'' (2001) *''[[Il nemico alle porte]]'' (2001) *''[[Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello]]'' (2001) *''[[La maledizione dello scorpione di giada]]'' (2001) *''[[Non ho sonno]]'' (2001) *''[[Equilibrium]]'' (2002) *''[[La 25ª ora]]'' (2002) *''[[L'amore infedele - Unfaithful]]'' (2002) *''[[We Were Soldiers - Fino all'ultimo uomo]]'' (2002) *''[[Daredevil]]'' (2003) *''[[La leggenda degli uomini straordinari]]'' (2003) *''[[Love Actually - L'amore davvero]]'' (2003) *''[[Terminator 3 - Le macchine ribelli]]'' (2003) *''[[2046]]'' (2004) *''[[Alexander (film)|Alexander]]'' (2004) *''[[Catwoman (film)|Catwoman]]'' (2004) *''[[Identità violate]]'' (2004) *''[[Il mercante di Venezia (film 2004)|Il mercante di Venezia]]'' (2004) *''[[King Arthur]]'' (2004) *''[[La mia vita a Garden State]]'' (2004) *''[[Master and Commander - Sfida ai confini del mare]]'' (2004) *''[[Guida galattica per autostoppisti]]'' (2005) *''[[Revolver (film 2005)|Revolver]]'' (2005) *''[[Serenity]]'' (2005) *''[[V per Vendetta]]'' (2005) *''[[Basic Instinct 2]]'' (2006) *''[[Clerks II]]'' (2006) *''[[Flags of Our Fathers]]'' (2006) *''[[Inland Empire - L'impero della mente]]'' (2006) *''[[L'amore non va in vacanza]]'' (2006) *''[[Mission: Impossible III]]'' (2006) *''[[Smokin' Aces]]'' (2006) *''[[The Departed - Il bene e il male]]'' (2006) *''[[300 (film)|300]]'' (2007) *''[[Non è un paese per vecchi]]'' (2007) *''[[JCVD - Nessuna giustizia]]'' (2008) *''[[La rapina perfetta]]'' (2008) *''[[Operazione Valchiria (film)|Operazione Valchiria]]'' (2008) *''[[Passengers - Mistero ad alta quota]]'' (2008) *''[[Pride and Glory - Il prezzo dell'onore]]'' (2008) *''[[Sfida senza regole]]'' (2008) *''[[The Rocker - Il batterista nudo]]'' (2008) *''[[Twilight (film)|Twilight]]'' (2008) *''[[Wanted - Scegli il tuo destino]]'' (2008) *''[[G.I. Joe - La nascita dei Cobra]]'' (2009) *''[[Giustizia privata]]'' (2009) *''[[I Love Shopping]]'' (2009) *''[[Nemico pubblico - Public Enemies]]'' (2009) *''[[Star Trek (film 2009)|Star Trek]]'' (2009) *''[[The Twilight Saga: New Moon]]'' (2009) *''[[Una notte da leoni]]'' (2009) *''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010) *''[[Ballata dell'odio e dell'amore]]'' (2010) *''[[Il Grinta (film 2010)|Il Grinta]]'' (2010) *''[[Iron Man 2]]'' (2010) *''[[Resident Evil: Afterlife]]'' (2010) *''[[Scontro tra titani]]'' (2010) *''[[The Losers (film)|The Losers]]'' (2010) *''[[The Twilight Saga: Eclipse]]'' (2010) *''[[Tron: Legacy]]'' (2010) *''[[Colombiana]]'' (2011) *''[[Come ammazzare il capo... e vivere felici]]'' (2011) *''[[L'alba del pianeta delle scimmie]]'' (2011) *''[[Limitless]]'' (2011) *''[[Setup (film)|Setup]]'' (2011) *''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1]]'' (2011) *''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011) *''[[Una notte da leoni 2]]'' (2011) *''[[Warrior (film 2011)|Warrior]]'' (2011) *''[[Dark Shadows]]'' (2012) *''[[Di nuovo in gioco]]'' (2012) *''[[Dredd - Il giudice dell'apocalisse]]'' (2012) *''[[Il lato positivo - Silver Linings Playbook]]'' (2012) *''[[Jimmy Bobo - Bullet to the Head]]'' (2012) *''[[The Avengers (film 2012)|The Avengers]]'' (2012) *''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012) *''[[The Words]]'' (2012) *''[[American Hustle - L'apparenza inganna]]'' (2013) *''[[Bling Ring]]'' (2013) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[Riddick (film)|Riddick]]'' (2013) *''[[American Sniper]]'' (2014) *''[[Edge of Tomorrow - Senza domani]]'' (2014) *''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014) *''[[Noah (film 2014)|Noah]]'' (2014) *''[[The Equalizer - Il vendicatore]]'' (2014) *''[[Una folle passione]]'' (2014) *''[[Avengers: Age of Ultron]]'' (2015) *''[[Il sapore del successo]]'' (2015) *''[[Joy (film)|Joy]]'' (2015) *''[[Sotto il cielo delle Hawaii (film 2015)|Sotto il cielo delle Hawaii]]'' (2015) *''[[Captain America: Civil War]]'' (2016) *''[[Criminal (film 2016)|Criminal]]'' (2016) *''[[Rogue One: A Star Wars Story]]'' (2016) *''[[Sully (film)|Sully]]'' (2016) *''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017) *''[[Il guardiano invisibile]]'' (2017) *''[[I segreti di Wind River]]'' (2017) *''[[La fratellanza (film 2017)|La fratellanza]]'' (2017) *''[[T2 Trainspotting]]'' (2017) *''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018) *''[[Hold the Dark]]'' (2018) *''[[A Star Is Born (film 2018)|A Star Is Born]]'' (2018) *''[[Il corriere - The Mule]]'' (2018) *''[[Mr. Long]]'' (2018) *''[[The Equalizer 2 - Senza perdono]]'' (2018) *''[[Avengers: Endgame]]'' (2019) *''[[Inciso nelle ossa]]'' (2019) *''[[It - Capitolo due]]'' (2019) *''[[The Irishman]]'' (2019) *''[[Offering to the Storm|Offerta alla tormenta]]'' (2020) {{div col end}} ===Film d'animazione=== {{div col|strette}} *''[[Hercules (film 1997)|Hercules]]'' (1997) *''[[Waking Life]]'' (2001) *''[[Il libro della giungla 2]]'' (2003) *''[[Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi]]'' (2004) *''[[Frozen - Il regno di ghiaccio]]'' (2013) *''[[Il viaggio di Arlo]]'' (2015) *''[[Frozen II - Il segreto di Arendelle]]'' (2019) {{div col end}} ===Serie anime=== {{div col|strette}} *''[[Ergo Proxy]]'' (2006) *''[[L'attacco dei giganti]]'' (2013 - in corso) *''[[Rick and Morty]]'' (2013 - in corso) {{div col end}} ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[The Kingdom - Il regno]]'' (1994) *''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'' (1997 - 2003) *''[[Oz (serie televisiva)|Oz]]'' (1997 - 2003) *''[[Streghe]]'' (1998 - 2006) *''[[I Soprano]]'' (1999 - 2007) *''[[I mondi infiniti di H.G. Wells]]'' (2001) *''[[Medium (serie televisiva)|Medium]]'' (2005 - 2011) *''[[Heroes]]'' (2006 - 2010) *''[[Shark - Giustizia a tutti i costi]]'' (2006 - 2008) *''[[Mad Men]]'' (2007 - 2015) *''[[Private Practice]]'' (2007 - 2013) *''[[True Blood]]'' (2008-2014) *''[[Being Human]]'' (2009 - 2013) *''[[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]]'' (2010 - in corso) *''[[Spartacus (serie televisiva)|Spartacus]]'' (2010 - 2013) *''[[Veep - Vicepresidente incompetente]]'' (2012 - 2019) *''[[A.D. - La Bibbia continua]]'' (2015) *''[[Mr. Robot]]'' (2015 - 2019) *''[[Westworld - Dove tutto è concesso]]'' (2016 - in corso) *''[[Dietland]]'' (2018) *''[[Giri / Haji - Dovere / Vergogna]]'' (2019 - in corso) *''[[Good Omens (miniserie televisiva)|Good Omens]]'' (2019) *''[[Hawkeye (serie televisiva)|Hawkeye]]'' (2021) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Iansante, Christian}} [[Categoria:Doppiatori italiani]] 4thhehtm0sflshm0zmcap54o3kezpwe Roberto Draghetti 0 168851 1217965 1210596 2022-07-20T07:17:01Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Roberto Draghetti''' (1960 – 2020), doppiatore italiano. ==Citazioni di Roberto Draghetti== *Il doppiatore è un attore che fa il doppiaggio.<ref name= Mongelli>Dall'intervista di Marcella Mongelli, ''CinemadaMare in Tv'', 11 febbraio 2012. [https://www.youtube.com/watch?v=gMB151XPOmU Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Quali caratteristiche si devono avere per fare il doppiaggio}} La prima cosa è saper recitare. Cosa che ultimamente si è un po' persa, ho paura. Adesso il fatto di venire dal teatro o dal cinema o dalle varie esperienze che uno possa aver fatto, ti può aiutare e anche no. Io posso avere una bella voce ma me l'han data, io ce l'ho di nascita, poi la saprò usare perché ho studiato. La so usare per bene perché ho studiato una tecnica. Nelle fiction, nel cinema, nel teatro tu hai la possibilità, più nel teatro ovviamente che nelle altre due categorie che ho detto, di provare certe cose. Fai le prove, hai i tuoi tempi in qualche maniera reciti, come vuoi recitare tu. Nel doppiaggio invece no. Tu nel doppiaggio devi doppiare qualcosa che è già stato fatto, quindi la tecnica è incollarsi.<ref name= Mongelli /> *Nel trailer sono tante battute spezzettate e quindi molto spesso non hanno una sequenza logica, hanno una sequenza logica per vendere il film, pubblicizzare il film. E come tecnica la devi spingere molto di più, molto più fuori. Molto più pompata, perché in un minuto devi, non so mezzo minuto, che poi dipende dal trailer, devi far capire allo spettatore che tipo di film vai a vedere, cosa stai facendo. Sul film invece è molto più tranquillo, più difficile sicuramente.<ref name= Mongelli /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Il cattivo tenente]]'' (1992) *''[[Forget Paris]]'' (1995) *''[[Alien - La clonazione]]'' (1997) *''[[Amistad]]'' (1997) *''[[The Truman Show]]'' (1998) *''[[American Beauty]]'' (1999) *''[[Notting Hill (film)|Notting Hill]]'' (1999) *''[[Dancer in the Dark]]'' (2000) *''[[Memento]]'' (2000) *''[[Mission: Impossible II]]'' (2000) *''[[U-571]]'' (2000) *''[[Alì (film)|Alì]]'' (2001) *''[[8 Mile]]'' (2002) *''[[L'ultima estate - Ricordi di un'amicizia]]'' (2002) *''[[Spider-Man (film)|Spider-Man]]'' (2002) *''[[C'era una volta in Messico]]'' (2003) *''[[Il genio della truffa]]'' (2003) *''[[Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re]]'' (2003) *''[[La giuria]]'' (2003) *''[[La maledizione della prima luna]]'' (2003) *''[[Oldboy]]'' (2003) *''[[Collateral]]'' (2004) *''[[Io, robot (film)|Io, robot]]'' (2004) *''[[King Arthur]]'' (2004) *''[[Melinda e Melinda]]'' (2004) *''[[Spider-Man 2]]'' (2004) *''[[The Assassination]]'' (2004) *''[[The Terminal]]'' (2004) *''[[Cinderella Man - Una ragione per lottare]]'' (2005) *''[[Four Brothers - Quattro fratelli]]'' (2005) *''[[Hostel]]'' (2005) *''[[I Fantastici 4 (film)|I Fantastici 4]]'' (2005) *''[[Jarhead]]'' (2005) *''[[Sin City (film)|Sin City]]'' (2005) *''[[Stealth - Arma suprema]]'' (2005) *''[[Casino Royale (film)|Casino Royale]]'' (2006) *''[[Eragon]]'' (2006) *''[[Scary Movie 4]]'' (2006) *''[[Stay Alive]]'' (2006) *''[[The Grudge 2]]'' (2006) *''[[12 (film)|12]]'' (2007) *''[[300 (film)|300]]'' (2007) *''[[I Fantastici 4 e Silver Surfer]]'' (2007) *''[[La leggenda di Beowulf]]'' (2007) *''[[Non è un paese per vecchi]]'' (2007) *''[[Redacted]]'' (2007) *''[[Spider-Man 3]]'' (2007) *''[[Transformers (film)|Transformers]]'' (2007) *''[[Un ponte per Terabithia]]'' (2007) *''[[Death Race]]'' (2008) *''[[Io vi troverò]]'' (2008) *''[[Pride and Glory - Il prezzo dell'onore]]'' (2008) *''[[Quantum of Solace]]'' (2008) *''[[Sfida senza regole]]'' (2008) *''[[Valérie - Diario di una ninfomane]]'' (2008) *''[[Le cronache di Narnia: il principe Caspian]]'' (2008) *''[[G.I. Joe - La nascita dei Cobra]]'' (2009) *''[[Giustizia privata]]'' (2009) *''[[State of Play]]'' (2009) *''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009) *''[[Un alibi perfetto]]'' (2009) *''[[Il Grinta (film 2010)|Il Grinta]]'' (2010) *''[[I mercenari - The Expendables]]'' (2010) *''[[I poliziotti di riserva]]'' (2010) *''[[La versione di Barney (film)|La versione di Barney]]'' (2010) *''[[Cappuccetto rosso sangue]]'' (2011) *''[[Come ammazzare il capo... e vivere felici]]'' (2011) *''[[Jane Eyre (film 2011)|Jane Eyre]]'' (2011) *''[[J. Edgar]]'' (2011) *''[[Killer Elite (film 2011)|Killer Elite]]'' (2011) *''[[La cosa (film 2011)|La cosa]]'' (2011) *''[[Mission: Impossible - Protocollo fantasma]]'' (2011) *''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011) *''[[Transformers 3]]'' (2011) *''[[Ghost Rider - Spirito di vendetta]]'' (2012) *''[[Prometheus (film)|Prometheus]]'' (2012) *''[[Ted]]'' (2012) *''[[Underworld - Il risveglio]]'' (2012) *''[[Blue Jasmine]]'' (2013) *''[[Corpi da reato]]'' (2013) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[G.I. Joe - La vendetta]]'' (2013) *''[[Sola nel buio (film 2013)|Sola nel buio]]'' (2013) *''[[Thor: The Dark World]]'' (2013) *''[[Come ammazzare il capo 2]]'' (2014) *''[[Kingsman - Secret Service]]'' (2014) *''[[L'amore bugiardo - Gone Girl]]'' (2014) *''[[Le regole del caos]]'' (2014) *''[[Ant-Man (film)|Ant-Man]]'' (2015) *''[[Ted 2]]'' (2015) *''[[Criminal (film 2016)|Criminal]]'' (2016) *''[[Star Trek Beyond]]'' (2016) *''[[The Do-Over]]'' (2016) *''[[I segreti di Wind River]]'' (2017) *''[[Ant-Man and the Wasp]]'' (2018) *''[[Aquaman (film)|Aquaman]]'' (2018) *''[[Il giustiziere della notte - Death Wish]]'' (2018) *''[[Domino (film 2019)|Domino]]'' (2019) *''[[Project Power]]'' (2020) {{div col end}} ===Film d'animazione=== {{div col|strette}} *''[[Pocahontas (film 1995 Disney)|Pocahontas]]'' (1995) *''[[A Bug's Life - Megaminimondo]]'' (1998) *''[[Lilli e il vagabondo II - Il cucciolo ribelle]]'' (2001) *''[[Bionicle - La maschera della luce]]'' (2003) *''[[Madagascar (film)|Madagascar]]'' (2005) *''[[Giù per il tubo]]'' (2006) *''[[Sword of the Stranger]]'' (2007) *''[[Madagascar 2]]'' (2008) *''[[Fantastic Mr. Fox]]'' (2009) *''[[La principessa e il ranocchio]]'' (2009) *''[[Piovono polpette]]'' (2009) *''[[Dragon Trainer]]'' (2010) *''[[Kung Fu Panda 2]]'' (2011) *''[[La collina dei papaveri]]'' (2011) *''[[Madagascar 3 - Ricercati in Europa]]'' (2012) *''[[Dragon Trainer 2]]'' (2014) *''[[Kung Fu Panda 3]]'' (2016) *''[[Dragon Trainer - Il mondo nascosto]]'' (2019) *''[[Batman: Hush (film)]]'' (2019) {{div col end}} ===Serie animate=== *''[[Ed, Edd & Eddy]]'' (1999 - 2009) *''[[I Simpson]]'' (? - 2020) *''[[Pretty Cure]]'' (2004 - in corso) *''[[The Cleveland Show]]'' (2009 - 2013) *''[[Steins;Gate]]'' (2011) *''[[La leggenda di Korra]]'' (2012 - 2014) ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[Desperate Housewives]]'' (2004 - 2012) *''[[Bones]]'' (2005 – 2017) *''[[Dexter]]'' (2006 - 2013) *''[[Chuck]]'' (2007 - 2012) *''[[Castle - Detective tra le righe]]'' (2009 - 2016) *''[[Luther (serie televisiva)|Luther]]'' (2010 - in corso) *''[[Suits]]'' (2011 – in corso) *''[[La Bibbia (miniserie televisiva)|La Bibbia]]'' (2013) *''[[Peaky Blinders‎]]'' (2013 - in corso) *''[[The Blacklist]]'' (2013 - in corso) *''[[Sense8]]'' (2015 - in corso) *''[[Westworld - Dove tutto è concesso]]'' (2016 - in corso) *''[[La casa di carta]]'' (2017 - in corso) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Draghetti, Roberto}} [[Categoria:Doppiatori italiani]] ig5ii62gmjwc59yry8dot59iscwdvg8 Laura Boccanera 0 168913 1217960 1191832 2022-07-20T07:13:20Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Laura Boccanera''' (1961 – vivente), doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana. ==Citazioni di Laura Boccanera== *{{NDR|Cosa ci vuole per poter fare il doppiatore}} Ci devono essere delle basi, che può essere una buona scuola di teatro, un corso di dizione.Insomma non si può entrare e fare il doppiatore. Non è così semplice, a meno che tu sei nato con un talento pazzesco e allora è un altro discorso. Però le basi ci vogliono.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 13 febbraio 2019. [https://www.youtube.com/watch?v=Y5iYHgs-eOI Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Quando ti capita di doppiare dei grandi attori, la base è buona. Quindi tu devi comunque rendere, io dico sempre, al 70%/80% quello che hanno fatto loro. Nel mio caso io cito sempre [[Jodie Foster]], che secondo me è un'attrice straordinaria e quindi quando tu riesci a rendere perché loro sai hanno studiato mesi e quindi è un'altra cosa. Però è anche vero che molte lavorazioni che non si hanno queste basi così buone, anzi spesso ci sono delle basi terribili, noi con il nostro doppiaggio le miglioriamo tantissimo.<ref name= Cigliano /> *Ridere, piangere, gridare sono le cose più difficili insieme alle voci fuoricampo che sono secondo me in assoluto le più difficili {{NDR|a doppiare}}.<ref name= Cigliano /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'' (1984) *''[[Il bacio della donna ragno]]'' (1985) *''[[Good Morning, Vietnam]]'' (1987) *''[[Sesso, bugie e videotape]]'' (1989) *''[[King of New York]]'' (1990) *''[[Nikita (film)|Nikita]]'' (1990) *''[[A letto con il nemico]]'' (1991) *''[[Il silenzio degli innocenti]]'' (1991) *''[[Robin Hood - Principe dei ladri]]'' (1991) *''[[1492 - La conquista del paradiso]]'' (1992) *''[[Basic Instinct]]'' (1992) *''[[Fusi di testa - Wayne's World]]'' (1992) *''[[Il cattivo tenente]]'' (1992) *''[[Vite sospese]]'' (1992) *''[[Buon compleanno Mr. Grape]]'' (1993) *''[[Fusi di testa 2 - Waynestock]]'' (1993) *''[[Assassini nati - Natural Born Killers]]'' (1994) *''[[Bad Girls]]'' (1994) *''[[La signora ammazzatutti]]'' (1994) *''[[Mowgli - Il libro della giungla]]'' (1994) *''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]'' (1994) *''[[True Lies]]'' (1994) *''[[Batman Forever]]'' (1995) *''[[Braveheart - Cuore impavido]]'' (1995) *''[[I soliti sospetti]]'' (1995) *''[[L'esercito delle 12 scimmie]]'' (1995) *''[[Strange Days (film)|Strange Days]]'' (1995) *''[[Via da Las Vegas]]'' (1995) *''[[Independence Day]]'' (1996) *''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996) *''[[Alien - La clonazione]]'' (1997) *''[[Contact]]'' (1997) *''[[Il domani non muore mai]]'' (1997) *''[[Conflitto d'interessi (film)|Conflitto d'interessi]]'' (1998) *''[[Hurricane - Il grido dell'innocenza]]'' (1999) *''[[Il mondo non basta]]'' (1999) *''[[Notting Hill (film)|Notting Hill]]'' (1999) *''[[Once Were Warriors 2 - Cinque anni dopo]]'' (1999) *''[[Amori in città... e tradimenti in campagna]]'' (2001) *''[[La vera storia di Jack lo squartatore - From Hell]]'' (2001) *''[[Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie]]'' (2001) *''[[La morte può attendere]]'' (2002) *''[[Panic Room]]'' (2002) *''[[Love Actually - L'amore davvero]]'' (2003) *''[[Crash - Contatto fisico]]'' (2004) *''[[The Bourne Supremacy]]'' (2004) *''[[The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo]]'' (2004) *''[[Loverboy]]'' (2005) *''[[Saw II - La soluzione dell'enigma]]'' (2005) *''[[Transporter: Extreme]]'' (2005) *''[[Inside Man]]'' (2006) *''[[Harry Potter e l'Ordine della Fenice]]'' (2007) *''[[Saw IV]]'' (2007) *''[[The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo]]'' (2007) *''[[Fa' la cosa sbagliata]]'' (2008) *''[[Hachiko - Il tuo migliore amico]]'' (2009) *''[[Harry Potter e il principe mezzosangue]]'' (2009) *''[[L'occhio del ciclone - In the Electric Mist]]'' (2009) *''[[Saw V]]'' (2009) *''[[The Blind Side]]'' (2009) *''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1]]'' (2010) *''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2]]'' (2011) *''[[Jane Eyre (film 2011)|Jane Eyre]]'' (2011) *''[[Suor Pascalina - Nel cuore della fede]]'' (2012) *''[[The Bourne Legacy]]'' (2012) *''[[Corpi da reato]]'' (2013) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe]]'' (2013) *''[[L'evocazione - The Conjuring]]'' (2013) *''[[Suite francese (film)|Suite francese]]'' (2014) *''[[Piena di grazia]]'' (2015) *''[[Blade Runner 2049]]'' (2017) *''[[Lady Bird (film)|Lady Bird]]'' (2017) *''[[Scappa - Get Out]]'' (2017) *''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'' (2017) *''[[Domino (film 2019)|Domino]]'' (2019) *''[[Fractured (film 2019)|Fractured]]'' (2019) *''[[The Irishman]]'' (2019) *''[[Tenet]]'' (2020) {{div col end}} ===Film d'animazione=== {{div col|strette}} *''[[Canto di Natale di Topolino]]'' (1983) *''[[La bella e la bestia (film 1991)|La bella e la bestia]]'' (1991) *''[[Nightmare Before Christmas]]'' (1993) *''[[Il re leone]]'' (1994) *''[[Il re leone II - Il regno di Simba]]'' (1998) *''[[Bionicle - La maschera della luce]]'' (2003) *''[[Pretty Cure#Yes! Pretty Cure 5 – Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi|Yes! Pretty Cure 5 - Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi]]'' (2007) {{div col end}} ===Serie animate=== *''[[Scooby-Doo]]'' (1969 - in corso) *''[[Darkwing Duck]]'' (1991 - 1992) *''[[Bonkers - Gatto combinaguai]]'' (1993 - 1994) *''[[In principio: Storie dalla Bibbia]]'' (1992) ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[La vita secondo Jim]]'' (2001 - 2009) *''[[Detective Monk]]'' (2002 - 2010) *''[[Paso adelante]]'' (2002 - 2005) *''[[Grey's Anatomy]]'' (2005 - in corso) *''[[Private Practice]]'' (2007 - 2013) *''[[Luther (serie televisiva)|Luther]]'' (2010 - in corso) *''[[Emily Owens, M.D.]]'' (2012 - 2013) *''[[House of Cards - Gli intrighi del potere]]'' (2013 - 2018) *''[[Miss Marple (sesta stagione)|Miss Marple]]'' (2013 - 2014) *''[[Fargo (serie televisiva)|Fargo]]'' (2014 - in corso) {{div col end}} ==Voci correlate== *[[Fabio Boccanera]], fratello *[[Emanuela Rossi]], cugina *[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]], cugino *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]], cugino ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Boccanera, Laura}} [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] nats83h8kc0lb2fx06wlcrphbb2pjfq Alessia Amendola 0 169074 1217961 1186313 2022-07-20T07:14:04Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Alessia Amendola''' (1984 – vivente), attrice teatrale, doppiatrice, direttrice del doppiaggio e conduttrice radiofonica italiana. ==Citazioni di Alessia Amendola== *{{NDR|La Radio}} Ci accomuna. Non si vede, ma c'è. Si ascolta, non si vedono le facce. Insomma siamo molto simili in realtà e poi secondo me in radio c'è un'interpretazione. Perché comunque si raccontano le cose, il sentimento, lo stato d'animo arriva.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 15 novembre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=9BzUHR7G0jE Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Non sono esperta di cinema, sono un'esperta di gusto personale.<ref name= Cigliano /> *{{NDR|Sul doppiaggio di Violetta Parr de ''[[Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi|Gli incredibili]]''}} È un Pixar e quindi segui quegli occhi disegnati, ogni minima sfaccettatura ed è un attimo per andare fuori. Hai visto il cartone come è fatto bene? Quasi più degli attori. Tu noti tutto, la minima sfumatura.<ref name= Cigliano /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Alice nel Paese delle Meraviglie (film 1999)|Alice nel Paese delle Meraviglie]]'' (1999) *''[[Donnie Darko]]'' (2001) *''[[8 donne e un mistero]]'' (2002) *''[[Ong-bak: Nato per combattere]]'' (2003) *''[[Quel pazzo venerdì]]'' (2003) *''[[Melissa P. (film)|Melissa P.]]'' (2005) *''[[Baciati dalla sfortuna]]'' (2006) *''[[Nativity]]'' (2006) *''[[Profumo - Storia di un assassino]]'' (2006) *''[[The Grudge 2]]'' (2006) *''[[Donne, regole... e tanti guai!]]'' (2007) *''[[Juno]]'' (2007) *''[[Transformers (film)|Transformers]]'' (2007) *''[[Sex and the City (film)|Sex and the City]]'' (2008) *''[[Step Up 2 - La strada per il successo]]'' (2008) *''[[Avatar (film 2009)|Avatar]]'' (2009) *''[[Carriers - Contagio letale]]'' (2009) *''[[Precious (film)|Precious]]'' (2009) *''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' (2009) *''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010) *''[[Inception]]'' (2010) *''[[Machete (film 2010)|Machete]]'' (2010) *''[[Super - Attento crimine!!!]]'' (2010) *''[[L'ultimo dei Templari (film 2011)|L'ultimo dei Templari]]'' (2011) *''[[Midnight in Paris]]'' (2011) *''[[Millennium - Uomini che odiano le donne]]'' (2011) *''[[Sucker Punch (film 2011)|Sucker Punch]]'' (2011) *''[[Super 8]]'' (2011) *''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011) *''[[Tower Heist - Colpo ad alto livello]]'' (2011) *''[[X-Men - L'inizio]]'' (2011) *''[[Cloud Atlas]]'' (2012) *''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012) *''[[Il lato positivo - Silver Linings Playbook]]'' (2012) *''[[Magic Mike]]'' (2012) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[La vita di Adele]]'' (2013) *''[[Thor: The Dark World]]'' (2013) *''[[Birdman (film)|Birdman]]'' (2014) *''[[Una folle passione]]'' (2014) *''[[Sotto il cielo delle Hawaii (film 2015)|Sotto il cielo delle Hawaii]]'' (2015) *''[[Blade Runner 2049]]'' (2017) *''[[First Reformed - La creazione a rischio]]'' (2017) *''[[Ready Player One (film)|Ready Player One]]'' (2018) *''[[Zombieland - Doppio colpo]]'' (2019) *''[[Enola Holmes]]'' (2020) *''[[Being the Ricardos]]'' (2021) *''[[The Suicide Squad - Missione suicida]]'' (2021) {{div col end}} ===Film d'animazione=== *''[[Il re leone II - Il regno di Simba]]'' (1998) *''[[Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi]]'' (2004) *''[[Gli Incredibili 2]]'' (2018) ===Serie animate=== *''[[Code Geass: Lelouch of the Rebellion]]'' (2006) *''[[The Spectacular Spider-Man (serie animata)|The Spectacular Spider-Man]]'' (2008 - 2009) *''[[Puella Magi Madoka Magica]]'' (2011) ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[Paso adelante]]'' (2002 - 2005) *''[[Kyle XY]]'' (2006 - 2009) *''[[Gossip Girl]]'' (2007 - 2012) *''[[Teen Angels]]'' (2007 - 2010) *''[[Zack e Cody sul ponte di comando]]'' (2008 - 2011) *''[[Glee]]'' (2009 - 2015) *''[[The Vampire Diaries]]'' (2009 - 2017) *''[[2 Broke Girls]]'' (2011 - 2017) *''[[New Girl]]'' (2011 - 2018) *''[[Mr. Robot]]'' (2015 - 2019) *''[[Love (serie televisiva)|Love]]'' (2016 - 2018) *''[[The Witcher (serie televisiva)|The Witcher]]'' (2019 - in corso) *''[[WandaVision]]'' (2021) {{div col end}} ==Voci correlate== *[[Claudio Amendola]], padre *[[Ferruccio Amendola]], nonno *[[Rita Savagnone]], nonna ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Amendola, Alessia}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Conduttori radiofonici italiani]] [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] luy3auok77j9ux6i5mxu3v8ol1pcmgo Simone Mori 0 170008 1217966 1189890 2022-07-20T07:18:04Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Simone Mori''' (1965 – vivente), doppiatore, dialoghista, direttore del doppiaggio e attore italiano. ==Citazioni di Simone Mori== *{{NDR|Su [[Vittorio De Angelis]]}} Era una persona sempre ironica, sempre contenta di venire a lavorare e comunque una persona piacevole ad avere accanto anche perché sembrava sempre quando ti prendeva in giro e non si sapeva quando scherzava e quando era serio.<ref name= Bonardelli>Dall'intervista di Marco Bonardelli, ''Luci della ribalta'', 15 settembre 2015. [https://www.youtube.com/watch?v=oeaGDlNo6Mg Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *[...] Ho detto a mio padre {{NDR|[[Renato Mori]]}}: "ma sai forse vorrei fare l'attore". E mio padre mi ha detto: "Se vuoi fare l'attore, fai l'attore. Cioè tu vai fai i provini, entri in Accademia, studi tre anni, fai la scuola di teatro, fai quello che devi e poi ti avvicinerai anche al doppiaggio". Non mi ha fatto partire dal doppiaggio.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 9 febbraio 2018, [https://www.youtube.com/watch?v=ap4JUsXLhJA Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Io mi ricordo che quando stavo al leggio con [[Cesare Barbetti]], inevitabilmente quando vedi la battuta, c'è la battuta di quello che parla con te e nella testa te la dici. No? Quando provi, pensi anche la battuta dell'altro. Non la diceva mai come la pensavo io, ed era sempre perfetta. E lì ho capito che avevo tanto da imparare.<ref name= Razza>Dall'intervista di Andrea Razza, Gerardo Di Cola e Mario Bonardelli, ''EnciclopediadelDoppiaggio.it'', 9 maggio 2012. [https://www.youtube.com/watch?v=LuWpN8uU2Y0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Io sapevo di dover sempre essere quantomeno più professionale di tutti i miei coetanei, di tutti i miei colleghi perché avevo la responsabilità di rappresentare mio padre, non volevo che dicessero a mio padre: "Certo Simone, deve stare un po' più attento, si distrae".<ref name= Razza /> *Massacrare in questo lavoro, significa pretendere il massimo. Pretendere il massimo significa far crescere l'attore.<ref name= Razza /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Brian di Nazareth]]'' (1979; ridoppiaggio 2007) *''[[Monty Python - Il senso della vita]]'' (1983; ridoppiaggio 2004) *''[[JFK - Un caso ancora aperto]]'' (1991) *''[[Proposta indecente]]'' (1993) *''[[Tombstone (film)|Tombstone]]'' (1993) *''[[Forrest Gump]]'' (1994) *''[[Bad Boys]]'' (1995) *''[[Mortal Kombat (film)|Mortal Kombat]]'' (1995) *''[[Seven]]'' (1995) *''[[Sleepers]]'' (1996) *''[[L'uomo della pioggia]]'' (1997) *''[[Punto di non ritorno (film)|Punto di non ritorno]]'' (1997) *''[[La maschera di Zorro]]'' (1998) *''[[Entrapment]]'' (1999) *''[[Fight Club (film)|Fight Club]]'' (1999) *''[[Giovanna d'Arco (film)|Giovanna d'Arco]]'' (1999) *''[[Magnolia (film)|Magnolia]]'' (1999) *''[[Three Kings]]'' (1999) *''[[28 giorni]]'' (2000) *''[[Traffic]]'' (2000) *''[[Blow]]'' (2001) *''[[Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2]]'' (2001) *''[[Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco]]'' (2001) *''[[Moulin Rouge!]]'' (2001) *''[[Pearl Harbor (film)|Pearl Harbor]]'' (2001) *''[[The Hours]]'' (2002) *''[[2 Fast 2 Furious]]'' (2003) *''[[Terapia d'urto]]'' (2003) *''[[Collateral]]'' (2004) *''[[Crash - Contatto fisico]]'' (2004) *''[[...e alla fine arriva Polly]]'' (2004) *''[[King Arthur]]'' (2004) *''[[Ocean's Twelve]]'' (2004) *''[[Hostel]]'' (2005) *''[[Saw II - La soluzione dell'enigma]]'' (2005) *''[[Affrontando i giganti]]'' (2006) *''[[The Prestige]]'' (2006) *''[[Disturbia]]'' (2007) *''[[Il caso Thomas Crawford]]'' (2007) *''[[Juno]]'' (2007) *''[[Ocean's Thirteen]]'' (2007) *''[[Sunshine]]'' (2007) *''[[Il cavaliere oscuro]]'' (2008) *''[[Killshot]]'' (2008) *''[[Never Back Down - Mai arrendersi]]'' (2008) *''[[Strafumati]]'' (2008) *''[[Fast & Furious - Solo parti originali]]'' (2009) *''[[Funny People]]'' (2009) *''[[Insidious (film)|Insidious]]'' (2010) *''[[Crazy, Stupid, Love]]'' (2011) *''[[Il pescatore di sogni]]'' (2011) *''[[J. Edgar]]'' (2011) *''[[Killer Elite (film 2011)|Killer Elite]]'' (2011) *''[[Quasi amici - Intouchables]]'' (2011) *''[[The Iron Lady]]'' (2011) *''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'' (2012) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[Il grande Gatsby (film 2013)|Il grande Gatsby]]'' (2013) *''[[300 - L'alba di un impero]]'' (2014) *''[[Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie]]'' (2014) *''[[Calvario (film)|Calvario]]'' (2014) *''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014) *''[[RoboCop (film 2014)|RoboCop]]'' (2014) *''[[The Interview (film 2014)|The Interview]]'' (2014) *''[[Transformers 4 - L'era dell'estinzione]]'' (2014) *''[[Jurassic World]]'' (2015) *''[[Captain America: Civil War]]'' (2016) *''[[Free State of Jones]]'' (2016) *''[[Il cacciatore e la regina di ghiaccio]]'' (2016) *''[[Money Monster - L'altra faccia del denaro]]'' (2016) *''[[Risorto]]'' (2016) *''[[Blade Runner 2049]]'' (2017) *''[[John Wick - Capitolo 2]]'' (2017) *''[[Kong: Skull Island]]'' (2017) *''[[La forma dell'acqua - The Shape of Water]]'' (2017) *''[[La fratellanza (film 2017)|La fratellanza]]'' (2017) *''[[Life - Non oltrepassare il limite]]'' (2017) *''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018) *''[[Creed II]]'' (2018) *''[[Insidious - L'ultima chiave]]'' (2018) *''[[Gemini Man (film)|Gemini Man]]'' (2019) *''[[Panama Papers (film)|Panama Papers]]'' (2019) *''[[Le strade del male]]'' (2020) *''[[Il bar delle grandi speranze]]'' (2021) {{div col end}} ===Film d'animazione=== *''[[South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero]]'' (1999) *''[[Kung Fu Panda]]'' (2008) *''[[Kung Fu Panda 2]]'' (2011) *''[[Il viaggio di Arlo]]'' (2015) *''[[Kung Fu Panda 3]]'' (2016) *''[[Spider-Man - Un nuovo universo]]'' (2018) ===Serie animate=== *''[[Scooby-Doo]]'' (1969 - in corso) ===Serie televisive=== *''[[Friends]]'' (1994 - 2004) *''[[Jesus (miniserie televisiva)|Jesus]]'' (1999) *''[[San Paolo (miniserie televisiva)|San Paolo]]'' (2000) *''[[CSI: Scena del crimine]]'' (2000 - 2015) *''[[Criminal Minds]]'' (2005 - 2020) *''[[Fringe]]'' (2008 - 2013) *''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019) *''[[Arrow (serie televisiva)|Arrow]]'' (2012 - in corso) ==Voci correlate== *[[Renato Mori]], padre ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mori, Simone}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Dialoghisti italiani]] [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] 1j193c4pn857xxiqcbhehbnivhipy41 Peaky Blinders 0 170139 1217977 1201891 2022-07-20T09:37:40Z 79.12.26.162 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |immagine= Peaky_Blinders_Logo.png |titoloitaliano=Peaky Blinders |titoloalfabetico=Peaky Blinder |tipofiction=Serie TV |titolooriginale=Peaky Blinders |anno=2013 - anno = 2022 |genere=drammatico, gangster, in costume |stagioni= 5 |episodi= 30 |ideatore= [[Steven Knight]] |attori = *[[Cillian Murphy]]: Thomas Shelby *[[Helen McCrory]]: Polly Gray *[[Paul Anderson (attore)|Paul Anderson]]: Arthur Shelby *[[Sam Neill]]: Chester Campbell *[[Annabelle Wallis]]: Grace Burgess *[[Joe Cole (attore)|Joe Cole]]: John Shelby *[[Sophie Rundle]]: Ada Thorne *[[Natasha O'Keeffe]]: Lizzie Shelby *[[Ned Dennehy]]: Charlie Strong *[[Packy Lee]]: Johnny Dogs *[[Ian Peck]]: Curly *[[Benjamin Zephaniah]]: Jeremiah Jesus *[[Aimee-Ffion Edwards]]: Esme Shelby *[[Charlie Creed-Miles]]: Billy Kimber *[[Iddo Goldberg]]: Freddie Thorne *[[Finn Cole]]: Michael Gray *[[Harry Kirton]]: Finn Shelby *[[Jordan Bolger]]: Isaiah Jesus *[[Tom Hardy]]: Alfie Solomons *[[Charlotte Riley]]: May Carleton *[[Noah Taylor]]: Darby Sabini *[[Kate Phillips]]: Linda Shelby *[[Paddy Considine]]: John Hughes *[[Gaite Jansen]]: Tatiana Petrovna *[[Alexander Siddig]]: Ruben Oliver *[[Adrien Brody]]: Luca Changretta *[[Aidan Gillen]]: Aberama Gold *[[Charlie Murphy (attrice)|Charlie Murphy]]: Jessie Eden *[[Jack Rowan]]: Bonnie Gold *[[Kingsley Ben-Adir]]: Ben Younger *[[Anya Taylor-Joy]]: Gina Gray *[[Sam Claflin]]: [[Oswald Mosley]] *[[Brian Gleeson]]: Jimmy McCarven |doppiatoriitaliani = *[[Simone D'Andrea]]: Thomas Shelby *[[Roberta Greganti]]: Polly Gray *[[Loris Loddi]]: Arthur Shelby *[[Gino La Monica]]: Chester Campbell *[[Chiara Gioncardi]]: Grace Shelby *[[Lorenzo De Angelis]]: John Shelby *[[Erica Necci]]: Ada Thorne *[[Maura Cenciarelli]]: Lizzie Shelby *[[Angelo Nicotra]]: Charlie Strong *[[Alberto Bognanni]]: Johnny Dogs *[[Dario Oppido]]: Curly *[[Roberto Draghetti]]: Jeremiah Jesus *[[Joy Saltarelli]]: Esme Shelby *[[Gianni Bersanetti]]: Billy Kimber *[[Alessio Cigliano]]: Freddie Thorne *[[Manuel Meli]]: Michael Gray *[[Andrea Di Maggio]]: Finn Shelby *[[Jacopo Castagna]]: Isaiah Jesus *[[Riccardo Scarafoni]]: Alfie Solomons *[[Domitilla D'Amico]]: May Carleton *[[Andrea Tidona]]: Darby Sabini *[[Valentina Mari]]: Linda Shelby *[[Angelo Maggi]]: John Hughes *[[Federica De Bortoli]]: Tatiana Petrovna *[[Mario Cordova]]: Ruben Oliver *[[Massimiliano Manfredi]]: Luca Changretta *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Aberama Gold *[[Benedetta Degli Innocenti]]: Jessie Eden *[[Stefano Broccoletti]]: Bonnie Gold *[[Guido Di Naccio]]: Ben Younger *[[Veronica Puccio]]: Gina Gray *[[Andrea Mete]]: Oswald Mosley *[[Gianluca Tusco]]: Jimmy McCarven }} '''''Peaky Blinders''''', serie televisiva britannica di genere drammatico trasmessa dal 2013. ==Prima stagione== ===Episodio 1=== *Io ragiono, così non devi farlo tu. ('''Thomas''') *'''Freddie''': Ha trovato un elenco sulla macchina del telegrafo. E in quel elenco figurano sia il tuo nome che il mio. Quante probabilità ci sono che un comunista ed un allibratore siano sulla stessa lista?<br>'''Thomas''': Be', diciamo che tutti e due danno false speranze ai poveri. L'unica differenza tra me e te, Freddie, è che qualche volta i cavalli hanno una chance di vincere. *Crescere quattro figli senza moglie è dura, ma mai quanto le mie pedate. ('''Polly''') *'''Polly''': In questa famiglia ci diciamo tutto. Non hai nient'altro da riferire, Thomas?<br>'''Thomas''': No, nulla da riferire ad una donna.<br>'''Polly''': Questa attività l'abbiamo mandata avanti noi donne, quando voi eravate al fronte. Cos'è cambiato ora?<br>'''Thomas''': Che ora siamo ritornati. *Hai preso il buon senso di tua madre e la scelleratezza di tuo padre e si stanno combattendo. Lascia che vinca lei. ('''Polly''') ===Episodio 2=== *Non puoi negoziare quando sei al tappeto, devi prima rialzarti e reagire. ('''Thomas''') *Non tornano mai, perché dovrebbero? Sai come funziona: tu sei una troia, il bambino un bastardo. Ma per un uomo che non torna non c'è un appellativo. ('''Polly''') *'''Chester''': Molto bene. Ma spero mi perdonerete se non ho alcuna voglia di stringerle la mano.<br>'''Thomas''': E perché dovrei stringere la mano di un uomo che non ha mai lottato per il suo Paese? *Le donne facili e i cavalli difficili finiscono con il rovinarti la vita. ('''Arthur''') ===Episodio 3=== *La gente continua a farmi delle domande di cui non conosco le risposte. ('''Arthur''') *Le bugie vanno più veloci della verità. ('''Thomas''') *'''Grace''': Mi date della puttana.<br>'''Thomas''': Tutti noi lo siamo, Grace. Soltanto che vendiamo parti diverse. ===Episodio 4=== *'''John''': Quello che serve ai bambini è una madre. Per questo sto per sposarmi.<br>'''Polly''': Questa povera ragazza lo sa che la vuoi sposarla oppure le salterai improvvisamente addosso? *Gli uomini e i loro cazzi non cesseranno mai di stupirmi. ('''Polly''') *Coraggioso è fare quello che nessuno ha mai fatto. ('''Polly''') *'''Thomas''': Facciamo un brindisi?<br>'''Grace''': Sono irlandese, posso farne a centinaia. Che possiate stare un'ora in Paradiso, prima che il Diavolo si accorga che siete morto. ===Episodio 5=== *Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quando ha fame. Proverbi 6.30. Sono parole della sacra Bibbia e quanto sono stato affamato lo sa solo Dio. ('''Arthur Sr.''') *'''Thomas''': Mi vuoi aiutare?<br>'''Grace''': Di che parli?<br>'''Thomas''': Di tutto. Di qualsiasi cosa. Con la vita, con gli affari. Io ho trovato te. Tu hai trovato me. Ci aiuteremo a vicenda. ===Episodio 6=== *Noi due siamo gli opposti, ma siamo anche assai simili. Come un'immagine speculare. Noi odiamo l'umanità e di conseguenza l'umanità odia noi. Ci teme. ('''Chester''') *Quelli come noi, Signor Shelby, è destino che rimangano soli. Abbiamo qualche consolazione ma per quelli bisogna pagare. ('''Chester''') *Una sola cosa può rendere cieco un uomo come te: l'amore. ('''Polly''') *Quando tutto sarà finito potrebbe perdonarti e cercarti ancora. Non si sa mai con gli uomini. Loro vanno dove li porta l'uccello e non cambiano mai idea. Ma c'è una cosa che devi sapere: io non ti perdonerò mai. Non ti accetterò mai. E non ti difenderò. Sono io che gestisco gli affari di cuore di questa famiglia. ('''Polly''') *'''Thomas''': Il passato a me non interessa. Non ho interesse neanche del futuro in realtà.<br>'''Harry''': E cosa vi interessa, Tommy?<br>'''Thomas''': L'attimo. L'istante del soldato. In battaglia è tutto ciò che hai. Quell'unico istante che decide la tua vita. Prima di quel momento non esiste nulla. Dopo quel momento, il nulla. Niente è paragonabile a quell'istante. ==Seconda stagione== ===Episodio 1=== *Cara Grace, prima della guerra quando c'era una decisione importante da prendere, lanciavo una moneta. Forse lo farò anche oggi. ('''Thomas''') *Ho molto da fare. Quindi sarà meglio che diciate al prescelto per che cosa è stato prescelto. ('''Thomas''') *Tua madre diceva: la sua scaltrezza lo ucciderà. ('''Polly''') *Gran bel discorso quello che hai fatto poco fa. Sull'impresa avanzata che tiene in considerazione i diritti delle donne. Poi però di fatto, non ascoltate una parola di quello che diciamo. Forse non vi fidate. ('''Polly''') *'''Signora Price''': Vedo che porti la Madonna Nera, Sei zingara?<br>'''Polly''': La parte di me che sa vedere l'invisibile. *Non ho bisogno di una lama per sapere che le confidenze non si raccontano in giro. Lo chiamano onore.('''Esme''') *'''Churchill''': Non fate uso di cocaina e non frequentate locali di spogliarello?<br>'''Chester''': Ai vizi più scontati è molto facile resistere.<br>'''Churchill''': Sono quelli subdoli e oscuri che vi mettono in ginocchio, eh? *La corda con il cappio è scritta chiaramente nel suo destino da quando è venuto al mondo. ('''Chester''') ===Episodio 2=== *Be', il rum è per divertirsi e scopare, dico bene? Il whisky? Oh, sì. Quello è per gli affari. ('''Alfie''') *'''Thomas''': Il signor Sabini usa sempre la polizia. Ecco perché lui sta vincendo la guerra a Londra e voi la perdete.<br>'''Alfie''': In guerra mai niente è sicuro. *Non usano treni, quelli usano le barche. I barcaioli sono tutti zingari e lui è un cazzo di zingaro. ('''Darby''') ===Episodio 3=== *'''Arthur''': Aah, non so che dire, i ragazzi di oggi.<br>'''Thomas''': Non hanno fatto la guerra. Non sono come noi. Loro restano ragazzi. *Sì, hai lo sguardo intelligente, ma sei anche giovane e questa vita può sembrare un gioco. Ma non è un gioco. Qui ci si fa male. ('''Thomas''') *Qui ci sono delle regole, sì? E se ci sono delle regole, c'è un motivo. E che devono essere rispettate, è chiaro? Allora, regola numero uno. La differenza che c'è tra il pane e il rum non sono cazzi che vi riguardano! Regola numero due: qualunque ordine venga impartito da un vostro diretto superiore e se per questo anche da qualunque altro cazzo di superiore che non è il vostro di qualsiasi altra squadra del cazzo, non si discute. Regola numero tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci, perché io vi conosco: siete tutti dei porci schifosi segaioli. So benissimo cosa vi passa per l'uccello, perché il qui presente è molto più figlio di puttana di voi, le femmine ebree voi non le dovete annusare neppure da lontano. Le femmine ebree non sono al vostro cazzo di menù. ('''Alfie''') ===Episodio 4=== *Volete scoparmi Signora Carleton? Magari perché... perché rappresento qualcosa per voi? credo che dovremmo parlarne prima che l'alcool inizi a parlare per noi. ('''Thomas''') *'''May''': Con le donne parlate così?<br>'''Thomas''': Solo se non so quello che vogliono.<br>'''May''': E se non vogliono scopare?<br>'''Thomas''': La vita è più semplice.<br>'''May''': Volete una vita semplice?<br>'''Thomas''': Do l'impressione di un uomo che vuole una vita semplice? ===Episodio 5=== *Sapete, mio padre era solito dire una cosa: per essere certo che il cane ti obbedisca, devi fargli assaggiare il bastone. Una volta ogni tanto. ('''Chester''') *'''Curly''': Che fai Tommy?<br>'''Thomas''': Spalo la merda, Curly. Proprio come te.<br>'''Curly''': E perché lo fai Tommy?<br>'''Thomas''': Per ricordare a me stesso che cosa sarei se non fossi chi sono. ===Episodio 6=== *È tutto un "se" a Birmingham. ('''Polly''') *Ti devi scrostare questa città dai capelli, dai vestiti. Io avrei dovuto farlo secoli fa. ('''Polly''') *La Rossa Mano Destra dei Volontari dell'Ulster di certo non vi deluderà, Maggiore Campbell. ('''Poliziotto RRH''') *In memoria di Ian Summers ('''testo in sovrimpressione''') ==Terza stagione== ===Episodio 1=== *I russi si sono messi in contatto. Dobbiamo abituarci a come lavorano quei bastardi. La famiglia è una debolezza per loro. E la prendono di mira. Ma per me la famiglia è una forza. ('''Thomas''') *'''Thomas''': Una donna arriva sola a Birmingham con diecimila dollari in contanti.<br>'''Anton''': Ha con se anche una rivoltella.<br>'''Thomas''':Ah, allora.<br>'''Anton''': Be', voi delle donne vi fidate.<br>'''Thomas''': Non mi fido di Birmingham. *'''Charlotte''': Tu sei diverso dagli altri.<br>'''Michael''': L'idea è quella. Io organizzo tutto ma non partecipo mai. Mi attende un futuro davvero roseo. È già programmato. *Le regole del gioco non prevedono eccezioni. Parola di Churchill in persona. ('''Thomas''') *L'aristocrazia non crede nel perdono. ('''Ruben''') *'''Thomas''': Così tanti {{NDR|soldi}}... quegli snob del cazzo non ne vedranno finché vivono.<br>'''Polly''': E tu sei disposto a puntarli tutti su una rapina sola.<br>'''Thomas''': Sono un giocatore, Polly. ===Episodio 2=== *Prima della Rivoluzione {{NDR|Russa}} eravamo [[accondiscendenza|accondiscendenti]] e deboli. Accettavamo il compromesso. Lasciate che vi dica: che non saremo mai più deboli né accondiscendenti. ('''Grand Duca Leon Petrovna''') *Se ti scusi una volta, lo farai ancora e ancora e ancora. È come togliere i mattoni da una cazzo di casa. Vuoi far crollare la casa, Arthur? Se accetto una ribellione, ce ne saranno altre. ('''Thomas''') *Se adesso togliamo il piede dalla loro gola, si rivolteranno contro di noi. ('''Thomas''') *Per me la politica è migliorare deliberatamente la vita di alcuni, peggiorando quella di altri. ('''Ruben''') *Vedete Signori, c'è l'Inferno e c'è un luogo più basso dell'Inferno. Io mi ricordo ogni cosa. Non dimentico niente. ('''Thomas''') *Non lo sapete? Noi russi non abbiamo nessuna morale. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') ===Episodio 3=== *Brindo a una famiglia unita, che non conoscerà mai la sconfitta. ('''Polly''') *Allora, ricordi ieri notte quando chiamavi la mamma? Se n'è andata Charlie e noi dobbiamo cavarcela da soli. Abbiamo le sue fotografie. Abbiamo i suoi abiti. E terremo la stanza così com'è ora. Così, tutto come ora. ('''Thomas''') *Io non sono bravo Charlie. Temo che lo scoprirai presto. Lei non tornerà più, siamo rimasti solo io e te. Ma vivrà sempre nei nostri cuori, perché l'amiamo. ('''Thomas''') *Quando hai premuto quel fottuto grilletto, e il corpo dell'uomo a cui hai sparato ti si avvinghia intorno alle caviglie. Corpo su corpo. Sino ad arrivare al punto di non poter entrare in una stanza senza trascinarti dietro quelle anime dell'inferno. ('''Arthur''') *La religione non è altro che una stupida risposta ad una stupida domanda. ('''Thomas''') ===Episodio 4=== *Dove non ci sono regole, comandano le donne. Loro sanno che il potere che detengono deriva da taciti accordi. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') *Tu infrangi la legge, ma rispetti le regole. Perché? Non sai che è solo la follia a renderci liberi? Senza siamo solo dei bifolchi addomesticati. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') *'''Thomas''': Arthur dice proprio tutto a Linda.<br>'''Polly''': Lei ha conquistato la sua anima e l'ha portata con sé in un posto migliore: nella verde prateria dove gli uomini sono sinceri con le mogli. ===Episodio 5=== *Ci siamo, ragazzi. Ricordatevi che questi sono matti. Pericolosi, sbronzi marci di roba mai sentita. E peggio di noi in quanto a spiriti e fantasmi. ('''Thomas''') *In Russia coloro che operano al di fuori dalla legge, in genere hanno il corpo tatuato. Alcuni di questi tatuaggi attestano l'appartenenza a organizzazioni criminali che sono nemiche giurate della casa reale russa. Dunque è consuetudine della suddetta casa reale, controllare che non vi siano quei tatuaggi prima di mettersi in affari. ('''Thomas''') ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Serie televisive britanniche]] [[Categoria:Serie televisive storiche]] cwou0blmaczfpe6mi7uu8ohbm9azlh5 1217978 1217977 2022-07-20T09:37:53Z 79.12.26.162 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |immagine= Peaky_Blinders_Logo.png |titoloitaliano=Peaky Blinders |titoloalfabetico=Peaky Blinder |tipofiction=Serie TV |titolooriginale=Peaky Blinders |anno=2013 - 2022 |genere=drammatico, gangster, in costume |stagioni= 5 |episodi= 30 |ideatore= [[Steven Knight]] |attori = *[[Cillian Murphy]]: Thomas Shelby *[[Helen McCrory]]: Polly Gray *[[Paul Anderson (attore)|Paul Anderson]]: Arthur Shelby *[[Sam Neill]]: Chester Campbell *[[Annabelle Wallis]]: Grace Burgess *[[Joe Cole (attore)|Joe Cole]]: John Shelby *[[Sophie Rundle]]: Ada Thorne *[[Natasha O'Keeffe]]: Lizzie Shelby *[[Ned Dennehy]]: Charlie Strong *[[Packy Lee]]: Johnny Dogs *[[Ian Peck]]: Curly *[[Benjamin Zephaniah]]: Jeremiah Jesus *[[Aimee-Ffion Edwards]]: Esme Shelby *[[Charlie Creed-Miles]]: Billy Kimber *[[Iddo Goldberg]]: Freddie Thorne *[[Finn Cole]]: Michael Gray *[[Harry Kirton]]: Finn Shelby *[[Jordan Bolger]]: Isaiah Jesus *[[Tom Hardy]]: Alfie Solomons *[[Charlotte Riley]]: May Carleton *[[Noah Taylor]]: Darby Sabini *[[Kate Phillips]]: Linda Shelby *[[Paddy Considine]]: John Hughes *[[Gaite Jansen]]: Tatiana Petrovna *[[Alexander Siddig]]: Ruben Oliver *[[Adrien Brody]]: Luca Changretta *[[Aidan Gillen]]: Aberama Gold *[[Charlie Murphy (attrice)|Charlie Murphy]]: Jessie Eden *[[Jack Rowan]]: Bonnie Gold *[[Kingsley Ben-Adir]]: Ben Younger *[[Anya Taylor-Joy]]: Gina Gray *[[Sam Claflin]]: [[Oswald Mosley]] *[[Brian Gleeson]]: Jimmy McCarven |doppiatoriitaliani = *[[Simone D'Andrea]]: Thomas Shelby *[[Roberta Greganti]]: Polly Gray *[[Loris Loddi]]: Arthur Shelby *[[Gino La Monica]]: Chester Campbell *[[Chiara Gioncardi]]: Grace Shelby *[[Lorenzo De Angelis]]: John Shelby *[[Erica Necci]]: Ada Thorne *[[Maura Cenciarelli]]: Lizzie Shelby *[[Angelo Nicotra]]: Charlie Strong *[[Alberto Bognanni]]: Johnny Dogs *[[Dario Oppido]]: Curly *[[Roberto Draghetti]]: Jeremiah Jesus *[[Joy Saltarelli]]: Esme Shelby *[[Gianni Bersanetti]]: Billy Kimber *[[Alessio Cigliano]]: Freddie Thorne *[[Manuel Meli]]: Michael Gray *[[Andrea Di Maggio]]: Finn Shelby *[[Jacopo Castagna]]: Isaiah Jesus *[[Riccardo Scarafoni]]: Alfie Solomons *[[Domitilla D'Amico]]: May Carleton *[[Andrea Tidona]]: Darby Sabini *[[Valentina Mari]]: Linda Shelby *[[Angelo Maggi]]: John Hughes *[[Federica De Bortoli]]: Tatiana Petrovna *[[Mario Cordova]]: Ruben Oliver *[[Massimiliano Manfredi]]: Luca Changretta *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Aberama Gold *[[Benedetta Degli Innocenti]]: Jessie Eden *[[Stefano Broccoletti]]: Bonnie Gold *[[Guido Di Naccio]]: Ben Younger *[[Veronica Puccio]]: Gina Gray *[[Andrea Mete]]: Oswald Mosley *[[Gianluca Tusco]]: Jimmy McCarven }} '''''Peaky Blinders''''', serie televisiva britannica di genere drammatico trasmessa dal 2013. ==Prima stagione== ===Episodio 1=== *Io ragiono, così non devi farlo tu. ('''Thomas''') *'''Freddie''': Ha trovato un elenco sulla macchina del telegrafo. E in quel elenco figurano sia il tuo nome che il mio. Quante probabilità ci sono che un comunista ed un allibratore siano sulla stessa lista?<br>'''Thomas''': Be', diciamo che tutti e due danno false speranze ai poveri. L'unica differenza tra me e te, Freddie, è che qualche volta i cavalli hanno una chance di vincere. *Crescere quattro figli senza moglie è dura, ma mai quanto le mie pedate. ('''Polly''') *'''Polly''': In questa famiglia ci diciamo tutto. Non hai nient'altro da riferire, Thomas?<br>'''Thomas''': No, nulla da riferire ad una donna.<br>'''Polly''': Questa attività l'abbiamo mandata avanti noi donne, quando voi eravate al fronte. Cos'è cambiato ora?<br>'''Thomas''': Che ora siamo ritornati. *Hai preso il buon senso di tua madre e la scelleratezza di tuo padre e si stanno combattendo. Lascia che vinca lei. ('''Polly''') ===Episodio 2=== *Non puoi negoziare quando sei al tappeto, devi prima rialzarti e reagire. ('''Thomas''') *Non tornano mai, perché dovrebbero? Sai come funziona: tu sei una troia, il bambino un bastardo. Ma per un uomo che non torna non c'è un appellativo. ('''Polly''') *'''Chester''': Molto bene. Ma spero mi perdonerete se non ho alcuna voglia di stringerle la mano.<br>'''Thomas''': E perché dovrei stringere la mano di un uomo che non ha mai lottato per il suo Paese? *Le donne facili e i cavalli difficili finiscono con il rovinarti la vita. ('''Arthur''') ===Episodio 3=== *La gente continua a farmi delle domande di cui non conosco le risposte. ('''Arthur''') *Le bugie vanno più veloci della verità. ('''Thomas''') *'''Grace''': Mi date della puttana.<br>'''Thomas''': Tutti noi lo siamo, Grace. Soltanto che vendiamo parti diverse. ===Episodio 4=== *'''John''': Quello che serve ai bambini è una madre. Per questo sto per sposarmi.<br>'''Polly''': Questa povera ragazza lo sa che la vuoi sposarla oppure le salterai improvvisamente addosso? *Gli uomini e i loro cazzi non cesseranno mai di stupirmi. ('''Polly''') *Coraggioso è fare quello che nessuno ha mai fatto. ('''Polly''') *'''Thomas''': Facciamo un brindisi?<br>'''Grace''': Sono irlandese, posso farne a centinaia. Che possiate stare un'ora in Paradiso, prima che il Diavolo si accorga che siete morto. ===Episodio 5=== *Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quando ha fame. Proverbi 6.30. Sono parole della sacra Bibbia e quanto sono stato affamato lo sa solo Dio. ('''Arthur Sr.''') *'''Thomas''': Mi vuoi aiutare?<br>'''Grace''': Di che parli?<br>'''Thomas''': Di tutto. Di qualsiasi cosa. Con la vita, con gli affari. Io ho trovato te. Tu hai trovato me. Ci aiuteremo a vicenda. ===Episodio 6=== *Noi due siamo gli opposti, ma siamo anche assai simili. Come un'immagine speculare. Noi odiamo l'umanità e di conseguenza l'umanità odia noi. Ci teme. ('''Chester''') *Quelli come noi, Signor Shelby, è destino che rimangano soli. Abbiamo qualche consolazione ma per quelli bisogna pagare. ('''Chester''') *Una sola cosa può rendere cieco un uomo come te: l'amore. ('''Polly''') *Quando tutto sarà finito potrebbe perdonarti e cercarti ancora. Non si sa mai con gli uomini. Loro vanno dove li porta l'uccello e non cambiano mai idea. Ma c'è una cosa che devi sapere: io non ti perdonerò mai. Non ti accetterò mai. E non ti difenderò. Sono io che gestisco gli affari di cuore di questa famiglia. ('''Polly''') *'''Thomas''': Il passato a me non interessa. Non ho interesse neanche del futuro in realtà.<br>'''Harry''': E cosa vi interessa, Tommy?<br>'''Thomas''': L'attimo. L'istante del soldato. In battaglia è tutto ciò che hai. Quell'unico istante che decide la tua vita. Prima di quel momento non esiste nulla. Dopo quel momento, il nulla. Niente è paragonabile a quell'istante. ==Seconda stagione== ===Episodio 1=== *Cara Grace, prima della guerra quando c'era una decisione importante da prendere, lanciavo una moneta. Forse lo farò anche oggi. ('''Thomas''') *Ho molto da fare. Quindi sarà meglio che diciate al prescelto per che cosa è stato prescelto. ('''Thomas''') *Tua madre diceva: la sua scaltrezza lo ucciderà. ('''Polly''') *Gran bel discorso quello che hai fatto poco fa. Sull'impresa avanzata che tiene in considerazione i diritti delle donne. Poi però di fatto, non ascoltate una parola di quello che diciamo. Forse non vi fidate. ('''Polly''') *'''Signora Price''': Vedo che porti la Madonna Nera, Sei zingara?<br>'''Polly''': La parte di me che sa vedere l'invisibile. *Non ho bisogno di una lama per sapere che le confidenze non si raccontano in giro. Lo chiamano onore.('''Esme''') *'''Churchill''': Non fate uso di cocaina e non frequentate locali di spogliarello?<br>'''Chester''': Ai vizi più scontati è molto facile resistere.<br>'''Churchill''': Sono quelli subdoli e oscuri che vi mettono in ginocchio, eh? *La corda con il cappio è scritta chiaramente nel suo destino da quando è venuto al mondo. ('''Chester''') ===Episodio 2=== *Be', il rum è per divertirsi e scopare, dico bene? Il whisky? Oh, sì. Quello è per gli affari. ('''Alfie''') *'''Thomas''': Il signor Sabini usa sempre la polizia. Ecco perché lui sta vincendo la guerra a Londra e voi la perdete.<br>'''Alfie''': In guerra mai niente è sicuro. *Non usano treni, quelli usano le barche. I barcaioli sono tutti zingari e lui è un cazzo di zingaro. ('''Darby''') ===Episodio 3=== *'''Arthur''': Aah, non so che dire, i ragazzi di oggi.<br>'''Thomas''': Non hanno fatto la guerra. Non sono come noi. Loro restano ragazzi. *Sì, hai lo sguardo intelligente, ma sei anche giovane e questa vita può sembrare un gioco. Ma non è un gioco. Qui ci si fa male. ('''Thomas''') *Qui ci sono delle regole, sì? E se ci sono delle regole, c'è un motivo. E che devono essere rispettate, è chiaro? Allora, regola numero uno. La differenza che c'è tra il pane e il rum non sono cazzi che vi riguardano! Regola numero due: qualunque ordine venga impartito da un vostro diretto superiore e se per questo anche da qualunque altro cazzo di superiore che non è il vostro di qualsiasi altra squadra del cazzo, non si discute. Regola numero tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci, perché io vi conosco: siete tutti dei porci schifosi segaioli. So benissimo cosa vi passa per l'uccello, perché il qui presente è molto più figlio di puttana di voi, le femmine ebree voi non le dovete annusare neppure da lontano. Le femmine ebree non sono al vostro cazzo di menù. ('''Alfie''') ===Episodio 4=== *Volete scoparmi Signora Carleton? Magari perché... perché rappresento qualcosa per voi? credo che dovremmo parlarne prima che l'alcool inizi a parlare per noi. ('''Thomas''') *'''May''': Con le donne parlate così?<br>'''Thomas''': Solo se non so quello che vogliono.<br>'''May''': E se non vogliono scopare?<br>'''Thomas''': La vita è più semplice.<br>'''May''': Volete una vita semplice?<br>'''Thomas''': Do l'impressione di un uomo che vuole una vita semplice? ===Episodio 5=== *Sapete, mio padre era solito dire una cosa: per essere certo che il cane ti obbedisca, devi fargli assaggiare il bastone. Una volta ogni tanto. ('''Chester''') *'''Curly''': Che fai Tommy?<br>'''Thomas''': Spalo la merda, Curly. Proprio come te.<br>'''Curly''': E perché lo fai Tommy?<br>'''Thomas''': Per ricordare a me stesso che cosa sarei se non fossi chi sono. ===Episodio 6=== *È tutto un "se" a Birmingham. ('''Polly''') *Ti devi scrostare questa città dai capelli, dai vestiti. Io avrei dovuto farlo secoli fa. ('''Polly''') *La Rossa Mano Destra dei Volontari dell'Ulster di certo non vi deluderà, Maggiore Campbell. ('''Poliziotto RRH''') *In memoria di Ian Summers ('''testo in sovrimpressione''') ==Terza stagione== ===Episodio 1=== *I russi si sono messi in contatto. Dobbiamo abituarci a come lavorano quei bastardi. La famiglia è una debolezza per loro. E la prendono di mira. Ma per me la famiglia è una forza. ('''Thomas''') *'''Thomas''': Una donna arriva sola a Birmingham con diecimila dollari in contanti.<br>'''Anton''': Ha con se anche una rivoltella.<br>'''Thomas''':Ah, allora.<br>'''Anton''': Be', voi delle donne vi fidate.<br>'''Thomas''': Non mi fido di Birmingham. *'''Charlotte''': Tu sei diverso dagli altri.<br>'''Michael''': L'idea è quella. Io organizzo tutto ma non partecipo mai. Mi attende un futuro davvero roseo. È già programmato. *Le regole del gioco non prevedono eccezioni. Parola di Churchill in persona. ('''Thomas''') *L'aristocrazia non crede nel perdono. ('''Ruben''') *'''Thomas''': Così tanti {{NDR|soldi}}... quegli snob del cazzo non ne vedranno finché vivono.<br>'''Polly''': E tu sei disposto a puntarli tutti su una rapina sola.<br>'''Thomas''': Sono un giocatore, Polly. ===Episodio 2=== *Prima della Rivoluzione {{NDR|Russa}} eravamo [[accondiscendenza|accondiscendenti]] e deboli. Accettavamo il compromesso. Lasciate che vi dica: che non saremo mai più deboli né accondiscendenti. ('''Grand Duca Leon Petrovna''') *Se ti scusi una volta, lo farai ancora e ancora e ancora. È come togliere i mattoni da una cazzo di casa. Vuoi far crollare la casa, Arthur? Se accetto una ribellione, ce ne saranno altre. ('''Thomas''') *Se adesso togliamo il piede dalla loro gola, si rivolteranno contro di noi. ('''Thomas''') *Per me la politica è migliorare deliberatamente la vita di alcuni, peggiorando quella di altri. ('''Ruben''') *Vedete Signori, c'è l'Inferno e c'è un luogo più basso dell'Inferno. Io mi ricordo ogni cosa. Non dimentico niente. ('''Thomas''') *Non lo sapete? Noi russi non abbiamo nessuna morale. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') ===Episodio 3=== *Brindo a una famiglia unita, che non conoscerà mai la sconfitta. ('''Polly''') *Allora, ricordi ieri notte quando chiamavi la mamma? Se n'è andata Charlie e noi dobbiamo cavarcela da soli. Abbiamo le sue fotografie. Abbiamo i suoi abiti. E terremo la stanza così com'è ora. Così, tutto come ora. ('''Thomas''') *Io non sono bravo Charlie. Temo che lo scoprirai presto. Lei non tornerà più, siamo rimasti solo io e te. Ma vivrà sempre nei nostri cuori, perché l'amiamo. ('''Thomas''') *Quando hai premuto quel fottuto grilletto, e il corpo dell'uomo a cui hai sparato ti si avvinghia intorno alle caviglie. Corpo su corpo. Sino ad arrivare al punto di non poter entrare in una stanza senza trascinarti dietro quelle anime dell'inferno. ('''Arthur''') *La religione non è altro che una stupida risposta ad una stupida domanda. ('''Thomas''') ===Episodio 4=== *Dove non ci sono regole, comandano le donne. Loro sanno che il potere che detengono deriva da taciti accordi. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') *Tu infrangi la legge, ma rispetti le regole. Perché? Non sai che è solo la follia a renderci liberi? Senza siamo solo dei bifolchi addomesticati. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') *'''Thomas''': Arthur dice proprio tutto a Linda.<br>'''Polly''': Lei ha conquistato la sua anima e l'ha portata con sé in un posto migliore: nella verde prateria dove gli uomini sono sinceri con le mogli. ===Episodio 5=== *Ci siamo, ragazzi. Ricordatevi che questi sono matti. Pericolosi, sbronzi marci di roba mai sentita. E peggio di noi in quanto a spiriti e fantasmi. ('''Thomas''') *In Russia coloro che operano al di fuori dalla legge, in genere hanno il corpo tatuato. Alcuni di questi tatuaggi attestano l'appartenenza a organizzazioni criminali che sono nemiche giurate della casa reale russa. Dunque è consuetudine della suddetta casa reale, controllare che non vi siano quei tatuaggi prima di mettersi in affari. ('''Thomas''') ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Serie televisive britanniche]] [[Categoria:Serie televisive storiche]] 2t2xki6pqjf02v19qa3t6ox4ah839h1 1217979 1217978 2022-07-20T09:39:57Z 79.12.26.162 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |immagine= Peaky_Blinders_Logo.png |titoloitaliano=Peaky Blinders |titoloalfabetico=Peaky Blinder |tipofiction=Serie TV |titolooriginale=Peaky Blinders |anno=2013 - 2022 |genere=drammatico, gangster, in costume |stagioni= 5 |episodi= 30 |ideatore= [[Steven Knight]] |attori = *[[Cillian Murphy]]: Thomas Shelby *[[Helen McCrory]]: Polly Gray *[[Paul Anderson (attore)|Paul Anderson]]: Arthur Shelby *[[Sam Neill]]: Chester Campbell *[[Annabelle Wallis]]: Grace Burgess *[[Joe Cole (attore)|Joe Cole]]: John Shelby *[[Sophie Rundle]]: Ada Thorne *[[Natasha O'Keeffe]]: Lizzie Shelby *[[Ned Dennehy]]: Charlie Strong *[[Packy Lee]]: Johnny Dogs *[[Ian Peck]]: Curly *[[Benjamin Zephaniah]]: Jeremiah Jesus *[[Aimee-Ffion Edwards]]: Esme Shelby *[[Charlie Creed-Miles]]: Billy Kimber *[[Iddo Goldberg]]: Freddie Thorne *[[Finn Cole]]: Michael Gray *[[Harry Kirton]]: Finn Shelby *[[Jordan Bolger]]: Isaiah Jesus *[[Tom Hardy]]: Alfie Solomons *[[Charlotte Riley]]: May Carleton *[[Noah Taylor]]: Darby Sabini *[[Kate Phillips]]: Linda Shelby *[[Paddy Considine]]: John Hughes *[[Gaite Jansen]]: Tatiana Petrovna *[[Alexander Siddig]]: Ruben Oliver *[[Adrien Brody]]: Luca Changretta *[[Aidan Gillen]]: Aberama Gold *[[Charlie Murphy (attrice)|Charlie Murphy]]: Jessie Eden *[[Jack Rowan]]: Bonnie Gold *[[Kingsley Ben-Adir]]: Ben Younger *[[Anya Taylor-Joy]]: Gina Gray *[[Sam Claflin]]: [[Oswald Mosley]] *[[Brian Gleeson]]: Jimmy McCarven *[[Aneurin Barnard]]: Dott. Holford |doppiatoriitaliani = *[[Simone D'Andrea]]: Thomas Shelby *[[Roberta Greganti]]: Polly Gray *[[Loris Loddi]]: Arthur Shelby *[[Gino La Monica]]: Chester Campbell *[[Chiara Gioncardi]]: Grace Shelby *[[Lorenzo De Angelis]]: John Shelby *[[Erica Necci]]: Ada Thorne *[[Maura Cenciarelli]]: Lizzie Shelby *[[Angelo Nicotra]]: Charlie Strong *[[Alberto Bognanni]]: Johnny Dogs *[[Dario Oppido]]: Curly *[[Roberto Draghetti]]: Jeremiah Jesus *[[Joy Saltarelli]]: Esme Shelby *[[Gianni Bersanetti]]: Billy Kimber *[[Alessio Cigliano]]: Freddie Thorne *[[Manuel Meli]]: Michael Gray *[[Andrea Di Maggio]]: Finn Shelby *[[Jacopo Castagna]]: Isaiah Jesus *[[Riccardo Scarafoni]]: Alfie Solomons *[[Domitilla D'Amico]]: May Carleton *[[Andrea Tidona]]: Darby Sabini *[[Valentina Mari]]: Linda Shelby *[[Angelo Maggi]]: John Hughes *[[Federica De Bortoli]]: Tatiana Petrovna *[[Mario Cordova]]: Ruben Oliver *[[Massimiliano Manfredi]]: Luca Changretta *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Aberama Gold *[[Benedetta Degli Innocenti]]: Jessie Eden *[[Stefano Broccoletti]]: Bonnie Gold *[[Guido Di Naccio]]: Ben Younger *[[Veronica Puccio]]: Gina Gray *[[Andrea Mete]]: Oswald Mosley *[[Gianluca Tusco]]: Jimmy McCarven *[[Stefano Crescentini]]: Dott. Holford }} '''''Peaky Blinders''''', serie televisiva britannica di genere drammatico trasmessa dal 2013. ==Prima stagione== ===Episodio 1=== *Io ragiono, così non devi farlo tu. ('''Thomas''') *'''Freddie''': Ha trovato un elenco sulla macchina del telegrafo. E in quel elenco figurano sia il tuo nome che il mio. Quante probabilità ci sono che un comunista ed un allibratore siano sulla stessa lista?<br>'''Thomas''': Be', diciamo che tutti e due danno false speranze ai poveri. L'unica differenza tra me e te, Freddie, è che qualche volta i cavalli hanno una chance di vincere. *Crescere quattro figli senza moglie è dura, ma mai quanto le mie pedate. ('''Polly''') *'''Polly''': In questa famiglia ci diciamo tutto. Non hai nient'altro da riferire, Thomas?<br>'''Thomas''': No, nulla da riferire ad una donna.<br>'''Polly''': Questa attività l'abbiamo mandata avanti noi donne, quando voi eravate al fronte. Cos'è cambiato ora?<br>'''Thomas''': Che ora siamo ritornati. *Hai preso il buon senso di tua madre e la scelleratezza di tuo padre e si stanno combattendo. Lascia che vinca lei. ('''Polly''') ===Episodio 2=== *Non puoi negoziare quando sei al tappeto, devi prima rialzarti e reagire. ('''Thomas''') *Non tornano mai, perché dovrebbero? Sai come funziona: tu sei una troia, il bambino un bastardo. Ma per un uomo che non torna non c'è un appellativo. ('''Polly''') *'''Chester''': Molto bene. Ma spero mi perdonerete se non ho alcuna voglia di stringerle la mano.<br>'''Thomas''': E perché dovrei stringere la mano di un uomo che non ha mai lottato per il suo Paese? *Le donne facili e i cavalli difficili finiscono con il rovinarti la vita. ('''Arthur''') ===Episodio 3=== *La gente continua a farmi delle domande di cui non conosco le risposte. ('''Arthur''') *Le bugie vanno più veloci della verità. ('''Thomas''') *'''Grace''': Mi date della puttana.<br>'''Thomas''': Tutti noi lo siamo, Grace. Soltanto che vendiamo parti diverse. ===Episodio 4=== *'''John''': Quello che serve ai bambini è una madre. Per questo sto per sposarmi.<br>'''Polly''': Questa povera ragazza lo sa che la vuoi sposarla oppure le salterai improvvisamente addosso? *Gli uomini e i loro cazzi non cesseranno mai di stupirmi. ('''Polly''') *Coraggioso è fare quello che nessuno ha mai fatto. ('''Polly''') *'''Thomas''': Facciamo un brindisi?<br>'''Grace''': Sono irlandese, posso farne a centinaia. Che possiate stare un'ora in Paradiso, prima che il Diavolo si accorga che siete morto. ===Episodio 5=== *Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quando ha fame. Proverbi 6.30. Sono parole della sacra Bibbia e quanto sono stato affamato lo sa solo Dio. ('''Arthur Sr.''') *'''Thomas''': Mi vuoi aiutare?<br>'''Grace''': Di che parli?<br>'''Thomas''': Di tutto. Di qualsiasi cosa. Con la vita, con gli affari. Io ho trovato te. Tu hai trovato me. Ci aiuteremo a vicenda. ===Episodio 6=== *Noi due siamo gli opposti, ma siamo anche assai simili. Come un'immagine speculare. Noi odiamo l'umanità e di conseguenza l'umanità odia noi. Ci teme. ('''Chester''') *Quelli come noi, Signor Shelby, è destino che rimangano soli. Abbiamo qualche consolazione ma per quelli bisogna pagare. ('''Chester''') *Una sola cosa può rendere cieco un uomo come te: l'amore. ('''Polly''') *Quando tutto sarà finito potrebbe perdonarti e cercarti ancora. Non si sa mai con gli uomini. Loro vanno dove li porta l'uccello e non cambiano mai idea. Ma c'è una cosa che devi sapere: io non ti perdonerò mai. Non ti accetterò mai. E non ti difenderò. Sono io che gestisco gli affari di cuore di questa famiglia. ('''Polly''') *'''Thomas''': Il passato a me non interessa. Non ho interesse neanche del futuro in realtà.<br>'''Harry''': E cosa vi interessa, Tommy?<br>'''Thomas''': L'attimo. L'istante del soldato. In battaglia è tutto ciò che hai. Quell'unico istante che decide la tua vita. Prima di quel momento non esiste nulla. Dopo quel momento, il nulla. Niente è paragonabile a quell'istante. ==Seconda stagione== ===Episodio 1=== *Cara Grace, prima della guerra quando c'era una decisione importante da prendere, lanciavo una moneta. Forse lo farò anche oggi. ('''Thomas''') *Ho molto da fare. Quindi sarà meglio che diciate al prescelto per che cosa è stato prescelto. ('''Thomas''') *Tua madre diceva: la sua scaltrezza lo ucciderà. ('''Polly''') *Gran bel discorso quello che hai fatto poco fa. Sull'impresa avanzata che tiene in considerazione i diritti delle donne. Poi però di fatto, non ascoltate una parola di quello che diciamo. Forse non vi fidate. ('''Polly''') *'''Signora Price''': Vedo che porti la Madonna Nera, Sei zingara?<br>'''Polly''': La parte di me che sa vedere l'invisibile. *Non ho bisogno di una lama per sapere che le confidenze non si raccontano in giro. Lo chiamano onore.('''Esme''') *'''Churchill''': Non fate uso di cocaina e non frequentate locali di spogliarello?<br>'''Chester''': Ai vizi più scontati è molto facile resistere.<br>'''Churchill''': Sono quelli subdoli e oscuri che vi mettono in ginocchio, eh? *La corda con il cappio è scritta chiaramente nel suo destino da quando è venuto al mondo. ('''Chester''') ===Episodio 2=== *Be', il rum è per divertirsi e scopare, dico bene? Il whisky? Oh, sì. Quello è per gli affari. ('''Alfie''') *'''Thomas''': Il signor Sabini usa sempre la polizia. Ecco perché lui sta vincendo la guerra a Londra e voi la perdete.<br>'''Alfie''': In guerra mai niente è sicuro. *Non usano treni, quelli usano le barche. I barcaioli sono tutti zingari e lui è un cazzo di zingaro. ('''Darby''') ===Episodio 3=== *'''Arthur''': Aah, non so che dire, i ragazzi di oggi.<br>'''Thomas''': Non hanno fatto la guerra. Non sono come noi. Loro restano ragazzi. *Sì, hai lo sguardo intelligente, ma sei anche giovane e questa vita può sembrare un gioco. Ma non è un gioco. Qui ci si fa male. ('''Thomas''') *Qui ci sono delle regole, sì? E se ci sono delle regole, c'è un motivo. E che devono essere rispettate, è chiaro? Allora, regola numero uno. La differenza che c'è tra il pane e il rum non sono cazzi che vi riguardano! Regola numero due: qualunque ordine venga impartito da un vostro diretto superiore e se per questo anche da qualunque altro cazzo di superiore che non è il vostro di qualsiasi altra squadra del cazzo, non si discute. Regola numero tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci, perché io vi conosco: siete tutti dei porci schifosi segaioli. So benissimo cosa vi passa per l'uccello, perché il qui presente è molto più figlio di puttana di voi, le femmine ebree voi non le dovete annusare neppure da lontano. Le femmine ebree non sono al vostro cazzo di menù. ('''Alfie''') ===Episodio 4=== *Volete scoparmi Signora Carleton? Magari perché... perché rappresento qualcosa per voi? credo che dovremmo parlarne prima che l'alcool inizi a parlare per noi. ('''Thomas''') *'''May''': Con le donne parlate così?<br>'''Thomas''': Solo se non so quello che vogliono.<br>'''May''': E se non vogliono scopare?<br>'''Thomas''': La vita è più semplice.<br>'''May''': Volete una vita semplice?<br>'''Thomas''': Do l'impressione di un uomo che vuole una vita semplice? ===Episodio 5=== *Sapete, mio padre era solito dire una cosa: per essere certo che il cane ti obbedisca, devi fargli assaggiare il bastone. Una volta ogni tanto. ('''Chester''') *'''Curly''': Che fai Tommy?<br>'''Thomas''': Spalo la merda, Curly. Proprio come te.<br>'''Curly''': E perché lo fai Tommy?<br>'''Thomas''': Per ricordare a me stesso che cosa sarei se non fossi chi sono. ===Episodio 6=== *È tutto un "se" a Birmingham. ('''Polly''') *Ti devi scrostare questa città dai capelli, dai vestiti. Io avrei dovuto farlo secoli fa. ('''Polly''') *La Rossa Mano Destra dei Volontari dell'Ulster di certo non vi deluderà, Maggiore Campbell. ('''Poliziotto RRH''') *In memoria di Ian Summers ('''testo in sovrimpressione''') ==Terza stagione== ===Episodio 1=== *I russi si sono messi in contatto. Dobbiamo abituarci a come lavorano quei bastardi. La famiglia è una debolezza per loro. E la prendono di mira. Ma per me la famiglia è una forza. ('''Thomas''') *'''Thomas''': Una donna arriva sola a Birmingham con diecimila dollari in contanti.<br>'''Anton''': Ha con se anche una rivoltella.<br>'''Thomas''':Ah, allora.<br>'''Anton''': Be', voi delle donne vi fidate.<br>'''Thomas''': Non mi fido di Birmingham. *'''Charlotte''': Tu sei diverso dagli altri.<br>'''Michael''': L'idea è quella. Io organizzo tutto ma non partecipo mai. Mi attende un futuro davvero roseo. È già programmato. *Le regole del gioco non prevedono eccezioni. Parola di Churchill in persona. ('''Thomas''') *L'aristocrazia non crede nel perdono. ('''Ruben''') *'''Thomas''': Così tanti {{NDR|soldi}}... quegli snob del cazzo non ne vedranno finché vivono.<br>'''Polly''': E tu sei disposto a puntarli tutti su una rapina sola.<br>'''Thomas''': Sono un giocatore, Polly. ===Episodio 2=== *Prima della Rivoluzione {{NDR|Russa}} eravamo [[accondiscendenza|accondiscendenti]] e deboli. Accettavamo il compromesso. Lasciate che vi dica: che non saremo mai più deboli né accondiscendenti. ('''Grand Duca Leon Petrovna''') *Se ti scusi una volta, lo farai ancora e ancora e ancora. È come togliere i mattoni da una cazzo di casa. Vuoi far crollare la casa, Arthur? Se accetto una ribellione, ce ne saranno altre. ('''Thomas''') *Se adesso togliamo il piede dalla loro gola, si rivolteranno contro di noi. ('''Thomas''') *Per me la politica è migliorare deliberatamente la vita di alcuni, peggiorando quella di altri. ('''Ruben''') *Vedete Signori, c'è l'Inferno e c'è un luogo più basso dell'Inferno. Io mi ricordo ogni cosa. Non dimentico niente. ('''Thomas''') *Non lo sapete? Noi russi non abbiamo nessuna morale. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') ===Episodio 3=== *Brindo a una famiglia unita, che non conoscerà mai la sconfitta. ('''Polly''') *Allora, ricordi ieri notte quando chiamavi la mamma? Se n'è andata Charlie e noi dobbiamo cavarcela da soli. Abbiamo le sue fotografie. Abbiamo i suoi abiti. E terremo la stanza così com'è ora. Così, tutto come ora. ('''Thomas''') *Io non sono bravo Charlie. Temo che lo scoprirai presto. Lei non tornerà più, siamo rimasti solo io e te. Ma vivrà sempre nei nostri cuori, perché l'amiamo. ('''Thomas''') *Quando hai premuto quel fottuto grilletto, e il corpo dell'uomo a cui hai sparato ti si avvinghia intorno alle caviglie. Corpo su corpo. Sino ad arrivare al punto di non poter entrare in una stanza senza trascinarti dietro quelle anime dell'inferno. ('''Arthur''') *La religione non è altro che una stupida risposta ad una stupida domanda. ('''Thomas''') ===Episodio 4=== *Dove non ci sono regole, comandano le donne. Loro sanno che il potere che detengono deriva da taciti accordi. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') *Tu infrangi la legge, ma rispetti le regole. Perché? Non sai che è solo la follia a renderci liberi? Senza siamo solo dei bifolchi addomesticati. ('''Principessa Tatiana Petrovna''') *'''Thomas''': Arthur dice proprio tutto a Linda.<br>'''Polly''': Lei ha conquistato la sua anima e l'ha portata con sé in un posto migliore: nella verde prateria dove gli uomini sono sinceri con le mogli. ===Episodio 5=== *Ci siamo, ragazzi. Ricordatevi che questi sono matti. Pericolosi, sbronzi marci di roba mai sentita. E peggio di noi in quanto a spiriti e fantasmi. ('''Thomas''') *In Russia coloro che operano al di fuori dalla legge, in genere hanno il corpo tatuato. Alcuni di questi tatuaggi attestano l'appartenenza a organizzazioni criminali che sono nemiche giurate della casa reale russa. Dunque è consuetudine della suddetta casa reale, controllare che non vi siano quei tatuaggi prima di mettersi in affari. ('''Thomas''') ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Serie televisive britanniche]] [[Categoria:Serie televisive storiche]] i82tkfk2ej3xho2uy9f9nuceha3essf Stefano Crescentini 0 171996 1217980 1202259 2022-07-20T09:41:04Z 79.12.26.162 wikitext text/x-wiki '''Stefano Crescentini''' (1974 – vivente), doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. ==Citazioni di Stefano Crescentini== *Come ogni doppiatore, il mio lavoro si svolge un po’ nell'ombra. Ciò che amo di più è riuscire a ricreare in poco tempo, ciò che un attore ha fatto in carne e ossa in settimane di riprese, avvalendosi anche della mimica facciale. Dar vita alle emozioni che vedete sul grande schermo con un unico strumento, la voce, sembra semplice, ma è davvero complicato.<ref name=Daviddi/> *Il mio consiglio è che se davvero questo lavoro piace bisogna dedicarcisi con anima, corpo e soprattutto con molta pazienza, perché la concorrenza è tanta. Se si riesce ad avere un provino bisogna concentrarsi soprattutto sulla dizione. Si hanno a disposizione poco più di 30 secondi, ed è quella a risaltare. La seconda cosa su cui lavorare è la recitazione perché in effetti un doppiatore è un attore. Terza e ultima cosa imparate a essere svelti. Purtroppo i tempi sono cambiati e ora si va sempre e solo di corsa. Faccio un esempio, oggi per doppiare Twilight ci si impegna una sola settimana. Dizione-recitazione-sveltezza nel capire ciò che ti chiede il direttore, sono i miei consigli.<ref name=Daviddi> Dall'intervista di Vanessa Daviddi ''[https://www.teatrodigitale.com/intervista-a-stefano-crescentini/ Intervista a Stefano Crescentini doppiatore per il cinema e la TV]‎'', ''TeatroDigitale.com'', 22 giugno 2018.</ref> *In questi anni, ci sono tante scuole di doppiaggio e recitazione, ma molte sono specchietti per allodole. Ti chiedono tanti soldi ma non offrono concreti sbocchi professionali.<ref name=Daviddi/> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Furyo]]'' (1983) *''[[L'impero del sole (film)|L'impero del sole]]'' (1987) *''[[Terminator 2 - Il giorno del giudizio]]'' (1991) *''[[Salvate il soldato Ryan]]'' (1998) *''[[Shakespeare in Love]]'' (1998) *''[[American Pie]]'' (1999) *''[[Echi mortali]]'' (1999) *''[[Final Destination]]'' (2000) *''[[American Pie 2]]'' (2001) *''[[Donnie Darko]]'' (2001) *''[[Harry Potter e la pietra filosofale]]'' (2001) *''[[Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!]]'' (2001) *''[[L'ultimo sogno]]'' (2001) *''[[American Pie - Il matrimonio]]'' (2003) *''[[Ong-bak: Nato per combattere]]'' (2003) *''[[Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà]]'' (2003) *''[[Alexander (film)|Alexander]]'' (2004) *''[[Cinderella Story]]'' (2004) *''[[Perfect Score]]'' (2004) *''[[Spider-Man 2]]'' (2004) *''[[The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo]]'' (2004) *''[[Hostel]]'' (2005) *''[[Jarhead]]'' (2005) *''[[King Kong (film 2005)|King Kong]]'' (2005) *''[[Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio]]'' (2005) *''[[Flags of Our Fathers]]'' (2006) *''[[Scary Movie 4]]'' (2006) *''[[Smokin' Aces]]'' (2006) *''[[L'onda (film 2008)|L'onda]]'' (2008) *''[[Never Back Down - Mai arrendersi]]'' (2008) *''[[RocknRolla]]'' (2008) *''[[Superhero - Il più dotato fra i supereroi]]'' (2008) *''[[The Ramen Girl]]'' (2008) *''[[Tropic Thunder]]'' (2008) *''[[Twilight (film)|Twilight]]'' (2008) *''[[Wanted - Scegli il tuo destino]]'' (2008) *''[[Bride Wars - La mia miglior nemica]]'' (2009) *''[[Carriers - Contagio letale]]'' (2009) *''[[Fast & Furious - Solo parti originali]]'' (2009) *''[[Hachiko - Il tuo migliore amico]]'' (2009) *''[[Laureata... e adesso?]]'' (2009) *''[[Star Trek (film 2009)|Star Trek]]'' (2009) *''[[The Twilight Saga: New Moon]]'' (2009) *''[[Un alibi perfetto]]'' (2009) *''[[Una notte al museo 2 - La fuga]]'' (2009) *''[[After.Life]]'' (2010) *''[[L'apprendista stregone]]'' (2010) *''[[Prince of Persia: Le sabbie del tempo]]'' (2010) *''[[Remember Me]]'' (2010) *''[[The Twilight Saga: Eclipse]]'' (2010) *''[[Amici, amanti e...]]'' (2011) *''[[Hostel: Part III]]'' (2011) *''[[La cosa (film 2011)|La cosa]]'' (2011) *''[[Source Code]]'' (2011) *''[[The Roommate - Il terrore ti dorme accanto]]'' (2011) *''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1]]'' (2011) *''[[X-Men - L'inizio]]'' (2011) *''[[American Pie: Ancora insieme]]'' (2012) *''[[Bel Ami - Storia di un seduttore]]'' (2012) *''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012) *''[[Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato]]'' (2012) *''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012) *''[[Into Darkness - Star Trek]]'' (2013) *''[[Lo Hobbit - La desolazione di Smaug]]'' (2013) *''[[Nymphomaniac]]'' (2013) *''[[Parkland (film)|Parkland]]'' (2013) *''[[Come ammazzare il capo 2]]'' (2014) *''[[Exodus - Dei e re]]'' (2014) *''[[Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate]]'' (2014) *''[[Lo sciacallo - Nightcrawler]]'' (2014) *''[[Maze Runner - Il labirinto]]'' (2014) *''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014) *''[[Carol (film)|Carol]]'' (2015) *''[[Joker - Wild Card]]'' (2015) *''[[Queen of the Desert]]'' (2015) *''[[The Program (film 2015)|The Program]]'' (2015) *''[[Star Trek Beyond]]'' (2016) *''[[X-Men - Apocalisse]]'' (2016) *''[[Il guardiano invisibile]]'' (2017) *''[[La truffa dei Logan]]'' (2017) *''[[Life - Non oltrepassare il limite]]'' (2017) *''[[Okja]]'' (2017) *''[[Saw Legacy]]'' (2017 *''[[Scappa - Get Out]]'' (2017) *''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'' (2017) *''[[Mowgli - Il figlio della giungla]]'' (2018) *''[[Diamanti grezzi]]'' (2019) *''[[Il re (film)|Il re]]'' (2019) *''[[It - Capitolo due]]'' (2019) *''[[Spider-Man: Far from Home]]'' (2019) *''[[The Irishman]]'' (2019) *''[[Velvet Buzzsaw]]'' (2019) *''[[X-Men - Dark Phoenix]]'' (2019) *''[[Le strade del male]]'' (2020) *''[[Tenet]]'' (2020) {{div col end}} ===Film d'animazione=== {{div col|strette}} *''[[Le avventure di Peter Pan]]'' (1953; riddoppiaggio 1986) *''[[Pocahontas (film 1995 Disney)|Pocahontas]]'' (1995) *''[[Hercules (film 1997)|Hercules]]'' (1997) *''[[Koda, fratello orso]]'' (2003) *''[[Koda, fratello orso 2]]'' (2006) *''[[WALL E]]'' (2008) *''[[Piovono polpette]]'' (2009) *''[[Megamind]]'' (2010) *''[[Big Hero 6 (film)|Big Hero 6]]'' (2014) *''[[Spider-Man - Un nuovo universo]]'' (2018) {{div col end}} ===Serie animate=== {{div col|strette}} *''[[Kimagure Orange Road]]'' (1987 - 1988) *''[[Neon Genesis Evangelion]]'' (1995) *''[[Winx Club]]'' (2004 - in corso) *''[[Avatar - La leggenda di Aang]]'' (2005) *''[[Farhat - Il principe del deserto]]'' (2005) *''[[Death Note]]'' (2006 - 2007) {{div col end}} ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[E.R. - Medici in prima linea]]'' (1994 - 2009) *''[[Dawson's Creek]]'' (1998 - 2003) *''[[Malcolm]]'' (2000 - 2006) *''[[Due uomini e mezzo]]'' (2003 - 2015) *''[[NCIS - Unità anticrimine]]'' (2003) *''[[One Tree Hill]]'' (2003 - 2012) *''[[Dr. House - Medical Division]]'' (2004) *''[[Lost]]'' (2004 - 2010) *''[[Miss Marple (serie televisiva 2004)|Miss Marple]]'' (2004 - 2013) *''[[Veronica Mars]]'' (2004 - 2007) *''[[Numb3rs]]'' (2005 - 2010) *''[[My Name Is Earl]]'' (2005 - 2009) *''[[Supernatural (serie televisiva)|Supernatural]]'' (2005 - in corso) *''[[The Office]]'' (2005 - 2013) *''[[Roma (serie televisiva)|Roma]]'' (2005 - 2007) *''[[Kebab for Breakfast]]'' (2006 - 2008) *''[[Psych]]'' (2006 - 2014) *''[[Mad Men]]'' (2007 - 2015) *''[[Moonlight]]'' (2007) *''[[Being Human]]'' (2009 - 2013) *''[[The Vampire Diaries]]'' (2009 - 2017) *''[[Hart of Dixie]]'' (2011 - 2015) *''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019) *''[[New Girl]]'' (2011 - 2018) *''[[The Blacklist]]'' (2013 - in corso) *''[[Dieci piccoli indiani (miniserie televisiva)|Dieci piccoli indiani]]'' (2015) *''[[Poldark (serie televisiva 2015)|Poldark]]'' (2015 - 2019) *''[[Sense8]]'' (2015 - in corso) *''[[Supergirl (serie televisiva)|Supergirl]]'' (2015 - in corso) *''[[I Medici]]'' (2016 - 2019) *''[[Moon Knight (serie televisiva)|Moon Knight]]'' (2022) *''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - 2022) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Crescentini, Stefano}} [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] 7up08c8wpg2tx29y8i9zbj7g32x2j75 Nanni Baldini 0 172333 1217964 1189891 2022-07-20T07:16:06Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Giovanni Baldini''' (1975 – vivente), doppiatore e dialoghista italiano. ==Citazioni di Nanni Baldini== *Il problema però è che queste innovazioni tecniche [...] hanno portato ad una enorme accelerazione nei tempi che però è andata a discapito della qualità. Nel senso, oggi si produce tantissimo, in maniera molto veloce, ma non si ha più il tempo materiale di fermarsi, di soffermarsi su una battuta, di tipo ragionare un attimo su quello che devi dire.<ref name= Pigliacelli>Dall'intervista di Davide Pigliacelli, ''Doppiatori Italiani'', 14 ottobre 2017. [https://www.youtube.com/watch?v=RcQ33tGb1Po Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Si matura nella vita, no? E quindi io credo che affronti certi tipo personaggi in maniera differente. Sai a volte ci sono dei ruoli che si dice: "Non sei... Non hai l'età per fare quel ruolo. Spesso non è un problema vocale, è un problema di intenzioni. E ci sono alcune intenzioni che le maturi nella vita, non le maturi sul lavoro. Per cui credo che questo sia in continua evoluzione. E credo che non finisca mai. È ovvio che non potrei mai fare i ruoli del povero [[Gianni Musy]], ma non soltanto per un problema vocale. È ovvio che io non posso fare Silente {{NDR|[[Albus Silente]] di ''[[Harry Potter]]''}}. Perché non ho le "spalle" per fare Silente.<ref name= Pigliacelli/> *Spesso si tende a fare un doppiaggio identico all'originale anche con intonazioni e però con l'italiano non suona. [...] Perché la nostra recitazione è diversa da quella inglese.<ref name= Pigliacelli/> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Hackers]]'' (1995) *''[[Romeo + Giulietta di William Shakespeare]]'' (1996) *''[[Scream]]'' (1996) *''[[Il quinto elemento]]'' (1997) *''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' (1997) *''[[Al di là dei sogni]]'' (1998) *''[[Arma letale 4]]'' (1998) *''[[Pleasantville]]'' (1998) *''[[Rush Hour - Due mine vaganti]]'' (1998) *''[[Bowfinger]]'' (1999) *''[[Matrix]]'' (1999) *''[[100 ragazze]]'' (2000) *''[[Billy Elliot]]'' (2000) *''[[Final Destination]]'' (2000) *''[[U-571]]'' (2000) *''[[A Beautiful Mind]]'' (2001) *''[[Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2]]'' (2001) *''[[Driven]]'' (2001) *''[[Il colpo]]'' (2001) *''[[Kate & Leopold]]'' (2001) *''[[Radio Killer]]'' (2001) *''[[Scary Movie 2]]'' (2001) *''[[Clockstoppers]]'' (2002) *''[[Il pianista (film)|Il pianista]]'' (2002) *''[[La morte può attendere]]'' (2002) *''[[2 Fast 2 Furious]]'' (2003) *''[[La giuria]]'' (2003) *''[[Love Actually - L'amore davvero]]'' (2003) *''[[Crash - Contatto fisico]]'' (2004) *''[[Io, robot (film)|Io, robot]]'' (2004) *''[[The Punisher (film 2004)|The Punisher]]'' (2004) *''[[2 single a nozze - Wedding Crashers]]'' (2005) *''[[Slevin - Patto criminale]]'' (2006) *''[[Tenacious D e il destino del rock]]'' (2006) *''[[The Sentinel - Il traditore al tuo fianco]]'' (2006) *''[[Non è mai troppo tardi]]'' (2007) *''[[Rush Hour 3 - Missione Parigi]]'' (2007) *''[[Milk]]'' (2008) *''[[Tropic Thunder]]'' (2008) *''[[Le cronache di Narnia: il principe Caspian]]'' (2008) *''[[Angeli e demoni]]'' (2009) *''[[Star Trek (film 2009)|Star Trek]]'' (2009) *''[[Una notte da leoni]]'' (2009) *''[[Appuntamento con l'amore]]'' (2010) *''[[Cani & gatti - La vendetta di Kitty]]'' (2010) *''[[Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1]]'' (2010) *''[[Come ammazzare il capo... e vivere felici]]'' (2011) *''[[Tower Heist - Colpo ad alto livello]]'' (2011) *''[[Battleship]]'' (2012) *''[[Biancaneve e il cacciatore]]'' (2012) *''[[Che cosa aspettarsi quando si aspetta]]'' (2012) *''[[Il lato positivo - Silver Linings Playbook]]'' (2012) *''[[Magic Mike]]'' (2012) *''[[Zero Dark Thirty]]'' (2012) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[Into Darkness - Star Trek]]'' (2013) *''[[Jobs]]'' (2013) *''[[Pacific Rim (film)|Pacific Rim]]'' (2013) *''[[Parkland (film)|Parkland]]'' (2013) *''[[Tutto può cambiare]]'' (2013) *''[[American Sniper]]'' (2014) *''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014) *''[[Fury (film 2014)|Fury]]'' (2014) *''[[Ant-Man (film)|Ant-Man]]'' (2015) *''[[Avengers: Age of Ultron]]'' (2015) *''[[Animali fantastici e dove trovarli]]'' (2016) *''[[Captain America: Civil War]]'' (2016) *''[[La battaglia di Hacksaw Ridge]]'' (2016) *''[[Star Trek Beyond]]'' (2016) *''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018) *''[[Io (film)|Io]]'' (2019) *''[[It - Capitolo due]]'' (2019) *''[[Il bar delle grandi speranze]]'' (2021) {{div col end}} ===Film d'animazione=== {{div col|strette}} *''[[In viaggio con Pippo]]'' (1995) *''[[South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero]]'' (1999) *''[[Monsters & Co.]]'' (2001) *''[[Shrek]]'' (2001) *''[[Waking Life]]'' (2001) *''[[Lilo & Stitch]]'' (2002) *''[[Koda, fratello orso]]'' (2003) *''[[Provaci ancora, Stitch!]]'' (2003) *''[[Shrek 2]]'' (2004) *''[[La storia segreta di Stewie Griffin]]'' (2005) *''[[Lilo & Stitch 2 - Che disastro Stitch!]]'' (2005) *''[[Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti]]'' (2006) *''[[Monster House]]'' (2006) *''[[Blue Harvest]]'' (2007) *''[[Ratatouille]]'' (2007) *''[[Shrek terzo]]'' (2007) *''[[Cattivissimo me]]'' (2010) *''[[Megamind]]'' (2010) *''[[Shrek e vissero felici e contenti]]'' (2010) *''[[Toy Story 3 - La grande fuga]]'' (2010) *''[[Cattivissimo me 2]]'' (2013) {{div col end}} ===Serie animate=== *''[[Scooby-Doo]]'' (1969 - in corso) *''[[Teletubbies]]'' (1997) *''[[Excel Saga]]'' (1999) *''[[I Griffin]]'' (1999 - in corso) *''[[Death Note]]'' (2006 - 2007) ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[Star Trek: Voyager]]'' (1995 - 2001) *''[[Dawson's Creek]]'' (1998 - 2003) *''[[Will & Grace]]'' (1998 - 2006) *''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]'' (2001 - 2010) *''[[Everwood]]'' (2002 - 2006) *''[[Elisa di Rivombrosa]]'' (2003 – 2005) *''[[Tutti odiano Chris]]'' (2005 - 2009) *''[[Heroes]]'' (2006 - 2010) *''[[Chuck]]'' (2007 - 2012) *''[[True Blood]]'' (2008-2014) *''[[C'era una volta]]'' (2011 - 2018) *''[[La Bibbia (miniserie televisiva)|La Bibbia]]'' (2013) *''[[Banshee (serie televisiva)|Banshee]]'' (2013 - 2015) *''[[Fargo (serie televisiva)|Fargo]]'' (2014 - in corso) *''[[Master of None]]'' (2015 – 2017) *''[[Star Trek: Discovery]]'' (2017 - in corso) *''[[Altered Carbon (serie televisiva)|Altered Carbon]]'' (2018 - 2020) *''[[The Falcon and the Winter Soldier]]'' (2021) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Baldini, Nanni}} [[Categoria:Dialoghisti italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] gqx8ewqnizh2fv7ntsa6eoiyky1026q Alberto Bognanni 0 172445 1217968 1193757 2022-07-20T07:20:01Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki ''' Alberto Bognanni''' (1963 – vivente), attore e doppiatore italiano. ==Citazioni di Alberto Bognanni== *Per le serie americane, dove chiedono i provini, loro chiedono dei provini perché vogliono un'aderenza vocale all'originale. Anche perché il provino ascoltato da un americano, ovviamente un americano non è in grado di stabilire se la mia interpretazione è eccellente, perché non conosce la mia lingua, però loro cercano proprio la maggiore aderenza vocale possibile all'originale.<ref name= Tommasi>Dall'intervista di Lorenzo Forese e Andrea Tommasi, ''Doppiatori Italiani'', 28 maggio 2015. [https://www.youtube.com/watch?v=Rdhto6X5oj0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Spesso ci sono dei... come dire, dei luoghi comuni sul lavoro del doppiatore che secondo me vanno sfatati. E semplicemente: il doppiatore è un attore. Questo lo dico per chi magari si vuole approcciare al mondo del doppiaggio. È difficilissimo fare il doppiatore se prima non sei un attore. Perché il doppiatore deve saper dare colore a una battuta come solo un attore sa fare. E anche riprodurre il suono di un attore che è stato emesso in un'altra lingua. se non hai la capacità di reinterpretare nella tua lingua quella battuta, non, non puoi farlo.<ref name= Tommasi/> *Tinky Winky devo dire mi ha portato sull'orlo dell'alienazione e ho capito che non dovevo più farlo, quando uscendo dalla sala di doppiaggio ho visto Tinky Winky sulla mia moto. Ho capito che c'avevo delle allucinazioni da Tinky Winky. No, perché in realtà i [[Teletubbies]] hanno un ritmo cadenzato, lento perché sono per i bambini da zero a sei anni e quindi noi a volte eravamo tre ore, se non sei ore, in sala a ripetere: "Ciao, ciao", "Tante coccole".<ref name= Tommasi/> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== *''[[Cime tempestose (film 1992)|Cime tempestose]]'' (1992) *''[[Catwoman (film)|Catwoman]]'' (2004) *''[[Shooter (film)|Shooter]]'' (2007) *''[[The Chaser]]'' (2008) *''[[Valérie - Diario di una ninfomane]]'' (2008) *''[[Robin Hood (film 2010)|Robin Hood]]'' (2010) *''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[Jobs]]'' (2013) *''[[Thor: The Dark World]]'' (2013) *''[[Edge of Tomorrow - Senza domani]]'' (2014) *''[[Youth - La giovinezza]]'' (2015) *''[[Blade Runner 2049]]'' (2017) *''[[The Equalizer 2 - Senza perdono]]'' (2018) *''[[Army of the Dead]]'' (2021) ===Film d'animazione=== *''[[Akira (film)|Akira]]'' (1988; riddoppiaggio 2018) ===Serie televisive=== *''[[Miss Marple (serie televisiva 2004)|Miss Marple]]'' (2004 - 2013) *''[[Teen Angels]]'' (2007 - 2010) *''[[C'era una volta]]'' (2011 - 2018) *''[[Peaky Blinders]]'' (2013 - in corso) *''[[Penny Dreadful]]'' (2014 - 2016) *''[[Tribes and Empires: Storm of Prophecy]]'' (2017 - 2018) ===Serie animate=== *''[[Teletubbies]]'' (1997) *''[[Death Parade]]'' (2015) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bognanni, Alberto}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] 8kbppn2iujiwlugegmxcb8gdrg2s6a2 Edoardo Stoppacciaro 0 173826 1217967 1187678 2022-07-20T07:19:03Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Edoardo Stoppacciaro - Lucca Comics & Games 2015.JPG|miniatura|Edoardo Stoppacciaro nel 2015]] '''Edoardo Stoppacciaro''' (1983 – vivente), attore, doppiatore e scrittore italiano. ==Citazioni di Edoardo Stoppacciaro== *Forse i più complicati {{NDR|da doppiare}} sono stati [[Michael Fassbender|Fassbender]] e [[Ryan Gosling|Gosling]]. Interpretavano due personaggi estremamente distanti da me, e per riuscire a rendermi credibile su di loro, i direttori {{NDR|[[Rodolfo Bianchi]] per ''[[Hunger (film 2008)|Hunger]]'' e [[Marco Mete]] per ''[[The Nice Guys]]''}} mi hanno dovuto letteralmente smontare e ricostruire. È stato faticoso, ma molto istruttivo e stimolante: sarebbe bello avere sempre il tempo di lavorare in questo modo. Sicuramente l'attore al quale mi sento più legato è [[Richard Madden]]. L'ho doppiato nella serie che l'ha portato alla notorietà: ''[[Il Trono di Spade]]'' e, più di recente, in ''[[Bodyguard (serie televisiva)|Bodyguard]]'', per la quale ha vinto un Emmy come miglior attore protagonista. È un attore eccezionale e sono veramente onorato di potergli prestare la voce.<ref name=Musiclike>Da ''[https://www.musiclike.it/2019/04/15/intervista-a-edoardo-stoppacciaro-la-voce-di-robb-stark-si-racconta/ Intervista a Edoardo Stoppacciaro. La voce di Robb Stark si racconta]'', ''musiclike.it'', 15 aprile 2019.</ref> *{{NDR|Quali sono i suoi scrittori di riferimento}} Nella ricerca di uno stile che fosse mio, senza tentare inutilmente di copiare da maestri irraggiungibili, ho sempre chiari gli esempi di [[J. R. R. Tolkien|Tolkien]] e di [[George R. R. Martin|Martin]], ma anche di [[Joe Abercrombie|Abercrombie]], [[Neil Gaiman|Gaiman]], [[Stephen King|King]], [[Terry Pratchett|Pratchett]]… Divoro fantasy fin da piccolo: mi piace pensare che un po' tutti questi colossi abbiano lasciato qualche goccia infinitesimale dalla quale trarre ispirazione.<ref name=Musiclike/> *Quello del doppiaggio è un grande lavoro di squadra. Il direttore di doppiaggio fa praticamente da "regista": è lui ad avere la visione d'insieme del film dopo averlo visto, studiato e assimilato. Quando si arriva in sala, il direttore spiega il film e il personaggio, e si iniziano a vedere gli "anelli" (i frammenti di scena da circa un minuto sui quali lavoriamo di volta in volta). Si vede e si rivede l'anello cercando di decodificare il maggior numero possibile di informazioni; poi si inizia a provare. Dopodiché viene tolto l'audio: il doppiatore continua a sentirlo in cuffia, ma nella sala non si sente. È la cosiddetta "prova muta", durante la quale il direttore si fa un'idea più precisa della strada che il doppiatore sta prendendo e, se è il caso, interviene correggendo il tiro. Poi si inizia a incidere, e di incisione in incisione, di correzione in correzione, si arriva alla "BUONA!" e si passa all'anello successivo. Il sinc è controllato dall'essenziale figura dell'assistente al doppiaggio, che oltre a tenere d'occhio l'aderenza al labiale degli attori sullo schermo, prepara anche i piani di lavorazione. In cabina di regia, accanto al direttore, c'è il fonico, al quale spetta l'arduo compito di ottenere una resa acustica quanto più vicina possibile a quella originale. Il copione sul quale lavoriamo, poi, è un adattamento (talvolta curato dallo stesso direttore). Insomma, ci sono tante professionalità altamente specializzate, dietro a un turno di doppiaggio. Purtroppo, quello che ho descritto è il "turno ideale": le tempistiche folli imposteci sempre più spesso fanno sì che, molte volte, si sia costretti a vedere la scena al massimo due o tre volte e poi a incidere.<ref name=Musiclike/> ==[[Incipit]] di ''Una primavera di cenere. Mondo in fiamme''== Nelle corti occidentali, lontano da dove era cresciuta, i giullari erano gli uomini che divertivano i re e i lord con i loro giochi, le loro storie, le loro arguzie.<br />Kalysta non aveva idea di chi avesse affibbiato al vecchio il soprannome di ''Giullare''. Sapeva solo di non aver mai trovato nulla di divertente nelle sue azioni.<br />Semmai le facevano paura. ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Next]]'' (2007) *''[[Hancock]]'' (2008) *''[[5 appuntamenti per farla innamorare]]'' (2009) *''[[Bright Star]]'' (2009) *''[[Nemico pubblico - Public Enemies]]'' (2009) *''[[Sherlock Holmes (film 2009)|Sherlock Holmes]]'' (2009) *''[[X-Men le origini - Wolverine]]'' (2009) *''[[Alice in Wonderland]]'' (2010) *''[[Il domani che verrà - The Tomorrow Series]]'' (2010) *''[[The Town]]'' (2010) *''[[The Whistleblower]]'' (2010) *''[[Limitless]]'' (2011) *''[[One Day]]'' (2011) *''[[Sherlock Holmes - Gioco di ombre]]'' (2011) *''[[The Lincoln Lawyer]]'' (2011) *''[[La frode]]'' (2012) *''[[Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato]]'' (2012) *''[[Stolen (film 2012)|Stolen]]'' (2012) *''[[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2]]'' (2012) *''[[12 anni schiavo]]'' (2013) *''[[Corpi da reato]]'' (2013) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[Kick-Ass 2 (film)|Kick-Ass 2]]'' (2013) *''[[Lo Hobbit - La desolazione di Smaug]]'' (2013) *''[[Pacific Rim (film)|Pacific Rim]]'' (2013) *''[[Questione di tempo]]'' (2013) *''[[The Host (film 2013)|The Host]]'' (2013) *''[[American Sniper]]'' (2014) *''[[Le regole del caos]]'' (2014) *''[[Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate]]'' (2014) *''[[Non buttiamoci giù (film)|Non buttiamoci giù]]'' (2014) *''[[Storie pazzesche]]'' (2014) *''[[Suite francese (film)|Suite francese]]'' (2014) *''[[Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza]]'' (2014) *''[[Un ragionevole dubbio]]'' (2014) *''[[Adaline - L'eterna giovinezza]]'' (2015) *''[[Humandroid]]'' (2015) *''[[Il ponte delle spie]]'' (2015) *''[[Jurassic World]]'' (2015) *''[[Lo stagista inaspettato]]'' (2015) *''[[The Vatican Tapes]]'' (2015) *''[[Youth - La giovinezza]]'' (2015) *''[[Batman v Superman: Dawn of Justice]]'' (2016) *''[[Elle]]'' (2016) *''[[La battaglia di Hacksaw Ridge]]'' (2016) *''[[Money Monster - L'altra faccia del denaro]]'' (2016) *''[[Sully (film)|Sully]]'' (2016) *''[[The Founder]]'' (2016) *''[[The Nice Guys]]'' (2016) *''[[1922 (film 2017)|1922]]'' (2017) *''[[I segreti di Wind River]]'' *''[[La truffa dei Logan]]'' (2017) *''[[Billionaire Boys Club (film 2018)|Billionaire Boys Club]]'' (2018) *''[[Bohemian Rhapsody (film)|Bohemian Rhapsody]]'' (2018) *''[[Maria Maddalena (film 2018)|Maria Maddalena]]'' (2018) *''[[Hellboy (film 2019)|Hellboy]]'' (2019) *''[[It - Capitolo due]]'' (2019) *''[[Rocketman (film 2019)|Rocketman]]'' (2019) *''[[Mank]]'' (2020) *''[[Sto pensando di finirla qui]]'' (2020) *''[[Il potere del cane]]'' (2021) {{div col end}} ===Film d'animazione=== *''[[Ratatouille]]'' (2007) *''[[Cattivissimo me]]'' (2010) *''[[Zootropolis]]'' (2016) ===Serie animate=== *''[[Psycho-Pass]]'' (2012) ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[Grey's Anatomy]]'' (2005 - in corso) *''[[NCIS: Los Angeles]]'' (2009 - in corso) *''[[Royal Pains]]'' (2009 - in corso) *''[[The Vampire Diaries]]'' (2009 - 2017) *''[[Hawaii Five-0]]'' (2010 - in corso) *''[[C'era una volta]]'' (2011 - 2018) *''[[Fairly Legal]]'' (2011 - 2012) *''[[Il Trono di Spade]]'' (2011 - 2019) *''[[Suits]]'' (2011 - in corso) *''[[Miss Marple (sesta stagione)|Miss Marple]]'' (2013 - 2014) *''[[Le regole del delitto perfetto]]'' (2014 - 2020) *''[[Saints & Strangers]]'' (2015) *''[[Narcos (serie televisiva)|Narcos]]'' (2015 - 2017) {{div col end}} ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Edoardo Stoppacciaro, ''Una primavera di cenere. Mondo in fiamme'', La Corte Editore, Torino, 2016. ISBN 8896325676 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Stoppacciaro, Edoardo}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] rm3xqg5qj00gont0l3jck39c66xanwj Anya Taylor-Joy 0 176160 1217976 1163378 2022-07-20T09:37:15Z 79.12.26.162 /* Serie televisive */ wikitext text/x-wiki [[File:Anya_Taylor_Joy_(cropped).png|miniatura|Anya Taylor-Joy]] '''Anya Josephine Marie Taylor-Joy''' (1996 – vivente), attrice e modella statunitense di origini argentine e britanniche. ==Citazioni di Anya Taylor-Joy== *Ho iniziato a recitare a 18 anni, e mi sembra di scoprire progressivamente chi sono attraverso tutti i ruoli che via via mi scrollo di dosso.<ref name=Scott/> *Il mio lavoro di attrice è entrare così tanto nel cervello del regista da sapere cosa vuole e cosa gli piace ancor prima che me lo dica esplicitamente.<ref name=Scott>Citata da Vanessa Scott ''[https://www.lofficielitalia.com/moda/the-now-icon-anya-taylor-joy-intervista-editoriale The Now Icon: Anya Taylor-Joy]'', ''lofficielitalia.com'', 3 marzo 2020.</ref> *Non ho mai sopportato che alla parola ambizioso si dia un connotato negativo: non mi ritengo ambiziosa perchè inseguo il successo, ma perché cʼè così tanto che voglio riuscire a fare da un punto di vista creativo.<ref name=Scott/> ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Attrice=== ====Film==== *''[[Split]]'' (2016) *''[[Emma.]]'' (2020) ====Serie televisive==== *''[[Peaky Blinders]]'' (2019 - 2022) *''[[La regina degli scacchi (miniserie televisiva)|La regina degli scacchi]]'' (2020) ===Doppiatrice=== *''[[Dark Crystal - La resistenza]]'' (2019) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Taylor-Joy, Anya}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Modelli statunitensi]] 8fhv7h9p4lh21uihho9xb3wkp62q6wx 1217983 1217976 2022-07-20T10:44:18Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/79.12.26.162|79.12.26.162]] ([[User talk:79.12.26.162|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Imheree|Imheree]] wikitext text/x-wiki [[File:Anya_Taylor_Joy_(cropped).png|miniatura|Anya Taylor-Joy]] '''Anya Josephine Marie Taylor-Joy''' (1996 – vivente), attrice e modella statunitense di origini argentine e britanniche. ==Citazioni di Anya Taylor-Joy== *Ho iniziato a recitare a 18 anni, e mi sembra di scoprire progressivamente chi sono attraverso tutti i ruoli che via via mi scrollo di dosso.<ref name=Scott/> *Il mio lavoro di attrice è entrare così tanto nel cervello del regista da sapere cosa vuole e cosa gli piace ancor prima che me lo dica esplicitamente.<ref name=Scott>Citata da Vanessa Scott ''[https://www.lofficielitalia.com/moda/the-now-icon-anya-taylor-joy-intervista-editoriale The Now Icon: Anya Taylor-Joy]'', ''lofficielitalia.com'', 3 marzo 2020.</ref> *Non ho mai sopportato che alla parola ambizioso si dia un connotato negativo: non mi ritengo ambiziosa perchè inseguo il successo, ma perché cʼè così tanto che voglio riuscire a fare da un punto di vista creativo.<ref name=Scott/> ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Attrice=== ====Film==== *''[[Split]]'' (2016) *''[[Emma.]]'' (2020) ====Serie televisive==== *''[[Peaky Blinders]]'' (2019 - in corso) *''[[La regina degli scacchi (miniserie televisiva)|La regina degli scacchi]]'' (2020) ===Doppiatrice=== *''[[Dark Crystal - La resistenza]]'' (2019) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Taylor-Joy, Anya}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Modelli statunitensi]] krzw4ruobxzloim1pt559bwekk9esfd 1217984 1217983 2022-07-20T10:45:21Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Dread83|Dread83]] ([[User talk:Dread83|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:79.12.26.162|79.12.26.162]] wikitext text/x-wiki [[File:Anya_Taylor_Joy_(cropped).png|miniatura|Anya Taylor-Joy]] '''Anya Josephine Marie Taylor-Joy''' (1996 – vivente), attrice e modella statunitense di origini argentine e britanniche. ==Citazioni di Anya Taylor-Joy== *Ho iniziato a recitare a 18 anni, e mi sembra di scoprire progressivamente chi sono attraverso tutti i ruoli che via via mi scrollo di dosso.<ref name=Scott/> *Il mio lavoro di attrice è entrare così tanto nel cervello del regista da sapere cosa vuole e cosa gli piace ancor prima che me lo dica esplicitamente.<ref name=Scott>Citata da Vanessa Scott ''[https://www.lofficielitalia.com/moda/the-now-icon-anya-taylor-joy-intervista-editoriale The Now Icon: Anya Taylor-Joy]'', ''lofficielitalia.com'', 3 marzo 2020.</ref> *Non ho mai sopportato che alla parola ambizioso si dia un connotato negativo: non mi ritengo ambiziosa perchè inseguo il successo, ma perché cʼè così tanto che voglio riuscire a fare da un punto di vista creativo.<ref name=Scott/> ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Attrice=== ====Film==== *''[[Split]]'' (2016) *''[[Emma.]]'' (2020) ====Serie televisive==== *''[[Peaky Blinders]]'' (2019 - 2022) *''[[La regina degli scacchi (miniserie televisiva)|La regina degli scacchi]]'' (2020) ===Doppiatrice=== *''[[Dark Crystal - La resistenza]]'' (2019) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Taylor-Joy, Anya}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Modelli statunitensi]] 8fhv7h9p4lh21uihho9xb3wkp62q6wx Andrea Lavagnino 0 176733 1217969 1209574 2022-07-20T07:20:35Z 93.36.48.130 /* Film */+ wikitext text/x-wiki '''Andrea Lavagnino''' (1970 – vivente), doppiatore e attore italiano. ==Citazioni di Andrea Lavagnino== *I piccoli ruoli sono le cose che ti insegnano di più, perché è molto più difficile, non avendo una struttura di un personaggio, non avendo un bagaglio culturale che ti può dare un direttore rispetto a quel ruolo che devi affrontare, ti dice delle cose. Dire un "Ciao", dire un "Arrivederci", dire un "Buongiorno, mi dia le valigie" è difficile, perché è fuori dal contesto. È molto più complicato che avere un ruolo.<ref name= Cigliano /> *Presto tutta questa storia qui {{NDR|Covid-19}}, andrà nella dimenticanza o comunque nella dimenticanza nel senso che ce la dobbiamo ricordare ma ce la dobbiamo un po' scrollare di dosso.<ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 20 ottobre 2020. [https://www.youtube.com/watch?v=4wqfB6KVTaI&t=1201s Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Quando è nato {{NDR|il doppiaggio}} c'erano attori di teatro che facevano questo lavoro, insomma. Quindi erano attori che tu riconoscevi dalla voce, ma li avevi già visti in qualce modo in televisione o in teatro e quindi sapevi chi erano. Oggi è un po' tutto diverso, perché nel doppiaggio il talento, essendo un mestiere secondo me ancora molto meritocratico, può arrivare chiunque. Tu non sai chi sia.<ref name= Cigliano /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== {{div col|strette}} *''[[Pusher - L'inizio]]'' (1996) *''[[Snatch - Lo strappo]]'' (2000) *''[[Bobby Z - Il signore della droga]]'' (2007) *''[[Resident Evil: Extinction]]'' (2007) *''[[Transsiberian]]'' (2008) *''[[Angeli e demoni]]'' (2009) *''[[Personal Effects]]'' (2009) *''[[Sherlock Holmes (film 2009)|Sherlock Holmes]]'' (2009) *''[[5 giorni fuori]]'' (2010) *''[[Resident Evil: Afterlife]]'' (2010) *''[[Django Unchained]]'' (2012) *''[[Il lato positivo - Silver Linings Playbook]]'' (2012) *''[[Men in Black 3]]'' (2012) *''[[The Expatriate - In fuga dal nemico]]'' (2012) *''[[Underworld - Il risveglio]]'' (2012) *''[[Come ti spaccio la famiglia]]'' (2013) *''[[Corpi da reato]]'' (2013) *''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]'' (2013) *''[[La fine del mondo (film 2013)|La fine del mondo]]'' (2013) *''[[Pain & Gain - Muscoli e denaro]]'' (2013) *''[[The Host (film 2013)|The Host]]'' (2013) *''[[The Wolf of Wall Street]]'' (2013) *''[[Tutto può cambiare]]'' (2013) *''[[Affari di famiglia (film 2014)|Affari di famiglia]]'' (2014) *''[[Fury (film 2014)|Fury]]'' (2014) *''[[Storie pazzesche]]'' (2014) *''[[Transformers 4 - L'era dell'estinzione]]'' (2014) *''[[Mission: Impossible - Rogue Nation]]'' (2015) *''[[Spectre (film)|Spectre]]'' (2015) *''[[The Hateful Eight]]'' (2015) *''[[Codice 999]]'' (2016) *''[[Free State of Jones]]'' (2016) *''[[Lady Macbeth (film)|Lady Macbeth]]'' (2016) *''[[Sully (film)|Sully]]'' (2016) *''[[1922 (film 2017)|1922]]'' (2017) *''[[Ghost in the Shell (film 2017)|Ghost in the Shell]]'' (2017) *''[[John Wick - Capitolo 2]]'' (2017) *''[[King Arthur - Il potere della spada]]'' (2017) *''[[Mistero a Crooked House]]'' (2017) *''[[Rosso Istanbul]]'' (2017) *''[[A Star Is Born (film 2018)|A Star Is Born]]'' (2018) *''[[Insidious - L'ultima chiave]]'' (2018) *''[[Mission: Impossible - Fallout]]'' (2018) *''[[Ready Player One (film)|Ready Player One]]'' (2018) *''[[Soldado]]'' (2018) *''[[Cats (film 2019)|Cats]]'' (2019) *''[[C'era una volta a... Hollywood]]'' (2019) *''[[Il re (film)|Il re]]'' (2019) *''[[Rocketman (film 2019)|Rocketman]]'' (2019) *''[[What Men Want]]'' (2019) *''[[The Midnight Sky]]'' (2020) *''[[Being the Ricardos]]'' (2021) *''[[Dune (film 2021)|Dune]]'' (2021) *''[[The Conjuring - Per ordine del diavolo]]'' (2021) {{div col end}} ===Film d'animazione=== *''[[La ricompensa del gatto]]'' (2002) ===Serie animate=== *''[[BoJack Horseman]]'' (2014 - 2020) *''[[Star Wars Rebels]]'' (2014 - 2018) ===Serie televisive=== {{div col|strette}} *''[[Flor - Speciale come te]]'' (2004 - 2005) *''[[Heroes]]'' (2006 - 2010) *''[[Psych]]'' (2006 - 2014) *''[[Castle - Detective tra le righe]]'' (2009 - 2016) *''[[Spartacus (serie televisiva)|Spartacus]]'' (2010 - 2013) *''[[Spartacus - Gli dei dell'arena]]'' (2011) *''[[Saving Hope]]'' (2012 - in corso) *''[[Gotham (serie televisiva)|Gotham]]'' (2014 - in corso) *''[[Wayward Pines]]'' (2015) *''[[American Crime Story]]'' (2016 - in corso) *''[[La casa di carta]]'' (2017 - in corso) *''[[Tribes and Empires: Storm of Prophecy]]'' (2017 - 2018) *''[[Altered Carbon (serie televisiva)|Altered Carbon]]'' (2018 - 2020) *''[[Hawkeye (serie televisiva)|Hawkeye]]'' (2021) {{div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lavagnino, Andrea}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] 64yuyss4vf1i58w40ftdhxktg21e6cz Rudy Salvagnini 0 182183 1217878 1211705 2022-07-19T14:20:08Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki '''Rudy Salvagnini''', pseudonimo di '''Rodolfo Salvagnini''' (1955 – vivente), fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano. ==Citazioni di Rudy Salvagnini== *{{NDR|Su ''[[Dracula Untold]]''}} La storia lavora su elementi molto semplici e basilari - i temi del sacrificio, della responsabilità e anche dell'ingratitudine - scontando con la prevedibilità la sua sostanziale mancanza non tanto di originalità quanto di inventiva. A livello spettacolare però il film regge e gli epici scontri hanno un discreto valore catartico, grazie anche alle possibilità scenografiche concesse da un budget consistente. Efficace, in questo senso, l'uso dei pipistrelli come armi d'offesa, dal buon impatto figurativo. L'esordiente Gary Shore proviene dal mondo dei commercials e lo si nota per l'uso di svariati espedienti ottici, ma saggiamente opta per per una gestione tradizionale e solida del racconto. Lo aiuta una recitazione complessivamente ricca di convinzione, in particolare da parte dell'energico Luke Evans e della fragile Sarah Gadon. Nel fondamentale, ancorché ridotto, ruolo del vampiro originario, spicca Charles Dance, attore dal buon carisma e dal curriculum importante.<ref>Da [https://www.mymovies.it/film/2014/draculayearzero/ ''Dracula Untold''], ''Mymovies.it'', 2014</ref> *{{NDR|Su ''[[Il terrore viene dalla pioggia]]''}} È un film che vi consiglio assolutamente di vedere, se vi capita. E se non vi capita, cercatelo. Il regista è [[Freddie Francis]]: non sarà come Terence Fisher, ma quando azzeccava il film era un grande. E in ''Il terrore viene dalla pioggia'' non ha sbagliato quasi niente.<ref>Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2014/12/flani-18-il-terrore-viene-dalla-pioggia.html ''Flani (18) - Il terrore viene dalla pioggia''], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 28 dicembre 2014</ref> {{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (1)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, maggio 1977}} *Nonostante la casualità del suo incontro con il cinema del fantastico, [...] [[Terence Fisher]] si accostò subito al tema con una sensibilità ed un gusto insospettati. Già da ''[[La maschera di Frankenstein]]'' (suo primo film dell'orrore), infatti, rifiutò la maniera espressionista che aveva caratterizzato gli ''horror'' americani (non dobbiamo dimenticare la preponderante influenza dei cineasti tedeschi nella Hollywood degli anni '20 e '30) e scelse una nuova ed originale strada, girando a colori i suoi film e affondando le sue radici culturali nella narrativa gotica inglese, che tra gli altri aveva appunto generato il mito di Frankenstein. La chiave di volta della sua opera sta proprio in questo suo romanticisimo gotico, al quale ha saputo unire una forte venatura razionalista ed illuminista soprattutto nella figura del barone Frankenstein, il suo personaggio più riuscito. *La costante tematica è la lotta tra il Bene e il Male, una dicotomia romantica piuttosto anacronistica ai nostri tempi, che Fisher ha aggiornato con una buona dose di ambiguità nella caratterizzazione dei personaggi evitando che una schematizzazione troppo accentuata togliesse spessore psicologico e credibilità. Conseguenti da questa direttrice sono poi alcune costanti molto interessanti. La sottolineatura, decisa ma raffinata, della sessualità è una di queste ed è possibile trovarla soprattutto nella serie di Dracula e in ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', dove la rappresentazione morbosa e sensuale delle eroine è indice dell'effetto provocato su di loro dagli agenti del soprannaturale. Nella serie di Frankenstein è invece comune un senso di «partecipazione» alle pene degli esseri creati o modificati dal barone, un patetismo che provoca sequenze di notevole suggestione. Da queste ''running images'' Fisher non si è quasi mai distaccato, pur evolvendole e modificandole film dopo film. *{{NDR|Su ''[[La maledizione dei Frankenstein]]''}} La riflessione sul Male e sulla morte si fa più ambigua e complessa, risultando da una trama sorprendentemente originale. *{{NDR|Su ''[[Dracula il vampiro]]''}} Acuratissimo nelle scenografie e nelle scelte cromatiche, stilisticamente perfetto ed abbastanza fedele al romanzo di Bram Stoker, è forse il miglior Dracula nella storia del cinema. {{Int|Da [https://archive.org/details/Robot-14/page/n139/mode/2up ''Terence Fisher (2)'']|''Robot. {{small|Rivista di fantascienza}}'', anno II, giugno 1977}} *Sebbene appesantito da una prima parte eccessivamente verbosa, ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'' è un buon film, arricchito anche da diverse scene macabre ed evocative tra le quali resta nella memoria soprattutto quella del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era stata gettata per sbaglio. *{{NDR|Su ''[[Il mostro di Londra]]''}} Punto di partenza è stato il dottor Jekyll di Stevenson, ma Fisher, invece di creare un Jekyll angelico ed aitante ed un Hyde orrido e scimmiesco, decise di ribaltare ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll imbelle e gretto in contrasto con un Hyde bello, solamente con una strana luce negli occhi azzurri, a testimoniare la sua alterità/diversità (un procedimento simile seguì Jerry Lewis nel '63 per il suo divertente ''Le folli notti del dottor Jerryl''). Il male non viene più rappresentato dall'animalesco e dal brutto, ma dal bello e dall'aristocratico, e il bene, in fondo, in questo film non esiste. *Purtoppo definire ''Il mostro di Londra'' un vero capolavoro non è possibile perché questa geniale intuizione viene in qualche modo sprecata da una trama che appare troppo poco puntata sull'aspetto filosofico della vicenda e troppo su quello effettistico. *Definito da alcuni come il capolavoro di Fisher, ''[[L'implacabile condanna]]'' si distingue ancora una volta per la sua carica di umanità e patetismo ed offre una buona interpretazione di Oliver Reed (più tardi assurto a una più larga fama con ''I diavoli'' di Ken Russel) nel ruolo principale. *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} È un piccolo gioiello realizzato con evidente ristrettezza di mezzi, ma vivificato da una accorta regia e da alcune scenografie gotiche molto riuscite. Pur se danneggiato da alcuni brani piuttosto scontati e da un finale macellato da alcuni effetti speciali di infima struttura, questo film, nei suoi precisi limiti di opera minore, riesce a creare delle atmosfere incredibilmente sostenute e ad operare uno studio psicologico sui personaggi che raramente si incontra negli horror. *{{NDR|Su ''[[Lo sguardo che uccide (film 1964)|Lo sguardo che uccide]]''}} Seguendo i dettami della scuola lewtoniana, Fisher non fa vedere il mostro (probabilmente conscio della scarsa resa cinematografica della Gorgone che, infatti, con la sua presenza in piena luce fa affossare il finale) e si affida alla «sensazione» della sua presenza che viene comunicato allo spettatore tramite le scenografie ombrose e cadenti della foresta e del castello abbandonato. Sono esercitazioni in suspense pura che nulla concedono al sanguinolento e rendono quindi pieno merito al gusto di questo regista, spesso bistrattato a torto per il sadismo e i particolari espliciti dei suoi film. {{Int|Da [https://www.mymovies.it/cinemanews/2010/40720/ ''Un secolo di sangue: I vampiri nel cinema'']|''Mymovies.it'', 29 giugno 2010}} *{{NDR|Su ''[[Nosferatu il vampiro]]''}} Ispirandosi al romanzo di Stoker senza averne i diritti (con conseguenti strascichi legali), Murnau dà del vampiro un'interpretazione quasi astratta, la personificazione del male, che solo l'amore può vincere. Come altri capolavori dell'espressionismo (''Il gabinetto del dottor Caligari'' in testa), il "mostro" sembra un presagio dei totalitarismi in ascesa. *Il ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'' diretto dall'esperto Tod Browning lancia [[Bela Lugosi]] come il vampiro definitivo, almeno per molti anni. Aristocratico, mitteleuropeo, affettato nei modi e sinistro negli scopi, il Dracula di Lugosi rappresenta un'immagine di riferimento per molti anni e ancora oggi è immediatamente riconoscibile. Che il film in sé non sia un capolavoro non importa. Sfonda al box office e lancia la golden age dell'horror. Diversamente da Nosferatu, Dracula è un vampiro che conserva tratti di umanità: l'immediato impatto visivo forse diminuisce, ma aumenta lo spessore del personaggio, la sua ambiguità. Seguiti e imitazioni non si contano. *Dopo quasi tre decenni [...] la figura del vampiro, fiaccata da commedie e iterazioni senza fantasia, sembra aver esaurito la sua carica soprattutto con riguardo al suo scopo precipuo, quello di spaventare o almeno inquietare. La scossa arriva nel 1958 quando [[Terence Fisher]] dirige per la [[Hammer Film Productions|Hammer]] ''[[Dracula il vampiro]]'', lanciando definitivamente [[Christopher Lee]] nel ruolo del titolo, mentre [[Peter Cushing]], con una perfezione mai più raggiunta da alcuno, tratteggia la figura della sua nemesi, il cacciatore di vampiri [[Abraham Van Helsing|Van Helsing]]. Fisher e Lee aggiungono al personaggio di Dracula una dimensione romantico-sensuale che appartiene alla tradizione letteraria, ma non era stata molto usata al cinema. Dracula diventa quindi un antieroe romantico che attrae e respinge le donne con il fascino del male. Non più semplicemente un essere malvagio, ma anche il motore del desiderio e della passione. *{{NDR|Su ''[[Il buio si avvicina]]''}} Ci propone dei vampiri giovani e post-punk come, con esiti meno epocali, Ragazzi perduti. I vampiri perdono la patina aristocratica e diventano come noi. Perfettamente inseriti in un mondo che non crede in loro, diventano una società indipendente all'interno della società umana. In questo modo si creano le premesse per una convivenza più o meno pacifica come in ''La stirpe'' o in ''[[Perfect Creature]]''. *La saga di ''Twilight'' prende elementi preesistenti - società dei vampiri, romanticismo - per creare un universo composito e articolato dove i sentimenti sono il motore dell'azione. Nel farlo utilizza anche i licantropi come avveniva nei vecchi patchwork come ''La casa degli orrori'' o più recentemente in ''Underworld'' e relativi seguiti. L'insieme piace più alle spettatrici in cerca di emozioni romantiche che agli appassionati di horror, ma l'importante è che abbia un suo pubblico di riferimento e rappresenti comunque una curiosa evoluzione di una figura, quella del vampiro, che ha sempre saputo mutare nel corso degli anni per mantenersi al passo con i tempi. {{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2011/08/jimmy-sangster-1927-2011.html ''Jimmy Sangster (1927-2011)'']|Su [[Jimmy Sangster]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 11 agosto 2011}} *Il sarcasmo, il brillante umorismo, la capacità di trovare chiavi di lettura innovative in materiale consunto sono solo alcune delle qualità che rendono così valido il lavoro come sceneggiatore di Sangster nei primo horror della [[Hammer Film Productions|Hammer]]. ''[[La maschera di Frankenstein]]'' è tipica in questo senso e il ritratto complesso e articolato che Sangster fa del Barone, aiutato in questo dall'eccellente interpretazione di Peter Cushing, parla da solo. ''[[La vendetta di Frankenstein]]'' avrebbe portato alla perfezione questo insieme di umorismo nero e orrore, aggiungendovi un pathos melodrammatico tale da arricchire la tenuta e la presa della storia. Ma Sangster era anche capace di produrre copioni stringati che andavano dritti al cuore della storia, senza dilungarsi in divagazioni e scevri da quell’umorismo che pure gli era evidentemente tanto caro: ''[[Dracula il vampiro]]'', insuperata versione del romanzo di Bram Stoker, pur con tutte le libertà che Sangster si era dovuto prendere rispetto alla fonte, è un esempio più che probante. Tutto ciò tenendo presente che Sangster non provava un particolare interesse per l’orrore gotico, essendo più orientato verso lo psycho-thriller e i meccanismi del giallo, un genere che avrebbe molto praticato anche come romanziere. *Per quanto il distacco e la modestia lo portassero a sottovalutare con ironia il proprio apporto al genere, l'horror gli deve molto per la sua capacità di svecchiare le convenzioni e di formularne di nuove: in quei pochi anni a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, Sangster è stato capace di osare l'inosabile e di farlo con una levità e una brillantezza che lasciano capire come il suo talento fosse del tutto naturale, sbocciato dopo una dura gavetta che l'aveva visto partire sedicenne dai gradini più bassi della scala gerarchica dell'industria cinematografica. Uno degli ultimi testimoni di un'epoca se n'è andato, ma, naturalmente, restano le sue opere. *Il tentativo di ''[[Gli orrori di Frankenstein]]'' è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l’insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti. {{Int|Da [https://rudysalvagnini.blogspot.com/2015/06/sir-christopher-lee-1922-2015.html ''Sir Christopher Lee (1922-2015)'']|Su [[Christopher Lee]], ''Rudysalvagnini.blogspot.com'', 12 giugno 2015}} *Sulla breccia da moltissimi anni, capace di sorprendere con interpretazioni autorevoli e intense anche in questi ultimi anni, sembrava semplicemente immortale. *Attore sapiente e multiforme più di quanto lo spettatore normale possa immaginare, Christopher Lee si è costruito con grande determinazione una carriera eccezionale, sapendo operare nel tempo delle scelte anche radicali che al momento potevano sembrare controproducenti, ma che invece dimostravano come fosse sempre perfetamente al timone della sua barca. *Mi piace ricordarlo nei film che l'hanno reso grande, come i capolavori della [[Hammer Film Productions|Hammer]] diretti da [[Terence Fisher]] (''[[Dracula il vampiro]]'' su tutti) e come quell'affascinante affresco orrorifico filosofico che è ''[[The Wicker Man]]'', film da lui prediletto. Un film che chiunque pensi che Christopher Lee sia un attore dal registro espressivo limitato dovrebbe vedere per capire quanto sia sbagliato questo preconcetto. {{Int|Da [https://www.filmaboutit.com/it/blog/cinema-e-zombie-intervista-a-rudy-salvagnini.htm ''Cinema e zombie'']|Intervista di Davide Girardi, ''Filmaboutit.com'', 29 gennaio 2019}} *''[[La notte dei morti viventi]]'' ha aperto un'inedita stagione di horror politico, contimthumb grande uso della metafora, che alla fine degli anni '60 e negli anni '70 ha popolato gli schermi di film strani, feroci e anticonvenzionali. *[[George A. Romero|Romero]] ha rivoluzionato il genere horror. Esiste un horror prima e dopo La notte dei morti viventi. Già solo questo è un grande merito che nessuno può togliergli, anche se purtroppo, per tanti motivi, non ne ha potuto cogliere appieno i frutti. *Romero è stato un autore di grande integrità, di notevole inventiva e di grandi capacità narrative, naturalmente anticonvenzionale. Era anche un autore fortemente versatile, costretto dalle circostanze a focalizzarsi su un argomento che sicuramente gli piaceva, ma altrettanto sicuramente non era l'unico che avrebbe voluto trattare. *Il genere zombesco, con la sua moltitudine di titoli, è spesso ripetitivo e questo è un grave limite. *Uno degli horror che ho sempre trovato tra i più affascinanti, sin da quando l'ho scoperto in una visione notturna in una tv locale nei primi anni '80, è ''[[Il messia del diavolo]]'', che rielabora in modo originale e estremamente inquietante il concetto dei morti viventi. Un altro film affascinante e originale è ''[[Lemora la metamorfosi di Satana]]'', che rielabora in chiave horror e allegorica l'immaginario fiabesco. Entrambi i film non hanno avuto successo (il regista del secondo non ha più diretto alcunché): avrebbero meritato maggior fortuna. *La commedia zombie di solito è una iattura, ma ci sono delle eccezioni. ''[[L'alba dei morti dementi]]'', per esempio, è un ottimo esempio di commedia con gli zombie, capace di essere al tempo stesso horror (e rispettosa del genere) e divertente. Per questo piaceva molto a Romero, che invece detestava ''[[Il ritorno dei morti viventi]]''. *''[[Train to Busan]]'' mi è piaciuto molto. L'ho trovato un film potente e coinvolgente, realizzato benissimo: non dice cose molto nuove, ma le dice benissimo. {{Int|Da [https://www.mymovies.it/film/2018/border/news/e-se-le-creature-leggendarie-vivessero-tra-noi/#b1 ''Border, e se le creature leggendarie vivessero realmente tra noi?'']|Recensione di ''[[Border - Creature di confine]]'', ''Mymovies.it'', 25 marzo 2019}} *Cosa succederebbe se le creature delle leggende vivessero realmente tra noi? E, in questo caso, fino a che punto si spingerebbe la cattiveria del genere umano? Border, scritto e diretto dal promettente [[Ali Abbasi]], cerca di rispondere a queste domande e la risposta è amara. Il film ci fa riflettere in modo profondo sul significato stesso di razzismo e sull'atteggiamento ottuso e cupo degli esseri umani nei confronti del diverso. L'approccio filosofico non è dissimile da quello del classico ''[[L'uomo che cadde sulla Terra]]'' dove l'alieno interpretato da David Bowie finiva preda dell'accoglienza pelosa dei terrestri o dell'ancor più classico ''[[Il terrore sul mondo]]'' (terzo della trilogia dedicata al mostro della laguna nera) dove il mostro acquatico finiva vittima di studi frankensteiniani degli scienziati "umani". *La visione di creature ritenute leggendarie come minoranze etniche maltrattate e perseguitate per la loro diversità traccia un parallelo con la realtà di questi giorni e, per la verità, di qualunque giorno precedente a questi. *Lento e senza troppi avvenimenti, il film è stranamente affascinante nel suo mescolare disadorno realismo e ''sense of wonder''. E proprio questa scelta di una chiave realistica per rappresentare una vicenda metaforica e per certi versi fantasy è vincente e assolutamente convincente. {{Int|Da [https://giusycapone.home.blog/2020/11/15/dizionario-dei-film-horror/?fbclid&#61IwAR2puTzXlCmvWQu62X2ISoGC9jszYfuNOR7CZNBziVt32MT6U8lkUrhKzkY ''Dizionario dei film horror'']|Intervista di Giusy Capone, ''Giusycapone.home.blog'', 15 novembre 2020}} *L'orrore fa parte della natura umana, l'abisso che ci guarda e che noi guardiamo, la morte che incombe, piacevolezze insomma su cui l'horror ci fa meditare e che a volte invece esorcizza trivializzandole. Alla fine, questo desiderio di spaventare e spaventarsi è sì come un viaggio nel tunnel dell'orrore di un luna park, ma è anche un viaggio dentro noi stessi. E questo mi ha sempre interessato. *La forza dell'horror è quella di interpretare sentimenti e paure comuni a tutta l'umanità, sotto ogni latitudine: sa parlare un linguaggio universale compreso dovunque. In ogni parte del mondo c'è una tradizione horror: messicana, spagnola, persino brasiliana. Ci si è accorti solo negli ultimi vent'anni che esiste quella asiatica, ma esiste da un pezzo. *Non esiste un altro genere che si sa coniugare così perfettamente con il comune sentire di ciascun popolo, proprio perché fa riferimento a un folclore radicato e persistente. L'horror non è mai particolarmente di moda perché sostanzialmente lo è sempre. {{Int|Da [https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2021/01/04/news/orrore-cinefilo-per-le-feste-1.39730646 ''Orrore (cinefilo) per le Feste'']|Intervista di Stefano Priarone, ''Lastampa.it'', 4 gennaio 2021}} *Mi portavano al cinema ogni settimana. Vedevo di tutto, ma quando c'era qualche mostro o quando c'era tensione, i film mi piacevano molto di più. «[[Fluido mortale]]», noto anche come «Blob» (1958) è stato il film che mi ha agganciato, quando avevo otto anni. Da allora è stato un crescendo. *L'elemento soprannaturale è spesso presente nell'[[Cinema dell'orrore|horror]], ma molte volte manca. Viceversa, molti film che vedono la presenza del soprannaturale non sono horror. «[[Ghost - Fantasma|Ghost]]» (1990), per esempio, è un film sentimentale con un fantasma. Allo stesso modo, «[[La vita è meravigliosa]]» (1946) presenta forti connotazioni soprannaturali, ma è una commedia drammatica, mentre i protagonisti di molti slasher sono dei normali serial killer. Direi che è il tono del racconto, le sue modalità, l'insistenza sul rappresentare in modo grafico il lato oscuro della natura umana a rendere tale un horror. *Il cinema horror è, assieme a quello di fantascienza, forse il più visionario, per usare un termine molto abusato. Perciò è spesso cibo per gli occhi, capace di sorprendere con immagini e con sequenze dal grande potere spiazzante e disturbante. ==''Dizionario dei film horror''== ===C=== [[File:960 cannibal holocaust blu-ray 4o.jpg|thumb|Scena di ''[[Cannibal Holocaust]]'']] *Pochi film hanno suscitato controversie come questo, il ''cannibal movie'' per eccellenza, un film del quale non si sa se sia preferibile prima parlare male delle inutili sofferenze inflitte realmente agli animali o se sia meglio lodare la grande capacità registica qui dimostrata da Deodato, ai vertici della sua abilità di narratore astuto e anticonvenzionale. Cinico, infame e violento – tanto per restare in tema cinematografico – e nello stesso tempo portatore di una tesi non banale sullo sfruttamento capitalista del Terzo Mondo, è un film che fa del paradosso la sua natura principale. (''[[Cannibal Holocaust]]'', p. 160) *Il film non è brutto come, all'epoca, la maggioranza dei critici, anche quelli di genere (probabilmente allettati da tali cast e regia), sentenziò. Il film, in effetti, è riuscito in relazione al suo ''concept'' originario: riunire i maestri dell'horror in quel momento ancora vivi e divertirsi con il genere. (''[[La casa delle ombre lunghe]]'', p. 173) *In alcune interviste di poco posteriori alla realizzazione di questo film, Christopher Lee, qui anche nelle vesti di produttore, faceva presente come molti film del terrore, difettosi di mezzi e di inventiva, si rifugiassero nel ''grand guignol'' e nell'orripilante, nel vano tentativo di ravvivare storie risapute e mediocri. Alla luce di queste idee, Lee aveva costituito una casa di produzione (la Charlemagne) assieme ad Anthony Nelson-Keys (ex produttore-hammeriano), producendo proprio questo film. Bisogna dire che Lee è stato di parola, coerente nel rinunciare totalmente a facili effetti per affidare tutte le chance alla storia vera e propria. In effetti, sembra che sia stato più attento a non farsi accusare di eccessi "sanguinari" che a ravvivare l'interesse degli spettatori, per i primi tre quarti di film messo a dura prova dal faticoso dispiegarsi di una vicenda appartenente più a un giallo stinto che a un horror vero e proprio. Il tutto per preparare un finale pirotecnico ed efficace pur in uno squilibrio narrativo che inficia la validità complessiva del film. (''[[Il cervello dei morti viventi]]'', p. 190) *In questo film l'insieme è superiore alla somma dei singoli elementi e anche se le storie non sono di prima qualità, il risultato rimane un piccolo classico grazie all'abilità di [[Freddie Francis]] nel dargli un'anima misteriosa e ricca di atmosfera. (''[[Le cinque chiavi del terrore]]'', p. 200) *Si diceva che sarebbe stato il primo davvero aderente al lavoro di [[Bram Stoker|Stoker]] e che, per la prima volta, Dracula sarebbe stato quello del romanzo. [[Christopher Lee]] ci aveva creduto – racconta nella sua autobiografia – ma si sarebbe ben presto ricreduto. Del ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'' di Stoker non resta moltissimo, anche se ci sono cose prima mai utilizzate. [...] Alcuni momenti di alcuni squarci di paesaggio boschivo è all'altezza del ''[[Nosferatu, il principe della notte|Nosferatu]]'' di [[Werner Herzog|Herzog]]. Ma lo zoom, la fretta e l'idiosincrasia alla narrazione impediscono che l'insieme arrivi a qualcosa di più della mediocrità, una mediocrità peraltro castigata e piatta: [[Jesús Franco|Franco]] rinuncia del tutto – stranamente, considerando il suo background – all'aspetto erotico, limitandosi, al massimo, ad una stanca riproposizione della sensualità fisheriana. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'', p. 216) *Realizzato poco dopo la fine del [[Hammer Film Productions|ciclo della Hammer]], ma quando quei film erano ancora ben presenti nella memoria collettiva (lo sono ancora, per la verità), questo adattamento televisivo per la BBC sceglie la strada del romanticismo gotico e della fedeltà alla fonte, il romanzo di Bram Stoker. La componente horror è attenuata nei toni, ma per nulla irrilevante. [...] Louis Jordan è un Dracula ''suave'', adatto all'impronta romantica – ma non, si badi, melensa – di questa versione, forse un po' troppo "mondano", ma sa anche essere minaccioso, in un'interpretazione complessivamente adeguata e interessante, piuttosto diversa da quanto siamo abituati a vedere. [...] Il ritmo (lento) televisivo di quegli anni danneggia un po' l'aspetto drammatico della vicenda, ma consente discreti approfondimenti su caratteri e psicologie e in più di qualche seguenza Saville riesce a raggiungere un'apprezzabile efficacia anche sotto il profilo della tensione. L'uso di simbologie visive un po' insistente risulta un po' didascalico. (''[[Count Dracula (film 1977)|Count Dracula]]'', p. 221) *Ultimo film di [[Terence Fisher]] e ultimo capitolo della saga hammeriana di Frankenstein. Come se lo presentisse, Fisher immerge il film in un'atmosfera funerea di tragico destino incombente, in un clima claustrofobico dove gli ostinati tentativi di Frankenstein di battere l'invincibilità del conformismo diventano patetici. [[Peter Cushing]], pur con una poco indovinata parrucca, è come sempre autorevole e connota di tristezza lo sprezzante decisionismo dello scienziato. (''[[Frankenstein e il mostro dell'inferno|La creatura di Frankenstein]]'', p. 225) ===D=== *Il film cerca di restare fedele al romanzo quanto più possibile, ma introduce un paio di elementi che poi sarebbero stati riutilizzati più volte, in particolare da Coppola per il suo ''[[Dracula di Bram Stoker]]'': esplicita infatti il collegamento con la storica figura di [[Vlad III di Valacchia|Vlad Tepes]] e, soprattutto, dà a Dracula un intento sentimentale facendo di Lucy, in sostanza, una sorta di reincarnazione della sua amata di secoli prima. (''[[Il demone nero]]'', p. 276) *Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di [[Dennis Wheatley]], scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. [[Richard Matheson]], ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande [[Terence Fisher]] dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da [[Christopher Lee]], è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche [[Charles Gray]] brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante [[Nike Arrighi|Niké Arrighi]]. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il ''climax'', così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (''[[The Devil Rides Out]]'', p. 287) *Mentre ne ''[[La maledizione dei Frankenstein|La maledizione di Frankenstein]]'' il barone era un personaggio quasi positivo, in questo film è una figura completamente negativa, cinico, arrogante, esacerbato dal rifiuto della società e dai continui fallimenti. Non si tratta di una contraddizione, ma di due aspetti del medesimo carattere. [...] Ricco di pathos, di amarezza, di tensione, articolato e complesso, ma narrato con buon ritmo, è un film che testimonia ancora una volta l'importanza di Fisher. (''[[Distruggete Frankenstein!]]'', p. 297) *Piuttosto statico e verboso, realizzato agli albori del sonoro, tradisce l'origine teatrale, ma mantiene ancora un fascino che va al di là del mero valore storico, grazie ad alcune meraviglie scenografiche e d'atmosfera gotica e sinistra che avrebbe fatto scuola. (''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]'', p. 310) *[[John Badham|Badham]] enfatizza il melodramma e i consistenti valori di produzione gli consentono una messa in scena sontuosa e ricca di fascino gotico, con colori cupi ed esangui. Il risultato è un po' tedioso per chi - come molti - conosce la storia, sostanzialmente sempre la stessa, ma non si può riconoscere che l'approccio è abbastanza originale. [...] Con tutto il rispetto per [[Laurence Olivier|Olivier]], bisogna dire che, in questo caso, il confronto è tutto a favore del buon vecchio [[Peter Cushing|Peter]], che a tutt'oggi resta il Van Helsing definitivo. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'', p. 311) *È il secondo film della bizzarra accoppiata (l'altro è ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), realizzata in Italia da [[Paul Morrissey]] con il coinvolgimento di Antonio Margheriti. A mio avviso, è il migliore dei due, più divertente e, a suo modo, compatto. [[Udo Kier]] è grandissimo nella parte di un Dracula malato e perverso (che vomita, quando beve sangue di una non vergine). [...] Naturalmente, tutto si regge su una semplice gag – che il vampiro debba esclusivamente nutrirsi di sangue di vergini – senza riscontri nella vasta cinematografia in materia. Ma non importa, il film è brioso ed eccentrico. (''[[Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!]]'', p. 311) *Lussureggiante versione coppoliana del più classico dei mostri cinematografici e pubblicizzata come aderente al romanzo di Bram Stoker, in realtà lo tradisce sin dall'inizio, con un melodrammatico prologo che recepisce l'origine del vampiro – sostenuta successivamnete al romanzo – da Vlad Tepes l'Impalatore, con il corollario, inutilmente romantico e poco credibile, della perduta compagna e del suo ritrovamento dopo secoli (ripreso da ''[[Il demone nero]]''). Come se fosse necessario dare a Dracula una motivazione così banale. Lo spettacolo è sontuoso, quasi estenuante, ricco di suggestioni visive e di tocchi morbidamente erotici che ne rappresentano la parte migliore e nei quali rifulge Sadie Frost. Però manca clamorosamente di carisma nei ruoli centrali: il Dracula di Oldman è un vacuo tour de force attoriale che non raggiunge né la mostruosa essenzialità di [[Max Schreck]] e [[Klaus Kinski]], né l'imperiosa sicurezza di [[Christopher Lee]], né l'aliena minacciosità di [[Bela Lugosi]], mentre il Van Helsing di Hopkins è quasi una caricatura che spinge a implorare: Peter (Cushing), dove sei? (''[[Dracula di Bram Stoker]]'', p. 312) [[File:Dracula 1958 c.jpg|thumb|[[Christopher Lee]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] in ''[[Dracula il vampiro]]'']] *È il trionfo dell'Hammer horror prima maniera: elegante, selvaggio, struggente. [[Jimmy Sangster]], lo sceneggiatore, riesce nel non facile compito di condensare in meno di un'ora e mezza il ''Dracula'' di Stoker, perdendo importanti personaggi minori ([[Renfield]] su tutti), ma restituendo il senso e il tono del romanzo con maggiore efficacia rispetto alla commedia di Balderston e Deane, su cui si era basato il Dracula di Lugosi (e non solo). È un film che, per modernità (di allora), aggiorna e codifica il mito del vampiro. Ci sono caratteristiche che tuttora valgono come parametri di riferimento: dal romanticismo dell'attrazione/repulsione, all'utilizzo del sangue come elemento visivo fondamentale. [...] Ma soprattutto è un film ancora godibile, che distanza di parecchio, per carismo e umile efficacia, il colossale Dracula coppoliano. (''[[Dracula il vampiro]]'', p. 313) *Tarda parodia di [[Mel Brooks]], del quale rappresenta al momento l'ultima regia, è un film così fuori tempo da suscitare tenerezza. [...] Le gag sono raramente divertenti e tutto sembra irrimediabilmente vecchio, a partire dall'oggetto della parodia. (''[[Dracula: morto e contento]]'', p. 313) *Il problema di questo e dei film seguenti sarà proprio la mancanza di una figura forte da contrapporre a Dracula, che, non avendo un valido antagonista, verrà sempre più marginalizzato. Questo è anche l'ultimo Dracula diretto da Fisher e resta un buon film proprio per la sua accorta regia. Fisher punta molto sulla figura iconica di Christopher Lee che, avendo trovato banali i dialoghi previsti nel copione, non recita battute, limitandosi alla presenza e a significativi sguardi. Il personaggio più interessante è quello interpretato da un'intensa Barbara Shelley, una vera eroina fisheriana, dannata e felice di esserlo, passata dal perbenismo ipocrita, cui era costretta, alla sensualità sfrenata post-vampirizzazione. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]'', p. 314) *La storia, pur presentando interessanti variazioni (la longevità di Van Helsing come nemesi perpetua di Dracula e così via), rielabora vecchi concetti e segue un percorso prevedibile. Ci sono però dei punti a favore: Christopher Plummer è un ottimo Van Helsing, dotato di armi moderne ma ricco di antico carisma, e Justine Waddell è una presenza molto incisiva. Il punto debole è Dracula, raffigurato in modo banale e interpretato senza fascino da Gerard Butler. (''[[Dracula's Legacy - Il fascino del male]]'', p. 314) ===F=== *Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (''[[La fabbrica delle mogli (film)|La fabbrica delle mogli]]'', p. 343) *A breve distanza dal ''Dracula'' di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (''[[Frankenstein di Mary Shelley]]'', p. 373) *Fisher dirige con grande gusto per l'ambientazione, ricreando atmosfere molto adatte al racconto e sfruttando la presenza di uno dei migliori Holmes dello schermo, [[Peter Cushing]], che avrebbe più volte ripreso il ruolo. [[Basil Rathbone]] (protagonista dell'indimenticabile ciclo in gran parte diretto da Roy William Neill) è forse più aderente alla classica iconografia di Sherlock Holmes, ma Cushing si appropria del ruolo con grande sapienza e fisicità. (''[[La furia dei Baskerville]]'', p. 380) ===G=== [[File:Godzilla King of the Monsters (1956) Atomic ray.png|thumb|[[Haruo Nakajima]] nel ruolo del [[Godzilla|personaggio omonimo]] in ''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'']] *Un film cupo e drammatico, permeato da un senso di ineluttabilità del destino che prefigura la tragedia imminente. Fortemente influenzato dalla catastrofe atomica che ha colpito il Giappone al termine della seconda guerra mondiale e girato in un suggestivo bianco e nero, il film trascende le imperfezioni degli effetti speciali, puntando sulla forza simbolica della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'', p. 403) *Difficile capire il motivo di un remake americano di un mostro simbolo del cinema fantastico giapponese. Difficile, perché il Godzilla di Emmerich potrebbe chiamarsi Ugo o con qualunque altro nome per quanto poco deve all'iconografia e alla storia del Godzilla giapponese. (''[[Godzilla (film 1998)|Godzilla]]'', p. 403) *Dopo il tentativo poco riuscito e poco fedele di Roland Emmerich del 1998, Hollywood ci riprova e stavolta lo fa puntando a una maggiore fedeltà al prototipo sia nell'aspetto sia nel tipo di stroia che lo vede affrontare dei mostri giganteschi. Il risultato però non è dei migliori. Intanto, per essere un film di Godzilla, ci mette troppo tempo per mettere in scena il protagonista: Godzilla entra in azione solo nella seconda metà del film, dopo una fase introduttiva troppo lunga e poco entusiasmante, dedita alla creazione di un sottofondo drammatico banale, pieno di risaputezze sentimental-familiari. La scelta di un'ambientazione plumbea e notturna è figurativamente interessante, soprattutto se vista in relazione allo stile solitamente nitido e quasi solare dei film di Godzilla del passato, ma va di pari passo con una narrazione confusa e imprecisa. Se l'idea era quella di avvicinare il realismo di film come ''[[Cloverfield]]'', puntando a improvvisi squarci di luce e di chiarezza in un contesto oscuro, il risultato non è raggiunto: il film risulta solo poco avvincente e disordinato. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'', p. 404) *Sarcastico e ferocemente distruttivo, è il film in cui [[Joe Dante]] è riuscito a riprendere lo spirito dei cartoon della Warner Bros da lui tanto amati (si veda il recente ''[[Looney Tunes: Back in Action|Looney Tunes Back in Action]]'', dal disastroso esito commerciale), abbinandolo ad atmosfere horror diluite con tono da commedia ''fantasy'', ottenendo una pellicola divertente, dinamica e piena di sana cattiveria. (''[[Gremlins]]'', p. 410) *È un film divertente e brioso, ma manca della novità che caratterizza il precedente. [...] Si conferma la passione di Dante per i cartoni animati della Warner, così come la feroce ribalderia, loro caratteristica principale. (''[[Gremlins 2 - La nuova stirpe]]'', p. 410) ===H=== *Questo film non ha molto da offrire in più, rielaborando in modo più banale la stessa materia e puntando sull'estremizzazione degli effeti speciali. Il clima è sempre cupo e opprimente. Maggiore peso acquista la figura di [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] ([[Doug Bradley]]), il Cenobita puntaspilli, che diventa l'icona rappresentativa della serie. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno|Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno]]'', p. 429) *Come già Lovecraft, Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. Gli squarci aperti sull'altra dimensione non sono rassicuranti, immersi nelle tenebre di un dolore senza fine, ma coloro che vi dimorano non sembrano infelici di farlo. Il film non è esente da difetti: dopo una mezz'ora inquietante e impeccabile, l'interesse cala e si fa più scontato, reiterando immagini di omicidi prevedibili e semplificando un po' troppo le promettenti premesse. Il tema del connubio indissolubile tra dolore e piacere è meramente enunciato, invece di scaturire naturalmente dalla storia e dalle situazioni. Resta però l'atmosfera sporca e malata che rende il film così diverso da altri horror degli anni '80, spesso puliti e asettici. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', p. 430) *Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''), p. 431) *Seguito di ''Hellraiser - La stirpe maledetta'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. (''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', p. 431) *Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. (''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', p. 432) *Curioso e particolare, con una rara capacità di sorprendere e un copione solido e ben strutturato, il film si avvale anche della presenza della classica coppia vincente dell'horror, Lee e Cushing, come sempre autorevoli ed efficaci. (''[[Horror Express]]'', p. 444) ===I=== *Film pessimista e di buona spettacolarità, si avvale di una robusta interpretazione di [[Oliver Reed]] nel ruolo del licantropo. Gli effetti speciali sono buoni, anche se l'uomo lupo ha caratteristiche piuttosto ursine. (''[[L'implacabile condanna]]'', p. 461) *Tratto con parecchie libertà da uno dei classici della fantascienza inglese, dell'ottimo [[John Wyndham]], è un film diseguale che però ben rappresenta, anche esteticamente, l'approccio britannico al fantahorror in rapporto a quello americano, più sbrigativo, dell'epoca. Più cura è data allo sviluppo dei personaggi e alle relazioni interpersonali, con il risultato che maggiore è la partecipazione dello spettatore alle loro vicende e migliore è conseguentemente l'impatto drammatico della storia. (''[[L'invasione dei mostri verdi]]'', p. 480) ===L=== *All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato [[Chang Cheh]], sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]'', p. 528) *Splendida rilettura, fatta con spirito sottilmente cinefilo e partecipe, del vecchio cinema dell'orrore e del mito del licantropo, che concorre a rinnovare nello spirito e nelle tematiche. (''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', p. 552) ===M=== *Dopo il modesto ''[[La rivolta di Frankenstein]]'', Terence Fisher riprende possesso della serie prodotta dalla Hammer e lo fa con un film del tutto particolare, strano, nel quale il protagonista diventa un po' filosofo, interessato agli aspetti metafisici dell'esistenza e con una caratterizzazione misurata e positiva anche sotto l'aspetto psicologico. [...] Lo spunto narrativo è originale e lo svolgimento è ricco di amarezza e di ineluttabilità. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]'', p. 566) *Dopo il successo di ''[[Yorga il vampiro]]'', ambientato nella contemporaneità, la Hammer pensa di attualizzare anche la sua serie draculiana, divenuta un po' esangue. Il risultato non piace quasi a nessuno, ma ha invece una sua vivacità e validità, purtroppo tra diverse banalità. Il gergo giovanile, l'abbigliamento e la musica rock sono vecchi già al momento dell'uscita del film. (''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'', p. 606) *È il film che ha definitivamente lanciato nel firmamento dell'horror la casa britannica Hammer e i suoi futuri divi, Peter Cushing e Christopher Lee. [...] Veloce, cinico, ricco di atmosfera è un film che rende di nuovo attraente un percorso già allora risaputo. (''[[La maschera di Frankenstein]]'', p. 585) *Dopo il grande successo de ''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da [[Michael Carreras]], è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive. (''[[Il mistero della mummia]]'', p. 616) *Il film è godibile, ma non molto incisivo, benché sia ben diretto da Peter Sasdy, elegante e a suo agio con il periodo storico, che riesce a rendere con una vivace convenzionalità, curando con ironica morbosità la creazione di uno strano ''ménage à trois''. (''[[La morte va a braccetto con le vergini]]'', p. 630) *L'orrore e la gioia del cambiamento, le possibilità illimitate della genetica, la felicità e la corruzione dell'amore sono i cardini di un film di consunzione e di sfacelo umano, dove il protagonista tiene con scrupoloso puntiglio le proprie membra staccate dentro l'armadietto del bagno e osserva con divertita ironia l'orrore suscitato dal suo vomito che cola sul cibo per permettergli di digerirlo. Film di eccessi mai gratuiti, ''La mosca'' è quasi del tutto riuscito (solo l'irresolutezza di alcuni passaggi e lo schematismo di certe soluzioni macchiano la perfezione) e rappresenta un ottimo esempio di come un autore possa inserirsi comodamente in una produzione industriale senza snaturare le proprie idee. (''[[La mosca (film)|La mosca]]'', p. 633) [[File:Flesh for Frankenstein (1973) Liver.png|thumb|[[Udo Kier]] nel ruolo del [[Victor Frankenstein|Barone Frankenstein]] ne ''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]'']] *La combinazione tra tradizionale e trasgressione avrebbe dovuto innescare una bomba commerciale che il tridimensionale avrebbe potuto valorizzare. In realtà, le cose non vanno come sperato. L'approccio di Morissey è raffinato e raggelante, non induce suspense né a risate, ma suscita un intermittente interesse intellettuale per l'irreverente genialità di alcuni spunti e l'accuratezza della confezione. (''[[Il mostro è in tavola... barone Frankenstein]]''), p. 641) *Sebbene appesantito da una prima parte verbosa, è un buon film, arrichito da diverse scene macabre ed evocative, come quella, che resta nella memoria, del risveglio della mummia dal fondo della palude dov'era finita per un incidente. (''[[La mummia (film 1959)|La mummia]]'', p. 646) ===N=== *L'idea è geniale - la concretizzazione moderna dell'Uomo Nero delle fiabe - e la sua gestione da parte di un Craven ispirato è ricca di spunti interessanti anche da un punto di vista visuale. (''[[Nightmare - Dal profondo della notte]]'', p. 668) *Dopo il capolavoro di Craven, il compito di portare avanti la serie cade sulle spalle di Jack Sholder che non riesce a trovare la stessa ispirazione e, a causa anche di una sceneggiatura (di David Chaskin) senza spunti originali, banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile. (''[[Nightmare 2 - La rivincita]]'', p. 668) *Brutale e senza pietà, il film crea le premesse per lo sviluppo del nuovo ''splatter'' pur non avendo con esso molto in comune se non la ferocia e la rappresentazione degli esseri umani come carne da macello. Purtroppo Hooper, pur vantando una successiva nutrita filmografia horror e pur avendo fatto ancora qualche buon film, non è più riuscito a trovae quella concentrazione e quella determinazione che fanno di questo film una pietra miliare dell'horror. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]'', p. 678) [[File:Nosferatu a Venezia (1988) Kinski & De Rossi.png|thumb|[[Klaus Kinski]] e [[Barbara De Rossi]] in ''[[Nosferatu a Venezia]]'']] *Film sconclusionato e torpido che procede a strappi e strattoni come se mancassero dei pezzi, mettendo in scena una vicenda consunta che cerca di aggiornare con qualche tocco insolito. (''[[Nosferatu a Venezia]]'', p. 685) *Film dell'orrore piuttosto atipico che evita ogni possibilità di generare suspense e tensione, ma mette in scena un vampiro che riprende con efficacia, grazie anche all'intensa interpretazione di [[Klaus Kinski]], una delle icone più persistenti nell'immaginario, quella del vampiro calvo e orrido del film di Murnau. Un vampiro quindi molto lontano dall'archetipo aristocratico e più o meno romantico prevalso nella cinematografia mondiale. (''[[Nosferatu, il principe della notte]]'', p. 685) ===O=== *Dopo ''[[Distruggete Frankenstein!]]'', la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de ''La maschera di Frankenstein'', accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (''[[Gli orrori di Frankenstein]]'', pp. 722-723) ===R=== *Seguito de ''[[La vendetta di Frankenstein]]'', è un film spurio nella serie di Frankenstein della Hammer: Francis non è molto interessato alle dinamiche filosofiche e psicologiche che nei film di Fisher avevano (e avrebbero) dominato la complessa figura di Frankenstein e le sue creazioni. (''[[La rivolta di Frankenstein]]'', p. 840) [[File:Rodan (1956) landing.png|thumb|Scena di ''[[Rodan, il mostro alato]]'']] *Questo film mantiene ancora alto il livello di drammaticità, lasciando poco spazio al ''camp'' e al ''divertissement'' giovanile che caratterizzano le future uscite – decisamente più ''fantasy'' che horror – di Godzilla e soci. Dinamico e divertente, caratterizzato da colori accesi e spettacolari, il film non delude chi si aspetta una rutilante cavalcata tra mostri e distruzioni. (''[[Rodan, il mostro alato]]'', p. 842) ===S=== *Per il suo secondo e ultimo (dopo ''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'') film di Dracula ambientato nella contemporaneità, la Hammer decide di inserire Dracula in un contesto capitalistico facendone un po' come aveva fatto più simbolicamente [[Corrado Farina|Farina]] in ''[[...hanno cambiato faccia]]'', una specie di industriale che usa le armi del capitalismo per mettere in atto un terribile piano, così assurdo e globale da sembrare suggerito da Fu Manchu. Solo che l'idea è realizzata senza un adeguato intervento sul personaggio di Dracula che entra in scena a film ampiamente inoltrato, estraneo alla vicenda, e poco credibile nel contesto. Il film è comunque gradevole per la collaudata interpretazione della coppia Cushing-Lee e per il clima livido e autunnale della prima parte, più riuscita, ma questa rivisitazione bondiana del mito del vampiro manca di mordente. (''[[I satanici riti di Dracula]]'', pp. 858-859) *È chiaramente un atto d'amore verso i vecchi film della Universal che cerca di ricreare, con i toni di una appassionata parodia, l'atmosfera da ''all together'' degli ultimi film del ciclo Universal. [...] I mostri sono ricreati con affetto e competenza e il ritmo è veloce. Purtroppo, però, la storia è banale, le situazioni non sono divertenti e il gruppetto di ragazzini è insopportabile. Buone le intenzioni, insomma, ma sostanzialmente un'occasione mancata. (''[[Scuola di mostri]]'', p. 871) *Modesto capitolo dell'epopea filmica di [[Sherlock Holmes]], ha però il merito di immaginare lo scontro tra il più famoso degli assassini impuniti dell'epoca e la geniale mente deduttiva del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle. L'ambientazione è suggestiva, ma il film ha un andamento piuttosto blando. (''[[Sherlock Holmes: notti di terrore]]'', p. 898) *[[John Gilling|Gilling]] non riesce a infondere brio e interesse a questo film che conferma la breve serie della Mummia come la meno interessante tra quelle prodotte dalla Hammer (a parte il capostipite di Fisher, ovviamente). (''[[Il sudario della mummia]]'', p. 951) ===T=== *Raffinato, complesso, psicologicamente articolato, con una sceneggiatura piena di punti interessanti, il film è il capolavoro di [[Freddie Francis]] che, al servizio di una storia che gli permette di creare una cupa atmosfera gotica e macabra, dispiega al meglio le sue qualità visuali e di fine narratore. (''[[Il terrore viene dalla pioggia]]'', p. 974) *''Found footage'' film con un'idea brillante alla base: la rivisitazione orrorifica e realistica di un mito delle fiabe nordiche. La lentezza del racconto, la camera traballante, le riprese mosse, le ripetizioni: i difetti tipici del ''format'' – o le sue caratteristiche tipiche, se preferite – ci sono tutti. [...] L'ambientazione norvegese, livida e piovosa, aiuta a creare un'atmosfera adatta al racconto. I troll sono realizzati abbastanza bene. Certo, se fosse stato più breve ne avrebbe guadagnato, ma è comunque un film curioso e di un certo intrattenimento. (''[[Troll Hunter]]'', p. 1004) ===U=== *È il film che, assieme a ''[[Un lupo mannaro americano a Londra]]'', ha fondato le basi per la rinascita su basi moderne del genere licantropesco, all'epoca piuttosto in ribasso. Vivace, dinamico, orrorifico e ironico al tempo stesso, è diretto con brio e capacità da un [[Joe Dante]] all'apice dell'inventiva. (''[[L'ululato]]'', p. 1017) *Film singolare nell'opera di Terence Fisher, risente dell'impianto teatrale originario ed è piuttosto statico e verboso, anche se i dialoghi, pur di maniera, non sono quasi mai banali e i caratteri appaiono ben costruiti, anche quelli delle figure di contorno, tra cui spicca il vecchio scienziato pronto alla morte pur di non tradire i suoi principi. Il tema dell'immortalità e dei conflitti morali che essa provoca ben si attiglia alle problematiche fisheriane su bene e male e il dottor Bonnet ha qualcosa, nella sua ostinazione egoistica e nel suo considerarsi al di sopra di una visione etica comune, del barone Frankenstein, del quale rappresenta una variante ancora più edonistica. (''[[L'uomo che ingannò la morte]]'', p. 1025) ===V=== *Tra i Carpenter della decadenza è uno dei più godibili sotto l'aspetto spettacolare e dell'intrattenimento. Girato con cadenze e ambientazioni da western, rivisita il mito vampiresco puntando sull'azione e su un confronto a tutto campo tra vampiri e cacciatori di vampiri. Che questi ultimi appartengano a una sorta di organizzazione segreta al soldo del Vaticano (!) che mira a sconfiggere il Male senza che nessuno lo sappia è un aspetto ironico e divertente che aggiunge un po' di sale a un copione risaputo e senza sorprese. (''[[Vampires]]'', p. 1037) *La carica emotiva e patetica di questa storia è eccezionale e la regia di Fisher raggunge vertici di abilità e suggestione sia nella descrizione dell'immorale aristocrazia del tempo che dei bassifondi dove è costretto il mostro il quale, alla fine, irrompe in una festa dell'alta società per invocare l'aiuto di Frankenstein: irruzione del Male nel Bene o viceversa? Molti sapienti tocchi di umorismo nero e di cinismo condiscono un film nel quale la figura di Frankenstein, sempre interpretata con precisione e comunicativa da Peter Cushing, assume nuove sfaccettature psicologiche in un percorso che, proprio a partire da qui, si rende del tutto autonomo da quello dei vecchi film della Universal. (''[[La vendetta di Frankenstein]]'', pp. 1048-1049) ===W=== *Un horror veramente ''sui generis'', fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione. [...] Magico, terribile, pieno di spunti e di scene memorabili, [...] è un film assolutamente da vedere per avere un'altra prospettiva sull'horror. [...] Nonostante un apprezzato passaggio al Festival di Fantascienza di Trieste nel 1974, è stato colpevolmente ignorato all'epoca dai distributori italiani. (''[[The Wicker Man]]'', pp. 1080-1081) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Rudy Salvagnini, ''Dizionario dei film horror'', Bloodbuster, 2020, ISBN 9788894338553 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Salvagnini, Rudy}} [[Categoria:Critici cinematografici italiani]] [[Categoria:Fumettisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 6mz8p247ql52lnl3arnedd8vhqzbwnn Calciomercato 0 187640 1217934 1174948 2022-07-20T01:20:18Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sul '''calciomercato'''. *Al 20 per 100 quello che si legge di calciomercato è vero, al 70 per 100 verosimile, al 10 per 100 inventato. ([[Franco Rossi]]) *Le trattative vanno chiuse quando durano 7 mesi, perché altrimenti sembrano chiacchiere anche le mie, malgrado conferme totali. E a me dispiace molto... ([[Alfredo Pedullà]]) ==Voci correlate== *[[Calcio (sport)|Calcio]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sul}} {{S}} [[Categoria:Terminologia calcistica]] 8nyo9hlrpl57hci5tw9hb5xj08zsq90 Sangiovanni (cantante) 0 190786 1217956 1193541 2022-07-20T06:37:45Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki [[File:Sangiovanni during an interview for Radio Bruno in 2022.png|thumb|Sangiovanni nel 2022]] '''Sangiovanni''', conosciuto anche come '''Sangio''', all'anagrafe '''Giovanni Pietro Damian''' (2003 – vivente), cantante italiano. {{Int2|1=''[https://www.vanityfair.it/article/sangiovanni-intervista-e-adesso-ascoltate-la-nostra-voce «E adesso ascoltate la nostra voce»]''|2=Intervista di Silvia Nucini, ''vanityfair.it'', 19 gennaio 2022.}} *Non abbiamo niente da perdere, ma abbiamo la voglia fortissima di cambiare il mondo – e lo faremo – ognuno cominciando dove può. A me è capitata la musica. Facciamo le cose per la prima volta: siamo più liberi, meno consapevoli. Ci stiamo prendendo, dove riusciamo, lo spazio che meriteremmo anche nella società, dove, invece, non esistiamo. Chi pensa a noi giovani? *{{NDR|Che effetto ti hanno fatto tutti questi cambiamenti?}} Sono diventato più grande, più stronzo, più responsabile. Stronzo no, dai! Diciamo che sono cresciuto. *{{NDR|Se dico la parola «futuro» a te che cosa viene in mente?}} Futuro mi fa pensare a un'altra parola, la parola speranza. E speranza a un'altra ancora: insieme. Per me le cose hanno valore solo se sono condivise e credo tantissimo nella forza che nasce quando le persone si uniscono e vanno nella stessa direzione. Quindi mettendo tutte e tre queste parole una dietro l'altra viene fuori quello che sogno: un futuro di condivisione. *{{NDR|Il futuro che immaginavi quando eri piccolo e il futuro di adesso si assomigliano?}} Già allora sognavo di fare qualcosa di speciale che mi portasse ad avere una vita non inquadrata, non schematica, non totalmente regolare. Una vita diversa da quella che potevo immaginare di fare qui. Sono cresciuto, e vivo, a Grumolo delle Abbadesse, un paese di tremila abitanti nella campagna veneta: il posto è bellissimo, ma fino a qualche anno fa soffrivo per la mancanza di stimoli e per il fatto di sentirmi diverso dai miei coetanei. Adesso che quella vita che immaginavo la sto vivendo davvero, mi capita di sognare la normalità, la semplicità delle piccole cose. Ora mi capita di apprezzare anche la tranquillità del mio paesino. *{{NDR|È questa la vita che volevi da bambino?}} Sognavo questo, sì. Non immaginavo certo la popolarità e le occasioni importanti. Sognavo una vita atipica, mi è successo di averla attraverso la musica, ma credo sarebbe potuto accadere anche in un altro ambito della creatività, per esempio la moda che mi piace molto. Comunque, non ho smesso di sognare, anzi. Ho moltissimi desideri da realizzare. *{{NDR|Dimmene uno.}} Avere una casa tutta mia, con un grande giardino dove possa scodinzolare un cane che ancora non ho. E poi un altro, che riguarda tutti: un mondo in cui ci sia più amore, e meno ossessione per i valori legati al consumo e alla mercificazione. *{{NDR|Che cosa non ti ha fatto stare bene?}} È stato magico quello che mi è successo, però quando sei così esposto, oltre all'amore ti arriva anche l'odio, e io ne ho ricevuto tantissimo. Insulti di ogni genere sui social per come mi vesto, per quello che scrivo. Mi hanno anche minacciato di morte e io mi sono fermato e mi sono chiesto: ma perché? È come se ci fosse un pezzo di mondo alla ricerca di qualcuno a cui dare le colpe di qualcosa. I cambiamenti che ho vissuto mi hanno dato moltissimo, però mi hanno anche fatto sentire più fragile. Ho dovuto cercare un nuovo equilibrio. *{{NDR|Ma a te, e a quelli della tua generazione, della politica frega qualcosa?}} Esprimere un'idea è politica. E io penso di aver espresso a modo mio i valori a cui sono legato, come quello dell'inclusività e del rispetto per le diversità. So che, grazie al successo, posso mandare messaggi che arrivano a tanti, e so che questo è un modo per trasformare un gesto individuale in qualcosa di condiviso con altri. La mia generazione è libera dai preconcetti e dalle categorie. Sarebbe bello se i nostri messaggi fossero ascoltati di più anche dalle generazioni che sono venute prima della nostra. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Sangiovanni}} [[Categoria:Cantanti italiani]] 1c7z42ttlznosi1z5fbvogj6tf7sxmf 1217985 1217956 2022-07-20T11:21:52Z Ibisco 49387 Inserimento intervista con quattro citazioni wikitext text/x-wiki [[File:Sangiovanni during an interview for Radio Bruno in 2022.png|thumb|Sangiovanni nel 2022]] '''Sangiovanni''', conosciuto anche come '''Sangio''', all'anagrafe '''Giovanni Pietro Damian''' (2003 – vivente), cantante italiano. {{Int2|1=''[https://www.vanityfair.it/article/sangiovanni-intervista-e-adesso-ascoltate-la-nostra-voce «E adesso ascoltate la nostra voce»]''|2=Intervista di Silvia Nucini, ''vanityfair.it'', 19 gennaio 2022.}} *Non abbiamo niente da perdere, ma abbiamo la voglia fortissima di cambiare il mondo – e lo faremo – ognuno cominciando dove può. A me è capitata la musica. Facciamo le cose per la prima volta: siamo più liberi, meno consapevoli. Ci stiamo prendendo, dove riusciamo, lo spazio che meriteremmo anche nella società, dove, invece, non esistiamo. Chi pensa a noi giovani? *{{NDR|Che effetto ti hanno fatto tutti questi cambiamenti?}} Sono diventato più grande, più stronzo, più responsabile. Stronzo no, dai! Diciamo che sono cresciuto. *{{NDR|Se dico la parola «futuro» a te che cosa viene in mente?}} Futuro mi fa pensare a un'altra parola, la parola speranza. E speranza a un'altra ancora: insieme. Per me le cose hanno valore solo se sono condivise e credo tantissimo nella forza che nasce quando le persone si uniscono e vanno nella stessa direzione. Quindi mettendo tutte e tre queste parole una dietro l'altra viene fuori quello che sogno: un futuro di condivisione. *{{NDR|Il futuro che immaginavi quando eri piccolo e il futuro di adesso si assomigliano?}} Già allora sognavo di fare qualcosa di speciale che mi portasse ad avere una vita non inquadrata, non schematica, non totalmente regolare. Una vita diversa da quella che potevo immaginare di fare qui. Sono cresciuto, e vivo, a Grumolo delle Abbadesse, un paese di tremila abitanti nella campagna veneta: il posto è bellissimo, ma fino a qualche anno fa soffrivo per la mancanza di stimoli e per il fatto di sentirmi diverso dai miei coetanei. Adesso che quella vita che immaginavo la sto vivendo davvero, mi capita di sognare la normalità, la semplicità delle piccole cose. Ora mi capita di apprezzare anche la tranquillità del mio paesino. *{{NDR|È questa la vita che volevi da bambino?}} Sognavo questo, sì. Non immaginavo certo la popolarità e le occasioni importanti. Sognavo una vita atipica, mi è successo di averla attraverso la musica, ma credo sarebbe potuto accadere anche in un altro ambito della creatività, per esempio la moda che mi piace molto. Comunque, non ho smesso di sognare, anzi. Ho moltissimi desideri da realizzare. *{{NDR|Dimmene uno.}} Avere una casa tutta mia, con un grande giardino dove possa scodinzolare un cane che ancora non ho. E poi un altro, che riguarda tutti: un mondo in cui ci sia più amore, e meno ossessione per i valori legati al consumo e alla mercificazione. *{{NDR|Che cosa non ti ha fatto stare bene?}} È stato magico quello che mi è successo, però quando sei così esposto, oltre all'amore ti arriva anche l'odio, e io ne ho ricevuto tantissimo. Insulti di ogni genere sui social per come mi vesto, per quello che scrivo. Mi hanno anche minacciato di morte e io mi sono fermato e mi sono chiesto: ma perché? È come se ci fosse un pezzo di mondo alla ricerca di qualcuno a cui dare le colpe di qualcosa. I cambiamenti che ho vissuto mi hanno dato moltissimo, però mi hanno anche fatto sentire più fragile. Ho dovuto cercare un nuovo equilibrio. *{{NDR|Ma a te, e a quelli della tua generazione, della politica frega qualcosa?}} Esprimere un'idea è politica. E io penso di aver espresso a modo mio i valori a cui sono legato, come quello dell'inclusività e del rispetto per le diversità. So che, grazie al successo, posso mandare messaggi che arrivano a tanti, e so che questo è un modo per trasformare un gesto individuale in qualcosa di condiviso con altri. La mia generazione è libera dai preconcetti e dalle categorie. Sarebbe bello se i nostri messaggi fossero ascoltati di più anche dalle generazioni che sono venute prima della nostra. {{Int2|1=''«Una prof mi disse: non ce la farai. Canto per sfogarmi»''|2=Intervista di Renato Franco, ''Corriere della Sera'', 19 luglio 2022.}} *La nostra è una generazione della determinazione, dell'accoglienza, della fluidità, siamo ragazzi che vogliono creare nuove cose, che vogliono entrare nel mondo degli adulti e poterci lavorare assieme. È bello vedere i giovani di oggi che capiscono la libertà di essere ciò che vogliono, stiamo sconfiggendo tabù che ci sono sempre stati e che probabilmente ci saranno ancora perché altrimenti non esisterebbe la trasgressione... Se non ci fossero delle regole nessuno proverebbe a cambiarle. *Siamo una generazione virtuale, tecnologica: meno rapporti umani, più apparenza; meno interiorità, più guarda che bel fisico, guarda che bell'orologio. Se apri i social si perde la profondità delle persone, su 20 profili almeno 17 sono di persone che pensano ad apparire. Questa cosa mi spaventa. *Io nei miei concerti non mi presento come l'artista davanti ai fan: siamo tutti ragazzi che sono lì per la stessa passione. Non me ne frega niente di tutta questa ''vibe'' da popstar, wow, ho fatto questo e quello, sono cazzate incredibili in cui la gente si perde. *Ho iniziato a fare musica in un momento buio, ho pensato che la musica mi salvasse, e l'ha fatto. Ma poi a un certo punto mi sono sentito come prima, in un periodo non dei migliori, e la musica c'era. Significa che ci saranno sempre momenti in cui si cade, e non c'è da vergognarsi. Nei momenti no mi chiedevo: c'è chi non ha avuto la mia fortuna, perché perdo tempo a stare male? Ora tengo fissa una delle cose che mi ha insegnato il mio terapeuta: ogni sofferenza ha una sua dignità. cadere non è una cosa da temere, ma da gestire, da vivere, da lì puoi riuscire a volare, anche nuotando dentro alla tristezza e alla depressione. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Sangiovanni}} [[Categoria:Cantanti italiani]] h332z317x28hffg2pcdprdwebuq8eg4 Elysium (film 2013) 0 193705 1217959 1209262 2022-07-20T07:12:13Z 93.36.48.130 Aggiunti doppiatori italiani wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Elysium |immagine = |genere = azione/fantascienza |regista = [[Neill Blomkamp]] |sceneggiatore = Neill Blomkamp |attori = *[[Matt Damon]]: Max Da Costa *[[Jodie Foster]]: Jessica Delacourt *[[Alice Braga]]: Frey Santiago *[[Sharlto Copley]]: agente Kruger *[[William Fichtner]]: John Carlyle *[[Emma Tremblay]]: Matilda Santiago *[[Diego Luna]]: Julio *[[Wagner Moura]]: Spider *[[Brandon Auret]]: Drake *[[Josh Blacker]]: Crowe *[[Jose Pablo Cantillo]]: Sandro *[[Faran Tahir]]: presidente Patel *[[Adrian Holmes]]: Manuel *[[Jared Keeso]]: Rico *[[Chris Sheilds]]: dott. Faizel *[[Maxwell Perry Cotton]]: Max da giovane *[[Valentina Giros]]: Frey da giovane *[[Michael Shanks]]: agente CCB *[[Carly Pope]]: agente CCB |doppiatori italiani = *[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Max Da Costa *[[Laura Boccanera]]: Jessica Delacourt *[[Alessia Amendola]]: Frey Santiago *[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: agente Kruger *[[Christian Iansante]]: John Carlyle *[[Nanni Baldini]]: Julio *[[Simone Mori]]: Spider *[[Roberto Draghetti]]: Crowe *[[Edoardo Stoppacciaro]]: Sandro *[[Saverio Indrio]]: presidente Patel *[[Alberto Bognanni]]: Manuel *[[Andrea Lavagnino]]: dott. Faizel }} '''''Elysium''''', film statunitense del 2013 con [[Matt Damon]], regia di [[Neill Blomkamp]]. ==Dialoghi== *'''Matilda''': C'era una volta un [[suricato]] che viveva nella giungla. Aveva fame, ma era piccolo, molto piccolo. E tutti gli altri grandi animali avevano da mangiare, perché riuscivano a cogliere i frutti. Così lui diventò amico di un [[ippopotamo]] e salì su...<br>'''Max''': Ferma, ho capito. Non va a finire bene per il suricato.<br>'''Matilda''': Sì, invece. Perché lui può salire sulla schiena dell'ippopotamo e cogliere tutti i frutti che vuole.<br>'''Max''': E che cos'ha in cambio l'ippopotamo?<br>'''Matilda''': L'ippopotamo vuole un amico. ==Citazioni su ''Elysium''== *2 le star: il buono [[Matt Damon|Damon]] (bravissimo, da premio) e la cattiva [[Jodie Foster|Foster]], sobria, dura, elegante. Peccato che il film abbondi nel finale di una violenza stereotipata con troppi inverosimili corpo a corpo tra i nostri eroi e i malvagi ossequienti al potere. (''[[il Morandini]]'') *Quando però riesci a combinare intrattenimento con un grande messaggio, penso sia un bel successo.<br>È questa la grande qualità di ''Elysium''. Quando abbiamo visto il film ne siamo stati molto toccati. C'è l'adrenalina delle scene d'azione e di inseguimento, scontri armati, ma allo stesso tempo dopo aver visto il film sei portato a riflettere sul mondo d'oggi. [[Neill Blomkamp|Neill]] era riuscito a raggiungere questo obiettivo con ''[[District 9]]'' e penso ci sia riuscito anche stavolta. ([[Alice Braga]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film d'azione]] [[Categoria:Film di fantascienza]] 8a4toogrll3ykxvz571wnzbnjz8rdlp Massimo Venier 0 194260 1217935 1213210 2022-07-20T01:24:45Z Danyele 19198 /* Citazioni di Massimo Venier */ +1 wikitext text/x-wiki '''Massimo Venier''' (1967 – vivente), regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano. ==Citazioni di Massimo Venier== {{cronologico}} *{{NDR|«Per quale motivo, quando avete cominciato a scrivere la storia di ''[[Tre uomini e una gamba]]'', avete pensato al viaggio? [...]»}} Quando abbiamo iniziato non avevamo un'idea precisa, il nucleo erano i tre cortometraggi che volevamo inserire. Per onestà eravamo chiaramente propensi ad inserire il repertorio dei tre comici perché era quello che ci era stato richiesto e quello che il pubblico si aspettava. Non bastava però fare la solita operazione in cui il repertorio teatrale o televisivo viene semplicemente riprodotto sullo schermo. Soprattutto in ''Tre uomini e una gamba'' dunque il viaggio è stato funzionale allo svolgimento di una vicenda, o meglio alla proposta di una serie di avvenimenti e gag che sarebbero altrimenti state inserite con difficoltà. Confesso che molto ha giocato l'inesperienza e la paura di sbagliare. Il viaggio serviva per dare anche un respiro più ampio, per offrire più occasioni ai personaggi ed era l'espediente ideale per chi non aveva mai fatto prima dei film: se da una parte le riprese possono essere più faticose ed impegnative, dall'altra un viaggio è già di per sè una storia, è già un andare da una parte all'altra.<ref group="fonte" name="Cusumano">Da Anna Cusumano, ''[http://www-9.unipv.it/cinema/spazio/Articoli%20saggi%20reportage/venier.htm Intervista a Massimo Venier]'', ''Unipv.it''.</ref> *Una volta ho confessato ad un critico, che si è messo a ridere, che il mio sogno sarebbe stato quello di girare ''[[Marrakech Express]]''! Sicuramente mi ha influenzato [[Gabriele Salvatores|Salvatores]] in generale e questo film in particolare. Non a caso in ''Tre uomini e una gamba'' la partita di calcio è un'evidente citazione.<ref group="fonte" name="Cusumano"/> *[[Daniele Rugani|Rugani]] ha un ritratto in soffitta<ref>Il riferimento è al romanzo ''[[Il ritratto di Dorian Gray]]'' di [[Oscar Wilde]] (1890).</ref> che difende al posto suo.<ref group="fonte">Da un [https://web.archive.org/web/20200729211250/https://twitter.com/zynedo/status/1288583206200119299 post] sul profilo ufficiale ''Twitter.com'', 29 luglio 2020.</ref> *L'aperitivo. Le trattorie. ''Novantesimo minuto''. La seconda serata. Le telecronache. I pomodori. Le partite nei campetti. Il giornalismo. Il Parlamento. Adesso pure i referendum. Saremo ricordati come quelli che hanno rovinato TUTTO.<ref group="fonte">Da un [https://twitter.com/zynedo_/status/1536064825553453057 post] sul profilo ufficiale ''Twitter.com'', 12 giugno 2022.</ref> *Del [[passato]] rimpiango solo due cose. La giovinezza e che si poteva citare senza scrivere cit. e si capiva lo stesso.<ref group="fonte">Da un [https://twitter.com/zynedo_/status/1547673902393860096 post] sul profilo ufficiale ''Twitter.com'', 14 luglio 2022.</ref> {{Int2|''[https://www.taxidrivers.it/129007/interviews/conversation/odio-lestate-conversazione-con-il-regista-massimo-venier.html Conversazione con il regista Massimo Venier]''|Intervista di Carlo Cerofolini, ''Taxidrivers.it'', 14 giugno 2022.}} *[...] quando scrivo ragiono e cerco di immaginarmi la storia al di là della sua uscita nelle sale, oggi destinata a durare sempre meno. *Il mio lavoro è quello di mettere insieme tutte le possibilità di linguaggio per rendere l’atmosfera, il tono e il ritmo del racconto. *Quando un [[film]] è scritto bisogna anche saperselo immaginare [...] *[...] penso ai film come a qualcosa che debba durare nel tempo. Per questo motivo è necessario che non raccontino solo un istante della vita delle persone, giocando su quello che sta succedendo in quel momento o in quella settimana, perché poi, come sappiamo, le cose cambiano in un batter d'occhio. *[...] penso a [[Paolo Virzì]], che non è citato quando si parla di commedia e che, invece, ne è un maestro assoluto. *[...] la verità è che amo qualsiasi tipo di cinema. Poi se devo pensare a quello che mi piaceva da ragazzo e quindi a certi film che ti porti dietro tutta la vita, di sicuro il [[Neorealismo (cinema)|Neorealismo]] è in testa alle mie classifiche. Da piccolo i miei genitori mi facevano vedere quei film quindi è logico che sia così. Adesso, avendo due bambini che stanno crescendo e hanno circa 10 anni, sto scoprendo il piacere di guardare il cinema insieme a loro. [...] In questa stagione paterna il cinema è anche un mezzo per mostrare il mondo ai miei figli. ==Note== <references /> ===Fonti=== <references group="fonte" /> ==Filmografia== * ''[[Tre uomini e una gamba]]'' (1997) * ''[[Così è la vita]]'' (1998) * ''[[Chiedimi se sono felice]]'' (2000) * ''[[La leggenda di Al, John e Jack]]'' (2002) * ''[[Tu la conosci Claudia?]]'' (2004) * ''[[Generazione 1000 euro]]'' (2009) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Venier, Massimo}} [[Categoria:Autori televisivi italiani]] [[Categoria:Registi italiani]] [[Categoria:Sceneggiatori italiani]] nc78633pf8fpuzv1s25dv2tkhu1dwkk Giorgio Petrosyan 0 194894 1217893 1217797 2022-07-19T15:58:37Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Giorgio Petrosyan */ wikitext text/x-wiki '''Gevorg "Giorgio" Petrosyan''' (1985 – vivente), thaiboxer e kickboxer armeno naturalizzato italiano. ==Citazioni di Giorgio Petrosyan== {{cronologico}} {{Int2|''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/petrosyan Petrosyan, l'armeno azzurro]''|Intervista di [[Massimiliano Castellani]], ''Avvenire.it'', 9 ottobre 2012.}} *{{NDR|Sulla fuga dall'Armenia, a 13 anni assieme al padre Andranik e al fratello Stepan, per arrivare in Italia}} Siamo passati dalla Russia e dopo 10 giorni di viaggio ci siamo ritrovati a Gorizia. [...] Appena arrivati abbiamo dormito alla stazione di Milano o per strada e la notte era freddissimo... Poi per fortuna la Caritas ci ha accolti per 5 mesi nella sua struttura e dopo sono arrivati Mario e Dolores che ci hanno offerto un alloggio e un lavoro da custodi nella loro fabbrica. *Da bambino, alla tv non perdevo un film di [[Bruce Lee]]. Così un giorno mi sono presentato in palestra, dal maestro, armeno anche lui, Alfio Romanut. Mi disse che ero troppo piccolo d'età, che era meglio che tornassi a casa. Poi però dopo un po' di tempo mi è venuto a cercare per dirmi che se volevo potevo cominciare ad allenarmi con lui. *Non ho la vostra cittadinanza perchè non sono mica un calciatore... [sorride ironico, ''ndr'']. Ma sono fiero di rappresentare l'Italia. *Sono traguardi che ho raggiunto facendo tanti sacrifici. Agli inizi per tenermi in forma facevo un'ora di corsa al mattino presto prima di entrare in cantiere e lavorare come muratore. Alla sera, quando staccavo, correvo ancora in palestra ad allenarmi. Niente vizi, alimentazione sana e nessuna discoteca al sabato sera. {{Int2|''[https://www.ultimouomo.com/giorgio-petrosyan-kikboxing-intervista/ Si va sempre avanti e tutto passa]''|Intervista di Tommaso Clerici, ''Ultimouomo.com'', 20 aprile 2022.}} *{{NDR|Sull'allenamento da sostenere prima di un match}} [...] mi alleno due volte al giorno per tre, quattro ore totali, dal lunedì al sabato, [...] al mattino lavoro con il mio preparatore atletico, faccio pesi e circuiti per la forza e il condizionamento. Il pomeriggio metto i guantoni e mi dedico alla kickboxing, soprattutto alla tecnica. Poi c'è lo sparring, anche duro, che però bisogna dosare altrimenti aumentano le probabilità di infortuni. Per scendere a 70 chili [...] faccio due mesi di dieta. Mangio riso, pollo e insalata a pranzo e a cena, e quando il match si avvicina elimino anche i carboidrati. La preparazione per un incontro è pesante, una volta salito sul ring la sera del combattimento so che la parte più difficile è andata. *{{NDR|Sugli infortuni}} Il dolore? C'è stato, ma non mi spaventa. Ormai ci convivo, è mio amico, sono abituato a sopportarlo. Se una mattina dovessi svegliarmi senza neanche un leggero fastidio muscolare mi preoccuperei, perché significherebbe che non mi sto allenando al massimo. Il giorno successivo a un incontro spesso ci si sveglia doloranti e acciaccati, ma le persone non sanno che durante la preparazione è la stessa cosa se non peggio, a volte. È così, si va sempre avanti e tutto passa. *Ho imparato che vincendo per anni si creano degli automatismi per cui si rischia di sottovalutare alcuni dettagli e particolari che invece sono importanti. [...] anche perché prima o poi le disattenzioni, anche piccole, si pagano care. *{{NDR|Sulla [[kickboxing]]}} In questo sport la testa, la mentalità fa tantissimo. Ben più del cinquanta percento. Io nel 2019 ho vinto il torneo di One con in palio un milione di dollari, ma la mia vita non è cambiata di una virgola, anche perché mi sono sempre battuto per passione, non per soldi. Io e mio fratello siamo così, siamo sempre stati inquadrati. Non ci interessa bere, non ci siamo mai drogati, né siamo mai andati a fare casino in giro, le discoteche non ci piacciono. Sono nato per la vita da atleta, per il sacrificio e la dedizione. Tenendo a mente un solo obiettivo: vincere, ottenere il risultato prefissato. Restando sempre umile. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Artisti marziali italiani|Petrosyan, Giorgio]] tw608q1fwuxysavgcb6wbhn9tonik7n Wikiquote:GUS2Wiki 4 194895 1217918 1217798 2022-07-19T19:28:54Z Alexis Jazz 80744 Updating gadget usage statistics from [[Special:GadgetUsage]] ([[phab:T121049]]) wikitext text/x-wiki {{#ifexist:Project:GUS2Wiki/top|{{/top}}}} I dati che seguono sono estratti da una copia ''cache'' del database, il cui ultimo aggiornamento risale al 2022-07-17T05:09:04Z. Un massimo di {{PLURAL:5000|un risultato è disponibile|5000 risultati è disponibile}} in cache. {| class="sortable wikitable" ! 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Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *[[Mosè Maimonide]], teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] e3b96xmjno5rb451evzjyv1cbnvlffm 1217857 1217854 2022-07-19T13:27:28Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ nota Moisè wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] tomlbtoxsbljb4fkqp5f2g48wwgd8k8 1217858 1217857 2022-07-19T13:32:29Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ Maimonide critico di Galeno wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *Il Maimonide non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] q14wwhplhjn3n7yv6qavtgtoy7r6yav 1217860 1217858 2022-07-19T13:38:28Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ ampliamento wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *Il Maimonide non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 12.</ref> *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] sszgddgzy5ojcqinfj3sn9n3pbzectv 1217861 1217860 2022-07-19T13:43:03Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ NDR wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 12.</ref> *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] 46ul60t0eh1hed4ps5mq0q0zudbvxkm 1217862 1217861 2022-07-19T13:48:57Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ le massime di Maimonide wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 18.</ref> *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 12.</ref> *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] 4em8uidpged4b0zqufihyem6b8rq5gt 1217864 1217862 2022-07-19T13:53:12Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ riferimenti bibliografici wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo.<ref>Da ''[https://archive.org/details/b30630101/mode/1up Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita]'', Tipografia dell'Istituto Biochimico Italiano, Milano, 1935, p. 18.</ref> *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 12.</ref> *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente.<ref>Da ''Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita'', p. 4.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] 0q05x3wxl4bgi8ipmtjiqyv700pvy1v 1217865 1217864 2022-07-19T13:57:29Z Gaux 18878 sistemo e tolgo stub wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==''Mosè Maimonide, medico e filosofo''== *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. (p. 4) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. (p. 12) *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. (p. 18) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Arturo Castiglioni, ''[https://archive.org/details/b30630101/mode/1up Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita]'', Tipografia dell'Istituto Biochimico Italiano, Milano, 1935. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] fxz3tpenwi9jv6i5cunarpg34wr6zsx 1217866 1217865 2022-07-19T13:58:35Z Gaux 18878 /* Bibliografia */ titolo wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==''Mosè Maimonide, medico e filosofo''== *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. (p. 4) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. (p. 12) *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. (p. 18) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Arturo Castiglioni, ''[https://archive.org/details/b30630101/mode/1up Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita (1135–1935)]'', Tipografia dell'Istituto Biochimico Italiano, Milano, 1935. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] oy6dku0d6bv8n075esq2afbiulct5rl 1217953 1217866 2022-07-20T06:17:32Z Gaux 18878 Giornale della Società medica-chirurgica wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *Al principio del secolo decimonono i giornali medici italiani cominciano ad assumere una maggiore importanza ed una più grande diffusione. Il "''Giornale della Società medica-chirurgica''" di Parma, che va dal 1806 al 1815, occupa un posto di primo ordine nella letteratura medica italiana; è certo il primo giornale italiano che porti vere monografie originali e che frequentemente ed onorevolmente sia citato anche nella letteratura medica estera, e lo Sprengel nella sua "''Storia prammatica della medicina''" lo nomina con molta lode. ==''Mosè Maimonide, medico e filosofo''== *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. (p. 4) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. (p. 12) *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. (p. 18) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Arturo Castiglioni, ''[https://archive.org/details/b30630101/mode/1up Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita (1135–1935)]'', Tipografia dell'Istituto Biochimico Italiano, Milano, 1935. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] o1blhmofvbejb8gyveiypgox9r4xf9q 1217954 1217953 2022-07-20T06:21:38Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ note bibliografiche wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *Al principio del secolo decimonono i giornali medici italiani cominciano ad assumere una maggiore importanza ed una più grande diffusione. Il "''Giornale della Società medica-chirurgica''" di Parma, che va dal 1806 al 1815, occupa un posto di primo ordine nella letteratura medica italiana; è certo il primo giornale italiano che porti vere monografie originali e che frequentemente ed onorevolmente sia citato anche nella letteratura medica estera, e lo Sprengel nella sua "''Storia prammatica della medicina''" lo nomina con molta lode.<ref>Da ''[https://archive.org/details/arturocastiglioni/mode/1up Gli albori del giornalismo medico italiano]'', Tipografia del Lloyd Triestino, Trieste, 1923, p. 35.</ref> ==''Mosè Maimonide, medico e filosofo''== *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. (p. 4) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. (p. 12) *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. (p. 18) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Arturo Castiglioni, ''[https://archive.org/details/b30630101/mode/1up Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita (1135–1935)]'', Tipografia dell'Istituto Biochimico Italiano, Milano, 1935. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] 6ynls3xj7rw9yy725hdx99ng7i2j5jb 1217955 1217954 2022-07-20T06:28:46Z Gaux 18878 /* Citazioni di Arturo Castiglioni */ nota Sprengel wikitext text/x-wiki [[File:Arturo Castiglioni. Photograph by Atelier Margit. Wellcome V0026132.jpg|thumb|Arturo Castiglioni]] '''Arturo Castiglioni''' (1874 – 1953), medico italiano. ==Citazioni di Arturo Castiglioni== *Al principio del secolo decimonono i giornali medici italiani cominciano ad assumere una maggiore importanza ed una più grande diffusione. Il "''Giornale della Società medica-chirurgica''" di Parma, che va dal 1806 al 1815, occupa un posto di primo ordine nella letteratura medica italiana; è certo il primo giornale italiano che porti vere monografie originali e che frequentemente ed onorevolmente sia citato anche nella letteratura medica estera, e lo Sprengel<ref>Kurt Sprengel (1766-1833), botanico e medico tedesco.</ref> nella sua "''Storia prammatica della medicina''" lo nomina con molta lode.<ref>Da ''[https://archive.org/details/arturocastiglioni/mode/1up Gli albori del giornalismo medico italiano]'', Tipografia del Lloyd Triestino, Trieste, 1923, p. 35.</ref> ==''Mosè Maimonide, medico e filosofo''== *[[Mosè Maimonide]]<ref>Nel testo "Moisè".</ref>, teologo filosofo e medico, merita di essere onorato e ricordato non solo dagli storici, dagli esegeti della Bibbia e dai filosofi, ma anche dai medici, che possono trovare nelle pagine dei suoi scritti l'opera di un osservatore profondo e di un pensatore coraggioso e indipendente. (p. 4) *Il Maimonide {{NDR|nella sua opera ''Fosoúl Mousá'' (''Aforismi di Mosè'')}} non è più il fedele e rispettoso seguace degli insegnamenti di [[Galeno]] che, senza discuterne il valore, li accetta integralmente: ad ogni passo del libro troviamo accenni ad una opposizione critica, fondata in parte sul raffronto fra asserzioni contraddittorie di Galeno, in parte su osservazioni personali dell'autore. Ma il Maimonide non si contenta soltanto di attaccare le singole affermazioni di Galeno in quanto riguardino uno o l'altro campo dell'anatomia, dell'igiene o della farmacologia: egli combatte quella concezione teleologica di Galeno che era stata il fondamento stesso della dottrina e il motivo essenziale per il quale il sistema galenico, presentandosi come un tutto perfettamente e organicamente costruito su ragionamenti filosofici, era stato considerato fino a quel tempo inattaccabile. (p. 12) *C'è in tutte queste massime del Maimonide, in questo fondo di ottimismo sereno, una notevole relazione con la filosofia greca del suo tempo; ma è particolarmente interessante il vedere come il medico sia ad un tempo filosofo e come cerchi di unire le massime filosofiche a quelle della medicina pratica, fedele in ciò al principio ippocratico secondo il quale l'ottimo medico deve avere tutte le qualità dell'eccellente filosofo. (p. 18) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Arturo Castiglioni, ''[https://archive.org/details/b30630101/mode/1up Mosè Maimonide, medico e filosofo nell'ottavo centenario della sua nascita (1135–1935)]'', Tipografia dell'Istituto Biochimico Italiano, Milano, 1935. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Arturo}} [[Categoria:Medici italiani]] ddh0ihhou9u8gbher86cd607k762d3n Discussioni utente:Lorena Yera 3 194917 1217856 2022-07-19T13:25:49Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:25, 19 lug 2022 (CEST)}} qp84ukkzbz58bzt7umecgnbbe6437zu Discussioni utente:Dracula figliodeldiavolo 3 194918 1217863 2022-07-19T13:50:09Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:50, 19 lug 2022 (CEST)}} dtbgql624ryo3xf2ly2p063u7mh9rvm Discussioni utente:Catonif 3 194919 1217867 2022-07-19T14:00:36Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 16:00, 19 lug 2022 (CEST)}} n8qaj2v0rfm9k8mmislqb52t9023cce Noah Gordon 0 194920 1217870 2022-07-19T14:02:27Z Smashfanful 64280 Creata pagina con "'''Noah Gordon''' (1947 — vivente), scrittore ed egittologo francese. Ha usato anche gli pseudonimi '''J. B. Livingstone''', '''Christopher Carter''' e '''Célestin Valois'''. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===Trilogia della famiglia Cole=== ====''Medicus''==== Erano per Rob J. gli ultimi momenti dolci e rassicuranti di beata incoscienza, eppure soffriva al pensiero di essere costretto a restare con i suoi fratelli e sua sorella presso la casa paterna. La primavera..." wikitext text/x-wiki '''Noah Gordon''' (1947 — vivente), scrittore ed egittologo francese. Ha usato anche gli pseudonimi '''J. B. Livingstone''', '''Christopher Carter''' e '''Célestin Valois'''. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===Trilogia della famiglia Cole=== ====''Medicus''==== Erano per Rob J. gli ultimi momenti dolci e rassicuranti di beata incoscienza, eppure soffriva al pensiero di essere costretto a restare con i suoi fratelli e sua sorella presso la casa paterna. La primavera era appena iniziata, il sole già riusciva a raggiungere con i suoi caldi raggi le grondaie del tetto di paglia e Rob J. era mollemente sdraiato sulla piccola veranda di pietra grezza, fuori dalla porta d'entrata, ad assaporare quegli attimi di dolce benessere. Una donna avanzava con cautela lungo la sconnessa Carpenter's Street. La strada necessitava di lavori di riparazione al pari della maggior parte delle piccole case con strutture in legno degli operai, tirate su in qualche modo da esperti artigiani che si guadagnavano da vivere costruendo case solide per i più ricchi e i più fortunati.<br> Rob stava sbacellando un cesto di teneri piselli mentre, nel contempo, dava in occhio ai fratellini più piccoli di cui era responsabile mentre la mamma era via. William Stewart di sei anni e Anne Mary di quattro stavano rovistando nell'immondizia di fianco la casa e facevano i loro sciocchi giochetti segreti. Jonathan Carter, diciotto mesi, era steso su una pelle d'agnello e dopo aver mangiato e fatto il suo ruttino stava gorgogliando tutto contento. Samuel Edward, sette anni, era sfuggito all'attenzione di Rob J.; Samuel, furbo, riusciva sempre a squagliarsela invece di dargli una mano e Rob lo stava aspettando arrabbiato. Sgusciava i baccelli verdi uno dopo l'altro e staccava via i piselli con il pollice proprio come faceva la mamma senza mai fermarsi nel momento in cui vide la donna venire verso di lui.<br> Le stecche del corpetto tutto macchiato le sostenevano il seno a tal punto che a volte, nel muoversi, le si intravedeva un capezzolo; la faccia era grassoccia e vistosamente imbellettata. Rob J. aveva solo nove anni, ma un ragazzino di Londra sapeva riconoscere una puttana. ====''Lo sciamano''==== Lo ''Spirit of Des Moines'' aveva mandato segnali da lontano, mentre si avvicinava alla stazione di Cincinnati nel freddo chiarore dell'alba. Sciamano li aveva individuati dapprima come un lieve fremito, appena percettibile sulla pensilina di legno, poi come un forte tremore che avvertiva chiaramente, infine come una serie di scossoni. Di colpo il mostro era là, con il suo odore di fumo e di metallo oliato rovente, e correva su di lui nella grigia caligine, con le finiture di ottone che brillavano nel nero corpo di drago, i possenti pistoni in moto, la pallida nube di vapore che saliva al cielo come lo spruzzo di una balena, e poi si incurvava e si allungava in una scia di brandelli sempre più rarefatti finché la locomotiva non si fermò.<br> Nel terzo vagone solo pochi dei duri sedili di legno erano liberi e Sciamano prese posto mentre il treno, vibrando e gemendo, riprendeva la corsa. I treni erano ancora una novità, ma costringevano a viaggiare con troppa gente. Sciamano amava cavalcare da solo, perduto nei suoi pensieri. Il lungo vagone era gremito di soldati, commessi viaggiatori, contadini e tutta una variopinta congerie di donne, con o senza bambini piccoli. Gli strilli dei bambini non lo disturbavano, naturalmente: ma l'aria era greve di un miscuglio di cattivi odori - calzini sporchi, pannolini sudici, aliti pesanti per cattiva digestione, corpi sudati e non lavati, e il fumo rancido di sigari e pipe. Il finestrino pareva un meccanismo intrattabile, ma Sciamano era alto e forte e infine riuscì ad alzarlo. Risultò subito che era stato un errore. Tre vagoni davanti al suo, l'alto fumaiolo della locomotiva vomitava, insieme con il fumo, un miscuglio di cenere e fuliggine, minuscole scorie spente o ancora accese, che la velocità del treno spingeva violentemente all'indietro e che entrarono in parte dal finestrino aperto. Di colpo un frammento di brace si posò sulla giacca nuova di Sciamano e ne uscì un sottile filo di fumo. Tossendo e imprecando esasperato, sbatté giù il finestrino e picchiò con la mano sulla giacca finché la minuscola scintilla fu spenta.<br> Dall'altra parte del corridoio una donna gli gettò un'occhiata e sorrise. Doveva avere una decina d'anni più di lui, portava un abito elegante ma adatto al viaggio, di lana grigia con la gonna liscia, guarnito di lino azzurro che faceva risaltare i capelli biondi. I loro sguardi si incontrarono un attimo, poi lei riabbassò la testa sul lavoro all'uncinetto che aveva in mano. Sciamano si affrettò a distogliere gli occhi da lei: il lutto non era il momento più adatto per gustare i giochi fra uomo e donna.<br> Si era portato un libro nuovo da leggere, ma, ogni volta che cercava di concentrarsi nella lettura, i suoi pensieri tornavano al padre. ====''L'eredità dello sciamano''==== R.J. si svegliò.<br> Per tutta la vita avrebbe continuato ad aprire gli occhi di tanto in tanto nel cuore della notte, frugando nell'oscurità con la precisa sensazione d'essere ancora uno sfinito "interno" del Lemuel Grace Hospital di Boston, desideroso di schiacciare un sonnellino nella stanza vuota di un paziente durante il turno di trentasei ore.<br> Sbadigliò mentre il presente inondava la sua coscienza, e si rese conto con enorme sollievo di aver finito da anni l'internato. Ma chiuse la mente alla realtà, perché le lancette luminose dell'orologio le dissero che le rimanevano soltanto due ore, e durante quel tirocinio di tanto tempo prima aveva imparato a sfruttare ogni minuto di sonno.<br> Due ore dopo si destò senz'ombra di panico nella luce di un grigio mattino e si sporse per spegnere la sveglia. Si svegliava immancabilmente un attimo prima che suonasse, m ala sera la caricava ugualmente: non si poteva mai sapere. La speciale testina della doccia picchiettò l'acqua sul suo cuoio capelluto fin quasi a farle male, rinvigorendola come un'ora di sonno in più. Il sapone scivolò sul suo corpo che giudicava un po' troppo abbondante, e desiderò avere il tempo di fare una corsa all'aria aperta. ===''L'uomo che cercava la verità''=== Nella mattina d'inverno del suo quarantacinquesimo compleanno, il rabbino Michael Kind se ne stava disteso da solo nel grande letto d'ottone, un tempo appartenuto a suo nonno, cercando di trattenere gli ultimi brandelli di sonno, ma ascoltando senza volerlo il tramestio della donna di sotto in cucina.<br> Per la prima volta dopo molti anni aveva sognato Isaac Rivkind. Una volta, quand'era bambino, il vecchio gli aveva detto che quando i vivi pensano ai morti, loro, lassù in paradiso, sanno di essere amati, e sono contenti.<br> «Ti voglio bene, ''zaydeh''», disse.<br> Non si rese conto di aver parlato ad alta voce finché non colse una breve pausa nei rumori in cucina. La signora Moskowitz non poteva certo capire come un uomo che ha appena varcato la soglia della mezza età possa trovare conforto nel parlare al nonno morto da quasi trent'anni. ===''Il medico di Saragozza''=== Il brutto periodo iniziò per Bernardo Espina un giorno in cui l'aria se ne stava immota, pesante come il piombo, e il sole feroce era una maledizione. Quella mattina il suo affollato dispensario si era quasi svuotato, quando a una donna incinta si ruppero le acque ed egli mandò via in fretta e furia i due pazienti rimasti. La donna era la figlia di un vecchio che ella aveva accompagnato dal dottore a causa di una tosse che non se ne voleva andare. Il bambino era il suo quinto figlio e venne al mondo senza difficoltà. Espina afferrò saldamente il corpicino scivoloso e roseo e gli batté sulle minuscole natiche. L'esile pianto del gagliardi piccolo ''peón'' provocò tra quanto attendevano fuori uno scoppio di evviva e di risate.<br> Il parto risollevò lo spirito di Espina. Una falsa promessa di giornata propizia. Per il pomeriggio non aveva impegni, e stava accarezzando l'idea di mettere in un paniere della frutta candita e una bottiglia di ''tinto'' e andare con tutta la famiglia al fiume, dove i bambini avrebbero potuto sguazzare mentre lui ed Estrella se ne sarebbero rimasti seduti all'ombra di un albero a sorseggiare e sbocconcellare, chiacchierando in santa pace.<br> Aveva quasi finito quando un tale che indossava il saio marrone dei novizi entrò in cortile ballonzolando in groppa a un asino che era stato troppo spronato in una giornata calda come quella.<br> Pieno di eccitazione e di un'aria di gravità trattenute, l'uomo balbettò che la presenza del señor dottore era richiesta al monastero dell'Assunzione da padre Sebastián Álvarez. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Noah Gordon, ''Medicus'', traduzione di Paola Tornaghi, Rizzoli, 1988. ISBN 978-88-17-67413-3 *Noah Gordon, ''Lo sciamano'', traduzione di Maria Magrini, Rizzoli, 1993, ISBN 9788817114479 *Noah Gordon, ''L'eredità dello sciamano'', traduzione di A. Cremonese Cambieri, Rizzoli, 1997. ISBN 9788817202244 *Noah Gordon, ''L'uomo che cercava la verità'', traduzione di M. Nicola, Rizzoli, 2002. ISBN 9788817871327 *Noah Gordon, ''Il medico di Saragozza'', traduzione di G. Bizzi, Rizzoli, 2002. ISBN 9788817117555 ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} ===Opere=== {{Pedia|Medicus (romanzo)|Medicus}} {{Pedia|Lo sciamano}} [[Categoria:Scrittori francesi|Jacq, Christian]] 26uuve8zaawchgserkms0pcikvb00v9 1217924 1217870 2022-07-19T20:08:11Z Sun-crops 10277 /* Medicus */ fix wikitext text/x-wiki '''Noah Gordon''' (1947 — vivente), scrittore ed egittologo francese. Ha usato anche gli pseudonimi '''J. B. Livingstone''', '''Christopher Carter''' e '''Célestin Valois'''. ==[[Incipit]] di alcune opere== ===Trilogia della famiglia Cole=== ====''Medicus''==== Erano per Rob J. gli ultimi momenti dolci e rassicuranti di beata incoscienza, eppure soffriva al pensiero di essere costretto a restare con i suoi fratelli e sua sorella presso la casa paterna. La primavera era appena iniziata, il sole già riusciva a raggiungere con i suoi caldi raggi le grondaie del tetto di paglia e Rob J. era mollemente sdraiato sulla piccola veranda di pietra grezza, fuori dalla porta d'entrata, ad assaporare quegli attimi di dolce benessere. Una donna avanzava con cautela lungo la sconnessa Carpenter's Street. La strada necessitava di lavori di riparazione al pari della maggior parte delle piccole case con strutture in legno degli operai, tirate su in qualche modo da esperti artigiani che si guadagnavano da vivere costruendo case solide per i più ricchi e i più fortunati.<br> Rob stava sbaccellando un cesto di teneri piselli mentre, nel contempo, dava in occhio ai fratellini più piccoli di cui era responsabile mentre la mamma era via. William Stewart di sei anni e Anne Mary di quattro stavano rovistando nell'immondizia di fianco la casa e facevano i loro sciocchi giochetti segreti. Jonathan Carter, diciotto mesi, era steso su una pelle d'agnello e dopo aver mangiato e fatto il suo ruttino stava gorgogliando tutto contento. Samuel Edward, sette anni, era sfuggito all'attenzione di Rob J.; Samuel, furbo, riusciva sempre a squagliarsela invece di dargli una mano e Rob lo stava aspettando arrabbiato. Sgusciava i baccelli verdi uno dopo l'altro e staccava via i piselli con il pollice proprio come faceva la mamma senza mai fermarsi nel momento in cui vide la donna venire verso di lui.<br> Le stecche del corpetto tutto macchiato le sostenevano il seno a tal punto che a volte, nel muoversi, le si intravedeva un capezzolo; la faccia era grassoccia e vistosamente imbellettata. Rob J. aveva solo nove anni, ma un ragazzino di Londra sapeva riconoscere una puttana. ====''Lo sciamano''==== Lo ''Spirit of Des Moines'' aveva mandato segnali da lontano, mentre si avvicinava alla stazione di Cincinnati nel freddo chiarore dell'alba. Sciamano li aveva individuati dapprima come un lieve fremito, appena percettibile sulla pensilina di legno, poi come un forte tremore che avvertiva chiaramente, infine come una serie di scossoni. Di colpo il mostro era là, con il suo odore di fumo e di metallo oliato rovente, e correva su di lui nella grigia caligine, con le finiture di ottone che brillavano nel nero corpo di drago, i possenti pistoni in moto, la pallida nube di vapore che saliva al cielo come lo spruzzo di una balena, e poi si incurvava e si allungava in una scia di brandelli sempre più rarefatti finché la locomotiva non si fermò.<br> Nel terzo vagone solo pochi dei duri sedili di legno erano liberi e Sciamano prese posto mentre il treno, vibrando e gemendo, riprendeva la corsa. I treni erano ancora una novità, ma costringevano a viaggiare con troppa gente. Sciamano amava cavalcare da solo, perduto nei suoi pensieri. Il lungo vagone era gremito di soldati, commessi viaggiatori, contadini e tutta una variopinta congerie di donne, con o senza bambini piccoli. Gli strilli dei bambini non lo disturbavano, naturalmente: ma l'aria era greve di un miscuglio di cattivi odori - calzini sporchi, pannolini sudici, aliti pesanti per cattiva digestione, corpi sudati e non lavati, e il fumo rancido di sigari e pipe. Il finestrino pareva un meccanismo intrattabile, ma Sciamano era alto e forte e infine riuscì ad alzarlo. Risultò subito che era stato un errore. Tre vagoni davanti al suo, l'alto fumaiolo della locomotiva vomitava, insieme con il fumo, un miscuglio di cenere e fuliggine, minuscole scorie spente o ancora accese, che la velocità del treno spingeva violentemente all'indietro e che entrarono in parte dal finestrino aperto. Di colpo un frammento di brace si posò sulla giacca nuova di Sciamano e ne uscì un sottile filo di fumo. Tossendo e imprecando esasperato, sbatté giù il finestrino e picchiò con la mano sulla giacca finché la minuscola scintilla fu spenta.<br> Dall'altra parte del corridoio una donna gli gettò un'occhiata e sorrise. Doveva avere una decina d'anni più di lui, portava un abito elegante ma adatto al viaggio, di lana grigia con la gonna liscia, guarnito di lino azzurro che faceva risaltare i capelli biondi. I loro sguardi si incontrarono un attimo, poi lei riabbassò la testa sul lavoro all'uncinetto che aveva in mano. Sciamano si affrettò a distogliere gli occhi da lei: il lutto non era il momento più adatto per gustare i giochi fra uomo e donna.<br> Si era portato un libro nuovo da leggere, ma, ogni volta che cercava di concentrarsi nella lettura, i suoi pensieri tornavano al padre. ====''L'eredità dello sciamano''==== R.J. si svegliò.<br> Per tutta la vita avrebbe continuato ad aprire gli occhi di tanto in tanto nel cuore della notte, frugando nell'oscurità con la precisa sensazione d'essere ancora uno sfinito "interno" del Lemuel Grace Hospital di Boston, desideroso di schiacciare un sonnellino nella stanza vuota di un paziente durante il turno di trentasei ore.<br> Sbadigliò mentre il presente inondava la sua coscienza, e si rese conto con enorme sollievo di aver finito da anni l'internato. Ma chiuse la mente alla realtà, perché le lancette luminose dell'orologio le dissero che le rimanevano soltanto due ore, e durante quel tirocinio di tanto tempo prima aveva imparato a sfruttare ogni minuto di sonno.<br> Due ore dopo si destò senz'ombra di panico nella luce di un grigio mattino e si sporse per spegnere la sveglia. Si svegliava immancabilmente un attimo prima che suonasse, m ala sera la caricava ugualmente: non si poteva mai sapere. La speciale testina della doccia picchiettò l'acqua sul suo cuoio capelluto fin quasi a farle male, rinvigorendola come un'ora di sonno in più. Il sapone scivolò sul suo corpo che giudicava un po' troppo abbondante, e desiderò avere il tempo di fare una corsa all'aria aperta. ===''L'uomo che cercava la verità''=== Nella mattina d'inverno del suo quarantacinquesimo compleanno, il rabbino Michael Kind se ne stava disteso da solo nel grande letto d'ottone, un tempo appartenuto a suo nonno, cercando di trattenere gli ultimi brandelli di sonno, ma ascoltando senza volerlo il tramestio della donna di sotto in cucina.<br> Per la prima volta dopo molti anni aveva sognato Isaac Rivkind. Una volta, quand'era bambino, il vecchio gli aveva detto che quando i vivi pensano ai morti, loro, lassù in paradiso, sanno di essere amati, e sono contenti.<br> «Ti voglio bene, ''zaydeh''», disse.<br> Non si rese conto di aver parlato ad alta voce finché non colse una breve pausa nei rumori in cucina. La signora Moskowitz non poteva certo capire come un uomo che ha appena varcato la soglia della mezza età possa trovare conforto nel parlare al nonno morto da quasi trent'anni. ===''Il medico di Saragozza''=== Il brutto periodo iniziò per Bernardo Espina un giorno in cui l'aria se ne stava immota, pesante come il piombo, e il sole feroce era una maledizione. Quella mattina il suo affollato dispensario si era quasi svuotato, quando a una donna incinta si ruppero le acque ed egli mandò via in fretta e furia i due pazienti rimasti. La donna era la figlia di un vecchio che ella aveva accompagnato dal dottore a causa di una tosse che non se ne voleva andare. Il bambino era il suo quinto figlio e venne al mondo senza difficoltà. Espina afferrò saldamente il corpicino scivoloso e roseo e gli batté sulle minuscole natiche. L'esile pianto del gagliardi piccolo ''peón'' provocò tra quanto attendevano fuori uno scoppio di evviva e di risate.<br> Il parto risollevò lo spirito di Espina. Una falsa promessa di giornata propizia. Per il pomeriggio non aveva impegni, e stava accarezzando l'idea di mettere in un paniere della frutta candita e una bottiglia di ''tinto'' e andare con tutta la famiglia al fiume, dove i bambini avrebbero potuto sguazzare mentre lui ed Estrella se ne sarebbero rimasti seduti all'ombra di un albero a sorseggiare e sbocconcellare, chiacchierando in santa pace.<br> Aveva quasi finito quando un tale che indossava il saio marrone dei novizi entrò in cortile ballonzolando in groppa a un asino che era stato troppo spronato in una giornata calda come quella.<br> Pieno di eccitazione e di un'aria di gravità trattenute, l'uomo balbettò che la presenza del señor dottore era richiesta al monastero dell'Assunzione da padre Sebastián Álvarez. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Noah Gordon, ''Medicus'', traduzione di Paola Tornaghi, Rizzoli, 1988. ISBN 978-88-17-67413-3 *Noah Gordon, ''Lo sciamano'', traduzione di Maria Magrini, Rizzoli, 1993, ISBN 9788817114479 *Noah Gordon, ''L'eredità dello sciamano'', traduzione di A. Cremonese Cambieri, Rizzoli, 1997. ISBN 9788817202244 *Noah Gordon, ''L'uomo che cercava la verità'', traduzione di M. Nicola, Rizzoli, 2002. ISBN 9788817871327 *Noah Gordon, ''Il medico di Saragozza'', traduzione di G. Bizzi, Rizzoli, 2002. ISBN 9788817117555 ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} ===Opere=== {{Pedia|Medicus (romanzo)|Medicus}} {{Pedia|Lo sciamano}} [[Categoria:Scrittori francesi|Jacq, Christian]] 4f8bvwgumn7c7gy770vt7bdoxzqwacm Discussioni utente:Silvia Keth 3 194921 1217884 2022-07-19T14:40:06Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 16:40, 19 lug 2022 (CEST)}} 62rowb9xlgd8zuvttuql1pxgyusqiy1 Discussioni utente:Morshu2 3 194922 1217885 2022-07-19T14:50:26Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 16:50, 19 lug 2022 (CEST)}} qhrdl38ak7qmu031dxjzkk6brtxwevh Kickboxing 0 194923 1217907 2022-07-19T17:54:26Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{voce tematica}} [[File:USMC-050716-M-1837P-001.jpg|thumb|Un match di kickboxing (2005)]] Citazioni sulla '''kickboxing'''. *Grazie a questa disciplina sono rinata, mi ha insegnato ad allenare il coraggio, ad affrontare le mie paure e a credere in me. ([[Gloria Peritore]]) *In questo sport la testa, la mentalità fa tantissimo. Ben più del cinquanta percento. ([[Giorgio Petrosyan]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|wikt|w_preposizione=riguardante..." wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:USMC-050716-M-1837P-001.jpg|thumb|Un match di kickboxing (2005)]] Citazioni sulla '''kickboxing'''. *Grazie a questa disciplina sono rinata, mi ha insegnato ad allenare il coraggio, ad affrontare le mie paure e a credere in me. ([[Gloria Peritore]]) *In questo sport la testa, la mentalità fa tantissimo. Ben più del cinquanta percento. ([[Giorgio Petrosyan]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul|wikt|w_preposizione=riguardante la}} {{stub}} [[Categoria:Arti marziali]] [[Categoria:Discipline sportive]] duobkc8ewspw1dv20cs5tfzhkuz1l6e 1217908 1217907 2022-07-19T17:55:31Z Danyele 19198 /* Altri progetti */ correggo wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:USMC-050716-M-1837P-001.jpg|thumb|Un match di kickboxing (2005)]] Citazioni sulla '''kickboxing'''. *Grazie a questa disciplina sono rinata, mi ha insegnato ad allenare il coraggio, ad affrontare le mie paure e a credere in me. ([[Gloria Peritore]]) *In questo sport la testa, la mentalità fa tantissimo. Ben più del cinquanta percento. ([[Giorgio Petrosyan]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt|w_preposizione=riguardante la}} {{stub}} [[Categoria:Arti marziali]] [[Categoria:Discipline sportive]] 7wjafxls02y2r8wmmk9vmwfj1nvw0it Sedili di Napoli 0 194924 1217912 2022-07-19T18:55:18Z Sun-crops 10277 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sui '''Sedili''' o '''Seggi''' o '''Piazze''' di [[Napoli]]. *Nelle lotte che {{sic|precessero}}, prepararono e accompagnarono la rivoluzione detta di [[Masaniello]], [[Giulio Genoino (giurista)|Giulio Genoino]], che ne fu la mente direttrice, coltivava il concetto o l'utopia del pareggiamento dei due primi sedili nobili e del sedile del Popolo, che si sarebbero {{sic|dovuto}} dividere tra loro in parti uguali il governo della città. Utopia affatto anacronistica, di carattere medievale, perché la realtà effettuale era che i sedili invecchiavano, e invecchiava la nobiltà e il suo correlativo, il buon popolo; e fuori dei sedili così dei nobili come del popolo si {{sic|moveva}} la nuova vita sociale, gli avvocati, i letterati, i pubblicisti, tutti quelli che poi, nel secolo decimottavo, promossero le riforme e fecero la [[Repubblica Napoletana (1799)|rivoluzione dell'anno 99]].<br>Che cosa potevano essere agli occhi di costoro i sedili, che usurpavano l'amministrazione della città, e anzi addirittura la rappresentanza del Regno, in nome di una tradizione illanguidita, di classi sociali logore, e con gli abiti del servilismo e della vuota esteriorità formatisi durante il viceregno {{sic|spagnuolo}} e non certo radicalmente mutati durante il nuovo regno borbonico? ([[Benedetto Croce]]) *Una cosa, di cui non mi so dar pace, è che in Napoli siano spariti tutti gli {{sic|edifizi}} dei «Sedili» o «Seggi» della città.<br>Si pensi un po'! Per secoli e secoli, dal medioevo fino all'anno 1800, i seggi avevano rappresentato l'organamento della cittadinanza napoletana, la distinzione della nobiltà e del popolo, l'amministrazione municipale. «Cavaliere di seggio» era la denominazione usuale del patriziato, che risonava accompagnata da ammirazione e {{sic|reverenza}}: e aneddoti e novelle e commedie ne rimandavano a lor modo l'eco, quando si facevano a ritrarre scherzosamente i napoletani e le loro vanterie. Di una leggiadra gentildonna si madrigaleggiava, talvolta, che era un «fiore» del suo «seggio»; e «a la flor de Nido» è indirizzata una celebre canzone de [[Garcilaso de la Vega]]. Gli stemmi dei sedili – lo sfrenato cavallo di bronzo in campo d'oro di Nido, quello frenato in campo azzurro di Capuana, i tre verdi monti in campo d'argento di Montagna, la porta d'oro in campo azzurro di Portanova, l'Orione o, come si diceva popolarmente, il [[Leggenda di Colapesce|Pesce Nicolò]] di Porto – stavano innanzi agli occhi di tutti, familiari geroglifici, e il primo, il cavallo sfrenato, fu sovente tolto in {{sic|iscambio}} con lo stemma stesso della città di Napoli. ([[Benedetto Croce]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sui|w_preposizione=riguardante i}} {{s}} [[Categoria:Storia di Napoli]] tc4s53y80e66h281tcjq3h1unu12ibg Claudio Castiglioni 0 194925 1217938 2022-07-20T01:53:24Z Danyele 19198 Creata pagina con "'''Claudio Castiglioni''' (1947 – 2011), imprenditore italiano. ==Citazioni di Claudio Castiglioni== {{Int2|''[https://www.repubblica.it/online/lf_dietro_il_listino/030908castiglioni/castiglioni/castiglioni.html Un "inventore" di mostri a due ruote]''|Intervista di Giuseppe Turani, ''Affari & Finanza'', la Repubblica, 8 settembre 2003.}} *Lei mi chiede se ho dei bei ricordi. Ne ho tantissimi. Ricordo ancora come se fosse oggi quella volta che siamo andati, con Giaco..." wikitext text/x-wiki '''Claudio Castiglioni''' (1947 – 2011), imprenditore italiano. ==Citazioni di Claudio Castiglioni== {{Int2|''[https://www.repubblica.it/online/lf_dietro_il_listino/030908castiglioni/castiglioni/castiglioni.html Un "inventore" di mostri a due ruote]''|Intervista di Giuseppe Turani, ''Affari & Finanza'', la Repubblica, 8 settembre 2003.}} *Lei mi chiede se ho dei bei ricordi. Ne ho tantissimi. Ricordo ancora come se fosse oggi quella volta che siamo andati, con [[Giacomo Agostini]], a portare una MV Augusta F4 serie Oro al re di Spagna {{NDR|[[Juan Carlos I di Spagna|Juan Carlos I]]}}. Andiamo nella sua villa, c'era un grande parco, scendiamo da una scalinata e, in fondo, c'era la F4, una moto da perdere la testa. C'erano infilate dentro le chiavi perché con Agostini, il campione mondiale, avevamo deciso di far fare al re un giro, sul sellino dietro. Ma lui è salito sopra, ha girato la chiave e è partito. Le confesserò che ho passato dieci minuti d'inferno. Il re era sparito in sella alla moto e io continuavo a dire a Agostini: "E se quello adesso ci casca, che figura ci facciamo?". Ma non è cascato. Anzi, è tornato e ci ha detto: "È una favola". *Una volta si girava un film in America, con [[Tom Cruise]] e c'era una sequenza di motociclette, in un aeroporto. Cruise doveva girare una scena con una moto che non era una delle nostre. Ma noi avevamo dato una F4 tutta nera, opaca non lucida, alla sua controfigura. A un certo punto, la controfigura esce dall'hangar su questa moto a Tom Cruise la vede. Si ferma e vuole girare con quella. Poi, al ristorante, mi ha detto che gliene doveva far avere una uguale [...] *Della [[Ducati Monster|Monster]] devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei problemi con la verniciatura". Invece quella moto non ha mai avuto una carrozzeria perché era stata pensata così. ==Citazioni su Claudio Castiglioni== *Claudio Castiglioni era un artista, uno che riusciva a vedere come sarebbe stata la "sua" moto prima ancora di iniziare il lavoro con i progettisti. Una specie di [[Michelangelo Buonarroti]], che dicono fosse capace di vedere la sua opera finita ancor prima di toccare con lo scalpello il blocco del marmo bianco di Carrara. Travolgente Claudio, esuberante, qualche volta anche sopra le righe ma sempre generoso, sincero, contagioso nel suo naturale ottimismo. Uno di quelli che "se una cosa la vuoi veramente allora puoi ottenerla". Le moto più belle, quelle che fanno ancora venire i brividi a molti di noi, sono quelle che ha fatto lui [...]. Moto perfette, che parlano direttamente al cuore dei motociclisti. ([[Nico Cereghini]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Imprenditori italiani|Castiglioni, Claudio]] i5i7yy2sse6e4ngu37kxaqloo3mfyns Ducati Monster 0 194926 1217942 2022-07-20T02:15:22Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{Voce tematica}} [[File:Ducati Monster 900 1994 at QGOMA, Brisbane, 01.jpg|thumb|Ducati Monster (1994)]] Citazioni sul '''Ducati Monster'''. *Della Monster devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei pro..." wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Ducati Monster 900 1994 at QGOMA, Brisbane, 01.jpg|thumb|Ducati Monster (1994)]] Citazioni sul '''Ducati Monster'''. *Della Monster devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei problemi con la verniciatura". Invece quella moto non ha mai avuto una carrozzeria perché era stata pensata così. ([[Claudio Castiglioni]]) ==Voci correlate== *[[Ducati]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=riguardante il}} {{stub}} [[Categoria:Motoveicoli]] 2o1yduwhaefw3c9rf9daac51t2lips3 Discussioni utente:Ilenia Gabrielli 3 194927 1217948 2022-07-20T05:10:06Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:10, 20 lug 2022 (CEST)}} 873cpdnvqlmya3xcbj2mylfiegxjcnq Discussioni utente:Elparro84 3 194928 1217949 2022-07-20T06:05:34Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:05, 20 lug 2022 (CEST)}} 1ylkcw8zu3jkd2l2f6sd2zmnhyule2b Discussioni utente:Gabridg6 3 194929 1217962 2022-07-20T07:15:03Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:15, 20 lug 2022 (CEST)}} i2sw679955dbxfgd3u38u8s47d3gjnq Discussioni utente:Gabriel zoccolan 3 194930 1217970 2022-07-20T08:20:11Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:20, 20 lug 2022 (CEST)}} i3w2e1pfjgc74sz0wemtowbvmun4x65 Discussioni utente:Max Lepratti 3 194931 1217975 2022-07-20T09:20:49Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:20, 20 lug 2022 (CEST)}} ef88uaw70qcry7vdo71nmitnufmtff7 Discussioni utente:Triikk 3 194932 1217982 2022-07-20T10:10:25Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:10, 20 lug 2022 (CEST)}} jo0sllfh4xwumtcycwo4b3qxnvqd9cx